Sei sulla pagina 1di 27

Corso di Laurea: SCIENZE BIOLOGICHE

Insegnamento: ZOOLOGIA
Lezione n°: 6
Titolo: Organizzazione materia vivente
Attività n°: 2

ORGANIZZAZIONE DELLA
MATERIA VIVENTE
Corso di Laurea: SCIENZE BIOLOGICHE
Insegnamento: ZOOLOGIA
Lezione n°: 6
Titolo: Organizzazione materia vivente
Attività n°: 2

Si definisce materia vivente tutto ciò che,


dotato di forma e di dimensioni definibili, ha la
capacità di riprodursi o di replicarsi dando
origine a "entità" che sono simili al progenitore
per forma, dimensioni e proprietà funzionali.
Corso di Laurea: SCIENZE BIOLOGICHE
Insegnamento: ZOOLOGIA
Lezione n°: 6
Titolo: Organizzazione materia vivente
Attività n°: 2

Si considerano materia vivente anche i virus


Essi hanno forma e dimensioni variabili, in ogni caso più
piccoli delle più piccole cellule conosciute.

https://notasprensa.info/6889376-bacteriophage-t4.html
Corso di Laurea: SCIENZE BIOLOGICHE
Insegnamento: ZOOLOGIA
Lezione n°: 6
Titolo: Organizzazione materia vivente
Attività n°: 2

Le cellule sono considerate le unità fondamentali


di tutti gli esseri viventi
esse si mostrano pressoché simili in tutto il regno
animale.

Esse sono capaci di vita autonoma, possedendo i macchinari


biochimici per la sintesi di macromolecole e sono in grado di
riprodursi autonomamente
Corso di Laurea: SCIENZE BIOLOGICHE
Insegnamento: ZOOLOGIA
Lezione n°: 6
Titolo: Organizzazione materia vivente
Attività n°: 2

La forma di ogni cellula appartenente ad un


organismo è variabile e dipende da:

Sollecitazioni dovute
stimoli meccanici al contatto fisico con
altre cellule

Specializzazione
stimoli biologici
istologica
Corso di Laurea: SCIENZE BIOLOGICHE
Insegnamento: ZOOLOGIA
Lezione n°: 6
Titolo: Organizzazione materia vivente
Attività n°: 2

Le dimensioni di ogni cellula appartenente ad un organismo è


variabile e sono collegati alle necessità metaboliche delle cellule
stesse

minore è il diametro cellulare, maggiore è l'attività


metabolica

La maggior mole di alcuni animali nei confronti di altri è legata


ad maggior numero di cellule presenti e non a cellule più
grandi.
Corso di Laurea: SCIENZE BIOLOGICHE
Insegnamento: ZOOLOGIA
Lezione n°: 6
Titolo: Organizzazione materia vivente
Attività n°: 2

Procariotiche:
Comparse sulla Terra circa 3,5 miliardi di anni fa
Hanno dimensioni inferiori
Sono prive di nucleo
Riproduzione asessuale
Incapacità a organizzarsi in tessuti
CELLULE

Eucariotiche:
Comparse sulla Terra circa 1,5 miliardi di anni fa
Hanno dimensioni maggiori
Sono dotate di nucleo
Riproduzione varia (a seconda del tipo di
cellula)
Capacità di specializzarsi in tessuti
Corso di Laurea: SCIENZE BIOLOGICHE
Insegnamento: ZOOLOGIA
Lezione n°: 6/S1
Titolo: Organizzazione materia vivente
Attività n°: 2

LA CELLULA PROCARIOTICA

Sono microrganismi unicellulari con un’organizzazione


semplice ma efficiente

sono dotati di tutti gli apparati biochimici capace di assicurare


una vita autonoma (DNA, RNA, enzimi, proteine strutturali).
Corso di Laurea: SCIENZE BIOLOGICHE
Insegnamento: ZOOLOGIA
Lezione n°: 6/S1
Titolo: Organizzazione materia vivente
Attività n°: 2

LA CELLULA PROCARIOTICA
Nelle cellule procariotiche le molecole di acido nucleico
non sono distintamente individuate rispetto al resto del
citoplasma

Il materiale genetico è
rappresentato da una
masserella sparsa nel
citoplasma detta, talora,
nucleoide

https://it.123rf.com/archivio-
fotografico/procarioti.html?oriSearch=membrana+cellulare&sti=m7qjpazjl8coxdejw5
|&mediapopup=23238414
Corso di Laurea: SCIENZE BIOLOGICHE
Insegnamento: ZOOLOGIA
Lezione n°: 6/S1
Titolo: Organizzazione materia vivente
Attività n°: 2

LA CELLULA PROCARIOTICA

Le cellule procariotiche possono formare colonie

Quando si aggregano non


presentano alcuna forma di
differenziazione e non si osserva
alcuna divisione del lavoro: i
procarioti sono incapaci di
costituire tessuti e tantomeno
organismi pluricellulari.
Corso di Laurea: SCIENZE BIOLOGICHE
Insegnamento: ZOOLOGIA
Lezione n°: 6/S1
Titolo: Organizzazione materia vivente
Attività n°: 2

LA CELLULA PROCARIOTICA

Le cellule procariotiche possiedono un’organizzazione


citoplasmatica piuttosto semplice ma estremamente
efficiente

Le loro modalità riproduttiva sono


esclusivamente di tipo asessuale

Cellule figlie cloni della cellula madre


Corso di Laurea: SCIENZE BIOLOGICHE
Insegnamento: ZOOLOGIA
Lezione n°: 6/S1
Titolo: Organizzazione materia vivente
Attività n°: 2

LA CELLULA EUCARIOTICA

Non conosciamo nel dettaglio l'origine della cellula Eucariotica,


tuttavia pare che che essa si sia realizzata attraverso un
processo di endosimbiosi

Alcuni batteri potrebbero avere inglobato batteri aerobi, senza


digerirli, sfruttando i loro gli enzimi in grado di ricavare
energia in presenza di ossigeno.
Proprio questi antichi simbionti rappresenterebbero gli
antenati degli attuali mitocondri
Corso di Laurea: SCIENZE BIOLOGICHE
Insegnamento: ZOOLOGIA
Lezione n°: 6/S1
Titolo: Organizzazione materia vivente
Attività n°: 2

LA CELLULA EUCARIOTICA

Alcune cellule eucariotiche ancestrali inglobarono anche


batteri fotosintetici, che divennero in seguito gli attuali
cloroplasti.

Grazie a questi
endosimbionti, le cellule
eucariotiche acquistarono
capacità di sintetizzare
sostanze organiche
sfruttando l'energia solare
https://it.123rf.com/archiviofotografico/mitocondri.html?oriSear
ch=cellula+vegetale&sti=mvjfsqpq5opwni818m|
Corso di Laurea: SCIENZE BIOLOGICHE
Insegnamento: ZOOLOGIA
Lezione n°: 6/S1
Titolo: Organizzazione materia vivente
Attività n°: 2

In tutte le cellule animali sono riconoscibili caratteristiche


strutturali comuni
Tali caratteristiche comuni sono maggiormente
evidenziabili in cellule poco differenziate, nelle quali non
sono ancora emerse le strutture di specializzazioni dovute
a fenomeni di differenziamento
Corso di Laurea: SCIENZE BIOLOGICHE
Insegnamento: ZOOLOGIA
Lezione n°: 6/S1
Titolo: Organizzazione materia vivente
Attività n°: 2

LA CELLULA EUCARIOTICA

Osservando una cellula eucariotica "tipo" si possono


notare le seguenti particolarità:

I suoi confini sono


delimitati da una
struttura lineare e
continua detta
membrana cellulare
https://it.123rf.com/archivio-
fotografico/membrana_cellulare.html?sti=md4ay81s5ovxydln5q|
Corso di Laurea: SCIENZE BIOLOGICHE
Insegnamento: ZOOLOGIA
Lezione n°: 6/S1
Titolo: Organizzazione materia vivente
Attività n°: 2

LA CELLULA EUCARIOTICA

In posizione più o meno


centrale si osserva un corpo
sferico limitato da un involucro:
il nucleo.

Il nucleo contiene il DNA

https://it.123rf.com/archivio-
fotografico/nucleo.html?oriSearch=membrana+cellulare&sti=m514f8pk6chj5r7kpc|
Corso di Laurea: SCIENZE BIOLOGICHE
Insegnamento: ZOOLOGIA
Lezione n°: 6/S1
Titolo: Organizzazione materia vivente
Attività n°: 2

LA CELLULA EUCARIOTICA
Lo spazio compreso tra la membrana plasmatica e
l'involucro nucleare è detto citoplasma

Fanno parte del


citoplasma gli
organelli, immersi in
una matrice amorfa:
ialoplasma
Corso di Laurea: SCIENZE BIOLOGICHE
Insegnamento: ZOOLOGIA
Lezione n°: 6/S1
Titolo: Organizzazione materia vivente
Attività n°: 2

LA CELLULA EUCARIOTICA

ORGANELLI CELLULARI

− mitocondri
− reticolo endoplasmatico
− ribosomi
− apparato o complesso del Golgi
− lisosomi e perossisomi
− citoscheletro
Corso di Laurea:
Insegnamento:
Numero lezione:
Titolo:

ORGANIZZAZIONE DELLA MATERIA VIVENTE

Si definisce materia vivente tutto ciò che, dotato di forma e di dimensioni


definibili, ha la capacità di riprodursi o di replicarsi dando origine a "entità" che
sono simili al progenitore per forma, dimensioni e proprietà funzionali.
Data la definizione quindi si considerano materia vivente anche i virus i quali
hanno forma e dimensioni variabili, tuttavia più piccoli delle più piccole cellule
conosciute.
I virus sono formati da proteine e da uno solo dei due acidi nucleici presenti
nelle cellule (DNA o RNA), ma sono privi dell'intera gamma di requisiti
necessari per poter condurre una vita autonoma. Per tale motivo i virus, per
replicarsi, devono farsi parassiti obbligati di cellule entro le quali si
moltiplicano, utilizzandole gli apparati sintetici.
Quando si trovano al di fuori delle cellule, i virus possono mantenere, nelle
condizioni ambientali adatte, le loro caratteristiche strutturali; essi tuttavia non
manifestano alcuna attività vitale, comportandosi come particelle inerti.
Le cellule, al contrario, sono capaci di vita autonoma, possedendo i macchinari
biochimici fondamentali per la sintesi di macromolecole necessarie per la
propria sopravvivenza e per la riproduzione.
Le cellule presentano una notevole diversità non solo per forma e dimensioni
ma anche per la complessità e la varietà della loro organizzazione.
Esse sono considerate le unità fondamentali di tutti gli esseri viventi e si
mostrano pressoché simili in tutto il regno animale. Le stesse strutture che si
trovano infatti nelle cellule del fegato di un leone sono presenti anche nelle

1
Corso di Laurea:
Insegnamento:
Numero lezione:
Titolo:

cellule del tessuto connettivo di un mollusco bivalve e nelle cellule muscolari


della larva di un dittero.
Implicazioni teorica di questo fatto è che tutti gli animali sono imparentati,
attraverso l'evoluzione, da progenitori comuni.
L'implicazione pratica è che i fatti riguardanti la struttura e le funzioni delle
cellule tipiche valgono di solito per tutti gli animali.
La forma di ogni cellula dipende prevalentemente da due tipi di motivazioni di
natura meccanica e biologica.
Variazioni di natura meccanica si verificano tanto in cellule coesistenti in un
tessuto e quindi sottoposte a reciproca pressione, quanto in cellule isolate, ad
esempio nelle culture in vitro.
Le variazioni di natura biologica dipendono dalla specializzazione istologica
legata alle differenti funzioni delle cellule degli animali pluricellulari, mentre in
quelli unicellulari la varietà di forma è legata ai principi che regolano la varietà
delle specie nel mondo dei viventi.
Hanno origine così le differenti forme cellulari osservabili negli animali, fino a
quelle altamente differenziate degli elementi nervosi e muscolare, degli
spermatozoi, delle cellule del sangue etc.....
Quindi la forma cellulare è estremamente variabile nei diversi tipi di tessuti e
generalmente in rapporto con le funzioni che la cellula svolge.
Anche l'ambito di variazioni dimensionali è molto ampio ed è direttamente
collegato alle necessità metaboliche delle cellule: in genere minore è il
diametro cellulare, maggiore è l'attività metabolica.
Sebbene la maggior parte delle cellule animali possieda diametri compresi fra i
4 e i 30 micron, numerose sono le eccezioni.

2
Corso di Laurea:
Insegnamento:
Numero lezione:
Titolo:

Negli Anfibi, ad esempio, si giunge spesso a dimensioni di 80 micron e ci sono


inoltre casi particolari, come le uova di Uccelli e Rettili, che possono
raggiungere dimensioni dell'ordine di alcuni centimetri.
In generale si può affermare che le dimensioni cellulari sono complessivamente
indipendenti dalla dimensione dell'individuo e della specie a cui appartengono
ma sono invece legate al tipo di tessuto.
La maggior mole di alcuni animali nei confronti di altri è quindi legata
essenzialmente al numero di cellule presenti. Ne consegue quindi che negli
organismi più grandi il numero delle cellule è molto più elevato rispetto a
quello che si riscontra negli organismi piccoli.
Le cellule vengono distinte in due grandi categorie: procariotiche ed
eucariotiche.

LA CELLULA PROCARIOTICA
Si ritiene, con buona approssimazione, che le prime forme di vita siano
comparse sulla Terra circa 3,5 miliardi di anni fa, verosimilmente
rappresentate da organismi procarioti.
I Procarioti sono microrganismi unicellulari con un'organizzazione
estremamente semplice, sono tuttavia dotati di tutti gli apparati biochimici
necessari per assicurare una vita autonoma (DNA, RNA, enzimi, proteine
strutturali).
Hanno diametri di pochi micron, quindi sono centinaia di volte meno voluminosi
di una cellula eucariotica, rispetto alla quale si distinguono, strutturalmente,
sia per la mancanza di un nucleo centrale sia per la mancanza di organelli
citoplasmatici circondati da membrane.

3
Corso di Laurea:
Insegnamento:
Numero lezione:
Titolo:

Nelle cellule procariotiche il materiale genetico infatti non è distintamente


individuato rispetto al resto del citoplasma, ma si presenta come un ammasso
ripiegato talora detto nucleoide. Il DNA dei procarioti si mostra come un
filamento anulare privo o quasi di proteine associate, lungo circa 1 mm e
quindi più volte ripiegato su sé stesso per poter essere contenuto nel minuto
corpo batterico.
Sebbene le cellule procariotiche esistono principalmente come organismi
unicellulari isolati talvolta si raggruppano in colonie.
Quando si aggregano tuttavia, non presentano alcuna forma di differenziazione
o specializzazione, non si osserva cioè alcuna divisione del lavoro: i procarioti
sono perciò incapaci di costituire tessuti e tantomeno organismi pluricellulari.
I procarioti posseggono un’organizzazione citoplasmatica più semplice rispetto
agli eucarioti.
Essi sono provvisti di corredi enzimatici ridotti tuttavia questi sono
estremamente efficienti, al fine di sfruttare al meglio le limitate risorse
ambientali per poter sopravvivere.
I Procarioti più tipici sono i batteri e le cianofite capaci di riprodursi
rapidamente, raddoppiano la loro massa in pochi minuti se posti su substrati
idonei.
I Procarioti posseggono modalità di riproduzione più semplici rispetto alle
cellule eucariotiche.
Essi si riproducono asessualmente per scissione del citoplasma preceduta
dalla duplicazione dell'unico cromosoma contenuto; si generano così due
cellule figlie tra loro identiche.
Il citoplasma procariotico è racchiuso entro una membrana plasmatica duplice,
composto cioè da due citomembrane parallele.

4
Corso di Laurea:
Insegnamento:
Numero lezione:
Titolo:

Si muovono passivamente nei fluidi anche se alcune specie sono dotate di


appendice allungate, i flagelli, che ne consentono lo spostamento attivo.

LA CELLULA EUCARIOTICA
Gli organismi eucariotici unicellulari comparvero sulla Terra successivamente,
circa 1,5 miliardi di anni fa.
A parte il caso dei Batteri e delle Cianofite, che hanno organizzazione
procariotica, i rimanenti esseri viventi, inclusi nei quattro regni di Protisti,
Funghi, Animali e Vegetali, sono costituiti da cellule ad organizzazione
eucariotica.
Sebbene l'origine della cellula Eucariotica non possa essere conosciuta nei
dettagli, vi sono prove convincenti che essa si sia realizzata attraverso un
processo di endosimbiosi.
Alcuni batteri, incapaci di far fronte ai crescenti livelli di ossigeno atmosferico,
potrebbero avere inglobato batteri aerobi, senza digerirli, che già possedevano
gli enzimi necessari per ricavare energia in presenza di ossigeno. Proprio questi
antichi simbionti rappresenterebbero gli antenati degli attuali mitocondri. Quasi
tutti gli attuali eucarioti sono aerobi e dotati di mitocondri.
Alcune cellule eucariotiche ancestrali inglobarono anche batteri fotosintetici,
trasformatosi poi in cloroplasti, consentendo così agli eucarioti di sintetizzare
sostanze organiche sfruttando l'energia solare.
Durante la loro lunga storia, gli organismi unicellulari si sono molto
diversificati, dando origine ad una grande varietà di forme, pur mantenendo
una condizione unicellulare.
Sebbene estremamente numerose sono le specie unicellulari, Animali e
Vegetali sono organismi pluricellulari, costituiti cioè da numerose cellule

5
Corso di Laurea:
Insegnamento:
Numero lezione:
Titolo:

aggregate in tessuti ed organi nei quali, ciascun gruppo cellulare, esercita


attività diverse, talora esibendo caratteristiche strutturali peculiari.
In quanto pluricellulari, i membri del regno animale sono talvolta chiamati
metazoi e quelli del regno vegetale metafiti.
In tutte le cellule animali, al di là delle diversità di forma e dimensione, sono
riconoscibili caratteristiche strutturali comuni che appaiono più evidenti nelle
cellule poco differenziate, nelle quali i rapporti fra le diverse componenti non
sono modificati da manifestazioni specifiche del differenziamento.
Osservando pertanto una cellula eucariotica "tipo" si possono notare le
seguenti particolarità.
1) I confini cellulari sono rappresentati da una struttura lineare e continua
detta membrana cellulare, membrana plasmatica o plasmalemma.
2) In posizione più o meno centrale si osserva un corpo sferico limitato da un
involucro, il nucleo, al cui interno viene contenuto il materiale genetico.
3) Il territorio compreso tra la membrana esterna e l'involucro nucleare
rappresenta il citoplasma; in esso si osservano numerose strutture
(organuli cellulari o organelli) immerse in un materiale amorfo (ialoplasma).
4) Gli organelli sono la componente strutturale del citoplasma che
intervengono nelle funzioni principali della cellula. Tra di essi si possono
distinguere:
- i mitocondri
- il reticolo endoplasmatico
- i ribosomi
- l'apparato o complesso del Golgi
- i lisosomi e perossisomi
- il citoscheletro
6
Corso di Laurea:
Insegnamento:
Numero lezione:
Titolo:

7
Corso di Laurea: SCIENZE BIOLOGICHE
Insegnamento: ZOOLOGIA
Lezione n°: 6/S3
Titolo: Organizzazione materia vivente
Attività n°: 1

MAPPA CONCETTUALE
In questa sessione viene richiesto allo studente la costruzione di
una mappa concettuale

Si ricorda che questo tipo di attività è facoltativa sebbene


finalizzata a favorire la memorizzazione dei concetti principali.
Per avere un feedback dal docente è necessario che lo studente
carichi questo documento compilato sull’ePortfolio della propria
pagina personale.
Corso di Laurea: SCIENZE BIOLOGICHE
Insegnamento: ZOOLOGIA
Lezione n°: 6/S3
Titolo: Organizzazione materia vivente
Attività n°: 1

MAPPA CONCETTUALE
Si costruisca una mappa concettuale che
metta in evidenza le differenze tra una cellula
eucariota ed una procariota

Potrebbero piacerti anche