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Corso di Laurea: SCIENZE BIOLOGICHE

Insegnamento: ZOOLOGIA
Lezione n°: 51
Titolo: Lezione 51
Attività n°: 2

phylum Arthropoda
SUBPHYLUM HEXAPODA
parte III
Corso di Laurea: SCIENZE BIOLOGICHE
Insegnamento: ZOOLOGIA
Lezione n°: 51
Titolo: Lezione 51
Attività n°: 2

FORMA INTERNA E FUNZIONI


Corso di Laurea: SCIENZE BIOLOGICHE
Insegnamento: ZOOLOGIA
Lezione n°: 51
Titolo: Lezione 51
Attività n°: 2

Il tubo digerente è distinto in:


intestino anteriore
(bocca, ghiandole salivari,
esofago, ingluvie e ventriglio)
intestino medio
(stomaco e ciechi gastrici)
intestino posteriore
(retto e ano).
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Insegnamento: ZOOLOGIA
Lezione n°: 51
Titolo: Lezione 51
Attività n°: 2

Circolazione
Il sistema circolatorio degli insetti è costituito da un
apparato lacunare, e comprende una porzione
posteriore contrattile, o cuore, ed una porzione
conduttrice dorsale o aorta

L’emolinfa contiene
aminoacidi con
funzione osmotica

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Lezione n°: 51
Titolo: Lezione 51
Attività n°: 2

Scambi Gassosi
Gli animali terrestri necessitano di un efficiente sistema
respiratorio in grado non solo di permettere sia un adeguato
ricambio tra gassoso sia di limitare la perdita di acqua.

La respirazione è tipicamente
tracheale.

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Titolo: Lezione 51
Attività n°: 2

Escrezione

Negli insetti è affidata ad un sistema di tubuli


malpighiani, rappresentati da sottili tubi elastici, ciechi e
connessi ala zona di passaggio tra l’intestino medio e
quello posteriore.

Il loro numero è variabile.

Le estremità libere dei tubuli stanno nell’emocele e sono


bagnate dall’emolinfa.
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Lezione n°: 51
Titolo: Lezione 51
Attività n°: 2

Sistema Nervoso
Il sistema nervoso degli insetti è
quello tipico di tutti gli Artropodi
mandibolati, portato però al
massimo sviluppo.

È presente un
S.N. viscerale
ben sviluppato.
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Attività n°: 2

Gli organi di senso sono ampiamente sviluppati.


Gli insetti sono dotati di sensori specifici.

I recettori meccanici (tatto, vibrazioni e pressione) sono


genericamente denominati sensilli.
Ne sono ricchi la parete corporea, le antenne e le zampe.

Per la fonorecezione possono essere presenti sensori in


grado di percepire i suoni trasportati dall’aria o le vibrazioni
che giungono attraverso il substrato.

Taluni insetti sono anche in grado di percepire ultrasuoni.


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Lezione n°: 51
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Attività n°: 2

I recettori per il gusto e per l’olfatto sono cellule


sensoriali raggruppate in fossette sugli apparati boccali,
sulle antenne e, talora, sulle zampe.

Molti insetti sono particolarmente sensibili ai feromoni.

Gli insetti sono dotati di due tipi di occhi:


Gli occhi semplici
Gli occhi composti

Gli insetti possiedono anche sensori temperatura, umidità


e gravità.
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Lezione n°: 51/S1
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Attività n°: 2

phylum Arthropoda
SUBPHYLUM HEXAPODA
parte IV
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Attività n°: 2

RIPRODUZIONE E SVILUPPO
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Riproduzione
Quasi tutti gli esapodi sono dioici, l’ermafroditismo è
piuttosto raro mentre a partenogenesi è i diffusa.
La fecondazione è tipicamente interna.
Gli organi riproduttori si aprono nei segmenti terminali
dell’addome.
Le femmine possono presentare ovodepositori e ghiandole
accessorie per garantire l’adesione delle uova al substrato
oppure possono produrre strutture protettive.
Le uova generalmente prodotte sono numerosissime.
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Attività n°: 2

Lo sviluppo degli esapodi è differenziato in 3 modelli


principali: diretto, incompleto e completo.

ciclo ametabolo
La morfologia degli stadi giovanili
è simile agli adulti ad eccezione
della taglia.
Non c’è metamorfosi.

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Nel ciclo emimetabolo gli stadi giovanili sono simili


all’adulto. Sono però visibili gli abbozzi delle ali.
Lo stadio giovanile viene denominato ninfa.
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Più dell’80% degli insetti segue un ciclo olometabolo in


cui i giovanili sono morfologicamente differenti dagli adulti
e vengono chiamati larve.

Esse sono completamente


prive di ali e dei suoi abbozzi.
La trasformazione in adulto
avviene con metamorfosi.
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METAMORFOSI E CRESCITA
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Attività n°: 2

La maggior parte degli insetti deve affrontare numerose


mute per poter accrescere il proprio corpo e raggiungere la
forma adulta secondo un processo noto come
metamorfosi.

Tale processo è sottoposto a controllo ormonale ed i


principali organi endocrini coinvolti sono:
il cerebro
le ghiandole protoraciche
i corpora cardiaca
i corpora allata.
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Il cerebro produce PTTH che viene accumulato nei


corpora cardiaca, quindi rilasciato e trasportato alla
ghiandola protoracica, la quale produce l’ecdisone.
L’ecdisone stimola processi della muta la quale persiste
finchè la neotenina, prodotta nei corpora allata, e
l’ecdisone sono elevati. Quando l‘ormone giovanile si
abbassa la larva si trasforma in una pupa e quando
cessa insorge la forma adulta.
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Negli insetti
emimetaboli il
processo è identico
solo che manca lo
stadio di pupa e
l’interruzione nella
produzione
dell’ormone giovanile
si realizza nello stadio
ninfale.
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I corpora allata sono coinvolti anche nella formazione


dei gameti.

Le ghiandole protoraciche degenerano.

Il ciclo vitale degli insetti non è esclusivamente legato a


situazioni ormonali.

È noto che possono intervenire periodi di quiescenza in


caso le condizioni ambientali non siano favorevoli.
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Continuazione …

SISTEMATICA PHYLUM ARTHROPODA

SUBPHYLUM HEXAPODA

FORMA INTERNA E FUNZIONI (Insecta)


Il tubo digerente è distinto in tre porzioni chiamate intestino anteriore,
comprendente bocca, ghiandole salivari, esofago, ingluvie e ventriglio,
intestino medio, rappresentato da stomaco e ciechi gastrici, e intestino
posteriore che comprende retto e ano.
Le porzioni anteriore e posteriore sono rivestite da cuticola, pertanto
l’assorbimento dell’alimento è confinato in larga parte all’intestino medio,
sebbene un certo grado di assorbimento si realizzi nell’intero tratto intestinale.
Nell'intestino anteriore si osserva un faringe muscolare molto sviluppato
negli insetti caratterizzati da un sistema boccale adibito anche la suzione. In
alcuni casi è presente anche una dilatazione, detta ingluvie, che funziona
come luogo di immagazzinamento del cibo.
L’intestino medio corrisponde funzionalmente a uno stomaco e può
possedere creste di chitina e funzionare quindi come uno stomaco masticatore.
Tipico degli esapodi è la presenza di un tratto di epitelio che secerne la
cosiddetta membrana peritrofica, uno strato poroso di proteine e fibre di
chitina che avvolge il cibo e protegge l'epitelio intestinale dalle lesioni
meccaniche.
Infine, l'intestino posteriore è il luogo deputato prevalentemente al recupero
di acqua e di alcuni ioni; in esso si aprono anche i tubuli malpighiani del
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sistema escretore. Questi ultimi sono analoghi e non omologhi ai tubuli degli
aracnidi.
Nell'addome degli esapodi troviamo inoltre i corpi grassi, una struttura
analoga al fegato dei Vertebrati. Si tratta della centrale metabolica di questi
organismi, deputati alla sintesi e all’immagazzinamento di lipidi e glicogeno,
alla degradazione degli amminoacidi e all'immagazzinamento dei cataboliti.

Circolazione
Il sistema circolatorio degli insetti è costituito da un apparato lacunare, e
comprende una porzione posteriore contrattile, o cuore, ed una porzione
conduttrice dorsale o aorta. L’aorta si prolunga anteriormente fino al capo.
L’emolinfa contiene aminoacidi con funzione osmotica (contrariamente alla
maggior parte degli animali in cui la funzione osmotica è affidata agli ioni
inorganici) e, spesso emoglobina che conferisce la colorazione rossa.
Organi pulsanti accessori aiutano a muovere l’emolinfa nelle ali e nelle zampe.

Scambi Gassosi
Gli animali terrestri necessitano di un efficiente sistema respiratorio in grado
non solo di permettere un adeguato ricambio tra ossigeno e anidride carbonica,
ma anche di limitare la perdita di acqua.
La respirazione degli esapodi è tipicamente tracheale.
Le trachee sono dei tubi ramificati che derivano da invaginazioni ectodermiche
che sboccano all’esterno mediante delle aperture dette spiracoli tracheali o
stigmi.

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Gli spiracoli sono solitamente presenti in numero di due sul torace e sette o
otto sull’addome; essi possono essere semplicemente dei fori oppure possono
essere provvisti di particolari sistemi di chiusura, che in taluni punti possono
rigonfiarsi dando origine a dei sacchi aerei.
L’evoluzione di un simile meccanismo deve essere stata molto importante nel
consentire agli insetti la colonizzazione di ambienti più aridi.
Le trachee sono monostratificate e sono sostenute da ispessimenti cuticolari,
detti tenidi.
Le ultime ramificazioni delle trachee sono stretti canalicoli a parete sottile detti
tracheole, in contatto diretto con praticamente ogni cellula.
Di norma tale sistema è talmente efficiente da rendere superflui i pigmenti
respiratori spesso, effettivamente, assenti.
In insetti molto piccoli il trasporto dei gas avviene per diffusione.
Nelle specie acquatiche la respirazione può continuare ad essere aerea, nel
qual caso la specie deve ritornare ad intervalli in superficie, oppure coinvolgere
altre l’ossigeno disciolto nell’acqua, utilizzabile dagli insetti mediante strutture
chiamate tracheobranchie, membrane sottili e altamente vascolarizzate.

Escrezione
Gli insetti e i ragni hanno evoluto, in maniera indipendente, un sistema di
tubuli malpighiani.
Il numero dei tubuli è variabile ma tutti sono rappresentati da sottili tubi
elastici, ciechi e connessi alla zona di passaggio tra l’intestino medio e quello
posteriore. Le estremità libere dei tubuli stanno nell’emocele e sono bagnate
dall’emolinfa.

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Sistema Nervoso
Il sistema nervoso degli insetti è quello tipico di tutti gli Artropodi mandibolati,
portandolo però al massimo sviluppo; si osserva un ulteriore tendenza alla
fusione gangliare. Tra tutti gli invertebrati noti, insetti e cefalopodi sono
quelli con un maggiore sviluppo del sistema nervoso.
Alcuni insetti possiedono un sistema di fibre giganti ed è anche presente un
sistema nervoso viscerale ben sviluppato, che corrisponde, per funzioni, al
sistema nervoso autonomo dei vertebrati.
Gli organi di senso sono ampiamente sviluppati e ciò è collegato anche al
notevole sviluppo dei sistemi di comunicazione intraspecifica.
Gli insetti sono dotati di sensori specifici, a ciascuno stimolo corrisponde un
sensore diverso di natura meccanica, uditiva, chimica e visiva.
I recettori meccanici percepiscono tatto, vibrazioni e pressione, sono
genericamente denominati sensilli e ne sono particolarmente ricchi la parete
corporea, le antenne e le zampe. I sensilli possono corrispondere a peli,
collegati a cellule nervose, oppure ad organi più complessi.
Anche per la fonorecezione possono essere presenti peli o organi timpanici
più complessi, in grado di percepire i suoni trasportati dall’aria o, con maggiore
efficienza, le vibrazioni che giungono attraverso il substrato. Taluni insetti sono
anche in grado di percepire ultrasuoni.
I recettori per il gusto e per l’olfatto sono solitamente rappresentati da
cellule sensoriali raggruppate in fossette sensoriali concentrate sia sugli
apparati boccali che sulle antenne e, in alcune specie, sulle zampe.
Molti insetti sono particolarmente sensibili ai feromoni il cui ruolo è
importantissimo; essi sono in grado di mediare i modelli comportamentali

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dell’insetto legati alla riproduzione, all’alimentazione, alla ricerca dell’habitat e


alle relazioni ospite-parassita.
Particolarmente efficiente è, negli insetti, la recezione visiva. Gli insetti sono
dotati di due tipi di occhi: gli occhi semplici e quelli composti.
Gli occhi semplici, che caratterizzano le forme larvali ed anche qualche
adulto, sono rappresentati da tre ocelli presenti sul capo.
Gli occhi composti caratterizzano la maggior parte delle forme adulte e
possono coprire gran parte del capo. Essi sono costituiti da migliaia di
ommatidi e la loro struttura assomiglia a quella dei crostacei. Il loro tipo di
visione è adattata alla percezione di un paesaggio che cambia rapidamente,
come accede in effetti durante l’attività di volo.
Gli insetti possiedono anche sensori per la temperatura, localizzati su zampe ed
antenne, per l’umidità e per la gravità.

Riproduzione
Quasi tutti gli esapodi sono dioici e l’ermafroditismo è piuttosto raro. La
partenogenesi è invece diffusa e, in alcuni taxa, è la norma.
Frequentemente l’attrazione dell’altro sesso avviene tramite la produzione di
feromoni sessuali che possono essere percepiti a chilometri di distanza.
La fecondazione è tipicamente interna, a volte si osservano spermatofore e
ricettacoli seminali in cui le femmine accumulano gli spermatozoi dopo la
fecondazione.
Gli organi riproduttori si aprono in genere nei segmenti terminali dell’addome.
Le femmine possono presentare ovodepositori e ghiandole accessorie per
garantire l’adesione delle uova al substrato oppure possono produrre strutture
protettive.

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Le uova generalmente prodotte sono numerosissime (raggiungono infatti talora


anche 1 milione).
La copulazione si è evoluta successivamente rispetto al trasferimento indiretto
dello sperma in spermatofore.
Lo sviluppo degli esapodi è differenziato a seconda del gruppo anche se i
modelli principali sono tre: diretto, incompleto e completo.
Nel primo caso si parla di ciclo ametabolo. La morfologia degli stadi giovanili
non si discosta in modo evidente da quella degli adulti, ad eccezione della
taglia e della presenza di gonadi sviluppate. In questo tipo di sviluppo non c’è
metamorfosi.
Nel secondo caso, si realizza un ciclo emimetabolo (detto anche
eterometabolo), gli stadi giovanili sono simili all’adulto ma con alcune
differenze significative quali la mancanza di ali, delle quali sono visibili solo gli
abbozzi, e la mancanza di gonadi sviluppate.
Lo stadio giovanile viene in tal caso denominato ninfa.
La terza tipologia si realizza in più dell’80% dei casi ed avviene tramite il ciclo
olometabolo in cui gli stadi giovanili sono morfologicamente molto differenti
da quelli adulti e vengono chiamati larve.
Le larve, solitamente vermiformi, hanno anche un regime alimentare differente
e, quindi un differente apparato boccale. Sono completamente prive di ali e dei
suoi abbozzi. Anche in questo caso mancano gonadi sviluppate.
La trasformazione in individuo adulto avviene in seguito a metamorfosi che
prevede un profondo riarrangiamento delle strutture corporee.

METAMORFOSI E CRESCITA

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In seguito alla fecondazione si realizza lo sviluppo e la fuoriuscita dall’uovo può


avvenire con differenti modalità. La maggior parte degli insetti, nel corso dello
sviluppo post-embrionale, deve affrontare numerose mute per poter accrescere
il proprio corpo secondo un processo noto come metamorfosi.
Tale processo è sottoposto a controllo ormonale ed i principali organi endocrini
coinvolti sono il cerebro, le ghiandole protoraciche, i corpora cardiaca e i
corpora allata.
Il cerebro produce un neurosecreto chiamato ormone protoracicotropo
(PTTH). Tale ormone viene accumulato nei corpora cardiaca, quindi rilasciato
e trasportato dall’emolinfa alla ghiandola protoracica, la quale produce
l’ecdisone (ormone della muta). L’ecdisone stimola processi legati alla muta e
alla liberazione della vecchia cuticola.
La muta larvale persiste per tutto il tempo in cui la neotenina (ormone della
crescita), prodotta nei corpora allata e l’ecdisone superano un determinato
valore soglia.
Ad ogni muta si genera un organismo di dimensioni maggiori.
Quando l’ormone giovanile si abbassa la larva non si trasforma più in una larva
più grande ma in una pupa e quando, nella pupa cessa la produzione
dell’ormone giovanile, insorge la forma adulta nel processo di metamorfosi.
Negli insetti emimetaboli il processo è identico solo che manca lo stadio di
pupa e l’interruzione nella produzione dell’ormone giovanile si realizza nello
stadio ninfale.
I corpora allata esplicano una importante funzione anche negli individui adulto
poiché l’ormone giovanile è coinvolto nella formazione dei gameti mentre le
ghiandole protoraciche degenerano in quanto non assolvono ad alcuna funzione
negli adulti.

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Corso di Laurea:
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Numero lezione:
Titolo:

Il ciclo vitale degli insetti non è esclusivamente legato a situazioni ormonali. È


noto infatti che possono intervenire periodi di quiescenza in caso le condizioni
ambientali non siano favorevoli.

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Corso di Laurea: SCIENZE BIOLOGICHE
Insegnamento: ZOOLOGIA
Lezione n°: 51/S3
Titolo: Lezione 51
Attività n°: 1

COMPILA
Corso di Laurea: SCIENZE BIOLOGICHE
Insegnamento: ZOOLOGIA
Lezione n°: 51/S3
Titolo: Lezione 51
Attività n°: 1

In questa sessione viene richiesto allo studente di


identificare le sezioni A, B, C del corpo di un
insetto (schematizzato nella slide successiva)
quindi di individuare e descrivere, in sintesi, il
sistema circolatorio, nervoso, digerente ed
escretore
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Insegnamento: ZOOLOGIA
Lezione n°: 51/S3
Titolo: Lezione 51
Attività n°: 1
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Lezione n°: 51/S3
Titolo: Lezione 51
Attività n°: 1

Si ricorda che questo tipo di attività è facoltativa sebbene


finalizzata a favorire la memorizzazione dei concetti
principali.

Per avere un feedback dal docente è necessario che lo


studente carichi questo documento compilato
sull’ePortfolio della propria pagina personale.

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