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GENERALE
PHYLUM ARTROPODA
Subphylum Trilobita + Subphylum Crostacea
Subphylum
Uniramia
Subphylum
Chelicerata
Classe Arachnida
Appendici articolate
metameri
Caratteri distintivi degli Insetti
presenza di ali
addome
Capo Antenna
Occhio
composto
Segmenti
toracici
Ala
anteriore zampe
Ala
posteriore
Segmenti
addominali Cerci
CLASSE INSECTA
Gli insetti rappresentano l apice del
ramo evolutivo Animale degli
Invertebrati .
0,1 mm
REGIME ALIMENTARE
entomofagi fitofagi
Insetti fitofagi
Antofagi Carpofagi
danno di tignola
Heliotis
Fillofagi
Spermofagi Fitomizi
Bruchus
colonia di psille
SPECIALIZZAZIONE TROFICA DEI FITOMIZI
PARENCHIMOMIZI
Svuotano le cellule del
parenchima: tripidi, membracidi,
alcune cicaline (Empoasca)
FLOEMOMIZI
Succhiano la linfa elaborata dal
floema: afidi, cocciniglie, psille,
aleirodidi, cicaline
XILEMOMIZI
Succhiano la linfa grezza dallo
xilema: cercopidi, cicale, alcune
cicaline (Homalodisca)
ESOSCHELETRO O TEGUMENTO
Fisogastria
ESOSCHELETRO O TEGUMENTO
Epicuticola
Cuticola Esocuticola
Endocuticola
pluristratificato Epidermide
Membrana basale
Epidermide + Membrana:
Strato vivente
Struttura dell epicuticola
Strato cuticolinico:
Lipoproteine molli (cuticolina) indurite
e tannizzate(legami fenolici) in sclerotina
Pori canali
Esocuticola + Endocuticola
ESOCUTICOLA
Strato più densamente colorato,costi-
tuito soprattutto da proteine indurite,
le sclerotine, che sono cuticoline (li-
poproteine) rese insolubili per mezzo
di legami fenolici tra catene pro-
teiche adiacenti. Chitina presente
in piccole quantità. Responsabile della durezza del tegumento.
ENDOCUTICOLA
È lo strato più spesso; è incolore, molle e lamellare, dovuto alle
cuticoline non sclerotizzate. La matrice proteica amorfa viene
stabilizzata dalla presenza di microfibrille di chitina. Si tratta di
un polisaccaride il cui monomero è la N-acetil-glucosammina.
Le lamelle di chitina vengono assemblata attraverso
polimerizzazione della chitina con proteine, con formazione
quindi di glicoproteine sotto l azione dell enzima chitino-
sintetasi. L elasticità della cuticola è assicurata da un altra
proteina, la resilina.
2 molecole di
N-acetilglucosammina
Ultrastruttura
Organizzazione elicoidale
delle microfibrille di chitina ed
effetto lamellare ottenuto dalla
differente rotazione delle
molecole.
Strato vivente del tegumento
Epidermide
Strato vivente unicellulare che
secerne gran parte dei componenti
della cuticola. Tali sostanze sono
trasportate attraverso numerosi
canalicoli (pori canali) che
attraversano tutta la cuticola.
Tripidi
Lepidotteri Muscidi
Rincoti
Zanzare ed
altri Ditteri Apoidei
Antenne
Antenne bipettinate
Protorace
Mesotorace
Metatorace
Pterostigma
tegmine A. membranosa
emielitra
ADDOME
I segmenti e le appendici
urotergiti cerco
valviferi valvule
urosterniti
terebra
stili cerci
Appendici uro-sternali
articolate, presenti in
numero variabile nei Appendici semplici o articolate,
gruppi più primitivi. talvolta lunghissime, presenti ai lati
Sono interpretate come dell ultimo urite. Assenti nei gruppi
rudimenti di zampe più evoluti
Sistemi anatomici degli Insetti
S. secretore
S. circolatorio
S. muscolare S. escretore
S. nervoso S. riproduttore
S. digerente
Sistema Muscolare
I muscoli degli insetti sono
quasi tutti del tipo striato.
Gli elementi strutturali sono le
miofibrille longitudinali.
La grande superficie interna
dell esoscheletro consente
l attacco di numerosi muscoli
scheletrici
Stimolo
esterno
cuticola
ghiandole
Stato di
allarme Reazione
sinapsi
Lungo i nervi la trasmissione avviene
per via elettrica (onda di
depolarizzazione della membrana), ma
a livello di collegamento fra neurone e
neurone o muscoli (sinapsi)la Acetilcolina (ACh) (eccitatorio)
trasmissione avviene attraverso il Adrenalina ) (eccitatorio)
rilascio di mediatori chimici Acido γ-amino-butirrico )
(neurotrasmettitori) (inibitorio)
Sistema nervoso centrale
alla catena
cingolo gangliare
gnatocerebro
periesofageo ventrale
GP
stemmata
Sistema digerente
Aspetto tubulare, suddiviso
in 3 sezioni Stomodeo
anteriore (stomodeo)
medio (mesentere) Mesentere
posteriore (proctodeo)
MP fase secernente
microvilli
cellule epiteliali
Matrice
peritrofica
Matrice peritrofica TM
Piccoli enzimi digestivi (amilasi, cellulasi, tripsina) secreti dall epitelio entrano
nello spazio endoperitrofico.
I polimeri vengono idrolizzati in oligomeri, che attraversano la MP e dopo essere
stati ulteriormente demoliti da enzimi di grandi dimensioni incapaci di
attraversare la MP vengono assorbite dalle cellule a microvili dell epitelio.
Si creano flussi acquosi dovuti a differenze di pH, concentrazioni ioniche, etc. Il
movimento riporta gli enzimi verso la parte anteriore, distribuisce nutrienti e
impedisce il ristagno delle sostanze
Ruolo come barriera protettiva della MP
La MP protegge da danni meccanici (residui vegetali, cristalli di
emoglobina) le cellule dell epitelio, ostacola l assorbimento di sostanze
tossiche (tossine vegetali, insetticidi) e protegge dalla penetrazione di
patogeni (virus, batteri).
Non ferma alcune tossine batteriche (il caso del Bacillus thuringiensis)
che, digerite dalle proteasi dello spazio endoperitrofico, vengono
attivate, passano attraverso la MP e raggiungono i recettori situati sui
microvilli intestinali. Qui provocano la lisi dell epitelio intestinale, il
versamento del contenuto intestinale nell emocele e la morte per
setticemia dell insetto.
Emocele
V. pilorica
Retto
Ectosimbiosi Endosimbiosi
aleirodi
scolitide micetomi
Emocele
tubo malpighiano
Emocele
Valvola pilorica
Retto
cibo Colon + ileo Ano
mesentere
Cibo nella MP
Emocele
Sistema respiratorio
A partire da aperture
Sacchi aerei esterne (stigmi) una fitta
rete di elementi tubolari
(trachee) si approfondisce
nei tessuti con
ramificazioni sempre più
piccole (tracheole) che
con dimensioni di 1/10 di
µ penetrano a livello
cellulare e subcellulare,
tracheola trachea r i e m p i e n d o s i e
svuotandosi di liquido,
permettendo così gli
stigmi
scambi gassosi. Alla
formazione in nuovi punti
del tessuto sono preposti
i tracheoblasti
Alternative alla respirazione tracheale
effimera
zanzara
Ceripare Salivari
Laccipare Faringee
Sericipare della muta
Urticanti Colleteriche
Difensive Velenifere
Tipo di
secrezioni
Icerya
Ceripare
Sericipare
Urticanti
baco
da seta
Difensive
(irritanti, tossiche,
repugnatorie,
inebrianti)
Tipo di secrezioni Faringee
Prodotte dall ape operaia è nota
come pappa reale.
Salivari
Collegate alle appendici
boccali. Le labiali sono le più Colleteriche
importanti.
Funzioni svariate. La saliva Servono a formare capsule,
spesso provoca reazioni di dette ooteche, contenenti le uova
ipersensibilità da parte del o per incollare queste al substrato.
vegetale attaccato con
alterazione dei normali
tessuti.
Velenifere
della muta Degli Imenotteri Aculeati e
oleose, servono ad eliminare più dei parassitoidi, a funzione
facilmente la vecchia cuticola. difensiva/offensiva con
effetto paralizzante o letale.
Ghiandole a feromone
Negli insetti ghiandole esocrine
specializzate producono i
feromoni, messaggeri chimici
intraspecifici per lo scambio di
informazioni tra individui della
stessa specie. I feromoni sono
recepiti da sensilli
chemorecettori situati in genere
su antenne e pezzi boccali.
Organizzazione
Sistema riproduttore
testicoli
ovari
Gh.
accessorie
Ovidotti
laterali
ghiandole
colleteriche
(emissioni feromoniche,
afrodisiache, danze, segnali
luminosi, acustici, offerte di cibo)
Esterna o interna
Isolata o a gruppi
ovatura
Esposta o racchiusa
ooteca
Oviparità Ovoviviparità
Viene deposto un uovo Viene deposto un uovo con un
non ancora embrionato embrione già formato
Viviparità
Vengono partoriti individui in
uno stadio giovanile più o meno
avanzato
afidi partorienti
Altri tipi di riproduzione
La Partenogenesi è la riproduzione senza l intervento del sesso maschile
Eterogonia Neotenia
Maturità sessuale
Alternanza di cicli
non accompagnata
partenogenetici ed
dal completamento
anfigonici (afidi)
di altri caratteri da
adulto (Cocciniglie,
afidi)
Pedogenesi Ermafroditismo
Partenogenesi
Presenza nello
associata allo
steso individuo
sviluppo della prole
Icerya
delle gonadi di
moscerini dei in età pre-adulta
funghi
entrambi i sessi
Sviluppo embrionale
In genere le uova degli insetti sono centrolecitiche, cioè
ricche di tuorlo. L uovo è rivestito dal corion, struttura priva
di chitina. Il processo di maturazione dell ovocellula si ha
dopo la penetrazione dello spermatozoo. Con la
fecondazione inizia lo sviluppo embrionale.
Le uova vanno incontro ad una segmentazione parziale e
superficiale con formazione di un foglietto cellulare detto
blastoderma; alcuni
nuclei rimangono
nella massa
vitellina, altri
diventano primordi
delle cellule
germinali.
FASI DELLO SVILUPPO EMBRIONALE
Gli stadi giovanili sono simili agli adulti. Alla schiusa dell uovo
fuoriescono stadi giovanili privi di ali (neanidi), seguiti da stadi con
abbozzi alari via via più lunghi (ninfe). Se gli stadi giovanili e l adulto
vivono nello stesso ambiente si parla di paurometabolia, in caso
contrario (es Libellule) di emimetabolia.
Sviluppo postembrionale
Varianti dell eterometabolia
Prometabolia Pseudoametabolia Catametabolia
Cleon pidocchio
attero
secondario cocciniglie
Una forma di sub-adulto Assenza di abbozzi Metamorfosi involutiva
che muta a sua volta in alari con perdita di appendici
adulto
Neometabolia
aleirodi
maschio
di cocciniglia tripidi
Presenza di uno stadio quiescente, simile alla pupa degli olometaboli, da cui
si otterrà l adulto alato.
OLOMETABOLIA
centri endocrini
Dalla diversa concentrazione degli ormoni coinvolti scaturisce il tipo di
risultato della loro azione: muta o completamento della metamorfosi.
LA MUTA
L Ormone cerebrale o o. protoracotropico
dalla pars intercerebralis raggiunge i corpi
cardiaci ( che fungono da serbatoio), e da
qui corpi allati e le ghiandole protoraciche.
L ecdisteroide
Un altro ormone, l allatostatina può
inibire temporaneamente la funzionalità
dei corpi allati.
GP (schema semplificato) CA
MH JH
SFARFALLAMENTO
Negli insetti a sessi separati oltre alle differenze nei caratteri sessuali
primari (gonadi, armature genitali), ci possono essere importanti
differenze nei caratteri detti secondari. Tali differenze possono
essere ornamentali o funzionali (ad esempio legate ad una
specializzazione alla vita parassitaria)
femmina maschio
neotenica alato
Polimorfismo stagionale
Nel complesso ciclo biologico degli afidi
compaiono varie forme di adulti legati alla
stagionalità del clima e dei loro ospiti.
adulti ovideposizione
metamorfosi accrescimento
Cicli biologici
Lunghezza dei cicli e numero di cicli all anno
afidi
Maggiolino
Ciclo: 10 giorni
Ciclo: 2 anni
30 gen/anno
sviluppo geometrico
sviluppo logistico
tempo
ECORESISTENZA
Competizione intraspecifica
Competizione interspecifica
Resistenza vegetale
Dinamica di popolazione
Confronto tra potenziale biotico (PB) e resistenza ambientale (RA)
Fase esplosiva
Latenza
TRASMISSIONE DI PATOGENI
I Coleotteri, in
particolare le famiglie Anche i Tisanotteri
dei Crisomelidi e hanno recentemente
Curculionidi, sono acquisito importanza
capaci di trasmettere quali vettori di virus.
circa 50 virosi.