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NELL?AMBITO DEI
BILATERI SI
DISTINGUONO
PROTOSTOMI E
DEUTEROSTOMI.
DEUTEROSTOMI
caratteri diagnostici
4
4
BLASTOPORO:
forma la bocca
MESODERMA E
CELOMA: per
proliferazione della
cellula 4d e
cavitazione
BLASTOPORO: non
forma la bocca
MESODERMA E
CELOMA: per
5. ripiegatura della
6.
parete
dell’archenteron a
ECHINODERMI e CORDATI formare due tasche
https://www.youtube.com/watch?v=F2A4yKpTrHs
https://www.youtube.com/watch?v=k_9MTZgAhv0
P H Y L U M ECHINODERMI
PHYLUM ECHINODERMI
(echino= spinosa, derma=cute)
P
O
D
I
A
RICCI DI MARE DEI FONDALI
SABBIOSI DETRITIVORI
possono vivere in tane scavate nella sabbia
e rivestite di muco. Anche in questo caso
le particelle alimentari vengono raccolte
e rivestite di muco dai pedicelli
estensibili (PODIA) delle zone
ambulacrali ventrali dette filloidi.
Echinocardium cordatum usa gli aculei
per infossarsi nella sabbia. Alcuni podia,
molto lunghi, sono usati per mantenere
l’apertura dello stretto passaggio alla
superficie e per intrappolare le particelle
alimentari frammiste alla sabbia
Il fitto
rivestimento
superficiale di
piccoli aculei
impedisce che la
sabbia ricopra i
pedicelli.
Alcune stelle di mare sono sospensivore ma la gran parte sono predatrici. Si
nutrono di grosse prede (bivalvi, gasteropodi, ricci di mare, piccoli pesci). Le
specie a braccia corte ingoiano la preda e la digeriscono nello stomaco,
eliminando i residui attraverso la bocca. Quelle a braccia lunghe circondano la
preda, estroflettendo lo stomaco, e la digeriscono fuori dal corpo.
ECHINODERMI echino= spinosa, derma=cute
Il dermascheletro spinoso di questi animali è interno ma
superficiale, coperto dalla sola epidermide.
ENDOSCHELETRO DERMICO
LE OFIURE, O STELLE
SERPENTINE, SONO GLI UNICI
ECHINODERMI CHE UTILIZZANO
IL DERMASCHELETRO PER LA
LOCOMOZIONE, DA QUI IL
LORO NOME PERCHE’ LE
BRACCIA SI MUOVONO IN
MANIERA SERPEGGIANTE,
GRAZIE ALL’ARTICOLAZIONE
DEGLI OSSICOLI.
ASCIDIE
(TUNICATI) ANFIOSSO (CEFALOCORDATI)
La notocorda è costituita da un cordone cilindrico di grosse
cellule rivestito da una guaina connettivale.
SUBPHYLUM TUNICATI O UROCORDATI
ASCIDIE, ANIMALI MARINI (SOLITARIE O COLONIALI)
ASCIDIE COLONIALI
ASCIDIE
solitarie
Il termine Tunicati deriva dal rivestimento
corporeo di sostegno e protezione, chiamato
tunica, che ricopre il corpo.
Esso è secreto dall’epidermide ed è formato da
fibre di tunicina (polisaccaride simile alla
cellulosa), inglobate in una matrice
mucopolisaccaridica.
La tunicina non si trova in nessun altro gruppo
animale. La possibilità di sintetizzarla è stata
probabilmente acquistata da un simbionte
cellulosico autotrofo, in seguito a
trasferimento genico orizzontale.
https://www.youtube.com/watch?v=mF_09
TXjLDE Tunicati
particolari…pirosomi
e salpe…
SUBPHYLUM CEFALOCORDATI o ACRANII
Privi di cranio, la notocorda arriva fino all’estremità anteriore del corpo
Branchiostoma lanceolatum
(anfiosso a lancetta)
L’anfiosso è un modello di grande interesse il cui studio ha aperto nuove vie per
comprendere l’evoluzione dei Cordati e l’origine dei Vertebrati. I Cordati
discendono, infatti, da un antenato comune vissuto circa 550 milioni di anni fa (
cambriano) e per molti aspetti, a causa della morfologia altamente derivata dei
Tunicati legata alla loro vita sessile, l’anfiosso sembrerebbe avere le maggiori
caratteristiche comuni con questo ancestero.
Sebbene non sia il più stretto parente dei vertebrati l’anfiosso sarebbe attualmente
il migliore testimone della “prevertebrate condition”
FILTRAZIONE
Dietro la bocca si estende il faringe con circa 180 fessure branchiali a formare un
cestello branchiale che serve alla filtrazione delle particelle alimentari. Il flusso
d’acqua è prodotto dai tentacoli orali
Sul pavimento di questo faringe conformato a
cestello filtrante c’è una doccia ciliata,
Cestello
l’endostilo, che, mediante la secrezione di branchiale
una mucoproteina iodata, conglutina le faringeo
particelle alimentari le quali entrano
nell’esofago. Dall’esofago si origina un
diverticolo a fondo cieco, il cieco epatico, con
funzione digestiva, segue l’intestino che
termina con l’ano.
CLASSE
UCCELLI
CLASSE
ANFIBI SUBPHYLUM
VERTEBRATI
CLASSE
MAMMIFERI
RETTILI
(definizione morfo-
funzionale)
L’evoluzione dei vertebrati è una storia bellissima…anche per i bambini !!!
https://vimeo.com/311258815
Gli Anfibi sono un taxon monofiletico
I pesci non sono un taxon perchè il loro progenitore comune è il
progenitore di tutti i Vertebrati.
Le loro somiglianze (corpo fusiforme, pinne, respirazione branchiale,
etc.) sono FONDAMENTALMENTE PLESIOMORFIE dovute al fatto che
tutte le linee evolutive di Vertebrati del Devoniano erano pesci!!
Land
vertebrates:
Mammiferi e
Uccelli sono
taxa
monofiletici.
I rettili, da
soli, non sono un
taxon valido.
Rettili e Uccelli
fanno parte del
taxon valido
Reptilia.
PESCI= Vertebrati acquatici a scheletro osseo o cartilagineo, caratterizzati dalla
circolazione sanguigna semplice, spesso dalla presenza di appendici locomotorie e
stabilizzatrici tipiche, dette pinne, hanno forma fusiforme idrodinamica, talvolta
compressa lateralmente o appiattita dorso-ventralmente; la respirazione è acquatica
per mezzo di branchie, sono pecilotermi, hanno la cute coperta di scaglie dermiche
più o meno sviluppate. Sviluppo diretto o indiretto ma uova sempre acquatiche.
Con il termine pesci, si intende quindi un gruppo eterogeneo di organismi
fondamentalmente acquatici, che nelle vecchie tassonomie assurgeva a classe
sistematica dei Vertebrati mentre oggi raccoglie i membri di vari taxa:
La zoologia moderna non riconosce ai pesci valore di raggruppamento
sistematico (categoria tassonomica) poiché essi non sono un taxon monofiletico.
ma l'insieme di tratti esteriori evolutivamente convergenti o più spesso
plesiomorfi e legati alla «memoria» di quando tutte le linee filetiche dei vertebrati erano
acquatiche, fanno sì che la categoria PESCI, anche se priva di significato
tassonomico, venga tuttora variamente e ampiamente utilizzata come categoria
morfo-funzionale.
I PESCI CARTILAGINEI O CONDRITTI (SQUALI e RAZZE)
- L’ARIA E’ MENO DENSA DELL’ACQUA, SOSTEGNO MINORE (OSSA RESISTENTI NELLE PINNE
E MUSCOLI CAPACI DI MUOVERLE, SI FORMANO I CINTI PETTORALE E PELVICO)
- LE BRANCHIE NON FUNZIONANO SULLA TERRA (POLMONI, con evoluzione della circolazione
doppia)
- ORGANI DI SENSO SPECIALIZZATI A RICEVERE STIMOLI TRASMESSI ATTRAVERSO
L’ARIA
- DISIDRATAZIONE (IMPERMEABILIZZAZIONE DELLA SUPERFICIE DEL CORPO, URINA
CONCENTRATA, IL DIGERENTE RIASSORBE ACQUA PRIMA DI PRODURRE LE FECI)
GLI ANFIBI (TRITONI,SALAMANDRE, RANE E ROSPI)
DIVERSAMENTE DAGLI UCCELLI ATTUALI AVEVA DENTI, ARTIGLI SULL’ALA E LUNGA CODA
OLTRE CHE UNO SCHELETRO MOLTO PIU’ COMPATTO E PESANTE DI QUELLO DEGLI UCCELLI
ATTUALI
IL PIUMAGGIO
Il corpo e’ in gran parte rivestito da penne e piume dalla struttura assai complessa
che, una volta formate, costituiscono elementi morti di cheratina, le zampe degli
uccelli recano normalmente solo squame (fanno eccezione le forme dei climi rigidi
con piume tra le squame) e il becco e’ corneo.
Il piumaggio di un uccello e’ costituito da numerose penne (vessillo a tessitura
compatta) di vario tipo, penne grosse deputate al volo (remiganti dell’ala e
timoniere della coda) e piccole penne copritrici che rivestono il corpo, al di sotto
delle quali si sviluppano le piume (vessillo disordinato) con funzione principale di
termoregolazione in associazione allo strato di grasso sottocutaneo. Il vessillo delle
penne è reso compatto dalla struttura delle barbe e delle barbule dotate di amuli
che le agganciano le une alle altre mentre nelle piume barbe e barbule prive i amuli
si inseriscono disordinatamente sul calamo creando una sorta di camera d’aria che
isola termicamente il corpo. Il piumaggio è reso impermeabile dalle secrezioni della
ghiandola dell’uropigio che vengono distribuite con il becco.
ALTRI ADATTAMENTI PER IL VOLO
castoro
cervo
coyote
delfino
formichiere
bertuccia
La cute dei mammiferi ospita numerose ghiandole, per es. le ghiandole mammarie
ma non solo.
MONOTREMI
Si osservano ghiandole odorifere apocrine
per la comunicazione intra (comportamento
territoriale, sessuale e sociale) o interspecifica
(difesa predatori) e ghiandole sudoripare per
la termoregolazione.
LE GHIANDOLE MAMMARIE sboccano su papille
mammarie (capezzoli) ma nei monotremi c’e’ un’area
ghiandolare ampiamente diffusa che libera il latte
attraverso numerosi dotti escretori sul lato ventrale
dell’animale.
PLACENTATI
MARSUPIALI
Come gli Uccelli, i Mammiferi hanno tipicamente lunghe cure parentali (in gruppi
come gli Anfibi sono un fenomeno sporadico, vedi le cecilie) della prole. Inoltre la
lattazione svincola la riproduzione dalla disponibilità stagionale di cibo e questa è
una novità importante per i Mammiferi!!
Il tegumento dei mammiferi e’ formato da epidermide scarsamente cheratinizzata che
produce il pelo (invaginazione dell’epidermide nel derma), di regola una ghiandola
sebacea alveolare sbocca nel follicolo mentre un muscolo pilifero si inserisce alla base
del pelo e permette il suo sollevamento. Il disegno della superficie cuticolare del pelo e’
spesso specie/specifico e per questo diagnostico
LA PELLICCIA e’
costituita da peli di
contorno (colore
manto) e da corti
peli lanosi stipati
che formano lo stato
isolante vero e
proprio, i peli
possono ridursi (es.
elefanti, ippopotamo,
uomo)
Le lunghe e robuste vibrisse (peli tattili) sono un tipo specializzato di pelo che manca
nei Monotremi. Le riserve di grasso sotto il pelo costituiscono un’ ulteriore protezione
contro la perdita di calore e strumento per l’isolamento termico.
Come per il piumaggio degli Uccelli le principali funzioni sono: protezione,
isolamento termico, ma anche comunicazione (colore, movimento etc.).
I MAMMIFERI SI SUDDIVIDONO IN 3 SOTTOCLASSI: MONOTREMI,
MARSUPIALI, PLACENTATI
I MONOTREMI COMPRENDONO SOLO TRE SPECIE VIVENTI: L’ORNITORINCO (AUSTRALIA E
TASMANIA)E DUE SPECIE DI ECHIDNA ISTRICE (AUSTRALIA E NUOVA GUINEA)