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DEUTEROSTOMI

(Phyla Echinodermi e Cordati)

NELL?AMBITO DEI
BILATERI SI
DISTINGUONO
PROTOSTOMI E
DEUTEROSTOMI.
DEUTEROSTOMI
caratteri diagnostici

1.MODELLO DI SEGMENTAZIONE INIZIALE 3.DAL BLASTOPORO DELLA


DELLO ZIGOTE: RADIALE (fuso mitotico orientato GASTRULA DERIVA L’APERTURA
in modo perpendicolare rispetto all’asse animale- ANALE
vegetativo dello zigote)

2.SEGMENTAZIONE DELLO ZIGOTE DI 4.FORMAZIONE DEL CELOMA PER


TIPO INDETERMINISTICO (il destino dei ENTEROCELIA (per evaginazione)
blastomeri viene deciso più tardivamente),
SVILUPPO REGOLATIVO

4
4
BLASTOPORO:
forma la bocca

MESODERMA E
CELOMA: per
proliferazione della
cellula 4d e
cavitazione

BLASTOPORO: non
forma la bocca

MESODERMA E
CELOMA: per
5. ripiegatura della
6.
parete
dell’archenteron a
ECHINODERMI e CORDATI formare due tasche

Due brevi video che vi riassumono questi concetti:

https://www.youtube.com/watch?v=F2A4yKpTrHs
https://www.youtube.com/watch?v=k_9MTZgAhv0
P H Y L U M ECHINODERMI
PHYLUM ECHINODERMI
(echino= spinosa, derma=cute)

Adulti con simmetria radiale


pentamera che derivano da larve
con simmetria bilaterale

Il passaggio alla simmetria radiale nella forma adulta è un


adattamento alla vita sessile o poco mobile di questi animali,
in accordo con una semplificazione del sistema nervoso…
…ANCHE IN QUESTI ANIMALI, COME ABBIAMO VISTO IN ALCUNI MOLLUSCHI (
Bivalvi) UNO STILE DI VITA MOLTO SEMPLIFICATO SI TRADUCE IN UNA
ENORME SEMPLIFICAZIONE DEL SISTEMA NERVOSO (anello nervoso e nervi
radiali) CON UNA PERDITA DELLA CEFALIZZAZIONE.
ASTEROIDEI
(stelle di mare)
OFIUROIDEI
(stelle serpentine)
ECHINOIDEI
(ricci di mare)
CRINOIDEI
(gigli di mare e stelle piumose)
OLOTUROIDEI
(cetrioli di mare)
Gruppo esclusivamente marino, con circa 6.000 specie attualmente viventi,
diffuse negli oceani di tutte le latitudini e a tutte le profondità.

Mancano fra gli Echinodermi forme parassite. Comprendono forme predatrici


come le stelle di mare, ma anche forme detritivore o fitofaghe raschiatrici
come molti ricci di mare. Alcune forme sono poco mobili, come i ricci
(Echinoidei), mentre altre sono mobili sui fondali come le stelle di mare
(Ofiuroidei e Asteroidei).
I RICCI DI MARE (ECHINODERMI) DEI FONDI ROCCIOSI, LANTERNA DI
ARISTOTELE (anello di grandi denti triangolari con muscolatura) RASCHIATORI

P
O
D
I
A
RICCI DI MARE DEI FONDALI
SABBIOSI DETRITIVORI
possono vivere in tane scavate nella sabbia
e rivestite di muco. Anche in questo caso
le particelle alimentari vengono raccolte
e rivestite di muco dai pedicelli
estensibili (PODIA) delle zone
ambulacrali ventrali dette filloidi.
Echinocardium cordatum usa gli aculei
per infossarsi nella sabbia. Alcuni podia,
molto lunghi, sono usati per mantenere
l’apertura dello stretto passaggio alla
superficie e per intrappolare le particelle
alimentari frammiste alla sabbia

Il fitto
rivestimento
superficiale di
piccoli aculei
impedisce che la
sabbia ricopra i
pedicelli.
Alcune stelle di mare sono sospensivore ma la gran parte sono predatrici. Si
nutrono di grosse prede (bivalvi, gasteropodi, ricci di mare, piccoli pesci). Le
specie a braccia corte ingoiano la preda e la digeriscono nello stomaco,
eliminando i residui attraverso la bocca. Quelle a braccia lunghe circondano la
preda, estroflettendo lo stomaco, e la digeriscono fuori dal corpo.
ECHINODERMI echino= spinosa, derma=cute
Il dermascheletro spinoso di questi animali è interno ma
superficiale, coperto dalla sola epidermide.
ENDOSCHELETRO DERMICO

LE OFIURE, O STELLE
SERPENTINE, SONO GLI UNICI
ECHINODERMI CHE UTILIZZANO
IL DERMASCHELETRO PER LA
LOCOMOZIONE, DA QUI IL
LORO NOME PERCHE’ LE
BRACCIA SI MUOVONO IN
MANIERA SERPEGGIANTE,
GRAZIE ALL’ARTICOLAZIONE
DEGLI OSSICOLI.

Per tutti gli altri il


dermascheletro ha solo
una funzione protettiva.
La locomozione, quando
necessaria, è affidata al
sistema acquifero (PODIA).
SISTEMA ACQUIFERO
è una struttura peculiare degli Echinodermi che deriva dal celoma.
Primariamente aveva funzione alimentare, in stelle e ricci di mare esso è adibito
alla locomozione tramite i pedicelli ambulacrali che funzionano come piccole
ventose. Solitamente è in comunicazione con l’acqua di mare che penetra dai pori
della piastra madreporica e la cui pressione interna è regolata sui pedicelli o
podia. E’ tipicamente costituito da un canale anulare e da canali radiali a fondo
cieco che si terminano in canalicoli laterali ciascuno connesso a un pedicello.
QUESTO CELOMA DEGLI ECHINODERMI E’ MOLTO COMPLESSO!!
P H Y L U M C O R D A T I
Sono animali
metamerici, sia
vertebrati che
invertebrati
PHYLUM CORDATI (caratteri comuni almeno in
UROCORDATI o uno stadio dello sviluppo)
TUNICATI CEFALOCORDATI VERTEBRATI

- NOTOCORDA NEI NON VERTEBRATI FUNZIONA DA SCHELETRO,


MENTRE DURANTE LO SVILUPPO EMBRIONALE DEI VERTEBRATI ESSA
VIENE SOSTITUITA DALLA COLONNA VERTEBRALE

- CORDONE NERVOSO DORSALE CAVO

- FARINGE FESSURATO (almeno in una fase del ciclo)

- ENDOSTILO O GHIANDOLA TIROIDEA (faringe)

- CODA POSTANALE A REMO (almeno in una fase del ciclo)


MODELLI CORDATI INVERTEBRATI DI INTERESSE:

ASCIDIE
(TUNICATI) ANFIOSSO (CEFALOCORDATI)
La notocorda è costituita da un cordone cilindrico di grosse
cellule rivestito da una guaina connettivale.
SUBPHYLUM TUNICATI O UROCORDATI
ASCIDIE, ANIMALI MARINI (SOLITARIE O COLONIALI)

ASCIDIE COLONIALI

ASCIDIE
solitarie
Il termine Tunicati deriva dal rivestimento
corporeo di sostegno e protezione, chiamato
tunica, che ricopre il corpo.
Esso è secreto dall’epidermide ed è formato da
fibre di tunicina (polisaccaride simile alla
cellulosa), inglobate in una matrice
mucopolisaccaridica.
La tunicina non si trova in nessun altro gruppo
animale. La possibilità di sintetizzarla è stata
probabilmente acquistata da un simbionte
cellulosico autotrofo, in seguito a
trasferimento genico orizzontale.

Il termine Urocordati si riferisce


al fatto che questi organismi
possiedono la corda
nell'estremità caudale (in viola)
dello stadio larvale mentre la
coda e la corda vengono perse con
la metamorfosi. La coda presenta
muscolatura metamerica.
I TUNICATI sono i cordati non vertebrati più strettamente imparentati con i
vertebrati, sono animali marini, sessili, dal corpo a forma di otre rivestito da
una spessa tunica cellulosica. Sulla superficie libera del corpo esse
presentano un sifone inalante apicale ed uno esalante laterale. Il faringe forma
un cestello branchiale deputato alla filtrazione che occupa quasi tutto il corpo.
La porzione basale è attaccata al substrato mediante ampolle.

Ascidia cristallo, Clavellina


lepadiformis
…anche le ascidie hanno una simmetria che stenta ad essere bilaterale
in ragione di un adattamento alla loro vita sessile da filtratori microfagi
bentonici https://www.youtube.com/watch?v=tjArf1pkxsc
SONO FILTRATORI MICROFAGI
GRAZIE AL FARINGE

Sono animali sessili. Utilizzano


il cestello branchiale per
filtrare l’acqua (l’endostilo è
una doccia ventrale mediana
della faringe tappezzata da
cellule ciliate e cellule
ghiandolari mucipare, il cui
secreto trattiene le minute
particelle alimentari
pervenute attraverso la
bocca). Il muco, con le
particelle inglobate, è
sospinto dal movimento ciliare
verso l’intestino.
Ciona intestinalis

tunica trasparente e gelatinosa,


talvolta giallo verdastra. I
sifoni sono lobati ed hanno una
caratteristica macchiolina rossa
su ogni lobo. Specie cosmopolita,
si trova nelle acque di tutte
le aree temperate del Mondo,
anche in Adriatico. Predilige i
fondali rocciosi. Si adatta anche
ad acque con grandi variazioni di
salinità (lagune) o inquinate
(porti), da 0 a 500 metri di
profondità. ottimo organismo
modello per studi
di embriogenesi.
https://www.youtube.com/watch?v=Rwoez
O1ZZBc

https://www.youtube.com/watch?v=mF_09
TXjLDE Tunicati
particolari…pirosomi
e salpe…
SUBPHYLUM CEFALOCORDATI o ACRANII
Privi di cranio, la notocorda arriva fino all’estremità anteriore del corpo
Branchiostoma lanceolatum
(anfiosso a lancetta)

Tipico modello animale


studiato per comprendere
molti aspetti della biologia

Vivono infossati nella


sabbia con la coda rivolta
verso il basso, in zone
molto ossigenate, dove si
alimentano per filtrazione
grazie ad un flusso
d’acqua prodotto dai
tentacoli orali.

Gran parte della muscolatura è costituita da miomeri a forma di V, blocchi


segmentali di origine METAMERICA di fibre longitudinali, chiaramente visibili
sotto l’epidermide sottile, trasparente e monostratificata.
L’anfiosso (Branchiostoma lanceolatum) è uno degli animali da
laboratorio più studiato per comprendere molti aspetti della biologia,
dei Vertebrati

L’anfiosso è un modello di grande interesse il cui studio ha aperto nuove vie per
comprendere l’evoluzione dei Cordati e l’origine dei Vertebrati. I Cordati
discendono, infatti, da un antenato comune vissuto circa 550 milioni di anni fa (
cambriano) e per molti aspetti, a causa della morfologia altamente derivata dei
Tunicati legata alla loro vita sessile, l’anfiosso sembrerebbe avere le maggiori
caratteristiche comuni con questo ancestero.
Sebbene non sia il più stretto parente dei vertebrati l’anfiosso sarebbe attualmente
il migliore testimone della “prevertebrate condition”
FILTRAZIONE
Dietro la bocca si estende il faringe con circa 180 fessure branchiali a formare un
cestello branchiale che serve alla filtrazione delle particelle alimentari. Il flusso
d’acqua è prodotto dai tentacoli orali
Sul pavimento di questo faringe conformato a
cestello filtrante c’è una doccia ciliata,
Cestello
l’endostilo, che, mediante la secrezione di branchiale
una mucoproteina iodata, conglutina le faringeo
particelle alimentari le quali entrano
nell’esofago. Dall’esofago si origina un
diverticolo a fondo cieco, il cieco epatico, con
funzione digestiva, segue l’intestino che
termina con l’ano.

L’acqua filtrata fuoriesce atrioporo


dal cestello branchiale in
una cavità peribranchiale o
atrio, comunicante con
l’esterno attraverso un
poro atriale o atrioporo.
SUBPHYLUM VERTEBRATI o CRANIOTI
(Cordati provvisti di ENDOSCHELETRO CARTILAGINEO O OSSEO
coatituito da cranio e colonna vertebrale)
-CRANIO PRONUNCIATA CEFALIZZAZIONE, SISTEMA NERVOSO CON CEREBRO
SVILUPPATO E PROTETTO DAL CRANIO ENDOSCHELETRICO
COLONNA VERTEBRALE = STRUTTURA ENDOSCHELETRICA ROBUSTA E
FLESSIBILE, SI SOSTITUISCE ALLA NOTOCORDA PER CIRCONDARE IL
CORDONE NERVOSO DORSALE (midollo osseo) E COSTITUIRE LO SCHELETRO
-ASSILE, POSSIBILITA’ DI LOCOMOZIONE RAPIDA ED EFFICIENTE
- CORPO ARTICOLATO IN CAPO TRONCO E CODA (almeno in qualche fase dello
sviluppo)
PESCI
(definizione morfo-
funzionale)

CLASSE
UCCELLI
CLASSE
ANFIBI SUBPHYLUM
VERTEBRATI

CLASSE
MAMMIFERI

RETTILI
(definizione morfo-
funzionale)
L’evoluzione dei vertebrati è una storia bellissima…anche per i bambini !!!

https://vimeo.com/311258815
Gli Anfibi sono un taxon monofiletico
I pesci non sono un taxon perchè il loro progenitore comune è il
progenitore di tutti i Vertebrati.
Le loro somiglianze (corpo fusiforme, pinne, respirazione branchiale,
etc.) sono FONDAMENTALMENTE PLESIOMORFIE dovute al fatto che
tutte le linee evolutive di Vertebrati del Devoniano erano pesci!!
Land
vertebrates:

Mammiferi e
Uccelli sono
taxa
monofiletici.

I rettili, da
soli, non sono un
taxon valido.

Rettili e Uccelli
fanno parte del
taxon valido
Reptilia.
PESCI= Vertebrati acquatici a scheletro osseo o cartilagineo, caratterizzati dalla
circolazione sanguigna semplice, spesso dalla presenza di appendici locomotorie e
stabilizzatrici tipiche, dette pinne, hanno forma fusiforme idrodinamica, talvolta
compressa lateralmente o appiattita dorso-ventralmente; la respirazione è acquatica
per mezzo di branchie, sono pecilotermi, hanno la cute coperta di scaglie dermiche
più o meno sviluppate. Sviluppo diretto o indiretto ma uova sempre acquatiche.
Con il termine pesci, si intende quindi un gruppo eterogeneo di organismi
fondamentalmente acquatici, che nelle vecchie tassonomie assurgeva a classe
sistematica dei Vertebrati mentre oggi raccoglie i membri di vari taxa:
La zoologia moderna non riconosce ai pesci valore di raggruppamento
sistematico (categoria tassonomica) poiché essi non sono un taxon monofiletico.
ma l'insieme di tratti esteriori evolutivamente convergenti o più spesso
plesiomorfi e legati alla «memoria» di quando tutte le linee filetiche dei vertebrati erano
acquatiche, fanno sì che la categoria PESCI, anche se priva di significato
tassonomico, venga tuttora variamente e ampiamente utilizzata come categoria
morfo-funzionale.
I PESCI CARTILAGINEI O CONDRITTI (SQUALI e RAZZE)

- SCHELETRO INTERAMENTE COMPOSTO DI CARTILAGINE

- QUASI TUTTI MARINI


- PREVALENTEMENTE PREDATORI (LO SQUALO BALENA E’ UN
FILTRATORE)
- SUPERFICIE DEL CORPO RICOPERTA DA DENTELLI (scaglie placoidi)
- I DENTI DELLO SQUALO SONO UNA VERSIONE PIU’
SPECIALIZZATA DI QUELLI CHE RICOPRONO IL CORPO

- FEGATO MOLTO SVILUPPATO (immagazzinano lipidi nel fegato e


alterandone il contenuto possono aumentare o diminuire la spinta idrostatica
del corpo riducendo lo sforzo necessario per galleggiare)
- FECONDAZIONE INTERNA INDIRETTA E SVILUPPO DIRETTO,
OVIPARI O VIVIPARI E OVOVIVIPARI
IL TEGUMENTO DEGLI SQUALI HA RICEVUTO MOLTA ATTENZIONE NEGLI ULTIMI
ANNI PER QUANTO RIGUARDA STUDI DI CARATTERE BIOMIMETICO A CAUSA
DELLE SUE PROPRIETA’ IDRODINAMICHE

SI STA CERCANDO DI REALIZZARE


MATERIALI SUPERIDRODINAMICI
ARTIFICIALI «COPIANDO» LA STRUTTURA
DEL TEGUMENTO DEI PESCI CARTILAGINEI
Diverse specie sono ovipare (43%) (Chimere, gattucci, alcune razze gen Raja) e
depongono uova protette da un guscio voluminoso provviste di strutture di
ancoraggio alla vegetazione. In altri casi i figli vengono partoriti dopo una lunga
gestazione perché le uova si sviluppano e schiudono nel corpo materno.
lo sviluppo è diretto.
Le branchie sono settate, non coperte dall’opercolo
I PESCI OSSEI (OSTEITTI- TELEOSTEI) 95% dei pesci attuali

-SCHELETRO OSSEO, VERI DENTI E SCAGLIE SOTTILI A COPRIRE IL CORPO


-SVILUPPO DELLA VESCICA NATATORIA, SACCO RIPIENO DI GAS FORMATO DA
UN’ESTROFLESSIONE DELLA FARINGE (aumentare o diminuire la spinta
idrostatica del corpo riducendo lo sforzo necessario per galleggiare, Può
servire anche come organo respiratorio accessorio)
-LE FESSURE BRANCHIALI NON SONO APERTE MA SONO COPERTE DA UN
OPERCOLO (l’acqua entra dalla bocca, passa sulle branchie ed esce attraverso le
fessure branchiali mossa da muscoli posti nel capo)

-FECONDAZIONE PER LO PIU’ ESTERNA CON SVILUPPO INDIRETTO, OVIPARI.


LA CONQUISTA DELLE TERRE EMERSE DA PARTE DEI VERTEBRATI:
I TETRAPODI

NEL CAMBRIANO, QUANDO


SONO COMPARSI I VERTEBRATI,
LA TERRA ERA UN AMBIENTE
INOSPITALE, PRIVO DI PIANTE.
NEL DEVONIANO LA
SITUAZIONE ERA GIA’
DIVERSA, LE PIANTE ERANO
MOLTO ABBONDANTI SUL
GONDWANA. ALLA FINE DEL
DEVONIANO (400 MIL ANNI FA)
SI STAVANO EVOLVENDO GLI
INSETTI. IN QUESTO
CONTESTO SI SVILUPPARONO I
PRIMI TETRAPODI ACQUATICI
(a partire da pesci ossei oggi
estinti) CHE POI
COLONIZZARONO LE TERRE
EMERSE.
I TETRAPODI
SONO VERTEBRATI
PROVVISTI DI 4 ARTI
(ZAMPE)
ANFIBI, RETTILI,
UCCELLI, MAMMIFERI

(SOLO RETTILI, UCCELLI E MAMMIFERI SONO


COMPLETAMENTE TERRESTRI PERCHÉ GLI ANFIBI
TORNANO ALL’ACQUA PER RIPRODURSI E SONO
LEGATI PER TUTTA LA VITA A LUOGHI UMIDI)
I primi Tetrapodi del Devoniano si evolvettero in ambiente marino costiero o di
estuario ed erano animali acquatici provvisti di branchie interne abbondantemente
irrorate che permettevano una respirazione acquatica essi avevano inoltre vertebre
poco ossificate e corpo allungato che non permettevano la deambulazione a terra.
Le caratteristiche peculiari dei Tetrapodi (sviluppo di 4 arti con dita, polsi, caviglie,
passaggio degli arti da una posizione laterale a “sotto” il corpo, musi lunghi e piatti
che possono essere facilmente estratti dall’acqua per respirare) si affermarono perché
erano vantaggiose nelle acque di quel periodo, povere di ossigeno, ricche di predatori
nelle aree più profonde, povere di cibo e facilmente soggette a variazioni di
livello…quelle stesse caratteristiche permisero la successiva terrestrializzazione!!
MOLTE PRESSIONI SELETTIVE SPINGONO I TETRAPODI ALLA CONQUISTA
DELLE TERRE EMERSE: PER ES.I MARI SONO RICCHI DI PREDATORI E LE TERRE
EMERSE SONO RICCHE DI RISORSE, MA SONO NECESSARI PARTICOLARI
ADATTAMENTI PER COLONIZZARE L’AMBIENTE SUBAEREO:

- L’ARIA E’ MENO DENSA DELL’ACQUA, SOSTEGNO MINORE (OSSA RESISTENTI NELLE PINNE
E MUSCOLI CAPACI DI MUOVERLE, SI FORMANO I CINTI PETTORALE E PELVICO)

- LE BRANCHIE NON FUNZIONANO SULLA TERRA (POLMONI, con evoluzione della circolazione
doppia)
- ORGANI DI SENSO SPECIALIZZATI A RICEVERE STIMOLI TRASMESSI ATTRAVERSO
L’ARIA
- DISIDRATAZIONE (IMPERMEABILIZZAZIONE DELLA SUPERFICIE DEL CORPO, URINA
CONCENTRATA, IL DIGERENTE RIASSORBE ACQUA PRIMA DI PRODURRE LE FECI)
GLI ANFIBI (TRITONI,SALAMANDRE, RANE E ROSPI)

-POLMONATI MA NEGLI ANFIBI LO SCAMBIO DI GAS AVVIENE PARZIALMENTE


ATTRAVERSO LA PELLE (OLTRE CHE ATTRAVERSO RUDIMENTALI POLMONI) CHE PERCIò
DEVE RIMANERE UMIDA (GLI ANFIBI NON POSSONO VIVERE IN AMBIENTE MARINO
PERCHE’ PERDEREBBERO ACQUA PER OSMOSI ATTRAVERSO LA PELLE)

-GLI URODELI (TRITONI E SALAMANDRE) PIU’ SIMILI AI PRIMI ANFIBI


-GLI ANURI (ROSPI E RANE) SCHELETRI SPECIALIZZATI PER SALTARE A LUNGA
DISTANZA
CARATTERISTICHE
-PELLE MORBIDA PROVVISTA DI UN SOTTILISSIMO STRATO CORNEO E RICCA DI
GHIANDOLE (MUCIPARE, VELENIFERE ETC.)
-LE LARVE ACQUATICHE PRESENTANO BRANCHIE ESTERNE (TRITONI) O INTERNE
(GIRINI)
-LE UOVA SENZA AMNIOS IMPONGONO LA DEPOSIZIONE IN ACQUA O LUOGHI MOLTO
UMIDI
-SONO PROVVISTI DI LINGUA COLLOSA PER LA PREDAZIONE
-LO SVILUPPO E’ INDIRETTO LE UOVA DI RANE E ROSPI SCHIUDONO COME GIRINI
ERBIVORI MENTRE NEGLI URODELI LE LARVE SONO CARNIVORE E ASSOMIGLIANO AGLI
ADULTI.
ALCUNE SALAMANDRE PRESENTANO NEOTENIA, OVVERO IL MANTENIMENTO DI
CARATTERISTICHE GIOVANILI NELLO STADIO ADULTO, QUESTE SPECIE RIMANGONO IN
ACQUA E NON METAMORFOSANO MAI
QUESTI ANIMALI SONO IN GRADO DI SOSTITUIRE PARTI DEL CORPO
COMPLESSE CHE SONO PERSE O ORGANI INTERNI, A QUALSIASI ETÀ, MOTIVO
PER CUI I RICERCATORI CHE CERCANO RISPOSTE SULLA RIGENERAZIONE
SPESSO HANNO STUDIATO QUESTI ANIMALI

AMBLYSTOMA MEXICANUM (AXOLOTL) E LA RIGENERAZIONE DEGLI ARTI


(IL SEQUENZIAMENTO DEL GENOMA DI AXOLOTL E I SEGRETI DELLA
RIGENERAZIONE)
GLI AMNIOTI
(RETTILI, UCCELLI E MAMMIFERI)
SVINCOLAMENTO DALL’AMBIENTE
ACQUATICO
UOVO AMNIOTICO-SVILUPPO
DIRETTO-RESPIRAZIONE
ESCLUSIVAMENTE POLMONARE E
DERIVATI EPIDERMICI (SQUAME,
PENNE, PIUME E PELI)
L’UOVO AMNIOTICO

IL CARATTERE CHE DISTINGUE


GLI AMNIOTI (RETTILI, UCCELLI
E MAMMIFERI) DAGLI ANFIBI E’
L’UOVO AMNIOTICO:
L’EMBRIONE SI SVILUPPA
RACCHIUSO DA UNA
MEMBRANA, L’AMNIOS CHE
RACCHIUDE IL LIQUIDO
AMNIOTICO A PROTEZIONE
DELL’EMBRIONE DALLA
DISIDRATAZIONE E DAGLI URTI
L’ALLANTOIDE SERVE PER
L’ESCREZIONE E LA
RESPIRAZIONE DELL’EMBRIONE

NELL’UOVO AMNIOTICO È PRESENTE


IL CORION, MEMBRANA CHE
CONTROLLA LA PERMEABILITÀ
DELL’UOVO CHE A SUA VOLTA È
CIRCONDATO DAL GUSCIO DELL’UOVO
ESTERNO CHE PUÒ ESSERE CORIACEO
O INDURITO DA CARBONATO DI
CALCIO. LO SVILUPPO E’ DIRETTO
RETTILI: Come detto per i pesci, anche Rettili è oggi un concetto morfoecologico
più che un concetto tassonomico. I rettili sono amnioti caratterizati da una cute
povera di ghiandole ma fortemente cheratinizzata e protetta da squame cornee
epidermiche, ventricolo cardiaco separato in modo incompleto, condizione
peciloterma e uovo AMNIOTICO rigido più o meno calcificato.
Attualmente essi comprendono: Testudinati (o Cheloni), LE TARTARUGHE, 2.
Squamati, SERPENTI E SAURI 3. Loricati (o Coccodrilli).
Nel Paleozoico e nel Mesozoico i rettili erano molto più numerosi e
comprendevano anche i primi rappresentanti di quelle linee evolutive che sono
giunte fino a noi come uccelli (dinosauri avicoli), tutti quelli che genericamente
chiamiamo “dinosauri”, e che si sono estinti tra Giurassico e Cretaceo, e i
progenitori dei mammiferi (rettili mammalomorfi).
-LA RESPIRAZIONE AVVIENE ESCLUSIVAMENTE TRAMITE
POLMONI
-SISTEMA CIRCOLATORIO EFFICIENTE E PRESSIONE SANGUIGNA
SUPERIORE A QUELLA DEGLI ANFIBI, CIRCOLAZIONE SISTEMICA E
POLMONARE QUASI O COMPLETAMENTE SEPARATE (DOPPIA MA INCOMPLETA)
-SISTEMA NERVOSO PIU’ SVILUPPATO DI QUELLO DEGLI ANFIBI

-PELLE SPESSA, SECCA, CON SQUAME, IMPERMEABILE, PROTEZIONE CONTRO


DISSECCAMENTO E DANNI FISICI
-ORGANI COPULATORI CHE PERMETTONO LA
FECONDAZIONE INTERNA
-SPESSO LE UOVA VENGONO INCUBATE, TENUTE AL
CALDO PER ACCELERARE LO SVILUPPO
RETTILI NON MAMMIFERI,
COCCODRILLI UCCELLI (E
COCCODRILLI)
I COCCODRILLI SONO I PIU’ STRETTI PARENTI VIVENTI DEI DINOSAURI
E I PARENTI PIU’ PROSSIMI DEGLI UCCELLI; 3 GRUPPI DI COCCODRILLI
ATTUALMENTE PRESENTI, I COCCODRILLI (AFRICA, ASIA, AMERICA), I
CAIMANI (USA DEL SUD, CINA, AMERICA CENTRALE), IL GAVIALE (SUD-
EST ASIATICO); TUTTI ACQUATICI, CARNIVORI
GLI UCCELLI

ATTUALMENTE UNICI VERTEBRATI PROVVISTI DI PENNE E PIUME.


OMEOTERMI, OVIPARI A FECONDAZIONE INTERNA MA CON BACIO CLOACALE, SI SONO
EVOLUTI DA DINOSAURI BIPEDI E CARNIVORI, PROVVISTI DI COLLO A FORMA DI S

ARCHAEOPTERYX (FOSSILE RITROVATO NEL 1863)

DIVERSAMENTE DAGLI UCCELLI ATTUALI AVEVA DENTI, ARTIGLI SULL’ALA E LUNGA CODA
OLTRE CHE UNO SCHELETRO MOLTO PIU’ COMPATTO E PESANTE DI QUELLO DEGLI UCCELLI
ATTUALI
IL PIUMAGGIO
Il corpo e’ in gran parte rivestito da penne e piume dalla struttura assai complessa
che, una volta formate, costituiscono elementi morti di cheratina, le zampe degli
uccelli recano normalmente solo squame (fanno eccezione le forme dei climi rigidi
con piume tra le squame) e il becco e’ corneo.
Il piumaggio di un uccello e’ costituito da numerose penne (vessillo a tessitura
compatta) di vario tipo, penne grosse deputate al volo (remiganti dell’ala e
timoniere della coda) e piccole penne copritrici che rivestono il corpo, al di sotto
delle quali si sviluppano le piume (vessillo disordinato) con funzione principale di
termoregolazione in associazione allo strato di grasso sottocutaneo. Il vessillo delle
penne è reso compatto dalla struttura delle barbe e delle barbule dotate di amuli
che le agganciano le une alle altre mentre nelle piume barbe e barbule prive i amuli
si inseriscono disordinatamente sul calamo creando una sorta di camera d’aria che
isola termicamente il corpo. Il piumaggio è reso impermeabile dalle secrezioni della
ghiandola dell’uropigio che vengono distribuite con il becco.
ALTRI ADATTAMENTI PER IL VOLO

- MUSCOLI PETTORALI MOLTO SVILUPPATI, I POLMONI


SONO COLLEGATI AI SACCHI AEREI CHE SI
DIFFONDONO NEL CORPO E ANCHE IN ALCUNE OSSA
CAVE (ALLEGGERISCONO IL PESO E DISPERDONO IL
CALORE DURANTE IL VOLO)

STERNO CON CARENA LARGA E SOTTILE CHE OFFRE UNA


SUPERFICIE DI INSERZIONE PER I POTENTI MUSCOLI DEL
VOLO, SCHELETRO PROFONDAMENTE MODIFICATO PER IL
VOLO

RIDUZIONE DEL PESO, SCHELETRO


LEGGERO E ROBUSTO (OSSA CAVE,
PNEUMATICHE), DENTI
SOSTITUITI DA BECCO CORNEO

L’OMEOTERMIA ED IL VOLO RICHIEDONO MOLTA ENERGIA E UN METABOLISMO VELOCE


(ASSUNZIONE DI ALIMENTO MOLTO ENERGETICO), FRUGIVORI, INSETTIVORI, PICCOLI
VERTEBRATI, CAROGNE, RARAMENTE FOLIIVORI.

VISTA ACUTA PREVALE SUGLI ALTRI SENSI


I MAMMIFERI
COME GLI UCCELLI SONO OMEOTERMI E POSSIEDONO CIRCOLAZIONE DOPPIA E
COMPLETA. COME DICE IL NOME HANNO GHIANDOLE MAMMARIE, TRANNE I MONOTREMI
SONO VIVIPARI,LA FECONDAZIONE È SEMPRE INTERNA E LO SVILUPPO OVVIAMENTE E’
DIRETTO. HANNO PELI.
L’EVOLUZIONE DEI MAMMIFERI E’ LA STORIA DEL PERFEZIONAMENTO DELLA
LOCOMOZIONE DA QUADRUPEDE E DI NUOVI ADATTAMENTI ALLA VITA DA CARNIVORO
(DENTI)

TUTTI I MAMMIFERI ALLATTANO I LORO


CUCCIOLI LA LATTAZIONE È UNA
CARATTERISTICA DISTINTIVA DEI
MAMMIFERI LA VIVIPARITA’ NO.
Il grande sviluppo della MUSCOLATURA
FACCIALE, unitamente ad un aumento
della complessità del cervello, permette
azioni chiave, quali la suzione, il
movimento dell’ orecchio esterno e delle
vibrisse, la masticazione.
La muscolatura facciale, probabilmente
associata inizialmente alla suzione è stata
poi fondamentale per lo sviluppo
dell’espressione mimica e quindi per la
comunicazione intra ed interspecifica.
pipistrello frugivoro

castoro

cervo
coyote

delfino
formichiere

bertuccia
La cute dei mammiferi ospita numerose ghiandole, per es. le ghiandole mammarie
ma non solo.
MONOTREMI
Si osservano ghiandole odorifere apocrine
per la comunicazione intra (comportamento
territoriale, sessuale e sociale) o interspecifica
(difesa predatori) e ghiandole sudoripare per
la termoregolazione.
LE GHIANDOLE MAMMARIE sboccano su papille
mammarie (capezzoli) ma nei monotremi c’e’ un’area
ghiandolare ampiamente diffusa che libera il latte
attraverso numerosi dotti escretori sul lato ventrale
dell’animale.
PLACENTATI

MARSUPIALI

il periodo della lattazione e’ spesso associato a un lungo periodo di cure parentali


e ad un lungo investimento nell’educazione dei piccoli.
4. LA LATTAZIONE è una caratteristica distintiva dei Mammiferi (secondo alcuni
essa potrebbe essere comparsa anche prima dei Mammiferi, nei Sinapsidi non
Mammiferi, partendo da secreti di ghiandole associate al pelo probabilmente
legati ad una funzione umettante e antibatterica di protezione su uova
pergamenacee) I Sinapsidi non mammiferi erano sicuramente ovipari e lo erano
anche i primi Mammiferi, oggi lo sono ancora i Monotremi.

Come gli Uccelli, i Mammiferi hanno tipicamente lunghe cure parentali (in gruppi
come gli Anfibi sono un fenomeno sporadico, vedi le cecilie) della prole. Inoltre la
lattazione svincola la riproduzione dalla disponibilità stagionale di cibo e questa è
una novità importante per i Mammiferi!!
Il tegumento dei mammiferi e’ formato da epidermide scarsamente cheratinizzata che
produce il pelo (invaginazione dell’epidermide nel derma), di regola una ghiandola
sebacea alveolare sbocca nel follicolo mentre un muscolo pilifero si inserisce alla base
del pelo e permette il suo sollevamento. Il disegno della superficie cuticolare del pelo e’
spesso specie/specifico e per questo diagnostico

LA PELLICCIA e’
costituita da peli di
contorno (colore
manto) e da corti
peli lanosi stipati
che formano lo stato
isolante vero e
proprio, i peli
possono ridursi (es.
elefanti, ippopotamo,
uomo)

Le lunghe e robuste vibrisse (peli tattili) sono un tipo specializzato di pelo che manca
nei Monotremi. Le riserve di grasso sotto il pelo costituiscono un’ ulteriore protezione
contro la perdita di calore e strumento per l’isolamento termico.
Come per il piumaggio degli Uccelli le principali funzioni sono: protezione,
isolamento termico, ma anche comunicazione (colore, movimento etc.).
I MAMMIFERI SI SUDDIVIDONO IN 3 SOTTOCLASSI: MONOTREMI,
MARSUPIALI, PLACENTATI
I MONOTREMI COMPRENDONO SOLO TRE SPECIE VIVENTI: L’ORNITORINCO (AUSTRALIA E
TASMANIA)E DUE SPECIE DI ECHIDNA ISTRICE (AUSTRALIA E NUOVA GUINEA)

DEPONGONO UOVA ANCHE SE LE


FEMMINE NUTRONO I PICCOLI
DOPO LA SCHIUSA CON IL SECRETO
DELLE GHIANDOLE MAMMARIE

I MARSUPIALI PARTORISCONO PICCOLI PREMATURI CHE TERMINANO LO SVILUPPO IN UNA


TASCA O MARSUPIO
I MARSUPIALI SONO PRESENTI SOLO IN AUSTRALIA (TRA DI ESSI SONO PRESENTI IL
CANGURO ED IL KOALA) E IN AMERICA (OPOSSUM, UN TEMPO SOLO AMERICA MERID OGGI
SALE FINO AL CANADA)
I PLACENTATI popolano tutti gli habitat e sono l’unico gruppo di mammiferi che
ha dato origine a forme strettamente acquatiche e a forme capaci di volo
attivo.
Sono caratterizzati da placenta corioallantoidea che si forma dall’allantoide e
garantisce all’embrione tutta una serie di funzioni dall’alimentazione alla
respirazione, passando anche per il mantenimento dell’equilibrio idrico. Non ultimo
l’isolamento dagli anticorpi materni che permette di realizzare tutto lo sviluppo
nell’utero materno.
La placenta corioallantoidea è un organo
vascolare temporaneo che si forma a
carico di tessuti embrionali
(corioallantoide) e tessuti uterini
materni (endometrio uterino) e collega i
sistemi circolatori di madre ed embrione
durante lo sviluppo intrauterino dei
Mammiferi Placentati.
La placenta funge anche da "barriera" di
separazione tra l'ambiente amniotico del
feto e l'ambiente della cavità uterina. La
placenta viene formata all’impianto
dell’embrione nell’utero e viene eliminata
con il parto. I marsupiali non hanno una
placenta di questo tipo sebbene
possiedano placenta.

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