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Mancano veri stadi larvali (presenti solo nelle forme parassite dei Sindermi).
Il carattere che riunisce le specie è dato dalla struttura dell’apparato masticatore delle
specie a vita libera collocato all’interno di una evaginazione ventrale della regione
anteriore della faringe, costituito da elementi scheletrici in parte inseriti nella parete
della faringe e modificati a seconda delle esigenze trofiche delle specie.
I Sindermi sono inoltre eutelici (costanza del numero e della disposizione delle cellule
del corpo).
Gnatostomulidi
Micrognatozoi
Sindermi
Gnatostomulidi
Comprende meno di 100 specie. Si tratta di una Classe di organismi marini (eulitorali)
vermiformi, di dimensioni microscopiche, a vita libera, tutti a sviluppo diretto.
Corpo cilindrico solitamente < 1mm con un diametro tra 40 e 100 micron.
Il sistema nervoso comprende un ganglio frontale ed uno boccale impari e nervi boccali
e longitudinali pari.
Il sistema escretore con protonefridi in gruppi pari collocati sotto la membrana basale
dell’epidermide, mancano organi respiratori e circolatori.
L’apertura boccale subterminale e ventrale forma la cavità boccale e continua nel bulbo
faringeo muscoloso. L’intestino lungo quanto il corpo termina senza ano permanente.
Micrognatozoi
Classe istituita solo nel 2000 per la collocazione dell’unica specie attualmente nota,
Limnognathia maerski specie di 100-150 micron stenoterma fredda delle acque dolci
(Groenlandia). Questa specie presenta ciglia più lunghe per il nuoto nella regione
cefalica e più corte nel tronco per lo scivolamento sul substrato. Imponente è l’apparato
mascellare. L’intestino manca di ano e retto e si apre periodicamente in corrispondenza
dell’estremità posteriore dell’animale. Sono presenti due paia di protonefridi che
sboccano sui lati del corpo. È inoltre presente un ganglio celebrale. Si conoscono solo
femmine in grado di produrre uova subitanee o durevoli dal robusto rivestimento.
Sindermi
Comprende
«Rotiferi»
Acantocefali.
Sindermi: «Rotiferi»
L’organo rotatorio con le lunghe ciglia dal battito metacronale, è utilizzato nella
raccolta del cibo e coadiuva il movimento di locomozione e nuoto.
Il piede funge da timone nel nuoto e serve ad aderire al substrato o persino saltare.
Gli organi di senso sono molto semplici come le strutture ocellari di tipo rabdomerico
o ciliare.
Vi sono specie dotate di spine di difesa prodotte per contrastare la predazione, specie
predatrici, specie planctoniche con evidente dimorfismo sessuale. Specie prive di
organo rotatorio, e specie striscianti su l’organo rotatorio modificato. Vi sono inoltre
specie bentoniche con guscio gelatinoso o viventi entro un tubo costituito da palline di
detrito.
Sindermi: Acantocefali
Tutti parassiti intestinali con cambio di ospite obbligato (intermedio crostacei o insetti,
definitivo vertebrati) ma senza alternanza di generazioni.
Conosciute circa 1100 specie con dimensioni dai 2 mm ai 70 cm con sessi separati e
femmine sempre più grandi dei maschi.
Corpo suddiviso in rostro intro- ed estroflettibile ricoperto di uncini da cui il nome del
gruppo, un breve collo ed un tronco.
Gli uncini sono di natura sinciziale ed oltre ad essere utilizzati per forare ed ancorarsi
alla parete intestinale dell’ospite inducono nell’ospite la liberazione di gocce di grasso
di cui il parassita si nutre.
Le ciglia mobili si trovano solo nei protonefridi (presenti solo negli Oligacantorinchidi
parassiti di vertebrati terrestri) e negli spermatozoi.
Dall’epidermide del collo prendono origine le due (a volte sei) introflessioni dette
lemnischi inserite nei muscoli retrattori del collo.
Gli organi di senso sono poco sviluppati. Un ganglio celebrale si trova dorsalmente
all’interno della guaina del rostro. Da esso partono due nervi principali laterali.
Il rostro possiede un vero celoma mentre la cavità del tronco uno pseudoceloma.
Le uova embrionate vengono tenute nella campana utirina fino alla maturità.
Gruppo di recente istituzione per due sole specie strettamente affini di commensali
dello scampo Nephrops norvegicus (Crostaceo Decapode).
Lo stadio trofico sessile (circa 200 micron) presenta un imbuto boccale anteriore a
simmetria raggiata, un tronco sacciforme ed un peduncolo non cellularizzato con disco
adesivo.
Gli stadi trofici giovani producono una larva primaria detta larva pandora che sviluppa
in un’apposita camera incubatrice e fuoriesce dalla madre attraverso l’ano. Poco prima
che l’ospite compia la muta molti stadi trofici smettono di nutrirsi e producono larve
di individui di sesso maschile (larva prometeo) che, fuoriusciti dalla madre aderiscono
ad uno stadio trofico che ancora si nutre e inducono la formazione di una femmina con
un solo oocita. Il maschio primario per gemmazione interna produce fino a tre maschi
secondari. Una volta fecondata la femmina produce nella parte anteriore una ventosa
mentre quella posteriore degenera in cisti che differenzia un secondo tipo di larva detta
cordoide che nuota attivamente in acqua alla ricerca di un nuovo ospite.
NEMERTINI
Gruppo comprendente circa 1100 specie di aspetto cilindrico allungato (da pochi mm
ad alcuni cm, con l’eccezione di Lineus longissimus che raggiunge i 30 metri)
caratterizzati da una proboscide estroflettibile per la cattura delle prede. Per la prima
volta compare l’apertura anale alla fine dell’intestino con muscolatura annessa.
Vivono, solitamente da predatori, nei sedimenti marini, alcune specie nelle acque dolci
e nelle aree tropicali vi sono specie terricole, alcune specie sono commensali
specializzate.
Il movimento delle larve e delle specie più piccole è dato dal battito delle ciglia su una
traccia di muco, le specie più grandi si muovono mediante peristalsi data dalla
contrazione alternata dei muscoli longitudinali e circolari.
Si estende dall’estremità del corpo (rincodeo) fino all’estremità posteriore della cavità
celomatica che la ospita (rincocele). Può essere più corta o più lunga del corpo
dell’animale.
L’epitelio ghiandolare esterno della proboscide può avere cellule ghiandolari
produttrici di veleno (spesso tetrodotossina) che in alcune specie è iniettato nella preda
grazie ad uno stiletto. In alcune specie il veleno può essere liberato nel muco prodotto
come difesa dalla parete corporea.
A riposo è riposta nel rincocele, spazio cavo ritenuto un celoma modificato, colmo di
liquido e rivestito di mesoderma.
Il liquido ematico contiene cellule che possono avere emoglobina, in alcune specie
dulciacquicole questa è invece presente nel plasma.
Gli organi di senso (cerebrali, fossette ciliate, statocisti, ocelli a coppa pigmentata)
sono concentrati nella regione cefalica.
Molte specie possono rigenerare ampie parti del corpo, fino alla riproduzione
vegetativa per frammentazione.
«Anopli»
«Paleonemertini»
Eteronemertini
Enopli
Appartengono al gruppo degli Enopli i Nemertini con apertura orale comune con
l’apertura per la proboscide
Oplonemertini
Bdellonemertini
«Anopli»
(apertura orale comune con l’apertura per la proboscide, muscoli circolari esterni e
longitudinali interni)
Sono note 150 specie, un terzo delle quali coloniali, solitamente epizoiche su
invertebrati, con dimensioni che variano da 1 a 7mm.
Filtratori di nanoplancton.
Il corpo caliciforme contiene gli organi vitali e porta sul margine una corona di
tentacoli ciliati.
La colorazione (verde o rossa) deriva dal cibo assunto visto che sono animali
trasparenti.
Nelle colonie gli zoidi figli sono collegati allo zoide materno da stoloni striscianti.
Il calice è in gran parte occupato dal canale digerente a forma di «U», con una bocca,
uno stretto esofago, un ampio stomaco presso la base e un breve intestino medio
ascendente e l’ano.
Sia la bocca che l’ano si aprono dunque entrambi nell’atrio dentro la corona dei
tentacoli, dove sboccano anche due gonadi e due protonefridi.
Le ciglia dei tentacoli battono in modo sincrono facendo affluire acqua all’interno.
Sono presenti cure parentali, visto che le uova sviluppano in apposite tasche dell’atrio
materno ai lati dell’intestino terminale fino alla schiusa.
La larva è una trocofora con una corona di ciglia (prototroco) adibite alla locomozione.
Questo è tra i principali motivi che portano a ritenere il gruppo affine ai Molluschi.
Vengono solitamente riconosciuti due gruppi, quello dei Solitari e dei Coloniali in
relazione ai costumi di vita.
Nell’Anellide Polichete Aphrodita aculeata (20 cm) vengono spesso ospitanti, nei
solchi intersegmentari ventrali, Camptozoi Solitari del genere Loxomella (1 mm) .