Corso di Laurea: SCIENZE BIOLOGICHE

Insegnamento: ZOOLOGIA
Lezione n°: 2
Titolo: Storia
Attività n°: 2

​Zoologia: ​
origine ed aspetti storici ​
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Insegnamento: ZOOLOGIA
Lezione n°: 2
Titolo: Storia
Attività n°: 2

ZOOLOGIA : ORIGINE ED ASPETTI STORICI​

Il termine Zoologia ha origini greche (zoon=animale e

logos=discorso)
Essa rappresenta la disciplina che si occupa dello
studio scientifico degli animali in senso lato
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ZOOLOGIA : ORIGINE ED ASPETTI STORICI​

Aristotele studiò l’anatomia e

le funzioni degli organi di circa 500
specie animali
(De partibus animalium)
oltre che la loro riproduzione
(De generatione animalium),
le loro migrazioni, i loro movimenti e,
persino, alcuni aspetti psicologici
Filosofico.net

(De anima).​
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Titolo: Storia
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Dopo la stasi medievale, in cui le osservazioni sugli

animali sono sporadiche e spesso fantasiose, si assiste allo
sviluppo delle ricerche naturalistiche e zoologiche a partire
dal ‘500.

L’invenzione del
microscopio consente,
nel XVI secolo, lo festivaldelmedioevo.it
Storiaromanaebizantina.it

sviluppo di più
approfondite ricerche
sugli animali
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Contemporaneamente la Sistematica aveva fatto

qualche passo avanti con l’inglese Watson, che già,
nel 1552 in « De differenti animalium» aveva ampliato
la classificazione aristotelica
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Un importante settore di ricerca che prende l’avvio nel

1600 è quello relativo alla Biologia dello Sviluppo.
Sorge così la corrente del preformismo:

la cellula uovo e lo spermatozoo contengono

l’abbozzo preformato dell’organismo
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Nei gameti è presente un organismo

vivente, dotato di tutti gli organi ed apparati
perfettamente funzionali ma….

“in miniatura” ​

it.wikipedia.org

Il sole 24 ore
(26 febbraio 2017)
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Nel ‘700, grazie agli studi dello

svedese Karl Lineè (1707-1778),
nasce la sistematica moderna.
Lineè, nel suo «Systema Naturae»
(1735), pone le basi della
classificazione di tutti gli esseri
viventi.

Biografieonline.it
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Il sistema adottato è basato sulla nomenclatura

binomia e fu applicato, per il regno animale, a circa
10.000 specie.

Tale sistema rappresenta la solida base della moderna

classificazione zoologica.
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Nel ‘700 il naturalista George Louis Buffon (1707-1788)

nella sua «Historia Naturelle» considera gli organismi
viventi nel loro ambiente naturale, enfatizzando
l’influenza di quest’ultimo sulle modificazione dei
modelli animali.
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Quasi contemporaneamente si assiste al superamento del

preformismo ed all’affermarsi dell’epigenesi: l’embrione si
sviluppa gradualmente da cellule indifferenziate con la
comparsa successiva di nuove parti dell’organismo sempre
più specializzate

http://bizzarrobazar.com/2017/01/27/lhomunculus-in-noi/
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Agli esordi dell’800 vengono poste le basi dei

di omologia (organi simili per origine e uguali rapporti di
posizione, che hanno importanza per stabile le affinità fra
le varie forme animali) e di analogia (organi
che compiono un eguale funzione ma non posso essere
utilizzati per stabilire affinità tra organismi). ​
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ORGANI
ANALOGHI

https://matematichiamoblog.wordpress
.com/2016/11/05/organi-analoghi-e-
omologhi/
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ORGANI
OMOLOGHI

https://matematichiamoblog.wordpr
ess.com/2016/11/05/organi-
analoghi-e-omologhi/
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In questo secolo, la scoperta fondamentale è la

prova che

TUTTI GLI ORGANISMI VIVENTI SI COMPONGONO

DI CELLULE O DI STRUTTURE ELABORATE DALLE
MEDESIME

Grazie quindi alle osservazioni microscopiche fu possibile

comprendere che esistono organismi unicellulari e
pluricellulari

Entrambi originano dal ripetuto suddividersi di una

singola cellula iniziale.
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Teorie evoluzionistiche

Già all’inizio del secolo XIX Lamarck aveva enunciato nella

sua «Philosophie zoologique» (1809) una prima teoria
evoluzionistica in cui veniva sostenuta la variabilità degli
animali e l’evoluzione dei loro caratteri ad opera di:
- caratteristiche interne
- caratteristiche ambientali
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Secondo la teoria lamarckiana i caratteri acquisiti sono

trasmissibili alla discendenza.
Le idee fissiste sostenute in precedenza lasciano il posto
all’idea dinamica di evoluzione sostenuta anche da Charles
Darwin.
Ne «l’origine delle specie» (1859) egli fornisce un
meccanismo di evoluzione biologica basato sulla variabilità e
sulla selezione naturale le cui linee essenziali sono ancor oggi
tenute in considerazione.
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Dal XX secolo ad oggi si assiste alla specializzazione di tutte le

discipline biologiche, dalla Genetica alla Citologia,
all’Istologia...​
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…all’Embriologia e all’Anatomia comparata e Etologia, mentre i

singoli rami della Zoologia vengono profondamente rinnovati
grazie anche a nuovi metodi e tecniche di indagine, comprese
quelle matematiche.​
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ZOOLOGIA: ORIGINE ED ASPETTI STORICI

Il termine Zoologia ha origine greche (zoon = animale e logos = discorso) e

rappresenta la disciplina che si occupa dello studio scientifico degli animali in
senso lato.
Il fondatore della Zoologia, come in genere della Storia Naturale, può essere
considerato Aristotele (384-322 a.C.) che nella “Historia animalium” propone
una classificazione degli organismi viventi destinata a persistere fino al XVIII
secolo.
Aristotele studiò inoltre l’anatomia e le funzioni degli organi di circa 500 specie
animali (De partibus animalium) oltre che la loro riproduzione (De generatione
animalium), le loro migrazioni, i loro movimenti e, persino, alcuni aspetti
psicologici (De anima).
Dopo la stasi medioevale, in cui le osservazioni sugli animali sono sporadiche e
spesso fantasiose, si assiste allo sviluppo delle ricerche naturalistiche e
zoologiche a partire dal ‘500.
L’invenzione del microscopio consente, nel XVI secolo, lo sviluppo di più
approfondite ricerche sugli animali, condotte dall’inglese Robert Hooke,
dall’italiano Marcello Malpighi e dagli svedesi Swammerdam e Leeuwenhoek.
Contemporaneamente la Sistematica aveva fatto qualche passo avanti con
l’inglese Watson, che già dal 1552 in “De differenti animalium” aveva ampliato
la classificazione aristotelica.
Un importante settore di ricerca che prende avvio nel ‘600 è quello relativo alla
generazione e allo sviluppo. Sorge così la corrente del preformismo che vede
nella cellula uovo o nello spermatozoo l’abbozzo preformato di un individuo.

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Secondo la teoria del performismo, all’interno dei gameti sono presenti

individui animali dotati di organi e apparati perfettamente funzionali ma “in
miniatura”.
La Zoologia italiana presenta figure eminenti come Francesco Redi e Antonio
Vallinsneri che applicano allo studio degli animali metodi scientifici.

Prima del XVIII secolo, qualsiasi speculazione sull'origine delle specie rimaneva
nel campo del mito e della superstizione, nulla a che vedere con ipotesi
scientifiche verificabili.
Fu infatti nel XVIII secolo, grazie agli studi dello svedese Karl Lineè (1707-
1778), che nasce la Sistematica moderna. Lineè, infatti, nel suo “Systema
naturae”, la cui prima edizione risale al 1735, pone le basi della classificazione
di tutti gli esseri viventi, sia animali che vegetali. Il sistema adottato, basato
sulla nomenclatura binomia, applicato a circa 10.000 specie animali, è
tutt’ora valido e rappresenta la solida base della moderna classificazione
zoologica.
Nel ‘700 il naturalista George Louis Buffon (1707-1788) nella sua “Historia
Naturelle” considera la vita degli animali nel loro ambiente naturale,
enfatizzando l’influenza di quest’ultimo sulle modificazioni dei modelli animali,
mentre con Caspar Friedrich Wolff (1733-1793) si assiste al superamento del
preformismo ed all’affermarsi dell’epigenesi, cioè la convinzione che
l’embrione si sviluppa gradualmente da cellule indifferenziate, con la comparsa
successiva di nuove parti dell’organismo sempre più specializzate.
Le conoscenze progrediscono anche in campo morfologico-funzionale, grazie
agli studi di rigenerazione e trapianti di Reaumur, con Galvani, che studiò i

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fenomeni dell’elettricità animale e Spallanzani che approfondì la fisiologia della

digestione, riproduzione e respirazione negli animali.
Agli esordi dell’800, il lavoro di Georges Cuvier (1769-1822) si concentra
sull’anatomia comparata; egli infatti pone le basi dei concetti di omologia,
cioè organi che per simile origine e uguali rapporti di posizione hanno
importanza per stabile le affinità fra le varie forme animali, e di analogia, cioè
organi che compiono un eguale funzione ma non posso essere utilizzati per
stabilire affinità tra organismi.
In questo secolo, la scoperta fondamentale su cui regge tutto lo sviluppo delle
scienze biologiche è la prova che tutti gli organismi viventi si compongono di
cellule o di strutture elaborate dalle medesime.
Grazie quindi alle osservazioni microscopiche, fu possibile comprendere che
esistono organismi unicellulari ed organismi pluricellulare, che originano
comunque dal ripetuto suddividersi di una cellula iniziale.
Un considerevole progresso si osserva, in questo periodo, anche grazie alle
teorie evoluzionistiche. Già all’inizio del secolo XIX, il biologo francese Jean
Baptiste Lamarck aveva enunciato nella sua “Philosophie zoologique” (1809)
una prima teoria evoluzionistica in cui veniva sostenuta la variabilità degli
animali e l’evoluzione dei loro caratteri ad opera sia di caratteristiche interne
che ambientali. Secondo la teoria lamarckiana pertanto i caratteri acquisiti
sono trasmissibili alla discendenza e, quindi, ereditabili.
Le idee fissiste sostenute sia da Linneo che da Cuvier lasciano ora il posto
all’idea dinamica dell’evoluzione sostenuta anche da Charles Darwin. Ne
“l’origine delle specie” (1859) egli fornisce un meccanismo di evoluzione
biologica che si basa sulla variabilità e sulla selezione naturale le cui linee
essenziali sono ancor oggi tenute in considerazione.

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Dal XX secolo ad oggi si assiste alla specializzazione di tutte le discipline

biologiche, dalla Genetica alla Citologia, all’Istologia, all’Embriologia e
all’Anatomia comparata ed Etologia, mentre i singoli rami della Zoologia
vengono profondamente rinnovati grazie anche a nuovi metodi e tecniche di
indagine, comprese quelle matematiche.

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Consiglio agli studenti più curiosi

la lettura de «il libro
sull’ignoranza sugli animali» che
contiene «tutto ciò che avreste
voluto sapere, assurdità
comprese, sul mondo animale».
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Attività n°: 1

«L’ispirazione per questo volume è nata dai bestiari medievali.

Erano i libri piú diffusi e influenti, dopo la Bibbia. Se li leggeste,
rimarreste a bocca aperta scoprendo che le donnole concepivano
dalle orecchie, che le api nascevano dai buoi morti e che il
sangue di capra era abbastanza caldo da sciogliere i diamanti. E
tra un mito e l’altro sugli animali reali erano sparse le
informazioni «vere» su bestie mitiche: centauri, unicorni, draghi,
manticore.»

(Citaz. degli autori)