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Paniere Antropologia Scienze dell'Educazione con Risposte


Chiuse
Antropologia (Università telematica e-Campus)

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Lezione 002
01. La disciplina che studia l'uomo come fenomeno biologico naturale è: Antropologia biologica
02. L'antropologia fisica studia: L'uomo come entità biologica e ne approfondisce l'origine,
l'evoluzione fisica e bioculturale
03. La branca dell'antropologia culturale che studia il passato degli uomini attraverso lo
studio dei resti materiali prende il nome di: Archeologia
Lezione 003
01. Quali sono i campi di interesse della bioantropologia: Sono tutte vere
02. Il metodo di studio che si avvale di misure metriche e formule matematiche per descrivere
lo scheletro e la morfologia del vivente si definisce: Antropometria
Lezione 005
01. Quale tra i seguenti filosofi è considerato il padre della storiografia: Erodoto
02. Lo studioso che da inizio allo studio delle variazioni fisiche dell'uomo e quindi alla
craniologia e all'antropometria naturalistica moderna è: Blumembach
Lezione 007
01. Evoluzionismo e fissismo derivano dall'antica diatriba filosofica tra: Parmenide ed Eraclito
02. Il primo a cui va attribuito un lavoro di classificazione di tutti gli esseri viventi allora
conosciuti e osservabili, basata sulla loro complessità, in una scala naturae fu: Aristotele
03. Chi tra i filosofi dell'antica Grecia può essere considerato il primo fissista: Aristotele
04. Aristotele è il primo a cui si può attribuire un lavoro di classificazione degli esseri viventi.
Infatti a lui si deve: La scala naturae
Lezione 008
01. La fine del periodo dell'immobilismo naturalistico e la nascita della moderna biologia
avvengono in quale periodo storico: 1800
02. Nel mondo latino l'autore più importante che si occupa della storia naturale è: Plinio il
Vecchio
Lezione 009
01. Quale tra quelle elencate, secondo il pensiero evoluzionista di Darwin, non è una
caratteristica delle variazioni tra individui presenti in ogni popolazione: Avevano uno scopo
definito.
02. Quale tra quelle elencate non è una caratteristica del pensiero catastrofista: vengono
negati i principi del fissismo.
03. La forza della selezione naturale è rappresentata da: Variabilità interspecifica.
04. Quale tra quelle elencate non è una caratteristica del degenerazionismo: Le specie vanno
incontro a cambiamenti repentini e imprevisti.
Lezione 011
01. Secondo Linneo che cosa consentirebbe di guardare all’indietro verso i tempi remoti:
NON SO.
02. Secondo quale teoria gli organismi più semplici occupano lo scalino più basso, l’uomo
quello più alto e tutti gli altri organismi si trovano in una posizione intermedia: Scala naturae.
03. Secondo la concezione fissista si può dire che l’universo: Sono tutte vere.
04. Chi tra gli studiosi elencati non può essere ritenuto un fissista: Wallace.
05. Carlo Linneo creò uno schema tassonomico: suddiviso in 5 categorie.
06. Indicare la corretta successione della classificazione degli organismi viventi: Regno, Tipo,
Classe, Ordine, Famiglia, Genere, Specie.
07. Come viene chiamato il sistema di classificazione degli organismi viventi oggi in uso in
tutte le discipline biologiche: Sistema di classificazione binomiale.
08. Il concetto antropologico elaborato dalla scuola fissista: Ha sempre avuto l'appoggio
incondizionato della comunità religiosa.
09. Il pensiero fissista ha radici molto lontane e in particolare riprende: La scala naturae di
Aristotele.
Lezione 012
01. Nel suo sistema di classificazione tassonomica Linneo identificò quattro livelli di
ripartizione secondo un sistema dove ogni livello comprende quelli sottostanti Si definisce
sistema: A gerarchia inclusiva.

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02. Quali, secondo Linneo, sarebbero i raggruppamenti definiti fittizzi, in quanto non erano
opera
della Natura: Ordine e classe.
03. Linneo ipotizzò, in base ai suoi esperimenti condotti sull'impollinazione che potevano
nascere nuove specie attraverso l'ibridazione. In che modo riuscì a conciliare il suo pensiero
fissista con tali evidenze: Parla di primae speciei come atto di creazione divina, da cui potevano
nascerne altre.
04. Secondo Linneo si definisce specie: Sono tutte vere
05. Nonostante Linneo fu il massimo esponente del fissismo, nel suo pensiero parla di lotta
e competizione che verranno ripresi da Darwin e che avrebbero garantito: Sono necessarie
per mantenere l'equilibrio della Natura.
06. Secondo il modello a gerarchia inclusiva di Linneo ogni livello gerarchico "contiene"
quelli sottostanti. In quale livello è contenuta la classe: Ordine.
Lezione 013
01. Buffon con un suo esperimento riuscì a calcolare empiricamente l'età della Terra,
portandola da 6000 anni a: 75000.
02. Il temine inteso come modificazione e distanziamento dalle specie originarie è
rappresentato da: Degenerazionismo.
03. Secondo il pensiero di Buffon le “specie originarie” erano: Le opzioni sono tutte corrette.
04. Secondo Buffon le varie specie che popolano il pianeta: Nessuna delle precedenti.
05. Il pensiero evoluzionistico secondo cui le specie deriverebbero da un processo
degenerativo è stato formulato da: Buffon.
06. Secondo Buffon le cause del processo degenerativo sono: Clima, alimentazione, il
comportamento.
07. Chi tra gli studiosi elencati fu contemporaneo ma anche una figura contrapposta al
pensiero di Linneo: Buffon
08. Il primo evoluzionista che elaborò una sorta di proto-evoluzione parlando di un processo
degenerativo, con una conseguente parentela tra uomo e scimmia fu: Buffon.
09. La teoria su cui si concentrò principalmente Buffon fu quella della «degenerazione»,
termine inteso come: Modificazione e distanziamento dalle specie originarie
10. Secondo quale evoluzionista, contemporaneo di Linneo, la specie rappresenta un
raggruppamento naturale, delle comunità riproduttive imparentate e raggruppate in insiemi
più grandi: Buffon.
Lezione 015
01. Quale teoria evoluzionistica si contrappone alla teoria dei cataclismi: L'attualismo.
02. Quale tra quelle elencate è una caratteristica del pensiero catastrofista: Sono tutte vere.
03. Osservando i livelli di una serie sedimentaria è possibile notare che gli strati più recenti
non presentano alcuna traccia di parte o dell'intera popolazione fossile esistente in quelli
sottostanti ipotizza. Per spiegare questa "diversità" Cuvier ipotizza: L'insorgenza di fenomeni
naturali particolarmente violenti che avrebbero provocato delle immani «catastrofi».
04. Secondo il pensiero di Cuvier la teoria evoluzionistica non aveva nessun fondamento
scientifico dal momento che: Le trasformazioni presuppongono tempi lunghissimi e la terra si è
invece formata
di recente.
05. In che modo il catastrofismo nega il pensiero evoluzionista: Gli organismi viventi di ciascun
raggruppamento classificato da Linneo, sono molto diversi fra loro e non sono collegabili da
fenomeni di trasformazione.
06. La teoria catastrofista formulata da Cuvier aveva come obiettivo per spiegare: L'estinzione
della specie.
07. La teoria catastrofista venne elaborata da: Cuvier.
08. Oltre ad essere un evoluzionista Cuvier è considerato il padre della: Paleontologia.
09. La teoria catastrofista prevede (escludere la risposta errata): Prevede un cambiamento
evolutivo nelle specie.

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Lezione 016
01. Secondo Hutton il succedersi di piccole e lentissime variazioni, impercettibili per il
singolo osservatore, che sono alla base del processo evolutivo, possono essere rilevate
solo: In tempi molto lunghi.
02. Quale fu los tudioso che più di tutti si contrappose alla teoria del catastrofismo formulata
da Cuvier: Hutton.
03. La teoria evoluzionistica secondo cui i processi naturali che hanno operato nel passato
sono gli stessi che operano anche oggi prende il nome di: Uniformismo
04. Per chiarire i dubbi sulla storia della Terra Hutton sostiene una teoria che si basa sul
ripetersi di semplici fenomeni geologi ciclici in tutti i momenti della storia geologica e in tutte
le parti del globo. Tale teoria prende il nome di: Uniformismo.
05. Secondo il Hutton i fenomeni che hanno portato all'evoluzione sono il risultato di:
Variazioni impercettibili e lente
06. Werner ipotizzò una teoria geologica secondo cui veniva assegnata un'origine marina a
tutte le rocce. Tale teoria è ricordata come: Nettunismo.
07. Secondo quale studioso la Terra sarebbe stata modellata non da eventi catastrofici e
improvvisi, quanto all'azione di processi lenti e graduali, come ad esempio l'azione dei venti,
l'erosione dell'acqua: Hutton.
08. Quale fu un esponente del plutonismo: Hutton.
Lezione 018
01. Nel suo gradualismo Lyell riprende una teoria che era già stata elaborata da: Hutton.
02. Il pensiero evoluzionista dell'uniformismo afferma che: I processi naturali che hanno operato
nel passato sono gli stessi che operano anche oggi.
03. Secondo la teoria evoluzionista di Lyell le modificazioni che si sono succedute sulla Terra
durante le lunghissime ere geologiche: Sono dovute all'accumularsi di piccoli eventi in tempi
lunghi.
04. Il concetto secondo cui Il tempo rappresenterebbe un elemento fondamentale, dal
momento che, in tempi sufficientemente lunghi, le piccole variazioni che si verificano
possono sommarsi per produrre effetti enormi, è alla base del: Gradualismo.
05. Lyell, nel formulare a formulare la teoria del gradualismo, secondo gli eventi osservabili
in natura sono frutto del sommarsi nel tempo di piccoli cambiamenti, riprende il pensiero di:
Hutton
06. Secondo quale evoluzionista le modificazioni che si sono verificate in un tempo passato
sarebbero avvenute con le stesse modalità e con la stessa intensità degli eventi geologici
che si possono osservare nel presente: Lyell.
07. La teoria dell'uniformismo ipotizza una condizione di equilibrio bilanciato che mancava
di qualsiasi andamento direzionale e che viene definito: Stato stazionario.
08. In merito al pensiero di Lyell definito gradualismo si può affermare (escludere la risposta
errata): Dipendono dall'intervento di una forza divina punitrice.
09. Secondo quanto sostenuto dal pensiero uniformista: I grandi eventi erano il risultato della
somma costante di piccoli cambiamenti avvenuti in un lungo lasso di tempo.
10. Su quale evoluzionsita Il testo di Lyell ebbe un'influenza determinante in merito alla
formaulzione della teoria sull'origine delle specie per selezione naturale: Darwin
Lezione 019
01. Lamarck nella sua teoria considera l'uomo: All'apice della scala naturale.
02. I fattori "uso e non uso" e "trasmissione dei caratteri acquisiti" sono parte della teoria di:
Lamark
03. La definizione di Lamark secondo cui"le parti che venivano usate di più subivano una
trasformazione diventando più funzionali e maggiormente efficienti a seconda del tempo in
cui venivano utilizzate" prende il nome di: Teoria dell'uso e del non uso.
04. Chi tra i seguenti evoluzionisti ripropone la scala naturae: Lamark.
05. Secondo quali studioso tutto ciò che era stato acquisito, perduto o mutato
nell'organizzazione degli individui era conservato e trasmesso, mediante la generazione, ai
nuovi individui: Lamark.

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06. Le modificazioni che si manifestano negli organismi si sviluppano in base ai bisogni


stimolati da un ambiente in continua trasformazione. Tale principio prende il nome di: Teoria
dell'uso e del non uso.
07. Secondo Lamark ogni individuo trasmette alla progenie le caratteristiche accumulate
durante la sua vita. Si tratta di: Caratteristiche acquisite sotto stimolo dell'ambiente.
08. Il pensiero evoluzionisitico di Lamark afferma che: Il processo di trasformazione era un
processo graduale.
09. Secondo il principio dell'uso e del non uso, le modificazioni che si manifestano negli
organismi si sviluppano in base a: I bisogni stimolati da un ambiente in continua trasformazione.
Lezione 020
01. Lamark credeva ancora nella Scala della Natura, che però assume caratteristiche diverse
rispetto ad Aristotele e Linneo: Sono tutte vere.
02. Un errore riconosciuto nel pensiero di Lamark riguarda la teoria dei caratteri acquisiti e
precisamente: Sono tutte vere.
03. Quale tra i punti riportati di seguito è un concetto sviluppato nel pensiero evoluzionista
di Lamark: Sono tutte vere.
Lezione 022
01. Secondo il pensiero evoluzionista di Darwin l'esempio della giraffa può essere spiegato
ipotizzando che in una popolazione di giraffe poteva nascere un esemplare con il collo
leggermente più lungo e di conseguenza: Aumentavano le possibilità di sopravvivenza, dal
momento che l'esemplare era avvantaggiato per procurarsi il cibo.
Lezione 023
01. In merito alla teoria della teoria darwiniana dell'origine della specie per selezione naturale,
si parla di una diatriba in merito alla primogenitura con un contemporaneo dello stesso
Darwin: Wallace.
02. In base a quanto osservato nei suoi viaggi Wallace potè constatare che la distribuzione
delle caratteristiche degli esseri eventi era fortemente influenzata da: Da un processo di
degenerazione indotto dall'ambiente.
Lezione 024
01. Secondo Darwin il processo evolutivo varia a seconda delle situazioni. In particolare le
variazioni potevano essere vantaggiose, indifferenti o svantaggiose e portare alla nascita di
una nuova specie, per divergenza. Per spiegare il processo evolutivo lo studioso utilizzò una
rappresentazione: Ad albero.
02. Secondo quale evoluzionista nella lotta per l'esistenza, ha la meglio chi possiede
caratteristiche più consone all'ambiente, dando vita ad una discendenza in grado di sfruttare
le varie opportunità ecologiche: Darwin.
03. Secondo il pensiero di Darwin, nel tempo, sempre più individui in una popolazione
presenteranno: Le caratteristiche individuali vantaggiose si presentano con sempre maggiore
frequenza.
04. Secondo il pensiero di Darwin, la spinta verso il cambiamento e l'evoluzione era
rappresentato: La selezione naturale.
05. Secondo quale evoluzionista le nuove specie danno origine a nuovi generi, nuovi generi
a nuovi ordini e così via in un processo che ricorda la ramificazione di un albero: Darwin.
06. Con il passare del tempo i nuovi individui e nuove popolazioni danno origine a nuove
specie; si tratta di una ipotesi portata avanti da: Darwin.
07. Secondo le osservazioni di Darwin le popolazioni tendono naturalmente ad aumentare,
ma rimangono pressoché costanti al passare del tempo dal momento che: Sono tutte vere.
Lezione 025
01. Già Linneo nella sua opera Systema Naturae aveva inserito l'uomo nello stesso ordine
delle scimmie, ma il merito di considerlo in termini evolutivi è riconducibile a: Darwin.
Lezione 026
01. La teoria evoluzionistica che si afferma del XX sec. da una integrazione della sintesi della
teoria darwiniana della selezione naturale con quella mendeliana dell'ereditarietà prende il
nome di: Teoria sintetica dell'evoluzione.
02. La sintesi moderna o neodarwinismo è una teoria che spiega l'evoluzione della specie e
si fonda su punti essenziali; quale tra quelli elencati non è una argomentazione di tale teoria:

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L'evoluzione è un processo repentino.


03. Una teoria che tenta di colmare le lacune lasciate dal pensiero neordarwiniano è
rappresentata da: Saltazionismo.
04. Una alternativa antievoluzionista alle teorie moderne è rappresentata da: Neocreazionismo.
05. Secondo quale teoria evoluzionistica le varie specie si sviluppano in archi temporali
differenti, brevi quelli in cui si verificano i cambiamenti e lunghi i tempi lunghi di «inattività
evolutiva»: Teoria degli equilibri puntiformi
06. Il punto cardine della teoria evoluzionistica neodarwiniana può essere sintetizzato come:
La selezione naturale agisce sulla normale variabilità delle popolazioni, che seguono le leggi di
ereditarietà mendeliane.
07. La principale scuola di pensiero evolutivo attuale, che va ampliandosi con il procedere
delle scoperte in ambito genetico e molecolare è: Neodarwinismo.
08. Secondo la teoria saltazionista la formazione di una nuova specie non avverrebbe
attraverso un accumulo graduale di variazioni piccole, piuttosto attraverso: Un'unica
macromutazione.
Lezione 027
01. La perdita casuale di un gene nelle piccole popolazioni, legato al numero di individui che
compongono la popolazione stessa prende il nome di: Deriva genetica.
02. Nei suoi esperimenti Mendel osservò che incrociando piante di linee pure tra loro si
manifestava uno solo dei caratteri della generazione parenterale, carattere che chiamò:
Dominante.
03. Mendel formulò una legge secondo cui in una coppia di caratteri alternativi uno era
dominante e l'altro recessivo, legge che viene definita: Legge della dominanza.
04. Secondo quanto ipotizzato da Mendel, mediante i suoi studi di ibridazione di linee pure,
ogni individuo possedeva una coppia di geni che codificano per un carattere. I componenti
di una coppia vengono definiti: Alleli.
05. La manifestazione osservabile di un carattere presente nel patrimonio genico prende il
nome di: Fenotipo.
06. Secondo le teorie evoluzionistiche moderne, il processo di speciazione è legato a:
Macroevoluzione.
07. Per cladogenesi s'intende: Scissione di piccole popolazioni da una grossa popolazione
originale.
08. Il processo di speciazione è un processo che, alla luce delle scoperte in campo genetico
deriverebbe da: Piccoli cambiamenti graduali accumulati dalla popolazione Accumulo di mutazioni
in una popolazione Perdita di un carattere dominante Rapidi e drastici cambiamenti evolutivi.
09. Secondo le teorie evoluzionistiche moderne, la variabilità all'interno della specie è
strettamente correlata al concetto di: Microevoluzione.
10. Secondo la teoria punteggiata, il fattore evolutivo che stimola la divergenza sarebbe
rappresentato: Rottura della condizione di equilibrio.
11. Quando si verifica una condizione in cui poche decine di individui colonizzano ad
esempio un'isola disabitata perdendo il contatto con la popolazione originaria si parla di:
Effetto del fondatore.
Lezione 028
01. Quando incidentalmente un esiguo numero di individui di una data popolazione viene a
trovarsi isolato a causa di una qualche barriera, si parla di: Speciazione allopatrica.
02. La nascita di una nuova specie può avvenire mediante un processo veloce di
diversificazione che si realizza quando una nuova specie sorge nello stesso luogo di
residenza di quella genitrice; si può parlare di: Speciazione simpatrica.
03. La diffusione in nicchie diverse da parte di specie che possedevano antenati comuni è un
processo che prende il nome di: Radiazione adattativa.
04. Secondo le teorie moderne, esistono diversi tipi di selezione naturale, che possono agire
su una popolazione; in particolare il un processo che opera continuamente in una
popolazione, eliminando gli individui che presentano caratteristiche estreme prende il nome
di: Selezione stabilizzante.
05. Quando una popolazione si isola dal resto della specie e segue un proprio percorso
evolutivo, con la nascita di una nuova specie, si può parlare di: Evoluzione divergente.

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06. L'emigrazione o immigrazione di individui da una popolazione all'altra, con un


mescolamento di geni tra popolazioni della stessa specie che vivono in luoghi contigui,
prende il nome di: Flusso genico.
07. In una popolazione ideale ad ogni generazione si può verificare un cambiamento del pool
genetico; tale processo può avvenire: In assenza di mutazioni Quando le mutazioni sono indotte
da un evento ben identificato In assenza di una deriva genetica Se si verifica un flusso genico.
08. Quale tra quelle elencate, secondo la genetica di popolazione, non è una caratteristica di
una popolazione: Gruppo di organismi che possono scambiare il loro pool genetico con altre specie
appartententi allo stesso genere.
Lezione 030
01. La famiglia degli Ominidi, dell'ordine dei Primati, comprende: La specie umana attuale, le
specie umane estinte e le grandi scimmie.
02. I mammiferi si differenziano in tre linee principali; in particolari i Primati appartengono ai:
Placentati.
03. Il genere umano ha avuto le sue origini in: Africa.
04. La specie più antica nella famiglia dell'uomo è: Sahelantropus tchadensis.
05. La Rift Valley: E' una grande fossa tettonica formatasi alla fine del Miocene.
06. La comparsa della Rift Valley in Africa ebbe delle conseguenze sul processo evolutivo; in
particolare determinò la: Speciazione dell'Australopithecus.
07. Le conseguenze dell'evento tettonico che portò alla formazione della Rift Valley ebbe
come conseguenza sugli ominidi: Un adattamento alle variazioni ambientali che porterà
all'affermarsi della postura bipede.
08. Il primo ominide i cui reperti fossili lasciano ipotizzare una postura bipede è:
Australopithecus afarensis.
Lezione 031
01. Le Platirrine sono: Le scimmie del Nuovo Mondo (Nord America).
02. Le scimmie antropomorfe (Hominoidea) si sono differenziate a partire da: Catarrine.
03. Il termine Simiiformes indica un infraordine di Primati conosciuto nella classificazione
tradizionale come: Anthropoidea.
Lezione 032
01. Gli Australopitechi: Rappresentano l'anello mancante di un'evoluzione umana graduale e
lineare.
02. La famiglia Hominidae comprende due sottofamiglie, di cui quella delle
Australopithecinae che comprende: Le forme estinte non incluse nel genere Homo.
03. Gli Australopiteci vengono distinti in funzione delle differenze di costituzione ossea nelle
due forme gracile e robuste; quali tra le specie elencate non appartengono alla forma gracile:
Paranthropus.
04. Gli australopiteci sono costituiti da un mosaico di caratteristiche morfologiche umane e
delle scimmie antropomorfe; quali tra quelle elencate non appartengono al genere: Hanno
perso completamente la capacità di arrampicamento sugli alberi.
05. Il ritrovamento forse più famoso che viene ricordato è Lucy, un reperto fossile
appartenente a: A. afarensis.
06. Lo scheletro fossile di Lucy dimostra che la stazione eretta era acquisita, nonostante:
Manca delle estremità? Inferiori.
07. Australopiteco è una parola inventata da Raymond Dart per: Il ritrovamento di un cranio
infantile.
Lezione 033
01. Un importante reperto di A. Africanus è rappresentato: Bambino di Taung.
02. Quale è il nome del genere che deriva dal greco e vuol dire «accanto all'uomo», con
riferimento al fatto che tutte le specie inserite in questo genere sono vissute in zone dove ai
tempi stavano affermandosi le prime specie del genere Homo: Paranthropus
Lezione 034
01. Il genere Homo fece la sua comparsa nel: Pliocene.
02. Il genere umano ha avuto le sue origini in: Africa.
03. Qual è stata la prima specie di Homo: Habilis.

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04. Il genere Homo: Racchiude più specie diverse tra loro in modo meno lineare di quanto si
pensasse
05. Il processo di encefalizzazione che si osserva nel genere Homo rappresenta: Un alto
rapporto ponderale fra massa celebrale e massa corporea.
06. Nel piede umano una delle conseguenze del bipedismo è stata: Sono tutte vere.
07. Quale tra quelle elencate non è una caratteristica della mano del genere Homo: Le falangi
presentano una curvatura che permette la completa estensione delle dita
08. Nel corso dell'evoluzione il genere Homo è andato incontro a modificazioni anatomiche,
preannunciatesi al momento della divergenza dalle antropomorfe; quali, tra quelli elencati,
non rappresenta un carattere che ha portato alla sua evoluzione: L'acquisizione della piena
opponibilità dell'alluce.
Lezione 035
01. Un esponente del genere Homo che secondo studi recenti è stato declassato ad ominide
è: H.habilis.
02. L'h. habilis venne così definito perché:Sapeva usare le mani.
03. Le più antiche evidenze di produzione di manufatti litici mediante scheggiatura
intenzionale sono riconducibili a: H. habilis.
04. Le prime evidenze di produzione litica nel genere Homo sono rappresentate da: Choppers
05. A quale specie del genere Homo viene associata l'industria litica acheuliana: H. erectus.
Lezione 036
01. Secondo la teoria "out of Africa", il processo di colonizzazione del genere Homo prevede
l'espansione nell'ordine: Africa – Asia - Europa.
02. I fossili trovati in Medio Oriente ed Asia in un periodo che va dal circa 1.7 milioni di anni
fa a 50.000 anni fa appartengono alla specie: H. erectus.
03. Una caratteristica dell'H. erectus fu: Sono tutte vere.
04. La teoria paleoantropologica oggi più accreditata per descrivere l'origine dell'uomo
moderno e per descrivere i processi migratori a cui andò incontro la specie Homo prende il
nome di: Teoria out of Africa.
05. Il reperto umano europeo più antico, risalente a 1,3 milioni di anni, sarebbe rappresentato
da: H. erectus.
Lezione 037
01. Con l'h. neanderthalensis comincia: La pratica di seppellire i morti
02. L'espansione dell'occipitale, chiamata «chignon» termine francese che ricorda i capelli
raccolti dietro la nuca, è una caratteristica dell'homo: H. neandertal.
03. L'estinzione dei neanderthal coincide nella maggior parte delle regioni geografiche con:
La comparsa dell' Homo sapiens.
04. L'Uomo di Altamura è uno scheletro, scoperto nel 1993, appartente a: H. neanderthalensis
05. Le caratteristiche fisiche di h. neanderthalensis hanno contribuito al su successo
evolutivo, dal momento che gli consentivano: Vivere in climi particolarmente freddi.
Lezione 038
01. La comparsa dell'Homo Sapiens risale a circa: 200000.
02. L'Homo Sapiens europeo è chiamato anche: Cro Magnon.
03. La caratteristica peculiare di H. sapiens, "uomo sapiente" è rappresentata dall'intelligenza
Intesa come: Capacità di astrazione
04. L'unico esponente del genere homo ad aver colonizzato l'intero globo è: H. sapiens.
05. La vittoria evolutiva di H. sapiens è dovuta ad una serie di aspetti, che sono
manifestazione delle sue capacità intellettive. Quali tra quelle elencate non sono
caratteristiche che gli appartengono: Sono tutte vere.
Lezione 039
01. L'evento più rappresentativo del Quaternario è rappresentato da: Modificazioni climatiche
con avvicendamento di espansione e ritiro dei ghiacci.
02. L'ipotesi iniziale formulata da Milankovi? negli anni 1920-30, secondo cui fattori
astronomici come le variazioni dell'eccentricità dell'orbita terrestre e dell'inclinazione e
orientazione del suo asse di rotazione ha come obiettivo spiegare: L'origine delle glaciazioni.
03. Il Quaternario rappresenta: Il terzo e ultimo dei tre periodi che compongono l'era geologica
del Cenozoico.

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Lezione 041
01. Il grado di somiglianza tra due taxa, può dipendere dall'avere in comune delle strutture
ereditate da un progenitore comune, che vengono definiti: Organi omologhi.
02. La disciplina che studia il processo di ramificazione delle linee di discendenza
nell'evoluzione della vita si chiama: Filogenesi.
03. Quando in un gruppo tassonomico si può risalire ad una singola specie ancestrale che
rappresenta il capostipite di tutte le specie di quel gruppo e di nessuna altra specie che
appartenga a quel gruppo, il gruppo si definisce: Monofiletico.
04. Tutte le categorie utilizzate nella classificazione degli esseri viventi vengono indicate con
il termine: Taxa.
05. Oggi esistono diverse definizioni di specie; in particolare esiste un tipo di specie basata
su caratteri morfologici e viene generalmente usata per le specie attuali e per quelle fossili:
Specie morfologica.
06. La disciplina che studia l'origine e l'evoluzione di un insieme di organismi, solitamente di
una specie viene definita: Filogenetica.
07. Quale è la corretta successione delle categorie tassonomiche: Specie, genere, famiglia,
ordine, classe, phylum, regno.
08. I requisiti fondamentali che deve possedere un sistema di nomenclatura devono essere:
Sono tutte vere.
09. Tutti i generi affini vengono raggruppati in: Famiglie.
10. Il sistema di classificazione definito paratassonomia si utilizza quando si devono
classificare: Fossili giuda.
11. L'unità base di tutte le altre categorie tassonomiche e corrisponde all'unica suddivisione
naturale del mondo organico è: La specie.
12. Scegliere tra quelle riportate la definizione corretta di tassonomia: Ramo della sistematica
che definisce i metodi per ottenere una classificazione che rifletta quanto più possibile l'ordine
naturale.
Lezione 042
01. La ricerca stratigrafica inizia dallo studio di singole sezioni stratigrafiche di cui vengono
rilevate: Sono tutte vere.
02. Una fase della tafonomia piuttosto breve che comporta una lenta copertura in caso di
normale sedimentazione, oppure può avvenire in modo catastrofico in presenza di una frana
prende il nome di: Seppellimento.
03. Il processo biostratinomico che si verifica sulle parti molli ad opera di organismi necrofagi
o da organismi decompositori prende il nome di: Necrolisi.
04. Esistono diverse maniere di conservazione di un organismo; si possono differenziare
metodi diretti e indiretti. In particolare quale tra quelli elencati non rappresenta un metodo
diretto di conservazione: L'impronta.
05. L'uomo di Similaun: E' un uomo mummificato trovato sulle Alpi Venoste.
06. La Tafonomia: E' quel ramo della scienza che studia le modalità di formazione di un resto
scheletrico.
07. Per cladogenesi s'intende: Piccoli cambiamenti graduali accumulati dalla popolazione.
08. E' possibile ipotizzare la datazione dello stesso strato litologico e di conseguenza una
corrispondente storia evolutiva in funzione di: Contenuto fossilifero.
Lezione 043
01. Quale tra le seguenti opzioni non è una caratteristica del processo stratigrafico: Si
contrappone agli studi evoluzionistici condotti sul pianeta e gli esseri che lo popolano.
02. L'insieme delle procedure con cui si può dimostrare la corrispondenza di parti
eventualmente separate geograficamente di una o più unità geologiche: Correlazione
stratigrafica.
03. Un intervallo specifico o un punto specifico di una sequenza specifica di strati, che viene
a costituire lo standard per la definizione e il riconoscimento della suddetta unità stratigrafica
prende il nome di: Stratotipo.
04. Come si definisce una successione di strati rocciosi caratterizzata dall'essersi formata
durante uno specifico intervallo di tempo geologico: Cronostratigrafia.

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05. Per unità magnetostratigrafica si intende: Uno strato di rocce con specifiche proprietà
magnetiche, diverse per strati sopra e sottostanti.
06. Si definiscono unità litologiche: Strati rocciosi.
Lezione 44
01. La presenza di resti fossili nelle rocce sedimentarie fornisce uno strumento per la loro
classificazione e correlazione secondo alcuni criteri, tra cui quello
temporale. E' il principio su cui si basa: Biostratigrafia
02. La sinecologia studia: Le relazioni che si stabiliscono tra una popolazione e il resto della
comunità di una determinata area
03. I fossili più utili dal punto di vista stratigrafico, chiamati fossili guida, devono presentare
nello stesso momento quali caratteristiche: Sono tutte caratteristiche dei fossili guida
04. Nella biostratigrafia è possibile distinguere diversi tipi di associazione. In particolare
mescolamento di entità paleobiologiche temporalmente successive si definisce: Tafonomica
05. Le faune continentali vengono ordinate cronologicamente in base al livello evolutivo e le
associazioni fossili risultanti costituiscono: Biocroni
Lezione 045
01. La dendrocronologia: Si basa sulla misura degli anelli annuali di accrescimento delle piante,
fossilizzate o non fossilizzate.
02. Il metodo di datazione radiometrico più utilizzato utilizza come isotopo il: C-14.
03. Quale tra quelli elencati non può essere ritenuto un metodo di datazione relativo: Metodo
del radiocarbonio.
04. Oltre al metodo del radiocarbonio esiste un ulteriore metodo di datazione radiometrico
rappresentato da: Metodo delle tracce di fissione.
05. Il metodo di datazione radiometrico: E' un metodo di datazione assoluto.
Lezione 046
01. Quale disciplina applicata allo studio della paleoantropologia, permette di stimare, a
partire dalla misurazione dei resti scheletrici e dei denti e dall'applicazione di opportune
equazioni, quali fossero le dimensioni morfologiche degli Ominidi fossili: Antropolmetria.
02. I caratteri antropometrici fondamentali sono: Entrambi.
03. La sezione dell'antropologia che studia le variazioni dimensionali dell'individuo in
rapporto alla sua origine etnica, al sesso, all'età, allo stato fisico, alla condizione
socioeconomica, allo stato di nutrizione e alla sua attività fisica prende il nome di:
Antropometria.

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