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21/10/2022

SOCIOLOGIA e METODOLOGIA DELLA RICERCA SOCIALE

La sociologia non è solo speculazione (come la filosofia -> scienza della saggezza, amante della dottrina, del sapere, il
filosofo è il saggio), sorge nell’800 ed è una costola della filosofia. Nasce come riflessione sul mondo sociale, circa alla
metà dell’800, due millenni dopo la filosofia, che nasce in Grecia.
Nel 1855 August Comte, filosofo positivista è stato il primo a definire le linee guida della sociologia e può essere
considerato come il fondatore della sociologia.
Egli definisce il termine di fisica sociale (la fisica sociale è quella scienza che si occupa di fenomeni sociali, considerati
allo stesso modo dei fenomeni astronomici, fisici, chimici e fisiologici), suddividendo statica e dinamica sociale.

 La statica sociale, studia l’organizzazione della società, si intendono le leggi di organizzazione della società,
dà le leggi dell’ordine.
 La dinamica sociale, studia le leggi del movimento continuo delle società, dà le leggi del suo sviluppo, del
progresso.

Una trattazione dei temi era già stata presentata in passato con la Rivoluzione francese e in seguito con la rivoluzione
industriale. Si presenta come riflessione della società moderna, a seguito di queste determinate rivoluzioni
(specialmente quella industriale).
La disciplina si è sviluppata in primo luogo in Europa nella seconda metà dell’800, per poi proseguire negli anni
successivi, in tutto il ‘900, anche in Inghilterra, ma prese piede soprattutto in America, e poi nel resto del mondo.
Nel medesimo periodo di tempo, sorgono altre discipline affini, definite nel loro complesso come scienze umane o
sociali (psicologia, antropologia, sociologia). La differenza tra antropologia e sociologia è che l’antropologia studia la
società antica mentre la sociologia quella moderna.
Le scienze umano hanno caratteristiche diverse rispetto alle scienze dure (esatte, disumane, scientifiche) (es. biologia,
chimica, fisica). L’ambizione con cui è sorta la sociologia di poter essere assimilata alle scienze scientifiche.

Differenze tra scienze umane e scienze dure


Oggetti di studio, capacità del soggetto di esaminare i fenomeni, possibilità di trarre qualche sviluppo da uno studio
fatto da una disciplina o l’altra.

Geologia Psicologia
Terra, elementi terrestri Individuo, come agisce
Ha piena padronanza dell’oggetto di studio. Non ha la piena padronanza del gruppo che io voglio
studiare. L’uomo studia un altro uomo. Può in qualche
modo influenzare l’esaminatore il quale potrebbe provare
un’attrazione empatica. Può esserci una distorsione
dovuta dai bias.

La disponibilità dell’oggetto è la principale differenza tra le scienze dure rispetto a quelle umane.
Carattere soggettivo dei ricercatori delle scienze umane, carattere oggettivo dei ricercatori delle scienze esatte.
La fisica, ad esempio, si basa su delle leggi universali e molte delle scienze esatti si basano su questo.
Principio di relatività, le scienze dure sono arrivate a delle leggi universali (valide sempre e comunque). Questo non
vale per le scienze umane, le quali sono più limitate.

Teorie di medio raggio (media portata) - Merton quello che si scopre attraverso una ricerca ha una validità
spazialmente e temporalmente limitata. Non è la semplice descrizione di un fenomeno sociale, piuttosto sono teorie che
si concentrano su un dato oggetto di studio avanzando una serie di presupposti da cui derivare e verificare
empiricamente delle ipotesi specifiche.

Max Weber  avalutatività


Concetto introdotto da Max Weber per indicare la caratteristica che conferisce scientificità alle discipline storico-
sociali. Queste ultime devono essere libere da «giudizi di valore» in quanto la loro validità dipende soltanto dai «giudizi
di fatto» sui fenomeni indagati.
Weber riconosce che lo scienziato sociale, nella scelta degli argomenti oggetto delle sue indagini, è influenzato dai
propri orientamenti di valore: ma questa «relazione di valore» non va confusa con il «giudizio di valore» su quei
medesimi argomenti, che esula dal discorso scientifico, perché implica giudizi di tipo morale.

La sociologia è una disciplina recente, è un connubio tra socio (l’altro, società) e logos (sapere, riflessione) =>
riflessione sulla società.

Socio  3 componenti (comportamento sociali e gruppi sociali racchiusi della microsociologia/ società racchiusa nella
macrosociologia)
Ha per oggetto la società, l’uomo è un animale sociale, siamo uniti agli altri. È un animale politico, vive in “branco”,
crea dei raggruppamenti delle unità in cui si ritrova. Studio del comportamento dell’individuo all’interno della società.
Studio dei gruppi sociali.
 Microsociologia, piccoli gruppi sociali, il comportamento dell’individuo nei confronti degli altri nell’ambito
sociali (rapporti sociali minimi)
 Macrosociologia, società, gruppi ampi, società nel suo complesso

La sociologia a differenza della filosofia, che è solo riflessione, è anche ricerca  È ricerca empirica, ha delle tecniche,
strumenti per validare le proprie ipotesi.
È un aspetto recursivo, la sociologia offre delle teorie alle ricerche empiriche che a sua volta torna a validare o
amplificare o integrare teorie che sono state pronunciate con ipotesi. La ricerca e la teoria sociale si sono accumulate, si
parte da delle teorie, ipotesi e si vanno a verificare con ricerche.

La sociologia si è sviluppata soprattutto nel ‘900 in diversi filoni, ci sono diverse sociologie che si sono specializzate in
alcuni ambiti specifici. Si suddivide in tante branche, specializzazioni
Caratteristica principale della sociologia  è legata all’evoluzione sociale, ai momenti storici che attraversano, ai
problemi sociali che sorgono. La società si evolve, cambia, non rimane statica, ci sono delle tematiche nuove.
La sociologia si arricchisce dei temi sociali che accadono nel corso della storia. È dinamica.

28/02/2022

Rivoluzione  processo o avvenimento che trasforma rapidamente e complessivamente una società. Nella storia
possiamo individuare diversi momenti in cui c’è stato un cambiamento radicale della società. Periodo limitato in cui le
cose cambiano rapidamente (no rivoluzione industriale, poiché è visto come un processo di sviluppo in continua
evoluzione).
Aspetto fondamentale: la presa di coscienza (consapevolezza), accade perché le persone stanno male, senso di
ingiustizia sociale. È un fatto conflittuale.

Fattori di un processo rivoluzionario:


1) Malcontento popolare
2) Ideologia, sistema di idee atto a favorire il processo rivoluzionario
3) Intellettuali, le idee di cambiamento vengono fornite dalla classe intellettuale (la più favorevole al
cambiamento radicale della società)
4) Deprivazione relativa, scontento verso la stratificazione sociale, la ricompensa sociale (caso Berlino)
5) Contrarietà dell’assetto sociale
6) Presenza di un leader carismatico, sa trascinare gli altri, che si mette in marcia con “loro” (caso francese:
Robespierre/ caso Russia: Lenin/ caso Cuba: Fidel Castro)
7) Ruolo delle forze armate, può essere vicino agli insorti o volto a stroncare la rivoluzione già
dal principio (rivoluzione ungherese, 1956) possono mantenere l’ordine (reprimere) o allearsi con i
rivoluzionari (sostenere la rivoluzione insieme agli insorti)
8) Mass media, ruolo attivo, immediatezza delle comunicazioni (primavera araba, evidenzia la rilevanza e la
rapidità dei sistemi di comunicazione dei mass media)
9) Favorevole situazione internazionale, la globalizzazione ha fatto si che ci siano queste connessioni tra
economie e politiche di diversi paesi del mondo. È un fattore geopolitico, permette lo scoppio di una
rivoluzione.

Esempio:

Rivoluzione americana
Rivoluzione greca Contro i turchi che avevano occupato la Grecia per oltre 300 anni
Rivoluzione francese
Rivoluzione russa
Rivoluzione cinese
Rivoluzione Cuba
Rivoluzione est-europea Caduta del muro di Berlino

Differenza tra sociologia e storia


Weber:
 Le scienze storiche sono scienze idiografiche (idios  singolo). Lo storico fa una descrizione accurata della
successione degli avvenimenti. È un raccontatore della successione degli avvenimenti nel loro concatenarsi.
 La sociologia è una scienza nomotetica (nomos  legge o regola, teto  impostare), cerca di trovare delle
regole generali. METODO COMPARATIVO  un modello di rivoluzione  Lo fa il sociologo.

Weber è il creatore del idealtipo (tipo ideale), attraverso la realtà sociale, dobbiamo individuare dei tipi ideali, dei
modelli. Creo un modello (utopia, non esiste veramente) e lo applico ad altri modelli già esistenti (?).

Weber ha studiato la burocrazia  l’insieme di uffici che coadiuva

Esempio:
Modello ideale potrebbe essere l’autorità legittima

Fonti di legittimazione
 Carisma
 Tradizione
 Legge

Secondo Weber sono utopie spurie, non sono perfette.

o Nazismo
o Comunismo

… Sono ideologie totalmente diverse, ma hanno elementi in comune e ciò fa si che essi prendono il nome di regime
totalitario.

Una filosofa, Anna Harendt ha individuato che in questi regimi totalitari ci sono degli elementi in comune:
 C’è un leader carismatico
 C’è un'unica ideologia dominante
 Unico partito
 Direzione centralizzata dell’economia in manico ad un unico partito
 Divieto di dissenso

03/03/2022

TEORIE SOCIOLOGICHE

Approcci

1) Conflittualista (Marx-Engels)  Conflitto. Eredi: scuola di Francoforte


2) Organicistico (Spencer)  Natura umana. Sociobiologia
3) Ecologico  Da peso all’ambiente, allo spazio. Scuola di Chicago
4) Integrazionista (Émile Durkheim)  Da spazio alla coesione. Scuola struttural-funzionalista
5) Interazionista (Weber-Simmel)  Spazio alla vita (teoria della vita quotidiana). Teoria drammaturgica,
etnometodologia.

Approccio conflittualista - (Carl Marx- Friedrich Engels)

Nelle opere di Marx troviamo delle indicazioni in cui viene esaltato il concetto di conflitto. Secondo questo approccio,
perché la società vada avanti (esaminando la storia della società umana) è necessario il conflitto.
Il processo evolutivo avviene con i conflitti. Marx in particolare, si concentra sul conflitto tra le classi sociali.
Nella storia, infatti, se andiamo è evidente che molti conflitti derivano dalla disparità tra le classi sociali, dove una
classe prevale sull’altra.
Queste teorie conflittuali sono state utilizzate per estendere il conflitto, non soltanto su basi di rapporti di classe, ma è
stato utilizzato questo schema conflittuale anche per altri tipi di contrapposizioni.
I successori di queste teorizzazioni marxiane sono la scuola di Francoforte, rappresentato da Adorno, Horkheimer,
Herbert Marcuse. Più che parlare di conflitto sociale, parlano di quanto le persone siano integrate o emarginate;
la contrapposizione non era più fra classi sociali, ma bensì, chi era dentro il sistema e chi era fuori dal sistema sociale.
La contrapposizione tra Eros (forze buone) e Thanathos (morte, la società) è evidente nella scuola di Francoforte, in
particolare nelle opere di Marcuse.
Primo sviluppo della teoria conflittualista si ha da questa contrapposizione tra integrati ed emarginati, ma anche tra:
generazioni, nord-sud, generi  Il tema del conflitto è stato esteso.

Lewis Alfred Coser (sociologo statunitense) - le funzioni del conflitto sociale


Il conflitto non è solo la rottura dei sistemi sociali, ma può essere ritenuto uno strumento utile, che possa servire a
qualcosa. Ad esempio, può portare equilibrio o stabilire nuovi equilibri sociali. Inoltre, può aumentare la coesione
interna, è un effetto sociale che ha il conflitto. Il conflitto può avere funzioni positive.

Approccio organicistico – Herbert Spencer

È legato alla figura di Spencer. Il suo riferimento è la natura umana. Applica le teorie di Darwin (evoluzione, lui le
applica alla natura umana) nella società. Le leggi che governano il mondo animale sono le stesse che governano il
mondo umano; c’è un passaggio tra l’omogeneità alla eterogeneità, dal semplice al complesso.
Lotta alla sopravvivenza, chi si adatta meglio sopravvive  Spencer giustifica il colonialismo (gli inglesi erano
migliori, perciò, è giusto colonizzare).
La sociobiologia è un misto tra biologia e sociologia, disciplina recente  gran parte dei comportamenti sociali è legata
alla natura dei comportamenti umani. È legata a tutta la genetica che abbiamo ereditato dal nostro essere animali in
precedenza, molti dei comportamenti sociali sono legati al fatto che abbiamo mantenuto dei geni.
Molti comportamenti sono legati, alla natura umana (siamo sempre delle bestie).
È una sorta di teoria giustificazionista, specialmente i nostri comportamenti devianti (devianza si intende ogni atto o
comportamento di una persona o di un gruppo che viola le norme di una collettività)
È un pensiero che ha suscitato molte polemiche.

Approccio integrazionista – Émile Durkheim

La società è un insieme di elementi integrati fra loro. Elementi che fanno da collante. Durkheim opera a cavallo tra
l’800 e il ‘900. È stato tra i primi capostipite della sociologia. Secondo lui la società è un insieme di elementi connessi
fra di loro. Durkheim, più che parlare di coesione sociale parla di solidarietà.
Differenze tra società antica e moderna:
 Antica (società semplice) prevaleva un tipo di solidarietà meccanica
 Moderna  prevale la solidarietà organica.

Nel tempo è intervenuta la divisione del lavoro sociale, la specializzazione funzionale (in linguaggio più moderno),
una suddivisione dei compiti, tra i vari ruoli sociali. Il pericolo che ha questa società moderna è quella della anomia
(assenza di regole), cioè che non ci si ha più la connessione fra le parti, che non ci sia più quell’interconnessione fra le
parti.
Per fare si che una società possa stare insieme, secondo Durkheim ci sono delle strutture che fanno in modo che la
“baracca” stia insieme.

Quali sono gli elementi che ci tengono uniti?

 Le norme. Ci sono delle regole da rispettare, che imparo sin da piccolo; ci si può riferire sia a regole scritte sia
a regole “di vita” (regole formali e informali), che imparo tramite la famiglia o la socializzazione con gli altri
nel tempo.
 Forme di controllo sociale, fanno si che queste regole vengano rispettare.
 Trasmissione di valori
 Cultura e tradizioni
 Religione

Tutto ciò tiene insieme la società. Se la dose di consenso viene meno, si crea uno spacco nella società.
Struttural-funizonalismo: scuola di Harvard, si sviluppa negli anni 50/60 negli Stati Uniti, per merito dio P.A.
Sorokin (proveniva dalla Russia sovietica).
Esponenti principali  Parsons, Merton.
Secondo i due massimi esponenti di questa scuola (in particolare Parsons), la società si basa su un sistema sociale (dai
gruppi più piccoli che compongono la società a quelli più grandi, come ad esempio la famiglia, la scuola lo stato) che
serve per sopravvivere, ogni sistema deve avere queste 4 requisiti per funzionare:

AGIL (strumento di analisi di una società e più in generale di un qualsiasi sistema sociale)
A  Adattamento. Risorse per raggiungere questi fini.
G  Goal, Fine. Scopi sociali
I  Integrazione, è data dai sistemi di controllo. Noi apparteniamo alla società però ci sono delle forme di controllo
sociale che possono essere formale (polizia), informali (famiglia).
L  Latenza. Mantenimento del modello latente. L’aspetto cultural, cioè in senso antropologico, il quale funge da
collante

Il funzionalismo sociologico di Merton


Un'idea chiave del funzionalismo è che la società, per sopravvivere, devono necessariamente soddisfare dei bisogni,
come le funzioni del modello AGIL di Parsons.

La funzione può essere:


Manifesta  ovvero quelle che hanno conseguenze riconosciute e volute dagli individui. Le funzioni manifeste
possono essere definite come effetti benefici di azioni consapevoli e deliberate. Le funzioni manifestate derivano da
tutti i tipi di azioni sociali ma sono più comunemente discusse come risultati del lavoro di istituzioni sociali come la
famiglia, la religione, l'istruzione e i media e come prodotto di politiche sociali, leggi, regole, e norme.
Esempio:
L'intenzione consapevole e deliberata dell'istituzione è quella di produrre giovani istruiti che capiscano il loro mondo e
la sua storia e che hanno le conoscenze e le abilità pratiche di cui essere membri produttivi società. Allo stesso modo,
l'intenzione consapevole e deliberata dell'istituzione dei media è quella di informare il pubblico su notizie ed eventi
importanti in modo che possano svolgere un ruolo attivo nella democrazia.

Latente  conseguenze imprevisto, non voluto, che però possono capitare (corrisponde all’integrazione sociale).
Mentre le funzioni manifeste sono intenzionalmente e deliberatamente destinate a produrre esiti benefici, le funzioni
latenti non sono né consapevoli né intenzionali, ma producono anche benefici. Sono, in effetti, conseguenze positive
non intenzionali.
Esempio:
I sociologi riconoscono che le istituzioni sociali producono funzioni latenti oltre alle funzioni manifeste. Le funzioni
latenti dell'istituto di istruzione includono la formazione di amicizie tra studenti che si iscrivono nella stessa scuola;
l'offerta di opportunità di intrattenimento e socializzazione tramite balli scolastici, eventi sportivi e spettacoli di talenti;
e dare da mangiare agli studenti poveri pranzo (e colazione, in alcuni casi) quando altrimenti sarebbero affamati.

Le funzioni latenti spesso passano inosservate o non accreditate, a meno che non producano risultati negativi.

Merton ha classificato le funzioni dannose latenti come disfunzioni perché causano disordine e conflitti all'interno
della società. Tuttavia, ha anche riconosciuto che le disfunzioni possono manifestarsi in natura.
Alternativa funzionale (qualcosa che abbia la stessa funzione)  sono delle alternative necessarie per il funzionamento
della società nel caso in cui le funzioni manifeste vengono a mancare.
Esempio:
Scuola, quale potrebbe essere un’alternativa funzionale? La DAD.

(Boudon, studioso contemporaneo  Effetto perverso


Durante gli anni ’70 e ’80, si attiva nelle scuole una ricerca valutativa riguardo l’uso delle droghe. Prima si misura
l’atteggiamento e poi la riuscita di questo programma. Ne risultò che i ragazzi che facevano uso di droghe era
aumentato del doppio)

Approccio ecologico- Le Play (francese) F. Tönnies (tedesco)

Da spazio all’ambiente, allo spazio.


 Le Play  Les Ouvriers Européens-1885 (libro)
Le istituzioni sociali erano legate al territorio. Questi autori si rendono conto del fenomeno dell’urbanesimo
(fine ‘800) dove la società si evolve, nuovo assetto sociale legato a questo fenomeno e anche
all’industrializzazione e alla crescita delle città.
 Tonnies 1898 – Gemeinschaft und Gessellschaft (comunità e società ). Si è passati dal vivere nei piccoli comuni
dove tutti si conoscevano, a città più ampie. Si è passati dalla comunità alla società, il che è un cambiamento
epocale che ha inciso sui rapporti sociali. La comunità e la società sono due modelli archetipici, modelli ideali
in cui la comunità ha alcune caratteristiche e la società ne ha altre. Le caratteristiche di una e dell’altra
incidono sula vita sociale.

Differenza tra comunità e società

Caratteristiche della comunità:


- Meno ampiezza
- Ha un insieme di tradizioni comuni
- Consanguineità  molti cognomi sono simili, ciò significa che ci sono famiglie imparentate tra di loro
(Venturini a Gemona). Cosa comporta ciò?
- Servizi culturali minori
- Conoscenza reciproca, non c’è anonimato
- Altruismo sociale, c’è un sostegno reciproco
- Possibilità economiche e di lavoro minori
- Staticità culturale, staticità di atteggiamenti, più conservatrice

Caratteristiche della società:


- Più ampiezza (più abitanti)
- Più servizi culturali, più possibilità di svago
- Esiste l’anonimato urbano (ognuno si fa i fatti suoi).
- Cinismo urbano, messo in luce da Simmel, che parlava di individuo “Blasé”  indifferente agli altri, diventa
cinico. L’individuo metropolitano ha un atteggiamento “Blasé)
- Maggiori possibilità di lavori e di interazioni umane
- Più aperto ai cambiamenti, a innovazioni che provengono da molteplici parti

Scuola di Chicago (dal 1914)


Queste tematiche sono state approfondite dalla scuola di Chicago.
Fondatore Park , da un peso molto forte ai cambiamenti che avvengono. Secondo lui il ricercatore sociale doveva
andare in girio ad osservare i cambiamenti sociali, e i cambiamenti urbani che si ripercuotevano su quelli sociali.
Secondo lui, più una persona girava più comprendeva i cambiamenti che avvenivano.
 Aree funzionali
 Aree etniche
È una scuola che continua gli studi su come cambiano i rapporti sociali a seconda di dove una persona vive.
Quello che mette in luce Park è il fenomeno della successione. Molte volte è il centro città è soggetto ad un fenomeno di
suburbanizzaizone e gentrificazione(?) cioè quando le persone in un certo periodo dell’anno se ne vanno dal centro
urbano. La gentrificazione implica che gli abitanti ritornino.

Funzioni urbane (a cosa serve la città, sia del passato sia del mondo contemporaneo)

 Religione (chiese)
 Potere politico (municipio)
 Luogo di interscambio tra campagna e città (Mercato), possiamo ritrovare anche l’area amministrativa-
finanziaria
 Istruzione, a volte ha sedi sparse, ma sono stati creati dei luoghi per lo studio  centri studio
 Polmone verde, parchi, zone ricreative
 Area industriale, area lavorativa
 Area residenziale
 Area sportiva
 Area sanitaria
 Cimiteri. Fino al 1700 i cimiteri erano accanto le chiese, a partire dall’800, sono stati creati all’esterno
 Aree etniche, alcune parti della città erano caratterizzate dalla presenza di un’etnia in particolare (China Town)

La società si trascina queste funzioni già dal medioevo.


Area di attrazione urbana che ha perso rilievo è quella del mercato (negozi), ora si trovano esternamente, in particolare
nei centri commerciali.
La città non è formata solamente dagli abitanti della stessa, ma da quelli che la utilizzano.

Approccio interazionista – Weber e Simmel

Si è sviluppato negli Stati Uniti attorno la fine degli anni’70. Due autori di riferimento di questo approccio
“costruzionista” sono Weber e Zimmel (autori tedeschi, filosofi storici). Padri fondatori di questo approccio.
Weber da rilievo all’empatia, bisogna cogliere le azioni degli individui, trovare il significato nascosto delle azioni
umane. Bisogna partire dall’azione sociale e dal senso che gli individui vogliono dare a questa azione, entrare nei panni
del soggetto agente (mettersi le scarpe altrui). Simmel, pone attenzione alla vita quotidiana. Per Simmel la sociologia
studia le forme dell'interazione più di quanto queste incidano effettivamente; in pratica i sociologi non possono spiegare
il perché di un'azione, perché l'azione è legata alla spontaneità individuale, ma possono analizzare le forme che l'azione
può assumere.

 Homans  Teoria dello scambio  Approccio utilitaristico. Le relazioni sociali sono basate sullo scambio.
La realtà sociale è fatta di scambi, che può essere di emozioni, valori, affetti. Principio della reciprocità (tu fai
qualcosa e io mi baso reciprocamente). L’altruismo viene concepito come qualcosa di non istantaneo. In questo
approccio, l’altruismo viene concepito come una cosa che deve per forza essere ricambiata (come se facessimo
del bene a una persona e ci aspettassimo in cambio qualcosa perché io ti ho fatto del bene). Il comportamento
di una persona è influenzato dal modo nel quale il comportamento è stato ricompensato in passato.
 Garfinkel  Approccio etnometodologico. Riesco a capire le leggi sociali se le violo, da lì emergono le leggi
della convivenza (violandole le individuo  scopro le regole sociali della convivenza). Attenzione
all’interazione, alla comunicazione e al contesto socio-culturale.
L’etnometodologia pone l’accento sull’analisi del linguaggio e del significato della comunicazione che deve
essere analizzata in base al contesto specifico di cui il dialogante fa parte.
 Goffman  Approccio drammaturgico. Goffman viene definito il Pirandello della sociologia. Egli dice che
noi apparteniamo giornalmente a dei gruppi. Noi abbiamo dei ruoli sociali, che sono le maschere che
mettiamo. Agiamo in base al ruolo sociale. A volte abbiamo dei ruoli precisi, altri sono più spontanei e sono
basati sulla nostra personalità. A volte ci comportiamo in base alle aspettative degli altri. Set di ruoli (insieme
di ruoli), a volte è difficile farli convivere insieme, sviluppando perciò un’incompatibilità di ruoli. C’è una
scena (cameriere gentile) e un retroscena (cameriere si sfoga).
- Ruoli ascritti  sono quelli che abbiamo ereditato (essere figlia è ereditato, non l’ho voluto io). Società
antica.
- Ruoli acquisiti  quelli che abbiamo conquistato (essere studentessa). Società moderna.
Goffman ha analizzato il ruolo che ha nella vita sociale lo stigma (marchio che viene dato ad alcune
categorie. Labeling (in inglese) ). In qualche modo ti margina dai gruppi. Lo stigma è qualcosa che colpisce
qualcuno per le sue caratteristiche morali, fisiche o il suo passato (ex carcerato, ex prostituta). È una sorta
di etichettamento. La parola stigma viene usata come sinonimo di marchio, segno distintivo, in riferimento
alla disapprovazione sociale di alcune caratteristiche personali. In sociologia si usa per caratterizzare un
handicap fisico o mentale o una devianza.

Esempi:
- io sono una figlia ma anche una amica, se la mamma mi dice di tornare a mezzanotte e l’amica mi dice di
tornare alle 3 di notte, sviluppo un conflitto di ruolo  sorta di incompatibilità.
- Poligamia (legame multiplo)  poliginia (uomo che si sposa con più donne) (concesso nel mondo
musulmano) o poliandria (donna che si sposa con più uomini).
- Ambito politico e religioso

Asylums, 1961 - Goffman (libro di Goffman)


Goffman ha a che fare con Gorizia, dal punto di vista culturale perché ha fatto finta di essere un infermiere in un
ospedale psichiatrico. Il libro di Goffman (Asylums) ha dato origine alla riforma del sistema psichiatrico italiano.

Istituzioni totali  posti isolati, con proprie regole, in cui esiste il principio della depersonalizzazione. Ci sono degli
istituti che non svolgono una vera e propria riabilitazione (collegi, ospedali psichiatrici, manicomi). Persone che
condividono una situazione comune e trascorrono parte della loro vita in un regime chiuso, la cui caratteristica
totalizzante si esprimerebbe con l'impedimento allo scambio sociale e ai rapporti con il mondo esterno.
 Sanzioni formali  stabilite dalle leggi
 Sanzioni informali  stabilite dal gruppo di appartenenza

17/03/2022

Ricerca sociale

La ricerca è un processo che ha delle fasi. Nella ricerca sociale c’è molto spesso un istituto finanziario (un
finanziamento della ricerca). Nella ricerca c’è un committente o un esecutore.

Fasi della ricerca sociale:


1) Definire il problema  è anche una determinazione spazio-temporale.
2) Esame della letteratura  si intende l’esame preliminare dei testi (delle ricerche precedenti di chi si è occupato
di queste cose). Una volta era molto diffusa la serendipità (l'occasione di fare scoperte per puro caso e, anche,
il trovare una cosa non cercata e imprevista mentre se ne stava cercando un'altra)
3) Fare un piano della ricerca  è soggetto a dei vincoli. Decidere i tempi e il metodo  Il metodo è legato alle
definizioni spazio-temporali e anche ai fattori finanziari, perciò pone un po' dei limiti.
4) Analisi dei dati  dopo aver scelto la tecnica faccio un’analisi dei dati raccolti e la pubblico (tesi di laurea)
5) Lavoro pubblicizzazione  da questo momento viene in un certo senso “pubblicata” e perciò pubblicizzata.

Queste fasi rappresentano un po' un iter, ma alcuni ricercatori si fermano anche prima di concludere tutto il ciclo delle
fasi “base”.

METODI DI RICERCA SOCIALE


Il sociologo può essere o “pescatore” (prendo quello che c’è) o “contadino” (piantare, controllare, ecc..).
Documentazione, devo vedere cosa trovo già.

La documentazione può essere:


 Qualitativa
 Quantitativa: genere, età, residenza, stato civile, professione, cittadinanza, religione

Il contadino polacco in Europa e in America, Thomas e Znaniecki


La scuola di Chicago aveva diverse componenti, uno di questi studi riguardava il contadino polacco.
Prima ricerca fatta sull’emigrazione, fatta negli anni ’30 da un americano e un polacco (Thomas e Znaniecki) hanno
studiato il cambio di cultura e di lavoro dei contadini polacchi che si trasferivano oltreoceano.
Hanno analizzato le lettere che questi migranti scrivevano alle loro famiglie (studio qualitativo) e in generale, la loor
capacità di adattamento.

Le Suicide,1897- Durkheim
Prima ricerca empirica basata su dati (ricerca quantitativa).
Rispetto alle statistiche attuali:
Giovani  tentato suicidio
Anziani  suicidio
Femmina  t.s
Maschi  t.s
Campagna  t.s
Città  s.
Non sposato  s
Sposato  t.s.

Durkheim deduce che più una persona è integrata socialmente meno è alta la tendenza al suicidio. Inoltre, vide che
c’erano dei periodi in cui il tasso di suicidio o aumentava o diminuiva.

4 tipi di suicidio
 Anomico  assomiglia al suicidio egoistico ma è causato dal fatto che le persone sono meno socialmente
regolate. Crisi socioeconomica. L'individuo è troppo poco integrato nelle comunità sociali
 Egoistico  l'individuo è troppo poco integrato nella società
 Altruistico  le persone sono troppo fortemente integrate nelle comunità sociali e che la personalità
individuale è troppo poco sviluppata. Il suicidio altruistico è molto insolito nelle culture moderne ma era più
comune prima e nelle società primitive.

DIVERSI TIPI DI OSSERVAZIONE

 DIRETTA Il soggetto va in una comunità ed esamina i soggetti che vuole studiare. Autori che hanno
utilizzato questo tipo di ricerca: Park (specializzato nella città).
- Naturale
- Sperimentale

Esempi di ricerche dirette:

 Elton Mayo e l’effetto Hawthorne


Ricerche per vedere la produttività dei lavoratori, fondato sull’osservazione diretta. Avevano messo in luce che
si erano creati dei gruppi e che anche quando le condizioni esterne calano (esempio: illuminazione), non dava
luogo ad un calo di produttività. Significa che se l’osservato sa di essere osservato, cambia stile, si adegua a
ciò che vuole l’osservatore, può cambiare il suo atteggiamento.

Ad oggi questo si può ricondurre al fatto di come attualmente, noi stiamo attenti a come mostrarci, sapendo id
essere osservati.
Esempio: social network, interviste televise, reality show, talk show

 Dinamica dell’interazione (anni ’60)


Prendevano delle persone che dovevano discutere e trovare una soluzione, non sapendo di essere osservati.
Tutte le interazioni che si mandavano gli individui vennero catalogati in 12 categorie (es. leader)
È emerso che per risalire ad una soluzione, più il numero di individui aumentava, più era difficile giungere ad
una conclusione in tempi brevi. Se si è pari si possono creare delle fratture, si ritiene infatti, che sarebbe ideale
ad esempio, in una azienda, avere dipendenti dispari.
È una sorta di osservazione sperimentale.

 Negli anni 70/80 si sono sviluppate molte ricerche sull’altruismo (comportamento pro-sociale, propensione
all’aiuto verso gli altri)
Anche queste hanno utilizzato tecniche sperimentali. Hanno visto che più è numeroso il gruppo di
osservanti, meno è probabile la propensione all’aiuto (apatia degli astanti).
Più un posto era criminale, meno alta è la probabilità di aiuto.
Esempio: un attore faceva finta di volersi suicidare, l’osservatore guardava chi avrebbe aiutato questa persona,
quanto tempo questa persona impiegava per capire che c’era una persona in difficoltà.

 PARTECIPANTE  Incentrata sulla prolungata permanenza e partecipazione alle attività del gruppo sociale
studiato da parte del ricercatore (esempio: Goffman, si è spacciato per un medico in un ospedale psichiatrico
per un anno). Recarsi in un posto e rimanere a lungo, per osservare e raccogliere i dati, è tipico degli studi di
comunità, che si sono svolti sie negli Stati Uniti che in Italia. Sono studi di antropologi, sociologi che si recano
in un posto (gruppo o paese) ed esaminano ciò che vogliono esaminare.
- Conosciuto
- Sconosciuto
Esempio di studi di comunità:
Middletown, libro, che riporta gli effetti che ha avuto la comunità dopo la crisi del ’29. Primo esempio di
studi di comunità, ripetuto nel tempo fatto da Lynd e alcuni ricercatori  hanno condotto uno studio di
ricerca approfondito di campo su un piccolo centro urbano americano per scoprire norme culturali chiave
e meglio capire il cambiamento sociale. Il primo studio fu condotto durante gli anni 1920 prosperi, che
cominciano in gennaio 1924, mentre il secondo fu scritto, con molto meno ricerca sul campo, tardi nella
Grande Depressione negli Stati Uniti.
La parola "middletown" è stata destinata per suggerire la piccola città americana media o tipica.

…Una ricerca simile è stata fatta anche in un paese italiano (paese della Basilicata in provincia di
Potenza)
da parte di due autori americani (Banfield)…
Hanno rilevato:
Familismo amorale  valore centrale di questa comunità era la famiglia. Il resto era meno rilevante. La
comunità meridionale italiana non ha motivazioni altruistiche e non suppongono che gli altri ne abbiano.
I ricercatori dicevano che era un fattore negativo, ma alcuni (non so chi), dicono che possa essere utile
all’individuo come sostegno, aiuto, utile per lo sviluppo di questa comunità. Hanno creato dei dibatti
culturali.

Anderson  aveva studiato i barboni (i senzatetto), per un anno anche lui ha vissuto come i senza fissa
dimora. Fenomeno iniziato negli Stati Uniti che poi si è diffuso anche nelle città europee e in Italia.
Caratteristiche dei senzatetto:
- Molti di loro sono dipendenti da alcol e tabacco
- Diminuzione dell’età
- Mancanza di volontà di voler essere aiutati (rifiuto del consorzio umano), vogliono stare da soli
- Aumento
- Aumentato il grado di cultura (non sono analfabeti, sono istruiti)

Strumenti principi utilizzati dalla sociologia  Interviste e questionari

La ricerca sociale distingue 3 tipi di interviste (colloquio tra una o più persone):

 In profondità  richiede tempo, cerca di risalire ad aspetti che non vengono detti apertamente, cerca di
vedere le viscere dell’individuo, più inconsce. Focused, c’è un tema specifico e io cerco di andare a fondo.
L’uso di questo strumento è quasi clinico-psichiatrico, il tempo dell’intervista può essere molto lungo.
Esempio:
- Test proiettivi: I test proiettivi sono strumenti psicologici, costituiti da stimoli visivi intenzionalmente
ambigui. Vengono sottoposti al soggetto che si vuole studiare. La persona deve dire cosa vede e in base a
quello che coglie, emerge la sua personalità  Test do Rorschach: è un noto test psicologico proiettivo
utilizzato per l'indagine della personalità.
- TAT (Test Appercezione Tematica)  è una prova proiettiva che si basa sulla invenzione di storie a
partire da una serie di immagini. Nel processo narrativo, ognuno di noi trasferisce aspetti della propria
esperienza di vita ed esprime anche elementi inconsci.
- SCT (Test del completamento della frase)

 Semi-strutturata (o a canovaccio)  Possono servire successivamente alle verifiche strutture, che si basano
su un modulo preciso, che po' avere domande aperte o chiuse.
L'intervista semi strutturata prevede una traccia che riporta gli argomenti che necessariamente devono essere
affrontati durante l'intervista; essa può essere costituita da un elenco di argomenti o da una serie di domande a
carattere generale.
A ogni persona vengono posti alcuni quesiti selezionati, lasciando libero l'intervistatore di elaborare e porre
altre domande in base alla conversazione o alla risposta che precede.
 Strutturata  vero e proprio questionario, con delle risposte già prefissate. Quello che caratterizza i
questionari dipende un po' dal metodo di somministrazione degli stessi,

Modalità di somministrazione

Modalità Costo Tasso di risposta


Collettiva Nullo Totale 100%
E-mail Nullo elevato (dipende da chi lo ricevi)
Diretta (face to face) Nullo Totale 100%
Per strada Nullo Inferiore
Telefono Limitato Elevato
Posta Costo più basso 20% (dipende da chi lo ricevi)

Il tasso di risposta può variare (numero di domande, emittente, specifico o vago…). Nel caso del telefono, delle e-mail
e della posta, il tasso di risposta può variare a causa del diffondersi delle truffe.
L’intervista diretta mi consente la visione, è più sicura perché c’è un rapporto diretto face to face.
Un sondaggio ha meno domande di un’indagine.

Pre-test, serve al ricercatore per vedere se il questionario scorre, cosa mettere prima, cosa mettere dopo, serve anche
per vedere se tute le domande sono comprese. È una fase essenziale.

Queste indagini possono essere di 2 tipi:


 Universalistiche  tutta la popolazione, intesa come tutti i soggetti che voglio analizzare
Esempio: tutti gli studenti di Relazioni Pubbliche
 Campionarie  una parte della popolazione, un campionamento preciso. Tiene conto di più variabili (sesso,
età, ecc..). Il campione, oltre ad essere rappresentativo, deve essere simile all’universo, ovvero, a volte è
importante sapere come viene fatto un campione.
Esempio: devono essere 600 donne e 600 uomini.
Il campione può essere:
- Casuale  ?
- Sistematico  ?
- Stratificato  ?

28/03/2022-31/03/2022

Sociologia

PRODROMI DELL’AZIONE SOCIALE  motivi che spingono ad agire (possono essere bisogni sociobiologici o
sociali). Le persone agiscono in base ai bisogni. Quindi l’azione sociale.

 Bisogni primari  necessario soddisfare, sennò non si sopravvive (bere, mangiare, dormire, curarsi,
procreare, comunicare, vestirsi)
 Bisogni secondari  causa sociale esterna

I bisogni possono mutare nel tempo, c’è una certa relatività.


Esempio:
Per una persona anziana non è necessario il telefono, per i giovani è diventato essenziale

La dimensione affettiva
C’è una dimensione che spinge all’azione  dimensione affettiva (emozioni  di scarsa durata, dato da stimoli esterni,
sentimenti  più duraturo nel tempo, stato d’animo  lieve intensità, caratterizza l’individuo), non rimane soltanto una
cosa intrinseca dell’individuo, ma si esprime anche all’esterno.
Insieme dei sentimenti che prova un individuo che lo spingono ad agire e che lo caratterizza dal punto di vista della
sfera della personalità.

Le emozioni si suddividono in:


 Primarie  sono le emozioni universali, che tutti provano. Teoria di Hekman  gioia, rabbia, tristezza, paura,
disgusto, sorpresa. Sono evidenti già da quado si è neonati. La funzione delle emozioni primarie è quella di
comunicare il proprio aspetto, di prepararsi all’azione e di mostrare segnali fisiologici di stare provando questa
emozione/sentimento/stato d’animo (espressioni del volto ci fanno capire e comunicano agli altri le proprie
emozioni, sentimenti, stati d’animo)
 Secondarie  Le emozioni secondarie si sviluppano più tardi, dopo il secondo anno di vita, sono
accompagnate dallo sviluppo anche dei sentimenti.

Diversità sociale  ci sono emozioni, sentimenti e stati d’animo tipici di alcune culture che si esprimono più
frequentemente in una cultura piuttosto che un’altra.
Addirittura, ci sono culture che non hanno termini per identificare determinati stati d’animo, che magari sono comuni
per altre culture.
Esempio:
In alcune culture, la parola “ira”, è inesistente, non esiste una parola che va ad indicare questa emozione

Ci sono alcuni popoli che trattengono di più le emozioni, i sentimenti e i propri stati d’animo, altri che invece le
manifestano più facilmente. È come se ci fossero delle regole sociali non scritte (esempio: non ridere durante un
funerale).

Lavoro emozionale (Hochschild)  ricerca qualitativa condotta attraverso interviste ad assistenti di volo, l’autrice
definisce il lavoro emozionale, differenziandolo da quello fisico e cognitivo, come un “ lavoro che richiede di indurre o
sopprimere un sentimento al fine di sostenere un espressione esteriore che produca uno stato mentale in un altro, in
questo caso il sentimento di sentirsi protetti in un luogo sicuro.”
Regola di rispetto dell’altro, di non esprimere le emozioni, per coloro che ha ruolo di contatto con il pubblico.
Dimostrare sicurezza anche quando c’è paura (hostess, camerieri, relatore pubblico).
Alcune professioni richiedono questo trattenimento di emozioni, o di mostrarne altre rispetto a quella che si prova
realmente in quel momento  devianza emozionale  “disequilibrio disturbato” tra emozioni espresse e sperimentate,
quando le emozioni espresse dalle persone combaciano con le aspettative del contesto, ma sono in contrasto con quelle
realmente provate. “forma di conflitto persona-ruolo proveniente dal conflitto tra emozioni espresse e vissute”.

Sentimenti che più di altri hanno un ruolo sociale:


 Paura  è un sentimento diffuso che si ritrova sin dall’antichità, persino nell’architettura (esempio: costa della
puglia c’è solo spiaggia, i paesi sono costruiti più indietro perché c’era paura dei pirati  saraceni).
La paura si evolve, prima ad esempio, c’era paura che il cibo venisse a mancare, ad oggi la paura del cibo si è
evoluta e c’è paura che il cibo sia contaminato.
Per certe paure si crea un capro espiatorio, qualcuno a cui attribuire la colpa (peste), di fatto, ciò ha una grande
impatto sociale.
L’umanità è sempre stata animata da violenze, per questo si formano determinate paure.

- La fobia  è una varietà di paura eccessiva, per lo più immotivata e quindi di carattere patologico verso
un determinato oggetto (è specifico) (esempio: tripofobia, claustrofobia, aracnofobia, talassofobia).
Sindrome di Icaro (paura di volare)  ha un impatto sociale.
- Ansia sociale  è una paura più leggere, rispetto alla fobia.

 Fiducia - Simmel  l’umanità non esiterebbe se non ci fosse la fiducia, è qualcosa che ci collega. Il primo
rapporto di fiducia dell’infanzia è quello del bambino verso la madre.
 Fiducia interpersonale  verso altri individui.
 Fiducia sistemica  verso il sistema in generale o parte di esso. È rivolta al sistema sociale o ad alcune
parti di questo.

Esempio:
Alla base della circolazione del denaro c’è questa fiducia per cui se io do 20 € posso prendermi una
determinata cosa, e di conseguenza anche chi riceve i miei 20 € può comprare altro e così via.

La sfiducia sia negli individui sia nel sistema può generare un aumento di controlli. Non permette lo
sviluppo. Può causare anche emigrazione (da parte di giovani, a causa della sfiducia nel sistema italiano di
trovare lavoro in determinati settori in cui si sono formati).
Indicatori di sfiducia  indicano un’assenza di sfiducia nello stato.
Esempio:
- Agenzia delle entrate, sfiducia che le persone non dichiarino i soldi veritieri.
- Persone che si rivolgono alle banche per depositare i soldi, ciò però comporta un costo sociale, perché io
devo pagare la banca perché quest’ultima mi tenga i soldi sotto controllo, anche questo deriva dalla
sfiducia.
- Sztompka  Ha analizzato i paesi dell’est europeo che erano usciti da fine anni ’90 dall’Unione
Sovietica, egli si aspettava che in pochi anni questi paesi avrebbero avuto un forte progresso, invece non è
stato così. Dice che la causa di questa mancanza di forte progresso è legato alla mancanza di fiducia della
popolazione.

Sztompka fa una distinzione tra varie tipologie di fiducia:


- Generalizzata 
- Segmentale  io ho fiducia nella giustizia
- Tecnologico  trasporti reti, informatiche. Ho fiducia che se io andrò in stazione troverò il treno
che mi porterà a casa
- Organizzazionale  si riferisce all’università, all’esercito.
- Commerciale  si riferisce alla fiducia di qualche marchio, per la qualità ad esempi (mi fido della
Apple)
- Posizionale  si riferisce alla fiducia del medico, del farmacista, ecc..
- Personale  si riferisce all’individuo, ad esempio io ho fiducia di qualcuno e lo voto alle elezioni

Onore  sembra un sentimento antico, legato al ‘900, ai soldati, ma in realtà è ancora molto diffuso in alcuni ruoli o
ambiti sociali. Tipico nelle aree meridionali (Grecia, Sicilia, Corsica, Sardegna). Sentimento di difesa della propria
identità del proprio essere, della propria famiglia. Citato anche nei codici italiani.
Esempio:
Fino agli anni ‘80/’90 esisteva in delitto d’onore, che prevedeva la riduzione della pena dopo l’uccisione della moglie.

Onore dello scienziato  deve agire per l’interesse degli altri, per l’umanità, non per i propri interessi.
Qualità che rendono uno scienziato degno d’onore:
- Comunitarismo le scoperte che lui fa devono essere messe a disposizione a tutta la comunità di cui
lui fa parte.
- Universalismo  non ci deve essere distinzione tra scienziati maschi o femmine.
Disinteresse personale (?)

Ego (io) Alter (tu-l’altro)

 La mia azione può essere di svantaggio o vantaggio. Posso fare un’azione che possa essere id vantaggio e per
me e per l’altro e qui si parla di azione di cooperazione  tutti e due da questa azione ne ricaviamo qualche
vantaggio.
 Situazione in cui ho vantaggio solo per me  egoismo
 Situazione che va a vantaggio solo all’altro  altruismo
 Situazione che vada a gravare a entrambi  dispetto

Il comportamento dell’individuo può essere generato anche dal ruolo sociale (posizione che l’individuo occupa nei
diversi gruppi di cui fa parte) che abbiamo, azione individuale può essere legato alle aspettative degli altri
Il secondo filone di ricerca e della sociologia è il concetto di gruppo sociale.
Il gruppo è un insieme di individui, in interazione fra di loro che hanno una finalità comune. Un gruppo può essere
composto dalla diade (due persone).
Definizione di sociologia deriva da Cooley, suddivide:
 Gruppi primari  fatti di pochi individui che sono in contatto tra di loro, che non hanno regole formali per il
loro gruppo. C’è mutuo reciproco sostegno, si aiutano fra di loro, non c’è dimensione strumentale. Prevale la
reciprocità.
Esempio: la famiglia (nucleare), gli amici, parentela (è la famiglia allargata), il vicinato (ha perso valore)
 Gruppi secondari  è opposto al primo, c’è un legame utilitaristico, governato da regole formali.
Esempio: gruppi di lavoro

Le famiglie come gruppi primari


Esistono diversi tipi di famiglia secondo diverse categorie. Legame (gamos) iniziale può essere tra uno o più persone.
Poligamia  può essere poliandria o poliginia
Matrimoni:
 Endogamici  Endogamia invece è l'obbligo di prender per moglie una donna appartenente allo stesso gruppo
sociale dell'uomo
 Esogamici  L'esogamia è l'obbligo che hanno i membri di un gruppo umano di prender per moglie una donna
non appartenente al gruppo stesso.

Dalla società moderna alla società post-moderna (attuale) si è passati dalla famiglia patriarcale alla famiglia nucleare. È
stato istituito il divorzio, possibilità di sciogliere il gamos (legame) iniziale, questo ha generato tipi di famiglie. Dal
divorzio può sorgere un altro tipo di famiglia:
 Monofamiliare (unifamiliare)  A+B = singoli, diventa una famiglia unifamiliare.
 Famiglie ricostituite  I due che si sono smaritati si maritano con un altro partner.

È diminuito il numero di anni delle persone che stanno insieme. Instabilità matrimoniale, nel tempo è aumentato il
divorzio.
Aumento delle famiglie ricostituite, c’è una frammentazione dei modelli, è aumentata anche la coppia senza figli.
Sono aumentate le convivenze, famiglie senza gamos iniziale.

Cognomi diffusi in Italia (di quelli abbandonati?)


Esposito (cognome dei bambini abbandonati, molto diffuso a Napoli) Diotaiuti, Diotallevi, Sperandio

07/04/2022

ASSOCIAZIONI→ gruppo parzialmente primario. Nascono nel medioevo.


Tocqueville → era andato in America negli anni '30 per studiare il sistema penitenziario americano. Considera le
associazioni come un baluardo democratico.
Le associazioni possono avere un fine:

 Strumentale, quindi che permettono di raggiungere uno scopo specifico.


 Espressive, quindi che portano le persone a stare bene insieme. Ci sono diverse tipologie di associazioni:

 Assistenziale → associazione espressiva

 Sportiva

 Politica → associazione strumentale

 Religiosa

 Culturale

 Ecologica

 Ricreativa

 Economico-sindacale

 Service club

Movimenti → gruppi di persone che si radunano per qualche finalità. Non sono formalizzate come le associazioni, sono
più informali.
Si dividono in movimenti strumentali e espressivi.
Esempio: Movimento studentesco 1970-1975 → nasce con lo scopo di far emergere problemi legati all'istruzione
pubblica e alle riforme scolastiche, che portano gli studenti ad occupare le università.

Esempio: Movimento contro la guerra in Vietnam e la bomba atomica o movimento operaio 1950-1970

Ci sono diverse tipologie di movimenti:

 Coscientizzazione etica

 Studenteschi

 Politici

 Economici- operai

 Umanitari

 Femminista

 Consumerismo → es. Battaglia contro chi fuma nei luoghi pubblici

 Ambientali e ecologici

 Genere

I movimenti si dividono in:

 Reazionari e passatisti, che vogliono tornare al passato

 Rivoluzionari → es. Black bloc

 Conservatori, che non vogliono cambiare la situazione attuale


 Riformatori → es. Femminismo

Tarrow  suddivide i movimenti in base al modo di operare:

 Violento o pacifico

 Single issue o large issue, quindi se è un problema specifico o una questione generale.

11/04/2022

CULTURA
Definizione data dall’antropologo…
Insieme integrato di tradizioni, norme, valori, modi di pensare, modi di agire propri di una comunità trasmessi da una
comunità all’altra  definizione data dai sociologi.
Tutti gli uomini vivono in una cultura. Nella cultura, un ruolo rilevante lo assume la religione.
Gli antropologi aggiungono che si incarnano anche in manufatti, cioè per gli antropologi, anche un cucchiaio, un’arma,
on oggetto qualsiasi è cultura.
I valori sono le linee guida presenti nelle comunità che indirizzano anche le norme stesse. I valori impregnano la vita
comunitaria. L’osservazione permette di cogliere alcuni aspetti della vita sociale.

Come si trasmettono questi modi di pensare, di agire? Quali sono gli agenti della trasmissione della cultura?
 Famiglia
 Letteratura
 Arte
 Mass media (recente)
 Orale (antichità)
 Commerci (antico)
 Religione
 Conquiste belliche (fonte di trasmissione della cultura)

Ad oggi le modalità di trasmissione sono molto più veloci, è immediato, è rapida.


Esempio: moda
Che metodo utilizzo per ricavare i valori di una cultura?
 Indagine campionaria

- Scala dei valori  stabilisce l'ordine di importanza dei valori che ogni individuo e gruppo sociale
considera corretti, come rispetto, umiltà, tolleranza, solidarietà e molti altri.
Esempio: quanto peso dai alla famiglia da 1-10?

Secondo Schwartz, esistono dei valori universali (è un azzardo parlarne), che tutto il mondo ha.
Universalismo, Benevolenza, Conformismo, Tradizione, Sicurezza, Potere, Successo, Edonismo, Stimolazione,
Autodirezione.

Sorokin (fondatore della scuola di Harvard) ha distinto le culture in 3 tipi:


 Orientale (idealistica), rilievo alla spiritualità
 Occidentale (materialista-sensista- consumistico)
 Ideazionale, rilievo sia agli elementi spirituali sia all’aspetto materiale della vita

Grecia di Pericle e il Rinascimento italiano, secondo lui (cosa?)

Altro tentativo per definire le culture, fine anni ’90, dovuto ad un geografo che aveva visto delle aree di
contrapposizione che potevano generare ulteriori conflitti (come poi è avvenuto).

Elemento base-centrale (secondo degli studi antropologici  studiano qualche elemento che spieghi la comunità e che
dia un senso a tutto il resto)
Esempio: studiando gli indiani è stato rilevato che l’elemento base della loro cultura è il bisonte
Gruppi etnici  sono quelli che mantengono. Hanno un insieme di valori, norme, tradizioni da mantenere. L’etnia è un
gruppo che condivide determinate caratteristiche.
Folklorizzazione delle etnie: ci sono delle manifestazioni, degli aspetti culturali che vengono mantenute che però non
hanno un significato nella vita quotidiana.

Rapporti tra le etnie


A volte ci sono dei rapporti di potere, che nel tempo possono variare. Possiamo avere dei modelli di rapporti tra gruppi
etnici. Si parla di maggioranza (dominanza) e minoranza.
 Dominanza 
 Minoranza 

Modelli di rapporti esistenti fra gruppi che si ritengono di culture diverse(?)


 Genocidio  omicidio pianificato, io ammazzo te perché sei di questa razza (ebrei, armeni, indiani di America)
 Convivenza interetnica  gente che sta da tantissimi anni insieme (Svizzera, Trentino Alto-Adige) e
condividono la lingua
 Subordinazione (Apartheid)  si vive insieme ma con diritti diversi, segregazione
 Trasferimento coatto delle minoranze  gente che viene presa e messa da un’altra parte
 Tutela legale delle minoranze  vengono tutelati

5/05/2022

RELIGIONE
Insieme di credenze, professate da un gruppo mediante dei riti. In qualche modo la religione detta anche regole morali.
Ha una visione del mondo (cosmogonia), queste credenze, da cui ne derivano alcuni dettami regolamentari.
Le credenze definiscono, servono per orientamento dell’individuo nel mondo.
Riferimento Durkheim  si occupa del sacro.
 Sacro  Sacro si riferisce a tutto ciò che è considerato parte del mondo soprannaturale e che ispira
soggezione, rispetto e riverenza non è tangibile, visibile.
 Profano  Profano si riferisce a tutto ciò che è considerato parte del mondo ordinario e quindi comune e
familiare.

La religione si occupa delle cose sacre (edifici, simboli religiosi, oggetti, arte, città). Testi sacri di ogni religione, su cui
i credenti si basano.

Credenze
 Monoteisti  credenza che esita solo un dio (ebraismo, cristianesimo, islamismo)
 Politeisti  credenza che esistano più dei per ogni attività umana

Il gruppo
C’è una dicotomia abbastanza netta, sono:
 Chiesa  è una struttura istituzionale, ha una struttura gerarchica, si basa su dei testi sacri, ha dei propri adepti
e al proprio interno si distinguono i ministri del sacro.
 Setta (separata, nasco da una chiesa e puritani si staccano)  è meno istituzionalizzata (sataniche, Scientology,
testimoni di Geova). È più effimera nel tempo, legata a leader carismatici. È più impegnativo aderire ad una
setta, bisogna dimostrare sempre l’appartenenza a quel gruppo.
- Sette eclettiche  hanno un credo, un insieme di credenze coerenti fra loro, varie ma coerenti. Più
organica
- Sincretistiche  diversa tradizioni, mettono insieme più tradizioni religiose, anche con elementi
contrastanti.
Differenza tra chiesa e setta esempio:
Due esempi paradigmatici:

Chiesa cristiana/cattolica Testimoni di Geova


Ampiezza Meno ampia
Legittimazione sociale (riconosciuta formalmente) Non è del tutto riconosciuta socialmente
Gerarchia precisa Meno gerarchizzata
Oltranzista Meno oltranzista
Apertura Chiusura (devi entrare attraverso un battesimo collettivo)

Riti
 Iniziazione  battesimo (è di passaggio, perché entri a far parte di quel gruppo), prima comunione,
matrimonio,
 Confermazione  .. vedi tu da sola

Regole morali
Etica, la morale, io faccio parte di questo gruppo; perciò, io seguo le regole morali (che ogni religione ha).
Secolarizzazione  fenomeno che ha ridotto l’influenza religiosa, ha interessato diversi paesi europei, è crollato
l’aspetto esterno della religione, è subentrata la visione personale.

09/05/2022

DEVIANZA
È il comportamento che viola le regole sociali, andare contro queste regole, se c’è anche una disapprovazione sociale, si
tratta di devianza.
È un concetto relativo, temporalmente e spazialmente, non è assoluto. Quello che è deviante in un certo momento
storico può non esserlo in un altro, questo vale anche per i luoghi.

Teorie esplicative della devianza:

 Bio-fisica  il deviante è colui che è lombroso (determinate caratteristiche fisiche, chi le aveva poteva essere
considerato deviante).
A questa associazione si è sostituita negli anni ’70 la spiegazione biologica, dove si sostiene che alcuni hanno
un qualche enzima o gene che ti porta a comportarti in un certo modo e non l’ambiente sociale.

La biologia, in quali comportamenti può rientrare?


- Per quanto riguarda l’alcol, si dice che le donne abbiano un enzima in meno, è approvato.
- Depressione, capita in alcuni casi di donne che hanno appena partorito e manifestino la depressione post-
partum
- Suicidio, non è certo

 Conflittuale  i devianti sono coloro che vogliono a vere le stesse cose che hanno le classi superiori, perciò si
comportano in modo diverso, andando anche contro legge, in quanto sono di una classe inferiore.
Teoria di derivazione marxiana, società basata sulla disuguaglianza, sulla classificazione
Esempio:
Anni fa c’erano delle bande organizzate che rapivano persone dello spettacolo, affinché la gente pagasse per il
riscatto.

 Ecologico ambientale  la devianza è qualcosa che è collocato in certi luoghi, prevalente in alcuni ambiti.
L’autore di riferimento è Sutherland (scuola di Chicago)  associazione differenziale  si è messo a vedere
le statistiche, è emerso che in alcuni quartieri, la definizione di devianza era diversa rispetto ad altri ambienti.
Per lui vale il principio dell’associazione differenziale. Influenza dell’ambiente, l’associazione viene in
ambienti, contesti in cui alcuni comportamenti sono considerati devianti, addirittura potrebbero essere
considerati come atti di bravure, che fanno onore. Questo filone da rilevanza all’ambiente, in quanto questo
potrebbe influenzare qualcuno a comportarsi o ad essere più propenso a comportarsi in un determinato modo.
Esempio:
Uno che nasce nel Bronx è più facile che sia propenso a fare atti di vandalismo o criminalità, e potrebbe essere
considerato anche normale. Un altro esempio potrebbe essere anche Scampia.

 Funzionalistico  Merton  la società propone dei fini, ci sono dei traguardi da raggiungere, ci sono dei
mezzi a diposizione degli individui Mete-mezzi. Definizione più ampia. Lui dice che la devianza è legata a
questi fini sociali, legati anche ai mezzi a disposizione per raggiungerli.
Esempio: la meta della società americana è quella di fare soldi.

- Comportamento conforme  accetta sia le mete sia i mezzi


- Comportamento innovatore  accetta queste mete, ma non i mezzi. Cerca di trovare i mezzi,
andando però contro (esempio: proibizionismo, mafia) le regole sociali. Sono devianti
- Comportamento ritualista  quello che non accetta le mete ma si i mezzi. Burocrazia?
- Comportamento rinunciatario  non accetta né le mete né i mezzi. (esempio: Hippie). Si
distaccano dalla società e dalle sue regole.
- Comportamento ribelle  vuole cambiare sia le mete sia i mezzi

 Teoria dell’etichettamento (interazionistica)  tu compi un atto però vieni bollato dalla società. Devianza
causata dalla reazione sociale. Crei una etichetta (stigma), se dicono che sono così, allora io mi adeguo alle
vostre aspettative comportandomi nel modo con il quale mi avete etichettato
- Devianza primaria
- Devianza secondaria

 Tsutomu (filone utilitaristico)  io ho scelto razionalmente di essere così. Mi conviene perché mi pagano
posso fare tutto.
Esempio: chi lavora per i grandi giri di spaccio (le sentinelle)

La devianza può distruggere la società e distruggere la fiducia della gente che ha nelle strutture sociali. Può avere anche
in qualche modo effetti positivi, come ad esempio i cambiamenti sociali, o far capire che c’è qualcosa che non va.

Durkheim (funzionalista) dice che a volte la devianza serve alla coesione sociale, creando una maggiore integrazione,
una sorte di coesione morale. Con maggior integrazione sociale, la società diventa unita, contro i devianti.
Esempio:
Rapimento di Aldo Moro (democristiano, personaggio della scena politica, ad un certo diventò fautore dell’incontro tra
le due fazioni (compromesso storico) tra comunismo e democrazia cristiana.
Lo hanno tenuto 55 giorni prigioniero, poi le brigate rosse lo hanno ammazzato, fatto trovare morto in un’automobile,
tra la sede della democrazia cristiana e quella del comunismo (atto simbolico).
Questo delitto ha comportato, la fine delle brigate rosse, perché la società ha reagito in maniera collettiva, con una sorta
di rito sociale. In qualche modo ha creato una sorta di integrazione sociale, ha reso la società più unita contro questa
cosa.

Che aspetti negativi ha la devianza?


- La devianza ha un costo sociale.
Esempio: banche sono protette, i vetri sono resistenti al proiettile, tutte precauzione per affrontare eventuali
comportamenti di devianza sociale (furto).
- Se la devianza è diffusa, può creare mancanza di fiducia nelle regole sociali e portare le persone ad appoggiare
il comportamento deviante (non pagare il biglietto dell’autobus  lui non paga? E allora non lo faccio
nemmeno io).

12/05/2022

LE DIPENDENZE
È un concetto a cavallo tra diverse discipline, hanno cominciato a parlarne gli psicologi.
È una condizione iniziale e anche finale dell’uomo, questo conetto è stato poi preso dai politologi negli ani ’70,
parlavano di dipendenza dalle superpotenze (dipendenza tecnologica).
Quello di cui si occupano di sociologi, sono i comportamenti che sono legati ad una quasi costrizione dell’individuo, la
dipendenza è qualcosa che obbliga l’individuo ad agire in un certo modo.
Di queste dipendenze alcune sono tipiche, altri sono comportamenti estremi di una vita normale. Quando questi
comportamenti assumono questi tratti di costrizione allora possiamo parlare di dipendenza.

Caratteristiche delle dipendenze:


 Non si può fare a meno di qualcosa
 Dipendenza patologica  quando questo comportamento diventa il centro dell’esistenza, tutto il giorno penso
a come fare per attuare la mia dipendenza. La dipendenza diventa l’aspetto centrale dell’esistenza
(dominanza).
Dipendenza una volta era riferito solo alle sostanze (negli anni della droga in Italia), negli anni a partire dal
2000, la lista si è allungata, non più solo sulle sostanze ma anche ai comportamenti.
I ricercatori distinguon:
- Dipendenze di tipo chimico, riferito alle sostanze
- Dipendenze comportamentale, riferito al comportamento
Le une e le altre hanno dei tratti comuni, come adempio il desiderio spasmodico (craving  brama)
Altro aspetto che accomuna queste dipendenze è il percorso che l’individuo fa e i trattamenti sociali post
dipendenza.
 Ripetizione del comportamento nonostante la consapevolezza . L’individuo è consapevole al danno che reca
a sé, come con il fumo, sai che poi ti si ritorcerà contro. Persistenza del comportamento.
 Polidipendenza  dipendenza a più cose
 L’individuo da solo è incapace di smettere , se ne esce in genere mediante l’aiuto di altri, occorre un aiuto
esterno
 Ricaduta  Possibilità di ritornare indietro (smetto di fumare e poi riinizio), vale
 Aspetto economico, la dipendenza richiede un costo, soprattutto quella legata alle sostanze.
 Frenesia preassunzione
 Perdita di controllo
 Tolleranza  per quanto riguarda le sostanze, il corpo umano tende ad aumentare le dosi per avere lo stesso
tipo di risposta piacevole
 Disagio psicologico e fisico, quando il comportamento viene interrotto
 Negligenza

Caratteristiche comportamentali che accomunano le varie dipendenze.


Sostanze:
 Droga  a cominciare dagli anni ’80 ha interessato sempre di più aree più vaste. Universo potenziale (è la
misura) di consumatori di droga sono 40 mln. TOT. I drogati in Italia sarebbero 200.000. Rispetto agli anni ’80
è diventata più un fatto sociale (influenza sociale- gruppo sociale), mentre in passato era prevalentemente una
cosa individuale.
 Alcol  U.P. 40 mln. TOT 6 mln. È una sostanza che porta alla morte, come anche le droghe e il fumo.
 Fumo  U.P. 50 mln. TOT. 11 mln. Le prime notizie che abbiamo sono nel ‘500.
I soldati italiani sono stati i primi ad iniziare a fumare. Guerra Crimea 1860. Da metà ‘800 è partito il boom
delle sigarette. Il periodo del fumo è stato in tutto il ‘900, in termini di diffusione. A partire dagli anni ’80 si
sono visti gli effetti negativi sulla salute, perciò c’è stato un consumerismo (serie di azioni rivolte a
sensibilizzare la gente al fenomeno, cercando di mettere in luce gli aspetti negativi del fumo).
 Farmaci 
 Alimenti 

Comportamenti:
 Sesso  30 mln 1M
 Azzardo  40 mln. Tot 1M
 Sport  Tot. 800.000
 Affetti 
 Consumo  50 mln. 2,5 mln
 Lavoro  20 mln. 1 M

Negli ultimi anni è calata la dipendenza da sostanze ed è aumentata quella dei comportamenti.
Negli ultimi

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