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ISBN 978-88-492-
PROVINCIA DI LATINA
PROGETTO MONITORAGGIO
ACQUE SUPERFICIALI INTERNE E COSTIERE

Atlante
delle sorgenti
della provincia
di Latina
A cura del Settore Ecologia e Ambiente della Provincia di Latina
Coordinamento:
dott.ssa Nicoletta Valle, dirigente del Settore Ecologia e Ambiente
dott. Carlo Perotto, dirigente del Settore Pianificazione e Trasporti

Autori:
C. Gazzetti
A. Loy
S. Rossi
P. Sarandrea

Collaborazioni:
Hanno collaborato ai rilievi in campo:
− dott. Geol. Carlo Perotto
− dott. Geol. Massimiliano Ticconi
− dott. Nat. Sofia Parente
− dott. Nat. Emanuela Perinelli
− dott. Andrea Capobasso
− dott. Ing. Fabio Xaxaxis

Si ringraziano il dott. Geol. Nello Ialongo, il dott. Geol Alessandro


Carlomagno, il Geom D’Andrassi che hanno messo a disposizione la loro
esperienza e a loro conoscenza del territorio. Si ringraziano inoltre tutti i
cittadini incontrati durante i rilievi, di cui non è qui possibile riportare i
nomi, che con entusiasmo ci hanno raccontato la storia e i loro ricordi delle
aree sorgive e dei fontanili accompagnandoci spesso sui luoghi.
Indice

7. Prefazione

9. Introduzione

11. Caratteri geologici e idrogeologici del territorio provinciale


11. Geologia
12. Idrografia
13. Idrogeologia

15. Censimento delle sorgenti


15. Metodologia e fonti dei dati
17. La banca dati
18. L’attività di monitoraggio
19. Classificazione delle sorgenti
21. Guida alla lettura dell’Atlante

23. Glossario

25. Bibliografia

Atlante delle sorgenti


30. Struttura Idrogeologica dei Monti Lepini
102. Struttura Idrogeologica dei Monti Ausoni
158. Struttura Idrogeologica di Monte Grande
176. Struttura Idrogeologica dei Monti Aurunci Occidentali
188. Struttura Idrogeologica di Monte Maio
208. Struttura Idrogeologica di Monte Circeo
212. Sistema Acquifero della Valle dell’Amaseno
222. Struttura Idrogeologica dei Colli Albani
240. Arcipelago Pontino
242. Sistema Acquifero Pontino pedemontano
252. Sistema Acquifero Costiero
262. Sistema Acquifero Eterogeneo Sud Pontino
276. Sistema Acquifero Piana di Fondi
278. Altre sorgenti
286. Sorgenti sottomarine
Prefazione

robabilmente, fino a ieri, non avevamo una conoscenza esauriente sul-

P
le sorgenti acquifere esistenti sul territorio pontino. Né avevamo una
valutazione specialistica su ciascuna di esse.
L’Atlante delle Sorgenti della Provincia di Latina che segue queste bre-
vissime considerazioni costituisce una risposta compiuta a lacune an-
tiche ed uno strumento di grande utilità nell’attività di pianificazione
del territorio basato sui principi dello sviluppo sostenibile quale l’attuale governo del-
l’Ente aspira a realizzare.
La pubblicazione si inquadra nell’ambito del “Progetto monitoraggio delle acque su-
perficiali interne e costiere della Provincia di Latina”. Essa incrementa il patrimonio
conoscitivo sulla materia e si presta alla lettura di un pubblico variegato anche al fi-
ne di accrescerne la sensibilità su una risorsa che non è per sempre e che, in quanto
tale, esige – oggi più di ieri – un approccio rispettoso e commisurato alle effettive ne-
cessità.
Curato dalla Tecnostudi Ambiente S.r.l. di concerto con il Settore Ecologia ed Am-
biente della Provincia, il volume ha valenza descritta e spero possa includere tra i de-
stinatari i docenti delle scuole perché possano derivarne stimoli tali da trasmetterne
i contenuti agli studenti per elevarne formazione ed educazione al rispetto di ciò che
la natura ha donato all’uomo. E l’acqua è un grande dono!

Armando Cusani
Presidente della Provincia
Premessa

l censimento delle sorgenti costituisce uno stralcio tematico del “Progetto Mo-

I
nitoraggio acque superficiali Interne e Costiere”, con il quale la Provincia ha
pianificato le azioni necessarie per rispondere alle competenze attribuitegli
dall’art. 106 della L.R. 14/99.
L’esigenza di censire e raccogliere in un atlante sistematico tutte le sorgenti
non é certamente una novità ed è connessa con il valore strategico che la di-
sponibilità di risorse idriche riveste per lo sviluppo di qualsiasi territorio. Non a caso
nei primi decenni dell’unità d’Italia e fino alla metà dello scorso secolo furono effet-
tuati estesi studi di censimento e catalogazione di tutte le sorgenti da parte del Ser-
vizio Idrografico Nazionale. Successivamente, il boom economico e lo sviluppo urba-
nistico degli ultimi quaranta anni hanno modificato profondamente il territorio,
spesso in un contesto culturale poco lungimirante rispetto alla tutela dei beni am-
bientali e culturali. Solo negli ultimi anni si è presa coscienza, di fronte ad un bene
che comincia a dare segni di carenza, dell’inestimabile valore, oltre che economico,
anche ambientale, e culturale delle aree sorgive che, sin dai tempi della preistoria,
hanno costituito un polo di attrazione per le attività umane, sino ad essere conside-
rate vere e proprie aree sacre. Intorno alle sorgenti pontine sono spesso presenti im-
portanti beni storico-archeologici che possono spaziare dalle tracce di insediamenti
preistorici a resti di ville e opere di captazione romane e preromane, monasteri, ere-
mi, mulini, antichi lavatoi e fontanili. Vi sono parchi ed aree naturali di bellezza ina-
spettata, spesso nascoste dallo stato di abbandono, dall’inaccessibilità per il pubbli-
co o da opere ed infrastrutture che non contribuiscono a valorizzarne le potenzialità
paesaggistiche.
La volontà di creare un Atlante delle sorgenti della Provincia di Latina è maturata,
per evidenti ragioni, durante la stesura del piano territoriale dove, volendo definire
adeguati livelli di tutela per le aree sorgive, ci si è accorti che la documentazione di-
sponibile era “vecchia”, non rispondente all’attuale stato dei luoghi e, in generale, in-
completa e con un livello di dettaglio cartografico inadeguato. E del resto, la cono-
scenza di informazioni aggiornate e di adeguato dettaglio sull’ubicazione, la portata
delle sorgenti e i deflussi di base in alveo, le caratteristiche chimico-fisiche delle ac-
que e il loro utilizzo è fondamentale in qualsiasi analisi idrogeologica applicata alla
pianificazione basata sui principi di uno sviluppo sostenibile.
Il presente Atlante, per ovvie ragioni, non fornisce una caratterizzazione geologico-
idrogeologica e idrochimica di dettaglio di tutte le sorgenti presenti, in quanto la com-
plessità del contesto idrogeologico della provincia di Latina avrebbe richiesto studi
ed indagini specialistiche che trascendono gli obiettivi del presente lavoro. L’atten-
zione è stata mirata soprattutto alla definizione della corretta ubicazione delle emer-
genze individuando i punti sulla cartografia di dettaglio ed elaborando schemi illu-
strativi delle aree sorgive, associati a fotografie e ad una sintetica descrizione dello
stato dei luoghi. La descrizione viene completata da una sintesi delle misure di por-
tata e dei parametri chimico-fisici delle acque eseguite dai diversi autori, integrate,
anche a scopo di verifica e confronto ed aggiornamento, con misure eseguite apposi-
tamente per la redazione del presente volume.
Questa pubblicazione nasce quindi con l’ambizione di divenire un riferimento impor-
tante per eventuali futuri studi di approfondimento idrogeologico e, soprattutto, per
la tutela e la riqualificazione delle aree sorgive della Provincia di Latina.
Caratteri geologici e idrogeologici
del territorio provinciale

Geologia denza di importanti linee tettoniche disposte circa NE-


Il territorio della Provincia di Latina si estende lungo la SW (direzione antiappenninica) lungo cui sono visibili
fascia costiera del Lazio meridionale tra Torre Astura e gli effetti di movimenti tettonici con elevata compo-
la foce del Fiume Garigliano, e comprende, verso nord- nente trascorrente:
ovest, le pendici del rilievo vulcanico dei Colli Albani, • I motivi tettonici sepolti sotto i sedimenti della Valle
verso l’entroterra le dorsali dei Monti Lepini, Ausoni e dell’Amaseno che determinano la suddivisione tra i
Aurunci fino alla linea di spartiacque idrografico e infi- Monti Lepini e i Monti Ausoni;;
ne l’arcipelago delle Isole Pontine. • la “Linea di Itri", importante sistema transpressivo,
Il territorio provinciale può essere suddiviso in macro- lungo cui si fa coincidere la separazione tra i Monti
domini geologico-strutturali le cui peculiari caratteri- Ausoni e le dorsali degli Aurunci occidentali-Monte
stiche geologiche e morfologiche sono il risultato della Grande;
complessa evoluzione geologica che ha interessato l’a- • l’accavallamento dei Monti Aurunci occidentali sui de-
rea, in particolare, durante il Neogene e il Quaternario. positi miocenici del fronte di M. Fammera che li sud-
Le tre dorsali carbonatiche dei Monti Lepini, Ausoni e divide dai rilievi di M. Maio (Aurunci orientali)
Aurunci, allungate in direzione NW-SE, con cime che A partire perlomeno dal Pliocene e per tutto il Pleisto-
superano i 1500 m, costituiscono tre distinte unità tet- cene, un regime tettonico estensionale, connesso con
tonico-sedimentarie, accavallate verso NE sui Flysch movimenti isostatici, ha provocato il progressivo solle-
della Valle Latina (torbiditi argilloso-arenacee) per ef- vamento e la disarticolazione delle dorsali in grossi bloc-
fetto della tettonica compressiva Miocenica, che ha ge- chi che formano monoclinali dislocate a varie quote, im-
nerato la Catena Appenninica secondo un meccanismo mergenti prevalentemente verso NE. Si distinguono,
“arco-fossa” progradante da SW verso NE. I rilievi sono quindi, le Pianure costiere (Piana Pontina, Piana di Fon-
costituiti da vasti affioramenti di calcare a pasta fine, di, Piana di Formia-Minturno) costituite da settori del-
con intercalazioni dolomitiche, depositatisi in un am- la catena appenninica ribassati tettonicamente (graben)
biente marino di altofondo carbonatico, tra il Giurassi- e colmati da sedimenti terrigeni marini e continentali
co e il Cretacico superiore. Lembi di sedimenti del Ter- prevalentemente plio-quaternari quali:
ziario, più marnosi o silicoclastici, affiorano solamente • Formazioni sedimentarie plio-pleistoceniche: rappre-
in corrispondenza di alcuni importanti disturbi tettoni- sentate da argille e marne grigio-azzurre (presenti da
ci (per esempio la Linea Montelanico-Roccagorga sui Tor Caldara al confine NW), seguite da sabbie con li-
Monti Lepini). velli argillosi e conglomeratici (Formia) e calcareniti;
La separazione tra le diverse unità tettonico-sedimen- • Depositi continentali pleistocenico-olocenici: rappre-
tarie che costituiscono il rilievo si colloca in corrispon- sentati da travertini, dune sabbiose antiche (affioran-

Atlante delle sorgenti della provincia di Latina

Fig. 1 – Schema lito-stratigrafico del territorio della Provincia di Latina

ti nella piana), depositi palustri e lacustri, dune co- mento centrifugo rispetto all’apparato vulcanico, che
stiere recenti, alluvioni attuali lungo gli alvei dei cor- confluiscono, attraverso il canale allacciante Astura e il
si d’acqua e, localmente, detriti di falda sui versanti. Canale delle Acque Alte, verso il Tirreno;
Spesso, soprattutto in corrispondenza delle depressioni, La Pianura dell'Agro pontino presenta una idrografia
dei penepiani e dei versanti a minor pendenza, sono pre- superficiale le cui caratteristiche naturali hanno subi-
senti delle coltri di copertura più o meno spesse che in to, a seguito dell’ultima bonifica idraulica degli anni ‘30,
genere sono costituite da terre rosse, brecce più o meno una radicale trasformazione che ha visto la realizzazio-
cementate e piroclastiti derivanti dall’attività, durante il ne di nuove vie d’acqua, lo spostamento e/o l’arginatu-
Pleistocene medio-superiore, del Vulcano Laziale, dei più ra di interi tratti di corsi d’acqua naturali e, conseguen-
modesti apparati vulcanici interni alla catena appennini- temente, la sensibile alterazione dell’andamento delle
ca quali i centri di emissione della Media Valle Latina e il falde sotterranee. Il Canale delle Acque Alte a Ovest di
centro eruttivo di Giuliano di Roma nella Valle dell’Ama- Latina taglia da Nord a Sud la piana intercettando, pri-
seno, e al margine sud, del centro eruttivo di Roccamon- ma del loro arrivo nella piana, le acque della parte occi-
fina. In particolare, le Formazioni vulcaniche dei Colli Al- dentale alta della pianura e dei rilievi fino a Sermoneta.
bani sono costituite da piroclastiti litoidi, pozzolane nere Il fiume Sisto, raccolte le acque del F. Ninfa, funziona
e rosse, con intercalazioni di lave leucitiche, della fase da canale di raccolta di acque alte provenienti dal ver-
più antica dell’attività vulcanica, seguite da lapilli, scorie, sante orientale della duna quaternaria. La pianura in-
tufi incoerenti, peperini e coni di scorie. terna è servita da una fitta rete di canali che ha il com-
pito di provvedere allo scarico diretto in mare mediante
una serie di canali delle acque medie o, nelle aree più
Idrografia depresse del territorio, attraverso gli impianti idrovori
Nel settore settentrionale del territorio provinciale, dal di sollevamento che scaricano le acque nei collettori
versante meridionale e orientale dell'apparato Tuscola- delle acque medie o direttamente in mare.
no-Artemisio nasce una rete di corsi d'acqua ad anda- Lungo la costa dell'Agro Pontino si estendono in suc-

Atlante delle sorgenti della provincia di Latina

cessione quattro bacini lacustri mediamente poco Nel territorio provinciale sono, infine, presenti 39 baci-
profondi e di dimensioni variabili (lago di Fogliano , Mo- ni endoreici, di diversa ampiezza che coprono una su-
naci, Caprolace e Sabaudia ) separati dal mare da un perficie complessiva pari a circa 106 kmq, ubicati prin-
cordone dunare. In prossimità della costa della Piana di cipalmente sui rilievi dei monti Ausoni e Aurunci.
Fondi a partire da NW verso SE si incontrano i laghi di
Fondi e Lungo, poco distante dal lago di San Puoto che
vi versa le sue acque attraverso un canale artificiale. Idrogeologia
Dai Monti Ausoni, che separano la Pianura Pontina dal- L’identificazione delle Strutture Idrogeologiche della
la piana di Fondi allungandosi verso Sud fino a Terraci- Provincia di Latina è stata effettuata attraverso lo stu-
na, si alimentano i corsi d'acqua tributari delle canaliz- dio e la sintesi dei lavori e dei prodotti cartografici at-
zazioni di bonifica della piana di Fondi (Canale Acqua tualmente disponibili. Le delimitazioni delle strutture
Chiara, Canale Pedemontano, Canale S. Anastasia). idrogeologiche riportate rappresentano l’estensione in
L'ultima parte del territorio si estende da Sperlonga a affioramento delle litoformazioni nelle quali si forma,
Minturno, nella zona delineata dallo spartiacque dei per infiltrazione di parte delle precipitazioni, la ricarica
Monti Aurunci (M. Redentore 1232 m s.l.m., Monte Pe- delle grandi falde regionali.
trella 1535 m s.l.m.), tra questi il bacino del Rio di Itri, Dove lo stato delle conoscenze non permette l’indivi-
che ha la foce tra Gaeta e Formia, e altri corsi d’acqua duazione di limiti di flusso che definiscano l’esatta de-
minori che hanno la foce fra Formia e Minturno (fosso limitazione di una Strutture Idrogeologica (S.I) sono
del Tuoro, torrente Acquatraversa, Rio S. Croce, tor- stati individuati dei Sistemi Acquiferi (S.A.) in cui ven-
rente Ausente) fino al limite col F. Garigliano. gono comprese diverse circolazioni idriche in corpi se-

Fig. 2 – Strutture idrogeologiche e sistemi acquiferi ricadenti in tutto o in parte nel territorio della Provincia di Latina

Atlante delle sorgenti della provincia di Latina

dimentari eterogenei ed eteropici in genere stratificate e dall’accavallamento tettonico di Monte Vele;


in funzione della diversa permeabilità degli strati. • S.I di M. Maio costituita dalla dorsale carbonatica dei
Le Strutture Idrogeologiche (S.I.) e Sistemi Acquiferi Monti Aurunci orientali dalla valle del F. Ausente al
(S.A.) di interesse per la Provincia di Latina individua- F. Garigliano.
ti sono quindi i seguenti: • S.A. Pontino pedemontano costituito dai sedimenti
• S.I. del sistema vulcanico dei Colli Albani, costituita continentali e marini quaternari della depressione
sostanzialmente dai prodotti del sistema vulcanico al- pontina dalla base dei M. Lepini fino al F. Sisto.
bano. • S.A. Costiero costituito dai sedimenti continentali e
• S.I. dei Monti Lepini, costituita dalla dorsale carbona- marini quaternari dal F. Sisto al mare, comprenden-
tica dei Monti Lepini. do in questo contesto anche l’area a nord del F. Astu-
• S.I. dei Monti Ausoni, costituita dalla dorsale carbo- ra.
natica dei Monti Ausoni. • S.A. della Piana di Fondi, costituito dai sedimenti
• S.I. dei Monti Aurunci occidentali, costituita dalla dor- continentali e marini quaternari della depressione di
sale carbonatica dei Monti Aurunci a Ovest del F. Au- Fondi
sente. • S.A. della Valle dell’Amaseno, costituito dai sedimen-
• S.I. del Monte Circeo, costituita dal promontorio omo- ti continentali quaternari della Valle dell’Amaseno.
nimo. • S.A. Eterogeneo Sud Pontino, costituito dai vari sedi-
• S.I. di Monte Grande, morfologicamente associabile menti continentali e marini terrigeni presenti nel set-
alla porzione sud-orientale dei Monti Ausoni, delimi- tore costiero tra Formia e il F. Garigliano e la Valle del
tata ad Est e Nord rispettivamente dalla faglia di Itri F. Ausente.
Censimento delle sorgenti

Si definisce sorgente il luogo dove si verifica una spon- Metodologia e fonti dei dati
tanea venuta a giorno di acque sotterranee. La localiz- Il territorio della Provincia di Latina ha subito per una
zazione delle sorgenti, le dimensioni dell’area sorgiva, buona parte sostanziali modifiche dell’assetto morfolo-
l’entità della portata emergente nonché il regime sorgi- gico, idraulico e d’uso del suolo a partire dagli anni ’30,
vo sono indissolubilmente legate all’assetto idrogeolo- con la realizzazione della bonifica integrale, fino all’e-
gico locale e regionale, che determinano le peculiarità steso sviluppo antropico dei nostri giorni.
idrodinamiche di ogni acquifero. In tale contesto nella realizzazione del censimento del-
Si definisce area sorgiva il luogo in cui emergono le le sorgenti della Provincia di Latina il punto di parten-
acque sotterranee. Questa può essere puntuale (sor- za è stato il riferimento alle più diverse fonti storiche,
gente s.s.), lineare (sorgente lineare) oppure estesa costituite da materiale bibliografico e cartografico, ana-
su un limitato areale. Per area di alimentazione si lizzato attraverso le moderne tecniche GIS e successi-
intende la superficie della struttura idrogeologica at- vamente verificato mediante sopralluoghi mirati.
traverso cui si rinnova la risorsa idrica che alimenta la Alcune pubblicazioni contengono una catalogazione
sorgente attraverso l’infiltrazione di parte delle preci- delle sorgenti con molte informazioni allegate. Tra que-
pitazioni. ste in particolare sono state utilizzate le seguenti:
Un’altra distinzione riguarda la localizzazione della sor-
gente rispetto all’acquifero. 1 Ministero dei Lavori Pubblici, Servizio Idrografico -
Se l’emissione sorgiva è ubicata all’intersezione tra la Sorgenti Italiane: Agro pontino e Bacino di Fondi;
roccia che contiene l’acquifero e la superficie topo- Pubbl. n. 14, vol. III°, 1934; Campania; n. 14 vol.
grafica si parla di sorgente idrogeologica, mentre, VII°, 1942. Questi volumi contengono uno studio idro-
laddove la presenza di terreni di copertura nasconde logico, la descrizione delle sorgenti, un elenco detta-
il punto esatto del deflusso acquifero dal corpo acqui- gliato delle stesse con riferimenti cartografici, ubica-
fero, che pertanto emerge più a valle, si parla di sor- zioni (quota, coordinate geografiche), schemi grafici
gente reale. delle sorgive, misure di portata e di temperatura del-
In mancanza di terreni di copertura ovviamente la sor- l’acqua, note sulla qualità e sull’uso dell’acqua.
gente idrogeologica coincide con quella reale. 2.Cassa per il Mezzogiorno – Indagini preliminari co-
Considerando l’andamento della portata sorgiva nel noscitive delle risorse idriche dell’area di inter-
tempo occorre distinguere le sorgenti perenni, nelle vento del Progetto Speciale n. 29. Relazione inedi-
quali la portata è ininterrotta, anche se di entità varia- ta, 1978. Questo lavoro contiene uno studio
bile nel tempo, dalle sorgenti temporanee. idrogeologico del territorio esaminato, un elenco del-
le sorgenti ed uno schedario con i dati caratteristici

Atlante delle sorgenti della provincia di Latina

delle sorgenti: riferimenti cartografici, misure di por- portate nelle fonti cartografiche allegate ai diversi stu-
tata con temperatura acqua ed aria, portata minima di, nelle carte topografiche, nelle carte geologiche e
massima e media storica, ed una analisi delle caratte- nella cartografica tecnica regionale. In particolare le
ristiche fisico-chimiche dell’acqua (temperatura aria cartografie utilizzate sono state le seguenti:
e acqua, resistività, residuo secco, durezza totale e
durezza permanente, pH, contenuto in Ca, CO2, Mg, 1 Cartografia realizzata per la bonifica integrale relati-
Fe, Na, SO2, K, Al2O3, Cl, NH4, HPO4, HCO3 e NO3). va al territorio dell’Agro Pontino in scala 1:5.000 –
3.Camponeschi B, Nolasco F. – Le risorse naturali anni 1920-30
della Regione Lazio – vol. 7 “Roma e i Colli Albani” 2. Cartografia allegata ai due volumi “Le sorgenti ita-
(1982), vol. 8 “Monti Lepini e Piana Pontina” (1983). liane. Elenco e descrizione – Campania” e “- Agro
Questi volumi contengono un inquadramento idro- Pontino e bacino di Fondi” in scala 1:200.000 – anni
geologico sintetico, informazioni e considerazioni su 1930-40
pozzi e sorgenti, schemi delle sorgenti, sui prelievi da 3. Fogli catastali in scala 1:2.000 aggiornati a diversi anni.
pozzi, misure di portate sorgive e caratteristiche ter- 4. Cartografia IGM in scala 1:25.000 – anni 1950-60
mali e chimico-fisiche delle acque con indicazioni 5. Cartografia allegata alla serie dei volumi “Le risorse
qualitative ed idoneità ai diversi usi, oltre che a dati naturali della Regione Lazio” Vol. 7 e Vol. 8 in scala
stratigrafici di perforazione e risorse minerarie. 1:100.000 – anni ‘80
4.Carlomagno A. & Perotto C. – Censimento delle sor- 6. Carte geologiche d’Italia in scala 1:100.000 – aggior-
genti del territorio della Tredicesima Comunità Mon- nate a vari anni
tana [4]. In questo censimento ogni sorgente è corre- 7. Stralci su base IGM del punto 3 allegati al “Censi-
data di riferimenti cartografici, coordinate mento delle sorgenti del territorio della Tredicesima
geografiche, stralcio della carta IGM 1:25˙000 con ubi- Comunità Montana” [4] – anno 1982
cazione e località della sorgente, quota dell’emergen- 8. Carta idrogeologica della Regione Lazio in scala
za, descrizione geologica, sezione geomorfologica, 1:250.000 – anno 1988
schema dell’accesso alle sorgive, utilizzazione attua- 9. Carta tecnica regionale CTR in scala 1:10.000 – anno
le e considerazioni sul miglioramento delle captazio- 1990
ni. Sono riportate misure di portate sorgive storiche 10.Censimento ITALECO in scala 1:25.000 (in formato
(massime, minime e medie) e i risultati di una cam- digitale) – anno 1992.
pagna di misure di portata, con temperature di acqua
ed aria, conducibilità elettrica specifica e pH, effet-
tuata nel 1982
5.Tecnostudi Ambiente S.r.l. – Campagne di misura
eseguite nell’ambito del “Progetto monitoraggio eu-
trofizzazione acque superficiali interne e costie-
re” della Provincia di Latina– anni 2003-2006 [10]. Le
campagne di misura, eseguite per la caratterizzazio-
ne quantitativa e qualitativa delle acque interne del-
la Provincia, sono state svolte mediante l’esecuzione
di 549 misure di portata in alveo e delle caratteristi-
che chimico-fisiche di base (temperatura acque ed
aria, pH, conducibilità elettrica specifica, durezza, ni-
trati, fosforo totale, ossigeno disciolto, cloruri).

Nella prima fase sono state raccolte e georeferenziate


all’interno di un Sistema Informativo Territoriale (man-
tenendo negli attributi eventuali codici originali e la Fig. 3 – Esempio di indeterminazione dell’ubicazione delle sorgenti.
fonte del dato) tutte le indicazioni di sorgenti, fontani- L’immagine evidenzia le diverse posizioni delle sorgenti del “Gruppo
li o toponimi richiamanti una possibile fonte d’acqua, ri- Acquapuzza” nelle varie fonti bibliografiche.

Atlante delle sorgenti della provincia di Latina

Naturalmente le diverse scale e modalità di rilevamento


comportano che la stessa sorgente venga individuata, dal
complesso delle diverse fonti, con una “nuvola” di punti,
producendo l’effetto riportato nella figura seguente, do-
ve ciascun colore dei punti indica una diversa fonte bi-
bliografica.
Nella seconda fase, dopo un’iniziale riposizionamento in
ambiente GIS delle sorgenti già note agli autori, si è pro-
ceduto quindi con i rilievi in campo dove per ciascuna sor-
gente sono state individuate l’esatte coordinate mediante
un rilievo GPS, con accuratezza variabile da 6 a 15 metri,
è stato assegnato un codice provvisorio e redatta una
scheda di campagna.
Nella scheda di campagna sono state raccolte informazio-
ni circa l’ubicazione, quota, le condizioni di emergenza, ti-
po di sorgente, eventuale presenza di captazioni ed il loro
stato di conservazione, utilizzo della sorgente attuale e
passato, schemi planimetrici e sezione esplicative, docu-
mentazione fotografica, misura di portata, risultati di ana-
lisi chimico-fisiche speditive effettuate nella campagna di
rilevamento (pH, conducibilità, temperatura aria, tempe-
ratura acqua), riferimento ai codici con i quali viene indi-
cata la sorgente nelle varie fonti bibliografiche consultate.
Quest’ultima informazione ha permesso di ricostruire le
serie storiche dei dati relativi a portata e caratteristiche
chimico-fisiche di ciascuna sorgente, “recuperandoli” dal-
le fonti bibliografiche.

La banca dati
A conclusione delle attività di campagna il censimento,
con tutti i relativi dati raccolti, sono stati informatizzati al-
l’interno della banca dati relazionale (fig. 4 e 5) dedicata

Fig. 5 –Banca dati provinciale dei punti di osservazione


Fig. 4 –Banca dati dei punti di osservazione idrogeologici. idrogeologici, maschere relative al censimento delle sorgenti.

Atlante delle sorgenti della provincia di Latina

all’archiviazione dei punti di osservazione puntuali idro- L’attività di monitoraggio


logici e idrogeologici (pozzi, piezometri, sorgenti, misure Sempre nell’ambito del “Progetto monitoraggio eu-
di portata in alveo) istituita presso il Settore Ecologia e trofizzazione acque superficiali interne e costiere”
Ambiente della Provincia nell’ambito del già citato “Pro- è stata realizzata la rete di monitoraggio della Provincia
getto monitoraggio eutrofizzazione acque superficiali in- di Latina.
terne e costiere”. Tale banca dati, realizzata con un Ad oggi la rete si compone (fig. 7) di 16 stazioni di mi-
software di larga diffusione quale MSAccess, è basata su sura idrometrica dotate di sensori ad ultrasuoni ed
standard condivisi a livello regionale, che, oltre a consen- una stazione di misura termo-pluviometrica, control-
tire l’archiviazione ed aggiornamento nel tempo dei dati late in telemisura dagli uffici del Settore Ecologia e
di interesse, permette una rapida estrazione ed analisi de- Ambiente.
gli stessi per sottoinsiemi spaziali e temporali. La scelta di Le stazioni sono state ubicate alla chiusura dei bacini
utilizzare uno standard condiviso a livello regionale anche idrografici che presentano le maggiori criticità dal
da altri enti amministrativi e di ricerca permette un’age- punto di vista della qualità delle acque, ma in alcuni
vole scambio di dati con gli stessi, incrementando in tal casi forniscono di fatto il monitoraggio in continuo
modo il patrimonio conoscitivo della Provincia. delle portate di importanti gruppi sorgivi, anche at-
Attualmente nella banca dati sono archiviati oltre al pre- traverso l’utilizzo dei dati della rete di monitoraggio
sente censimento delle sorgenti, comprensivo delle se- del Servizio idrografico regionale, con la quale la rete
rie storiche di misure, 179 sezioni di misura in alveo e 729 provinciale si integra (vedi le schede relative ai grup-
pozzi con associate rispettivamente 1239 misure di livel- pi Acquapuzza, Sardellane e Gricilli della S.I. dei Mon-
lo piezometrico e 549 di portata in alveo, effettuate nel- ti Lepini).
le varie campagne di monitoraggio.

Fig. 6 – Stazione idrometrica sul Fiume Sisto a Borgo San Michele.



Atlante delle sorgenti della provincia di Latina

Fig. 7 – Stazioni della rete di monitoraggio gestite dal Settore Ecologia e Ambente della Provincia di Latina

Classificazione delle sorgenti Non vengono qui considerate le ulteriori classificazioni


I criteri di classificazione delle sorgenti sono molte- normalmente utilizzate per la classificazione commer-
plici, in quanto possono riferirsi sia a caratteri idro- ciale delle acque, in quanto esulano dal contesto del
geologici dell’emergenza, sia alle caratteristiche chi- presente lavoro.
mico-fisiche delle acque sorgive ed alle finalità del Data la presenza nel territorio della Provincia di Latina di
loro uso. molteplici strutture idrogeologiche distinte, assume par-
Sulla base delle caratteristiche chimico-fisiche delle ticolare importanza la classificazione delle emergenze
acque si intende per sorgenti normali quelle di ac- sorgive in base alle caratteristiche idrogeologiche degli
que con chimismi e temperature normali, per sor- acquiferi e dalla tipologia del contatto delle idrostrutture
genti termali quelle con acque a temperatura eleva- con le strutture geologiche adiacenti che le delimitano.
ta e sorgenti minerali quelle con contenuto in Infatti è possibile osservare come ciò influenza, e talvolta
elementi chimici elevato o comunque diverso dal nor- in modo determinante, alcune caratteristiche delle sor-
male. Le sorgenti sono termo-minerali se alle carat- genti, come per esempio il regime delle portate nel tem-
teristiche minerali delle acque si associano anche po. La schematizzazione delle sorgenti qui adottata è
temperature elevate. quella proposta da Civita (1973, 2005) per le sorgenti nor-
La classificazione delle acque minerali e termo-mine- mali, ed è stata scelta in quanto è semplice e molto adat-
rali è basata sul contenuto ionico naturale (Marotta & ta per descrivere le varie situazioni idrogeologiche esi-
Sica; 1933), e si distinguono 5 gruppi: stenti nel territorio della Provincia di Latina.

• Acque salse; SORGENTI PER LIMITE DI PERMEABILITÀ – Il limite di per-


• Acque sulfuree; meabilità è definito come un elemento geometrico di na-
• Acque arsenicati ferruginose; tura litostratigrafica che individua due complessi idro-
• Acque bicarbonato; geologici sovrapposti con caratteristiche di permeabilità
• Acque solfate. diverse. A scala di idrostruttura il limite di permeabilità è

Atlante delle sorgenti della provincia di Latina

a a

b b

Fig. 8 – a) sorgente per limite di permeabilità definito; b) sorgente


per limite di permeabilità indefinito. c

un limite sub-orizzontale o non troppo inclinato, che osta-


cola il processo di percolazione delle acque di infiltrazio-
ne meteorica verso la falda di base e determina circola-
zioni acquifere sospese. A seconda della sua origine il
limite può essere definito o indefinito; nel primo caso
(fig. 8a) esiste in limite ben individuabile, per esempio la d
superficie di contatto tra rocce permeabili sovrapposte su
rocce impermeabili, oppure la presenza di un elemento
tettonico sub-orizzontale (sovrascorrimento, ecc.).
Nel secondo caso (fig. 8b) il limite non è chiaramente
identificabile anche all’interno di una medesima litofor-
mazione. E’ il caso di variazioni litologiche graduali, qua-
li per esempio livelli sub-orizzontali moderatamente ca-
taclasati, oppure orizzonti carsificati, che determinano
Fig. 9 – a) e b) sorgente per soglia di permeabilità sottoposta; c)
l’esistenza di veloci circolazioni acquifere sospese. I li-
sorgente per soglia di permeabilità giustapposta; d) sorgente per
miti di permeabilità sia definiti che indefiniti sostengo- soglia di permeabilità sovrapposta.
no l’acquifero, dando luogo a sorgenti anche a quote ele-
vate indipendentemente dalla morfologia del paesaggio;
l’evoluzione geomorfologica controlla, invece, l’ubica- delle acque di infiltrazione meteorica ed il formarsi di
zione planimetrica di queste sorgenti. un corpo acquifero, anche di vaste dimensioni areali,
che può estendersi verticalmente fino al raggiungi-
SORGENTI PER SOGLIA DI PERMEABILITÀ – Una sorgente per mento del punto più basso della superficie di tampona-
soglia di permeabilità è costituita da una manifesta- mento, detta appunto soglia. I limiti per soglia di per-
zione sorgiva controllata da qualsiasi elemento natura- meabilità presentano caratteristiche geometriche
le che delimita e tampona lateralmente una idrostrut- diverse a seconda dell’evoluzione geologico-struttura-
tura. Il tamponamento laterale consente l’accumulo le della regione considerata. Sono molto diffusi in am-

Atlante delle sorgenti della provincia di Latina

bienti montani, e, più in generale, laddove l’assetto geo-


logico e morfologico è stato plasmato da intensi feno-
meni tettonico-sedimentari.
Le soglie di permeabilità si suddividono in tre tipologie
principali:

1.soglia di permeabilità sottoposta (fig. 9a e fig. 9b) co-


stituita da un complesso poco permeabile continuo in
profondità sotto l’acquifero.
Fig. 10 – Sorgente per affioramento della piezometrica – acquifero
2.soglia giustapposta (fig. 9c) costituita dal contatto la-
libero.
terale tra l’acquifero e una formazione a bassa per-
meabilità
3. soglia di permeabilità sovrimposta (fig. 9d) costituita
dalla sovrapposizione di terreni poco permeabili che
tamponano superiormente e lateralmente l’acquifero.

Le sorgenti per soglia di permeabilità sono ubicate lad-


dove il contatto tra l’idrostruttura affiorante e la coper-
tura impermeabile presentano le quote minori.
Fig. 11 - Sorgente per affioramento della piezometrica – acquifero
SORGENTI PER AFFIORAMENTO DELLA PIEZOMETRICA – Con ta-
confinato.
le definizione si intendono quelle manifestazioni sorgive
non determinate dalla presenza di un limite o di una so-
glia di permeabilità ma esclusivamente dall’intersezione tuata quanto maggiore è l’altezza piezometrica rispet-
tra la superficie piezometrica e la superficie topografica. to alla quota del piano di campagna, nell’area sorgiva.
Il carattere di questa tipologia di sorgenti è comunque
definito, oltre che dagli aspetti piezometrici e topogra-
fici, anche dalle specifiche caratteristiche geologico- Guida alla lettura dell’Atlante
stratigrafiche. Occorre fare infatti fare una distinzione L’atlante è costituito dalle schede censimento delle sor-
a seconda se l’acquifero che alimenta la sorgente è li- genti che sono state individuate nel territorio provinciale.
bero oppure è in pressione. Ciò dipende dalla presenza Le sorgenti sono state suddivise in base all’idrostruttura
o meno di orizzonti litologici che ostacolino il flusso sor- di appartenenza. Alle 11 idrostrutture è stato aggiunto
givo verso la superficie. l’Arcipelago delle Isole Pontine e una nota sulle sorgenti
Se i terreni sono nel complesso permeabili (fig. 10) l’ac- sottomarine. Per ogni idrostruttura è riportata una bre-
quifero è di tipo non confinato (freatico) e la sorgente ve descrizione cui seguono le relative “schede sorgente”.
costituisce lo “sfioro” della falda. Di conseguenza la sor- Quando più manifestazioni sorgive sono riconducibili
gente può andare rapidamente in secca, anche in se- ad una singola idrostruttura e ricadono in un areale ri-
guito a modeste oscillazioni dei livelli piezometrici. stretto, con caratteristiche idrogeologiche uniformi,
Se sono presenti terreni di copertura poco permeabili queste vengono aggregate in un “gruppo sorgivo”. In
l’acquifero sarà invece di tipo confinato, e le manife- questi casi si riporta una descrizione sintetica (fig. 12)
stazioni sorgive si verificheranno laddove il tampona- dell’intero gruppo sorgivo unitamente al Comune e alla
mento esercitato dai terreni di copertura non è suffi- località e ad uno schema di insieme con l’esatta ubica-
ciente ad opporsi alla pressione idraulica esercitata zione sulla Carta Tecnica Regionale e sulla ortofoto (Im-
dalla sottostante falda acquifera (fig. 11), si avrà una magine TerraItaly™ – Compagnia Generale Riprese Ae-
manifestazione sorgiva di tipo artesiano. Le sorgenti ree – Volo anno 2005) delle singole sorgenti (in blu) e
artesiane presentano, rispetto alle sorgenti alimentate delle diverse polle (in rosso) che lo costituiscono.
da falda libera, una minore sensibilità alle fluttuazioni La “scheda sorgente” è costituita da una prima sezione
della ricarica dell’acquifero in misura tanto più accen- nella quale è riportato il codice (il codice non presenta

Atlante delle sorgenti della provincia di Latina

una numerazione continua in quanto nella banca dati


dei punti di osservazione della Provincia sono presenti
anche altri elementi oltre alle sorgenti), la denomina-
zione dell’emergenza e la sua ubicazione (comune, lo-
calità, coordinate UTM ED 50 fuso 33 e quota s.l.m.).
La descrizione geografica è corredata di uno stralcio
della Carta Tecnica Regionale e della ortofoto costitui-
ta dall’immagine TerraItaly™. Anche in questo caso se
l’area sorgiva è caratterizzata dalla presenza di nume-
rose polle, in blu è riportata la sorgente principale e in
rosso le altre emergenze.
La seconda parte della scheda contiene la descrizione
della tipologia di sorgente (vedi capitolo successivo),
delle sue caratteristiche idrogeologiche, dell’area sor-
giva e dell’eventuale sistema di captazione.
La breve nota descrittiva è accompagnata da una o più
fotografie e, nei casi in cui si è ritenuto opportuno, da
uno schema dell’area di emergenza e/o delle opere di
captazione.
Nella sezione finale della scheda è riportata una tabella
contenente i seguenti dati: portata, temperatura acqua e
aria, pH, conducibilità. Le rilevazioni sono state effettua-
te, ove possibile, direttamente dagli autori e integrate con
le misure più significative reperite dalle fonti bibliografi-
che. La fonte bibliografica è indicata, oltre che nella ta-
bella delle serie storiche, nel testo e nelle figure median-
te un codice di riferimento tra parentesi quadre, che
corrisponde a quello riportato nella sezione Bibliografia.
In appendice all’atlante è stato infine inserito un Glos-
sario dei termini tecnici utilizzati per agevolare la com-
prensione dei testi.
La ricerca della scheda di una determinata sorgente
può essere effettuata o attraverso la figura riepilogati-
va o attraverso la consultazione delle diverse tipologie
di indici di ricerca, per codice, comune o struttura idro-
geologica, che trovate all’inizio dell’Atlante..

Fig. 12 - Rappresentazione di un gruppo



Atlante delle sorgenti della provincia di Latina

Glossario Conducibilità elettrica: misura della capacità dell’acqua a


condurre la corrente elettrica. E’ correlabile con la con-
Acquifero: unità litologica o parte di essa che consente centrazione di ioni in una soluzione e può essere usata per
l’immagazzinamento, il deflusso e il recapito di acque sot- valutare approssimativamente il peso dei solidi disciolti
terranee. nell’acqua.
Acquifero artesiano: acquifero confinato nel quale l’acqua Conducibilità idraulica: misura di permeabilità di una roc-
sotterranea ha una pressione sufficiente per risalire in su- cia.
perficie e dare una portata senza pompaggio. Corrente di torbida: massa d’acqua che contiene in so-
Acquifero confinato: acquifero limitato superiormente in- spensione materiali terrigeni; discende per gravità lungo
feriormente da strati rocciosi poco o affatto impermeabi- pendii sottomarini e lacustri, dando origine a depositi,
li. spesso gradati, chiamati torbiditi (flysch).
Acquifero libero: acquifero limitato solo inferiormente da Deflusso: flusso di acqua in uscita dall’acquifero.
livelli impermeabili; la superficie piezometrica ha pressio- Elemento tettonico: deformazione di un corpo roccioso.
ne all’incirca uguale alla pressione atmosferica. Endoreico: caratteristica di un reticolo idrografico che,
Area di alimentazione: l’area nella quale una data struttu- pur con un deflusso permanente, non ha come livello di
ra idrogeologica riceve acque disponibile per accedere al- base il mare. Si manifesta essenzialmente entro depres-
l’acquifero (precipitazioni, acque di ruscellamento, acque sioni completamente circondate da rilievi o in reticoli che
di corpi idrici superficiali. raggiungono zone a forte evaporazione o a grande per-
Area di drenaggio: area di un bacino fluviale delimitata da- meabilità.
gli spartiacque morfologici. Evapotraspirazione: termine del bilancio idrogeologico
Area di emergenza o di recapito: zona nella quale si deter- che esprime la somma dell’evapotraspirazione e della tra-
minano situazioni strutturali tali da comportare la venuta spirazione della copertura vegetale.
a giorno (sorgenti, affioramenti della superficie piezome- Falda idrica: massa di acqua sotterranea che riempie con
trica) e/o il passaggio di acque sotterranee nel reticolo dre- continuità i vuoti (fessure, interstizi, pori) presenti nelle
nante o nei corpi idrici superfici ali ( fiumi, laghi, mare). rocce permeabili. Le manifestazioni sorgentizie (livelli di
Bacino idrologico: parte di territorio limitato dalla linea base) costituiscono i punti di affioramento, in superficie,
congiungente tutti gli alti topografici (spartiacque morfo- delle acque di falda.
logico) che contengono il bacino imbrifero di un corso Flysch: depositi di piede di scarpata o di bacini marini
d’acqua. profondi (avanfossa), costituiti da una ritmica successio-
Bacino idrogeologico: corrisponde, in prima approssima- ne di strati arenacei e argillosi gradati, prodotti da corren-
zione, alla parte sotterranea del bacino idrologico. In esso ti di torbida (torbiditi); il materiale deriva da veloce sman-
possono allocare uno o più acquiferi tellamento di unità emerse nel corso della costruzione
Bilancio idrogeologico: bilancio tra le entrate (ricarica) e della catena orogenica in genere.
le uscite di acqua in un determinato sistema idrogeologi- Flusso: movimento delle acque sotterranee nella zona sa-
co, tenuto conto dei cambiamenti di immagazzinamento tura dell’acquifero, sotto un gradiente idraulico sufficien-
effettivo delle riserve. te.
Carsismo: processo morfogenetico prodotto dalla dissolu- GIS (Geographic Information System): un insieme com-
zione di rocce carbonatiche ad opera di acque superficia- plesso di componenti hardware, software, umane ed in-
li e sotterranee; genera solchi, depressioni e cavità di va- tellettive per acquisire, processare, analizzare, immagaz-
ria forma (grotte, inghiottitoi, doline). zinare e restituire in forma grafica ed alfanumerica dati
Ciclo idrogeologico o ciclo dell’acqua: movimento conti- riferiti ad un territorio.
nuo dell’acqua dall’oceano attraverso l’atmosfera alla ter- GPS: (Global Positioning System): è un sistema che con-
ra e al sottosuolo e di nuovo all’oceano, tramite vari pas- sente, per mezzo di un ricevitore, un software dedicato e
saggi e processi. una costellazione di satelliti, di determinare la posizione al
Complesso idrogeologico: un insieme di termini litologici suolo e l’altimetria di un punto, con una precisione che va-
simili, aventi comprovata unità spaziale e giaciturale, un ria da pochi millimetri ad alcuni metri in funzione del tipo
solo tipo di permeabilità ed un grado di permeabilità che di apparecchiatura e delle procedure operative di rilievo
si mantiene in un campo di variazione ristretto. Gradiente idraulico: perdita di carico totale in funzione

Atlante delle sorgenti della provincia di Latina

della distanza tra due punti della superficie piezometrica SIT (Sistema Informativo Territoriale): acronimo italiano
dell’acquifero. corrispondente all’anglosassone GIS.
Idrostruttura: corpo di rocce permeabili geometricamen- Soggiacenza: misura della distanza tra la superficie topo-
te definito da limiti di flusso, saturato da acqua di infiltra- grafica e la zona di saturazione dell’acquifero, soggiacen-
zione. L’idrostruttura comprende uno o più acquiferi i cui te sulla verticale del punto.
livelli di base sono rappresentati dalle sorgenti. Sorgente: un punto o una zona più o meno ristretta della
Infiltrazione: quota parte di acqua di precipitazione che superficie terrestre, in corrispondenza della quale si os-
viene trasferita dalla superficie della terra al sottosuolo. serva la venuta a giorno di acque sotterranee per cause del
Infiltrazione efficace: aliquota di infiltrazione che raggiun- tutto naturali o connesse con l’assetto idrogeologico loca-
ge la zona satura del sistema acquifero. le.
Litoformazione: corpo roccioso con caratteristiche litolo- Spartiacque sotterraneo: area, proiettata sulla superficie
giche ben definite ed omogenee e con una precisa posi- del suolo, che identifica il luogo dei punti di spartizione dei
zione stratigrafica. flussi idrici sotterranei. In alcuni casi, coincide con i limiti
Monitoraggio: controllo delle variazioni di uno o più gran- di idrostruttura. Può essere fisso o mobile (temporaneo).
dezze fisiche, chimiche, biologiche delle acque sotterra- Spartiacque superficiale: linea tracciata in base alle cul-
nee, di reflui, di emissioni ecc., in maniera strumentale minazioni morfologiche che identifica un’area nella quale
(sensori) continua. il ruscellamento superficiale viene drenato da un unico
Percolazione: passaggio di acqua attraverso i meati di roc- corso d’acqua.
ce e suoli. Struttura idrogeologica: insieme di più unità idrogeologi-
Permeabilità: capacità di un mezzo roccioso dotato di po- che la cui delimitazione rappresenta l’estensione in affio-
rosità primaria o secondaria di farsi attraversare dall’ac- ramento delle litoformazioni nelle quali si forma, per infil-
qua sotterranea. trazione di parte delle precipitazioni, la ricarica delle
pH (esponente idrogeno): valore numerico che descrive grandi falde regionali.
l’intensità delle condizioni di acidità (o basicità) di una so- Superficie libera: superficie piezometrica – limite della zo-
luzione. La scala del pH varia tra 0 e 14. Il punto di neu- na satura di un acquifero libero nel quale la pressione è cir-
tralità è 7. Valori minori indicano acidità, minori di 7 indi- ca uguale alla pressione atmosferica.
cano presenza di alcali. Superficie piezometrica: sinonimo di pelo libero (acquife-
Piroclastite: deposito di prodotti vulcanici emessi allo sta- ri liberi), ma più propriamente intesa come luogo dei pun-
to solido dal cratere da un’eruzione di tipo esplosivo. ti di livellamento della pressione dell’acqua in un acquife-
Porosità: Volume dei vuoti in una roccia anche non comu- ro libero o confinato.
nicanti; rapporto tra il volume dei vuoti e quello totale del- Torbiditi: (vedi flysch)
la roccia. Trasmissività: la quantità di acqua che passa attraverso
Portata: il volume d’acqua che passa per un determinato una sezione retta di acquifero di sezione unitaria e di al-
punto in un dato periodo di tempo. Volume d’acqua che tezza pari a quella della zona satura, a 20°C.
attraversa una nota sezione nell’unità di tempo. Unità idrogeologica: l’insieme delle litoformazioni in un vo-
Ricarica: apporto di acque di diversa origine e provenienza lume dove le caratteristiche del movimento dell’acqua, la
(piogge, acque superficiali ecc.) ad un sistema acquifero. capacità di immagazzinamento e l’interazione chimica ac-
Riserva regolatrice annua o media interannuale di una sor- qua-roccia sono uniformi. I flussi in uscita dall’unità devo-
gente o di un gruppo sorgivo: volume rinnovabile conte- no essere noti sia che questi diano luogo a sorgenti che ad
nuto in un pannello di acquifero , identificato dalla massi- alimentazione di unità idrogeologiche adiacenti.
ma quota d’escursione piezometrica nel periodo di Zona satura: zona al di sotto della superficie piezometrica
riferimento e la quota della sorgente stessa dell’acquifero nella quale tutti i pori intercomunicanti so-
Ruscellamento: quota parte di acqua di precipitazione che no saturi di acqua.
defluisce in superficie seguendo la pendenza della super- Zona insatura: zona di areazione tra la superficie topogra-
ficie topografica. fica e la zona satura dell’acquifero, i meati della quale con-
Sistema acquifero: diverse circolazioni idriche in corpi se- tengono sia acqua che aria, in proporzione variabile nel
dimentari eterogenei ed eteropici in genere stratificate in tempo e nello spazio. Comprende la zona di evapotraspi-
funzione della diversa permeabilità degli strati razione, la zona di ritenzione e la frangia capillare.

Atlante delle sorgenti della provincia di Latina

Bibliografia

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costieri” redatto dall’Università degli Studi “La Sapienza” di
Roma a cura del Prof. Paolo Bono (coordinatore generale) e
del Prof. Augusto Vigna Taglianti (Responsabile Scientifico)
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idrici nel Mezzogiorno – Idrogeologia dell’Italia centro-meri-
dionale. Quaderni Cassa del Mezzogiorno (1983).
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(scala 1:5.000) (1929)
[11] Conforto B., Di Ricco G. & Sappa M.(1962). Indagine sul-
le acque sotterranee dell’Agro Romano e Pontino. Seconda
parte: Agro Pontino. Cassa per il Mezzogiorno, Roma.
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rali della Regione Lazio Monti Lepini e Piana Pontina. Regio-
ne Lazio.
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idrogeologici del territorio della Regione Lazio, scala
1:200.000. Regione Lazio, Univ. degli Studi “La Sapienza”, Ro-
ma.
[14] Ministero di Agricoltura, Industria e Commercio (1899)
– Carta Idrografica d’Italia – Tevere. A cura di Eugenio Per-
rone. Tip. Nazionale di G. Berteo, 1899, Roma
[15] G. CAPELLI, R. MAZZA & C. GAZZETTI (2005) – “Strumenti
e strategie per la tutela e l’uso compatibile della risorsa
idrica nel Lazio”. Quaderni di tecniche di protezione am-
bientale. Pitagora Editrice, Bologna, 216 pagine, 48 figure, 4
carte fuori testo. Pubblicazione finanziata dalla Regione La-
zio (Autorità dei Bacini Regionali)
[16] REGIONE LAZIO (1998) – Sottoprogetto ST10: “Studio
idrogeologico del complesso vulcanico dei Castelli Roma-
ni e sistema gestionale per la tutela della risorsa idrica”.
Studio eseguito dalla Lotti & Associati S.p.A. per conto del-
l’Autorità dei Bacini Regionali del Lazio (Rapporto inedito)
[17] CELICO P. (1982) - Idrogeologia dell’Italia centro-meri-
dionale, Quaderni della Cassa per il Mezzogiorno, 4/2.
Atlante delle sorgenti

Struttura Idrogeologica dei Monti Lepini

Struttura Idrogeologica dei Monti Ausoni

Struttura Idrogeologica di Monte Grande

Struttura Idrogeologica dei Monti Aurunci Occidentali

Struttura Idrogeologica di Monte Maio

Struttura Idrogeologica di Monte Circeo

Sistema Acquifero della Valle dell’Amaseno

Struttura Idrogeologica dei Colli Albani

Arcipelago Pontino

Sistema Acquifero Pontino pedemontano

Sistema Acquifero Costiero

Sistema Acquifero Eterogeneo Sud Pontino

Sistema Acquifero Piana di Fondi

Altre sorgenti

Sorgenti sottomarine
S.I. dei Monti Lepini

La struttura dei M. Lepini costituisce un importante ac- idrica sotterranea nei sedimenti terrigeni sovrastanti.
quifero carsico esteso, in affioramento, su una superfi- All’interno della catena montuosa, l’idrologia è condi-
cie di 576 km2 i cui limiti possono essere così indivi- zionata soprattutto dal processo di infiltrazione delle ac-
duati: que meteoriche verso la falda di base che, per motivi
verso NE, il sovrascorrimento sui sedimenti torbiditici strutturali, defluisce prevalentemente verso la Pianura
della Valle del Fiume Sacco; Pontina e in parte verso la valle del Fiume Amaseno, ali-
verso NW, i depositi dell’apparato vulcanico dei Colli Albani; mentando, con una portata complessiva media intorno
verso SE, la linea tettonica dell’Amaseno; ai 15.000 l/s, le numerose sorgenti pedemontane poste
verso SW, i sedimenti plio-quaternari della Pianura ad una quota variabile tra i 30 m s.l.m. della sorgente di
Pontina. Ninfa e i 3,5 m s.l.m. delle emergenze in alveo del
Se si esclude il limite a flusso nullo costituito dal so- Fiume Ufente. Il drenaggio della falda di base, diretto
vrascorrimento della dorsale carbonatica sui sedimenti complessivamente verso SW in direzione della Pianura
torbiditici della Valle del Fiume Sacco, gli altri limiti geo- Pontina, avviene secondo percorsi preferenziali deter-
logici sono tali da non impedire il travaso di acque da e minati dalla presenza di importanti linee tettoniche e di
verso altri sistemi acquiferi. condotti carsici che suddividono il deflusso idrico in più
Particolarmente interessante è la situazione idrogeolo- rami dotati di velocità diverse.
gica che caratterizza tutto il settore pedemontano della In relazione alla presenza di linee di deflusso preferen-
Pianura Pontina, dove l’acquifero carsico dei Monti Le- ziale all’interno dell’idrostruttura e all’assetto litostra-
pini prosegue al di sotto dei sedimenti quaternari dando tigrafico e geomorfologico dei depositi fluvio-palustri e
luogo ad una potente falda acquifera confinata che ali- marini della Pianura Pontina, al contatto con i versanti
menta numerose polle sorgive e la stessa circolazione carbonatici (limite per soglia di permeabilità sovrim-

Struttura Idrogeologica dei Monti Lepini e principali emergenze


Denominazione Quota Portate (mc/sec)
m.s.l.m. max. med. min.
Ninfa 30 4.3 2.2 0.7
Gruppo Cavata 10 7.9 4.7 3.0
Gruppo Cavatella 10 2.4 1.1 0.6
Gruppo Sardellane 3 2.4 1.1 0.6
Gruppo Fontana del Muro 4 3.0 1.6 0.3
Volaga1 40 0.4 0.2 0.0
Gruppi sorgivi di maggiore interesse - Fonte: Quaderni Cassa
per il Mezzogiorno (1983).

posta), l’emergenza della falda di base si concentra in


gruppi sorgivi che occupano aree ristrette con caratte-
ristiche omogenee (vedi figura 1.1).
Oltre le sorgenti alimentate dalla circolazione idrica di
base dell’acquifero carsico, sulla dorsale, sia lungo i
versanti calcarei che nelle conche intermontane col-
mate da depositi residuali (terre rosse), eluvio colluviali
e piroclastici, sono presenti alcune piccole sorgenti
connesse con la presenza di limiti di permeabilità defi-
niti e/o indefiniti all’interno delle successioni sedimen-
tarie.
Tali sorgenti, caratterizzate da portate spesso inferiori
a 1 l/s hanno e hanno avuto nei tempi passati una no-
tevole importanza per l’approvvigionamento idrico di al-
cuni centri abitati e per l’alimentazione di importanti
fontanili in quota.
Gruppo sorgenti: NINFA

S.I. dei Monti Lepini - Gruppo Sorgenti Ninfa


Comune: Cisterna di Latina Località: Ninfa
Tipo sorgenti: Sorgenti per soglia di permeabilità sovraimposta Sorgenti per affioramento della piezometrica-falda in
pressione.



Autore [5]

Le sorgenti di Ninfa costituiscono le emergenze più probabilmente azionavano i mulini. Altri sfiori mi-
settentrionali della falda di base dell’acquifero car- nori del Lago alimentano i piccoli corsi d’acqua
sico dei Monti Lepini. A queste acque è legata l’esi- che attraversano il giardino.
stenza e la sopravvivenza dell’omonimo Giardino Oltre le sorgenti principali sono presenti due piccole
botanico ritenuto tra i più belli del mondo. polle minori (Folle e Fontanelle), con una portata
L’area ha da sempre costituito un nodo strategico e complessivamente inferiore a cinque l/s che con-
un sito particolarmente favorevole, non è sicura- fluiscono nel Fiume Ninfa.
mente casuale che alla sommità del versante che so- Circa 1,5 km a valle dei giardini, parte delle acque
vrasta le sorgenti sorgesse l’antica città romana di del Fiume Ninfa sono captate dall’impianto di sol-
Norba, distrutta da Silla nel 82 a.C.. La stessa area levamento irriguo del Piegale, dopo la derivazione
sorgiva fu abitata già in epoca pre-romana e nel me- il fiume è suddiviso, mediante paratie regolabili, in
dioevo divenne sede di un ricco borgo fortificato due rami che danno origine rispettivamente al Ca-
(l’antica Città di Ninfa). La città fu distrutta dal Bar- nale delle Acque Medie e al Fiume Sisto.
barossa nel 1159, parzialmente ricostruita e defini- Tra tutte le acque emergenti dai Monti Lepini,
tivamente abbandonata a partire dal XIV secolo. quelle di Ninfa presentano le migliori caratteristi-
Agli inizi del 1900 i principi Castani iniziarono gli che qualitative e per questo sono utilizzate per l’ap-
interventi di restauro e impianto del giardino bo- provvigionamento idrico della Città di Latina me-
tanico. Attualmente sono presenti piante di molte diante derivazioni prevalentemente da pozzo (circa
parti del mondo. Le abbondanti acque sorgive e l’ef- 170 l/s).
fetto suggestivo dei ruderi contribuiscono a creare Il livelli idrometrici del Fiume Ninfa sono monito-
un ambiente di eccezionale bellezza. rati in continuo dal Servizio Idrografico e Mareo-
Le polle principali, poste in prossimità della via grafico regionale a partire dall’anno 2006. Dall’ela-
Ninfina formano, grazie ad uno sbarramento arti- borazione dei dati della stazione idrometrica nei
ficiale, un lago profondo circa 6 metri da cui ha ori- pressi dalle mura medioevali del Giardino di Ninfa
gine il Fiume Ninfa che attraversa i giardini. Le ac- si ricava la portata complessiva emergente dal
que fuoriescono dal Lago prevalentemente nel settore gruppo sorgivo (ovviamente al netto del prelievo
occidentale, parte attraverso un’antica condotta for- operato dalla derivazioni) che tra il settembre 2006
zata che alimenta una centrale elettrica ancora fun- e il giugno 2009 è variata da un minimo di circa
zionante, parte dall’antico sfioro delle condotte che 1,29 m3/s ad una massimo di circa 1,9 m3c/s.
S.I. dei Monti Lepini - Gruppo Sorgenti Ninfa

Fig.2 – Portate medie mensili del gruppo sorgivo Ninfa. Dati ricavati dall’elaborazione delle altezze idrometriche misurate dalla Stazione
Idrometrica di Ninfa gestita dal Servizio Idrografico e Mareografico Regionale.


Codice: 127 Nome: NINFA
Altre denominazioni:

S.I. dei Monti Lepini - Gruppo Sorgenti Ninfa


Comune: Cisterna di Latina Località: Giardini di Ninfa
Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 329608 - Lat. 4605735 Quota (m s.l.m.): 29
Tipo sorgente: sorgente per soglia di permeabilità

Si tratta di più polle sorgive visibili alla base del versan- 


te a valle della Via Ninfina e di altre emergenze colloca-
te, probabilmente sul fondo del lago artificiale.
Un campione di acque prelevate nel settembre 2007 da
una delle polle poste al margine nord-occidentale del la-
go ha evidenziato ottime caratteristiche fisico chimiche.

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
05/07/1927 2560 1
22/11/1928 3019 1
08/03/1929 2730 1
16/04/1929 2710 1
11/05/1929 2737 1
06/27/1929 2520 1
21/01/1970 2460 2
16/03/1970 2829 2
10/04/1970 2954 2
16/05/1970 26 15 6,7 259 2
19/11/1970 1545 2
07/12/1970 1802 2
Novembre 1974 3840 2
Marzo 1976 939 2
19/02/2010 1971 13.6 6.99 383 5
Codice: 127A Nome: FOLLE
Altre denominazioni:
S.I. dei Monti Lepini - Gruppo Sorgenti Ninfa

Comune: Cisterna di Latina Località: Giardini di Ninfa


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 329515 - Lat. 4605594 Quota (m s.l.m.): 27
Tipo sorgente: sorgente per soglia di permeabilità

 Questa sorgente, già segnalata nel volume “Le Sorgenti


Italiane [1] e riconoscibile anche nel rilievo topografico
IGM prebonifica [10], era costituita da due polle con una
portata complessiva di qualche l/s. Attualmente è pos-
sibile riconoscere una sola polla da cui fuoriesce una
portata di qualche frazione di l/s. Le acque si incanalano
in un piccolo fosso che si ricongiunge con uno dei ca-
taletti che attraversano i giardini alimentati dalle acque
del lago Ninfa. Alla confluenza con il Fiume Ninfa le ac-
que formano una suggestiva cascatella.

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
14/03/2010 <1 16° 13.2° 6.96 385 5
Codice: 127B Nome: FONTANELLE
Altre denominazioni: Bamboo

S.I. dei Monti Lepini - Gruppo Sorgenti Ninfa


Comune: Cisterna di Latina Località: Giardini di Ninfa
Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 329542 - Lat. 4605478 Quota (m s.l.m.): 25
Tipo sorgente: sorgente per soglia di permeabilità

La sorgente fontanelle è la più bassa in quota del grup- 


po Ninfa. Il nome “Bambolo” gli viene attribuito per la
sua posizione, all’interno di un caratteristico boschetto
di canne di bamboo.
All’emergenza la sorgente, caratterizzata da portate
modeste (qualche l/s) forma un laghetto in prossimità
della riva destra del Fiume Ninfa.
Il fatto che tutte le emergenze fossero poste a quote su-
periori a quella dell’alveo del Fiume Ninfa ha fatto sup-
porre che potessero essere presenti significative mani-
festazioni sorgive in alveo. E’ interessante osservare
che le misure di portata sul Fiume Ninfa eseguite dagli
autori (19/02/2010) subito a valle della sorgente Fon-
tanelle e all’uscita della cinta Muraria non hanno evi-
denziato significativi incrementi di portata.

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
19/02/2010 circa 2 13.6 6.91 405 5
14/03/2010 circa 3
Gruppo sorgenti: MONTICCHIO
S.I. dei Monti Lepini - Gruppo Sorgenti Monticchio

Comune: Sermoneta Località: Monticchio


Tipo sorgenti: sorgente per soglia di permeabilità


S.I. dei Monti Lepini - Gruppo Sorgenti Monticchio


Il gruppo sorgivo, come si può osservare dalla carta


prebonifica del 1929 [10], è costituito da numerose
polle che bordavano il rilievo calcareo di Monticchio,
alimentate dalla falda di base dei Lepini. Oggi, del-
l’originale rilievo non rimane che una piccola por-
zione sul quale sorge una torre di avvistamento me-
dievale (Torre di Monticchio) in quanto tutta l’area
sin dai tempi della bonifica è stata utilizzata come
cava di calcare. L’attività estrattiva ha quasi com-
pletamente spianato l’area raggiungendo in alcuni
punti la falda di base e determinando la forma-
zione di acquitrini nelle aree più depresse. Delle
numerose polle presenti si evidenziano le sorgenti
Mola, Acqua Regina, Acqua Turchina, Cacarello, Ac-
qua Zolfa. Le ultime due presentano una leggera mi-
neralizzazione sulfurea legata alla presenza di ele-
menti tettonici che permettono la risalita di fluidi
mineralizzati.
Lungo il bordo occidentale dell’ex rilievo il fosso
della Regina svolge il ruolo di “sorgente lineare”
con un incremento in alveo di circa 1000 l/s [3].
Complessivamente il gruppo di sorgenti presenta
una portata media di circa 1300-1500 l/s.
Codice: 232 Nome: CACARELLI
Altre denominazioni: CACARELLO [1]
S.I. dei Monti Lepini - Gruppo Sorgenti Monticchio

Comune: Sermoneta Località: Monticchio


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 331684 - Lat. 4600059 Quota (m s.l.m.): 11,5
Tipo sorgente: sorgente per soglia di permeabilità

 Si tratta di un’altra sorgente sulfurea posta tra la sor-


gente Acqua Turchina e la sorgente Acqua Zolfa. L’area
sorgiva è attualmente abbandonata e ricoperta da pian-
te infestanti. Le acque emergenti alimentanno attra-
verso un cataletto affluente del fosso dell’Acqua Tur-
china il flusso di base del F. Cavata. In foto si osserva la
confluenza dei due rami del F. Cavata a valle del Mon-
ticchio.

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
08/04/1932 84,0 14,5 1
28/06/1932 105,0 14,5 1
19/06/1933 55,0 14,4 1
25/09/1933 45,0 14,5 1
28/12/1933 91,0 14,4 1
17/04/1970 47,0 20 14,0 2
12/06/1970 46,0 25 15,0 2
18/08/1970 29,0 28 15,0 2
20/10/1970 30,0 20 15,0 2
16/12/1970 35,5 2
13/01/1971 31,0 2
13/02/1971 31,0 2
02/04/1971 43,0 2
26/10/1982 40,0 15 14,5 6,7 871 4
Codice: 21 Nome: ACQUA REGINA
Altre denominazioni: Fosso della Regina [1]

S.I. dei Monti Lepini - Gruppo Sorgenti Monticchio


Comune: Sermoneta Località: Monticchio
Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 331259 - Lat. 4600535 Quota (m s.l.m.): 14
Tipo sorgente: sorgente per soglia di permeabilità

La sorgente è captata ed è meta di approvvigionamen- 


to da parte della popolazione locale che ne apprezza la
qualità. Tubazioni sepolte convogliano all’opera di pre-
sa anche la portata della polla situata più a monte (pol-
la A) attualmente posta al di sotto del piazzale della ex
cava e quindi non più visibile.

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
19/06/1933* 485 14,8 1
25/09/1933* 505 14,8 1
28/12/1933* 862 13,9 1
17/04/1970* 282 20,0 14,0 2
19/05/1970* 310 24,0 15,0 2
12/06/1970* 210 25,0 15,0 2
15/07/1970* 270 26,0 15,0 2
18/08/1970* 258 28,0 15,0 2
17/09/1970 230 24,0 15,0 2
20/10/1970* 200 2
20/11/1970* 248 2
16/12/1970* 254 2
13/01/1971* 270 2
13/02/1971* 302 2
02/04/1971* 336 2
25/10/1982 37 14,5 14,2 7,10 581 4
03/08/2006** 13 31,0 16,7 7,07 655 5
03/08/2006*** 12 31,0 16,4 7,02 658 5
*: Portata complessiva del Fosso della Regina. **: Portata della sola polla A. ***: portata della sola polla B.
Codice: 193 Nome: ACQUA TURCHINA
Altre denominazioni:
S.I. dei Monti Lepini - Gruppo Sorgenti Monticchio

Comune: Sermoneta Località: Monticchio


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 331706 - Lat. 4600218 Quota (m s.l.m.): 12
Tipo sorgente: sorgente per soglia di permeabilità

 La sorgente, sulfurea, è ubicata all’interno dell’area


estrattiva dimessa e non è attualmente raggiungibile
anche a causa della fitta vegetazione che la ricopre. La
misura di portata è stata effettuata nel fosso che drena
le acque della sorgente verso il F. Cavata. Rispetto alle
altre sorgenti del settore presenta una minore minera-
lizzazione.

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
08/04/1932 84 14,5 1
28/06/1932 105 14,5 1
19/06/1933 55 14,4 1
25/09/1933 45 14,5 1
28/12/1933 91 14,4 1
17/04/1970 151 20 14,0 2
12/06/1970 118 25 14,5 2
18/08/1970 100 28 15,0 2
20/10/1970 132 20 15,0 2
16/12/1970 141 2
13/01/1971 111 2
13/02/1971 132 2
02/04/1971 160 2
26/10/1982 acqua ferma 17 15,0 5,30 1029 4
07/08/2006 circa 30 7,04 685 5
Codice: 194 Nome: ACQUA ZOLFA
Altre denominazioni:

S.I. dei Monti Lepini - Gruppo Sorgenti Monticchio


Comune: Sermoneta Località: Monticchio
Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 331626 - Lat. 4599983 Quota (m s.l.m.): 11,5
Tipo sorgente: sorgente per soglia di permeabilità

Sorgente sulfurea composta da più polle ravvicinate. La 


polla B, riportata nella foto, sgorga al margine del bosco
che borda il versante sud di Monticchio.

Autore [5]

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
08/04/1932 40 14,6 1
29/06/1932 54 14,5 1
19/06/1933 64 14,5 1
25/09/1933 38 14,5 1
28/12/1933 57 14,5 1
26/10/1982 non misurabile 17,0 15,0 5,30 870 4
07/08/2006* 44 30,0 15,7 6,70 856 5
07/08/2006** 56 29,0 15,7 6,98 791 5
*: polla A; **: polla B più altre polle minori.
Codice: 196 Nome: MOLA MONTICCHIO
Altre denominazioni:
S.I. dei Monti Lepini - Gruppo Sorgenti Monticchio

Comune: Sermoneta Località: Monticchio


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 331694 - Lat. 4600483 Quota (m s.l.m.): 12
Tipo sorgente: sorgente per soglia di permeabilità

 Originariamente alla base del versante nord-orientale


del Monticchio vi era un lago artificiale che conteneva
le acque sorgive,realizzato a servizio di una antica mo-
la come visibile nello schema degli anni ’30 riportato [1].
Attualmente la vasca, della quale si riconoscono anco-
ra tracce dei muri, è stata riempita e il reticolo idrogra-
fico completamente modificato. A testimonianza dell’e-
sistenza della sorgente rimane un incremento in alveo
di circa 200 l/s nel Fosso dei Padoni.

Autore []

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
08/04/1932 198
28/06/1932 105 1
19/06/1933 128
25/09/1933 99
28/12/1933 297 1
17/04/1970 106 20,0 14,0 2
18/05/1970 93 19,0 14,0 2
12/06/1970 105 25,0 14,0 2
15/07/1970 104 24,0 14,0 2
18/08/1970 62 28,0 14,0 2
20/09/1970 124 24,0 14,0 2
20/10/1970 68 20,0 14,0 2
20/11/1970 51 2
16/12/1970 50,5 2
13/01/1971 106 2
13/02/1971 112 2
02/04/1971 134 2
26/10/1982 50 19,8 14,8 7,30 622 4
07/08/2006* 200 30,0 16,5 7,01 633 5
*: Incremento di portata in alveo stimata lungo il fosso vicino l’antica mola.
Gruppo sorgenti: IL PORTO

S.I. dei Monti Lepini - Gruppo Sorgenti Il Porto


Comune: Sermoneta Località: Paduni
Tipo sorgenti: sovraimposta



Si tratta di un’area ben circoscritta ai piedi dei


Monti Lepini dove sono presenti numerose sorgen-
ti, sia puntuali che lineari. Ai gruppi sorgivi noti
dalla letteratura [1] (Fosso dei Padoni, Acquedotto
di Sermoneta, Porto, Cartiera) si associano nume-
rose altre piccole polle che determinano significati-
vi incrementi delle portate in alveo, sia lungo il fos-
so allacciante, sia lungo il fosso Padoni. Le polle,
anche a piccola distanza, presentano acque con ca-
ratteristiche diverse, da sulfuree a ferruginose nel
settore meridionale, mentre le polle settentrionali
sono ancora oggetto di captazione per uso idropo-
tabile. Lo stato dei luoghi delle diverse emergenze,
a seguito della bonifica, ha subito rilevanti modifi-
cazioni; attualmente rimangono comunque, oltre i
corsi d’acqua, i resti di vecchie opere idrauliche e
stagni che rendono l’area ancora suggestiva.
Codice: 199 Nome: SORGENTI FOSSO ALLACCIANTE
Altre denominazioni:
S.I. dei Monti Lepini - Gruppo Sorgenti Il Porto

Comune: Sermoneta Località: Contrada Paduni


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 332079 - Lat. 4600149 Quota (m s.l.m.): 12
Tipo sorgente: sorgente per soglia di permeabilità sovraimposta

 Si tratta di alcune polle in alveo nel Fosso Allacciante la


cui portata si immette nel fosso Padoni attraverso uno
stramazzo, come si può vedere dallo schema della sor-
gente Il Porto. In bibliografia [1] questa sorgente è ri-
portata insieme alla sorgente La Carrettiera. In questa
sede tali sorgenti sono trattate separatamente.

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
02/08/2006 * 23 31 19,1 7,2 602 5
*: misure effettuate allo stramazzo (vedi foto).
Codice: 197 Nome: SORGENTI LA CARRETTIERA
Altre denominazioni: Cartiera

S.I. dei Monti Lepini - Gruppo Sorgenti Il Porto


Comune: Sermoneta Località: Contrada Paduni
Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 332223 - Lat. 4599979 Quota (m s.l.m.): 12,2
Tipo sorgente: sorgente per soglia di permeabilità

Originariamente con il termine Carrettiera venivano in- 


dicate le sorgenti che confluivano nel Fosso La Carret-
tiera e le polle che dal fosso allacciante confluivano nel
Fosso Padoni (sezioni a) e b) dello schema anni ’30)
per le quali si rimanda alla relativa scheda (199 – sor-
genti fosso Allacciante). All’emergenza le pietre sono
ricoperte da una caratteristica patina rossastra indica-
tiva di acque sulfuree ferruginose.

Autore [1]

Autore [5]

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
07/06/1932* 97 15,3 1
29/06/1932* 74 15,3 1
17/06/1933* 61 15,3 1
23/09/1933* 86 15,4 1
29/12/1933* 169 15,0 1
26/10/1982** 30 18,0 15,2 7,00 975 4
02/08/2006** circa 30 30,0 17,2 7,01 758 5
*: misure sezioni c e b (schema anni ’30). **: misure sezione c (schema anni ’30).
Codice: 198 Nome: ACQUEDOTTO SERMONETA – IL PORTO
Altre denominazioni:
S.I. dei Monti Lepini - Gruppo Sorgenti Il Porto

Comune: Sermoneta Località: Contrada Paduni – Il Porto


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 331898 - Lat. 4600294 Quota (m s.l.m.): 14
Tipo sorgente: sorgente per soglia di permeabilità sovraimposta

 Nell’area sono presenti più polle interessate da opere di


Autore [1]
captazione per uso idropotabile. Le portate del Fosso
Padoni fanno comunque ritenere che le risorgive prin-
cipali siano collocate nell’alveo del fosso stesso; nelle
misure degli anni ’30 [1] non è chiaro se la portata sia
stata depurata degli afflussi provenienti da altre sor-
genti come per esempio quella del Fosso Allacciante
(stramazzo nello schema attuale). Rispetto alla situa-
zione originaria degli anni ’30 la morfologia dei luoghi
ha subito sensibili modifiche anche attraverso la messa
in posto di notevoli spessori di terreni di riporto.

Autore [5]

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
29/06/1932 * 622 15,3 1
17/06/1933 * 402 15,1 1
25/10/1933 * 336 15,0 1
26/10/1982 ** 30 17,2 14,5 7,10 321 4
26/10/1982 *** 20 17,2 14,5 5,30 673 4
02/08/2006 ** 15 28,5 17,3 7,05 619 5
*: portata del Fosso Padoni a valle della sorgente il Porto (nello schema attuale a valle dello stramazzo); **: rilascio acquedotto (sorgente Acquedotto Ser-
moneta); ***: sorgente Il Porto.
Gruppo sorgenti: ACQUAPUZZA

S.I. dei Monti Lepini - Gruppo Sorgenti Acquapuzza


Comune: Sermoneta Località: Torre Acquapuzza (Rudere)

Tipo sorgenti: sorgenti per soglia di permeabilità sovrimposta e per affioramento della piezometrica-falda in pressione.



Questo gruppo sorgivo prende nome dalla caratte-


ristica torre medioevale che dal versante dei Monti
Lepini sovrasta l’area sorgiva. Le acque sgorgano
in parte alla base del versante calcareo, nei deposi-
ti detritici a contatto con i sedimenti limno-palu-
stri; in parte da tipiche polle che fuoriescono, in
pressione, dai terreni limoso-argillosi della Piana
Pontina, alimentate dal reticolo carsico dei calcari
sepolti sotto la piana.
La risalita delle acque in pressione forma numero-
si e caratteristici laghetti e stagni palustri con ac-
que sulfuree dal caratteristico aspetto lattiginoso, il
tutto in una vegetazione lussureggiante.
Tipico delle acque sulfuree è l’odore di “uova mar-
ce” connesso con la presenza di anidride solforosa.
Le acque emergenti confluiscono in parte verso il
fosso noto come Fiume Coperto, in parte verso il
Fiume Cavatella, entrambi affluenti di sinistra del
Fiume Cavata.
Le più importanti emergenze di questo gruppo so-
no note in letteratura ed utilizzate sin da prima
della bonifica integrale, a seguito della quale lo sta-
to dei luoghi ha subito sensibili variazioni.
Codice: 158 Nome: CAVATELLA
S.I. dei Monti Lepini - Gruppo Sorgenti Acquapuzza

Altre denominazioni: Fossellone

Comune: Sermoneta-Sezze Località: Cavatella


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 332498 - Lat. 4598105 Quota (m s.l.m.): 11
Tipo sorgente: sorgente per affioramento della piezometrica

 In tutta l’area sono presenti numerose polle di acqua,


prevalentemente sulfurea, che fuoriesce in pressione
nei depositi detritici e palustri. L’area è in parte colti-
vata e in parte palustre, con numerosi canneti che cir-
condano le polle principali. Qualsiasi perforazione a
profondità superiore a qualche metro può dare luogo al-
la risalita spontanea di acqua, come per esempio si può
osservare in un caratteristico pozzo artesiano presente
nel podere a nord-ovest delle polle C e I, attraverso il
quale è possibile l’accesso all’area.

Autore []

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
Tutte* 03/06/1932 558 1
Tutte* 17/06/1933 684 16,5 2
Tutte* 26/09/1933 516 16,9 2
Tutte* 18/03/1970 2900 16,0 2
Tutte* 12/06/1970 720 26 16,5 2
C03/08/2006 circa 5 5
E03/08/2006 circa 20 33 17,9 6,88 2244 5
G-H03/08/2006 circa 25 5
F03/08/2006 11 33 18,4 6,89 2210 5
I03/08/2006 circa 30 5
D03/08/2006 circa 5 5
A03/08/2006 33 17,7 6,86 1635 5
* la misura è comprensiva della portata della sorgente Fosso Pedinolfi
Codice: 150 Nome: ACQUAPUZZA

S.I. dei Monti Lepini - Gruppo Sorgenti Acquapuzza


Altre denominazioni:

Comune: Sermoneta Località: Torre Acquapuzza (rudere)


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 332619 - Lat. 4598465 Quota (m s.l.m.): 15
Tipo sorgente: sorgente per soglia di permeabilità sovraimposta

La sorgente Acquapuzza è nota ed utilizzata sin da pri- 


ma della bonifica integrale delle paludi Pontine. Origi-
nariamente, le acque che sgorgano al di sotto della Via
Consolare venivano raccolte in un’ampia vasca e in par-
te convogliate verso sud in una canaletta che alimenta-
va la Mola Petrosanti. Attualmente, si accede alle emer-
genze attraverso una scaletta dalla Via Consolare. Le
acque sulfuree sgorgano anche a valle dei vasconi at-
tuali e vanno ad alimentare un fossato che confluisce
verso il Fosso Fiume Coperto. Nelle stagioni aride le
polle più alte della sorgente sono spesso secche. Ri-
spetto agli anni ’30 tutta l’area ha subito sostanziali mo-
dificazioni sia nelle quote di emergenza che nelle dire-
zioni del deflusso superficiale.

Autore [5]

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
21/08/1928* 158,0 1
29/06/1932* 253,0 1
14/06/1933* 168,0 15,5 1
25/09/1933* 105 14,6 1
27/10/1982 0,4 15,5 15,5 5,74 4800 4
03/08/2006 25,0 30,0 16,8 6,87 1234 5
* date le diverse condizioni di emergenza si può ipotizzare che queste misure comprendano una parte di acque sorgive che attualmente confluiscono verso la
sorgenti di Fiume Coperto.
Codice: 152 Nome: FALCONE
S.I. dei Monti Lepini - Gruppo Sorgenti Acquapuzza

Altre denominazioni:

Comune: Sermoneta Località: Fosso Falcone


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 332478 - Lat. 4598299 Quota (m s.l.m.): 10,5
Tipo sorgente: sorgente per affioramento della piezometrica - falda in pressione

 L’emergenza è costituita da un gruppo di almeno cinque


polle principali che si riconoscono nell’alveo dei fossa-
ti (polle A e E) e nel parco del ristorante posto in pros-
simità delle sorgenti di Fiume Coperto (polle B, C, D).
Rispetto alla documentazione bibliografica [1], dove
sembra che le polle B, C, D, E confluivano verso il Fiu-
me Coperto e la polla A verso il Fosso Falcone, la situa-
zione attuale, anche se sono evidenti le modifiche dei
tracciati dei fossi, non sembra aver subito sostanziali
variazioni. La portata complessiva misurata nell’Agosto
del 2006 era di circa 230 l/s.

Autore [5]

Polle Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
Tutte 03/06/1932 227 16,2
Tutte 26/10/1933 143 16,4
Tutte 02/02/1969 188 19 17,0 6,50 5500
A 03/08/2006 87 29 18,1 6,83 1952 5
D 07/08/2006 circa 100* 29 16,7 6,87 1701 5
F 07/08/2006 vedi polla D 29 17,8 6,85 1940 5
B 07/08/2006 2 29 17,3 6,91 1645 5
E 07/08/2006 circa 50
* la misura è complessiva delle portate delle polle D e F
Codice: 153 Nome: FIUME COPERTO

S.I. dei Monti Lepini - Gruppo Sorgenti Acquapuzza


Altre denominazioni:

Comune: Sermoneta Località: Fiume Coperto


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 332538 - Lat. 4598409 Quota (m s.l.m.): 11,5
Tipo sorgente: sorgente per soglia di permeabilità sovraimposta e per affioramento della piezometrica

Questo gruppo di polle sorgive, date le sostanziali mo- 


dificazioni dello stato dei luoghi in seguito alla bonifica,
corrisponde solo parzialmente alla sorgenti di Fiume
Coperto note in letteratura [1]. Si tratta di un insieme
di polle di acqua solfurea che fuoriescono dalla roccia
calcarea (polle A, B, e C – vedi schema) o all’interno di
piccoli laghetti nel detrito (polle D, E e F). Nell’area,
attualmente sede di un ristorante, le acque fluenti e i la-
ghetti danno luogo ad un ambiente particolarmente
suggestivo.

Autore [5]

Polle Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
E-F* 03/06/1932 370 15,7 1
E-F* 16/06/1933 270 15,7 1
A-B-C-D* 03/06/1932 1168 15,7 1
A-B-C-D* 16/06/1933 975 15,7 1
D 27/10/1982 20,0 16,0 7,0 1742 4
A-B-C 27/10/1982 20,2 16,0 6,9 1645 4
E 27/10/1982 20,0 16,0 6,9 1630 4
F 27/10/1982 20,0 16,0 7,1 1710 4
B 07/08/2006 25 28,0 16,7 6,73 1593 5
A 07/08/2006 5 28,0 17,5 6,75 1558 5
C 07/08/2006 15 5
A-B-C-D 07/08/2006 728 30,0 17,2 6,89 1498 5
* la corrispondenza delle misure degli anni ’30 con le polle attuali è sicuramente parziale e il dato ha, quindi, valore puramente indicativo. La misura delle pol-
le A-B-C-D la portata del canaletto che derivava parte della sorgente Falcone (da 30 a 130 l/s)
Codice: 154 Nome: MOLA PETROSANTI
S.I. dei Monti Lepini - Gruppo Sorgenti Acquapuzza

Altre denominazioni:

Comune: Sezze Località: La Mola


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 332651 - Lat. 4597927 Quota (m s.l.m.): 12,5
Tipo sorgente: sorgente per soglia di permeabilità sovraimposta

 Originariamente, le acque della sorgente venivano con-


vogliate in una vasca ed alimentavano un’antica mola.
Attualmente, la vasca di raccolta, che si trova circa 1,5
m più in alto del fronte sorgivo, risulta secca. L’acqua,
solfurea e ferruginosa (lascia un residuo rossastro sul-
le pietre), fuoriesce alla base del muro esterno della va-
sca dove va a formare un piccolo stagno.

Autore [5]

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
03/06/1932* 130,0 1
30/06/1932* 123,0 13,3 ? 1
17/06/1933* 130,0 16,6 1
26/09/1933* 61,0 14,3 ? 1
30/04/1968 4,8 13,0 18,0 2
11/02/1969 1,98 8,0 17,0 2
27/10/1982 50,0 22,5 17,0 7,10 1870 4
03/08/2006 circa 0,02 33,0 20,0 6,81 2360 5
*i valori di portata comprendono anche la derivazione della sorgente Acquapuzza.
Codice: 155 Nome: DEL SAMBUCO

S.I. dei Monti Lepini - Gruppo Sorgenti Acquapuzza


Altre denominazioni: del Sasso

Comune: Sermoneta Località:


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 332165 - Lat. 4598020 Quota (m s.l.m.): 10,2
Tipo sorgente: sorgente per affioramento della piezometrica – falda in pressione

Le acque sulfuree sgorgano da polle in pressione localiz- 


zate nei sedimenti fluvio-palustri della Pianura Pontina, a
valle del cavalcavia sulla linea ferroviaria Roma-Napoli.
L’are sorgiva dà origine ad un fossato circondato da un
canneto.

Autore [5]

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
15/06/1933 31 16,4 1
26/09/1933 30 15,5 1
27/01/1934 54 15,8 1
30/04/1968 circa 15 19 12,0 2
11/02/1969 circa 50 8 13,0 6,3 2
27/10/1982 circa 10-15 22 16,8 7,1 1945 4
03/08/2006 circa 50 33 17,2 7,0 1766 5
Codice: 156 Nome: FOSSO PEDINOLFI
S.I. dei Monti Lepini - Gruppo Sorgenti Acquapuzza

Altre denominazioni:

Comune: Sermoneta Località: Fosso Pedinolfi


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 332393 - Lat. 4597970 Quota (m s.l.m.): 11
Tipo sorgente: sorgente per affioramento della piezometrica – falda in pressione

 La sorgente è costituita da una polla principale nell’al-


veo del fosso che si innalza di circa 15 cm sul pelo del-
l’acqua, e da altre polle minori. Questa emergenza, una
delle principali del gruppo, è poco nota in quanto si-
tuata in aperta campagna , subito a ridosso della linea
ferroviaria Roma-Napoli.

Autore [5]

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
03/08/2006 circa 300 30 17,9 6,91 2305 5
Codice: 157 Nome: RIVONE

S.I. dei Monti Lepini - Gruppo Sorgenti Acquapuzza


Altre denominazioni:

Comune: Sezze Località:


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 332584 - Lat. 4597752 Quota (m s.l.m.): 10,1
Tipo sorgente: sorgente per affioramento della piezometrica – falda in pressione

L’area di emergenza è costituita da due polle principali se- 


parate da un drenaggio in pietra. La polla a) presenta una
portata di circa 30 l/s; la polla b) si trova all’interno di una
buca e risulta priva di emissario. Originariamente, prima
della bonifica, le polle principali erano ubicate a monte
della ferrovia, dove ancora oggi sono state osservate due
piccole polle. Attualmente, come negli anni ’30 [1], le ac-
que di queste sorgenti confluiscono nel Fosso Cavatella.
Una sorgente lineare, c), la cui esistenza era nota già ne-
gli anni ’30 [1], determina un incremento in alveo nel ca-
nale Margellina di 44 l/s che a differenza delle altre acque
sorgive, drenano in direzione opposta, verso sud-ovest.

Autore [5]

Polle Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
A-B 07/06/1932 131 17,4 1
A-B 16/06/1932 146 17,3 1
A-B 24/09/1933 109 17,3 1
C 07/06/1932 37 17,4 1
C 16/06/1933 10 17,3 1
C 24/09/1933 7 17,2 1
A 07/08/2006 circa 30 23 17,9 6,77 2457 5
C 07/08/2006 44 27 19,6 7,13 2549 5
Monitoraggio dei Gruppi Monticchio, Il Porto e Acquapuzza
S.I. dei Monti Lepini - Gruppo Sorgenti Acquapuzza

Le numerose polle di questi due gruppi sorgivi ali- stazione, attiva a partire dall’anno 2006, è gestita
mentano il deflusso di base del Fiume Cavata che a dalla Provincia di Latina. L’idrogramma presenta
sua volta, all’altezza della Via Appia, in località Fo- portate molto variabili, da poco meno di 3500 l/s nel
ro Appio, confluisce nel Canale Linea Pio. La por- novembre 2006 a oltre 5100 l/s nel febbraio 2007.
tata complessiva dei due gruppi sorgivi è tenuta Tale significativa variabilità richiede sicuramente
sotto monitoraggio in continuo mediante una sta- approfondimenti sul ruolo dei circuiti carsici nel-
zione idrometrica posta in corrispondenza del Pon- l’alimentazione del deflusso sorgivo e sul ruolo del-
te sul Fiume Cavata lungo la S.P. Migliora 41. La le alterazioni introdotte da prelievi e derivazioni.



Fig.3 – Medie giornaliere delle misure registrate ogni 10 miniti primidalla Stazione Idrometrica Sul Fiume Cavata gestita dalla Provincia di
Latina. Le portate sono state “depurate” dalle acque di ruscellamento superficiale.

Fig.4 – Medie mensili delle misure registrate ogni 10 minuti primi dalla Stazione Idrometrica sul Fiume Cavata gestita dalla Provincia di
Latina. Le portate sono state “depurate” dall’aliquota dovuta alle acque di ruscellamento superficiale.
Gruppo sorgenti: SARDELLANE

S.I. dei Monti Lepini - Gruppo Sorgenti Sardellane


Comune: Sezze Località: Sardellane
Tipo sorgenti: sorgenti per soglia di permeabilità sovraimposta Sorgenti per affioramento della piezometrica-falda in
pressione.



Le sorgenti, costituite da almeno ventotto polle prin- 156), con vegetazione, fauna e scorci paesaggistici di
cipali allineate alla base del versante di Colle Quar- particolare valore naturalistico. Tuttavia le polle sor-
tana, danno origine al Fiume Ufente che, tra località give risultano di difficile accesso a causa delle nu-
Mola Muti e Ponte Ferraioli (SP Migliara 47), ha un merose recinzioni che delimitano i fondi privati e
incremento di portata di oltre 2780 l/s cui contribui- della presenza del rilevato ferroviario.
scono probabilmente numerose polle in alveo. Il valore complessivo delle portate emergenti nell’area
Le sorgenti e il Fiume Ufente formano un’area umi- delle Sardellane può essere ricavato dall’elaborazio-
da di circa 100 m di larghezza tra l’argine destro del ne dei livelli idrometrici registrati dalla stazione sul
fiume e la Strada Regionale dei Monti Lepini (SR Fiume Ufente in località Ponte Ferraioli gestita dal
Servizio Idrografico e Mareografico Regionale.
Le portate evidenziano una forte variabilità sta-
S.I. dei Monti Lepini - Gruppo Sorgenti Sardellane

gionale con minimi nei primi giorni del mese di


febbraio 2007 intorno a 1745 l/s e massimi nei me-
si di maggio e giugno superiori a 3500 l/s.
La lettura dei dati di portata deve tenere comun-
que conto della presenza di importanti derivazio-
ni a scopo idropotabile da pozzi posti poco a mon-
te delle aree sorgive (Acquedotto delle Sardellane)
e, soprattutto, del ruolo svolto dal reticolo carsico
nel determinare la risposta sorgiva agli eventi me-
teorici.



Fig.5 – Portate medie mensili del gruppo sorgivo Sardellane. Dati ricavati dall’elaborazione delle altezze idrometriche misurate dalla
Stazione Idrometrica di Ponte Ferraioli gestita dal Servizio Idrografico e Mareografico Regionale. Le portate sono state “depurate” dalle
acque di ruscellamento superficiale.

2 Portata media rilevata nel periodo sett. 2006-sett. 2007 dalla stazione di monitoraggio di Ponte Ferraioli (vedi grafici successivi)
Codice: 11 Nome: LE CANALELLE
Altre denominazioni:

S.I. dei Monti Lepini - Gruppo Sorgenti Sardellane


Comune: Sezze Località: Le Grotte
Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 339033 - Lat. 4594584 Quota (m s.l.m.): 12,2
Tipo sorgente:

La sorgente è la più occidentale del gruppo delle Sardel- 


lane. Perenne, da essa origina un fossato che raccoglie
nel suo percorso altre piccole emergenze naturali a ca-
rattere stagionale. Circa 400 metri più a valle riceve, da
un canaletto affluente di sinistra, le acque sulfuree che
provengono da un pozzo artesiano (vedi foto) la cui por-
tata varia stagionalmente da circa 10 l/s fino ad annullar-
si. Nei pressi della sorgente sono presenti, a monte della
vecchia s.r. 156, i ruderi di una villa romana (le Grotte)

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
15/04/2010 < 1,0 19,8 17,0 6,93 770 5
Codice: 72-(71-73-74-146) Nome: MOLA MUTI
Altre denominazioni:
S.I. dei Monti Lepini - Gruppo Sorgenti Sardellane

Comune: Sezze Località: Mola Muti


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 340164 - Lat. 4594297 Quota (m s.l.m.): 6
Tipo sorgente: sorgente per soglia di permeabilità sovraimposta



In quest’area sono presenti almeno 4 gruppi di polle sor-


give principali, note come “La Botte”, “Le Molette”, “Mo-
la Vecchia” e “Mola Muti”. Le prime tre confluiscono in
un unico fosso che, unendosi poco più a valle con le ac-
que della Mola Muta, dà origine al Fiume Ufente (vedi
schema [1]). Caratteristico è il lago in cui vengono rac-
colte le acque della sorgente Mola Muti; sicuramente me-
no note sono le opere della Mola Vecchia, ricoperte da
una fitta vegetazione spontanea, e le altre polle sorgive.

Autore [1]

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
13/04/1932 * 555 1
25/09/1933 * 313 1
13/04/1932 ** 604 15,6 1
25/09/1933 ** 222 15,8 1
10/04/1970 *** 165 20 15,0 2
29/03/1971 *** 91 2
17/04/1970 ** 812 20 14,0 2
20/11/1970 ** 151 2
29/03/1971 ** 598 2
07/08/2006 ** 132 17,4 7,42 545 5
07/08/2006 * 237 16,8 7,29 786 5
*: Sorgente “La Botte” + sorgente “Le Molette” + sorgente “Mola Vecchia”. **: Sorgente “Mola Muti”. ***: Sorgente “Le Molette”.
Codice: 142A - 142B Nome: PISTICCIOLA
Altre denominazioni:

S.I. dei Monti Lepini - Gruppo Sorgenti Sardellane


Comune: Sezze Località:
Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 340463 - Lat. 4594032 Quota (m s.l.m.): 3,5
Tipo sorgente: sorgente per soglia di permeabilità sovrimposta

Le sorgenti sgorgano in uno stretto lembo di terra com- 


preso tra la S.R. n°156 e il Fiume Ufente. Negli anni ’30
[1] erano riconoscibili numerose polle che si immette-
vano nell’Ufente. Attualmente lo stato dei luoghi, come
si può vedere dalla fotografia aerea, ha subito sensibili
variazioni, probabilmente a causa della presenza di ri-
porti di terreni e a causa di convogliamenti delle acque
sorgive in condotte interrate. Dalla misura effettuata in
data 07/08/2006 all’interno di una delle polle, ormai cir-
condata da una vasca in muratura, l’acqua risulta avere
una temperatura di circa 18,9 °C, pH pari a 7,15 e con-
ducibilità elettrica specifica di 787 µS/cm.

Autore [1] Autore [5]

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
13/04/1932 * 117 15,0 1
25/09/1933 * 79 14,8 1
13/04/1932 ** 53 15,0 1
25/09/1933 ** 20 14,8 1
13/04/1932 *** 48 15,2 1
25/09/1933 *** 49 15,2 1
17/04/1970 423 20 15,0 2
20/11/1970 229 2
15/02/1971 305 2
*: Polla a). **: Polla B). ***: Polla C).
Codice: 145 Nome: I CASSONI
Altre denominazioni:
S.I. dei Monti Lepini - Gruppo Sorgenti Sardellane

Comune: Sezze Località:


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 340551 - Lat. 4593975 Quota (m s.l.m.): 3,5
Tipo sorgente: sorgente per soglia di permeabilità sovrimposta

 Alla data del sopralluogo (07/08/2006) la sorgente non


era accessibile a causa della folta vegetazione ripariale.

Autore [1]

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
13/04/1932 circa 100 15,2 1
15/06/1933 62 15,1 1
26/09/1933 81 15,5 1
07/05/1968 16 15,2 6,5 2
10/02/1969 25 16 15,0 2
Codice: 176 Nome: SCAFA RAPINI
Altre denominazioni: SCAFA RAPPINI

S.I. dei Monti Lepini - Gruppo Sorgenti Sardellane


Comune: Sezze Località: Scafa Rappini
Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 340710 - Lat. 4593885 Quota (m s.l.m.): 3,7
Tipo sorgente: sorgente per soglia di permeabilità sovrimposta

Con il nome di Scafa Rapini viene storicamente desi- 


gnato un fronte sorgivo del quale, allo stato attuale, si
riconoscono almeno sei differenti polle che emergono
nell’area compresa tra la ferrovia Roma-Napoli e la riva
sinistra del F. Ufente.
Alla data del sopralluogo (07/08/2006) l’area di emer-
genza delle sorgenti non era accessibile trovandosi al-
Autore [1]
l’interno di un fondo chiuso.
Codice: 144 Nome: SCAFA RAPINI (LA BARCA)
Altre denominazioni:
S.I. dei Monti Lepini - Gruppo Sorgenti Sardellane

Comune: Sezze Località: Scafa Rappini


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 340958 - Lat. 4593737 Quota (m s.l.m.): 3,5
Tipo sorgente: sorgente per soglia di permeabilità sovraimposta

 Questa sorgente è molto nota e facilmente raggiungibi-


le dalla SR 156 attraverso il sottopasso ferroviario, di
fronte all’ingresso della captazione dell’acquedotto del-
le Sardellane. Le acque, leggermente ferruginose, emer-
gono alla testa di un piccolo fossato nel detrito calcareo.
In prossimità delle polle, un tubo in cemento (probabi-
le restituzione dell’acquedotto) immetteva, alla data del
sopralluogo (07/08/06), una portata di circa 10 l/s.

Autore [5]

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
15/09/1928 100 1
16/04/1932 136 15,4 1
27/11/1933 42 15,5 1
10/04/1970 180 20 15,0 2
15/12/1970 99 2
29/03/1971 164 2
07/08/2006 95 28 15,9 7,70 959 5
07/08/2006* 10 28 16,2 7,62 802 5
*: acque fluenti dal tubo in cemento (probabile rilascio dell’acquedotto).
Codice: 68 Nome: FERRO DI CAVALLO
Altre denominazioni:

S.I. dei Monti Lepini - Gruppo Sorgenti Sardellane


Comune: Sezze Località: Sardellane
Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 341039 - Lat. 4593553 Quota (m s.l.m.): 1,5
Tipo sorgente: sorgente per affioramento della piezometrica

La sorgente deriva il suo nome dalla particolare posi- 


zione in prossimità dell’argine destro del Fiume Ufente
delimitato da un importante argine in terra che, per
contenere la sorgente, forma in questo punto un’ansa
dalla caratteristica forma a ferro di cavallo.
Le acque sorgive, che fuoriescono da polle in pressio-
ne, formano un piccolo stagno collegato al Fiume Ufen-
te (Brivolco) attraverso un canaletto.

Autore [5]

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
16/06/1932 45 17,5 1
13/06/1933 58 17,3 1
27/11/1933 46 17,8 1
26/12/1933 65 17,7 1
02/02/1969 * circa 10 19,0 17,0 6,40 4600 2
28/10/1982 20 18,0 15,8 7,10 1285 4
07/08/2006 circa 10 27,5 17,8 6,86 2198 5
*: in fase di rigurgito.
Codice: 174 Nome: SARDELLANE
Altre denominazioni:
S.I. dei Monti Lepini - Gruppo Sorgenti Sardellane

Comune: Sezze Località:


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 341083 - Lat. 4593628 Quota (m s.l.m.): 3
Tipo sorgente: sorgente per soglia di permeabilità sovraimposta

 La sorgente sgorga in un ampia polla in uno stretto lem-


bo di terra compreso tra la ferrovia Roma-Napoli e il
Fiume Ufente, quasi di fronte alla sorgente Ferro di Ca-
vallo, posta sulla riva opposta. Alla data del sopralluo-
go (07/08/2006) la sorgente non era accessibile a causa
della frapposizione di un fondo chiuso.

Autore [1]

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
25/05/1932 1825 15,9 1
15/06/1933 1760 15,2 1
27/09/1933 1417 15,5 1
15/05/1968 22 16,0 6,5 2
18/04/1970 1260 20 15,0 2
16/06/1970 890 24 16,0 2
14/07/1970 1050 25 16,0 2
18/08/1970 845 26 16,0 2
16/09/1970 805 24 16,0 2
19/10/1970 1010 2
Codice: 69 Nome: CASENUOVE 2
Altre denominazioni:

S.I. dei Monti Lepini - Gruppo Sorgenti Sardellane


Comune: Sezze Località:
Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 341167 - Lat. 4593551 Quota (m s.l.m.): 3,5
Tipo sorgente: sorgente per soglia di permeabilità sovrimposta

Proseguendo la strada sterrata vicino al gruppo sorgivo 


Casenuove si rinvengono due altre sorgenti di cui non
si hanno notizie nella documentazione bibliografica. A
monte della sorgente indicata con la lettera B è pre-
sente un piccolo stagno risistemato con opere murarie.
Tutte le acque confluiscono verso un piccolo fosso, af-
fluente del Fiume Ufente.

Autore [5]

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
07/08/2006 ** 20 28,0 16,0 7,11 1033 5
07/08/2006 * circa 30 27,5 16,1 7,07 997 5
*: Sorgente A. **: Sorgente B.
Codice: 149 Nome: CASENUOVE
Altre denominazioni:
S.I. dei Monti Lepini - Gruppo Sorgenti Sardellane

Comune: Sezze Località:


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 341230 - Lat. 4593494 Quota (m s.l.m.): 3,5
Tipo sorgente: sorgente per soglia di permeabilità sovrimposta

 Usciti dal sottopasso ferroviario, subito a destra lungo


una strada sterrata, sono visibili due polle sorgive siste-
mate con opere in pietra e cemento. Poco più avanti è
presente un’altra piccola polla e qualche rigagnolo di ac-
que sorgive. Rispetto alla documentazione bibliografica
[1] [2] l’area sembra aver subito sostanziali modifiche
che non consentono un confronto diretto tra le misure
degli anni ’30, quelle degli anni ’70 e quelle attuali.

Autore [5]

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
13/07/1933 * 14 16,8 1
27/09/1933 * 3 16,6 1
18/04/1970 * 240 20 15,0 2
21/11/1970 * 221 2
15/12/1970 * 208 2
13/03/1971 * 265 2
28/10/1982 ** circa 50 (A+B) 19 15,5 7,10 1498 4
28/10/1982 *** circa 50 (A+B) 19 15,5 7,20 1070 4
07/08/2006 ** 34 28 17,8 6,96 1332 5
07/08/2006 *** 3 28 17,4 7,16 784 5
*: Non è chiaro se la misura è riferita a una singola polla o a più polle. **: Sorgente A. ***: Sorgente B.
Gruppo sorgenti: GRICILLI

S.I. dei Monti Lepini - Gruppo Sorgenti Gricilli


Comune: Pontinia Località: Laghi del Vescovo
Tipo sorgenti: sorgenti per affioramento della piezometrica-falda in pressione. Sorgenti per soglia di permeabilità
sovraimposta


Una valutazione delle portate complessive emergenti in località Codarda, gestita dalla Provincia di Latina. In
S.I. dei Monti Lepini - Gruppo Sorgenti Gricilli

alla base del versante e dalle numerose polle sorgive questa sezione sono state registrate portate notevoli,
presenti in tutta quest’area risulta molto difficoltosa, sia con valori compresi tra 3500 l/s a oltre 4500 l/s.
per la complessità del reticolo idrografico, sia per la Il valore indicativo delle portate emergenti nell’area dei
presenza dell’impianto idrovoro dei Gricilli attraverso il Gricilli può essere, quindi, ricavato dalla differenza tra
quale viene immessa nell’Ufente una parte significativa le portate misurate alla Stazione Idrometrica di Co-
delle acque sorgive. darda e quella di Ponte Ferraioli (vedi Gruppo Sardel-
Le portate del Fiume Ufente, a valle del gruppo sorgi- lane) con valori calcolati compresi tra circa 900 l/s e
vo, vengono monitorate dalla stazione Idrometrica, sita 1300 l/s.



Fig.6 – Medie giornaliere delle misure registrate ogni 10 minuti primi dalla Stazione Idrometrica sul Fiume Ufente in località Codarda gestita
dalla Provincia di Latina. Le portate sono state “depurate” dalle acque di ruscellamento superficiale.

Fig.7 – Medie mensili delle misure registrate ogni 10 minuti primi dalla Stazione Idrometrica sul Fiume Ufente in località Codarda gestita
dalla Provincia di Latina. Le portate sono state “depurate” dalle acque di ruscellamento superficiale.
Codice: 67 Nome: LAGO S. CARLO
Altre denominazioni:

S.I. dei Monti Lepini - Gruppo Sorgenti Gricilli


Comune: Pontinia Località: Gricilli
Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 342909 - Lat. 4591498 Quota (m s.l.m.): 1,5
Tipo sorgente: Sorgente per affioramento della piezometrica

Il lago ha origine da un probabile fenomeno di sprofon- 


damento carsico (sinkhole) e dalla risalita di acque del
circuito carsico sepolto dei Monti Lepini. Il lago riceve
le acque di un piccolo fosso con portata di circa 0,3 l/s
(31/08/06) L’emissario è regolato da una chiusa. Il lago,
utilizzato a scopo irriguo, è circondato da piante di
pioppo, salice ed eucaliptus, mentre nelle acque sono
abbondanti le ninfee.

Autore [5]

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
13/04/1928 100 22,2 1
14/06/1928 68 1
17/08/1928 44 1
24/05/1932 3 1
29/09/1933 0 1
3/01/1968 12 7,0 6,5 3400 2
31/08/2006 0 circa 0
Codice: 62B (62A) Nome: ACQUA AMARA
Altre denominazioni: Acqua Solfa
S.I. dei Monti Lepini - Gruppo Sorgenti Gricilli

Comune: Pontinia Località: Gricilli


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 343199 - Lat. 4591440 Quota (m s.l.m.): 3,3
Tipo sorgente: sorgente per affioramento della piezometrica di falda

 Si tratta di un’ulteriore sorgente sulfurea (H2S 34,5


mg/l [2]) dell’area dei Laghi del Vescovo che si manife-
sta con varie polle lungo il fosso che drena l’acqua ver-
so il Lago Verde.

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
14/04/1932 51 20,2 1
22/07/1932 35 20,6 1
14/06/1933 54 20,2 1
28/09/1933 21 21,2 1
10/02/1969* 35 14 21,0 5,5 2100 2
*: misura comprensiva dell’emissario lago S. Carlo
Codice: 62_64_61D Nome: LAGHI DEL VESCOVO
Altre denominazioni:

S.I. dei Monti Lepini - Gruppo Sorgenti Gricilli


Comune: Pontinia Località: Laghi del Vescovo
Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 343350 - Lat. 4591160 Quota (m s.l.m.): 3
Tipo sorgente: sorgente per affioramento della piezometrica di falda

I laghi del Vescovo e la sorgente che da origine alla cana- rea palustre, ricca di canneti, si può assistere, infatti, al 
letta dell’acqua sulfurea, occupano un’area depressa de- processo di formazione dei depositi torbosi e alla precipi-
limitata da un argine artificiale. La genesi dei laghi, tazione chimica dei travertini che incrostando la vegeta-
profondi non più di 18 m, è riconducibile a fenomeni di zione hanno dato e danno luogo alla formazione di carat-
sprofondamento in aree carsiche (sinkhole) e alla risalita teristici accumuli con impronte di canne e foglie fossili. In
di acque a diverso grado di mineralizzazione dall’acquife- tutta l’area gli accumuli di depositi torbosi sono sostan-
ro carsico sepolto alimentato dai Monti Lepini. Le pro- zialmente sostenuti dalla spinta idrostatica della falda
spezioni e i sondaggi indicano nell’area spessori di alcune idrica (galleggiano), per cui avvicinandosi agli specchi la-
decine di metri di torbe al di sopra delle rocce calcaree custri si ha la sensazione di camminare su una zattera. Per
del substrato. La presenza simultanea di fenomeni di quanto detto l’attraversamento dell’area può essere peri-
sinkholes, di un acquifero mineralizzato in pressione (il coloso, se non effettuato con estrema cautela.
livello statico della falda confinata supera i 2 m s.l.m.) e di
notevoli spessori di sedimenti organici in continua subsi-
denza, genera condizioni ambientali peculiari. In quest’a-

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
13/04/1928 1247 1
25/04/1928 1066 1
04/05/1928 1005 1
14/06/1928 834 1
04/08/1928 886 1
24/07/1928 716 1
30/08/1928 710 1
18/09/1928 714 1
06/10/1928 640 1
15/10/1928 654 1
21/11/1928 900 1
26/02/1929 1249 1
27/03/1929 1001 1
20/04/1929 978 1
07/06/1929 888 1
03/08/1929 762 1
24/05/1932 1075 1
17/05/1932 815 1
29/12/1933 793
31/08/2006* 24 7.5 1772 5
N.B. tutte le misure sono riferite alla portata complessiva del gruppo comprese le sorgenti Acqua Zolfa, Acqua Dolce, Fontana del Gelso, Acqua Amara e le ve-
nute in alveo. *misura effettuata nel lago verde
Codice: 65-66 Nome: SORGENTI DI ACQUA DOLCE E ACQUA ZOLFA
Altre denominazioni: Sorgenti di Acqua Solfa [4]
S.I. dei Monti Lepini - Gruppo Sorgenti Gricilli

Comune: Pontinia Località: Gricilli


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 343430 - Lat. 4591347 Quota (m s.l.m.): 3,5
Tipo sorgente: sorgente per soglia di permeabilità

 Le sorgenti affiorano al di sotto della strada provincia-


le e si immettono direttamente nel F.so Ceriara (o Di-
versivo Ufente), in cui sono presenti altre polle, per cui
non ne è possibile la misura della portata. Prima della
realizzazione del Diversivo Ufente le acque delle sor-
genti contribuivano ad alimentare i laghi del Vescovo
[1]. Malgrado la vicinanze tra le due sorgenti, meno di
40 metri, l’Acqua dolce risulta leggermente sulfurea
mentre l’Acqua zolfa è sulfurea (H2S 48,4 mg/l [2]). Ta-
li differenze sono la conseguenza della disposizione de-
gli elementi tettonici che condizionano la risalita di flui-
di mineralizzati profondi in tutta l’area.
Autore [1]

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
14/04/1932* 43 15,9 1
22/07/1932* 21 15,9 1
14/06/1933* 20 15,6 1
28/091933* 21 15,6 1
29/12/1933* 119 16,2 1
14/04/1932** 26 21,8 1
22/07/1932** 21 22,8 1
14/06/1933** 20 22,5 1
28/091933** 25 22,4 1
29/12/1933** 80 21,8 1
*: Acqua dolce **: Acqua zolfa
Codice: 61B (61A-61C) Nome: FONTANA DEL GELSO
Altre denominazioni:

S.I. dei Monti Lepini - Gruppo Sorgenti Gricilli


Comune: Pontinia Località: Gricilli
Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 343559 - Lat. 4590922 Quota (m s.l.m.): 1,8
Tipo sorgente: sorgente per affioramento della piezometrica di falda

La sorgente principale, sulfurea, forma un laghetto oggi 


adibito a centro termale. Poco più a sud sono presenti al-
tre polle che formano una zona palustre alimentata dal-
l’acqua in pressione. Probabili ulteriori emergenze sono
presenti direttamente nell’alveo dei fossi di drenaggio.

Autore []

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
14/04/1932 186,0 19,2 1
22/07/1932 154,0 19,7 1
11/07/1933 167,0 19,5 1
28/09/1933 44,0 17,4 1
18/05/1970 150,0 27,0 15,0 2
03/10/1970 105,0 13,0 15,0 2
16/01/1971 129,0 9,0 15,0 2
17/03/1971 140,0 15,0 16,0 2
29/10/1982 0,0 22,5 18,5 6,80 1570 4
31/08/2006* 24,8 27,0 20,7 6,72 3280 5
31/08/2006** 47,0 26,7 21,2 6,65 3348 5
31/08/2006*** 88,0 5
*: misura riferita al rilascio dei bagni termali; **: misura riferita alle polle A e C; *** portata complessiva dopo confluenza
Codice: 59-60-60A Nome: FONTANA DEL MURO
Altre denominazioni:
S.I. dei Monti Lepini - Gruppo Sorgenti Gricilli

Comune: Pontinia Località:


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 344330 - Lat. 4590395 Quota (m s.l.m.): 2,9
Tipo sorgente: sorgente per soglia di permeabilità

 La sorgente sgorga in diverse polle al contatto tra i cal-


cari e i depositi palustri. Le due polle principali emergo-
no la prima al di sotto della massicciata della strada con-
solare; di queste la seconda forma un laghetto distante
circa 100 metri dalla prima in direzione della ferrovia.
Nelle vicinanze, durante il sopralluogo del 2006 [5] è sta-
ta individuata un’ulteriore sorgente di acqua sulfurea.
Le sorgenti alimentano il lago Mazzocchio attraverso un
sifone che passa al di sotto del Fosso Ceriara.
Autore [5]

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
20/09/1930 747 15,0 1
12/07/1933 610 14,9 1
29/09/1933 580 15,0 1
10/04/1970 820 20 15,0 2
18/05/1970 730 22 14,0 2
01/09/1970 531 22 15,0 2
03/10/1970 455 20 15,0 2
03/11/1970 382 20 15,0 2
23/10/1982 300 21 14,2 6,90 877 4
09/082006 * 40 30 16,2 7,11 915 5
09/08/2006 ** 5 30 18,5 6,85 2147 5
*: misura riferita alla sola polla al di sotto del massicciata; **: misura riferita alla sola sorgente sulfurea.
Codice: 123 Nome: LAGO MAZZOCCHIO
Altre denominazioni:

S.I. dei Monti Lepini - Gruppo Sorgenti Gricilli


Comune: Pontinia Località: Gricilli
Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 344004 - Lat. 4589997 Quota (m s.l.m.): 2
Tipo sorgente: sorgente per affioramento della piezometrica

Il lago ha origine da un probabile fenomeno di sprofon- 


damento carsico (sinkhole). Le acque derivano in par-
te da fenomeni di risalita dal circuito carsico sepolto
dei Monti Lepini, in parte dal gruppo sorgivo di Fonta-
na del Muro attraverso un sifone che passa al di sotto
del Fosso Ceriara (Fiume diversivo Ufente).
Codice: 57-58 Nome: GRICILLI
Altre denominazioni: GRACILLI [1]
S.I. dei Monti Lepini - Gruppo Sorgenti Gricilli

Comune: Pontinia Località: Gricilli


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 344918 - Lat. 4590009 Quota (m s.l.m.): 4,2
Tipo sorgente: sorgente per soglia di permeabilità

 La sorgente è formata da più polle, alcune poste sotto


la strada consolare, raccolte da un sistema di canalette
che, attraverso una paratoia, confluiscono poi nel F.so
dei Gricilli. Tali strutture erano parte di una captazione
che, nell’ottocento, alimentava il borgo di Fossanova at-
traverso un impianto di sollevamento, di cui è ancora
oggi visibile il caratteristico edificio, che sfruttava la
stessa forza motrice dell’acqua.

Autore [1]

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
14/04/1932 128 15,1 1
24/05/1932 96 15,4 1
22/07/1932 100 15,4 1
14/0/1933 81 15,3 1
28/09/1933 104 15,5 1
29/12/1933 405 15,1 1
19/05/1970 103 22 14,0 2
02/07/1970 90 27 15,5 2
01/09/1970 74 21 16,0 2
03/01/1970 63 20 16,0 2
16/01/1971 84 10 14,0 2
17/03/1971 115 18 14,5 2
26/04/1971 131 21 15,0 2
29/10/1982 30 22 15,5 6,90 870 4
09/08/2006 40 29 17,8 7,19 953 5
Codice: 77 Nome: FONTANA DELLA PENNA
Altre denominazioni:

Comune: Sezze Località: Suso


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 339467 - Lat. 4597891 Quota (m s.l.m.): 241
Tipo sorgente: sorgente per soglia di permeabilità

S.I. dei Monti Lepini


L’area sorgiva è coperta da rifiuti e la sorgente, che, 
provvista di bottino, originariamente alimentava una
vasca, attualmente risulta abbandonata.

Autore [5]

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
15/10/1982 0,4 16,5 14,5 7,0 598 4
Codice: 78 Nome: FERRACCIO
Altre denominazioni:

Comune: Bassiano Località: Il Ferraccio


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 337580 - Lat. 4600205 Quota (m s.l.m.): 378
Tipo sorgente: sorgente per limite di permeabilità
S.I. dei Monti Lepini

 La piccola sorgente scaturisce alla base del versante


dalle piroclastiti rimaneggiate. L’acqua viene incanala-
ta e va ad alimentare un lavatoio.

Autore [5]

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
11/10/1982 0,03 14,0 14,6 7,10 527 4
30/08/2006 0,02 25,6 20,5 7,32 542 5
Codice: 79 Nome: IL FORMALE
Altre denominazioni:

Comune: Bassiano Località: Il Formale


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 336962 - Lat. 4600459 Quota (m s.l.m.): 386
Tipo sorgente: sorgente per limite di permeabilità

S.I. dei Monti Lepini


È una piccola sorgente perenne che scaturisce da de- 
positi piroclastici, dotata di bottino di presa e condotta
in trincea ed alimenta un abbeveratoio. Il fontanile è
composto da tre vasche in serie, di buona fattura ma in
modesto stato di conservazione (perdite per trasuda-
menti d’acqua).

Autore [5]

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
11/10/1982 0,01 14,2 15,0 7,60 426 4
30/08/2006 0,01 25,6 17,9 7,94 446 5
Codice: 160 Nome: LO SPROFONDO
Altre denominazioni:

Comune: Sermoneta Località: Via dell’Irto, 58


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 330366 - Lat. 4602028 Quota (m s.l.m.): 23,4
Tipo sorgente: sorgente per affioramento della piezometrica di falda
S.I. dei Monti Lepini

 È uno degli sprofondamenti (sinkhole) presenti nella


zona di Ninfa. Questa voragine si è aperta improvvisa-
mente oltre 200 anni fa ed il suo fondo, attualmente
profondo 11 metri dal p.c., è sceso sotto il livello di fal-
da dando luogo a un piccolo lago. Oltre all’alimentazio-
ne idrica diretta dalla falda acquifera, il lago riceve le
acque anche da un piccolo canale proveniente da Nin-
fa, e le cede tramite un piccolo canale emissario. Nel
periodo estivo, tra giugno e luglio, in assenza di immis-
sioni di acqua, il livello del lago si abbassa di 2÷3 m. Il
lago ospita trote e carpe.

Autore [5]

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
02/08/2006 * Circa 1,5 29 30,9 8,9 346 5
*: La stima della portata è stata effettuata nel canale immissario, mentre le misure dei parametri chimico sono riferite alle acque del lago.
Codice: 161-162 Nome: I LAGHETTI
Altre denominazioni: SPROFONDI

Comune: Sermoneta Località:


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 330559 - Lat. 4602555 Quota (m s.l.m.): 29
Tipo sorgente: sorgente per affioramento della piezometrica di falda

S.I. dei Monti Lepini


Sono due degli sprofondamenti (sinkhole) presenti nel- 
la zona di Ninfa. Queste due voragini sono molto vicine
tra loro ed il loro fondo si trova sotto il livello di falda,
dando luogo a due piccoli laghetti perenni. I versanti
dei laghi sono coperti da una fitta vegetazione, sono
molto ripidi e spesso scivolosi, con un dislivello tra pia-
no di campagna e superfici lacustri di circa 6 m. Per-
tanto l’accesso alle rive può rivelarsi pericoloso. L’acqua
è di colore verde, pulita e ferma.

Autore [5]
Codice: 185 Nome: SORGENTE ACQUAVIVA
Altre denominazioni:

Comune: Norma Località: Ospedaletto


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 333013 - Lat. 4609499 Quota (m s.l.m.): 535
Tipo sorgente: sorgente per limite di permeabilità
S.I. dei Monti Lepini

 È una piccola emergenza ubicata all’interno di una val-


le montana, in un settore con strati disposti a reggi-
poggio, localizzata sotto un cumulo di detrito in corri-
spondenza di una faglia (sorgente a controllo
strutturale). La sorgente è dotata di un dreno, e l’acqua
è incanalata in una vasca utilizzata come abbeveratoio.

Autore [5]

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
12/09/1982 secca 4
01/08/2006 0,07 27 16,7 7,94 508 5
Codice: 187 Nome: FONTANA GALLOPPA
Altre denominazioni:

Comune: Bassiano Località: S. Antonio


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 335326 - Lat. 4602947 Quota (m s.l.m.): 410
Tipo sorgente: sorgente per limite di permeabilità

S.I. dei Monti Lepini


L’acquifero che alimenta la sorgente è ospitato in ter- 
reni detritici poggiati su calcari stratificati con giacitu-
ra a franapoggio. La portata sorgiva, di piccola entità,
alimenta un vecchio ed ampio lavatoio, costituito da tre
vasche poste in serie e di dimensioni progressivamen-
te crescenti. Il lavatoio è in discreto stato di conserva-
zione.

Autore [5]

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
30/08/2006 0,1 21,9 15,3 7,26 572 5
Codice: 188 Nome: FONTANILE
Altre denominazioni:

Comune: Bassiano Località: Predarea


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 334875 - Lat. 4603314 Quota (m s.l.m.): 139
Tipo sorgente: limite di permeabilità
S.I. dei Monti Lepini

 Si tratta di una caratteristica sorgente di strato che


sgorga nell’alveo del fosso che costeggia la SP Ninfina,
in corrispondenza dell’affioramento di un’ampia super-
ficie di strato nei calcarei disposti a franapoggio. Un
tempo, tramite la realizzazione di un muro di conteni-
mento sulla sponda destra del fosso e di uno sbarra-
mento a valle, poco a monte delle attuali opere acque-
dottistiche, l’area era sede di un piccolo invaso
artificiale che probabilmente azionava un mulino.

Autore [5]

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
30/08/2006 * circa 0,01 23,9 19,2 8,01 138 5
*: La portata è stata stimata all’inizio della risorgiva, mentre le misure sono state effettuate in una pozza lungo l’alveo.
Codice: 201 Nome: LAVATOIO
Altre denominazioni:

Comune: Sermoneta Località: Posta Vecchia


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 331764 - Lat. 4601332 Quota (m s.l.m.): 17
Tipo sorgente: sorgente per soglia di permeabilità sovraimposta

S.I. dei Monti Lepini


La sorgente leggermente sulfurea alimenta un antico la- 
vatoio. Alle spalle della sorgente, a monte della strada
consolare, è presente un ex cava di calcare; l’attività
estrattiva ha raggiunto la quota della falda creando un
piccolo laghetto che rende estremamente vulnerabile a
un potenziale inquinamento la sorgente Lavatoio.
In bibliografia [1] viene segnalata nei pressi della sor-
gente un’altra emergenza denominata acqua ferrata,
con una portata di circa 8 l/s, che attualmente risulta ri-
coperta; al suo posto oggi è presente un pozzo profon-
do circa 40 m nel quale il livello dell’acqua è prossimo
al piano campagna.

Autore [1]

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
09/08/1928 33,0 1
07/04/1932 21,0 1
28/06/1932 37,0 1
17/06/1933 16,0 1
23/09/1933 12,0 1
28/12/1933 34,0 1
30/04/1968 5,0 17,0 11,5 2
20/10/1982 5,0 14,5 15,5 7,20 716 4
03/08/2006 12,5 33,0 18,9 7,07 598 5
Codice: 202 Nome: MOLA DEI PRETI
Altre denominazioni: ACQUA SOLFUREA [1]

Comune: Sermoneta Località: Ristorante La Sorgente Via Consolare


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 331848 - Lat. 4601158 Quota (m s.l.m.): 15
Tipo sorgente: sorgente per soglia di permeabilità
S.I. dei Monti Lepini

 La sorgente sulfurea sgorga dai calcari poco a monte


della piana. Originariamente serviva un’antica mola.

Autore [1]

Autore [5]

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
21/08/1928 59 1
07/04/1932 73 14,7 1
28/06/1932 73 17,8 1
17/06/1933 87 14,2 1
23/09/1933 35 14,5 1
28/12/1933 173 14,9 1
30/04/1968 10 16 14 2
25/10/1982 12,5 14 15,2 7,4 720 4
02/08/2006 6,5 18,2 31 6,74 785 5
Codice: 207 Nome: LA FONTE
Altre denominazioni:

Comune: Sezze Località: Podere Arnarello


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 334101 - Lat. 4596685 Quota (m s.l.m.): 12,5
Tipo sorgente: sorgente per soglia di permeabilità sovraimposta

S.I. dei Monti Lepini


La piccola sorgente scaturisce alla base del versante dai 
depositi detritici e palustri. Alla data della misura (Ago-
sto 2006) la sorgente risultava secca.

Autore [5]
Codice: 225 Nome: FONTANA LE MOLE
Altre denominazioni: FONTANA ACQUA DELLE MOLE

Comune: Maenza Località: Monte Acuto


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 349657 - Lat. 4605332 Quota (m s.l.m.): 850
Tipo sorgente: sorgente carsica
S.I. dei Monti Lepini

 Alla fine della strada per Monte Acuto è visibile un fon-


tanile; per raggiungere la sorgente vera e propria biso-
gna risalire il versante per circa 100 m di dislivello. A
questa quota, sulla destra del fossato è presente l’im-
bocco di una cavità carsica, chiuso da una inferriata in
quanto la sorgente è captata per uso acquedottistico.
L’origine della sorgente è connessa con una circolazio-
ne idrica sospesa alimentata dal reticolo carsico.

Autore [5]

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
19/09/1982 Circa 1,50 9,5 7,50 259 4
30/08/2006 * 0,13 20,0 12,3 8,02 269 5
*: Misure effettuate al fontanile.
Codice: 225A Nome: ACQUA DEL FICO
Altre denominazioni: FONTANA ACQUA LI FICHI

Comune: Maenza Località: Piano Polidoro


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 347518 - Lat. 4601326 Quota (m s.l.m.): 276
Tipo sorgente: sorgente per soglia di permeabilità

S.I. dei Monti Lepini


La sorgente è alimentata dalla circolazione acquifera 
sotterranea contenuta nei depositi detritici, terre ros-
se e di conoide. L’acqua sorgiva fuoriesce da una tuba-
zione posta a circa 1,3 m di altezza dal piazzale, ed è
raccolta in un fontanile a tre vasche adibito ad abbeve-
ratoio, ubicato alla base di un muro di sostegno alto cir-
ca 3 metri. Il fontanile è in discreto stato di conserva-
zione.

Autore [5]

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
19/09/1982 0,70 ÷ 0,80 * 22,0 14,9 6,90, 536 4
30/08/2006 0,25 23,3 17,1 7,22 492 5
20/02/2009 2,0 9,8 13,0 7,7 487 5
*: Portata stimata.
Codice: 225B Nome: FONTANA FORI
Altre denominazioni:

Comune: Maenza Località: S. Eleuterio


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 347968 - Lat. 4600620 Quota (m s.l.m.): 260
Tipo sorgente: sorgente per limite di permeabilità
S.I. dei Monti Lepini

 La sorgente è alimentata dalla circolazione idrica all’in-


terno dei depositi di conoide ed eluvio colluviali. Il fon-
tanile, recentemente restaurato anticamente era adibi-
to a lavatoio.

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
30/08/2006 0,2 26,2 18,4 7,23 498 5
20/02/2009 1,3 9,2 12,9 8,00 418 5
Codice: 226 Nome: S. ERASMO
Altre denominazioni:

Comune: Roccagorga Località: S. Erasmo


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 343488 - Lat. 4601153 Quota (m s.l.m.): 845
Tipo sorgente: sorgente di trabocco

S.I. dei Monti Lepini


Questa sorgente costituisce la risorsa idrica che ha per- 
messo la nascita dell’eremo di S. Erasmo. Si tratta di
una piccola sorgente perenne e localizzata con scaturi-
gine dai calcari stratificati con giacitura a reggipoggio.
Molto probabilmente la vena acquifera che alimenta la
sorgente è sostenuta da strati di roccia impermeabile.
La sorgente è captata, con bottino di presa situato nel-
la parte alta dell’eremo ed alimenta un fontanile ubica-
to più a valle e raggiungibile tramite una scalinata. Par-
te di questa sorgiva viene convogliata nell’Acquedotto
di Roccagorga. Lungo la strada per l’eremo di S. Era-
smo, le stesse acque alimentano il fontanile di “Fonta-
na dell’Arco”.

Autore [5]

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
20/09/1982 0,2 ÷ 0,3 * 17,8 13,5 4
*: Portata misurata al fontanile. A questa occorre aggiungere i 0,6 l/s utilizzati per la Fontana dell’Arco, oltre alla portata derivata nell’Acquedotto di Roccagorga.
Codice: 22 Nome: FONTANA DEI PAPI
Altre denominazioni:

Comune: Prossedi Località: Prossedi


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 354608 - Lat. 4598170 Quota (m s.l.m.): 190
Tipo sorgente: sorgente per soglia di permeabilità
S.I. dei Monti Lepini

 Si tratta di una di una tipica sorgente carsica. La sorgi-


va è ubicata sulle pendici del versante orientale del ri-
lievo di Cima la Piazzetta, lungo una incisione del ver-
sante poco a monte del cimitero di Prossedi, lungo la
strada Prossedi-Giuliano di Roma. Nella lapide, il Mar-
chese dell’epoca Livio de Carolis commemorò la visita
del Papa Benedetto XIII avvenuta nel 1727 durante il
suo viaggio di ritorno da Benevento a Roma.

Autore [5]

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
26/02/1968 5,75 13 13,5 2
21/03/1968 7,75 13 14 2
29/04/1968 22 15 5,9 495 2
20/08/1968 0,15 24 16,5 2
19/09/1968 0,00 2
28/10/1968 0,00 2
29/11/1968 0,22 20 15 2
17/12/1968 10,95 15 14,5 2
19/02/1982 Secca. 4
11/03/2009 4,20 9,8 13,1 7,21 457 5
Codice: 82 Nome: FONTANA SCIFO
Altre denominazioni: FONTANA DI MONTE ACUTO

Comune: Maenza Località: Ristorante “La Sorgente”


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 349716 - Lat. 4604143 Quota (m s.l.m.): 598
Tipo sorgente: sorgente per limite di permeabilità

S.I. dei Monti Lepini .


Questa sorgente, stagionalmente secca, scaturisce alla 
base del versante da rocce carbonatiche (dolomia ca-
taclasata), coperte da detrito e terreno residuale (ter-
re rosse). La sorgente è captata. In passato riforniva un
fontanile, ora in pessimo stato di conservazione (foto a
sinistra), ubicato vicino il ristorante e presso la strada;
attualmente alimenta un fontanile di realizzazione più
recente posto più a monte (foto a destra).

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
22/09/2006 0.01 22,5 17,2 7,50 534 5
Codice: 83 Nome: FONTANA AMORE
Altre denominazioni:

Comune: Maenza Località: Piano Polidoro


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 347517 - Lat. 4601801 Quota (m s.l.m.): 275
Tipo sorgente: sorgente per limite di permeabilità
S.I. dei Monti Lepini

 La sorgente è alimentata dalla circolazione acquifera


sotterranea nelle piroclastiti appoggiate sui calcari. Le
acque sorgive riforniscono un fontanile adibito a lava-
toio, in buono stato di conservazione ma parzialmente
infestato da rovi.

Autore [5]

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
19/09/1982 1,0 * 22,0 14,2 4
22/09/2006 < 0,01 24,5 18,5 8,05 342 5
*: Portata sorgiva misurata al fontanile. A questa occorre aggiungere le perdite laterali, stimate in 0,2 ÷ 0,3 l/s.
Codice: 96 Nome: ACQUA LA CANNA
Altre denominazioni:

Comune: Maenza Località: Piano Polidoro


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 347616 - Lat. 4601868 Quota (m s.l.m.): 295
Tipo sorgente: sorgente per limite di permeabilità

S.I. dei Monti Lepini


La sorgente, alimentata dalla circolazione acquifera sot- 
terranea contenuta nei depositi di conoide alluvionale,
emerge al contatto con i sottostanti depositi piroclasti-
ci, meno permeabili. L’elevata concentrazione di calca-
re nell’acqua ha determinato, al di sotto della sorgente,
la formazione di caratteristiche concrezioni di traverti-
no con un spettacolare effetto a “cascata”. Il travertino
è ancora in fase di formazione e incrosta anche la vege-
tazione (rovi di more) che pendendo dall’alto arriva a
toccare la “cascata” dando luogo di fatto ad un proces-
so di fossilizzazione. Altre piccole emergenze sono pre-
senti al di sotto della scarpata che segna il passaggio tra
i depositi di conoide, più consistenti, e i sottostanti de-
positi piroclastici.

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
19/09/1982 0,02 24,0 14,9 6,90, 268 4
20/02/2009 0,50 9,4 13,5 8,3 628 5
Codice: 173 Nome: S. ANGELO
Altre denominazioni:

Comune: Bassiano Località: Sorgente S. Angelo


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 338915 - Lat. 4603806 Quota (m s.l.m.): 980
Tipo sorgente: sorgente per limite di permeabilità
S.I. dei Monti Lepini

  La sorgente è costituita da una serie di polle lungo l’al-


veo del Fosso S. Angelo, alimentate da una piccola fal-
da idrica “sospesa” nella successione carbonatica, tra
quota 1000 e 980 m s.l.m.. Il tratto sorgivo ha origine in
corrispondenza di una linea di faglia (vedi foto a sini-
stra) che taglia la successione carbonatica disposta a
reggipoggio, generando una fascia cataclastica a bassa
permeabilità. Il limite di permeabilità inferiore (vedi fo-
to a destra) sembra essere costituito da una successio-
ne di calcari massivi alla cui base è probabilmente pre-
sente il caratteristico livello marnoso a Orbitoline.
Lungo il tratto sorgivo sono presenti opere murarie,
probabili resti di un’antica vasca, e il bottino di presa
che capta parte delle acque sorgive.

Autore [5]

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
25/09/1982 0,08 18,0 12,5 7,6 480 4
21/02/2009* circa 2 l/s 5
* la misura è riferita alla portata emergente nell’alveo del fosso prima del salto. La portata media captata è nell’ordine di 1 l/s
Codice: 15 Nome: FONTANILE DEL CROCIFISSO
Altre denominazioni:

Comune: Bassiano Località: Contrada Canale


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 334706 - Lat. 4603028 Quota (m s.l.m.): 480
Tipo sorgente: sorgente per soglia di permeabilità

S.I. dei Monti Lepini


La sorgente è ubicata lungo strada che da Bassiano con-  
duce al santuario del Crocifisso, a circa 1200 metri dal-
l’abitato, nei pressi di un fontanile che da essa è ali-
mentato. La sorgente è localizzata sul versante una
decina di metri al di sopra della strada ed è originata
dalla concomitante presenza di un livello meno per-
meabile, costituito da marne a orbitoline, e di un ele-
mento tettonico che lo disloca. All’interno dell’opera di
presa, costituita da un piccolo manufatto in mattoni ri-
coperto dalla vegetazione, sono presenti concrezioni
travertinose.

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
18/03/2009 0,1 13,6 11,1 7,0 390 5
S.I. dei Monti Ausoni

La Struttura Idrogeologica dei Monti Ausoni, ha un Le direzioni del deflusso sotterraneo e l'ubicazione
estensione in affioramento di 498 km2 e un assetto delle emergenze sono particolarmente condizionate
tettonico molto complesso che determina la riparti- dalla presenza di importanti discontinuità tettoniche
zione del deflusso idrico sotterraneo verso diverse di- che, pur non costituendo ostacoli totali al flusso idrico
rezioni, con quote di emergenza molto variabili. I limiti sotterraneo, determinano l’innalzamento locale dei li-
dell’acquifero carsico sono così individuati: velli piezometrici e l’esistenza di sorgenti a quote su-
• verso NW, la linea tettonica dell’Amaseno che separa periori a quelle dei minimi topografici. E' il caso ad
parzialmente l’acquifero da quello dei Monti Lepini; esempio delle sorgenti dell'alto Amaseno alimentate
• verso N e NE, il sovrascorrimento sui sedimenti tor- dallo sfioro della falda mantenuta in quota da partico-
biditici della Valle del Sacco; lari condizioni strutturali che ostacolano il deflusso sot-
• verso E, la linea tettonica di Itri che determina una terraneo preferenziale ad ovest verso la pianura Pon-
separazione parziale con l’acquifero dei monti Aurunci; tina.
• verso SE, l’accavallamento tettonico di M. Vele; Per analogo motivo, nell'area del promontorio di Ter-
• Verso S e SW, i depositi quaternari della Piana di racina che costituisce il punto di recapito più basso del-
Fondi e della Pianura Pontina. l’intera idrostruttura, il deflusso verso mare sembra
Tra Terracina e la Piana di Fondi, lungo un tratto di essere inferiore a quello che invece alimenta le sorgenti
circa 2 chilometri, i versanti della dorsale carbonatica al margine della Piana Pontina e della Piana di Fondi.
terminano direttamente in mare. Le emergenze al margine della Pianura Pontina (Area

Fig. 1 - Struttura Idrogeologica dei Monti Ausoni e principali emergenze


Denominazione Quota Portate(mc/sec)
m.s.l.m. max. med. min.
Gruppo Serrapane 110 0.7 0.3 0.0
Gruppo F.na degli ammalati 90-110 2.1 0.6 0.1
Gruppo Capo d'Acqua 70-90 5.1 0.8 0.0
Gruppo Fiumicello 40 4.2 1.5 0.0
Gruppo F.na di Sopra 40 0.7 0.3 0.03
Gruppo Bagnoli 20 0.5 0.2 0.0
Gruppo Marutte 5 0.3 0.2 0.1
Gruppo Strada Consolare 5 0.8 0.4 0.2
Gruppo Feronia 2 4.8 2.9 1.6
Gruppo Torre Gregoriana 0.3 0.1 - - Fig.2 - Misura delle portate complessive emergenti lungo il fronte
Gruppo Mola Bisleti 3 3.0 0.9 0.3 sorgivo Pedicata-Feronia. Le misure di portata sono riferite al
giorno 11/05/2006.
Gruppo Portella 5 0.6 0.2 0.04
Villa San Vito 20 2.0 0.6 0.01 sorgenti connesse con il deflusso basale lento nell’ac-
S. Magno 20 2.3 0.4 0.02 quifero fratturato potrebbero essere sottomarine.
Gruppo S. Giovanni e Lagurio 5 - 0.3 - Anche in questo acquifero, oltre le sorgenti alimentate
Gruppo Settecannelle 5 1.8 0.65 0.04 dalla circolazione idrica di base, sono presenti caratte-
Gruppo Gegni 10 0.2 0.1 0.04 ristiche piccole sorgenti in quota connesse con la pre-
Obaco 120 5.0 0.3 0.0 senza di piccole falde sospese di notevole importanza
Gruppo Forma Casale 110-170 0.2 0.1 0.02 storica.

Sorgenti e gruppi sorgivi di maggiore interesse - Fonte: Quaderni


Cassa per il Mezzogiorno (1983)

di Feronia e del Fiume Pedicata) costituiscono, di fatto,


un ampio fronte sorgivo in cui la misura delle portate
complessive, tra sorgenti localizzate ed emergenze in al-
veo, risulta di difficile determinazione. Anche tenendo
conto del fatto che tutte le acque defluiscono verso il
Canale di Navigazione, si deve comunque considerare
che proprio in corrispondenza delle sorgenti di Feronia,
il deflusso nel canale si ripartisce in due direzioni. La
misura delle portate complessive deve quindi essere ri-
cavata come indicato nello schema riportato in figura 2
dove in data 11/05/2006 è stata misurata una portata
complessiva di 2904 l/s.
La portata media complessiva delle sorgenti alimentate
dai Monti Ausoni, escluse eventuali sorgenti marine, è
stimata intorno ai 10.750 l/s [9]. Le numerose sorgenti
presumibilmente associate alla circolazione idrica ba-
sale sono poste a quote molto variabili, comprese tra i
0.3 m s.l.m. delle sorgenti del Gruppo di Torre Grego-
riana e i 170 m s.l.m. delle sorgenti del Gruppo Forma
Casale (in Provincia di Frosinone).
Si deve comunque rilevare che quasi tutte le sorgenti,
comprese quelle principali, hanno portate molto varia-
bili nell’arco dell’anno. Ciò fa supporre che siano per la
maggior parte connesse con la presenza di circuiti car-
sici. Si può ipotizzare, pertanto, che altre importanti
Codice: 186 Nome: PONTICELLI
Altre denominazioni:

Comune: Terracina Località: Stazione Gavotti


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 349037 - Lat. 4579855 Quota (m s.l.m.): 3
Tipo sorgente: sorgente per soglia di permeabilità sovraimposta

S.I. Monti Ausoni


La sorgente, perenne, è ubicata a alla base del rilievo  
carbonatico di Monte Nero. Captata per uso idropota-
bile, sgorga dalla base del versante carbonatico nel qua-
le sono stati realizzati cunicoli artificiali di drenaggio.
Le portate sorgive variano da 137 a 539 l/s, mentre le
analisi chimiche effettuate il 13/02/1969 indicano un
contenuto ionico in Ca, Mg, Cl e SO4 rispettivamente di
90, 21.6, 175 e 14 mg/l, con durezza totale di 31 °F e du-
rezza permanente di 17°F. Sono state segnalate emis-
sioni intermittenti di CO2. La sorgente è parzialmente
captata per uso idropotabile [2].

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
20/04/1932 512 15,5 1
21/07/1932 539 15,7 1
13/06/1933 426 15,3 1
01/10/1933 482 16,2 1
13/02/1969 14 16 6,3 965 2
19/11/1969 137 2
04/02/1970 482 2
12/03/1970 465 17 15 2
10/04/1970 275 19 15 2
11/05/1970 295 27 15 2
08/06/1970 240 25 15 2
02/07/1970 238 26 15 2
06/08/1970 274 27 15 2
01/09/1970 234 23 15 2
03/10/1970 255 20 15 2
03/11/1970 234 19 15 2
03/12/1970 235 2
15/01/1971 305 2
03/02/1971 306 2
Codice: 1 Nome: FONTANA DEL PORTO
Altre denominazioni: MARUTTE

Comune: Sonnino Località: Frasso


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 349447 - Lat. 4581838 Quota (m s.l.m.): 4,5
Tipo sorgente: sorgente per soglia di permeabilità sovraimposta
S.I. Monti Ausoni

5
  Si tratta di un area sorgiva costituita da diverse polle
che emergono alla base dei versanti calcarei dei monti
Ausoni nei pressi di località Frasso. Le emergenze più
in quota, poste al di sotto della ferrovia Fossanova-Ter-
racina e della S.P. Consolare II, alimentano un antico la-
vatoio. Altre emergenze sono localizzate nell’area anti-
stante il lavatoio e nel fosso affluente in sinistra, a quote
leggermente inferiori, dove danno luogo ad un sugge-
stivo specchio d’acqua.
La sorgente idrogeologica dovrebbe collocarsi poco più
a monte in corrispondenza del contatto, non visibile, tra
i calcari e i depositi quaternari.

Autore [5]

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
12/05/1970 160 26,0 15,0 2
02/07/1970 117 25,0 15,0 2
01/09/1970 108 22,0 15,0 2
03/11/1970 98 18,0 15,0 2
08/08/2006 160 29,0 15,5 7,95 800 5
Codice: 2 Nome: FONTANA DEL PORTO 2
Altre denominazioni: MARUTTE

Comune: Sonnino Località: Frasso


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 349420 - Lat. 4582066 Quota (m s.l.m.): 5
Tipo sorgente: sorgente per soglia di permeabilità sovraimposta

S.I. Monti Ausoni


La sorgente sgorga al piede del versante di Monte Ca-  
stello, tra la S.P. Consolare II e la Ferrovia Priverno-Fos-
sanova-Terracina. Il bottino di presa è situato sotto la
massicciata ferroviaria ad una quota di circa 2 m più
bassa rispetto al piano della Via Consolare II, ed è do-
tato di un cunicolo drenante che si spinge al disotto del-
la massicciata ferroviaria. La sorgente idrogeologica do-
vrebbe quindi collocarsi poco più a monte in
corrispondenza del contatto, non visibile, tra i calcari e
i depositi quaternari.
La portata della sorgente è quasi totalmente captata per
l’approvvigionamento delle infrastrutture ferroviarie.

Autore [5]

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
18/03/2004 15,4 8,20 680 8
08/08/2006* 1 30,0 17,0 7,18 801 5
* portata relativa al solo troppo pieno
Codice: 3 Nome: FRASSO
Altre denominazioni:

Comune: Terracina Località: Frasso


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 349453 - Lat. 4580604 Quota (m s.l.m.): 5
Tipo sorgente: sorgente per soglia di permeabilità sovraimposta
S.I. Monti Ausoni

  La sorgente era una volta captata dall’Acquedotto di


Terracina (13 l/s) [1] e attualmente le acque sorgive so-
no ancora raccolte in due cisterne a volta costruite nel
1879. L’emergenza non è visibile e probabilmente la
captazione è ubicata a monte delle cisterne.

Autore [5]

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
20/04/1932 73 * 1
21/07/1932 7* 1
13/06/1933 32 * 1
01/10/1933 2* 1
08/08/2006 20,2 7,73 540 5
*: Portate che rappresentano gli esuberi di quelle convogliate nell’acquedotto di Terracina.
Codice: 6 Nome: FONTANA DEL FICO
Altre denominazioni:

Comune: Terracina Località: La Fiora


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 348994 - Lat. 4577892 Quota (m s.l.m.): 7
Tipo sorgente: sorgente per soglia di permeabilità sovrimposta

S.I. Monti Ausoni


L’area di emergenza della sorgente è attualmente si-  
tuata al di sotto del viadotto della superstrada Priver-
no-Terracina ad una quota di 7 m s.l.m.
L’acqua sgorga, con portate oggi molto più modeste ri-
spetto al passato, da una potente fascia di detrito alla ba-
se del versante carbonatico, attraverso numerose polle.
In passato era captata dall’acquedotto di Terracina [1] at-
traverso una serie di opere di presa a servizio di due ci-
sterne (ancora esistenti), il cui troppo pieno prima di
confluire nel F. Pedicata serviva un lavatoio. Recente-
mente l’area sorgiva e le strutture dell’antico acquedot-
to hanno rischiato di scomparire per far posto al rilevato
della superstrada in costruzione, ma, grazie all’interven-
to della popolazione locale, si è riusciti a conservarle.

Autore [1]

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
20/04/1932 5 16,4° 1
13/06/1933 2 16,8° 1
01/10/1933 1 16,6° 1
24/11/1967 0,5 12° 16° 2
08/08/2006 0,7 32,5° 18° 7,46 1486 5
Codice: 7 Nome: FERONIA
Altre denominazioni:

Comune: Terracina Località: Casello


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 349391 - Lat. 4575090 Quota (m s.l.m.): 1,5
Tipo sorgente: sorgente per soglia di permeabilità sovrimposta
S.I. Monti Ausoni

 

Autore [5]
La sorgente, costituita da diverse polle, sgorga dai de-
triti alla base del versante sud-occidentale di Monte
Leano. Le emergenze formano un laghetto delimitato in
parte da opere di età romana e medioevale e in parte da
un mulino. Il livello idrico del lago è almeno 1,5 m più
alto rispetto alla Fiumetta Mezzovino. Le acque del la-
go defluiscono verso il fiume in parte passando sotto il
mulino, in parte attraverso la chiusa.

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
11/08/1928 2042* 1
17/10/1928 1970* 1
22/01/1929 2784* 1
05/04/1929 2600* 1
06/08/1929 1890* 1
24/01/1930 1650* 1
29/04/1932 2430* 1
12/03/1970 225 19,0 16,0 2
24/08/1970 181 29,0 17,0 2
03/11/1970 140 2
15/01/1971 220 2
31/03/1971 224 2
08/08/2006 70÷90 ** 31,0 19,2 7,07 2245 5
(*): Probabile portata complessiva della Fiumetta Mezzovino prima della confluenza con il Canale Navigazione. (**): Portata complessiva stimata. Portata al
mulino: 50÷60 l/s; portata alla chiusa: 20÷30 l/s.
Codice: 8A e 8B Nome:
Altre denominazioni:

Comune: Terracina Località: Punta Leano


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 349489 (B) - Lat. (B) Quota (m s.l.m.): 1,5
Tipo sorgente: sorgente per soglia di permeabilità sovrimposta

S.I. Monti Ausoni


 

Autore [2]

Si tratta di due polle poste ad una quota di 2 m s.l.m., al


contatto tra i depositi di versante detritici e i sedimenti
meno permeabili della Pianura Pontina. Nell’area sono
presenti opere di captazione e di sistemazione della ri-
sorgiva che confluisce direttamente in un piccolo fosso.

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
08/08/2006
Polla A 4,3 31,0 18,4 7,15 2332 5
08/08/2006
Polla B 1 31,0 18,1 7,14 2354 5
Codice: 9 Nome:
Altre denominazioni:

Comune: Terracina Località: Punta Leano


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 349554 - Lat. 4574769 Quota (m s.l.m.): 1
Tipo sorgente: sorgente per soglia di permeabilità sovraimposta
S.I. Monti Ausoni

  L’area sorgiva non è attualmente visibile in quanto co-


perta da una pavimentazione, ma è possibile osservare
la restituzione dell’acqua in corrispondenza della sboc-
co di una canaletta sulla S.S. Appia.
Probabilmente si tratta di una delle emergenze della
falda di base della struttura dei Monti Ausoni, che
emerge in corrispondenza del contatto tra i calcari e i
depositi limoso-argillosi fluvio-lacustri della Pianura
Pontina.
L’acqua, che sgorga ad una temperatura di circa 18°C,
presenta valori molto elevati di conducibilità elettrica
(3373 µS/cm[5]).

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
08/08/2006 10 31,0 18,5 7,19 3373 5
Codice: 10 Nome: MOLA 2
Altre denominazioni:

Comune: Terracina Località: Punta Leano


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 349633 - Lat. 4574702 Quota (m s.l.m.): 1,8
Tipo sorgente: sorgente per soglia di permeabilità sovraimposta

S.I. Monti Ausoni


L’acqua sgorga da numerose polle ad una quota di 0,7  
m s.l.m., al limite tra il detrito di falda e i sedimenti lim-
no-palustri della Pianura Pontina, con una portata sti-
mata di circa 300 l/s [5] e presenta una conducibilità di
2773 µS/cm.
La sorgente in passato alimentava un antico mulino.

Autore [2]

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
11/08/1928 484 1
22/01/1929 703 1
25/04/1929 587 1
06/08/1929 574 1
24/01/1930 692 1
11/03/1930 810 1
29/04/1932 358 1
21/04/1933 324 1
10/04/1970 482 19,0 16,0 2
06/08/1970 408 29,0 16,0 2
15/01/1971 512 2
08/08/2006 200-300 31,0 19,9 7,5 2773 5
Codice: 10A Nome: MOLA I
Altre denominazioni:

Comune: Terracina Località: Punta Leano


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 349992 - Lat. 4574696 Quota (m s.l.m.): 2,4
Tipo sorgente: sorgente per soglia di permeabilità sovraimposta
S.I. Monti Ausoni

  Fronte sorgivo costituito da diverse polle al contatto tra


i calcari meso-cenozoici e i sedimenti limoso-argillosi
della Pianura Pontina. Le polle sorgive sono ubicate in
un’antica vasca di raccolta. Le acque presentano un ele-
vato grado di mineralizzazioni con valori di conducibi-
lità elettrica specifica che raggiungono i 2995 µs/cm [5].

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
11/08/1928 290 1
22/01/1929 548 1
07/05/1929 297 1
06/08/1929 271 1
24/01/1930 318 1
11/03/1930 549 1
29/04/1932 456 1
10/04/1970 375 19,0 16,0 2
06/08/1970 103 29,0 16,0 2
03/11/1970 73 20,0 16,0 2
15/01/1971 132 2
15/03/1971 233 2
08/08/2006 circa 100 31,0 19,8 7,18 2995 5
Codice: 26 Nome: TORRE GREGORIANA
Altre denominazioni:

Comune: Terracina Località: Torre Gregoriana (rudere)


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 354736 - Lat. 4572576 Quota (m s.l.m.): 0
Tipo sorgente: sorgente per affioramento della piezometrica

S.I. Monti Ausoni


Sorgente di acqua sulfurea che sgorga sul livello del ma-  
re lungo la costa nei pressi di Terracina.
Citata in letteratura è conosciuta sin dall’antichità; og-
gi è coperta e obliterata da una villa costruita a sbalzo
sul mare.
La portata, date le condizioni di emergenza, è di diffici-
le determinazione ma secondo le fonti bibliografiche
dovrebbe essere considerevole.

Autore [5]
Codice: 28 Nome: ACQUA MAGNESIA
Altre denominazioni:

Comune: Terracina Località: Terracina, S.S. 7 presso l’”Ostricaio”


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 354484 - Lat. 4572379 Quota (m s.l.m.): 0,5
Tipo sorgente: sorgente per limite di permeabilità indefinito
S.I. Monti Ausoni

  La sorgente Acqua Magnesia sgorga in prossimità della


costa (0,5 m s.l.m.) da brecce calcaree cementate.
Secondo le fonti bibliografiche, prima della realizzazio-
ne delle opere di sistemazione dell’attuale rete viaria,
l’emergenza, che alimentava un antico lavatoio, si tro-
vava a monte dell’Attuale S.S. 7, ai piedi del versante
calcareo.
La portata, che in passato era abbondante, attualmen-
te è in genere minore o uguale a 1 l/s. Gli abitanti del
luogo attribuiscono alle acque di questa sorgente par-
ticolari proprietà terapeutiche.

Autore [5]

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
31/07/2006 1 32,5 18 7,86 5,14 5
Codice: 29 Nome: PRIVATA 4 [1]
Altre denominazioni:

Comune: Terracina Località: La Fiora


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 349442 - Lat. 4577073 Quota (m s.l.m.): 2,5
Tipo sorgente: sorgente per affioramento della piezometrica – falda in pressione

S.I. Monti Ausoni


La sorgente, ubicata alla base del versante occidentale  
di Monte Leano a quota 4,4 m s.l.m., è costituita da una
polla in corrispondenza della quale è stato realizzato un
pozzo artesiano del diametro di 15 cm e profondo
24÷25 m. Le misure di portata storiche [2] evidenziano
forti variazioni stagionali di portata. In data 08/08/2006
la sorgente era pressoché stagnante e l’acqua fuoriu-
sciva dal pozzo artesiano.

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
11/11/1967 18,7 10,0 14,0 2
15/01/1968 26,3 5,0 14,5 2
26/01/1968 20,3 14,0 15,5 2
07/02/1968 13,4 14,0 15,5 2
07/03/1968 49,0 13,0 15,5 2
01/04/1968 39,0 18,0 16,0 2
05/05/1968 7,5 15,0 15,5 2
03/06/1968 6,0 24,0 16,0 2
01/07/1968 6,2 23,0 16,0 2
08/08/1968 5,5 24,0 16,0 2
04/09/1968 6,0 22,0 16,0 2
04/10/1968 4,5 18,0 16,0 2
08/08/2006 0,16 32,5 18,4 7,19 1175 5
Codice: 30 Nome: FONTANA SANTO STEFANO
Altre denominazioni:

Comune: Terracina Località: Fontana S. Stefano


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 356398 - Lat. 4577309 Quota (m s.l.m.): 520
Tipo sorgente: sorgente per limite di permeabilità definito
S.I. Monti Ausoni

  La sorgente è ubicata circa 1 km a nord di Monte Giu-


sto ad una quota di 520 m s.l.m.. L’emergenza si colloca
al tetto del caratteristico orizzonte delle marne a orbi-
toline (meno permeabile) all’interno della successione
carbonatica mesozoica dove particolari condizioni
strutturali consentono la presenza di un acquifero so-
speso.
Il bacino di alimentazione di questa piccola falda pre-
senta un’estensione limitata ad alcuni ettari del ver-
sante sovrastante. Pur presentando una portata mode-
sta, la sorgente assume notevole importanza locale in
quanto rappresenta l’unica fonte di approvvigionamen-
to idrico in quota nel raggio di almeno 5 km.

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
05/12/2005 minore di 1 5
01/04/2006 minore di 1 7,21 511 5
Codice: 31 Nome: BAGNOLI
Altre denominazioni:

Comune: Sonnino Località: La Sassa


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 350841 - Lat. 4588855 Quota (m s.l.m.): 22
Tipo sorgente: sorgente per limite di permeabilità definito

S.I. Monti Ausoni


Autore [1]  
La sorgente costituisce l’emergenza di un condotto car-
sico, quota 22 m s.l.m., al contatto tra i calcari mesoce-
nozoici ed i depositi alluvionali (terre rosse della Valle
dell’Amaseno). Sono visibili almeno due aree sorgive
che alimentano uno stagno all’interno di una cavità car-
sica. Le misure di portata indicano un regime non pe-
renne con forti variazioni stagionali (da 0 a 426 l/s), ti-
piche di una alimentazione impulsiva.

Autore [2]

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
06/06/1932 70 14,8 1
17/06/1933 436 14,9 1
01/09/1933 53 14,8 1
10/04/1970 115 18,0 14,5 2
12/05/1970 54 22,0 14,5 2
06/07/1970 19 28,0 15,5 2
04/09/1970 4 25,0 18,0 2
03/10/1970 0 2
05/12/1970 0 2
13/01/1971 203 3,0 14,0 2
16/03/1971 426 11,0 14,5 2
08/08/2006 * 1÷2 30,0 16,7 7,15 522 5
08/08/2006 ** circa 5 30,0 17,0 7,24 529 5
*: Polla A; **: Polla B. Le portate del 08/08/2006 sono stimate.
Codice: 31A Nome: LA FONTANELLA
Altre denominazioni:

Comune: Sonnino Località: Mola di Sonnino


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 350099 - Lat. 4588964 Quota (m s.l.m.): 18,6
Tipo sorgente: limite di permeabilità indefinito
S.I. Monti Ausoni

  La sorgente è ubicata lungo Via Fontanelle nei pressi di


una torre di avvistamento medievale, a quota 18,6 m
s.l.m.. Le acque sgorgano con regime perenne sul ver-
sante tra gli strati di calcari per poi confluire nel Tor-
rente Sassa, affluente del Fiume Amaseno.

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
08/08/2006 circa 1,5 30 17,2 6,92 662 5
13/02/2009 circa 5 5
Codice: 34 Nome: LUCERNA
Altre denominazioni:

Comune: Roccasecca dei Volsci Località: Lucerna


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 354982 - Lat. 4590182 Quota (m s.l.m.): 510,5
Tipo sorgente: limite di permeabilità indefinito

S.I. Monti Ausoni


La sorgente alimenta un fontanile distante dall’opera di  
presa. Le acque, captate tramite un cunicolo, vengono
raccolte in una cisterna attrezzata con pompa ed auto-
clave situata sotto il fontanile. In inverno le portate so-
no notevoli, mentre nei periodi estivi la sorgente può
essiccarsi; in questi casi viene utilizzata l’acqua accu-
mulata nella cisterna.
L’esistenza di questa sorgente, posta proprio sul limite
provinciale, ha consentito l’insediamento in quota di un
piccolo nucleo rurale.

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
19/09/1982 1÷2 20,9 13,4 6,80 334 4
03/08/2006 23,3 15,0 7,52 440 5
Codice: 35 Nome: I CASINI
Altre denominazioni:

Comune: Roccasecca dei Volsci Località: Ponte delle Mole – Madonna della Pace (rudere)
Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 350146 - Lat. 4594165 Quota (m s.l.m.): 30,5
Tipo sorgente: limite di permeabilità indefinito
S.I. Monti Ausoni

  La sorgente , secca stagionalmente, è ubicata alla base


del versante, nella piana alluvionale del Fiume Amase-
no in prossimità della Cappella della Mad.na della Pace.
Durante i lavori per la realizzazione della variante Pri-
verno-Terracina l’originale stato dei luoghi (schema del
1934 [1]) è stato totalmente modificato ed oggi l’emer-
genza è situata sotto la strada provinciale e risulta ac-
cessibile scendendo al di sotto del guard-rail.

Autore [1]

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
06/06/1932 7 14,8 1
18/06/1933 6 14,9 1
30/09/1933 2 14,8 1
19/09/1982 18,6 17,5 4
03/08/2006 * 31,0 20,0 7,54 424 5
*: Acqua stagnante.
Codice: 36 Nome: SORGENTE DI SOPRA
Altre denominazioni: La Fontana

Comune: Roccasecca dei Volsci Località: Valle dolenti – Molino della Rocca
Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 352166 - Lat. 4593618 Quota (m s.l.m.): 46
Tipo sorgente: sorgente per limite di permeabilità indefinito

S.I. Monti Ausoni


La sorgente ha origine nei sedimenti detritici ad una  
quota 46 m s.l.m. ed è costituita da una polla protetta
da un muretto a secco. Le portate storiche [1] e [2],
comprensive della sottostante sorgente “Pozzo”, indi-
cano una forte variabilità stagionale probabilmente con-
nessa alla presenza di un circuito carsico.

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
06/06/1932 55,0 14,2 1
18/06/1933 89,0 14,2 1
30/12/1933 309,0 14,1 1
19/01/1970 * 476,0 2
19/04/1970 * 125,0 18,0 14,0 2
12/05/1970 * 22,0 14,0 6,80 280 2
18/05/1970 * 84,0 22,0 14,0 2
09/06/1970 * 43,0 24,0 14,5 2
06/07/1970 * 28,0 22,0 14,5 2
03/08/1970 * 10,0 23,0 14,5 2
04/09/1970 * 4,0 24,0 14,5 2
05/10/1970 * 3,5 18,0 14,0 2
06/11/1970 * 1,8 16,0 14,0 2
05/12/1970 * 2,1 10,0 14,0 2
13/01/1971 * 97,0 8,0 13,5 2
04/02/1971 * 128,0 6,0 13,5 2
16/09/1971 * 320,0 10,0 13,5 2
19/09/1982* 0,01 21,0 14,6 6,80 426 4
03/08/2006 > 1 ** 29,2 15,0 7,91 415 5
*: Misura unica per le sorgenti Pozzo e Sorgente di Sopra. **: Portata stimata.
Codice: 37 Nome: POZZO
Altre denominazioni: Pozzo della Fontana

Comune: Roccasecca dei Volsci Località: Valle Dolenti – Molino della Rocca
Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 352138 - Lat. 4593802 Quota (m s.l.m.): 42
Tipo sorgente: limite di permeabilità indefinito
S.I. Monti Ausoni

  La sorgente ha origine nei sedimenti detritici di Valle


Dolenti a una quota 42 m s.l.m.. Le portate storiche, in-
dicano una forte variabilità stagionale probabilmente
connessa alla presenza di un circuito carsico.

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
19/01/1970 * 476 2
19/04/1970 * 125 18,0 14,0 2
12/05/1970 * 22,0 14,0 6,8 280 2
18/05/1970 * 84 22,0 14,0 2
09/06/1970 * 43 24,0 14,5 2
06/07/1970 * 28 22,0 14,5 2
03/08/1970 * 10 23,0 14,5 2
04/09/1970 * 4 24,0 14,5 2
05/10/1970 * 3,5 18,0 14,0 2
06/11/1970 * 1,8 16,0 14,0 2
05/12/1970 * 2,1 10,0 14,0 2
13/01/1971 * 97 8,0 13,5 2
04/02/1971 * 128 6,0 13,5 2
16/09/1971 * 320 10,0 13,5 2
19/09/1982* 0,01 21,0 14,6 6,80 426 4
03/08/2006 29,1 14,8 7,57 463 5
*: Misura unica per le sorgenti Pozzo e Sorgente di Sopra.
Codice: 38 Nome: MARCHIGIANA
Altre denominazioni:

Comune: Roccasecca dei Volsci Località: Valle dolenti


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 351846 - Lat. 4594290 Quota (m s.l.m.): 33
Tipo sorgente: sorgente per limite di permeabilità indefinito

S.I. Monti Ausoni


La sorgente di tipo perenne è ubicata alla base del ver-  
sante nord-orientale di Monte Curcio, presso la con-
fluenza della Valle Dolenti nella Valle del Fiume Ama-
seno. L’area sorgiva localizzata nei sedimenti detritici,
è sistemata con vecchie opere murarie in pietra par-
zialmente restaurate in cemento.

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
19/09/1982 0,35 22,0 14,5 7,4 365 4
03/08/2006 4,00 29,4 15,0 7,5 457 5
Codice: 44 Nome: SANTA CROCE
Altre denominazioni:

Comune: Prossedi Località: Castellone


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 354166 - Lat. 4595770 Quota (m s.l.m.): 38,5
Tipo sorgente: sorgente per affioramento della piezometrica
S.I. Monti Ausoni

  La sorgente perenne sgorga nei terreni alluvionali, cir-


ca 50 m a valle della S.P. Marchigiana-Casini. L’acqua
sorgiva si riversa nel Torrente Fiumicello affluente del
Fiume Amaseno.

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
08/05/1932 96,0 14,8 1
01/09/1932 42,0 15 1
18/06/1933 86,0 14,2 1
30/09/1933 38,0 15,2 1
13/04/1970 178,0 18,0 14,0 2
13/05/1970 64,0 22,0 14,0 2
09/06/1970 78,0 25,0 14,0 2
06/07/1970 28,0 23,0 14,0 2
03/08/1970 31,0 23,0 14,0 2
04/09/1970 29,0 24,0 14,0 2
05/10/1970 26,5 18,0 14,0 2
06/11/1970 26,0 16,0 14,0 2
05/12/1970 25,0 10,0 13,5 2
13/01/1971 64,0 8,0 13,5 2
04/02/1971 88,0 9,0 13,0 2
16/03/1971 107,0 11,0 13,5 2
15/10/1982 60,3 18,5 13,5 7,50 396 4
03/08/2006 * 25,2 14,0 7,83 450 5
*: Portata troppo scarsa per poter essere misurata.
Codice: 45 Nome: LI CEDRI
Altre denominazioni: RECINTO

Comune: Prossedi Località: Castellone


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 354454 - Lat. 4595834 Quota (m s.l.m.): 40
Tipo sorgente: sorgente per affioramento della piezometrica

S.I. Monti Ausoni


La sorgente è ubicata nei terreni alluvionali, circa 20 m  
a valle della S.P. Marchigiana-Casini. L’acqua sorgiva si
riversa nel Torrente Fiumicello, affluente del Fiume
Amaseno.
Negli anni ’30 l’emergenza era costituita da numerose
polle con portata complessiva rilevante [1]. Attualmen-
te l’area sorgiva è coperta da una folta vegetazione e la
sorgente appare inutilizzata.

Autore [1]

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
08/05/1932 43 13,8 1
01/09/1932 33 1
18/06/1933 40 14,8 1
30/09/1933 36 15,2 1
30/12/1933 37 13,7 1
15/10/1982 secca 4
03/08/2006 < 0,1 25,9 14,8 7,57 450 5
Codice: 46 Nome: FIUMICELLO
Altre denominazioni:

Comune: Prossedi Località:


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 354824 - Lat. 4596038 Quota (m s.l.m.): 42
Tipo sorgente: sorgente per affioramento della piezometrica
S.I. Monti Ausoni

  La sorgente scaturisce da più polle ubicate nel detrito naline, pozzi e serbatoi. Attualmente sono presenti im-
di versante e nei sedimenti alluvionali della Valle del F. portanti opere di captazione (pozzi) anche a monte del-
Amaseno, a circa 50 m dalla base del versante calcareo. la strada provinciale che hanno probabilmente deter-
La sorgente è captata, e nell’area di emergenza sono minato la scomparsa delle polle più in quota a monte
presenti strutture murarie di contenimento idrico, ca- della s.p.

Autore [1]

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
08/05/1932 1320 1
01/09/1932 410 1
18/06/1933 1255 1
30/09/1933 158 1
30/12/1933 1415 1
24/02/1970 3100 2
13/04/1970 2250 17 13 2
15/05/1970 1620 22 14 2
09/06/1970 810 23 14 6,8 197 2
08/07/1970 804 25 14 2
05/08/1970 788 2
19/09/1970 368 2
23/10/1970 227 2
21/11/1970 232 2
09/12/1970 1151 2
13/01/1971 1285 2
10/02/1971 1560 2
16/03/1971 1360 2
03/08/2008 422 24,1 14,1 7,64 423 5
Codice: 51 Nome: FONTANA DEL PIANO
Altre denominazioni:

Comune: Prossedi Località: Santa Maria La Stella


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 356910 - Lat. 4595270 Quota (m s.l.m.): 52
Tipo sorgente: sorgente per limite di permeabilità indefinito

S.I. Monti Ausoni


La sorgente, stagionalmente secca, ha origine nelle al-  
luvioni terrazzate. La variabilità delle sue portate fa pre-
supporre che sia alimentata da un condotto carsico. Te-
nendo conto dell’ubicazione sulla sinistra idrografica
del Fiume Amaseno, è probabile che l’area di alimenta-
zione sia connessa con la Struttura Idrogeologica dei
Monti Ausoni. In corrispondenza della scaturigine è sta-
to realizzato un muretto a secco ed una vasca, attual-
mente in pessime condizioni di conservazione. Dalla va-
sca il deflusso sorgivo si incanala in un fosso diretto al
Fiume Amaseno.
Autore [1]

Autore [4]

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
07/05/1932 74 1
30/09/1933 secca 1
24/01/1934 225 1
02/10/1982 secca 4
28/07/2006 secca 5
31/03/2009 155 16,4 15,0 7,07 473 5
Codice: 53 Nome: FONTANA DI PETRALUCA
Altre denominazioni: Fontana di Pietro Luca

Comune: Prossedi Località: C. De Luca


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 357826 - Lat. 4592653 Quota (m s.l.m.): 76
Tipo sorgente: sorgente per affioramento della piezometrica
S.I. Monti Ausoni

 La sorgente, ubicata nella piana alluvionale del Fiume


Amaseno, non è visibile in quanto ricoperta da tubi in
cemento di grosso diametro.

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
02/10/1982 2 22,0 15,0 7,4 427 4
Codice: 54 Nome: PARADISO
Altre denominazioni:

Comune: Prossedi Località: Campo Cavallo


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 357993 - Lat. 4592651 Quota (m s.l.m.): 76
Tipo sorgente: sorgente per affioramento della piezometrica

S.I. Monti Ausoni


La sorgente è ubicata nelle alluvioni dell’alveo del Fiu-  
me Amaseno, a quota 76 m s.l.m.. Si tratta, probabil-
mente, di una polla al margine dell’alveo del Fosso Ca-
po d’Acqua. Attualmente (2006) la sorgente non è
visibile nonostante le fonti bibliografiche [4] ne indichi-
no la presenza.

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
Giu-1933 176,0 4
16/03/1961 31,0 2
25/04/1963 1,8 2
13/04/1970 12,1 18,0 14,0 2
13/05/1970 circa 3 22,0 14,0 2
09/06/1970 circa 6 25,0 15,0 2
06/07/1970 circa 6 28,0 15,0 2
03/08/1970 circa 7 29,0 16,0 2
04/09/1970 6,0 24,0 15,0 2
05/10/1970 3,5 20,0 14,5 2
06/11/1970 10,7 18,0 14,0 2
05/12/1970 14,5 11,0 14,0 2
13/01/1971 8,0 6,0 13,5 2
04/02/1971 24,0 8,0 14,0 2
16/03/1971 31,0 11,0 14,0 2
02/10/1982 0,01 22,0 15,0 7,4 435 4
28/07/2006 non rinvenuta 5
Codice: 80-81 Nome: BISLETI
Altre denominazioni:

Comune: Terracina Località: Camping Europa SS7


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 355791 - Lat. 4573459 Quota (m s.l.m.): 0,2
Tipo sorgente: sorgente per soglia di permeabilità sovrimposta
S.I. Monti Ausoni

  Sorgenti storiche perenni costituite da varie polle di


acqua ferrugginosa o magnesiaca localizzate nel detri-
to calcareo. Le acque sorgive, che originariamente da-
vano luogo a piccoli ruscelli, sono attualmente com-
pletamente incanalate. Come evidenziato dallo schema
planimetrico attuale, rispetto agli anni 30 [1] lo stato
dei luoghi ha subito modifiche sostanziali. Caratteri-
stica è la presenza dell’antico mulino oggi destinato a
Autore [1] ristorante.

Schema attuale

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
06/09/1929 532 1
10/10/1929 488 15,0 1
08/12/1929 771 15,5 1
21/05/1930 1304 16,2 1
13/11/1930 476 1
29/05/1931 760 1
24/05/1932 889 16,4 1
18/06/1933 939 16,5 1
31/07/2006 * 156 30,8 17,5 7,6 216 5
*: misure effettuate alla confluenza delle acque presso il campeggio Europa.
Codice: 84 Nome: DA BAFFONE
Altre denominazioni:

Comune: Terracina Località: Hotel Acqua Santa


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 355199 - Lat. 4573325 Quota (m s.l.m.): 3
Tipo sorgente: sorgente per soglia di permeabilità sovraimposta

S.I. Monti Ausoni


La sorgente sgorga ad una quota di circa 3 m s.l.m. al  
contatto tra il detrito di falda e i depositi marini sab-
biosi.
Il punto di emergenza non è di facile accesso. Dalla
spiaggia è possibile risalire il fosso solo per alcune de-
cine di metri. Le acque hanno valori di conducibilità
elettrica molto elevati (2.28 ms/cm) e temperature qua-
si sempre superiori a 17°C.

Autore [21]

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
15/04/1970 71 20 17 2
02/07/1970 47 24 17 2
02/10/1970 31 21 17 2
15/01/1971 65 1 17 2
15/03/1971 82 12 16,5 2
31/07/2006 * 1 29,1 18,3 7,8 2280 5
* la portata sorgiva può essere superiore, in quanto la misura è stata effettuata nel fosso dove sono possibili perdite per infiltrazione.
Codice: 85 Nome: MOLA DI STEFANO
Altre denominazioni:

Comune: Terracina Località: Le Mole


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 356082 - Lat. 4573724 Quota (m s.l.m.): 2
Tipo sorgente: sorgente per soglia di permeabilità sovraimposta
S.I. Monti Ausoni

  La sorgente ha origine al contatto tra i termini carbo-


natici e i depositi argilloso limosi della Piana di Fondi.
Le acque, raccolte in una vasca [1] azionavano un anti-
co mulino. Il sito, in seguito alla realizzazione dei nuovi
svincoli della Via Appia, ha subito radicali trasforma-
zioni. La sorgente attualmente è, infatti, situata al di
sotto del viadotto, come si può osservare sovrapponen-
do lo schema storico dell’area sorgiva [1] al rilievo fo-
tografico aereo ( ortofoto 2005).

Autore [1]

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
11/05/1929 295 1
09/10/1929 150 1
11/02/1930 706 16,0 1
20/05/1930 66 1
13/11/1930 270 1
29/05/1931 51 1
25/05/1932 482 15,2 1
20/07/1932 390 15,6 1
11/06/1933 299 15,6 1
17/01/1970 855 10,0 16,0 2
16/03/1970 820 8,0 16,0 2
31/07/2006 14 27,6 16,0 1870 5
Codice: 85A Nome:
Altre denominazioni:

Comune: Terracina Località: Le Mole, cavalcavia della S.S. 7


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 355906 - Lat. 4573591 Quota (m s.l.m.): 2
Tipo sorgente: sorgente per soglia di permeabilità sovraimposta

S.I. Monti Ausoni


L’acqua fuoriesce da un cunicolo in corrispondenza del  
cavalcavia della S.S. 7 Appia in località le Mole ad una
quota di circa 2 m s.l.m.
La sorgente è presumibilmente ubicata al contatto tra i
termini carbonatici meso-cenozoici e i depositi sabbio-
si litoranei.

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
31/07/2006 24 27,6 16,2 7,53 1950 5
Codice: 86 Nome:
Altre denominazioni:

Comune: Monte San Biagio Località: Cimitero di Monte San Biagio


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 359977 - Lat. 4577650 Quota (m s.l.m.): 3
Tipo sorgente: sorgente per soglia di permeabilità sovraimposta
S.I. Monti Ausoni

 Si tratta di una sorgente perenne, ubicata alla base del


versante di Monte La Guardia al di sotto del cimitero di
Monte San Biagio, al contatto tra i calcari e i depositi
quaternari della Piana di Fondi. L’emergenza è attual-
mente poco conosciuta e in stato di abbandono.

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
14/03/1970 22,00 2
15/05/1970 7,20 21,0 15,0 2
10/06/1970 5,10 28,0 15,0 6,8 790 2
08/08/1970 3,10 25,0 15,5 2
07/09/1970 1,95 29,0 15,5 2
04/12/1970 2,40 13,0 15,0 2
18/03/1971 9,80 12,0 14,5 2
31/07/2006 circa 2 27,9 16,0 7,8 1470 5
Codice: 87 Nome: SORGENTE DEI PEZZENTI
Altre denominazioni:

Comune: Monte San Biagio Località: Pantano Grande


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 360923 - Lat. 4578283 Quota (m s.l.m.): 0,2
Tipo sorgente: sorgente per soglia di permeabilità sovraimposta

S.I. Monti Ausoni


Si tratta di una sorgente perenne che scaturisce alla  
quota di circa 0,2 m s.l.m. dai detriti grossolani di ver-
sante al contatto con i depositi alluvionali della piana di
Fondi e va a formare un piccolo lago le cui acque ali-
mentano un canale collegato al lago di Fondi.
Poco più a valle della sorgente si trova un altro laghet-
to con altre piccole risorgive la cui portata non è misu-
rabile.

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
10/05/1929 53 1
09/10/1929 60 14,5 1
11/11/1930 217 1
30/05/1931 70 1
14/06/1933 80 15,6 1
11/02/1970 217 2
14/04/1970 160 20,0 15,0 2
09/11/1970 20 17,5 16,0 2
18/03/1971 81 8,0 15,0 2
31/07/2006 70 31,6 16,1 7,63 1190 5
Codice: 88 Nome: PORTELLA
Altre denominazioni:

Comune: Monte San Biagio Località: Torre Portella


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 360999 - Lat. 4578484 Quota (m s.l.m.): 1
Tipo sorgente: sorgente per soglia di permeabilità sovraimposta
S.I. Monti Ausoni

 La sorgente, alimentata dal deflusso di base dei Monti


Ausoni, sgorga alle pendici del Monte la Guardia dai de-
positi detritici di versante al contatto con i depositi al-
luvionali della piana di Fondi.
L’acqua della sorgente era utilizzata per azionare un
mulino di cui attualmente sono ancora riconoscibili i re-
sti delle vasche di raccolta.

Autore [1]

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
10/05/1929 130
09/10/1929 25 14,7
11/11/1930 278
10/08/1930 34
30/05/1931 70 15,8
20/07/1932 26 15,8
14/06/1933 80 15,6
31/07/2008 32 30,7 16,2 7,84 920
Codice: 89 Nome: VILLA
Altre denominazioni: Villa San Vito

Comune: Monte San Biagio Località: S. Vito


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 362287 - Lat. 4581382 Quota (m s.l.m.): 19
Tipo sorgente: sorgente per soglia di permeabilità sovraimposta

S.I. Monti Ausoni


La sorgente, ubicata al contatto tra i depositi terrazza- tonica. L’estrema variabilità delle portate è, invece, da  
ti di conoide alluvionale e il massiccio calcareo, è ca- attribuire alla presenza di condotti carsici. Nell’area
ratterizzata da portate molto elevate e variabili stagio- sorgiva sono presenti canalizzazioni che servono una
nalmente. L’emergenza di portate significative ad una vecchia centrale idroelettrica e l’acquedotto di Monte
quota elevata (circa 20 m s.l.m.) è indice di un proba- San Biagio.
bile sollevamento dei livelli piezometrici della falda idri-
ca di base connesso ad un tamponamento di origine tet-

Autore [1]

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
14/10/1929 115 1
16/04/1930 1552 1
10/08/1930 236 1
20/07/1932 28 15,4 1
14/06/1933 1148 14,4 1
20/01/1970 2080 2
14/04/1970 1230 20,0 14,0 2
10/06/1970 990 21,0 14,5 2
07/09/1970 78 25,0 16,5 2
15/01/1970 720 8,0 14,0 2
02/08/2006 93 19,6 15,0 7,4 378 5
Codice: 90 Nome: FONTANELLA
Altre denominazioni: Fontanella di Monte San Biagio

Comune: Monte San Biagio Località: Podere San Marco


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 363414 - Lat. 4579945 Quota (m s.l.m.): 9
Tipo sorgente: sorgente per soglia di permeabilità sovraimposta
S.I. Monti Ausoni

  L’emergenza è ubicata al limite tra le formazioni carbo-


natiche mesozoiche e i depositi della piana alluvionale,
pochi metri a monte della strada provinciale. La sor-
gente è captata e alimenta l’impianto irriguo fontanel-
le. Nelle vicinanze esiste un campo pozzi che, quando
attivo, sembra interferire, con il regime della sorgente.

Autore [2]

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
14/04/1970 73,0 19 16,0 2
13/06/1970 31,5 28 17,0 7 2
5/12/1970 2,1 14 16,0 2
18/03/1971 56,0 12 15,5 2
01/08/2006 0,0 5
Codice: 91 Nome: SAN MAGNO
Altre denominazioni: Villa San Vito

Comune: Fondi Località: San Magno


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 364961 - Lat. 4582133 Quota (m s.l.m.): 20
Tipo sorgente: sorgente per soglia di permeabilità sovraimposta

S.I. Monti Ausoni


Autore [1]  
L’area sorgiva è ubicata ad una quota di circa 20 m s.l.m.
al di sotto dell’antico Monastero di San Magno, al con-
tatto tra il massiccio carbonatico e i sedimenti della pia-
na di Fondi.
La sorgente, che un tempo alimentava un mulino, è
captata dall’acquedotto per uso idropotabile.

Autore [2]

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
22/06/1929 160,0 14,7 1
04/09/1929 89,0 1
28/01/1930 1832,0 1
09/04/1930 2702,0 14,2 1
18/06/1933 403,0 14,2 1
14/04/1970 490,0 19,0 14,0 2
09/11/1970 17,0 19,0 15,0 2
10/06/1970 177,0 27,0 15,0 6,80 2
02/08/2006 72,5 28,5 15,7 7,55 414 5
Codice: 94 Nome: LIMATELLA
Altre denominazioni: Villa San Vito

Comune: Monte San Biagio Località: Limatella


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 361150 - Lat. 4582736 Quota (m s.l.m.): 130
Tipo sorgente: sorgente per limite di permeabilità indefinito
S.I. Monti Ausoni

  Si tratta di una piccola sorgente in quota, alimentata da


un acquifero sospeso rispetto alla falda di base dei Mon-
ti Ausoni. L’emergenza è posta sul versante in corri-
spondenza di una cavità carsica.
Trattandosi di un condotto carsico con circolazione ac-
quifera impulsiva, la sorgente ha regime molto variabi-
le e stagionalmente è secca. Le acque captate sono rac-
colte in una vasca per l’abbeveramento degli animali.

Autore [5]

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
02/08/2006 0 5
Codice: 97-98 Nome: SETTECANNELLE
Altre denominazioni:

Comune: Fondi Località: Lago Sette Cannelle


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 368050 - Lat. 4581006 Quota (m s.l.m.): 10
Tipo sorgente: sorgente per soglia di permeabilità sovrimposta

S.I. Monti Ausoni


La sorgente rappresenta una delle emergenze più si-  
gnificative della falda di base della struttura dei Monti
Ausoni. E’ubicata a quota 10 m s.l.m al contatto tra i se-
dimenti fluvio-palustri della Piana di Fondi ed il detrito
calcareo accumulato alla base del versante di Monte
Passignano – Monte Cucuruzzo. L’emergenza è costi-
tuita da due polle distinte, che alimentano un lago po-
sto all’interno di un parco comunale. Anticamente il de-
flusso sorgivo azionava un mulino (Molino della Corte).

Autore [1] Autore [2]

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
12/08/1929 351 1
07/12/1929 398 1
10/05/1930 488 1
10/08/1930 536 1
12/11/1930 432 1
04/06/1932 432 1
18/06/1933 308 1
14/03/1970 485 18,0 13,5 2
13/06/1970 550 20,0 14,0 2
05/10/1970 250 24,0 15,0 2
15/01/1971 310 9,0 13,0 2
18/03/1971 538 8,0 13,0 2
09/08/2006* 160 25,0 17,9 7,94 454 5
*: Misure effettuate nel canale, sotto il ponte stradale.
Codice: 99-100 Nome: CAPODACQUA
Altre denominazioni:

Comune: Fondi Località: Le Grotte


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 367745 - Lat. 4581059 Quota (m s.l.m.): 16
Tipo sorgente: sorgente per soglia di permeabilità sovraimposta
S.I. Monti Ausoni

  Il complesso sorgentizio di Capodacqua è ubicato sui


terreni detritici posti alla base del rilievo calcareo di Cu-
curuzzo, a quota 16 m s.l.m.. La sorgente è captata ma
nell’area sorgiva è presente, comunque, un piccolo sta-
gno delimitato da un lato dall’opera di presa e nella re-
stante parte da un recinto in pietrame. Negli anni ‘30 lo
stato dei luoghi era differente [1]. Attualmente è acces-
sibile solo il laghetto in destra nello schema in figura.

Autore [1]

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
25/05/1932* 295 14,6 1
15/06/1933* 246 15,0 1
14/04/1970 275 20,0 14,5 2
08/07/1970 180 29,0 15,0 2
05/10/1970 53 23,0 15,0 2
15/01/1971 211 8,0 14,0 2
18/03/1971 395 12,0 14,5 2
02/08/2006** 60 29,7 15,4 7,81 448 5
* Somma delle misure nelle sezioni a) e b) indicate nello schema [1]; **misura relativa alla sola sezione a).
Codice: 101 Nome: BOTTICELLA
Altre denominazioni:

Comune: Fondi Località: Fondi, Via Cocuruzzo


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 368685 - Lat. 4580643 Quota (m s.l.m.): 10,5
Tipo sorgente: sorgente per soglia di permeabilità sovrimposta

S.I. Monti Ausoni


La sorgente sgorga ad una quota di circa 10 m s.l.m. al  
contatto tra i depositi detritici di versante e i sedimen-
ti fluvio-palustri della Piana di Fondi..
Attualmente è posta a quote inferiori rispetto al passa-
to, presumibilmente a causa di un abbassamento della
falda dovuto ai forti prelievi da pozzi delle acque della
sorgente Vitruvio. La sorgente è captata per uso irriguo.
Autore [1]

Autore [2]

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
11/05/1929 107 1
20/01/1930 38 1
16/04/1930 71 1
10/08/1930 104 1
11/11/1930 14 1
30/05/1931 85 1
04/06/1932 50 1
16/06/1932 49 1
14/04/1970 38 19 14,5 2
04/07/1970 12 27 15 2
05/10/1970 0 2
15/01/1971 16 10 14 2
18/03/1971 33 15 14 2
02/08/2006 1 29,7 15,7 7,73 431 5
Codice: 102 Nome: VITRUVIO
Altre denominazioni: Fontana di Vitruvio

Comune: Fondi Località: Fondi, Largo Sorgenti Vitruvio


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 368768 - Lat. 4580516 Quota (m s.l.m.): 10,3
Tipo sorgente: sorgente per soglia di permeabilità sovrimposta
S.I. Monti Ausoni

  La sorgente è una delle principali emergenze della fal-


da di base dei Monti Ausoni e sgorga a quota 10 m s.l.m.
al contatto tra i calcari meso-cenozoici e i depositi di co-
noide alluvionale caratteristici di questo settore della
piana di Fondi.
L’acqua è captata mediante pozzi, e non è possibile os-
servarne l’emergenza in quanto l’area di captazione è
inaccessibile. L’assetto planimetrico attuale presenta
qualche differenza rispetto a quello del 1932.

Autore [1]

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
11/05/1929 116 1
12/10/1929 29 1
20/01/1930 100 1
10/05/1930 246 1
10/08/1930 110 1
11/11/1930 66 1
30/05/1931 84 1
4/06/1932 113 1
16/06/1933 87 1
14/04/1970 95 18,0 14,5 2
10/06/1970 57 28,0 15,0 7 231 2
05/10/1970 24 24,0 15,5 2
15/01/1971 32 8,0 14,0 2
18/03/1972 78 17,0 14,0 2
Codice: 103 Nome: FONTANA DI TIROZZO
Altre denominazioni:

Comune: Fondi Località: Fontana Tirozzo


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 369537 - Lat. 4579097 Quota (m s.l.m.): 14
Tipo sorgente: sorgente per soglia di permeabilità sovrimposta

S.I. Monti Ausoni


La sorgente, secca stagionalmente, sgorga alla base del  
versante calcareo, circa 10 m a valle della strada. L’e-
mergenza è probabilmente legata alla presenza di un re-
ticolo carsico, con bacino di alimentazione di dimensio-
ni piccole o comunque delimitato da linee tettoniche.
La portata massima registrata nell’ottobre del 1930 è
stata di 76 l/s; la portata media si aggira sui 20 l/s, men-
tre nella campagna di misure dell’estate 2006 la sor-
gente risultava secca.
Autore [2]

Autore [5]

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
20/06/1929 26 14,8 1
20/01/1930 20 15,0 1
10/05/1930 76 15,4 1
12/11/1930 0 1
30/05/1931 58 1
19/07/1932 28 15,0 1
16/06/1933 34 14,8 1
14/04/1970 21 18,0 14,5 2
08/08/1970 0 2
09/11/1970 0 2
15/01/1971 14,6 9,0 14,0 2
18/03/1971 14,2 10,0 14,0 2
02/08/2006* 0 27,2 22,0 7,64 5
* Acqua ferma.
Codice: 104 Nome: FONTANA GEGNI
Altre denominazioni:

Comune: Fondi Località: Fontana Gegni


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 370024 - Lat. 4578911 Quota (m s.l.m.): 14
Tipo sorgente: sorgente per soglia di permeabilità sovrimposta
S.I. Monti Ausoni

  La sorgente è ubicata alla base del versante carbonati-


co, a valle del rilevato stradale,. Si tratta di una delle
emergenze della falda di base della struttura idrogeolo-
gica dei Monti Ausoni, ed è in parte utilizzata per ali-
mentare una vasca.

Autore [1]

Autore [5]

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
20/06/1929 64 15,0 1
11/10/1929 17 14,0 1
21/01/1930 66 1
09/05/1930 153 14,6 1
10/08/1930 71 1
19/07/1932 92 15,0 1
16/06/1933 110 14,7 1
15/04/1970 124 18,0 14,5 2
04/07/1970 64 27,0 15,0 2
05/10/1970 19,3 24,0 15,0 2
15/01/1971 57 6,0 14,5 2
18/03/1971 58 11,0 14,0 2
02/08/2006 6 26,8 16,0 7,43 503 5
Codice: 105 Nome: FONTANA DI VALLE MAIURI
Altre denominazioni: Valmaiuri

Comune: Fondi Località: Masseria Valle Maiuri


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 371418 - Lat. 4577952 Quota (m s.l.m.): 23
Tipo sorgente: sorgente per soglia di permeabilità sovrimposta

S.I. Monti Ausoni


Si tratta di una delle risorgive caratteristiche del setto-  
re pedemontano della Piana di Fondi. L’acqua emerge
a valle della strada, forma uno stagno e viene quindi
convogliata verso una vasca. Si notano piccole opere di
presa provvisorie per uso irriguo. Come quasi tutte le
sorgenti pedemontane della Piana di Fondi presenta
portate molto variabili stagionalmente.

Autore [1]

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
20/06/1929 31 14,5 1
11/10/1929 6 13,5 1
23/01/1930 41 1
09/05/1930 131 15,4 1
12/11/1930 11 1
19/07/1932 46 14,6 1
16/06/1933 71 14,6 1
02/08/2006 28 26,5 15,1 7,73 480 5
Codice: 237 Nome: MARUTTE (RUDERI)
Altre denominazioni:

Comune: Sonnino Località: Frasso


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 349484 - Lat. 4582365 Quota (m s.l.m.): 8
Tipo sorgente: sorgente per soglia di permeabilità sovraimposta
S.I. Monti Ausoni

  L’emergenza è ubicata sotto la massicciata ferroviaria


della linea Priverno-Fossanova-Terracina, dove sono vi-
sibili anche altre polle sorgive. Nell’area sorgiva sono
presenti opere di raccolta e incanalamento delle acque
al di sotto della S.P. Consolare II. In data 08/08/2006 la
portata sorgiva era bassa (circa 0,02 l/s) e l’acqua in va-
sca era quasi ferma, ma le polle sotto la S.P. incremen-
tavano la portata di circa 0,3 l/s. L’osservazione appare
coerente con i dati storici che indicano portate variabi-
li da 0 a 39 l/s.

Autore [5]

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
20/04/1932 39,0 16,0 1
16/12/1967 0,55 1,0 15,0 2
15/01/1968 13,0 6,0 15,0 2
06/03/1968 15,0 13,0 16,0 2
05/05/1968 5,0 14,0 15,0 2
01/07/1968 1,4 21,0 16,0 2
04/09/1968 0 2
08/08/2006 circa 0,02 31,0 19,4 7,53 793 5
Codice: 319 Nome:
Altre denominazioni:

Comune: Roccasecca dei Volsci Località: Roccasecca dei Volsci


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 350943 - Lat. 4593375 Quota (m s.l.m.): 371
Tipo sorgente: sorgente per limite di permeabilità

S.I. Monti Ausoni


La sorgente è ubicata a quota 371 m s.l.m. poco a sud  
dell’abitato di Roccasecca dei Volsci. L’area sorgiva è lo-
calizzata nel detrito alla base del caratteristico versan-
te di faglia che separa la collina dove è stato realizzato
il centro abitato dal crinale di Monte Curcio . La sor-
gente è captata mediante due bottini di presa, non ac-
cessibili, dei quali il più recente è probabilmente attivo.

Autore [5]
Codice: 122 Nome: LAGO DI FONDI
Altre denominazioni:

Comune: Fondi Località: Lago di Fondi


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 360059 - Lat. 4576511 Quota (m s.l.m.): 0
Tipo sorgente: sorgente per affioramento della piezometrica
S.I. Monti Ausoni

  Si tratta di un lago ubicato nella Piana di Fondi, alla ba- lago comunicano con il mare mediante i canali Canne-
se del versante orientale di Monte Giusto e di quello to e S. Anastasia, tramite i quali avvengono scambi idri-
meridionale di Monte La Guardia. Il lago è esteso circa ci controllati essenzialmente dalle maree. Bilanci idro-
3,8 km2, ha un perimetro di circa 29 km, una profondità geologici e studi chimico-fisici sulle acque del lago
media di circa 9 m e riceve le acque, tramite alcuni af- (Progetto “Laghi Costieri”, 1985) indicano l’esistenza
fluenti naturali, di numerose sorgenti pedemontane ali- di un afflusso sorgivo di acque sotterranee nell’area del
mentate dalla falda acquifera regionale. Le acque del lago con portata complessiva compresa tra 1 e 3 m3/s.
Codice: 136-159 Nome: SORGENTE SAN MAURO
Altre denominazioni:

Comune: Fondi Località: M. Latiglia


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 362955 - Lat. 4583484 Quota (m s.l.m.): 425
Tipo sorgente: sorgente per limite di permeabilità

S.I. Monti Ausoni


La sorgente sgorga ad una quota di 425 m s.l.m. in corri-  
spondenza dell’affioramento di un livello di marne a orbi-
toline presente nella sequenza carbonatica mesozoica. Nei
pressi della sorgente è presente un affioramento ricco di
orbitoline (foto A). La sorgente è captata e serve un ser-
batoio e un fontanile di recente costruzione posti sulla stra-
da che conduce al santuario della M.na della Rocca. Per
raggiungere la sorgente si prende un sentiero ben traccia-
to che inizia sulla strada circa 20 metri dopo il serbatoio,
superando un dislivello di circa 100 metri. Durante i rilievi
è stata individuata un’altra sorgente (foto B), probabil-
mente ormai secca, posta circa 50 metri più in alto all’in-
terno del canalone (nella CTR è questa sorgente ad esse-
re erroneamente indicata come S. Mauro) dovuta sempre
alla presenza alla presenza del contatto marne-calcari

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
25/02/2009 0,01 12,4 10,9 7,1 460 5
Codice: 151 Nome: SORGENTE VALLE VIGNA
Altre denominazioni:

Comune: Fondi Località: Valle Vigna


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 366245 - Lat. 4584361 Quota (m s.l.m.): 370
Tipo sorgente: sorgente per limite di permeabilità
S.I. Monti Ausoni

  La sorgente sgorga ad una quota di 370 m s.l.m. in cor-


rispondenza dell’affioramento di un livello di marne a
orbitoline presente nella sequenza carbonatica meso-
zoica.

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
25/02/2009 0,01 8,6 13,6 7,05 376 5
Codice: 167 Nome: FONTANA VECCHIA
Altre denominazioni:

Comune: Fondi Località: Fosso Valle Vigna


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 365444 - Lat. 4584517 Quota (m s.l.m.): 410
Tipo sorgente: sorgente per limite di permeabilità indefinito

S.I. Monti Ausoni


La sorgente sgorga in corrispondenza di una cavità car-  
sica impostatasi su un piano di faglia. Grazie alla pre-
senza dell’acqua il sito è stato abitato fin dai tempi più
remoti. Nell’area sono ancora presenti tipici stazzi e re-
cinti per il bestiame realizzati in pietra a secco, un’ara
per la battitura del grano e, nei pressi della sorgente,
opere di presa che creano una vasca profonda più di un
metro all’interno della cavità carsica. Molto particolare
una vaschetta in pietra, ricavata scolpendo un masso
calcareo, posta nei pressi della sorgente.

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
11/03/2009 1,5 17,0 15,3 7,13 251 5
Codice: 93 Nome: GALLERIA MONTORSO
Altre denominazioni:

Comune: Sonnino Località: Galleria Montorso


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 353880 - Lat. 4582358 Quota (m s.l.m.): 50
Tipo sorgente: sorgente per soglia di permeabilità
S.I. Monti Ausoni

  La sorgente è ubicata all’interno della galleria ferrovia-


ria Montorso, 3550 metri dall’imbocco lato Roma della
stessa, tra le stazioni di Priverno-Fossanova e Monte
San Biagio. L’emergenza dovrebbe essere legata ad un
disturbo tettonico che ha impermeabilizzato un setto-
re di roccia all’interno della serie carbonatica normal-
mente molto permeabile per fratturazione.
La galleria Montorso taglia questa ipotetica superficie di
scorrimento comportandosi come un dreno per la cir-
colazione idrica sotterranea. L’opera di presa consiste
nell’accumulo delle acque provenienti da una fenditura
naturale della formazione rocciosa in un pozzetto muni-
to di scarico di troppo pieno. Nei periodi di massima por-
tata si verifica una situazione di troppo pieno e le acque
vengono convogliate in un canaletto posto alla base del-
la parete della galleria, per poi perdersi per infiltrazione
lungo il percorso. Le acque della sorgente, captata da
RFI (rete Ferroviaria Italiana), alimentano lungo il tra-
gitto due fontane e diverse abitazioni prima di giunge-
re alla stazione di Monte San Biagio.

Autore [5]

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
25/05/2004* 6 8,3 410 8
* misura relativa alla sola portata captata
Codice: 14 Nome: LE CARCERI
Altre denominazioni:

Comune: Monte San Biagio Località: Fontana le Carceri


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 359664 - Lat. 4577709 Quota (m s.l.m.): 3,0
Tipo sorgente:

S.I. Monti Ausoni


La sorgente le Carceri deve probabilmente il suo nome  
alla presenza nelle vicinanze di un edificio adibito a car-
cere i cui resti sono presenti ad ovest della ferrovia. La
sorgente si trova in un fondo privato e nel passato era
utilizzata a fini irrigui. Sono presenti due distinte polle
che, una volta perenni, hanno assunto regime stagio-
nale negli ultimi decenni.
Autore [5]

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
15/04/2010 5,0 21,8 17,2 7,11 905 5
S.I. di Monte Grande

La struttura di Monte Grande (122 Km2), dal punto di Le sorgenti principali si collocano alla base dei ver-
vista geologico e geomorfologico, costituisce la por- santi che delimitano la Piana di Fondi lungo il tratto co-
zione sud orientale dei Monti Ausoni. Dal punto di vi- stiero e in mare, a quote sempre molto basse.
sta idrogeologico viene, invece, considerata come strut- A questo proposito si può osservare che le litoforma-
tura separata [2] a causa della presenza di alcuni zioni della successione carbonatica caratterizzate da mi-
elementi tettonici di tipo inverso che hanno determi- nore permeabilità, sia per motivi litologici che per ef-
nato il sollevamento ed in alcuni casi l’affioramento dei fetto della tettonica, affiorano nel settore costiero e ciò
termini più antichi giurassico-triassici della succes- costituisce un limite alle perdite verso mare.
sione carbonatica. Queste litoformazioni, prevalente-
mente dolomitiche, talvolta marnose, presentano per-
meabilità più basse rispetto a quelle dei calcari cretacici
che costituiscono il litotipo predominante della dorsale
dei Monti Ausoni. In quest’area si hanno pertanto con- Denominazione Quota Portate(mc/sec)
dizioni di circolazione idrica sotterranea differenti, e m.s.l.m. max. med. min.
condizionamenti strutturali che limitano gli scambi Gruppo Vetere 5 2.4 1.1 0.4
idrici significativi con le aree adiacenti. Gruppo Lago San Puoto 1 0.8 0.4 0.15
I limiti dell’idrostruttura sono così individuati: Gruppo Angoli 1 0.5 0.3 0.2
• verso Nord, l’accavallamento tettonico di Monte Vele; Gruppo Sant’Agostino 5 0.2 0.05 0.01
• verso Est, la linea tettonica di Itri; Gruppo Santa Maria di Conca 1 0.3 0.2 0.1
• verso Sud, il mare bagna direttamente i versanti;
• verso Ovest, i sedimenti fluvio-palustri della Piana di Sorgenti e gruppi sorgivi di maggiore interesse - Fonte: Quaderni
Fondi. Cassa per il Mezzogiorno (1983)

Fig. 1 - Struttura Idrogeologica di Monte Grande e principali emergenze


Codice: 106 Nome: S. ARCANGELO
Altre denominazioni:

Comune: Fondi Località: Vallumana – Masseria S. Arcangelo


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 372705 - Lat. 4577835 Quota (m s.l.m.): 240
Tipo sorgente: sorgente per soglia di permeabilità sovraimposta

S.I. di Monte Grande


Le acque della sorgente S. Arcangelo sgorgano al con-  
tatto tra i litotipi calcarei e le argille varicolori. Si tratta
di una sorgente secca stagionalmente, che a regime
presenta una portata inferiore a 1-2 l/s. L’area di emer-
genza è accessibile tramite una strada bianca che si di-
parte dalla S.S. Appia, lungo il tratto che da Fondi con-
duce all’abitato di Itri.

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
02/08/2006 0 5
Codice: 107A Nome: VOLPE
Altre denominazioni:

Comune: Fondi Località:


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 368700 - Lat. 4576859 Quota (m s.l.m.): 4
Tipo sorgente: sorgente per soglia di permeabilità sovraimposta
S.I. di Monte Grande

  L’area di emergenza è ubicata al contatto tra i calcari di


monte Rezzole, oggetto di attività estrattive, e i deposi-
ti palustri della Piana di Fondi ed è accessibile dalla
strada provinciale Fondi-Sperlonga al chilometro 2,5.
La sorgente è captata e utilizzata per l’irrigazione me-
diante due canalette regolate da altrettante chiuse.

Autore [5] Autore [5] Autore [1]

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
19/06/1929 PRENDERE 13,5 1
06/09/1929 DATI 1
11/10/1929 DA 1
11/02/1930 ORIGINALE 1
30/04/1930 FOTOCOPIE 1
09/05/1930 NON LEGGIBILI 14,4 1
10/08/1930 1
12/11/1930 1
04/06/1932 14 1
20/07/1932 13,9 1
17/06/1933 14 1
15/04/1970 19,5 20 15 2
05/09/1970 9,5 27 15 2
05/12/1970 13,1 10 14 2
18/03/1971 17,4 11 14 2
09/08/2006 14 26,4 14,5 7,95 1083 5
Codice: 108 Nome: FONTANA DI LAURO
Altre denominazioni:

Comune: Fondi Località: Fontana di Lauro


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 369283 - Lat. 4576518 Quota (m s.l.m.): 4,5
Tipo sorgente: sorgente per soglia di permeabilità sovraimposta

S.I. di Monte Grande


L’area sorgiva è ubicata alla base del versante meridio-  
nale di Monte Ruzzole, a monte della strada comunale,
al contatto tra i calcari e i depositi della Piana di Fondi.
La sorgente attualmente abbandonata, in passato [1]
era captata ed in parte utilizzata per l’irrigazione.

Autore [5] Autore [1]

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
19/06/1929 40 14,4 1
06/09/1929 35 1
11/10/1929 34 13,5 1
19/01/1929 42 14,0 1
11/02/1930 49 1
02/04/1930 52 1
09/06/1930 51 1
10/08/1930 24 1
04/06/1932 32 1
20/07/1932 36 14,9 1
17/06/1933 42 14,7 1
09/08/2006 circa 20 23,8 15,5 7,85 661 5
Codice: 109 Nome: VETERE
Altre denominazioni:

Comune: Fondi Località: Via Mola di Vetere


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 369660 - Lat. 4575758 Quota (m s.l.m.): 5
Tipo sorgente: sorgente per soglia di permeabilità sovraimposta
S.I. di Monte Grande

  La sorgente Vetere sgorga alla base di Monte Calvo di


Fondi, al contatto tra calcari e i depositi quaternari del-
la fascia pedemontana. Parte della portata è captata per
uso acquedottistico, la restante parte forma nell’area
antistante un ampio bacino grazie alla presenza di uno
sbarramento costruito a fini irrigui. Anticamente l’ac-
qua era utilizzata anche per azionare un mulino. Più re-
centemente è stata utilizzata per alimentare un im-
pianto di piscicoltura oggi in disuso.

Autore [5]

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
19/06/1929 512 1
19/01/1930 914 1
27/01/1930 794 1
09/04/1930 1553 1
09/05/1930 1299 1
11/08/1930 938 1
14/11/1930 730 1
20/07/1932 980 1
17/06/1933 893 1
23/01/1970 1587 2
17/04/1970 973 2
16/06/1970 1079 27 15,5 7,00 2
09/07/1970 630 2
25/09/1970 805 2
14/11/1970 491 2
09/08/2006 451 24 15,3 7,86 494 5
Codice: 110 Nome: TORRICELLA
Altre denominazioni:

Comune: Fondi Località: Casa Torricella


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 369670 - Lat. 4576198 Quota (m s.l.m.): 6,4
Tipo sorgente: sorgente per soglia di permeabilità sovraimposta

S.I. di Monte Grande


La sorgente sgorga alla base del versante occidentale di  
Monte Calvo di Fondi, immediatamente al di sotto del-
la strada comunale, al contatto tra la successione car-
bonatica meso-cenozoica e i depositi eluvio-colluviali
della Piana di Fondi.
Le acque di questa emergenza in passato erano utiliz-
zate per l’irrigazione a scorrimento [1]. Attualmente l’a-
rea sorgiva ricade all’interno di una proprietà privata.

Autore [1]

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
19/06/1929 25,0 14,2 1
06/09/1929 12,0 1
11/10/1929 4,0 13,5 1
19/01/1930 19,0 14,0 1
11/02/1930 36,0 1
08/06/1930 63,0 1
04/06/1932 15,0 15,5 1
17/06/1933 21,0 14,7 1
16/04/1970 62,0 19,0 14,6 4
13/06/1970 31,5 27,0 15,0 6,80 4
08/08/1970 7,6 30,0 15,0 4
05/12/1970 3,6 11,0 14,5 4
15/01/1971 49,0 10,0 14,5 4
18/03/1971 82,0 11,0 14,5 4
09/08/2006 16,0 24,7 15,2 7,62 546 5
Codice: 111 Nome: SETTE ACQUE
Altre denominazioni:

Comune: Fondi Località: Sorgente Sette Acque


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 369024 - Lat. 4575590 Quota (m s.l.m.): 9,5
Tipo sorgente: sorgente per soglia di permeabilità sovraimposta
S.I. di Monte Grande

  La sorgente Sette Acque sgorga al contatto tra i calca-


ri e i depositi della Piana di Fondi ed è accessibile da
una strada bianca, un centinaio di metri a sud della sor-
gente di Vetere. In passato [1] le acque venivano utiliz-
zate per azionare un molino.

Autore [1]
Autore [5]

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
19/06/1929 66,0 14,7 1
05/09/1929 62,0 1
12/10/1929 27,0 13,5 1
27/01/1930 80,0 14,5 1
09/04/1930 141,0 16,2 1
09/05/1930 100,0 15,2 1
11/08/1930 54,0 1
12/11/1930 30,0 1
04/06/1932 51,0 14,9 1
17/06/1933 111,0 14,7 1
15/04/1970 136,0 19 14,5 2
13/06/1970 68,0 28 15,0 6,80 2
09/11/1970 21,5 20 15,0 2
15/01/1971 108,0 10 14,5 2
18/03/1971 170,0 11 14,5 2
09/082006 14,0 22 15,1 7,74 5
Codice: 115 Nome: PRINCIPALE I E II
Altre denominazioni: LAVATOIO

Comune: Sperlonga Località: Spiaggia ovest di Sperlonga


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 368869 - Lat. 4568575 Quota (m s.l.m.): 0,3
Tipo sorgente: sorgente per affioramento della piezometrica

S.I. di Monte Grande


La sorgente sgorga da una grotta ai piedi del rilievo cal-  
careo su cui sorge il centro storico di Sperlonga; altre
polle sono presenti sulla spiaggia dove l’acqua sorgiva
scava piccole buche nella sabbia. In passato era capta-
ta per uso irriguo dal Consorzio di Bonifica di Fondi.
Autore [5]

Autore [5]

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
18/03/1935 48 8 1
16/04/1970 53 19 15 2
13/06/1970 36 28 15 6,8 2
13/08/1970 62 30 15 2
17/10/1970 40,5 21 15 2
17/12/1970 48 11 14,5 2
22/01/1970 69 6 14 2
06/02/1971 77 8 14 2
26/03/1971 80 12 14 2
29/08/2006 (grotta) 10 27,7 15,8 7,29 2240 5
29/08/2006 (recinzione) 5 5
29/08/2006 (spiaggia) 2 5
Codice: 117-118 Nome: FONTANELLE e CESCO
Altre denominazioni: ANGOLI

Comune: Sperlonga Località: Spiaggia est di Sperlonga


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 368921 - Lat. 4568404 Quota (m s.l.m.): Fontanelle: 0,3; Cesco: 0,0
Tipo sorgente: sorgente per affioramento della piezometrica
S.I. di Monte Grande

  Si tratta di diverse emergenze che sgorgano sul ver-


sante orientale del promontorio di Sperlonga, in picco-
le grotte nella roccia calcarea al piede dell’antica fale-
sia (Fontanelle o Angoli). Tali acque, presentando
elevati tenori di cloro (>500 mg/l [2]), sono classifica-
bili come salmastre. Le acque vengono raccolte da un
fosso, in cui sono probabilmente presenti ulteriori pol-
le, che le drena verso il porto. All’interno del porto è
presente un emergenza sottomarina (Cesco, foto a si-
nistra) con caratteristiche chimiche-fisico analoghe a
quelle delle Fontanelle.

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
12/06/1936* 53 8,0 1
16/04/1970** 280 19,0 15,0 2
13/06/1970** 120 28,0 16,0 6,90 2
13/10/1970** 146 30,0 15,5 2
09/11/1970** 192 20,0 15,5 2
17/12/1970** 174 11,0 14,5 2
22/01/1971** 308 6,0 14,0 2
06/02/1971** 254 8,0 14,0 2
26/03/1971** 256 12,0 14,0 2
29/08/2006* 83 24,6 15,7 7,16 2200 5
29/08/2006 *** non misurabile 26,0 15,8 7,19 2263 5
*: riferita al solo gruppo Fontanelle. **: complessiva Fontanelle e Cesco. ***: riferita alla sola sorgente Cesco.
Codice: 119 Nome: GROTTA DI TIBERIO
Altre denominazioni: ANGOLI

Comune: Sperlonga Località: Villa di Tiberio


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 370209 - Lat. 4567890 Quota (m s.l.m.): 0
Tipo sorgente: Sorgente per affioramento della piezometrica

S.I. di Monte Grande


Si tratta di una sorgente localizzata in una grotta di ori-  
gine carsica, posta alle pendici di una falesia calcarea a
quota pari al livello marino. La grotta è strutturata in un
atrio di grandi dimensioni che prosegue verso l’interno
dividendosi in due diramazioni principali. La sorgente
è composta da numerose polle, in parte ubicate nei va-
ni interni alla grotta ed in parte attorno alla zona di in-
gresso del complesso carsico. Sede del complesso ar-
cheologico della Villa di Tiberio (lo schema riportato è
estratto da una pianta degli scavi archeologici fornita
dal Museo), l’area è di notevole valore storico - artisti-
co, è molto nota e costituisce una importante meta tu-
ristica. Dato il suo valore quest’area è soggetta, oltre al
Vincolo Archeologico, a numerosi altri vincoli di tutela
(Vincolo Paesaggistico, Zona a Conservazione Specia-
le, Sito di Interesse Comunitario, ecc.).

Autore [1]

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
10/03/1935 63 1
29/08/2006 circa 15 24,9 23,3 7,62 4000 5
Codice: 141A-141B Nome: GROTTE DEL SERPENTE E DELLA SORGENTE
Altre denominazioni:

Comune: Gaeta Località: Spiagge di S. Agostino


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 374479 - Lat. 4565577 Quota (m s.l.m.): 3,5
Tipo sorgente: sorgente per limite di permeabilità.indefinito
S.I. di Monte Grande

  Si tratta di due piccole sorgenti di origine carsica ubi-


cate all’interno di 2 grotte (Grotta del Serpente e Grot-
ta della Sorgente) che si affacciano su una strada chiu-
sa che corre alla base del versante, parallelamente alle
spiagge di S. Agostino. Nella prima l’acqua sgorga con
una portata di circa 1 l/s; nella seconda, invece, è pre-
sente acqua ferma al livello della grotta.

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
141A-141B 15/04/1970 94, 0 20,0 16,0 2
141A-141B 14/05/1970 83,0 20,0 16,0 2
141A-141B 17/06/1970 43,0 27,0 16,0 6,80 2
141A-141B 11/07/1970 10,0 24,0 16,0 2
141A-141B 13/08/1970 1,1 25,0 16,0 2
141A-141B 18/09/1970 0,0 2
141A-141B 16/10/1970 0,0 2
141A-141B 18/11/1970 0,0 2
141A-141B 18/12/1970 0,0 2
141A-141B 22/01/1971 146,0 11,0 15,0 2
141A-141B 05/02/1971 126,0 8,0 14,5 2
141A-141B 27/03/1971 128,0 11,0 14,5 2
141A29/08/2006 circa 1 25,2 19,9 7,47 6710 5
141B29/08/2006 acqua ferma 5
Codice: 141C Nome:
Altre denominazioni:

Comune: Gaeta Località: Piana di S. Agostino


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 374697 - Lat. 4564957 Quota (m s.l.m.): 0
Tipo sorgente: sorgente per affioramento della piezometrica della falda

S.I. di Monte Grande


La sorgente è posta al livello del mare ai piedi della fa-  
lesia nord-occidentale del promontorio di Monte a
Mare.
Codice: 209 Nome: LA FONTE
Altre denominazioni:

Comune: Itri Località: La Fonte


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 376464 - Lat. 4577706 Quota (m s.l.m.): 523
Tipo sorgente: sorgente per soglia di permeabilità sovraimposta
S.I. di Monte Grande

 La sorgente è posta al margine di un sovrascorrimento


che determina il contatto tra i calcari del Cretacico al di
sopra del complesso caotico argilloso. La portata risul-
ta esigua e in corrispondenza della sorgente è presente
una cisterna destinata alla raccolta dell’acqua, attual-
mente in disuso. Alla sorgente si accede dalla s.p. Ma-
donna della Civita poco prima di un tornante, attraver-
so un sentiero che inizia nei pressi di un edificio
abbandonato e che conduce anche alla sorgente Le Fe-
stole.

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
07/08/2006 0 5
Codice: 210-211-211B Nome: LE FESTOLE
Altre denominazioni: LA FESTOLA [1]

Comune: Itri Località: Le Festole


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 376540 - Lat. 4577088 Quota (m s.l.m.): 500
Tipo sorgente: sorgente per soglia di permeabilità sovraimposta

S.I. di Monte Grande


Si tratta di tre piccole sorgenti poste circa 450 m a NE del  
santuario di Madonna della Civita, ad una quota di circa
500 m s.l.m.. La presenza delle sorgenti è determinata
dalla sovrapposizione tettonica dei calcari cretacici (mol-
to permeabili) sulle argille del Complesso caotico (poco
permeabili). Le sorgenti sono state captate sin dall’epoca
romana mediante cunicoli drenanti e alimentavano, sino
a tempi recenti, l’abitato di Itri tramite un acquedotto.
Alle sorgenti si accede dalla s.s. della Valle del Liri (km
118) poco prima di un tornante, attraverso un sentiero
che inizia nei pressi di un edificio abbandonato (vedi
anche sorgente La Fonte). In alternativa si può scen-
dere verso le sorgenti dalla s.p. Madonna della Civita
circa 800 metri dopo il bivio con la strada statale.

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
25/11/1933* 1,25 11 1
07/08/2006(1) secca 5
07/08/2006(2) 0,13 22 13,6 7,76 590 5
12/03/2009(1) 0 12,3 12,9 7,04 480 5
12/03/20097(2) 0,57 11,6 13,6 7,02 540 5
12/03/2009(3) 0,50 11,8 13,4 7,02 630 5
*: misura complessiva; (1): misura relativa a 210; (2): misura relativa a 211; (3) misura relativa a 211B.
Codice: 125 Nome: LAGO SAN PUOTO
Altre denominazioni:

Comune: Fondi, Sperlonga Località:


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 366858 - Lat. 4571982 Quota (m s.l.m.): 1
Tipo sorgente: sorgente per affioramento della piezometrica - falda in pressione
S.I. di Monte Grande

  Si tratta di un lago alimentato da numerose sorgenti senta una superficie di circa 0,3 km2, una profondità
sub-lacuali, con portata variabile da 200 a 800 l/s [7], de- media di 19 m (massima di 34 m) ed è collegato artifi-
limitato verso mare da un cordone di dune antiche. Pre- cialmente con il Lago Lungo.

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
09/08/2006 30,4 26,4 8,18 1237 5
Codice: 190, 191, 195 Nome: FONTANA DELLA CAMERA (195)
FONTANA GIUNCARELLI (191)

Comune: Sperlonga Località: Valle delle Vespe


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 370627-370908-370840 - Lat. 4570698-4570712-4570507
Quota (m s.l.m.): 190-225 Tipo sorgente: sorgente per soglia di permeabilità

S.I. di Monte Grande


190  
Si tratta di un gruppo di tre piccole sorgenti poste ne-
gli alvei di altrettanti fossi. Le differenti quote di emer-
genza e l’intensa tettonica che caratterizza l’area indi-
cano per queste sorgenti un condizionamento
strutturale. A partire dal primo punto di emergenza in-
dicato in cartografia, le portate sembrano aumentare
procedendo verso valle per ciascuna sorgente. Parte
della portata della sorgente190 viene convogliata in un
serbatoio posto sulla strada.

190 191 195

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
19011/03/2009 0,01 20,4 12,7 7,18 530 5
19111/03/2009 0,01 20,1 12,7 7,20 660 5
19511/03/2009 0,01 15,0 11,3 7,06 345 5
Codice: 140 Nome: NUCCI
Altre denominazioni:

Comune: Gaeta Località: S. Angelo Cava di Pietra


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 380773 - Lat. 4566834 Quota (m s.l.m.): 0
Tipo sorgente: Sorgente per affioramento della piezometrica
S.I. di Monte Grande

  La sorgente, con elevata salinità, non è più visibile per-


ché coperta dalla banchina. La foto in basso è relativa
agli anni ’30. Nel tratto di mare antistante è comunque
tuttora presente un fronte sorgivo.

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
26/06/1930 123 14 1
Codice: 141 Nome: SANTA MARIA DI CONCA
Altre denominazioni: CONCA [1]

Comune: Gaeta Località: Cantieri Navali


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 380370 - Lat. 4566423 Quota (m s.l.m.): 1,5
Tipo sorgente: sorgente per affioramento della piezometrica di falda

S.I. di Monte Grande


La sorgente è posta a fianco di un rudere e l’acqua sor-  
giva, con alta salinità, è raccolta da una vasca, posta cir-
ca 2 metri al di sotto del piano stradale della via Flacca.
La vasca probabilmente faceva parte di un sistema di
approvvigionamento idrico a fini irrigui. Durante il so-
pralluogo l’acqua nella vasca era ferma. Fonti storiche
[2] riportano che la maggior parte del flusso sgorgava
direttamente dai calcari al di sotto della via Flacca. Og-
gi il flusso è probabilmente coperto dal terrapieno dei
cantieri navali.

Autore [5]

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
26/06/1930 100 15,0 1
15/04/1970 98 18 13,5 2
17/06/1970 70 27 14,0 6,8 4200 2
13/08/1970 45 27 15,0 2
18/11/1970 83 17 14,0 2
22/01/1971 73 11 13,0 2
06/02/1971 80 10 13,5 2
27/03/1971 107 16 14,0 2
26/07/2006 0 5
S.I. dei Monti Aurunci occidentali

I limiti della struttura idrogeologica dei Monti Aurunci parte del deflusso sotterraneo dei settori sud-orientali
occidentali (278 Km2), possono essere così indivi- si indirizzano verso la nota sorgente di Capo d’Acqua di
duati: Spigno.
• verso W, linea tettonica di Itri; Nel settore sud-occidentale, le acque sotterranee in
• verso N ed E, accavallamento tettonico sui sedi- parte drenano verso l’acquifero di Monte Grande, in
menti argilloso-marnoso-arenacei delle valli del Liri e parte verso la sorgente Mazzoccolo e in parte si di-
dell'Ausente; sperdono in mare.
• verso S, contatto per faglia diretta con gli stessi se-
dimenti precedentemente descritti
• verso N e NE, depositi terrigeni della Valle del Sacco. Denominazione Quota Portate(mc/sec)
Anche in questo caso, come già osservato per la Strut- m.s.l.m. max. med. min.
tura Idrogeologica di Monte Grande, importanti motivi Mazzoccolo 15 1.5 0.6 0.1
tettonici portano all'affioramento del Giura calcareo- Capo d'Acqua di Spigno 60 4.2 1.2 0.4
dolomitico che condiziona la circolazione idrica sot- Gruppo Caldaia 80 2.8 0.45 0.0
terranea. Gruppo le Bocche 70 4.6 1.2 0.1
Nelle grandi linee, le acque sotterranee del settore set-
tentrionale della dorsale carbonatica drenano verso le Sorgenti e gruppi sorgivi di maggiore interesse - Fonte: Quaderni
sorgenti del Gruppo Caldaia e le Bocche, mentre gran Cassa per il Mezzogiorno (1983)

Fig. 1 - Struttura Idrogeologica dei Monti Aurunci Occidentali e principali emergenze


Codice: 126 Nome: SORGENTE MAZZOCCOLO
Altre denominazioni:

Comune: Formia Località: Formia


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 299336 - Lat. 4610774 Quota (m s.l.m.): 11,5
Tipo sorgente: sorgente per limite di permeabilità.
S.I. dei Monti Aurunci occidentali

  Si tratta di una sorgente ubicata nell’abitato di Formia,


alla base del dirupo al di sotto la linea ferroviaria Roma-
Napoli. Questa risorgiva sgorga da conglomerati di età
pliocenica, in corrispondenza del punto di affioramen-
to più depresso e, sostenuta da terreni argillosi imper-
meabili, è alimentata dalla falda acquifera contenuta nei
conglomerati, in continuità idraulica con la più estesa
falda acquifera regionale ospitata nelle rocce carbona-
tiche dei Monti Aurunci occidentali. Già nota ed utiliz-
zata dagli antichi romani, fu da questi potenziata tra-
mite la realizzazione di un esteso reticolo di gallerie
drenanti di ampie dimensioni (larghe da 1,5 e 2,5 m ed
alte tra 1,5 e 2 m) tutt’ora funzionanti; oggi in parte ali-
menta l’acquedotto di Formia. Altre emergenze sgor-
gano esternamente alle gallerie. Il regime di portata
molto variabile (da circa 200 l/s ad oltre 1000 l/s) ed il
carattere impulsivo di questa sorgente sono conse-
guenza della rapida risposta sorgiva agli eventi pluvio-
metrici intensi; infatti, questa sorgente drena non so-
lo l’estesa falda acquifera regionale (deflusso di base)
ma riceve anche le acque piovane che si infiltrano nel-
le numerose strutture carsiche e nelle fratture dei
conglomerati, raggiungendo l’emissione sorgiva in
tempi molto più brevi rispetto al più lento deflusso ac-
Autore [5] quifero di base.

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
26/06/1930 236 1
27/02/1970 1200 13 13 2
14/04/1970 834 18 13,5 2
04/06/1970 496 2
17/06/1970 20 13,5 6,8 336 2
08/08/1970 655 2
15/01/1970 381 2
Codice: 92 Nome: SORGENTE FRANGIONE
Altre denominazioni: MUCCI, MUZZI

Comune: Formia Località: Formia


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 383567 - Lat. 4568448 Quota (m s.l.m.): 2,3
Tipo sorgente: sorgente per soglia di permeabilità

S.I. dei Monti Aurunci occidentali


Si tratta di una sorgente ubicata nell’abitato di Formia,  
alla base del dirupo al di sotto la linea ferroviaria Roma-
Napoli. Questa risorgiva sgorga dai depositi alluvionali
e detritici ma, in analogia con la sorgente Mazzoccolo
(126), potrebbe essere alimentata dalla falda contenu-
ta nei depositi conglomeratici posta in comunicazione
con la falda basale dei rilievi calcarei.
La sorgente è captata da RFI ed è utilizzata per alimen-
tare la stazione di Formia e le relative infrastrutture fer-
roviarie.

Autore [8]

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
22/02/1935 55,0 14,5 1
18/03/2004 22,8 8,3 400 8
Codice: 32 Nome: CAPODACQUA DI SPIGNO
Altre denominazioni:

Comune: Spigno Saturnia Località: Capodacqua


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 392193 - Lat. 4572265 Quota (m s.l.m.): 39
Tipo sorgente: sorgente per soglia di permeabilità sottoposta
S.I. dei Monti Aurunci occidentali

  Si tratta di un gruppo di 4 o 5 sorgenti distribuite lungo


un tratto, lungo circa 100 m, del sovrascorrimento tet-
tonico Fammela-Campodivivo, che ha determinato la
sovrapposizione delle formazioni calcaree acquifere,
molto carsificate, su quelle impermeabili argilloso-are-
nacee. Queste risorgive, che costituiscono il recapito
sud-orientale dell’Unità idrogeologica dei Monti Au-
runci occidentali, sono state utilizzate fin dall’epoca
storica. I Romani le captarono per alimentare l’acque-
dotto di Minturnae, mentre nel medioevo vennero uti-
lizzate per alimentare una cartiera e dei mulini. In tem-
pi più recenti la sorgente è stata dotata di numerosi
dreni sub-orizzontali e le acque sorgive, convogliate in
acquedotto, costituiscono una importante risorsa idri-
ca idropotabile, nonché ambientale.

Autore [5]

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
31/01/1970 2902 2
16/04/1970 2035 2
05/06/1970 1169 2
18/06/1970 25,0 13,0 6,60 302 2
15/11//1970 536 2
26/07/2006
29,3 14,3 8,27 280 5
Codice: 221 Nome: RIO CUPONE
Altre denominazioni: CONCA [1]

Comune: Spigno Saturnia Località: Spigno Saturnia Superiore


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 392378 - Lat. 4575233 Quota (m s.l.m.): 185
Tipo sorgente: sorgente per soglia di permeabilità

S.I. dei Monti Aurunci occidentali


Si tratta di una piccola sorgente perenne alimentata  
dalla falda ospitata nei calcari mesozoici e sostenuta dai
sottostanti terreni argillosi, sui quali la catena carbona-
tica è sovrascorsa. Questa sorgente, che forma una poz-
za di limitata estensione, non è di origine carsica, al
contrario di una emergenza di questa natura ubicata
nelle vicinanze. Nota fin dai tempi storici, nel medioe-
vo azionava un mulino, i cui resti, peraltro molto inte-
ressanti, sono visibili più a valle della sorgente.

Autore [5]

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
27/06/1931 1,50 15 1
26/07/2006 < 0,5 31 15 7,64 455 5
Codice: 316 Nome: S. GIOVANNI DELL’ACQUA
Altre denominazioni:

Comune: Formia Località: S. Giovanni dell’Acqua Maranola


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 384687 - Lat. 4572282 Quota (m s.l.m.): 275
Tipo sorgente: sorgente per limite di permeabilità
S.I. dei Monti Aurunci occidentali

 Si tratta di una piccola sorgente di acqua non potabile


ubicata in quota, in corrispondenza del contatto tra de-
triti ed i sottostanti terreni flyshoidi (alternanze di pe-
liti, calcari marnosi e livelli arenaci) che sostengono la
circolazione acquifera nei detriti. La scarsa portata sor-
giva, che riflette una dimensione essenzialmente loca-
le della falda acquifera, è convogliata in un lavatoio,
tutt’ora utilizzato ed in discreto stato di conservazione.

Autore [5]

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
26/07/2006 0,02 23,3 17,5 7,7 598 5
Codice: 322 Nome: SORGENTE CALANGO S. PIETRO
Altre denominazioni:

Comune: Itri Località: Mura di Campello - Calango S. Pietro


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 380254 - Lat. 4579794 Quota (m s.l.m.): 845
Tipo sorgente: sorgente per limite di permeabilità

S.I. dei Monti Aurunci occidentali


Si tratta di una sorgente ubicata ad alta quota, posta al-  
la base del versante meridionale di Monte Faggeto, in
corrispondenza del contatto tra i calcari e le sottostan-
ti marne. La falda che alimenta la sorgiva è ospitata nei
calcari ed è sostenuta dalle marne, meno permeabili. La
sorgente è captata, ed è dotata di un bottino di presa,
di una cisterna ed alimenta una fonte. Come tutte le
sorgenti ubicate in quota in zone relativamente isolate,
anche questa emergenza ha un valore non trascurabile
sia di valenza ambientale che per le attività pastorali. Lo
stato di conservazione delle opere appare discreto.

Autore [5]

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
07/08/2006 23,6 21,0 * 7,95 439 5
*: L’acqua proviene dalla cisterna, per cui la temperatura non è indicativa.
Codice: 324 Nome: FONTANA TOZZI
Altre denominazioni:

Comune: Itri Località: Monte Fazzano


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 379557 - Lat. 4575158 Quota (m s.l.m.): 695
Tipo sorgente: sorgente per soglia di permeabilità
S.I. dei Monti Aurunci occidentali

 Si tratta di una piccola sorgente ubicata in una valleco-


la al piede del versante occidentale di Monte Terrazza-
no. Questa sorgente è alimentata dall’acquifero ospita-
to nei calcari, tamponato e tenuto in quota in questo
settore da una fascia cataclastica associata ad un ele-
mento tettonico (faglia). La sorgiva è stata potenziata
con la realizzazione di un cunicolo drenante e di una ci-
sterna di accumulo, ed alimenta un fontanile.

Autore [5]

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
07/08/2006 25,3 15,7 * 7,90 389 5
*: Temperatura dell’acqua accumulata nella cisterna.
Codice: 215 Nome: SORGENTE LAMPILLO
Altre denominazioni:

Comune: Formia Località: Valle Fico


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 383907 - Lat. 4573396 Quota (m s.l.m.): 700
Tipo sorgente: sorgente per limite di permeabilità

S.I. dei Monti Aurunci occidentali


Si tratta di una piccola sorgente di acqua ubicata in  
quota, in corrispondenza del contatto tra una breccia di
faglia cementata di colore rosso, ed i calcari sovrastan-
ti. La scarsa portata sorgiva, che riflette una dimensio-
ne essenzialmente locale della falda acquifera, è con-
vogliata verso una cisterna per la raccolta dell’acqua ed
un fontanile. Tutta l’area della sorgente, compresa al-
l’interno di un tornante della strada che conduce da Ma-
ranola al M. Redentore, è stata recentemente oggetto
di lavori di sistemazione ad area attrezzata.

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
18/03/2009 0,2 12,2 11,0 7,02 500 5
Codice: 27 Nome: FONTANA DI CANALE
Altre denominazioni:

Comune: Formia Località: Monte Campetelle


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 387524 - Lat. 4575391 Quota (m s.l.m.): 1283
Tipo sorgente: sorgente per limite di permeabilità
S.I. dei Monti Aurunci occidentali

  La sorgente è legata alla presenza del livello marnoso a


orbitoline dislocato da un importante elemento tetto-
nico. Alla sorgente si arriva seguendo fino in fondo la
strada carrabile che conduce alle spalle del M. Reden-
tore, che nell’ultimo tratto è percorribile solo da fuori-
strada. La sorgente rappresenta una delle fonti alle
quote più alte dei Monti Aurunci, e , pur se di portata
esigua, costituisce un’importante risorsa per l’attività
pastorizia.

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
18/03/2009 0,01 7,9 9,4 7,05 269 5
Codice: 148 Nome: ACQUAVIVA
Altre denominazioni:

Comune: Formia Località: Gegne - Acquaviva


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 382400 - Lat. 4573544 Quota (m s.l.m.): 815
Tipo sorgente: sorgente per limite di permeabilità

S.I. dei Monti Aurunci occidentali


La sorgente sgorga in prossimità di una faglia (linea ros-  
sa nella foto) grazie alla presenza di un livello meno
permeabile (marne a orbitoline) nella sequenza dei de-
positi carbonatici. La portata non è elevata ma peren-
ne. La sorgente è prossima all’omonimo rifugio ed ali-
menta alcune cisterne di raccolta.

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
18/03/2009 0,2 12,2 11,0 7,02 500 5
15/04/1009 0,03 19,3 10,2 6,95 515 5
S.I. Monte Maio

La S.I. di Monte Maio, estesa in affioramento per 112 che delimitano la valle del Fiume Liri Garigliano (sor-
km2, è costituita da una monoclinale immergente a SW genti di Suio, Mola Salomone ecc.) nel territorio della
sovrascorsa sui sedimenti terrigeni della valle del Liri-Ga- Provincia di Latina.
rigliano. L’acquifero carsico è circondato da una "cintura" Le acque del settore meridionale defluendo verso set-
relativamente meno permeabile costituita, oltre che dai tori prossimi all’area vulcanica di Roccamonfina, subi-
sedimenti terrigeni, dai depositi piroclastici dell’apparato scono un innalzamento termico e fenomeni di miscela-
Vulcanico di Roccamonfina a NE e dai depositi alluvionali
della piana del Fiume Garigliano ad E e SE. Denominazione Quota Portate(mc/sec)
La circolazione idrica basale dell’acquifero alimenta m.s.l.m. max. med. min.
più sorgenti e fronti sorgivi. In particolare, la porzione Lago San Giorgio 40 1.2 0.7 0.4
settentrionale dell’idrostruttura alimenta per travaso Mola Salomone 10 0.7 0.3 0.2
sotterraneo la falda acquifera dei sedimenti alluvionali Caselle 10 0.3unica misura
della valle del Fiume Liri che affiora in corrispondenza eseguita il 21/2/78
del lago S. Giorgio. Il deflusso sotterraneo dei settori Gruppo Suio 10 1.8 0.9 0.1
meridionali confluisce verso Sud-Est, dove alimenta le Sorgenti e gruppi sorgivi di maggiore interesse - Fonte: Quaderni
diverse polle localizzate alla base dei versanti calcarei Cassa per il Mezzogiorno (1983)

Fig. 1 - Struttura Idrogeologica di Monte Maio e principali emergenze


zione con fluidi profondi fortemente mineralizzati. In
tutta l’area di Suio, in particolare, si assiste all’emer-
genza di acque sulfuree calde, utilizzate per scopi ter-
mali. Un particolare curioso, molte delle sorgenti pren-
dono il nome dal proprietario del terreno in cui le stesse
ricadono.
Codice: 5 Nome: ACQUA RUSSILLO
Altre denominazioni: Acqua Russigli

Comune: Castelforte Località: Case Monte Pecorello


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 403393 - Lat. 4572441 Quota (m s.l.m.): 14
Tipo sorgente: sorgente per soglia di permeabilità sovraimposta
S.I. Monte Maio

 La sorgente, sulfurea, sgorga subito a monte di una


strada bianca interpoderale al di sotto di un muro a sec-
co. Sono presenti i resti di un’opera di captazione dalla
quale l’acqua, dopo aver attraversato la strada tramite
una condotta, fluisce in un fossetto.
A pochi metri, procedendo in direzione delle Forme di
Suio, è possibile vedere un pozzo artesiano, con porta-
ta considerevole, di acqua anch’essa sulfurea realizza-
to dove era presente un’altra venuta d’acqua.

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
25/03/2009 5 16,5 17 6,98 700 5
Codice: 134 Nome: LA FORMA
Altre denominazioni: Forma di Suio [6]

Comune: Castelforte Località: Forme di Suio, San Cataldo


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 403792 - Lat. 4572312 Quota (m s.l.m.): 9
Tipo sorgente: sorgente per soglia di permeabilità sovraimposta

S.I. Monte Maio


La sorgente “La Forma” è una sorgente caratterizzata  
da diverse polle dalle quali emerge acqua minerale sul-
fureo-carbonatica fredda, ad una temperatura di circa
17°, con una salinità di 540 mg/l e una portata media di
110 l/s (Boni et alii, 1986).
L’origine di tali acque è legata alla miscelazione delle ac-
que provenienti dalla struttura carbonatica dei Monti
Aurunci orientali e della struttura vulcanica di Rocca-
monfina.
Attualmente l’acqua fuoriesce da una fontana pubblica
nella piazza del centro abitato Forme di Suio, lungo la
strada provinciale Ausente, a valle del paese di Suio.
Altre polle minori, presenti nelle immediate vicinanze,
sono oggi sepolte al di sotto della piazza.

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
15/04/1970 260 19 17 4
14/05/1970 200 21 17 4
17/06/1970 124 28 17,5 7,2 4
11/07/1970 81 25 17,5 4
13/08/1970 68 26 17,5 4
18/09/1970 57 24 17 4
16/10/1970 32 18 17 4
18/11/1970 11,5 16 17 4
18/12/1970 11,9 8 17 4
22/01/1971 89 9 17 4
18/02/1971 151 11 17 4
26/03/1971 221 12 17 4
24/07/2006 27 18,8 860 5
Codice: 224 Nome: CIORRA VITTORIO
Altre denominazioni:

Comune: Castelforte Località: Forme di Suio, San Cataldo


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 404246 - Lat. 4572088 Quota (m s.l.m.): 12
Tipo sorgente: sorgente per soglia di permeabilità sovraimposta
S.I. Monte Maio

  L’area sorgiva è ubicata subito al di sotto della strada


provinciale Ausente. Anticamente alimentava anche un
mulino insieme alla sorgente Acqua Bianca. L’acqua è
sulfurea e fredda.

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
22/10/1933 1,0 18 1
24/07/2006 circa 25 30 18,5 7,2 880 5
Codice: 305 Nome: ACQUA BIANCA
Altre denominazioni: Vasca di Forma [1]

Comune: Castelforte Località: Forme di Suio, San Cataldo


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 404279 - Lat. 4572033 Quota (m s.l.m.): 9
Tipo sorgente: sorgente per soglia di permeabilità sovraimposta

S.I. Monte Maio


Insieme alla sorgente Ciorra Vittorio alimentava un mu-  
lino. Oggi è situata in una proprietà privata.
Un’altra polla (nella foto) è ubicata in riva destra del F.
Garigliano a pochi metri dal fiume. L’acqua solfurea fuo-
riesce dai depositi alluvionali ad una quota di 9 m s.l.m.
Codice: 137 Nome: CIORRA GIULIO
Altre denominazioni:

Comune: Castelforte Località: Forme di Suio, San Cataldo


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 404604 - Lat. 4572158 Quota (m s.l.m.): 12
Tipo sorgente: sorgente per soglia di permeabilità sovraimposta
S.I. Monte Maio

 

L’area sorgiva è ubicata al di sotto della strada provin-


ciale Ausente. L’acqua sulfurea emerge da almeno tre
punti distinti nei pressi di una abitazione.

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
22/10/1933 2,11 19,0 1
24/07/2006 circa 5 29 19,2 6.9 930 5
Codice: 304 Nome: IRACE
Altre denominazioni: Di Massa [1]

Comune: Castelforte Località: Forme di Suio, San Cataldo


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 404707 - Lat. 4572178 Quota (m s.l.m.): 12
Tipo sorgente: sorgente per soglia di permeabilità sovraimposta

S.I. Monte Maio


La sorgente di acqua solfurea fuoriesce al di sotto del-  
la strada provinciale Ausente all’interno di una pro-
prietà privata dove non è stato possibile l’accesso. L’ac-
qua, captata e convogliata in canalette, viene sfruttata
per l’irrigazione.

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
22/10/1933 12,0 20,0 1
24/07/2006 circa 15-20
Codice: 8 Nome: ACQUA PIZZELLA
Altre denominazioni:

Comune: Castelforte Località: Forme di Suio, San Cataldo


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 404773 - Lat. 4572236 Quota (m s.l.m.): 12
Tipo sorgente: sorgente per soglia di permeabilità sovraimposta
S.I. Monte Maio

 L’acqua, anch’essa sulfurea, sgorga da tre polle raccol-


te da una canaletta. Delle tre polle una fuoriesce al di
sotto dell’edifico di una casa privata.

Autore [5]

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
22/10/1933 1,33 18,0 1
14/04/2010 15,0 292,3 18,4 6,68 800 5
Codice: 133 Nome: ACQUA CERASO
Altre denominazioni:

Comune: Castelforte Località: Forme di Suio, San Cataldo


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 404898 - Lat. 4572275 Quota (m s.l.m.): 12,5
Tipo sorgente: sorgente per soglia di permeabilità sovraimposta

S.I. Monte Maio


La sorgente si trova al di sotto della strada provinciale  
Ausente, a fianco dello stabilimento di imbottigliamen-
to dell’acqua di Suio. La polla si trova qualche metro più
a monte nei pressi di una quercia. L’acqua è ferrosa, ca-
ratteristica riconoscibile dalle ossidazioni rossicce pre-
senti sul detrito nel punto di emergenza.

Autore [5]

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
24/07/2006 4,0 29,4 18,0 7,65 850 5
Codice: 132 Nome: AMBROSELLI
Altre denominazioni:

Comune: Castelforte Località: Pantano


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 405186 - Lat. 4572296 Quota (m s.l.m.): 13
Tipo sorgente: sorgente per soglia di permeabilità sovraimposta
S.I. Monte Maio

 La sorgente, sulfurea, sgorga al di sotto della strada ad


una temperatura di circa 19°C e, captata, viene in par-
te raccolta in una vasca e in parte convogliata in cana-
lette per essere utilizzata per l’irrigazione. Originaria-
mente le acque di questa sorgente attraverso un
sistema di canalette servivano diversi coltivi; attual-
mente l’acqua viene utilizzata a scopo irriguo esclusi-
vamente dal proprietario del terreno in cui sgorga l’e-
mergenza.

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
21/10/1933 2,5 19 1
24/07/2006 18,1 30,6 19,8 986 5
Codice: 217 Nome: LA MOLA
Altre denominazioni: Sorgente Molino Campo de Rito

Comune: Castelforte Località: La mola


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 405751 - Lat. 4572338 Quota (m s.l.m.): 10
Tipo sorgente: sorgente per soglia di permeabilità sovraimposta

S.I. Monte Maio


La sorgente sgorga al di sotto della strada provinciale  
Ausente davanti a un fronte di cava e va ad alimentare
un piccolo invaso che una volta alimentava un mulino.
L’acqua del lago, limpida e poco solfurea, viene pompa-
ta e utilizzata per l’irrigazione.

Autore [5]

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
24/07/2006 circa 10-15 30 18,5 7,26 802 5
Codice: 135 Nome: TIBALDI
Altre denominazioni:

Comune: Castelforte Località:


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 405930 - Lat. 4572335 Quota (m s.l.m.): 13,5
Tipo sorgente: sorgente per soglia di permeabilità sovraimposta
S.I. Monte Maio

  L’area sorgiva è ubicata all’interno di un fondo chiuso


non accessibile. La misura della portata è stata effet-
tuata più a valle dopo la confluenza con il fosso che por-
ta l’acqua della sorgente Cimino Antonio.

Autore [5]

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
22/10/1933 0,5 19,0 1
24/07/2006* circa 15-20 31,8 20,6 1090 5
* la misura si riferisce alla somma delle portate della sorgenti Cimino Antonio (222) e Tibaldi (135)
Codice: 222 Nome: CIMINO ANTONIO
Altre denominazioni: Forma dei Valluni

Comune: Castelforte Località:


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 406230 - Lat. 4572352 Quota (m s.l.m.): 13
Tipo sorgente: sorgente per soglia di permeabilità sovraimposta

S.I. Monte Maio


Si tratta di una sorgente di acqua solfurea che sgorga al  
di sotto della strada provinciale Ausente, ad una quota
di circa 13 m s.l.m. Attualmente l’area sorgiva non è ac-
cessibile in quanto coperta da rovi e cemento.

Autore [5]

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
21/10/1933 4,0 28 1
24/07/2006* circa 15-20 31,8 20,6 1090 5
* la misura si riferisce alla somma delle portate della sorgenti Cimino Antonio (222) e Tibaldi (135)
Codice: 223 Nome: VICCARI
Altre denominazioni: Ottone, dell’Arco

Comune: Castelforte Località: Piscine Termali


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 406721 - Lat. 4572156 Quota (m s.l.m.): 12
Tipo sorgente: sorgente per soglia di permeabilità sovraimposta
S.I. Monte Maio

  L’acqua, solfurea, sgorga ad una temperatura di 34°, al


di sotto della strada provinciale Ausente, all’interno dei
depositi alluvionali del F. Garigliano. Sulla sorgente è
presente un precario manufatto in cemento, probabil-
mente destinato allo sfruttamento della sorgente stes-
sa. Nei pressi erano presenti altre polle oggi scomparse.

Autore [5]

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
20/10/1933 0,5 32 1
24/07/2006 circa 2 30,6 34,1 1870 5
Codice: 302 Nome: BAGNO FRESCO ACETOSA
Altre denominazioni: Caselle II

Comune: Castelforte Località: Valle di pera


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 407087 - Lat. 4573104 Quota (m s.l.m.): 13
Tipo sorgente: sorgente per soglia di permeabilità sovraimposta

S.I. Monte Maio


La sorgente, di tipo sulfurea, sgorga in riva destra del F.  
Garigliano ad una temperatura di circa 32°; le acque,
captate, vengono raccolte in una vasca all’interno di
una struttura in cemento, il cui fondo si trova 1 metro
al di sopra del livello del fiume. L’accesso all’area sorgi-
va, interessata anche da emissioni gassose, e alla vasca
è possibile dalla strada provinciale Ausente, dove, al
chilometro 15,800 un sentierino ben visibile scende
verso l’alveo del Garigliano e conduce sia a questa sor-
gente che alla contigua Sorgente Sulfurea (129).

Autore [5]

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
20/10/1933 5,0 36,0 1
24/07/2006 <2 29,7 32,7 2570 5
Codice: 129 Nome: SORGENTE SOLFUREA
Altre denominazioni: BAGNO FRESCO, CASELLE I

Comune: Castelforte Località: Valle di Pera


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 407088 - Lat. 4573172 Quota (m s.l.m.): 13
Tipo sorgente: sorgente per soglia di permeabilità sovraimposta
S.I. Monte Maio

  Si tratta di una sorgente di tipo solfureo-bicarbonato-


calcico, alcalino terroso, che sgorga ad una temperatu-
ra di circa 27° in riva destra del F. Garigliano, al contat-
to tra calcari cataclasati e i depositi alluvionali, poco al
di sopra del livello del fiume. Le acque termali sono
captate e raccolte in una vasca , molto frequentata dal-
la popolazione locale. L’accesso alla sorgente si effettua
dalla strada provinciale Ausente al km 15,800 scenden-
do verso il fiume lungo un piccolo sentiero ben visibile.

Autore [5]

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
20/10/1933 30 1
14/07/2006 15 31,1 26,7 1800 5
Codice: 170 Nome: PRINCIPALE
Altre denominazioni: Acque vescinae

Comune: Località:
Coordinate (UTM33 ED.50): Quota (m s.l.m.):
Tipo sorgente:

S.I. Monte Maio


Si tratta di una sorgente sulfurea calda con temperatu-  
ra di circa 35° utilizzata già dai romani che costruirono
nell’area le terme delle “Acque vescinae” tra la fine del
I sec. A.C e l’inizio del I se. D.C.. Le terme furono utiliz-
zate nella loro struttura originale fino al medioevo. Al-
la fine dell’ottocento venne costruito nell’area archeo-
logica uno stabilimento termale che inglobò e coprì
parte delle strutture romane. Oggi lo stabilimento è di-
ruto ed è in corso un restauro delle opere romane con-
servatesi.

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
19/10/1933 9,0 42,0 1
25/03/2009 Acqua ferma 20 34,3 6,56 2110 5
15/04/2010 < 0,1 l/s 20,5 37,0 6,54 2050 5
Codice: 300 Nome: FONTANONE
Altre denominazioni: Valle Sprecamugliera – S. Egidio

Comune: Castelforte Località: Valle Sprecamugliera


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 406149 - Lat. 4575896 Quota (m s.l.m.): 14
Tipo sorgente: sorgente per soglia di permeabilità sovraimposta
S.I. Monte Maio

  L’area sorgiva è ubicata al di sotto della strada provin-


ciale Ausunte, dove l’acqua limpida e non solfurea fuo-
riesce al di sotto del detrito da almeno tre punti e va a
formare un piccolo laghetto prima di confluire nel F.
Garigliano.

Autore [5]

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
19/10/1933 8,5 12 1
24/07/2006 circa 2-3 30 15,1 7,67 620 5
Codice: 4 Nome: ACQUA FERRATA
Altre denominazioni: Pisciariello

Comune: Castelforte Località:


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 406005 - Lat. 4576453 Quota (m s.l.m.): 14
Tipo sorgente:

S.I. Monte Maio


La sorgente presenta una portata limita e la caratteri-  
stica di essere ferruginosa come evidenziato dal carat-
teristico colore rossiccio degli ossidi che lascia sul ter-
reno. Si trova a poche decine di metri dal F. Garigliano,
l’accesso dalla s.p. Ausente è posto in corrispondenza
di un cancelletto verde.

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
25/03/2009 0,1 24,2 16,5 6,9 1025 5
S.I. del Monte Circeo

Il rilievo del Monte Circeo è costituito da una piega an-


ticlinale, disarticolata da importanti sistemi di faglie e so-
vrascorsa verso Nord-Nord-Est probabilmente su sedi-
menti torbiditici miocenici.
I calcari sono prevalentemente di età liassica, con facies
che dai calcari dolomitici (Calcare Massiccio) passano a
calcari marnosi e selciferi correlabili con i termini della
successione pelagica Umbro-Marchigliana (Rosso am-
monitici, Corniola).
Le acque sotterranee di questo piccolo acquifero carsico
carbonatico, delimitato a N dai depositi quaternari della
Pianura Pontina, a NE dall'unità dei flysch alloctoni e per
i restanti lati dal mar Tirreno, si disperdono prevalente-
mente nel mare, sono tuttavia note due piccole sorgenti
di modesta portata ubicate nel settore nord-orientale del
promontorio.

Struttura Idrogeologica Monte Circeo e principali emergenze


Codice: 12 Nome: MEZZOMONTE
Altre denominazioni:

Comune: San Felice Circeo Località: Quarto Freddo


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 338306 - Lat. 4567483 Quota (m s.l.m.): 30
Tipo sorgente: sorgente per soglia di permeabilità

S.I. del Monte Circeo


Nell’area ove un tempo era presente la sorgente di Mez-  
zomonte sono presenti i ruderi di epoca roma di quello
che doveva essere un suggestivo ninfeo.
Si riconosce un’ampia vasca circolare che un tempo
ospitava probabilmente un laghetto.
Attualmente, nei pressi del ninfeo sono presenti le ope-
re di captazione dell’acquedotto acquedotto di Mezzo-
monte (portata derivata pari a circa 17 l/s).

Autore [2]

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
19/06/1933 10 15,2 1
28/09/1933 7 15,4 1
29/12/1933 25 14,7 1
06/12/1967* 15 16 12 6,5 2
* le misure comprendono sorg. Orto carbone e pozzo Selvapiana
Codice: 128 Nome: ORTO CARBONE
Altre denominazioni:

Comune: San Felice Circeo Località:


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 336677 - Lat. 4568489 Quota (m s.l.m.): 10
Tipo sorgente: sorgente per soglia di permeabilità
S.I. del Monte Circeo

  La Sorgente, attualmente secca, è nota ai residenti e


ancora negli anni cinquanta dello scorso secolo alimen-
tava un fontanile utilizzato anche a scopo potabile.
Successivamente nell’area sono stati realizzati dalla
Cassa per il Mezzogiorno due pozzi per l’acquedotto che
probabilmente hanno contribuito ad abbassare i livelli
di falda prosciugando la sorgente. L’area rimane ricca di
acque, come si è potuto osservare dal drenaggio del ga-
rage interrato di un vicino condominio.

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
22/03/2009* Non misurata 15,8 14,2 7,0 380 5
* i dati sono riferiti alle acque drenate dal garage semi
Codice: 19 Nome: FONTANA COPELLA
Altre denominazioni:

Comune: San Felice Circeo Località:


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 339998 - Lat. 4566994 Quota (m s.l.m.): 30
Tipo sorgente: sorgente per soglia di permeabilità

S.I. del Monte Circeo


La Sorgente alimenta un caratteristico lavatoio (nelle  
foto) posto 100 metri più a valle delle opere di presa
realizzate in epoca romana attualmente non visibili. I
residenti riferiscono della presenza di na vasca romana
con profondi cunicoli drenanti in parte ancora percor-
ribili. La portata emergente in parte alimenta il lavatoio
e in parte viene convogliata in una tubazione sepolta
che raggiunge il Fosso Fontana Coppella, parzialmente
intubato. Dal punto di vista geologico, la sorgente si col-
loca lungo la linea di contatto tettonico tra un lembo di
Calcari liassici e le marne argillose paleogeniche

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
22/03/2009 1,5* 13,5 16,6 7,06 964 5
* 0,25 l/s dal lavatoio, circa 1,25 l/s nel fosso intubato
S.A. della Valle dell’Amaseno

La valle del F. Amaseno costituisce un’ampia depres- idrogeologiche dei Monti Lepini e dei Monti Ausoni che
sione posta a quote comprese tra circa 150 e meno di proprio in questo settore sono probabilmente separati
50 m s.l.m. tra le dorsali carbonatiche dei Monti Lepini da un’importante linea tettonica, al di sotto dei depositi
e dei Monti Ausoni. di copertura della valle.
La valle è colmata da spesse coltri di sedimenti qua- Gli acquiferi ospitati nei depositi sedimentari che col-
ternari continentali costituiti da depositi alluvionali an- mano la valle e le sorgenti stesse sono alimentati pre-
tichi e recenti, da sedimenti lacustri e vulcaniti di varia valentemente dagli scambi con le strutture carbonati-
natura. Il substrato pre quaternario è costituito dai cal- che adiacenti, anche per la presenza di condotti carsici,
cari meso-cenozoici e probabilmente da argille caotiche ma ricevono apporti anche dall’infiltrazione diretta delle
e torbiditi mioceniche che affiorano lungo la valle in precipitazioni meteoriche e delle acque superficiali
lembi isolati e probabilmente al di sotto dei depositi al- (Fiume Amaseno in particolare) nei sedimenti alluvio-
luvionali nell’area compresa tra Priverno e Prossedi. nali. Pertanto, sebbene le sorgenti riportate nel seguito
Nei pressi di Giuliano di Roma un piccolo centro vul- siano alimentate prevalentemente dagli acquiferi car-
canico intrappenninico ha prodotto un significativo ac- bonatici, non potendo determinare con certezza l’ori-
cumulo di lave tefritico-leucitiche e piroclastiti gine delle acque, si è ritenuto opportuno raggrupparle
I sedimenti terrigeni della valle dell’Amaseno tampo- all’interno del sistema acquifero della Valle del Fiume
nano parzialmente la falda di base delle due strutture Amaseno.

Sistema Acquifero della Valle dell’Amaseno e principali emergenze


Codice: 318 Nome:
Altre denominazioni:

Comune: Roccasecca dei Volsci Località: Pantani


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 351791 - Lat. 4594598 Quota (m s.l.m.): 30,5
Tipo sorgente: sorgente per affioramento della piezometrica

S.I. del Monte Circeo


L’emergenza originaria formava un piccolo stagno di  
probabile origine carsica. Attualmente contribuisce ad
alimentare due laghetti artificiali utilizzati per la pesca
sportiva. I residenti riferiscono che il regime della sor-
gente è molto variabile nel corso delle stagioni, fino a
prosciugarsi completamente nelle estati che seguono
inverni poco piovosi. Le acque del laghetto si intorbidi-
scono dopo precipitazioni intense, a testimoniare la
possibile connessione con condotti carsici sotterranei.

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
03/08/2006 Non misurata 30,6 19,0 7,56 370 5
Codice: 39-40-41 Nome: I LAGHI
Altre denominazioni:

Comune: Prossedi Località: Pantani


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 352616 - Lat. 4595232 Quota (m s.l.m.): 32,9
Tipo sorgente: sorgente per affioramento della piezometrica
S.I. del Monte Circeo

  Si tratta di tre laghetti perenni (affioramento della pie-


zometrica di falda), ubicati a breve distanza, nella pia-
na del Fiume Amaseno. E’ possibile che i laghi derivino
da fenomeni di sprofondamento carsico tipo sinkhole.

Autore [4]

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
15/10/1982 15 17,4 16,9 7,70 381 4
03/06/2006 28,6 22,3 7,68 392 5
15/10/1982** 5* 17,5 13,6 7,50 372 4
03/08/2006** 28,7 14,0 7,57 392 5
*: Portata stimata. **. Misure riferite alla sorgente 41
Codice: 48 Nome: VOLAGA
Altre denominazioni:

Comune: Prossedi Località:


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 355830 - Lat. 4596442 Quota (m s.l.m.): 48
Tipo sorgente: sorgente per affioramento della piezometrica

S.I. del Monte Circeo


La sorgente ha origine dai terreni alluvionali del Fiume  
Amaseno per emergenza di una falda in pressione che
presenta un regime molto irregolare. Sono presenti im-
portanti opere di captazione attualmente non in eser-
cizio. Il deflusso sorgivo, raccolto in una vasca, dopo un
breve tragitto viene riversato nel Fiume Amaseno.

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
15/10/1982 Secca 4
28/07/2006 87 36,4 15,4 7,64 477 5
Codice: 49 Nome: FONTANA DEL PRATO
Altre denominazioni:

Comune: Prossedi Località: Madonna degli Angeli


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 355369 - Lat. 4596713 Quota (m s.l.m.): 53
Tipo sorgente: sorgente per limite di permeabilità
S.I. del Monte Circeo

  Si tratta di una piccola sorgente posta probabilmente al


contatto tra depositi di copertura (depositi eluvio-col-
luviali, alluvioni antiche) e depositi argillosi pliocenici.
La sorgente si trova a fianco della strada comunale, cir-
ca 1,5 metri più in basso del piano stradale, al di sotto
della quale è presente un bottino di raccolta.

Autore [4]

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
15/10/1982 0,2 18,0 16,8 7,10 718 4
28/07/2006 0,1 32,7 20,0 7.63 706 5
Codice: 50 Nome: GROTTA DEGLI AUSI
Altre denominazioni:

Comune: Prossedi Località: Colle Fornaro


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 356050 - Lat. 4596978 Quota (m s.l.m.): 59
Tipo sorgente: sorgente limite di permeabilità indefinito (condotto carsico)

S.I. del Monte Circeo


La sorgente, di natura carsica, ha regime stagionale. Il  
reticolo carsico da cui trae l’alimentazione (grotta de-
gli Ausi) si sviluppa in due rami attorno a una faglia, e
presenta uno sviluppo planimetrico di oltre 1500 m su
un dislivello di 32 m. La sorgente è secca stagional-
mente. La grotta è meta di esplorazioni speleologiche.

Autore [5]

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
28/07/2006 secca 5
Codice: 220 Nome:
Altre denominazioni:

Comune: Roccasecca dei Volsci Località: Colle Nero


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 349693 - Lat. 4592521 Quota (m s.l.m.): 28
Tipo sorgente: sorgente per affioramento della piezometrica
S.I. del Monte Circeo

  La sorgente, ubicata nei terreni alluvionali del Fiume


Amaseno, è di tipo diffuso e stagionalmente è secca. In
inverno la risorgiva forma un pantano, delimitato da ap-
positi fossetti di scolo. L’area sorgiva è utilizzata come
abbeveratoio.
Nel giorno 03/08/2006 la sorgente era secca, ed il livel-
lo della falda acquifera, misurato in un pozzo, era a 4 m
dal p.c. (24 m s.l.m.).

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
03/08/2006 secca 5
Codice: 47 Nome: L’ISOLA
Altre denominazioni:

Comune: Prossedi Località: Pantani


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 353556 - Lat. 4595784 Quota (m s.l.m.): 34
Tipo sorgente: sorgente per affioramento della piezometrica

S.I. del Monte Circeo


La sorgente, secca stagionalmente, è ubicata presso la  
riva destra del Fiume Amaseno. Rispetto al rilievo del
1982 [4] lo stato dei luoghi è sicuramente cambiato e
non è più visibile la rientranza della riva segnalata in
corrispondenza della sorgente. Lungo la sponda sono
presenti solo resti di un muro di sostegno a secco. Og-
gi l’emergenza avviene direttamente in alveo, al di sot-
to della scarpata della sponda destra, ed è riconoscibi-
le anche perché il fondo del fiume presenta una
evidente “buca” in corrispondenza della quale i sedi-
menti risultano costituiti da piccoli sassi puliti, a diffe-
renza delle aree adiacenti in cui prevale il fango.

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
15/10/1982 secca 4
Codice: 42 Nome: FONTANA PELACCI
Altre denominazioni:

Comune: Prossedi Località:


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 353976 - Lat. 4595969 Quota (m s.l.m.): 38
Tipo sorgente: sorgente per affioramento della piezometrica
S.I. del Monte Circeo

 La sorgente ha origine dai terreni alluvionali del Fiume


Amaseno per emergenza di una falda in pressione che
presenta un regime molto irregolare. La sorgente for-
ma un laghetto, profondo più di 2 metri, del diametro di
circa 10 metri. A circa 30 metri di distanza è presente
una seconda polla di minori dimensioni (foto in basso).
Il deflusso della sorgente confluisce, insieme a quello
della sorgente Fontana Casale, allo sbarramento pre-
sente sul Torrente Fiumicello che devia parte delle ac-
que verso la centrale idroelettrica di Vadescusano.

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
13/02/2009 circa 100 12 7 8,3 365 5
Codice: 43 Nome: FONTANA CASALE
Altre denominazioni:

Comune: Prossedi Località:


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 353204 - Lat. 4595972 Quota (m s.l.m.): 38
Tipo sorgente: sorgente per affioramento della piezometrica

S.I. del Monte Circeo


La sorgente ha origine dai terreni alluvionali del Fiume 
Amaseno per emergenza di una falda in pressione che
presenta un regime molto irregolare. La sorgente for-
ma un laghetto del diametro di circa 10 metri, poco
profondo, all’interno del quale è possibile osservare, nel
periodo di maggiore portata, il caratteristico “ribollire”
dei sedimenti sabbiosi che ne costituiscono il fondo,
causato dalla risalita dell’acqua in pressione (foto in al-
to a destra).
Il deflusso della sorgente confluisce, insieme a quello
della sorgente Fontana Pelacci, allo sbarramento pre-
sente sul Torrente Fiumicello che devia parte delle ac-
que verso la centrale idroelettrica di Vadescusano.

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
13/02/2009 circa 80 12 7 8,3 365 5
S.I. dei Colli Albani

Il distretto dei Colli Albani è uno dei numerosi apparati L’edificio vulcanico costituisce un’importante struttura
vulcanici che si svilupparono lungo la piattaforma con- idrogeologica i cui limiti possono essere così indivi-
tinentale del Lazio e della Toscana al margine nord- duati:
orientale del bacino tirrenico. • verso N, il limite di potenziale imposto costituito dal
I Colli Albani iniziarono la loro attività a partire da F. Aniene;
meno di 600.000 fino a circa 20.000 anni fa (De Rita et • verso W, il limite di potenziale imposto costituito dal
alii, 1988). In funzione della storia evolutiva del vulcano, F. Tevere;
sono state riconosciute tre fasi deposizionali (De Rita • Verso E, la struttura carbonatica dei M.ti Lepini;
et alii, 1988, Rosa 1995) ad attività differenziata per stile • Verso NE, il limite è incerto ed è costituito da uno
e volumi di magma coinvolti. spartiacque sotterraneo che divide la circolazione nei
Lo spessore complessivo della successione vulcanica va- depositi vulcanici parte verso la Valle del Sacco e parte
ria da pochi metri, nei settori distali ad oltre 1000 me- verso il Fiume Aniene;
tri nelle aree centrali; si consideri che i resti attuali del- • verso SE, il limite viene fatto coincidere, dai vari au-
l’edificio edificio vulcanico (Colli Albani) superano i tori, con il canale delle Acque Alte;
900 m s.l.m. sulla dorsale del Monte Artemisio e rag- • Verso SW, il limite è costituito dai depositi pleisto-
giungono i 949 m s.l.m. a Monte Cavo. cenici della duna antica.

Sistema idrogeologico dei Colli Albani e principali emergenze


La circolazione idrica sotterranea, molto complessa, si alimenta costantemente il flusso di base attraverso nu-
svolge nelle grandi linee seguendo l’andamento topogra- merose emergenze localizzate o lineari all’interno del-
fico del rilievo, secondo un andamento radiale, dai settori l’alveo. Sono noti in letteratura [14] [13] [16] [15] [5] [17]
centrali verso la periferia. I differenti gradi di permeabilità gli incrementi di portata in alveo del Fosso Grande (tra
che possono essere associati alle sequenze piroclastiche ri- 480 e 1100 l/s), del Fiume Astura (tra 600 e 1200 l/s),
conosciute nel distretto vulcanico rendono ragione della del Canale Allacciante Astura (tra 300 e 1000 l/s), del
presenza di un acquifero stratificato in cui la separazione canale delle Acque Alte (tra 70 e 200 l/s) solo per ci-
tra le diverse falde tende a diminuire nei settori distali. tarne alcuni.
Gli orizzonti a più bassa permeabilità, quali tufi e lave Gli alvei drenanti non vengono rappresentati nelle
compatte o paleosuoli, determinano la presenza di nu- schede che seguono che sono dedicate al censimento
merose sorgenti di strato alimentate da circolazioni delle sorgenti puntuali, anche di piccole dimensioni, che
idriche con potenzialità proporzionale all’estensione e spesso, avendo “perso importanza” per la presenza di al-
alla continuità degli affioramenti delle rocce permeabili, tre fonti di approvvigionamento idrico, vengono di-
spesso a geometria lenticolare. menticate e talvolta “cancellate” da interventi antropici
Un ruolo particolare viene svolto dai corsi d'acqua che, che modificano in maniera irreversibile l’assetto morfo-
nel loro corso inferiore, intercettano l’acquifero che ne logico e idrogeologico del territorio.
Codice: 183 Nome:
Altre denominazioni:

Comune: Aprilia Località: Tenuta Casalazzara


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 297120 - Lat. 4611034 Quota (m s.l.m.): 25
Tipo sorgente: sorgente diffusa per limite di permeabilità

S.I. dei Colli Albani


Si tratta di una sorgente diffusa e perenne che si mani- 
festa come un’area umida, fangosa, con acquitrini este-
si circa 1500 m2 e con un rado bosco in cui stanziano
pecore. L’acqua è praticamente stagnante, e si disper-
de in una palude di fango.

Autore [5]

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
25/07/2006 0,001 * 32,9 5
*: Acqua praticamente stagnante.
Codice: 16 Nome: SORGENTI CARANO
Altre denominazioni:

Comune: Aprilia Località: Carano


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 311398 - Lat. 4604280 Quota (m s.l.m.): 45,7
Tipo sorgente: sorgente per affioramento della piezometrica di falda
S.I. dei Colli Albani

 Si tratta di importanti sorgenti attualmente sfruttate


mediante pozzi che alimentano l’Acquedotto Pontino. I
pozzi di quest’opera intercettano il deflusso acquifero
sotterraneo proveniente dall’acquifero dei Colli Albani,
che in questa zona è particolarmente abbondante in
quanto è presente una colata lavica sepolta, molto per-
meabile per fratturazione, che agisce come “fiume sot-
terraneo” (zona di deflusso acquifero preferenziale). Il
campo pozzi non è accessibile al pubblico.

Autore [5]
Codice: 17 Nome: FONTANA NECCIA
Altre denominazioni:

Comune: Aprilia Località: Riserva Fontana Neccia


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 310692 - Lat. 4604276 Quota (m s.l.m.): 41
Tipo sorgente: sorgente per affioramento della piezometrica di falda

S.I. dei Colli Albani


Si tratta di una piccola sorgente ubicata in un’area pia- 
neggiante in aperta campagna. Il punto sorgivo è ubi-
cato in corrispondenza di una piccola depressione, ma
l’emergenza non è visibile direttamente a causa della
presenza di una fitta vegetazione spontanea (rovi). Du-
rante il periodo estivo il fosso che incanala le acque sor-
give si presenta generalmente secco, pertanto la sor-
gente è probabilmente stagionale.

Autore [5]

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
26/07/2006 Secca 5
Codice: 18 Nome: LA SORGENTE
Altre denominazioni:

Comune: Aprilia Località: Riserva Pantan D’Amici (Campoverde)


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 311230 - Lat. 4601999 Quota (m s.l.m.): 34
Tipo sorgente: sorgente per affioramento della piezometrica di falda
S.I. dei Colli Albani

 Questa sorgente era nota ed utilizzata fin dall’epoca ro-


mana, come testimonia la presenza di resti di antiche
opere in muratura, e determina un ambiente vegeta-
zionale in netto contrasto con la campagna circostante.
Si tratta di una manifestazione sorgiva perenne costi-
tuita da numerose polle in pressione localizzate in cor-
rispondenza di fratture della roccia piroclastica. Le pol-
le visibili sono sette, allineate lungo un vecchio muro in
pietra; è possibile che esistano altri punti sorgivi mino-
ri o nascosti nelle zone profonde del laghetto.
Autore [5]

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
25/07/2006 3,78 * 32,5 16,8 7,63 287 5
*: Portata minima delle polle.
Codice: 20 Nome: PANTAN CALDERONE
Altre denominazioni:

Comune: Aprilia Località: Pantan Calderone


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 309996 - Lat. 4602803 Quota (m s.l.m.): 37
Tipo sorgente: sorgente lineare per affioramento della piezometrica di falda

S.I. dei Colli Albani


Si tratta di una sorgente posta in testa ad un fosso il cui 
alveo, essendo inciso a quote inferiori rispetto alla fal-
da acquifera, risulta drenante. La sorgente è ubicata in
un’area coltivata, ed è segnalata dalla presenza di ve-
getazione ad alto fusto che costeggia il corso del fosso.
Autore [5]

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
25/07/2006 >15 * 29 19,3 7,47 442 5
*: Sorgente lineare: La portata aumenta progressivamente lungo il fosso da 1 a oltre 15 l/s.
Codice: 23 Nome:
Altre denominazioni:

Comune: Aprilia Località: Fossignano (Via Ampollino)


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 296435 - Lat. 4608264 Quota (m s.l.m.): 19
Tipo sorgente: sorgente per limite di permeabilità
S.I. dei Colli Albani

  Si tratta di una sorgente localizzata e perenne che ali-


menta un fontanile con una vasca di grandi dimensioni.
L’opera, di buona fattura ma in modesto stato di con-
servazione, è utilizzata come abbeveratoio. L’acqua è
molto limpida.
Autore [5]

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
25/07/2006 0,24 34,5 25,6 6,85 980 5
Codice: 23A Nome: ACQUA ZOLFA
Altre denominazioni:

Comune: Aprilia Località: Fossignano (Via Ampollino)


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 296512 - Lat. 4608088 Quota (m s.l.m.): 19
Tipo sorgente: sorgente per limite di permeabilità

S.I. dei Colli Albani


La sorgente si colloca in un avvallamento ai piedi di una  
piccola collina al limite tra i depositi piroclastici e i se-
dimenti alluvionali che colmano la valle del sistema di
fossi che confluiscono nel Fosso Grande. Lungo il con-
tatto l’emergenza della falda da luogo a numerose poz-
ze e ristagni d’acqua. In questo contesto, la sorgente
Acqua Zolfa presenta caratteristiche particolari; nel
piccolo stagno, con portata quasi nulla, le acque calde
e sulfuree sono interessate da abbondanti risalite gas-
sose. Dove le risalite sono più forti si formano incrosta-
zioni di zolfo, anche in cristalli. Le rocce affioranti nel-
l’intorno appaiono metasomatizzate e ricche di zolfo, a
testimoniare l’importanza del fenomeno di risalita di
fluidi idrotermali, probabilmente connesso con la pre-
senza di un lineamento tettonico.
Autore [5]

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
17/03/2009 0,05-0,1 17 25,5 5,7 477 5
Codice: 24 Nome: FONTANILE
Altre denominazioni:

Comune: Aprilia Località: Lago del Castellaccio


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 298762 - Lat. 4608315 Quota (m s.l.m.): 33
Tipo sorgente:
S.I. dei Colli Albani

  La sorgente si trova presso un’azienda agricola ubicata


a circa 450 m ad E del Lago del Castellaccio. La sor-
gente è recintata e inaccessibile.
Codice: 24A Nome:
Altre denominazioni:

Comune: Aprilia Località: Lago del Castellaccio


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 298266 - Lat. 4608576 Quota (m s.l.m.): 31
Tipo sorgente: sorgente per affioramento della piezometrica

S.I. dei Colli Albani


Sorgente difficilmente raggiungibile. Il proprietario del  
lago, utilizzato per la pesca sportiva, segnala la presen-
za di un vecchio fontanile ubicato dentro un canneto e
realizzato nel 1918. Data la fitta vegetazione il fontani-
le non è facilmente accessibile, tuttavia nel fosso, poco
a valle dal canneto, è presente una pur scarsissima por-
tata d’acqua.

Autore [5]

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB

*
Codice: 25 Nome:
Altre denominazioni:

Comune: Aprilia Località: Valle Antaneto


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 297803 - Lat. 4608253 Quota (m s.l.m.): 27,5
Tipo sorgente: sorgente per limite di permeabilità
S.I. dei Colli Albani

  Si tratta di una sorgente perenne e localizzata in terre-


ni alluvionali, presso il contatto con terreni vulcanici.
Alimenta un fontanile con vasca unica sviluppata in lun-
ghezza, molto antico, realizzato in pietra tufacea e pro-
babilmente dotato di cunicolo drenante. L’acqua è mol-
to limpida. Presso il fontanile, in modesto stato di
conservazione, è presente un tratto di selciato, molto
probabilmente di epoca romana.
Autore [5]

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
25/07/2006 0,18 33 21,7 6,73 616 5
Codice: 163 Nome:
Altre denominazioni:

Comune: Latina Località: Strada Fossetto


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 314658 - Lat. 4598635 Quota (m s.l.m.): 23
Tipo sorgente: sorgente per affioramento della piezometrica

S.I. dei Colli Albani


Si tratta di un piccolo laghetto artificiale, adibito come  
abbeveratoio per bestiame. Il laghetto è impostato su
terreni vulcanici prevalentemente litoidi, non ha emis-
sari e nel settore a monte è presente un breve fosso im-
missario, a cui fa capo la sorgente, perenne, che ali-
menta il lago.

Autore [5]

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
30/08/2006 * 25,5 28,6 9,3 590 5
*: Acqua del laghetto ferma.
Codice: 175 Nome:
Altre denominazioni:

Comune: Cisterna di Latina Località: Doganella, Via Alessandro III°


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 325920 - Lat. 4607003 Quota (m s.l.m.): 64
Tipo sorgente: sorgente per affioramento della piezometrica
S.I. dei Colli Albani

  Si tratta di una sorgente stagionale con opere di presa


molto antiche, ricoperte parzialmente dalla strada. Il
fatto che un’opera così antica sia stata in parte ricoper-
ta dalla strada e si trovi nel totale abbandono e, oltre-
tutto, in pessime condizioni di conservazione, costitui-
sce uno dei tanti esempi di mancata valorizzazione del
patrimonio storico-culturale italiano.
Autore [5]

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
01/08/2006 secca 5
Codice: 179 Nome:
Altre denominazioni:

Comune: Aprilia Località: Casalazzara – Fosso dell’acqua di Vaiarello


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 300769 - Lat. 4612599 Quota (m s.l.m.): 72
Tipo sorgente: Sorgente per limite di permeabilità

S.I. dei Colli Albani


Si tratta di una sorgente perenne strutturata in nume-  
rose polle naturali che riversano le acque in un alveo,
anch’esso drenante. Negli anni ‘30, questa sorgente ser-
viva un acquedotto; attualmente sul lato sinistro del
fosso sono presenti delle tubazioni dalle quali fuoriesce
acqua, con una portata spontanea superiore a quella
complessiva emessa dalle polle. Sia l’acqua emessa dal-
le tubazioni che quella in alveo è molto pulita.
Autore [5]

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
25/07/2006 Circa 10 * 28,0 18,0 7,17 618 5
*: Portata complessiva in alveo, drenante, a valle delle polle. La portata complessiva delle polle è circa 1,3 l/s, quella della captazione è di 4 l/s.
Codice: 180A Nome:
Altre denominazioni:

Comune: Aprilia Località: La Reggia - Fosso Marana


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 299336 - Lat. 4610774 Quota (m s.l.m.): 44,9
Tipo sorgente: sorgente per limite di permeabilità
S.I. dei Colli Albani

  Si tratta di una piccola sorgente che scaturisce alla base


di un muro, al contatto tra i terreni vulcanici (tufo e poz-
zolane nere, osservabili molto bene nella parete a monte
della sorgente) e le alluvioni del Fosso Marana. L’acqua
sorgiva defluisce poi nel vicino Fosso Marana. Nelle vici-
nanze della sorgente è presente un piccolo depuratore.
Autore [5]

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
25/07/2006 1,5 30,0 21,1 6,18 881 5
Codice: 181 Nome: FONTE S. STEFANO
Altre denominazioni:

Comune: Aprilia Località: Fossignano - Valle Grande


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 295711 - Lat. 4608503 Quota (m s.l.m.): 14,4
Tipo sorgente: sorgente per affioramento della piezometrica

S.I. dei Colli Albani


La zona in cui è ubicata questa sorgente è caratterizza-  
ta dalla presenza di molteplici manifestazioni sorgive di
acque di diverso tipo, sia fredde che calde e mineraliz-
zate. In passato in questo sito esisteva la Sorgente di
Valle Grande, posta ai piedi della rupe tufacea, caratte-
rizzata da modesta portata sorgiva (< 1 l/s); in seguito
è stato realizzato un pozzo trivellato che ha intercetta-
to alla profondità di circa 8 m dal piano di campagna
(p.c.) acqua in pressione che è risalita ad 1 m sopra il
p.c.. La falda artesiana che alimenta questa sorgente ar-
tificiale (S. Stefano) è contenuta nei tufi, ed è sorretta
da un substrato argilloso-sabbioso impermeabile. L’ac-
qua, potabile e molto nota per l’ottima qualità, è acidu-
la e frizzante per l’alto contenuto di CO2. Questa fonte
è gestita dalla S.I.C.A.M. Srl ed è aperta al pubblico.
Autore [5]

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
1970 6,00 1070 3
Maggio 1973 21,0 21,0 6,05 1157 3
1977 22,0 6,40 1257 3
25/07/2006 1,5 30,0 21,1 6,18 881 5
Arcipelago Pontino

L’arcipelago Pontino è costituito da un insieme di isole mento della piattaforma continentale, la tettonica plio-
disposte più o meno parallelamente alla linea di costa ad quaternaria ha instaurato in tutto questo settore un ac-
una distanza media di 50 Km, tra lschia e Capo Circeo. centuato vulcanismo che oggi si può riconoscere nelle
Dal punto di vista fisico-geografico, l'arcipelago è col- rocce dei Colli Albani, della maggior parte delle Isole
locato tra il margine esterno della piattaforma conti- pontine, dell'isola di Ischia, nelle manifestazioni del
nentale e la scarpata che raccorda, mediante una serie vulcanismo campano.
di gradinate dovute a dislocazioni di origine tettonica, L'arcipelago pontino occidentale (isole di Ponza, Pal-
la piattaforma continentale con la piana abissale del Tir- marola e Zannone) è geologicamente costituito dai
reno posta ad una profondità di oltre 3000 m. La piat- lembi emersi delle formazioni vulcaniche appoggiate su
taforma continentale (De Rita et al. 1984) presenta di un alto strutturale compreso tra i bacini minori di Pal-
una costituzione litologico-strutturale simile a quella marola e di Ventotene. L'arcipelago pontino orientale
dell'Appennino centrale. Nell'arcipelago tale struttura, (isole di Ventotene e Santo Stefano) si colloca, invece,
a scaglie sovrapposte, è evidente nelle unità sedimen- all'interno di una zona ribassata della piattaforma con-
tarie e metamorfiche che affiorano nell'isola di Zannone. tinentale, profonda fino 750 m (bacino di Ventotene),
Tuttavia l'attuale assetto morfologico dell'area è legato ed è costituito dai lembi affioranti di uno strato-vulcano
principalmente agli effetti della successiva fase tetto- alto circa 800 m dal fondo del bacino, con un diametro
nica, attiva sin dal Pliocene che, caratterizzata da fe- di base di circa 15 Km.
nomeni distensivi, ha dislocato tutta l'area in una serie L’approvvigionamento idrico dell’arcipelago è avvenuto,
di alti e bassi strutturali. Unitamente allo smembra- da quando sono iniziati i primi insediamenti fino a tempi
molto recenti, prevalentemente attraverso la raccolta Dalle opere di presa si dipartiva un acquedotto, lungo
delle acque piovane. In particolare sulle isole di Ponza oltre tre chilometri e con un dislivello di circa tre me-
e Ventotene numerosissime sono le cisterne per la rac- tri, costituito da una galleria d’adduzione scavata nelle
colta della acqua piovana. Le più grandi consistono in vulcaniti, con inizio sul versante occidentale (Cala del-
gallerie con copertura a botte comunicanti tramite l’Acqua) attraversando poi tutto il corpo dell’isola per
aperture ad arco, in genere impermeabilizzate tramite raggiungere Cala d’Inferno e da qui svilupparsi lungo il
un rivestimento pavimentale e parietale in coccio pesto. costone orientale dell’isola, fino al porto di Santa Maria,
Come di consueto, sono dotate di condotte di alimen- probabile recapito finale. La galleria di adduzione ha un
tazione, di presa, di troppo pieno, aperture per l’aera- percorso serpentiforme scavato poco all’interno della
zione della cisterna e, a volte, di uno scarico di fondo. originaria falesia, ed è stato in più punti divelto a causa
Le cisterne erano alimentate, oltre che dai compluvi dell’arretramento delle coste, localmente anche oltre 10
delle coperture degli edifici, anche attraverso ingegnose metri, dovuto all’erosione eolica e marina.
soluzioni tecniche. E’ il caso ad esempio della diga di
Giancos, sull’Isola di Ponza, unico esempio in Italia di
diga ad arco di epoca romana. Datata al periodo Giulio-
Claudio (27 a.C.-68 d.C), è ubicata nel golfo di Ponza, in
località Giancos. Distante circa settanta metri dal mare
è una diga a gravità realizzata in muratura, che sbarra la
valle delimitando un bacino imbrifero esteso circa quat-
tordici ettari e con un invaso stimabile tra 10˙000 e
15˙000 m3 d’acqua, ora colmato da terra e detriti. Il
corpo diga ha una struttura ad arco con raggio di 9 m,
presenta una lunghezza al coronamento di 32 m, una al-
tezza massima di circa 12÷13 m ed è percorso da una
galleria di servizio rivestita in coccio pesto che termina
in due pozzi circolari, impermeabilizzati anch’essi con
coccio pesto, di circa 1 m di diametro, probabilmente
con funzione di scolmatori per troppo pieno
Oltre ad alcune piccole emergenze al livello del mare
note ai pescatori, l’unica sorgente in quota era pre-
sente sul versante occidentale dell’isola di Ponza, in lo-
calità Cala dell’Acqua, alimentata dall’acqua di infiltra-
zione di un esteso affioramento di sabbie eoliche fossili
a cemento carbonatico.
Già in epoca romana furono realizzate delle opere di
captazione costituite da due ordini sovrapposti di gal-
lerie drenanti, lunghe complessivamente alcune centi-
naia di metri, scavate all’interno dei depositi sabbiosi ce-
mentati. Considerando l’entità di infiltrazione meteorica
nelle sabbie eoliche e l’originaria estensione delle sab-
bie, gli autori stimano che la portata drenata doveva es-
sere di circa 4-5 l/s. (foto tratta da XXX per gentile concessione)
S.A. Pontino Pedemontano

Il S.A. Pontino Pedemontano è costituito prevalente- che frequentemente sono di tipo artesiano. Pertanto,
mente da depositi sabbiosi e argillosi marini e fluvio pa- malgrado i terreni affioranti, dotati di bassa permeabi-
lustri dotati di scarsa permeabilità e, quindi, non inte- lità, garantiscano bassi valori di infiltrazione efficace
ressati da acquiferi significativi. Solo nel settore (nell’ordine di qualche l/s/km2) le captazioni presenti
pedemontano, caratterizzato da depositi detritici ed nell’area presentano elevate produttività. Tuttavia, ne-
alluvionali di conoide, e nel settore nord-occidentale, in- gli ultimi anni, l’aumento delle captazioni e la presenza
teressato da depositi travertinosi, sono presenti mode- ancora molto diffusa di pozzi artesiani con bocca pozzo
ste circolazioni idriche che danno luogo a piccole emer- libera e, quindi, deflusso continuo delle acque di falda,
genze. In particolare, l’area di Latina Scalo è interessata hanno provocato significativi abbattimenti della super-
dalla presenza di numerose sorgenti al contatto tra i de- ficie piezometrica, con conseguenze non ancora quan-
positi di conoide distale e i depositi palustri dell’antica tificate sia sulla consolidazione e quindi la subsidenza
palude. indotta dei terreni, sia sul regime delle portate emer-
Significativa è anche la presenza di una falda in pres- genti dalle dorsali carbonatiche.
sione contenuta nelle successioni carbonatiche sepolte Secondo alcuni autori, l’abbattimento della superficie
al di sotto dei terreni sabbiosi e argillosi marini e fluvio piezometrica nel settore pedemontano e l’aumento
palustri. Tale acquifero, idraulicamente connesso con le delle velocità del flusso delle acque sotterranee, in-
adiacenti strutture dei Monti Lepini e dei Monti Ausoni, dotto dagli emungimenti, è anche una delle principali
alimenta le falde contenute nei terreni di copertura cause innescanti dei fenomeni di crollo e sprofonda-

Sistema Acquifero Pontino Pedemontano e principali emergenze -


mento (sinkhole) che caratterizzano alcuni settori della
Pianura Pontina.
Il susseguirsi, e sovrapporsi degli effetti, delle varie
azioni dell’uomo che hanno interessato la Pianura pon-
tina, quali le importanti variazioni del reticolo idrogra-
fico e della falda superficiale a seguito del completa-
mento della bonifica integrale degli anni ’30, il recente
sviluppo edilizio e l’eccessivo emungimento delle falde,
hanno probabilmente causato la scomparsa di molte
sorgenti di minore portata presenti nel settore nord-oc-
cidentale del Sistema Acquifero. In particolare, nell’a-
rea di Latina Scalo, al margine del settore più distale del
conoide alluvionale del F.so di Valle Carella, ben quat-
tro sorgenti, segnalate dalle fonti bibliografiche ed in-
dicate nelle cartografie storiche del 1929, non sono
state rintracciate in alcuni casi a causa dell’estendersi
dell’area urbanizzata, in altri a causa dell’abbassamento
della piezometrica al di sotto dell’area di emergenza
delle sorgenti.

manca foto

e didascalia
Codice: 234 Nome:
Altre denominazioni:

Comune: Sermoneta Località: Podere Regina


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 330714 - Lat. 4599464 Quota (m s.l.m.): 13
Tipo sorgente: sorgente per limite di permeabilità
S.A. Pontino Pedemontano

  La sorgente, segnalata nella cartografia prebonifica del


1929, è posta al contatto tra la porzione più distale del
conoide alluvionale proveniente dalla Valle Carella ed i
depositi palustri. Attualmente, in corrispondenza del-
l’area di emergenza, si può osservare una buca al piede
del rilevato della ferrovia Roma-Napoli, con resti di
strutture murarie ai margini.
Codice: 70 Nome: FONTANA DELL’ACQUAVIVA
Altre denominazioni:

Comune: Latina Località: Latina Scalo


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 336244 - Lat. 4594250 Quota (m s.l.m.): 9,4
Tipo sorgente: sorgente per limite di permeabilità

S.A. Pontino Pedemontano


La sorgente, secca stagionalmente, è visibile come 
emergenza diffusa in un fosso a circa 60 cm di profon-
dità dal piano stradale. Originariamente, serviva un fon-
tanile che oggi è alimentato dall’acquedotto. (VERIFI-
CARE).
Codice: 120 Nome: BELLADONNA
Altre denominazioni:

Comune: Latina Località: Latina Scalo


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 328352 - Lat. 4599564 Quota (m s.l.m.): 13,2
Tipo sorgente: sorgente per limite di permeabilità
S.A. Pontino Pedemontano

 La sorgente è stata utilizzata a lungo ai tempi della bo-


nifica per rifornire l’abitato di Latina Scalo.
È posta, probabilmente, in corrispondenza del contat-
to tra la porzione più distale del conoide alluvionale
proveniente dalla Valle Carella e le torbe dell’antica pa-
lude. Oggi, appare in stato di abbandono.

Autore [5]

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
19/10/1928 14 1
11/01/1929 24 1
21/02/1929 19 1
09/03/1929 23 1
08/05/1929 14 1
05/06/1929 27 1
05/07/1929 16 1
23/09/1929 13 1
06/06/1933 20 15 1
24/09/1933 12 15,5 1
26/12/1933 23 15,6 1
02/08/2006 0,9 29 17,5 7,17 555 5
Codice: 121 Nome:
Altre denominazioni:

Comune: Latina Località: Brivoleo – Latina scalo


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 328722 - Lat. 4599214 Quota (m s.l.m.): 14,5
Tipo sorgente: sorgente per affioramento della piezometrica

S.A. Pontino Pedemontano


La sorgente, indicata già nella cartografia prebonifica 
del 1929, forma uno stagno del diametro di circa 4 me-
tri, ad una profondità dal piano di campagna di circa 2
metri. Si tratta, probabilmente, dell’affioramento della
falda contenuta nei depositi distali del conoide alluvio-
nale della Valle Carella, sostenuta dai depositi palustri.
Nell’agosto del 2006 l’acqua risultava ferma e fangosa e
una sponda dello stagno era stata ricoperta da detriti di
riporto.

Autore [5]
Codice: 171 Nome: SORGENTE CASETTA CENSI
Altre denominazioni:

Comune: Cisterna di Latina Località: Laghi di Cotrania


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 325599 - Lat. 4603970 Quota (m s.l.m.): 33,8
Tipo sorgente: sorgente per limite di permeabilità
S.A. Pontino Pedemontano

 La sorgente, ubicata circa 400 m a sud dei laghi di Co-


trania, è posta al contatto tra i travertini e i terreni pa-
lustri meno permeabili. Conosciuta fin da epoca roma-
na (nelle vicinanze sono presenti resti di ville romane e
di un castrum) è oggi utilizzata come abbeveratoio.
L’acqua fuoriesce a circa 0,5 metri dal piano campagna.

Autore [5]

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
01/08/2006 0,01 28,5 24,4 6,88 685 5
Codice: 189 Nome: SORGENTE DI CUPIDDU
Altre denominazioni:

Comune: Latina Località: Parcheggio stazione Latina Scalo


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 328486 - Lat. 4600419 Quota (m s.l.m.): 15,2
Tipo sorgente: sorgente per limite di permeabilità

S.A. Pontino Pedemontano


La sorgente, indicata già nella cartografia prebonifica 
del 1929, è ubicata al contatto tra i depositi distali del
conoide alluvionale della Valle Carella ed i terreni palu-
stri meno permeabili. Recentemente la sorgente è sta-
ta coperta dall’area del parcheggio della stazione FFSS.
Allo stato attuale è, quindi, visibile solo un tombino che
probabilmente ricopre la sorgente e il fosso Truglio cu-
piddu, in parte tombinato, che ne drena l’acqua. Il 2
agosto 2006 il fosso era secco.
Codice: 192 Nome: FONTANA NUOVA
Altre denominazioni: FONTANA DEI GUAI

Comune: Sermoneta Località: Podere Fontana Nuova


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 330313 - Lat. 4598345 Quota (m s.l.m.): 11,5
Tipo sorgente: sorgente per affioramento della piezometrica
S.A. Pontino Pedemontano

 La sorgente, leggermente mineralizzata, è costituita da


due distinte polle, distanti circa 40 metri l’una dall’al-
tra, prossime ad un podere abbandonato. Durante il so-
pralluogo del 3 agosto 2006 l’area di emergenza era
completamente ricoperta di rovi.

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
Aprile 1968 0,42 4
27/10/1982 0,01 22 15 7,5 480 4
Codice: 208 Nome:
Altre denominazioni:

Comune: Latina Località: Borgo Carso


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 324328 - Lat. 4600334 Quota (m s.l.m.): 22
Tipo sorgente: sorgente per limite di permeabilità

S.A. Pontino Pedemontano


La sorgente, la cui presenza è segnalata nella cartogra- 
fia prebonifica del 1929, in passato alimentava diversi
fontanili; oggi inglobata nell’area urbana di Borgo Car-
so, ha probabilmente subito modifiche delle originali
condizioni di emergenza. Nel fosso che ne raccoglie le
acque è stato osservato il 31/08/2006 un flusso di circa
0,5/1 l/s [5].
S.A Costiero

Il Sistema Acquifero costiero della Pianura Pontina si sotterranee. Quella più superficiale si localizza nelle sab-
differenzia nettamente dal settore pedementano, sia bie pleistoceniche della duna antica mentre, in profondità,
per l’assetto stratigrafico del sottosuolo che per le ca- gli acquiferi si diversificano su più orizzonti acquiferi con
ratteristiche delle formazioni affioranti. caratteristiche molto differenti da settore a settore.
La litoformazione predominante in affioramento è rap- Le sorgenti censite hanno tutte origine nei sedimenti
presentata da depositi pleistocenici di duna antica in cui sabbiosi, o, per limite di permeabilità o per affiora-
i residui delle caratteristiche morfologiche dei cordoni mento della superficie piezometrica e si localizzano, in
dunari conferiscono al paesaggio un aspetto ondulato, genere, alla testa di numerosi fossi naturali, noti già dai
dove si alternano sedimenti sabbiosi nelle zone rilevate rilevamenti precedenti la bonifica integrale realizzata
e tipici depositi lacustri nelle aree depresse. negli anni trenta [10]. Rispetto a quanto riportato nella
Il substrato carbonatico si trova a profondità superiore cartografia storica, molte sorgenti risultano attualmente
a 1000 m non essendo mai stato incontrato sino a tale scomparse o non più accessibili. E’ il caso, ad esempio,
profondità né dai sondaggi profondi e né con le indagini delle sorgenti alla testa del fosso Portosello (Loc. Borgo
geofisiche effettuate dai diversi autori. San Donato – Sabaudia).
In grandi linee il Sistema Acquifero Pontino costiero è ca- 1Sondaggi Sabaudia, Pontinia e S. Donato, riportati in Conforto et.
ratterizzato dalla presenza di diverse circolazioni idriche Alii, 1962 [11]e in Camponeschi e Nolasco, 1983[12]

Sistema Acquifero Pontino Costiero e principali emergenze -


Codice: 206 Nome: FONTANA DI CAPOGROSSO
Altre denominazioni: M

Comune: Sabaudia Località: Sabaudia


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 335583 - Lat. 4574694 Quota (m s.l.m.): 9
Tipo sorgente: sorgente per limite di permeabilità
S.A Costiero

  La sorgente un tempo veniva usata per alimentare l’ac-


quedotto comunale di Sabaudia. Ad oggi sono ancora
presenti le opere di presa anche se tutta l’area risulta
alterata con la messa in posto di terreni di riporto. È,
inoltre, segnalata la presenza di un’altra piccola sor-
gente in testa al fosso dell’Annunziata).

Autore [5]
Codice: 11A – 11B Nome: FONTE DI LUCULLO
Altre denominazioni: Bagnaia [1], Bagnara [3]

Comune: Sabaudia Località: Bagnaia


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 337835 - Lat. 4569292 Quota (m s.l.m.): 13
Tipo sorgente: sorgente per limite di permeabilità

S.A Costiero
La Fonte di Lucullo, conosciuta anche come sorgente 
Bagnaia, è un’acqua ferruginosa nota già ai romani che
nel 78-75 a.C. costruirono impianti di captazione a ser-
vizio delle ville presenti lungo le rive del lago di Paola.
“Riscoperta” nel 1904 fu utilizzata anche da uno stabi-
limento di imbottigliamento di bibite [3]. Attualmente è
meta di prelievo da parte della popolazione locale che
la considera avere proprietà terapeutiche, anche se in
alcune occasioni è risultata contenere un elevato con-
tenuto in nitrati. Le acque sorgive sgorgano all’interno
di un’antica cisterna romana (11A); una seconda venu-
ta d’acqua è presente nel fosso adiacente, alcuni metri
più in basso (11B).

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
14/11/1967 1,12 16,0 16 2
15/01/1968 1,20 16,0 16,0 2
06/03/1968 1,19 14,0 16,0 2
05/05/1968 1,30 16,0 16,0 6,00 510 2
04/07/1968 1,11 28,0 16,5 2
02/09/1968 1,01 25,0 16,5 2
03/10/1968 1,04 22,0 16,5 2
29/08/2006 1,03 22,8 17,7 6,40 283 5
29/08/2006* 0,70 22,8 17,8 6,57 770 5
* misura riferita all’emergenza nel fosso
Codice: 165 Nome:
Altre denominazioni:

Comune: Latina Località: Farnetozzo


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 310302 - Lat. 4596550 Quota (m s.l.m.): 57
Tipo sorgente: sorgente per affioramento della piezometrica di falda
S.A Costiero

 La sorgente, secca stagionalmente, si trova alla testa di


un fosso che incide le sabbie silicee per una profondità
di 4-5 metri.

Autore [5]

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
01/08/2006 secca 5
Codice: 203 Nome: DELLA MOLELLA
Altre denominazioni:

Comune: Sabaudia Località: Molella


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 338016 - Lat. 4571087 Quota (m s.l.m.): 10
Tipo sorgente: sorgente per limite di permeabilità

S.A Costiero
La sorgente sgorga alla testa del proseguo del Braccio 
della Molella, in corrispondenza di un banco di sabbia
cementata che funge da limite di permeabilità. Nella
cartografia storica del 1929 sono indicate almeno tre di-
verse sorgenti allineate al predetto banco di sabbia ed
il toponimo “sorg. della Molella” è assegnato a quella
posta più a nord che non è stato possibile rintracciare.
Durante il sopralluogo l’acqua presentava tracce di in-
quinamento.

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
09/08/2006 0,05 23 18,3 7,88 604 5
Codice: 204 Nome: PORTO DEL BUFALO [2]
Altre denominazioni: M

Comune: Sabaudia Località: Braccio degli Arciglioni


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 335774 - Lat. 4573008 Quota (m s.l.m.): 5
Tipo sorgente: sorgente per limite di permeabilità
S.A Costiero

 La sorgente sgorga circa 4 metri più in basso della stra-


da comunale, in una vasca servita da un dreno.

Autore [5]

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
14/11/1967 1,00 18 15,0 2
15/01/1968 1,15 5 15,0 2
06/03/1968 1,30 14 15,5 2
08/05/1968 1,31 18 15,0 5,5 280 2
04/07/1968 1,00 27 16,0 2
02/09/1968 0,98 25 16,0 2
03/10/1968 1,00 20 16,0 2
26/07/2006 0,33 31 17,8 6,35 463 5
Codice: 205 Nome: LA BOTTE
Altre denominazioni:

Comune: Sabaudia Località:


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 336707 - Lat. 4568522 Quota (m s.l.m.): 6,8
Tipo sorgente: sorgente per limite di permeabilità

S.A Costiero
La sorgente, censita già nel 1929 [1] attualmente è sec- 
ca. In sito presenta comunque un notevole interesse,
sia per la presenza delle antiche opere di presa, sia per
la presenza, nelle vicinanze, delle opere di derivazione
realizzate dalla Cassa del Mezzogiorno (Ufficio Acque-
dotti del Lazio – anno 1965).
L’area sorgiva, situata all’interno del bosco del Circeo,
è caratterizzata dalla presenza di un ampio cunicolo
drenante in pietra, con volta ad arco che si approfondi-
sce per circa 1,5 m dal piano di campagna. Il fondo del
cunicolo intercettava probabilmente la superficie pie-
zometrica della falda idrica formando, di fatto, una ci-
sterna.

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
1930 1 1
Maggio 2009 secca
Codice: 112 Nome: LA MOLA
Altre denominazioni:

Comune: San Felice Circeo Località: La Mola


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 339331 - Lat. 4567971 Quota (m s.l.m.): 6
Tipo sorgente: sorgente per limite di permeabilità
S.A Costiero

  Si tratta di una o più polle sorgive che sgorgano nell’al-


veo e sulla sponda sinistra del Rio Torto. L’emergenza è
originata probabilmente dalla presenza di un livello me-
no permeabile all’interno delle sabbie della duna antica.
Sulle sponde del fosso è stato realizzato un caratteri-
stico sistema di lavatoi con più vasche collegate, at-
tualmente in stato di abbandono e non più alimentate.
Verso monte l’area del lavatoio termina contro una bri-
glia sul Rio Torto su cui era impostato lo sbarramento
di un antico mulino ancora riconoscibile.
La sorgente principale sgorga nell’alveo, nella parte al-
ta del lavatoio in prossimità della sponda sinistra al di
sotto della traversa, con una portata inferiore ad 1 l/s.

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
15/04/2010 0,1 20,7 17,0 7,16 710 5
Codice: 113 Nome: LA MOLA 2
Altre denominazioni:

Comune: San Felice Circeo Località: Rio Torto


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 339491 - Lat. 4567973 Quota (m s.l.m.): 7
Tipo sorgente: sorgente per limite di permeabilità

S.A Costiero
La sorgente si colloca nell’alveo del fosso Campo di Cro-  
ce, affluente di destra del Rio Torto. Le acque sgorgano
alla base di una piccola briglia in pietre con un a porta-
ta di qualche frazione di l/s.
Altre piccole sorgenti sono presenti ai mergini dell’al-
veo del Rio Torto.
Le emergenze idriche sono probabilmente determina-
te dalla presenza di un orizzonte meno permeabile in-
tercalato nelle sabbie della “Duna antica”
Autore [5]

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
15/04/2010 0,01 20,6 16,8 7,05 595 5
S.A. Eterogeneo Sud Pontino

L’area pedemontana della dorsale dei Monti Aurunci Oc- che plioceniche e da sedimenti alluvionali e piroclastici.
cidentali e Orientali (Monte Maio) presenta caratteri- I contrasti di permeabilità tra le diverse litologie pos-
stiche geologico-stratigrafiche e strutturali molto com- sono dare luogo, in quest’area, a piccoli acquiferi che
plesse e varie. Lungo il margine meridionale dei Monti alimentano sorgenti con portate di qualche li-
Aurunci Occidentali, un importante sistema di faglie, tro/secondo. Spostandosi verso i settori sud-orientali, le
probabilmente di tipo diretto, pone in contatto i calcari alluvioni del Fiume Garigliano ospitano una acquifero
con sedimenti argillosi e conglomeratici mio-pliocenici, alluvionale alimentato dal fiume stesso.
su cui si sono accumulati potenti spessori di sedimenti Le sorgenti presenti in questo Sistema Acquifero risul-
continentali costituiti da conoidi di detrito, alluvioni e tano quindi di esigua entità e molto sensibili alle va-
piroclastiti, sede di circolazioni idriche superficiali che riazioni climatiche ed alle trasformazioni antropiche
danno luogo a piccole sorgenti. I pozzi più profondi pos- del territorio. Quest’ultime sono probabilmente causa
sono comunque arrivare ad intercettare (al di sotto della scomparsa di due sorgenti segnalate dalle fonti bi-
dei sedimenti argillosi e detritici) l’acquifero carsico se- bliografiche in comune di Minturno, località Ponte Gen-
polto. zano, confermate come presenza storica dagli abitanti
Lungo in margine orientale dei Monti Aurunci (tra Spi- dei luoghi ma non rinvenute durante i sopralluoghi ef-
gno Saturnia e Minturno) affiorano prevalentemente se- fettuati.
dimenti torbiditici arenaceo pelitici miocenici ricoperti
da pochi lembi di formazioni argilloso-conglomerati-

Sistema Acquifero eterogeneo sud Pontino e principali emergenze


Codice: 315 Nome: PESCHIERA
Altre denominazioni:

Comune: Formia Località: Castellonorato


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 385590 - Lat. 4571186 Quota (m s.l.m.): 190
Tipo sorgente: sorgente per limite di permeabilità
S.A. Eterogeneo Sud Pontino

  Si tratta di una sorgente alimentata dal deflusso acqui-


fero sotterraneo nei terreni detritici del conoide allu-
vionale, ubicata al contatto tra questi ed i depositi Mio-
cenici arenaceo-argillosi meno permeabili.
L’acqua alimenta un fontanile ma la sorgente non è vi-
sibile in quanto si trova attualmente al di sotto di un
serbatoio d’acquedotto.

Autore [5]

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
26/07/2006* 0,3 5
* rilascio dal fontanile.
Codice: 139 Nome: LA FONTE
Altre denominazioni: FONTANA DI MARANOLA

Comune: Formia Località: La Fonte Maranola


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 385041 - Lat. 4571061 Quota (m s.l.m.): 130
Tipo sorgente: sorgente per limite di permeabilità

S.A. Eterogeneo Sud Pontino


La sorgente, perenne, è ubicata nel settore meridiona-  
le dell’abitato di Maranola, in corrispondenza zona di
contatto tra le puddinghe plioceniche, detriti di conoi-
de (corpo dell’acquifero) e le sottostanti argille (sub-
strato impermeabile). Si tratta di una sorgiva di limita-
ta entità e con acqua non potabile, utilizzata come
fontanile.

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
29/12/1934 0,5 10,0 1
26/07/2006 0,7 24,2 16,7 7,34 662 5
Codice: 306 Nome:
Altre denominazioni:

Comune: Minturno Località: Ponte Genzano


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 394148 - Lat. 4568742 Quota (m s.l.m.): 35
Tipo sorgente: sorgente per affioramento per limite di permeabilità
S.A. Eterogeneo Sud Pontino

  La sorgente, costituita da un piccolo stagno con acque


quasi ferme, è ubicata nel detrito lungo il contatto tra
depositi piroclastici in cui è ospitato l’acquifero e sedi-
menti argillosi pliocenici che costituiscono il substrato
impermeabile.

Autore [5]

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
27/07/2006 <1 31,4 21 7,63 691 5
Codice: 309 Nome: FONTANA PERELLI
Altre denominazioni:

Comune: Minturno Località: Cavallerizza


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 395609 - Lat. 4568606 Quota (m s.l.m.): 20
Tipo sorgente: sorgente per soglia di permeabilità

S.A. Eterogeneo Sud Pontino


La sorgente alimenta un piccolo fontanile posto sui con-  
glomerati pliocenici, alla base del modesto affioramen-
to di calcari cretacici della collina di Ponticello. Le ac-
que sono probabilmente captate da un antico cunicolo
drenante al contatto tra le rocce carbonatiche ed i con-
glomerati.

Autore [5]

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
26/07/06 <1 5
Codice: 310 Nome: TRAVERSA
Altre denominazioni:

Comune: Formia Località: F.so dell’Acquatraversa


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 387028 - Lat. 4569054 Quota (m s.l.m.): 17
Tipo sorgente: sorgente per soglia di permeabilità sovraimposta
S.A. Eterogeneo Sud Pontino

  La sorgente, segnalata dalle fonti bibliografiche [1] in


un’area oggi occupata da un hotel, è ubicata al contat-
to tra i depositi di conoide alluvionale ed i depositi al-
luvionali. Nei pressi è presente una antica struttura mu-
raria che potrebbe costituire un opera di presa o una
cisterna. L’adiacente fosso dell’Acquatraversa alla data
del sopralluogo risultava secco. La sorgente potrebbe,
quindi, avere regime stagionale e confluire nel fosso
dell’Acquatraversa; si potrebbe anche ipotizzare che la
costruzione dell’hotel abbia indotto una deviazione del-
le acque sorgive.

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
10/06/1936 25 10 1
26/07/2006 0 5
Codice: 311 Nome:
Altre denominazioni:

Comune: Formia Località: Farano


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 389835 - Lat. 4570220 Quota (m s.l.m.): 29
Tipo sorgente: sorgente per soglia di permeabilità sovraimposta

S.A. Eterogeneo Sud Pontino


La sorgente, perenne, è localizzata alla base di un de-  
clivio lungo il contatto tra conglomerati e detrito ad una
quota di 29 m s.l.m.. Incanalata in un fossetto di scolo,
non è captata né utilizzata.

Autore [5]

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
27/07/06 2 34,6 17,3 7,68 450 5
Codice: 312 Nome: FONTANELLE
Altre denominazioni:

Comune: Formia Località: Castellonorato


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 389476 - Lat. 4571499 Quota (m s.l.m.): 180
Tipo sorgente: sorgente per limite di permeabilità
S.A. Eterogeneo Sud Pontino

  Si tratta di una sorgente stagionale alimentata da mo-


deste circolazioni acquifere localizzate in piccole vene
in terreni sabbioso-argillosi, complessivamente scarsa-
mente permeabili. L’acqua sorgiva viene raccolta in due
vecchie cisterne.

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
26/07/2006 Secca. 5
Codice: 313 Nome:
Altre denominazioni:

Comune: Formia Località: Orsano


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 389191 - Lat. 4571872 Quota (m s.l.m.): 275
Tipo sorgente: sorgente per limite di permeabilità

S.A. Eterogeneo Sud Pontino


Si tratta di una sorgente alimentata dal deflusso acqui- 
fero sotterraneo nei terreni detritici del conoide allu-
vionale. Il regime sorgivo è stagionale, e l’acqua è rac-
colta in una vecchia cisterna con doppia vasca. Non è
possibile escludere l’esistenza un cunicolo drenante di
alimentazione scavato a monte nei terreni del conoide.

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
26/07/2006 * secca. 5
*: Nelle cisterne è presente acqua stagnante.
Codice: 314 Nome: FONTANA DI PALOMBARA
Altre denominazioni:

Comune: Formia Località: Castellonorato


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 388417 - Lat. 4571643 Quota (m s.l.m.): 230
Tipo sorgente: sorgente per limite di permeabilità
S.A. Eterogeneo Sud Pontino

  Si tratta di una sorgente alimentata dal deflusso acqui-


fero sotterraneo nei terreni detritici del conoide allu-
vionale. Il regime sorgivo è perenne, ma l’acqua, che ali-
menta un fontanile, è stata classificata non potabile.
Tali sorgenti sono, infatti, altamente vulnerabili ed è
sufficiente un uso non adeguato di prodotti chimici uti-
lizzati in agricoltura (concimi, pesticidi) o la presenza
di sistemi di smaltimento di acque reflue che non ten-
gono conto dell’area di alimentazione della sorgente per
determinarne l’inquinamento.

Autore [5]

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
26/07/2006 0,2 26 18 7,69 431 5
Codice: 95 Nome: FONTANA IURI
Altre denominazioni:

Comune: Formia Località: Gli Archi


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 386864 - Lat. 4571342 Quota (m s.l.m.): 190
Tipo sorgente: sorgente per limite di permeabilità

S.A. Eterogeneo Sud Pontino


Si tratta di una sorgente alimentata dal deflusso acqui- 
fero sotterraneo nei terreni detritici del conoide allu-
vionale. Il regime sorgivo è stagionale, l’acqua alimenta
un fontanile, adibito a lavatoio.

Autore [5]

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
18/03/2009 0,2 18,4 15,2 7,03 637 5
Codice: 214 Nome: FONTANA DI SANTA MARIA
Altre denominazioni: TRIVIO(?)

Comune: Formia Località: Gli Archi


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 386989 - Lat. 4570948 Quota (m s.l.m.): 138
Tipo sorgente: sorgente per limite di permeabilità
S.A. Eterogeneo Sud Pontino

  Si tratta di una delle tanti sorgenti alimentate dal de-


flusso acquifero sotterraneo nei terreni detritici dei co-
noidi alluvionali. Il regime sorgivo è stagionale. L’acqua,
che alimenta un abbeveratoio, è stata classificata non
potabile. Tali sorgenti sono, infatti, altamente vulnera-
bili ed è sufficiente un uso non adeguato di prodotti chi-
mici utilizzati in agricoltura (concimi, pesticidi) o si-
stemi di smaltimento di acque reflue che non tengono
conto dell’area di alimentazione della sorgente, per de-
terminarne l’inquinamento

Autore [5]

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
18/03/2009 0,8 17,5 16,2 6,93 684 5
Codice: 169 Nome: FONTANA DEI PILONI
Altre denominazioni:

Comune: Formia Località: Torrente La Marmorana


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 388589 - Lat. 4571298 Quota (m s.l.m.): 180
Tipo sorgente: sorgente per limite di permeabilità

S.A. Eterogeneo Sud Pontino


La sorgente è alimentata dal deflusso acquifero sotter- 
raneo nei terreni detritici dei conoidi alluvionali che in
questo settore del territorio si sovrappongono ai depo-
siti argillosi più antichi. L’opera di presa è costituita pro-
babilmente da una trincea drenante che penetra per-
pendicolarmente al versante nei depositi detritici al
contatto con quelli argillosi. La sorgente alimenta un la-
vatoio.

Autore [5]

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
09/04/2009 1,0 19,8 15,7 7,04 500 5
15/04/2010 1,0 22,6 16,6 6,82 497 5
S.A. Piana di Fondi

Questo sistema acquifero si identifica con i depositi cupa il settore più depresso della piana e raccoglie
plio-pleistocenici che colmano la depressione di origine gran parte delle acque delle numerose sorgenti che
tettonica della Piana di Fondi, delimitata a SW dalla li- sgorgano dalle falde dei Monti Ausoni e comunica con
nea di costa e per i restanti lati dai massicci carbonatici il mare attraverso i canali di marea di Canneto e S. Ana-
dei M. Ausoni, Aurunci e M. Grande. stasia. Nelle aree circostanti il lago sono presenti note-
Dalle stratigrafie dei numerosi pozzi presenti nell’area è voli spessori di sedimenti torbosi.
possibile ricavare significative indicazioni sulla natura Analogamente a quanto accade per il S.A. della Piana
dei sedimenti che colmano la piana. Nel settore setten- Pontina il S.A. della Piana di Fondi è caratterizzato da
trionale, circa al km 117+500 della SS Appia, si rileva il una circolazione idrica complessa che si sviluppa su più
tetto di calcari ad una profondità di circa 175 m dal piano livelli, alimentata dalle strutture carbonatiche adia-
di campagna. Al di sopra dei calcari è presente una suc- centi sia lateralmente che attraverso l’acquifero car-
cessione di sabbie e argille marine, passanti a limi sabbiosi bonatico ribassato al di sotto dei depositi quaternari.
coperti da una decina di metri di depositi pluvio colluviali Nell’area costiera, la falda acquifera contenuta nelle
di origine continentale. Lungo la costa, pozzi profondi ol- sabbie della duna antica presenta una autonoma cir-
tre 100 m, hanno attraversato una potente successione di colazione drenante parte verso la piana, preferenzial-
sabbie e argille, al disotto delle sabbie della duna antica, mente verso il lago di Fondi ed i relativi canali emissari,
con acque dolci sino a quote di oltre -100 m s.l.m.. Ciò parte verso la costa.
sembra confermare l’esistenza di orizzonti acquiferi A causa dell'intenso sfruttamento, tale acquifero co-
profondi, confinati, anche lungo la fascia costiera. mincia a presentare problemi connessi con fenomeni di
Il Lago di Fondi, con un profondità massima di 21 m, oc- ingressione marina.

Sistema Acquifero della Piana di Fondi e principali emergenze


Codice: 114, 116 e 124 Nome: LAGO SAN GIOVANNI
Altre denominazioni:

Comune: Fondi Località: San Giovanni


Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 366708 - Lat. 4579457 Quota (m s.l.m.): 2
Tipo sorgente: affioramento piezometrica

S.A. Piana di Fondi


Si tratta di alcune emergenze legate all’affioramento 
della falda, che formano caratteristici laghetti. Il più
grande, Lago S. Giovanni, presenta un diametro di cir-
ca 35 metri ed è compreso all’interno di una villa priva-
ta adibita a ricevimenti. I due più piccoli si trovano cir-
ca 200 metri a SW del lago S. Giovanni. Nelle vicinanze,
in un’area comunale, è presente un pozzo artesiano fre-
quentato dai locali per il prelievo di acqua da bere.

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
11/03/2009* 0 18,9 14,2 7,12 642 5
11/03/2009** 0 16,0 13,5 7,11 649 5
* Lago San Giovanni; ** Laghetti
Altre “emergenze” idriche

Oltre alle sorgenti propriamente dette nel territorio


della Provincia di Latina sono presenti altre emergenze
idriche che si possono definire “storiche”, realizzate in
maniera ingegnosa nel passato, prima che il progresso
tecnologico consentisse il diffondersi capillare di pozzi
trivellati in grado di raggiungere l’acqua anche a note-
voli profondità (si pensi che nel territorio provinciale
sono stati censiti più di 37'000 pozzi!).

Nelle aree montane dei massicci carbonatici l’unico ap-


provvigionamento idrico possibile era assicurato, oltre
che dalle rare piccole sorgenti in quota legate alla pre-
senza di livelli a minore permeabilità o a particolari
condizioni strutturali, dalle numerose cisterne e pozzi
“romani”. Quest’ultimi sono costituiti da pozzi di grande
diametro, anche più di un metro, e profondi al massimo
una decina di metri, scavati a mano all’interno dei de-
positi di copertura (depositi eluvio-colluviali presenti
nelle conche intramontane o depositi di conoide posti
alla base dei versanti) e rivestiti in pietra locale dispo-
sta “a secco”. Naturalmente la produttività di tali pozzi
è molto limitata e molto spesso al pozzo è associata una
cisterna per l’accumulo dell’acqua.
FONTE DEL PRATO (177)

Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 327847 - Lat. 4610676 Quota (m s.l.m.): 450

Altre “emergenze” idriche


Fonte del Prato si trova in Comune di Cori nella località duali (terre rosse). Il pozzo/cisterna è profondo circa 3,5 
omonima, sulla dorsale carbonatica dei Monti Lepini. m, con acqua a circa 2 m dal piano di campagna. L’opera
Si tratta di un grande pozzo romano, caratteristico di è dotata di un impianto di sollevamento che ancora oggi
questa zona montana, scavato in terreni calcarei resi- rifornisce una vasca per l’abbeveraggio degli animali.
CAMPELLO (321)

Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 380625 - Lat. 4578117 Quota (m s.l.m.): 745
Altre “emergenze” idriche

  Campello si trova al margine sud-occidentale della Pia-


na del Campo in Comune di Itri, sulla dorsale carbona-
tica dei Monti Aurunci occidentali, all’interno del Par-
co Regionale dei M.ti Aurunci.
Si tratta di un’opera antropica strutturata per la capta-
zione di acqua sotterranea e per la raccolta e l’accumu-
lo di acqua piovana. E’ costituita da una perimetro in
muratura a secco (vedi foto) che delimita un ampio set-
tore convergente verso un pozzo-cisterna, posto più a
valle, scavato nei terreni residuali di alterazione dei cal-
cari (“terre rosse”), generalmente poco permeabili.
Quest’opera, al di là della sua limitata efficacia se para-
gonata con i moderni sistemi di approvvigionamento
idrico, ha un notevole valore storico-culturale.
CISTERNA DI VALLE TRASTA (320)

Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 379186 - Lat. 4578260 Quota (m s.l.m.): 800

Altre “emergenze” idriche


Una cisterna scavata nei terreni colluviali rifornisce un  
piccolo fontanile a vasca singola. Quest’opera, come la
precedente può essere definita come una sorgente ar-
tificiale alimentata dalle acque di infiltrazione raccolte
nella parte più alta di una vallecola intramontana.
POZZO DEL FORMALE (225C)

Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 344951 - Lat. 4598602 Quota (m s.l.m.): 176
Altre “emergenze” idriche

  Si tratta di un pozzo/cisterna di grande diametro che


drena le acque di un orizzonte più permeabile all’inter-
no dei depositi eluvio-colluviali o dei depositi pirocla-
stici, non visibili in affioramento ma presenti in prossi-
mità dell’area. A valle del pozzo è presente un vecchio
lavatoio, probabilmente alimentato dalla cisterna.
FONTANILE STRACCIAPANNI (200)

Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 306542 - Lat. 4605940 Quota (m s.l.m.): 53,9

Altre “emergenze” idriche


L’opera è costituita da un pozzo romano con diametro  
di 1,5 m su cui è stata installata una cisterna. A ridos-
so dell’opera è stato realizzato un edificio in blocchetti
di tufo. Il pozzo utilizza una falda sospesa locale, dovu-
ta alla presenza di strati più permeabili all’interno del-
la successione dei depositi vulcanici.
Pozzi artesiani

In alcune aree della Piana Pontina o della Piana di


Fondi, in particolare nel settore pedemontano, le par-
Altre “emergenze” idriche

ticolari condizioni strutturali fanno si che, al di sotto dei


sedimenti palustri poco permeabili, siano presenti le
stesse formazioni carbonatiche dei rilievi adiacenti.
Tale situazione strutturale ha permesso la realizzazione
di pozzi artesiani anche mediante la realizzazione di fori
di modesta profondità.
Tra gli abitanti di una certa età sono soprattutto noti
i pozzi artesiani realizzati negli anni venti e trenta opere di questo tipo dove spesso, a causa dei feno-
dello scorso secolo. Tali pozzi erano in genere asso- meni diffusi di abbassamento delle falde acquifere
ciati a fontanili dove ci si fermava per bere o per fare connessi a cause ambientali e all’incremento espo-
scorta (non tutte le case disponevano di acqua cor- nenziale dei prelievi, l’acqua non fluisce più sponta-
rente). Nelle campagne rimangono ancora numerose neamente.

 

POZZO ARTESIANO DELLA DORMIGLIOSA

Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 329068 - Lat. 4602923 Quota (m s.l.m.): 22

Il fontanile della Dormigliosa è stato realizzato nel 1929 to da un pozzo artesiano con acque fluenti solo negli an-
dal Consorzio di bonifica della Piscinara ed è alimenta- ni più piovosi

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
14/04/2010 0,2 14,0° 7,00 365 5
POZZO ARTESIANO IN COMUNE DI TERRACINA

Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 349790 - Lat. 4574689 Quota (m s.l.m.): -2,5

Altre “emergenze” idriche


Pozzo artesiano di grande diametro ubicato alle pendi- qua, che fuoriesce alla temperatura di circa 20°C, è leg-
ci di Monte Leano ad una quota di circa 2,5 m s.l.m. L’ac- germente sulfurea
 
Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
08/08/2006 1 19,5° 6,95 3606 5

POZZO ARTESIANO IN COMUNE DI FONDI

Coordinate (UTM33 ED.50): Long. 349790 - Lat. 4574689 Quota (m s.l.m.): -2,5

Si tratta di un pozzo artesiano con boccapozzo a circa 1 molto mineralizzate che si disperdono nell’intorno dan-
m sul p.c., da cui fuoriescono spontaneamente acque do luogo ad una caratteristico acquitrino.

Data Portata Q (l/s) T (°C) aria T (°C) acqua pH Conducibilità (µs/cm) BIB
02/07/2006 Circa 3 30 15,8 7,43 3200 5
Le sorgenti sottomarine
(a cura ing. Giorgio Viazzo e ing. Arnaldo Tonelli*)

Come visto la costa rocciosa della Provincia di Latina è


ricca di sorgenti sottomarine alimentate dalle strut-
ture idrogeologiche carbonatiche (SI M. Circeo, S.I
Monti Ausoni, SI Monte Grande, SI Monti Aurunci oc-
cidentali). Il problema del censimento e caratterizza-
zione delle portate di questa tipologia di sorgente può
oggi trovare risposta attraverso le moderne tecniche di
telerilevamento.
In via sperimentale la Provincia di Latina ha effettuato
una serie di voli lungo le coste, ad una quota media di
circa 800-1000 metri, al fine di testare l’utilizzo di una
attrezzatura per riprese fotografiche a colori, all’infra-
rosso vicino e termico montate al pattino di un elicot-
tero SA 350.
Didascalia
Attraverso queste riprese, soprattutto nella banda del-
l’infrarosso termico, è possibile evidenziare flussi a dif-
ferente temperatura e stimarne l’entità, come per esem- sono fra loro in opposizione. Si è osservato che la con-
pio nel settore costiero tra Sperlonga e Gaeta. centrazione di sali di 1 grammo/litro provoca la spinta
Per l’emergenza sottomarina della Grotta di Tiberio è equivalente, grosso modo, alla differenza di tempera-
stato effettuato un tentativo di calcolo della portata di- tura di 0.5 °C. Quindi con una salinità totale nell’intorno
spersa a mare , ottenendo una portata variabile tra 7 e di 37 grammi per litro (mediamente tipica del Medi-
10 litri/secondo. terraneo) si viene a vincere la spinta per differenza di
L’immissione di acqua dolce in un corpo salino è ac- temperatura di oltre 15 °C. In pratica quindi l’immis-
compagnata dalle spinte dovute da un lato alla diffe- sione di una sorgente sottomarina costiera è accompa-
renza di densità fra acqua dolce e acqua salata e dal- gnata sempre dal galleggiamento di un pennacchio
l’altro alla differenza di temperatura. Le due spinte d’acqua dolce a temperatura inferiore a quella del corpo

Le sorgenti sottomarine
Le sorgenti sottomarine
 

Itri – promontorio Monte Vannelamare Sperlonga – Grotta di Tiberio (sorg. Codice 119)

Infrarosso termico Infrarosso termico

afferente salino. Questo, in termini di rilevamento ter-


mografico significa che si rende rilevabile una anoma-
lia termica negativa alla superficie del mare nell’occor-
renza di apporti di acqua dolce (se poi l’anomalia è
positiva si tratta, ovviamente, di apporti a temperatura
più elevata, come nelle situazioni di scarichi di acque di
rifiuto, canali di drenaggio, ecc.).
Nella condizione di regime stazionario il calore appor-
tato dall’immissione di acqua dolce (di segno negativo)
è equilibrato dal calore apportato dall’ambiente esterno
(di segno positivo). Il calore apportato dall’ambiente, a
parte il segno, è proporzionale alla somma delle aree
isoterme del pennacchio. Nell’unità di tempo si indivi-
dua una potenza termica totale P [W] da associare alla
portata immessa. La potenza termica è sostenuta dalla
portata in massa della sorgente di acqua dolce molti-
plicata per la differenza di temperatura fra temperatura
Isoradianti con passo di 0.5 °C del pennacchio di diffusione
della sorgente e temperatura del corpo salino “indi-
dell’acqua dolce in mare
sturbato”. Con i dati Nell’immagine si nota nell’infrarosso termico la fuoriuscita
dell’acqua più fredda ( quindi di colore più scuro) dalla zona con la
- temperatura della sorgente Ts (in pratica la media an- piscina di origine romana. Il pennacchio di acqua dolce è stato
nuale della temperatura alla data latitudine) contornato con linea gialla per renderlo più visibile
- temperatura media del corpo idrico salino Tm all’atto si ottiene il quadro seguente:
del rilievo
Temperatura Area della Dissipazione Dissipazione
si individua la portata m/t dell’immissione, una volta che superficie . specif. area
sia determinato il valore della potenza termica dissipata [°C] [m2] [W/m2] [W]
nell’ambiente: 14.0 150 30.6864 4602.9
14.5 180 26.6775 4801.9
P = m/t (Tm - Ts) m/t = P / (Tm - Ts) 15.0 360 22.6608 8157.8
15.5 1400 18.636 26090.4
Rispettando i segni, l’ambiente cede una quantità di ca- 16.0 1450 14.6029 21174.2
lore nell’unità di tempo che va a compensare l’apporto 16.5 2150 10.5617 22707.6
“freddo” della sorgente sottomarina (nel termine in 17.0 4260 6.5122 27742.1
Le sorgenti sottomarine

uso “ipogea”). ________


L’individuazione del valore della potenza termica P è ar- Dissipazione totale 115276.9
gomento della termografia. L’acqua è totalmente opaca
alla radiazione termica. Sfruttando questo fenomeno, ri-
levando un corpo idrico qualsiasi si osservano quanti- 115276.9 W in un’ora possono far variare di 4 °C (tanta
tativamente le anomalie termiche rigorosamente pre- è la differenza assunta fra sorgente e mare) una certa
senti solo sulla sua superficie. Questo fatto permette di massa d’acqua, da cui si ottiene la portata
relazionare la temperatura di superficie con la tempe-
ratura dell’ambiente e quindi di calcolare il calore scam- 115276.9 x 0.86 / 4 = 24784.533 litri d’acqua
biato per irraggiamento e convezione (essendo lo scam-
bio di calore per conduzione aria - acqua del tutto che valgono, in definitiva, la portata di 6.884 li-
trascurabile). tri/secondo
  Il pennacchio termico prodotto dall’immissione di acqua
dolce in mare viene sezionato in aree isoradianti, tra- Tenuto conto del rimescolamento dell’acqua dolce con
dotte in isoterme (in banda 8÷12 micron, in pratica, iso- quella salata, che provoca in superficie l’estensione del
radianti e isoterme vanno a coincidere: a queste lun- pennacchio termico dal valore minimo di temperatura
ghezze d’onda l’acqua è praticamente un “corpo nero”). (14 °C) al valore prossimo a quello dell’acqua di mare
(17.5°C), e della successione di esemplificazioni, il va-
Nel caso corrente, con i presupposti che seguono lore di portata individuato si deve assumere come
estremo inferiore di una possibile scala che potrebbe
temperatura media del mare “indisturbato” 17.5 [°C] estendersi sino al doppio del valore. Il rilievo termo-
velocità presunta del vento 1.5 [m/s] grafico a questa data e in queste condizioni attesta che
temperatura alla sorgente 13.5 [°C] la sorgente ipogea ha portata nell’ordine di almeno 10
temperatura dell’aria a livello del mare 18.0 [°C] litri/secondo, valore congruente con quanto rilevato
emissività integrale dell’acqua 0.66 durante i sopralluoghi.
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