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Riassunti:

LA CELLULA VEGETALE
 Differenze tra cellula animale e cellula vegetale
La cellula vegetale è molto simile alla cellula animale, sono eucariotiche ed entrambe sono provviste di:
membrana plasmatica, citoplasma e nucleo.
La cellula vegetale a differenza della cellula animale è molto più grande e provvista di parete cellulare,
quest’ultima conferisce forma alla cellula, uno o più vacuoli ed i plastidi.
Invece esclusivi della cellula animale sono lisosomi e centrioli.
Cellula vegetale nello specifico
 Membrana cellulare
La membrana cellulare è la barriera semipermeabile che circonda il citoplasma, possiede una struttura
lipoproteica a mosaico fluida formata da due strati di fosfolipidi tra i quali sono incastonate le proteine
(interne, esterne e globulari) in modo da regolare lo scambio di sostanze. Un fosfolipide è composto da una
testa idrofila e due code idrofobe.
Comportandosi da mosaico fluido fa si che tutti i suoi componenti abbiano una certa libertà di movimento in
modo da consentire il continuo modellamento e manutenzione dei componenti stessi e la funzionalità della
membrana: divisione cellulare, endocitosi, esocitosi.
Definita, semipermeabile o selettiva, infatti filtra tutti i soluti intenti a passare attraverso di essa.
 Complesso del Golgi
La cellula produce delle sostanze di scarto che vengono riversate nel dittiosoma (o complesso del Golgi). Il
complesso del Golgi è un insieme di vescicole che nelle cellule animali ha funzione di espellere le scorie,
mentre nella cellula vegetale le conserva nei vacuoli.
 Retico endoplasmatico
E ‘un complesso di cisterne appiattite che racchiudono delle sostanze gelatinose, coinvolto in numerose
funzioni cellulari tra cui produzione e controllo delle proteine, se presenta i ribosomi vuol dire che la cellula
è in fase di divisione e viene chiamato reticolo endoplasmatico rugoso, se non ne presenta viene chiamato
reticolo endoplasmatico liscio.
 Ribosomi
I ribosomi sono particelle di ribonucleoproteine, questi entrano nel nucleo della cellula per copiare le
informazioni e codificarle all’esterno. Promuovono la sintesi delle proteine enzimatiche che a loro volta
consentono l’accrescimento delle cellule figlie.
 Microtubuli
I microtubuli sono delle piccole cisterne appena sotto la membrana plasmatica, queste sono di natura
proteica e si avvalgono di diverse funzioni, quali: sostenimento della membrana plasmatica e della forma
della cellula, trasporto di organelli, formazione fuso mitotico per orientare i cromosomi nelle nuove cellule
figlie verso i poli opposti. Hanno vita breve di 10 minuti circa.
 Mitocondri
I mitocondri svolgono la respirazione cellulare, quindi sono di vitale importanza per essa, sono formati da un
doppio involucro di due membrane, rispettivamente una esterna e una interna, quest’ultima forma le creste
mitocondriali all’interno dei mitocondri stessi, immerse in una matrice. In realtà è un organulo
autosufficiente, avendo il proprio DNA (mtDNA), ma pur essendo indipendente è al servizio della cellula in
modo da permetterle la respirazione, e la glicolisi all’interno del citoplasma.
 Vacuoli
La cellula vegetale non ha dei lisosomi di degradazione (come la cellula animale) bensì possiede i vacuoli
che assumono la funzione lisosomiale. Il vacuolo è una vera e propria cisterna colma di succo vacuolare,
delimitata dalla sua membrana: il tonoplasto. Nei vacuoli si accumulano anche le sostanze colorate
(accumulo di pigmenti), inoltre svolge la regolazione osmotica (perdendo ed accumulando H2O), funzione
di riserva e funzione litica. Al suo interno vi si trova una matrice ricca di soluti e di sostanze di scarto della
cellula vegetale, i succhi del vacuolo innalzano il potenziale osmotico della cellula stessa. Nelle fasi
giovanili della cellula vi si possono trovare uno o più vacuoli di piccole dimensioni, man mano che la cellula
cresce e diventa adulta, i piccoli vacuoli si uniranno in un unico vacuolo molto grande.
I succhi del vacuolo innalzano il potenziale osmotico della cellula.
 Plastidi
I plastidi sono organuli tipici delle piante in grado di svolgere la fotosintesi clorofilliana, rendendo così la
pianta un organismo autotrofo. I plastidi si dividono in: cloroplasti, cromoplasti e leucoplasti.
I cloroplasti effettuano la fotosintesi clorofilliana, essendo provvisti di clorofilla (pigmento verde delle
foglie capace di assorbire l’energia luminosa e di permettere alle piante di realizzare la fotosintesi) un
cloroplasto è composto da una doppia membrana, una interna e una esterna, granuli di amido, una matrice di
natura acquosa e i grana a loro volta formati da tilacoidi e tilacoidi intergrana che tiene insieme i grana.
Inoltre, i cloroplasti rendono i tessuti del tipico colore verde delle piante.
I cromoplasti, invece, assumono un colore diverso del verde, si trovano nelle cellule epidermiche, soprattutto
nei fiori e nei frutti. Alcuni cromoplasti provengono dai cloroplasti, che raggiungendo la maturità cambiano
colore e non assolvono più alla funzione fotosintetica, un esempio lampante sono i frutti che cambiano
colore in base alla maturità, questo appunto perché sono composti da cromoplasti.
I leucoplasti non hanno pigmento, di solito tendono al bianco, quindi si trovano nelle radici e nei tessuti non
fotosintetici delle piante. La loro funzione principale è di riserva, e quando esaspera la funzione di
immagazzinazione scorte diventa amiloplasto (amido come contenuto principale).
Questi tre organuli non si trovano mai contemporaneamente in un’unica cellula.
 Parete cellulare
La parete cellulare è una componente esclusiva delle cellule vegetali, le sue principali funzioni sono:
protezione della cellula, conferire forma alla cellula, bilancio della pressione osmotica del succo cellulare.
Tuttavia, non funge da barriera di protezione in quanto può essere attraversata da qualsiasi sostanza idrofila
o idrofoba.
La parete cellulare, non possedendo degli enzimi per auto costruirsi si forma dall’interno verso l’esterno. La
formazione della parete è strettamente collegata alla divisione cellulare, i polisaccaridi che servono per la
parete cellulare, sono sintetizzati nel citoplasma dal reticolo endoplasmatico rugoso e poi trasportati a
ridosso della membrana plasmatica grazie al complesso del Golgi, in questo modo le cellule a ridosso della
membrana plasmatica iniziano a dividersi, durante i primi stadi della divisione vi si presenta il fragmoplasto
e la formazione di microtubuli che sposteranno i cromosomi alle periferie delle cellule, per la formazione
della parete cellulare si forma un setto di separazione, che divide le due cellule figlie, all’interno del quale vi
si trova la lamella mediana. Le due cellule figlie, durante l’accrescimento embrionale, costruiscono per loro
conto una sottile parete cellulare a ridosso della membrana, chiamata parete primaria (formata da
emicellulosa e matrice), quindi accrescimento per intuscepzione delle lamelle. Quando le cellule accrescono,
per raggiungere le dimensioni della madre, la parete accresce per distensione, e una volta che la cellula
raggiunge le sue dimensioni finali, questa provvede a rafforzarsi ulteriormente incrementando lo spessore
della parete, costituendo così la parete secondaria, apponendo dall’interno altre lamelle di polisaccaridi,
infatti mentre per la parete primaria si parla di accrescimento per intuscepzione, per quanto riguarda la
parete secondaria vi si presenta l’accrescimento per apposizione.
Nelle cellule adulte dei tessuti meccanici nei tessuti vascolari (vasi, trachee, tracheidi) oltre a parete primaria
e secondaria vi è anche la parete terziaria, questa contiene: uno strato S1 a contatto con la parete primaria,
uno strato intermedio S2, uno strato interno S3 e uno strato verrucoso che deriva dalle incrostazioni dei
residui del citoplasma, questo si deposita prima della morte della cellula.
 Incrostazioni parete cellulare
Alcune cellule, in formazione del tessuto che vanno a formare, sono impregnate da sostanze specifiche.
Queste sostanze sono: cutina, cuticola, suberina, lignina e Sali minerali.
La cutina, essendo una sostanza idrofoba, conferisce impermeabilità alla cellula, rendendola molto cerosa.
La cuticola impregna i tessuti vegetali e le cellule vive.
La suberina è una sostanza molto simile alla cutina, infatti anche essa è impermeabile, questa sostanza è
usuale ritrovarla nelle cellule morte, come ad esempio nelle cellule della corteccia.
La lignina è anch’essa una sostanza idrofoba, ricca di fenoli, questa impregna le pareti cellulari che
costituiscono i tessuti meccanici ed i tessuti di conduzione, se il processo di impregnazione è totale porterà
la cellula alla morte, poiché andrà ad interrompere i canali plasmodesmici impregnandoli.
L’impregnazione di Sali minerali invece è tipica delle graminacee.

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