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Coltivare le Orchidee

A.E.R.A.D.O. - Associazione Emiliano Romagnola Amici Delle Orchidee


Carta d’Identità
Dominio: Eukaryota
Regno: Plantae
Divisione: Magnoliophyta (o Angiospermae)
Classe: Liliopsida (o Monocotyledones)
Ordine: Orchidales (class. Cronquist) o Asparagale (class. Angiosperm Phylogeny
Group)
Famiglia: Orchidaceae
Genere: Esistono circa 770 generi di orchidee spontanee nel mondo (es.
Phalaenopsis, Cymbidium, ecc.)
Specie: Si stimano circa 20.000 specie di orchidee spontanee nel mondo (es.
di Phalaenopsis esistono circa 65 specie botaniche mentre di Dendrobium si
stimano circa 1.600 specie botaniche)
Ibridi: Creati dall’uomo incrociando piante dello stesso genere o di generi
compatibili (es. Cattleya e Laelia). Negli ultimi 150 anni si stima siano stati
creati più di 100.000 ibridi di orchidea
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Orchidee nel mondo
1. Regioni temperate (es. Cypripedium)
2. Messico (es. Laelia)
3. Caraibi (es. Encyclia)
4. America Centrale (es. Oncidium)
5. Regione Andina (es. Masdevallia)
6. Bacino dell’Amazzonia (es. Cattleya,
Epidendrum, Odotoglossum)
7. Patagonia (es. Codonorchis)
8. Mediterraneo (es. Orchis)
9. Africa centrale (es. Bulbophyllum)
10. Sud Africa (es. Disa)
11. Madagascar (es. Angraecum)
12. Sud Asia (es. Paphiopedilum)
13. Cina Centrale (es. Cymbidium)
14. Giappone e Corea (es. Sedirea)
15. Sudest Asiatico (es. Phalaenopsis,
Dendrobium, Vanda)
16. Australia Occidentale (es. Caladenia)
17. Australia Orientale (es. Pterostylis)

(Fonte: Oregon Orchid Society)

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Apparato radicale

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Schematizzazione della crescita delle orchidee epifite

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Struttura del fiore

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Capsule e semi

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Fattori di coltivazione – temperatura

DA CLIMA FREDDO DA CLIMA TEMPERATO DA CLIMA CALDO


Max giorno 22-27°C Max giorno 25-30°C Max giorno 28-32°C
Min notte 8-10°C Min notte 13-16°C Min notte 15-18° C
Cymbidium, Masdevalia, Brassavola, Cattleya, Phalaenopsis, Vanda
Miltonia, Odontoglossum, Dendrobium, Epidendrum,
Oncidium, Paphiopedilum Laelia, Paphiopedilum
(foglie verdi) (foglie screziate)

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Fattori di coltivazione – umidità

Giorno Notte

Fine autunno, inverno 50% 70%

Altri periodi dell’anno 60% 80%

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Fattori di coltivazione – la luce (1)

L’intensità della luce è inversamente proporzionale al quadrato della distanza dalla sorgente (supposta molto piccola
rispetto al raggio dell’onda)
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Fattori di coltivazione – la luce (2)

Paphiopedilum 8.000 – 10.000 lux

Phalaenopsis 10.000 – 12.000 lux

Cattleya 20.000 – 25.000 lux

Cymbidium 25.000 – 30.000 lux

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Fattori di coltivazione – ventilazione

Mantenere un buon ricambio di aria attorno alle orchidee aiuta a prevenire l’insorgenza di patologie fungine.

Nelle abitazioni, può essere sufficiente creare una corrente d’aria aprendo un paio di finestre.
ATTENZIONE: soprattutto in inverno, evitare che l’aria fredda esterna vada ad investire direttamente le piante.
In alternativa si possono utilizzare piccoli ventilatori o ventilatori a pale da soffitto.

Nelle serre, si ricorre ad aperture sul colmo della serra o a ventilatori spesso abbinati a sistemi di raffrescamento.

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Annaffiature – Le 10 Regole d’Oro
1. Le orchidee epifite vanno annaffiate solo quando il substrato è bene asciutto (vaso più leggero). Per le orchidee
terrestri, invece, è bene che il substrato non si secchi completamente.
2. Si annaffia al mattino, per consentire all’eccesso di acqua di asciugarsi prima di sera.
3. Annaffiare in giornate soleggiate.
4. Non lasciare ristagni d’acqua a contatto con le radici alla base del vaso.
5. Utilizzare acqua con basso tenore di calcare. L’ideale è l’acqua piovana ma si può utilizzare acqua da osmosi
inversa o acqua distillata miscelata con acqua dell’acquedotto.
6. Nel caso si utilizzi l’acqua da acquedotto, lasciarla «riposare» per un giorno o due in un recipiente aperto a bocca
larga per consentire al cloro di evaporare.
7. Utilizzare acqua a temperatura ambiente o tiepida (sui 25-30 °C).
8. Quando annaffiate, bagnate bene (per ogni vaso occorre una quantità d’acqua almeno pari al volume del vaso).
9. Con temperature un po’ basse, evitare di bagnare le foglie (nella Phalaenopsis assicurarsi sempre di non lasciare
acqua nelle ascelle delle foglie e nel centro della pianta).
10. Alcune specie di orchidee hanno uno spiccato periodo di riposo invernale durante il quale non vanno bagnate.

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Cosa controllate quando acquistiamo un’orchidea
1. Quando acquistate una specie botanica per prima cosa assicuratevi che sia provviste del cartellino con il nome
della specie, per poter facilmente risalire alle sue esigenze.
2. Per essere certi che un’orchidea sia sana osservate poi attentamente le radici più superficiali: quelle sane sono
intatte e di colore bianco o grigio chiaro. Non acquistate perciò piante con radici scure e di brutto aspetto. Potete
anche scuotere leggermente l’orchidea per verificare che sia ben «ancorata» al substrato di coltivazione; se è ben
fissa le radici sono sicuramente sane e potete procedere all’acquisto. Anche gli pseudobulbi, nelle specie dove
sono presenti, devono essere belli turgidi e senza segni di marciume, che nella maggioranza dei casi si presenta
sotto forma di macchie scure.
3. Osservate con particolare attenzione anche le foglie, che devono essere prive di macchie nere o gialle e con la
punta integra.
4. Se acquistate piante fiorite su ogni infiorescenza devono esserci almeno due-tre fiori già ben aperti in modo da
poterne individuare il colore. Non scegliete esemplari di orchidea con le infiorescenze ancora poco sviluppate;
correreste il rischio di veder cadere i boccioli per eventuali sbalzi di temperatura. Anche nelle specie che portano
un solo fiore per stelo, ci devono sempre essere, per lo stesso motivo, almeno uno-due fiori sbocciati.
5. Nel caso desideriate acquistare dei bulbi di orchidee terrestri (es. pleione o bletilla) assicuratevi che non siano
raggrinziti. I bulbi non devono essere germogliati, affinché possano svilupparsi regolarmente solo una volta
interrati (ricordatevi di piantarli subito, oppure conservateli in cantina o in un altro locale fresco, perché il caldo di
casa potrebbe disidratarli o farli germogliare precocemente).

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Dove coltivare le orchidee

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Metodi di coltivazione
String garden

Vaso

Cestino
A radice
Zattera nuda

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Substrati di coltivazione

Corteccia
(bark)

Argilla
espansa

Sfagno

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Il rinvaso
Rinvasare quando:
1. Il substrato è deteriorato e non si asciuga più bene fra
un’annaffiatura e l’altra;
2. La pianta mostra sintomi di marciume radicale o altre malattie
delle radici;
3. La pianta è cresciuta troppo per il vaso in cui si trova.

Tranne che per il caso 2, rinvasare preferibilmente in primavera,


quando spuntano le nuove radici.

Dopo il rinvaso, sospendere le annaffiature per un paio di settimane


(nebulizzare la parte superiore del substrato e la pagina inferiore delle
foglie)
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Nutriamo le nostre orchidee – I concimi
Azoto Fosforo Potassio Utilizzo
(N) (P) (K)
20 20 20 Concime bilanciato da usare tutto l’anno
30 10 10 Concime ad alto titolo di azoto da usare in primavera, alla ripresa vegetativa
10 30 20 Concime da utilizzare durante la fioritura e per stimolare la radicazione dopo un rinvaso
Nitrato di Calcio Per rinforzare la pianta ogni tre mesi circa
Concimare solo durante la stagione vegetativa, non durante l’eventuale periodo di riposo (se presente).
Si concime con substrato bagnato (prima si annaffia e subito dopo si concima) con una soluzione di concime idrosolubile
alla dose di 1 g/litro (2 g/litro per Cymbidium, Vanda e Phalaenopsis; 0,5 g/litro per Paphiopedilum).

Un grammo è circa mezzo cucchiaino da caffè raso.

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Malattie delle orchidee
Fisiopatie: dovute a Virosi: sono incurabili
eccessi idrici o scarsa ma fortunatamente
irrigazione, scarsa poco frequenti (es.
umidità ambientale, virus del mosaico
scarsa illuminazione, tabacco)
eccessi di luce

Patologie fungine:
marciumi da Rhizoctonia,
Pythium, Phytophtora e
Sclerotium; avvizzimento
da Fusarium; macchie Batteriosi: spesso letali,
fogliari da Cercospora derivanti da batteri come
Pseudomonas cattleyae,
Erwinia cypripedii e
Erwinia carotovora

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I nemici delle orchidee

Cocciniglia
cotonosa Afidi

Lumache e
limacce Ragnetto
Cocciniglia a rosso
scudetto

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Bibliografia in lingua italiana

• Orchidee. Caratteristiche e tecniche di coltivazione: Walter Richter – Edagricole (1979)


• Le Orchidee: Rebecca Tyson Northen – Rizzoli (1981)
• Orchidee. Come coltivarle e propagarle in casa: Mario Dalla Rosa – Reda edizioni per l’agricoltura (1989)
• Orchidee. 160 orchidee da conoscere e coltivare: ALO Associazione Laziale Orchidee – Edagricole (2001)
• Il grande libro delle orchidee: Magali Martija-Ochoa – De Vecchi Editore (2002)
• Orchidee. Cure colturali, generi e specie: Stefano Milillo, Gianmaria Conte – Giunti Demetra (2006)
• Orchidee. Conoscere, riconoscere e coltivare le varietà più importanti del mondo: Vito Viganò – De Agostini (2008)
• Phalaenopsis e le varietà di orchidee più amate: Giancarlo Pozzi – Edizioni del Bardo (2011)
• Orchidee. Come coltivarle in appartamento: Chiara Russino – Edizioni zerotre (2013)
• Orchidee d'Italia. Guida alle orchidee spontanee: GIROS Gruppo Italiano per la Ricerca sulle Orchidee Spontanee – Il Castello (2016)

Aerado - Associazione Emiliano Romagnola Amici Delle Orchidee


Via Toscana, 19, 40141 Bologna
Vieni a trovarci in serra tutte le domeniche mattina dalle 10.00 alle 12.30

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