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L'Erbario di Officinaverde

Nome comune: Cartamo lanato


Nome scientifico: Carthamus lanatus L. Classe: Magnoliopsida Sottoclasse: Asteridae Ordine: Asterales Famiglia: Asteraceae

Descrizione
(Da Gualtiero Simonetti - Marta Watschinger : Guida al riconoscimento delle erbe di campi e prati - Illustrati Mondadori) (=Kentrophyllum lanatum DC.) Zafferanone. Il genere deriva forse il suo nome da voce araba che significa "tingere". Pianta annua, con foglie basali lirate, quelle sul fusto sono partite e spinose; i capolini terminali, di 2 cm di diametro, sono avvolti da brattee spinose; i fiori tubulosi hanno corolle gialle, gli acheni portano un breve pappo di peli e squame. Fioritura:Giugno-Agosto. Vive negli incolti aridi, lungo i ssentieri, sulle coste fino al piano collinare. Diffusa soprattutto nell'Europa meridionale.

Da http://www.funghiitaliani.it/index.php?showtopic=27368: Sinonimi: Carducellus lanatus Moris; Kentrophyllum lanatum DC.; Kentrophyllum turbinatum Gasparr. (incl.) Nome italiano: Zafferanone selvatico Nome inglese: Woolly distaff thistle SISTEMATICA Regno: Plantae Tipo: Spermatophyta (piante con semi) Sottotipo: Angiospermae (piante con fiori) Classe: Dicotyledones Sottoclasse: Asteridae Ordine: Asterales Famiglia: Asteraceae DESCRIZIONE: Pianta erbacea annuale (talvolta biennale) alta fino a 1 metro, con fusto tomentoso, eretto, ramoso in alto, foglie cauline pennatosette, spinose. I capolini sono isolati allestremit dei rami e sono formati da fiori tutti tubulosi, gialli. Forma biologica: T scap Periodo di fioritura: VI-VIII Altitudine minima: 0 Altitudine massima: 1300 Regioni in cui presente: FRI VEN TRE LOM PIE LIG EMI TOS MAR UMB LAZ ABR MOL CAM PUG BAS CAL SIC SAR Frequenza al Nord: R Frequenza al Centro: C

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Frequenza al Sud: C Frequenza nelle Isole: C Habitat: Luoghi incolti aridi Corologia: Euri-Medit.

Da http://www.actaplantarum.org/floraitaliae/viewtopic.php?t=11944: Zafferanone selvatico, cartamo lanato, cardo capraio. Forma Biologica: T scap - Terofite scapose. Piante annue con asse fiorale allungato, spesso privo di foglie. Descrizione: Pianta erbacea annuale, simile a un cardo, alta 30 - 60 cm , vischiosa, glandulosa e di odore sgradevole. Fusto eretto, ramoso, da giovane ricoperto da lanugine ragnatelosa poi caduca. Foglie basali picciolate, di forma lirato-partite, coriacee con 3 - 8 paia di segmenti dentato - spinosi; le cauline pennato - laciniate, amplessicauli con lunghi denti spinosi inseriti ad angolo acuto; le superiori involucrali, sessili arcuate, patenti e semiabbraccianti l'involucro. Capolini solitari, ovoidi, posti all'apice del ramo e superati da brattee pungenti; quelle involucrali esterne sono dentato pungenti lunghe 1,5 volte le medie e quasi tutte erette. Fiori giallo oro 20 (-30) mm tubulosi con 5 sottili lacinie (2 cm) e con antere e stami gialli superanti le ligule. Acheni periferici (2-5) 3-4 (5-2) x (3,5) 4-5 (6) mm , tetragoni, ovoidi e senza pappo, gli interni lisci e con pappo di squame lineari color giallo paglierino. Tipo corologico: Steno-Medit. - Specie con areale limitato alle coste mediterranee, (area dell'Olivo). Antesi: Giugno - Agosto Distribuzione in Italia: Presente in tutte le regioni tranne la VDA. Segnalata per errore in Lombardia. Habitat: Incolti aridi, vigne, uliveti da 0 a 1300 m. Note di Sistematica: Il genere fu istituito da Linneo nel 1735 e nella nostra flora rappresentato da 5 specie e 3 sottospecie. Si pu confondere con C. lanatus L. da cui si distingue per le foglie cauline inserite ad angolo acuto; le squame involucrali esterne lunghe 1,5 volte le medie, corolla giallo intenso e antere gialle. Tassonomia filogenetica Magnoliophyta Eudicotiledoni Asteridi OrdineAsterales TribCarthameae Etimologia: Probabilmente il nome del genere deriva dall'arabo "qurtum" o "qortum" che significa "zafferano" in allusione ai pigmenti gialli contenuti nei fiori( specialmente riferito a C. tinctorius L.). l'epiteto della specie e sottospecie si riferisce all'aspetto vellutato e lanoso del fusto.

Propriet
(Da Gualtiero Simonetti - Marta Watschinger : Guida al riconoscimento delle erbe di campi e prati - Illustrati Mondadori) Erano tenute in considerazione le propriet medicinali risolventi e antisettiche. Specie affine, ma non simile, perch con foglie ovali appena spinulose, capolini di fiori rosso-aranciati, Carthamus tinctorius L.; veniva utilizzata un tempo come colorante giallo e per l'olio estratto dai frutti.

Da http://www.actaplantarum.org/floraitaliae/viewtopic.php?t=11944: Propriet ed utilizzi: Specie officinale Le foglie e i fiori raccolti a giugno - luglio hanno azione stomachica, antisettica, antinfiammatoria intestinale, sudoripara, diuretica e febbrifuga. Con l'olio di semi si possono fare delle frizioni antireumatiche. L'olio non raffinato agisce come purgante. Nella medicina popolare, gli estratti acquosi, venivano impiegati contro l'incontinenza urinaria e per uso esterno contro le malattie della pelle e le emorroidi.

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Curiosit: Utilizzato come pianta ornamentale insieme a C. tinctorius e C. caeruleus. L'uso dell'arte di tingere i tessuti risale agli Egiziani e i Babilonesi che ricavavano dai semi dal cartamo (tinctorius) anche un olio pregiato perch insaturo.

Officinaverde.altervista.org

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