Biodiversità di specie
La diversità a livello di specie si riferisce alla varietà delle specie in un determinato ambiente . Gli
aspetti di questa diversità possono essere valutati in vari modi, la maggior parte dei quali rientra nei
tre seguenti tipi di misurazione:
- ricchezza di specie;
- abbondanza di specie;
- diversità tassonomica o filogenetica
Il numero delle specie viene definito con l’espressione “ricchezza di specie” e costituisce una delle
possibili misure della biodiversità di un luogo; esso può essere anche utilizzato come termine di
paragone con altre zone. La ricchezza di specie viene considerata come la misura generale della bio-
diversità più semplice e facile da valutare anche se non può che rappresentare una stima approssi-
mativa e incompleta della variabilità presente tra i viventi.
La stima della ricchezza di specie considera il numero di specie presenti in una data area. La ric-
chezza varia geograficamente: nei climi caldi generalmente vivono un maggior numero di specie ri-
spetto a quelli freddi così come nelle zone più umide vi è un maggior numero di specie rispetto al-
le zone secche. Nelle foreste tropicali in cui crescono le foreste pluviali costituite generalmente da
più strati di vegetazione e dove a livello di suolo c’è la presenza di molte varietà di piante,risulta es-
serci uno dei più alti indici di biodiversità. Si calcola che in queste foreste che coprono il 7% del no-
stro pianeta si trovi almeno il 50% delle specie viventi.
Ogni zona contribuisce alla biodiversità totale sia come numero totale delle specie presenti nella bio-
sfera, ossia parte del pianeta terra in cui sono presenti organismi viventi, sia con la porzione di spe-
cie che si trovano esclusivamente in quella zona. Tali specie sono definite endemiche ( il termine
endemico deriva dalla scienza medica e generalmente viene utilizzato per indicare una malattia li-
mitata a una zona isolata) ovvero presenti esclusivamente nella zona di riferimento