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no dei quali sortirebbe una definizione di Biodiversità condivisibile; ma una definizione, per quan-

to generale, sarebbe comunque riduttiva a tal punto da non essere rappresentativa della stessa di-
versità.
Nel linguaggio comune quando si parla della Biodiversità, si intende semplicemente il numero del-
le specie presenti nel luogo a cui ci si riferisce, tale numero rappresenta quindi la misura della stes-
sa biodiversità nello stesso luogo.

2.1. Biodiversità ecosistemica

L’importanza della tutela degli ecosistemi nella conservazione della Natura e per la tutela delle spe-
cie, a livello Comunitario, è stata riconosciuta con la Direttiva Habitat (92/43/CEE). Ecosistemi par-
ticolarmente a rischio, la cui protezione deve essere un obiettivo prioritario per i Paesi comunitari,
sono ad esempio le praterie di posidonie, le lagune costiere, le torbiere, alcune tipologie di boschi e
foreste, i ghiaioni, i palmeti. Una Direttiva precedente aveva già posto sotto tutela le zone umide
forse perché da sempre considerate luoghi nocivi e poco salutari e sottoposte a bonifica con relati-
va scomparsa di specie altamente specializzate e in pericolo di estinzione.
Così come accade per le specie, ogni Paese individua i propri habitat e la propria biodiversità eco-
sistemica. La valutazione della diversità ecosistemica trova nella definizione dei limiti dell’ecosi-
stema, nella dinamica dei processi evolutivi e nella presenza antropica. i suoi punti critici.
La classificazione dell’immensa varietà di ecosistemi presenti sulla Terra in un sistema gestibile, re-
sta un grosso obbiettivo scientifico, ed è importante per la gestione e conservazione della biosfera.
A livello globale, la maggior parte dei sistemi di classificazione hanno tentato di trovare un com-
promesso fra le complessità dell’ecologia delle comunità ed i parametri troppo semplificati di una
classificazione generale degli habitat. Questi sistemi usano generalmente combinare un tipo di ha-
bitat con un attributo climatico, per esempio, foresta umida tropicale, o pascolo temperato.

Alcuni sistemi inoltre comprendono la biogeografia globale per analizzare le differenze fra regioni
del mondo che presentano caratteristiche climatiche e fisiche molto simili.
Tentativi europei simili hanno portato al completamento di alcuni progetti come il CORINE Bioto-
pes, e la classificazione EUNIS.
La stima della diversità ecosistemica è ancora agli esordi; a livello nazionale anche APAT in colla-
borazione con le Università sta compilando la lista degli habitat presenti sul territorio nazionale.

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