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RIASSUNTO
ABSTRACT
1. INTRODUZIONE
2. AREA DI STUDIO
2.1 Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi (PNFC)
2.1.1. Geologia
2.1.2. Clima
2.2 Alpe di Catenaia (AC)
2.2.1. Geologia
2.2.2. Clima
2.3 Alpe della Luna (AL)
2.3.1. Geologia
2.3.2. Clima
3. METODI
3.1 Rilevamenti Fitosociologici
3.2 Analisi dei dati
4. RISULTATI E DISCUSSIONI
4.1 Classe Agrostietea stoloniferae
4.2 Aggruppamento a Carex hirta L.
4.3 Carici otrubae-Juncetum inflexi Minissale & Spampinato 1986
4.4 Equiseto palustris-Juncetum effusi Minissale & Spampinato 1990
4.5 Classe Galio-Urticetea
4.6 Phalarido-Petasitetum hybridi Schwick. 1933
4.7 Classe Montio-Cardaminetea
4.8 Aggruppamento a Cardamine amara L.
4.9 Aggruppamento a Caltha palustris L.
4.10 Caricetum remotae Kästner 1941
4.11 Classe Phragmito-Magnocaricetea
4.12 Beruletum erectae Roll 1938
4.13 Nasturtietum officinalis Seibert 1962
4.14 Glycerietum fluitantis Nowiński 1930
4.15 Glycerietum notatae Kulczyñski 1928
4.16 Sparganietum erecti Roll 1938
5. ASPETTI DI CONSERVAZIONE
6. CONCLUSIONI
7. BIBLIOGRAFIA
8. ALLEGATI
RIASSUNTO
Le aree umide rappresentano habitat dal notevole valore naturalistico e conservazionistico, poiché
possono essere costituite da specie vegetali rare e permettere la sopravvivenza di numerose specie
animali tra cui pesci, anfibi, uccelli e insetti. Nonostante l'importanza dal punto di vista botanico di
tali zone, gli studi che le hanno interessate nelle zone dell'Appennino Aretino e Tosco-Romagnolo
sono poco numerosi, soprattutto per la loro scarsa superficie sul territorio interessato. Questa tesi
vuole focalizzarsi sulla vegetazione delle zone umide di tali aree, realizzando una classificazione
delle comunità elofitiche e palustri, e successivamente evidenziando fitocenosi di habitat di
interesse conservazionistico secondo la Direttiva 92/43 CEE e/o le legislazioni di Toscana ed
Emilia-Romagna ( L.R. 56/2000 e 2/77).
Lo studio, realizzato con il metodo fitosociologico, è stato effettuato tramite la realizzazione di 172
rilievi sul campo, di cui 92 oggetto di questa tesi. Attraverso l'analisi dei dati tramite classificazione
gerarchica agglomerativa e determinazione floristico-sociologica è stato possibile riconoscere 9
associazioni e 4 aggruppamenti, facenti parte di 5 classi fitosociologiche (Agrostietea stoloniferae,
Galio-Urticetea, Montio-Cardaminetea, Phragmito-Magnocaricetea). E' stata evidenziata la
presenza di una tipologia di habitat di interesse comunitario ai sensi della Direttiva Habitat
92/43/CEE: il 6430 (Bordure pianiziali, montane e alpine, di megaforbie idrofile). Sono invece
inquadrabili in habitat di interesse regionale secondo la L.R. 56/2000 della regione Toscana e la
L.R. 2/1977 della regione Emilia Romagna 3 associazioni (Glycerietum fluitantis, Glycerietum
notatae, Sparganietum erecti) attribuibili all’alleanza Glycerio-Sparganion, che rientreranno nelle
“Formazioni elofitiche delle acque correnti”. Il seguente studio ha permesso di evidenziare la
grande biodiversità e pregio conservazionistico di queste zone umide, in aree molto studiate dal
punto di vista della vegetazione forestale e prativa, ma ad oggi poco studiate per la vegetazione
elofitica, sottolineando la criticità della loro salvaguardia, minacciata da fattori naturali e
antropogenici.
ABSTRACT
Wetlands are habitats of great importance, naturalistic and conservation-wise, since they can contain
rare plant species and allow the survival of various animal species such as birds, fishes, insects and
amphibians. Despite their botanical importance, studies in the Aretino and Tosco-Romagnolo
Apennines are poor. This thesis is intended to focus on this topic, creating a helophyte and marsh
communities classification, once to highlight plant communities of conservation value, regarding
Direttiva 92/43 CEE o le L.R. 56/2000 e 2/77. The study, accomplished with the phytosociological
method, was carried out through the realization of 173 surveys on the field, of which 93 are the
subject of this thesis. Through data analysis using agglomerative hierarchical classification, and
floristic-sociological determination, it was possible to recognize 9 associations and 4 groupings,
included in 5 phytosociological classes (Agrostietea stoloniferae, Galio-Urticetea, Montio-
Cardaminetea, Phragmito-Magnocaricetea). It is highlighted the presence of a habitat of regional
interest regarding Direttiva Habitat 92/43/CEE: 6430 (Hydrophilous tall herb fringe communities of
plains and of the montane to alpine levels). Habitat of regional interest regarding L.R. 56/2000 and
L.R. 2/1977 “Helophytic formation of running waters” includes 3 associations (Glycerietum
fluitantis, Glycerietum notatae, Sparganietum erecti) attributable at the Glycerio-Sparganion
alliance. The following study consented to emphasize the great biodiversity and conservation value
of these areas, underlining the criticity of their well-being, threatened by both natural and
anthropogenic factors.
1. INTRODUZIONE
Fig. 1 - Particolare dell’area di studio (A) con localizzazione geografica in Italia (B). Le sigle
corrispondono alle località censite (come indicato nei paragrafi successivi). 1) Parco Nazionale
delle Foreste Casentinesi; 2) Alpe di Catenaia; 3) Alpe della Luna.
2.1.1. Geologia
Il versante toscano presenta una situazione di relativa disomogeneità caratterizzata da arenarie
silicee, con percentuali esigue di calcare, scisti siltosi e in misura minore da marne e arenarie fini
silicee e calcaree. La parte sud-orientale del parco, nel versante toscano (rilievi della Verna) è
costituita da calcare della serie dell'Alberese. Mentre la zona romagnola presenta maggiore
omogeneità, con formazioni marnoso-arenacee, brecce calcaree e calcari marnosi (Viciani &
Agostini, 2008). I suoli formati su arenaria presentano media profondità, con efficaci capacità
drenanti, poveri di carbonati, da alcalini ad acidi, mentre i suoli su rocce marnoso-arenacee sono più
sottili, variabilmente ricchi di carbonati, con componente argillosa e reazione alcalina. Mentre sul
calcare Alberese i suoli presentano ricchezza di carbonati, situazioni alcaline o sub-alcaline e buon
drenaggio (Bini et al., 1982).
2.1.2. Clima
Nel parco sono presenti varie stazioni termo-pluviometriche: Camaldoli e Campiglia, poste a
maggior quota (1100 m), Corniolo, Badia Prataglia, Stia e La Verna, poste ad altitudini inferiori. Le
temperature medie annue delle stazioni più elevate sono comprese tra 8 e 8,8° C, con elevate
precipitazioni (1750 mm/anno), che raggiungono massima intensità nel periodo ottobre-febbraio, e
minima in giugno-agosto. Complessivamente possiamo definire il clima dell'area come montano,
senza però presentare caratteri da poterlo associare ad oceanico o continentale. Gli inverni si
presentano come relativamente rigidi, con estati fresche ed umide ed escursione termica modesta
(Viciani & Agostini, 2008).
2.2.1. Geologia
Alle quote più alte del versante orientale dell'Alpe di Catenaia la litologia è caratterizzata da
arenarie silicee e percentuali esigue di calcare (Macigno del Chianti). Il versante occidentale,
invece, insieme a quello orientale a quote inferiori, è costituito da scisti siltosi e in minor misura da
marne ed arenarie fini, silicee e calcaree. Nella parte nord-orientale vi è un'esigua area che presenta
affioramenti di calcare Alberese. I suoli su arenaria presentano suoli profondi con profilo A(B)C,
con presenza esigua di carbonato e scheletro, da alcalini ad acidi.
I substrati marnoso-arenacei e argille siltose invece presentano suoli sottili, variabilmente ricchi di
carbonati e neutri (Bini et al., 1982).
2.2.2. Clima
Data la mancanza di stazioni metereologiche nell'area dell'Alpe di Catenaia, i dati relativi ad essa
sono ricavati dalla stazione di Pieve S. Stefano, nel fondovalle dell'Alta Valtiberina. Quest'ultima,
secondo la classificazione di Thornthwaite & Mather (1957), svolta nell'area da Bigi, Rustici
(1984), Pieve S. Stefano presenta un clima mesotermico suboceanico umido con lieve deficit estivo.
Essa però non è rappresentativa della nostra area in esame in quanto posta a 431m s.l.m. e la quota
media è di molto maggiore. Ciò significa che la temperatura è in realtà minore e le precipitazioni
maggiori, presentando somiglianze col clima della Verna, che si differenzia da Pieve S. Stefano per
una maggior continentalità (Viciani & Gabellini, 2005).
2.3.1. Geologia
Nell'area sono presenti varie tipologie litologiche, quali: argille siltose, marne, il Macigno del
Mugello (marnoscisti, argilloscisti siltosi e arenarie quarzoso-feldspatiche). Sono inoltre presenti
brecciole calcaree, arenarie, calcareniti, formazioni marnoso-arenaceee e calcare dell'Alberese
(Raffaelli & Rizzotto, 2013).
2.3.2. Clima
Il territorio dell’Alpe della Luna è caratterizzato da clima temperato-oceanico, con termotipo da
collinare a montano e ombrotipo da subumido ad umido. Continentalità piuttosto accentuata, Il
carattere di continentalità è abbastanza accentuato, con possibilità di gelate tardive e condizioni di
umidità poco elevate (Angiolini et al., 2005).
3. METODI
3) Stima della copertura totale individuando la percentuale di area coperta da vegetazione (erbacea,
arborea, arbustiva) che proietta la propria ombra, con valori compresi tra 0 e 100%. 4) Redazione di
una scheda in cui vengono annotati i dati relativi all'area di campionamento (Numero rilevamento,
Operatore, Data, Regione, Comune, I.G.M., Località, Esposizione, Coordinate, Altitudine,
Inclinazione, Substrato geologico, Formazione vegetale, etc.), e indicate tutte le specie di piante
vascolari presenti nell'area. 5) Attribuzione di un valore di copertura per ciascuna specie, stimato e
attribuito seguendo la scala di Braun-Blanquet (Vedi Tab. 2).
Classe Galio-Urticetea
Vegetazione nitrofila, principalmente perenne o terofitica, da antropogena a naturale, legata ad
ambienti da mesofili a più o meno igrofili per umidità edafica e/o per ombreggiamento (Biondi et
al., 2014).
Classe Montio-Cardaminetea
Vegetazione nitrofila, principalmente perenne o terofitica, da antropogena a naturale, legata ad
ambienti da mesofili a più o meno igrofili per umidità edafica e/o per ombreggiamento (Biondi et
al., 2014).
Classe Phragmito-Magnocaricetea
Comunità perenni elofitiche che colonizzano ambienti paludosi, lacustri e fluviali, su suoli da
eutrofici a meso-oligotrofici, di acque dolci e salmastre (Biondi et al., 2014).
5. ASPETTI DI CONSERVAZIONE
L'analisi svolta in questa tesi ha permesso di identificare 4 associazioni incluse in liste di
protezione.
Il Phalarido-Petasitetum hybridi Schwick. 1933 è inserito tra gli habitat di interesse comunitario ai
sensi della Direttiva Habitat 92/43/CEE, con Codice Natura 2000 6430: “Bordure pianiziali,
montane e alpine, di megaforbie idrofile” che include le comunità di orli boschivi, igro-nitrofile, dal
considerevole apparato fogliare, diffuse al margine di corsi d’acqua.
Tre associazioni attribuibili all’alleanza Glycerio-Sparganion sono invece incluse tra gli habitat di
pregio naturalistico meritevoli di conservazione a livello regionale come “Formazioni elofitiche
delle acque correnti” secondo la LR 56/2000 della Toscana e il DPG/2015/2848 dell’Emilia
Romagna, in quanto minacciate da fenomeni legati all’eutrofizzazione dei corpi d'acqua adiacenti le
comunità, o una loro variazione del flusso idrico. Si tratta di: Glycerietum fluitantis, che in Italia è
una comunità vegetale piuttosto rara e frammentaria (Landucci et al., 2013); Glycerietum notatae,
frequente in Italia, censita da molti autori dal livello del mare alle montagne (Landucci et al., 2013);
Sparganietum erecti è piuttosto comune in Italia, soprattutto al centro-nord; queste ultime due,
anche se segnalate in diverse zone d’Italia, sono comunque soggette a rarefazione in funzione dei
numerosi rischi a cui sono sottoposte le zone umide in generale.
Inoltre tra le specie censite nei rilievi della mia tesi, è presente un gruppo abbastanza nutrito (13)
che rientrano nella lista delle entità vegetali di interesse regionale e meritevoli di conservazione
secondo la Legge regionale n. 56 del 6 aprile 2000 della Regione Toscana:
6. CONCLUSIONI
L’indagine vegetazionale svolta in questa tesi ha permesso di riconoscere e classificare 9
associazioni e 3 aggruppamenti appartenenti a 4 classi fitosociologiche, evidenziando una buona
diversità fitocenotica delle aree umide dell’Appennino Aretino e Tosco-Romagnolo, accompagnata
da una vasta diversità di specie elofitiche, 13 delle quali di interesse regionale secondo la Legge n.
56 del 6 aprile 2000 della Regione Toscana. Tra le cenosi censite, 4 (pari al 30% del totale) sono di
importante valore conservazionistico ed incluse in liste di attenzione a livello europeo e/o regionale:
Infine, il presente lavoro di tesi ha messo in luce problematiche nell’applicazione di criteri
conservazionistici stabiliti a livello europeo e non tenenti conto di contesti nazionali (Angiolini et
al., 2016). Un esempio nel materiale qui analizzato è rappresentato dal mancato inserimento delle
cenosi a Caltha palustris tra gli habitat meritevoli di tutela nella Direttiva Habitat a causa del loro
baricentro di distribuzione incentrato nel Centro-Nord Europa, dove risultano comuni e diffuse,
mentre sono fragili e minacciate in Europa meridionale, dove sono prossime al limite di
distribuzione. Un' alternativa potrebbe essere l'implemento delle norme relative la conservazione a
livello locale, stabilendo gli habitat di interesse regionale usando strumenti legislativi
regionali/locali (Angiolini et al., 2016). L'espansione delle leggi regionali al fine di includere anche
le cenosi a Caltha palustris, permetterebbe a questa comunità vegetale di godere di protezione,
perlomeno a livello locale.
La presente tesi contribuisce a confermare come lo studio delle comunità vegetali ricopra un ruolo
importante nella conoscenza naturalistica di un territorio. Tale ruolo diviene ancor più rilevante per
comunità legate a zone come quelle umide, estremamente minacciate e con areale ridotto e
frammentario all’interno di territori dominati da altri tipi di vegetazione, come nel caso
dell’Appennino Aretino e Tosco-Romagnolo. Tale condizione di frammentarietà rappresenta un
fattore aggiuntivo di rischio per il benestare di queste comunità, e la loro conoscenza permette
l’eventuale predisposizione di azioni di tutela della diversità fitocenotica da fattori di rischio
antropogenici e/o naturali.
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8. ALLEGATI
Nr. ril. 1
Località G
Superficie rilevata (mq) 1
Copertura totale (%) 90
Agg. a Carex hirta
Carex hirta L. 4
Specie caratt. unità superiore
Ranunculus repens L. 3
Juncus effusus L. 1
Juncus articulatus L. +
Plantago major L. +
Poa sylvicola Guss. +
Altre specie
Galium palustre L. subsp. palustre 1
Equisetum arvense L. 1
Carex remota L. 1
Carex pseudocyperus L. 1
Fragaria vesca L. 1
Veronica beccabunga L. +
Solanum dulcamara L. +
Eleocharis palustris (L.) Roem. et Schult. subsp. palustris +
Geranium nodosum L. +
Geum urbanum L. +
Salix caprea L. +
Tab. II – Carici otrubae – Juncetum inflexi
Superficie rilevata (mq) 50 100 4 50 10 20 6 3 3 5 3 12 10 6 10 10 10 4 12 50 3 6
Copertura totale (%) 90 ? 90 100 80 85 100 100 90 90 100 100 100 100 100 95 100 100 100 90 90 100
Specie caratt. Carici otrubae – Juncetum inflexi
Juncus inflexus L. + + 2 4 2 3 5 4 4 5 5 5 5 4 3 4 4 4 3 4 1 3
Carex otrubae Podp. r + + + 1 2 1 + 1
s p. caratt. Unità s uperiore
Ranunculus repens L. 2 2 3 2 2 2 2 1 2 + 1 + 2 2 2 2 1 2 2 1 2 2
Juncus effusus L. 2 1 + 2 3 3 4 3
Carex hirta L. + + 1 1 1 r +
Potentilla reptans L. 1 1 + + 1 r
Pulicaria dysenterica (L.) Bernh. + 1 + +
Epilobium parviflorum Schreb. + + +
Trifolium repens L. + +
Alopecurus rendlei Eig. +
Altre s pecie
Mentha aquatica L. subsp. aquatica 3 2 1 1 + 2 2 2 + + r + 1 2
Poa trivialis L. s.l. + + r + + + + 1 + + r +
Rumex conglomeratus Murray r + + 1 + + 1 + + 1 + 1
Holcus lanatus L. + + + + 1 + 1 1 + + + r
Veronica beccabunga L. 1 + r 2 + 1 + 1 2 r
Cardamine amara L. 1 2 2 3 + 1 + 1 1
Hypericum tetrapterum Fr. + 1 1 + 1 1 + +
Galega officinalis L. + + 1 1 1 + + 1
Equisetum palustre L. 1 4 3 2 3 2 +
Myosotis scorpioides L. subsp. scorpioides + + + + + 1 1
Galium mollugo L. subsp. erectum Syme r + r + + 1 r
Glyceria notata Chevall. + + r + +
Equisetum arvense L. 1 r 2 1 r
Juncus articulatus L. 2 2 2 1 1
Epilobium tetragonum L. 1 1 + + +
Eupatorium cannabinum L. subsp. cannabinum 1 1 + + 2
Dipsacus fullonum L. r r + + +
Carex distans L. r + 1 + +
Galium palustre L. subsp. palustre 1 1 2 1
Equisetum telmateia Ehrh. 4 1 1 1
Schedonorus arundinaceus (Schreb.) Dumort + 1 1 +
Epilobium hirsutum L. + 2 1
Tussilago farfara L. 1 r r
Valeriana officinalis L. r r 2
Geranium dissectum L. + r +
Lysimachia punctata L. + 1 +
Medicago lupulina L. r + r
Glyceria fluitans (L.) R.Br. r +
Ranunculus lanuginosus L. r 1
Eleocharis palustris (L.) Roem. et Schult. subsp. palustris 2 1
Plantago major L. + +
Anthoxanthum odoratum L. 1 +
Cirsium vulgare (Savi) Ten. + 2
Epipactis palustris (Miller) Crantz + r
Salix apennina A.K. Skvortsov + r
Ajuga reptans L. r 1
Mentha spicata L. + +
Primula vulgaris Huds. subsp. vulgaris r r
Rubus ulmifolius Schott + +
Trifolium pratense L. 1 +
Carex remota L. +
Sparganium erectum L. s.l. +
Urtica dioica L. subsp. dioica 1
Berula erecta (Huds.) Coville +
Typha latifolia L. +
Agrostis stolonifera L. r
Epilobium montanum L. 1
Cirsium arvense (L.) Scop. +
Bromus hordeaceus L. r
Cirsium creticum (Lam.) D'Urv. subsp. triumfetti (Lacaita) K. Werner 2
Dactylis glomerata L. +
Galium palustre L. subsp. elongatum (C. Presl) Lange 1
Senecio squalidus L. (= Senecio rupestris W.et K.) +
Galium debile Desv. 2
Lolium perenne L. r
Scrophularia umbrosa Dumort. subsp. umbrosa 3
Acer campestre L. +
Carex flacca Schreb. +
Cerastium sp. r
Dactylorhiza sambucina (L.) Soó +
Lathyrus pratensis L. subsp. pratensis +
Phleum bertolonii DC. +
Vicia sp. +
Tab III - Equiseto palustris – Juncetum effusi
Nr. ril. 1 2 3 4
Località P Lid PF PF
Superficie rilevata (mq) 25 10 16 16
Copertura totale (%) 95 100 95 100
Specie caratt. Equiseto palustri – Juncetum effusi
Juncus effusus L. 3 5 4 4
Equisetum palustre L. 1 2
Specie caratt. Unità Superiore
Rumex obtusifolius L. subsp. obtusifolius + + +
Ranunculus repens L. 1 +
Poa trivialis L. s.l. + +
Carex hirta L. + +
Poa sylvicola Guss. + +
Epilobium tetragonum L. + 1
Rumex crispus L. +
Juncus inflexus L. 1
Galium mollugo L. subsp. erectum Syme 1
Agrostis stolonifera L. 1
Epilobium parviflorum Schreb. +
Carex leporina L. 1
Altre specie
Galium palustre L. subsp. palustre 1 1 +
Myosotis scorpioides L. subsp. scorpioides 2 + +
Mentha aquatica L. subsp. aquatica 3 3
Equisetum arvense L. 1 +
Carex remota L. 3 +
Petasites hybridus (L.) G. Gaertn. B. Meyer & Scherb. subsp. hybridus 2 +
Epilobium montanum L. 1 1
Senecio squalidus L. (= Senecio rupestris W.et K.) 1 +
Stellaria graminea L. + r
Veronica beccabunga L. 1
Urtica dioica L. subsp. dioica 1
Nasturtium officinale R.Br. subsp. officinale 1
Equisetum telmateia Ehrh. 1
Peplis portula L. r
Carex sylvatica Huds. subsp. sylvatica +
Elymus repens (L.) Gould subsp. repens +
Galeopsis speciosa Mill. 1
Lolium perenne L. r
Carex pallescens L. +
Cytisus scoparius L. 1
Gnaphalium sylvaticum L. +
Tab. IV – Phalarido-Petasitetum hibridi
Nr. ril. 1 2 3 4 5 6
Località PF PF Mv FE Mv PI
Superficie rilevata (mq) 10 8 15 8 12 9
Copertura totale (%) 95 95 100 100 100 100
specie caratt. Phalarido - Petasitetum hybridi
Petasites hybridus (L.) G. Gaertn. B. Meyer & Scherb. subsp. hybridus 5 4 5 5 4 5
specie caratt. agg. Urtica dioica
Urtica dioica L. subsp. dioica 1 +
specie caratt. unità superiore
Galega officinalis L. 1 +
Epilobium hirsutum L. + 2
Ranunculus lanuginosus L. + 1
Geum urbanum L. 1 +
Carduus personata (L.) Jacq. subsp. personata 2 +
Geranium robertianum L. 1 1
Impatiens noli-tangere L. + +
Milium effusum L. + +
Eupatorium cannabinum L. subsp. cannabinum +
Galium aparine L. r
Epilobium montanum L.
Circaea lutetiana L.
Oxalis acetosella L. +
Salvia glutinosa L. 2
Symphytum tuberosum L. subsp. angustifolium (A. Kern.) Nyman +
Altre specie
Mentha aquatica L. subsp. aquatica 3 2
Juncus inflexus L. 1 1
Geranium nodosum L. + +
Poa trivialis L. s.l. + +
Equisetum arvense L. +
Galium mollugo L. subsp. erectum Syme 1
Solanum dulcamara L. 2
Typha latifolia L. 2 2
Phragmites australis (Cav.) Trin. ex Steud. r
Cirsium arvense (L.) Scop. +
Cirsium creticum (Lam.) D'Urv. subsp. triumfetti (Lacaita) K. Werner 1 1
Anthriscus sylvestris (L.) Hoffm. subsp. sylvestris 1 3
Heracleum sphondylium L. subsp. ternatum (Velen.) Brummit + 1
Silene dioica (L.) Clairv. + +
Ranunculus repens L. 1
Veronica beccabunga L. 2
Rumex conglomeratus Murray +
Cardamine amara L. +
Juncus effusus L.
Equisetum palustre L. 1
Carex remota L.
Hypericum tetrapterum Fr. +
Sparganium erectum L. s.l. +
Juncus articulatus L. +
Berula erecta (Huds.) Coville +
Epilobium parviflorum Schreb. 1
Lycopus europaeus L. subsp. europaeus +
Pulicaria dysenterica (L.) Bernh. +
Dipsacus fullonum L. +
Equisetum telmateia Ehrh. 1
Valeriana officinalis L. 1
Poa sylvicola Guss.
Carex pendula Huds. 1
Dactylis glomerata L. +
Carex ovalis Gooden.
Rubus idaeus L.
Salix caprea L.
Scrophularia umbrosa Dumort. subsp. umbrosa +
Aegopodium podagraria L. 1
Arctium nemorosum Lej. 1
Asperula taurina L. subsp. taurina +
Bromus ramosus Huds. +
Clinopodium vulgare L. +
Euphorbia amygdaloides L. subsp. amygdaloides +
Hypericum sp.
Myosotis sylvatica Hoffm.
Potentilla micrantha Ramond ex DC. +
Rubus hirtus (group) +
Thalictrum aquilegifolium L. subsp. aquilegifolium 1
Veronica cymbalaria Bodard +
Veronica persica Poir. +
Tab. V - Aggruppamento a Cardamine amara L.
Nr. ril. 1 2 3 4 5 6 7
Località G G Sm1 G Per Per Sm1
Superficie rilevata (mq) 1 1 6 1 1 1 2
Copertura totale (%) 95 80 60 70 98 100 70
Agg. a Cardamine amara
Cardamine amara L. 3 3 2 4 5 4 2
Specie caratt. Unità superiori
Carex remota L. + 1
Altre specie
Galium palustre L. subsp. palustre 1 + 1 + 1 4
Veronica beccabunga L. 3 3 3 + 1
Ranunculus repens L. + + + +
Mentha aquatica L. subsp. aquatica 1 3 2
Lemna minor L. 2 1 +
Glyceria notata Chevall. +
Equisetum arvense L. r
Myosotis scorpioides L. subsp. scorpioides +
Solanum dulcamara L. +
Ranunculus trichophyllus Chaix subsp. trichophyllus +
Circaea lutetiana L. +
Tab. VI - Aggruppamento a Caltha palustris L.
Nr. ril. 1 2 3
Località F FC F
Superficie rilevata (mq) 2 3 3
Copertura totale (%) 90 80 85
Specie caratt. Agg. a Caltha palustris L.
Caltha palustris L. 4 4 3
specie caratt. unità superiore
Stellaria nemorum L. subsp. montana (Pierrat) Berher + 2 1
Ranunculus repens L. 3
Carex remota L. +
Athyrium filix-femina (L.) Roth +
Altre specie
Petasites hybridus (L.) G. Gaertn. B. Meyer & Scherb. subsp. hybridus 3 2
Ranunculus lanuginosus L. + 1
Veronica beccabunga L. 2
Poa trivialis L. s.l. +
Glyceria notata Chevall. 1
Rumex conglomeratus Murray +
Equisetum arvense L. +
Juncus effusus L. +
Urtica dioica L. subsp. dioica +
Tussilago farfara L. 1
Plantago major L. +
Senecio ovatus (G. Gaertn., B. Mey & Scherb.) Willd. +
Dactylorhiza maculata (L.) +
Adenostyles glabra (Mill.) DC. subsp. glabra 1
Alchemilla sp. +
Angelica sylvestris L. 1
Daphne mezereum L. +
Euphorbia dulcis L. +
Fagus sylvatica L. subsp. sylvatica 2
Juncus bufonius L. +
Poa nemoralis L. subsp. nemoralis +
Saxifraga rotundifolia L. subsp. rotundifolia +
Tab. VII – Caricetum remotae
Nr. ril. 1 2 3 4 5 6 7 8
Località A A G PC MP Sm1 PC Per
Superficie rilevata (mq) 4 6 2,5 10 6 12 8 16
Copertura totale (%) 100 100 90 95 90 100 95 100
Specie caratt. Caricetum remotae
Carex remota L. 5 5 4 5 5 5 5 5
Specie caratt. unità superiore
Athyrium filix-femina (L.) Roth 2 +
Oxalis acetosella L. + 1
Schedonorus giganteus (L.) Holub 1 1
Cardamine amara L. +
Brachypodium sylvaticum Huds. +
altre specie
Galium palustre L. subsp. palustre 1 1 1 2 + 2
Juncus effusus L. 2 1 1 1 +
Urtica dioica L. subsp. dioica + + + 1 r
Ranunculus repens L. + + 1 +
Mentha aquatica L. subsp. aquatica + 1 2
Rumex conglomeratus Murray 1 1 +
Equisetum arvense L. 1 1 2
Myosotis scorpioides L. subsp. scorpioides + + 1
Ranunculus lanuginosus L. + + +
Lycopus europaeus L. subsp. europaeus r +
Equisetum palustre L. r +
Trifolium repens L. 1 +
Agrostis stolonifera L. + +
Carex pendula Huds. 2 +
Senecio ovatus (G. Gaertn., B. Mey & Scherb.) Willd. + +
Lysimachia mummularia L. 1
Veronica beccabunga L. 1
Juncus inflexus L. 1
Poa trivialis L. s.l. 1
Hypericum tetrapterum Fr. +
Nasturtium officinale R.Br. subsp. officinale +
Solanum dulcamara L. 1
Epilobium tetragonum L. +
Eupatorium cannabinum L. subsp. cannabinum +
Potentilla reptans L. +
Pulicaria dysenterica (L.) Bernh. +
Phragmites australis (Cav.) Trin. ex Steud. 1
Geranium nodosum L. 1
Valeriana officinalis L. +
Peplis portula L. 1
Circaea lutetiana L. 1
Dactylis glomerata L. +
Dactylorhiza maculata (L.) subsp. fuchsii (Druce) Hyl. +
Elymus repens (L.) Gould subsp. repens +
Galeopsis speciosa Mill. +
Rubus idaeus L. +
Dryopteris filix-mas (L.) Schott +
Pteridium aquilinum (L.) Kuhn subsp. aquilinum +
Vaccinium myrtillus L. +
Tab. VIII - Beruletum erectae / Nasturtietum officinalis
Nr. ril. 1 2 3 4 5 6
Località G G Poz PI Poz PI
Superficie rilevata (mq) 8 2 4 4 4 4
Copertura totale (%) 70 50 100 100 90 100
Specie caratt. Nasturtietum officinalis
Nasturtium officinale R.Br. subsp. officinale 2 3 3 +
Specie caratt. Beruletum erectae
Berula erecta (Huds.) Coville 3 4 4 3
Specie caratt. unità superiore
Mentha aquatica L. subsp. aquatica 1 2 2 + 1
Veronica beccabunga L. 3 1 + 1
Glyceria notata Chevall. + r
Phragmites australis (Cav.) Trin. ex Steud. 1 1
Veronica anagallis-aquatica L. subsp. anagallis-aquatica 2 +
Galium palustre L. subsp. palustre 2
Eleocharis palustris (L.) Roem. et Schult. subsp. palustris +
Altre specie
Ranunculus repens L. + 2 + 1
Equisetum palustre L. + 1 2 +
Poa trivialis L. s.l. 1 +
Equisetum arvense L. + 1
Carex hirta L. 1 +
Juncus articulatus L. + +
Carex remota L. +
Rumex conglomeratus Murray r
Hypericum tetrapterum Fr. 1
Petasites hybridus (L.) G. Gaertn. B. Meyer & Scherb. subsp. hybridus 4
Solanum dulcamara L. 1
Lemna minor L. +
Zannichellia palustris L. +
Tab. IX – Glycerietum fluitantis / Glycerietum notatae / Sparganietum erecti
Nr. ril. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34
Località FE MP PI T FE Mv T T PI PI PI PI PI Poz T Mv PB LT PB G PzStr PS2 Poz FE PI LA PR A G G PG PG PG MC1
Superficie rilevata (mq) 10 5 5 8 6 4 4 16 2 2 2 1,5 4 4 6 4 4 6 4 1 4 4 4 3 1 40 3 3 6 6 6 8 6 6
Copertura totale (%) 100 95 100 95 100 95 90 100 100 100 100 100 100 100 100 95 70 100 70 70 100 100 100 85 85 90 100 95 90 100 100 100 95 90
specie caratteristica Sparganietum erecti
Sparganium erectum L. s.l. 5 5 5 5 5 5 5 4 5 3 2 4 3 1 1
specie caratteristica Glycerietum notatae
Glyceria notata Chevall. + 3 4 4 5 5 4 4 5 5 5 4 4 4 4 3 3 4
specie caratteristica Glycerietum fluitantis
Glyceria fluitans (L.) R.Br. 1 + + 5 5 5 5
specie caratter. Unità superiori
Mentha aquatica L. subsp. aquatica + + + 1 2 1 + 2 4 4 2 2 1 + 1 1 1 2
Veronica beccabunga L. + 1 2 3 1 1 +
Cardamine amara L. (diff.) 1 + 2 + 3 r
Berula erecta (Huds.) Coville 2 + 2 1 4 +
Myosotis scorpioides L. subsp. Scorpioides + 1 1 + 2
Typha latifolia L. + 1 2 +
Lycopus europaeus L. subsp. europaeus + + + +
Galium palustre L. subsp. palustre + + + 2
Eleocharis palustris (L.) Roem. et Schult. subsp. palustris 1 + 1 1
Carex vesicaria L. + 1 + +
Alisma plantago aquatica L. + 2 1 1
Urtica dioica L. subsp. dioica r + +
Nasturtium officinale R.Br. subsp. officinale + + 1
Veronica anagallis-aquatica L. subsp. anagallis-aquatica + +
Galium palustre L. subsp. elongatum (C. Presl) Lange + r
Carex pseudocyperus L. 3 2
Trifolium repens L. r
Petasites hybridus (L.) G. Gaertn. B. Meyer & Scherb. subsp. hybridus +
Phragmites australis (Cav.) Trin. ex Steud. 2
Epilobium hirsutum L. +
Carex otrubae Podp. +
Altre specie
Ranunculus repens L. 1 1 2 2 + + + + 1 1 2 2 r +
Poa trivialis L. s.l. + + + + + + 2 1
Rumex conglomeratus Murray + + 2 + 1 + +
Juncus articulatus L. + 2 + + r +
Equisetum arvense L. + 1 1 + 1 1
Carex hirta L. 1 1 1 1 + +
Ranunculus trichophyllus Chaix subsp. trichophyllus 1 2 + 2
Equisetum palustre L. + 1 3 2
Epilobium parviflorum Schreb. + + + 1
Solanum dulcamara L. 1 3 +
Juncus inflexus L. + + 1
Juncus effusus L. 1 + 1
Hypericum tetrapterum Fr. + + +
Holcus lanatus L. + 1 +
Tussilago farfara L. + +
Potamogeton natans L. 2 1
Lemna minor L. + 2
Carex remota L. 1 +
Bromus hordeaceus L. r +
Scirpoides holoschoenus (L.) Soják +
Salix alba L. +
Rumex obtusifolius L. subsp. obtusifolius +
Pulicaria dysenterica (L.) Bernh. +
Polygonum maculosa (L.) Gray 3
Persicaria hydropiper (L.) Delarbre +
Peplis portula L. +
Gaudinia fragilis (L.) P. Beauv. +
Galium debile Desv. +
Eupatorium cannabinum L. subsp. cannabinum +
Cirsium vulgare (Savi) Ten. +
Carex sylvatica Huds. subsp. sylvatica 2
Callitriche stagnalis Scop. 1
Arisarum proboscideum (L.) Savi +
Anthoxanthum odoratum L. +