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Due nuovi ibridi rarissimi di orchidee spontanee rinvenuti nel Salento dedicati ad un botanico inglese Enrico Groves e a Pescoluse,

famosa localit marina di Salve


di Roberto Gennaio

el 2013 la natura del Salento non finisce ancora di stupire! Come uno scrigno riesce ancora a svelare tesori per chi sa osservarli e coglierne la bellezza. La notizia di questi giorni anche se la scoperta avvenuta in primavera. Lo scrivente, Naturalista e Tecnico della Prevenzione di ARPA PUGLIA, insieme ad un giovane naturalista di Racale, Marco Gargiulo, in seguito ad una serie di studi effettuati sul territorio per acquisire nuovi dati sulla biodiversit del Salento, ha rinvenuto, nellarea umida del Parco Naturale Regionale Litorale di Ugento e in localit Pescoluse due rarissimi ibridi di orchidea spontanea. Di fronte a queste scoperte stata subito messa al corrente lassociazione Legambiente Giglio delle dune di Salve affinch si ritorni a conside-

rare tale area Sito di Interesse Comunitario che in continuit con il Parco Litorale di Ugento comprenda tutto il cordone dunale, la zona umida a sud del canale di bonifica, la macchia da Torre Pali a Lido Marini, i principali canaloni di Salve e ci che resta della collina Don Cesare compresa tra Montani e Spigolizzi. Per questultima area di oggi la notizia che la proprietaria Ambra Mangi, visto limportanza archeologica del sito, ha fatto richiesta al ministero affinch si possa istituire un ecoparco. Per la prima volta un proprietario terriero chiede che venga istituito un parco sul proprio terreno!!! Orchidee nel Salento quindi? S!! Le orchidee non sono solo fiori dalle forme inusuali e dai colori policromi che fioriscono solo nelle zone tropicali, ma anche il Salento annovera tantissime specie

Ophrys x pescolusae

spontanee tra la sua flora, anche se molto pi piccole, addirittura ogni singolo fiore della grandezza di ununghia di un pollice, ma caratterizzate da un fascino incredibile e dallecologia strabiliante. Pensate che nel corso dellevoluzione, molti di questi fiori sono riusciti ad ingannare gli insetti maschi, attirandoli con un petalo modificato che assomiglia alla loro femmina, e nel tentativo di accoppiarsi, gli insetti maschi trasportano il polline da un individuo ad un altro della stessa specie! A volte questi insetti sbagliano il partner portando polline di una specie sul fiore di unaltra specie, creando degli ibridi naturali. A tal proposito librido scoperto risulta essere un incrocio tra la Ophrys apifera e la subendemica Ophrys apulica ed stato chiamato Ophrys x grovesii, dedicato ad Enrico Groves (Weymouth 1835Firenze 1891) botanico e farmacista inglese, fiorentino di adozione, tra i primi a studiare la flora del Salento, nota la sua opera pionieristica Flora della Costa Meridionale della Terra dOtranto del 1887. Un altro ritrovamento stato effettuato lungo la costa di Salve (LE),in localit Pescoluse, in ambiente retrodunale caratterizzato da un cordone di macchia mediterranea e da stupende fioriture di giglio delle dune. Ambienti stupendi ma in forte degrado per la forte pressione antropica. Librido ancora pi raro essendo triplo ossia risulta formato da un incrocio tra la Oprys passionis subsp. garganica e la Ophrys x lyrata (a sua volta un ibrido costituito da Ophrys incubacea e Ophrys bertolonii). Ho voluto dedicare questo nuovo e raro ibrido al luogo in cui stato scoperto chiamandolo Ophrys x pescolusae. Gli studi sono stati ef-

fettuati in collaborazione con il Dott. Piero Medagli del Laboratorio di Botanica sistematica ed Ecologia vegetale Di.S.Te.B.A. Universit del Salento. Informazioni, curiosit, ed ecologia di questi stupendi fiori che nella maniera pi assoluta non si devono raccogliere perch molti sono rarissimi, (quindi meglio fare una foto che dura di pi) si possono trovare nel volume Orchidee del Salento, degli autori Roberto Gennaio, Piero Medagli, Livio Ruggiero edito da Grifo Editore di Lecce. Abbiamo un Salento stupendo costituito da una serie di paesaggi mozzafiato, ma spesso sono aggrediti dalla speculazione e dalla cementificazione che deturpano la nostra identit territoriale e a niente servono gli studi, botanici, geologici, paesaggistici, faunistici, effettuati sul territorio per far conoscere e allertare lopinione pubblica e le Amministrazioni Comunali del danno e del serio pericolo che determinate scelte possono provocare al nostro territorio che poi la Ophrys x grovesii nostra casa. Spesso la voglia di protagonismo, la realizzazione di opere camuffate dalla parola ecocompatibile, il falso progresso e la volont di fare a tutti i costi, stanno deturpando , spesso anche in modo irreversibile, il paesaggio, gli ecosistemi e i delicati equilibri che li regolano. Il Salento, un atollo nel mar Mediterraneo, caratterizzato da olivi monumentali, da stupende falesie rocciose che si tuffano nel mare trasparente e dai mille toni bluastri, da lunghe spiagge sabbiose, arricchito da tanti tesori botanici e non solo e che qui hanno eletto la loro dimora, ci chiede pi rispetto!

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