SPIAGGIA/DUNE
LUGLIO/AGOSTO 2020
LA SPIAGGIA E LE DUNE DEL LITORALE DI SALVE:
REPORT E PROBLEMATICHE
INDICE
La spiaggia e le dune: habitat naturale ……………………………….……………………………………3
La spiaggia e le dune: pressione antropica …………………………….………………………………...7
Proposte ………………………………………………………………………………………………………………10
Turismo, consumo di suolo ed emigrazione…………………………………………………………… 13
La spiaggia e le dune: legislazione e tutela………………………………………………………………15
Il monitoraggio: problematiche e criticità ………………………………………………………………17
1. EROSIONE COSTIERA, DELLE DUNE E DELLA SPIAGGIA ……………………………..…17
2. TRATTI DI SPIAGGIA OCCUPATI SENZA CONCESSIONE DEMANIALE ….................20
3. OCCUPAZIONE DELLE DUNE ………………………………………………………………………...24
4. PRESENZA DI RIFIUTI E SITUAZIONI DI DEGRADO ……………………………….............26
5. VARCHI DI INGRESSO IN SPIAGGIA: NUMEROSI E IMPATTANTI ……………………..28
6. SPECIE VEGETALI E ANIMALI DA TUTELARE …………………………………………….….30
7. I PARCHEGGI …………………………………………………………………………………………...…...32
MAPPE DEL LITORALE: AFFITTA-OMBRELLONI E PARCHEGGI ……………………………….35
CRITICITÀ LOCALIZZATE ……………………………………………………………………………………....39
CONCLUSIONI ……………………………………………………………………………………………………….41
BIBLIOGRAFIA E SITOGRAFIA ……………………………………………………………………………….46
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LA SPIAGGIA E LE DUNE:
HABITAT NATURALE
3
Un’opera di stabilizzazione delle dune è svolta dalle piante edificatrici, in questo caso quelle che
crescono al piede della duna, sulla duna stessa e all’interno: si tratta di specie vegetali psammofile,
che trattengono le particelle e i granelli di sedimento accrescendo e stabilizzando la duna.
La presenza di habitat naturali di interesse comunitario meritevoli di tutela e di specie a sviluppo
ristretto caratteristiche degli habitat sabbiosi e dunali, come il Giglio di mare - Pancratium
maritimum, il Ginepro coccolone – Juniperus oxycedrus sub. macrocarpa, il Limonio salentino –
Limonium japygicum, le recenti nidificazioni di Tartaruga marina Caretta caretta nel 2018 e nel
2019, i numerosi servizi ecosistemici svolti dalle dune e dalla spiaggia, evidenziano come
l’ambiente naturale della spiaggia e delle dune del litorale di Salve da Lido Marini a T. Vado sia uno
scrigno di biodiversità da tutelare e conoscere.
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LA SPIAGGIA E LE DUNE:
HABITAT NATURALE
HABITAT NATURALI - COSA SONO?
In base alla Direttiva Habitat 92/43 del 21 maggio 1992 è stato
effettuato a livello europeo il rilevamento della biodiversità
mirante alla “conservazione degli habitat naturali e seminaturali e
della flora e della fauna selvatica”. Gli habitat naturali di interesse
comunitario sono riconosciuti dalla Direttiva europea (Allegato I) e
sono zone terrestri o acquatiche che si distinguono grazie alle loro
caratteristiche geografiche, abiotiche e biotiche che rischiano di
scomparire e sono da tutelare.
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LA SPIAGGIA E LE DUNE:
HABITAT NATURALE
Nelle marine del Comune di Salve si sono verificati negli anni molti eventi di nidificazioni, che
hanno sottolineato, a livello regionale, l’alto valore ecologico di questa zona per una specie come
la tartaruga marina Caretta caretta, specie animale protetta caratterizzata da un così delicato
ciclo biologico ed a rischio estinzione.
Dal 2013, anno nel quale si è registrato ufficialmente il primo evento di nidificazione di tartaruga
Caretta caretta, si sono susseguite altre otto nidificazioni, intensificandosi degli ultimi due anni.
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LA SPIAGGIA E LE DUNE: PRESSIONE ANTROPICA
Le spiagge sabbiose sono un’attrattiva turistica fondamentale
per il comune di Salve, difatti le presenze di turisti che in
questi anni sono via via aumentate sono in buona parte
ascrivibili alla presenza di una spiaggia sabbiosa per la
balneazione (circa 110000 presenze di turisti nel 2018 –
fonte Osservatorio turistico regionale).
La considerevole presenza di avventori sul litorale è
testimoniata dal fatto che i varchi per l’accesso in spiaggia
sono in numero considerevole – a volte troppo adiacenti e
impattanti sull’ecosistema dunale dato che il calpestio non
permette lo sviluppo vegetazionale – e dalla presenza di Attrezzature sulle dune – loc. La Cabina
bagnanti posizionati sulle dune, come emerge dalle foto
scattate durante il monitoraggio di luglio/agosto. Altre
problematiche emerse sono la degradazione dell’habitat
dunale dovuto a parcheggi abusivi nel tempo, a
sbancamenti e posizionamento di manufatti e
attrezzature da noleggio connesse a chioschi e lidi balneari.
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LA SPIAGGIA E LE DUNE: PRESSIONE ANTROPICA
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LA SPIAGGIA E LE DUNE: PRESSIONE ANTROPICA
La modalità con cui il Comune di Salve intendeva affidare la spiaggia libera nel 2020 per
fronteggiare l’emergenza COVID (delibera n 102 del 9/6/2020) non ci trova d’accordo in
quanto la spiaggia è un bene comune e deve rimanere tale, ben oltre il 60% del litorale. Non
si risolve il problema legalizzando l’abusivismo in spiaggia. Fortunatamente la delibera è
già decaduta ed è bene pensare già a controlli più efficienti che possano salvaguardare gli
operatori onesti.
Una gestione della spiaggia non regolamentata, reca notevoli danni alla specificità
dell’habitat naturale di dune e spiaggia, già compromessa da una forte erosione di alcuni
tratti di spiaggia.
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PROPOSTE
In considerazione di queste premesse consideriamo come azione prioritaria la redazione di un
Piano comunale delle Coste in cui si terrà conto:
Di un piano di monitoraggio delle dune e dell’erosione costiera;
Degli accessi in spiaggia, che siano regolamentati, numerati e controllati per prevenire
l’indiscriminata apertura dei varchi;
Della tutela del paesaggio, la salvaguardia dell’ambiente;
La garanzia del diritto dei cittadini all’accesso e alla libera fruizione del patrimonio naturale
pubblico;
Un utilizzo eco–compatibile del territorio costiero, per un’equilibrata organizzazione della
costa;
Siano definite prescrizioni più nette nell’ambito delle concessioni demaniali, dei permessi per
chioschi e manufatti sul litorale, dell’autorizzazione ai noleggiatori di attrezzature balneari, al
fine di introdurre standard di qualità e misure di sostenibilità ambientale;
È chiaro ormai che lo stato attuale della costa risente in generale di una disordinata evoluzione e
che il degrado è tale che necessita l’avvio di un processo di recupero e risanamento della costa.
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PROPOSTE
A fronte di questa analisi e dei dati e conclusioni emersi dal monitoraggio
eseguito, proponiamo queste azioni:
• La definizione di un programma ampio e definito di ripristino ecologico
che preveda interventi di recupero e risanamento costiero, considerando
strategie di difesa, di riqualificazione ambientale e di monitoraggio;
• Uno studio approfondito e dettagliato dell’erosione costiera, in base al
quale definire le eventuali azioni di contrasto; # DIVIDENTE
• Chiudere alcuni varchi di accesso in spiaggia e rendere sostenibili gli DEMANIALE
ingressi, non impattanti sull’ambiente, creando rampe, passerelle e COS’È?
camminamenti rialzati, regolamentandoli e numerandoli, associando un La dividente
accesso unico al lido o al chiosco per evitare il proliferare di varchi abusivi; demaniale è la linea
che rappresenta il
• Chiarire e definire la dividente demaniale nei tratti in cui è assente o cade confine tra i beni
in mare, avviando il procedimento di «Delimitazione di zone del demanio costituenti il demanio
marittimo», (punto massimo raggiunto dalle onde nelle forti mareggiate) ai marittimo e quelli
sensi dell’art. 32 e 33 del Codice della Navigazione; (frontisti)
appartenenti ad altre
pubbliche
amministrazioni o a
privati.
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• Piantumazione di essenze autoctone e locali sulle dune e nelle zone retrodunali, dopo
un’attenta analisi, per favorire la stabilità della duna e fronteggiare le mareggiate e
l’innalzamento del livello del mare, espianto e sostituzione delle piante invasive e alloctone
presenti in più punti localizzati, pericolose per l’habitat e per le piante dunali;
• Tutelare la duna, con comunicazioni e avvisi di comportamento, sensibilizzazione e
informazione, controllo e vigilanza sulla spiaggia, per evitare il calpestio e l’occupazione delle
stesse dune;
• Applicare le linee guida e il progetto Caretta caretta, con azioni per tutelare le nidificazioni di
tartaruga marina, progetto con CRTM e comune di Salve;
• Vigilanza in spiaggia, per risolvere la problematica dell’occupazione abusiva di tratti di
spiaggia da parte di noleggiatori privi di concessione demaniale;
• Parcheggi: ipotesi di regolamento comunale dei parcheggi, per regolare qualità, quantità e
localizzazione, come illustrato nella sezione «7. PARCHEGGI»;
• Manutenzione della staccionata a difesa della duna, in alcuni punti non idonea;
• Loc. Isola della Fanciulla – Lido Marini: chiudere al traffico i passaggi auto e regolamentare
i parcheggi. Non è accettabile arrivare in prossimità della riva con auto o camper.
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TURISMO, CONSUMO DI SUOLO ED EMIGRAZIONE
A proposito delle corsa sfrenata all’incremento del
numero di turisti, e alla ricettività diffusa, siamo
sicuri che sfondare cifre come centomila presenze PARAMETRO – anno 2019 – VALORE
sia poi così conveniente in termini di capienza della Comune di Salve
spiaggia, sostenibilità, turismo di qualità, servizi e Consumo di suolo (ha) 509,08 ha
autenticità del territorio?
E’ luogo comune pensare che incrementando Consumo di suolo % 15,621 %
l’edilizia si genera lavoro, invece non è così. Salve Consumo di suolo fascia costiera
rappresenta uno dei pochi comuni dove vige il 50,84 ha
0-300m (ha)
regolamento dell’edificabilità a titolo oneroso. Di
Consumo di suolo fascia costiera
fatto si è lottizzato tutto il territorio. Si capisce 22,5785 %
quindi perché del Piano Urbanistico Generale se ne 0-300m (%)
parla solo come ornamento al programma Consumo di suolo fascia costiera
121,96 ha
elettorale. 300–1000m (ha)
Per riflettere ancora sui proventi del flusso
Consumo di suolo fascia costiera
economico derivante dal turismo, mettiamo a 22,65 %
300–1000m (%)
confronto due dati significativi che anziché
spostarsi nella stessa direzione viaggiano in Consumo di suolo totale per 1112,74
direzioni opposte. abitante (m2/ab.) m2/ab.
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TURISMO, CONSUMO DI SUOLO ED EMIGRAZIONE
Il dato più evidente si trova nell’indicatore del suolo
consumato pro-capite nel periodo 2018/2019 che
per Salve vale 7,28 m2/abitante/anno che ci
colloca al nono posto tra i 257 comuni della
Puglia. Il secondo dato è relativo all’emigrazione,
cioè ai cittadini residenti all’estero rispetto la
popolazione residente. Salve è al secondo posto
in provincia di Lecce per la percentuale di
incidenza (48,0%, dopo Morciano di Leuca).
Questi valori devono farci riflettere, seppur in
presenza di masse turistiche elevate e colate
enormi di cemento il problema della
disoccupazione rimane. Forse la ricchezza
generata dal turismo non viene ripartita secondo
principi etici e si concentra nelle mani di pochi?
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LA SPIAGGIA E LE DUNE: LEGISLAZIONE E TUTELA
Le dune e la spiaggia sono un ambiente protetto a vari livelli e secondo normative differenti.
CODICE DEI BENI CULTURALI E DEL PAESAGGIO, d. lgs. N°42/2004, all’art. 142. recita:
«1. Sono comunque di interesse paesaggistico e sono sottoposti alle disposizioni di questo Titolo:
a) i territori costieri compresi in una fascia della profondità di 300 metri dalla linea di battigia,
anche per i terreni elevati sul mare;».
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LA SPIAGGIA E LE DUNE: LEGISLAZIONE E TUTELA
PIANO PAESAGGISTICO TERRITORIALE DELLA PUGLIA
Il litorale salvese rientra tra i Paesaggi Costieri ad Alta Valenza Naturalistica da Valorizzare, caratterizzati
dal prevalere (anche se non in assoluto) di elementi di naturalità e porzioni di paesaggio rurale storico in
buono stato di conservazione che necessitano di essere valorizzati attraverso un insieme coordinato ed
integrato di azioni, politiche e progetti specifici. Secondo un approccio che rimanda alle metodologie
dell’ecologia del paesaggio, il progetto prevede la valorizzazione e, ove necessario, il ripristino
naturalistico dei sistemi spiaggia-duna-macchia/pineta-area umida retrodunale attraverso l’usodi
tecniche e metodi dell’ingegneria naturalistica». Nei casi di cordone dunale edificato prevede anche azioni
più robuste, come abbattimenti, riqualificazione, delocalizzazione e opere di ingegneria naturalistica ed
architettura del paesaggio. Inoltre le dune sono incluse nelle aree BOSCHI e AREE DI RISPETTO DEI
BOSCHI: ciò implica una protezione ed una tutela stringente.
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IL MONITORAGGIO: PROBLEMATICHE E CRITICITÀ
LE PROBLEMATICHE E LE CRITICITÀ SONO RAGGRUPPATE PER TEMATICA.
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IL MONITORAGGIO:
PROBLEMATICHE E CRITICITÀ
1. EROSIONE COSTIERA, DELLE DUNE E DELLA SPIAGGIA
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IL MONITORAGGIO: PROBLEMATICHE E CRITICITÀ
2. TRATTI DI SPIAGGIA OCCUPATI SENZA CONCESSIONE DEMANIALE
Numerosi tratti della spiaggia libera in realtà non lo sono, perché occupati da ombrelloni e lettini di
chioschi e noleggiatori che posizionano le attrezzature come se fossero dei lidi balneari.
Nonostante, quindi, non siano titolari di concessione demaniale chioschi e lidi balneari si
comportano come se lo fossero. Il Piano Regionale delle Coste è chiaro: al minimo la percentuale di
spiaggia libera deve essere del 60%, eppure sul litorale di Salve i tratti di spiaggia libera si riducono
a piccoli spazi tra una serie di ombrelloni e l’altra.
«La consistenza delle aree destinate a Stabilimenti Balneari non può complessivamente superare il
limite massimo corrispondente al parametro di concedibilità del 40%.
La restante consistenza viene tipizzata a Spiagge Libere. Le strutture balneari denominate Spiaggia
Libera con Servizi devono avere una consistenza non superiore al 40% delle aree destinate a
Spiaggia Libera, che corrisponde a un parametro di concedibilità non superiore al 24%.» - art. 5.3
delle NTA del Piano regionale delle coste.
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IL MONITORAGGIO: PROBLEMATICHE E CRITICITÀ
Riportiamo il caso del Piano Comunale delle Coste del comune di Massafra che recita «Sulle spiagge
Libere non è consentito: offrire servizi balneari a pagamento, il noleggio di qualsiasi tipo di
attrezzatura (lettini, sdraio, sedie ed ombrelloni), o realizzare strutture in cui sia esercitata attività
commerciale di qualsiasi tipologia»: nel Piano di Massafra, quindi, si è deciso di regolamentare la
spiaggia libera, garantendo appieno la libera fruizione dell’arenile. (fonte: Piano Comunale delle
Coste del Comune di Massafra, Norme tecniche di attuazione, pag. 30, art. 31)
Come circolo proponiamo, così come esplicitato all’art.5.3. delle NTA del Piano Regionale delle Coste,
di evitare l’autorizzazione al noleggio nelle aree prossime agli abitati delle marine, o di ridurre il
fenomeno, ristabilendo la libera fruizione della spiaggia, nell’ambito di una regolamentazione
dell’uso della spiaggia più equilibrata. Ricordiamo anche di applicare il Regolamento Comunale
sull’uso della Spiaggia, in cui si afferma che in caso di reiterato comportamento illecito da parte di
chi esercita il noleggio di ombrelloni, sdraio, lettini e natanti di qualsiasi genere, «l’Amministrazione
comunale potrà disporre la sospensione dell’attività da un minimo di 10 giorni ad un massimo di 25
giorni consecutivi».
Condividiamo la proposta del Piano Comunale delle Coste in via di approvazione, in cui si ribadisce
che «Nel caso di mancato rispetto di quanto sopra, fatte salve le sanzioni ed alle conseguenze
previste dal Codice della Navigazione per la illecita occupazione di area demaniale, all’esercente sarà
inibita per tutta la stagione l’attività di noleggio.»
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IL MONITORAGGIO: PROBLEMATICHE E CRITICITÀ
Le dune sono tutelate. Come recita l’ordinanza balneare 2020 della Regione Puglia all’art. 4
lett. g): sulle aree demaniali marittime della costa pugliese è vietato «mettere in pratica
qualsiasi attività o comportamento che possa danneggiare i cordoni dunosi e gli habitat
naturali ivi esistenti». La normativa parla chiaro, eppure abbiamo visto e fotografato sia
avventori e bagnanti posti col proprio ombrellone e asciugamano che si posizionavano sulla
duna, sia attrezzature balneari di ogni tipo, lettini, ombrelloni, cesti porta-rifiuti, cavi elettrici,
pali con altoparlanti, posti sulle dune. Oltretutto, i noleggiatori di ombrelloni e gli stabilimenti
balneari spesso non rispettano le distanze prescritte da tenere dalla base della duna e dal
bagnasciuga, oltre al fatto che manufatti e chioschi non devono interessare il sistema dunale,
come da prescrizioni del Piano Regionale delle Coste. (art. 8.1 e art. 8.3 delle Norme Tecniche
di Attuazione).
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IL MONITORAGGIO: PROBLEMATICHE E CRITICITÀ
4. PRESENZA DI RIFIUTI E SITUAZIONI DI DEGRADO
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4. PRESENZA DI RIFIUTI E SITUAZIONI DI DEGRADO
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IL MONITORAGGIO: PROBLEMATICHE E CRITICITÀ
I varchi di ingresso in spiaggia sono una via preferenziale di perdita di sabbia e sedimento:
l’azione eolica spinge, infatti, la sabbia verso il punto di uscita e la spiaggia si impoverisce di
sedimento. Per questo motivo proponiamo di realizzare passaggi rialzati, passerelle e rampe
per consentire l’accesso in spiaggia a tutti, senza compromettere la spiaggia, le dune. I varchi
sono troppi e in alcune aree ravvicinati: un varco ogni 75 metri in media, 58 varchi totali
per 4400 metri di costa analizzati. Dovrebbero essere chiusi alcuni varchi, rinaturalizzandoli,
soprattutto i varchi abusivi, alcuni dei quali sono stati fotografati; si dovrebbe eseguire una
regolamentazione degli accessi, numerandoli e regolamentandoli.
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IL MONITORAGGIO: PROBLEMATICHE E CRITICITÀ
5. VARCHI DI INGRESSO IN SPIAGGIA: NUMEROSI E IMPATTANTI
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IL MONITORAGGIO: PROBLEMATICHE E CRITICITÀ
6. SPECIE VEGETALI E ANIMALI DA TUTELARE
Come descritto nell’introduzione, le dune sono uno scrigno di biodiversità: numerose specie
vegetali e animali vivono solo in questo determinato habitat e si sono adattate alle
caratteristiche ambientali e climatiche.
Le criticità e molti fattori determinano il degradamento dell’ambiente delle dune, ciò
comporta di riflesso un peggioramento dello sviluppo quantitativo e qualitativo, se non la
scomparsa, di alcune specie. Sono da segnalare la presenza di alcuni esemplari di Ginepro
coccolone – Juniperus oxycedrus sub. macrocarpa, si ipotizza la presenza di alcuni esemplari
di fratino nel Salicornieto, una cospicua presenza di Gigli di mare – Pancratium maritimum, il
Papavero giallo – Glaucium flavum, Santolina delle spiagge - Achillea maritima. È anche da
segnalare la nidificazione di tartaruga marina Caretta caretta, con due nidificazioni nel 2019.
Queste nidificazioni hanno spinto il circolo ad effettuare un monitoraggio mattutino delle
eventuali tracce di nidificazione sul litorale, mentre l’amministrazione in collaborazione con il
CRTM - Centro di recupero tartarughe marine di Calimera – e il nostro circolo si propone di
attuare un progetto di tutela delle nidificazioni con azioni da concordare con operatori e
avventori.
Per la prima volta quest’anno ci è stato segnalata la presenza di uova di Fratino presso il
salicornieto adiacente al porto di Torre Pali.
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6. SPECIE VEGETALI E ANIMALI DA TUTELARE
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IL MONITORAGGIO: PROBLEMATICHE E CRITICITÀ
7. I PARCHEGGI
Da una stima approssimata per difetto, risultata da rilevazioni effettuate, attualmente sono
destinati a parcheggi circa 9 ettari di terreno per una capienza di circa 4000 posti auto. Da
questi sono esclusi i villeggianti e i residenti delle marine dotati di pass su aree pubbliche e i
parcheggi delle attività alberghiere e similari poste entro 100 metri dalla spiaggia.
Ci si rende subito conto, quindi, che si supera abbondantemente il numero degli ombrelloni
che la spiaggia può contenere calcolato in circa 4900 postazioni.
Partendo da questi dati ricordiamo che le marine di Salve non sono dotate di un piano
parcheggi. Suggeriamo che nella sua realizzazione si abbiano come obiettivi:
• La equa distribuzione del flusso turistico lungo i 5 km di spiaggia;
• La realizzazione di un numero di posti auto in rapporto alla capienza della spiaggia.
Attualmente la situazione è quella della deregulation con l’iniziativa lasciata pienamente in
mano ai privati che chiedono e ottengono aree da destinare a parcheggi nei posti e nelle
dimensioni richieste;
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• Che i proventi derivanti dai parcheggi possano essere investiti in progetti di salvaguardia
a difesa del cordone dunale;
• Che il piano tenda ad alleggerire il traffico tra le marine con il capoluogo mediante piste
ciclabili o navette;
• Infine ridurre i danni ambientali impedendo la circolazione e i parcheggi a ridosso delle
dune, anche lungo la fascia costiera tra T. Pali e Lido Marini. Tale circolazione è molto
attiva sulle dune tra il canale e le dune nel tratto Cabina – Torre Pali.
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Mappa del litorale di Salve
Analisi della pressione antropica, in
riferimento alla distanza tra dune,
strade di comunicazione e parcheggi
T. PALI PESCOLUSE
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MAPPE DEL LITORALE: AFFITTA-OMBRELLONI E PARCHEGGI
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CRITICITÀ LOCALIZZATE
Luogo Canale di Bonifica, foce Sud, località La Cabina
* Categoria
Problematica/Problematiche
Eventuali lavori in corso – Situazioni di degrado
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Luogo Località Isola della Fanciulla – Torre Pali
* Categoria
Problematica/Problematiche
Varchi non attrezzati – Presenza di specie vegetali da tutelare –
Presenza di rifiuti
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CONCLUSIONI
Il monitoraggio è stato effettuato in tre distinte giornate, 18 e 19
Luglio e 9 Agosto 2020, da volontari del circolo di Legambiente
Giglio delle Dune. I macro-fattori analizzati sono stati due: lo
stato di Naturalità Fisica della costa e la Pressione antropica. Dai
dati ottenuti è stata fatta una sintesi per aree e problematiche
connesse. Si evidenziano come problematiche principali:
L’occlusione della foce Sud del Canale di bonifica in località La
Cabina, come pure la foce Nord, può creare problemi sanitari
per i bagnanti e successiva anossia, eutrofizzazione e
l’imputridirsi delle acque;
L’eccessiva presenza di noleggiatori di ombrelloni e lettini, che
rendono la spiaggia una distesa di stabilimenti balneari di fatto
operando come se lo fossero e utilizzando ogni spazio libero
dell’arenile, spesso non rispettando le distanze dal piede
dunale e dal bagnasciuga, a volte collocando manufatti e oggetti
sulle dune; i noleggiatori non hanno una concessione
demaniale e si comportano di fatto come se l’avessero, non
smontando l’attrezzatura balneare come uno stabilimento
balneare;
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CONCLUSIONI
Un tratto, localizzato presso località La Cabina in direzione Sud, a forte erosione, tanto che la
spiaggia presente fino a qualche anno fa ha lasciato spazio al terreno e alle rocce del substrato
sottostante;
La presenza di rifiuti (in minor quantità rispetto ad anni fa, anche grazie alla pulizia operata dal
nostro circolo con i ragazzi della Comunità Libellula dal 2018 ad oggi) e di accampamenti di
venditori ambulanti sulle dune;
La presenza di troppi varchi non attrezzati che a causa del calpestio antropico impoveriscono la
flora dunale e ostacolano lo sviluppo delle piante, degradando l’habitat esistente; il varco, infatti,
rappresenta una via preferenziale di allontanamento dei sedimenti dal sistema litoraneo e di
perdita di sabbia;
La presenza di numerosi parcheggi in prossimità dell’area litoranea;
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CONCLUSIONI
Un’area estesa in località La Cabina in cui la dividente demaniale è in mare e non a terra, di
fatto i chioschi in questo tratto associano la spiaggia a proprietà privata;
La presenza di piante alloctone (quale il Fico degli Ottentotti - Carpobrotus edulis e Yucca) in
quattro stazioni in località La Cabina, che potrebbero rappresentare un rischio per la flora
dunale autoctona.
Tuttavia è da sottolineare la presenza, in località Ex Manipoora, di numerosi esemplari di
Ginepro Coccolone (Juniperus oxycedrus sub. macrocarpa), pianta che individua l’habitat
protetto di Dune Costiere con Juniperus spp. 2250. Altre specie rare e presenti sono: il
Fiordaliso delle spiagge -Centaurea sphaerocephala , il Papavero giallo – Glaucium flavum,
Santolina delle spiagge - Achillea maritima, ed altre specie come il Giglio di mare, l’Eringio, i
Cisti, il Finocchio marino, che contribuiscono ad individuare gli habitat presenti e
caratterizzano la biodiversità delle dune.
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CONCLUSIONI
In conclusione, si evidenzia come il punto di forza del sistema spiaggia/dune è senza dubbio la
sua specificità, dal punto di vista naturalistico, per biodiversità e servizi ecosistemici, dal punto
di vista turistico, dal punto di vista dello svago, dal punto di vista di bene comune e collettivo
non rinnovabile. Necessita di tutela, ma anche di una gestione ragionata e sostenibile, che
analizzi e consideri l’erosione costiera e la sensibilità alla pressione antropica regolandola
senza snaturare la natura del luogo come bene comune, che valuti progetti di
rinaturalizzazione e ripristino ecologico – ecosystem restoration, di turismo sostenibile, di
regolamentazione degli ingressi in spiaggia, di standards ambientali per le imprese balneari e i
chioschi.
Foto: C. Montinari
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Le dune, la spiaggia sono luogo di frontiera, sono quel confine tra terra e
mare che tanto affascinano e rincuorano, sono uno spettacolo della natura
senza eguali, non distruggiamole! Tuteliamole, comportandoci
responsabilmente!
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BIBLIOGRAFIA E SITOGRAFIA
• PPTR – Piano Paesaggistico Territoriale della regione Puglia
• PRC – Piano Regionale delle Coste della regione Puglia
• Legambiente Salve – Giglio delle dune, Salve: Dossier spiaggia, Dicembre 2011
• Carta della Natura ISPRA – http://cartanatura.isprambiente.it/Database/Home.php
• Gli habitat delle coste sabbiose italiane: ecologia e problematiche di conservazione –
ISPRA, Rapporto 215/2015
• Convegno SOS Dune, Stato, problemi, interventi, gestione, 2013, ISPRA
• Il ripristino degli ecosistemi marino-costieri e la difesa delle coste sabbiose nelle Aree
protette, Rapporto 100/2009 ISPRA
• Beach litter, Indagine sui rifiuti nelle spiagge italiane, Maggio 2019, Legambiente
• P. Sansò, La spiaggia che sfugge, 2011, Quaderni salento explorabile, Soc. Coop. Terra
• https://www.paesaggicostieri.org/ - Osservatorio paesaggi costieri di Legambiente
• http://vnr.unipg.it/habitat/ - schede Habitat
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