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http://www.animamia.net/lodore-della-colla-coccoina/
Ho detto della mia infanzia ma anche delle precedenti generazioni perchè fu inventata
nel 1927 dall’azienda Balma, Capoduri & C. di Voghera, e da allora è rimasta un pezzo
di storia, per tutti noi.
La Coccoina è una colla bianca atossica in pasta prodotta a base di amido di patate
sciolto in acqua con l’aggiunta di olio di mandorla che le regala il classico profumo
delicato. Quindi in pratica potrebbe essere commestibile.
Da li sono partita alla ricerca di colle sicuramente edibili e perchè no anche dal gusto
piacevole. Si
tratta di una colla bianca, atossica, in
pasta, prodotta a base di amido di patate (Fecola di
patate, l'ingrediente base in questa pasta, proviene
dai tuberi radice della pianta di patata,
i leucoplasts ) sciolto in acqua con l’aggiunta di olio
di mandorla che le regala il classico profumo
delicato. A pensarci potrebbe essere addirittura
commestibile.
La colla bianca solida nella lattina di alluminio, è
stata lanciata negli spot pubblicitari durante il boom
della ricostruzione post-guerra ed il marchio di
questa campagna citava: "Non è un farmaco ma un
solido collante che stupisce e suscita entusiasmo in
tutti coloro che lo usano."
Produzione e design della Coccoina
Una delle sue caratteristiche fondamentali è stata
proprio packaging, infatti la confezione consiste in
un barattolino di alluminio una volta svitato il
coperchio è possibile individuare il piccolo vano
circolare, nel quale è presente il pennellino per
stendere il prodotto, attorno al quale si sviluppa
tutto il vano che
conteneva la colla e il logo Coccoina scritto in un
corsivo elementare ma efficace in blu-violetto che si
srotola lungo tutto il barattolino. Negli anni a seguire
il contenitore ha cominciato ad essere prodotto
in plastica, ma con forma e dimensioni identiche a
quello precedente in alluminio. Oggi possiamo
trovarla ancora in commercio, anche nelle versioni
stick. Gli ingredienti per la colla tutti provengono
dall'Europa. Il contenitore stagno e pennello sono
realizzati in alluminio europeo, e realizzati in Italia
negli stabilimenti di produzione della società in
Voghera. La Colla Coccoina è diventata quindi
un’icona di storia e di design per piccoli e meno
piccoli, nostalgici e nuovi ammiratori.
Il brand Coccoina si impose sul mercato con il tipico barattolo in alluminio che all’interno
prevedeva un alloggiamento per il pennello indispensabile per stendere la colla sulla
superficie da incollare. Particolarmente apprezzata dagli utenti, oltre alla profumazione,
era la facilità di utilizzo.
La colla ebbe un grande successo non solo negli uffici, ambito per la quale era stata
ideata, ma anche e soprattutto in ambito scolastico e fotografico. Il barattolo inoltre era
stato studiato per assomigliare ad un prodotto di bellezza piuttosto che da ufficio. Il
packaging trasmetteva stile e modernità e forse è stata proprio questa la trovata che ha
dato il via al successo della Coccoina.
Al giorno d’oggi esistono diversi prodotti a marchio Coccoina realizzati per venire incontro
alle esigenze di tutti gli utenti:
•Colla in pasta: la classica Coccoina in barattolo di alluminio e pennello, disponibile in
formati di diverse quantità da 50g a 125g. I formati più grandi, fino a 5kg, sono realizzati in
plastica.
•Colla liquida (prodotta dal 1984): ideale per l’incollaggio di carta, cartoni, foto, tessuti,
etichette e molto altro, i tubetti sono apprezzati per la facilità di utilizzo. Esistono due
versioni, una con spugnetta stendicolla ed una con beccuccio.
•Colla vinilica bianca: a base di acetato di polivinile (senza solventi) si distingue rispetto
alle concorrenti per l’originale tubetto che richiama lo stile del celebre barattolo. Ideale per
la scuola e i lavoretti di bricolage.
•Colla stick (prodotta dal 2006): a base di polivinilpirrolidone (senza solventi) è disponibile
in tre formati e permette di incollare rapidamente carta, cartoni e foto. La colla è compatta
ma semplice da stendere e lavabile.
I prodotti Coccoina in tempi recenti hanno riscosso un buon successo sui mercati esteri
(prevalentemente giapponese e statunitense) proprio grazie alla composizione naturale
della colla e, soprattutto, grazie all’estetica vintage del tipico barattolo d’alluminio.
Solo il tempo potrà dire fino a dove si spingerà la Coccoina!
E’ da oltre 90 anni che, con il suo dolce profumo di mandorla e la sua elegante confezione, la Coccoina fa bella
mostra di se sugli scaffali delle cartolerie di tutto il mondo! Fu inventata e immessa sul mercato da Aldo Balma nel
1927 e da allora non ha mai cambiato ne ricetta ne confezione! Pubblicizzata come colla per ufficio, diventò molto
presto la prediletta di segretarie e bibliotecari che ne colsero immediatamente l’aspetto innovativo e la superba
cura nel design. In effetti, rispetto alle concorrenti dell’epoca, la Coccoina aveva l’aspetto ed il profumo da prodotto
di alta profumeria. All’interno, unica a fornirlo, ricavato in uno spazio privo di pasta collante, si trovava un piccolo
pennello per la sua corretta applicazione. Anche le mamme la adottarono presto perché la Coccoina, prodotta a
base di amido di patate, era assolutamente atossica e quindi perfetta per lasciarci giocare i propri figli! Oggi,
accanto all’immutato vasetto di metallo con pasta solida ne esiste una variante in tubetto liquido che presenta
caratteristiche simili ma senza il sapore della sua storia! La Coccoina è ancora così amata che migliaia di
collezionisti sono alla continua ricerca di gadget che la rappresentano e dei celebri manifesti pubblicitari. Immutata
da 90 anni, anche il suo produttore è rimasto sempre lo stesso: la Balma, Capoduri & C, dal 1927 fino ad oggi.
La ricetta iniziale del 1927, ideata da Aldo Balma, era molto semplice:
cuocete a bagnomaria della destrina di fecola di patate assieme a
dell’acqua. Quando l’impasto avrà una consistenza morbida,
aggiungete glicerina ed essenza di mandorla. Versate infine la pasta
dentro dei barattoli di alluminio e lasciate raffreddare per un mese.
Otterrete quella che commercialmente è stata chiamata Coccoina, una
colla a pasta bianca tra le più famose d’Italia, ancora oggi
commercializzata con la tipica confezione originale.
https://web.spaggiari.eu/shop/prodotti-categoria/colle
Agli inizi del '900, la coll a in baratt ol o di vetro è molto popolare in Francia. Così, per sbaragliare la
concorrenza, l'imprenditore Aldo Balma fa di più: inventa una confenzione infrangibile in alluminio, la dota di
un portapennello centrale e le conferisce un aroma squisito, capace di imprimersi stabilmente nell'immaginario
colletti vo .
Per produrla, fa cuocere a bagnomaria destrina di fecola di patate e acqua. Una volta ott enuta una consistenza
morbida, aggiunge gl icerina ed essenza di mandorla. Quando è pronta, la pasta si versa nei baratt oli e si lascia
decantare per un mese. Dopo questo periodo di stagionatura, è pronta per essere usata.
L'aroma di marz apane la rende irresisti bile per i bambini, ma niente paura, essendo atossica può essere ingerita
senza pericolo.