Esplora E-book
Categorie
Esplora Audiolibri
Categorie
Esplora Riviste
Categorie
Esplora Documenti
Categorie
A.A. 2021-2022
Corso di Studio in
Scienze e Tecnologie Biologiche
2
Biodiversità
Specie chiave
Specie che, anche se non dominanti,
esercitano alcuni tipi di azioni di Come definire un indice di
controllo della comunità diversità sulla base delle %
con le quali ogni categoria
è presente nel campione?5
La descrizione dell'organizzazione
delle popolazioni e delle comunità
è caratterizzata da due differenti Distribuzione delle popolazioni di alberi
approcci:
dominanti lungo un gradiente ipotetico da 0
a 10; le specie formano un "continuum"
1 ) approccio zonale nella comunità.
2) analisi dei gradienti
H
Indice di omogeneità di Pielou (e) § e=
log S
H = indice di Shannon
S = numero di specie
S-1 (oppure: S/N se N =
Indice di ricchezza in specie (d) * d= 1.000 individui)
log N
S = n° di specie
N = n° di individui
1
Indice di Simpson (c) + 1 - ∑ (ni /N)2 e = indice di diversità
∑ (ni /N)2
c = ∑ (ni /N)2 oppure ∑ ni ( N (N – 1) )
N1 (n1 – 1)
= indice di dominanza
Metodo della
PROFONDO
PIATTA-
"rarefazione": le curve
INVERTEBRATI NEI SEDIMENTI (infaune)
FORMA
CONTI-
NENTALE
vengono fatte in base
ACQUE
alla composizione
NORDICHE
POCO
PROFONDE
percentuale delle specie
presenti in campioni
ESTUARIO
singoli di sedimenti
marini sufficientemente
grandi da contenere da
Gli habitat, disposti in sequenza a partire da 500 a 3000 policheti e
un'alta diversità di specie fino ad una bassa bivalvi; si calcola quindi
diversità, sono: acque tropicali poco profonde il numero ipotetico di
(ATB), mare profondo (MP), piattaforma specie in campioni
continentale (PC), acque nordiche poco successivamente più
profonde (ANB), ed estuario dell'emisfero piccoli.
boreale (EEB). (Ripreso da Sanders, 1968). 11
METODO DELLE RAREFAZIONE
DIVERSITÁ B>C>A
In ordinata (Y) il numero degli
CURVE di DOMINANZA-DIVERSITÁ individui di ogni specie, in ascissa (X)
il numero di specie ordinate in
sequenza, dalla più abbondante alla
meno abbondante.
A. Serie geometrica
B. Nicchia casuale, non sovrapposta
N° INDIVIDUI
Hubbell, S.P., 1979. Tree Dispersion, Abundance, and Diversity in a Tropical Dry Forest. Science, New Series, Vol. 203,
No. 4387. (Mar. 30, 1979), pp. 1299-1309. 16
Tassi di estinzione
Altitudine (m)
Whittaker, R. (1977) Evolution of species diversity in land
18
communities. Evolutionary Biology, 10:1-67.
Relazione inversa lineare
Biogeografia delle isole tra numero di specie e la
distanza delle isole dalla
Relazione lineare tra numero di specie e superficie terraferma detta anche
delle isole detta anche «Effetto area» di Preston «Effetto distanza» di
Diamond
S = cAz
Dove S è il numero delle specie e A è la superficie
dell’isola, c e z sono costanti
Peterson notò anche che il coefficiente z è, in
Il rifornimento è influenzato da
produzione larvale, capacità dispersive,
trasporto larvale, mortalità larvale,
insediamento.
Tasso di immigrazione
Numero residenti
Tasso di estinzione
Livello di competizione
22
Perdita di Biodiversità
23
Perdita di Biodiversità
24
Biodiversità Valore diretto
Valore e conseguenze Disponibilità di risorse e
derivanti dalla perdita materie prime (agricoltura,
caccia, pesca)
Culturale, intellettuale, estetico e Origine delle prescrizioni mediche
spirituale, nonché un valore etico o in USA (%)
esistenziale indipendentemente dal
suo utilizzo
Servizi ecosistemici
Valore indiretto
Resistenza maggiore a epidemie ed
eventi estremi
Ridondanza
Piante Funghi
Ricreativo (ecoturismo)
Batteri Vertebrati
26
Terre senza vita
Copperhill (Tennessee)
27
Sovrasfruttamento di risorse non
rinnovabili
28
Ecosistemi soggetti a forte stress
Ecosistemi acquatici di transizione Ecosistemi di subclimax
Innestati in:
Pireo - Grecia
30
Ecosistemi soggetti a forte stress
Porto di Brindisi
31
Ecosistemi soggetti a forte stress
Sistemi ambientali complessi
32
Connessioni ecologiche tra l’acquacoltura e l’ambiente
Impatto e sostenibilità delle pratiche di acquacoltura
33
Ecosistemi eterotrofi
Consumano più energia di quanta ne producano
Energia da cibo e
carburante
Varie specie (ostriche, Flusso di energia
vermi, crostacei, mitili) Cal/m2/giorno
Fabbisogno energetico
Organismi Gente e
del banco Macchinari
Energia da Energia da
<<70 volte
cibo cibo e
carburante
Calore 3980 Calore
57
kcal/m2/giorno kcal/m2/giorno 34
Ecosistemi soggetti a forte stress Teoria della complessità
della rete
Aree urbane
I centri urbani sono sistemi complessi ad elevata energia, secondo la legge di Shannon il
disordine crescente è proprietà di tutti i sistemi complessi. La legge della rete indica che
il costo (C) per sostenere una rete (N) di servizi è dato da
C = N(N-1)/2 approssimabile a N2/2
Quando una città raddoppia in dimensione il costo per il suo mantenimento può
quadruplicare (Pippenger, 1978)
35
Pippenger, N., 1978. Complexity theory. Sci. Am. 238(6): 114-124
Ecosistemi agricoli
36
Minacce alla Biodiversità
Frammentazione degli habitat
Divisione della popolazione distribuita sul
territorio originale in sottopopolazioni in scarso
contatto tra loro
Numero
Al di sotto di dimensioni critiche la presenza di un dato
delle specie = K * (Superficie) C
elemento ambientale non è più garantita (es. tonno)
in un’area
Le sottopopolazioni sono meno consistenti della popolazione
originaria e maggiormente vulnerabili a epidemie, fluttuazioni
climatiche, disturbo antropico. La predazione è maggiore
mentre la ricolonizzazione è minore con un maggiore rischio
di estinzione.
Situazione
Migliore
Situazione
Peggiore
Effetto confine
Patch L'iniziale distruzione degli
habitat porta infatti
all'immediata perdita di
Area non qualche specie, ma la maggior
influenzata
parte delle estinzioni si
verificano molto tempo dopo. 38
Minacce alla Biodiversità
Erosione del suolo
Il suolo è la più grande riserva di carbonio dopo gli oceani;
ospita un terzo di tutte le specie viventi
https://www.fondazioneslowfood.com/it/i-nostri-
temi/biodiversita/osservatorio-sulla-
biodiversita/suolo-vita-salute-biodiversita-
39
salviamolo/
Minacce alla Biodiversità
Erosione del suolo
41
Inquinamento e Alterazione dei cicli
biogeochimici per azione umana
42
Eutrofizzazione “arricchimento delle acque in sali
nutritivi che provoca cambiamenti
tipici quali l’incremento della
produzione algale e di piante
acquatiche, l’impoverimento delle
risorse ittiche, il generale degrado
della qualità delle acque ed altri
effetti che ne riducono o
precludono l’uso”
Fonte: OCSE (Organizzazione per
la Cooperazione e lo Sviluppo
Economico), 1970
44
Trend temporali legati alla stagionalità (µM)
45
Effetti indotti sulle comunità biologiche
Seagrass Macroalgae
Epiphytes Phytoplankton
Biomass
Nutrient load 46
Evoluzione del sistema eutrofico
verso la crisi distrofica
47
Piogge Acide
48
49
50
SMOG FOTOCHIMICO
51
Minacce alla Biodiversità
Introduzione di OGM
organismo
geneticamente
modificato (OGM) resistenza a:
o transgenico
ü erbicidi
ü insetti
nocivi
2000
Metà anni ‘90 39,9 milioni di ettari
1,7 milioni di ettari
Immissione sul mercato
americano ed europeo
www.isaaa.org
52
https://www.repubblica.it/salute/alimentazione/2016/04/19/news/
http://www.gm-info.gov.uk/ ogm_in_italia_e_nel_mondo_i_dati-137957093/?refresh_ce
Minacce alla Biodiversità Oltre 13.000 specie
aliene introdotte
Introduzione di specie alloctone Più di 1.300
determinano
Molti organismi infestanti sono specie innocue nel impatti negativi
loro habitat naturale ma nocive se introdotte altrove
Trasporto involontario,
corridoi e commercio
53
(*) Ferdinand de Lesseps promotore ed esecutore del canale
Minacce alla Biodiversità
Specie invasive
Il documento «100 of the World's Worst Invasive Alien Species» stilato dal
gruppo di studio sulle specie invasive della IUCN riporta 100 tra le specie di
organismi alieni che hanno provocato i danni maggiori nell’habitat in cui sono
stati inseriti.
Le specie sono
selezionate a scopo
dimostrativo dei possibili
danni che possono creare
predando attivamente le
popolazioni locali,
infettandole, oppure
soppiantandole nella
competizione delle risorse
S. carolinensis
55
Thalasoma pavo
Meridionalizzazione e tropicalizzazazione
del Mediterraneo
Meridionalizzazione del Mediterraneo
Tendenza di organismi termofili ad affinità subtropicale
tipici delle coste meridionali ad ampliare / spostare il
proprio areale verso regioni più temperate in cui erano
assenti o molto rari
Tropicalizzazione del
Mediterraneo
Processo di insediamento
nel Mediterraneo di specie
provenienti da aree
tropicali o sub-tropicali in
precedenza estranee a
questo mare
56
EFFETTI DELLA
“TROPICALIZZAZIONE”
DEL MEDITERRANEO
57
Surriscaldamento Terrestre
58
Minacce alla Biodiversità
Cambiamenti climatici globali
59
Estensione dei ghiacci nell’emisfero settentrionale del pianeta oggi
(a sinistra) e nel corso dell’ultima glaciazione (a destra)
Negli ultimi 10.000 anni abbiamo goduto del relativo calore dell'ultimo periodo
interglaciale (chiamato Olocene), durante il quale le temperature superficiali hanno
subito fluttuazioni di solo 0,5-1,0 C° in un periodo di 100-200 anni.
60
https://www.travel365.it/specie-animali-rischio-estinzione-nel-
mondo.htm
2004
1914
62
63
L’ice-fish antartico, vive a -1,8°c; non
sopravvive quando la temperatura
supera gli 0 °C
65
66
67
Condizioni del Niño e della Niña
68
Devastazioni ambientali ed
eventi critici sempre più
violenti
69
Effetti delle variazioni climatiche sugli stock ittici
Pesca dell’acciuga peruviana: la crisi degli anni ’70
15
Milioni di tonnellate/anno
0
1950 1960 1970 1980 1990 2000
71
72
Il mondo deve
rimanere al di sotto
di un aumento della
temperatura globale
media di +2 °C per
prevenire i peggiori
impatti del
riscaldamento Max +2°C
globale
© Malte
Meinshausen
73
Produzione globale e decomposizione
Ogni anno sulla Terra la fotosintesi produce 1017 grammi di sostanza organica (100 miliardi
di tonnellate). Una quantità approssimativamente uguale viene decomposta da parte degli
organismi viventi, con la respirazione, ad anidride carbonica ed acqua.
74
Per molto tempo sul nostro
pianeta, a partire da 1,6
miliardi di anni (Cambriano),
la produzione ha superato la
decomposizione. Questo ha
portato in molti milioni di
anni alla rimozione della
maggior parte dell’anidride
carbonica nell’atmosfera e alla
liberazione nella stessa
dell’ossigeno che è elemento
fondamentale per la vita.
Circa 300 milioni di anni fa,
un eccesso di produzione ha
portato alla formazione di una
grande copertura vegetale, che
successivamente ha costituito i
depositi fossili (carbone e
petrolio) che oggi utilizziamo
per produrre energia.
75
Produzione globale e decomposizione oggi
Negli ultimi 100 anni, il forte aumento delle attività agricole ed industriali, ha
portato ad una notevole immissione di anidride carbonica in atmosfera (bruciare il
carbone e il petrolio ad esempio aumenta la decomposizione, seppur di materiali
prodotti molti milioni di anni fa).
Questo sta causando un potenziamento dell’effetto serra che determina un sensibile
aumento della temperatura del pianeta con gravi conseguenze non solo a livello
climatico, ma anche sulla struttura degli ecosistemi (ad esempio si sta verificando
con l’innalzamento della temperatura dell’oceano la scomparsa di alcune barriere
coralline).
76
Emissione di anidride carbonica dal consumo di combustibili fossili negli
ultimi anni.
Il progresso che si farà nella riduzione delle emissioni dei gas serra nell’immediato
futuro determinerà il livello di riscaldamento globale a cui dovranno andare incontro le
generazioni che verranno. L’approccio dovrà essere necessariamente coordinato,
infatti i progressi fatti con la riduzione delle emissioni in un determinato settore
possono essere facilmente compromessi dall’aumento delle emissioni in un altro.
In ogni caso le azioni intraprese finora a livello internazionale e locale non sono
79
confortanti e la situazione continua a peggiorare.
80
Quale futuro ci attende?
1993
2025
81
82
83
84
85
86
87
Minacce alla biodiversità
Sovrasfruttamento delle risorse
MOAI
Il caso dell’Isola
di Pasqua
88
89
90
91
CRESCITA ESPONENZIALE DELLA DOMANDA ECOLOGICA TOTALE92
Che tipo di futuro ci attende?
93
Aula A – Edificio A
DOMANDE??