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DIPARTIMENTO DI SCIENZE AGRO-AMBIENTALI E TERRITORIALI

DEPARTMENT OF AGRICULTURAL AND ENVIRONMENTAL SCIENCE

L’ingegneria naturalistica
Goal 2. Porre fine alla fame, raggiungere
la sicurezza alimentare, migliorare la
nutrizione, promuovere un’agricoltura
sostenibile
Goal 13. Adottare misure urgenti per
combattere il cambiamento climatico e le
sue conseguenze

Goal 15. Proteggere, ripristinare e


favorire un uso sostenibile
dell’ecosistema terrestre,
contrastare la desertificazione, arrestare
il degrado del terreno, fermare la perdita
della diversità biologica

Fonte: Sustainable Development Goals and the Agenda2030


Brussels, 25 September 2015
Green Deal
Il Green Deal è parte integrante della strategia della Commissione per attuare
l'Agenda 2030 e gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite

Fonte: The European Green Deal (COM/2019/640)


‘’ Riportare almeno 25 000 km di fiumi a scorrimento libero’’

Ristabilire gli ecosistemi di acqua dolce e le funzioni naturali dei


fiumi attraverso l’eliminazione o l’adeguamento di barriere che
impediscono il passaggio dei pesci migratori e nel migliorare il flusso
libero dei sedimenti.

Gli investimenti su larga scala nel ripristino dei


fiumi e delle pianure alluvionali possono, nel
complesso, dare un forte impulso al settore
del ripristino e alle attività socioeconomiche
locali, come il turismo e le attività ricreative,
migliorando al tempo stesso la regolazione
delle acque, la protezione dalle inondazioni,
gli habitat ittici di crescita del novellame e
l'abbattimento dell'inquinamento da nutrienti.

Fonte: EU Biodiversity Strategy for 2030 Bringing nature back into our lives
(COM/2020/380)
"Ripristinare il buono stato ecologico degli ecosistemi marini’’

In presenza di ecosistemi marini e costieri in cui la


perdita di biodiversità è fortemente acuita dal
riscaldamento globale, è quanto mai urgente
intervenire con più determinazione.

‘’Arginare il consumo di suolo e ripristinare gli ecosistemi del suolo’’

Il suolo, uno degli ecosistemi più complessi e diversificati.


Il suolo è una risorsa non rinnovabile estremamente importante, vitale
per la nostra salute e quella dell'economia, così come per la
produzione di alimenti e nuovi farmaci.

Il degrado del suolo dipende da varie cause, tra cui: la deforestazione,


il pascolo eccessivo, le pratiche agricole e forestali non sostenibili, le
attività di costruzione e l'impermeabilizzazione del suolo.

Indispensabile intensificare gli sforzi per proteggerne la fertilità,


ridurne l'erosione e aumentare la materia organica che vi è
contenuta, ed è auspicabile farlo adottando pratiche sostenibili di
gestione del suolo, anche nell'ambito della PAC.
Fonte: EU Biodiversity Strategy for 2030 Bringing nature back into our lives (COM/2020/380)
Soils in the European Green Deal and their contribution in the 2030 Biodiversity
Strategy, Farm to Fork and European Climate Law

I suoli rivestono un ruolo


fondamentale nell’ambito del
Green Deal e della strategia per
la biodiversità

Fonte: The relevance of sustainable soil management within the European Green Deal
DOI:10.1016/j.landusepol.2020.104950
Biodiversity Strategy 2030

Estendere la propria rete di aree protette


costruendo una rete naturalistica trans-
europea coerente in cui dovrebbe essere
protetto almeno il 30% della superficie
terrestre e il 30% del mare.

Particolare importanza riveste la protezione degli ecosistemi forestali più ricchi in biodiversità quali
le foreste primarie e/o antiche, e la creazione di corridoi ecologici che impediscano l’isolamento
genetico
Fonte: EU Biodiversity Strategy for 2030 Bringing nature back into our
lives (COM/2020/380)
‘’Riportare la natura nei terreni agrari’’
Gli agricoltori rivestono un ruolo importante per
sostenere e incentivare la transizione verso pratiche
completamente sostenibili, in grado di fornire
alimenti sicuri, nutrienti e a prezzi accessibili nonché
assicurarsi il reddito necessario per sviluppare e far
prosperare la loro attività.

Destinare almeno il 10 % delle superfici agrarie ad


elementi caratteristici del paesaggio con elevata
diversità, ad esempio fasce tampone, maggese
completo o con rotazione, siepi, alberi non produttivi,
terrazzamenti e stagni, tutti elementi che concorrono a
intensificare il sequestro del carbonio, prevenire
l'erosione e l'impoverimento del suolo, filtrare l'aria e
l'acqua e sostenere l'adattamento al clima.
Fonte: EU Biodiversity Strategy for 2030 Bringing nature back into our lives
(COM/2020/380)
‘’ Foreste più estese, più sane e più resilienti’’
La strategia UE mira ad aumentare l'estensione delle sue
foreste, migliorarne la qualità e renderle più resilienti.
In considerazione del ruolo svolto dalle foreste
nell'approvvigionamento di materie, prodotti e servizi che
sono indispensabili per la bioeconomia circolare, la
strategia forestale dell’UE prevede l'impianto di almeno 3
miliardi di alberi entro il 2030, nel pieno rispetto dei
principi ecologici.

L'impianto di alberi sarà facilitato anche dalla nuova piattaforma europea per
l'inverdimento urbano che attingerà dal programma LIFE.
Per disporre di un quadro migliore dello stato di salute delle foreste europee,
la Commissione collaborerà con altri fornitori di dati per sviluppare
ulteriormente il sistema d'informazione forestale europeo con lo scopo non
ultimo di collegare tutte le piattaforme web contenenti dati sulle foreste
dell'Unione.
Esempi di tematiche per una gestione sostenibile del territorio:
• la gestione sostenibile delle risorse naturali,
• le strategie di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici e ambientali,
• gli aspetti costruttivi e gestionali delle strutture e degli impianti,
• lo studio dell’interazione clima-suolo-vegetazione,
• la previsione e la difesa dagli eventi estremi,
• lo studio e la mitigazione dei processi di erosione del suolo,
• le infrastrutture verdi,
• la prevenzione e gli interventi attivi contro gli incendi boschivi,
• il trattamento integrato delle acque reflue finalizzato al recupero delle materie prime,
• i metodi di valutazione della sostenibilità ambientale (es. LCA),
• la gestione dell’informazione resa disponibile dai sensori a distanza (remote sensing) e a
quelli di prossimità (precision farming),
• l’impiego di tecnologie di analisi e gestione di grandi moli di dati (IoT e Big Data).

Dottorato di ricerca interateneo


Ingegneria Naturalistica
L’ingegneria naturalistica (IN) è una disciplina tecnica

che utilizza le piante vive negli interventi antierosivi, di

consolidamento e di rinaturazione, da sole, o in

abbinamento con altri materiali (paglia, legno, pietrame,

reti metalliche, biostuoie, geotessuti, etc).

La presenza delle piante vive diviene così l’elemento

qualificante e discriminante di un intervento di IN.


Le principali finalità degli interventi:
1) tecnico-funzionali: efficacia antierosiva e di consolidamento di un versante, di una

sponda;

2) naturalistiche: ricostruzione o innesco di ecosistemi mediante impiego di specie

autoctone degli stadi delle serie dinamiche della vegetazione potenziale dei siti di

intervento;

3) paesaggistiche: di “ricucitura” del paesaggio naturale circostante, strettamente collegato

all’impiego di specie autoctone;

4) economiche: strutture alternative ad opere tradizionali (ad esempio muri in cemento

armato sostituiti da palificate vive o da terre verdi rinforzate).


Decreto ministeriale 20 agosto 1912

Art. 12 - Sono da impiegare i materiali rustici del


sito, pietre, legnami, chiedendo alla forza di
vegetazione i materiali viventi pel consolidamento
dei terreni, ricorrendo anche a opere miste di
legname e sasso.
Nelle frane sono da evitare le costruzioni murali,
adottando invece piccole palizzate, graticciate o
fascinate basse, inerbamenti e semine o piantagioni
di alberi di pronto accrescimento.
Decreto ministeriale 20 agosto 1912

Art. 11 - Ogni proposta deve essere ispirata a


grande economia, modestia e semplicità,
escludendo qualunque opera di lusso, ricordando
che non si tratta di elencare monumenti od opere
d’arte grandiose e che devonsi evitare dispendiosi
lavori di muratura.
Campi di applicazione:

•Sistemazioni idrauliche in zone montane, collinari e vallive


•Erosione dei versanti
•Frane
•Consolidamenti costieri
•Riqualificazione ambientale (corsi d’acqua, infrastrutture di trasporto,
cave, discariche)
Materiali vegetali vivi

Sono materiali provenienti dal mondo vegetale che hanno la capacità di rinnovarsi
rapidamente rendendo stabile il terreno:

• Sementi
• Talee e astoni
• Piantine
• Piote erbose e tappeti erbosi

Propagazione
per talea
Biotecnica delle specie vegetali

Le caratteristiche tecniche e biologiche che le piante devono


avere per poter essere impiegate negli interventi di
ingegneria naturalistica

Proprietà tecniche Proprietà biologiche


Proprietà biologiche
• Capacità di rigenerazione;

• Capacità di adattamento all’ambiente;

• Resistenza alla sommersione anche per periodi prolungati:


salici, frassini, pioppo bianco (Populus alba), ontano nero (Alnus glutinosa);

• Capacità di emettere radici avventizie:


ontani, salici, pioppi, frassini, acero montano (Acer pseudoplatanus), nocciolo (Corylus
avellana), berretta da prete (Euonymus europaeus), lentiggine (Viburnum tinus), ecc.;

• Capacità di riproduzione per via vegetativa,


per talea: tamerici, salici, pioppi, maggiociondolo (Laburnum anagyroides e L. alpinum),
miricaria (Myricaria germanica), sambuco (Sambucus sp. nigra), canna (Phragmites
australis); per talea radicale: ontano bianco (A. incana), crespino (Berberis vulgaris),
nocciolo, lampone (Rubus idaeus).
Proprietà tecniche
• Funzione antierosiva di copertura, consolidamento del terreno e riduzione
delle azioni provocate dalle precipitazioni;

• Miglioramento dei parametri geotecnici del suolo ad opera delle radici


(coesione, angolo di attrito, resistenza agli sforzi di trazione e di taglio);

• Regolazione del bilancio idrologico del terreno (evaporazione,


formazione e miglioramento del suolo);

• Riduzione della velocità di scorrimento superficiale e della forza di


trascinamento dell’acqua;

• Formazione di capillizio radicale nel suolo (forma delle radici, rapporto


tra le radici e la parte epigea);
Tipologie di intervento
1. In alveo

2. Difese spondali

3. Sul versante

4. Anti-erosivi
Idrosemina

Modalità di esecuzione:
Eventuale riprofilatura del versante e stesura di
biorete in juta. Irrorazione della miscela di
acqua, concimi, ammendanti, collanti e
fitoregolatori, sulle superfici da rinverdire. La
miscela viene spruzzata ad alta pressione con
spessore variabile e in più passaggi, aspettando
che quello precedente si sia asciugato, tutto ciò
in base al tipo di superficie.

Anti-erosivi
Stuoia in juta Stuoia in fibra di cocco

Anti-erosivi
Palificata viva spondale a parete doppia

Obiettivi dell’intervento:
Ha funzione di difesa spondale

Ambiti di intervento:
Sponde alte di corsi d’acqua torrentizi

Accorgimenti costruttivi:
Nella zona di contatto tra correnti e traversi è opportuno
praticare con la motosega una tacca come da disegno.
Correnti e traversi vanno fissati tra di loro con dei chiodi o
meglio tondini di acciaio ad aderenza migliorata.

Effetto:
Il consolidamento del versante è immediato. Effetto
visuale immediatamente gradevole e di grande effetto
paesaggistico legato al rapido sviluppo delle ramaglie

Difese spondali
Grata viva
Obiettivi dell’intervento:
Efficace per il consolidamento superficiale di versanti
acclivi. Agisce come sostegno superficiale del terreno per
consentire lo sviluppo degli apparati radicali delle piante
ed il conseguente loro effetto consolidante

Ambiti di intervento:
Scarpate stradali e ferroviarie, sponde fluviali, nicchie di
frana e versanti molto acclivi (40°-60°) con substrato
compatto sui quali sono in atto fenomeni di erosione
superficiale e non è possibile ridurre la pendenza con
azioni di rimodellamento superficiale del terreno.

Accorgimenti costruttivi:
L'altezza massima che è possibile raggiungere non supera
in genere i 15-20 m

Effetto:
Immediata stabilizzazione mediante l’armatura di legno
del pendio e quindi possibilità per gli arbusti di
svilupparsi. Effetto visivo notevole nel breve periodo
Difese spondali
Palificata viva di versante a parete semplice e doppia

Stabilizzazione dei versanti


Briglia in legname e pietrame
Obiettivi dell’intervento:
Correzione longitudinale dell’asta torrentizia mediante
riduzione della pendenza del fondo alveo.
Ambiti di intervento:
Torrenti con presenza di fenomeni di erosione dell’alveo e
delle sponde (torrenti di scavo). In taluni casi, da essi
derivano anche processi di instabilità dei versanti per
erosione al piede.
Accorgimenti costruttivi:
Va curato l’ammorsamento dell’opera nelle sponde, per
evitare che si verifichino fenomeni di aggiramento
laterale. Va adeguatamente curata la protezione
dell’opera al piede, dal lato valle, per evitare fenomeni di
erosione
Materiali:
• tronchi prevalentemente di castagno o larice, di
diametro pari a circa 20-30 cm, scortecciati;
• pietrame di idonea pezzatura (prelevato in alveo o
proveniente da vicine cave);
• chiodi o graffe metalliche o tondini di acciaio. Interventi in alveo

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