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L'ALIMENTAZIONE

SOSTENIBILE:
Per parlare di alimentazione sostenibile è necessario partire dal concetto di sviluppo
sostenibile, cioè lo sviluppo in grado di assicurare i bisogni della popolazione
globale attuale senza compromettere le possibilità delle generazioni a venire.
L’alimentazione sostenibile è quindi quello stile alimentare che riduce al minimo il consumo
di acqua, suolo ed energia limitando l’uso di additivi e pesticidi, riducendo gli allevamenti e
la pesca intensivi e frenare le emissioni di anidride carbonica. Ci sono due termini che ci
dicono che l’alimentazione sostenibile è possibile e utile sono consapevolezza e scelta.
Abituarsi ad un’alimentazione sostenibile è possibile a partire dalla scelta dei prodotti che
mettiamo in tavola ogni giorno per il nostro nutrimento.
I FONDAMENTALI PRINCIPI DELL’ALIMENTAZIONE SOSTENIBILE sono pochi ed
estremamente percorribili per dare inizio al cambiamento:

• IL TERRITORIO: favorire i cibi del territorio significa diminuire drasticamente l’emissione di


CO2 grazie alla limitazione dei trasporti merce, ma vuol dire anche offrire alla propria
terra un maggiore sviluppo in termini di produzione.
• LA STAGIONALITÀ: non è una novità, i prodotti di stagione offrono più nutrienti rispetto a
ingredienti provenienti dalle coltivazioni forzate. Scegliendo di mettere in tavola alimenti
di stagione si ottengono più benefici a livello di nutrizione, più sapore e, ancora, minore
emissione di anidride carbonica.
• LA BIODIVERSITÀ: alimentazione sostenibile significa “sfruttare” il più possibile i frutti che
un territorio offre. Un’alimentazione sana è basata sulla varietà degli ingredienti che
inseriscono nella propria dieta. Il principio della biodiversità fa si che tutti gli alimenti
vengano consumati nella stessa quantità senza stressare l’ecosistema.
• RIDUZIONE DEGLI SPRECHI: ridurre gli sprechi e non buttare via il cibo è il primo passo
che si deve compiere per un mondo meno malato. Meno pesca e allevamenti intensivi:
sono un vero disastro per il pianeta. Non solo aumentano vertiginosamente le emissioni
di gas serra, ma prevedono un consumo di acqua spaventoso e producono centinaia di
tonnellate di rifiuti che il pianeta non è più in grado di sostenere è inoltre consigliato
preferire i piccoli allevatori, i pescatori locali e aumentare il consumo di vegetali limitando
l’uso di carne e pesce è senza dubbio una tra le scelte più consapevoli che si possano fare
in merito all’alimentazione sostenibile.
AGRICOLTURA E ALLEVAMENTO SOSTENIBILE:
Per quanto riguarda allevamento e agricoltura è necessario passare per allevamento e
agricoltura biologici. Si tratta di tecniche di coltivazione e allevamento che rispettano i cicli
naturali minimizzando il più possibile l’uso di additivi, pesticidi, OGM (Organismi
Geneticamente Modificati) e fertilizzanti. Rispettare i ritmi naturali della vita di animali e
vegetali significa consumare meno, ma con più qualità. La natura è una macchina perfetta
che si regola in autonomia in un perfetto equilibrio. L’uso di fertilizzanti e pesticidi, ad
esempio, rischia l’uccisione di insetti utilissimi ad alcune colture e la diminuzione sostanziale
dei naturali nutrienti dei cibi. La buona notizia è che in Italia è in significativo aumento il
numero di coltivazioni biologiche. Numeri e percentuali che possono aumentare ancora fino
a coprire il 100% dei terreni ad uso agricolo se ognuno scegliesse consapevolmente di
consumare unicamente prodotti da agricoltura biologica.
Un discorso molto simile è fatto per l’allevamento che, per essere definito biologico, deve
rispettare alcuni particolari parametri:
• È VIETATO l’allevamento di razze ottenute da una manipolazione genetica;
• tutto il bestiame DEVE ESSERE allevato all’aria aperta con uno spazio sufficiente alla
naturale necessità di movimento e nutrito con foraggio biologico a sua volta;
• i capi di bestiame DEVONO ESSERE ABBATTUTI in luoghi non distanti dall’allevamento
per evitarne lo stress e ridurne l’affaticamento. In questo modo non è necessario
somministrare calmanti e medicine rilassanti al bestiame. Cominciare a dare una mano
al pianeta, non è impossibile e non è poi così difficile. L’alimentazione sostenibile è la
strada da intraprendere oggi stesso per fare del bene a sé stessi e all’intero pianeta.
L'IMPORTANZA DI UN'ALIMENTAZIONE SOSTENIBILE
:
Nonostante negli ultimi anni ci sia stato un incremento della consapevolezza, fare una scelta
alimentare sostenibile finora non è stato molto semplice per i consumatori:
l’industrializzazione dell’agricoltura, l’uso sconsiderato di pesticidi e l’allevamento intensivo
hanno posto un freno a questo tipo di scelta responsabile. Per nutrirsi in maniera sana e
genuina la sostenibilità è molto importante, non solo perchè un cibo sano ha caratteristiche
organolettiche migliori ma possiede un basso impatto ambientale, essere accessibile a tutti
e soprattutto deve valorizzare le tradizioni locali. La sostenibilità assicura la solidità di un
ecosistema. Per diventare sostenibile il cibo deve avere delle caratteristiche molto
importanti: venire lavorato in un ambiente con poco consumo di acqua e scarso
sfruttamento del suolo quindi impatto ambientale molto limitato. Il ciclo di vita del cibo,
dalla produzione al consumo, ha delle conseguenze sul pianeta, perché, per produrre gli
alimenti si impegnano territorio e acqua, si immettono nell’atmosfera anidride carbonica e
altri gas serra, e si producono perdite e rifiuti che ci si deve preoccupare di smaltire.
Nell’ultimo secolo, l’uomo è divenuto assai più responsabile che in passato dello stato del
pianeta, come risulta dall’andamento delle emissioni di gas serra, quali l’anidride carbonica,
il metano e il protossido d’azoto, questi ultimi fortemente associati all’agricoltura e quindi
all’alimentazione umana. Circa il 15% delle emissioni globali di gas serra è dovuto
all’agricoltura per quanto riguarda le pratiche agricole di coltivazione e gli allevamenti.
Se consideriamo l’intero ciclo di vita dalla produzione al consumo le emissioni di gas serra
dell’alimentazione umana possono essere molto più elevate. In Italia ad esempio ammontano
a circa il 25% delle emissioni totali del Paese. L’impatto ambientale dell’alimentazione è
correlato strettamente allo sviluppo economico e sociale dei paesi del mondo ed è
direttamente proporzionale alla crescita del PIL. Tant’è vero che il contributo in CO2
dell’agricoltura dei paesi a sviluppo più recente sono anche quelli con più elevate emissioni.
Oggi, su scala planetaria, il rapporto tra la quantità di energia necessaria per produrre una
unità di cibo e il contenuto di energia metabolica che tale cibo apporta all’organismo (detto
indice di sostenibilità) è ormai dell’ordine di 100 a 1. È necessario consumare 100 unità di
energia per produrre l’energia metabolica unitaria di cui ha bisogno l’organismo, quando, per
molti secoli, per ogni unità di energia metabolica veniva consumata una sola unità di energia
o poco più.
L’ALIMENTAZIONE SOSTENIBILE E I SUOI ENTI:

Oggi ci sono molte organizzazioni che parlano dell’alimentazione sostenibile e come


avere una dieta più equilibrata. Tra le più importanti ricordiamo «FOOD4FUTURE» e
«LA FAO».
FOOD4FUTURE-FOOD FOR FUTURE:

L’obiettivo della campagna Food4Future è quello di modificare i sistemi alimentari, dalla


produzione al consumo, per renderli più resilienti, più inclusivi, più sani e più
sostenibili, tenendo conto delle necessità umane e dei limiti del Pianeta. Il cibo è la leva
più potente per migliorare la salute umana e degli ecosistemi.
Quattro sono le aree in cui è urgente agire, dal campo, al mare, dalla tavola, alla riduzione
di perdite e sprechi alimentari:
• Grow better – Coltiva sostenibile
• Fish better – Pesca sostenibilmente
• Eat better – Mangia sostenibile
• Use better – Riduci gli sprechi alimentari
GROW BETTER – COLTIVAZIONE SOSTENIBILE:
L’agricoltura è sostenibile quando produce alimenti e materie prime senza
superare i limiti del Pianeta, mantenendo i servizi ecosistemi da cui essa stessa
dipende, come suoli fertili, disponibilità di acqua dolce e conservazione di habitat e
specie. La nuova rivoluzione agricola si basa su tre grandi principi:
• convertire le pratiche agricole verso un maggiore rispetto dei cicli naturali degli
agroecosistemi
• proteggere e aumentare le aree ad alta naturalità, funzionali al mantenimento e
incremento della biodiversità,
• ridurre l’utilizzo di sostanze chimiche di sintesi attraverso la diffusione di pratiche
agricole che non richiedano l’uso di pesticidi, fertilizzanti chimici e antibiotici.
GLI OBIETTIVI DI FOOD4FUTURE:
• Ridurre del 50% l’uso di pesticidi entro il 2030;
• Coltivare il 40% della superficie agricola in biologico entro il 2030;
• Ripristinare almeno il 10% della superficie agricola in aree naturali;
• Riportare l’allevamento ad una modalità biologica ed estensiva;
• Più sostanza organica nel suolo e meno fertilizzanti;
• Favorire la transizione ecologica verso la sostenibilità delle
industrie agroalimentari
FISH BETTER-PESCA SOSTENIBILE:
La pesca eccessiva, distruttiva e illegale è una delle minacce più gravi per gli ecosistemi
marini. Su scala globale il 34% degli stock ittici è sovrasfruttato (nel Mediterraneo questa
percentuale sale al 75%) e il 60% è pescato al limite delle proprie capacità di
rigenerarsi. Un prodotto ittico è sostenibile se: non riduce la capacità naturale degli stock
ittici di rigenerarsi, non distrugge gli habitat marini e costieri, non contribuisce in modo
significativo al rilascio di gas serra, non minaccia le specie a rischio di estinzione e protette,
non inquina, considera adeguatamente gli interessi delle comunità associate, non opera
alcuna trasgressione dei diritti umani fondamentali né dei diritti dei lavoratori, non mina la
sicurezza alimentare, è legale e tracciabile.
GLI OBIETTIVI DI FOOD4FUTURE:
• Garantire che la gestione della pesca diventi un sistema partecipativo che includa i
pescatori locali;
• Coinvolgere l’industria ittica nella trasformazione del settore della pesca verso la
sostenibilità.
EAT BETTER- MANGIARE SOSTENIBILE:
Il cibo è la principale leva in grado di garantire la salute dell’uomo e la sostenibilità
ambientale sul Pianeta. Tuttavia il cibo sta minacciando sia le persone sia il Pianeta.
Oltre 800 milioni di persone continuano a non avere quantità di cibo sufficienti, mentre
un numero doppio o assume quantità smisurate di cibo. Una dieta ricca di frutta, verdura
e, in generale, di alimenti di origine vegetale è il pilastro delle diete sane ma anche di
quelle più sostenibili per l’ambiente. Il cambiamento delle abitudini alimentari dei
cittadini è lo strumento fondamentale per cambiare l’intero sistema alimentare. La Dieta
Mediterranea, globalmente riconosciuta come l’esempio per eccellenza di dieta
sostenibile, è a rischio di estinzione.
GLI OBIETTIVI DI FOOF4FUTURE:
• Promuovere l’adozione di una dieta principalmente a base vegetale;
• Approvare una norma che impedisca l’importazione in UE di prodotti causa di
deforestazione e distruzione di ecosistemi.
USE BETTER-RIDURRE GLI SPRECHI ALIMENTARI:
Uno dei paradossi inaccettabili del nostro tempo è la perdita e lo spreco
alimentare: cibo buttato via, perso, lasciato marcire o degradato da organismi
infestanti. Cibo che ha richiesto energia, terra, acqua, tempo, carburante, risorse
naturali e umane, denaro e una certa quantità di inquinanti per essere prodotto,
trasportato, trasformato, confezionato, conservato, venduto e acquistato. Le perdite e
gli sprechi aggravano l’insicurezza alimentare e la malnutrizione in un momento in cui
la fame nel mondo è in aumento. Fondamentale è ridurre sensibilmente le perdite
alimentari sul piano della produzione e gli sprechi alimentari sul piano del consumo.
GLI OBIETTIVI DI FOOD4FUTURE:
• Ridurre fino a eliminare le perdite lungo le filiere, in campo e in mare;
• Eliminare gli sprechi domestici.
LE 12 RACCOMANDAZIONI DELLA FAO:
Tenere una dieta e più in generale un’alimentazione sostenibile si può. Lo spiega la
FAO che nel documento ‘Sustainable Diets and Biodiversity’ ha elencato le linee
guida per intraprendere – anche a tavola – uno stile di vita sostenibile, che faccia
bene alla salute dell’uomo e del pianeta.
• Scegliere prodotti a base vegetale: questo è un ottimo consiglio non solo per
mantenere abitudini sane, ma anche per rendere la dieta sostenibile riducendo
di molto l’impatto ambientale della produzione alimentare.
• Mangiare in modo vario: riempire di colori i piatti permette di variare nella scelta
dei cibi che arrivano sulla tavola. Alla varietà nel piatto corrisponde varietà nelle
colture.
• Consumare cinque porzioni di frutta e verdura al giorno e non solo come
contorno. In una dieta sostenibile e sana, frutta e verdura rappresentano la
scelta perfetta per un rapido spuntino, anche per i più piccoli.
• Prediligere prodotti stagionali e locali: conoscere gli alimenti tipici della propria
zona non solo permette di acquistare cibo più fresco e gustoso, ma ha anche un
forte significato in termini di sostenibilità alimentare, agricola e anche
economica, con notevole risparmio.
• Usare ingredienti freschi: quando possibile, questo permette di ridurre confezioni
inutili, a casa come al ristorante, riducendo anche l’impatto ambientale della
distribuzione.
• Limitare il consumo di cibo confezionato: questi alimenti sono particolarmente
ricchi di zuccheri, grassi e sale, come indicato anche dalle etichetti nutrizionali e
quindi non sono considerati cibi sostenibili per la salute.
• Aumentare l’apporto di cereali integrali: riso integrale, orzo, avena, mais e segale
hanno alti benefici nutrizionali, aiutano a prevenire numerose patologie e
richiedono meno lavorazione, quindi meno energia e acqua a parità di quantità.
• Evitare bibite zuccherate: sostituire l’acqua con bevande gassate e succhi di frutta
porta a un aumento di peso sul lungo periodo e non è quindi consigliabile per una
dieta sostenibile.
• Aumentare i legumi: un moderato consumo di fagioli può rappresentare un’ottima
soluzione per scegliere un’alimentazione sostenibile, perché permette di assumere
fibre e sostituire le proteine vegetali con quelle animali, con vantaggio per
l’ambiente.
• Ridurre il consumo di carne rossa e lavorata: meglio prediligere alla carne altre
fonti proteiche, come appunto i legumi. L’allevamento di animali da macello è tra
le attività agricole a maggior impatto ambientale
• Comprare pesce da rivenditori sostenibili: questo aiuta a proteggere la fauna e la
flora marina, sempre più minacciata dallo sfruttamento della pesca eccessiva.
• Cercare prodotti che provengono da allevamenti a terra e pascoli: le scelte dei
consumatori hanno conseguenze anche sulla qualità di vita degli animali da cui
proviene il cibo.
PROFESSORE: Santo Vasile
ALUNNE: Liuzzo Amalia
Malgioglio Agnese
Veronica Aurora
CLASSE:2^A
ANNO SCOLASTICO:2021-2022

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