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Carolina:
• Ogni anno, circa un terzo del cibo prodotto, corrispondente a 1,3 miliardi di
tonnellate, per un valore pari a circa mille miliardi di dollari, finisce nella spazzatura
dei consumatori e dei commercianti, oppure va a male a causa di sistemi di
trasporti o pratiche agricole inadeguati
1. Acqua
• Meno del 3 per cento dell’acqua mondiale è potabile, di cui il 2,5% è congelata
in Antartide, nell’Artide e nei ghiacciai. L’umanità deve quindi affidarsi allo 0,5 per
cento per soddisfare il fabbisogno di acqua potabile dell’uomo e dell’ecosistema
• L’uomo sta inquinando l’acqua mondiale in maniera più rapida rispetto alla
capacità naturale di rigenerazione e purificazione dell’acqua in fiumi e laghi
• Più di un miliardo di persone non dispongono ancora dell’accesso all’acqua
potabili
• L’acqua è un bene libero, ma le infrastrutture necessarie per trasportarla sono
costose.
Tutto ciò che arriva sulle nostre tavole richiede, per essere prodotto, l'utilizzo di
acqua. Non tutti i cibi, però hanno La stessa impronta idrica. Qualche
esempio? 4 Per produrre un chilo di verdura servono 336 litri di acqua, per un chilo
di legumi essiccati ne servono circa 4.615, per un chilo di carne di maiale 6.299 e
addirittura 15.139 litri per produrre un chilo di carne di manzo.
Numeri che devono spingere tutti a riflettere su quanto sia prezioso “l’oro blu”,
soprattutto considerando che la sua salvaguardia è una questione che ci
riguarda tutti da vicino, dato che la quantità annuale di risorse di acqua dolce
disponibili per persona è diminuita di oltre il 20% negli ultimi due decenni5, e che il
bacino del Mediterraneo è indicato come uno degli hotspot mondiali dove si
verificherà una maggiore riduzione delle risorse idriche disponibili.
Sofia:
Consigli per ridurre l’impronta idrica a tavola
Ogni giorno beviamo mediamente due litri d’acqua, ma ne consumiamo una
quantità decisamente più rilevante attraverso il cibo che mangiamo. Un pasto
sostenibile richiede all’incirca 1.000 litri di acqua per la produzione degli alimenti
che lo compongono, rispetto ai circa 3.000 litri richiesti da un menù non
sostenibile.
Ecco alcuni consigli:
1.Adotta una dieta ricca di verdura, legumi, frutta e cereali integrali → i prodotti di
origine animale hanno generalmente un impatto maggiore sulle risorse idriche
rispetto ai prodotti vegetali. In media, l'acqua necessaria per produrre 1 kg di
carne bovina è quattro volte di più di quella per necessaria per il pollame, più di
sei volte maggiore di quella per il pesce, nove volte più grande di quella utilizzata
per i cereali e quarantacinque volte più grande di quella per le verdure.
L'adozione di una dieta sostenibile ricca di verdure, frutta, legumi e cereali
integrali consente di risparmiare fino a circa 2.000 litri di acqua per singolo
pasto rispetto a un menu a base di carne.
2.Riduci gli sprechi alimentari → ogni volta che sprechiamo il cibo, stiamo
“buttando via” anche tutta l’acqua che è servita per produrlo: sprecando meno,
potremmo contribuire a migliorare la sicurezza alimentare e ad alleviare la
pressione sulle risorse naturali, come l’acqua, che sono state utilizzate proprio per
produrre il cibo che mangiamo7.
L’acqua che beviamo (2 litri in media al giorno), è solo una piccola parte di quella
che - più o meno consapevolmente - consumiamo ogni giorno. Al consumo
diretto (per lavarsi, cucinare, pulire o innaffiare le nostre piante, che varia dai 20 ai
50 litri) va aggiunto infatti quello indiretto, che passa attraverso l’acqua
“nascosta” necessaria per produrre i beni e i servizi che utilizziamo e il cibo che
portiamo sulle nostre tavole ogni giorno, il quale a sua volta necessita, per essere
prodotto, di variabili quantità di acqua.
La somma di tutti questi consumi rappresenta, per ogni individuo, la sua impronta
idrica quotidiana. Quella italiana, complessivamente, è di circa 6.300 litri
consumati per persona al giorno, un dato che risulta essere di 1,65 volte più alto
rispetto alla media globale1.
Nikoleta:
Ma quali sono gli alimenti che gravano di più sulle risorse idriche del nostro
pianeta? Quanta acqua è mediamente necessaria per produrre gli alimenti che
consumiamo? Ecco una piccola panoramica3.
Giulia:
E l’ONU cosa fa?
• L’obiettivo 12 promuove l’attuazione del programma decennale dell’ONU per
un modello di consumo e di produzione sostenibile.
- Entro il 2030, accertarsi che tutte le persone, in ogni parte del mondo, abbiano le
informazioni rilevanti e la giusta consapevolezza dello sviluppo sostenibile e di uno
stile di vita in armonia con la natura