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LO SVILUPPO SOSTENIBILE

L’AGENDA 2030

L’agenda 2030 è un
programma d’azione che
comprende diversi
obbiettivi per il pianeta e
per le persone sottoscritte
ai 193 Paesi membri
dell’ONU.
Ingloba 17 obbiettivi per lo Sviluppo Sostenibile (qui sopra elencati ). L’ avvio ufficiale del
raggiungimento di tali obbiettivi è stato nel 2016 e, come suggerisce il nome, i Paesi si
impegnano a raggiungerli entro il 2030.
L’OBBIETTIVO 6

E’ l’obbiettivo quanto concerne il garantire l’acqua potabile pulita e servizi igienico-sanitari


efficienti.
Le fonti sicure di acqua stanno sempre aumentando, ma è presente una forte disuguaglianza
tra le persone: 3 miliardi di persone non sono capaci di lavarsi a casa propria e 785 milioni di
persone non riescono a usufruire dei servizi di base per l’acqua potabile.
Il “water stress” o stress idrico è quel fenomeno secondo cui c’è meno disponibilità di acqua
rispetto a quanto ne viene utilizzata, enfatizzato dai cambiamenti climatici e dall’incremento
dell’urbanizzazione.
L’ACQUA COME BENE VITALE
L’acqua è patrimonio dell’umanità e in quanto tale,
va usufruita con responsabilità. Qui elencherò
diverse metodologie per metterlo in pratica:

1. Non bisogna stare sotto la doccia troppo a lungo


perché vengono spesi molti litri d’acqua (30-50L);

2. Quando ci si lava le mani chiudi il rubinetto,


dovresti starci 20 secondi quindi perché sprecare
così tanta acqua;

3. Usa un bicchiere per lavarti i denti: non lasciar


scorrere acqua.

Ovviamente molti altri accorgimenti potrebbero


essere applicati alla vita di tutti quanti, tutti i giorni.
CARTA EUROPEA DELL’ACQUA
1. Non c’è vita senza acqua. L'acqua è un bene prezioso, indispensabile a tutte le
attività umane.
2. Le disponibilità d'acqua dolce non sono inesauribili. E' indispensabile
preservarle, controllarle e, se possibile, accrescerle.
3. Alterare la quantità dell'acqua significa nuocere alla vita dell'uomo e degli altri
esseri viventi che da essa dipendono.
4. La qualità dell'acqua deve essere tale da soddisfare le esigenze delle
utilizzazioni previste, ma soprattutto della salute pubblica.
5. Quando l'acqua, dopo essere stata utilizzata, è restituita al suo ambiente
naturale, essa non deve compromettere i possibili usi, tanto pubblici che
privati che in questo ambiente potranno essere fatti.
6. La conservazione di una copertura vegetale appropriata, di preferenza
forestale, è essenziale per la conservazione delle risorse idriche.
7. Le risorse idriche devono formare oggetto di un inventario.
8. La buona gestione dell'acqua deve formare l’oggetto di un piano stabilito dalle
autorità competenti.
9. La salvaguardia dell'acqua implica uno sforzo importante di ricerca scientifica,
di formazione di specialisti e di informazione pubblica.
10. L’acqua è un patrimonio comune, il cui valore dev’essere riconosciuto da tutti.
Promulgato a Strasburgo il 6 Maggio 1968 dal
consiglio d’Europa
11. La gestione delle risorse idriche dovrebbe essere inquadrata nel bacino
naturale, piuttosto che entro frontiere amministrative e politiche.
12. L'acqua non ha frontiere. Essa è una risorsa comune, che necessita di una
cooperazione internazionale.
CAUSE DELL’INSUFFICIENZA DI ACQUA

Sicuramente l’incremento della


popolazione annuale di circa 80
milioni di persone è collegato alla
scarsità di elementi fondamentali
come l’acqua;
anche il prelievo di acqua per l’uso
per la crescita di alcune aziende
(agricole, o di allevamento);
In molti Paesi gli acquedotti e i
sistemi di depurazione sono
antiquati;
l’aumento di temperatura del
pianeta sta favorendo alle zone più
aride di diventarlo ancora di più.

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