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1) L’acqua è un bene prezioso perché è condizione essenziale per la vita ed è una risorsa dal valore

inestimabile per le sue peculiari proprietà e per tantissimi altri utilizzi che ne testimoniano
l’importanza per l’uomo, anche in un semplice gesto quotidiano come farsi la doccia o cucinare.
La sua influenza nel corpo umano è dovuta al fatto che gli esseri umani si compongono al 75% di
acqua al fine di assicurarsi un adeguato introito di liquidi e per mantenere in questo modo
l’equilibrio idrico tra entrate e uscite, evitando così la disidratazione. Non a caso possiamo
rimanere settimane senza mangiare ma pochissimi giorni senza bere. Senza acqua non c’è vita!
L’acqua inoltre è un nutriente, un’ottima fonte di minerali essenziali per garantire il regolare
funzionamento dell’organismo umano: ogni cellula del nostro corpo ha bisogno di acqua. Tutto ciò
vale anche per gli animali, dato che ogni specie con le proprie particolarità necessita di acqua per
vivere, per l’ambiente, per le piante e per il clima.  

2) Purtroppo l’acqua può essere una risorsa non più disponibile, a dimostrazione del fatto che
l’uomo ha continuato e sta continuando a sprecarla e ad inquinarla senza porsi dei precisi limiti,
anche per l’aumento della domanda di prodotti agricoli e industriali che ne fanno un uso intensivo.
Questo è particolarmente rilevante, dato che oggi si sente parlare sempre più spesso di acqua e di
cambiamenti climatici, di grandi isole di plastica che galleggiano negli oceani e di scarsità idrica
sempre più diffusa nel mondo, oltre all’aumento dei processi di inaridimento e di desertificazione.
Le precipitazioni diminuiscono o non si verificano affatto, oppure sono talmente violente da
inondare ampi territori e i ghiacciai, che possono fungere da serbatoi estivi, si ritirano.
Oggi a livello mondiale si sta cercando un piano di controllo e adattamento per risanare la Terra e
mitigare il più possibile i danni arrecati all’ambiente, al clima, alla fauna e alla flora, consapevoli
del fatto che la nostra sopravvivenza dipende dalla salute dell’intero ecosistema in cui viviamo.
3) Il fatto che l’acqua sia pubblica è una cosa estremamente importante, dato che essa è un diritto
umano universale che va garantita a tutti, senza distinzione, come è previsto dalla Costituzione.

Legislatura 17ª - Disegno di legge n. 2343 – Art. 2.

1. L'acqua è un bene naturale e un diritto umano universale. Il diritto all'acqua potabile di qualità
nonché ai servizi igienico-sanitari è un diritto umano essenziale al pieno godimento della vita e di
tutti i diritti umani, come sancito dalla risoluzione dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite
A/64/L.63/Rev. 1 del 26 luglio 2010. 2. L'acqua è un bene comune, una risorsa rinnovabile,
indispensabile per la vita dell'ecosistema e di tutti gli esseri viventi. Tutte le acque superficiali e
sotterranee sono pubbliche e non mercificabili e costituiscono una risorsa che è salvaguardata e
utilizzata secondo criteri di efficienza, solidarietà, responsabilità e sostenibilità. Qualsiasi uso delle
acque è effettuato salvaguardando le aspettative e i diritti delle generazioni future a fruire di un
integro patrimonio ambientale. Elemento fondativo indispensabile deve pertanto essere la
conoscenza della risorsa idrica, della sua qualità e della sua effettiva disponibilità. Gli usi delle
acque sono indirizzati al risparmio e al rinnovo delle risorse per non pregiudicare il patrimonio
idrico, la vivibilità dell'ambiente, l'agricoltura, la fauna e la flora acquatiche, i processi
geomorfologici e gli equilibri idrogeologici. 3. L'erogazione giornaliera per l'alimentazione e
l'igiene umana è considerata diritto umano universale e si basa sul quantitativo minimo vitale di
cui all'articolo 7.

Inoltre, a mio avviso, per garantire una buona qualità dell’acqua sono necessari investimenti che
ricoprano un arco di tempo di più anni, ma che sicuramente perderebbero la centralità se la
gestione dell’acqua diventasse di proprietà privata. E’ importante che l’acqua rimanga pubblica
perché gli effetti della privatizzazione porterebbero il controllo di questo bene indispensabile ad
incrementi tariffari sempre più elevati e che non conoscerebbero altre alternative.
Capire l’importanza dell’acqua per l’uomo, per l’ambiente e per tutti gli altri esseri viventi sulla
Terra è quindi fondamentale per iniziare a rispettare questa risorsa preziosa, proprio perché
pubblica.

4) La visita al depuratore di Canove, vicino a Govone, è stata davvero una bella esperienza,
soprattutto piena di scoperte e di cose molto interessanti.
Questo impianto si occupa di trattare le acque di fognatura di circa 90 000 abitanti su 27 comuni
nel territorio di Alba, Langhe e Roero.
In un punto del depuratore arriva il collettore principale delle acque di scarico del territorio, circa
16 milioni di metri cubi all’anno, che corrispondono a circa 150 litri di acque di scarico al giorno
per persona e che escono dalle fognature delle nostre case. Tutti questi sono valori pressoché
approssimativi, dato che possono triplicare se vi si aggiungono gli scarichi industriali e le acque
piovane che arrivano dai tombini stradali.
È necessario ricordare che, al fine di depurare le acque di scarico, occorre molta energia utilizzata
successivamente per far funzionare tutti gli impianti presenti.
D’altra parte i fanghi di depurazione, sottoposti al processo di digestione anaerobica, (che non
richiede cioè la presenza di ossigeno) attraverso altri batteri producono metano che, bruciato in un
motore, produce energia elettrica, che costituisce circa il 35% di tutta l’energia utilizzata
dall’impianto e fornita dal biogas prodotto direttamente dai fanghi di depurazione.
All’interno del depuratore, il grosso del lavoro è svolto dai microrganismi, dato che gli impianti di
fatto sono soltanto un aiuto per metterli nelle condizioni ottimali di lavorare.
Nelle fognature dovrebbe arrivare soltanto materiale biodegradabile, ma non è proprio così: vi
arriva tantissima plastica, circa 4 kg per persona all’anno, e si tratta principalmente di assorbenti,
di salviette, di materiali sintetici oppure di piccole confezioni di cosmetici, che dovrebbero andare
nel cestino dei rifiuti.
In seguito ai processi descritti prima, si arriva al risultato finale: l’acqua pulita e depurata viene
restituita al fiume Tanaro. Questo risultato, ovviamente, dipende dalla professionalità e dalla
tecnologia, dal denaro e dall’energia, ma soprattutto da noi e dal nostro senso civico, perché
l’acqua è fonte di vita da preservare il più possibile.

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