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COLTIVAZIONI
ERBACEE
LUCIANO PECETTI
luciano.pecetti@unimi.it
1
COLTIVAZIONI ERBACEE
TESTI CONSIGLIATI
VERRÀ MESSA A DISPOSIZIONE GRATUITAMENTE UNA DISPENSA CON
IL CONTENUTO ESSENZIALE DEGLI ARGOMENTI TRATTATI NEL
CORSO. IL CONTENUTO DELLE DIAPOSITIVE UTILIZZATE DURANTE LE
LEZIONI POTRÀ COSTITUIRE UN’INTEGRAZIONE ICONOGRAFICA A
QUANTO RIPORTATO NELLA DISPENSA.
Visita didattica
Modalità di esame
Colloquio orale a fine corso sugli argomenti trattati
durante le lezioni (più appelli) 4
L’AGRICOLTURA
5
L’AGRICOLTURA SI IDENTIFICA CON L’ESERCIZIO
DELL’ATTIVITA’ UMANA DESTINATA
7000
6000
5000
popolazione
4000
3000
2000
1000
0
1000 1100 1200 1300 1400 1500 1600 1700 1800 1900 2000
Anni d.C.
Produzione
totale di derrate
agricole nei
paesi sviluppati
ed in via di
sviluppo
8
LA PRODUZIONE MONDIALE DI
ALIMENTI PRO CAPITE È
CRESCIUTA DI QUASI IL 25%
NEGLI ULTIMI 40 ANNI, A
FRONTE DELLA QUALE LE
SUPERFICI COLTIVATE SONO
AUMENTATE DEL 10%, MENTRE LA
POPOLAZIONE È SALITA DEL 90%.
9
10
11
50.9 miliardi di ha
1.5 MLD di ha
12
ALCUNI STIMANO CHE LA SUPERFICIE UTILIZZABILE
POTREBBE ESSERE
DI 3.2 MILIARDI DI ETTARI, MA...
1) LA SUPERFICIE DISPONIBILE NON SI TROVA DOVE
È NECESSARIO PIÙ CIBO
ES. In Europa ogni persona dispone di 0.50 ha ma sarebbe
necessario disporre ancora di 0.25 ha per compensare
l'importazione.
13
2) LE AREE OGGI COLTIVATE SONO QUELLE PIÙ
IDONEE: TERRENO, CLIMA, TOPOGRAFIA
LIMITANO LE AREE COLTIVABILI;
4) MAGGIORE POPOLAZIONE, MAGGIORE
URBANIZZAZIONE E DESTINAZIONE AD ALTRI
USI DEL TERRENO AGRICOLO
CONCLUSIONE
14
IL RUOLO DELL’AGRICOLTURA
15
LE COLTIVAZIONI ERBACEE
16
‘Coltivazioni erbacee’: disciplina tecnico-scientifica
che si occupa delle piante a consistenza erbacea.
17
PER LUNGHISSIMO TEMPO, LE PRODUZIONI
AGRICOLE HANNO COSTITUITO LA VOCE
PRINCIPALE DELLA VITA ECONOMICA DI
OGNI PAESE, SOLO NEL XIX SECOLO
SOSTITUITE DAL RAPIDISSIMO SVILUPPO DI
ATTIVITÀ INDUSTRIALI CHE PARTONO
ANCHE DA MATERIE PRIME DI ORIGINE
EXTRA-AGRICOLA.
19
Direttamente o indirettamente, le piante
forniscono tutto il cibo all’umanità
e 2006
* 696
* 635
* 606
138
56
* 32
* 315
* 226
* 124 Le piante alimentari più
20
47 importanti per l’Uomo.
125
69
62 Più dell’85% della dieta è
* 221
106 basata su 8 specie*
55
50
71
34
65
63
70
20
Prodotto agricolo Valore commerciale (MLD USD)
Riso 178.3
Latte bovino 171.8
Carne bovina 169.2
Carne suina 163.8
Pollame 114.2
Frumento 86.7
Soia 57.6
Pomodori 55.9
Canna da zucchero 52.5
Uova 52.1
Mais 51.1
21
Patate 44.2
NELL’ESERCIZIO DELL’ATTIVITÀ AGRICOLA, UN
COMPITO DI FONDAMENTALE IMPORTANZA È QUELLO
DI STABILIRE:
- QUALI SPECIE E QUALI VARIETÀ DI PIANTE
AGRARIE COLTIVARE,
- QUALE ESTENSIONE SI DEBBA ATTRIBUIRE AD ESSE,
- QUALI RAPPORTI DEBBANO INTERCORRERE TRA LE
DIVERSE COLTIVAZIONI (SUCCESSIONI
COLTURALI).
22
INCREMENTO DELLE RESE
L’EVOLUZIONE DELLE TECNICHE COLTURALI E LA
DIFESA DELLE COLTURE DALLE AVVERSITÀ
RAPPRESENTANO ATTUALMENTE GLI UNICI
STRUMENTI EFFICACI NEL CONSEGUIMENTO DI
UNA MAGGIORE QUANTITÀ DI ALIMENTI PER LA
CRESCENTE POPOLAZIONE MONDIALE.
26
LE RAGIONI PER LE QUALI È NECESSARIO
PROVVEDERE AD UN PROGRAMMA DI
FERTILIZZAZIONE DEL TERRENO,
INFORMAZIONI SUL TIPO DI MACCHINE
AGRICOLE DISPONIBILI, SULLE LORO
CARATTERISTICHE DI FUNZIONAMENTO, E
SULL’EPOCA DI ESECUZIONE DELLE VARIE
OPERAZIONI (semina, concimazione, irrigazione,
trattamenti, raccolta, etc.)
27
LA TECNICA COLTURALE DEVE POI
TROVARE SOLUZIONI CORRETTE
ANCHE DA UN PUNTO DI VISTA
ECONOMICO E CIÒ POTREBBE
COMPORTARE ANCHE LA
RINUNCIA, PER ECCESSIVO
COSTO, AD INTERVENTI EFFICACI
SOTTO IL PROFILO TECNICO.
28
IL CONSEGUIMENTO DI RESE PIÙ ELEVATE È UN
RISULTATO DERIVANTE DA PROGRESSI
COMPIUTI DA NUMEROSE SCIENZE QUALI:
GENETICA
CHIMICA DEL TERRENO
CHIMICA DELLA FERTILIZZAZIONE
CHIMICA DELLA DIFESA
MECCANICA
IDRAULICA
29
L’aumento delle produzioni è dipeso
da più fattori:
- fertilizzanti
- fitofarmaci
- irrigazione
- varietà migliorate
30
L’agricoltura moderna dipende dalle
acquisizioni esterne
• Macchine agricole, inizio nel XIX secolo, con riduzione
del lavoro manuale,
• Varietà nuove e migliorate, nel XX secolo grazie alla
genetica. Secondo alcuni, il 40% dell’aumento delle rese è da
imputare a tale fattore,
• Fertilizzanti inorganici
• Erbicidi e fitofarmaci
• Tecnologia dell’irrigazione, sebbene solo il 18% dei
terreni coltivati sia irrigato, questi producono il 40% degli
alimenti
• Tecnologia informatica, esempio l’agricoltura di
precisione (nuova frontiera del XXI secolo?) 31
Le biotecnologie potranno contribuire alla
crescita delle produzioni agricole
o Propagazione clonale di piante prive di malattie.
o Identificazione di regioni cromosomiche che
codificano importanti caratteri multigenici (QTL).
o Identificazione ed isolamento di geni.
o Ingegneria genetica di caratteri di interesse
agronomico (resistenza a stress biotici ed
abiotici). [?]
o Ingegneria genetica di composti nutritivi. [?]
o Ingegneria genetica per ridurre le perdite dopo i
raccolti. [?]
o Ingegneria genetica della sterilità maschile per
facilitare la produzione di varietà ibride. [?]
32
Rese dei raccolti di mais e utilizzo di fertilizzanti
azotati negli Stati Uniti
33
34
35
Effetti delle acquisizioni tecnologiche
sull’ambiente
o Fitofarmaci ed erbicidi.
37
Un importante aspetto su cui la moderna agricoltura
ha appena cominciato ad interrogarsi è quello relativo
al suo impatto sul cambiamento climatico.
Si stima che le emissioni di gas ad effetto serra
(GHG) generate dalla sola attività agricola primaria
siano tra l’11 e il 15% del totale (con pratiche
agricole di tipo industriale - uso di fertilizzanti
chimici e di macchinari agricoli alimentati da energia
fossile - e allevamenti zootecnici altamente
concentrati).
38
L’industrializzazione dell’agricoltura era basata sul
presupposto che la fertilità del terreno potesse
essere mantenuta attraverso l’uso di concimi chimici,
mentre un’attenzione marginale era posta
sull’importanza della sostanza organica nel terreno.
Numerosi studi indicano che i suoli hanno perduto
gran parte della loro sostanza organica nel corso del
XX secolo.
Si stima che tra il 25 e il 40% dell’attuale eccesso di
CO2 nell’atmosfera provenga dalla distruzione della
sostanza organica dei suoli.
39
L’espansione delle superfici agricole rappresenta
circa il 70-90% dell’eliminazione globale di copertura
forestale e ciò comporta un accumulo di GHG
compreso tra il 15 e il 18% del totale, dovuto al
cambiamento nell’uso dei suoli indotto dall’agricoltura.
La maggiore fonte di deforestazione è costituita
dall’espansione su enorme scala di piantagioni di
derrate quali soia, canna da zucchero, palma da olio,
mais e colza, destinate alla produzioni di mangimi o
di biocarburanti.
40
La soia, in particolare è la coltura col più alto tasso
di espansione, con un raddoppio della superficie
mondiale coltivata negli ultimi 30 anni. Degli 80 M
ha, più del 70% sono coltivati in USA, Brasile e
Argentina. La deforestazione per l’espansione della
soia è stata identificata come una delle maggiori
minacce ambientali in Argentina, Brasile, Bolivia e
Paraguay.
41
Una quota di pari importanza di emissioni,
equivalente al 15-20% del totale, è da attribuire
alle fasi della filiera agroalimentare che
intercorrono tra l’uscita dei prodotti dall’azienda
agricola e l’arrivo sulla tavola dei consumatori. È
stimato che la sola movimentazione degli alimenti
equivalga ad almeno il 6% delle emissioni complessive
di GHG. Il resto è prodotto nelle fasi di
trasformazione, confezionamento, conservazione e
commercializzazione.
42
Sistemi colturali e sistemi gestionali
44
Le tecniche colturali associate alle combinazioni
delle diverse colture nello spazio e nel tempo,
costituiscono i
SISTEMI COLTURALI
Nello spazio
- monocoltura, una sola specie o varietà
presente in una unità aziendale o campo;
- consociazione, di più specie o varietà presenti
in un campo, che può essere temporanea o
permanente.
Nel tempo
- monosuccessione, la sequenza colturale di
una stessa specie;
- rotazione, la sequenza colturale di più specie
in ordine fisso;
- avvicendamento, la sequenza colturale di più
specie senza un ordine fisso. 45
Rotazioni e Avvicendamenti
46
47
Principi delle rotazioni - avvicendamenti
Da rinnovo (miglioratrici per le lavorazioni
profonde, alte fertilizzazioni organiche) (es.
mais, bietola, girasole)
colture
prati
miglioratrici
48
Principi delle rotazioni - avvicendamenti
49
Principi delle rotazioni - avvicendamenti
comunità di infestanti
comunità di patogeni
50
Effetti chimici dell’avvicendamento
erbai autunno-vernini
apporto di N
dalle prati avvicendati
leguminose
quantità residui
Umificazione
dei residui
colturali
coefficiente di umificazione 51
LE TECNICHE COLTURALI ASSUMONO RUOLI
DIVERSI A SECONDO DELLE COLTURE.
QUESTE, VISTE NELL’INSIEME AZIENDALE,
COSTITUISCONO I SISTEMI GESTIONALI
SISTEMI
GESTIONALI
52
SISTEMI GESTIONALI
CONVENZIONALE
SOSTENIBILE
INTEGRATO
CONSERVATIVO (BLU)
DI PRECISIONE
BIOLOGICO (e BIODINAMICO)
MULTIFUNZIONALE
BIOTECNOLOGICO
53
Agricoltura convenzionale
54
AGRICOLTURA CONVENZIONALE
56
Agricoltura sostenibile
62
L’agricoltura sostenibile si pone l’obiettivo
di soddisfare le esigenze economiche senza
compromettere l’ambiente, patrimonio di
tutti e risorsa per le future generazioni.
Utilizza il più possibile i processi naturali e
le fonti rinnovabili disponibili in azienda,
riducendo così l’impatto ambientale dovuto
all’uso di sostanze chimiche di sintesi, alle
lavorazioni intensive del terreno, alle
monocolture e monosuccessioni, nonché allo
smaltimento indiscriminato dei reflui di
produzione.
63
È la gestione e utilizzazione dell’ecosistema
agricolo in una maniera che mantiene la sua
diversità biologica, produttività, funzionalità e
capacità di ‘resilienza’, e non produce danno ad
altri ecosistemi.
64
Non esiste un unico modello di agricoltura sostenibile valido in tutto il
mondo. Compito dell’agricoltore è quello di adattare i risultati della
ricerca alla propria realtà aziendale, allo scopo di ottenere:
utilizzo più consapevole dei processi naturali quali il ciclo dei
nutrienti, la fissazione dell’azoto e le relazioni insetti-predatori nella
produzione agricola,
utilizzo ridotto o non utilizzo delle acquisizioni esterne ad alto
rischio per l’ambiente o per la salute degli agricoltori e dei
consumatori,
utilizzo più produttivo delle potenzialità biologiche e genetiche delle
specie e varietà vegetali*,
migliore accordo tra le modalità di coltivazione, il potenziale
produttivo e le limitazioni fisiche dei terreni agricoli, per assicurare
una sostenibilità a lungo termine degli attuali livelli produttivi,
produzione proficua ed efficiente, incentrata sul miglioramento della
gestione dell’azienda agricola e sulla conservazione dei terreni, delle
acque, dell’energia e delle risorse biochimiche.
65
*Un’implicazione generale della sostenibilità sulla
selezione varietale è che è la varietà ad
adattarsi all’ambiente e non l’ambiente a doversi
modificare in funzione della varietà. Ovvero,
cultivar diverse devono essere costituite per
rispondere ad ambienti diversificati invece di
alterare l’ambiente (con input costosi e/o ad alto
impatto ambientale) per ospitare cultivar non
adatte a specifiche condizioni.
66
IL PASSAGGIO DALL’AGRICOLTURA CONVENZIONALE A
QUELLA SOSTENIBILE HA DEI COSTI.
IL REG. 2078/92 CE e ‘AGENDA 2000’ HANNO CREATO UN
LEGAME DIRETTO TRA REDDITO E PROTEZIONE
AMBIENTALE.
GLI AGRICOLTORI SONO PAGATI PER FORNIRE “SERVIZI”
AMBIENTALI CHE VANNO OLTRE LA BUONA PRATICA
AGRICOLA E COMPENSATI PER EVENTUALI COSTI
AGGIUNTIVI E POSSIBILI PERDITE DI PRODUZIONE.
68
L’agricoltura integrata è un sistema gestionale che
prevede l’uso coordinato e razionale di tutti i fattori
della produzione allo scopo di ridurre al minimo il
ricorso a mezzi tecnici che hanno un impatto
sull’ambiente o sulla salute dei consumatori.
70
Le lavorazioni del terreno devono essere condotte con
l’obiettivo di prevenire la degradazione della struttura
del terreno e l’erosione. Trovano un inserimento
ottimale tecniche conservative quali il minimum tillage,
il sod seeding, l’inerbimento, etc.
72
Agricoltura conservativa
73
COMPRENDE LE PRATICHE AGRICOLE TENDENTI
A CONSERVARE LA FERTILITÀ DEL SUOLO
COLTIVATO:
- LA RIDUZIONE O LA LIMITAZIONE DELLE
OPERAZIONI DI LAVORAZIONE DEL TERRENO,
FINO ALLA NON ARATURA,
- IL MANTENIMENTO SULLA SUPERFICIE O IL
PARZIALE INTERRAMENTO SUPERFICIALE DEI
RESIDUI COLTURALI CON L’UTILIZZO DEGLI
STESSI COME COPERTURA DEL SUOLO,
- UNA MIGLIORE GESTIONE
DELL’AVVICENDAMENTO COLTURALE PER
FAVORIRE I MICRORGANISMI DEL SUOLO,
- UNA PIÙ APPROPRIATA GESTIONE DEI
FERTILIZZANTI E DEI FITOFARMACI.
74
Dall’applicazione dell’agricoltura conservativa derivano
molti vantaggi, alcuni dei quali (aumento delle rese e della
biodiversità) diventano evidenti quando il sistema entra a
regime e si stabilizza.
76
È la gestione agronomica sito-specifica o localizzata
dei processi di produzione.
78
79
Agricoltura biologica
80
Restrizioni Regolamento
Vincoli
nell’impiego di CE 2092/91 • tecniche colturali
prodotti chimici • processi di
di sintesi trasformazione,
etichettatura e
Obiettivi commercializzazione
• maggior tutela ambientale dei prodotti.
• ottenimento di prodotti privi
di residui chimici
81
L’agricoltura biologica include tutti i sistemi agricoli
che promuovono una produzione di cibo e fibre sicura
dal punto di vista ambientale, sociale ed economico.
Per questi sistemi la fertilità del suolo è centrale per
la riuscita produttiva.
L’agricoltura biologica riduce drasticamente gli input
esterni rinunciando all’impiego di fertilizzanti,
pesticidi e farmaci di chemosintesi.
(IFOAM, International Federation of Organic
Agriculture Movements)
82
L’agricoltura biologica è un sistema olistico di
gestione della produzione che promuove e sviluppa la
salute dell’agro-ecosistema.
Essa favorisce l’uso di pratiche di gestione invece
di ricorrere ad input esterni. Questo si realizza
utilizzando, dove possibile, metodi agronomici,
biologici o meccanici in sostituzione di materiali
sintetici per qualunque specifica funzione entro il
sistema.
(Commissione Codex Alimentarius di FAO/WHO)
83
Produrre secondo il metodo biologico non è un
semplice ritorno all’applicazione di vecchie pratiche
agricole ma, al contrario, un sistema complesso che
può consentire produzioni economicamente
vantaggiose.
84
• Il consumatore deve riconosce un prezzo più
elevato per il prodotto biologico perché
consapevole dei maggiori costi di
produzione.
85
Punti critici delle coltivazioni biologiche
•
Post raccolta: Controllo infestazioni (insetti)
Controllo sanitario (muffe, micotossine)
86
Scelta Varietale
Ricorso a varietà con adattabilità alle condizioni
pedo-climatiche dell’ambiente e resistenti a
tutte le condizioni di stress che possono influire
negativamente sulla produzione e sulla qualità.
La sperimentazione varietale ha evidenziato che
le moderne varietà sono in grado di dare rese
comparabili in coltura convenzionale e biologica,
mentre differenze sono emerse per l’aspetto
qualitativo (soprattutto nei cereali).
L’uso di vecchie varietà, da più parti proposto,
non risulta sempre essere una buona soluzione,
per la loro intrinsecamente più bassa produttività
rispetto alle moderne varietà
87
Concimazione organica
Reg. CEE 2092/91, Allegato I
(Norme per la produzione biologica a livello aziendale)
88
Il ciclo colturale di alcune colture (es. cereali
autunnali) copre periodi dell’anno in cui la
mineralizzazione dell’azoto è molto limitata (periodo
invernale) o in ritardo rispetto ai momenti critici della
coltura (fase di levata).
I fertilizzanti organici presentano titoli di N, P, K non
sempre in equilibrio con le esigenze delle colture,
rendendo difficile la stesura dei piani di
fertilizzazione.
89
Agricoltura multifunzionale
90
All’agricoltura viene assegnato non soltanto il ruolo
di produttrice di beni ed alimenti primari, ma
anche di servizi a favore dell’ambiente e del
benessere sociale in una visione multiuso del
territorio agricolo.
In tal senso, la multifunzionalità viene vista dal
settore agricolo come una opportunità economica
per le aziende, traducendo queste funzioni in
forme di remunerazione che consentano la
sostenibilità economica del settore.
91
Sotto questa nuova veste, l’agricoltura è in grado
di svolgere diverse funzioni associate al settore
primario: funzioni produttive (sicurezza e
salubrità degli alimenti, valorizzazione delle
risorse naturali e colturali); funzioni territoriali
(cura del paesaggio e del territorio); funzioni
sociali (vitalità delle aree rurali, argine allo
spopolamento, recupero delle tradizioni); funzioni
ambientali (biodiversità, bilancio delle emissioni di
gas).
92
Agricoltura biotecnologica
93
BIOTECNOLOGIE
La Convention on Biological Diversity (CBD) (UN) definisce le
biotecnologie come: “ogni applicazione tecnologica che usa sistemi
biologici, organismi viventi o loro derivati al fine di realizzare o
modificare prodotti per usi specifici”
La FAO (ma anche il PBS – Protocol on BioSafety) fornisce poi una
definizione di “moderne biotecnologie” come: “un insieme di
tecnologie molecolari quali la manipolazione ed il trasferimento
genico, la tipizzazione del DNA e la clonazione di piante ed animali”
Le tecnologie che si occupano di manipolare e trasferire geni vengono
anche dette “tecniche del DNA ricombinante” o “ingegneria
genetica”
Queste biotecnologie consentono di ottenere (ri)combinazioni geniche
altrimenti non ottenibili in natura o con le tecniche di ricombinanzione
tradizionali; gli organismi così ottenuti sono quindi detti
geneticamente modificati (OGM)
94
L’ingegneria genetica, o modificazione genetica
delle colture, è emersa come una delle
maggiori tecnologie agrarie a partire dalla
metà degli anni 90, soprattutto in nord
America, Cina e Argentina.
95
Da 0 a 100 milioni di ha in 10 anni (96-05)
96
97
AGRICOLTURA BIOTECNOLOGICA
Nel 2005, il 99% era appannaggio di 4 colture:
soia=57%
mais=25%
cotone=13%
colza=5%
98
99
AGRICOLTURA BIOTECNOLOGICA
100
101
102
I due principali metodi di trasformazione genetica: mediata da Agrobacterium
tumefaciens (a) e diretta mediante microbombardamento (b)
103
e ai p.a. diserbanti
104
105
Sebbene i caratteri oggetto di modificazione
genetica siano di varia natura (resistenza a
insetti e malattie, tolleranza a stress abiotici,
resa, qualità nutrizionale, etc.), la tolleranza
agli erbicidi e la resistenza ad insetti
dominano il mercato delle colture GM.
106
AGRICOLTURA BIOTECNOLOGICA
Diffuse solo innovazioni di processo (OGM di 1a generazione): tolleranza
agli erbicidi - RR (o Ht) (74%), resistenza agli insetti – Bt (19%), RR+Bt
(7%).
107
108
109
110
GOLDEN RICE
• Contenuto in carotenoidi 20 volte più elevato del riso normale
• Integrazione di tre geni:
psy (fitoene sintasi) e lyc (licopene ciclase) dal Narciso
crt1 da batterio Erwinia uredovora
111
Argomenti sostenuti dai favorevoli alle colture GM:
•incrementi di potenziale produttivo delle colture;
•sostenibilità ottenuta dalla riduzione di
fitofarmaci;
•maggiore adattabilità colturale;
•migliore qualità nutrizionale dei prodotti.
113
114
Classificazioni delle colture
erbacee
115
CLASSIFICAZIONE TASSONOMICA PRINCIPALI PIANTE COLTIVATE
116
CLASSIFICAZIONE PER ORGANO UTILIZZATO
117
CLASSIFICAZIONE PER DESTINAZIONE DEL PRODOTTO
118
Cereali
Frumenti e cereali minori (farro, orzo,
triticale), mais, sorgo, riso
Leguminose da granella
Soia, Pisello
Piante oleifere
Girasole
Piante industriali
Patata
Colture da energia
Colture foraggere 119
Coltura Superficie (ha) Coltura Superficie (ha)
Frumento tenero 448245 Patata primaticcia 18110
Frumento duro 1075220 Totale patata 62400
Orzo 253104 Colza 20219
Avena 106853 Girasole 100475
Riso 224196 Barbabietola 60614
Mais 926776 Tabacco 28290
Sorgo 40306 Mais ceroso 282583
Segale 4516 Orzo da erbaio-silo 62312
Altri cereali 21658 Altri erbai 641501
Totale cereali 3100874 Erba medica 749601
Soia 159511 Lupinella 20108
Fava 52108 Sulla 92329
Fagiolo 7001 Altre specie da prato 56007
Pisello proteico 7871 Prati avvicendati polifiti 205745
Pisello da granella 3821 Prati permanenti 891769
Cece 6813 Pascoli 3805639
Lenticchia 2458 Totale seminativi 5722641 (44.4% SAU)
Totale leguminose 239583 di cui, 2110186 Foraggere
Patata 44290 Seminativi + prati p. + pascoli 10420049 (80.9% SAU)
120