Contesto
La biodiversità – intesa come diversità della vita sulla Terra – fornisce servizi essenziali per la vita umana, quali cibo,
combustibili e medicinali; impollinazione delle colture; regolazione del clima; filtrazione dell'acqua e dell'aria; e
mitigazione del rischio di catastrofi. Tuttavia la natura è sottoposta a forti pressioni e la maggior parte degli indicatori
relativi agli ecosistemi e alla biodiversità in tutto il mondo ne stanno mostrando il rapido declino della . I principali
fattori della perdita di biodiversità sono il cambiamento dell'uso del suolo e del mare, lo sfruttamento eccessivo delle
risorse naturali, i cambiamenti climatici, l'inquinamento e l'invasione di specie esotiche.
In occasione della loro 15a riunione, le 196 parti della Convenzione sulla diversità biologica, tra cui l'UE e i suoi Stati
membri, dovrebbero concordare un nuovo quadro globale per la biodiversità, avente obiettivi di conservazione e
ripristino per i prossimi 10 anni. Nessuno dei 20 obiettivi in materia di biodiversità adottati dalla comunità
internazionale nell'ultimo decennio è stato pienamente conseguito, occorre pertanto intensificare gli sforzi per porre
fine all'allarmante declino della natura. Analisi recenti, cui si fa riferimento nella relazione del gruppo intergovernativo
di esperti sui cambiamenti climatici del febbraio 2022, indicano che il mantenimento della resilienza della biodiversità
e dei servizi ecosistemici a livello globale richiederebbe una conservazione efficace ed equa di circa il 30-50 % delle
aree terrestri, d'acqua dolce e oceaniche della Terra, compresi gli attuali ecosistemi quasi naturali. In uno studio del
giugno 2022 gli scienziati hanno stimato che, per salvaguardare la biodiversità, almeno il 44 % della superficie terrestre
del nostro pianeta dovrebbe essere oggetto di misure incentrate sulla conservazione (che spazia dalle aree protette
alle politiche d'uso del suolo), con variazioni geografiche significative, che in gran parte riflettono la distribuzione della
biodiversità.
La COP 15, presieduta dalla Cina e inizialmente prevista per ottobre 2020, è stata posticipata più volte a causa della
pandemia di COVID-19. L'attuale programmazione prevede che si svolga dal 5 al 17 dicembre 2022 a Montreal, Canada.
Nel marzo 2022 i governi si sono riuniti a Ginevra per un negoziato di 15 giorni volto a portare avanti la definizione del
quadro globale, la cui prima bozza aveva visto la luce nel luglio 2021. In particolare, sono emersi problemi specifici
circa ulteriori richieste di finanziamento. I negoziatori si sono incontrati nuovamente dal 21 al 26 giugno 2022 a
Nairobi, in Kenya.
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