La deforestazione è un termine abbastanza conosciuto al giorno d’oggi (purtroppo aggiungerei). Esso è infatti uno dei problemi più gravi che minaccia le nostre vite. Questo problema consiste nell’abbattimento degli alberi e lo “sterminio” delle foreste. Ciò causa molteplici problemi, e fa diminuire progressivamente la è possibilità di vivere in salute alle nostre future generazioni.
Quali sono le motivazioni del disboscamento?
La deforestazione e il degrado ambientale sono principalmente conseguenze di attività umane: 1. AGRICOLTURA E ALLEVAMENTO: quest’ultime sono responsabili di quasi il 90% della scomparizione delle foreste 2. URBANIZZAZIONE: rappresenta il 6% del totale 3. RICAVO DEL LEGNAME 4. CAMBIAMENTO CLIMATICO: questo è sia una conseguenza che una causa, dato che per colpa di questo si verificano incendi, siccità e inondazioni
Quando è cominciato questo fenomeno?
Il disboscamento è un fenomeno antichissimo risalente a circa 10.000 anni fa, che però è incrementato negli ultimi anni. Per esempio, spesso pensiamo che le grandi pianure del Canada occidentale siano di origine naturale perché le abbiamo sempre vite, ma in verità non è sempre stato così.
Quali sono in genere le aree più colpite?
Questo fenomeno è molto frequente nella foresta amazzonica, ma è crescente in molte aree del mondo. Alcuni dei paesi più coinvolti sono: 1. Cina 2. Colombia 3. Congo 4. Brasile 5. India 6. Messico 7. Nigeria
Quali sono le conseguenze del disboscamento?
Lo sfruttamento intensivo delle foreste rischia di determinare delle conseguenze terribili al nostro ecosistema. L’eccessivo abbattimento degli alberi provoca diversi effetti negativi che sono:
1. L’intensificarsi dell’effetto serra: È il fenomeno del riscaldamento globale determinato dall’eccessiva
concentrazione di CO2 nell’atmosfera terrestre. Le piante e gli alberi contribuiscono a ridurre la quantità di anidride carbonica nell’aria in quanto la trasformano in ossigeno attraverso il processo di fotosintesi clorofilliana. 2. L’aumento di temperatura locale e globale. 3. Cambiamenti climatici e rischio idrogeologico: Il disboscamento determina cambiamenti del clima, anche delle singole regioni, causando problemi alle agricolture locali e aumentando il dissesto idrogeologico. L’abbattimento degli alberi aumenta il rischio delle frane, delle alluvioni degli smottamenti del terreno. 4. L’impoverimento del suolo: Ci sono diverse attività collegate alla deforestazione che provocano un danneggiamento del suolo, come: l’utilizzo di macchinari pesanti per il taglio e il trasporto del legname, la riduzione della copertura forestale che causa processi di erosione e perdita fisica di suolo e il rilascio di sostanze chimiche. 5. Minore biodiversità: L’abbattimento degli alberi comporta l’estinzione di numerose specie con conseguente impoverimento genetico e dei mutamenti notevoli al nostro ecosistema. La biodiversità è l’aspetto meno conosciuto ma non di minor rilevanza.
Quali sono i benefici delle foreste?
Le foreste giocano un ruolo fondamentale per l’ambiente, la popolazione e l’economia. Oltre a ridurre gli effetti dei cambiamenti climatici e delle catastrofi naturali, rappresentano alcune delle aree biologiche più ricche della terra. Inoltre forniscono cibo, materie prime rinnovabili per molti dei nostri prodotti e mezzi di sussistenza per milioni di persone.
Quali comportamenti potrebbero ridurre questo fenomeno?
Alcuni comportamenti quotidiano che potrebbero aiutare sono: 1. Ridurre il consumo di carne 2. Usare legno (e carta) di provenienza certificata 3. Supportare i progetti di riforestazione 4. Adottare uno stile di vita più ecologico 5. Scegliere il turismo sostenibile
L’Unione europea ha adottato delle norme a riguardo?
Per questa causa, l’Unione europea ha adottato un piano di nome Green Deal. Il Green Deal europeo (presentato l’11 dicembre 2019) è un pacchetto di iniziative che mira ad avviare l'UE sulla strada di una transizione verde, con l'obiettivo ultimo di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. Il primo obiettivo è stabilito per il 2030, anno in cui la riduzione delle emissioni di gas serra nell'Unione dovrà essere almeno del 55%.