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Sviluppo sostenibile

Secondo l’UF, i nostri modelli di consumo sono insostenibili perché si sfruttano più
risorse di quante ne produce la Terra. Dallo sfruttamento di risorse non rinnovabili e
inquinanti usati da più di un ventennio, le quali portano all’inquinamento con
surriscaldamento globale, e la desertificazione, prodotta da prodotti chimici su terreni
che diventano aride. Con l’inquinamento dell’aria da smog e l’inquinamento degli
oceani, dove sono presenti quantità abominevoli di plastica, che viene mangiata dai
pesci. Anche il cambiamento climatico non scherza, che porta situazioni devastanti
come uragani e tornadi e inondazioni. Oltre al disboscamento delle foreste, tra cui la
foresta amazzonica, che sostituisce le radici con cemento delle case.
Le popolazioni vivono ancora in situazioni di povertà estrema, senza acqua ed
elettricità. Il problema è in tutto il mondo, anche nei paesi sviluppati e in via di
sviluppo. Le situazioni lavorative sono precarie, senza igiene e con lavoro minorile.
Tutte queste situazioni sono aggravate dall’ostacolazione da parte del modello
economico odierno. Perciò bisogna cambiare il modello di sviluppo (economico,
sociale, etc.) in maniera tale soddisfi le esigenze di tutte le generazioni, senza
compromettere quelle future.
L’agenda 2030 è stata approvata dal UE, come programma di azioni tali da soddisfare
tutti gli obiettivi. I target sono 169.

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