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I CICLONI

L’ORIGINE DEI CICLONI

Il ciclone, ovvero un fenomeno meteorologico di grande potenza, è


originato da moti vorticosi causati da venti ascensionali caldi e
umidi, chiamati inflow, le quali ascendono, alimentando correnti di
aria verticale in alta quota, detti updraft. Se gli inflow sono
abbastanza intensi, possono causare una rotazione su asse verticale
dei updraft talmente forte da generare vortici che possono spingere
l’aria contenuta in essi fino, addirittura, a 400 km/h, grazie alla
differenza di pressione dal centro del vortice.
Infatti la pressione aumenta in prossimità del centro del ciclone,
ma al centro avviene una grande differenza, poiché al centro esatto
del ciclone la pressione è a livelli normali.
Per ciò i cicloni tendono a formarsi in zone dove sono presenti
correnti calde, come i tropici.
IL MOVIMENTO DEI CICLONI
Quando una corrente d’aria ascensionale è in rotazione, la forza centrifuga di tale
corrente tende a far diminuire la pressione. Questa diminuzione porta un
raggruppamento delle correnti verso il centro della colonna, che si espande, con il
conseguente raffreddamento e condensazione. Tramite la condensazione, viene liberata
energia che mantiene la depressione all’interno del vortice, attirando altre masse di aria
calde e umide dagli strati esterni del ciclone.
Il moto del ciclone è un moto angolare, dove la forza di gravità non influisce si essa, e il
momento angolare si conserva. Il moto delle correnti d’aria sono regolate tramite questa
formula:
,
Dove e sono, rispettivamente, la velocità e la distanza iniziale rispetto all’asse di
rotazione, mentre v e r sono la velocità e la distanza dopo essere attirata nel vortice.
Visto che m è costante, si può dedurre che con la diminuzione di r, ovvero con
l’avvicinamento nell’asse di rotazione, la velocità della corrente aumenterà.
In un tornado, le correnti calde entrano dalla base, salendo verso l‘alto molto
rapidamente, mentre le correnti fredde delle precipitazioni entrano nel centro e scendono
verso la base, rompendo il flusso di correnti calde, provocando la dissipazione del
tornado.

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