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La temperatura dell’aria

La temperatura dell’aria si misura con il termometro. Il tipo più comunemente usato è quello a
mercurio, costituito da un tubo capillare di vetro, a diametro costante; alla sua estremità vi è un
bulbo riempito del metallo liquido; tutto è sigillato per assicurare un vuoto parziale nel capillare

Un termometro a mercurio utilizzato per misurare la temperatura dell’aria.


Lo strumento raffigurato è un termometro a massima e minima

Quando la temperatura aumenta, il mercurio si dilata e sale nel capillare; se diminuisce, il mercurio
si contrae, scendendo nel capillare. Il livello raggiunto dal mercurio fornisce pertanto una misura
indiretta della temperatura, che viene letta su una scala graduata propriamente tarata. Al posto del
mercurio si possono usare anche altri liquidi, come alcol o etere. I termometri a massima e minima
registrano la temperatura più elevata e quella più bassa nel corso di una giornata. La media di questi
due valori fornisce la temperatura media giornaliera. L’escursione termica giornaliera è invece la
differenza tra la temperatura massima e la minima. La media delle temperature medie giornaliere
registrate nel corso di un mese o di un anno fornisce rispettivamente la temperatura media mensile e
la temperatura media annuale. Le temperature dei diversi luoghi possono essere riportate su una
carta geografica: le linee che uniscono i punti che hanno la stessa temperatura media sono dette
isoterme. Le isoterme non seguono il decorso dei paralleli, ma presentano un andamento irregolare,
dovuto a fattori come la diversa capacità termica delle terre e dei mari, la distribuzione dei
continenti, le correnti marine. Le carte delle isoterme possono essere giornaliere, mensili e annuali.
Particolare importanza hanno le isoterme di gennaio e di luglio, rispettivamente il mese più freddo e
più caldo nel nostro emisfero. Tali isoterme sono dette rispettivamente isochimene e isotere

Carta delle isochimene (isoterme di gennaio) e delle isotere (isoterme di luglio). Le isoterme di
gennaio deviano dall’America settentrionale verso Nord-Est sull’Oceano Atlantico, per l’azione
mitigatrice della Corrente del Golfo. Nelle isoterme di luglio tale deviazione è meno evidente. In
entrambe le carte si può inoltre notare come nell’emisfero australe, in particolare tra 45° e 65° di
latitudine, dove vi sono quasi esclusivamente oceani, il decorso delle isoterme è quasi coincidente
con quello dei paralleli. L’equatore termico, la linea che unisce i punti della Terra con la
temperatura più elevata, non coincide con l’Equatore geografico, ma è spostato verso l’emisfero
Nord, più ricco di terre emerse. Sui continenti si registrano maggiori escursioni termiche, con
temperature più fredde in inverno e più calde in estate rispetto alle aree oceaniche alla stessa
latitudine: i continenti infatti si riscaldano e si raffreddano più rapidamente dei mari.
La pressione atmosferica
Noi viviamo immersi sul fondo di un “oceano gassoso”, l’atmosfera, e siamo pertanto soggetti a una
pressione dovuta al peso della colonna d’aria sopra di noi. La pressione è il rapporto tra l’intensità
di una forza esercitata perpendicolarmente a una superficie e l’area della superficie stessa. Le
particelle di aria dell’atmosfera terrestre sono attratte dalla forza di gravità del pianeta. L’aria ha
pertanto un peso: 1 m3 di aria alla temperatura di 0 °C e alla normale pressione atmosferica presente
al livello del mare pesa circa 1,29 kg. La pressione atmosferica è la forza esercitata dall’aria, in
virtù del suo peso, sulla superficie di tutti i corpi. Le sue unità di misura sono:
 l’atmosfera (atm): a livello del mare 1 atm è pari al peso di una colonnina di mercuriodi 76
cm di altezza esercitata su una superficie di 1 cm2;
 il pascal (Pa): è l’unità di misura della pressione nel S.I. ed equivale alla pressione esercitata
perpendicolarmente dalla forza di 1 Newton sulla superficie di 1 m2. Un’atmosfera
corrisponde a 101 325 pascal, valore che è approssimativamente uguale alla pressione
atmosferica a livello del mare;
 il millibar (mb), la millesima parte del bar, che a sua volta equivale a 100 000 pascal. Un
millibar è pertanto 100 pascal; i millibar sono usati in meteorologia.
1 atmosfera = 760 mmHg = 101 325 Pa = 1013,25 mb
Lo strumento utilizzato per misurare la pressione atmosferica è il barometro.

Un barometro, strumento utilizzato per misurare la pressione


atmosferica.

Diversi fattori possono far variare la pressione atmosferica.


1. Altitudine. La pressione diminuisce all’aumentare dell’altitudine, dimezzandosi ogni circa
5,6 km: è quindi massima a livello del mare e minore in montagna. Con l’altezza di-
minuiscono infatti sia lo spessore, e quindi la massa dell’aria sovrastante, sia la forza di
attrazione terrestre, con conseguente diminuzione della pressione e della densità dell’aria.
2. Temperatura. L’aria calda si dilata e diventa meno densa: a parità di volume diminuisce di
peso, tendendo a salire; al contrario l’aria fredda si contrae e aumenta di densità: essa
diventa più pesante e tende a scendere. Se si considerano due masse d’aria di uguale
composizione e volume e diversa temperatura, la pressione sarà pertanto minore nella massa
d’aria calda e maggiore in quella d’aria fredda.
3. Umidità dell’aria. L’aria può contenere vapore acqueo in proporzione variabile. Poiché, a
parità di temperatura, un certo volume di vapore acqueo è meno pesante di un ugual volume
di aria secca, l’aria umida ha una pressione minore di quella secca.
4. Movimenti delle masse d’aria. Nelle zone dove si verifica un afflusso di masse di aria da
altre regioni, la pressione atmosferica aumenta, mentre diminuisce nelle zone in cui l’aria
defluisce verso altre regioni. Anche la pressione atmosferica può essere rappresentata su una
carta geografica: le isobare sono le linee che uniscono i punti aventi la stessa pressione
Le linee indicate su questa carta sono le isobare: esse uniscono i punti con
uguale pressione atmosferica

Poiché la pressione atmosferica diminuisce fortemente con l’altitudine e varia con la temperatura,
per disegnare le isobare le pressioni misurate devono essere ridotte tutte al livello del mare e alla
temperatura di 0 °C. Le isobare generalmente si richiudono su se stesse, delimitando zone di alta
pressione, o aree anticicloniche, e zone di bassa pressione, o aree cicloniche.

Area anticiclonica di alta pressione Area ciclonica di bassa pressione.

Nelle aree anticicloniche la pressione decresce verso l’esterno; in quelle cicloniche de-cresce verso
l’interno. Nel nostro emisfero, per effetto della rotazione terrestre che fa deviare verso destra le
masse d’aria in movimento (legge di Ferrel), esse ruotano in senso orario nelle aree anticicloniche e
in senso antiorario in quelle cicloniche, mentre nell’emisfero australe le masse d’aria ruotano in
senso opposto. La determinazione della posizione di queste aree è molto importante, perché alle
aree anticicloniche corrispondono zone generalmente di bel tempo dalle quali le masse d’aria de-
fluiscono, costituendo i venti, verso le zone di bassa pressione, caratterizzate invece da cattivo
tempo e afflusso di masse d’aria. Le carte delle isobare vengono disegnate a intervalli regolari in
modo da poter monitorare lo spostamento delle masse d’aria, traendone conclusioni utili per la
previsione del tempo.
Nel nostro emisfero, volgendo le spalle al vento la zona di alta
pressione è situata dietro a destra e quella a bassa pressione
davanti a sinistra.
Se quindi solleviamo le braccia avremo la zona di alta pressione
indicata dal braccio destro, e la zona di bassa pressione indicata
dal braccio sinistro.
Nell’emisfero australe la situazione è inversa (legge di Buys Ballot)

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