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Igiene generale aria Generalit sullaria

L'aria la miscela di aeriformi (gas e vapori) costituente l'atmosfera terrestre.Grazie allaria possibile lo: Scambio gassoso con gli oceani e con gli esseri viventi,Controllo delle radiazioni solari,Intercettazione dei raggi cosmici e dei flussi di particelle ionizzate,Mantenimento della temperatura della terra,Climi, perturbazioni, venti,Ciclo dellacqua.La Composizione a 0C e 760 mmHg dellaria :Azoto (78,0%),Ossigeno (21,0%),Argon, Neon, Elio, Xenon (circa 1,0%) ,Anidride Carbonica (0,03%),Vapor dAcqua, che pu raggiungere il 4,0% del volume dellaria atmosferica.Latmosfera terrestre divisa in avri strati. La Troposfera, lo strato d'aria pi prossimo alla superficie terrestre,Spessore: Da 0 fino a circa 15 Km dal livello del mare; allequatore raggiunge i 20 Km mentre ai poli non supera i 10 Km.Composizione: Contiene circa il 75% dell'intera massa dell'atmosfera e si compone principalmente di Azoto ed Ossigeno molecolare, con piccole quantit di Anidride Carbonica e Vapor d'Acqua.Caratteristiche: Si manifestano i principali fenomeni meteorologici.La temperatura diminuisce regolarmente man mano che ci si allontana dalla superficie terrestre, secondo un gradiente termico di 6,5 C ogni 1000 m di ascesa.E dovuto al fatto che l'aria riscaldata dal calore emesso dalla superficie terrestre: l'aria calda, ad opera delle correnti convettive, si distribuisce verso l'alto cedendo il posto a quella fredda che si sposta verso il basso. Al limite superiore della Troposfera, definita Tropopausa, la temperatura che raggiunge i 60 C, improvvisamente aumenta.La stratosfera Spessore Da 15 Km si estende fino ad una quota di circa 50 Km sul livello del mare.Composizione Il vapore acqueo molto scarso, ma non totalmente assente. Allaltezza di 35 Km, si caratterizza per la presenza di una molecola di Ossigeno, molto rara, l'Ozono, dalla formula chimica O3. LOzono si forma per dissociazione dell'Ossigeno biatomico (O2) in Ossigeno monoatomico (O) sotto l'azione dei raggi ultravioletti solari. Successivamente l'Ossigeno monoatomico (O) si combina con lOssigeno biatomico (O 2) dando luogo allOzono.Caratteristiche L'aria, molto rarefatta, in quiete.L'Ozono assorbe quasi completamente i raggi ultravioletti, letali per ogni forma di vita.La temperatura aumenta a causa della decomposizione dell'Ozono per azione dei raggi ultravioletti che sviluppa calore.La mesosfera SpessoreDai 50 agli 80 Km di altezza.Caratteristiche La temperatura diminuisce con l'altezza fino a toccare valori bassissimi di 90C a livello della.Mesopausa, elemento di separazione tra la Mesosfera e la sfera successiva.La termosfera Spessore Si estende da 80 ad oltre 200 Km sul livello del mare.Composizione L'aria 10 milioni di volte pi rarefatta di quella al livello del mare.Caratteristiche La Termosfera, detta anche sfera del calore cos chiamata per il rapido aumento della temperatura con il progredire dell'altezza.In particolare a 150 Km raggiunge alcune centinaia di gradi, per superare i 1000 gradi al limite superiore, Termopausa. Subisce ampie variazioni in rapporto all'attivit solare, passando da valori minimi quando il Sole in quiete, a valori massimi nei periodi di massima attivit solare. Nella Termosfera, tuttavia offre un attrito sufficiente ad esercitare unazione di protezione alla Terra.Ionosfera Nella termosfera si trova la Ionosfera, strato altamente ionizzato a causa della radiazione solare ed, in misura minore, dei raggi cosmici. Riflette le onde radio lunghe, medie, corte e cortissime permettendo le trasmissioni radio a lunga distanza.Lesosfera Spessore Si estende a partire da oltre 200 Km sul livello del mare. L'atmosfera terrestre pu dirsi terminare quando la densit dei suoi gas uguale a quella dello spazio interstellare a circa 2000-2500 km sopra la superficie terrestre. Qui le particelle gassose non sono pi attratte dalla gravit terrestre e non partecipano pi alla rotazione del pianeta.Composizione Laria cos rarefatta che le molecole gassose percorrono enormi distanze senza mai urtarsi fra di loro. Le particelle gassose che raggiungono e superano la velocit di fuga (11,2 km/s) non partecipano pi alla rotazione terrestre e si disperdono nello spazio. In genere sono gli elementi pi leggeri (idrogeno e elio) quelli che lasciano pi frequentemente la nostra atmosfera.Caratteristiche Temperature cinetiche molto elevate ma con bassissima capacit termica.I parametri fisici dellaria atmosferica pi importanti sono:pressione atmosferica,umidit e temperatura.La pressione atmosferica E il carico esercitato sulla superficie dei corpi terrestri dallinvolucro di aria che circonda la Terra.Opera in tutte le direzioni, pertanto le forze che agiscono sui corpi in seguito allazione della pressione atmosferica si equilibrano reciprocamente.E massima alla superficie della Terra e diminuisce progressivamente salendo in altitudine.La pressione atmosferica normale o standard quella misurata alla latitudine di 45, al livello del mare e ad una temperatura di 15 C, che corrisponde ad una colonna di mercurio di 760 mm. Nelle varie unit di misura corrisponde a:1 atm = 760 mmHg = 760 torr = 101 325 Pa = 1 013,25 mbar.Attualmente con il Sistema Internazionale, la pressione atmosferica si misura in ettopascal hPa (centinaia di Pascal). Dal momento che 1013,25 mbar = 101 325 Pa = 1013,25 hPa, si ha un'identit tra l'ettopascal ed il millibar. La pressione diminuisce con laumentare della temperatura. Quando la temperatura aumenta, l'aria si dilata andando ad occupare un volume maggiore bench la sua massa rimanga costante. Cos si verifica una diminuzione del peso e quindi della pressione esercitata; viceversa, quando la temperatura diminuisce si ha un aumento di pressione. La pressione atmosferica varia anche in funzione dell'umidit ambientale. Quando nell'aria aumenta la presenza di particelle di vapore acqueo, queste vanno a sostituire elementi pi pesanti come azoto o ossigeno, per cui pi l'aria umida pi risulter leggera e di conseguenza si avr una minore pressione atmosferica (bassa pressione). Al contrario, un'aria pi secca sar anche pi pesante, quindi, esercitando un peso maggiore determiner un aumento della pressione atmosferica (alta pressione).La pressione, e le sue variazioni, sono collegate con il tempo atmosferico.Coesistono zone a pressioni diverse per cui l'aria tende a spostarsi dalle zone ad alta pressione, alle zone a bassa pressione, generando i Venti.La pressione atmosferica dipende dalla temperatura dell'aria, diminuendo con l'aumentare della temperatura. Quindi durante il giorno laria si riscalda e diminuisce la pressione della colonna d'aria e quindi si avr una pi bassa pressione rispetto alle ore precedenti.Localmente, con tempo stabile quindi, la pressione atmosferica varier nell'arco delle 24 ore anche a seconda delle variazioni di temperatura tra il giorno e la notte.I valori locali della pressione, considerati a se stanti, non hanno significato di prognosi; lo hanno invece se confrontati con i valori simultaneamente rilevati nelle zone adiacenti per mettere in risalto le aree di alta pressione (bel tempo) o di bassa pressione (brutto tempo). Localmente solo cambiamenti repentini dei valori di pressione (ovvero cambiamenti di pressione pi rapidi rispetto a quelli relativi alla temperatura) sono indice di modifiche sostanziali delle condizioni meteorologiche. Lo strumento utilizzato per quantificare la pressione atmosferica il barometro . Lumidit dellaria data dalla quantit di vapore acqueo fornito allatmosfera per evaporazione delle superfici liquide.La condensazione del vapore provoca la formazione di nubi, nebbie e precipitazioni. Il vapore contenuto nellaria variare da un minimo teorico di zero (aria secca), ad un massimo che dipende dalla temperatura: quanto pi elevata la temperatura, tanto pi vapore pu contenere.Influenza la pressione in quanto maggiore il grado di umidit, minore la pressione esercitata, in quanto elementi pesanti come lAzoto o lOssigeno vengono rimpiazzati dallacqua stessa.Quando un volume daria, ad una determinata temperatura, contiene la quantit massima di vapore, si

dice che saturo di vapor dacqua: ad esempio, alla temperatura di 10 C sono sufficienti 11 gr di vapore acqueo per saturare 1 m 3 di aria mentre alla temperatura di 20 C ne occorrono 17,3 gr; alla temperatura di 30 C ne occorrono 30,4 gr per m 3. Il grado di umidit dellaria pu essere espresso in diverse modalit: Umidit Massima (UM): massimo numero di grammi di vapore acqueo contenuto in un metro cubo daria ad una determinata temperatura.Umidit assoluta (UA), il numero di grammi di vapore acqueo contenuto in un metro cubo daria ad una determinata temperatura. Umidit relativa (UR). il rapporto percentuale tra il contenuto reale di vapor dacqua (umidit assoluta) e il contenuto massimo o di saturazione (umidit massima) dellaria ad una specifica temperatura.L'aria satura corrisponde ad un'umidit relativa del 100%; il 50% di umidit relativa significa che l'aria contiene met della sua massima capacit in vapore a quella temperatura.Lo Psicrometro lo strumento attualmente pi diffuso per la misura di precisione dell'umidit relativa. Attualmente si usano anche sistemi basati su sensori elettronici, ma sono, in genere, meno precisi.Consiste in due termometri e da una ventola che d un flusso costante di aria sui bulbi dei termometri. Un termometro, termometro a bulbo secco, misura la temperatura dell'aria, l'altro, termometro a bulbo bagnato, ha il bulbo rivestito di una garza di cotone inumidita costantemente con acqua distillata. La temperatura del bulbo bagnato misura in realt la temperatura della garza bagnata che dipende dalla temperatura dellaria, e dallabbassamento di temperatura dovuto al calore latente di evaporazione, necessario per l'evaporazione, che a sua volta dipende dallumidit relativa dellaria e dalla velocit dellaria. Mantenendo costante la velocit dellaria, dalla contemporanea lettura dei due termometri si pu risalire all'umidit relativa attraverso la consultazione di una specifica tabella psicrometrica o di un diagramma psicrometrico. Nei moderni psicrometri i dati vengono elaborati dallapparecchio di misura che riporta sul display direttamente lumidit relativa oltre ad altri parametri. La temperatura dellaria presenta inoltre una variazione annuale collegata alle reciproche posizioni tra la Terra ed il Sole. Nel nostro emisfero, la massima altezza del Sole sullorizzonte, e di conseguenza la massima insolazione, si registra il 21 Giugno, al solstizio destate. In seguito, la quantit di calore che la Terra riceve dal Sole risulta maggiore rispetto a quella ceduta dalla medesima e progressivamente, allincirca nei mesi di Luglio ed Agosto, si va eguagliando. Allo stesso modo, la minima altezza del Sole sullorizzonte, e quindi la minima insolazione, si registra il 21 Dicembre, al solstizio dinverno. In seguito, la quantit di calore che la Terra riceve dal Sole risulta minore rispetto a quella ceduta dalla medesima e progressivamente, allincirca nei mesi di Gennaio e Febbraio, si va eguagliando. Luomo omeotermo cio dotato di un sistema di termoregolazione che garantisce il costante mantenimento della temperatura corporea intorno ai 37 C. Il meccanismo di autoregolazione garantisce la dispersione del calore in eccesso mediante vasodilatazione e sudorazione, processi che determinano il raffreddamento della superficie cutanea, o, nel caso di un ambiente a bassa temperatura, mediante una vasocostrizione periferica.A tal fine, il valore ottimale della temperatura dellaria dovrebbe aggirarsi intorno ai 21 C.Ampie variazioni di temperatura e di umidit dellaria, inducono nelluomo situazioni di disagio psico-fisico che alterano ed inibiscono i fisiologici processi di termoregolazione con conseguente manifestazione, rispettivamente, di patologie da calore o da raffreddamento. Particolarmente vulnerabili a tali patologie risultano i bambini, gli anziani ed i pazienti affetti da patologie croniche a carico dellapparato cardiocircolatorio e respiratorio. Colpo di calore brusco innalzamento della temperatura corporea a seguito di una dispersione di calore impedita.Si manifesta in condizioni ambientali di temperatura dellaria medio-alta, elevata umidit relativa che impedisce l'evaporazione del sudore, e di ventilazione scarsa o nulla.Principali sintomi sono vomito, mal di testa, debolezza, vertigini, brividi, tachicardia, crampi muscolari, stato di incoscienza sono tra i. Laumento della temperatura corporea fino a 40 - 41 C, pu indurre finanche delirio, stato di coma e crisi convulsive. Allo stesso modo, lesposizione del corpo umano alle basse temperature (inferiori ai 10 C), induce il congelamento, ovvero il complesso di lesioni a carico di determinate porzioni del corpo (in particolare naso, dita, padiglioni auricolari) caratterizzate da alterazioni irreversibili del protoplasma cellulare per congelamento del contenuto acquoso dei tessuti.

Inquinamento dellaria
Il D.P.R. del 24 maggio 1988, n. 203 in materia di qualit dell'aria, allart. 2 definisce in maniera piuttosto ampia lInquinamento Atmosferico come ogni modificazione della composizione o stato fisico dellaria atmosferica dovuta alla presenza nella stessa di una o pi sostanze in quantit e con caratteristiche tali da alterare le normali condizioni ambientali e di salubrit dellaria. Il D. Lgs. 351/99, in materia di valutazione e di gestione della qualit dell'aria ambiente definisce:Aria Ambiente laria esterna presente nella Troposfera, ad esclusione di quella presente nei luoghi di lavoro,Inquinante qualunque sostanza, immessa direttamente o indirettamente dalluomo nellaria ambiente, che pu avere effetti dannosi sulla salute umana o sullambiente nel suo complesso. Gli inquinanti ambientali sono solitamente distinti in due principali categorie: origine antropica, prodotti dalle attivit industriali ed agricole, dal traffico autoveicolare, dagli impianti di riscaldamento, etc.,origine naturale, prodotti dai fenomeni naturali (eruzioni vulcaniche, incendi boschivi, etc.).Di natura corpuscolare, liquida o gassosa, gli inquinanti atmosferici si possono ulteriormente classificare in :primari, ossia liberati nell'ambiente come tali (Biossido di Zolfo, Monossido di Azoto) da fonti ben identificabili,secondari (come lOzono), originati a partire dai normali componenti dellaria e dai contaminanti primari in seguito a reazioni chimico-fisiche.Il monossido di carbonio CO Caratteristiche: Inquinante primario, gas incolore ed inodore.Fonti: si forma durante i processi di combustione incompleta, in carenza di Ossigeno, delle sostanze contenenti Carbonio. Le fonti antropiche sono costituite dalle industrie di raffinazione del petrolio, dagli scarichi delle automobili, dagli impianti di riscaldamento domestici, dal trattamento e smaltimento dei rifiuti, dal fumo di sigaretta .Pericolosit: Pu raggiungere facilmente gli alveoli polmonari e di conseguenza il sangue, mostra unaffinit verso l'Emoglobina 250 volte maggiore dellOssigeno. La Carbossiemoglobina (COHb), diminuendo la capacit di trasporto dell'Ossigeno ai tessuti, induce ipossia a carico del sistema nervoso e dellapparato cardiovascolare, determinando diminuzione della capacit di concentrazione, turbe della memoria, alterazione del comportamento, confusione mentale, vasodilatazione, alterazione della pressione sanguigna e turbe del ritmo cardiaco. Concentrazione dellordine dei 1000 ppm (parti per milione), anche per meno di due ore, pu risultare letale.Il CO, pu costituire il substrato di partenza per la sintesi di Anidride Carbonica (CO2), principale gas responsabile dell'Effetto Serra.Gli ossidi di zolfo SOx Caratteristiche Il Biossido di Zolfo o Anidride Solforosa (SO2), inquinante primario, un gas irritante dallodore pungente. Fonti Origina da combustibili contenti Zolfo. Tipico delle aree metropolitane ed industriali, si accumula prevalentemente nel periodo invernale, anche in seguito allimpiego del riscaldamento domestico.Pericolosit In condizione di elevata umidit dellaria ed irraggiamento solare, va incontro a fenomeni di ossidazione che portano alla sintesi di inquinanti secondari, quali lAnidride Solforica (SO3) e lAcido Solforico (H2SO4). LSO2, e i suoi derivati sono tra i responsabili dei processi di acidificazione dellatmosfera. E

assorbito per lo pi nel tratto respiratorio superiore, gi a livello della mucosa nasale; sono minime le quantit capaci di raggiungere le vie respiratorie pi profonde. I soggetti asmatici e bronchitici sono tra i pi a rischio.I principali effetti conseguenti ad una esposizione acuta ad elevati livelle di SO2 sono laumento delle secrezioni mucose, bronchiti, spasmi bronchiali. Lesposizione combinata con il particolato aerodisperso, capace di veicolare lSO2 nelle zone respiratorie profonde, determina un effetto irritativo. Gli interventi operati nel corso degli ultimi anni sulla qualit dei combustibili, ha ridotto drasticamente lemissione di SO 2; attualmente la concentrazione rilevata di poco superiore a qualche ppb (parti per bilione), di conseguenza risulta un inquinante di limitata importanza.Gli ossidi di azoto NOx Caratteristiche: Gli Ossidi di Azoto (NOx) comprendono il Monossido (NO) e il Biossido di Azoto (NO2), L'NO, inquinante primario, un gas inodore ed incolore, origina dalla reazione dellOssigeno (O2) con lAzoto (N2), nel corso di qualsiasi processo di combustione che avvenga in aria a temperatura superiore ai 2000 C e rientra nella composizione delle emissioni di Ossidi di Azoto nell'aria atmosferica.Fonti: Si formano durante i processi di combustione alle alte temperature.Pericolosit: L'NO si ossida a NO2, gas dal colore rosso-bruno, dallodore pungente e soffocante, capace di raggiungere le vie respiratorie pi profonde. Quattro volte pi tossico dell'NO, lNO2 attraverso specifici meccanismi biochimici, provoca gravi danni alle membrane cellulari in seguito all'ossidazione di proteine e lipidi. I principali effetti acuti consistono nellinfiammazione delle mucose, riduzione della funzionalit polmonare, edema polmonare; i principali effetti cronici comprendono laumento dell'incidenza delle malattie respiratorie, alterazioni polmonari a livello cellulare e tissutale, aumento della suscettibilit alle infezioni polmonari, di origine batterica e virale. Soggetti particolarmente a rischio sono i bambini e gli asmatici. Piogge acide: Lacqua sottoforma di vapore condensa formando goccioline che hanno un pH pari circa a 7,0; la dissoluzione dellAnidride Carbonica atmosferica (CO 2) genera la formazione di Acido Carbonico (H2CO3) che causa un abbassamento del pH delle goccioline dacqua a valori intorno a 5,5. Gli Ossidi di Zolfo originano lAcido Solforico (H2SO4) in presenza di questacqua, mentre gli Ossidi di Azoto si trasformano in Acido Nitrico (HNO3); queste sostanze determinano lulteriore acidificazione delle precipitazioni (pH tra 2,0 e 5,0) e di conseguenza lacidificazione di corsi dacqua, danneggiano la vegetazione, favoriscono il decadimento dei materiali edilizi, ed in generale attentano alla salute pubblica. Gli Ossidi di Zolfo e gli Ossidi di Azoto, in quantit minore, sono sinergicamente responsabili del fenomeno delle piogge acide:Inquinamento transfrontaliero: particelle e gas possono ricadere dallatmosfera sottoforma di pioggia, neve, nebbia, rugiada causando inquinamento transfrontaliero, ovvero in particolari condizioni meteorologiche, questi inquinanti fotochimici, cos come numerosissimi altri, possono percorrere notevoli distanze, anche di alcune migliaia di chilometri.Lozono O3 Caratteristiche: Gas incolore dall'odore leggermente pungente, lO3 un composto naturalmente localizzato fra i 15 e i 50 Km di altezza dalla superficie terrestre, nella Stratosfera, e pi precisamente nella fascia compresa fra i 20 - 30 Km, detta Ozonosfera.Fonti: La formazione di O3 avviene fondamentalmente ad un altitudine superiore ai 30 Km, dove la radiazione UV, di lunghezza donda inferiore ai 242 nm, per fotolisi determina la dissociazione dellOssigeno molecolare O2 in Ossigeno atomico O che, ricombinandosi con unaltra molecola di O2, genera la molecola triatomica dellOzono O3.Le molecole di O3 formate, a loro volta assorbono la radiazione solare (di lunghezza donda compresa fra 240 e 320 nm), subendo fotolisi e dando luogo ad una molecola di Ossigeno (O2) ed un atomo di Ossigeno (O). LOzono, tipico inquinante secondario, si forma nella bassa Troposfera a seguito di reazioni fotochimiche a carico di inquinanti primari, quali gli Ossidi di Azoto (NOx) e COV (composti organici volatili) liberati dagli scarichi autoveicolari, dalle emissioni industriali, dai vapori delle benzine, dai solventi chimici ed in generale durante i processi di combustione. LO3 svolge limportantissimo ruolo di assorbire la radiazione solare e schermare la Terra, per pi del 90%, dalle radiazioni UV dannose per la salute umana e, in generale, per la vita sul nostro pianeta. Pericolosit: LO3 ha come principale bersaglio l'apparato respiratorio, dove lesposizione acuta determina, tra laltro, secchezza della gola e del naso, aumento della produzione mucosa, tosse, faringiti, bronchiti, riduzione della funzionalit respiratoria, irritazione degli occhi, mal di testa. Lesposizioni cronica a tale contaminante caratterizzata da fibrosi, effetti teratogeni, effetti sulla paratiroide e sul sistema riproduttivo. LO3 tipicamente considerato un inquinante estivo; le aree urbane, nei mesi estivi, tendono ad avere livelli di Ozono molto elevati, spesso al di sopra dei limiti normativi .Nel corso degli ultimi decenni, la concentrazione naturale di O3 a livello della crosta terrestre ha registrato un notevole incremento, aumentando considerevolmente in particolare nelle aree urbanizzate ed industrializzate. La pi recente normativa europea (Direttiva 2002/3/CE) pone, per lesposizione media di unora in ambiente esterno, un valore-soglia di allarme 240 g/m3.Il piombo Pb Caratteristiche: Metallo pesante. Inquinante primario.Fonti: In passato, la gran parte delle emissioni di Piombo derivavano dal traffico autoveicolare per lutilizzo del Piombo Tetraetile come antidetonante nelle benzine rosse. Questa tipologia di emissione, il 90% del totale, si drasticamente ridotta grazie al definitivo abbandono della benzina super ed allintroduzione degli autoveicoli con marmitta catalitica. Allo stato attuale, i maggiori contributi alle emissioni di Pb a livello nazionale derivano da attivit industriali come la combustione del carbone, i processi di estrazione e lavorazione dei minerali che contengono Pb, dalle fonderie, dalle industrie ceramiche e dagli inceneritori di rifiuti. Pericolosit: Il Pb altamente tossico per l'organismo umano. Assorbito attraverso l'epitelio polmonare, il Pb in grado di distribuirsi attraverso il circolo sanguigno in quantit decrescenti nelle ossa, nel fegato, nei reni, nei muscoli e nel cervello: particolarmente sensibile appare il sistema nervoso centrale (SNC). (Saturnismo)Le Linee Guida dellOMS propongono un valore di 100 g/l per il livello di Pb ematico, indicatore dellesposizione ambientale a questo contaminante atmosferico. Soggetti particolarmente a rischio risultano i bambini e le donne in gravidanza. La Direttiva 1999/30/CE recepita in Italia con il D.M. 60/02 stabilisce, ai fini della protezione della salute umana, un valore limite di Pb nellaria atmosferica di 0,5 g/m3 a partire dal 01 gennaio 2005. Gli idrocarburi sono composti organici, che contengono soltanto atomi di carbonio e di idrogeno. Gli atomi di carbonio (C) sono legati tra loro a formare lo scheletro della molecola, mentre gli idrogeni (H) sporgono da questo scheletro. Ad oggi sono stati classificati oltre 133mila tipi di idrocarburi.Si dividono in due grandi categorie:Aromatici, formati da anelli di 6 C, con caratteristiche che li rendono particolarmente stabili,Alifatici, che comprendono tutti gli idrocarburi non aromatici e che a loro volta si dividono in vari gruppi a seconda delle caratteristiche dello scheletro carbonioso.Il benzene C6H6 Caratteristiche: Il Benzene Inquinante primario un idrocarburo aromatico di formula C6H6. Liquido incolore a temperatura ambiente, dotato di un odore caratteristico.Fonti: in atmosfera origina dalle attivit umane caratterizzate dallutilizzo del petrolio, degli oli minerali e dei loro derivati. Di conseguenza per questo idrocarburo, che rientra nella tipica composizione delle benzine verdi, la principale fonte di emissione costituita dagli autoveicoli, che liberano Benzene non solo attraverso i gas di scarico ma, per circa il 15%, dallevaporazione del combustibile durante la sosta e durante le operazioni di rifornimento.E il pi semplice degli idrocarburi aromatici essendo formato da un sol anello aromatico.Pericolosit: Il Benzene stato classificato dallIARC nel Gruppo 1, ossia tra le sostanze che hanno un accertato potere cancerogeno sull'uomo. Agisce sul Sistema Nervoso Centrale (SNC) determinando, nelle intossicazioni acute a concentrazioni via via crescenti, stordimento, debolezza, mal di testa, pallore, respiro affannoso, senso di costrizione toracica, euforia, seguiti da fatica e sonnolenza e, nei casi pi gravi, arresto respiratorio, convulsioni muscolari e infine morte. Nellesposizione cronica, tra i principali effetti vanno menzionate le interferenze sul processo emopoietico (con riduzione progressiva di eritrociti, leucociti e piastrine) e l'induzione della leucemia nei lavoratori maggiormente esposti. Il D. M. 60/02, recepimento della

direttiva 1999/30/CE, stabilisce per il Benzene il valore limite nellaria atmosferica di 5 g/m 3, in vigore da Gennaio 2005.Idrocarburi policiclici aromatici IPA Caratteristiche: Gli Idrocarburi Policiclici Aromatici sono composti organici costituiti da due o pi anelli aromatici condensati. Fonti: Derivano dalla combustione incompleta di numerose sostanze organiche. La principale fonte di origine antropica rappresentata dalle emissioni veicolari, seguita dagli impianti termici, dalle centrali termoelettriche e dagli inceneritori. Inquinante primario.Pericolosit: Gli IPA sono in genere associati alle polveri sospese e di conseguenza, in relazione alle dimensioni del particolato aerodisperso (il diametro aerodinamico ottimale risulta quello inferiore a 2 m) possono raggiungere facilmente lapparato respiratorio, in particolare la regione alveolare del polmone, sangue e tessuti. Gli IPA possiedono riconosciute propriet mutagene e cancerogene; ben documentata la loro cancerogenicit a carico delle cellule del polmone. Il potenziale effetto cancerogeno differisce tra le varie molecole e per alcune di queste non stata ancora determinata leffettiva capacit di danno. LInternational Agency for Research on Cancer (IARC) ha classificato, fino ad ora, 48 IPA in funzione della loro capacit di fungere da induttori tumorali .I Clorofluorocarburi CFC Caratteristiche: I Clorofluorocarburi Inquinanti primari sono composti organici di sintesi, pi esattamente idrocarburi contenenti atomi di Cloro e Fluoro in sostituzione dellIdrogeno. Inventati negli anni 30 per sostituire lAmmoniaca e il Biossido di Zolfo in alcune applicazioni industriali, i CFC sono chimicamente inerti, molto stabili alle alte temperature, dotati di scarsa infiammabilit.Fonti: negli anni dal 1950 fino al 1960, furono largamente impiegati come refrigeranti nei frigoriferi e negli impianti di condizionamento dell'aria, propellenti negli spray, schiumogeni nella produzione di imballaggi.Pericolosit: Negli anni 70, si teorizz che i CFC in atmosfera, per la loro elevata volatilit, avrebbe potuto comportare il deterioramento dello strato di Ozono. Secondo questa teoria, ogni molecola di Cloro contenuta nei CFC era in grado di distruggere un gran numero di molecole di Ozono (circa 100000 molecole di Ozono). Si calcol che entro il 2050 lintera fascia di Ozono stratosferico poteva essere completamente distrutta. Si ritenne quindi opportuno impedire il rilascio in atmosfera di grandi quantit di CFC. I CFC sono sicuri fino a quando restano nella Troposfera ma rappresentano una seria minaccia quando, a causa della loro inerzia chimica, cominciano a diffondersi intatti negli strati alti dellatmosferaDi conseguenza, si reso necessario promuovere la ricerca di sostanze alternative: i CFC sono stati sostituiti con gli Idroclorofluorocarburi (HCFC), che pur contenendo Cloro e di conseguenza non innocui, risultano sicuramente meno dannosi dei primi per lOzono per il loro pi limitato utilizzo, e gli Idrofluorocarburi (HFC), che non contenendo Cloro, non risultano particolarmente nocivi per lOzonosfera, ma agiscono come potenti "gas serra". In conclusione, sebbene entrambi apportino un contributo al riscaldamento globale della Terra, linfluenza degli HCFC e degli HFC sicuramente pi contenuto di quello dei CFC; possedendo una vita media piuttosto ridotta rispetto ai CFC, gli HCFC e gli HFC sono in grado di assorbire una minore quantit di radiazione infrarossa.Polveri sospese PTS Caratteristiche: Con il termine Particolato Totale Sospeso si identifica il miscuglio di particelle solide o liquide con diametro compreso fra 0,1 e 100 micron capaci di rimanere in sospensione nell'aria, anche per lunghi periodi. Le particelle di diametro maggiore di 10 m hanno un tempo medio di vita nellatmosfera di pochi minuti fino ad arrivare ad alcune ore e possono essere aerotrasportate fino ad una distanza di 10 Km mentre quelle di diametro inferiore hanno un tempo medio di vita molto pi ampio, anche di diverse settimane e possono essere aerotrasportate anche per alcune centinaia di Km. La classificazione si basa sulla misura della concentrazione dei composti chimici interessati ma soprattutto sulla valutazione della dimensione media delle particelle: il cosiddetto Particulate Matter (PM) si classifica, in base al diametro delle particelle, in particelle grossolane (diametro maggiore di 2,5 m), particelle fini (diametro minore di 2,5 m), particelle ultrafini (diametro minore di 0,1 m). Fonti: Possono essere naturali sale dal mare), emesse come tali (ad esempio le particelle carboniose liberate durante la combustione dei motori a diesel) o derivare da diverse reazioni fisiche e chimiche (ad esempio le particelle carboniose liberate durante lossidazione fotochimica di SO2 e NO2). Pericolosit: La dimensione media delle particelle definisce la loro capacit di penetrazione nellapparato respiratorio ed il consecutivo grado di pericolosit per la salute umana. Nello specifico, il particolato di diametro compreso tra 2,5 e 10 m, (PM10) definito frazione inalabile e rappresenta la porzione di particelle in grado di penetrare allinterno della cavit toracica. Il particolato di diametro inferiore a 2,5 m, (PM2,5) definito frazione respirabile, capace di penetrare profondamente nei polmoni. Il particolato di diametro superiore a 10 m in grado di accumularsi a livello delle vie respiratorie extratoraciche ovvero cavit nasali, faringe e laringe, inducendo effetti irritativi locali quali secchezza e infiammazione; le particelle, PM10 e soprattutto PM2,5, in grado di pervenire a livello del tratto tracheobronchiale, sono capaci di indurre riduzione della clearance mucociliare respiratoria, peggioramento delle malattie respiratorie croniche quali asma, bronchite ed enfisema ed eventualmente neoplasie.Il livello atmosferico degli inquinanti pu essere determinato da numerosissimi fattori :Numero delle sorgenti di inquinamento,Localizzazione delle stesse,Tipologia di trasformazioni chimico-fisiche cui gli stessi contaminanti vanno incontro,Ruolo fondamentale rivestito soprattutto dalle condizioni meteorologiche, che sicuramente forniscono un aiuto nellinterpretazione della genesi dei fenomeni di inquinamento atmosferico.Gli strati pi bassi della Troposfera sono abbastanza trasparenti alla radiazione solare per cui assorbono poca energia e si riscaldano poco.Buona parte dellenergia che giunge a terra viene assorbita dal suolo che si riscalda.Quindi laria si riscalda essenzialmente per il calore ceduto dal suolo, per cui la temperatura dellaria tende a diminuire con laltitudine. La diminuzione in quota in genere diversa da un luogo allaltro e per lo stesso luogo da un giorno allaltro. Tuttavia, si pu ritenere che in media la temperatura dellaria, in quiete, diminuisca di 5 - 10 C ogni 1000 metri fino alla quota di 10 - 12 mila metriLa variazione della temperatura dellaria immobile in funzione della quota si definisce gradiente termico verticale. Si ha quindi un fenomeno di Convezione Termica, che produce correnti ascensionali di aria calda proveniente dagli strati pi vicini alla superficie terrestre favorendo il processo di auto-depurazione dellaria dagli inquinanti presenti. Inversione termica: Si ha se il gradiente termico verticale si inverte assumendo valori positivi, ossia quando la temperatura dellaria prossima alla crosta terrestre inferiore rispetto alla temperatura degli strati immediatamente sovrastanti.Inversione Termica da radiazione con base al suolo quando la temperatura aumenta a partire dalla superficie terrestre, fino ad una certa altitudine (qualche centinaio di metri dal suolo), dove la temperatura riprende a decrescere secondo il gradiente termico verticale. Questaltitudine o quota detta margine superiore dell'inversione. La causa da attribuire al fatto che, specie di inverno, il suolo freddo o lo strato di neve o ghiaccio che ricopre il suolo, rallentano o impediscono il riscaldamento del terreno, inducendo un abbassamento della temperatura dellaria a contatto, mentre si ha un riscaldamento di quelli sovrastanti.In presenza di umidit, si ha nebbia.L Inversione Termica da radiazione con base al suolo favorisce il ristagno a bassa quota (non oltre qualche centinaio di metri) dellaria e dei materiali in essa sospesi, ed impedisce la naturale auto-depurazione.Si ha quindi una particolare forma di inquinamento detto Smog da radiazione o riducente": una miscela di fumo e nebbia (deriva dalla contrazione dei termini anglosassoni "smoke" = fumo e "fog" = nebbia). E caratteristico delle grandi metropoli, ed associato a: elevati valori di umidit relativa, elevati valoridi materiale corpus colato,elevati valori di anidride solforosa, bassi valori di temperatura. Inversione Termica da stasi con base in quota: la variazione del normale andamento della temperatura si verifica ad una quota intermedia della Troposfera. La temperatura inizia a decrescere; successivamente ad una certa altitudine (a 600 - 1500 m dal suolo), comincia ad aumentare. Questa quota prende il nome di margine inferiore dell'inversione. La Inversione Termica da stasi con base in quota si ha quando le masse daria, localizzate al di sopra di una superficie pi calda,

quale il mare nelle ore notturne, scorrono orizzontalmente verso masse daria o superfici pi fredde, quali la terraferma. In genere l'aria pi fredda tende a spostarsi in senso verticale fino a quando, incontrando strati daria calda, inizia ad espandersi lateralmente. Durante lespansione laterale, queste masse daria possono andare incontro a fenomeni di compressione perch arrestate dalle barriere naturali della terraferma, quali le montagne. Questa inversione favorisce il ristagno in quota, in quanto si crea una stabilit atmosferica che impedisce la naturale auto-depurazione. Si ha una particolare forma di Smog detto in questo caso Smog ossidante o fotochimico. E caratteristico delle citt marine ampiamente inquinate, ed associato a:condizioni meteorologiche di forte insolazione e bassi valori di umidit relativa, elevate concentrazioni di Ossidi di Azoto, di Ossidi di Carbonio, di composti organici volatili (COV), subiscono una serie di trasformazioni fotochimiche catalizzate dalla luce ultravioletta con formazione di notevoli quantit di Ozono (O3). LEffetto Serra un fenomeno naturale che consiste nel riscaldamento del pianeta per azione dei cosiddetti gas serra, composti presenti naturalmente nellaria a concentrazioni relativamente basse (Anidride Carbonica, Vapor Acqueo, Metano, Ossido Nitrico e Ozono ecc.). Lenergia ricevuta complessivamente dalla superficie terrestre e dalla Troposfera viene successivamente riemessa, sottoforma di energia termica, come raggi infrarossi. I "gas serra", in tal senso, sono in grado di assorbire le radiazioni infrarosse impedendone parzialmente la riflessione verso lo spazio e di conseguenza favorendo il riscaldamento della superficie terrestre. Ci si traduce in un valore di temperatura media terrestre, di circa 33 C pi elevata di quanto non sarebbe in assenza dei gas serra.

Il riscaldamento globale
Negli ultimi secoli, ed in particolare nel XX, la concentrazione dei gas serra nellatmosfera: Anidride Carbonica, Vapor dAcqua, Metano, etc. aumentata a causa, almeno in parte, delle attivit di origine antropica: particolarmente a causa dei processi industriali, del traffico autoveicolare nonch degli impianti di riscaldamento. Contemporaneamente si assistito ad un graduale aumento della temperatura a livello globale. Dalla Rivoluzione Industriale ad oggi, si ritiene che la temperatura media del globo terrestre si sia innalzata allincirca 0,6 C.Particolarmente negli ultimi decenni si sono avuti, almeno apparentemente, alcuni mutamenti nelle condizioni climatiche.Non si conoscono a pieno le cause di tali mutamenti. La storia climatica della terra stata estremamente variabile. La nostra considerazione di un clima costante nel tempo non corrisponde certo alla realt.Comunque, almeno per laumento di temperatura, anche se in misure diverse, la maggior parte dei ricercatori concorde che laumento di temperatura osservato frutto anche dellattivit umana. Con il Protocollo di Kyoto (1997) numerosi Paesi industrializzati hanno preso limpegno di ridurre le principali emissioni antropogeniche, in particolare:Riduzione del 5% nel periodo 2008 2012:Anidride Carbonica,Metano, Protossido di Azoto (N2O),Idrofluorocarburi (HFC), Perfluorocarburi (PFC), Esafluoruro di Zolfo.Da alcuni si ritiene che tale riduzione sia insufficiente, comunque sarebbe una inversione di tendenza rispetto allandamento precedente di costante aumento. NellOzonosfera, per azione dei raggi UV, i CFC liberano Cloro capace di dare origine a reazioni catalitiche che comportano la degradazione dellOzono. Gli atomi di Cloro, combinandosi con molecole di Ozono formano Ossigeno e Monossido di Cloro (Cl + O3 > O2 + ClO). Il Monossido successivamente si combina con un altro atomo di Ossigeno liberando Ossigeno molecolare e un atomo di Cloro (ClO + O > O2 + Cl). In questo modo un singolo atomo di Cloro pu distruggere centinaia di molecole di Ozono. Viene definito Buco nellozono larea nellAntartico in cui la quantit dellozono specie nel periodo primaverile inferiore rispetto al resto del globo. E stato scoperto piuttosto recentemente, anni 80, quando si iniziato a studiare la distribuzione dellozono a livello planetario per mezzo di satelliti.Comunque la quantit di ozono in costante diminuzione.Non vi concordanza sulla genesi del buco nellozono da aprte dei clorofluorocarburi,Siccome stato rilevato solo da tempi relativamente recenti, non si a conoscenza della sua evoluzione precedente, n se un fenomeno naturale o conseguenza dellattivit umana.E stato ipotizzato che il buco fosse conseguenza dellutilizzo dei CFC. Ci spinse la comunit mondiale ad adottare delle serie misure di contenimento del fenomeno. Nel 1987 a Montreal fu sottoscritto un trattato internazionale, per la protezione dello strato di Ozono, in cui 23 paesi, tra i quali l'Italia, si impegnavano a ridurre del 30% entro il 1999 il consumo di CFC. Secondo il Protocollo di Montreal e i successivi emendamenti i CFC avrebbero dovuto essere banditi entro l' anno 2000.Durante la "Conferenza di Copenaghen" del 1992, si stabil la definitiva messa al bando dei CFC entro il 1 gennaio 1996, scadenza anticipata al 1 gennaio 1995 per i Paesi della CEE. Da tener presente che sulla calotta polare vi scarsa circolazione daria, in quanto, specie dinverno, esistono dei forti venti circolari intorno al polo ed una stasi sul polo stesso.Durante linverno polare non vi sono raggi solari che producono ozono dallossigeno per cui in primavera il livello basso. NellAntartide presente un vulcano attivo, l'Erebus, che emette grandi quantit di acido cloridrico (HCl) stimate in oltre mille tonnellate al giorno. Per gli altri vulcani i continui ricambi daria non producono un fenomeno simile.Lesistenza del buco al polo Sud comporterebbe un accumulo di CFC molto accentuato proprio in tale regione, cosa poco probabile anche a causa dello scarso ricambio daria.Il cloro liberato dai CFC presenti nell'atmosfera si aggirerebbe sulle 700 mila tonnellate l'anno, mentre da processi naturali (come le eruzioni vulcaniche) se ne liberano circa 120 milioni di tonnellate annue. E questo praticamente da sempre. Secondo quanto contenuto nel documento Tutela e promozione della salute negli ambienti confinati del Ministero della Sanit, vengono definiti Ambienti Indoor gli ambienti confinati di vita e di lavoro di tipo non industriale, adibiti ad uso abitativo, ricreativo, di lavoro e di trasporto.La composizione dellAria Indoor, teoricamente abbastanza simile a quella atmosferica o Outdoor, in realt si compone spesso di sostanze inquinanti non sempre rilevabili allesterno. Gli inquinanti di origine interna sono prevalentemente ascrivibili a:presenza di persone, animali, piante e cose; peculiarit delle attivit eseguite in ciascun ambiente; presenza degli impianti di condizionamento dellaria; ai materiali ed ai prodotti impiegati nella costruzione, per le rifiniture, per larredo. Il tipo di esposizione dato ovviamente dal tipo di inquinante presente,Ma anche dal tempo di esposizione dato dalla permanenza in tali ambienti, che pu essere particolarmente elevato.Gli esposti sono una grossa parte della popolazione, comprendente gruppi particolarmente sensibili come bambini, anziani ed individui affetti da patologie croniche.Da tener presente che nei paesi industrializzati la maggior parte della popolazione, principalmente impiegata nel settore terziario, trascorre gran parte del proprio tempo (circa il 90%) in ambienti indoor.Nell ambiente domestico coesistono sorgenti di inquinamento di svariata natura: Luomo stesso, capace di emettere Anidride Carbonica (CO2), Ammoniaca (NH3) ed odori o bioeffluenti; il fumo di tabacco, che libera Particolato Respirabile (PM10), Monossido di Carbonio (CO) e composti organici volatili (COV); Il riscaldamento domestico che a seconda del tipo di combustibile pu liberare Ossidi di Azoto (NOx), Monossido di Carbonio (CO), Ossidi di Zolfo (SOx); I materiali darredo che liberano COV, Formaldeide, etc.. Negli edifici provvisti di impianti

di condizionamento mal progettati, mal funzionanti e mal gestiti, i sistemi di umidificazione, i filtri dellaria, etc. possono essere ricettacolo di sporcizia, polvere, microrganismi patogeni. Gli inquinanti indoor possono essere classificati in tre principali categorie: inquinanti chimici, inquinanti biologici, inquinanti fisici.Per i contaminanti chimici, le sostanze causa dellinquinamento indoor sono in parte le stesse, gi citate, responsabili dellinquinamento outdoor.Gli Ossidi di Azoto (NOx), gli Ossidi di Zolfo (SOx) ed il Monossido di Carbonio (CO) hanno come principale fonte indoor i processi di combustione: allimpiego di radiatori e stufe a cherosene, stufe e fornelli a gas per uso domestico privi di scarico, o forniti di scarico esterno inefficiente imputabile la presenza dei suddetti inquinanti negli edifici ad uso abitativo, lavorativo, ricreativo, etc.. Gli Nox hanno azione prevalentemente irritante, raggiungono concentrazioni elevate specie negli ambienti di cucina. Adoperando cherosene come combustibile si possono raggiungere per il NO2 livelli anche superiori ai 900 g/m3 .In generale negli ambienti indoor, dove la concentrazione pu risultare pi elevata di quella outdoor, la loro diminuzione estremamente rapida non appena viene meno la fonte di origine. Il Biossido di Azoto, NO2 , particolarmente irritante per le mucose, provoca alterazione delle funzioni polmonari, inducendo asma e bronchiti croniche, nonch un aumento del rischio di affezioni alle vie respiratorie a seguito di lunghe esposizioni anche a basse concentrazioni. Esposizioni croniche a concentrazioni superiori a 360 g/m3 di NO2 provocano un aumento dei disturbi respiratori nei bambini, mentre al disopra di 1000 g/m3 determinano il manifestarsi o laggravarsi degli stessi sintomi negli adulti sani. La SO2 biossido di zolfo un gas tossico a concentrazioni superiori ai 5 ppm; a concentrazioni pi basse ha azione irritante. Il Biossido di Zolfo induce principalmente effetti a carico dellapparato respiratorio, quali bronchiti, asma, tracheiti ed in generale irritazioni delle mucose. Brevi esposizioni ad alte concentrazioni possono indurre aumento del ritmo respiratorio e del battito cardiaco. In Ambiente Indoor, i livelli di SO2, che in genere non superano i 200 g/m3, tendono a ridursi drasticamente in seguito alla deposizione sulle superfici degli arredi. Il Monossido di Carbonio (CO) indoor emesso da fonti di combustione quali ad esempio gli impianti di riscaldamento ed i fornelli a gas, situazione che si accentua soprattutto quando mal funzionanti e sottoposti ad errata manutenzione. Sulla concentrazione di CO indoor pu avere uninfluenza rilevante la vicinanza a fonti outdoor, quali traffico autoveicolare, parcheggi, etc.. Particolarmente affine allemoglobina, il CO pu produrre problemi cardiovascolari, mal di testa, nausea, vertigini fino alla morte per concentrazioni particolarmente elevate.Vengono definiti (art 268 del D.Lgs 152/06 e smi).composti organici volatili qualsiasi composto organico che abbia a 293,15 K (20 C) una pressione di vapore di 0,01 kPa o superiore.I composti organici volatili (COV) indoor comprendono un vasto gruppo di sostanze, tra le quali Idrocarburi Aromatici (Benzene, Toluene, Xilene, Stirene, etc.), Idrocarburi Clorurati (Cloroformio, Diclorometano, Clorobenzeni), Alcoli (gruppo funzionale -OH), (Etanolo, Propanolo, Butanolo e derivati), Aldeidi (Formaldeide), sotto forma aerodispersa. L'esposizione ai COV, verso i quali risultano particolarmente sensibili i soggetti con problemi respiratori, induce effetti acuti quali irritazione oculare e delle vie respiratorie, mal di testa, nausea, vertigini ed effetti cronici quali cancro, danni renali, epatici ed a carico del Sistema Nervoso Centrale (SNC). Vengono definiti (art 268 del D.Lgs 152/06 e smi).composti organici volatili qualsiasi composto organico che abbia a 293,15 K (20 C) una pressione di vapore di 0,01 kPa o superiore.I composti organici volatili (COV) indoor comprendono un vasto gruppo di sostanze, tra le quali Idrocarburi Aromatici (Benzene, Toluene, Xilene, Stirene, etc.), Idrocarburi Clorurati (Cloroformio, Diclorometano, Clorobenzeni), Alcoli (gruppo funzionale -OH), (Etanolo, Propanolo, Butanolo e derivati), Aldeidi (Formaldeide), sotto forma aerodispersa. L'esposizione ai COV, verso i quali risultano particolarmente sensibili i soggetti con problemi respiratori, induce effetti acuti quali irritazione oculare e delle vie respiratorie, mal di testa, nausea, vertigini ed effetti cronici quali cancro, danni renali, epatici ed a carico del Sistema Nervoso Centrale (SNC). La formaldeide un Composto organico appartenente alla famiglia delle Aldeidi (gruppo funzionale -CHO), molto solubile in acqua. E un prodotto secondario dei processi di combustione e di alcuni fenomeni naturali.E impiegato nella fabbricazione di arredi e di numerosi materiali per ledilizia. E rilasciata gradualmente dal legno pressato che ha subito dei trattamenti con resine, Urea-Formaldeide e Fenolo-Formaldeide; dalle schiume a base di UreaFormaldeide impiegate per lisolamento delle costruzioni edili; dalla tappezzeria e dalle moquettes; dai detersivi/ disinfettanti e dal fumo di tabacco.Negli Ambienti Indoor si riscontrano in genere livelli tra 10 e 50 g/m3.Provoca irritazione delle mucose delle vie respiratorie, degli occhi, nonch disturbi psico-neurologici come perdita della memoria a breve termine. Gli Idrocarburi Policiclici Aromatici (IPA) hanno unelevata affinit per i lipidi e per molti solventi organici.Inquinanti ubiquitari, originano dalla combustione incompleta di materiale organico, dallimpiego di olio combustibile, gas, carbone e legno nella produzione di energia.Le principali sorgenti indoor sono le fonti di combustione (riscaldamento, forni e fornelli per cucina, camini) ed il fumo di tabacco.Le concentrazioni indoor di molti IPA possono essere tre, quattro volte superiori rispetto a quelle outdoor, soprattutto in presenza di soggetti fumatori.Alcuni IPA hanno azione cancerogena; capaci di depositarsi sulla polvere, possono essere facilmente inalati attraverso le particelle sospese, capaci di raggiungere gli alveoli polmonari.Il Fumo di Tabacco Ambientale (Environmental Tobacco Smoke o ETS): una miscela complessa di numerosi composti chimici la cui fonte primaria appunto il fumo di sigaretta.LETS costituito da: Una componente indiretta, emessa dalla sigaretta, detta anche "Sidestream Smoke-SS ,Una componente diretta, ossia il fumo inalato dai fumatori, filtrato dai polmoni ed espirato, detta anche "Mainstream Smoke-MS". L'esposizione al fumo di tabacco ambientale riferito principalmente alla respirazione del fumo espirato da altre persone. LETS si caratterizza per la presenza di sostanze irritanti e sostanze tossiche sistemiche (Acido Cianidrico, Biossido di Zolfo, Monossido di Carbonio, Ammoniaca e Formaldeide); contiene carcinogeni e mutageni (Arsenico, Cromo e Benzo*+pirene). Tra i principali componenti del fumo di tabacco vi sono:Nicotina, per le sue propriet di eccitante e rilassante, induce dipendenza dal fumo, inoltre causa linnalzamento della pressione sanguigna e restringimento dei vasi sanguigni.Monossido di Carbonio, si lega allemoglobina contenuta nei globuli rossi del sangue al posto dellOssigeno (circa il 15% dellOssigeno viene perduto): i vasi sanguigni sclerotizzano, cominciano a calcificarsi fino allocclusione totale ed il sopraggiungere dellinfarto.Catrame, inibisce lazione della peluria epiteliale della trachea, favorendo la penetrazione di polvere, germi e cellule estranee assieme allaria.Comunemente presenti nelle formulazioni di insetticidi, fungicidi e disinfettanti vari, sono ampiamente utilizzati in campo agricolo frequentemente presenti negli Ambienti Indoor perch provenienti dallesterno o per il loro vasto impiego nella lotta a numerose specie di insetti.La pericolosit dei pesticidi dipende in gran parte dallerrato utilizzo dei prodotti.Ampiamente diversi gli uni dagli altri (per la tipologia di principio attivo, per la specificit dazione, per l'assorbimento nell'organismo, etc.), i principali effetti sulla salute sono da ricondurre allirritazione oculare e delle prime vie respiratorie, ai danni al Sistema Nervoso Centrale (SNC) ed ai reni, ed in alcuni casi allaumento del rischio di cancro.Lutilizzo improprio dei Pesticidi in grado di determinare esposizioni ad elevate concentrazioni, inducenti mal di testa, vertigini, debolezza, formicolio e nausea.Lamianto e lasbesto sono un Gruppo di minerali a base di silicio, dalla forma fibrosa, incombustibili e capaci di separarsi in sottilissimi filamenti, in grado di rimanere in sospensione nellaria per tempi molto lunghi ed essere quindi inalati.Si possono distinguere due principali gruppi di fibre: anfiboliche, di forma lineare e capaci di raggiungere gli alveoli polmonari, comprendono la Crocidolite, detta anche amianto blu, molto corta e particolarmente pericolosa;serpentine, intercettate facilmente da bronchi e bronchioli, comprendono il Crisotilo, detto anche amianto bianco. Impiegato

nelledilizia come isolante termico, fonoassorbente, resistente agli agenti chimici e biologici, ininfiammabilile , flessibile .Leffetto nocivo a carico principalmente dellapparato respiratorio; le fibre inalate possono giungere a livello degli alveoli polmonari ed indurre linsorgenza di mesotelioma pleurico. LIARC classifica lAmianto tra le sostanze cancerogene.LAmianto compatto, in buone condizioni, non pericoloso.Il pericolo dato da amianto sgretolato e polverulento che rilascia fibre nellaria.In Italia vietato lutilizzo dellamianto, e vi lobbligo di registrare presso un catasto dellamianto la sua presenza.Vi sono norme particolari per la conservazione dellamianto gi presente che non deve essere in grado di rilasciare fibre, o perch compatto, o perch isolato con apposite metodologie.Nel caso ci non sia possibile o non dia adeguate garanzie lamianto deve essere rimosso.Anche lo smantellamento e rimozione di strutture pu liberare fibre di amianto. La legge regola anche le metodologie di rimozione dellamianto, che deve essere eseguita da ditte specializzate, ed il suo smaltimento in apposite discariche.Il particolato aereo disperso Costituito dallinsieme di piccolissime particelle liquide, solide ed in forma di aerosol presenti nellatmosfera, di origine naturale (sabbie, eruzioni vulcaniche, pollini e spore, etc.) ed antropica (processi di combustione e processi industriali).Sebbene abbiano una composizione molto variabile (IPA, Piombo, Nichel, Rame, Nitrati, Cadmio, Zinco, fibre di Amianto, etc.), sono convenzionalmente classificate secondo il loro diametro aerodinamico.Sono particolarmente rilevanti le PM10 e le PM2.5 poich in grado di raggiungere le vie respiratorie pi profonde sino agli alveoli polmonari, determinando cos lostruzione degli stessi ed il rilascio di elementi tossici solubili nel sangue. Gli effetti principali sono irritazione delle vie respiratorie, alterazioni del sistema immunitario, insorgenza di malattie croniche.In base alle dimensioni:Aerosol: particelle liquide o solide sospese di diametro minore di 1 m; sono dispersioni di tipo colloidale, che causano, ad esempio, all'alba e al tramonto, l'effetto Tyndall, facendo virare il colore della luce solare verso l'arancione.Esalazioni: particelle solide di diametro < 1 m, in genere prodotte da processi industriali.Foschie: goccioline di liquido di diametro < 2 m.Fumi: particelle solide disperse di diametro < 2 m, trasportate da prodotti della combustione.Polveri: particelle solide di diametro variabile tra 0,25 e 500 m.Sabbie: particelle solide di diametro > 500 m.

Contaminanti biologici/fisici
Principali Agenti biologici inquinanti: Muffe, Lieviti, Batteri, Acari, Funghi, Virus, Pollini. Principali fonti di inquinamento :gli stessi occupanti (uomo ed animali), polvere, strutture, umidificatori e condizionatori d'aria. Principali patologie:malattie infettive, reazioni allergiche per esposizione ad allergeni. Ambienti di coltura.Molti microrganismi quali Muffe, Batteri e Spore Fungine trovano un ottimale terreno di coltura negli ambienti umidi, come anche alcuni componenti degli impianti di condizionamento, condensa superficiale, sorgenti di vapore, etc.. Particolare importanza da attribuite alla cos detta Legionellosi.E dovuta ad un Batterio denominato Legionella pneumophila, Patogeno a localizzazione intracellulare, aggressivo nei confronti dellapparato polmonare umano. Il termine Legionella fu coniato per indicare la grave forma di infezione polmonare contratta dai partecipanti ad un raduno di ex-combattenti, detti legionari, tenutosi a Philadelfia nel 1976.Linfezione polmonare era imputabile alla proliferazione batterica di Legionella pneumophila nelle condotte dellimpianto di condizionamento dellalbergo sede del raduno.La malattia del Legionario pu o meno avere manifestazioni extrapolmonari. Si tratta di una patologia tipica del periodo estivo - autunnale, contraibile per inalazione ed inspirazione di finissime goccioline di acqua contaminata aerodisperse.Esiste tutta una normativa ed una serie di tecniche per limitare la proliferazione.I contaminanti fisici comprendono principalmente: Rumore (trattato in altra parte del corso), Illuminazione (trattato in altra parte del corso), Radon, Campi Elettromagnetici, Parametri Microclimatici.Il Radon un gas radioattivo classificato dallIARC come agente cancerogeno.E ritenuto la principale causa del cancro polmonare subito dopo il fumo di sigaretta. Principale sorgenti indoor di Radon il suolo. Il Radon, prodotto dalla radioattivit delle rocce, fluisce dal suolo attraverso fessure, spinto allesterno dalla differenza di pressione o per diffusione.Penetra negli edifici e, se penetra in locali chiusi e non aerati, si concentra fino a raggiungere concentrazioni pericolose.Esiste una particolare normativa su di esso. Linquinamento elettromagnetico E generato principalmente da campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici artificiali come impianti di radiotele-comunicazione, da impianti utilizzati per il trasporto e la trasformazione dell'energia elettrica, etc.. Sulla base della frequenza, si fa una distinzione tra inquinamento elettromagnetico generato da campi a bassa frequenza (0 Hz - 10 kHz) e quello generato da campi ad alta frequenza (10 kHz - 300 GHz). Gli effetti sull uomo si possono distinguere in acuti e croniciGli effetti acuti in genere non si hanno negli ambienti indoor per i bassi livelli raggiunti.Gli effetti cronici non sono dimostrati dagli studi scientifici effettuati, ma vi sono alcuni sospetti sulla loro pericolosit, per cui per motivi precauzionali esistono limiti di esposizione e limitazioni varie.Il Microclima linsieme dei fattori fisici, quali la Temperatura, lUmidit Relativa e la Velocit dellAria, che condizionano le caratteristiche climatiche dellAmbiente Iindoor e di conseguenza gli scambi termici uomoambiente. La temperatura di un corpo data dallinsieme di pi fattori, di cui i principali sono:Temperatura dellaria,Energia radiante,Velocit dellaria,Umidit relativa.La sensazione di benessere data inoltre anche da altri fattori come Uniformit spaziale e Variazioni non troppo rapide dei parametri.La Temperatura dellAria Indoor uno dei fattori pi importanti per il benessere psico-fisico degli occupanti di un ambiente confinato. Si misura in Gradi Centigradi CE necessario che non subisca rapidi cambiamenti, e che sia, entro certi limiti, indipendente dai valori della temperatura esterna.I valori sono in funzione di vari parametri come ad esempio labbigliamento delle persone.Nei paesi e nelle culture come i nostri, con gli abbigliamenti che di solito utilizziamo per gli ambienti interni, i valori ottimali della Temperatura dellAria Indoor sono compresi tra i 19 e 22 C dinverno e 24 - 26 C destate. Lo strumento di misura della Temperatura dellAria il termometro, una volta a mercurio, adesso non pi in quanto vietata o limitata la produzione di apparecchiature contenenti mercurio.Lenergia radiante assorbita da un corpo dipende da vari fattori, fra cui il suo potere riflettente.Per misurare tale energia radiante incidente su un corpo si dovrebbe usare un corpo che assorba tutta lenergia ricevuta, il cos detto corpo nero, misurando laumento di temperatura prodotto.Una buona approssimazione si ha mediante lutilizzo della cos detta Temperatura Globotermometrica Tg (C) che la temperatura radiante misurata mediante lausilio del Globotermometro di Vernon. Il Globotermometro di Vernon costituito da una sfera cava di rame di 150 mm di diametro, dello spessore di 0,2 mm, verniciata esternamente in nero opaco, munita di un termometro collocato al centro.La superficie metallica nera, dotata di un elevato coefficiente di assorbimento, riscaldata per irraggiamento, riscalda linterno della sfera trasferendo una quantit di calore proporzionale allirraggiamento termico dellambiente.La temperatura rilevata (Tg) consente di calcolare la temperatura media radiante, conoscendo la temperatura secca e la velocit dellaria.Sulla superficie del corpo umano levaporazione del sudore sottrae calore al corpo, e quindi ne abbassa la temperatura, per cui aumenta lo scambio di calore verso lesterno, e la sensazione di freschezzaLa quantit di vapor dacqua che pu essere contenuto nellaria (Umidit Massima) dipende dalla sua temperatura.Si definisce Umidit Assoluta la quantit di vapor dacqua realmente contenuta in una massa daria.Si definisce inoltre

Umidit Relativa il rapporto percentuale tra il contenuto reale di vapor dacqua (Umidit Assoluta) e il contenuto massimo o di saturazione (Umidit Massima) dellaria ad una specifica temperatura. I valori ottimali di Umidit Relativa dellAria Indoor sono pari a 40-50% nel periodo invernale e 5060% nel periodo estivo. Per la sua misura si usano in genere o sensori elettronici, o, con maggiore precisione, lo Psicrometro.Lo strumento impiegato classicamente per misurare lUmidit Relativa lo Psicrometro, costituito da 2 termometri entrambi schermati dallirraggiamento ed areati da una ventola in grado di generare un flusso daria alla velocit di 2 - 4 m/s. Uno dei termometri, termometro a bulbo asciutto, misura la temperatura dellaria (Ts: temperatura dellaria secca).Laltro, termometro a bulbo bagnato, misura la temperatura di bulbo umido a ventilazione forzata (Tu). E ricoperto da una garza di cotone imbibita di acqua distillata; lacqua, per effetto della ventilazione, evapora in quantit inversamente propor-zionale al valore di umidit relativa dellaria, sottraendo cos calore (calore di evaporazione) ed abbassando la temperatura.Conoscendo la velocit dellaria, dalla differenza di temperatura si risale, con apposite tavole o algoritmo, al valore della Umidit relativa. Il movimento dellaria negli ambienti indoor ha una doppia importanza dal punto di vista igienico - ambientale: I movimenti dellaria possono influenzare la composizione chimica dellaria, rimescolandola e rendendola quindi pi uniforme, o, se proviene dallesterno, sottraendone degli inquinanti.Se vi una differenza di temperatura fra un corpo e laria, il movimento dellaria aumenta la quantit di calore sottratta al corpo stesso, quindi con una sensazione di freschezza.I movimenti dellaria ottimali sono compresi tra 0,05 - 0,1 m/s nel periodo invernale e 0,1 - 0,2 m/s nel periodo estivo. La misura della Velocit dellAria si esegue tramite limpiego di Anemometri.I pi diffusi sono del tipo a palette, a coppette, tubi di Pitot, a filo caldo, ecc.Per le rilevazioni ambientali indoor si usano in genere quello a palette, utile per velocit superiore e/o uguale a 1 m/s, o per velocit inferiori, quello a filo caldo.Questultimo tipo di Anemometro, in particolare, costituito da un sottile filamento di platino che, grazie al passaggio di corrente elettrica, presenta una temperatura superiore rispetto alla temperatura ambiente; i movimenti dellaria tendono a raffreddare il filamento e pertanto lintensit di corrente necessaria a mantenere costante la sua temperatura fornisce una stima indiretta della Velocit dellAria. Negli ultimi anni nel settore delledilizia ad uso civile sono stati assunti, specialmente per il contenimento dei consumi energetici, criteri tecnicoprogettuali in virt dei quali il si provveduto ad una vera e propria sigillatura delle costruzioni e ladozione di sistemi di illuminazione e di ventilazione artificiali: il risparmio energetico ha coinciso cos con labolizione dei ricambi daria naturali. La ventilazione naturale, che si realizzava spontaneamente sfruttando le fessurazioni degli infissi e la porosit dei materiali da costruzione, in tempi relativamente recenti non sempre stata sostituita dalla ventilazione artificiale, realizzata attraverso sistemi disparati che siano tuttavia in grado di garantire un pi regolare rinnovo dellaria. Il crescente impiego di apparecchiature di ufficio e di elettrodomestici, lutilizzo di materiali innovativi nelle costruzioni e nella fabbricazione degli arredi, possono immettere nellaria indoor sostanze chimiche diverse.Inoltre la permanenza prolungata degli individui in un ambiente confinato, pu determinare unalterazione della composizione dell'aria. In condizioni normali laria si compone del 21% circa di Ossigeno e dello 0,03% di Anidride Carbonica;Nellaria espirata la quantit di Ossigeno si riduce fino al 15-16% mentre il contenuto di Anidride Carbonica pu arrivare fino al 5%,Si favorisce cos una drastica variazione della composizione dellaria, capace di favorire linsorgenza di disturbi quali cefalea, sensazione di malessere generale, e finanche lo svenimento. Negli ambienti confinati, visto che i ricambi daria naturali sono ridotti, se non addirittura completamente assenti, laerazione forzata assume un ruolo fondamentale ai fini dellallontanamento degli inquinanti indoor. Processi fisiologici naturali come la respirazione sono in grado di alterare profondamente la composizione chimico-fisica dellaria, determinando la cosiddetta viziatura dellaria. Luomo un animale a sangue caldo, dotato di un sistema di termoregolazione che attraverso processi di termogenesi e termodispersione in grado di assicurare il mantenimento della temperatura corporea ad un valore costante di 36,5 + 1 C. Lomeostasi termica garantita nella condizione in cui la quantit di calore prodotta ed acquisita dallorganismo eguaglia la quantit dissipata, quando cio il bilancio termico B uguale a 0. B = M C R E dove B corrisponde al Bilancio Termico; M rappresenta il Calore Metabolico, dato dalla somma del Metabolismo Basale con il calore necessario per compiere un lavoro; C, R ed E esprimono rispettivamente il calore scambiato con lesterno grazie ai processi di Convezione/Conduzione, Irraggiamento ed Evaporazione. LEvaporazione costituisce un meccanismo di rapida cessione di calore che avviene attraverso la perspiratio insensibilis cutanea, la respirazione (perspiratio sensibilis) e la sudorazione. Dipende in particolare dallumidit relativa dellaria.La Convezione consiste nello scambio termico tra il corpo umano e lo strato daria immediatamente a ridosso dello stesso. E influenzata in particolare dalla temperatura e dalla velocit dellaria. Nella Conduzione il calore viene ceduto per contatto da un corpo a temperatura maggiore ad un altro a temperatura inferiore, dipende in particolare dalla temperatura dellaria. LIrraggiamento dipende dalla capacit dei corpi, con temperatura diversa dallo zero assoluto, di cedere calore sotto forma di radiazioni elettromagnetiche (energia radiante). Il trasferimento di calore dipende dalla temperatura cutanea e quindi, indirettamente, dalla Velocit dellAria, dallUmidit Relativa e dalla Temperatura dellAria e dalla presenza di altri corpi capaci di cedere ed assorbire calore sotto forma di radiazioni elettromagnetiche.

Ambienti termici
Per definire le condizioni microclimatiche di un ambiente, lUNICHIM (Associazione per lUnificazione nel Settore dellIndustria Chimica, federato allUNI o Ente Nazionale di Unificazione), classifica tre tipi di ambienti: ambienti termici moderati, nei quali il mantenimento dellomeotermia degli occupanti richiede un moderato intervento del sistema di termoregolazione; ambienti termici severi caldi, nei quali il mantenimento dellomeotermia degli occupanti richiede un notevole intervento del sistema di termoregolazione al fine di diminuire laccumulo di calore nel corpo;ambienti termici severi freddi, nei quali il mantenimento dellomeotermia degli occupanti richiede un notevole intervento del sistema di termoregolazione al fine di limitare leccessiva diminuzione della temperatura del corpo.Si definisce Benessere Termico la situazione per la quale ciascun individuo avverte, dal punto di vista termico, soddisfazione nei confronti dellambiente circostante.Alla sua realizzazione concorrono i parametri microclimatici di Temperatura, Umidit Relativa, Velocit dellAria e Temperatura Radiante, nonch variabili connesse al singolo individuo.I parametri microclimatici rappresentano oggettivamente la situazione climatica di un Ambiente Indoor dal punto di vista termico, mentre gli indici microclimatici forniscono la possibilit di misurare il grado di comfort termico avvertito dagli occupanti un dato ambiente, ovvero di correlare le variabili fisiche del microclima con i fattori legati allindividuo, quali in particolare lattivit metabolica ed il vestiario del soggetto. Vi sono vari tipi di indici che esprimono le condizioni di benessere in ambiente moderato:La "temperatura effettiva" (TE) determinabile mediante misure della temperatura del "bulbo umido", della temperatura del "bulbo secco" e della ventilazioneWBGT (Wet Bulb-Globe Temperature lndex) Si basa sulla ponderazione biofisica dei valori di temperatura ottenuti con l'ausilio del termometro a bulbo umido naturalmente ventilato (tun) e del

globotermometro (tg), secondo la formula (valida per interni) WBGT = 0,7 tun + 0.3tg TEC (temperatura effettiva corretta) E' un numero in C che esprime una condizione microclimatica ambientale tenendo conto della temperatura dell'aria, della umidit e della ventilazione.Gli indici che meglio operano questa correlazione sono gli Indici di Fanger che si applicano agli ambienti termici moderati, che includono sia le abitazioni che gli ambienti nei quali si svolgono la maggior parte delle attivit lavorative (scuole, uffici, laboratori di ricerca, ospedali,etc.). Essi tengono conto oltre che dei dati microclimatici ambientali anche di parametri soggettivi come lattivit metabolica esplicata dallindividuo, e lisolamento termico del vestiario.Gli Indici di Fanger sono il PMV ed il PPD.Indice PMV (Predict Mean Vote) (Voto Medio Previsto): esprime il giudizio medio di qualit termica relativo alle condizioni microclimatiche in esame ed assume valori compresi tra 3 e + 3 che esprimono rispettivamente:-3molto freddo,-2 freddo,-1 leggermente freddo,0n caldo n freddo,1leggermente caldo,2caldo,3molto caldo. E caratterizzato da una forte correlazione statistica con il Bilancio termico B visto precedentemente.Ponendo il carico termico L come il valore reale dellattivit svolta, ed M come potenza sviluppata per lattivit metabolica, la sensazione di caldo o di freddo (ossia lindice PMV) proporzionale sia ad L che ad M, mediante la relazionePMV = [0,303 exp(-0,036 M) + 0,028].Dallequazione del bilancio termico nelluomoB = M C R E misurando i parametri microclimatici: temperatura dellaria, temperatura globotermometrica, umidit relativa e velocit dellaria, tenendo conto del calore prodotto mediante tabelle che tengono conto del tipo di attivit svolta, e delle modalit degli scambi termici con lambiente mediante tabelle che tengono conto del vestiario indossato, si perviene alla determinazione del PMV.Poich si tratta di un valore medio sottintende lesistenza di una variabile individuale, per cui, anche per un gruppo di individui esposti ad identiche condizioni microclimatiche, non possibile individuare una situazione ideale, valida per tutti. Indice PPD (Predicted Percentage of Dissatisfied ) (Probabile Percentuale di Disagio): direttamente associato al PMV e rappresenta la percentuale di individui che in un determinato ambiente prova una sensazione di disagio ritenendosi insoddisfatti dalle condizioni microclimatiche in esame.La relazione fra PPD e PMV data dallespressionePPD = 100 95 exp (0,03353 PMV4 + 0,2179 PMV2)Si deduce quindi che esiste un valore minimo di PPD pari al 5% in corrispondenza di PMV = 0In conclusione, negli ambienti termici moderati, la condizione di benessere termico, come previsto dalla ISO 7730, risulta ottimale per valori di PPD 10% e di PMV compresi tra 0,5, situazione che si realizza allorquando, con un contributo trascurabile dovuto alla Temperatura Radiante, un vestiario normalmente utilizzato nella stagione, un lavoro con poco dispendio di energia, la Temperatura dellAria risulta pari a 20 - 24 C dinverno, 23 - 26 C destate; lUmidit Relativa risulta compresa tra 30 70%; la Velocit dellAria assume valori inferiori e/o uguali a 0,15 m/s nel periodo invernale, inferiori e/o uguali a 0,20 m/s nel periodo estivo.Negli ambienti moderati non esistono rischi per la salute dellindividuo e gli indici sintetici di rischio mirano esclusivamente alla quan-tificazione del confort/disconfort.Gli indici sono il raggiungimento dell optimum. Non sono le condizioni che devono esistere per legge in un luogo di lavoro.La norma non indica il metodo da utilizzare per stimare una condizione microclimatica adeguata allorganismo tenendo conto anche del grado di umidit ed il movimento dell aria Il sistema pi adeguato proprio quello di usare la WBGT prima definita, tenendo conto (ACGIH) dei limiti definiti in varie condizioni.Per valutare le condizioni microclimatiche di un ambiente quindi necessario effettuare una serie di misure dei parametri microclimatici che interessano, come Temperature, Umidit Relativa e Velocit dellAria.Attualmente in genere tutte queste misure vengono effettuate attraverso acquisitori di dati: stazioni microclimatiche, munite di sonde specifiche, in grado di memorizzare ed elaborare i dati raccolti dandone in genere valori medi e parametri statistici. In aggiunta sono in genere corredate di sistemi di trasmissione dei dati a computer che con opportuno software, sono in grado di elaborarli e di ottenere vari risultati come ad esempio, appunto gli indici PMV e PPD.Le modifiche cui sono andati incontro gli edifici destinati ad uso abitativo o di lavoro non industriale, lutilizzo di materiali innovativi nelle costruzioni e negli arredamenti, ma anche gli scarsi scambi di aria con lesterno a causa dei miglioramenti nelle tenute degli infissi e la mancanza di porosit delle pareti, possono determinare negli occupanti, disagio, malessere fino allinsorgenza di vere e proprie patologie. In genere, negli ambienti di lavoro di tipo industriale esiste un legame ben preciso tra la fonte di emissione e la concen-trazione nellaria di una determinata sostanza, per gli ambienti confinati quali uffici, luoghi pubblici di ritrovo, le strutture socio-sanitarie, etc., esiste una grossa difficolt nel collegare la sintomatologia che colpisce gli occupanti con specifiche cause.La "Sick Building Syndrome" (SBS) o Sindrome dell'Edificio Malato si manifesta in particolare negli individui che soggiornano in edifici moderni o rinnovati dotati di impianti di ventilazione meccanica e di condizionamento daria globale (senza immissione di aria fresca dallesterno). Consiste in generiche situazione di malessere, cefalea, irritazione delle mucose, affaticamento, difficolt di concentrazione, diminuzione del comfort termico e percezione negativa della qualit dellaria. Il NIOSH ha accertato, in uno studio, che il problema prevalente era costituito da una ventilazione inadeguata.Tale sintomatologia, riconducibile esclusivamente alla permanenza in uno specifico ambiente indoor, non correlabile ad una patologia specifica o ad una causa precisa, a differenza della BRI (Building Related Illness) ovvero Malattia Correlata all'Edificio che riconosce i determinanti eziologici in specifici inquinanti indoor aerodispersi. Un ruolo fondamentale riveste lIndoor Air Quality (IAQ) allorquando si prendono in considerazioni ambienti confinati quali le strutture sanitarie, con particolare riguardo all Ospedale. In una struttura sanitaria, si possono individuare tre principali categorie di rischio: 1) rischio chimico, legato allimpiego di disinfettanti, anestetici, solventi, detergenti per le pulizie; 2) rischio fisico, legato a fattori quali il microclima, 3) rischio biologico, dovuto alla presenza di virus, batteri, lieviti, muffe, etc.Per linquinamento chimico una particolare menzione spetta alluso di anestetici volatili quali il Protossido dAzoto (N2O) ed i gas anestetici alogenati in quanto in genere durante lanestesia per via inalatoria sono impiegate miscele di N2O, O2 ed alogenati volatili. La Circolare del Ministero della Sanit n. 5/89 pone per il N2O il limite TLV-TWA di 50 ppm.Viene prescritto anche il monitoraggio dei gas aerodispersi.In genere il monitoraggio viene effettuato mediante analizzatori in continuo, utili anche per verificare lorigine di eventuali perdite.Altro inquinante chimico caratteristico delle SS.OO. la Formaldeide, utilizzata per la conservazione di reperti anatomici.La formaldeide classificata come Tossico per inalazione, ingestione e contatto con la pelle. Irritante per gli occhi e per le vie respiratorie.Pu provocare sensibilizzazione per contatto.La IARC ha inserito la formaldeide nel gruppo 2A (probabile cancerogeno). Lesposizione a formaldeide avviene soprattutto per via respiratoria.Le concentrazioni che si raggiungono nelle SS.OO. si mantengono generalmente, a causa della tipologia di utilizzo e delle condizioni ambientali, al di sotto del limite TLV-Ceilinig di 0.3 ppm.Nellambito del microclima, i valori fissati per ragioni igienistiche rispetto al paziente sono: Temperatura dellAria 20 - 24 C, Umidit Relativa 40 - 60%, numero minimo di ricambi daria 15 Vol/h, rendono lambiente confor-tevole.Nellambito del rischio biologico, il tutto rivolto alla salvaguardia del Paziente. Per gli operatori vi il contatto con liquidi biologici, ferite da taglio, specie per i chirurgi.Secondo la norma tecnica EN 15251:2007, le temperature di comfort accettabili dipendono dal tipo di sistema usato per fornire il comfort termico.Se, ad esempio, il raffrescamento fornito mediante un sistema attivo (meccanicamente), allora le temperature interne devono rispettare quelle definite dal modello di Fanger (vecchia UNI 7730).Se invece il comfort termico mantenuto mediante strategie di raffrescamento passivo (senza apparecchi meccanici), allora il limite di temperatura superiore e inferiore imposto dal modello di Comfort Adattivo. Nel Modello loccupante di un edificio non un soggetto passivo, ma un agente attivo che interagisce con lambiente in cui soggiorna, sul funzionamento dellimpianto di climatizzazione e delledificio, ad esempio

agendo sui termostati o aprendo le finestre.Il modello pone una correlazione tra la temperatura di comfort per gli occupanti (Top) di un edificio e quella dellaria esterna (Tem).La correlazione per la temperatura operativa data da: Top = 0,33*Tem+18,8 (Temp. ottimale giornaliera/oraria) Si ottiene una fascia di comfort per un periodo (es. la stagione estiva, senza climatizzazione meccanica), calcolata sommando e sottraendo alcuni gradi C dalla curva della temperatura operativa ottimale.Alla base del modello c la convinzione che il soggetto, consciamente o incosciamente, svolge un ruolo attivo nella creazione delle condizioni termiche che preferisce e che, attua un processo di adattamento, come processo di graduale diminuzione delle reazioni individuali agli stimoli ambientali.Si distinguono tre tipi di adattamento: comportamentale: complesso dei cambiamenti che una persona mette in atto, consciamente o no, per modificare i parametri che regolano il bilancio termico del corpo.,isiologico: lesposizione prolungata a date condizioni riduce lo stress; nelle condizioni tipiche degli ambienti moderati questo tipo di adattamento ha uninfluenza trascurabile sulla percezione del comfort ,psicologico: le esperienze pregresse e le aspettative modificano la percezione degli stimoli sensoriali e la reazione ad essi. In questo contesto il benessere determinato non solo dai fattori che determinano il bilancio energetico del corpo, ma anche da fattori multiculturali, di difficile definizione. In locali con controllo meccanico gli occupanti richiedono uno stretto controllo delle condizioni climatiche, diventando rapidamente intolleranti quando tali condizioni differiscono anche di poco rispetto a quello desiderato. Viceversa, le persone in locali a controllo climatico naturale dimostrano di preferire condizioni termiche contenute in un range pi ampio. Questi valori dipendono dalle condizioni climatiche esterne prevalenti.Introducendo una scala di valutazione simile a quella della sensazione termica (caldo, leggermente caldo, ecc.), ma chiedendo agli intervistati se preferiscono un ambiente pi caldo, pi freddo, oppure nessun cambiamento, stata definita temperatura ottimale quella per cui massimo il numero delle persone soddisfatte, ovvero che non richiedono nessun cambiamento. Il modello adattivo, generalmente, definisce temperature di comfort maggiori e pi flessibili rispetto al modello di Fanger. Spesso la temperatura di comfort adattiva ottimale pu essere raggiunta utilizzando strategie di raffrescamento passivo, come lombreggiamento passivo delle finestre e la ventilazione notturna. In questi casi, il fabbisogno di raffrescamento si riduce praticamente a zero, e non necessario (o quasi) un raffrescamento meccanico. Il D.lgs. 81/08 relativamente alle condizioni microclimatiche: Allegato IV 1.9.2. Temperatura dei locali 1.9.2.1. La temperatura nei locali di lavoro deve essere adeguata allorganismo umano durante il tempo di lavoro, tenuto conto dei metodi di lavoro applicati e degli sforzi fisici imposti ai lavoratori. 1.9.2.2. Nel giudizio sulla temperatura adeguata per i lavoratori si deve tener conto della influenza che possono esercitare sopra di essa il grado di umidit ed il movimento dellaria concomitante.La norma non indica il metodo da utilizzare per stimare una condizione microclimatica adeguata allorganismo tenendo conto anche del grado di umidit ed il movimento dell aria La norma non specifica cosa si intende per adeguata, n pone limiti alla temperatura.Perci, ci si riferisce a raccomandazioni formulate, in campo internazionale, da vari enti che definiscono i limiti di esposizione a varie condizioni microclimatiche in funzione del lavoro svolto.In particolare - tra gli indici attualmente pi usati - il WBGT (Wet Bulbe Globe Termometer index) proposto dalla ACGIH (American Conference of Govemmentai Industriai Hygienists) relativo ai "valori limite dello stress calorico".E' da tener presente che la maggior parte degli indici sono stati definiti per prevenire lo "stress calorico", in altre parole stabiliscono le condizioni a cui si ritiene che quasi tutti i lavoratori possano essere sottoposti senza reazioni dannose per la salute. Tali indici si riferiscono ai lavoratori sani, acclimati, completamente vestiti e, in conformit ai rapporto tecnico n. 412 della O.M.S. (Organizzazione Mondiale della Sanit) prevengono innalzamenti della temperatura interna del corpo al di sopra dei 38 C.In tal senso il Tribunale Amministrativo Regionale dei Piemonte (sez. II, 24.5.1986 n. 276, in TAR 1986, I, 2175) ha affermato che, ex art. 11 DPR 303/1956, la temperatura dei locali chiusi di lavoro, deve essere mantenuta entro i limiti convenienti alla buona esecuzione dei lavori e ad evitare pregiudizio alla salute dei lavoratori: quindi in assenza di una norma vigente che indichi con precisione i livelli microtermici minimi e massimi che debbono essere rispettati nelle differenti circostanze di lavoro, deve ritenersi idoneo a giustificare le scelte dell'amministrazione vigilante in materia d'igiene e sicurezza del lavoro, il rinvio ai livelli definiti annualmente in materia dall'ACGIH in quanto ritenuti i pi vicini alle concezioni sanitarie ed alle esigenze produttive della societ italiana. [ Il PMV ecc definiscono le condizioni di massimo comfort, certamente pi restrittive di quanto richiesto dalla legge, per cui non possono essere considerati limiti per i lavoratori.]La norma UNI EN 27243 fornisce valori limite per lindice WBGT da non superare per evitare che il nucleo del corpo raggiunga una temperatura superiore a 38C. I limiti sono riferiti ad una persona in buono stato di salute, adatta allattivit in esame, con una resistenza termica dellabbigliamento pari a 0.6 clo e permeabilit del vestiario pari a quella degli abiti di cotone. I limiti si riferiscono a differenti valori di metabolismo, parametro legato allattivit svolta dallindividuo, e sono differenti per soggetti acclimatati o non acclimati; sono inoltre differenti per ambienti con aria stagnante rispetto a quelli con aria non stagnante. Tengono inoltre conto del rapporto lavoro pause di riposo, per cui se lindice WBGT risulti superiore al valore limite si possono introdurre pause di riposo nei normali cicli di lavoro.Lindice WBGT, espresso in gradi centigradi, rappresenta il valore, in relazione al dispendio metabolico associato ad una particolare attivit lavorativa, oltre il quale il soggetto si trova in una situazione di stress termico. WBGTambienti chiusi = 0,7 tnw + 0,3 tg WBGTambienti esterni = 0,7 tnw + 0,2 tg + 0,1 ta Dove: tnw = temperatura del bulbo umido naturalmente ventilato; tg = temperatura del globotermometro; ta = temperatura dellaria.

Un ambiente si pu considerare omogeneo da un punto di vista microclimatico quando la differenza fra varie misure effettuati in diversi punti ed a diverse altezze, e la loro media, minore di 1.5C per la temperatura dellaria, 4C per la temperatura radiante, 0.1 m/s per la velocit dellaria, 0.3 kPa per la pressione di vapore dellacqua.Un ambiente pu considerarsi stazionario quando le differenze fra varie misure effettuate in diversi momenti, rappresentativi, e la loro media sia minore delle stesse quantit.Accanto al discomfort globale esistono numerosi fattori di discomfort locale legati a disomogeneit nel riscaldamento o raffreddamento del corpo umano, e pi precisamente alla presenza di:Correnti daria , Gradiente verticale di temperatura, Pavimenti con temperatura eccessivamente alta o bassa, Asimmetria radiante.Questi fattori di disturbo vengono quantificati mediante 4 indici di discomfort locale. La norma UNI 7730 contiene gli intervalli di accettabilit per questi quattro indici sintetizzati nella tabella, dove PD sono le percentuali di insoddisfatti associate.Le correnti daria sono la pi comune causa di discomfort locale.Per effettuare correttamente una misura bisogna seguire alcune norme, fra cui le principali sono:Tempi di misura Attendere che i sensori si mettano in equilibrio con lambiente, quindi il tempo del sensore pi lento. In genere il bulbo bagnato circa 2 min, il globo termometro circa 10 min. Il numero di campioni deve essere almeno di 10 per poter fare le opportune analisi statistiche. Il tipico rateo di acquisizione di circa 15-20 sec, per un tempo di circa 5-6 min.Prima di iniziare la misura attendere che le situazione sia stazionaria. Calcolo dellaria immessa e del volume :Per sistemi di areazione con bocchette di immissione si misurano le velocit dellaria delle n bocchette. Si ha: Vol/h = (n vi * si)*3600 / V dove Vol/h = il numero di ricambi daria dellambiente in unora vi = velocit dellaria della bocchetta iesima in m/s si = superficie della bocchetta iesima in m2 V = Volume dellambiente in m3 3600 il numero di secondi in unora Decadimento della concetrazione:Si immette una quantit di gas tracciante con impianto fermo e distribuito bene con ventilatori.Si accende limpianto, attendendo che giunga a regime, e si fanno misure successive. Riportando su un diagramma il logaritmo naturale della concentrazione in funzione del tempo si ottiene una retta la cui pendenza rappresenta il numero di ricambi daria: n = (ln (C0/Ct))/t dove n = ricambi orari C0 = concentrazione allinizio della misura Ct = concentrazione alla fine della misura dopo un tempo t t = periodo totale di misura in ore Metodo a concentrazione costante:Il gas immesso in un punto dellambiente, per tutta la durata della misura, rimescolando laria per evitare sacche di ristagna.La concentrazione viene rilevata continuamente Si ha n(t) = F(t)/(V.C) dove F(t) = quantit di gas immessa nellunit di tempo V = Volume del locale C = Concentrazione di gas I ricambi daria sono proporzionali ai quantitativi di gas immessi per mantenere costante la concentrazione.

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