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STRUTTURA DELL’ATMOSFERA: la storia dell’atmosfera inizia 3,8 miliardi di anni fa da una nube di

gas e polvere interstellare che per gravità hanno iniziato a collassare formando degli agglomerati. Gli
agglomerati che nel corso del tempo hanno incrementato la loro massa, l’attrazione è aumentata dando
luogo a quelli che vengono chiamati PLANETESIMI. Questi hanno iniziato a scontrarsi ed agglomerarsi fino a
formare quelli che oggi sono i classici pianeti ed il sole. Queste collisioni inizialmente molto numerose ed
una di queste ha portato alla formazione della Luna. Si è trattato di collisioni significative che hanno
comportato la liberazione di una grande quantità di energia e liberazione di calore; questo ultimo aspetto
ha fatto sì che molti gas costituenti l’atmosfera primordiale (co2, so2, vapore acqueo) evaporassero,
sfuggissero al campo gravitazionale dei planetesimi disperdendosi nello spazio. Ci sono stati un paio di
eventi che si possono definire “Cardine” uno di questo è:

LA COMPARSA DEI CIANOBATTERI

3 Miliardi e mezzo di anni fa, sono dei procarioti e soprattutto sono dei batteri FOTOSINTETICI in gradi di
produrre ossigeno. L’atmosfera primordiale era costituita da gas ridotti, si parlava infatti di ATMOSFERA
RIDUCENTE costituita da:

 CO2
 H2
 H2S-acido solfidrico
 CH4

I cianobatteri hanno iniziato a produrre ossigeno, che trovandosi in un’atmosfera riducente, ha iniziato ad
essere consumato molto velocemente. Questo per circa 1 miliardo di anni ossidando il carbonio e quindi le
rocce presenti e quindi l’ossigeno è stato incapsulato all’interno di queste rocce. La CO2 è stata
immagazzinata all’interno di rocce carbonatiche. Ossidate le rocce allora l’ossigeno ha potuto accumularsi
in atmosfera. Dunque si è passati da un’atmosfera riducente ad un’atmosfera ossidante(ovvero: l’ossigeno
è disponibile per reagire). L’altro evento è:

LA FORMAZIONE DI OZONO

L’Ozono ha avuto tempo di accumularsi nella stratosfera ed ha permesso lo sviluppo degli esseri aerobici e
l’evoluzione della vita. Lo strato di ozono assorbendo la radiazione solare ha garantito la protezione dai
raggi ultravioletti. I raggi UV sono dannosi poiché hanno un effetto degradante sul DNA.

Associati a questi fenomeni vi è la formazione degli OCEANI e quindi la presenza di acqua, il raffreddamento
della Terra dovuto allo stoccaggio della CO2 all’interno delle rocce.

L’ATMOSFERA si presenta come stratificata una classica descrizione per strati in base all’andamento del
profilo verticale della temperatura. Con l’aumentare della quota la T cala e questo tratto è definito
TROPOSFERA, che comprende i primi 10km; fino a 8km ai poli nelle zone tropicali invece fino a 15-18km.
Tale calo è dovuto sia al fatto che una particella di aria si espande adiabaticamente salendo, a causa della
minore pressione, e quindi si raffredda, sia al fatto che la principale sorgente di calore `e rappresentata dal
suolo che quindi scalda maggiormente gli strati d’aria ad esso adiacenti. Generalmente la troposfera sono
appunto 10km su uno spessore complessivo di 500km (1/50) vale a dire un 2% di tutto lo spessore, ma
grazie anche alla forza gravitazionale della Terra si tratta dello strato dove si concentrano gran parte dei
gas. La troposfera contiene quasi l’80% della massa totale dell’atmosfera e contiene la quasi totalità del
vapore acqueo atmosferico. Di conseguenza la troposfera si configura come la sede dei fenomeni
meteorologici. La troposfera contiene lo strato limite planetario (PBL, Planet Boundary Layer). Esso `e uno
strato spesso mediamente 1-1.5 km (Fig. 4), prossimo al suolo, caratterizzato da un attivo rimescolamento

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verticale dovuto alla turbolenza, ossia ai moti vorticosi generati dagli ostacoli al suolo, dall’attrito viscoso
interno e dai moti convettivi innescati da bolle di aria calda (dette termiche) che si sviluppano in prossimità
della calda superficie terrestre.
La troposfera finisce dove inizia la TROPOPAUSA la tropopausa è uno strato in cui si registra una variazione
inferiore a 2K per km in cui quindi la T è costante. Si tratta anche in questo caso di uno strato di 10km.
Terminata la tropopausa la T prende a salire, quando si passa nella STRATOSFERA.

Figura 1: struttura dell'atmosfera

Nella MESOSFERA LA temperatura riprende a diminuire fino a raggiungere dei valori che sono più bassi
rispetto a quelli della troposfera. Nella mesopausa si è circa ad 80km (si evince anche dalla figura).
L’aumento della temperatura nella stratosfera è legato alla presenza dell’ozono stratosferico che è quello
collegato ai cianobatteri ed è quello che ha la funzione di assorbire la radiazione solare ed in seguito
all’assorbimento si ha la dissipazione sotto forma di calore. Nella stratosfera vi è molto ozono, nonostante
ci sia un assottigliamento in alcuni punti, ciò comporta un aumento della Temperatura nello strato. Anche
nella TERMOSFERA si ha un assorbimento della radiazione ad onda più corta da parte dell’O2 ed H2;
Inoltre, sopra ai 100 km di quota, la radiazione cosmica produce anche la ionizzazione degli atomi,
strappando gli elettroni e lasciando degli ioni. Questo `e alla base della formazione dell’aurora boreale
visibile, in particolari condizioni, alle alte latitudini.

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