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Nozioni di meteorologia

I venti
Come si formano : le cause. Il Vento prodotto dalla differenza di pressione tra due zone. Da una zona di Alta Pressione laria si sposta in una zona di Bassa Pressione : questo spostamento daria genera il Vento . Nel nostro emisfero nelle zone di Alta Pressione laria si sposta in senso orario e quando arriva in quelle di Bassa Pressione si sposta in senso antiorario : nellaltro emisfero avviene il

contrario . Una zona di Alta Pressione detta anche Area Anticiclonica. Una zona di Bassa Pressione detta anche Area Ciclonica.

Isobara
LIsobara una linea immaginaria che unisce tutte le zone che hanno uguale pressione. Pi le Isobare sono vicine , pi la differenza di pressione marcata : pi il vento forte.

La forza di un vento : le cause


La forza di un vento dovuta dalla differenza di pressione tra due zone : tanto maggiore , tanto sar pi forte il vento. Anche la distanza tra due zone pu incidere: se le zone sono lontane la forza del vento sar minore che se fossero vicine. Le barriere naturali (montagne, boschi) influiscono notevolmente nello smorzare la potenza del vento. LItalia con le Alpi e gli Appennini oppone un valido ostacolo ai freddi venti del Nord (polari ,siberiani). Un valido esempio New York , che sul 40 parallelo (come Lecce) , dinverno ha temperature oltre meno 20 gradi , dato che le catene montuose del continente Americano non offrono , per la loro disposizione , una sufficiente protezione al venti polari. Ovviamente anche le barriere architettoniche frenano la forza di un vento : le citt sono pi protette delle zone aperte. Il luogo dove limpeto del vento arriver in maniera completa in mare aperto e sulle coste.

Il tempo
Nelle zone di Alta Pressione il tempo buono:c come uno scudo che protegge dalle perturbazioni. Nelle zone di Bassa Pressione il tempo variabile: possono arrivare le perturbazioni ,ma pu esserci anche bel tempo.

Le brezze
Il giorno il sole scalda pi la sabbia che il mare : il calore fa abbassare la pressione sulla costa ,e dal mare ,dove la pressione pi alta, arriva aria :Brezza di Mare. La sera , al tramonto ,il sole non scalda pi la sabbia e, si viene creare un equilibrio tra la pressione sulla terra e quella sul mare, il risultato assenza di vento. Nelle ore notturne la sabbia si raffredda , il mare , avendo un escursione termica minima , diventa pi caldo rispetto alla terra :si crea una situazione opposta alle pi calde ore del giorno, con la zona di alta pressione sulla costa e laria che si sposta verso il mare :la Brezza di Terra . La Brezza di Terra fa sentire la sua forza la notte e nella prima mattina (destate fino allincirca alle ore 10 del mattino) ed pericolosa perch trascina al largo ,viene sottovalutata sia dai bagnanti che dai bagnini perch spira a mare calmo. Dopo le ore dieci il sole scaldando la costa ,fredda dalla notte, va a ricreare una sorta di equilibrio (riferito alla differenza di pressione tra le due zone) simile a quello del tramonto con assenza di vento. Ma dopo poco (allincirca unora ) il calore del sole contribuir alla formazione della Brezza di Mare. Ovviamente dEstate le Brezze , a causa del caldo , cambiano pi velocemente.

Strumenti e criteri di misurazione


Lo strumento usato per misurare la pressione atmosferica il Barometro. Lunit di misura il Bar , nel nostro caso si user il Millibar. Lo strumento impiegato per la misurazione della velocit di un vento lAnemometro. Se ne distinguono parecchi tipi che si dividono in due gruppi. a) Anemometri a rotazione, nei quali il vento imprime ad unelica o ad un mulinello formato da semisfere cave un movimento rotatorio che trasmesso ad un contatore permette di misurare la velocit di un vento.

b) Anemometri a pressione o depressione. Il pi semplice consiste in una piastra metallica mantenuta in posizione da una molla o da un peso. Quando il vento colpisce la piastra , essa si sposta davanti ad un quadrante graduato sul quale si legge la velocit del vento . Gli Anemometri pi precisi funzionano mediante un tubo di Pitot o un tubo di Venturi che si orienta al vento per mezzo di una banderuola ed collegato ad un manometro il cui quadrante graduato in metri al secondo e chilometri orari. Sono i pi precisi. Gli Anemografi sono degli Anemometri registratori.

Sempre sui venti : notizie utili e curiosit


Nel bacino del Mediterraneo i venti hanno un nome ,non nella parte restante del mondo . La pericolosit di un vento data , oltre che dalla sua forza , anche dalla direzione sul litorale. Ovviamente , qua sotto , tratteremo di venti marini, cio provenienti dal mare , gli altri venti quelli di terra , per la balneazione , non sono pericolosi e , specie destate , sono poco sentiti. Un vento proveniente dal mare ,non avendo barriere naturali o architettoniche a frenarlo , pi potente di uno che viene dallentroterra , ma la sua azione sar ancora pi incisiva se spirer perpendicolare alla costa . E chiaro che un vento, che soffia in verticale sul litorale, avr unazione pi devastante di uno in obliquo od in parallelo , quindi un vento pericoloso per una zona non lo sar necessariamente per unaltra. Sul nostro litorale (da Viareggio a Livorno) il pi pericoloso il Libeccio , ma non lo sar certamente sulla costa bagnata dallAdriatico . E bene ricordarsi che le Libecciate sono tanto pi pericolose quanto pi il litorale forma un angolo retto con la direzione del vento proveniente dal mare. Chiaramente c una parte del litorale italiano ,come la costa nord della Sicilia , della Sardegna oppure, come gia scritto, la nostra costa Adriatica dove , il Libeccio , un vento di terra e non crea problemi. Un chiaro esempio di quanto un vento pu essere violento in una zona e non in unaltra la Sicilia . Per la sua forma triangolare tre diversi venti sono pericolosi : sulla parte Est , quella Ionica spira lo Scirocco (nel 1996 annegarono in una giornata sei persone). Sulla costa Sud, di fronte allAfrica (per la precisione alla Tunisia) , fa sentire la sua forza il Libeccio ,infine nella parte a Nord , dove troviamo Palermo i venti pi potenti sono in ordine : Tramontana , Maestrale e Grecale . Fuori dalle zone indicate questi venti non creano problemi.

La Meteorologia Nautica
La meteorologia la scienza che studia i fenomeni atmosferici e la sua conoscenza ha per obiettivo la previsione del tempo. E' molto importante per la sicurezza della navigazione riconoscere e interpretare i bollettini e le carte meteo, riuscire con la lettura degli strumenti e l'osservazione diretta a prevedere l'evolversi della situazione atmosferica. L'atmosfera, la pressione, la temperatura, l'umidit e il vento, sono i soggetti sui quali si basa lo studio della meteorologia. L'atmosfera: quell'involucro d'aria che avvolge la Terra ed composta da un miscuglio di gas in percentuali diverse: Azoto: 78,08 % - Ossigeno: 20,95 % - Argon: 0,93 % Anidride carbonica: 0,03 % - Idrogeno, Neon, Kripton, Elio e Xenon: 0,01 % Si divide in zone sovrapposte i cui nomi sono a partire dalla superficie terrestre: Troposfera, Stratosfera, Mesosfera e Termosfera. Ai fini della meteorologia interessa la prima zona, la Troposfera.

Direzione Dei Venti


La direzione di un vento sempre quella di provenienza . Ad esempio se parliamo dello Scirocco la direzione Sud-Est quella da dove spira , non lindirizzo verso il quale spinge che Nord-Ovest . NORD. Da nord arriva la Tramontana un vento molto freddo e spira a raffiche ; di solito porta tempo asciutto , cielo sereno e visibilit ottima . E un vento prevalentemente invernale . NORD-EST. Da nord-est spira il Grecale con leggere variazioni di provenienza. Porta tempo buone e cielo sereno. Sul mare che bagna la costa tirrenica non crea problemi , se non sulle isole . Spira a raffiche . SUD-EST. Da sud-est soffia lo Scirocco vento caldo e umido presente spesso durante la stagione balneare. Porta tempo nuvoloso , mare mosso , visibilit scarsa e pu durare molto a lungo . SUD-OVEST. Da sud-ovest fa sentire la sua forza il Libeccio . Generalmente nasce molto velocemente e ugualmente si sviluppa fino a raggiungere una potenza eccezionale per poi calmarsi con la stessa rapidit con cui nato . Cessato il suo effetto di solito si ha un innalzamento della pressione con conseguente arrivo di tempo e cielo sereno. In Toscana noto il detto : Nasce , pasce e muore. 3

NORD-OVEST. Da nord-ovest proviene il Maestrale . vento freddo che spira a raffiche di forza elevata da cui il nome Il maestro dei venti . porta tempo freddo asciutto e sereno . E un vento solitamente invernale . SUD. Da sud alita il vento chiamato Mezzogiorno oppure meno diffusamente Ostro. un vento meridionale di effetto debolissimo. La sua azione poco sentita sui nostri mari. OVEST. Da ovest giunge il Ponente . vento estivo , fresco e pomeridiano, pu essere di notevole forza e durare pi giorni: talvolta scambiato con il Libeccio. EST . Da est arriva il Levante . Vento fresco di debole intensit . Il suo presentarsi sulla nostra costa (toscana) di solito preannuncia larrivo di perturbazioni da Scirocco. Concludendo si pu, sommariamente, dire che il Tirreno settentrionale ed il mar di Ligure sono interessati destate , principalmente , da libeccio , scirocco e ponente .

La Bussola
Le origini della bussola sono incerte. Secondo molti gli inventori sono stati gli arabi. A noi italiani piace attribuire la paternit a Flavio Gioia che inoltre, riteniamo, abbia battezzato i venti (che hanno un nome solo nel Mediterraneo). Ma soffermandoci sui nomi che us e che sono chiaramente derivanti dai nomi dei paesi dai quali i venti provengono, troviamo qualche errore geografico: ad esempio il Libeccio proviene da Sud-Ovest e non da Sud dove si trova la Libia rispetto allItalia, il Grecale proviene da Nord-Est mentre per noi la Grecia a Ovest, SudOvest. Secondo i sostenitori di Flavio Gioia, quando questi decise di dare un nome ai venti, si trovava allisola di Malta ma anche da qui scopriamo qualche errore nella posizione geografica (vedi il Libeccio). Chiaramente fu una copiatura! A conferma vi appare (ancora oggi) il libeccio (da Libia) che era l'ovest degli arabi, il grecale (da Grecia) che per gli arabi lo sholuk (scirocco) che era l'est asiatico arabo. Flavio Gioia utilizz i nomi originali e lasci senza rendersene conto la firma ben in evidenza degli arabi.

Come orientarsi
Sapersi orientare , per il Bagnino, significa riuscire a trovare dove si trova il Nord e gli altri punti cardinali senza avere precedenti indicazioni di riferimento. Praticamente se il Bagnino si trova a lavorare per la prima volta su un tratto di costa per lui sconosciuto, sar utile conoscere la disposizione della rosa dei venti per sapere, quando spira un vento, la direzione da cui proviene, di quale vento si tratta, se pericoloso per quella spiaggia. Alcuni venti soffiano in maniera molto pi potente di altri, se un vento alita anche perpendicolarmente verso un tratto di costa ma la sua forza massima non molta non c da preoccuparsi. Se invece incomincia a farsi sentire un vento, del quale gli abitanti del posto ci informano della forza e pericolosit, bene al suo comparire preparare larenile alle burrasche(bandiera rossa, avvisi acustici di pericolo con altoparlanti, spostare le sdraio e gli ombrelloni vicino a riva, ecc.) Per fortuna i venti non esplodono improvvisamente, ma la loro potenza aumenta lentamente. Ripetendo, i venti pi minacciosi sono quelli potenti e perpendicolari alla costa, ovviamente il Libeccio (sud-ovest) quello che sulle nostre spiagge (toscane) crea i maggiori problemi: oltre che per la forza, per la direzione . Quindi a conferma di quanto su scritto se ci troviamo a lavorare in uno stabilimento o spiaggia situato fuori dal tratto tirrenico o addirittura allestero, dopo esserci informati, dai residenti, quale sia il vento pi pericoloso e da quale direzione proviene (sud, nord, nord-ovest,ecc..) dobbiamo sapere dove si trova , rispetto al posto dove lavoriamo , il punto cardinale dal quale soffier il vento interessato per poter approntare , al suo manifestarsi , adeguate misure preventive per il salvataggio (mezzi di soccorso : patino , salvagenti , rullo , ecc). Il sistema pi semplice avere una bussola: costa poche migliaia di lire ed facilmente consultabile. Un altro modo vedere dove sorge e dove tramonta il sole : nel primo troviamo lest nel secondo lovest.

Se guardiamo dove sorge, il nord sar alla nostra sinistra, se invece osserviamo dove tramonta, il nord lo troveremo a destra . Sempre allalba possiamo piantare un bastone in terra la sua ombra indicher lovest , il punto dove il sole nasce lest , disegnando sulla sabbia una linea dritta tra i due punti potremo su questa costruire una rosa dei venti . Unulteriore sistema per orientarci senza bussola lo troviamo aiutandoci con un orologio a lancette . Puntiamo la lancetta dellora verso il sole, osserviamo lora che indica usando il metodo delle ventiquattro ore (es. le 17 non le 5 pomeridiane), calcoliamo la met dellora indicata, le 8 e 30, guardiamo dove indicherebbe la stessa lancetta se fossero veramente le 8 e 30: in quella direzione c il nord . Se ci trovassimo a pescare su una barchetta a motore con poco carburante e, dopo un po di tempo , causa la foschia , non vedessimo pi la costa, basterebbe trovare il nord col metodo sopra descritto e dirigerci a destra per ritrovare la linea litoranea . Questo naturalmente sul nostro litorale tirrenico. Chiaramente il metodo pi preciso per lorientamento la bussola , ma anche con gli altri sistemi potremo orientarci in maniera sufficiente.

Considerazioni e consigli per il Bagnino


La conoscenza della meteorologia essenziale per il bagnino, conoscere i venti indispensabile, come sapere quali sono i pi pericolosi. Alcuni venti pur spirando forte non creano problemi alla balneazione, altri si. inoltre fondamentale avere le idee chiare sulle variazioni del tempo nelle aree anticicloniche e in quelle cicloniche. Se ad esempio siamo in una zona di alta pressione non avremo pioggia. Se invece ci troviamo in una zona di bassa pressione possiamo avere precipitazioni. Trovandoci in una zona intermedia, tra una di alta pressione ed una di bassa, se c acqua in giro, potremo avere scrosci solo di breve durata, perch le nubi cariche di pioggia transiteranno trascinate dal vento e non staranno ferme a scaricare acquazzoni per lintera giornata. Con poche nozioni potremo programmare meglio il nostro lavoro, sapendo anticipatamente quando sono probabili le perturbazioni. Una giornata di pioggia leggera, senza forte vento, utilissima per lavare senza fatica sdraio e ombrelloni, lasciati aperti, che, se non vengono periodicamente detersi, arrivano ad essere lentamente distrutti dal salmastro, sia nella struttura metallica come pure nella copertura di tessuto. In molti stabilimenti c la cattiva abitudine di chiudere sempre gli ombrelloni la notte ed incappucciarli, quando, durante i periodi senza vento, sarebbe utile lasciarli aperti, e farli lavare dalla guazza notturna. Buona comunque lusanza di incappucciare gli ombrelloni durante le giornate di forte vento di mare per proteggerli dalla salsedine.

Curiosit
Il 26 dicembre del 2004 alcune onde gigantesche si abbatterono sulle coste di alcune isole dellOceano Indiano provocando oltre alla distruzione delle costruzioni sulla costa e nellimmediato entroterra , la morte di circa 250.000 persone. Questi mostri del mare si chiamano tsunami (Soo-Nah-Mee, letteralmente onde del porto), termine giapponese conosciuto ormai in tutte le lingue del mondo perch lunico che indica con esattezza la globalit del manifestarsi dellevento. Lassoluta impossibilit di qualsiasi previsione, la velocit, la potenza, le dimensioni e la furia devastatrice sono le caratterisiche degli tsunami, autentiche pareti d'acqua in grado di spingersi oltre i 700 km/h e ad altezze fino a 650 metri. Un fenomeno ancora poco conosciuto e imprevedibile che pare si sta rivelando molto pi frequente di quanto non si pensasse. Per secoli sono appartenute ai leggendari racconti dei naufragi. I sopravvissuti delle catastrofi marine non le conoscevano ancora come onde anomale, ma la scena era la stessa: muri altissimi di acqua capaci di inghiottire intere navi da crociera e abbattersi sulle coste con furia pazzesca distruggendo tutto ci che incontravano. Anche i numeri della catastrofe naturale impressionano. Provocata da terremoti o frane sottomarine, eruzioni vulcaniche o precipitazione 5

di un meteorite, laltezza della prima onda di uno tsunami pu raggiungere i 650 metri e propagarsi alla velocit di un normale aereo di linea (circa 700km/h). Ma dato che solitamente la lunghezza di unonda anomala 600 volte laltezza, linclinazione quasi impercettibile. Per questa particolarit diventa praticamente inavvertibile a qualunque imbarcazione in mare aperto si trovi sul tragitto dello tsunami. Preoccupanti sono anche le enormi distanze che arrivano a coprire , dallorigine, dal punto dove nasce, alle coste che devasta. Anno 1960, il Cile viene colpito da un terremoto, di una potenza tra le pi forti mai segnalate, il risultato anche unonda smisurata che, dopo circa 17.000 chilometri di viaggio, atterra sul Giappone. Quattro anni pi tardi tocca allAlaska, allOregon e alla California e poi a Filippine, Indonesia e ancora Giappone. Tsunami significa onda di porto, perch sulle coste e nei porti che si osservano i suoi effetti devastanti. Lo tsunami unonda dacqua, contrassegnata da una lunghezza donda smisurata, generata da una inaspettato gigantesco spostamento del fondo marino dovuto un potente terremoto, oppure ad una mastodontica frana sottomarina, o ad unesplosione vulcanica. Lassoluta impossibilit di una previsione, la catastrofica dimensione dellevento tsunami rendono chiaramente lentit del pericolo che corrono le popolazioni che per motivi, in alcuni casi, strettamente economici vivono sulle coste o nelle loro vicinanze. Come le comuni onde, pure gli tsunami sono caratterizzati da una lunghezza donda, ampiezza donda,altezza donda, frequenza(o periodo) e velocit.

La lunghezza donda e la distanza tra due punti posti in uguale posizione sullonda (per esempio le creste o le fosse). La lunghezza donda delle onde oceaniche normali e dellordine dei 100 metri. Laltezza donda e la distanza tra il punto piu alto e il punto piu basso dellonda. Lampiezza donda si riferisce allaltezza dellonda sulla linea di mare calmo. Frequenza (o periodo) e il tempo necessario al passaggio di una intera lunghezza donda da un punto stazionario. La velocita delle normali onde oceaniche ha valori di 90 km/ora, mentre gli tsunami possono arrivare a velocita 9-10 voltesuperiori. Fra le grandi onde delle nostre spiagge durante le giornate di mare grosso e gli tsunami troviamo differenze abissali. Le onde delle nostre tempeste sono create dal vento che soffia sulla superficie del mare ed hanno un tempo di passaggio di 5-20 secondi e sono lunghe100-200 metri . Quelle degli tsunami hanno una durata tra 10 minuti e due ore e una lunghezze donda maggiori di 500 km. Diversamente dalle onde comuni, che si riferiscono a modesti spessori dacqua, gli tsunami sono caratterizzati dal fatto che la forma donda si sviluppa per la totalit della massa dacqua tra la superficie e il fondo del mare. E questa la qualit specifica che spiega la grande potenza di uno tsunami. Per questo, quando uno tsunami lascia le acque profonde del mare aperto, si avvicina alla costa, incontra il declivio del fondo sabbioso che, in teoria, dovrebbe frenare la sua forza devastante, questo non avviene: esso subisce soltanto una trasformazione. La velocit diminuisce, ma la forza dellonda, per colpa delleffetto secca, non subir nessun tipo di ammorbidimento: londa diventer pi corta, ma molto pi alta. Quindi lunghezza pi corta e ugual energia danno come risultato maggiore altezza dellonda. 6

Uno tsunami quasi invisibile in alto mare pu arrivare con onde altissime sulla costa. 3

Creazione, propagazione ed infrangimento Uno tsunami si forma quando si sposta una grande massa d'acqua. Pu essere causato da: un forte sisma sottomarino, di magnitudo 7 (scala Richter) o superiore; un brusco innalzamento o abbassamento del fondale marino; uno scivolamento del terreno costiero o sottomarino; un impatto di una meteorite. E` da notare che un forte sisma non causa necessariamente uno tsunami: tutto dipende dal modo in cui si modifica il fondale oceanico nei dintorni della faglia. Lo spostamento dell'acqua si propaga progressivamente e crea onde lunghe (generalmente qualche centinaia di chilometri) e di grande durata (qualche decina di minuti). Quando l'evento dello tsunami si verifica vicino la costa, lo si denomina "tsunami locale".

un cartello avvisa del pericolo tsunami in caso di terremoto Storia Alcuni storici mettono in relazione la leggenda di Atlantide ad un fenomeno di maremoto e di tsunami. Si fanno anche ipotesi sui possibili collegamenti tra le narrazioni bibliche del Diluvio universale e un maremoto. invece storicamente accettato che l'eruzione del vulcano nell'isola greca di Santorini nel 1650 AC abbia causato uno tsunami che distrusse la civili minoica a Creta e che ebbe conseguenze in Turchia e in tutto il Mediterraneo orientale. Durante l'eruzione il vulcano collass nel mare, causando un massiccio spostamento d'acqua, cio il maremoto, e devastanti tsunami.Uno tsunami devastante fu quello avvenuto al largo della costa di Hokkaido, in Giappone, in conseguenza di un terremoto, il 12 luglio 1993. Come risultato, duecentodue persone sulla piccola isola di Okushiri persero la vita, e altre centinaia furono ferite o disperse. Il maggiore e pi recente episodio legato al maremoto dell'Oceano Indiano del 26 dicembre 2004).

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