Sei sulla pagina 1di 98

UNIONE EUROPEA

REPUBBLICA
ITALIANA
REGIONE

CAMPANIA

PARCO REGIONALE DEI MONTI PICENTINI

PROGETTO DATABASE TERRITORIALE


Dicembre 2008

RELAZIONE CARTA IDROGEOLOGICA

Rev.

Versione

Redatto

Verificato

Bozza

Gruppo di lavoro

Fabio Papini

I emissione

Gruppo di lavoro

Fabio Papini

Finale

Gruppo di lavoro

Fabio Papini

Approvato
Prof. Alfonso
Corniello
Prof. Alfonso
Corniello
Prof. Alfonso
Corniello

Data
31.07.08
24.09.08
Dicembre 08

CORNIELLO et al. (2008) Memorie Illustrative della Carta Idrogeologica del Parco ..
_________________________________________________________________________________________

MEMORIE ILLUSTRATIVE DELLA CARTA


IDROGEOLOGICA DEL PARCO
IN SCALA 1:50.000

PAPINI F.*, CORNIELLO A. **, DUCCI D. **, AQUINO A.* **

* Agristudio srl, Via Frusa 3 Firenze (Agricoltura, Geologia ed Ambiente)


** Dipartimento di Ingegneria Idraulica, Geotecnica ed Ambientale, Universit degli Studi
Federico II di Napoli
*** Ingegnere, Collaboratore esterno

__________________________________________________________
Memorie Illustrative della Carta Idrogeologica del Parco Regionale dei Monti Picentini (Campania)

CORNIELLO et al. (2008) Memorie Illustrative della Carta Idrogeologica del Parco ..
_________________________________________________________________________________________

INDICE

Carta Idrogeologica (tavola n 1 in scala 1:50.000) .............................................................. 3


1. Introduzione ..................................................................................................................... 4
2.

Risorse idriche sotterranee ......................................................................................... 5


2.1 Massicci carbonatici .................................................................................................... 5

3. Vulnerabilit degli acquiferi allinquinamento ........................................................... 33


4. Valutazione delle risorse idriche sotterranee naturali ............................................... 35
4.1. Precipitazioni ............................................................................................................ 35
4.2. Evapotraspirazione.................................................................................................... 39
4.3. Ruscellamento e Infiltrazione ................................................................................... 41
Riferimenti bibliografici .............................................................................................. 46

ALLEGATI

Carta Idrogeologica (tavola n 1 in scala 1:50.000)


APPENDICE

Banca-Dati delle Sorgenti e dei Pozzi

__________________________________________________________
Memorie Illustrative della Carta Idrogeologica del Parco Regionale dei Monti Picentini (Campania)

CORNIELLO et al. (2008) Memorie Illustrative della Carta Idrogeologica del Parco ..
_________________________________________________________________________________________

1. Introduzione
Le Note Illustrative contengono una sintesi delle attuali conoscenze idrogeologiche
per il territorio del Parco Regionale dei Monti Picentini e costituiscono un commento alla
Carta Idrogeologica del Parco (in scala 1/50.000).
Le Note Illustrative sono state redatte acquisendo e rendendo omogenei dati ed
informazioni di studi precedenti (ivi compresa la cartografia APAT - F. 467) che sono stati
integrati anche con ricerche originali ed esperienze di lavoro inedite degli Autori. Un
grosso sforzo stato profuso in campo sia nella verifica di talune situazioni di particolare
interesse che nel censimento di tutte le sorgenti ed i pozzi pi significativi ricadenti nel
Parco. I dati significativi degli uni e delle altre sono raccolte nellAPPENDICE Banca-Dati
delle sorgenti e dei pozzi.
I rilievi calcarei e calcareo-dolomitici che formano lossatura del Parco sono stati
suddivisi in bacini idrogeologici e, per ognuno di essi, viene delineato lassetto
stratigrafico-strutturale e proposto lo schema di circolazione idrica sotterranea. Molti bacini
ricadono solo parzialmente nel Parco ed i recapiti principali delle loro acque sotterranee
sono spesso esterni al territorio di interesse. E il caso, ad esempio, del gruppo montuoso
del Terminio-Tuoro che alimenta grosse sorgenti (gruppo di Cassano I., sorg.ti di Serino
s.l. etc.) che sono al di fuori dei limiti del Parco.
Lanalisi integrata dei dati idrogeologici ha consentito infine di definire i principali
caratteri di vulnerabilit intrinseca degli acquiferi allinquinamento e di identificare quei
fattori che, localmente, possono accrescere il rischio di contaminazione della risorsa.
Nella stesura del testo (curata da CORNIELLO A. per il 2) si fatto estesamente
riferimento al volume Risorse idriche della Provincia di Avellino (Appennino
meridionale, Italia) di AQUINO S. et al. 2006, in quanto in tale Provincia ricade in effetti
un vasto settore settentrionale del Parco. DUCCI D. ha trattato la parte relativa alla
vulnerabilit allinquinamento degli acquiferi ed alla quantizzazione dellinfiltrazione
efficace ed ha redatto i paragrafi 3 e 4. AQUINO A. si fatto carico dellimpegnativo
censimento delle molte sorgenti e della realizzazione del relativo database.
Un particolare riconoscimento al dott. Di Crescenzo per lattenzione con cui aver
curato lelaborazione grafica della Carta Idrogeologica.

__________________________________________________________
Memorie Illustrative della Carta Idrogeologica del Parco Regionale dei Monti Picentini (Campania)

CORNIELLO et al. (2008) Memorie Illustrative della Carta Idrogeologica del Parco ..
_________________________________________________________________________________________

2. Risorse idriche sotterranee


Particolarmente complesso lassetto geologico-strutturale nel territorio del Parco
dei Monti Picentini, soprattutto nelle sue propaggini meridionali. La circolazione idrica
sotterranea ne pertanto fortemente condizionata ed appare frazionata in corpi idrici
diversi e con direzioni di flusso prevalenti diversamente orientate.
Risorse idriche sotterranee assai consistenti sono concentrate per lo pi nei
massicci carbonatici della dorsale appenninica che costituiscono la quasi totalit del
territorio del Parco dei Picentini.

2.1 Massicci carbonatici


Monti di Solofra
Comprendono i rilievi del settore nord-occidentale del Parco limitati dallalta e media
valle del T. Solofrana e, a nord-est, dal corso del F. Sabato (settore nord-orientale in Fig.
2.1).
In tale settore prevalgono rocce calcaree e calcareo-dolomitiche (Cretaceo Sup.-Lias)
poggianti su termini dolomitici (Triassico). Vi si rinvengono poche sorgenti in quota; la pi
significativa, denominata Bocche Soprane (12 l/s) presenta le caratteristiche fisicochimiche riportate in Tabella 2.1.
La parte prevalente della locale infiltrazione efficace raggiunge invece una cospicua
falda di base che, per il tramite del substrato carbonatico della media valle del Solofrana
(Fig. 2.2), concorre ad alimentare le sorgenti S. Marina di Lavorate e S. Mauro (almeno
finch questa era attiva) nella piana del F. Sarno. Le originarie incertezze su tale
connessione (CELICO, 1983) sono state in seguito superate sulla base di rilievi piezometrici
accurati e ripetuti nel tempo (CELICO et al, 1991 Fig. 2.3; DE RISO & DUCCI, 1992; PIANO
STRALCIO DI TUTELA DELLE ACQUE - AUTORIT DI BACINO DEL SARNO, 2004 Fig. 2.4).
Gli elevati gradienti idraulici che si osservano in sinistra idrografica del T. Solofrana
sono verosimilmente da imputare:

alla pi ridotta permeabilit globale dei litotipi locali che sono di natura
prevalentemente dolomitica, mentre in destra sono pi rappresentate litologie calcaree;

ai notevoli disturbi tettonici ipotizzabili in corrispondenza della piana (DARGENIO,


1966) che possono aver determinato fasce cataclastiche di minore permeabilit.

C.E.

dh

(S/cm)

12.0

230

15.8

NO3

SO4

Ca

Mg

Cl

HCO3

Na

211.0

1.7

4.9

mg/l

0.4

11.0

52.0

7.0

21.0

Tab. 2.1 - Dati idrochimici relativi alla sorgente Bocche Soprane (analisi 11/03 in AUTORIT DI
BACINO DEL SARNO, 2004).

I rilievi in esame sono parte di un bacino idrogeologico sostanzialmente indipendente


dal pi ampio sistema orografico dei M.ti Avella / Partenio / Pizzo dAlvano, anche se
morfologicamente questa lettura non appare immediata.
Inducono tale riflessione (CORNIELLO, 2008):

__________________________________________________________
Memorie Illustrative della Carta Idrogeologica del Parco Regionale dei Monti Picentini (Campania)

CORNIELLO et al. (2008) Memorie Illustrative della Carta Idrogeologica del Parco ..
_________________________________________________________________________________________

le diversit idrochimiche (CELICO et al., 1980) tra le sorgenti S. Mauro e S. Marina di


Lavorate e le restanti (S. Maria la Foce, Mercato e Palazzo, Cerola) del fronte
sorgentizio di Sarno
la scomparsa, gi da diversi anni, delle sorgente S. Maria la Foce e S. Mauro che,
nellambito del fronte sorgentizio, sono quelle che presentavano, rispettivamente, le
quote di sfioro maggiore e minore. Poich tutte le sorgenti del fronte sono classificabili
come sorgenti per soglia sovrimposta, lipotesi di una falda alimentante unica rende
difficile comprendere il motivo della scomparsa della sorgente pi bassa in quota. Il
problema di fatto non sussisterebbe ove si pensi a due falde sostanzialmente distinte
alimentante, una, le sorgenti S. Maria la Foce, Mercato/Palazzo e Cerola e, laltra, S.
Marina di Lavorate e S. Mauro.

Giuste queste premesse i limiti idrogeologici di tale bacino potrebbero seguire lo


sviluppo (gi suggerito in DE RISO & DUCCI, 1992) delle linee tettoniche che si seguono con
continuit, partendo da Monteforte Irpino, ad ovest di M. Isca (piana di Forino), di
Bracigliano, Siano e della piccola dorsale al cui piede sono le sorgenti S. Marina di
Lavorate e S. Mauro (Fig. 2.1).
Verso nord il limite del bacino idrogeologico marcato dal contatto tra i rilievi
carbonatici ed i terreni arenaceo-marnoso-argillosi assai poco permeabili. Verso est il
limite esterno allo spartiacque superficiale del bacino del F. Sarno e pu essere spinto
fino al piede orientale del gruppo di M.te Garofano (cio verso la valle del F. Sabato).
Porta a tale conclusione losservazione che la falda del M.te Garofano (che si ritrova
intorno ai 200 m s.l.m. CELICO, 1979; PIANO STRALCIO DI TUTELA DELLE ACQUE AUTORIT DI BACINO DEL SARNO, 2004) non ha alcuna interazione con quella che alimenta,
nella vicina valle del F. Sabato, le sorgenti di Serino Acquaro/Pelosi che sono infatti ad
una quota di circa 370 m s.l.m.
Verso sud il limite del bacino idrogeologico segue la linea tettonica MaterdominiPellezzano che in base agli studi riportati in CELICO et al. (1977) sembra isolare il settore
della falda di base dei M.ti di Salerno (Tav. 10 in PIANO STRALCIO DI TUTELA DELLE
ACQUE - AUTORIT DI BACINO DEL SARNO, 2004) drenato dallo scavo della galleria
ferroviaria Nocera/Salerno da quello, settentrionale, che non ha risentito di tale
perturbazione e che presenta verso di flusso verso nord.
Meno certa infine la chiusura sud-orientale del bacino idrogeologico (Fig. 2.1);
qui infatti in mancanza di studi specifici occorre riferimento a lavori scientifici a carattere
regionale (BUDETTA et al., 1994) ed a quanto riportato nel Piano Stralcio di Tutela delle
Acque (Tav. 9 in PIANO STRALCIO DI TUTELA DELLE ACQUE - AUTORIT DI BACINO DEL
SARNO, 2004 e Tav. PTA/T2/FC/T1 IN SOGESID, 2005).
Nella zona dellalto corso del T. Solofrana numerose sono le captazioni per pozzi. I
prelievi idrici, destinati soprattutto ad uso potabile e ad attivit industriali (ad eccezione
delle acque delle sorgenti Laura e Labso destinate ad uso agricolo), sono assai significativi
e sembrano superiori alla capacit di ricarica degli acquiferi. Nel 2007/08 lAutorit di
bacino del Sarno ha condotto misure del livello di falda in pozzi di Mercato S. Severino e
Montoro Inferiore gi monitorati nel 2003/2004; un confronto di dati per periodi sincroni

__________________________________________________________
Memorie Illustrative della Carta Idrogeologica del Parco Regionale dei Monti Picentini (Campania)

CORNIELLO et al. (2008) Memorie Illustrative della Carta Idrogeologica del Parco ..
_________________________________________________________________________________________

Fig. 2.1 Schema idrogeologico della conca del Torrente Solofrana (da DE RISO & DUCCI, 1992).

__________________________________________________________
Memorie Illustrative della Carta Idrogeologica del Parco Regionale dei Monti Picentini (Campania)

CORNIELLO et al. (2008) Memorie Illustrative della Carta Idrogeologica del Parco ..
_________________________________________________________________________________________

Fig. 2.2 - Sezioni idrogeologiche della conca del Torrente Solofrana (da DE RISO & DUCCI, 1992).
Ubicazione in Fig. 2.1.

__________________________________________________________
Memorie Illustrative della Carta Idrogeologica del Parco Regionale dei Monti Picentini (Campania)

CORNIELLO et al. (2008) Memorie Illustrative della Carta Idrogeologica del Parco ..
_________________________________________________________________________________________

ha consentito di evidenziare come i livelli piezometrici attuali siano in effetti decisamente


pi bassi di quelli precedenti.
Le Figure 2.3 e /4 indicano inoltre, con netta evidenza, che nella piana del T.
Solofrana sono presenti due falde sovrapposte. Una accolta nel substrato carbonatico (di
cui si detto) e laltra, pi superficiale, contenuta nei depositi alluvionali e piroclastici
della piana. Nella zona di Montoro tale falda presenta le quote maggiori intorno ai 190 m
s.l.m. Qui (e fino alla localit Piazza di Pandola) le due falde, superficiale e profonda, sono
nettamente separate dallinterposizione dei depositi arenaceo-marnoso-argillosi
scarsamente permeabili (Fig. 2.2), cosa confermata anche dalle differenti quote
piezometriche delle due falde (Figg. 2.3-4). Procedendo verso sud dalla localit Piazza di
Pandola, i dati stratigrafici non segnalano pi la presenza dei materiali impermeabili; i
depositi detritico-alluvionali e piroclastici poggiano quindi direttamente sul substrato
carbonatico rendendo cos possibili interscambi idrici tra le falde. In particolare, nei pressi
della localit prima citata, ed ancora un paio di chilometri a sud-ovest, landamento delle
curve di livello della falda superficiale e le sue quote, prossime a quelle registrate nella
falda del substrato, lasciano intendere la presenza di zone di assorbimento preferenziale
magari dovuti ad inghiottitoi sepolti (CELICO et al., 1991), sviluppatisi verosimilmente
quando la zona era una conca endoreica (GUZZETTA, 1962).
Da quanto precede e dalle sezioni di Fig. 2.2 in sostanza si ricava:

la scarsa importanza della falda superficiale nel settore nord della piana di Montoro; qui
infatti lo spessore dellacquifero risulterebbe modesto (cfr. Sez. D-D) e la sua
alimentazione sarebbe legata alle piogge ed a non quantizzabili apporti dalla piana di
Forino (SANTO et al., 1998);

a sud di Piazza di Pandola lacquifero presenta maggiori spessori ed una granulometria


globale pi grossolana (Sezz. C-C e D-D); oltre allalimentazione meteorica sono poi
da annoverare gli apporti dal substrato carbonatico e, ad est di Mercato S. Severino,
quelli dalla conoide di Fisciano evidenziati dalle piezometriche presenti nel settore a
sud-est di Fig. 2.5.
La falda dellacquifero carbonatico nellalto bacino del T. Solofrana (tra Piazza di
Pandola e Solofra) non risulta inquinata; assai alto invece il degrado qualitativo
incontrato nella falda del substrato carbonatico della piana di Montoro (presenza di nitrati,
Mn e Fe). Tale situazione si deve verosimilmente a vari fattori:

cattivo condizionamento dei pozzi che consentono linfiltrazione in profondit di acque


superficiali o della falda superficiale (CELICO et al., 1991)

commistione tra falda superficiale e profonda nella zona di Piazza di Pandola (cfr.
sopra)

arrivo, al substrato carbonatico, delle acque contaminate (superficiali e di falda)


provenienti dalla piana di Forino (SANTO et al., 1998).
Monte Terminio-Tuoro
Il massiccio dei Monte Terminio e Tuoro (circa 140 km2; Fig. 2.6) costituito
prevalentemente da calcari e calcari dolomitici del Cretaceo, nonch da dolomie triassicogiurassiche (CIVITA, 1969; BONARDI et al., 1988). Ai margini del massiccio, in contatto
tettonico con le rocce carbonatiche mesozoiche, affiorano le Argille Varicolori e le Unit
Irpine, queste ultime rappresentate dal Flysch di Castelvetere (PESCATORE et al., 1969;
DARGENIO et al., 1973; COPPOLA & PESCATORE, 1989).

__________________________________________________________
Memorie Illustrative della Carta Idrogeologica del Parco Regionale dei Monti Picentini (Campania)

CORNIELLO et al. (2008) Memorie Illustrative della Carta Idrogeologica del Parco ..
_________________________________________________________________________________________

10

Fig. 2.3 - Carta a curve piezometriche (in m s.l.m.) relative allacquifero carbonatico (linea intera)
ed a quello piroclastico-alluvionale (linea a tratti). Col puntinato sono indicati i rilievi carbonatici.
(da CELICO et al., 1991).

Fig. 2.4 - Carta a curve piezometriche (in m s.l.m.) relative allacquifero carbonatico (in blu) ed a
quello piroclastico-alluvionale (in celeste) dalla Tav. 9 in PIANO STRALCIO DI TUTELA DELLE
ACQUE - AUTORIT DI BACINO DEL SARNO, 2004.

__________________________________________________________
Memorie Illustrative della Carta Idrogeologica del Parco Regionale dei Monti Picentini (Campania)

CORNIELLO et al. (2008) Memorie Illustrative della Carta Idrogeologica del Parco ..
_________________________________________________________________________________________

11

Fig. 2.5 - Carta piezometrica della piana del T. Solofrana; il settore in basso a destra si riferisce
alla falda della conoide di Fisciano (da DE RISO & DUCCI, 1992)

Allinterno del massiccio, a S dellabitato di Volturara Irpina, si rinvengono,


tettonicamente sottoposte ai calcari affioranti, scaglie di depositi arenaceo-argillosomarnosi (CIVITA, 1969).
Scaglie di depositi terrigeni sono stati rinvenuti anche in alcuni sondaggi ubicati, sia
lungo il margine meridionale della piana del Dragone (CELICO, 1988), sia nellarea tettonocarsica del piano di Verteglia (ALLOCCA, 2004).
Numerose conche endoreiche (piana del Dragone, piano di Verteglia, piano dIschia,
Campolaspierto, Acquenere) occupano settori assai ampi allinterno del massiccio ed
accolgono depositi piroclastici, spesso argillificati, frammisti a materiale detritico ed a
sedimenti fluvio-lacustri.
Lungo il margine occidentale, nellalta valle del fiume Sabato, si rinvengono ampi
affioramenti di depositi detritico-alluvionali, a copertura dei sottostanti depositi arenaceoargillosi.
Dal punto di vista idrogeologico, il Monte Terminio-Tuoro delimitato (CIVITA,
1969; CELICO, 1978; 1983):

a N e NE, dallaccavallamento tettonico delle rocce carbonatiche sui terreni


poco permeabili appartenenti alle Unit Irpine e Sicilidi;

a SW, dallimportante discontinuit tettonica su cui si impostata la valle del


fiume Sabato; tale discontinuit determina un completo isolamento tra il Monte
Terminio e i vicini Monti di Solofra (infatti, al di sotto delle alluvioni del
Sabato, le rocce carbonatiche si rinvengono in contatto laterale con i depositi
argilloso-arenacei impermeabili; ESPOSITO et al., 2000), ma risultano

__________________________________________________________
Memorie Illustrative della Carta Idrogeologica del Parco Regionale dei Monti Picentini (Campania)

CORNIELLO et al. (2008) Memorie Illustrative della Carta Idrogeologica del Parco ..
_________________________________________________________________________________________

12

significativi gli interscambi idrici sotterranei verso lalta valle del Sabato,
laddove la falda di base interagisce con i depositi detritico-alluvionali;
a S, dal contatto tettonico tra le rocce prevalentemente calcaree del Monte
Terminio e le meno permeabili rocce dolomitiche del Monte Accellica e
dallinnalzamento del substrato di queste ultime rappresentato dai termini
calcareo-silico-marnoso delle Unit Lagonegresi;
ad E, dalla discontinuit tettonica su cui si impostato il corso del Calore
Irpino, nonch dal contatto con i terreni meno permeabili appartenenti alle Unit
Irpine ed alle Unit Sicilidi.

Fig. 2.6 - Schema geo-strutturale dei Monti Terminio-Tuoro (da COPPOLA & PESCATORE, 1989,
mod. da COPPOLA et al., 1990).

La circolazione idrica sotterranea del Monte Terminio-Tuoro condizionata, oltre


che dallandamento plano-altimetrico della cintura impermeabile, dalla presenza di
discontinuit tettoniche (sia distensive che compressive), nonch da un fenomeno carsico
particolarmente sviluppato.
I recapiti principali della falda di base (tutti esterni al territorio del Parco) sono
ubicati ai margini del massiccio carbonatico: lungo il margine nord-orientale, le sorgenti di
Cassano Irpino e Baiardo, a nord le sorgenti di Sorbo Serpico-Salza Irpina) e ad ovest

__________________________________________________________
Memorie Illustrative della Carta Idrogeologica del Parco Regionale dei Monti Picentini (Campania)

CORNIELLO et al. (2008) Memorie Illustrative della Carta Idrogeologica del Parco ..
_________________________________________________________________________________________

13

occidentale le sorgenti di Acquaro-Pelosi ed Urcioli. Inoltre, allinterno del rilievo, sono


presenti numerosi recapiti sorgivi posti ad alta quota e con portate interessanti. Tali risorse
sono particolarmente concentrate nel settore meridionale della piana del Dragone (CELICO,
1981) e nellarea tettono-carsica dei piani di Verteglia, dIschia, Campolaspierto,
Acquenere, etc. (CALCATERRA et al., 1994; ALLOCCA, 2004).
Q (m3/s)
Denominazione

Note

Quota
(m s.l.m.)

max

med

min

Sorgenti Scorzella

983800

0,36

Candraloni

1190

0,07

1,60

1,00

0,10

1,70

1,30

1,0

Acquaro

380

Pelosi
Urciuoli
Bagno della Regina
Fontana del Prete
Peschiera
Pollentina
Gruppo
Sauceto

376

330
478
475

2,5

1,7

0,140,20

0,48

0,25

475

Sorbo
Serpico

462

Salza
Irpina

486

Baiardo

4,80
474

446

Tale
valore

comprensivo
degli
incrementi di portata
in alveo lungo lalto
corso
del
fiume
Calore.

Per il gruppo sorgivo


di
Serino
esiste
alimentazione
da
parte dei depositi
alluvionali del fiume
Sabato.
Tale
valore

rappresentativo della
portata
media
dellintero gruppo di
Cassano
Irpino
(Bagno della Regina,
Fontana del Prete,
Peschiera
e
Pollentina).

Tab. 2.2 - Dati di portata delle principali sorgenti del Monte Terminio-Tuoro (da AQUINO et al.,
2006).

Lesistenza di dette risorse, a quota pi elevata della falda di base, connessa, oltre
che con il fenomeno carsico (CALCATERRA et al., 1994), con la presenza di un particolare
assetto strutturale del massiccio (CELICO, 1981; ALLOCCA, 2004) e di un differente grado di
permeabilit relativa riscontrabile allinterno dello stesso complesso carbonatico affiorante
(ALLOCCA, 2004).
Con riferimento alla circolazione idrica sotterranea basale, possibile riconoscere
pi bacini sotterranei i cui limiti, sebbene non univocamente riconosciuti (CIVITA, 1969;
CELICO, 1978, 1983; COPPOLA & PESCATORE, 1989; CALCATERRA et al., 1994),
corrispondono di norma a precisi lineamenti strutturali. Innanzitutto, la linea di faglia che
borda il settore meridionale della conca endoreica della piana del Dragone, costituisce un
elemento strutturale che separa il massiccio carbonatico in due domini idrogeologici
distinti (CELICO, 1978; 1983). Nella porzione settentrionale del massiccio, la falda di base
alimenta le sorgenti di Sorbo Serpico-Salza Irpina e la sorgente Baiardo. Il limite tra questi
due bacini sotterranei originato dalla presenza dellaccavallamento tettonico, con

__________________________________________________________
Memorie Illustrative della Carta Idrogeologica del Parco Regionale dei Monti Picentini (Campania)

CORNIELLO et al. (2008) Memorie Illustrative della Carta Idrogeologica del Parco ..
_________________________________________________________________________________________

14

andamento NE-SW, dei termini carbonatici su quelli prevalentemente argillosi ivi


affioranti.
Nel settore meridionale, il complesso sistema di discontinuit tettoniche, presente
lungo la congiungente Volturara Irpina-Monte Accellica, separa il bacino di alimentazione
delle sorgenti Acquaro-Pelosi ed Urcioli, ad W, da quello delle sorgenti di Cassano Irpino,
ad E.

Fig. 2.7 - Diagramma di classificazione di Piper relativo alle risorse idriche sotterranee
del Termino-Tuoro (da ROMEO, 2005)

Va inoltre sottolineato che le sorgenti Acquaro-Pelosi ed Urcioli sono alimentate,


oltre che dallacquifero carbonatico, anche dalle acque di infiltrazione efficace nei depositi
alluvionali della piana del Sabato; concorrono, invece, allalimentazione delle sorgenti di

__________________________________________________________
Memorie Illustrative della Carta Idrogeologica del Parco Regionale dei Monti Picentini (Campania)

CORNIELLO et al. (2008) Memorie Illustrative della Carta Idrogeologica del Parco ..
_________________________________________________________________________________________

15

Cassano Irpino le acque di infiltrazione secondaria intercettate dalla piana del Dragone
(CELICO & RUSSO, 1981; CELICO et al., 1982b).
Lo spartiacque sotterraneo tra i due distinti bacini , in ogni caso, da considerarsi
aperto, in quanto, data lestrema eterogeneit dellacquifero fratturato e lelevato grado di
carsificazione della roccia carbonatica, sono possibili interscambi idrici sotterranei dal
bacino delle sorgenti di Cassano Irpino verso quello che alimenta le sorgenti di Serino.
Ulteriori recapiti della falda di base sono rappresentati da travasi idrici sotterranei verso
lalta valle del Sabato, ad W, ed il settore di piana posto a N dellabitato di Montella, ad E.
In Tabella 2.2 sono riportate le principali sorgenti appartenenti al Monte TerminioTuoro con i relativi valori di portata.
Le sorgenti del gruppo di Serino, di Cassano Irpino, di Sorbo Serpico-Salza Irpina e
di Baiardo, sono captate a gravit (collettori drenanti, bottini di presa, galleria drenante),
come pure le diverse emergenze di alta quota (sorgente Candraloni, Scorzella, Troncone,
Tronconcello) del settore meridionale del rilievo. Numerosi sono anche i campi pozzi
localizzati nei settori settentrionale (S. Stefano del Sole e Volturara Irpina) e meridionale
del massiccio (Fontana dellOlmo).
La risorsa idrica sotterranea (stimata globalmente in circa 190,00106 m3/a)
pressoch totalmente utilizzata a scopo potabile (i prelievi sono infatti complessivamente
pari a 184,50106 m3/a) e destinata a soddisfare i fabbisogni di diverse province campane
(Avellino, Benevento e Napoli), della regione Puglia e di alcuni territori della Basilicata.
Dal punto di vista chimico-fisico, le acque sotterranee del Monte Terminio-Tuoro
sono oligo-minerali e bicarbonato-calciche (CORNIELLO, 1996; AQUINO et al., 2001), come
risulta anche dal diagramma di Piper riportato in Fig. 2.7.
Talune differenziazioni idrochimiche, peraltro contenute, riguardano spesso il
contenuto in alcalini che a seconda dei casi pu essere attribuito alla lisciviazione delle
coltri piroclastiche (che a luoghi ammantano vasti settori dei rilievi) o, come per la
sorgente Baiardo, allinfluenza dei terreni flyschoidi con cui le acque sotterranee vengono a
contatto nella zona di emergenza.
Un ampio ed approfondito studio delle caratteristiche idrochimiche stato condotto
da ROMEO (2005); vi si sottolinea tra laltro a) che quasi tutti i campioni rientrano nei
parametri previsti per le acque ad uso potabile e b) un incremento della durezza totale al
decrescere dellaltezza di prelievo. Sempre sotto il profilo della potabilit delle acque si
ricorda ancora il lavoro di ESPOSITO (2001) che tratta in dettaglio delle acque di Serino e
ne pone in risalto il buono stato qualitativo. Vengono comunque sottolineati i potenziali
rischi di contaminazione in considerazione delle particolari condizioni antropiche esistenti
a monte dellarea sorgiva e delle possibili interazioni tra le sorgenti, la falda di piana e le
acque superficiali del fiume Sabato.
Il pericolo di contaminazione sussiste anche per le sorgenti di Cassano Irpino
(CELICO et al., 1982b; GALASSO et al., 1991; AQUINO & AQUINO, 2007). Infatti prove con
traccianti (CELICO et al., 1982b), effettuate con lutilizzo di fluoresceina, hanno confermato
lesistenza di un collegamento tra queste sorgenti e linghiottitoio (bocca del Dragone) che
drena le acque (superficiali e di falda) che si raccolgono nella Piana del Dragone. Si tratta
di un esteso bacino endoreico (circa 60 km2; Figg. 2.8-9) al cui interno si forma un lago
stagionale in quanto il sistema carsico (che si articola nel sottosuolo a partire
dallinghiottitoio) non ha la capacit di smaltire lintero volume dacqua (in media, 20106
m3/a) affluente (CELICO & RUSSO, 1981).

__________________________________________________________
Memorie Illustrative della Carta Idrogeologica del Parco Regionale dei Monti Picentini (Campania)

CORNIELLO et al. (2008) Memorie Illustrative della Carta Idrogeologica del Parco ..
_________________________________________________________________________________________

16

A tale volume, corrispondente alle aliquote di ruscellamento superficiale, andrebbero


inoltre aggiunti i volumi idrici sotterranei della falda circolante nei depositi piroclastici di
piana ed il volume di acque reflue derivante dal sistema fognario di Volturara Irpina.
Il fatto che non si siano manifestati, fino ad oggi, fenomeni di contaminazione
evidentemente dovuto allelevato ruolo di diluizione esercitato dagli enormi volumi idrici
della falda di base.

Fig. 2.8 - La Piana del Dragone in veste invernale e, in fondo, il lago stagionale (da AQUINO et
al., 2006).

Fig. 2.9 - Inghiottitoio Bocca del Dragone (da AQUINO et al., 2006).

__________________________________________________________
Memorie Illustrative della Carta Idrogeologica del Parco Regionale dei Monti Picentini (Campania)

CORNIELLO et al. (2008) Memorie Illustrative della Carta Idrogeologica del Parco ..
_________________________________________________________________________________________

17

Fenomeni di contaminazione connessi alla peculiare situazione della piana del


Dragone potrebbero interessare anche il campo pozzi di Volturara Irpina (soprattutto
quando questultimo in esercizio - GALASSO et al., 1991) data la sua ridotta distanza
dallinghiottitoio.
In ogni caso, eventuali interventi finalizzati alla salvaguardia qualitativa delle acque
sotterranee devono tener conto che gli apporti idrici derivanti dalla conca del Dragone alla
risorsa idrica sotterranea del massiccio contribuiscono per circa il 15% della potenzialit
globale. Pertanto, il allontanamento delle acque dalla piana avrebbe riflessi sensibili sul
rendimento delle sorgenti basali.
Per le sorgenti dalta quota (Candraloni, Scorzella, Troncone, Tronconcello, Acqua
delle Giumente, etc.) si osserva un minore grado di mineralizzazione (TDS compreso tra
203 e 214 mg/l) rispetto alle sorgenti basali (TDS variabile da 220 a 275 mg/l) e valori
relativamente pi bassi di temperatura, variabili tra 6,5 e 8,5 C (CALCATERRA et al., 1994).
In particolare, per alcune sorgenti dalta quota poste nei dintorni di Verteglia (CALCATERRA
et al., 1994; ALLOCCA, 2004), la conducibilit elettrica risultata variabile da 170 a 300
S/cm, in accordo con la presenza di circuiti idrici sotterranei veloci e tempi di contatto
acqua-roccia particolarmente ridotti (cfr. anche gli elevati valori dei coefficienti di
esaurimento di tali sorgenti AQUINO et al., 2001).
Inoltre, larricchimento in ioni alcalini riscontrabile nella sorgente Candraloni
ascrivibile al fenomeno di lisciviazione dei depositi piroclastici che colmano lampia conca
endoreica del piano dIschia, posta in comunicazione con la stessa scaturigine. La presenza
di attivit di pascolo, anche se a carattere stagionale, pu infine comportare, per diverse
sorgenti ricadenti nel settore di Verteglia, fenomeni di contaminazione microbica di origine
fecale come sottolineato da ALLOCCA (2004).
Nel panorama delle sorgenti basali una menzione particolare merita la sorgente
Baiardo (a nord-ovest di Cassano Irpino). Essa, infatti, non rappresenta unemergenza
naturale, ma scaturisce allinterno di una galleria (NICOTERA & AQUINO, 1995) eseguita
negli anni 30 per conto della Societ Meridionale del Sannio (diventata successivamente
Societ Meridionale di Elettricit e poi ancora ENEL), al fine di derivare, a scopo
idroelettrico, parte delle acque del fiume Calore Irpino.
La cospicua venuta dacqua (diverse centinaia di l/s) si manifest allorch furono
intercettate, ad una quota di circa 466 m s.l.m., alcune scaglie tettoniche carbonatiche
idraulicamente connesse al massiccio del Terminio-Tuoro e sepolte sotto la copertura
flyschoide ivi affiorante. Detti quantitativi idrici sono stati per la prima volta catalogati,
negli Annali del SIMN, con il nome di sorgente Beardo. Successivamente, nel 1987, la sua
denominazione stata ufficialmente rettificata in Baiardo.
Assai interessante lintervento di captazione realizzato che consistito nella
costruzione di una seconda galleria dotata di un efficace sistema di autoregolazione, che
consente, nel rispetto degli equilibri idrogeologici naturali, anche un sovrasfruttamento
(temporalmente limitato) delle acque sotterranee. Una esauriente descrizione di tutte le
problematiche connesse a tale opera si ha in NICOTERA & AQUINO (1995).
E infine degno di nota ricordare che, in occasione del terremoto del 23 novembre
1980, sono stati registrati, in corrispondenza delle sorgenti di Cassano Irpino e Serino,
importanti incrementi della portata sorgiva. Tale fenomeno (studiato da CELICO, 1981,
1983; COTECCHIA & SALVEMINI, 1981; CELICO F. & MATTIA, 2002) stato infatti segnalato
anche in molte altre sorgenti connesse a massicci carbonatici campani interessati dal sisma
(es.: Sanit di Caposele).

__________________________________________________________
Memorie Illustrative della Carta Idrogeologica del Parco Regionale dei Monti Picentini (Campania)

CORNIELLO et al. (2008) Memorie Illustrative della Carta Idrogeologica del Parco ..
_________________________________________________________________________________________

18

Monte Cervialto
E caratterizzato da una successione costituita prevalentemente da calcari dolomitici,
calcari, calcari oolitici e pseudoolitici, con intercalazioni di conglomerati, appartenenti
allunit stratigrafico-strutturale Monti Picentini-Taburno della piattaforma carbonatica
campano-lucana (BONARDI et al., 1988) (Fig. 2.10):
Il Monte Cervialto costituisce un bacino idrogeologico sufficientemente indipendente
dai rilievi limitrofi e ricade pressoch interamente nel territorio del Parco. Dal punto di
vista idrogeologico delimitato (CELICO & CIVITA, 1976; CELICO, 1978; 1983):

a NW, dal contatto con i terreni scarsamente permeabili rappresentati da


arenarie con intercalazioni di sabbie, argille e puddinghe, a matrice arenacea,
ascrivibili alla Formazione di Castelvetere (PESCATORE et al., 1969); lungo
questo margine poi presente unimportante discontinuit tettonica con caratteri
di trascorrenza (ORTOLANI, 1975; PESCATORE et al., 1969);

a NE, dalla sovrapposizione tettonica (CELICO & CIVITA, 1976) sui materiali,
assai poco permeabili, riferibili alla Formazione di Corleto-Perticara (COCCO et
al., 1974; BARBIERI & ZANZUCCHI, 1967 - calcari marnosi, alternati a siltiti,
argille e marne) ed alle Argille Varicolori (in corrispondenza della parte pi
settentrionale del massiccio);

a SW, dalla presenza dellinnalzamento del substrato dolomitico, spesso ridotto


allo stato farinoso, che ostacola ogni collegamento tra il Monte Cervialto ed il
Monte Accellica; ci testimoniato, tra laltro, da alcune indagini geognostiche
realizzate nel substrato carbonatico sottoposto ai depositi fluvio-lacustri e
conglomeratici della conca di Acerno (BUDETTA & DE RISO, 1982; CELICO,
1983);

a SE, dalla direttrice tettonica Acerno-Calabritto la quale, almeno nella sua


parte nord-orientale, mostra chiari caratteri di compressione (CELICO & CIVITA,
1976), in parte mascherati dalla tettonica recente; infatti, lungo tale margine si
individua laccavallamento tettonico del Monte Polveracchio s.l. sul Monte
Cervialto (cfr. sezz. 2 e 3 in Fig. 2.11);
Il deflusso idrico sotterraneo basale orientato da SW verso NE. Lunico importante
punto di recapito della falda rappresentato dalla sorgente Sanit di Caposele (Tabella 2.3)
nonch da venute dacqua in alveo (sorgente Tredogge) poste ad una quota di circa 415 m
s.l.m.

min

Q (m3/s)
med

max

6.7

4.0

2.8

Denominazione

Quota
(m s.l.m.)

Sanit di Caposele

420

Tredogge

415

0.07

Tronola

1115

0.015

Tab. 2.3 - Dati di portata delle principali sorgenti del Monte Cervialto (da AQUINO et al., 2006).

Una complessa struttura a scaglie tettoniche, nella zona antistante la sorgente Sanit
(in localit Coste di S. Lucia), condiziona fortemente la locale circolazione idrica

__________________________________________________________
Memorie Illustrative della Carta Idrogeologica del Parco Regionale dei Monti Picentini (Campania)

CORNIELLO et al. (2008) Memorie Illustrative della Carta Idrogeologica del Parco ..
_________________________________________________________________________________________

19

sotterranea e comporta, in particolare, che la principale emergenza della falda sia a quota
pi alta (420 m s.l.m.) e non gi in corrispondenza della pi bassa sorgente Tredogge (cfr.
sez. 1 in Fig. 2.11).

Fig. 2.10 - Schema tettonico del massiccio carbonatico del Monte Cervialto (da CELICO &
CIVITA, 1976).

Il gradiente piezometrico che anima la falda piuttosto basso, dellordine di


0,20,3%; le quote medie della falda allinterno del massiccio oscillano pertanto tra i
450500 m s.l.m. (BELLUCCI et al., 1983). Ci trova conferma anche nel fatto che essa non
stata intercettata, n durante i lavori di scavo della galleria Cassano Irpino - Caposele

__________________________________________________________
Memorie Illustrative della Carta Idrogeologica del Parco Regionale dei Monti Picentini (Campania)

CORNIELLO et al. (2008) Memorie Illustrative della Carta Idrogeologica del Parco ..
_________________________________________________________________________________________

20

dellAcquedotto Pugliese, n da un sondaggio profondo diverse centinaia di metri,


realizzato nella zona centrale del massiccio, nei pressi del piano Laceno.
Le acque della sorgente Sanit di Caposele, utilizzate a scopo potabile, vengono
captate a gravit tramite una galleria semicircolare con cunicoli drenanti e trasferite in
Puglia. Ulteriori opere di captazione a gravit interessano alcune sorgenti di alta quota
(sorgenti Tronola), le cui acque (qualche decina di l/s, in media) sono destinate
allapprovvigionamento potabile del comune di Bagnoli Irpino.

Fig. 2.11 - Assetto idrostrutturale tra Monte Polveracchio e Monte Cervialto (da CELICO & CIVITA,
1976); le sezioni sono ubicate in Fig. 2.10.

Dal punto di vista chimico-fisico (CELICO et al., 1979a; 1979b), le acque della
sorgente Sanit sono caratterizzate da temperature medie di 910 C. La conducibilit
elettrica bassa (pari a circa 290 S/cm) e la facies bicarbonato-calcica.
Tali peculiarit idrochimiche sono in accordo con le caratteristiche litologiche della
roccia-serbatoio, nonch con le modalit di circolazione idrica sotterranea allinterno del
massiccio carbonatico (CORNIELLO, 1996).
Il massiccio del Monte Cervialto, la cui potenzialit idrica stimata in circa
128,00106 m3/a (AQUINO et al., 2006), suddiviso da una rete di discontinuit
prevalentemente sub-verticali che tuttavia non creano soluzioni di continuit nella falda ma

__________________________________________________________
Memorie Illustrative della Carta Idrogeologica del Parco Regionale dei Monti Picentini (Campania)

CORNIELLO et al. (2008) Memorie Illustrative della Carta Idrogeologica del Parco ..
_________________________________________________________________________________________

21

condizionano fortemente, dislocandole a diverse altezze, le varie parti del diffuso sistema
carsico ipogeo.
Uno dei sistemi carsici meglio studiati del Monte Cervialto quello che collega la
grande conca endoreica del piano Laceno (che ospita lomonimo lago Fig. 2.12) con la
risorgenza Grotta (o Bocca) del Caliendo.

Fig. 2.12 - Sviluppo planimetrico della Grotta del Caliendo e piano Laceno (da AQUINO et al.,
2006).

Le acque di ruscellamento superficiale della conca (estesa circa 10 km2), dopo essersi
infiltrate in corrispondenza di alcuni inghiottitoi posti nella zona prossima al lago,
riemergono dalla grotta del Caliendo (aperta nella parte alta del vallone omonimo Fig.
2.12). Qui vengono riassorbite dai calcari affioranti nellincisione valliva e trasferite verso
la falda di base che alimenta le sorgenti di Caposele (bacino idrografico del F. Sele).
Quando le portate liberate dalla grotta sono superiori a 50100 l/s (BELLUCCI et al., 1983)
si genera un ruscellamento che sfugge al completo assorbimento ed ha possibilit di
recapitare nel fiume Calore Irpino (bacino del F. Volturno).
Il sistema carsico descritto (esteso per circa 4.110 m) caratterizzato (GIULIVO,
2002) da uno sviluppo planimetrico sub-orizzontale, ha un orientamento grossomodo estovest, pendenza media dell8,4% ed un dislivello massimo di 202 m. Risulta inoltre
suddiviso (GIULIVO, 2002) in un due collettori principali (in senso idrologico, ramo
destro e ramo sinistro). Il ramo sinistro solo parzialmente esplorato per la presenza
di uno stretto sifone sempre pieno dacqua. Quello destro, completamente esplorato,
lungo circa 2.700 metri ed in diretto collegamento con il lago. Infatti esso, nella parte pi

__________________________________________________________
Memorie Illustrative della Carta Idrogeologica del Parco Regionale dei Monti Picentini (Campania)

CORNIELLO et al. (2008) Memorie Illustrative della Carta Idrogeologica del Parco ..
_________________________________________________________________________________________

22

prossima al piano Laceno (verso la localit Ponte Scaffa), si articola in pi rami secondari,
posti a quote diverse e parzialmente attivi.
La Bocca del Caliendo, a sua volta, dotata di due aperture: lIngresso Alto (a circa
840 m s.l.m.), che attualmente ne consente laccesso, e lIngresso Basso (circa 50 m pi
basso) da cui fuoriesce lacqua nei periodi invernali.
Tra i principali inghiottitoi del piano Laceno, che in diversa misura interagiscono con
il sistema carsico della grotta del Caliendo, si annoverano la Grotta di S. Guglielmo,
linghiottitoio di Ponte Scaffa, linghiottitoio Bocca del Lago, linghiottitoio de La Chiusa,
linghiottitoio dellAlbergo comunale.
E inoltre degno di nota segnalare la significativa differenza tra le portate in
ingresso dagli inghiottitoi visibili nella zona del piano Laceno e quelle in uscita, dalla
Bocca del Caliendo. Ci rende verosimile ipotizzare che, sia pure per brevi periodi
dellanno (periodi di piena particolarmente piovosi), il sistema carsico del Caliendo
interagisca, seppure parzialmente, anche con le acque che si immettono negli inghiottitoi
sepolti e nella fitta in rete di fratture del substrato carbonatico. Ci, sia pure indirettamente,
potrebbe giustificare la presenza costante di acque nel sifone del ramo sinistro del
sistema carsico ipogeo.
Come gi accennato trattando delle sorgenti del Terminio-Tuoro, anche il regime
della sorgente Sanit di Caposele ha risentito sensibilmente degli effetti legati al terremoto
del 23 novembre 1980.
Diversi Autori hanno affrontato largomento. COTECCHIA & SALVEMINI (1981) e
COTECCHIA et al. (1986) vagliano criticamente diverse ipotesi tese a spiegare lincremento
di portata osservato. A CELICO (1981) si deve una prima stima dello svuotamento (circa
30106 m3) subito dallacquifero carbonatico per effetto della sollecitazione sismica.
Pi di recente, infine, CELICO F. & MATTIA (2002), partendo da una dettagliata analisi
delle dinamiche di ricarica e di esaurimento della sorgente Sanit, hanno messo a punto un
primo modello di simulazione del regime sorgivo. Tra laltro ci ha consentito di appurare
che il sisma ha influito sulle portate sorgentizie per diversi anni successivi allevento,
durante i quali i volumi idrici liberati sono stati inferiori a quelli che ci si sarebbe aspettato
in funzione dellentit delle precipitazioni. Gli equilibri idrodinamici originari si sarebbero
ripristinati solo a partire dallanno idrologico 19831984, quando in effetti sarebbe giunto
a conclusione il definitivo recupero dei volumi idrici erogati in pi nellanno idrologico
19801981.
Monte Polveracchio p.p.
Del Monte Polveracchio solo le propaggini pi meridionali non ricadono nei limiti
del Parco dei Monti Picentini.
I limiti idrogeologici del Monte Polveracchio sono tutti collegati (CELICO & CIVITA,
1976; CELICO 1978, 1983; CELICO et al., 1987) a lineamenti tettonici. Lungo il margine
settentrionale e nord-occidentale, il limite rappresentato da unimportante discontinuit
presente lungo lallineamento Acerno-Calabritto. Detta discontinuit, sebbene sia stata
ripresa dalla tettonica recente, mostra chiari caratteri di compressione, sia in destra sia in
sinistra del torrente Rio Zagarone, dove i calcari di Monte Pollaro (massiccio del Cervialto)
si rinvengono tettonicamente sottoposti alle dolomie del Monte Polveracchio (CELICO &
CIVITA, 1976; Fig. 2.11). Il ruolo tamponante esercitato questa discontinuit tettonica
peraltro confermato dal fatto che non si riscontrano fuoriuscite di acque sotterranee lungo il

__________________________________________________________
Memorie Illustrative della Carta Idrogeologica del Parco Regionale dei Monti Picentini (Campania)

CORNIELLO et al. (2008) Memorie Illustrative della Carta Idrogeologica del Parco ..
_________________________________________________________________________________________

23

torrente Rio Zagarone (a valle dellabitato di Calabritto) dove si rileva il punto, pi basso in
quota, di potenziale recapito della falde basali dei Monti Cervialto e Polveracchio. La falda
del Monte Cervialto emerge infatti, pi a N, nei pressi di Caposele, a quota di circa 420 m
s.l.m. mentre, per il Monte Polveracchio, il recapito locale della falda alle sorgenti
Acquara-Ponticchio alla quota di circa 675 m s.l.m.
Lungo il margine orientale, nellalta valle del Sele, il limite rappresentato dal fronte
di accavallamento tettonico che pone in contatto le rocce carbonatiche con depositi
flyschoidi argilloso-marnosi (CELICO & CIVITA, 1976; COCCO et al., 1974; PERRONE &
SGROSSO, 1982; PESCATORE, 1986). Le acque sotterranee del Polveracchio raggiungono,
attraverso un substrato carbonatico coperto dai depositi terrigeni, recapiti sorgivi (sorgenti
di Contursi Terme e Contursi Bagni esterne al Parco) posti a qualche chilometro di
distanza dal rilievo (Fig. 2.13).
Lungo il margine occidentale, il limite rappresentato dal sistema di faglie su cui
impostato lalveo del fiume Tusciano, che separa il Monte Accellica dal Monte
Polveracchio. Pi a sud la falda di questo ultimo risulta efficacemente tamponata dai
litotipi assai poco permeabili delle Unit Lagonegresi che affiorano nella finestra tettonica
di Campagna (TURCO, 1976; FERRANTI & PAPPONE, 1992).
Nellambito del Monte Polveracchio vengono individuati diversi bacini idrogeologici
secondari, in parte intercomunicanti, aventi diversificati punti di recapito delle acque
sotterranee (CELICO, 1978; 1983; CELICO et al., 1987):

Fig. 2.13 - Sezione idrogeologica della Valle del Sele, in corrispondenza delle sorgenti termominerali di Contursi (da CELICO et al., 1982a).

__________________________________________________________
Memorie Illustrative della Carta Idrogeologica del Parco Regionale dei Monti Picentini (Campania)

CORNIELLO et al. (2008) Memorie Illustrative della Carta Idrogeologica del Parco ..
_________________________________________________________________________________________

24

Bacino di Calabritto
E delimitato, a S, dal contatto tra le dolomie triassiche e le formazioni calcareodolomitiche giurassiche ed alimenta modesti recapiti idrici lungo lalveo del Rio Zagarone.
Bacino di Monte Antillo
Si estende a SW del precedente e, nella stessa direzione, delimitato da una
discontinuit tettonica ad andamento appenninico (lungo la congiungente Piano di Migliaro
- Aria di Canale) che segna, in parte, il contatto tra i calcari cretacei ed i calcari dolomitici
giurassici. Questa faglia svolge unazione di tamponamento sulla falda di base assai
efficace anche se, probabilmente, non totale: il recapito della falda del bacino in esame
infatti alle sorgenti Acquara-Ponticchio (ubicate lungo il margine nord-occidentale alla
quota di circa 675 m s.l.m. portata sui 175 l/s) mentre la falda del vicino bacino (a sudovest) alimenta le sorgenti Piceglie-Abbazzata (a circa 500 m s.l.m.). Il complesso assetto
strutturale lungo il bordo orientale non vi consente significative fuoriuscite di acque
sotterranee, nonostante in questo settore la cintura di terreni impermeabili presenti le quote
pi basse.
Bacino dei Monti Magnone/Polveracchio p.p.
Alimenta numerose scaturigini distribuite a partire dal bordo sud-orientale del rilievo.
Si tratta del gruppo Piceglie/Abazzata (portata media 300 l/s) che interessa una fascia
altimetrica tra i 480 ed i 520 m s.l.m. e delle sorgenti Acqua Bianca (portata media 40 l/s
quota 450 m s.l.m.). Pi distanti dal margine del rilievo (verso SE, in pieno dominio
flyscoide) vi poi il gruppo Pozzo S. Nicola (portata media 190 l/s quota 330 m s.l.m) ed
ancora pi a sud-est le sorgenti termo-minerali di Contursi Bagni in corrispondenza di
Monte Pruno, nel fondovalle Sele. Sempre in prossimit del F. Sele sono infine le sorgenti
di Contursi Terme (portata media 600 l/s quota 60-110 m s.l.m.). Queste scaturigini, tutte
riconducibili ad uno stesso bacino, ma di fatto affioranti a quote sensibilmente diverse tra
loro, trovano una spiegazione nella complessa situazione tettonica lungo il bordo orientale
(Fig. 2.13). Essa di fatto ipotizza, al di sotto del ricoprimento di terreni impermeabili della
valle del F. Sele un substrato carbonatico, connesso a tergo ai rilievi affioranti ed articolato
in scaglie tettoniche diversamente approfondite rispetto al p.c. In tale situazione la venuta a
giorno delle sorgenti condizionata dalle quote di affioramento delle scaglie suddette e
dalle perdite di carico idraulico che si determinano durante il percorso sotterraneo.
Il limite idrogeologico occidentale del bacino pu essere portato a coincidere, a nord,
con il passaggio dai termini calcarei e calcareo-dolomitici del Polveracchio a quelli
francamente dolomitici; pi a sud con il bordo orientale della finestra tettonica di
Campagna ed infine con le grosse discontinuit tettoniche (con andamento NW-SE) in
localit piano dei Serri. La parte settentrionale di tale limite differisce da quanto riportato
in letteratura (CELICO et al., 1987) in quanto la presenza di forti incrementi di portata
nellalveo del F. Tusciano legati alla falda del Polveracchio, presupposto su cui si basava
tale prima localizzazione, risultata assai modesta alla luce di successive e pi mirate
indagini (cfr. Conca di Acerno). A sud-est il limite del bacino corre lungo le discontinuit
tettoniche che marcano il contatto tra i rilievi carbonatici ed i materiali impermeabili
dellalta valle del F. Sele (di fatto per, come si visto, al di sotto di questi ultimi si
ritrovano settori carbonatici sepolti verso cui si verificano significativi travasi idrici
sotterranei). I fenomeni tettonici sud-orientali trovano una prosecuzione (verso SW) nelle
faglie del Vallone Trientale che limitano, a settentrione, il bordo settentrionale del Piano di
Montenero ed il M.te S. Salvatore. E verosimile che queste discontinuit esercitino un

__________________________________________________________
Memorie Illustrative della Carta Idrogeologica del Parco Regionale dei Monti Picentini (Campania)

CORNIELLO et al. (2008) Memorie Illustrative della Carta Idrogeologica del Parco ..
_________________________________________________________________________________________

25

tamponamento incompleto sulla falda del bacino Polveracchio/Magnone e che pertanto la


stessa possa alimentare (sia pur dissipando carico idraulico durante lattraversamento) la
falda di base del M.te S. Salvatore. Portano a tale conclusione alcune riflessioni:
a) la falda di base del M.te S. Salvatore (e dei rilievi pi a nord-est) non si manifesta
laddove sarebbe logico aspettarsi, cio al contatto (intorno al quota 550 m s.l.m.) tra la
base dei versanti carbonatici ed i terreni poco permeabili della valle del F. Sele, ma
alimenta le sorgenti del gruppo di Contursi Terme poste decisamente pi lontano (in
prossimit del fiume) e in basso (60-110 m s.l.m.) (CELICO et al., 1987);
b) il M.te S. Salvatore ed i rilievi limitrofi sono tropo poco estesi per garantire le cospicue
portate liberate a Contursi Terme.
In questo contesto risulta dunque sostenibile lipotesi di apporti dalla falda
Polveracchio/Magnone il cui livello piezometrico (superiore ai 500 m s.l.m.) va
degradando di quota nel superare gli ostacoli al flusso idrico rappresentati dalle
discontinuit Vallone Trientale/Piano di Montenero; ulteriori perdite di carico
interesserebbero poi le falde congiunte Polveracchio/Magnone e M.te S. Salvatore
nellattraversare il substrato carbonatico tettonicamente disturbato che le porter ad
emergere definitivamente a Contursi Terme.
Nei rilievi che dal M.te S. Salvatore si estendono verso NE si deve infine ipotizzare
la presenza un ulteriore bacino (del Monte Raia CELICO et al., 1987) di limitata
estensione e con una circolazione idrica sotterranea avulsa dalla precedente. La falda di
base di tale bacino si mantiene infatti a quote pi elevate rispetto a quella dei rilievi vicini
ed alimenta interessanti scaturigini (Acqua di S. Pietro, Acqua di Oronzo, Calovedda per
una portata media totale di poco superiore ai 100 l/s) distribuite a quote variabili da 550 a
585 m s.l.m.
Bacino di Monte Calvo
Presenta da una litologia prevalentemente dolomitica ed limitato a sud (ed alla base
TURCO, 1976) dai terreni calcareo-silico-marnosi, poco permeabili, delle Unit
Lagonegresi. Verso nord il limite idrogeologico marcato dal passaggio (tettonico o
stratigrafico) verso i calcari dolomitici del Monte Polveracchio. La falda di base, tenuta a
quote elevate dalla modesta profondit del substrato impermeabile si manifesta (verso est)
in sorgenti ubicate al fondo dei valloni (es.: gr. Sorgenti Rainosa portata media 15 l/s e
quota di circa 140 m s.l.m.).
Verso ovest la falda drena verso lalveo del F. Tusciano, alimenta alcune modeste
sorgenti nel Vallone Astratto (alcune decine di litri/s) e contribuisce alla portata della
sorgente Acqua Bona (circa 80 l/s e quota di efflusso a 450 m s.l.m.).
Questi recapiti della falda di base in direzioni fra loro opposte sono indotti da uno
spartiacque morfologico/idrogeologico tra i Valloni Astratto e della Cerreta dovuto
verosimilmente ad un locale innalzamento del substrato impermeabile (CELICO et al.,
1987).
Le principali sorgenti del bacino Monti Magnone/Polveracchio sono in gran parte
captate da opere di presa a gravit e la risorsa idrica utilizzata principalmente a scopo
potabile.
Per quanto concerne le caratteristiche chimico-fisiche delle acque sotterranee, stata
accertata (CELICO et al., 1979a; 1979b; 1979c; CELICO et al., 1981) la presenza di una
facies bicarbonato-alcalino-terrosa, ad eccezione di talune sorgenti di Contursi Bagni
(esterne al Parco) che rientrano nel campo delle solfato-calciche. Tale differenziazione nel

__________________________________________________________
Memorie Illustrative della Carta Idrogeologica del Parco Regionale dei Monti Picentini (Campania)

CORNIELLO et al. (2008) Memorie Illustrative della Carta Idrogeologica del Parco ..
_________________________________________________________________________________________

26

chimismo, oltre che nel grado di temperatura delle acque, da mettere in relazione con la
presenza di diversi circuiti idrici sotterranei della falda di base. Infatti, i deflussi pi
superficiali della falda in rete portano ad acque meno mineralizzate (gruppo AcquaraPonticchio, Abbazzata, etc; conducibilit elettrica di circa 280 S/cm), mentre i circuiti
idrici sotterranei pi profondi alimentano le acque pi mineralizzate (sorgenti di Contursi
Bagni; conducibilit elettrica che raggiunge valori di circa 6.000 S/cm). Tutte le acque a
maggiore mineralizzazione sono inoltre caratterizzate da bassi tenori in O2 e da un elevato
contenuto in H2S e CO2 (1.300 mg/l), la cui origine sicuramente inorganica (PANICHI &
TONGIORGI, 1975). Lelevata componente clorurato-sodica, in tali acque, unulteriore
conferma della presenza di profondi circuiti idrici sotterranei.
Monte Raione p.p.
Della struttura idrogeologica del Monte Raione ricadono nel Parco dei Picentini le
propaggini sud-occidentali. Si tratta di terreni dolomitici che passano stratigraficamente a
calcari dolomitici pi recenti nella zona di Olevano sul Tusciano. La falda di base presenta
localmente un flusso idrico orientato verso sud-ovest ed il suo recapito finale costituito
dai depositi detritico alluvionali della piana di Eboli.
Monti Licinici /Monti Mai/Monte Telegrafo
Si tratta dei rilievi che si ergono a nord della zona di Giffoni Vallepiana. Accolgono
diversi bacini idrogeologici che, tuttavia, solo in parte ricadono nel territorio del Parco dei
Picentini. Cos, ad esempio, rientrano nel Parco solo la parte settentrionale del bacino dei
Monti Licinici ed un limitato settore nord-occidentale di quello del Monte Telegrafo.
I rilievi presentano litotipi prevalentemente dolomitici, appartenenti allunit
stratigrafico-strutturale dei Monti Picentini-Taburno della piattaforma campano-lucana
(BONARDI et al., 1988).
La successione carbonatica si rinviene tettonicamente sovrascorsa sui terreni delle
Unit Lagonegresi rappresentate da calcari con selce e scisti silicei, affioranti in finestra
tettonica lungo il fiume Picentino ed i torrenti Rio Secco e Capodifiume (IETTO, 1963a/b;
1965).
Il limite idrogeologico settentrionale dei rilievi indicati coincide con le importanti
discontinuit tettoniche su cui impostata lalta valle del F. Sabato; la presenza di ampie
fasce cataclastiche rende qui difficile il verificarsi di travasi sotterranei tra le falde idriche
dei rilievi settentrionali (Terminio-Tuoro) e meridionali (Licinici/Telegrafo) (CELICO,
1978; 1983; CELICO et al., 1993).
Verso occidente la falda dei Monti Licinici pu ritenersi sufficientemente tamponata
da affioramenti del substrato impermeabile dei terreni calcareo-silico-marnosi lagonegresi
e dai fenomeni tettonici (su cui corre il Rio Secco) che hanno determinato una spinta
cataclasizzazione degli termini dolomitici, a luoghi, affioranti in uno stato decisamente
farinoso. A SE il limite idrogeologico, che di fatto separa le falde idriche dei Monti
Licinici e del Monte Telegrafo, portato a coincidere con le faglie su cui sono impostati i
corsi del Capo di Fiume (a monte) e del T. Picentino (a valle). Lungo tale fenomeno
tettonico si osservano altri due fattori in grado di condizionare la circolazione idrica
sotterranea e cio: a) laffioramento (in finestra tettonica) del substrato impermeabile
calcareo-silico-marnoso nella zona di Giffoni Vallepiana e b) la presenza di calcari
marnosi, di permeabilit assai bassa, allinterno della successione dolomitica.

__________________________________________________________
Memorie Illustrative della Carta Idrogeologica del Parco Regionale dei Monti Picentini (Campania)

CORNIELLO et al. (2008) Memorie Illustrative della Carta Idrogeologica del Parco ..
_________________________________________________________________________________________

27

I principali recapiti della falda dei Monti Licinici sono:


le sorgenti Cocchiaduro (131 l/s - in prossimit della confluenza tra il Torrente Capo di
Fiume ed il T. Infrattata) e Chieve (25 l/s);

emergenze diffuse lungo gli alvei del T. Infrattata (circa 121 l/s) e del Rio Secco.
La falda dei Monti Mai (che si innalzano ad ovest del Rio Secco) alimenta invece le
sorgenti del F.so di Prepezzano (sorgenti Aretina e gruppo Tornola).
La falda di base del Monte Telegrafo (CELICO et al., 1993), oltre ai limiti gi sopra
indicati, trova significativi ostacoli al deflusso verso est nei disturbi tettonici del Vallone
dellOglio. Le acque di infiltrazione si manifestano in sorgenti diffuse nel torrente Capo di
fiume. Il principale recapito della falda tuttavia a SW ed assai distante dai confini del
Parco dei Picentini: infatti rappresentato dalle sorgenti S. Benedetto/Acqua Fetente che
scaturiscono (quota 180 m s.l.m.) alla base di uno spuntone calcareo affiorante circa 6 Km
a SW dellabitato di Montecorvino Rovella.
A sud-ovest del F.so di Prepezzano individuabile un altro limite idrogeologico nei
disturbi tettonici a carattere compressivo del M.te Monna. La falda di base di questo
rilievo, e del pi meridionale M.te Tobenna (ambedue a litologia prevalentemente
calcarea), trova recapito nelle alluvioni del F.so La Sordina.

Monte Accellica
Il bacino idrogeologico del M.te Accellica comprende anche i rilievi che si estendono
verso sud-est fino al Toppo della Faragna e la Conca di Acerno (cfr. oltre). A nord il bacino
separato da quello del Monte Terminio dalla faglia dellalto corso del fiume Calore che
pone in contatto le dolomie (fortemente tettonizzate) dellAccellica con i calcari del
Terminio. In corrispondenza di tale discontinuit tettonica stato calcolato un dislivello
piezometrico di almeno 100 metri tra le falde di base dei bue bacini limitrofi (PISCOPO et
al., 1993).
Verso ovest il limite idrogeologico (che separa il bacino in esame da quello del M.te
Telegrafo cfr. precedente) corre lungo le faglie su cui impostato il corso del Vallone
dellOglio. Le dolomie qui affioranti sono ridotte assai spesso in stato farinoso; inoltre,
allinterno del Toppo della Faragna, alcuni sondaggi hanno individuato la falda a quote
superiori ai 530 m s.l.m., quindi non compatibili con la falda del Monte Telegrafo che ha
recapiti esterni a 180 m s.l.m.
Il limite meridionale del bacino rappresentato dalla faglia (talora con caratteri
compressivi) Montecorvino Rovella/Calabritto che assicura una netta soluzione di
continuit idraulica rispetto al bacino del M.te Polveracchio (CELICO & CIVITA, 1976,
CELICO, 1978; 1983; BUDETTA & DE RISO, 1982; CAPALDI et al., 1988; PISCOPO et al.,
1993). Ad occidente infine il bacino idrogeologico si chiude in corrispondenza delle
discontinuit tettoniche del bordo orientale della Conca di Acerno.
I rilievi del bacino idrogeologico del M.te Accellica sono prevalentemente
dolomitici, fatto salva la parte alta dellAccellica a litologia calcareo-dolomitica. I depositi
della Conca di Acerno sono detritici e fluvio-lacustri.
Le acque che si infiltrano nel bacino idrogeologico in esame (Fig. 2.14) trovano
recapito esterno in alcune sorgenti alte del M.te Accellica, ma soprattutto concorrono ad
alimentare una falda di base che si manifesta, nellambito della Conca di Acerno:

alle sorgenti Ausino, Ausinetto ed Avella (portata globale circa 600 l/s; in destra del T.
Isca Serra);

con incrementi di portata lungo il torrente predetto (circa 100 l/s);

__________________________________________________________
Memorie Illustrative della Carta Idrogeologica del Parco Regionale dei Monti Picentini (Campania)

CORNIELLO et al. (2008) Memorie Illustrative della Carta Idrogeologica del Parco ..
_________________________________________________________________________________________

28

alla sorgente Olevano (circa 300 l/s; in destra del F. Tusciano, a sud di Acerno)
con cospicui incrementi di portata lungo lalveo del Tusciano (circa 450 l/s; a monte
della sorgente Olevano questi ultimi sono attualmente in fase di captazione).

Particolare interesse riveste, nel Monte Accellica, la presenza di significative sorgenti


dalta quota, la cui emergenza si manifesta in modo sia concentrato che diffuso. Lorigine
di tali scaturigini (PISCOPO et al., 2001), ad una quota ben al di sopra del flusso idrico di
base, riconducibile prevalentemente alla pi alta permeabilit delle rocce calcareodolomitiche, presenti nella parte alta del rilievo, rispetto a quella delle dolomie di base
(Fig. 2.15). Verosimilmente tale differenza di permeabilit e locali disturbi tettonici sono

Fig. 2.14 - Schema idrogeologico del Monte Accellica (da PISCOPO et al., 2001)

__________________________________________________________
Memorie Illustrative della Carta Idrogeologica del Parco Regionale dei Monti Picentini (Campania)

CORNIELLO et al. (2008) Memorie Illustrative della Carta Idrogeologica del Parco ..
_________________________________________________________________________________________

29

Fig. 2.15 Sezioni idrogeologiche ubicate in Fig. 2.14. 1) Depositi ghiaioso-sabbioso-limosi. 2)


Calcari. 3) Calcari dolomitici. 4) Dolomie. 5) Probabile limite tra complessi idrogeologici. 6)
Faglia, tratteggiata se presunta. 7) Sorgenti: a) con portata tra 2 e 10 l/s; b) tra 10 e 50 l/s; c) tra
200 e 500 l/s. 8) Direzione di flusso nella falda dellacquifero calcareo-dolomitico. 9) Direzione di
flusso nella falda dellacquifero dolomitico di base (da PISCOPO et al., 2001).

Fig. 2.16 - Diagramma di classificazione di Piper (da Piscopo et al., 2001).

anche allorigine dei significativi fenomeni carsici qui presenti (grotta dello Scalandrone
FERRANTI, 1993; SCIUMANO & GENCO, 2007).

__________________________________________________________
Memorie Illustrative della Carta Idrogeologica del Parco Regionale dei Monti Picentini (Campania)

CORNIELLO et al. (2008) Memorie Illustrative della Carta Idrogeologica del Parco ..
_________________________________________________________________________________________

30

Dal punto di vista chimico, la risorsa idrica sotterranea dei Monti Accellica risulta
caratterizzata da una tipica facies bicarbonato-alcalina-terrosa (Fig. 2.16), in accordo con
la natura della roccia-serbatoio (PISCOPO et al., 2001). Esistono tuttavia delle significative
differenze idrochimiche tra le sorgenti dalta quota e quelle connesse con la circolazione
idrica basale.
Infatti, per quelle alimentate dalla falda di base (sorgenti di Acerno s.l.), si osserva
una maggiore salinit (TDS in media pari a 185 mg/l), oltre che un maggiore contenuto di
solfati e cloruri e differenti valori del rapporto ionico rCa / rMg. Per le acque sotterranee
pi superficiali, circolanti cio nella porzione calcareo-dolomitica, tale rapporto pari a 11,
mentre per le sorgenti basali, il cui deflusso avviene essenzialmente in rocce dolomitiche,
lo stesso rapporto ha valori compresi tra 1 e 3 (PISCOPO et al., 2001).
La Conca di Acerno
Si tratta di una depressione (estesa a nord ed a sud del F. Tusciano) occupata nel
passato dal lago di Acerno. Attualmente la zona ricolma di depositi detritici e fluviolacustri; la sedimentazione di questi ultimi iniziata circa 0.75 Ma dal presente per
terminare intorno a 0.35 Ma (CAPALDI et al., 1988) ed ha portato ad uno spessore globale
superiore ai 100-150 metri. Lo studio dei pollini intrappolati nei sedimenti lacustri, ha
permesso di ricostruire la storia di questo antico lago caratterizzato da condizioni
climatiche sovente pi calde di quelle attuali (periodo interglaciale). All'interno di questi
depositi sono state infatti ritrovate anche le ossa fossilizzate di Elephas antiquus, una
specie particolarmente diffusa proprio durante climi caldi.
Lo svuotamento del lago fu determinato dallapprofondimento erosionale della forra
che il F. Tusciano ha scavato nei versanti del M.te Raione soprattutto a causa del
sollevamento del massiccio rispetto alla prospiciente Piana del Sele.
Pi in dettaglio i depositi fluvio-lacustri poggiano su un substrato carbonatico
(dolomie, calcari dolomitici) identificato in base a dati geofisici e stratigrafici (BUDETTA &
DE RISO, 1982) e sono costituiti, dallalto, da (Fig.2.17):

brecce ben cementate ad elementi dolomitici in matrice calcitica;

limi sabbiosi con frequenti, e talora del tutto prevalenti, livelli di limi grigi a struttura
varvata e banchi di lignite;

brecce cementate analoghe a quelle iniziali.


Come sopra ricordato nella Conca di Acerno viene a giorno attraverso diverse
scaturigini (sorgenti p.p. e venute in alveo) la falda di base dei rilievi dellAccellica e
limitrofi.
Il gruppo di sorgenti Avella-Ausino-Ausinetto affiora lungo il Vallone Isca Serra tra
le quote 565 e 570 alla base di dossi costituiti da depositi sabbioso-limosi della coltre
fluvio-lacustre. Laffioramento della falda di base si verifica qui in quanto la profondit del
substrato dolomitico relativamente poco accentuata (circa 50 metri) e ci consente alla
falda, che scorre in pressione nel substrato in quanto tamponata a tetto dai depositi lacustri
prevalentemente limosi, di aprirsi un varco attraverso lenti pi permeabili della coltre
stessa ed infine di venire a giorno (Fig. 2.17).
La sorgente Olevano sgorga in destra Tusciano a quota 555 m s.l.m. alle spalle di
una vecchia cartiera ed al piede di un alto costone formato da banchi di brecce cementate
appartenenti alla sequenza dei depositi della Conca. La sorgente rappresenta un ulteriore
affioramento della falda che alimenta il gruppo Avella-Ausino-Ausinetto, anche perch
allaltezza del F. Tusciano importanti disturbi tettonici rendono difficile la prosecuzione

__________________________________________________________
Memorie Illustrative della Carta Idrogeologica del Parco Regionale dei Monti Picentini (Campania)

CORNIELLO et al. (2008) Memorie Illustrative della Carta Idrogeologica del Parco ..
_________________________________________________________________________________________

31

verso sud del flusso idrico sotterraneo (CELICO & CIVITA, 1976, CELICO, 1978; 1983;
BUDETTA & DE RISO, 1982; CAPALDI et al., 1988; PISCOPO et al., 1993) (Fig. 2.17).
Ad est della sorgente Olevano misure in alveo condotte dal Consorzio dellAusino
hanno accertato la presenza di significativi incrementi di portata (dellordine di 400-450
l/s) derivanti dai quadranti settentrionali (connessi cio sempre alla falda di base
dellAccellica s.l.) (DE RISO, 1996 - Relazione inedita). Il Consorzio sta completando la
loro captazione con unopera di presa esterna (per non turbare lequilibrio della sorgente
Olevano gi utilizzata) e corredata da un setto impermeabile finalizzato a contenere le
perdite di acqua di falda verso le alluvioni del F. Tusciano (Fig. 2.18 a e b).

Fig. 2.17 Sezione (con direzione N-S) interessante i depositi fluvio-lacustri della Conca di Acerno
ed il substrato carbonatico (da BUDETTA & DE RISO, 1982).

__________________________________________________________
Memorie Illustrative della Carta Idrogeologica del Parco Regionale dei Monti Picentini (Campania)

CORNIELLO et al. (2008) Memorie Illustrative della Carta Idrogeologica del Parco ..
_________________________________________________________________________________________

Fig. 2.18 Incrementi di portata in destra del F. Tusciano (a monte della sorgente Olevano) e
relativa opera di captazione in fase di completamento.

__________________________________________________________
Memorie Illustrative della Carta Idrogeologica del Parco Regionale dei Monti Picentini (Campania)

32

CORNIELLO et al. (2008) Memorie Illustrative della Carta Idrogeologica del Parco ..
_________________________________________________________________________________________

33

3. Vulnerabilit degli acquiferi allinquinamento


Nello Schema di vulnerabilit degli acquiferi allinquinamento il territorio del Parco
dei Monti Picentini stato suddiviso in zone in cui diversamente grave l'attitudine degli
acquiferi a subire danni da parte di inquinanti idroveicolati provenienti dalla superficie
del suolo.
La valutazione e la zonizzazione della vulnerabilit intrinseca del territorio del
Parco dei Monti Picentini stata effettuata in scala 1:100.000 secondo quanto previsto
dalla Legenda unificata per le Carte della vulnerabilit allinquinamento dei corpi idrici
sotterranei prodotta in forma preliminare nel 1988 con il concorso di diversi ricercatori
afferenti al Progetto VAZAR del CNR-GNDCI (AA.VV., 1988) e, quindi, nella sua forma
definitiva bilingue, nel 1990 (CIVITA, 1990, 1994). Si tratta di un metodo qualitativo, che
prevede la zonizzazione per aree omogenee, valutando la vulnerabilit per complessi e
situazioni idrogeologiche tipo. Il metodo elaborato dal GNDCI-CNR non richiede alcun
parametro di tipo numerico. Vengono riportate 20 differenti situazioni idrogeologiche
tipo riscontrabili sul territorio italiano e ad ognuna di esse viene associato un grado di
vulnerabilit (6 classi), tramite unoriginale schema di legenda a sei colonne, ciascuna
relativa ad uno dei gradi di vulnerabilit (intrinseca) previsti (da estremamente elevato a
bassissimo o nullo. Le situazioni idrogeologiche tipo vengono distinte in base a alla
geometria degli acquiferi, alle litologie presenti e alle loro caratteristiche in termini di
porosit efficace e permeabilit. Nel dettaglio si analizzano anche le modalit di
circolazione idrica all'interno dei litotipi, la presenza e il tipo di copertura superficiale, la
soggiacenza della falda e la posizione della superficie piezometrica rispetto ai corsi
d'acqua. Lestensore della Carta deve dunque individuare le situazioni idrogeologiche
presenti sul territorio di studio secondo la legenda predisposta e valutare la vulnerabilit
intrinseca mediante la classificazione di alcune caratteristiche litostrutturali delle
formazioni acquifere e delle condizioni di circolazione idrica sotterranea.
Per alcune zone del territorio del Parco dei Monti Picentini (Avella-Partenio-Pizzo
p.p., Terminio-Tuoro) sono state gi pubblicate delle Carte di Vulnerabilit
allInquinamento degli Acquiferi (CELICO et al., 1994; CELICO & PISCOPO, 1995; CELICO
et al., 1995; AQUINO et al., 2006) redatte con metodi diversi. Tali elaborati, che non sono
stati acquisiti in toto sia per problemi di omogeneit di metodo che di scala, sono stati
utilizzati per un confronto a posteriori dando risultati del tutto soddisfacenti.
La suddivisione in aree diversamente vulnerabili per tutto il territorio del Parco dei
Monti Picentini stata quindi effettuata con il su descritto metodo della zonizzazione per
aree omogenee. Sono stati presi in considerazione essenzialmente:
- le caratteristiche idrogeologiche del saturo e dellinsaturo;
- la soggiacenza (profondit della falda dal p.c. - per falde freatiche - o della base del
materiale di confinamento, per le falde in pressione);
- la permeabilit relativa degli acquiferi e le modalit di deflusso negli stessi.
Va sottolineato che nella valutazione della vulnerabilit si fatto riferimento solo
alle falde principali dei diversi acquiferi, trascurando, ove presenti, corpi idrici superficiali
e di scarsa rilevanza.
Ad un esame d'insieme della Carta si osserva che le condizioni di minore
vulnerabilit del territorio del Parco sono concentrate nel settore dei Monti AccellicaLicinici-Mai e p.p. del Monte Polveracchio-Monte Raione, dove viene registrata una
vulnerabilit media dovuta prevalentemente alla diffusa presenza di terreni dolomitici. Nel
resto del territorio, ad esclusione di un piccolo settore a bassa vulnerabilit a nord del

__________________________________________________________
Memorie Illustrative della Carta Idrogeologica del Parco Regionale dei Monti Picentini (Campania)

CORNIELLO et al. (2008) Memorie Illustrative della Carta Idrogeologica del Parco ..
_________________________________________________________________________________________

34

Cervialto (ove affiorano depositi terrigeni), la vulnerabilit degli acquiferi allinquinamento


si attesta ovunque sui valori alti. In particolare i rilievi del Monte Terminio e del Monte
Cervialto presentano i maggiori gradi di vulnerabilit soprattutto perch l'elevatissima
permeabilit degli acquiferi calcarei altamente fratturati e carsificati non consente un'azione
di autodepurazione anche in presenza di notevoli soggiacenze. A luoghi la vulnerabilit
diminuisce per la presenza sui pianori carsici di terreni eluviali di copertura, di origine
detritica e piroclastica, a minore permeabilit.
Anche le Valli del Sabato e del Solofrana presentano valori di vulnerabilit elevati
per la presenza di depositi alluvionali e detritici ad alta permeabilit, cui si associa una
soggiacenza talora scarsa.
Come evidenziato dallistogramma di Fig. 3.1 globalmente il territorio del Parco
Regionale dei Monti Picentini presenta acquiferi molto vulnerabili. Di ci bisogna tenere
conto nella valutazione del rischio di inquinamento delle falde per quanto riguarda la
posizione delle fonti potenziali di contaminazione, non trascurando quelle concernenti gli
allevamenti e le colture agricole nel territorio del parco.

45

Vulnerabilit all'inquinamento

40

Estremamente
Elevata

35
30

% area

25

Alta
20

Media

15
10
5
0

Bassa

Elevata

Molto Bassa

Fig. 3.1 Distribuzione del grado di Vulnerabilit allinquinamento degli acquiferi del Parco
Regionale dei Monti Picentini.

__________________________________________________________
Memorie Illustrative della Carta Idrogeologica del Parco Regionale dei Monti Picentini (Campania)

CORNIELLO et al. (2008) Memorie Illustrative della Carta Idrogeologica del Parco ..
_________________________________________________________________________________________

35

4. Valutazione delle risorse idriche sotterranee naturali

4.1. Precipitazioni
Per valutare gli apporti dovuti alle precipitazioni dirette stata valutata la lama
d'acqua sulla base dei dati di piovosit relativi alle stazioni ubicate allinterno o nelle
vicinanze dellarea di studio.
Per tutte le stazioni stata effettuata la raccolta dei dati sugli Annali del Servizio
Idrografico presso la sezione di Geologia Applicata del Dipartimento di Ingegneria
Idraulica, Geotecnica e Ambientale per il periodo 1951-1999.
Per i dati del periodo 1980-1999, ritenuti significativi per questo studio, le stazioni
considerate per lanalisi dei dati pluviometrici mensili sono le seguenti:
Acerno

Avellino (Genio Civile)

Baronissi

Campagna

Caposele (Acquedotto Pugliese)

Contursi

Eboli

Giffoni Vallepiana

Montella

Montemarano

Salerno (Pastena)

Senerchia

Serino (Sorg. Pelosi)

Serino (Sorg. Urcioli)

Torella dei Lombardi

Le 15 stazioni selezionate (Fig. 4.1) sono state ubicate e georeferenziate in UTM33,


Datum ED50, (vedi anche Bollettino Ufficiale della Regione Campania n. 9 del 7 febbraio
2005).
I dati annui relativi alle suddette stazioni sono sintetizzati in Tab. 4.1
Linterpolazione dei dati medi relativi al periodo 1980-1999 tramite isoiete ha
consentito di valutare la lama dacqua media annua. Linterpolazione stata effettuata
secondo una delle tecniche pi diffuse per la modellazione spaziale delle variabili
climatiche (Kriging) utilizzando il Software Surfer (Fig. 4.2).

__________________________________________________________
Memorie Illustrative della Carta Idrogeologica del Parco Regionale dei Monti Picentini (Campania)

TORELLA DEI LOMBARDI


AVELLINO (Genio Civile)

4525000

4530000

4535000

CORNIELLO et al. (2008) Memorie Illustrative della Carta Idrogeologica del Parco ..
_________________________________________________________________________________________

MONTEMARANO

SERINO (Sorg. Pelosi)


SERINO (Sorg. Urcioli)

4520000

MONTELLA

4515000

CAPOSELE (Acquedotto Pugliese)

4510000

BARONISSI
SENERCHIA

ACERNO

4505000

GIFFONI VALLEPIANA

CAMPAGNA

SALERNO (Pastena)
4500000

CONTURSI

4495000

EBOLI

480000

485000

490000

495000

500000

505000

510000

515000

520000

525000

Fig. 4.1 Ubicazione delle stazioni pluviometriche

Quota
Stazione
Acerno
Avellino (Genio Civile)
Baronissi
Campagna
Caposele (Acquedotto Pugliese)
Contursi
Eboli
Giffoni Vallepiana
Montella
Montemarano
Salerno (Pastena)
Senerchia
Serino (Sorg. Pelosi)
Serino (Sorg. Urcioli)
Torella dei Lombardi

m s.l.m. UTM33 - ED50


725 210,3
163,6
383 130,0 104,0
220 147,7 139,0
300 109,1
57,6
426 191,0 132,1
97 206,1 141,4
173 134,4
90,8
198 165,5 117,1
500 103,5
77,5
821 213,9 143,3
30 174,2 132,1
600 198,6 124,2
374 174,2 107,3
351 133,7
78,9
652 172,9 128,1

Media annua
mm
1606,8
1175,5
1372,0
778,0
1346,3
1393,3
1106,4
1255,5
904,8
1554,1
1430,6
1398,3
1196,3
974,9
1270,6

Tab. 4.1 Precipitazioni medie annue relative al periodo 1980-1999.

__________________________________________________________
Memorie Illustrative della Carta Idrogeologica del Parco Regionale dei Monti Picentini (Campania)

36

37

TORELLA DEI LOMBARDI


AVELLINO (Genio Civile)

4525000

4530000

4535000

CORNIELLO et al. (2008) Memorie Illustrative della Carta Idrogeologica del Parco ..
_________________________________________________________________________________________

MONTEMARANO

SERINO (Sorg. Pelosi)


SERINO (Sorg. Urcioli)

4520000

MONTELLA

4515000

CAPOSELE (Acquedotto Pugliese)

4510000

BARONISSI
SENERCHIA

ACERNO

4505000

GIFFONI VALLEPIANA

CAMPAGNA

SALERNO (Pastena)
4500000

CONTURSI

4495000

EBOLI

480000

485000

490000

495000

500000

505000

510000

515000

520000

525000

Fig. 4.2 Isoiete medie annue in mm relative al periodo 1980-1999.

Dallosservazione delle isoiete annue si distingue un settore pi interno rispetto al


perimetro del Parco, orientato NW-SE con maggiori precipitazioni, che nellarea di Acerno
raggiungono quasi i 1900 mm/anno. Un altro settore di alto pluviometrico si individua in
corrispondenza dei rilievi del M.te Terminio, con valori che si attestano intorno ai 1500
mm/anno.
I valori pi bassi si registrano al di l dello spartiacque appenninico, con
recipitazioni annue inferiori ai 1000 mm/anno, e verso il Tirreno.
Infatti il dato pluviometrico globalmente poco correlato con la quota, mentre
sembra direttamente correlato alla distanza dal mar Tirreno e inversamente correlato
alla distanza dagli spartiacque principali.
Tutte le stazioni presentano una marcata ciclicit stagionale con distribuzione
unimodale con un periodo piovoso concentrato nel mese di dicembre (per qualche caso
in novembre), mentre i mesi pi secchi sono giugno e luglio.
Il grafico di Fig. 4.3 evidenzia landamento dei valori di precipitazione annue per
le varie stazioni. Per quelle stazioni che presentano la serie pi continua e completa di dati
(Avellino, Caposele, Giffoni Vallepiana, Salerno e Torella dei Lombardi) stato valutato il
trend. E evidente (Fig. 4.3) un trend discendente, particolarmente accentuato nel periodo
1980-1999.
E stato effettuato anche il confronto areale, su tutto il territorio del Parco dei
Picentini, della distribuzione delle precipitazioni medie annue nel periodo 1951-1979

__________________________________________________________
Memorie Illustrative della Carta Idrogeologica del Parco Regionale dei Monti Picentini (Campania)

CORNIELLO et al. (2008) Memorie Illustrative della Carta Idrogeologica del Parco ..
_________________________________________________________________________________________

A CERNO
A VELLINO (Genio Civile)
B A RONISSI
CA M P A GNA
CA P OSELE (A cquedo tto P ugliese)
CONTURSI
EB OLI
GIFFONI VA LLEP IA NA
M ONTELLA
M ONTEM A RA NO
SA LERNO (P astena)
SERINO (So rg. P elo si)
SERINO (So rg. Urcio li)
TORELLA DEI LOM B A RDI

3000

2500

2000

P (mm)

38

1500

1000

an
no
an 1 95
no 1
an 1 95
no 3
an 1 95
no 5
an 1 95
no 7
an 1 95
no 9
an 1 96
no 1
an 1 96
no 3
an 1 96
no 5
an 1 96
no 7
an 1 96
no 9
an 1 97
no 1
an 1 97
no 3
an 1 97
no 5
an 1 97
no 7
an 1 97
no 9
an 1 98
no 1
an 1 98
no 3
an 1 98
no 5
an 1 98
no 7
an 1 98
no 9
an 1 99
no 1
an 1 99
no 3
an 1 99
no 5
an 1 99
no 7
19
99

500

TORELLA DEI LOMBARDI


AVELLINO (Genio Civile)

4525000

4530000

4535000

Fig. 4.3 - Valori di precipitazione annua per il periodo 1951-1999.

MONTEMARANO

SERINO (Sorg. Pelosi)


SERINO (Sorg. Urcioli)

4520000

MONTELLA

4515000

CAPOSELE (Acquedotto Pugliese)

4510000

BARONISSI
SENERCHIA

ACERNO

4505000

GIFFONI VALLEPIANA

CAMPAGNA

SALERNO (Pastena)
4500000

CONTURSI

4495000

EBOLI

480000

485000

490000

495000

500000

505000

510000

515000

520000

525000

Fig. 4.4 Isoiete medie annue in mm relative al periodo 1951-1979.

__________________________________________________________
Memorie Illustrative della Carta Idrogeologica del Parco Regionale dei Monti Picentini (Campania)

CORNIELLO et al. (2008) Memorie Illustrative della Carta Idrogeologica del Parco ..
_________________________________________________________________________________________

39

(Fig. 4.4) rispetto alla distribuzione nel periodo 1980-1999 (Fig. 4.2). Si nota chiaramente
la diminuzione delle precipitazioni, particolarmente accentuata nel settore occidentale e
nelle aree pedemontane.
Il decremento delle aliquote di precipitazione tra il periodo 1951-1979 e 1980-1999
daltronde evidente in quanto la media, calcolata con il GIS sullinterpolazione di tutto il
territorio del Parco, passa da 1467 mm/anno a 1421 mm/anno con una diminuzione di
apporti del 3% (circa 30 Mm3/anno).
Tale decremento registrato a partire dagli anni 80 in accordo con quanto indicato
in DUCCI & TRANFAGLIA (2008).

4.2. Evapotraspirazione
Per valutare laliquota di Evapotraspirazione reale stato utilizzato il metodo
suggerito dalla FAO (ALLEN et al., 1998), in cui l'ETm si calcola come:
ETm = Kc * ET0 con Kc coefficiente colturale ed ET0 = evapotraspirazione di riferimento,
in mm.
Il metodo utilizzato per la stima dellevapotraspirazione di riferimento il modello
di Penman-Monteith (ALLEN et al., 1998):

dove:
= pendenza della curva pressione vapore (kPa C-1);
= costante psicrometrica (kPa C-1),
T = temperatura dell'aria (C);
u = velocit del vento a 2 m di altezza dal suolo (m s-1);
es = pressione di vapore saturo dell'aria (kPa);
ea = pressione di vapore reale dell'aria (kPa).
G = densit di flusso di calore concernente il suolo [MJ m-2 day-1],
Rn = radiazione netta alla superficie della vegetazione [MJ m-2 day-1],
Levapotraspirazione media di riferimento (ET0) simula in sostanza il
comportamento di qualsiasi tipo di coltura in qualunque condizione di rifornimento idrico,
purch siano noti i valori dei parametri di resistenza.
Come ET0 relativa allintero territorio del Parco sono stati utilizzati i dati pubblicati
e forniti in formato digitale in PERINI et al. (2007) per lintero territorio italiano, con
cadenza decadica, poi accorpati per mese.
I valori mensili dell'evapotraspirazione colturale (ETc) sono stati quindi calcolati
applicando i coefficienti colturali (Kc) ai valori di ET0 determinati col metodo PenmanMonteith.
ETcm = Kcm ET0m
I coefficienti culturali Kc per i vari mesi (m da gennaio a dicembre), riportati in
tabella 4.2, sono stati ricavati sulla base delle varie colture (CLC Corine Land Cover)

__________________________________________________________
Memorie Illustrative della Carta Idrogeologica del Parco Regionale dei Monti Picentini (Campania)

40

CORNIELLO et al. (2008) Memorie Illustrative della Carta Idrogeologica del Parco ..
_________________________________________________________________________________________

individuate nella Carta dellUso del suolo redatta nellambito di questa stessa
convenzione.
CLC

DESCRIZIONE

Kc
gen
0,00

Kc
feb
0,00

Kc
mar
0,00

Kc
apr
0,00

Kc
mag
0,00

Kc
giu
0,00

Kc
lug
0,00

Kc
ago
0,00

Kc
set
0,00

Kc
ott
0,00

Kc
nov
0,00

Kc
dic
0,00

1111

Tessuto residenziale compatto e denso

1112

Tessuto residenziale rado

0,18

0,18

0,24

0,24

0,31

0,31

0,31

0,31

0,31

0,18

0,18

0,18

1121

Tessuto residenziale rado e nucleiforme

0,18

0,18

0,24

0,24

0,31

0,31

0,31

0,31

0,31

0,18

0,18

0,18

1122

Fabbricati rurali

0,18

0,18

0,24

0,24

0,31

0,31

0,31

0,31

0,31

0,18

0,18

0,18

122

Reti ed aree infrastrutturali stradali e ferroviarie

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

1211

Insediamenti industriali, artigianali, commerciali e ann.

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

1212

Insediamento di grandi impianti di servizi

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

1221

Reti stradali e spazi accessori

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

131

Aree estrattive

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

132

Discariche e depositi di rottami

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

1321

Discariche

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

133

Cantieri

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

141

Aree verdi urbane

0,90

0,90

0,85

0,85

0,85

0,85

0,85

0,85

0,85

0,85

0,85

0,85

1421

Aree ricreative e sportive

0,18

0,18

0,24

0,24

0,31

0,31

0,31

0,31

0,31

0,18

0,18

0,18

143

Cimiteri

0,90

0,90

0,85

0,85

0,85

0,85

0,85

0,85

0,85

0,85

0,85

0,85

2111

Seminativi in aree non irrigue

0,65

1,15

1,15

1,15

0,25

0,25

0,25

0,25

0,30

0,50

0,55

0,65

2112

Prati artificiali

0,70

0,65

0,65

0,40

0,60

0,90

1,10

0,80

0,70

0,70

0,70

0,70

2124

Coltura in serra

0,70

0,65

0,65

0,40

0,60

0,90

1,10

0,80

0,70

0,70

0,70

0,70

221

Vigneti

0,20

0,20

0,20

0,45

0,60

0,70

0,70

0,70

0,70

0,60

0,20

0,20

222

Frutteti e frutti minori

0,42

0,50

0,80

0,80

0,90

1,00

1,00

1,00

0,95

0,80

0,80

0,55

223

Oliveti

0,50

0,50

0,50

0,50

0,50

0,50

0,50

0,50

0,50

0,50

0,50

0,50

224

Noccioleti

0,50

0,50

0,60

0,70

0,90

1,00

1,00

1,00

0,80

0,70

0,60

0,50

225

Noce

0,50

0,50

0,60

0,70

0,90

1,00

1,00

1,00

0,80

0,70

0,60

0,50

231

Prati stabili

0,20

0,20

0,39

0,69

0,84

0,96

1,02

0,97

0,77

0,51

0,20

0,20

241

Colture temporanee associate a colture permanenti

1,10

1,10

1,10

1,10

1,10

1,10

1,10

1,10

1,10

1,10

1,10

1,10

2411

Colture temporanee associate all'olivo

1,10

1,10

1,10

1,10

1,10

1,10

1,10

1,10

1,10

1,10

1,10

1,10

2412

Colture temporanee associate al vigneto

1,10

1,10

1,10

1,10

1,10

1,10

1,10

1,10

1,10

1,10

1,10

1,10

2413

Colture temporanee associate ad altre colture perm.

1,10

1,10

1,10

1,10

1,10

1,10

1,10

1,10

1,10

1,10

1,10

1,10

242

Sistemi colturali particellari e complessi

1,10

1,10

1,10

1,10

1,10

1,10

1,10

1,10

1,10

1,10

1,10

1,10

244

Aree agroforestali

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

3111

Boschi di latifoglie

1,00

1,00

1,00

1,00

1,00

1,00

1,00

1,00

1,00

1,00

1,00

1,00

31111

Boschi a prevalenza di faggio

0,20

0,20

0,27

0,45

0,95

1,00

1,00

0,80

0,50

0,20

0,20

0,20

31112

Boschi a prevalenza di castagno

0,20

0,20

0,27

0,45

0,95

1,00

1,00

0,80

0,50

0,20

0,20

0,20

31113

Querco-carpineti

0,20

0,20

0,27

0,45

0,95

1,00

1,00

0,80

0,50

0,20

0,20

0,20

31114

Acero tiglio frassineti (bosco di invasione)

0,20

0,20

0,27

0,45

0,95

1,00

1,00

0,80

0,50

0,20

0,20

0,20

31115

Boschi a prevalenza di cerro

0,20

0,20

0,27

0,45

0,95

1,00

1,00

0,80

0,50

0,20

0,20

0,20

31117

Boschi a prevalenza di carpino orientalis

0,20

0,20

0,27

0,45

0,95

1,00

1,00

0,80

0,50

0,20

0,20

0,20

31118

Boschi a prevalenza di leccio

0,20

0,20

0,27

0,45

0,95

1,00

1,00

0,80

0,50

0,20

0,20

0,20

3112

Arboricoltura con essenze forestali di latifoglie

1,00

1,00

1,00

1,00

1,00

1,00

1,00

1,00

1,00

1,00

1,00

1,00

31121

Pioppeti, saliceti, eucalitteti ecc. anche in form. miste

0,20

0,20

0,27

0,45

0,95

1,00

1,00

0,80

0,50

0,20

0,20

0,20

31122

Sugherete

0,20

0,20

0,27

0,45

0,95

1,00

1,00

0,80

0,50

0,20

0,20

0,20

31123

Castagneti da frutto

0,20

0,20

0,27

0,45

0,95

1,00

1,00

0,80

0,50

0,20

0,20

0,20

31124

Altro (arboricoltura da legno latifoglie)

0,20

0,20

0,27

0,45

0,95

1,00

1,00

0,80

0,50

0,20

0,20

0,20

3121

Boschi di conifere

0,60

0,60

0,60

0,60

0,60

0,60

0,60

0,60

0,60

0,60

0,60

0,60

3122

Arboricoltura con essenze forestali di conifere

0,60

0,60

0,60

0,60

0,60

0,60

0,60

0,60

0,60

0,60

0,60

0,60

3123

Boschi misti di conifere e latifoglie

0,80

0,80

0,80

0,80

0,80

0,80

0,80

0,80

0,80

0,80

0,80

0,80

3124

Conifere mediterranee

0,60

0,60

0,60

0,60

0,60

0,60

0,60

0,60

0,60

0,60

0,60

0,60

314

Formazioni ripariali

0,20

0,20

0,20

0,20

0,20

0,20

0,20

0,20

0,20

0,20

0,20

0,20

321

Aree a pascolo naturale

0,20

0,20

0,20

0,20

0,20

0,20

0,20

0,20

0,20

0,20

0,20

0,20

3221

Cespuglieti ed arbusteti

0,20

0,20

0,20

0,20

0,20

0,20

0,20

0,20

0,20

0,20

0,20

0,20

3222

Formazioni di ripa non arboree

0,20

0,20

0,20

0,20

0,20

0,20

0,20

0,20

0,20

0,20

0,20

0,20

3223

Formazioni di ripa arboree

0,20

0,20

0,20

0,20

0,20

0,20

0,20

0,20

0,20

0,20

0,20

0,20

323

Aree a vegetazione schlerofilla

0,90

0,90

0,85

0,85

0,85

0,85

0,85

0,85

0,85

0,85

0,85

0,85

3232

Gariga

0,90

0,90

0,85

0,85

0,85

0,85

0,85

0,85

0,85

0,85

0,85

0,85

3241

Aree a ricolonizzazione naturale

0,90

0,90

0,85

0,85

0,85

0,85

0,85

0,85

0,85

0,85

0,85

0,85

3242

Aree a ricolonizzazione artificiale

0,90

0,90

0,85

0,85

0,85

0,85

0,85

0,85

0,85

0,85

0,85

0,85

332

Pareti rocciose e falesie

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

333

Aree con vegetazione rada

0,70

0,65

0,60

0,50

0,26

0,22

0,20

0,22

0,45

0,55

0,65

0,70

411

Paludi interne

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

__________________________________________________________
Memorie Illustrative della Carta Idrogeologica del Parco Regionale dei Monti Picentini (Campania)

41

CORNIELLO et al. (2008) Memorie Illustrative della Carta Idrogeologica del Parco ..
_________________________________________________________________________________________

5122

Bacini artificiali

1,00

1,00

1,00

1,00

1,00

1,00

1,00

1,00

1,00

1,00

1,00

Tab 4.2 Kc (Crop Coefficient) assegnati alle varie colture per i diversi mesi.

La riserva idrica utile del suolo (AWC) stata stimata valutandone in 70 mm la


conseguente altezza dacqua massima disponibile (PERINI et al., 2004; 2007).
Il calcolo del bilancio idrico dei suoli stato effettuato in ambiente GIS con un
programma iterativo messo a punto dalla scrivente, a partire dai dati medi dal mese di
marzo, mese di morbida, in cui si ritiene che la riserva idrica del suolo sia pari allAWC.
Layers disponibili in formato raster con pixel di 30 m x 30 m:
Pm, ETcm e AWC.
Sia i dati di Pm che di ETcm sono dati medi mensili del periodo 1980-1999.
Da m=3 (marzo) a m =2 (febbraio)
RISERVA (rm)
VARIAZIONE RISERVA (drm)

r di
marzo=AWC
drm=if((Pm- ETcm )(AWC-rm),AWC-rm,if(-(PmETcm )<rm,Pm- ETcm ,-rm))
rm=rm-1+drm-1

EVAPOTRASPIRAZIONE
REALE (Erm)

Erm=if((Pm+rm- ETcm )0, ETcm ,Pm+rm)

ECCEDENZE ( exm)

exm=if(Pm-Erm-(drm)>0,Pm-Erm-(drm),0)

DEFICIT (dfm)

dfm=if( ETcm Erm, ETcm -Erm,0)

Questo calcolo ha consentito di valutare mese per mese lEvapotraspirazione reale


(Erm), ma anche di conoscere le eccedenze (exm), e cio le differenze tra le precipitazioni e
levapotraspirazione reale, e il deficit (dfm), che si ha laddove levapotraspirazione reale
(Erm) minore di quella potenziale (ETcm) e cio la somma delle precipitazioni (Pm) per il
periodo considerato e della riserva di acqua (rm) non riesce a soddisfare il bisogno
evapotraspirativo delle colture. Tale deficit si ha nei mesi da giugno a agosto, mentre le
eccedenze si registrano prevalentemente nei mesi invernali. Bisogna sottolineare che, a
causa dellarticolazione del territorio, in alcuni mesi si hanno contemporaneamente
eccedenze in alcune settori e deficit in altri settori del territorio del Parco.
Il dato di evapotraspirazione reale cos calcolato per ogni mese stato sommato per
ottenere levapotraspirazione reale media annua, che si attesta sui 577 mm/anno a fronte di
1421 mm/anno di precipitazioni (dati mediati su tutto il territorio con il GIS).

4.3. Ruscellamento e Infiltrazione


I valori sono di Er calcolati stati sottratti al layer della pluviometria ottenendo la
carta del Deflusso Idrico Globale: D=P-Er. Tale elaborato ha presentato una quasi totale
coincidenza (differenze generalmente minori dell 1 %) con lelaborato ottenuto sommando

__________________________________________________________
Memorie Illustrative della Carta Idrogeologica del Parco Regionale dei Monti Picentini (Campania)

1,00

CORNIELLO et al. (2008) Memorie Illustrative della Carta Idrogeologica del Parco ..
_________________________________________________________________________________________

42

le eccedenze exm di ogni mese. Ci a testimonianza della validit dei calcoli effettuati nel
bilancio idrico del suolo.
Dal deflusso idrico globale si pu risalire alle aliquote di infiltrazione e
ruscellamento empiricamente mediante i c.i.p. (o CIP, coefficienti di infiltrazione
potenziale) = I/D, che variano in funzione della litologia affiorante (CELICO, 1988). Per
questo alla Carta Idrogeologica sono state aggiunte le aree urbanizzate dalla Carta di uso
del suolo, ove il tasso di infiltrazione nullo nellurbanizzato denso e scarso
nellurbanizzato rado (Fig. 4.5).

Fig. 4.5 Schema Idrogeologico con aggiunte le aree urbanizzate (i numeri si riferiscono ai
complessi di Tab. 4.3).

La carta idrogeologica stata quindi riclassificata secondo la tabella 4.3.


I valori di infiltrazione risultanti variano tra gli 85 e i 1490 mm/anno, con i valori
pi elevati sui massicci carbonatici (vedi sintesi dei principali Corpi idrici sotterranei in
Tab. 4.4). I valori risultano notevolmente pi bassi rispetto a quelli valutati per gli anni
precedenti, specialmente per alcune strutture come il Terminio (CALCATERRA et al. , 1994).
Il valore medio per tutta larea del Parco di 775 mm/anno, corrispondente ad una ricarica
media di circa 500 Mm3/anno.
Tutti i calcoli del bilancio idrogeologico sono stati eseguiti pixel per pixel sugli
elaborati in formato raster (con pixel di 30 m x 30 m per un totale di oltre 10 milioni di
pixels). I dati di P, Er ed I riportati nel testo sono dati medi; eventuali calcoli effettuati con

__________________________________________________________
Memorie Illustrative della Carta Idrogeologica del Parco Regionale dei Monti Picentini (Campania)

CORNIELLO et al. (2008) Memorie Illustrative della Carta Idrogeologica del Parco ..
_________________________________________________________________________________________

43

questi dati potrebbero presentare delle lievi differenze numeriche dovute alla minore
accuratezza del dato.
Il limite di tali dati, sia pure fortemente indicativi delle aliquote delle risorsa idrica
sotterranea del Parco Regionale dei Monti Picentini, risiede nella mancata valutazione degli
interscambi idrici sia tra i vari Corpi Idrici Sotterranei interni al parco, sia con gli acquiferi
soggiacenti i territori esterni al Parco. Le considerazioni fin qui effettuate andrebbero
infatti integrate con analoghe valutazioni fatte per i Corpi Idrici Sotterranei adiacenti,
anche se il calcolo dei travasi presenta sempre degli ampi margini di incertezza. I dati
inoltre andrebbero verificati anche sulla scorta delle uscite naturali ed antropiche dal
sistema (emungimenti, portate delle sorgenti, etc.).

Complessi idrogeologici
Complesso alluvionale: ghiaie e sabbie poligeniche alluvionali; sabbie e
1
limi associati a ghiaie delle conche in tramontane.
Complesso detritco-eluviale: depositi detritici e detritico-conglomeratici,
sciolti o debolmente cementati; depositi eluviali e colluviali, di origine
2
detritica e piroclastica, dei pianori in aree carbonatiche.
Complesso piroclastico:depositi vulcanici (flegrei e/o vesuviani) da
3
incoerenti a litoidi.
Complesso conglomeratici: conglomerati poligenici pi o meno
cementati, localmente ben stratificati, con livelli di sabbie e peliti, di
4
arenarie, di argille e di calcareniti.
Complesso arenaceo-argilloso-marnoso: arenarie scarsamente
cementate, con intercalati livelli argilloso-marnosi, argilloso-sabbiosi e
5
conglomeratici
Complesso calcareo-marnoso-argilloso: marne e calcari-marnosi con
sottili intercalazioni calciotorbiditiche, calcareniti e talora calciotorbiditi con
6
liste e noduli di selce.
Complesso argilloso: argille varicolori con intercalazioni di calcareniti, di
7
calcilutiti e marne.
Complesso calcareo: calcari prevalenti, calcari detritici, calcareniti, calcari
8
dolomitici (a luoghi con una copertura piroclastica di limitato spessore).
Complesso calcareo-dolomitico: calcari, calcari dolomitici talora con
9
intercalazioni di selci e marne.
Complesso dolomitico superiore: dolomie in strati e banchi con
intercalazioni di calcari dolomitici e, talora, di livelli argillosi; in talune zone
10
sono presenti anche dolomie bituminose.
Complesso marnoso-calcareo: calcari marnosi, marne ed argille in sottili
11
alternanze.
Complesso dolomitico inferiore: dolomie massicce o mal stratificate con
12
lenti di argilla e straterelli di selce.
Complesso calcareo-silico-marnoso: diaspri, calcari marnosi e selciferi,
13a
calcari e dolomie con liste e noduli di selce.
13b Complesso calcareo-silico-marnoso: arenarie e calcari marnosi
13c Complesso calcareo-silico-marnoso: calcari e dolomie di M. Croce Auct.
Urbanizzato: tessuto residenziale compatto e denso; reti ed aree
URB1 infrastrutturali stradali e ferroviarie; insediamenti industriali, artigianali,
commerciali e di grandi impianti di servizi.
Urbanizzato discontinuo: tessuto residenziale rado; tessuto residenziale
URB2
rado e nucleiforme; fabbricati rurali

__________________________________________________________
Memorie Illustrative della Carta Idrogeologica del Parco Regionale dei Monti Picentini (Campania)

CIP
0,70
0,70
0,60
0,60

0,40

0,30
0,20
0,90
0,80
0,70
0,35
0,70
0,35
0,30
0,40
0,00
0,20

CORNIELLO et al. (2008) Memorie Illustrative della Carta Idrogeologica del Parco ..
_________________________________________________________________________________________

Tab.4.3 Coefficienti di Infiltrazione Potenziale attribuiti ai Complessi Idrogeologici affioranti,


come definiti sulla Carta Idrogeologica, e alle aree urbanizzate.

__________________________________________________________
Memorie Illustrative della Carta Idrogeologica del Parco Regionale dei Monti Picentini (Campania)

44

CORNIELLO et al. (2008) Memorie Illustrative della Carta Idrogeologica del Parco ..
_________________________________________________________________________________________

Corpi Idrici Sotterranei


Significativi Carbonatici

Area
(ricadente

mm

Mm3/a

l/s

45

nel Parco)

Km2
Monti Polveracchio-Raione

93,8

909

85,3

2704

Monti Accellica-Licinini-Mai

165,4

746

123,4

3914

Monti Terminio-Tuoro

104,6

874

91,4

2900

Monte Cervialto

117,9

1014

119,6

3793

Tab. 4.4 Infiltrazione media annua in mm, in Mm3/a e in l/s relativa al periodo 1980 -1999 (i
Corpi Idrici Sotterranei sono quelli identificati in SOGESID, 2007).

__________________________________________________________
Memorie Illustrative della Carta Idrogeologica del Parco Regionale dei Monti Picentini (Campania)

CORNIELLO et al. (2008) Memorie Illustrative della Carta Idrogeologica del Parco ..
_________________________________________________________________________________________

46

Riferimenti bibliografici

AA.VV. (1988) - Proposta di normativa per listituzione delle fasce di rispetto delle opere
di captazione delle acque sotterranee. Ed. Geo-Graph, Segrate (Milano).
ALLEN R.G., PEREIRA L.S., RAES D., SMITH M. (1998). Crop evapotranspiration:
guidelines for computing crop water requirements. FAO Irrigation and Drainage
Papers 56, 290 pp., ISBN 92-5-104219-5
ALLER L., BENNET T., LEHR J.H., PETTY R.J., HACKETT G. (1987) DRASTIC: a
standardized system for evaluating groundwater potential using hydrogeological
settings. NWWA/EPA SER., EPA 600/2-87-035, pag. 455, (1987).
ALLOCCA (2004) Analisi sperimentale dei meccanismi di interazione tra acque
sotterranee e contaminanti microbici in idrostrutture carbonatiche dellItalia
Meridionale. Tesi di Dottorato in Geologia Applicata ed Ambientale, Facolt di
Scienze MM. FF. NN., Universit degli Studi di Napoli Federico II, Napoli.
AQUINO S. & AQUINO A. (2007) Analisi della qualit ambientale dei bacini endoreici del
Dragone e del Laceno e la loro influenza sulle risorse idriche sotterranee dei
massicci carbonatici dei Monti Terminio e Cervialto (Parco Regionale dei Monti
Picentini). Atti del I Conv. Reg. di Speleologia Campania Speleologica, Oliveto
Citra, Salerno.
AQUINO S. & GIULIVO I. (2002) La Piana del Dragone: un lembo di territorio da
proteggere. Irpinia Illustrata - Anno II n. 2, 2002.
AQUINO S. (1997) Osservazioni idrogeologiche e stato di degrado del reticolo
idrografico del comprensorio ubicato a sud-ovest del centro urbano di Avellino
(Torrente Rigatore - Rio Fenestrelle - Vallone Iemale). Economia Irpina, n.1-2/97,
Avellino.
AQUINO S. (1999) Rete di monitoraggio per la valutazione e la salvaguardia delle risorse
idriche dellacquifero carbonatico del Terminio - Tuoro (Irpinia). Economia Irpina,
n. 2/99, Avellino.
AQUINO S. (1999) Riflessioni sul degrado ambientale del fiume Calore - Campania.
Economia Irpina, N 3-4/2000, Avellino.
AQUINO S. (2001) Protezione e gestione delle risorse idriche del massiccio carbonatico
del Terminio-Tuoro (Irpinia) mediante lanalisi dei dati meteoclimatici acquisiti da
rete di monitoraggio. Atti della Tavola Rotonda Acque del Terzo Millennio,
Castellana Grotte (BA), 31 Marzo 2001.
AQUINO S. (2002) Il fiume Sabato: analisi idrogeologica, degrado ambientale e interventi
di risanamento. Economia Irpina Anno XL , n. 3/4 - 2002.
AQUINO S. (2004) Il problema delle acque in Irpinia. Economia Irpina - Anno XLII nn.
1/2, 2004.
AQUINO S. (2005) Protezione da rischi di inquinamento e sovrasfruttamento delle risorse
idriche del Parco Regionale dei Monti Picentini mediante lanalisi dei dati
meteoclimatici, idrogeologici ed ambientali acquisiti in tempo reale: lesempio del
Monte Terminio-Tuoro. Atti 1 Assemblea Nazionale dei Parchi Regionali Italiani Castano Primo (Mi), 22 - 24 Aprile 2005.
AQUINO S., ALLOCCA V., ESPOSITO L., CELICO P. (2006) - Risorse idriche della Provincia di
Avellino (Appennino meridionale, Italia). Arti Grafiche Cinque srl Avellino.

__________________________________________________________
Memorie Illustrative della Carta Idrogeologica del Parco Regionale dei Monti Picentini (Campania)

CORNIELLO et al. (2008) Memorie Illustrative della Carta Idrogeologica del Parco ..
_________________________________________________________________________________________

47

AQUINO S., ESPOSITO L., BRUNO R., PANZA R. (2006) Analisi geoambientale sulle acque
del torrente Fenestrelle-Rigatore (Avellino-Campania). In corso di stampa su: Italian
Jurnal of Engineering Geology and Environment.
AQUINO S., ESPOSITO V., AQUINO A.M., FABBROCINO S. (2001) Idrogeologia del
massiccio carbonatico del Terminio-Tuoro (Campania). Atti Programma Operativo
Multiregionale 940026/l/1, Febbraio 2001.
AUTORIT DI BACINO DEI FIUMI LIRI-GARIGLIANO E VOLTURNO (1996) Studi propedeutici
finalizzati alla redazione del Piano di Bacino del fiume Volturno - Ottimizzazione
delle risorse idriche del Bacino del F. Volturno. Autorit di Bacino dei fiumi LiriGarigliano e Volturno, 1996, Napoli.
AUTORIT DI BACINO DEL SARNO (2003) Cartografia geologica in scala 1:10.000.
Progetto CARG. Tipografia Zaccaria, Napoli - Autorit di Bacino Regionale del
Sarno, Regione Campania.
AUTORIT DI BACINO DEL SARNO (2004): Piano Stralcio di Tutela delle Acque (art. 17 L.
183/89, L.R. 9/84, D. Lgs. 152/99 e s.i.m.).
BARBERI G. & ZANZUCCHI G. (1967) Osservazioni preliminari sul flysch nellAlta Valle
del Sele. Ateneo Parmense Acta Naturalia, 3, Parma.
BELLUCCI F., BRANCACCIO L., CELICO P., CINQUE P., GIULIVO I., SANTO A., TESCIONE M.
(1983) Levoluzione geomorfologica, carsismo e idrogeologia della grotta del
Caliendo (Campania). Le Grotte dItalia, Bologna (4), XI, pagg. 371-385.
BELLUCCI F., CAPASSO G., CELICO P., DELLAVERSANA L., GIULIVO I., SANTO A., TESCIONE
M. (1982) Il significato della grotta del Sambuco nellidrogeologia del Monte
Terminio (AV). Notiziario Club Alpino Italiano, Napoli, Anno XXXVI, N. 1, pagg.
80-88.
BONARDI G., DARGENIO B., PERRONE V. (1988) Carta geologica dellAppennino
Meridionale (1:250.000). Atti del Congr. Soc. Geol. dIt., 13-17 settembre 1998,
Sorrento (Napoli). Mem. Soc. Geol. It., Vol. 41, Roma.
BUDETTA P. & DE RISO R. (1982) Studio idrogeologico delle sorgenti di Acerno (M.
Picentini). Mem. e Note Ist. Geol. Appl., 16, Napoli.
BUDETTA P., CELICO P., CORNIELLO A., DE RISO R., DUCCI D., NICOTERA P. (1994) Carta
idrogeologica della Campania 1:200.000. IV Conv. Inter. di Geoing. Difesa e
valorizzazione del suolo e degli acquiferi, Torino, 10-11 marzo 1994, pagg. 565586.
BUDETTA P., CELICO P., CORNIELLO A., DE RISO R., DUCCI D., NICOTERA P., NOTA
DELOGIO E. (1988) Carta idrogeologica del F. 186 (S. Angelo dei Lombardi) Memoria Illustrativa. Mem. Soc. Geol. It., Vol. XLI (2), pagg. 1029-1038.
CALCATERRA D., DE RISO R., DUCCI D., SANTO A. (1994) Aspetti geomeccanici ed
idrogeologici nel settore sud-orientale del Monte Terminio (Appennino meridionale).
Geologica Romana, 30, pagg. 53-66, Roma, 1994.
CALCATERRA D., DE RISO R., DUCCI D., SANTO A., AQUINO S. (1994) Analisi
dellidrodinamica di mezzi carsici mediante uso integrato di dati: un esempio nel
settore SE del Monte Terminio (Appennino meridionale). Atti del IV Convegno
Internazionale di Geoingegneria Difesa e Valorizzazione del suolo e degli
Acquiferi. Torino, 10-11 marzo 1994.
CAPALDI G., CINQUE A., ROMANO P. (1988) Ricostruzione di sequenze morfoevolutive nei
Picentini meridionali (Campania, Appennino Meridionale). Suppl. Geogr. Fis.
Dinam. Quat., Vol. I.

__________________________________________________________
Memorie Illustrative della Carta Idrogeologica del Parco Regionale dei Monti Picentini (Campania)

CORNIELLO et al. (2008) Memorie Illustrative della Carta Idrogeologica del Parco ..
_________________________________________________________________________________________

48

CASSA PER IL MEZZOGIORNO - CASMEZ (1978) Utilizzazione degli schemi idrici


intersettoriali del Lazio meridionale, Tronto, Abruzzo, Molise e Campania. Indagini
preliminari conoscitive delle risorse idriche dellarea di intervento del Progetto
Speciale n. 29. Studio inedito, Cassa per il Mezzogiorno, Roma (1978).
CELICO F. & AQUINO S. (1999) Studio idrogeologico della Comunit Montana del
Partenio (Campania). Geologia Tecnica & Ambientale, 2/99, Roma.
CELICO F. & MATTIA C. (2002) Analisi degli effetti indotti dal sisma del 23/11/1980 sugli
equilibri idrogeologici della sorgente Sanit (Campania), mediante simulazione
ragionata delle dinamiche di ricarica e di esaurimento. Quaderni di Geologia
Applicata, 1/2002, 9.1.
CELICO F. & NACLERIO G. (2005) Verification of a DRASTIC-based method for limestone
aquifers. Water International, Vol. 30, N. 4, pagg. 530-537, December, 2005.
CELICO F. & PISCOPO V. (1995) Idrodinamica sotterranea e vulnerabilit
allinquinamento delle piane del Sarno e del Solofrana (Campania). Quaderni di
Geologia Applicata, 2, pagg. 407- 414, Pitagora Editrice Bologna.
CELICO F., CELICO P., AQUINO S. (1994) Vulnerabilit allinquinamento dellacquifero
carbonatico del Terminio-Tuoro (Campania). Atti del IV Convegno Internazionale di
Geoingegneria Difesa e Valorizzazione del Suolo e degli Acquiferi. Vol. 2, pagg.
385-394. Torino, 10-11 marzo.
CELICO F., CELICO P., DE VITA P., PISCOPO V. (2001) Groundwater flow and protection in
the Southern Appenines. Hydrogeologe, 4, pagg. 39-47.
CELICO F., PISCOPO V., DANIELE L. (1995) Gli acquiferi del Sarnese (Campania):
vulnerabilit allinquinamento di una realt idrogeologica complessa. Quad. Geol.
Appl., 1/95, Suppl. 3, 3.153-3.161.
CELICO P. & CIVITA M. (1976) Sulla tettonica del massiccio del Cervialto (Campania) e
le implicazioni idrogeologiche ad essa connesse. Boll. Soc. Natur., Vol. 85, Napoli.
CELICO P. & RUSSO D. (1981) Studi idrogeologici sulla Piana del Dragone (Avellino).
Boll. Soc. Natur., Napoli, XC, pagg. 37-50.
CELICO P. (1978) Schema idrogeologico dellAppennino carbonatico centro-meridionale.
Mem. e Note Ist. Geol. Appl., Napoli, 14, pagg. 1 - 97.
CELICO P. (1979) Considerazioni sullidrogeologia di alcune zone dellItalia centromeridionale alla luce dei risultati di recenti indagini geognostiche. Mem. e Note Ist.
Geol. Appl., Vol. XV, Cap. I, Napoli, pagg. 1- 43.
CELICO P. (1981) Prima interpretazione degli effetti del terremoto del 23 novembre 1980
sul regime delle principali sorgenti dellIrpinia (Campania). Rend. Acc. Scienze Fis.
e Matem., Napoli, Serie IV, Vol. XLVIII, anno CXX, pagg. 532-563.
CELICO P. (1981) Relazioni tra idrodinamica sotterranea e terremoti in Irpinia
(Campania). Rend. Soc. Geol. It., 4, pagg. 103 - 108.
CELICO P. (1983) Idrogeologia dei massicci carbonatici, delle piane quaternarie e delle
aree vulcaniche dellItalia centro-meridionale (Marche e Lazio meridionale,
Abruzzo, Molise e Campania). Quaderni CASMEZ, 4/2, Roma.
CELICO P. (1983) Le risorse idriche sotterranee dellAppennino carbonatico centromeridionale. Idrotecnica, 1, pagg. 3 - 17.
CELICO P. (1988) Falda in rete sospese nel massiccio carbonatico del monte Terminio
(Campania) ed implicazioni idrogeologiche. LAppennino Meridionale, Napoli, p.
99-112.
CELICO P. (1988). Prospezioni Idrogeologiche Vol. II, 536 pp. Liguori Editore, Napoli.
CELICO P., CIVITA M., MACCHI A., NICOTERA P. (1977): Il sistema idrogeologico dei monti

__________________________________________________________
Memorie Illustrative della Carta Idrogeologica del Parco Regionale dei Monti Picentini (Campania)

CORNIELLO et al. (2008) Memorie Illustrative della Carta Idrogeologica del Parco ..
_________________________________________________________________________________________

49

calcareo-dolomitici di Salerno; idrodinamica, riserve globali e loro degradazione a


seguito dello scavo della galleria ferroviaria S. Lucia. Mem. e Note Ist. Geol. Appl.,
Napoli, 13, pagg. 1- 44.
CELICO P., DE GENNARO M., FERRERI M., GHIARA M. R., RUSSO D., STANZIONE D., ZENONE
F. (1980) Il margine orientale della Piana Campana: indagini idrogeologiche e
geochimiche. Period. di Mineralogia, 49, pagg. 241- 270.
CELICO P., DE GENNARO M., FERRERI M., GHIARA M. R., STANZIONE D. (1979a) Ricerche
geotermiche nellalta valle del fiume Sele (Salerno): indagini idrogeologiche,
strutturali e geochimiche. Atti del I Seminario Inform. Progetto Finalizzato
Energetica - Sottoprogetto Energia Geotermica, CNR, 18-21 dicembre, Roma,
pagg. 519 - 526.
CELICO P., DE GENNARO M., FERRERI M., GHIARA M. R., STANZIONE D., ZENONE F. (1979b)
La composizione chimica ed isotopica delle acque sotterranee dellalta valle del F.
Sele in relazione allidrodinamica delle falde. Mem. e Note Ist. Geol. Appl., Vol.
XV, Cap. IV, Napoli, pagg. 1- 40.
CELICO P., DE GENNARO M., GHIARA M. R., STANZIONE D. (1979c) Le sorgenti
termominerali della Valle del Sele: indagini strutturali, idrogeologiche e
geochimiche. Rend. Soc. It. Miner. e Petr., 35.
CELICO P., DE GENNARO M., GHIARA M. R., STANZIONE D. (1981) Variazioni
geochimiche nelle acque della valle del Sele dopo levento sismico del 23.11.80 in
Irpinia. Rend. Soc. It., 4, pagg. 137-139.
CELICO P., DE GENNARO, GHIARA M. R., NUNZIATA C., RAPOLLA A., STANZIONE D. (1982a)
Lineamenti geologici, idrogeologici e termici della Campania. In Contributo alla
conoscenza delle risorse geotermiche del territorio italiano. Progetto Finalizzato
Energetica - Sottoprogetto Energia Geotermica, CNR-PFE-RF13, Roma, p. 99109.
CELICO P., DE GENNARO, GHIARA M. R., STANZIONE D. (1988) Idrodinamica sotterranea
e idrogeochimica dellalta valle del Sele (Campania), in occasione del sisma del 23
novembre 1980. Atti dellIstituto di Ingegneria Civile dellUniversit degli Studi di
Salerno e del Dipartimento di Scienze della Terra dellUniversit degli Studi di
Napoli Federico II.
CELICO P., GUADAGNO F. M., LUISE G., TESCIONE M., VALLARIO A. (1987) Idrogeologia
del Monte Polveracchio - Monte Raione (Monti Picentini - Campania). Mem. Soc.
Geol. It., 37, pagg. 341- 362.
CELICO P., MANGANO F., MONACO L. (1982b) Prove di colorazione nel massiccio
carbonatico del Monte Terminio - Monte Tuoro (Avellino). Notiziario Club Alpino
Italiano, Napoli, anno XXXVI, N. 1, pagg. 73- 79.
CELICO P., MENNELLA A., PIRO M., STANZIONE D. (1991) Interscambi idrici sotterranei
nella valle del Solofrana (AV-SA). Atti del I Convegno Nazionale dei Giovani
Ricercatori in Geologia Applicata, 22-23 ottobre, Gargnano (BS). In Ricerca
Scientifica ed Educazione Permanente, Suppl. 93, Milano, pagg. 307- 316.
CIVITA M. & DI MAIO (1997) SINTACS: un sistema parametrico per la valutazione e la
cartografia della vulnerabilit degli acquiferi allinquinamento. Metodologia e
automatizzazione. Quaderni di Tecniche di Protezione Ambientale, n. 60. Pitagora
Editrice Bologna.
CIVITA M. (1967) Alcune osservazioni preliminari sulla tettonica del Massiccio del
Terminio-Tuoro (Irpinia). Boll. Soc. Nat. in Napoli, 75.

__________________________________________________________
Memorie Illustrative della Carta Idrogeologica del Parco Regionale dei Monti Picentini (Campania)

CORNIELLO et al. (2008) Memorie Illustrative della Carta Idrogeologica del Parco ..
_________________________________________________________________________________________

50

CIVITA M. (1969) Idrogeologia del Massiccio del Terminio-Tuoro (Campania). Mem. e


Note Ist. Geol. Appl., Napoli, 11, pag. 92.
CIVITA M. (1990) - Legenda unificata per le carte della vulnerabilit allinquinamento dei
corpi idrici sotterranei/Unified legend for the aquifer pollution vulnerability maps.
Quaderni di Tecniche di Protezione Ambientale, Sezione Protezione delle Acque
Sotterranee, Studi sulla vulnerabilit degli acquiferi, 1 (Appendice), Pitagora
Editrice, Bologna.
CIVITA M. (1994) Le carte della vulnerabilit degli acquiferi allinquinamento: Teoria &
pratica. Quaderni di Tecniche di Protezione Ambientale, n. 31. Pitagora Editrice
Bologna.
CIVITA M., DE RISO R., NICOTERA P. (1970) Sulle strutture alimentanti le sorgenti del F.
Sarno e le falde pedemontane nella parte sud-orientale della Conca Campana. Atti
1 Conv. Intern. Acque Sotterranee, Palermo, pagg. 166-189.
COCCO E., CRAVERO A., ORTOLANI F., PESCATORE T., RUSSO M., TORRE M., COPPOLA L.
(1974) Le unit Irpine nellarea a nord del monte Marzano, Appennino
meridionale. Mem. Soc. Geol. It., 13, pagg. 607-654, Roma.
COPPOLA L. & PESCATORE T. (1989) Lineamenti di neotettonica dei Monti del TerminioTuoro, Cervialto e Marzano (Appennino Meridionale). Boll. Soc. Geol. It., 108,
Roma.
COPPOLA L., COTECCHIA V., LATTANZIO M., SALVEMINI A., TADOLINI T., VENTRELLA N. A.
(1990) Il gruppo delle sorgenti di Cassano Irpino (Avellino - Italia Meridionale):
regime idrologico ed analisi strutturale del bacino di alimentazione. Geol. Appl. e
Idrog., Vol. XXIV, Bari.
CORNIELLO A. (1996) Lineamenti idrogeochimici dei principali massicci carbonatici
della Campania. Mem. Soc. Geol. It., 51, pagg. 333-342, Roma.
CORNIELLO A. (2008) Approfondimento delle conoscenze idrogeologiche in taluni settori
del bacino del F. Sarno. Autorit di Bacino del Sarno, Relazione inedita.
COTECCHIA V. & SALVEMINI A. (1981) Correlazione fra eventi sismici e variazioni di
portata alle sorgenti di Caposele e Cassano Irpino, con particolare riferimento al
sisma del 23 novembre 1980. Geol. Appl. e Idrog., 16, Bari.
COTECCHIA V., NUZZO G., SALVEMINI A., VENTRELLA N. A. (1986) Sanit Spring at
Caposele (Avellino, Southern Italy): hypotheses on flow-changes caused by 23
November, 1980 earthquake and boundary-barrier stabilty problems. Proc. Int.
Symp. on Engineering Geology Problems in Seismic Areas, Italian Group of IAEG,
Bari (I) pagg. 13-19 (II): pagg. 317-331.
COTECCHIA V., SALVEMINI A., VENTRELLA N. A. (1981) Interpretazione degli
abbassamenti territoriali indotti dal terremoto del 23 Novembre 1980 e correlazioni
con i danni osservati su talune strutture ingegneristiche dellarea epicentrale irpina.
Rivista Italiana di Geotecnica, N. 2. 1981 (Napoli).
DARGENIO B. (1966) Zone isopiche e faglie trascorrenti nellAppennino centromeridionale. Mem. Soc. Geol. It., 5, pagg. 279 - 299, Roma.
DARGENIO B. (1988) LAppennino campano-lucano. Vecchi e nuovi modelli geologici
tra gli anni sessanta e gli inizi degli anni ottanta. Atti del 74 Congr. Naz. Soc. Geol.
It. Sorrento (NA), 13-17 settembre.
DARGENIO B., PESCATORE T., SCANDONE P. (1973) Schema geologico dellAppennino
meridionale (Campania e Lucania). Atti Acc. Naz. Lincei, 183, Roma.
DE RISO R. & DUCCI D. (1992) Schema idrogeologico dellAlto Sarno (T. Solofrana Campania). Geologia Tecnica e Ambientale, 3/92, pagg. 29 - 38.

__________________________________________________________
Memorie Illustrative della Carta Idrogeologica del Parco Regionale dei Monti Picentini (Campania)

CORNIELLO et al. (2008) Memorie Illustrative della Carta Idrogeologica del Parco ..
_________________________________________________________________________________________

51

DOERFLINGER N. & ZWAHLEN F (1997) EPIK: a new method for outlining og protection
areas in karstic environment. In: Gunay G. Jonshon AI (EDS). International Symp.
on Karst Waters and Environmental Impacts. Antalya, Turkey, 1997. Balkema,
Rotterdam: pagg. 117 - 123 (1997).
DUCCI D., TRANFAGLIA G. (2007). The Effect of Climate Change on the Hydrogeological
Resources in Campania Region (Italy). In DRAGONI, W. (ed) Groundwater and
climatic changes. Geological Society, London, Special Publications, 288, 25-38,
doi:10.1144/SP288.3.
ESPOSITO L. (2001) Delimitazione ragionata delle aree di salvaguardia delle sorgenti
di Serino (Avellino - Italia). Geologia Tecnica & Ambientale, 1/2001, Roma.
ESPOSITO L., FABBROCINO S., AQUINO S. (2000) Idrodinamica sotterranea e potenzialit
idrica dellacquifero carbonatico del Terminio-Tuoro. Geologia Tecnica &
Ambientale, 4/2000, Roma.
FERRANTI L. & PAPPONE G. (1992) Nuovi dati sui rapporti tettonici tra i terreni
lagonegresi quelli della piattaforma carbonatica Campano-Lucana nei dintorni di
Campagna (Salerno Appennino meridionale). Rend. dellAccademia Sc. Fis. e
Mat., serie IV, Vol. LIX.
FERRANTI L. (1993) La grotta dello Scalandrone nel quadro dellassetto strutturale e
dellevoluzione morfologica del massiccio dellAccellica (Monti Picentini, Appennino
meridionale). Atti XVI Congr. Naz. Spel., 4.
FOSTER S.S.D. (1997) Fundamental concepts in aquifer vulnerability, pollution risk and
protection stratey. In: Van Duijevenboden W., Van Waegeningh H.G. (eds)
Vulnerability of soil and groundwater to pollutants, vol. 38. TNO Committee on
Hydrogeological Research, Proceedings and Information, The Hague, pagg. 69 - 86.
GALASSO M., LA PIANA C., MUSCETTA K (1999) Indagine sul Fiume Ofanto. Economia
Irpina n. 1/1999.
GALASSO M., LANZETTA E., MANGANIELLO D., AQUINO S. (1991) Studio di un bacino
endoreico: effetti e rischi delle attivit umane sulla qualit delle acque profonde.
Inquinamento, 33 (11), 1991, pagg. 88-92.
GIULIVO I. (2002) La Grotta di Caliendo (Monti Picentini, Bagnoli Irpino - Avellino).
LIrpinia illustrata, 3, Elio Sellino Editore (Avellino), pagg. 138 167.
GUADAGNO F. M., AQUINO S., IESCE M.T., VECCHIARELLI R., PISCOPO V. (1998)
Caratterizzazione idrogeologica e potenzialit dellacquifero della bassa valle del
fiume Calore - Quaderni di Geologia Applicata, 5-2/1998.
GUZZETTA G. (1963): Levoluzione morfologica del bacino dellIrno (Campania). Boll.
Soc. Natur. in Napoli, 72, 169-176.
IETTO A. (1963a) Rapporti tettonici tra scisti silicei e dolomie nei dintorni di Giffoni
Vallepiana (Salerno). Mem. Soc. Geol. It., 4.
IETTO A. (1963b) Nuovi aspetti della tettonica della serie calcareo-dolomitica mesozoica
del salernitano. Boll. Soc. Nat. in Napoli, 72.
IETTO A. (1965) Su alcune particolari strutture connesse alla tettonica di
sovrascorrimento dei Monti Picentini. Boll, Soc. Nat. in Napoli, 74.
INCORONATO A., NARDI G., ORTOLANI F. (1978a) Assetto strutturale del margine nordorientale dei Monti Picentini (Campania) e implicazioni idrogeologiche. Atti Sem.
Inter. sui Processi Paleocarsici e Neocarsici e loro importanza economica nellItalia
meridionale, Napoli.

__________________________________________________________
Memorie Illustrative della Carta Idrogeologica del Parco Regionale dei Monti Picentini (Campania)

CORNIELLO et al. (2008) Memorie Illustrative della Carta Idrogeologica del Parco ..
_________________________________________________________________________________________

52

INCORONATO A., NARDI G., ORTOLANI F. (1978b) Assetto strutturale dei massicci
carbonatici della Campania meridionale. Implicazioni idrogeologiche. Rend. Acc.
Scienze Fis. Mat. della Soc. Naz. Lettere e Arti in Napoli, serie IV, 45, Napoli.
MANFREDINI M. (1969) Considerazioni idrogeologiche sulla sorgente dellAcquedotto
Pugliese presso Caposele (Avellino). Rassegna Lavori Pubblici, 4, Roma.
NICOTERA P. & AQUINO S. (1995) Una captazione sui generis per la sorgente Baiardo
nel massiccio del Terminio (Campania). Riv. It. Geotecnica, 29.
NICOTERA P. (1959) Rilevamento ed indagini geologiche per la captazione delle sorgenti
di Sorbo Serpico (Avellino). Mem. e Note Ist. Geol. Appl., 7, Napoli.
ORTOLANI F. (1975) Assetto strutturale dei Monti Picentini, della valle del Sele e del
gruppo di Monte Marzano-Monte Ogna (Appennino meridionale) - Implicazioni
idrogeologiche. Boll. Soc. Geol. It., 94 (1975), pagg. 209-230, Roma.
ORTOLANI F., DE GENNARO M., FERRERI M., GHIARA M.R., STANZIONE D., ZENONE F.
(1981) Prospettive geotermiche dellIrpinia centrale (Appennino meridionale):
studio geologico-strutturale e geochimico. Boll. Soc. Geol. It., 100 (1981), pagg. 139
-159, Roma.
PANICHI C. & TONGIORGI E. (1975) Carbon isotopic composition of CO2 from springs,
fumaroles, mofettes and travertines of Central and Southern Italy: a preliminary
prospection method of geothermal area. Proc. 2nd ymp. on Development and
Utilization of Geothermal Resources, San Francisco.
PERINI L., BELTRANO M.C., DAL MONTE G., ESPOSITO S., CARUSO T., MOTISI A., MARRA
F.P. (2004). Atlante Agroclimatico - agroclimatologia, pedologia, fenologia del
territorio italiano. 64pp., ISBN: 88-901472-0-2. ROMA: UCEA (ITALY).
PERINI L., SALVATI L., CECCARELLI T., MOTISI A., MARRA F.P. CARUSO T. (2007). Atlante
Agroclimatico - Scenari di cambiamento climatico. 82 pp., ISBN 88-901472-8-8.
CRA-UCEA, Roma
PERRONE V. & SGROSSO I. (1982) Bacino pre-irpino: una nuova unit paleogeografica
miocenica dellAppennino meridionale. Rend. Soc. Geol. It., 4, pagg. 365 - 368,
Roma.
PESCATORE T. (1986) Evolution of a flysch basin durino continental collison: Irpinian
Basin, Southern Italy. Giorn. di Geol., Serie 3, Vol. 48, (1/2), pagg. 25 - 43, Bologna.
PESCATORE T., SGROSSO I., TORRE M. (1969) Lineamenti di tettonica e sedimentazione
nel Miocene dellAppennino Campano-Lucano. Mem. Soc. Nat. in Napoli, Suppl.
Boll. 78, Napoli.
PISCOPO V., AQUINO S., GENCO S., SCIUMAN E. (2001) Sulla presenza di falde sospese
nel rilievo carbonatico del Monte Accellica (Campania). Mem. Soc. Geol. It., 56
(2001), pagg. 235 - 241, Roma.
PISCOPO V., CAVALLARO G., PACE G., VITIELLO P., AQUINO S. (1993) Schema
idrogeologico dei Monti Accellica e Licinici (Campania). Geol. Appl. e Idrogeol., 28,
pagg. 611 - 617, Bari.
RAGONE A. (1973) Bilancio idrico del massiccio del Terminio. Atti del II Conv. Inter.
Acque Sott. A.I.H.. Palermo, 28-30 aprile 1973.
ROMEO A. (2005) Studio Geologico e Geochimico del Massiccio carbonatico TerminioTuoro. Tesi di Laurea Sperimentale (Triennale), Universit degli Studi di Napoli Corso di Laurea in Scienze Ambientali.
SALVEMINI A. & VENTRELLA N. A. (1996) Horst-graben-horst al margine nord-orientale
dei Monti Picentini (Appennino meridionale): un contributo dagli studi idrogeologici

__________________________________________________________
Memorie Illustrative della Carta Idrogeologica del Parco Regionale dei Monti Picentini (Campania)

CORNIELLO et al. (2008) Memorie Illustrative della Carta Idrogeologica del Parco ..
_________________________________________________________________________________________

53

sugli acquiferi carsici di Caposele, Cassano Irpino e Quaglietta. Mem. Soc. Geol. It.,
51 (1996), pagg. 467-483, Roma.
SANTANGELO N. & SANTO A. (1991) Endokarstic evolution of carbonatic massif in
Campania (Southern Italy): geological and geomorphological implications. Atti of
I.C.E.C.K.A., Padova, Settembre 1991.
SANTO A. (1991) Karst processes and potential vulnerability of the campanian
carbonatic aquifers: the state of knowledge. Proceedings of the International
Conference on Environmental Changes in Karst Areas I.G.U.-U.I.S. Italy 15-27
Sept., 1991. Quaderni del Dipartimento di Geografia n. 13, 1991, Universit di
Padova, pagg. 95-107.
SANTO A., LIGUORI M., AQUINO S., GALASSO M. (1998) Problemi di geologia ambientale
nei polje appenninici: lesempio della piana di Forino (Campania). Il Quaternario, 11
(2), 1998, pagg. 233-245.
SCANDONE P., SGROSSO I., VALLARIO V. (1967) Finestra tettonica nella serie calcareosilico-marnosa lucana presso Campagna (Monti Picentini, Salerno). Boll. Soc.
Natur. in Napoli, 76, pagg. 3-10 (1967), Napoli.
SCIUMANO E. & GENCO S. (2007) La grotta dello Scalandrone in relazione alla presenza
di falde sospese nel rilievo carbonatico di monte Accellica (M. Picentini, Salerno).
Atti del I Conv. Reg. di Speleologia Campania Speleologica, Oliveto Citra,
Salerno.
SGROSSO I. (1988) Nuovi elementi per un pi articolato modello paleogeografico
nellAppennino centro-meridionale. Atti del Congr. Soc. Geol. dIt., 13-17 settembre
1998, Sorrento (Napoli). Mem. Soc. Geol. It., Vol. B, pagg. 388-391, Roma.
SOGESID (2005): Regione Campania Attuazione dellart. 44 del D. Lgs. 152/99 e s.i.m.:
Piano di Tutela delle Acque.
SOGESID (2007). Bilancio idrogeologico e idrico dei corpi idrici sotterranei significativi
in Convenzione Regione Campania Piano di Tutela delle Acque Tomo 2, Volume
3/3, 61 pp.
TURCO E. (1976) La finestra tettonica di Campagna (Monti Picentini, Salerno). Boll.
Soc. Natur. in Napoli, 85, pagg. 639-652, Napoli.
VIPARELLI M. (1978) Il regime idraulico delle sorgenti di Sorbo Serpico. Atti del II
Conv. Inter. Acque Sott. A.I.H.. Palermo, 28-30 aprile 1973.

__________________________________________________________
Memorie Illustrative della Carta Idrogeologica del Parco Regionale dei Monti Picentini (Campania)

CORNIELLO et al. (2008) Memorie Illustrative della Carta Idrogeologica del Parco ..
_________________________________________________________________________________________

APPENDICE
Banca-Dati delle Sorgenti e dei Pozzi

Comuni ricadenti nel


Parco Regionale dei Monti Picentini
(nel database sono riportati in corsivo blu i pozzi e le sorgenti esterni al territorio del parco)

__________________________________________________________
Memorie Illustrative della Carta Idrogeologica del Parco Regionale dei Monti Picentini (Campania)

54

A C E R N O (SA)
N

Bacino

Corso d'acqua

Sorgente

Coordinate
Denominazione
localit
X UTM Y UTM

Quota
m s.l.m.

Q.media Temp. pH Cond


(l/s)

(C)

Captazione

(S/cm)

Tusciano

V.ne Isca di Cuopp Lumaiano

Atrano Bardiglia

507869

4509883

980

5,00

Tusciano

V.ne Isca di Cuopp Gruppo Bardiglia

Atrano Bardiglia

508244

4509575

1040

15,00

Tusciano

V.ne Isca della Se

Fontana Acqua Tremola Vella

504044

4510623

640

3,00

Tusciano

Vallone Astratto

Giannattasio

L'Acino

505970

4508216

810

6,00

Tusciano

V.ne Isca della Se

Ausino

Isca La Serra

503587

4510193

582

650,00

Tusciano

V.ne della Manca

Olevano

Isca Ferriere

504033

4509192

500

350,00

Tusciano

V.ne Isca Cupa

Pietra con l'acqua

La Savina

501918

4514022

1005

1,00

Tusciano

V.ne Acqua Fredda Acqua Amara

Serra Polare

500979

4511985

1100

1,00

Tusciano

Tusciano

F.na Acqua Biegi

Cartiera

504332

4509098

666

1,00

10 Tusciano

Tusciano

F.na Acquelelle

Acquelelle

504904

4509164

618

1,00

11 Tusciano

V.ne della Manca

F.na I Frigine

Serra della Manca

502061

4505393

940

1,00

12 Tusciano

V.ne Bardiglia

Del Sauco

Isca di Cuoppo

509183

4509082

1070

1,00

13 Tusciano

Tusciano

F.na Porcellana

Valle della Manca

502579

4507096

700

1,00

14 Tusciano

Tusciano

Gruppo Acqua Bona

Acqua Bona

503807

4506279

480

80,00

Pozzo

1 Pozzo Comunale uso potabile (profondit ml. 95,00)

Coordinate

Denominazione
localit

X UTM Y UTM

Atrano Bardiglia

508198 4509113

Quota Q.media
m s.l.m.

1033

(l/s)
8

Livello
falda
dal p.c.

20

pH Cond.
(S/cm)

BAGNOLI
N

Bacino

Corso d'acqua

Sorgente

I R P I N O (AV) I

Denominazione
localit

Coordinate

Quota Q.media Temp. pH Cond.

X UTM Y UTM m s.l.m.

(l/s)

Calore

V.ne della Vecchia

Nocito

Nocito

505982 4520121

700

1,00

Calore

V.ne della Vecchia

Chianizzi

Coste di Bagnoli

506803 4519196

1045

1,00

Calore

Caliendo

Grotte di Caliendo

Caliendo

506358 4518302

690 variabile

Calore

V.ne Annunziata

Fontanarosa

Fontanarosa

504672 4518239

680

1,50

Calore

Piano Laceno

Lagariello

Lagaretto

511489 4518215

1375

1,00

Sele

V.ne Zagarone

Colle di Sazzano

Sazzano

510834 4517690

1340

1,00

Calore

V.ne delle Quercie

Acqualeggia

Portara-Acqualeggia

504578 4517684

700

5,00

Piano Laceno Piano Laceno

Tronola I - II - III

Caserma Tronola

509991 4517689

1115

15,00

Sele

V.ne Zagarone

Fontana della Preta

Piano Sazzano

512146 4517538

1280

1,00

10 Calore

V.ne dell' Acero

Acqua Cugna

Rotonda

504462 4516173

1350

1,00

11 Calore

V.ne Vallebona

Tannera

V.ne Vallebona

507300 4513369

1110

50,00

12 Calore

V.ne Vallebona

Don Giovanni

Conca di Marco

508098 4513185

870

1,00

13 Calore

V.ne Cuneci

Cuneci o Fieste

Pezze S. Maria

507619 4522558

760

1,00

14 Calore

Calore

Prebenne

Prebenne

506449 4522125

660

1,00

15 Calore

Calore

Serra del Lagarone

Sierro dell aurora

506730 4521756

700

1,00

16 Calore

V.ne Rosole

Prezioso o Padre Danari Crisci

506683 4521694

670

2,00

17 Calore

V.ne Rosole

Rosole

506028 4521354

550

1,00

Rosole

(C)

11,2 7,50

Captazione

(S/cm)

260

9,6 7,73

268

BAGNOLI
N

Bacino

Corso d'acqua

Sorgente

I R P I N O (AV) II

Denominazione
localit

Coordinate

Quota Q.media Temp. pH Cond.

X UTM Y UTM m s.l.m.

(l/s)

(C)

18 Calore

V.ne Rosole

Patierno

Patierno

506707 4521355

630

1,00

19 Calore

V.ne Rosole

Vallone

Valloni

505349 4521323

520

1,00

20 Calore

V.ne Rosole

Molinola

Molinola

506192 4520984

600

1,00

21 Calore

V.ne Rosole

Pelosi

Pelosi

506544 4520923

675

1,00

22 Calore

V.ne Rosole

Crisci

Crisci

506661 4520892

730

1,00

23 Calore

Calore

Marotta

Marotta

506146 4520676

680

1,00

24 Calore

V.ne della Vecchia

San Vito

San Vito

506286 4520275

710

1,00

25 Calore

T. Lacinolo

Fontana Ulli

Ulla

504834 4520151

530

1,00

26 Calore

V.ne Caliendo

Molinello

San Lorenzo

504928 4520120

550

15,00

N
1

Pozzo
Comune di Bagnoli Irpino (Profondit 54 m)

Coordinate

Denominazione
localit

X UTM Y UTM

Piano Laceno

510014 4517720

Quota Q.media
m s.l.m.

1100

(l/s)
2

Captazione

(S/cm)

Livello
falda
dal p.c.

30

pH Cond.
(S/cm)

C A L A B R I T T O (AV)

Bacino

Corso d'acqua

Sorgente

Denominazione
localit

Coordinate

Quota Q.media Temp. pH Cond.

X UTM Y UTM m s.l.m.

(l/s)

Sele

Rio Zagarone

Grienzi

Grienzi

514375 4516216

930

1,50

Sele

Vado di Carpino

Petrella

Piano Cerasa

514118 4515537

950

1,50

Sele

Rio Zagarone

Fontana dei Palummi

Raia della Quercia

515291 4515385

610

1,00

Sele

Rio Zagarone

Acquara - Ponticchio

Ponticchio

515808 4514400

675

160,00

Sele

Rio Zagarone

Noce Forchione

galleria capt. Noce Fo 515411 4514090

750

Sele

Rio Zagarone

Madonna della Neve

Madonna Alta Sede

516724 4514093

950

1,00

Sele

Vado di Carpino

Vado Carpino

Vado Carpino

513184 4513932

1170

1,50

Sele

V.ne Braila

Fonte della Botte

Botte - Carpino

517030 4513570

900

2,00

Sele

V.ne Braila

Grotta coll' Acqua

Monte Altillo

516304 4512982

1163

1,00

10 Sele

V.ne del Lupolo

Acqua la Peta o Abete

Piano Miro

515179 4512826

940

1,00

11 Sele

V.ne del Lupolo

Fontana Fagliostra

Caserma del Gaudo

512530 4512204

1029

2,00

12 Sele

V.ne del Lupolo

Fontana Pozzolaro

Piana del Gaudo

511921 4511926

1100

1,00

13 Sele

Rio Zagarone

Acqua Sauceta

Acqua Sauceta

517613 4515020

400

3,00

14 Sele

V.ne Caprarezza

Fontana Risi

Castruzzo

518906 4513451

320

1,00

15 Sele

Sele

Castruzzo

Castruzzo

519797 4512837

280

1,50

16 Sele

Sele

Quantariello

Quaglietta

530296 4510279

190

17 Sele

Sele

Fontana

Quaglietta

519992 4510062

200

18 Sele

Sele

Senerchiella

Quaglietta

520180 4510001

210

19 Sele

Sele

Varlaffa

Serra Rota

519384 4509413

260

(C)

6,00 11

Captazione

(S/cm)

x
7,42 379

x
2100,00

x
x

2,00

C A L V A N I C O (SA)
N

Bacino

Corso d'acqua

Sorgente

Denominazione
localit

Coordinate

Quota Q.media Temp. pH Cond.

X UTM Y UTM m s.l.m.

(l/s)

(C)

Captazione

(S/cm)

T. Solofrana

Calvagnola

Acqua Santa

Acqua Santa

487659 4516080

964

1,00

T. Solofrana

Calvagnola

Acqua della Nocella

Acqua della Nocella

487831 4515983

991

1,00

T. Solofrana

Calvagnola

Acqua della Tagliata I

Acqua della Tagliata

487680 4514384

740

1,00

T. Solofrana

Calvagnola

Acqua della Tagliata II

Acqua della Tagliata

487989 4514416

762

1,00

T. Solofrana

Calvagnola

Acqua della Tagliata II

Acqua della Tagliata

487935 4514250

714

1,00

T. Solofrana

Calvagnola

Acqua Carpegna

Carpegna

486483 4515811

1120

1,00

T. Solofrana

Calvagnola

Acqua Gradone

Acqua del Gradone

487910 4515236

804

1,00

T. Solofrana

Calvagnola

Acqua dei Faggi

Acqua dei Faggi

486434 4512752

495

1,00

T. Solofrana

Calvagnola

Acqua Brecciarella

Acqua Brecciarella

487469 4515654

819

1,00

10 T. Solofrana

Calvagnola

Fonte Canolicchio

Canolicchio

485732 4513308

396

1,00

C A M P A G N A (SA) I
N

Bacino

Corso d'acqua

Sorgente

Denominazione
localit

Coordinate

Quota Q.media Temp. pH Cond.

X UTM Y UTM m s.l.m.

(l/s)

(C)

Captazione

(S/cm)

Sele

V.ne Piedicolacchi

Salito

Salito

508148 4502653

417

9,00

Sele

V.ne della Cerreta

Rainosa I

Rainosa

510387 4505140

740

1,90

Sele

V.ne della Cerreta

Rainosa II - III

Rainosa

510477 4505236

740

14,00

Sele

V.ne della Cerreta

Varitufo III

Rainosa

510829 4505139

890

1,80

Sele

V.ne della Cerreta

Varitufo I

Rainosa

510848 4505203

905

2,00

Sele

V.ne della Cerreta

Varitufo II

Rainosa

510292 4505353

900

2,50

Sele

V.ne della Cerreta

Cerreta

Rainosa

510105 4505575

800

10,00

Sele

V.ne Trigento

Acqua San Michele

S. Michele

512258 4505177

870

1,00

Sele

V.ne Trigento

Acqua Merlo

Raia della Rosa

512281 4505351

950

1,00

10 Sele

V.ne della Cerreta

Acqua del Trifoglio

Varco Fossitella

508985 4504230

960

1,00

11 Sele

V.ne Trigento

del Citra

S. Spirito

514326 4502102

510

1,00

12 Sele

V.ne Trigento

Scardalana

S. Spirito

514411 4501650

420

1,00

13 Sele

V.ne Trigento

Acqua Rienza

Raia della Rosa

512091 4505637

900

1,00

14 Sele

V.ne Piedicolacchi

Fontana Mafero

Sierpico

506607 4504671

750

1,00

15 Sele

V.ne della Cerreta

Acqua delle Tavole

M. S.Salvatore

510809 4504306

770

1,00

C A M P A G N A (SA) II
N

Bacino

Corso d'acqua

Sorgente

Denominazione
localit

Coordinate

Quota Q.media Temp. pH Cond.

X UTM Y UTM m s.l.m.

Captazione
(l/s)

(C)

(S/cm)

16 Sele

V.ne della Cerreta

Acqua Santa

Acqua Santa

510739 4504059

725

2,50

17 Sele

V.ne della Cerreta

San Salvatore

Acqua Santa

510809 4504060

740

2,00

18 Sele

V.ne della Cerreta

Fontana del Romito

Cerretella

511022 4503258

685

1,00

19 Sele

V.ne Piedicolacchi

Fontana della Lepre

Masseria Granito

507148 4503099

490

1,00

20 Sele

T. Vonghia

Fontana Colaniglia

Valle Cupa

516896 4501388

380

1,00

21 Sele

T. Vonghia

Fontana del Carpino

Serrone

517930 4500867

275

1,00

22 Sele

Tenza

San Felice

S. Felice

512106 4500423

440

1,00

23 Sele

Tenza

Mirra

S. Lucia

506284 4498288

360

1,00

24 Sele

Tenza

delle Piattelle

Cappellana

509855 4497799

100

1,00

25 Sele

Tenza

Gruppo Tenza

S. Michele

510044 4497182

140

400,00

26 Sele

Tenza

Vairota

Varotenza

510468 4496073

75

1,00

27 Sele

Sele

Fontana Diciassette

Matiano

512207 4495921

75

1,00

Pozzo

Coordinate

Denominazione
localit

X UTM Y UTM

Quota Q.media
m s.l.m.

(l/s)

Livello
falda
dal p.c.

Pozzo comunale uso potabile (profondit ml 115,00)

S. Abbondio

514877 4500706

400

5,00

85

Pozzo comunale uso potabile (profondit ml 110,00)

Piani di Puglietta

513515 4500672

420

8,00

80

Pozzo comunale uso potabile (profondit ml 110,00)

Quadrivio - S. Angelo 508514 4499431

255

10,00

82

Pozzo comunale uso potabile (profondit ml 160,00)

Quadrivio - S. Angelo 508373 4499400

258

10,00

85

pH Cond.
(S/cm)

C A P O S E L E (AV)
N

Bacino

Corso d'acqua

Sorgente

Denominazione
localit

Coordinate

Quota Q.media Temp. pH Cond.

X UTM Y UTM m s.l.m.

(l/s)

Captazione

(S/cm)

(C)

Sele

Acqua delle Brecce

Cannito

Cannito

515353 4519271

875

1,00 10,8

7,20 321

Sele

Acqua delle Brecce

Acqua delle Brecce

Serre del Morto

514533 4519238

930

1,50 10,0

7,33 352

Sele

Acqua delle Brecce

Fonte Cerasuolo

Cannito

515658 4519086

900

1,50 10,0

7,43 313

x
x
x

Sele

Acqua delle Brecce

Fonte Saracino

San Biagio

517323 4518720

675

1,00

Sele

Acqua delle Brecce

Fontana San Biagio

San Biagio

517651 4518721

625

1,00

Sele

Sele

Sorgente Sanit

Centro Urbano

518542 4518538

420

4000,00 9,1

7,70 276

Sele

Acqua delle Brecce

Sorgente della Mauta

Mauta

514488 4518498

1150

2,00

Sele

V.ne Canale

Sorgente Vallentica

Arialunga

516199 4517947

1125

2,00

Sele

V.ne Canale

Fontana Canale

Canale

517115 4517517

975

2,00

10 Ofanto

V.ne delle Mole

Bosco

Bosco

517435 4521002

720

1,00

11 Sele

Acqua delle Brecce

Piano Pannello

Bosco di Caposele

517645 4521003

680

2,00

12 Ofanto

V.ne Fiumicello

Fontana delle Nocelle

Pietra di Boiara

519027 4521006

690

1,00

13 Sele

V.ne Palmente

Sorgente della Noce

Serra del Castello

518491 4520172

630

1,00

14 Sele

Acqua delle Brecce

Santa Lucia o sotterranea Coste Santa Lucia

518681 4519032

505

15,00

15 Sele

V.ne Serra di Cugno Sorgente del Lago

Buoninventre

523335 4521111

755

2,00

16 Sele

V.ne dei Salieri

Sorgente della Quercia

Cesine

520198 4520424

655

1,00

17 Sele

Rio Molino

Fontana S. Cecilia

Buoninventre

522915 4520493

725

2,00

18 Sele

V.ne Serra di Cugno Fontana Mazziotti

Buoninventre

523596 4519909

580

1,00

19 Sele

V.ne del Demanio

Valle di Porco

Valle di Porco

522168 4519689

620

2,00

20 Sele

V.ne Minuto

Policeto

Mappitiello

519687 4518819

560

2,00

21 Sele

Sele

Tredogge

Vallone Sele

519759 4518356

415

70,00

22 Sele

V.ne Casolare

Uccelli di Padula

Padula Uccelli

523813 4518152

490

1,00

11,0 6,60

310

C A S T EL V E T E R E S U L C A L O R E (AV)
N

Bacino

Corso d'acqua

Sorgente

Quota Q.media Temp. pH Cond.


Coordinate
Denominazione
Captazione
localit
X UTM Y UTM m s.l.m.
(l/s)
(S/cm)
(C)

Calore

V.ne Remolise

Molinello

Molinello

499097 4531375

700

1,00

Calore

V.ne Remolise

Acquafredda

Chianzano

498629 4531097

770

1,00

16

Calore

V.ne Remolise

Zoppo

S. Angelo

499050 4531066

710

1,00

16

Calore

V.ne Varroncelle

Fontana Vecchia

Centro Urbano

498700 4530974

800

1,00

Calore

V.ne Le Coste

Vioni

Le Coste

498045 4530881

860

1,00

Calore

V.ne Cellere

Cellere

Piani

497670 4530820

1025

1,00

Calore

V.ne Remolise

Pugiano

Pugiano

499261 4532269

575

1,00

Calore

V.ne Remolise

Castellapreta

S. Lucia

497671 4532084

795

1,00

Calore

V.ne Remolise

Molinello

Molinello

499097 4531375

700

1,00

10 Calore

V.ne Remolise

Corte d Arco

Corte d Arco

500664 4532700

430

1,00

11,0

C A S T IG L I O N E D E I G E N O V E S I (SA)
N

Bacino

Corso d'acqua

Sorgente

Coordinate
Quota Q.media Temp. pH Cond.
Denominazione
Captazione
localit
X UTM Y UTM m s.l.m.
(l/s)
(S/cm)
(C)

Fiume Picentino V. Fuorni

Fuorni

Fuorni

486851 4508927

633

1,80

Solofrana

Mastrocampo

Mastrocampo

486382 4509792

650

2,00

Fiume Picentino V. della Spina

Serragaita

Serragaita

486334 4509237

652

3,50

Fiume Picentino V. Fuorni

Maretto

Maretto

486779 4508742

575

1,25

Fiume Picentino V. della Spina

Fontanelle

Fontanelle

485958 4508713

580

1,00

Fiume Picentino V. delle Maschere

Fontanone

Fontanone

487060 4508495

555

3,25

Fiume Picentino V. Reiello

Acqua Viva

Frazione Zana

486190 4507510

395

3,00

Fiume Picentino V Iuncara

Lustro Puro

Lustro Puro

486100 4509145

667

1,00

N
1

V. Iuncara

Pozzo
Propiet Cafaro Ciriaco (profondit ml 100)

Coordinate

Denominazione
localit

X UTM Y UTM

Pistelli

486499 4509028

Quota Q.media
m s.l.m.

660

(l/s)
20

Livello
falda
dal p.c.

pH Cond.
(S/cm)

C H I U S A N O S A N D O M E N I C O (AV)
N

Bacino

Corso d'acqua

Sorgente

Quota Q.media Temp. pH Cond.


Coordinate
Denominazione
Captazione
localit
X UTM Y UTM m s.l.m.
(l/s)
(S/cm)
(C)

Calore

V.ne Campore

Della Pila

Luceto

494794 4531037

1065

1,00

P.na Dragone

V.ne S. Agata

Acqua del Castagno

Piana di S. Agata

495706 4530481

1125

1,00

P.na Dragone

V.ne S. Agata

S. Agata

Piana di S. Agata

495214 4530358

1050

1,00

P.na Dragone

V.ne Lagomorto

Casaglia

Casaglia

492617 4529220

810

1,00

P.na Dragone

V.ne Lagomorto

Lagomorto

Lagomorto

493458 4528386

750

1,00

Calore

V.ne Campore

Tauri

Belvedere

493906 4532580

635

1,00

Calore

V.ne Campore

Airella

Belvedere

493789 4532549

630

1,00

Calore

V.ne Campore

Acqualemme

Acqualemme

493485 4531809

700

1,00

Calore

V.ne Campore

Cisterna

Centro urbano

493391 4531470

720

1,00

10 Calore

V.ne Campore

Frija I

Frija

493837 4533257

545

1,00

11 Calore

V.ne Campore

Frija II

Frija

494117 4533103

555

1,00

12 Calore

V.ne Campore

Caraturo

Belvedere

494678 4532578

642

1,00

E B O L I (SA)
N

Bacino

Corso d'acqua

Sorgente

pH Cond.
Coordinate Quota Q.media Temp.
Denominazione
Captazione
localit
X UTM Y UTM m s.l.m.
(l/s)
(S/cm)
(C)

Tusciano

V.ne Cuccaro

San Donato

San Donato

504185 4499179

437

2,50

Sele

T. Elmice

Acqua due pioppi

S. Antonio

504801 4497539

185

4,00

Sele

T. Telegro

Di Moscati

San Miele

504734 4491373

261

1,00

Sele

Canale Principale Sele Fontana del Fico

Costa San Giovanni 501959 4494671

100

1,00

N
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19

Pozzo
Pozzo comunale uso potabile - Pendino
Pozzo comunale uso potabile - Paterno
Pozzo comunale uso potabile - Di Benedetto
Pozzo comunale uso potabile - Ceffato
Pozzo comunale uso potabile - Molinello
Pozzo comunale uso potabile - Casarsa
Pozzo comunale uso potabile - San Vito San Cecilia
Pozzo comunale uso potabile - Cioffi
Pozzo comunale uso potabile - Corno d Oro
Pozzo A.S.I. - Uso potabile - Angona 1
Pozzo A.S.I. - Uso potabile - Angona 2
Pozzo A.S.I. - Uso potabile - Meloconsiglio
Pozzo A.S.I. - Uso potabile - Prato
Pozzo A.S.I. - Uso potabile - Macchioncello
Pozzo A.S.I. - Uso potabile - Rosale
Pozzo A.S.I. - Uso potabile - Serretelle
Pozzo A.S.I. - Uso potabile - Cioffi
Pozzo A.S.I. - Uso potabile - Masseria Baratta
Pozzo A.S.I. - Uso potabile - Quaranta

Coordinate

Quota Q.media

Denominazione
localit

X UTM Y UTM m s.l.m.

Pendino
Paterno
Di Benedetto
Ceffato
Molinello
Cesarsa
S. Vito
Cioffi
Corno d Oro
Angona
Angona
Meloconsiglio
Prato
Macchioncello
Rosale
Serretelle
Cioffi
Masseria Baratta
Quaranta

504499
504053
503936
506990
505040
507979
499447
498247
498859
504173
504173
503727
503161
504901
505937
495614
497989
498601
494979

4496467
4496190
4496035
4496223
4496159
4494620
4485241
4488078
4491655
4492149
4492242
4490145
4493537
4493199
4491565
4490268
4487924
4490545
4489868

116
100
93
99
100
83,5
13
28
38
40
40
40
50
44
25
22
26
28
14

(l/s)
10,00
10,00
10,00
11,00
10,00
20,00
9,00
13,00
8,00
40,00
40,00
30,00
30,00
30,00
30,00
18,00
20,00
18,00
18,00

Livello
falda
dal p.c.

pH Cond.
(S/cm)

FISCIANO (SA)
N

Bacino

Corso d'acqua

Sorgente

Denominazione
localit

Coordinate

Quota

X UTM Y UTM m s.l.m.

Q.media
(l/s)

Solofrana

T. La Galvagnola

Vallecara

Penta

482565 4512606

250

1,00

Solofrana

T. La Galvagnola

Bocca dellAcqua

Bocca dellacqua

485814 4519259

595

1,00

Solofrana

T. La Galvagnola

Fontanelle

Lavinaio

483573 4511686

331

1,00

N
1
2
3
4
5

Pozzo
Pozzo comunale uso potabile (Profondit 152 m)
Pozzo comunale uso potabile (Profondit 100 m)
Pozzo comunale uso potabile (Profondit 140 m)
Pozzo comunale uso potabile (Profondit 154 m)
Pozzo comunale uso potabile (Profondit 180 m)

Coordinate

Quota

Denominazione
localit

X UTM Y UTM m s.l.m.

Vallecara
Bolano
Fontanelle o Lavinaio
Ruggiero - Mesanole
Pizzolano

482636
481556
483103
482287
481727

4512459
4512153
4511841
4513755
4514897

255
212
252
250
245

Q.media
(l/s)
15,00
Fuori Esercizio

20,00
20,00
15,00

Temp. pH Cond.
(C)

Livello
falda
dal p.c.

33,00
57,00
55,00
36,00
140,00

(S/cm)

pH Cond.
(S/cm)

Captazione

G I F F O N I S E I C A S A L I (SA)
N

Bacino

Corso d'acqua

Sorgente

Coordinate
Quota Q.media Temp. pH Cond.
Denominazione
Captazione
localit
X UTM Y UTM m s.l.m.
(l/s)
(S/cm)
(C)

Fiume Picentino Acqua di Finocchie

Canali

Soprasieti

491673 4511420

652

1,50

Fiume Picentino Acqua di Finocchie

Chianiello

Soprasieti

491998 4511073

510

1,50

Fiume Picentino v. Rivala

Fontana Grande

Sottosieti

491956 4509840

362

6,00

Fiume Picentino Prepezzano

Capo d'Acqua

Sottosieti

492310 4509676

343

7,00

Fiume Picentino Prepezzano

Acqua del Gatto

Acqua del Gatto

488850 4512414

346

10,00

Fiume Picentino Prepezzano

Aretina o Galliano

Piano Maiori

489395 4510984

272

80,00

Fiume Picentino V. Cirasiello

Acqua della Bugia

Acqua della Bugia

489783 4514557

817

1,00

Fiume Picentino F.sso Acqua Bianca Acqua Nocella

Grotta dell'Angelo

488916 4510589

515

1,00

Fiume Picentino V. Rovetosa

Serrone Grande

488154 4510487

610

1,00

10 Fiume Picentino F.sso Acqua Bianca Acqua Fredda

Acqua Fredda

488293 4509855

750

1,00

11 Fiume Picentino F.sso Acqua Bianca Acqua Bianca

Acqua Bianca

488628 4509842

756

1,00

12 Fiume Picentino V.ne della Fava

Acqua Finocchieto

Finocchieto

491112 4511952

590

1,00

13 Fiume Picentino V.ne Fringuello

Acqua del Consiglio

Consiglio

491980 4511372

640

1,00

14 Fiume Picentino Prepezzano

Ansa

Serra del Giuoco

490603 4509076

179

30,00

15 Fiume Picentino Prepezzano

Fava

Bissido

490578 4508243

215

40,00

16 Fiume Picentino Prepezzano

Gruppo Tornola

Mad. Montevergine

490113 4510649

230

200,00

17 Fiume Picentino Fiume Picentino

Saucolo

Sauco

492664 4506206

118

1,00

Pomponio

G I F F O N I V A L L E P I A N A (SA) I
N

Bacino

Corso d'acqua

Sorgente

Denominazione
localit

Coordinate
X UTM

Quota Q.media Temp. pH Cond.

Y UTM m s.l.m.

(l/s)

Picentino

V.ne Falconara

Falconara

Acellica

500152 4512254

930

1,00

Picentino

Picentino

Scalandrone

Acellica

500000 4513111

1060

1,00

Picentino

Picentino

Lamione

Acellica

500124 4513549

945

1,00

Picentino

Picentino

Laurenziello

Acellica

499427 4513651

760

1,00

Picentino

V.ne Vene Rosse

Vene Rosse

Acellica

499037 4513881

1010

1,00

Picentino

T. Infrattata

Infrattata o Mafione

Acellica

498467 4514028

810

1,00

Picentino

Sabato

Fontana dell'Acellica

Acellica

498665 4514649

996

1,00

Picentino

T. Infrattata

F.na di Colle Taversa

Acellica

498398 4514311

994

1,00

Picentino

T. Infrattata

Varco del Pistone

Acellica

498062 4514048

799

1,00

10 Picentino

T. Infrattata

Nocelleto

Acellica

497543 4513671

471

1,00

11 Picentino

Picentino

Arenella

Monte Telegrafo

498920 4510286

906

1,00

12 Picentino

V.ne Cerretelle

Fontana del Sauco

Cerretelle

499440 4510317

818

1,00

13 Picentino

Picentino

Conce

Codugno

499768 4511421

829

1,00

14 Picentino

Picentino

Laurielli

Serra Figliolito

497363 4511950

645

1,00

15 Picentino

T. Infrattata

Fricchioni o Fontanone

Nocelleto

497151 4512979

440

1,00

16 Picentino

V.ne Segarole

Le Segarole

Segarola

496034 4513228

618

1,00

17 Picentino

V.ne Pagliariello

Acqua delle Radiche

Porta di M. Diavolo

495328 4514211

990

1,00

18 Picentino

V.ne Pagliariello

Casone

Casone

494550 4514221

810

1,00

(C)

(S/cm)

Captazione

G I F F O N I V A L L E P I A N A (SA) II
N

Bacino

Corso d'acqua

Sorgente

Denominazione
localit

Coordinate
X UTM

Quota Q.media Temp. pH Cond.

Y UTM m s.l.m.

(l/s)

(C)

Captazione

(S/cm)

19 Picentino

V.ne Pagliariello

Patanaro

Casone

494549 4514645

1055

1,00

20 Picentino

Rio Secco

Le Miniere

Serra Pettinessa

493629 4514562

620

1,00

21 Picentino

Rio Secco

Del Sorcio o Del Butto

Agnone

491915 4513567

656

1,00

22 Picentino

Rio Secco

Acqua Trafica

Faitiello

493921 4511902

483

1,00

23 Picentino

Rio Secco

Gruppo di S. Miele

Valle di Agnone

492062 4514677

9,00

24 Picentino

Rio Secco

Padolecchia

Valle di Agnone

491428 4514822

775

3,00

25 Picentino

Rio Secco

Vena Rossa

Valle di Agnone

490213 4514850

805

2,00

26 Picentino

Rio Secco

Acquaviva

Acquaviva

492602 4511752

780

1,00

27 Picentino

Rio Secco

Fresatola

Varco Fringuello

492824 4511509

581

1,00

28 Sabato

V.ne Torchia

Tornola

Valle d. Tornola

490268 4516192

1278

1,00

29 Sabato

Sabato

Melaina

Favale

496449 4514413

838

1,00

30 Sabato

Sabato

Filosofa

Porta di M. Diavolo

495355 4514761

800

1,00

31 Sabato

Sabato

Mortaletto

Porta di M. Diavolo

495059 4514892

850

1,00

32 Sabato

Sabato

Acqua della Spina

La Spina

492042 4515928

760

1,00

33 Sabato

Sabato

Acqua della Volpe

La Spina

492424 4516360

668

1,00

34 Sabato

Sabato

Acqua dell'Acquarola

Pietrapiana

491736 4516370

810

1,00

35 Sabato

Sabato

Golve

Piano di Cerasole

494068 4516226

585

1,00

36 Picentino

Rio Secco

Acqua delle Marvizze

Marvizze

491093 4515072

804

1,00

G I F F O N I V A L L E P I A N A (SA) III
N

Bacino

Corso d'acqua

Denominazione
localit

Sorgente

Quota Q.media Temp. pH Cond.

Coordinate
X UTM

Y UTM m s.l.m.

(l/s)

Captazione

(S/cm)

(C)

37 Picentino

Picentino

Re della Licina

Passantella

496868 4510466

440

1,00

38 Picentino

Picentino

Calavre / Chieve

Calavre

494619 4508692

215

50,00

39 Picentino

Fiumicello

Gruppo Capodifiume

Capodifiume

498906 4512915

470

80,00

40 Picentino

T. Infrattata

Gruppo Fontana Erta

Carpinosa

496611 4512162

331

40,00

41 Picentino

V.ne Faitiello

Acqua del Sauco

Faitiello

494125 4511948

650

1,00

42 Picentino

Picentino

Pietra Piana

Pietrapiana

497877 4510774

650

1,00

43 Picentino

Picentino

Fontana di Angelarosa

Picentina

497220 4510682

320

1,00

44 Picentino

Picentino

Cocchiaduro -S.Angelo

S. Angelo

496423 4510343

265

13,00

45 Picentino

Picentino

I Pisciricoli

Farmano

497970 4509880

703

1,00

46 Picentino

Picentino

Le Paratinole

Rotundo

497243 4509171

670

1,00

47 Picentino

Picentino

Acqua Fredda

Calcarella

494871 4504917

283

1,00

48 Picentino

Picentino

Acqua Solfegna

Calcarella

494730 4504855

279

1,00

49 Picentino

Picentino

Ornito

Ornito

494284 4504424

320

2,00

50 Picentino

Picentino

Acqua del Tamburo

Cannogne

495129 4504392

325

4,00

51 Picentino

Picentino

Acqua del Fico

Cupone

492241 4503500

369

5,00

Pozzo

Coordinate

Denominazione
localit

X UTM

Y UTM

492649

4513368

Pozzo Comunale (uso potabile)

Serra Mezzanella

Pozzo comunale

Zona P.I.P.

493478

4467082

Quota

Q.media

m s.l.m.

(l/s)

Livello
falda
dal p.c.

539

26

137

20

pH

Cond.
(S/cm)

L I O N I (AV)
N Bacino Corso d'acqua

Sorgente

Quota Q.media Temp. pH Cond.


Denominazione
Coordinate
Captazione
localit
X UTM Y UTM m s.l.m.
(l/s)
(S/cm)
(C)

Ofanto

Can. Via Nuova

Fontana Albero

Sdramma

513263 4522135

775

1,00

Ofanto

Can. Via Nuova

Fontana Lavina

Cesinola

513334 4521549

830

1,00

Sele

V.ne Canalone

F.na De Li Auti

Gavitoni

513642 4519822

980

1,00

Ofanto

Ofanto

F.na De La Nunziata

C.da Cerreto

51363 4527717

575

1,00

Ofanto

V.ne Secatizzo

Fontana del Paradiso

Secatizzo

516272 4527507

615

1,00

Ofanto

Ofanto

Valle delle Viti

Precisa Vecchia

517303 4527355

555

1,00

Ofanto

Ofanto

F.na Paglietta

C.da Cerreto

513231 4527100

550

1,00

Ofanto

Ofanto

F.na De Li Rizzi

C.da Cerreto

514050 4527040

600

1,00

Ofanto

V.ne Perrone

F.na De Li Mario

Querce Nuove

515174 4526610

620

1,00

10 Ofanto

Ofanto

F.na De Colantuono

C.da Fiego

515689 4526488

605

1,00

11 Ofanto

Ofanto

F.na Gioino (o Vacantale) Civita

517539 4526246

590

1,00

12 Ofanto

Ofanto

F.na De Li Bianchi

C.da Fiego

515644 4525810

570

1,00

13 Ofanto

Ofanto

F.na De Vuotto

C.da Fiego

515691 4525594

555

1,00

14 Ofanto

Ofanto

F.na De Lo Paccio

Centro Urbano

515410 4525563

550

1,00

15 Ofanto

Ofanto

F.na Don Giulio

Precisa Vecchia

515995 4525564

560

1,00

16 Ofanto

Ofanto

F.na De Lo Tasso

Valle delle Viti

517963 4525445

550

1,00

17 Ofanto

Ofanto

F.na Mantuscio

C.da Cerreto

514685 4525313

530

1,00

18 Ofanto

Ofanto

Fontana Vecchia

Centro Urbano

515762 4525038

530

1,00

19 Ofanto

Ofanto

F.na Perenedda

Oppido

516420 4524053

520

1,00

20 Ofanto

Ofanto

Fontana dello Zingaro

Oppido Balzata

517171 4523684

660

1,00

21 Ofanto

V.ne Vricchio

Fontana la Sala

Serra di Pastena

515020 4521953

630

1,00

22 Ofanto

Ofanto

F.na De Li Previti

Oppido Prete

517971 4521959

680

1,00

23 Ofanto

Ofanto

F.na Geromano

Civita

519761 4526250

580

1,00

M O N T E C O R V I N O R O V E L L A (SA)
N

Bacino

Corso d'acqua

Sorgente

pH Cond.
Denominazione Coordinate Quota Q.media Temp.
Captazione
localit
X UTM Y UTM m s.l.m.
(l/s)
(S/cm)
(C)

Tusciano

V. Crognicelle

Crognicelle

Crognicelle

501051 4505947

550

2,00

Tusciano

T. Cornea

Canale

Canale

499305 4507991

826

1,00

Tusciano

T. Lappe

Punterolo I

Punterolo

500735 4507694

530

1,00

Tusciano

T. Lappe

Punterolo II

Punterolo

500653 4507640

550

1,00

Tusciano

T. Lappe

Lappe

Lappe

500830 4507836

570

1,00

Tusciano

T. Cornea

Reviso

Serra Pagliara

499344 4507083

483

4,00

Picentino

T. Rienna

Cantrafo

Gauro

497757 4507189

400

20,00

Picentino

T. Rienna

Martorano

Martorano

497756 4506079

345

2,00

Picentino

T. Rienna

Marangi (Acquafredda) Marangi

498249 4506079

350

8,00

10 Tusciano

T. Cornea

Resivo

Serra Pagliara

498953 4505955

483

4,00

11 Tusciano

T. Cornea

Gelsa

Votraci

498765 4505524

330

4,00

12 Tusciano

T. Cornea

Cornea

Cornea

498882 4505215

254

3,00

Pozzo

Coordinate

Denominazione
localit

X UTM Y UTM

Quota Q.media
m s.l.m.

(l/s)

Livello
falda
dal p.c.

Pozzo Comunale

Crognicelle

500997 4505809

550

27

Pozzo comunale uso potabile (profondit ml 100)

Volta delle Vigne

498767 4501492

154

20,00

27

Pozzo comunale uso potabile (profondit ml 100)

Macchia

498626 4500721

139

20,00

30

pH Cond.
(S/cm)

M O N T E L L A (AV) I
N Bacino

Corso d'acqua

Sorgente

Calore

V.ne d'Ischia

Acqua degli Uccelli

Calore

V.ne Crocecchie

Calore

V.ne Crocecchie

Calore

Coordinate Quota Q.media Temp. pH Cond.


Denominazione
Captazione
localit
X UTM Y UTM m s.l.m.
(l/s)
(S/cm)
(C)
Piano d'Ischia

497128 4520026

1225

1,00

Madonna o Crocecchie Rifugio Forestale

498370 4519533

1200

1,00

Verteglia

Piano di Verteglia

499190 4519440

1198

1,00

12,0 7,10

249

Raio della Tufara

Candraloni

Monte Savoceto

497222 4519225

1190

70,00

9,6 8,00

233

Calore

V.ne Fiumicello

Varco la Creta

Varco la Creta

499424 4519193

1175

1,00

Calore

V.ne Fiumicello

Valle d. Campana II

Valle d. Campana

499799 4519101

1060

1,00

Calore

Raio della Tufara

Acqua d. Giumente

Monte Cercetano

498042 4519039

1165

2,50

12,0 8,10

254

Calore

Raio della Tufara

Acque Nere

Piano Acque Nere

497596 4518916

1160

1,00

6,0 6,40

230

Calore

V.ne Fiumicello

Valle d. Campana I

Valle della Campana 499658 4519039

1100

1,00

10 Calore

V.ne Fiumicello

Riponi

Riponi

499588 4518731

1075

1,00

11 Calore

Raio della Tufara

Acqua della Pietra

Piano Acque Nere

496987 4518176

1075

1,00

9,0 7,00

237

12 Calore

Raio della Tufara

Raio della Tufara

Raio della Tufara

499306 4517898

950

1,00

13 Calore

V.ne Scorzella

Scorzella I

Scritto

498463 4517251

975

5,00

10,6 7,70

274

14 Calore

V.ne Scorzella

Scorzella II

Scritto

498252 4517282

950

60,00

8,0 7,70

253

15 Calore

V.ne Scorzella

Troncone

Troncone

498557 4517035

825

15,00

10,0 8,10

254

16 Calore

V.ne Scorzella

Tronconcello

Troncone

499189 4516418

869

3,00

17 Calore

V.ne Scorzella

Serra del Caprio

Serra del Caprio

498627 4515925

1080

1,00

18 Calore

V.ne Salecone

Canalicchio

Porcile Varallo

504064 4515864

800

1,00

10,0 7,70

262

M O N T E L L A (AV) II
N Bacino

Corso d'acqua

Sorgente

Coordinate Quota Q.media Temp. pH Cond.


Denominazione
Captazione
localit
X UTM Y UTM m s.l.m.
(l/s)
(S/cm)
(C)

19 Calore

Calore

Raio d. Ferriera I

Mass. Marinari

501369 4515586

744

40,00

8,5 7,20

261

20 Calore

Calore

Alveo Calore

Alveo fiume Calore

500244 4515678

835

1,00

21 Sabato

Sabato

Sgaiuola

Sgaiuola

498744 4519008

870

1,00

22 Calore

Calore

Varco Colla Finestra

Varco Colla Finestra 499306 4515585

975

1,00

23 Calore

Calore

Raio d. Ferriera II

Saucito

501345 4515462

768

10,00

8,0 7,40

246

24 Calore

V.ne Croci

Cerasa

Li Cutruni

502564 4515432

770

1,00

7,8 7,20

194

25 Calore

Calore

Raio d. Ferriera III

Saucito

501486 4515185

825

8,00

7,0 7,10

243

26 Calore

V.ne della Neve

Mad.na d. Neve I-II

V.ne della Neve

500970 4515185

875

4,00

7,3 7,20

272

27 Calore

V.ne Cupa

Bosco

Masseria Bosco

503080 4514969

750

1,00

28 Calore

Calore

Raio d. Ferr. IV-V

Saucito

501533 4515061

858

10,00

8,0 6,90

247

29 Calore

V.ne Costa S. Dona Acerno

Le Croci di Acerno

503244 4514353

840

1,00

30 Calore

V.ne di Angri

Laspra

500501 4523140

695

1,00

Laspra

31 Calore

V.ne Annunziata

Trucine

Castagne del Prete

503242 4519996

570

1,00

32 Calore

V.ne Annunziata

Castagne del Prete

Castagne del Prete

503593 4519225

571

1,00

33 Calore

V.ne Spineta

Valli Grosse

Mezzane

503056 4517097

716

1,00

M O N T E M A R A N O (AV)
N

Bacino

Corso d'acqua

Sorgente

Coordinate Quota Q.media Temp. pH Cond.


Denominazione
Captazione
localit
X UTM Y UTM m s.l.m.
(l/s)
(S/cm)
(C)

Piana Dragone T. Sava

Pisciricolo

Campanariello

497904 4527890

780

1,00

Piana Dragone T. Sava

Campanariello

Campanariello

497646 4527890

748

1,00

Calore

Fontana del Gelso

Coste San Giuseppe 500805 4530573

710

1,00

Piana Dragone T. Sava

Fontana delle Radiche Fontana Nuova

498512 4527890

805

1,00

Piana Dragone T. Sava

Fontana Nuova

Fontana Nuova

499050 4527890

830

1,00

Calore

V.ne Grotte

Paganico

Paganico

500197 4527890

800

1,00

Calore

V.ne Grotte

Baiardo

Casa Arsa

503145 4527891

446

250,00

V.ne Chianzano

13,4 7,48

334

MONTORO
N

Bacino

Corso d'acqua

Sorgente

S U P E R I O R E (AV)

pH Cond.
Denominazione Coordinate Quota Q.media Temp.
Captazione
localit
X UTM Y UTM m s.l.m.
(l/s)
(S/cm)
(C)

Solofrana

V.ne Formicosa

Bocca dell' Acqua

Caggiano

485247 4516803

700

1,00

Solofrana

T. Solofrana

Pantano

Pastine

483641 4522079

500

1,00

Solofrana

T. Solofrana

Fontana della Croce

Vaccheria

483921 4521493

565

1,00

Solofrana

T. Solofrana

Fontanavetere

Via Fontana

483240 4520507

395

1,00

Solofrana

T. Solofrana

Convento

Via Cappelle

483263 4520507

375

1,00

Solofrana

T. Solofrana

Fontana del Pozzo

Strada Provinciale

483357 4520507

430

1,00

Solofrana

T. Solofrana

Mellini

Via Mellini

484200 4520505

520

1,00

Pozzo

12,2 7,38

Coordinate Quota Q.media


Denominazione
X UTM Y UTM
localit
(l/s)
m s.l.m.

Alto Calore Servizi S.p.A. Uso potabile- (Profondit 250 m) Aterrana

484618 4518839

365

Alto Calore Servizi S.p.A. Uso potabile- (Profondit 260 m) Aterrana

484618 4518839

330

Alto Calore Servizi S.p.A. -Uso potabile- (Profondit 180 m) S. Eustachio

482487 4519461

238

Alto Calore Servizi S.p.A. -Uso potabile- (Profondit 180 m) S. Eustachio

482487 4519461

241

Alto Calore Servizi S.p.A. -Uso potabile- (Profondit 195 m) S. Eustachio

482487 4519461

Alto Calore Servizi S.p.A. -Uso potabile- (Profondit 165 m) Chiusa

Alto Calore Servizi S.p.A. -Uso potabile- (Profondit 200 m) Chiusa

Livello
falda
dal p.c.

441

pH Cond.
(S/cm)

150,0 8,02

343

150,0 8,02

343

80,0 7,51

458

80,0 7,51

458

235

80,0 7,51

458

484456 4519734

310

368

484456 4519734

310

70,00 110,0 7,72


110,0 7,72

20,00

80,00

368

Alto Calore Servizi S.p.A. -Uso potabile- (Profondit 195 m) Chiusa

484456 4519734

311

110,0 7,72

368

Alto Calore Servizi S.p.A. -Uso potabile- (Profondit 360 m) Torchiati

482765 4518381

293

15,00 121,0 7,9

352

N U S C O (AV) I
N Bacino Corso d'acqua

Sorgente

Denominazione
localit
Badessa

Coordinate

Quota Q.media Temp. pH Cond.

X UTM Y UTM m s.l.m.

(l/s)

510561 4528206

580

1,00

509602 4527958

600

1,00

Ofanto

Ofanto

Fontana della Fica

Ofanto

Ofanto

Varco dell' Etica o Ebre C.da Etica

Ofanto

Ofanto

F.na Pendile

C.da Pendile

508199 4527833

710

1,00

Ofanto

Ofanto

Fontana De Paulis

Ascolella

509603 4527557

630

1,00

Calore

Torr. Pacione

Spaticchio

Le Valli

507450 4527431

795

1,00

Ofanto

Ofanto

Fontana Fischetti

C.da Fischetti

510773 4527435

560

1,00

Ofanto

Ofanto

Don Ciriaco o Braiole

Serpentina

510071 4527311

580

1,00

Ofanto

Ofanto

Fontana Ponte Rotto

Ponte Rotto

511827 4526974

550

1,00

Ofanto

Ofanto

Fontana Serpentine

C.da Serpentine

511195 4527128

580

1,00

10 Ofanto

Ofanto

Acciaia

Casale

509908 4527064

625

1,00

11 Calore

T. Pacione

Fontana dell'Angelo

C.da F.na dell'Angelo 507217 4526629

880

1,00

12 Ofanto

Ofanto

F.na Mauri

F.na Mauri

509557 4526940

730

1,00

13 Ofanto

Ofanto

Fontana delle Monache C.da Monache

511218 4526973

580

1,00

14 Calore

V.ne Gargone

Fontanelle

Centro Urbano

507334 4526352

840

1,00

15 Ofanto

Ofanto

Imparato

Bosco Capitolo

510541 4526078

675

1,00

16 Ofanto

Ofanto

Fontana Occhino

C.da Campo

511336 4526665

565

1,00

17 Calore

V.ne Fontana

F.na Grande o Zita

Fontana

507265 4526013

890

1,00

18 Ofanto

Ofanto

F.na Caselle

Serra Nudo

509604 4526416

805

1,00

19 Ofanto

V.ne Acqua Bianca F.na Pirullo

C.da Pirullo

510565 4525893

665

1,00

20 Ofanto

V.ne Acqua Bianca Fontana Piovosa

C.da Campo

510261 4525800

675

1,00

(C)

(S/cm)

Captazione

21 Ofanto

V.ne Acqua Bianca F.na Ciambone

San Martino

509910 4525429

650

1,00

22 Ofanto

Can. Castelpagano Fontana Zurfegna

Zurfegna

510967 4522963

730

1,00

23 Ofanto

Can. Castelpagano F.na di Marcantonio

Monte Caravella

511880 4523273

750

1,00

N U S C O (AV) II
N Bacino Corso d'acqua

Sorgente

Denominazione
localit

Coordinate

Quota Q.media Temp. pH Cond.

X UTM Y UTM m s.l.m.

(l/s)

24 Calore

V.ne Avello

Fontigliano

Foresta di Fontigliano

508649 4522991

760

1,00

25 Ofanto

Il Vallone

F.na Vallone

C.da Vallone

510968 4522347

1025

1,00

26 Calore

V.ne d' Italia

Pozzo di Bagnoli

Valle dei Porci

509306 4521543

1260

1,00

27 Calore

V.ne Valle del Ven

F.na Murtalu

Il Montagnone

510032 4521605

1315

1,00

28 Ofanto

Can. Castelpagano Fontana Lagariello

Pozzo di S. Guglielmo 511788 4521669

1225

1,00

29 Ofanto

Ofanto

Baracca

C.da Baracca

508876 4529160

610

1,00

30 Ofanto

Ofanto

Calabrese

Silitroppa

509648 4528760

600

1,00

31 Ofanto

Ofanto

Fontana Meluzis

Taverna Arsa

508478 4528697

660

1,00

32 Ofanto

Ofanto

Ponte di Ferro

Ponte di Ferro

508245 4528265

660

1,00

33 Ofanto

V.ne Sparaniello

Acqua Salza

Acqua Salza

508200 4527031

750

1,00

34 Calore

Vallone Isca

Fontana S. Guglielmo

San Guglielmo

506164 4526906

740

1,00

35 Ofanto

V.ne Sparaniello

Fontana Grotte

C.da Grotte

508200 4526754

805

1,00

36 Calore

V.ne Isca

Fontana Croce

Valanghe

505181 4526535

650

1,00

37 Ofanto

Ofanto

Fontana Pressico

Fiorentino

512974 4526390

560

1,00

38 Ofanto

Ofanto

Leone I

C.da Leone

507802 4526352

830

1,00

39 Calore

Calore

Candelecchia

C.da Chianola

505205 4526227

650

1,00

40 Calore

Calore

Fontana Canale

C.da Canale

505720 4526042

725

1,00

(C)

(S/cm)

Captazione

41 Calore

V.ne Vado della Cr F.na Leone II

C.da Leone

507990 4525952

800

1,00

42 Calore

V.ne Vado della Cr F.na Ciciretti

S. Caterina

508271 4525921

805

1,00

43 Ofanto

V.ne Acqua Bianca San Martino

San Martino

509231 4525243

725

1,00

44 Ofanto

V.ne Acqua Bianca F.na Grossi

C.da San Martino

509606 4525182

700

1,00

45 Calore

V.ne Avello

Cesina

507103 4523884

600

1,00

Serra dei Galli

O L E V A N O S U L T U S C I A N O (SA)
N

Bacino

Corso d'acqua

Sorgente

pH Cond.
Denominazione Coordinate Quota Q.media Temp.
Captazione
localit
X UTM Y UTM m s.l.m.
(l/s)
(S/cm)
(C)

T. Serra della Tusciano

Fontana Porcellara

Serra della Manca

502855 4505199

727

1,00

Tusciano

Tusciano

San Filippo e Giacomo I

Difesola

503792 4503721

250

35,00

Tusciano

Tusciano

San Filippo e Giacomo I

Difesola

503794 4503679

254

40,00

Tusciano

Tusciano

Presa ENEL Idroelettrica Casa Fevola

502052 4501392

432

O L I V E T O C I T R A (SA)
N

Bacino

Corso d'acqua

Sorgente

Coordinate Quota Q.media Temp. pH Cond.


Denominazione
Captazione
localit
X UTM Y UTM m s.l.m.
(l/s)
(S/cm)
(C)

Sele

V.ne S. Pietro

Fontana Nigro

San Pietro

516038 4505294

700

3,00

Sele

V.ne S. Pietro

Acqua S. Pietro

San Pietro

515733 4505109

680

6,00

Sele

Sele

Fontana Carsedonio

Greci

518710 4506780

230

1,00

Sele

Sele

Solfurea

Greci

518805 4506257

230

1,00

Sele

V.ne Cannavali

Acqua d'Oronzo

Acqua d'Oronzo

516508 4505326

525

80,00

Sele

V.ne Acqua Bianca Acqua Bianca

Acqua Bianca

516628 4504031

460

6,00

Sele

V.ne Vonghia

Fonte della Pila

Croce

518695 4503512

300

1,00

Sele

V.ne Vonghia

Fontana del Volpacchio Magliano

515760 4503382

470

1,00

Sele

V.ne Vonghia

S. Macario

S. Macario

519143 4502896

295

1,00

10 Sele

V.ne Vonghia

Remolente

Remolente

519167 4502095

220

1,00

11 Sele

Sele

Pisciariello

Pisciariello

520397 4507124

170

1,00

SAN C I P R I A N O P I C E N T I N O (SA)
N

Bacino

Corso d'acqua

Sorgente

Coordinate Quota Q.media Temp. pH Cond.


Denominazione
Captazione
localit
X UTM Y UTM m s.l.m.
(l/s)
(S/cm)
(C)

Fiume Picentino F. di Prepezzano Arenosa

Arenosa

488513 4507876

388

1,00

Fiume Picentino F. di Prepezzano Bagnara

Centro Urbano

489264 4507906

346

8,00

Fiume Picentino F. di Prepezzano Fontanone

Campigliano

489846 4504390

160

1,00

Fiume Picentino F. di Prepezzano Acqua Merlo

Acqua Merlo

487897 4503961

146

1,00

Fiume Picentino F. di Prepezzano Canale

Serroni

487739 4507415

460

1,00

SAN M A N G O P I E M O N T E (SA)
N

Bacino

Corso d'acqua

Sorgente

Coordinate Quota Q.media Temp. pH Cond.


Denominazione
Captazione
localit
X UTM Y UTM m s.l.m.
(l/s)
(S/cm)
(C)

Solofrana

T. Fuorni

Canneto

Canneto

486622 4505633

210

1,00

Solofrana

T. Fuorni

Pisciolo

Pisciolo

485928 4505506

187

1,00

Solofrana

T. Fuorni

Chiusa

Chiusa

486233 4505506

227

1,00

Solofrana

T. Fuorni

Monticelli

Monticelli

487171 4504826

198

1,00

SANTA LUCIA DI SERINO (AV)


N

Bacino

Corso d'acqua

Sorgente

Coordinate Quota Q.media Temp. pH Cond.


Denominazione
Captazione
localit
X UTM Y UTM m s.l.m.
(l/s)
(S/cm)
(C)

Sabato

Sabato

Fontana Pubblica

Centro Urbano

489920 4524350

382

2,50

Sabato

Sabato

Lago

Lago

488983 4524104

375

1,00

Sabato

Sabato

Bastano

S.Pietro e Paolo

489053 4524012

377

1,00

13,0 7,60

319

SANTO S T E F A N O D E L S O L E (AV)
N Bacino Corso d'acqua

Denominazione
localit

Sorgente

Coordinate

Quota Q.media Temp. pH Cond.

X UTM Y UTM m s.l.m.

(l/s)

Sabato

V.ne I Boschi

Cesina

Cesina

489316 4527836

540

1,00

Sabato

V.ne I Boschi

Cercola

Cercola

489175 4527435

575

1,00

Sabato

V.ne Futo

Calcara

Calcara

489011 4527158

540

1,00

Sabato

V.ne Cerri

Vitale

Vitale

489294 4528792

580

1,00

Sabato

V.ne Cerri

Pisacreta

Pisacreta

489060 4528546

550

1,00

Sabato

V.ne S. Stefano

Fontana Sopra Casale Fontana Sopra Casale 488731 4527251

500

Sabato

V.ne S. Stefano

Toppolo

487701 4526975

Sabato

V.ne S. Stefano

Fontana pi di Casale Fontana pi di Casale

Sabato

Sabato

Urciuoli

10 Sabato

Sabato

11 Sabato

Sabato

15,0 8,90

988

16,0 7,70

397

1,00

14,0 7,10

573

360

1,00

15,0 7,00

706

488800 4526973

490

1,00

Ponte S. Stefano

486975 4526791

330

1300,00

12,0 7,50

343

Fontana Nebole

Fontana Nebole

488823 4526511

430

1,00

Marinotti

Marinotti

488846 4526202

400

1,00

Toppolo

Pozzo

Coordinate

Denominazione
localit

X UTM Y UTM

Quota Q.media
m s.l.m.

(l/s)

Livello
falda
dal p.c.

Alto Calore Servizi S.p.A. Avellino (Profondit 176 m)

Uliveto

489010 4526849

574

12

143

Alto Calore Servizi S.p.A. Avellino (Profondit 174 m)

Uliveto

489010 4526849

574

12

145

Captazione

(S/cm)

(C)

pH Cond.
(S/cm)

Alto Calore Servizi S.p.A. Avellino (Profondit 210 m)

Uliveto

489010 4526849

573

12

148

Alto Calore Servizi S.p.A. Avellino (Profondit 208 m)

Uliveto

489010 4526849

574

12

151

Alto Calore Servizi S.p.A. Avellino (Profondit 177 m)

Uliveto

489010 4526849

575

12

151

S E N E R C H I A (AV)
N Bacino Corso d'acqua

Sorgente

Coordinate Quota Q.media Temp. pH Cond.


Denominazione
Captazione
localit
X UTM Y UTM m s.l.m.
(l/s)
(S/cm)
(C)

Sele

V.ne Rovivo

Rovivo

Rovivo

516894 4511750

750

1,00

Sele

V.ne del Lupolo

Del Ceraso

Piana del Gaudo

512039 4511617

1180

1,00

Sele

T. La Piceglia

Della Forma I - II - II bis

Caralacqua

516263 4510330

1070

3,00 12,0

Sele

T. La Piceglia

Piceglia I

Piceglia

516992 4509777

610

130,00 9,0

6,90

Sele

T. La Piceglia

Abbazzata o Piceglia B.

Abbazzata

516781 4509591

525

60,00 9,0

6,40

Sele

V.ne Bardolea

Bardolea I - II

Bardolea

515889 4509404

1000

Sele

T. La Piceglia

S. Lucia

S. Lucia

516899 4509376

520

1,00 8,0

Sele

V.ne Bardolea

Scalella

Scalella

513569 4508536

590

1,00

Sele

V.ne della Caccia

Fiumicello I - II

Fiumicello

516548 4508512

1300

1,00

10 Sele

V.ne della Caccia

Acqua Bianca I - V

Acqua Bianca

513733 4508413

1200

50,00 9,0

11 Sele

V.ne Acqua Bianca Cerzeta Vetrera

Cerzeta

515823 4507708

486

1,00

12 Sele

V.ne Acqua Bianca Caccia

Caccia

515401 4507646

650

200,00

13 Sele

V.ne Trientale

Pescolella

Trientale

514956 4506812

605

1,00

14 Sele

T. La Piceglia

Cozzi

Mass. Cozzi

516902 4508327

510

1,00

10,0 6,50

15 Sele

T. La Piceglia

San Nicola

San Nicola

517630 4507928

370

50,00

6,10

16 Sele

T. La Piceglia

La Mufita

San Nicola

517677 4507682

365

4,00

10,0 6,00

Pozzo

Denominazione
localit

Coordinate
X UTM Y UTM

x
x
x

1,00

Quota Q.media
m s.l.m.

7,55 341

(l/s)

6,20

6,50

x
x

Livello
falda
dal p.c.

pH Cond.
(S/cm)

Acquedotto A.S.I.S. (Profondit 100 m)

Piceglia

516992 4509777

520

90

50

Acquedotto A.S.I.S. (Profondit 70 m)

Vallone della Caccia 513757 4508383

970

40

Acquedotto A.S.I.S. (Profondit 70 m)

Vallone della Caccia 513781 4508352

930

40

S E R I N O (AV) I
N Bacino Corso d'acqua

Sorgente

Coordinate Quota Q.media Temp. pH Cond.


Denominazione
Captazione
localit
X UTM Y UTM m s.l.m.
(l/s)
(S/cm)
(C)

Sabato

V.ne dell'Orso

Fontana

Fontana

492097 4523854

700

1,00 16,0

Sabato

V.ne dell'Orso

Monte Fontana

Monte Fontana

491019 4523608

490

1,00

Sabato

V.ne dell'Orso

Acqua dell'Abete

Sambuco

492095 4522343

850

1,00

Sabato

V.ne Luce

Acqua dell' Ufito

Ribottoli

489518 4521421

430

Sabato

V.ne dei Canteri

Canteri

Piano di Cerro

490641 4520864

447

Sabato

V.ne Carpico

Acque del Cerchio

Carpino

494365 4520737

1500

Sabato

V.ne Matrunolo

Cannelle

Carpino

492819 4520399

850

1,00

Sabato

Sabato

Frestola

Frestola

491506 4519476

510

1,00

Sabato

Sabato

Fontana del Lontro

Carpino

491810 4519167

530

1,00

10 Sabato

Sabato

Fontana del Carpine

Carpino

492209 4519105

530

1,00 11,0

11 Sabato

Sabato

Cerretiello

S.S. n. 574

494434 4518579

540

1,00

12 Sabato

Sabato

Vallecalda

Vallecalda

493731 4518332

570

1,00

13 Sabato

V.ne dell'Olmo

Acqua di Panicare o Bocc Varco del Faggio

495441 4517807

850

1,00 9,0

14 Sabato

Sabato

Villanova

Villanova

493262 4517778

580

1,00

15 Sabato

V.ne Puzzillo

Rocco

Rocco

490895 4517503

780

1,00

1,00 16,0

6,90 453

5,70 496

1,00
1,00 7,0

7,80 235

7,80 252

8,10 292

16 Sabato

V.ne dell'Olmo

Fontana dell'Olmo

Villanova

493941 4517469

599

1,00 14,0

7,40 458

17 Sabato

Sabato

Tornola

La Tornola

490332 4517103

830

3,00 10,2

7,85 293

18 Sabato

Sabato

Sorg.te delle Golve

Piano di Cerasole

494033 4516235

586

1,00

19 Sabato

Sabato

Acquaro - Pelosi

Sorgenti Pelosi

488609 4524136

380

1000,00

20 Sabato

Sabato

Canale

Strada Provinciale

486709 4522350

525

1,00

11,2 7,10

x
336

S E R I N O (AV) II
N

Pozzo

Coordinate

Denominazione
localit

X UTM Y UTM

Quota Q.media
m s.l.m.

(l/s)

Livello
falda
dal p.c.

pH Cond.
(S/cm)

Pozzo Comunale

Fontana dell Olmo

492442 4518272

554

15

85 7,70 333

Alto Calore Servizi S.p.A. - Avellino (Profondit 15 m) Fontana dell Olmo

492395 4518365

570

23

85

Alto Calore Servizi S.p.A. - Avellino (Profondit 14 m) Fontana dell Olmo

492418 4518365

570

23

86

Alto Calore Servizi S.p.A. - Avellino (Profondit 13 m) Fontana dell Olmo

492418 4518303

546

23

89

Alto Calore Servizi S.p.A. - Avellino (Profondit 13 m) Fontana dell Olmo

492418 4518303

547

23

87

Alto Calore Servizi S.p.A. - Avellino (Profondit 14 m) Fontana dell Olmo

492418 4518303

548

23

89

Alto Calore Servizi S.p.A. - Avellino (Profondit 14 m) Fontana dell Olmo

492418 4518303

550

23

87

Alto Calore Servizi S.p.A. - Avellino (Profondit 12 m) Fontana dell Olmo

492418 4518303

552

23

86

Pozzo comunale uso potabile (Profondit 130 mt)

488162 4522749

425

10

70

Ponte

S O L O F R A (AV) I
N Bacino Corso d'acqua

Sorgente

Denominazione
localit

Coordinate

Quota Q.media Temp. pH Cond.

X UTM Y UTM m s.l.m.

(l/s)

Solofrana V.ne Vellizzano

Acqua Santa Marina

Caprari

488556 4520435

680

1,00

Solofrana V.ne Scuro

Bonanno o Cerrone

Serra della Mancosa

489234 4519109

825

1,00

Solofrana V.ne Grotticelle

Don Antonio

Scorza

487874 4518833

520

3,50

Solofrana V.ne Grotticelle

Conserva

Scorza

487827 4518802

550

3,50

Solofrana V.ne Grotticelle

Le Bocche Sottane

Pietra della Madonna 487804 4518772

580

8,00

Solofrana V.ne Grotticelle

Lapazzeta

Lapazzeta

487827 4518741

580

4,00

Solofrana V.ne Grotticelle

Santa Chiara

Pastellone

486843 4518681

750

1,00

Solofrana V.ne Grotticelle

Le Bocche Soprane

Lapazzeta

487827 4518648

595

12,00

Solofrana V.ne Grotticelle

Pietra della Madonna

Pietra della Madonna 487827 4518401

650

1,00

10 Solofrana V.ne Grotticelle

Grotticella

Grotticelle

488293 4517198

1180

1,00

11 Solofrana V.ne dei Granci

Campopiano (Sorg. varie) Fornaci

484790 4522570

520

1,00

12 Solofrana V.ne dei Granci

Acqua Troisi

Cigliano

485211 4522322

530

1,00

13 Solofrana V.ne dei Granci

Fontana Sant Andrea

San Marco

485795 4521705

575

1,00

14 Solofrana V.ne dei Granci

Corte dell Acqua

Cortine

485770 4521119

360

1,00

15 Solofrana V.ne dei Granci

Vasca deposito

Cortine

486613 4521086

410

1,00

16 Solofrana T. Solofrana

Serrone

Serrone

484342 4521029

430

1,00

17 Solofrana V.ne Santo Spirito Turci

Turci

487667 4520776

570

1,00

18 Solofrana V.ne Vellizzano

S. Lucia

487596 4520345

450

1,00

Fontana Santa Lucia

(C)

Captazione

(S/cm)

x
x
9,5 7,90

380

19 Solofrana V.ne Santo Spirito Vasca deposito

Madonna Soccorso

487313 4519358

430

1,00

20 Solofrana V.ne Santo Spirito Fontana Scorza

La Scorza

487454 4519358

475

1,00

S O L O F R A (AV) II
N

Pozzo

Coordinate

Denominazione
localit

X UTM Y UTM

Quota Q.media
m s.l.m.

(l/s)

Livello
falda
dal p.c.

Alto Calore Servizi S.p.A. Avellino (Profondit 253 m)

Caprari

487970 4519974

475

230

Pozzo Comunale

Scorza

487758 4519265

515

12

150

Pozzo Comunale

Scorza

487804 4519265

515

30

235

Pozzo Comunale

Turci

487946 4519604

585

15

298

Pozzo comunale uso potabile

(Profondit 260 mt)

Selva Piana

485463 4519886

365

18

160

Pozzo comunale uso potabile

(Profondit 270 mt)

La Consolazione

484995 4519918

320

15

150

Pozzo comunale uso potabile

(Profondit 190 mt)

Pastene

486869 4519667

425

150

pH Cond.
(S/cm)

SORBO SERPICO (AV)


N

Bacino

Corso d'acqua

Sorgente

pH Cond.
Denominazione Coordinate Quota Q.media Temp.
Captazione
localit
X UTM Y UTM m s.l.m.
(l/s)
(S/cm)
(C)

Sabato

T. Salzola

Sauceto-Titomanlio

Sauceto

490418 4529561

462

120,00

Sabato

Stagno Ciesco

Ciesco

S. Angelo

488173 4529503

470

1,00

Sabato

T. Salzola

Fontana Chiarella

Quercia Grossa

489318 4529100

550

1,00

Sabato

V.ne dei Cerri

Masseria Vitali I

Quercia Grossa

489084 4528885

535

1,00

Sabato

V.ne dei Cerri

Masseria Vitali II

Quercia Grossa

489224 4528730

560

1,00

Pozzo

Coordinate Quota Q.media


Denominazione
X UTM Y UTM
localit
(l/s)
m s.l.m.

10,6 7,78

Livello
falda
dal p.c.

Alto Calore Servizi S.p.A. -Uso potabile- (Profondit 80 mt) Sauceto

490418 4529561

470

20

12

Alto Calore Servizi S.p.A. -Uso potabile- (Profondit 40 mt) Sauceto

490418 4529561

470

20

12

310

pH Cond.
(S/cm)

V O L T U R A RA I R P I N A (AV)
N

Bacino

Corso d'acqua

Sorgente

Denominazione
localit

Coordinate

Quota Q.media Temp. pH Cond.

X UTM Y UTM m s.l.m.

(l/s)

Masseria Carlucci

496827 4527120

680

1,00

(S/cm)

(C)

Piana Dragone T. Sava

Piana Dragone V.ne Acquameroli Fontana Serra

San Michele

492589 4524192

800

1,00

18,0 7,30

316

Piana Dragone V.ne Acquameroli Acqua delle Noci II

Acqua delle Noci

492940 4524192

805

1,00

14,0 7,60

340

Piana Dragone V.ne Acquameroli Acqua delle Noci I

Acqua delle Noci

492752 4524192

805

1,00

Piana Dragone V.ne Acquameroli Acquameroli IV - V

Acquameroli

493688 4523729

860

1,00

Piana Dragone V.ne Acquameroli Acquameroli I II - III Acquameroli

494320 4523728

950

1,00

12,0 7,60

352

Piana Dragone V.ne Oscuro

Ceruna

Ceruna

495350 4523111

1320

1,00

Piana Dragone V.ne Tortaricolo

Acqua delle Logge

Casello Forestale

494952 4522279

1300

1,00

16,0 6,90

235

Calore

V.ne Sorbiello

Faggio

Faggio di Crescenzio 496004 4520674

1450

1,00

10 Calore

V.ne Sorbiello

Ris. Piani d'Ischia

Piani d'Ischia

1250

1,00

Vardiello

Pozzo

496543 4519903

Coordinate

Denominazione
localit

X UTM Y UTM

Quota Q.media
m s.l.m.

Alto Calore Servizi S.p.A. (Profondit 235 m)

Masseria Masucci

496873 4525207

660

Alto Calore Servizi S.p.A. (Profondit 250 m)

Masseria Masucci

496896 4525207

660

(l/s)

Livello
falda
dal p.c.

181
180
60

Alto Calore Servizi S.p.A. (Profondit 250 m)

Masseria Masucci

496896 4525207

660

181

Alto Calore Servizi S.p.A. (Profondit 250 m)

Masseria Masucci

496896 4525207

660

181

Alto Calore Servizi S.p.A. (Profondit 250 m)

Masseria Masucci

496896 4525207

660

180

pH Cond.
(S/cm)
6,9

360

Captazione

Alto Calore Servizi S.p.A. (Profondit 295 m)

Masseria Masucci

496896 4525177

663

Alto Calore Servizi S.p.A. (Profondit 350 m)

Vallone Oscuro

496477 4524308

720

184
10

210

Potrebbero piacerti anche