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GEOMORFOLOGIA FLUVIALE

Parte I
LArno a valle di Firenze
Leonardo da Vinci, c. 1503
montani
pede-
montani
di pianura delta
conoidi
Classificazione degli alvei fluviali:
Billi.1994 mod.
da Schumm, 1977
Suddivisione in base alle seguenti variabili:
Rapportolarghezza/profonditmedia
Granulometria
Sinuosit
Gradodi confinamento
Pendenza
Rosgen, (1994)
Classificazione secondo il grado di confinamento Rosgen, (1994)
Cascade
(rapida)
Step pool
Plane-bed
(lettopiano)
Pool-riffle
Dune-ripple
La classificazione si basa essenzialmente sulle forme di fondo:
Classificazionedi Montgomery & Buffington, (1997)
per i corsi dacqua montani
+
-
P
e
n
d
e
n
z
a
Corsi dacquarettilinei
Sono piuttosto rari, in genere non si riscontrano tratti rettilinei di lunghezza superiore a 10
volte la larghezza dalveo. Anche se le sponde sono rettilinee, il filone principale segue
spesso un percorso leggermente sinuoso, legato alla presenza di barre alternate. Il parametro
sinuositassume valori prossimi allunit, sia per portate di piena che di morbida.
Si formano prevalentemente in zone montane, dove le pendenze sono elevate (>0.5-1%) con
forte alimentazione di sedimenti grossolani. Rari esempi su pendenze bassissime in zone
costiere. I corsi dacqua rettilinei di montagna occupano lo stretto fondo di valli a V e
possiedono una piana alluvionale poco sviluppata.
Sono comuni gli affioramenti rocciosi; se essi predominano allora lalveo viene definito a
fondo fisso e ci indica una capacit di trasporto nettamente maggiore dellalimentazione
solida. Levoluzione morfologica degli alvei scavati in roccia molto pi lenta di quelli
alluvionali (cio che scorrono sui proprio sedimenti) ed legata alle caratteristiche
litologichedel substrato.
Corsi dacquarettilinei
Se presente sedimento, esso va usualmente a formare barre laterali alternate caratterizzate
da larghezze dello stesso ordine di grandezza del canale e da lunghezze pivariabili, fra 2 e
7 volte la larghezza del canale. Il sedimento si presenta pigrossolano alla testa della barra
(parte di monte) perch investito direttamente dalla corrente; la coda della barra presenta
materiale pi fine (fino a sabbia) deposto in seguito alla separazione del flusso (correnti
secondarie a minor velocit)
I canali rettilinei montani non
presentano le forme di fondo tipiche
dei corsi dacqua sabbiosi. Essi, se a
fondo mobile, presentano
morfologie a rapida, a step-pool, a
fondo piano ed a riffle-pool (si veda
la classificazione di Montgomery e
Buffington).
Barra laterale
Erosione
Di sponda
Torrenti di montagna con alveo in roccia
Pendenza J > 0.04 (4%)
Sinuosit S < 1.2
Esempi di torrenti di
montagna con alveo
in roccia
montani
pede-
montani
di pianura delta
conoidi
Classificazione degli alvei fluviali:
Torrenti di montagna con alveo mobile
Pendenza J > 0.02 (2%) Sinuosit S < 1.2
Esempi di torrenti di
montagna con alveo
mobile
Unit morfosedimentarie principali
canale
barra
riffle
alveo
piana alluvionale
sponde
pool
pool
barra
particle fabric
streambed
banks
bar
channel
alluvial plain
Sequenze a riffle e pool
R
R
R
P
P
P
barra
barra
barra
barra
Rappresentano alti topografici nel profilo longitudinale di un alveo, generati da processi
prevalentemente deposizionali, e possono essere considerati anche come delle macro-forme di
fondo
Sono formati da clasti piuttosto grossolani (piccoli massi e ciottoli) con struttura imbricata. Il
sedimento fine (sabbia) poco o assente del tutto.
Durante le fasi di morbida e magra, in virt del locale incremento di pendenza del fondo, sono
caratterizzati da tiranti minori e velocit maggiori rispetto agli elementi fluviali adiacenti (p.e.
pools), con condizioni di moto critico o lievemente supercritico (regime rapido). Durante fasi di
piena anche ordinarie, il profilo del pelo libero diviene piuniforme, e minori sono le differenze
di velocit.
In molti casi, sono strettamente legati alla presenza di barre
alternate, formandosi alla testa di esse dove la sezione presenta un
restringimento. Il filone principale della corrente in condizioni di
magra appare di conseguenza oscillare da una sponda allaltra
pool pool
riffle riffle
Barre laterali Barre laterali
alternate alternate
riffle
pool
riffle
pool
Secondary currents and
riffle-pool sequences
formation
1.01
y =-0.00x +0.55
R
2
=0.51
0
0.1
0.2
0.3
0.4
0.5
0.6
0 50 100 150 200 250 300 350 400
Lungh. d' onda (m)
P
e
n
d
e
n
z
a

%
( )Wbkf Lr 7 5 =
Leopold1964: rapporto fra lunghezza
donda e larghezza la bankfull?
Billi 2008: rapporto fra lunghezza
donda e larghezza la bankfull?
( )Wbkf Lr 4 3 =
Rigatto2009: rapporto fra lunghezza
donda e larghezza la bankfull?
( )Wbkf Lr 6 . 1 2 . 0 =
y = 171.09x + 99.03
R
2
= 0.80
0
50
100
150
200
250
300
350
400
450
0 0.2 0.4 0.6 0.8 1 1.2 1.4 1.6 1.8
Lungh. d' onda/Lar gh. bankf ull
L
a
r
g
h
.

b
a
n
k
f
u
l
l
Struttura a gradinata dei torrenti di montagna
Si deve distinguere tra step formati dalla
corrente stessa, i quali rappresentano una
struttura deposizionale per alcuni versi
analoga ai riffle, e quelli determinati da
fattori non alterabili dalla corrente, almeno
in tempi brevi, quali affioramenti rocciosi
(rock step) o tronchi dalbero (log step).
Quindi una cascata pu essere vista come
un grande rock step.
I salti si trovanoin corsi dacqua
montani, dove la granulometria
dellalveopresentaelementi di
grandi dimensioni chepossono
andare a formare gli step, cos
come sono frequenti gli
affioramenti del substrato
roccioso e la presenza materiale
legnosodi grossedimensioni
Struttura a gradinata dei torrenti di montagna
Step Step
Step
Step
Pool
Pool
0.1
1
10
100
1000
0.0000 0.0001 0.0010 0.0100 0.1000 1.0000
D
84-100
/B (m)
L

(
m
)
Step-Pool
T-Ribs
Riffle-Pool
Piave D84
Piave D90
0.0000
0.0001
0.0010
0.0100
0.1000
1.0000
0.0001 0.001 0.01 0.1 1 10 100
S (m/m)
D
8
4
-
1
0
0
/
B
T-Ribs
Riffle-Pool
Step-Pool
Piave D84
Piave D90
?
0.1
1
10
100
1000
0.01 0.1 1 10 100 1000
Channel width (m)
W
a
v
e

l
e
n
g
t
h

(
m
)
Step-Pool
Riffle-Pool
T-Ribs
Piave
montani
pede-
montani
di pianura delta
conoidi
Classificazione degli alvei fluviali:
Conoidi
alluvionali
Alluvial fans in
humid and
sub-humid areas
La conoide suddivisibile in tre settori:
Conoide apicale: contiene il canale principale, continuazione del corso dacqua incassato nella valle fluviale che
origina la conoide stessa; in questa zona tendono a prevalere fenomeni erosivi, e il canale principale di solito
fortemente inciso nei depositi di conoide; nel settore apicale si raggiunge il gradiente topografico pielevato, con
pendenze anche prossime ai 10 e oltre. I sedimenti sono grossolani e poco selezionati (ghiaiee sabbie, con massi
trascinati dal corso dacqua nei periodi di piena).
Conoide intermedia: in questa parte della conoide il canale principale si ramificain canali distributori con
configurazione radiale; i canali sono sempre meno incisi procedendo verso la base (o piede) della conoide. A monte di
questa fascia il torrente tende ad incidere il sedimento, mentrea valle prevale lasedimentazione: la zona intermedia
quindi una stretta fascia di equilibrio tra erosione esedimentazione, che si esprime come non-deposizione di sedimenti.
Conoide esterna o distale: caratterizzato da pendenze molto basse (pochi gradi), e dai sedimenti pifini, che si
raccorda gradualmente con la pianura o la valle principale.
I processi fisici e i meccanismi di
sedimentazione dipendono dalla disponibilit
di acqua corrente di origine meteorica e
quindi dal clima:
a)correnti fluviali: tipiche di climi temperato-
umidi: (flusso turbolento bassa densit e
viscosit)
stream flood (flusso incanalato)
flash flood (flusso libero)
b)colate: tipiche di climi semiaridi e aridi
caratterizzati da precipitazioni brevi e violente:
(flusso laminare alta densit 2/2,4 g/cm
3
e
viscosit)
colate di fango
colate di sabbia
colate detritiche
Caratteristiche Morfologiche
Caratteri morfologici di una conoide sono controllati dalle carattestiche del bacino montano:
- Area
- Pendenza
- Erodibilitdelle rocce
- Precipitazioni
- Portate liquide
- Trasporto solido
Eq. Di Bull (1977)
A
f
= c(A
b
)
d
A
f =
Area Conoide
A
b
= Area sorgente (Bacino Montano)
c e d = dipendono dalla disponibilit
di sedimento che dipendente dalla
geologia e dal clima
0.1< c < 2.1
d = 0.88 zone aride
d = 0.58 zone umide
d = 0.65 zone polari
(Oguchi e Omori, 1994)
Conoidi del bacino del F. PO
montani
pede-
montani
di pianura delta
conoidi
Classificazione degli alvei fluviali:
Braided rivers
Alvei pluricursali (o a canali intrecciati)
Pendenza J < 0.04 Sinuosit S = 1
Sono piuttosto comuni, e si sviluppano in una grande varietdi ambienti. Nella aree
periglaciali complessi sistemi braided si formano su ampie pianure alluvionali
ghiaiose, mentre negli ambienti semi-aridi si hanno larghi fiumi a canali intrecciati ad
alvei sabbiosi. In ambiente alpino, si trovano spesso in zona montana al fondo delle
valli glaciali fino alla zona pedemontana, fin dove lalveo prevalentemente formato
da ghiaia (Fiumi Tagliamento, Piave, Brenta), con pendenze variabili tra 0.1 a 3%.
La loro formazione favorita da condizioni energetiche (pendenza) sostenute, portate
molto variabili, elevato trasporto solido di fondo e sponde non coesive. Presentano
alvei molto ampi costituiti da due o pi canali con presenza di riffle e pool - di
simili dimensioni che si intersecano separati da barre longitudinali e isole a forma di
losanga. Il rapporto larghezza/profonditgeneralmente superiore a 40 ed arriva fino
a 300.
Nei fiumi braided si osservano barre poste a diversi livelli topografici. Si possono
tuttavia suddividere in due grandi categorie: quelle soggette a modificazioni anche
durante piene ordinarie, e quelle invece raggiunte soltanto durante eventi di maggior
intensit.
Alvei pluricursali (o a canali intrecciati)
Le barre pi frequentemente sommerse sono prive di vegetazione, e presentano
segregazione dei sedimenti tra testa e coda come le barre alternate dei canali rettilinei.
Nelle barre pi stabili, essendo pi elevate, prevalgono superficialmente i sedimenti pi
fini, simili per granulometria a quelli di esondazione, che favoriscono lo sviluppo di una
copertura vegetale. A sua volta questa contribuisce fortemente astabilizzare la barra stessa
aumentando la resistenza al moto e quindi diminuendo la velocitdel flusso sopra la barra,
in tal modo favorendo lulteriore deposizione di sedimento fine, secondo un processo di
retroazione (feedback) positiva.
I fiumi a canali intrecciati
sono caratterizzati da
elevata dinamicit, con
spostamento delle barre e
dei canali duranti eventi di
piena. Le migrazioni laterali
avvengono per lo pi
allinterno dellalveo di
piena, e soltanto durante
eventi eccezionali si hanno
modifiche del suo tracciato
planimetrico con anche
fenomeni di avulsione,
specialmente se il fiume
scorre su un conoide
alluvionale.
Durante le fasi di magra pochi canali sono occupati dal flusso. Al crescere della
portata, sempre pi canali si attivano fino a riempire totalmente lalveo di piena
che pu essere largo anche vari chilometri. Considerando tale alveo, la sinuosit
prossima allunit.
Sembra che nel passato i
corsi dacqua pluricursali
fossero pi comuni, ad
esempio lungo
lAppennino. Del resto,
anche fiumi tuttora braided
come i tratti pedemontani
di Piave e Brenta
presentano oggi gradi di
intrecciamento nettamente
minori rispetto al passato.
ipotizzato che le modificazioni verso un andamento unicursale
derivino dallattivitantropica, tramite lartificializzazione dei regimi delle
portate, la riduzione del trasporto solido per intercettazione negli invasi
artificiali, il prelievo di inerti in alveo.
Bramaputra river
Tagliamento R., Italy
Yukon R., Alaska
Cellina R., Italy
Kicking Horse R., Canada
Tagliamento R., Italy
Trionto R., Italy
Dandero R., Danakil, Eritrea
Saskatchewan R. Canada
Alvei intrecciati
sabbiosi
Byo Gure - Somalia
F. Giallo - Cina

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