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APAT

Agenzia per la Protezione dellAmbiente e per i Servizi Tecnici


Dipartimento Rischio tecnologico e Naturale
Tutor: Dr. Eutizio ittori
Atlante dei Manufatti e delle Opere di Difesa Costiera
A cura di
Mauro Lucarini
Roma, giugno 2003
!
ITROD!"IO#$ L%AM&I#T# LITORA#O
AM&I#T# CO'TI#RO$ PROC#''I, MOR(OLO)I#, D#PO'ITI
Aree costiere
Nellambiente costiero operano "uelle #orze che sono dovute ai movimenti dellac"ua marina$ che
contribuiscono a modellare il limite tra terra e mare$ rendendolo sempre meno stabile.
%a linea di costa & la risultante di una serie di #orze naturali ed antropiche che determinano un
e"uilibrio estremamente instabile$ in continua evoluzione e tras#ormazione. ' processi erosivi e
sedimentari sono controllati dal clima in primo luogo (attraverso i moti eustatici$ la produzione di
sedimenti ed il relativo trasporto da parte dei #iumi e delle correnti litoranee)* a "uesti si aggiungono
sollevamenti e subsidenze tettoniche$ diagenesi dei sedimenti$ ecc..
%e coste possono essere classi#icate considerando$ insieme alla con#ormazione della zona
strettamente costiera$ anche il paesaggio retrostante:
!. Rilievi montuosi. Rilievi collinari o montuosi che raggiungono direttamente il mare.
Possono essere presenti #alesie o piccolissime spiagge con sedimenti grossolani. 'l pro#ilo
sommerso riproduce "uello soprastante.
+. Terrazzi. Rappresentano una variante della costa alta. %a parte emersa presenta una
super#icie tabulare$ risultante dallabrasione marina di un substrato roccioso o dalla
deposizione su "uesto di sedimenti granulometricamente gradati in senso orizzontale o
verticale. 'l pro#ilo della parte sommersa riproduce "uello della parte emersa.
,. Pianura litoranea stretta. Pianura elevata sul livello del mare non pi- di pochi metri$ non pi-
larga di "ualche centinaio di metri e delimitata verso linterno da paleo#alesie o scarpate di
rilievi collinari$ montuosi o di terrazzi.
.. Pianura di #iumara. /orrisponde in genere a valli ampie e pro#onde in zona di costa alta.
0. Pianure alluvionali. Apparati deltizi$ lagune o paludi costiere. 'l pro#ilo sottomarino & molto
appiattito e corrisponde abbastanza bene a "uello della pianura emersa.
1. Pianure di dune. 2one basse nelle "uali labbondanza di sedimenti medio3sottili ha permesso
la #ormazione di depositi dunari$ per ampiezze da alcune centinaia di metri a "ualche
chilometro.
+
%a mor#ologia costiera dipende "uindi dal tipo di rocce presenti$ dalla dimensione e dalla direzione
del moto ondoso$ dallampiezza della marea e dal pro#ilo della parte di costa sommersa.
' sedimenti si dispongono in base alle #orze che li modellano$ pertanto lo studio delle #orme presenti
nel #ondale marino (ripples$ dune$ #ondali piatti) pu4 #ornire stime "uantitative sulla #orza dei
#enomeni responsabili della disposizione stessa dei sedimenti.
%a #ormazione delle spiagge
Per spiaggia si intende la zona litorale costituita da depositi incoerenti marini attuali e recenti e
delimitata verso il mare dalla linea di minima bassa marea e verso terra dalle dune o dai primi
a##ioramenti rocciosi. Essa con#ina verso il mare con la spiaggia sottomarina (o##shore) e verso
lentroterra con la costa o le dune eoliche. Si suddivide in spiaggia intertidale (#oreshore)$ che &
delimitata dal livello medio delle alte e delle basse maree$ e in spiaggia emersa (bac5shore)$ che &
compresa tra il livello medio delle alte maree e la costa o le dune. Nella spiaggia intertidale si
distingue generalmente un terrazzo di bassa marea e una zona di battigia: "uesta corrisponde alla
porzione pi- inclinata ove avviene in prevalenza il movimento del #lutto montante e della risacca.
%a spiaggia emersa & spesso divisa longitudinalmente dal cordone di spiaggia in due parti:
bac5shore e #oreshore. 'l cordone & generato dallaccumulo di materiali abbandonati dai #rangenti di
costa$ al di l6 dei limiti di in#luenza della risacca$ ove lac"ua ritorna al mare prevalentemente per
via sotterranea* pu4 essere accresciuto anche dalle azioni del vento$ che vi deposita materiali
sabbiosi provenienti dallavanspiaggia. %a retrospiaggia & costituita dai depositi costieri non attuali*
& eccezionalmente invasa dalle ac"ue del mare e a luoghi racchiude degli stagni costieri.
Nella spiaggia sottomarina e in "uella intertidale il materiale detritico$ "uando non sottoposto ad
azioni violente di tempesta$ viene continuamente mobilizzato dal moto ondoso subendo dei piccoli
spostamenti in avanti$ in corrispondenza delle creste$ e allindietro$ in corrispondenza dei cavi delle
onde: increspature di oscillazione.
Nelle condizioni$ invece$ di pi- o meno impetuosi #rangenti di costa$ i granuli vengono sollevati
bruscamente da moti turbolenti: in parte vengono gettati sulla spiaggia emersa$ in parte ricadono sul
#ondo. %e correnti di risacca tendono a tras#erire verso il largo "uei materiali che$ sollevati dal moto
ondoso$ restano per un p4 in sospensione presso il #ondo. 'n particolare$ i detriti pi- #ini sollevati$
trasportati$ deposti e ancora rimossi$ subiscono un continuo viavai verso la costa o verso il largo con
traiettorie variabili.
%a dinamica dinsieme di una spiaggia & generalmente caratterizzata da unalternanza di due azioni:
una di prevalente accumulo di detriti$ laltra di erosione in senso stretto del materiale. 'l ritmo
dellalternanza di "ueste #asi pu4 essere giornaliero o stagionale.
,
Dal bilancio degli apporti e dei prelievi di materiali detritici si traggono indicazioni sulla stabilit6 o
meno di "uesto tipo di coste. Se nellarco di un certo periodo & in pareggio$ la spiaggia pu4 essere
considerata stabile. Al contrario$ le spiagge possono essere in erosione$ oppure in avanzamento$ a
seconda se i prelievi sono maggiori o minori degli apporti. %e particelle vengono selezionate dalle
onde in base alla loro grandezza$ al loro peso e alla loro #orma. %e pi- grossolane$ in genere pi-
pesanti$ vengono abbandonate sulla spiaggia$ mentre "uelle pi- #ini possono essere riassunte in
carico$ trasportate e depositate al largo. 'l materiale pu4 anche essere gettato dai #rangenti oltre il
limite dellalta marea$ o comun"ue oltre il livello del mare in "uel momento: se in "uesto tratto di
spiaggia non ha luogo la corrente di risacca$ perch7 le ac"ue dei #rangenti ritornano al mare per vie
sotterranee$ attraverso un materasso detritico permeabile$ anche i detriti pi- #ini possono rimanere
sulla spiaggia.
Perci4 "uanto pi- una spiaggia & asciutta e permeabile$ tanto pi- il processo di sedimentazione$ e
perci4 di avanzamento della stessa & accentuato: Durante i periodi piovosi$ invece$ specie se
accompagnati da onde alte e #re"uenti$ i sedimenti delle spiagge diventano pi- o meno saturi
dac"ua e perci4 praticamente impermeabili: di conseguenza tutta lac"ua ritorna al mare per via
subaerea$ con velocit6 tanto maggiore "uanto pi- la spiaggia & inclinata. A tutto ci4 si deve
aggiungere lazione di spostamento e di scalzamento dei #rangenti$ come conseguente maggiore
possibilit6 dei detriti ad essere presi in carico.
Per tali motivi nel periodo invernale molte spiagge appaiono in erosione: i grossi #rangenti e le
correnti di risacca$ da un lato smantellano la spiaggia e il cordone di spiaggia$ dallaltro asportano e
convogliano al mare una parte dei detriti che li costituiscono.
'n generale in una spiaggia in avanzamento la prevalente sedimentazione si alterna a #asi di parziali
erosioni e rimaneggiamenti marini ed eolici. %accumulo dei detriti sulla #ronte verso il mare del
cordone di spiaggia ne determina il progressivo avanzamento della cresta$ con conseguente
allargamento della retrospiaggia.
'l pendio di una spiaggia dipende soprattutto dalla granulometria degli elementi che la costituiscono*
esso & tanto pi- acclive "uanto pi- i sedimenti sono grossolani.
E da tenere presente per4 che lacclivit6 dipende anche dallenergia del moto ondoso$ il "uale a sua
volta & in parte legato allandamento longitudinale della costa$ alle sue irregolarit6 e allestensione
del tratto di mare antistante.
%uoghi pre#erenziali di accumulo di detriti e "uindi di spiagge sono i tratti prospicienti le #oci
#luviali$ in conseguenza degli abbondanti ri#ornimenti di materiale$ oppure le baie o le aree #ra isole
e coste$ per e##etto della ri#razione delle onde.
.
%azione mor#ologica del mare e la distribuzione dei sedimenti
'l moto ondoso$ con la sua azione diretta e indiretta sui sedimenti$ & lagente principale nella
distribuzione dei materiali detritici sulla piatta#orma litoranea$ soprattutto sulla sua parte pi-
super#iciale e sulla spiaggia emersa$ mentre per le zone pi- pro#onde la distribuzione dei detriti &
a##idata alle correnti marine.
' sedimenti marini possono essere suddivisi in tre grandi categorie: sedimenti pelagici (piane
abissali)$ sedimenti neritici (sedimenti dal livello della bassa marea alla scarpata continentale) e
sedimenti litorali (in corrispondenza della battigia). %ambiente neritico e litorale & interessato da
cin"ue gruppi di depositi: autigeni (sali$ anidride$ glauconite$ #os#orite)* relitti (resti di precedenti
depositi)* residuali ( da abrasione di rocce sommerse)* organogeni (residui organici per lo pi-
calcarei)* detritici (da abrasione delle rocce costiere e da trasporto solido dei corsi dac"ua).
8uestultimo & il gruppo di depositi marini pi- importante.
A causa del moto ondoso si generano$ soprattutto nella zona dei #rangenti$ delle correnti sia
trasversali che longitudinali alla costa$ che oltre ad avere velocit6 sensibili$ operano in una massa
li"uida agitata da moti turbolenti$ dai "uali viene accentuata la loro capacit6 di rimozione e trasporto
dei sedimenti. Dun"ue$ la loro azione di trasporto pu4 avvenire solo in presenza di #ormazione di
vortici sul #ondo$ grazie alle "uali i granelli sollevati sono trascinati dalle correnti durante la loro
caduta.
'l moto ondoso$ con la sua azione diretta ed indiretta sui sedimenti$ & lagente principale nella
distribuzione dei materiali detritici sulla piatta#orma litoranea$ soprattutto sulla sua parte pi-
super#iciale e sulla spiaggia emersa. Diversa & lazione del moto ondoso sui bassi #ondali entro o
#uori la zona dei #rangenti$ cio& rispettivamente si avr6 una maggiore o una minore dispersione
dellenergia a causa dellattrito col #ondale.
%a distribuzione dei sedimenti$ procedendo da terra verso il largo$ & regolata dai movimenti indotti
nel li"uido dal moto ondoso e dalle correnti$ nonch7 dalla #orza di gravit6:
3 nella prima zona$ il movimento dei sedimenti & dovuto prevalentemente ai #rangenti *
3 nella seconda zona$ lazione del moto ondoso & limitata alle oscillazioni delle molecole
dac"ua sul #ondo$ che spostano i granuli direttamente #ino ad una certa pro#ondit6$ e
indirettamente oltre di essa tramite le correnti*
3 nella terza zona$ non si risente lazione del moto ondoso$ cosicch7 la distribuzione dei
sedimenti avviene ad opera delle sole correnti.
'n sostanza perci4 in una sezione trasversale il trasporto dei materiali per e##etto del moto ondoso si
veri#ica sempre verso terra ma in conseguenza della presenza di altre #orze (correnti e gravit6)
ciascun tipo di materiale & dal complesso delle altre #orze$ sollecitato a discendere lungo la scarpata
0
ma solo #ino alla posizione che ad esso compete e a seconda delle sue caratteristiche #isiche in
relazione alla pendenza del #ondo ed alla intensit6 dellazione marina.
%a pendenza del pro#ilo sommerso di una spiaggia & tanto pi- dolce "uanto pi- londazione &
violenta$ "uanto pi- le onde sono ripide e "uanto pi- la sabbia & sottile. Per conseguenza il tratto di
pro#ilo emerso si protende a spese di "uello sommerso nei periodi di agitazioni deboli (estate) ed
invece arretra nei periodi di #orte agitazione (inverno).
'n#ine$ la mor#ologia della costa ha unimportanza #ondamentale sulla distribuzione dei sedimenti. 'l
moto ondoso e "uindi la sua azione di trasporto$ a causa del #enomeno di ri#razione & #ortemente
in#luenzato dallandamento dei #ondali.
'n particolare$ in corrispondenza di promontori$ per e##etto sia dellaccentuarsi dellaltezza che della
ripidit6 dellonda$ si ha una concentrazione dellenergia. /onseguentemente si sviluppa sui
promontori unintensa azione di abrasione marina. 'l detrito & indotto dalle correnti da moto ondoso
a scorrere lungo le pareti rocciose #ino a "uando$ diminuendo per ri#razione lagitazione$ la soglia di
erosione non scende al di sotto della sua granulometria. Perci4 i materiali pi- grossolani si
depositano al piede dei promontori$ mentre le sabbie pi- sottili sono sospinte nella parte pi-
pro#onda delle baie$ dando origine a spiagge di granulometria tanto pi- sottile$ "uanto pi- sono
protette. /on il proseguire dellabrasione dei promontori e dei depositi detritici nelle insenature$
vengono attenuate le prominenze della costa$ con tendenza allallineamento dei tratti rocciosi con
"uelli sabbiosi (azione rettilineante del mare).
/oncludendo$ la turbolenza impedisce la #ormazione di una spiaggia laddove un ostacolo rigido
venga direttamente investito dallonda e le sabbie vengono sospinte verso il largo ed in parte ne
viene accelerato il trasporto longitudinale. Se per4 la #ormazione scoscesa & coerente ed abbastanza
lontana dalla battigia$ cos9 da essere raggiunta solo dai getti alla riva$ si potr6 costituire una spiaggia
di granulometria grossolana.
1
LA DIAMICA CO'TI#RA
%abrasione marina
%abrasione marina & dovuta alle##etto del moto ondoso ed in minor parte alle correnti e alle azioni
biologiche di microrganismi marini.
Nella #ascia superiore della piatta#orma continentale lazione del moto ondoso & di gran lunga
prevalente e si esplica soprattutto nella zona dei #rangenti: londa #range liberando la sua energia e
con la sua azione asporta i detriti che$ una volta #ranati$ vengono poi rimossi dai vortici generati dal
moto ondoso.
Assieme a tale azione ce n& unaltra$ di aspetto meno evidente ma di uguale importanza: gli
elementi di detrito$ trascinati dai vortici del moto ondoso$ vengono #atti rotolare o strisciare sul
#ondo con mutua azione abrasiva* ci4 ha per risultato da un lato il cambiamento di #orma degli
elementi e dallaltro una selezione dei granuli secondo la durezza della roccia che li costituisce.
:n altro #attore da considerare & il clima$ poich7 con esso variano sia il regime pluviometrico (e
"uindi le portate #luviali) sia lo stato del mare* inoltre viene notevolmente in#luenzato le"uilibrio
del litorale$ perch7 ad un periodo di pi- intense precipitazioni e "uindi di maggiori apporti #luviali$
corrisponder6 un maggior apporto di detriti$ mentre ad un periodo pi- siccitoso o con pi- #re"uenti
mareggiate seguir6 uno stadio di erosione.
/onseguenza diretta dellabrasione & la creazione di spiagge$ la cui origine pu4 essere ricondotta a
cause predisponenti (tipo di rocce$ mor#ologia costiera$ esposizione) e cause determinanti (azione
eolica$ glaciale$ nevosa$ meteorica e marina). 8ualun"ue sia la causa dellerosione$ i detriti rimossi
dal loro luogo dorigine vengono trasportati a valle ed in parte in mare$ dove$ distribuiti ed
accumulati dal moto ondoso$ vanno ad alimentare$ a seconda della loro granulometria$ le spiagge e
la piatta#orma continentale sommersa.
;attori dellambiente costiero
Tra le #orze che operano nella dinamica costiera vanno annoverate: i venti$ il moto ondoso$ le
correnti marine e le maree.
' venti esercitano sulla super#icie del mare una pressione su##iciente ad alterarla$ cedendo alle ac"ue
una parte della propria energia* accelerano o rallentano le correnti super#iciali$ ne producono di
nuove temporanee$ #ormano le creste e le increspature$ generando in#ine le onde. ' venti sono "uindi
la causa principale del modellamento delle coste$ dellavanzare o del retrocedere delle spiagge$
dellinsabbiamento dei porti e del deterioramento delle opere arti#iciali.
%a conoscenza della direzione dei venti e della loro #re"uenza$ intensit6 e velocit6 & indispensabile
per lo studio delle coste e della loro di#esa. ' venti possono mantenere direzioni costanti per lunghi
<
periodi (venti permanenti) oppure possono avere carattere variabile$ dipendente dalle stagioni e
dalle condizioni atmos#eriche della giornata (venti accidentali).
'l moto ondoso si origina al largo "uando il vento ha la possibilit6 di spirare per un tempo adeguato
in una direzione costante su una distesa di ac"ua libera (#etch)$ provocando increspature$
avvallamenti e rigon#iamenti della super#icie. 'l moto ondoso & successivamente deviato e
tras#ormato dalle correnti e dalla con#ormazione del #ondo e delle coste$ per cui raramente si
presenta con caratteristiche regolari. %onda si presenta con una convessit6 che si innalza al di sopra
del livello di riposo del mare$ detta cresta$ seguita da una concavit6 che al contrario si mantiene al di
sotto del livello del mare$ detta cavo. %a distanza tra due cavi successivi & la lunghezza donda* il
dislivello tra la cresta e il cavo viene chiamato altezza donda* il tempo impiegato dallonda per
passare interamente per un punto #isso si dice periodo dellonda$ mentre la velocit6 di propagazione
dellonda & il rapporto #ra la sua lunghezza ed il periodo.
'n pro#ondit6 il moto oscillatorio delle particelle dac"ua interessa con orbite circolari sempre pi-
piccole uno spessore dac"ua non superiore a met6 della lunghezza donda. ;ino a "uando il #ondale
& pi- pro#ondo di tale valore$ il moto ondoso non riesce ad in#luenzarlo. Avvicinandosi alla costa$ il
moto ondoso comincia a risentire dellattrito col #ondo$ le orbite si tras#ormano da circolari (in
super#icie) ad ellittiche (in pro#ondit6)* perci4$ sul #ondo le oscillazioni del moto riescono a
smuovere i granuli di sabbia in avanti e indietro.
:na volta uscite dalla zona di generazione$ le onde riducono gradualmente lenergia posseduta$
soprattutto per e##etto dellattrito con laria$ mentre & di scarso rilievo lintervento della viscosit6 e
della turbolenza. 'n ac"ue pro#onde si ha$ "uindi$ una progressiva attenuazione dellaltezza donda$
mentre il periodo e la lunghezza possono aumentare. Avvicinandosi alla costa londa procede su
#ondali di pro#ondit6 decrescente e$ "uindi$ le caratteristiche del moto ondoso risultano modi#icate
rispetto a "uelle possedute al largo$ poich7 lattrito al #ondo e la riduzione di pro#ondit6 riducono la
lunghezza donda ed aumentano la sua ripidit6.
Tra i di##erenti #enomeni di propagazione delle onde marine vi sono: la ri#razione$ la di##razione e la
ri#lessione. %a ri#razione si ha "uando le onde provenienti dal largo avanzano disposte secondo linee
di cresta parallele tra loro ma non alla linea di battigia* pertanto unonda pu4 trovarsi
contemporaneamente ad avere tratti di cresta che ricadono in ac"ue a di##erente pro#ondit6. 8uando
ci4 accade$ i diversi tratti si propagano con velocit6 di##erenti e il #ronte dellonda tende cos9 a
disporsi parallelamente alle linee di livello del #ondale. Tale #enomeno & importante per determinare
laltezza delle onde in prossimit6 della battigia$ landamento delle linee di cresta attraverso gli
angoli che "ueste #ormano con le isobate$ nonch7 la distribuzione dellenergia lungo la costa.
%a di##razione & il processo che porta allesistenza di un moto ondoso nella zona dombra a valle di
un ostacolo$ di dimensioni #inite$ che intercetta un treno donde incidenti. Essa avviene con
=
tras#erimento di energia in direzione parallela alle creste dellonda. %a conoscenza dei processi di
di##razione & essenziale nella progettazione$ ed in particolare$ per ubicare correttamente le varie
zone del bacino portuale e per ridurre i problemi dellinsabbiamento e della risonanza di un porto.
%a ri#lessione avviene "uando londa incidente su una parete verticale si ri#lette dando luogo ad
unonda che si propaga in verso opposto. Nello specchio ac"ueo antistante lostacolo$ si genera
"uindi uno stato di agitazione ondosa* lo studio della ri#lessione & importante sia per le
sollecitazioni indotte sulle strutture$ sia per "uanto attiene alle##icienza dei porti in termini di
smorzamento delle perturbazioni.
%e correnti marine sono spostamenti di masse dac"ua nei mari e negli oceani e si distinguono in
permanenti$ periodiche ed accidentali.
%e correnti permanenti sono solitamente correnti dalto mare e non interessano le"uilibrio delle
coste* sono originate da di##erenze di temperatura e densit6 delle masse dac"ua e dai venti
permanenti$ ed anche da variazioni di pressione atmos#erica (ad es. El Nino) . %e correnti periodiche
vengono generate dalle maree$ mentre "uelle accidentali sono generate dal moto ondoso ed hanno
importanza #ondamentale per il regime delle spiagge.
%e pi- importanti correnti marine interessano e spostano notevoli masse dac"ua #ino a grandi
pro#ondit6* in genere si distinguono le correnti super#iciali dalle correnti pro#onde.
%e correnti di marea (periodiche) inducono nella massa dac"ua un moto orizzontale che prende il
nome di corrente di #lusso. 8uando la massa ha raggiunto il livello massimo segue un periodo di
alcuni minuti di assenza di corrente$ poi il senso del movimento si inverte generandosi la corrente di
ri#lusso. %e correnti generate dalle maree hanno notevole velocit6 in "uei mari dove lampiezza di
marea & maggiore. Durante tale processo le particelle dac"ua descrivono delle orbite uguali a "uelle
proprie del moto ondoso$ perch7 la marea & una grande onda che interessa tutta laltezza dac"ua
dalla super#icie al #ondo del mare.
%e correnti di densit6 (permanenti) sono generate da di##erenze di temperatura e di salinit6
dellac"ua$ cio& da di##erenze di densit6 tra gli strati super#iciali e "uelli pro#ondi (coste del
>editerraneo).
%e correnti da moto ondoso (accidentali) sono caratterizzate da: trasporto di masse dac"ua verso la
riva$ movimento di masse dac"ua lungo la costa$ ri#lussi per lo smaltimento della massa dac"ua
riversatasi sulla riva$ correnti verso mare raccolte in passaggi stretti.
'n#ine$ tra la linea dei #rangenti e la linea di spiaggia si pu4 sviluppare una corrente lungo riva
(longshore current) capace di trasportare parallelamente alla costa notevoli "uantit6 di materiali. Ad
intervalli abbastanza regolari$ inoltre$ lac"ua che tende ad accumularsi tra le due precedenti linee
de#luisce perpendicolarmente alla costa lungo stretti canali ove una corrente veloce ed erosiva (rip
current) ristabilisce le"uilibrio con le ac"ue pi- esterne$ isolando ampie celle dotate di circolazione
?
propria. @ltre che da "ueste correnti i granuli di sabbia sono in#luenzati da un movimento a dente di
sega$ legato al meccanismo #lutto montante 3 risacca$ che gli permette di compiere un piccolo
spostamento longitudinale a #ronte di un lungo tragitto totale.
'n#ine$ le maree sono variazioni periodiche del livello marino$ prodotte dallattrazione della luna e
del sole sulla massa delle ac"ue oceaniche. 8uando la luna & in congiunzione o in opposizione col
sole$ le alte maree sono pi- rilevanti$ mentre "uando la luna & in "uadratura le maree sono deboli.
Dun"ue$ la marea altro non & che una grande onda$ ed il suo movimento negli oceani segue le leggi
di propagazione del moto ondoso attraverso #enomeni di di##razione e ri#razione determinati dalla
#orma delle coste e dalla pro#ondit6 dei #ondali.
!A
OP#R# PORT!ALI # MARITTIM# # IT#R*#TI
DI DI(#'A CO'TI#RA
OP#R# PORT!ALI
CLASSIFICAZIONE DEI PORTI IN BASE ALLA CORRELAZIONE
TRA LUBICAZIONE E LA LINEA DI COSTA NATURALE
I PORTI '+L+
%a parola porto indica un nodo di vari sistemi di trasporto$ dove con#luiscono e hanno continuit6
varie vie di comunicazione #luvio B marittime$ terrestri$ aeree.
:n porto marittimo in senso stretto & un complesso di opere destinate a ospitare natanti allinterno
di uno specchio ac"ueo ridossato dal moto ondoso di largo. Esso deve anche consentire$ in
condizioni di massima sicurezza$ le operazioni per lo scarico ed il carico delle merci$ per limbarco
e lo sbarco dei passeggeri$ per lo stazionamento a diversi scopi (ri#ugio$ ri#ornimento$
manutenzione$ disarmo) delle navi e per la loro costruzione.
;anno parte del porto le opere esterne (dighe o moli)$ che proteggono dalla traversia gli specchi
li"uidi interni (avamporto$ darsene e bacini di attracco$ bacini di galleggiamento$ bacini di
carenaggio)$ le opere interne di accosto (banchine$ pontili$ briccole)$ le strutture destinate alle
operazioni commerciali (calate)$ le attrezzature strettamente connesse alle attivit6 portuali (stazione
marittima$ magazzini$ gru$ ecc.)$ nonch7 la viabilit6 a servizio del porto stesso.
Al porto si accede attraverso limboccatura$ la parte pi- esterna del canale marittimo di accesso$ la
cui ubicazione & in#luenzata dalla disposizione delle opere esterne$ il cui tracciato deve tener conto
di molti parametri ambientali: clima meteomarino del paraggio$ caratteristiche dei #ondali e del
trasporto litoraneo dei sedimenti$ nonch7 del tipo di tra##ico marittimo. Dallimboccatura si accede
allavamporto e$ "uindi$ allo specchio dac"ua interno (porto interno).
/on lattivit6 cartogra#ica si & resa necessaria una classi#icazione e codi#icazione di tutte le strutture$
arti#iciali e naturali$ che compongono la realt6 portuale delle coste. %a classi#icazione dei porti pi-
di##usa & "uella basata sul tipo di utilizzo per cui & destinato lo stesso (commerciali$ industriali$
passeggeri$ turistici$ pescherecci$ di ri#ugio$ militari$ ecc.)$ ma certamente "uella pi- precisa & "uella
basata sulle caratteristiche della linea di costa naturale.
!!
,+ PORTI ARTI(ICIALI
Porto a bacino
Tale tipo di porto pu4 essere costituito da un bacino interno o esterno.
'l primo viene detto darsena e consiste in uno specchio dac"ua riparato da banchine o costruzioni in
muratura in cui si tengono le imbarcazioni o si eseguono operazioni di carico e scarico merci
(magazzini$ gru$ ecc.).* ha #orma rettangolare e generalmente vi si accede da unapertura$
generalmente da ac"ue calme o interne. i sono darsene sia allinterno dei #iumi che nei porti
maggiori.
'l secondo tipo di porto$ invece$ viene chiamato col termine marina ed indica uno specchio dac"ua
modernamente attrezzato per imbarcazioni da diporto (punto ri#ornimento viveri e carburante$
centro riparazioni$ servizi igienici$ servizio comunicazioni a terra). ' porti a bacino esterni possono
essere suddivisi in tre grandi gruppi:
3 marina 3 club$ porti privati con attracchi riservati ai soci$ con attivit6 commerciali connesse
ridotte al minimo*
3 commercial marina$ realizzati da gruppi #inanziari per investimenti commerciali$ in cui$ oltre
agli ormeggi$ viene o##erta una innumerevole gamma di servizi*
3 municipal marina$ porti pubblici generalmente gestiti dai /omuni$ nei "uali le attivit6
commerciali sono ridotte al minimo$ ma gli ormeggi ed i servizi sono aperti a tutti.
:n marina & caratterizzato da alcune strutture "uali: il pontile di accesso principale$ perpendicolare
alla banchina e largo circa +$0 metri* una serie di passerelle secondarie di larghezza in#eriore al
metro per laccesso al #ianco dei natanti$ che vengono ormeggiati perpendicolarmente al pontile
principale* un pontile della larghezza di "uello principale$ perpendicolare ad esso a #ormazione di
una T sulla testata$ per lattracco dei battelli maggiori* una serie di pali di ormeggio in#issi nel
#ondo.
Porto isola
Esso consiste in unopera costruita al largo della costa$ collegata ad essa mediante un pontile di
approccio ed un pontile di connessione$ e protetta da una diga #rangi#lutti. 'l porto B isola & una
soluzione ingegneristica che consente: di limitare i rischi dellinterrimento* di contenere i costi
derivanti dalla necessit6 di raggiungere i #ondali utili a notevole distanza dalla riva$ "uando la
pendenza trasversale della spiaggia & estremamente bassa* di ubicare lontano dalla costa
installazioni che possono risultare in"uinanti o pericolose$ e "uindi$ in caso di incidenti$ poterle
isolare rapidamente mediante opportuni accorgimenti tecnici (es. sistemi pneumatici di protezione
contro londazione).
!+
'n#ine$ la posizione della diga #oranea che lo protegge deve impedire che si depositi materiale nella
zona di calma a tergo della stessa$ poich7 spesso & stato rilevato un #orte avanzamento della linea di
riva riparata dal porto B isola$ dovuto al #atto che un pontile non & una struttura completamente
permeabile alle sabbie.
Porto canale
Esso & caratterizzato da unimboccatura aperta #ra due dighe parallele e normali al litorale e da esso
aggettanti$ dette moli guardiani. %a sua #unzione & "uella di assicurare laccesso ai porti che sono
nati alla #oce di un #iume o allAinterno di specchi dac"ua lagunare. 'n entrambi i casi$ le dighe
parallele hanno la #unzione di canalizzare le correnti di marea$ il che costituisce un contributo alla
risoluzione del problema dellinterrimento o "uantomeno alla pulizia delle ac"ue interne (laguna). A
volte per evitare per evitare una deposizione rapida del materiale #luviale allinterno del bacino sono
stati realizzati appositi bacini di riserva$ il cui rapido svuotamento #a aumentare la velocit6 della
corrente di espurgo durante il ri#lusso: tali bacini sono chiamati CpialasseD.
2+ PORTI AT!RALI
Rada (baia dentellata)
E lapprodo elementare$ costituito da una insenatura protetta$ la "uale consente lormeggio alla
ruota per raggiungere la costa per di##erenti motivi. %a rada & un ri#ugio naturale$ che pu4 essere
protetto meglio arti#icialmente da alcune direzioni$ atto ad o##rire un ricovero per le navi$ che
possono entrarvi e gettar lancora sostando in sicurezza.
Porto con isola al largo
8uesto & un porto protetto dalla presenza di unisola (o pi- isole) di #ronte alla baia naturale. %isola
svolge la stessa #unzione di una diga #oranea o di una grande scogliera #rangi#lutti. Nel caso di pi-
isole allincirca parallele alla costa$ si possono prevedere delle barriere #rangi#lutti che permettano
di realizzare una protezione continua per il porto. 'n#ine$ "uestultimo pu4 avere di##erenti utilizzi.
Porto naturale s.s.
:n porto naturale & unarea resa arti#iciale per scopi economici$ basata sulla con#ormazione
mor#ologica naturale del litorale. %arti#icialit6 del posto riguarda "uasi esclusivamente la zona
interna$ con la realizzazione di banchine$ darsene$ ecc..
'n#atti$ alluopo si s#ruttano in genere baie ed insenature$ cio& rientranze della linea di costa
#ormatesi per abrasione marina ad opera del moto ondoso.
%imboccatura & anchessa naturale$ ma pu4 necessitare della protezione di dighe o moli esterni$ in
base alle caratteristiche meteomarine ed al bilancio erosivo B deposizionale dellarea.
Porto fiume (estuari)
!,
Tale tipo di porto & caratteristico di aree marine con notevole escursione di marea e #orti correnti
marine che trasportano notevoli "uantit6 di materiali lungo la costa.
%a sua naturale disposizione consente una protezione totale dalle azioni del mare e necessita di
di#esa esterna solamente nei pressi dellimboccatura$ mediante dighe o moli radicati alle rive$
generalmente convergenti. Esso pu4 essere piccolo$ largo o stretto ed &$ in genere$ per#ezionato da
delle sottostrutture che dal semplice greto del #iume$ alla banchina di cemento$ arrivano #ino alle
darsene.
Porto a marea (chiuse)
'n alcuni mari le escursioni di marea possono raggiungere elevati valori$ cos9 che le navi che entrano
in insenature con #ondali adeguati al loro pescaggio e alle condizioni del moto ondoso$
rischierebbero molto non appena iniziasse la bassa marea.
%a soluzione pi- comune a tale problema & "uella della realizzazione di uno sbarramento mobile tra
mare aperto e porto.
Nei porti a livello costante$ durante la bassa marea$ le paratie poste allimboccatura del porto sono
chiuse e le navi in arrivo devono in tal caso attenderne lapertura$ stando alla #onda (stallia) in una
rada che pu4 anche essere soltanto parzialmente protetta dai moti ondosi pi- violenti. Nello stesso
tempo$ alle navi ospitate allinterno del bacino portuale &$ invece$ assicurato il livello dac"ua
necessario per il galleggiamento e lo svolgimento delle operazioni commerciali alla banchina.
Nei porti commerciali si pre#erisce appro#ondire i #ondali$ sicch& essi risultano adeguati anche con
la minima bassa marea. 'n tal caso$ tuttavia$ si distingue #ra un porto esterno e uno interno$
"uestultimo con livello indipendente dalla bassa marea e collegato spesso con numerosi canali$ che
costituiscono ricche vie dac"ua per il trasporto delle merci e dei passeggeri in ampi hinterlands.
Si tratta in pratica di porti dotati di bacini a livello costante(bacini a marea o a mezza marea)$
comunicanti con lavamporto mediante conche che consentono il passaggio delle navi anche "uando
esista un dislivello #ra il pelo li"uido dei canali di navigazione$ tenute separate tra loro da chiuse (o
porte vinciane)$ che consentono il passaggio della nave "uando ci sono variazioni del livello del
mare.
!.
OPERE INTERNE DEI PORTI
ITROD!"IO#
:n porto$ oltre che o##rire ricovero alle navi$ deve consentire tutte le operazioni inerenti allo
svolgimento dei tra##ici marittimi.
Eli specchi li"uidi interni (bacini o darsene) e le opere di accosto con i retrostanti terrapieni
attrezzati (calate) devono essere organizzati in maniera da assicurare al terminal un livello elevato di
produttivit6 ed un basso costo del servizio prestato.
'l numero$ le dimensioni e la distribuzione degli specchi li"uidi interni e delle calate sono vincolati$
oltre che alle particolari condizioni del sito$ a considerazioni di natura economica.
,+ DAR'##
%e darsene hanno in genere #orma rettangolare allungata e sono disposte in maniera da risultare
orientate nella direzione dei venti dominanti.
'l tracciato delle darsene pu4 avere #orma a raggiera attorno ad un unico bacino di evoluzione*
oppure #orma che si rami#ica a partire da un unico canale di transito: in tal caso$ per4$ occorre
prevedere pi- di un bacino per la evoluzione delle navi.
%a disposizione con darsene obli"ue o##re tanti vantaggi per laccosto delle navi e linserimento dei
raccordi #erroviari$ tuttavia comporta delle di##icolt6 di e"uipaggiamento dei terrapieni$ soprattutto
per "uanto attiene alla ubicazione dei magazzini. Spesso$ nei porti protetti dal mare da una diga
#oranea parallela alla costa$ le darsene sono disposte a pettine$ ortogonalmente alla rotta di accesso
delle navi: in tal caso$ per #acilitare le manovre di evoluzione$ alcuni ponti sono pi- corti degli altri.
Nei porti B canale$ alle due estremit6 dellunica darsena ricavabile$ in genere molto lunga$ sono
necessari altrettanti bacini di evoluzione per evitare che la nave retroceda a lungo prima di orientarsi
per la navigazione in mare aperto.
%a #orma pi- #re"uente & "uella rettangolare ma $ per particolari condizioni topogra#iche$ pu4 essere
conveniente avere bacini a #orma di parallelogramma con ponti obli"ui o a #orma triangolare o
trapezoidale.
%e dimensioni di una darsena possono variare notevolmente$ a seconda che il bacino sia destinato ad
accogliere una o pi- navi ed in rapporto alle modalit6 di movimentazione delle merci.
%a larghezza di una darsena deve essere abbastanza ampia in modo da consentire operazioni di
trasbordo con pontoni B gru e chiatte$ oppure lattesa di unaltra nave a #ianco di "uella ormeggiata*
spesso conviene dimensionare il bacino in vista di utilizzare per laccosto anche la calata di riva$
rendendo cos9 possibile lormeggio di una nave secondo la direzione trasversale allasse del bacino
stesso.
!0
%a pro#ondit6 dei bacini deve garantire un #ranco minimo (A$0 B ! m) dac"ua sotto la chiglia della
nave di progetto$ con ri#erimento alle condizioni di massima immersione dello sca#o e minima
marea.
2+ T#RRAPI#I
' terrapieni$ contenuti dalle banchine$ sono piazzali spianati a circa + B , metri sopra i pi- alti livelli
dello specchio li"uido su cui si a##acciano. Trattasi di aree attrezzate per consentire le operazioni di
scalo per passeggeri o merci. Fanno una dimensione in comune con la darsena adiacente e laltra
(larghezza) che si estende in misura adeguata ad ospitare la viabilit6 e le attrezzature portuali (gru$
magazzini$ ecc.).
'l rapporto #ra super#ici dei terrapieni e delle darsene pu4 essere assunto pari ad uno* in realt6
lestensione dei terrapieni discende essenzialmente dalla loro destinazione duso e dal tipo di
tra##ico delle merci: merci trasportate in colli (con mezzi gommati e su rotaia)* merci in containers
(gru a portale$ cartelloni$ elevatori a #orchetta$ ecc.)* tra##ico ro3ro (imbarco veicoli su navi canguro$
anche con semirimorchio)* merci specializzate (gru a noria per le banane$ aspiratori pneumatici per i
cereali$ pompe e tubazioni per i vini)* merci alla rin#usa (scarico carbone e minerali mediante gru
con scartamento #ino ad =A metri su terrapieni o su chiatte$ oppure per mezzo di gru a torre collegata
a nastri trasportatori)* merci li"uide (idrocarburi e gas li"ue#atti vengono movimentati mediante
pompe installate a bordo$ dove devessere presente un adeguato servizio antincendio).
3+ OP#R# DI ACCO'TO IT#R#
%e opere di accosto interne assolvono in tutto o in parte alle seguenti #unzioni:
3 costituire #ronti per laccosto delle navi e per leventuale ormeggio*
3 contenere i terrapieni degli sporgenti e delle calate di riva*
3 assicurare il collegamento #ra nave e terra#erma.
Pontili$ banchine e briccole consentono un attracco interno. Nei primi due casi de lormeggio di una
nave avviene Cdi #iancoD & necessario disporre di:
due punti rigidi (bitte$ ecc.) ubicati a distanza tale da consentire che i cavi di estremit6
prodiera e poppiera della nave abbiano su##iciente lunghezza*
un #ronte di accosto centrale dello sviluppo non in#eriore ad un terzo della lunghezza della
nave*
altri punti rigidi in posizione intermedia per lammarro dei cavi necessaria stabilizzare la
nave contro le oscillazioni dello specchio li"uido interno.
!1
Banchine attraccabili
%e banchine orlano le calate di riva e gli sporgenti* la loro con#igurazione ed il tirante dac"ua con
la minima marea devono essere adeguati allimportanza delle navi che possono accostare.
'n particolare occorre tener presente che laltezza complessiva di unopera di approdo & vincolata$ a
meno del #ranco sotto chiglia$ al pescaggio massimo della maggiori navi che #re"uentano il porto$
alla escursione massima dello specchio li"uido dovuta allagitazione ondosa e alle maree$ nonch7
allaltezza minima (+3, metri) della sommit6 del coronamento rispetto al livello di massima alta
marea.
%e banchine vengono generalmente suddivise in due categorie: i muri di sponda propriamente detti$
che sono strutture rigide destinate a sostenere il terrapieno retrostante per gravit6$ e le paratie$ che
sono strutture #lessibili$ ammorsate nel terreno per una conveniente parte della loro lunghezza.
%e banchine sono costituite da una sottostruttura e da una sovrastruttura.
Banchine a gravit
8ueste sono anche chiamate$ tradizionalmente$ muri di sponda s.s. e sono caratterizzate da di##erenti
tipi di sottostrutture$ in base alle caratteristiche dei materiali impiegati.
%a banchina in massi arti#iciali viene in genere costruita sopra uno scanno di pietrame$ di
conveniente larghezza e spessore$ che serve a regolarizzare il piano di posa dei massi e ad assicurare
la continuit6 idraulica #ra i due lati del muro. %o strato superiore dello scanno va con#ormato con
piccola pendenza verso il lato interno$ in maniera da contrastare lo scorrimento #ra masso e scanno e
"uello tra masso e masso ed impedire che un assestamento dello scanno provochi lo strapiombo del
muro.
Solitamente il muro a massi sovrapposti presenta una in#rastruttura asimmetrica$ costituita da massi
di larghezza pari allo spessore del muro$ crescente con la pro#ondit6 in maniera da #ar concorrere
alla stabilit6 dellopera i pesi delle colone di terrapieno che sovrastano gli aggetti dei singoli massi.
/ompleta la pila il penultimo masso Ca sediaD e lultimo di regola di #orma uguale sporgente verso
il mare.
' massi vengono collocati in #ilari$ mediante pontoni (via mare) o con gru (via terra)$ in maniera da
#ormare pile indipendenti. ' giunti vanno sigillati con sacchi di calcestruzzo allo stato plastico$
idonei ad evitare ri#luimenti del materiale minuto di rin#ianco e consentire nello stesso tempo
eventuali assestamenti del terreno e dellimbasamento.
E opportuno che la #accia superiore del masso dellultimo #ilare disposto emerga dallac"ua di
"ualche decimetro$ per poter su di esso costruire la sovrastruttura allasciutto.
%e pile di in#rastruttura$ prima di erigervi il coronamento$ sono sovraccaricate con altri massi
arti#iciali$ in modo da realizzare un peso complessivo eguale a "uello cui saranno assoggettate in
!<
#ase di esercizio e consentire$ "uindi$ lassestamento del piano di sedime. ' massi impiegati per
loperazione di precarico sono poi utilizzati per costruire altri segmenti di banchina.
Per assicurare il collegamento idraulico #ra le due parti del muro$ per diminuire la spinta del
terrapieno della calata contro la banchina e per impedire il risucchio del rinterro attraverso i giunti
tra le pile contigue$ si versa a tergo del muro pietrame selezionato$ disponendolo in maniera che il
cuneo di spinta ricada prevalentemente nel suo interno.
%a sottostruttura in massi arti#iciali & molto usata in presenza di terreni anche cedevoli$ "uando si
disponga per la costruzione dei massi di una vasta area prospiciente ad uno specchio dac"ua per
lattracco dei mezzi dopera. 'l costo$ elevato a causa del notevole volume di calcestruzzo
necessario$ ha suggerito talvolta ladozione di massi cavi riempiti allinterno di materiale inerte.
%a banchina in cassoni di conglomerato cementizio armato & unopera pi- economica della
precedente$ in "uanto pu4 essere realizzata con minor "uantit6 di materiali e di tempo.
'l cassone & una struttura pre#abbricata tridimensionale scatolare$ suddivisa in celle* esso &
composto da un solettone di #ondo$ destinato a poggiare sul sedime$ da un #usto che costituisce con
il solettone un sistema #ortemente monolitico$ e da una soletta di copertura.
%e celle dei cassoni vengono riempite versando in esse calcestruzzo o sabbia (cassoni
autoa##ondanti) oppure vengono riempite versandovi ac"ua di mare che pu4 restare in
comunicazione o meno col bacino portuale mediante la presenza di #ori nei cassoni stessi (cassoni a
parete #orata e cassoni galleggianti).
Per "uanto riguarda la banchina in cassoni autoa##ondanti$ lesecuzione dellopera avviene con
laiuto di benne e pompe a re#luimento per #arli a##ondare nel terreno in modo uni#orme #ino alla
"uota prestabilita. E "uindi necessario che il peso del cassone sia superiore allattrito che si desta
sulla super#icie di contatto pareti B terreno* nel caso contrario$ occorre ridurre lattrito interno
iniettando attraverso detta super#icie li"uido tiGotropico (miscela dac"ua e bentonite) in pressione
con #unzione lubri#icante.
Raggiunto il piano di posa$ viene realizzato il #ondo del cassone$ gettando il cosiddetto CtappoD di
calcestruzzo per uno spessore su##iciente ad e"uilibrare le sottopressioni: in tal modo i carichi
saranno tras#eriti al sedime non soltanto tramite le pareti ma attraverso lintera super#icie di
appoggio.
' cassoni autoa##ondanti sono "uindi riempiti con materiale inerte o con calcestruzzo magro.
%a banchina in cassoni ad aria compressa$ anche se con notevoli costi$ consente una pi- rapida
esecuzione dellintervento. 'n tal caso$ il collegamento tra la camera interna e lesterno & stabilito da
un pozzo o tubo metallico (caminata)$ che sbocca in alto in una camera di e"uilibrio (campana di
decompressione) comunicante con la caminata e con lesterno mediante portelli a chiusura stagna.
!=
Tale camera di e"uilibrio viene a trovarsi$ di volta in volta$ cos9 come occorre$ alla pressione
atmos#erica o a "uella esistente nella caminata o nella camera di lavoro. Alla campana giungono i
materiali di scavo #inch& il cassone non ha raggiunto per graduale a##ondamento il piano di posa
prestabilito. Allora viene immesso dallesterno$ attraverso la campana di decompressione$ il
calcestruzzo necessario a riempire la camera di lavoro$ normalmente perduta. Dopo di che vengono
smontate camera di e"uilibrio e caminata e viene riempito con ulteriore getto di calcestruzzo il
pozzo rimasto.
%a banchina in calcestruzzo pu4 essere eseguita con getto subac"ueo$ impiegando casseri resi
stagni$ per evitare il dilavamento o la segregazione del calcestruzzo stesso oppure mediante teli di
plastica. 'l getto nono richiede grandi impianti$ n7 presenta particolari di##icolt6* deve per4 essere
#atto con molta accuratezza$ utilizzando pompa e tubazione #lessibile e procedendo dal basso verso
lalto. :na sottostruttura di "uesto tipo viene utilizzata "uando il tirante dac"ua risulta limitato.
'n tutte le strutture descritte #in "ui & necessario completare lopera con lesecuzione$ a tergo$ di un
riempimento in pietrame selezionato.
%a sovrastruttura dei muri di sponda & costituita in genere da una muratura di conglomerato
cementizio. :n paramento esterno in pietra da taglio pu4 #ungere nella #ascia di bagnasciuga da
conguaglio dei di#etti di allineamento e di piano.
%a sopraelevazione in muratura termina con un grosso coronamento in pietra da taglio.
Banchine a diaframma
8ueste banchine possono realizzate mediante in#issione$ lungo lallineamento previsto$ di elementi
accostati B pali o palancole B costruiti in generale con acciaio o conglomerato cementizio armato.
Superiormente gli elementi sono legati da una sovrastruttura anchessa in acciaio o in conglomerato
cementizio armato.
%in#issione & spinta con una battitura ad alta #re"uenza #ino a pro#ondit6 tale da ottenere un incastro
al piede della banchina.
%a stabilit6 allo spostamento orizzontale & assicurata dalla resistenza passiva del terreno sulla parete
in#issa.
%e paratie di pali o di palancole consentono eventuali lavori di appro#ondimento dei #ondali$ purch&
contenuti* sono poco indicate in presenza di terrapieni #ortemente spingenti. A tergo delle stesse va
comun"ue e##ettuato il riempimento con pietrame ed un ulteriore rin#ianco con materiale arido.
:n sistema abbastanza recente & "uello che si avvale dellin#issione delle palancole di acciaio o di
cemento armato.
%a #orma delle palancole in acciaio & tale che ogni elemento pu4 essere in#isso verticalmente
scorrendo sul precedente$ a cui si unisce con un aggancio scorrevole$ come su di una guida.
Esistono tre sistemi di applicazione delle palancole:
!?
3 palancole pro#ondamente in#isse nel terreno e resistenti con comportamento a mensola alla
spinta del terrapieno (senza ancoraggio)*
3 palancole in#isse per un breve tratto nel #ondo e vincolata in sommit6 con un tirante (con
ancoraggio)*
3 palancole in#isse pro#ondamente e vincolate in sommit6 con tiranti o solettoni in cemento
armato (con ancoraggio).
Per altezze limitate possono essere utilizzate le palancole in cemento armato$ che hanno uno
svantaggio dovuto al #atto che il peso diventa proibitivo con laumentare dellaltezza.
:ltimamente sono state introdotte le paratie terebrate B dia#rammi in cemento armato #ormati da
elementi accostati 3* esse sono costruite con speciali attrezzature mediante getto in vano
precedentemente scavato$ le cui pareti sono sostenute con limpiego di #anghi bentonitici o non.
%e paratie terebrate impiegate sono classi#icabili in base alla #orma (piana$ a T$ Cpalsi#D$ ecc.) ed al
valore della sezione dinerzia della sezione trasversale.
'l loro procedimento costruttivo$ inizia con la preparazione di elementi detti CasolaD distanziati di
una "uantit6 pari alla lunghezza ed aventi alle estremit6 #orma cilindrica concava a generatrici
verticali. 'n seguito si eseguono gli elementi CsaldaturaD posti a chiudere gli intervalli lasciati tra gli
elementi precedenti ed aventi le estremit6 di #orma convessa tali da essere immorsate in "uelle cave
degli CasolaD. Dun"ue$ si realizza lo scavo dei suddetti pannelli grazie alla propriet6 del #ango
bentonitico di mantenere in e"uilibrio la parete verticale. /on idonee apparecchiature si ottiene la
disgregazione del terreno i cui detriti vengono allontanati insieme al #ango bentonitico e mandati in
apposito serbatoio. /ompletato lo scavo$ si introducono$ per tutta laltezza dello scavo$ delle
casse#orme tubolari che servono a creare le concavit6 necessarie per ottenere il collegamento #ra
elementi CasolaD e CsaldaturaD.
%e paratie terebrate consentono una riduzione dei costi$ una diminuzione della durata dei lavori e
lapprontamento di un cantiere a terra. A costruzione ultimata$ si procede al dragaggio del bacino
antistante la banchina e nel contempo alla messa a nudo della medesima #ino al #ondale previsto.
Banchine a giorno (antiriflettenti)
8uando la scarsa portanza dei terreni di #ondazione e si desidera ridurre la risacca nel bacino
interno$ si costruiscono banchine su pali o piloni.
'l terrapieno viene sagomato verso mare$ al di sotto dellimpalcato$ a scarpa naturale$ protetta da
pietrame o massi$ le cui dimensioni sono #issate in relazione alle caratteristiche dellagitazione
ondosa esistente nel bacino e alla intensit6 di eventuali correnti$ oppure con il criterio di migliorare
la stabilit6 della scarpata e accrescerne la pendenza per ridurre le dimensioni dellimpalcato.
%impalcato pu4 essere costruito con la trave di bordo immersa oppure a "uota su##icientemente
alta$ comun"ue maggiore del livello di massima marea.
+A
/on la prima soluzione si ottiene un #ronte di accosto continuo e si evitano conseguenze da parte di
onde di scia generate dal transito di navi. %a struttura orizzontale va ricoperta con uno strato di
pavimentazione di spessore tale da stabilire la continuit6 col terrapieno$ consentendo di ripartire le
azioni concentrate.
/on la seconda soluzione le scarpate #unzionano da spiagge ed assicurano una consistente
attenuazione dei #enomeni di ri#lessione: lopera & meno costosa della precedente$ ma pu4 risultare
meno idonea a sopportare le azioni concentrate delle #orze di accosto o di ormeggio trasmesse
direttamente allimpalcato.
%impalcato pu4 essere a pianta ortotropa$ pre#abbricato in tutto o in parte$ oppure gettato in opera. '
pali (in calcestruzzo o in acciaio) possono essere verticali$ oppure obli"ui con inclinazione$ verso il
mare o verso il terrapieno$ variabile per assorbire le componenti orizzontali delle #orze trasmesse
dai natanti.
' pali possono essere pre#abbricati ed in#issi per battitura o gettati in opera allinterno di tubo B
#orma a##ondato per rotazione o percussione.
' piloni eseguiti con la tecnica dellautoa##ondamento$ sono strutture piene$ in grado di resistere
anche a #orti sollecitazioni #lettenti.
Banchine con strutture speciali
/omprendono opere il cui #unzionamento e la cui struttura non rientrano in nessuno dei tipi descritti
precedentemente.
' muri a gabbioni cellulari (co##erdams) sono costituiti da palancole piatte$ in#isse in modo da
#ormare celle che sono riempite con materiale incoerente. Per "uesti muri occorre considerare che
la spinta del materiale di riempimento induce nei giunti tra le palancole s#orzi di trazione di incerta
valutazione.
' muri danesi B spesso impiegati nei bacini a marea B sono costituiti da un dia#ramma ancorato ad
un sistema composto da una soletta in cemento armato e da pali verticali ed obli"ui. %o spessore
notevole della soletta consente di tras#erire una grossa ali"uota dei carichi ai pali e di assorbire gran
parte delle #orze orizzontali.
Pontili
Pontili fissi
Sono opere di accosto costituite da una struttura a giorno$ trasparente al moto ondoso$ che si
sviluppa in direzione trasversale rispetto alla linea di riva* la sua #unzione prevalente & "uella di
collegare la nave alla terra#erma per consentire la movimentazione di merci solide o li"uide.
Nel primo caso allestremit6 del pontile viene realizzata unampia piatta#orma attrezzata per
laccosto e lormeggio delle navi e per lo scarico dei prodotti.
+!
Nel secondo caso il pontile & costituito da una o pi- piazzole di limitate dimensioni$ collegate a terra
da una passerella portatubi.
Dal punto di vista costruttivo$ un pontile pu4 essere realizzato in diverse maniere: con pali di
#ondazione in cemento armato o in acciaio ai "uali & vincolato un impalcato in cemento armato$ di
larghezza generalmente in#eriore a +A metri. %e piazzole$ di larghezza allincirca doppia della
dimensione trasversale della passerella$ sono spesso costituite da cassoni zavorrati$ oppure da una
piatta#orma collegata a pali in cemento armato di grande diametro.
' pontili$ dun"ue$ devono essere strutture capaci di assorbire gli s#orzi orizzontali$ ad esempio con la
costruzione di piloni #ormati da cassoni cellulari in cemento armato. Per laccosto di piccole navi si
utilizzano di#ese elastiche (C#endersD)$ mentre per laccosto di grandi navi si utilizzano le briccole.
%e luci delle campate dei pontili sono ovviamente variabili in #unzione delle condizioni peculiari di
ciascuna opera e vengono determinate con studi di ottimizzazione economica. Elemento
determinante & la natura del #ondale$ che pu4 rendere pi- o meno onerosa la #ondazione.
' pontili si costruiscono in genere con avanzamento da terra.
Pontili galleggianti
%uso dei pontili galleggianti & pre#eribile a "uello dei pontili #issi nei seguenti casi:
a) alti #ondali$ superiori alla portata dei pali di uso normale*
b) #ondali #angosi$ di scarsa compattezza$ che non assicurano su##icienti portata e grado di incastro
al palo*
c) #ondale roccioso$ che rende costosa lin#issione*
d) escursione di marea superiore a metri ! B !$+A metri*
e) necessit6 di variazioni nello schema di sistemazione dello specchio ac"ueo portuale.
Per la stabilit6 del pontile sono importanti alcuni #attori$ "uali il volume degli elementi galleggianti
e la distribuzione del loro volume$ la larghezza del pontile.
' galleggianti$ progettati con grande variet6 di disegno vengono realizzati con di##erenti tipi di
materiali.
3 Recipienti cilindrici in acciaio$ costruiti con #olgi di lamiera lavorata ed unita con saldatura.
3 Hidoni in acciaio per olio lubri#icante$ protetti con rivestimenti anticorrosivi e con pareti interne e
pareti esterne bitumate* a volte si ricorre alla zincatura a caldo o galvanica ed a vernici protettive
bituminose$ viniliche od epossidiche.
3 Tubi in acciaio per condotte$ protetto con rivestimento anticorrosivo bituminoso.
3 /assoni in cemento armato$ parallelepipedi$ con pareti sottili$ leggeri e con buona galleggiabilit6.
Essi possono essere gettati normalmente in casse#ormi a doppia parete$ con lausilio di vibratori$
ponendo particolare cura nella preparazione del conglomerato. 'l getto devessere in#atti
per#ettamente impermeabile e non presentare zone #essurate. 'l cassone pu4 anche essere costruito
++
con lausilio di una cassa#orma aperta$ consistente nel solo tavolato interno$ intorno al "uale si #issa
larmatura$ applicando "uindi strati successivi di malta cementizia e sabbia. Tale sistema &
pre#eribile perch7 permette di ottenere pareti pi- sottili e d6 maggiori garanzie di compattezza.
3 /assoni in #erro cemento$ hanno le pareti costituite da malta cementizia e da un pacchetto di reti
metalliche sovrapposte e tra loro collegate con legature di #il di #erro.
/on "uesto metodo si #ormano solette molto sottili$ aventi eccezionale #lessibilit6 ed elasticit6 ed
ottime capacit6 resistenti. %e due "ualit6 pi- importanti sono la grande allungabilit6 e resistenza alla
#essurazione che ac"uista la malta cementizia in conseguenza della estrema suddivisione e
di##usione dellarmatura metallica e il #atto che la malta stessa pu4 essere applicata senza necessit6
di casse#orme di appoggio$ restando al suo posto trattenuta dalle reti zincate ed elettrosaldate.
Rispetto al cemento armato il #erro B cemento presenta il vantaggio dellassoluta libert6 di #orma$
del risparmio di ogni cassa#orma$ e dallassenza di attrezzatura di rilievo$ pur necessitando di
manodopera specializzata.
3 Ealleggianti in plastica$ usati sia sotto#orma di blocchi di polistirolo espanso sia sotto#orma di
galleggianti in plastica rin#orzata con #ibra di vetro$ eseguiti a strati successivi.
'l primo tipo pu4 essere attaccato dalle benzine e dagli olii minerali negli specchi ac"uei dei porti. 'l
secondo tipo non teme "uesti agenti chimici ed & pi- resistente e duraturo.
%utilizzo di "ualsiasi tipo di attrezzatura galleggiante presenta il problema di provvedere un
ancoraggio sicuro ed il mantenimento dellesatta posizione del pontile.
Eli ancoraggi per i pontili galleggianti sono di due tipi. 'l primo consiste in agganci solidali ai
galleggianti che scorrono su guide verticali applicate a pali in#issi nel #ondo o ad altre strutture #isse.
'l secondo tipo$ pi- usato$ consiste in sistemi di cavi o catene$ sistemati in modo da trattenere i
galleggianti nella posizione voluta$ consentendo nel contempo un movimento verticale a compenso
delle variazioni di marea.
Briccole
Briccole di accosto
%e briccole di accosto sono costituite da pali in#issi su##icientemente nel #ondale in modo da reggere
limpatto laterale della nave$ ma dotati di #lessibilit6 tale da potere dissipare lenergia di accosto
senza danno n7 per la nave n7 per la briccola stessa.
' pali$il cui numero pu4 variare da ! a < e pi-$ vengono collegati in sommit6 da piatta#orme che
agiscono come elementi distributori del carico tra i vari pali$ senza irrigidire linsieme. Sul #ronte di
accosto le briccole sono munite di un CbottazzoD in legno$ supportato da una piastra in metallo$ che
+,
costituisce lelemento di contatto con la #iancata della nave. Sulla sommit6 vengono disposti bitte e
ganci di ritenuta dei cavi di ormeggio (CspringsD).
/onviene disporre le briccole alla maggiore distanza possibile e "uindi & opportuno costruire
briccole di##erenziate per i vari tipi di navi previste.
Normalmente per la loro struttura vengono disposti gruppi di , o pi- pali$ che vengono tra loro
collegati mediante telai orizzontali e Cbarre di torsioneD$ le "uali impediscono rotazioni della testa
dei pali e distribuiscono il carico in modo uni#orme sui pali. 'n "uesti casi il pannello di contatto con
la nave deve avere la possibilit6 di ruotare sia attorno allasse orizzontale che verticale per poter
sempre aderire alla #iancata.
Briccole di ormeggio
Per "ueste strutture & necessario contenere le de#ormazioni sotto tiro$ allo scopo di rendere minimi i
movimenti della nave ormeggiata. Esse sono "uindi costituite da pali inclinati collegati tra loro in
sommit6 da elementi rigidi in acciaio o in conglomerato cementizio armato. ' pali inclinati possono
essere liberi dalla sommit6 al #ondale$ oppure collegati tra loro* in tal caso si sauna struttura guida
(CtemplateD) costituita da una travatura reticolare spaziale ad elementi tubolari$ appoggiante sul
#ondale. 'l template assolve a due #unzioni: durante la costruzione esso rappresenta una guida per
lin#issione dei pali che vengono dentro gli elementi principali e "uindi battuti* in esercizio il
template opportunamente collegato ai pali con saldature ed iniezioni nelle intercapedini$ rappresenta
la struttura irrigidente della briccola sottoposta ai tiri di ormeggio.
%adozione della costruzione a template si rivela conveniente su #ondali su##icientemente elevati$ in
presenza dei "uali i pali liberi risulterebbero soggetti ad instabilit6 per carico di punta ed anche
eccessivamente de#ormabili.
Per #ondali notevoli$ la struttura a template presenta numerosi vantaggi. %a travatura reticolare ad
elementi tubolari pu4 in#atti essere trascinata galleggiante #ino alla posizione dimpiego e "ui
raddrizzata #ino a raggiungere la posizione de#initiva mediante allagamento graduale delle
membrature tubolari principali. ' diametri dei pali$ inclinati$ sono generalmente in#eriori a ! B +
metri.
%e briccole sono munite in sommit6 di bitte o di ganci a scocco rapido$ azionabili anche da bordo
della nave.
+.
-+ OP#R# DI ACCO'TO #'T#R#
%e opere di accosto esterne (o##3shore) sono classi#icabili nel modo seguente:
3 a pontile
3 a campo boe
3 monoboa
3 a torre.
Esse$ nella maggior parte dei casi$ consentono di tras#erire prodotti allo stato #luido$ mediante
pompaggio in tubazioni adagiate sui #ondali e collegate alla nave attraverso raccordi #lessibili.
.+ &ITT# DI ORM#))IO
Nelle sovrastrutture delle banchine sono murate le bitte di ormeggio$ alle "uali si legano con grosse
gomene$ cavi metallici e catene le navi mentre stazionano nei porti. %e bitte$ situate lungo il ciglio
esterno dei muri di sponda$ sono in ghisa o in acciaio e possono anche superare le + tonnellate di
peso.
%e due #orme pi- comunemente usate di##eriscono per il modo con cui sono ancorate nella
muratura: in una lancoraggio & #ormato da . o 1 tiranti$ inclinati in modo da contrastare gli s#orzi di
trazione dei cavi di ormeggio* nellaltra$ oltre a due tiranti$ esiste anche unappendice dela bitta che
penetra verticalmente nella muratura (tira#ondi). Detta appendice ha #orma di croce e termina con
una specie di piatto. 'l primo tipo ha un ancoraggio e##icace specialmente contro gli s#orzi di
trazione inclinati$ il secondo contro gli s#orzi di trazione "uasi verticali.
Per lormeggio di battelli di servizio$ si usano maniglioni (anelli di #erro del diametro da 0 a !0
centimetri) o ganci a scocco.
%a distanza #ra due prese di ormeggio dipende dalla lunghezza delle imbarcazioni che devono
accostare alla calata: le bitte$ in generale$ si pongono a distanza variabile da +A a ?A metri$ i
maniglioni anche ogni 0 B !A metri.
/+ 'CAL#TT# DI APPRODO
Nello spessore delle banchine si costruiscono scalette di approdo in pietra$ ad una o due rampe
simmetriche. %ubicazione pi- adatta per esse & in vicinanza delle radici e delle testate dei muri$
cio& nelle posizioni con cui si pu4 accostare con battelli.
'l pianerottolo in#eriore delle scalette deve essere tenuto ad una "uota tale che non possa essere
sommerso dalle ac"ue di alta marea.
@ltre a tali scalette$ si incassano nel paramento dei muri di sponda delle banchine le scalette a pioli
in #erro (Calla marinaraD)$ che hanno principalmente un #ine di sicurezza. Esse sono ubicate lungo il
#ronte dei muri$ anche nelle zone di attracco dei pirosca#i.
0+ PARA&ORDI
+0
Essi sono cuscinetti elastici$ costruiti in legname ("uercia e larice) accuratamente e periodicamente
tinteggiato con catrame$ previa saturazione delle #essure con mastice di bitume.
A volte si utilizzano vecchi copertoni trattenuti da legature con cavo di acciaio. ' parabordi sono
posti a distanza tale che almeno tre di essi ricadano nella lunghezza normale di una nave$ #ata
esclusione delle parti rastremate della stessa (prua e poppa).
'n#ine$ pi- di recente sono stati costruiti parabordi ad elementi cilindrici di gomma$ appesi
orizzontalmente ai muri di sponda.
OPERE ESTERNE DEI PORTI
,+ CAAL# D%I)R#''O
'l canale di accesso deve assicurare la navigabilit6 del tratto di costa che conduce al bacino portuale.
%e dimensioni di tale canale vengono determinate in base alla grandezza ed alla velocit6 delle navi$
alla direzione e intensit6 dei venti e delle onde$ al tipo di tra##ico marittimo$ ecc. Notevoli di##erenze
di progetto si hanno a seconda se il canale di accesso & rettilineo o curvo.
%imboccatura (e cos9 pure il canale marittimo) deve avere pro#ondit6 tale da tener conto anche dei
movimenti di rollio e beccheggio della nave (movimenti della nave attorno al suo asse longitudinale
dovuti al moto ondoso).
%avamporto deve permettere alla nave di #renare su una distanza pari a circa + B , volte la sua
lunghezza$ deve consentire lo smorzamento delle onde e la di#esa dagli interrimenti.
2+ (ARI # '#)ALI MARITTIMI
:n #aro & una costruzione a #orma di torre eretta in prossimit6 dei porti sui punti rilevati dei litorali
o su scogliere isolate in mare aperto$ alla cui sommit6 & installata una potente sorgente luminosa
visibile da tutto lorizzonte o in determinati settori di esso$ per servire da guida notturna alla
navigazione costiera o durante gli approdi.
Esistono vari tipi di #ari$ di##erenziati a seconda della loro portata e del loro utilizzo.
' #ari di atterraggio o di scoperta hanno grande portata e servono ad avvertire la nave della vicinanza
della costa o di ostacoli isolati in alto mare.
' #ari secondari hanno portata media e debbono colmare gli intervalli tra i #ari di scoperta e$ in
particolare$ segnalare i porti e gli ancoraggi e la presenza di scogli isolati$ canali e passi di##icili.
' #anali servono a segnalare le estremit6 delle opere di di#esa dei porti e i limiti degli specchi
dac"ua interni.
%e mede$ segnali #issi in muratura$ servono ad indicare secche e scogli oppure landamento dei
canali navigabili$ adattando la loro struttura alla natura del suolo o del #ondo ed alla esposizione
(incastellature di #erro o di cemento armato$ ovvero torrette di calcestruzzo e muratura).
+1
%e boe luminose vengono utilizzate "uando la pro#ondit6 & notevole e sono ormeggiate ad ancore o
a corpi morti.
' battelli B #ari o #ari galleggianti sono utilizzati "uando occorre segnalare spiagge in protrazione
#ronteggiate da estesi banchi.
OPERE SPECIALI E DI ARREDAMENTO DEI PORTI
,+ CALAT#
:na calata & un tratto esterno di banchina destinato allimbarco e allo sbarco delle navi che vi si
ormeggiano di #ianco o in andana$ %e calate sono in genere attrezzate con gru per il carico e lo
scarico e magazzini per il deposito delle merci.
Per calate a tra##ico vario occorrono una banchina larga con una strada carraia e due paia di binari
#erroviari ed unarea coperta o scoperta per il deposito temporaneo delle merci.
2+ 'CALI DI ALA))IO
Sono opere generalmente$ costituite da due piani inclinati (scivoli)$ lungo i "uali le imbarcazioni di
piccolo dislocamento (non oltre 0AAA tonnellate) sono tirate a secco (alate) per la manutenzione
periodica o per le riparazioni. Esse consistono in uno scivolo in muratura costruito per la parte
emersa in getto e per la parte immersa con lastre di calcestruzzo posate su di uno scanno subac"ueo
ed accostate a #ormare il piano inclinato.
%a parte emergente di tali opere costituisce lo scalo vero e proprio$ "uella immersa lavanscalo.
Eli scali di alaggio possono essere longitudinali o trasversali a seconda della direzione lungo la
"uale il natante & tirato a secco.
'l sollevamento dellimbarcazione avviene mediante argani a bassa velocit6$ di conveniente potenza.
Eli scali longitudinali hanno lieve pendenza (0 I) o addirittura nulla$ mentre gli scali trasversali
hanno pendenze maggiori (+A I) e richiedono luso di carrelli a slitta. Per i primi$ lo scalo & ri#inito
con traversine in legno #issate con bulloni e disposte a #ile orizzontali$ sulle "uali scivola la chiglia
della barca. Eeneralmente & pi- che su##iciente spingere lo scivolo ad una pro#ondit6 di ! metro
sotto il livello di bassa marea. Per gli scali del secondo tipo$ vengono sistemate le rotaie o su di uno
scalo in muratura esistente o su plinti in calcestruzzo o su traversine in legno per la parte emersa e
su pali in#issi nel #ondo per la parte subac"uea. %attrezzatura & completata da un carrello a ruote ad
impalcato orizzontale. Sono molto usati per i cantieri di riparazione navale.
'n ogni caso$ lavanscalo deve assicurare limmersione a vuoto del naviglio da alare.
Dal punto di vista costruttivo$ per la realizzazione di uno scalo di alaggio & necessario accertare che
il terreno di sedime sia idoneo (prevedendone leventuale boni#ica o consolidamento)$ adottare
+<
spessori del massiccio murario adeguati alle sollecitazioni che saranno indotte in esercizio dai
carichi in gioco ( peso del natante$ delle corsie di sostegno dello stesso$ delle gru$ ecc.).
3+ &ACII DI CAR#A))IO
Sono sollevatori verticali che hanno il vantaggio di un minore ingombro rispetto allo scalo di
alaggio. Essi si avvalgono del sistema costituito da una piastra sommersa$ su cui & posata
linvasatura$ che viene sollevata$ alzando #uori ac"ua limbarcazione$ per mezzo della trazione
esercitata da "uattro cavi portati dai piloni dangolo.
' moderni bacini di carenaggio si avvalgono anche$ per il sollevamento$ di cassoni galleggianti$ che
sostituiscono i cavi di trazione. 'nizialmente allagati$ vi viene gradualmente immessa aria compressa
che espelle lac"ua #inch& la spinta verso lalto dei cassoni supera il peso della piastra e
dellimbarcazione che vengono cos9 sollevate. Apposite guide a parallelogramma assicurano
lorizzontalit6 del cassone.
Bacini galleggianti
Sono natanti speciali$ assimilabili a grandi pontoni$ di cui possono essere regolate le condizioni di
galleggiamento$ e "uindi di pescaggio$ #acendo variare il volume dac"ua (zavorra) contenuta entro
appositi compartimenti stagni.
Fanno sezione trasversale a : ed entrambe le estremit6 aperte. 8uando occorre$ il bacino & immerso
per una altezza pari al tirante dac"ua richiesto dalla nave da carenare. %a##ondamento & ottenuto
#acendo allagare con ac"ua di mare le celle del bacino.
'ntrodotta la nave attraverso una delle due estremit6 e sistemata sulle traversine in legno$ si
svuotano i compartimenti stagni mediante elettropompe di esaurimento installate nelle #iancate
dellopera. %a manovra di emersione del bacino va #atta con cautela$ correggendo di volta in volta
gli sbandamenti trasversali e longitudinali dello stesso. 'l bacino & poi mantenuto a secco tutto il
tempo necessario ad e##ettuare le operazioni di cantieristica navale.
' bacini galleggianti sono costruiti in acciaio o in conglomerato cementizio armato precompresso.
Rispetto ai bacini #issi presentano alcuni vantaggi: minor costo e minor tempo di costruzione*
possibilit6 di prescindere dalle caratteristiche geotecniche dei terreni di #ondazione e dalla
pro#ondit6 dei #ondali* capacit6 di accogliere navi pi- lunghe del bacino stesso* possibilit6 per le
navi di essere spostate a rimorchio in altro sito. >a$ per contro$ presentano alcuni inconvenienti
rispetto a "uelli #issi "uali$ la minor durata e i costi di manutenzione pi- elevati e lubicazione in
porti riparati.
Bacini fissi
Sono strutture destinate ad accogliere le navi che necessitano di essere riparate* recentemente sono
state adibite anche alla costruzione di navi di grosso dislocamento (scali B bacino). /onsistono in
+=
una grande conca (o vasca) a pianta rettangolare e sezione trasversale a :: la platea & lelemento che
deve garantire limpermeabilit6 del bacino* le pareti longitudinali (#iancate) hanno$ in genere$
pro#ilo "uasi verticale$ mentre la parete opposta alla porta manovrabile &$ di solito$ ricurva.
%e dimensioni di un bacino dipendono ovviamente da "uelle della nave pi- grande che sar6 ospitata
allinterno. @ccorre$ inoltre$ prevedere #ranchi adeguati in lunghezza e in larghezza ed il pescaggio
da considerare & sicuramente pi- piccolo di "uello massimo poich7 le navi nel bacino di solito
scariche.
%a vasca & costituita da una platea di #ondazione ancorata al terreno e da pareti perimetrali. %a
platea pu4 avere estradosso a "uota costante$ oppure con piccola pendenza nel senso longitudinale*
trasversalmente presenta una con#ormazione a leggera schiena dasino$ per agevolare il de#lusso
delle ac"ue #iltranti dalla chiusura mobile verso cunette laterali che le convogliano a una stazione di
pompaggio.
Al centro della platea (CcantiereD) sono disposte per lappoggio della nave le traversine in legno.
Alla platea sono vincolate le pareti della vasca* esse possono essere a Cpro#ilo ingleseD$ cio& con
andamento trasversale a gradoni$ oppure a Cpro#ilo #ranceseD caratterizzato da paramento interno
"uasi verticale.
:n organo importante della vasca & sicuramente la chiusura mobile$ ubicata sul lato mare. %a porta$
generalmente realizzata in acciaio$ deve contrastare la pressione idrostatica a bacino vuoto e
garantire il pi- per#etto combaciamento lungo le battute. Esistono di##erenti tipi di porta: a)
scorrevole su rotaie$ perpendicolarmente allasse del bacino* "uando & aperta rientra in un apposito
vano a lato dellingresso* b) a settori rotanti attorno ad assi verticali$ collocati ai lati dellentrata nel
bacino* sono due ventagli a #orma di un "uarto di cilindro$ che rientrano in vani laterali di ampie
dimensioni* c) a ribalta$ ruotante attorno ad un asse orizzontale* pu4 adagiarsi al #ondo$ consentendo
una manovra rapida e un ingombro nullo a bacino aperto* d) battello B porta$ costituito da una
struttura metallica a compartimenti* per lapertura viene reso galleggiante (aspirando ac"ua) e
allontanato dal bacino$ mentre per la chiusura$ viene riportato galleggiante$ applicato ai gargami e
poi a##ondato (pompando ac"ua nelle casse di zavorra).
Per il #unzionamento del bacino sono necessari un impianto di pompaggio$ uno di allagamento e gli
impianti ausiliari. %e pompe di drenaggio e antincendio servono per smaltire le ac"ue di
in#iltrazione e piovane e per il servizio antincendio. alvole speciali consentono allac"ua di
a##luire nei vani da allagare.
Eli impianti accessori sono: gru scorrevoli su binari$ argani elettrici per tonneggio$ impianti di
ac"ua$ condutture per aria compressa$ impianto tele#onico$ #abbricato contenente i "uadri di
manovra per limpianto idrovoro$ servizi igienici$ bitte di ormeggio$ anelloni.
+?
Per la costruzione di un bacino di carenaggio #isso$ si ricorre ad una struttura massiccia in
calcestruzzo oppure ad una di tipo cellulare in cemento armato.
MEZZI DOPERA MARITTIMI E MACCHINE PORTUALI
Trattando delle strutture portuali non si possono non menzionare i mezzi marittimi che vengono
utilizzati come supporto alle #asi costruttive di cantieri di opere marittime di manu#atti o di di#esa
costiera.
Per le dighe (non radicate a terra) & necessario limpiego di mezzi marittimi chiamati bette$
consistenti in chiatte divise in comparti chiusi al #ondo con portelloni$ che vengono aperti "uando la
chiatta si trova sul punto di versamento. %e bette possono raggiungere una portata di diverse
centinaia di metri cubi. Raramente sono semoventi$ solitamente vengono trainate da un
rimorchiatore. Per tiranti dac"ua in#eriori a !$0 B + metri$ possono essere usate le bette a sbandata$
munite di casse dac"ua eccentriche$ che riempite provocano bruscamente lo sbandamento ed il
rovesciamento dello scapolame da un #ianco.
Per strati pi- super#iciali & necessario lausilio di una gru a benna montata su pontone.
%a posa dei massi della mantellata esterna viene invece sempre e##ettuata masso per masso con
mezzi terrestri o galleggianti. ' mezzi terrestri consistono in grandi gru semoventi$ montate su ruote
gommate o cingoli$ ed armate con benna mordente o a grappo (limitatamente alla posa dei massi
naturali) o con braghe (per tutti i tipi di massi) o con bielle di acciaio$ stampelle o ganci (per massi
arti#iciali parallelepipedi). Esse possono avere braccio a traliccio oppure braccio tubolare a rientro
telescopico. /on tali mezzi si possono anche alare le imbarcazioni imbracandole a mezzo di
cinghioni assicurati alla sommit6 ad un telaio in acciaio che #unge da estensore$ per evitare la
pressione sui #ianchi della barca.
%e gru terrestri di maggiori dimensioni$ dette gru titano$ corrono su un grande binario su cui
appoggiano con la struttura in#eriore a portale$ hanno un lunghissimo braccio reticolare
contrappesato e munito di una gamba aggiuntiva retrattile$ che disunisce lo sbraccio libero.
' pontoni posa massi sono costruiti per poter portare essi stessi i massi a bordo. Sono essenzialmente
#ormati dallo sca#o e dalla incastellatura della gru. Devono essere trainati sul posto$ ma
generalmente sono semoventi per i piccoli spostamenti sul lavoro.
' sollevatori >achol sono costituiti di tre parti. %a prima di "ueste & una piatta#orma sostenuta da
"uattro montanti ad essa incernierati. A sua volta la struttura sostiene uno speciale carrello a ruote.
%a seconda parte & una struttura a torre portante alla sommit6 un serbatoio principale capace di
erogare ac"ua ad un recipiente controbilanciato sospeso sotto di esso. %a terza parte consiste in un
,A
lungo cilindro interrato pieno dac"ua$ avente un pistone collegato con un cavo alla piatta#orma ed
al recipiente sospeso.
' sollevatori mobili (traveli#t) sono mezzi semoventi$ consistenti in due o pi- telai in acciaio a #orma
di portale$ a cui vengono appesi i cinghioni che imbracano limbarcazione. :na delle traverse del
portale pu4 essere eventualmente alzata per il passaggio dellalbero. ' telai sono portati da "uattro
ruote gommate$ di cui due orientabili ed azionate da un motore a combustione interna. %e cinghie
portanti limbarcazione vengono sollevate ed abbassate con argani meccanici o idraulici. 'l
sollevatore deve essere corredato da un impianto #isso consistente in una piccola darsena$ o da uno
specchio ac"ueo tra due pontili$ nel "uale deve entrare limbarcazione. ' traveli#t sono adoperati
specialmente per le piccole imbarcazioni e rappresentano unattrezzatura maneggevole$ di scarsa
manutenzione e di costo contenuto.
' carrelli elevatori a #orche sono molto utili per una in#init6 di operazioni$ soprattutto al servizio
degli sca#i leggeri$ che possono venire sollevati direttamente sulle #orche e cos9 portati a magazzino*
per la movimentazione delle invasature ed il loro trasporto a deposito$ per il sollevamento di barche
medie con la loro invasatura da disporre su appositi cavalletti per il carenaggio e su carrelli per
movimenti orizzontali* per il sollevamento e trasporto di motori ed altre merci.
' sollevatori scorrevoli su binario aereo (monorail e duorail) consistono in pi- telai #issi a portale. Al
centro delle traverse superiori dei portali sono appesi uno (monorail) o due (duorail) binari aerei
costituiti da pro#ilati a doppio T. Appeso ai binari scorre un verricello azionato elettricamente e
portante gli estensori e le braghe. ' binari$ opportunamente sorretti$ proseguono oltre la banchina$ a
sbalzo sullo specchio ac"ueo.
%imbarcazione$ alata$ viene posata su di una invasatura a ruote$ appositamente adattata per i piccoli
spostamenti orizzontali nellambito portuale e che viene trainata da un trattore. 'n altri casi si
pre#erisce installare un sistema di rotaie esteso #ino ai capannoni di immagazzinaggio$ #acendo
scorrere direttamente il verricello #ino al boG voluto.
%a monorotaia & adatta per imbarcazioni leggere$ ma la capacit6 pu4 essere notevolmente aumentata
con ladozione della doppia rotaia. Tale sistema non pu4 essere usato per4 per la manovra di
imbarcazioni con albero.
,!
OP#R# DI DI(#'A CO'TI#RA
OPERE NATURALI DI DIFESA COSTIERA
,+ RICO'TIT!"IO# DI D!#, *#LM# # &AR##
Descrizione
Tali interventi rientrano tra "uelli di tipo naturale$ ma sono in realt6 legati in parte al prelievo di
sabbie per ripascimento$ come nel caso delle dune costiere. 8ueste vengono ricostruite per dare una
continuit6 ambientale$ protettiva e #unzionale alla spiaggia e al suo entroterra. %a ricostituzione di
tali elementi naturali avviene per apporto di sabbia$ scelta dopo accurate analisi granulometriche$
petrogra#iche e sedimentologiche.
Dopo il versamento del materiale$ a mezzo di autocarri o con impianto di ri#luimento #isso$ si
comincia il modellamento e la sagomatura delle dune in modo da raggiungere una mor#ologia pi-
naturale possibile. Sulle dune vengono piantate numerose piante (ammo#ile e tamerici) resistenti e
adatte allambiente marino$ aventi la #unzione di consolidare e #avorire la naturale evoluzione nel
tempo delle dune stesse.
Per ci4 che riguarda velme e barene$ si #a ri#erimento esclusivamente alle lagune (es. enezia)$ in
"uanto esse rientrano tra le #orme batimetrico B mor#ologiche che caratterizzano tali ambienti. %e
velme sono piane #angose alternativamente sommerse ed emerse$ mentre le barene sono anchesse
#angose$ con vegetazione di alo#ite e #anerogame marine$ ma restano allasciutto per tempi pi-
lunghi e vengono sommerse con le massime alte maree.
Sia per le barene che per le velme in erosione si ricorre ad un incremento di "uota attraverso il
ri#luimento di ac"ua e sabbia e la ricostruzione del loro perimetro mediante pali#icata di legno$
riempimento con sabbia e$ in#ine$ messa a dimora$ solo per le barene$ di vegetazione alo#ila. Tutto
ci4 permette di ripristinare gli habitat tipici della laguna e di ricostituire un e"uilibrio ambientale
molto delicato.
2+ (A'CIATA 'PODAL# *I*A CO C!LMI DI CAA
Descrizione
Essa & costituita da #ascine di giovani culmi di canna disposte a #ile parallele e in#ossate nel limo di
sponde a bassa pendenza.
Applicazioni ed @biettivi speci#ici
,+
Tali opere naturalistiche si applicano in prossimit6 di sponde in zone lagunari o in zone con ac"ua
stagnante$ soggette a moto ondoso di lieve entit6* il loro scopo principale & il consolidamento del
piede di sponda e la costituzione della #ascia di canneto spondale.
%intervento & economico e le##etto & immediato: si #orma un #itto reticolo di radici e rizomi con
buona protezione super#iciale del tratto spondale a contatto con lac"ua.
/aratteristiche costruttive e >ateriali impiegati
Tra i materiali impiegati per "uesto intervento si possono annoverare giovani culmi di canna lunghi
=A B !+A cm$ #ilo di #erro avente + B , mm di diametro e picchetti in legno o in #erro lunghi =A cm.
Durante le #asi iniziali si recuperano dal selvatico giovani culmi di canna della lunghezza minima di
=A cm e si dispongono a #ormare un #ascio$ avente un diametro di circa !A cm$ che viene legato e
tenuto assieme da l #ilo di #erro. Poi$ avviene la posa delle #ascine in solchi ricavati lungo la linea di
sponda$ in modo tale che uno o due terzi del diametro delle stesse risulti essere posto entro il solco$
a partire dal livello medio dellac"ua$ #acendo s9 che le estremit6 delle #ascine si compenetrino le
une con le altre. 'n#ine$ avviene il #issaggio al substrato mediante picchetti.
%a messa in opera pu4 avvenire pre#eribilmente "uando i giovani culmi avranno raggiunto le
adeguate dimensioni$ cio& da marzo a #ine maggio.
3+ (A'CIATA 'OMM#R'A DI '#DIM#TA"IO#
Descrizione
/onsiste nella protezione del piede della sponda mediante una #ascina costituita da legname morto
(salice) di specie arbustive$ appesantita al centro con ghiaia o pietrisco$ costruita in posto e legata
con #ilo di #erro$ nastro metallico o tessuto sintetico$ #issata con pali di legno o tondini metallici di
lunghezza variabile a seconda del substrato.
Applicazioni ed @biettivi speci#ici
:sualmente "uesta tecnica viene adottata in zone lagunari ad energia media$ ma non come unica
soluzione di intervento* viene cio& abbinata ad altre tecniche che prevedono limpiego di materiale
vivo. Dun"ue$ la tecnica$ adatta per protezione di sponda nel tratto normalmente sommerso dal
livello medio$ va di solito abbinata con strati di ramaglia e #ascine spondali vive nella parte a
contatto e #uori ac"ua.
Nonostante non sia utilizzabile in ambiente ad elevata energia$ limpiego di tale tecnica consente
una immediata protezione del piede della sponda in poco spazio$ in "ualun"ue periodo dellanno.
Essa per4 ha validit6 solo se assieme al materiale morto si abbina "uello vivo.
,,
/aratteristiche costruttive e >ateriali impiegati
Tra i materiali che si possono utilizzare rientrano le verghe di salice$ lunghe almeno + metri$ il #ilo
di #erro$ i paletti di legno o di #erro$ con lunghezza variabile a seconda del substrato e$ in#ine$ il
pietrame.
Per prima cosa si assemblano tra loro le verghe legnose in modo che la loro disposizione risulti
e"uamente alternata con gli apici e le basi a #ormare #ascine di ,A B 1A cm di diametro e lunghezza
di , B . metri. Al centro viene posto il pietrame e le #ascine vengono legate con #il di #erro circa
ogni ,A cm.
Dopo la posa delle #ascine$ con le estremit6 compenetranti$ in un solco appositamente scavato al di
sotto del livello medio dellac"ua$ si passa al #issaggio delle #ascine con paletti in legno o picchetti
passanti attraverso la #ascina stessa e posti ad una distanza di circa ! metro$ alternativamente
orientati verso monte o valle rispetto alla #ascina.
-+ PALI(ICATA 'PODAL# CO PALO *#RTICAL# (ROTAL#
Descrizione
Struttura in legname tondo costituita da unincastellatura di tronchi a #ormare camere #rontali nelle
"uali vengono inserite #ascine. ;rontalmente & presente un palo verticale sul "uale sono inchiodati i
tronchi correnti e "uelli traversi. %opera addossata alla riva & completata dal riempimento con
materiale terroso inerte e pietrame nella parte sotto il livello medio dellac"ua.
Applicazioni ed @biettivi speci#ici
%applicazione di tale opera riguarda il consolidamento di sponde in aree lagunari con lutilizzo di
tondami di castagno o di resinosa$ #issati lun laltro con chiodi o barre #ilettate. Dalle #ascine
inserite (tamerici) si sviluppa una vegetazione arbustiva riparia con #unzione naturalistica e nel
tempo anche statica mediante la radicazione che va a sostituirsi al #ondame destinato a marcire.
8uesto intervento$ pur non essendo idoneo in substrati ghiaiosi grossolani o litoidi$ consente lo
sviluppo di una struttura alternativa alle opere murarie tradizionali: in#atti$ una volta cresciute$ le
piante esercitano un e##etto drenante e di consolidamento della sponda attraverso il #itto intreccio di
radici.
/aratteristiche costruttive e >ateriali impiegati
%esecuzione dellopera prevede liniziale in#issione verticale di pali con punta$ per almeno due
terzi della loro lunghezza$ in prossimit6 della sponda erosa$ seguendo lo sviluppo originario della
linea di sponda. Parallelamente alla linea di sponda$ si posa la prima serie di pali orizzontali$ poi
perpendicolarmente ad essa si posa e vi si inchioda sopra la prima serie di pali traversi.
,.
Nella #ase successiva$ si inseriscono #ascine morte nelle camere #rontali disposte parallelamente al
#ronte della struttura$ al di sotto del livello medio dellac"ua e si riempiono con pietrame* inoltre si
inseriscono #ascine vive di tamerici nelle camere #rontali al di sopra del livello medio dellac"ua e si
riempiono con inerte terroso. Dopo aver ripetuto la disposizione in strati successivi di pali
orizzontali e trasversali e di materiale terroso con #ascine vive$ #ino a raggiungere laltezza di
progetto$ si riporta il materiale inerte #ino a completa copertura dellopera e alla ripro#ilatura di
raccordo con la scarpata di sponda.
.+ R!LLO 'PODAL# CO "OLL# DI CA#
Descrizione
J costituito da un cilindro in rete metallica zincata e plasti#icata o in rete sintetica$ ancorato con pali
#rontali e rivestito internamente con geostuoia sintetica o organica molto compatta$ tipo #eltro$ e
riempito nella parte in#eriore con materiale ghiaioso e sabbioso$ nella parte superiore con pani di
canne e altre specie igro#ile.
Applicazioni ed @biettivi speci#ici
Tra i campi di applicazione vanno annoverati i canali lagunari$ le sponde di aree lagunari$ nei "uali
vi siano limitate oscillazioni del livello dellac"ua e il trasporto solido sia costituito da limi in
sospensione.
%e canne del rullo e i provvedimenti adottati in abbinamento sulla restante super#icie della sponda
(#ascinate$ ecc.) garantiscono il consolidamento e la rapida rivegetazione delle sponde* le canne
hanno anche una #unzione depurativa delle ac"ue.
/aratteristiche costruttive e >ateriali impiegati
Per alloggiare lopera occorre scavare un solco di .A G .A cm$ dopodich7 si posizionano i pali di
legno verso lesterno$ in "uantit6 e distribuzione in #unzione del substrato e dello s#orzo$ in genere a
distanza luno dallaltro di un metro. @ccorre poi stendere il telo di rete gi6 rivestito con la stuoia e
cominciare il riempimento con materiale sabbioso B limoso e con pani di canne.
'l telo viene chiuso superiormente con punti di #erro e$ "uindi$ raccordato con la sponda mediante
impiego di #ascine o ramaglie vive di tamerici.
'l rullo ad operazione conclusa dovr6 sporgere per 0 B !A cm sul livello medio dellac"ua.
,0
/+ R!LLO 'PODAL# I (I&RA DI COCCO
Descrizione
8uesto intervento comprende un insieme di cilindri in rete di #ibre di cocco o in #ibra sintetica eKo
metallica zincata e plasti#icata$ riempiti con #ibre di cocco a #ormare dei rulli di diametri da +A a 1A
centimetri e lunghezza da , a 1 metri.
Applicazioni ed @biettivi speci#ici
'l rullo spondale & adatto per intervenire in aree lagunari e canali in erosione$ in "uanto o##re una
protezione antierosiva immediata ed una azione #iltrante (drenaggio) adatta alla ricostruzione di
sponde erose con materiale di dragaggio. Tuttavia$ la sua durata & limitata nel tempo in presenza di
ac"ue salmastre e pu4 essere migliorata la sua resa con lutilizzo di reti sintetiche.
/aratteristiche costruttive e >ateriali impiegati
Dapprima vengono #issati i pali a #ile irregolari a distanza di circa mezzo metro e per una pro#ondit6
di circa due terzi della lunghezza. %a #ondazione viene preparata mediante la posa in opera di un
gabbione cilindrico riempito con ciottoli.
Dopo aver messo i rulli di cocco$ si pone del #eltro organico assieme a #ascine o ramaglie vive di
tamerici. 'l tutto viene riempito con materiale di dragaggio e coperto superiormente con pani di
canna$ ed in#ine seminato.
'l rullo ad operazione conclusa deve sporgere di 0 B !A cm sul livello medio dellac"ua.
'n presenza di ac"ua salmastra e per prolungare la durata dei rulli e della loro azione #iltrante$ va
usato il modello rivestito con rete sintetica o metallica plasti#icata. Se il riempimento a tergo viene
e##ettuato con materiale di dragaggio$ bisogna aspettarne lo sgrondo completo prima di procedere ai
movimenti terra e messa a dimora delle piante.
0+ RI*#'TIM#TO I R#T# M#TALLICA A DOPPIA TOR'IO# #
)#O'T!OIA TRIDIM#'IOAL#
Descrizione
Rivestimento di sponde soggette ad erosione$ mediante la stesura di una stuoia sintetica
tridimensionale sormontata da una rete metallica a doppia torsione. Rete e geostuoia vengono #issate
al terreno mediante picchetti che vengono legati a monte e a valle con una #une di acciaio.
'l rivestimento viene abbinato a idrosemina a spessore e messa a dimora di arbusti autoctoni e di
talee di specie con capacit6 di propagazione vegetativa.
Applicazioni ed @biettivi speci#ici
,1
' rivestimenti spondali sono idonei per la protezione delle sponde in erosione soggette a #re"uenti
sommersioni. Essi costituiscono un rivestimento molto robusto ad immediata e duratura #unzione
antierosiva e di drenaggio.
/aratteristiche costruttive e >ateriali impiegati
%e super#ici da trattare dovranno essere liberate da radici$ pietre$ ecc. ed eventuali svuoti andranno
riempiti in modo da ottenere una super#icie uni#orme a##inch7 la geostuoia e la rete metallica
possano adagiarsi per#ettamente al suolo.
Prima si stende sulla pendice la rete tridimensionale che verr6 picchettata a monte$ mentre i teli
verranno stesi verticalmente uno vicino allaltro con una sovrapposizione di circa 0 !A cm onde
evitare lerosione tra le #asce.
%a picchettatura in scarpata verr6 e##ettuata con uno o due picchetti ogni metro "uadrato.
Successivamente verr6 #issata al terreno la rete metallica: essa verr6 picchettata a monte e lungo le
#asce con picchetti dacciaio a T$ lunghi 0A !AA cm.
Tale rivestimento viene in genere abbinato con una idrosemina a #orte spessore realizzata in maniera
da intasare completamente lo spessore della rete tridimensionale.
1+ )#O'T!OIA TRIDIM#'IOAL# 'IT#TICA PR#&IT!MATA
ID!'TRIALM#T# A CALDO
Descrizione
Rivestimento spondale in stuoia tridimensionale costituita da #ilamenti sintetici aggrovigliati in
modo da trattenere le particelle di materiale inerte terroso. 'n "uesta variante la stuoia viene
prebitumata industrialmente a caldo e impiegata in prevalenza per il rivestimento di sponde
normalmente a contatto con lac"ua. %a stuoia viene assicurata al terreno mediante lin#issione di
picchetti e interrata in solchi appositamente approntati a monte. 'l piede della sponda pu4 essere
#issato in analogia o$ se lavorato in presenza dac"ua$ #issato mediante posa di pietrame. %a stuoia
deve essere anche abbinata ad una semina da e##ettuarsi sia prima della posa della stuoia che sopra
la stessa. Normalmente non vengono messe a dimora talee ed arbusti$ almeno sulle super#ici dove si
prevede il libero scorrimento dellac"ua.
Applicazioni ed @biettivi speci#ici
%opera descritta si applica a super#ici spondali in permanente contatto con lac"ua$ "uali sponde o
argini di canali lagunari con problemi di erosione.
'l materiale utilizzato ha e##etto antierosivo immediato e permanente$ ma ha costi molto elevati ed &
poco #lessibile e molto pesante.
,<
%a geostuoia$ avente resistenza a trazione non in#eriore a +.0 5NKm$ temperatura di #usione non
in#eriore a +!0 L/ intasata industrialmente a caldo con una miscela permeabile
pietriscoKbitumeKadditivi dovr6 avere una permeabilit6 sotto battente idraulico di !A cm non
in#eriore a !K!AA mKs ed un peso complessivo non in#eriore a +A 5gKm".
/aratteristiche costruttive e >ateriali impiegati
Per costruire tale protezione$ occorre regolarizzare le sponde attraverso lallontanamento di apparati
radicali e leliminazione di avvallamenti e piccoli dossi$ creando un solco di almeno mezzo metro di
pro#ondit6 a monte della sponda.
E##ettuata la semina$ mediante mezzo meccanico si posiziona unestremit6 della geostuoia
allinterno del solco$ #issando poi il materiale con sta##e e coprendo il solco con terreno. Si stende la
geostuoia lungo la sponda e si sovrappongono i teli contigui di almeno !A cm$ #issandoli con
picchetti.
'noltre$ si ricoprono i bordi e si #issa la stuoia al piede della sponda$ ed in#ine si esegue una semina
di rincalzo.
2+ &LOCC3I ICAT#ATI
Descrizione
/onsiste nella disposizione di massi ciclopici a #ile e loro legatura mediante #une di acciaio di
diametro opportuno collegata con barre di acciaio con estremit6 ad occhiello (o tasselli ad
espansione) #issata con malta cementizia antiritiro a singoli massi e vincolata al #ondo mediante
piloti in #erro.
%e #ile possono #ungere da protezioni spondali longitudinali come nella copertura di##usa armata$ o
trasversali a soglia nel "ual caso vengono di solito collocate due #ile di massi legati e collegati a loro
volta tra loro e #issate a travi poste a monte della soglia$ in#isse nellalveo per circa un metro e
mezzo e con interasse idoneo a garantirne la stabilit6.
Applicazioni speci#iche ed @biettivi
%a sistemazione naturalistica in oggetto & adatta a contenere lerosione lungo le sponde di canali
lagunari o lungo coste marine con notevole apporto solido.
8uestopera si adatta bene agli assestamenti dovuti al trasporto idrico e solido$ ha un valido e##etto
di protezione paesaggistica ed ecosistemica$ #avorisce la ricostituzione della naturale mor#ologia
spondale$ & ricolonizzabile dalla vegetazione ed & economica.
/aratteristiche costruttive e >ateriali impiegati
,=
Dopo aver e##ettuato lo scavo di #ondazione$ avviene la posa dei massi ciclopici a #ile singole o
doppie. 8uesti vengono #orati$ con successiva boiaccatura con malta cementizia$ per inserire le
barre dacciaio con asole.
' massi vengono assicurati tra loro mediante il passaggio della #une dacciaio nelle asole
Successivamente$ i piloti vengono in#issi con disposizione alternata a reggere le #uni e i massi nelle
strutture longitudinali spondali* per le strutture trasversali$ nel #ondo a monte della #ila in#eriore di
massi con interasse variabile a seconda dei parametri idraulici.
%a struttura viene in genere completata con linserimento di ramaglia viva (tamerici).
,0+ 'CO)LI#RA RI*#RDITA
Descrizione
Di#esa longitudinale in grossi massi ciclopici$ rinverdita con talee di tamerici inserite nelle #essure
tra i massi stessi$ per il consolidamento e contro lerosione delle sponde.
Applicazioni ed @biettivi speci#ici
Si utilizza per canali lagunari e aree costiere con notevole corrente. %opera una volta realizzata
permette lancoraggio dei massi al terreno$ con protezione immediata delle sponde$ che va
aumentando con lo sviluppo dellapparato radicale dei tamerici.
Nei regimi torrentizi le scogliere rinverdite sono soggette a sottoescavazioni.
/aratteristiche costruttive e >ateriali impiegati
%a realizzazione della scogliera avviene attraverso varie #asi. /on la sagomatura dello scavo e la
regolarizzazione del piano di appoggio si pu4 cominciare a stendere il geotessile sul #ondo con
#unzione strutturale di ripartizione dei carichi e di contenimento del materiale sottostante allazione
erosiva.
'l piede di #ondazione viene realizzato con la creazione di un materasso in massi$ onde evitare lo
scalzamento da parte della corrente e la rimobilitazione del pietrame in elevazione. 'noltre$ viene
creata una massicciata in blocchi di pietrame per uno spessore di circa !$0 metri$ inclinati e ben
accostati$ eventualmente intasati nei vuoti con materiale legante oppure legati da #une dacciaio. '
blocchi devono aere pezzatura media non in#eriore a A$. metri cubi e peso superiore a 0 B +A
"uintali$ in #unzione delle caratteristiche idrodinamiche e della #orza di trascinamento. %e pietre di
dimensioni maggiori vanno posizionate nella parte bassa dellopera.
'n#ine$ per inverdire lopera devono essere inserite robuste talee di tamerici$ di grosso diametro$ tra
le #essure dei massi$ poste nel mdod pi- irregolare possibile$ di lunghezza tale da toccare il substrato
naturale dietro la scogliera. ' vuoti residui devono essere intasati con inerte terroso.
,?
OPERE ARTIFICIALI DI DIFESA COSTIERA
OPERE PROTETT!E ("#R$)
,+ DI)3# O MOLI
Descrizione
%a diga marittima ha come #unzione principale la protezione dallagitazione del mare dei bacini
portuali e delle aree di manovra delle navi (porto e avamporto) per creare condizioni tali da
permettere$ in sicurezza$ le normali attivit6 di ingresso$ attracco$ carico e scarico. %opera prende il
nome di diga se & isolata in mare o di molo se & radicata alla riva.
%e sue dimensioni possono variare notevolmente a seconda delle diverse esigenze: esposizione del
paraggio$ pro#ondit6 dei #ondali$ tipo di porto e mor#ologia costiera.
'n base alla loro disposizione nella #ormazione dellaccesso al porto i moli e le dighe si possono
distinguere in: #oranei$ cio& esterni al porto* guardiani (sopra#lutto o sotto#lutto)$ cio& di #ronte
allimboccatura del porto* convergenti o paralleli$ cio& a creare una protezione per limbocco del
porto* antemurali$ cio& #ronteggiati da una diga parallela alla costa* #ociali$ in prossimit6 dello
sbocco in mare dei #iumi.
'nvece$ dal punto di vista #unzionale le dighe si possono suddividere nel modo seguente:
3 dighe o moli a gettata o a scogliera
3 dighe o moli ri#lettenti a parete verticale
3 dighe o moli di tipo misto
3 dighe o moli speciali.
'l tipo di soluzione scelta per ogni speci#ico intervento di protezione costiera dipende poi dalle
condizioni ambientali$ come la reperibilit6 dei materiali da costruzione$ i #attori climatici locali$ la
batimetria dei #ondali$ le caratteristiche geotecniche dei terreni di #ondazione$ la rigidit6 dellopera
da realizzare.
Aspetti ambientali
Tali opere$ se realizzate in cemento armato$ hanno un #orte impatto sullambiente costiero anche se
sono costruite con moderne tecniche ingegneristiche che limitano lentit6 degli scavi e degli altri
lavori necessari per la loro installazione. %impatto ambientale si riduce "uando vengono utilizzati
massi naturali a gettata per la #ormazione di una scogliera #rangi#lutti.
$ighe a gettata o a scogliera
Applicazioni ed @biettivi speci#ici
.A
%e opere #rangi#lutti hanno come caratteristica principale "uella di sopportare$ con de#ormazione
progressiva e senza rottura totale$ azioni del mare superiori$ entro certi limiti$ a "uelle di progetto$
con possibilit6 di intervenire dopo leventuale danneggiamento. ' #rangi#lutti a gettata vengono
utilizzati "uando lopera & ubicata su pro#ondit6 per le "uali si possono prevedere onde #rangenti$
che eserciterebbero su pareti verticali azioni dinamiche molto intense.
:na diga a gettata dissipa lenergia delle onde attraverso i moti vorticosi propri del #rangivento.
'mportante & lazione dissipatrice svolta dalla permeabilit6 della struttura* in#atti la stabilit6 di ogni
elemento componente & strettamente legata alla stabilit6 delle altre parti componenti e dellintera
struttura.
Nella diga a gettata con blocchi a sagoma molto aperta (dolos e simili) la stabilit6 dellopera$ oltre
che sul peso del singolo elemento$ & #ondata su un elevato grado di concatenamento.
%e dighe #rangi#lutti classiche hanno pro#ilo regolare$ ma lattenta analisi del comportamento delle
dighe in alti #ondali ha permesso di accertare che il pro#ilo di una mantellata di massi naturali$
modi#icato a S durante una mareggiata$ diventa poi per#ettamente stabile per mareggiate successive
di intensit6 pari alla mareggiata modellatrice. /os9 si & giunti alla conclusione che sono due i
parametri che contribuiscono alla demolizione della diga: lirregolarit6 delle onde del mare e le
onde di gruppo.
%a #unzionalit6 di una diga a gettata con pro#ilo a S 7 basata sul principio di corretta utilizzazione
dei materiali adoperati. 'n#atti$ la scelta ottimale della pro#ondit6 della berma riduce limpatto
dovuto al #rangivento delle onde* "uindi$ le onde pi- alte sono costrette ad un pre#rangimento che
riduce sensibilmente lazione dellonda residua sul tratto di scarpa successivo.
%a realizzazione di una diga #rangi#lutti a berma$ usando massi naturali$ consente spesso lutilizzo
ottimale di tutto il materiale ricavabile dalla coltivazione di una cava. 'noltre$ richiede luso di
mezzi meccanici molto semplici.
/aratteristiche costruttive e >ateriali impiegati
%a loro tecnica costruttiva si avvale del procedimento che consiste nel versare massi sul #ondale
marino$ sia mediante mezzi terrestri che mediante mezzi marittimi. A seconda dei materiali usati si
potranno realizzare: dighe in massi naturali* dighe in scogliera con risberma* dighe con masso
paraonde di coronamento e banchinamento interno* dighe in massi arti#iciali (tetrapodi$ "uadripodi$
Stabit$ Anti#er$ tribar$ dolos$ cubi modi#icati$ massi speciali).
Se le di#ese sono isolate in mare$ per la loro costruzione risulta indispensabile il ricorso ai mezzi
marittimi (bette$ pontoni$ rimorchiatori) con aumento dei costi dellopera "uanto pi- "uesta &
esposta alla traversia.
'n una diga di tale tipo si possono distinguere alcune parti principali:
.!
a) sottostruttura o imbasamento$ idonea a ripartire carichi sul sedime$ per lo pi- costituita da
scapolame* se il terreno di sedime & di natura limosa o argillosa$ si interpone un congruo
spessore di materiale$ pietrisco o sabbia$ avente #unzione di #iltro.
b) in#rastruttura in blocchi naturali o arti#iciali$ di peso determinato in #unzione dellentit6 della
sollecitazione ondosa agente$ disposti secondo pendenze e con#igurazioni diverse in base
alla zona in cui ricadono. %a sommit6 orizzontale dellin#rastruttura viene detta berma$ lo
strato inclinato pi- esterno viene chiamato mantellata. %a natura e la disposizione del
materiale di cui & costituito lo strato superiore$ le asperit6 e i vuoti esistenti #ra masso e
masso contribuiscono e##icacemente a dissipare la maggior parte dellenergia dellonda
incidente$ limitando la parte di energia ri#lessa.
'l nucleo interno si realizza con materiale di cava tout3venant$ la cui granulometria pu4
variare$ e va protetto con massi disposti a strati successivi le cui dimensioni aumentano
verso la mantellata.
c) sovrastruttura di coronamento comprendente il massiccio di carico$ non sempre presente$ e
leventuale muro paraonde$ la cui #inalit6 & "uella di evitare #re"uenti sormonti da parte
dellonda. %a "uota dimposta della sovrastruttura si deve mantenere non in#eriore a !3+
metri sul mare.
$ighe riflettente a parete verticale
Applicazioni ed @biettivi speci#ici
%e dighe a parete verticale si oppongono allazione delle onde incidenti ri#lettendole verso il largo e
dando luogo al #enomeno del clapotis$ cio& alla #ormazione di unonda stazionaria.
'l comportamento per#ettamente ri#lettente del muro & assicurato solo "uando & possibile escludere
il #rangimento dellonda a ridosso o a distanza dalla parete$ il che e"uivale ad assicurare adeguati
tiranti dac"ua innanzi allopera.
%e dighe a parete verticale o##rono$ rispetto a "uelle a scogliera$ i seguenti vantaggi:
3 minori pericoli nelle #asi provvisionali di esecuzione*
3 bassissimi costi di manutenzione*
3 maggiore economia*
3 minore ingombro*
3 maggiore rispondenza #ra ipotesi di calcolo e reali condizioni di lavoro*
3 possibilit6 di accostare e attraccare lungo il paramento interno.
Di contro$ presentano alcuni svantaggi:
3 esigenza di #ondali stabili o che si possano rendere tali$ in maniera che siano scongiurati
sensibili assestamenti*
.+
3 maggiore agitazione allinterno di bacini portuali*
3 #ormazione di #lussi s#avorevoli alla stabilit6 di opere e litorali contigui*
3 di##icolt6 di operare eventuali riparazioni*
3 rottura senza segni premonitori$ spinta #ino alla rovina totale dellopera$ "uando le
condizioni di esercizio si rivelano pi- gravose di "uelle ipotizzate in sede di progetto.
Nella progettazione di una diga a parte verticale va posta la massima attenzione
nellappro#ondimento della conoscenza del clima meteomarino del paraggio.
%e dighe a parete verticale non sono C#lessibiliD$ pertanto sono vulnerabili nei con#ronti di
condizioni donda superiori a "uelle preventivate$ per cui il rischio che in esercizio possa veri#icarsi
la rottura dellopera impone maggiore cautela nel #issare i valori dellaltezza donda di progetto e
della sua probabilit6 di accadimento nel tempo.
/aratteristiche costruttive e >ateriali impiegati
%a diga a parete verticale pu4 essere imbasata direttamente sul #ondo marino$ se la natura del
terreno di #ondazione lo consente e il tirante dac"ua innanzi allopera sia relativamente modesto.
Spesso si interpone uno scanno in materiale lapideo sciolto$ che ha la duplice #unzione di ripartire
uni#ormemente sul sedime le sollecitazioni trasmesse dallopera e di costituire un regolare piano di
posa dellin#rastruttura.
'n essa si possono distinguere:
a) scanno di imbasamento$ la cui sommit6 & spianata a una "uota eccedente "uella teorica di
progetto di una "uantit6 pari allassestamento dello scanno e alleventuale cedimento del
terreno di sedime attesi in esercizio (calo della diga). A volte pu4 essere necessario
boni#icare il terreno di sedime$ asportando strati super#iciali pi- scadenti e realizzando un
letto di sabbia$ che ha il compito di drenare gli starti in#eriori (limosi o argillosi) saturi e di
impedirne la rottura.
b) in#rastruttura verticale o subverticale$ che si eleva di poco al disopra del livello marino
medio$ costituita da grossi blocchi arti#iciali (omogenei$ cellulari o ciclopici) sovrapposti e
collegati #ra loro in modo da #ormare un corpo unico$ oppure da cassoni in conglomerato
cementizio armato$ che vengono portati in galleggiamento dal bacino di costruzione al sito
di costruzione della diga$ dove vengono a##ondati riempiendo le celle di ac"ua$ e "uindi
meglio stabilizzati sostituendo lac"ua delle celle con materiale lapideo (sabbie e limo o
conglomerato cementizio magro). Nella maggior parte dei casi$ alla base della in#rastruttura
si realizza un allargamento per ridurre lentit6 delle sollecitazioni di tipo pulsante$ trasmesse
dalla parete verticale alla sovrastruttura.
.,
c) sovrastruttura di coronamento$ comprendente una piatta#orma di transito con o senza un
muro baraonde. 'l muro ha$ in generale$ paramento verticale sul lato esterno e inclinato sul
lato protetto$ con pendenza variabile da ! a !K!A$ a seconda che prevalga linteresse di
rendere massima la larghezza della carreggiata della piatta#orma o di limitare le tensioni di
trazione nel muro stesso. %a "uota del muro di guardia pu4 elevarsi #ino a impedire
tracimazioni ondose* a volte$ per ragioni economiche e per limitare le sollecitazioni sulla
diga$ sono consentiti modesti sormonti$ che$ in "uanto diretti prevalentemente in direzione
parallela alla parete verticale$ non risultano pericolosi per la stabilit6 della struttura.
Talvolta lopera viene completata con la realizzazione di massi guardiani$ che hanno il compito di
proteggere la scogliera al piede della parete verticale (lato mare) contro possibili scalzamenti
provocati da correnti di diversa natura$ ascendenti o dirette secondo lasse longitudinale dellopera.
$ighe di tipo misto
Applicazioni ed @biettivi speci#ici
/aratteristica #ondamentale di "uesto tipo di #rangi#lutti & che le onde vengono ri#lesse dal muro
"uando il livello dellac"ua & su##icientemente alto$ altrimenti le onde si rompono contro la parete o
contro il pendio in pietrame.
Tali opere sono pertanto progettate tenendo conto della loro duplice natura: sono molto di##use nei
mari a #orte escursione di marea.
/aratteristiche costruttive e >ateriali impiegati
' #rangi#lutti di tipo misto sono costituiti essenzialmente da una parete verticale imbavata su una
scogliera in pietrame$ la cui berma pu4 trovarsi a livello della bassa marea o anche pi- in alto.
Al loro interno si distinguono:
a) scogliera di #ondazione*
b) in#rastruttura*
c) coronamento.
Nel caso di terreni di #ondazione notevolmente de#ormabili e suscettibili si possono utilizzare
geosintetici per rin#orzo o tecniche di vibro#lottazione per compattazione (sabbie) o drenaggi
verticali (argille).
$ighe speciali
A tale gruppo appartengono molti tipi di dighe$ di cui non si pu4 dare lesatta "uantit6 in "uanto in
continua evoluzione$ sia nella progettazione che nellesecuzione.
Tra i modelli principali #inora applicati si possono distinguere i seguenti:
..
3 diga con due muri paraonde di cui "uello esterno #orato*
3 diga doppia con interposto bacino di calma*
3 diga con cassoni cellulari in cemento armato$ divisi longitudinalmente in tre comparti$ con
parete esterna #orata*
3 diga parallela #rangi#lutti eseguita con pali in cemento armato centri#ugato in#issi nel #ondo e
collegati con aste in cemento armato vibrato.
%a loro struttura & basata su "uella delle dighe a parete verticale$ ma tiene conto delle condizioni
meteoclimatiche e mor#ologiche costiere e delle esigenze economico3sociali locali.
2+ &ARRI#R#
Descrizione
:na barriera (o scogliera) #rangi#lutti protegge la costa dallazione erosiva del moto ondoso$
costringendo londa a #rangersi al largo$ e #avorisce un ripascimento con i materiali$ intrappolati
dietro a tale struttura$ per e##etto del #enomeno della ri#razione che$ a lungo andare$ porta alla
#ormazione di un tombolo.
'n genere$ lopera pu4 essere poco pi- alta del livello del mare (barriere distanziate emergenti e
segmentate) oppure al di sotto di esso (barriere sommerse o so##olte$ cio& emergenti solo in bassa
marea)* nel secondo caso siccome le opere sono tracimabili i varchi possono anche non essere
necessari.
Aspetti ambientali
8uesto tipo di opera di intervento & molto e##icace dal punto di visto #isico$ in#atti conduce
rapidamente allampliamento e alla di#esa della costa$ ma crea problemi di intorbidimento e di
in"uinamento dellac"ua marina: in#atti le limitate azioni del moto ondoso dietro le barriere non
consentono lo spostamento dei sedimenti e la rimozione e lallontanamento di materiale limoso e
argilloso e soprattutto delle sostanze chimiche ed organiche in"uinanti.
8uando un sistema di barriere emergenti$ sia pure segmentate e distanziate e realizzate con gettate
di pietrame$ viene impiegato a di#esa di spiagge sottili di grande interesse per la balneazione$ esso
denuncia due tipi di conseguenze ambientali:
3 a breve termine nella zona di bagnasciuga della scogliera proli#erer6 una #lora algale che &
indice dei processi di eutro#izzazione$ che si instaurano nelle aree protette$ a causa di non
su##iciente ricambio delle ac"ue$ specialmente nel periodo estivo$ con conseguente inutilizzo
dal punto di vista balneare*
.0
3 durante le mareggiate$ le veloci correnti di ritorno verso il largo$ che si hanno attraverso i
varchi$ causano il rapido appro#ondimento dei #ondali negli stessi varchi. 'l #enomeno risulta
pericoloso per la balneazione e per la stabilit6 delle testate degli elementi di barriera.
Barriere frangiflutti emergenti
Applicazioni ed @biettivi speci#ici
:na barriera #rangi#lutti viene realizzata ad una certa distanza dalla linea di costa e la sua protezione
principale & limitata alle onde pi- alte e ripide$ cio& pi- erosive$ che giungono ormai svuotate nella
loro #orza alla battigia. 'n tal modo si ottengono due importanti risultati$ oltre "uello del minor costo
della struttura:
3 il primo & "uello di un certo apporto dei sedimenti in sospensione nella massa dac"ua
tracimante$ che va ad arricchire la spiaggia che si vuole protetta*
3 il secondo & "uello di vivacizzare lo specchio dac"ua protetto.
%e##icacia locale di tale intervento & in genere assicurata nel medio B breve periodo$ ma presenta
per4 alcuni inconvenienti:
3 completa naturalizzazione del litorale
3 #ormazione di specchi ac"uei con scarso ricambio
3 esportazione dellerosione verso i litorali sotto#lutto
3 in #orti condizioni erosive$ il litorale & soggetto comun"ue ad erosione
3 necessita di manutenzione periodica soprattutto alle punte che vengono scalzate dalle veloci
correnti che si generano
3 per e##etto della ri#lessione dellonda$ si genera un appro#ondimento dei #ondali lato B mare.
/aratteristiche costruttive e >ateriali impiegati
:na barriera emergente viene realizzata con scogli di cava o massi arti#iciali gettati in cumulo su
#ondali mediamente bassi parallelamente alla battigia e ad una certa distanza da "uesta.
Si pre#erisce spesso realizzare la barriera con varchi nella stessa per assicurare attraverso "uesti un
su##iciente ricambio di ac"ua. E per4 importante tener conto della distanza della barriera dalla
spiaggia in relazione allampiezza del varco o al grado di riduzione dellenergia incidente
sullopera: la distanza della barriera da riva deve risultare doppia rispetto alla larghezza dei varchi.
Barriere frangiflutti sommerse o soffolte
Applicazioni ed @biettivi speci#ici
:n sistema di di#esa costiera costituito da una barriera sommersa o so##olta ottempera
opportunamente alla protezione del litorale dalle mareggiate e dallin"uinamento. Esso riduce
.1
inoltre la possibilit6 della #ormazione di tomboli e "uindi anche gli e##etti negativi sulla riva
sotto#lutto.
:na barriera sommersa & spesso meno costosa di un sistema di elementi emergenti con varchi$
poich7 il suo volume pu4 risultare minore nel paragone$ a parit6 di attenuazione delle maggiori
onde$ e comun"ue richiede minori interventi manutentori.
Eli e##etti della riduzione della energia ondosa prodotti dalle barriere sommerse diminuiscono
rapidamente allaumentare della sommergenza.
Pu4 anche essere economico ed e##icace un terrazzamento della spiaggia sommersa con una piccola
serie di basse barriere disposte a gradoni$ sulle "uali londa sia costretta a #rangere ripetutamente$
cosicch7 essa giunger6 a riva con ridottissima energia. Tale soluzione protegge la spiaggia$ sul cui
#ronte & disposta$ senza gli svantaggi igienici di una diga emergente e con minore e##etto di
trattenuta del sedimento mosso lungo la riva e minore erosione delle zone sotto#lutto.
/aratteristiche costruttive e >ateriali impiegati
:na barriera so##olta viene realizzata gettando massi di mantellata (naturali$ arti#iciali$
parallelepipedi) su #ondali bassi parallelamente alla linea di spiaggia.
'n "uesto caso non vengono realizzati varchi tra una barriera e laltra$ in "uanto la #unzionalit6 di
tali interventi & unaltra e consente un certo ricambio di ac"ua nei pressi della costa stessa.
.<
3+ 'TR!TT!R# DI DI(#'A AD#R#TI
Descrizione
Esse rappresentano in genere interventi economici e limitati ai tratti di costa in erosione.
:na struttura aderente non costituisce in genere un provvedimento di lunga durata$ richiedendo
#re"uenti interventi di manutenzione$ ed & soggetta al pericolo di s#iancamento dei lati se non
adeguatamente protetti. Essa tuttavia non porta svantaggi alle spiagge limitro#e$ se si esclude il
mancato arrivo sotto#lutto del materiale che prima veniva eroso. >a anche lerosione della spiaggia
protetta non viene completamente bloccata da "uesto tipo di intervento$ anzi vi & il rischio che essa
possa risultare incrementata$ sia pure limitatamente alla parte di spiaggia sommersa antistante
lopera di di#esa. 'n#atti$ la presenza della struttura$ impedendo allonda di propagarsi oltre verso
terra$ la costringe a #rangere$ dissipando "uasi lintera energia residua e ri#lettendone una parte.
Aspetti ambientali
Tali opere risultano molto impattanti per lambiente costiero$ soprattutto "uando si utilizzano
materiali arti#iciali (calcestruzzo$ cemento armato). Nel caso di rivestimenti in pietrame$ si cerca di
usare pietre naturali che risultino #unzionali anche esteticamente.
Esse comun"ue in#luiscono negativamente sulle"uilibrio di un arenile sotto#lutto ed$ in
conseguenza dellazione di ri#lesso$ instaura nel pro#ilo un e"uilibrio che rende particolarmente
di##icile leventuale boni#ica della spiaggia antistante.
$ifese aderenti permeabili
Applicazioni ed @biettivi speci#ici
Sono di rapida esecuzione e perci4 si prestano nel caso di interventi di urgenza. 'n genere tali opere
si realizzano in #ondali limitati e con pendenza abbastanza lieve$ "uindi londa investe lopera dopo
avere iniziato il #rangimento ad una certa distanza dalla struttura ed aver dissipato una certa energia.
/aratteristiche costruttive e >ateriali impiegati
Dal punto di vista costruttivo si distinguono: strutture a gradoni (con accesso agevole alla spiaggia
per la balneazione)* rivestimento con pietrame o in massi di calcestruzzo* paratie in acciaio con
tirante e tessuto #iltrante (contro lerosione al piede)* di#esa con #iltro in geotessile* di#esa con
nucleo di sabbia e rivestimento as#altico* gabbionate.
Nella progettazione di "uesti interventi occorre tener presente che tendono a produrre un
appro#ondimento del #ondale al piede e "uindi un #ranamento dei massi della mantellata. Sar6
opportuno perci4 realizzare in un primo tempo una strutturazione provvisoria non sistemata$ allo
scopo di consentire al #ondale di assestarsi e "uindi completare lopera non trascurando la veri#ica al
piede.
.=
$ifese aderenti impermeabili
Applicazioni ed @biettivi speci#ici
%e di#ese aderenti impermeabili possono essere distinte a seconda che siano realizzate a struttura
verticale e #ondate in pro#ondit6 o viceversa a struttura inclinata tali da ammettere il #enomeno del
#rangimento dellonda. Nella prima categoria rientrano le opere che hanno comportamento simile a
"uello di una diga a parete verticale (ri#lettente). Nel secondo caso la struttura impermeabile pu4
essere realizzata seguendo due concetti diversi. 'l tipo pi- classico & "uello costituito da unopera
muraria verticale$ che consente il totale utilizzo della pro#ondit6 del terrapieno retrostante$ ma
provoca$ non appena londa linveste$ #lutti ri#lessi che rapidamente originano movimenti trasversali
e longitudinali della sabbia. 8uesto tipo di struttura per essere stabile deve essere #ondata
pro#ondamente o basata su pali#icate o protetta la piede con palancole pro#ondamente in#isse nella
sabbia. :n secondo tipo di di#esa aderente impermeabile & appunto costituito da una struttura pi- o
meno inclinata$ realizzata in genere in calcestruzzo gettato in opera o in elementi pre#abbricati..
8uesta struttura permette allonda di distendersi su di essa nel #rangimento. Anche in tal caso per4$
per lazione del #lutto di ritorno$ si crea una certa azione di ri#lesso che tende a scalzare la struttura
alla base ed & "uindi necessario proteggere sempre il piede assicurandogli una #ondazione pro#onda.
Dal punto di vista della conservazione della spiaggia$ la struttura ha e##etto negativo poich7 ne pu4
provocare la de#initiva scomparsa.
/aratteristiche costruttive e >ateriali impiegati
%e di#ese in oggetto sono realizzate solitamente con strutture rigide costituite da murature in getto di
calcestruzzo$ cassoni$ massi arti#iciali$ massi naturali collegati da mastici bituminosi$ con
#ondazioni a pozzi$ con pontile in cemento armato$ eseguite ad aria compressa. Tra "ueste rientrano
anche i murazzi$ tipici della laguna di enezia$ i "uali sono muri verticali alti circa .$0A metri$ con
pietrame alla rin#usa al piede.
.?
-+ P##LLI
Descrizione
' pennelli sono strutture$ ortogonali alla linea di costa$ che permettono$ intrappolando le sabbie in
movimento lungo la riva$ la realizzazione di una spiaggia arti#iciale$ spiaggia che & la migliore
di#esa naturale di una riva. Essi vengono utilizzati nei litorali in erosione con #orte trasporto solido
longitudinale. >a se lMattacco ondoso eM prevalentemente #rontale$ la deriva litoranea sar6 scarsa: in
tal caso un sistema di pennelli non assicura la di#esa della spiaggia$ anzi pu4 risultare dannoso$
#acilitando lMallontanamento dei sedimenti pi- #ini. 'n ogni caso si devono pre#erire pennelli corti eKo
bassi$ che$ non interrompendo del tutto il trasporto delle sabbie non annulla drasticamente lMarrivo
dei materiali alla riva sotto#lutto. ' pennelli lunghi e alti$ viceversa$ una volta che il materiale
accumulatosi sopra#lutto abbia raggiunto la testata$ indirizzano la deriva verso #ondali pro#ondi$
dove le sabbie sono da considerarsi prevalentemente perdute per la spiaggia attiva.
8uando la di#esa & costituita da un sistema di pennelli$ la costruzione dovr6 iniziare dal primo
pennello lato sotto#lutto per poi proseguire in successione$ verso il lato sopra#lutto$ dando il tempo
ai sedimenti di riempire larea desiderata.
%impiego dei pennelli & utile anche "uando si realizza una spiaggia con versamento arti#iciale. 'n
tal caso$ un sistema di pennelli tende a ridurre lasportazione di materiale per e##etto della deriva
litoranea e "uindi a limitare la necessit6 periodica di versamenti.
Particolare attenzione deve essere posta nellMammorsare bene a terra la radice del pennello$ al #ine di
evitare il suo aggiramento e s#iancamento da parte dellMonda.
Aspetti ambientali
'l #enomeno si presenta poco impattante a meno che$ in presenza di #orti #enomeni di trasporto$ non
avvii processi di riallineamento della riva con erosioni sotto#lutto$ #enomeno particolarmente
evidente con i pennelli emersi.
Pennelli permeabili
Applicazioni ed @biettivi speci#ici
Sono pennelli a corpo discontinuo per permettere il passaggio della sabbia$ assorbendo nel
contempo una parte dellenergia dellonda con conseguente rallentamento del trasporto e deposito di
materiale detritico.
Essi sono soggetti allusura degli elementi di sostegno da parte della sabbia$ in corrispondenza della
battigia. A tali inconvenienti & possibile rimediare con una attenta manutenzione e prevedendo$ in
#ase di progettazione$ opportuni accorgimenti costruttivi come #asciature metalliche o in legname
delle strutture di sostegno nella zona critica.
0A
/aratteristiche costruttive e >ateriali impiegati
Esistono di##erenti tipi di pennelli permeabili: a palizzata o con pali in cemento armato uniti da
elementi pre#abbricati$ lineari o ad andamento spezzato.
%a progettazione di "ueste strutture presenta di##icolt6 nella scelta del grado di permeabilit6: se
"uesto & troppo elevato lopera potr6 risultare ine##icace mentre se la struttura & troppo chiusa &
possibile ricadere nei di#etti propri dei pennelli a struttura piena (erosione sotto#lutto).
Pennelli stabili%%atori
Applicazioni ed @biettivi speci#ici
Sono pennelli di dimensioni di ridotte che aggettano di pochi metri rispetto alla battigia. Seguono il
pro#ilo della spiaggia emersa e dovrebbero avere la #unzione di stabilizzarla e di obbligare il pro#ilo
a mantenere un certo andamento$ senza impedire il trasporto longitudinale.
Tali interventi possono rallentare il #lusso longitudinale del materiale detritico in "uanto obbligano i
getti alla riva a perdere$ almeno in parte$ e localmente$ lMinclinazione rispetto alla linea di battigia. 'l
loro e##etto eM per4 limitato alla sottile #ascia emersa o a pochi metri oltre la battigia mentre non
possono in#luire sul regime di trasporto nella #ascia dei #rangenti.
/aratteristiche costruttive e >ateriali impiegati
Numerosi stabilizzatori sono stati realizzati in legname$ con robusti tavoloni di legno duro #issati a
picchetti in#issi pro#ondamente. Tra gli interventi pi- di##usi si possono annoverare: pennelli
stabilizzatori in calcestruzzo su pali in cemento armato$ pennelli in gabbioni di rete metallica e
pietrame$ pennelli in pietrame con giunti sigillati o sciolti$ pennelli in palandole$ pennelli con #orma
a T$ pennelli con ripascimenti misti$ pennelli in sabbia rivestiti di pietrame legato a bitume.
Su di una spiaggia attrezzata per la balneazione non sono consigliabili stabilizzatori in legname neM
in gabbioni metallici. 8uelli in legname sono destinati a deteriorarsi col tempo e le loro schegge
possono essere pericolose$ cos9 come "uelli in gabbioni metallici possono diventare in breve tempo
pericolosi per lMazione abrasiva esercitata dalla sabbia in movimento.
' pennelli in cemento armato su pali per essere veramente e##icaci devono spingersi in mare per
alcuni metri seguendo il pro#ilo della spiaggia: in tal modo lMeventuale gradino nel pro#ilo si #orma a
valle del pennello e almeno nella parte emersa non si ha decadimento granulometrico della spiaggia.
0!
Piattaforme&isole
Applicazioni ed @biettivi speci#ici
Sono strutture che agiscono sui #enomeni erosivo3deposizionali che si veri#icano nella zona dei
#rangenti$ ossia in #ondali pro#ondi da due a cin"ue metri o che possono in#luire sulle correnti da
moto ondoso obbligando i detriti trasportati ad un rallentamento senza sospingerli in alti #ondali ma
anzi mantenendoli aderenti alla costa.
'l meccanismo di #unzionamento delle piatta#orme3isole eM il seguente:
durante le grandi mareggiate$ la struttura eM investita dal #rangente gi6 in #ase di avanzata rottura e ne
assorbe una parte dellMenergia con conseguente protezione della zona di spiaggia immediatamente
retrostante e delle sue adiacenze.
Durante le agitazioni medie e minori$ lMonda si presenta in corrispondenza del manu#atto ancora
integra e nella ri#razione intorno ad esso cambia di direzione e diminuisce di intensit6. 'n
conseguenza nella zona protetta dalla piatta#orma$ si assiste alla #ormazione di un tombolo costituito
da sabbia decisamente piuM #ine di "uella che si osserva sul resto dellMarenile.
A "uesta azione di protezione di una parte$ sia pure ridotta del lido$ si associa il #atto che la stessa
presenza della struttura$ in#luisce pro#ondamente sul regime delle correnti radenti che si generano
lungo lMarenile e nella zona dei #rangenti in conseguenza del moto ondoso. %a presenza dei manu#atti
in una certa successione sposta "ueste correnti obbligandole a passare allMesterno dove$ per e##etto
della maggiore pro#ondit6$ la loro velocit6 si smorza diminuendo di conseguenza la capacit6 di
trasporto.
/aratteristiche costruttive e >ateriali impiegati
8ueste di#ese costiere consistono in genere in opere in scogliera$ di #orma circolare e di dimensioni
limitate$ rin#orzate e stabilizzate nella parte centrale da un anello di calcestruzzo. 'l
dimensionamento della struttura$ nel caso che essa sia realizzata in scogliera di massi naturali o
arti#iciali$ eM molto simile a "uello utilizzato per la testata di un pennello.
Per ci4 che riguarda la realizzazione$ nel caso che la costruzione avvenga via mare$ non esistono
problemi se non relativi al limitato #ondale in cui si svolge lMopera. Nel caso si debba operare da
terra si inizier6 un versamento di materiale da ripascimento$ cos9 da costruire una specie di piccolo
istmo che consenta ai mezzi terrestri di giungere a versare e sistemare gli scogli nella zona prescelta.
EM opportuno tras#ormare il tombolo di unione in una struttura che permetta ai materiali di superarlo.
'n#atti$ per s#ruttare a pieno le caratteristiche delle piatta#orme3isole eM necessario che il materiale in
movimento possa$ sia pure con un rallentamento$ superare lMostacolo passando tra esso e la spiaggia
e mantenendosi cos9 sempre aderente al lido.
0+
Per evitare #enomeni di ri#lessione$ che avrebbero per conseguenza oltre che lMescavazione al piede
della scogliera nella parte esterna anche modi#icazioni nellMandamento del pro#ilo e "uindi sul #lusso
longitudinale del materiale$ eM stata in genere prescelta la #orma circolare. 'n#atti essa consente un
rapidissimo smorzamento dellMeventuale onda ri#lessa. Almeno nella parte a mare occorre realizzare
scarpate abbastanza dolci ed impostare ad una "uota limitata il ciglio superiore della struttura$ per
ridurre la #razione di energia che pu4 venire ri#lessa.
EM stata sperimentata anche la costruzione di piatta#orme3isole sommerse: esse sono di #acile
realizzazione e non incidono sul paesaggio$ ma sono di di##icile segnalazione.
.+ DRA)A))IO
Descrizione
'l dragaggio & il processo arti#iciale attraverso cui il materiale detritico viene rimosso$ mediante una
draga$ dalla #oce di un #iume o dal #ondo del mare e ricollocato altrove$ con lo scopo di rendere i
canali pi- pro#ondi per il passaggio delle navi. 8uesta tecnica viene utilizzata anche per prelevare
minerali commercialmente utili dai #ondali.
%a macchina di dragaggio & caratterizzata$ in generale$ da alcuni componenti #ondamentali:
a) Disgregatore rotante B scava il terreno spargendolo in sospensione* un motore & presente in
cima alla CscalaD lungo la "uale ruota lasta che attiva lescavatore.
b) /ondotto di aspirazione B & sospeso sotto la CscalaD ed & connesso$ per mezzo di un giunto
#lessibile$ alla principale pompa idraulica$ che aspira il materiale sollevato in sospensione.
c) Pompa principale B & collocata nel corpo della draga e pu4 consistere di una o pi- pompe in
serie o in parallelo.
d) %inee di scarico B consistono in tre parti principali$ sulla draga$ galleggianti e sulla spiaggia.
%a parte sulla draga & collegata alla linea galleggiante attraverso un perno giuntato a gomito$
con la possibilit6 di compiere angoli molto ampi. %a linea galleggiante & supportata da ponti
galleggianti$ mentre la parte sulla spiaggia & costituita da condotte #issate insieme per i
cambiamenti di ubicazione dello scarico #inale.
e) Puntoni B pali verticali appuntiti di acciaio$ lasciati cadere o con#iccati sul #ondale$ intorno
ai "uali & imperniata la draga "uando opera. 8uesti vengono #issati a turno cos9 che la draga
si pu4 spostare lungo il canale mentre lescavatore oscilla da un lato allaltro.
#) Ancore B sono #issate sul #ondo o a lato del canale ed i cavi alle "uali sono attaccate sono
collegati a tamburi sincroni sulla draga.
0,
g) Attrezzatura di sollevamento B serve per sollevare e abbassare Cla scalaD con lescavatore e
la condotta di aspirazione$ per sollevare gli stabilizzatori e per spostare la draga. 8uesta
attrezzatura pu4 consistere in sistemi di leve meccaniche o di azionatori idraulici.
h) Stanza di controllo B & collocata allestremit6 della prua dove la CscalaD pu4 essere osservata
pi- da vicino* inoltre$ essa consente di monitorare tutte le operazioni che vengono e##ettuate
con la draga.
'l modo di dragare dipender6$ oltre che dal tipo di draga (e dalle sue dimensioni)$ soprattutto dal
materiale che deve essere rimosso. 'l #ango verr6 aspirato rapidamente cos9 che & possibile
raggiungere in breve tempo la pro#ondit6 desiderata* invece$ la roccia o il suolo compatto richieder6
piccole escavazioni e un numero maggiore di spostamenti della draga per raggiungere il livello del
#ondale.
Dun"ue$ per gli scavi subac"uei possono essere adoperati diversi tipi di draghe:
3 Draga a noria o catenaria di tazze (buc5et3dredger)$ consiste in uno sca#o$ trainato$ portante
una catena di tazze che ruota con le tazze a contatto del #ondo. Essa & adatta per una vasta
gamma di terreni. 'l materiale scavato viene versato su di una betta. Non & adatta per piccoli
porti e richiede numerosi addetti.
3 Draga a cucchiaia o badilone (dipper dredger)$ porta ununica cucchiaia di capacit6 #ino a 0
B 1 metri cubi. 8uesta draga pu4 e##ettuare lo scavo con grande precisione ed & usato
soprattutto per lescavazione di canali di piccola sezione e per bassi #ondali* pu4 essere
automotore ed & manovrata da un e"uipaggio poco numeroso. E adatta per porticcioli.
3 Draga a benna mordente o a grappo (grabBdredger)$ costituita da un natante portante un
derric5 con benna. 8uesta pu4 essere a due o pi- valve$ di capacit6 #ino a circa ! metro
cubo. Fa scarso rendimento$ ma & #ra le meno costose e trova #re"uente applicazione per
piccoli porti.
3 Draga aspirante (suction3dredger)$ aspira il materiale dal #ondale con lausilio di una
tubazione immersa e di una pompa centri#uga. 'l materiale aspirato pu4 essere versato nelle
tanche della draga$ che poi lo scarica al largo$ oppure versato su di una betta o pompato
direttamente in una tubazione galleggiante$ #ino alla discarica sotto#lutto. Pu4 essere
utilizzata assieme ad un disgregatore rotante. Adatta per coste riparate.
3 'mpianto di dragaggio aspirante #isso$ in cui la draga aspirante consiste in un braccio di
aspirazione girevole$ sistemato sulla testa circolare di un pontile$ capace di aspirare <AA
metri cubi allora di miscela in cui viene raggiunta una percentuale di sabbia del !0 I. %a
miscela aspirata viene scaricata sotto#lutto al porto ed alle scogliere$ tramite una lunga
tubazione$ in cui viene spinta da una stazione principale di dragaggio e da successive
stazioni di spinta (stazioni rel&).
0.
Aspetti ambientali
%impatto ambientale derivante dal dragaggio e dal sito ove vengono depositati i materiali di risulta
coinvolge tanto la mor#ologia del #ondo che gli ecosistemi$ che possono essere alterati anche in
modo irreparabile.
'n#atti$ prelevando materiali dal #ondo si distrugge la vegetazione ed ogni altra #orma di vita che
costituiscono la base della catena alimentare. Di conseguenza$ lintero ambiente biologico viene
alterato. 8ualsiasi operazione di dragaggio provoca un aumento di materiale in sospensione$ la cui
entit6 & #unzione della granulometria dei materiali in sospensione$ determinando una riduzione della
trasparenza con diminuzione della radiazione luminosa disponibile per la #otosintesi. :na riduzione
dellossigeno pu4 portare a crisi distro#iche$ con aumento delleutro#izzazione nella zona. 'n#ine il
depositarsi dei materiali in sospensione in aree diverse da "uelle di provenienza pu4 creare
alterazioni delle condizioni di vita in "ueste nuove zone di deposito.
:nescavazione che determini aree con #orti e bruschi appro#ondimenti di #ondali rispetto alle aree
circostanti pu4 dar luogo a correnti marine di entit6 tale da provocare danni ai litorali circostanti. E
"uindi sempre opportuno e##ettuare gli scavi di prelievo del materiale in modo da determinare
appro#ondimenti molto graduali e ripartiti su super#ici estese$ posizionandoli in zone
su##icientemente lontane dalla battigia e da manu#atti.
/+ ALTR# T#CIC3# DI IT#R*#TO
'etti sommersi
8uesti interventi vengono realizzati impiegando strutture verticali di #acile costruzione e di costo
contenuto come le palancole in #erro. 'l dispositivo & costituito da una #ila di elementi metallici
in#issi nel #ondale a #ormare una super#icie chiusa$ sporgente dal #ondo marino di una "uantit6
eventualmente variabile.
8uindi$ tenuto conto che la massima parte dei materiali detritici & trasportata in uno strato molto
sottile aderente al #ondo "uestopera consente di intervenire e##icacemente sulle linee del #lusso
detritico.
%orientamento dei setti$ per ottenere un rallentamento del #lusso longitudinale$ dovr6 essere
normale alla spiaggia e inclinato rispetto ad essa$ cos9 da provocare una certa tendenza del detrito a
risalire il pendio o ad essere trattenuto nella discesa. 'n tal modo si potrebbe ottenere anche un
e##etto sul pro#ilo rendendolo pi- ripido ed in#luendo con ci4 anche sul trasporto trasversale.
00
Reti di propilene e (eotessuti
%e reti di propilene sono materiali sintetici che possono essere impiegati #issando il materiale di
#ondo della zona sommersa di una spiaggia$ ottenendo il doppio e##etto di sottrarre gli elementi che
la costituiscono al #enomeno di usura e di impedirne lasportazione da parte delle azioni marine.
'n#atti$ "ueste reti consentono di mantenere la permeabilit6 della barriera evitandovi sottopressioni e
nel contempo impedendone lattraversamento da parte della sabbie e dei limi. /on tale intervento la
spiaggia diviene un "ualcosa di statico o meglio capace solo di accrescersi$ senza determinare
s"uilibri nelle spiagge vicine.
Eli unici svantaggi ipotizzabili sono relativi al comportamento della rete sottoposta allazione del
moto ondoso$ al #atto che essa possa essere o meno ancorata stabilmente al #ondale e alla sua
resistenza nei con#ronti degli agenti chimico 3 biologici dellambiente.
' geotessuti$ o geosintetici$ sono materiali sintetici impiegati principalmente per il controllo
dellerosione. Essi sono costituti da #ilamenti sintetici (polietilene ad alta densit6$ poliammide$
polipropilene od altro)$ aggrovigliati in modo da #ormare un materassino molto #lessibile dello
spessore di !A B +A mm. %a #orma tipica di un geotessuto consiste in una struttura tridimensionale
con un indice dei vuoti molto elevato$ mediamente superiore al ?A I.
Essi hanno principalmente #unzione antierosiva e di contenimento delle sabbie di una spiaggia:
perci4 sono permeabili allac"ua ma non si lasciano attraversare dai materiali sabbiosi.
$iaframmi antifiltra%ione
Essi #anno parte di nuove tecniche$ applicate recentemente nellambito dei progetti per la
salvaguardia della laguna di enezia$ che vengono utilizzate insieme ai materiali tradizionali.
'n#atti$ sono stati applicati nellarea urbana veneziana per la di#esa locale degli abitati del litorale
dalle ac"ue alte.
Tali dia#rammi sono costituiti da un palancolato metallico che ha la #unzione di impedire la
#iltrazione di ac"ua allinterno dei muri di sponda preesistenti. %a tecnica consiste sempre
nellin#issione di palancole in acciaio sul #ondo del canale mediante pinza vibratrice ed & e##ettuata
in concomitanza al rialzo delle rive di alcune decine di centimetri.
'opral%o ed aumento della scabre%%a dei fondali
8uesto intervento$ di recente applicazione$ consente di rallentare e diminuire lerosione dovuta alle
ondazioni sulle coste.
'n#atti$ in prossimit6 di litorali soggetti a #orti azioni abrasive si possono modellare i #ondali
arti#icialmente sagomandoli con dei gradoni in cemento armato$ che consentano allonda di perdere
energia cinetica dissipandone un certo "uantitativo per attrito col #ondo marino. 'n tal modo le onde
01
che giungono a riva hanno meno potenza$ minori dimensioni e giungono con un carico solido
in#eriore.
8uestopera non sempre & applicabile in "uanto & strettamente correlata alle condizioni batimetriche
e mor#ologiche della costa ed alle condizioni meteomarine locali.
Paratoie mobili ad aria compressa ()O'E)
Sono opere mobili costituite da schiere di paratoie installate sul #ondale delle bocche di porto a
protezione della laguna veneziana. Sono de#inite CmobiliD perch7 in condizioni normali di marea
sono piene dac"ua e restano adagiate nelle strutture di alloggiamento (cassoni pre#abbricati)
realizzate sul #ondo e vincolate ad esse per mezzo di cerniere.
8uando sono previste maree superiori a !AA cm a enezia (in media < volte allanno)$ le paratoie
vengono svuotate dallac"ua mediante immissione di aria compressa cos9 da #arle sollevare$
ruotando attorno allasse delle cerniere$ #ino ad emergere e bloccare il #lusso della marea e ad
isolare temporaneamente la laguna dal mare. %e bocche restano chiuse per la sola durata dellac"ua
alta e per i tempi di manovra delle paratoie (in media . ore e mazza$ complessivamente).
%e paratoie hanno spessori compresi tra i ,$1 e i 0 metri e sono lunghe da != a += metri.
#pparecchiature mobili contro l*ac+ua alta (#R,#)
E un sistema di moduli costituito da navi B porta$ cio& cassoni a #orma di navi in grado di spostarsi
con il variare delle maree. Dun"ue$ le apparecchiature sono rimovibili destate "uando le maree
sono normali. %e navi B porta verrebbero utilizzate solo in caso di maree eccezionali$ "uando cio&
#osse necessario chiudere completamente le bocche di porto della laguna di enezia.
$ifese idropneumatiche
Alcuni tipi di di#esa non s#ruttano il peso "uale elemento resistente B base e sono tuttora oggetto di
studi sperimentali per il loro per#ezionamento:
Di#ese pneumatiche 3 consistono in apparecchiature per linsu##lazione di aria compressa a
mezzo di tubi metallici #orati disposti orizzontalmente in prossimit6 del #ondo marino ed
ubicati nella posizione a #ormazione della barriera.
%aria compressa viene insu##lata nella massa di ac"ua attraversi i #ori dei tubi e sale in
super#icie sotto #orma di bolle che #ormano una cortina rompendo il moto orbitale dellonda
e provocando la #ormazione di onde di minore altezza e di minor periodo.
'l dispositivo pneumatico & e##icace$ ma ha costi elevati a causa della grande produzione di
aria compressa* la sua e##icacia & migliore nella di#esa contro le ondazioni secondarie.
0<
Sistemi idraulici a getto dac"ua sottopressione B sono in #ase sperimentale e non risultano
applicazioni pratiche di rilievo.
;rangi#lutti galleggianti B vengono ancorati al #ondale e sono utilizzati per ridurre
lampiezza delle oscillazioni. ' galleggianti composti$ opportunamente uniti$ muovendosi al
passaggio dellonda$ con un movimento oscillatorio$ intorno al punto di attacco del cavo di
ancoraggio$ che #unge da cerniera$ colpiscono londa riducendone lampiezza. Tale sistema
tuttavia & regolato e #unziona solo su un periodo dellonda determinato ed & e##icace per
#etchs di pochi chilometri (onde lacuali).
OPERE $ R-OR.)E.TO #RT-,#/E ('O-T)
RIPA'CIM#TI # CR#A"IO# DI 'PIA))# !O*#
Descrizione
'l ripascimento consiste nel versamento arti#iciale di sabbia in determinate zone litoranee$ soggette
ad erosione. 'n realt6$ esso rappresenta il mezzo di di#esa pi- idoneo$ in "uanto emula la natura$ e il
suo impiego$ limitato "uasi unicamente dalla disponibilit6 di cave di prestito (a terra o in mare al
largo$ a pro#ondit6 non in#eriori a 0A metri)$ ha il vantaggio di una buona ed e##iciente di#esa della
linea di riva$ che potr6 anche avanzare$ e la "uasi totale assenza di svantaggi$ specie sulle coste
limitro#e.
'l ripascimento arti#iciale prevede uno studio granulometrico$ sedimentologico e petrogra#ico perch7
il materiale prelevato sia in e"uilibrio con "uello gi6 presente naturalmente. 'l calcolo dei volumi
necessari per ottenere un determinato avanzamento a regime del litorale$ la valutazione delle
perdite$ lin#luenza della granulometria$ laltezza del ripascimento a terra sono alcuni degli aspetti
che devono essere considerati per la progettazione di "uesti interventi.
Aspetti ambientali
%a scelta di un sito idoneo di prelievo$ per "ueste tecniche$ rispetto alle condizioni al contorno
(coperture sedimentarie$ aree sensibili$ attivit6 di pesca$ ecc.) rappresenta la condizione
#ondamentale per lo s#ruttamento del giacimento e la sua ecocompatibilit6 con gli eventuali impatti
ambientali indotti$ e deve comun"ue essere compatibile con le normative vigenti.
8ualche inconveniente$ di tipo ambientale$ & da prevedersi per laumentare temporaneo della
torbidit6 delle ac"ue costiere$ almeno in una #ase iniziale$ specie "uando sia rilevante la percentuale
di sedimenti #ini nel materiale di riporto.
0=
Applicazioni ed @biettivi speci#ici
%applicabilit6 di tale tecnologia sta nella sua estrema semplicit6 concettuale: la sabbia che non
arriva pi- con il naturale trasporto solido viene sostituita integralmente o in parte con sabbia
prelevata dai #ondali marini.:n approccio progettuale cos9 diretto si & reso possibile solo con la
maturazione di due condizioni: tecnologie di dragaggio avanzate e disponibilit6 di cave marine.
Nel caso di apporto di sabbia con duplice #unzione di di#esa e di ricostruzione dellarenile$ si parla
di ripascimento morbido$ che di##erisce da "uelli arti#iciali$ o assistiti$ con opere di di#esa abbinate
(pennelli ri#ornitori o barriere so##olte). 'l "uantitativo di sabbia per un ripascimento morbido$ a
parit6 di avanzamento progettuale della linea di riva$ & in genere superiore a "uello di un
ripascimento assistito in "uanto & da prevedere una distribuzione trasversale superiore (pendenze di
e"uilibrio minori) ed una "uantit6 supplementare per la #ormazione delle barre (secche).
@ccorre comun"ue ricordare che il ri#ornimento arti#iciale della spiaggia non risolve il problema
dellerosione alla radice e che occorrer6 che esso sia periodicamente ripetuto per e"uilibrare le
perdite naturali di sabbia contemporaneamente causate dallazione dellonda.
'noltre$ deve essere studiata la #attibilit6 di distribuire meccanicamente o idraulicamente la sabbia
direttamente su una spiaggia in erosione per riparare o #ormare$ e successivamente conservare$ una
adeguata spiaggia protettiva e considerare altre misure di rimedio come ausiliarie a "uesta
soluzione. 'l ripascimento di un segmento di spiaggia erodibile pu4 essere anche ottenuto$ stoccando
adatto materiale al suo limite sopra#lutto$ utilizzando cio& i naturali processi di trasporto lungoriva
per distribuire il materiale lungo la rimanente spiaggia.
%evoluzione di un intervento di ripascimento di spiaggia & il risultato del trasporto trasversale e
longitudinale dei sedimenti. Nel caso semplice di una costa lunga e diritta$ le scale temporali
associate alle"uilibrio del pro#ilo trasversale e di "uello della #orma planimetrica sono diverse e
valutabili nellordine di due o tre anni e di decenni$ rispettivamente. %evoluzione planimetrica della
battigia & in#luenzata dalla mor#ologia generale del sistema da rinascere$ che$ nel caso pi- semplice
& "uello di una spiaggia lunga e diritta.
/aratteristiche costruttive e >ateriali impiegati
%erosione di una spiaggia & la conseguenza di una sporto di materiale in "uantit6 superiore a "uella
di apporto. %a modi#ica di "uesto bilancio negativo$ mediante la #ornitura arti#iciale della sabbia
mancante$ risulta evidentemente un intervento idoneo non solo a #renare il #enomeno erosivo$ ma
anche$ se la "uantit6 #ornita & in eccesso rispetto alla stretta necessit6 di stabilizzazione$ a #are
avanzare la battigia verso mare.
0?
Nei progetti di ripascimento di una spiaggia$ dopo la veri#ica del bilancio dei sedimenti e dei volumi
mancanti per le"uilibrio della spiaggia in erosione$ sono due i principali controlli da #are circa il
successivo naturale trasporto #uori dellarea del versamento:
a) controllo del comportamento del pro#ilo trasversale della sabbia$ cio& delle"uilibrio del pro#ilo
di spiaggia*
b) controllo dellevoluzione della battigia sotto le##etto della corrente lungoriva.
Dallanalisi di "uesti due congiunti aspetti delle"uilibrio dinamico della spiaggia$ potremo ottenere
le indicazioni che caratterizzano il progetto$ come "ualit6 e "uantit6 del materiale da versare$
avanzamento della battigia$ costo dellintervento e sua ottimizzazione.
%a possibilit6 di estrarre notevoli "uantit6 di sabbia da #ondali marini comporta limpiego di mezzi
particolarmente specializzati. Attualmente i mezzi pi- idonei sono costituiti da draghe autocaricanti$
aspiranti e re#luenti$ ovvero mezzi con pozzi di carico per la sabbia dotati di tubazioni aspiranti
(elinde) ed attrezzati per re#luire il materiale caricato con tubazioni da collegare al mezzo che
raggiungono i siti di ripascimento.
Nel momento in cui si debbono aspirare depositi di elevata pro#ondit6$ i mezzi draganti assumono
dimensioni notevoli e pro#ondit6 di pescaggio elevate* "uestultima circostanza comporta$ in #ase di
re#luimento lo stazionamento del mezzo dragante ad unelevata distanza dalla costa.
Erazie a pi- interventi di tale tipo$ si & potuto costatare limportanza strategica di una #lessibilit6
nelle operazioni di re#luimento (possibilit6 di intervenire in punti diversi della costa$ possibilit6 di
ritornare su punti rilevatisi particolarmente sensibili$ ecc.) che pu4 essere consentita dalla tecnologia
delle tubazioni galleggianti (#acilmente spostabili) mentre risulta praticamente impossibile con
ladozione di tubazioni rigide #isse. %a possibilit6 di impiegare tubazioni galleggianti & tuttavia
limitata dalla loro lunghezza (di##icile gestione durante le mareggiate) e "uindi di##icilmente
possono essere impiegate con stazionamenti del mezzo dragante a + Nm dalla costa.
Nel caso di cave di prestito a terra bisogna stabilire un Cpiano di caveD organico da tenere a base per
programmare il ri#ornimento dei materiali occorrenti per il ripascimento di una spiaggia$ unitamente
allorganizzazione del trasporto del materiale stesso
:n progetto di ripascimento arti#iciale$ sia che si tratti della realizzazione di una nuova spiaggia$
che del mantenimento o ampliamento di una spiaggia esistente$ richiede sempre una precisa
conoscenza della dinamica del litorale su cui si interviene$ specie per "uanto riguarda la direzione
del trasporto litoraneo ed il de#icit dei sedimenti.
;ondamentale & anche la conoscenza delle caratteristiche granulometriche e tessiturali originarie
della #ascia costiera$ da ottenersi in base ai risultati delle analisi di un su##iciente numero di
campioni prelevati dalla spiaggia emersa e dalla spiaggia sommersa.
1A
%a scelta del materiale di apporto dovr6 in#atti essere e##ettuata tenendo conto delle caratteristiche
originarie dei sedimenti di spiaggia. :n programma di ripascimento arti#iciale richiede la preventiva
de#inizione delle caratteristiche geometriche di progetto$ in particolare: "uota$ larghezza della berma
e pro#ilo$ che prevedibilmente assumer6 la spiaggia sotto lazione del moto ondoso. %a "uota della
berma e la sua larghezza andranno de#inite a seconda della #inalit6 della spiaggia (spiaggia
protettiva$ spiaggia ad uso ricreativo$ ecc.).
%a scelta del pro#ilo della spiaggia di progetto potr6 avvenire basandosi sui pro#ili trasversali rilevati
allinterno della #ascia costiera in esame o dei tratti adiacenti$ tenendo conto delle eventuali
diversit6 delle caratteristiche granulometriche dei materiali di apporto rispetto ai materiali originari.
:n ulteriore aspetto da considerare nel progetto consiste nelle modalit6 di alimentazione della
spiaggia$ in particolare per "uanto riguarda la scelta #ra un unico o pi- punti di alimentazione
nonch7 lubicazione e le dimensioni opportune del o dei depositi di alimentazione. Nel caso di una
spiaggia #acente parte di ununica unit6 #isiogra#ica$ il ripascimento potr6 ottenersi mediante la
realizzazione di un deposito di alimentazione allestremit6 sopra#lutto$ in modo che lalimentazione
della spiaggia sotto#lutto possa avvenire ad opera del trasporto litoraneo. %a previsione di pi- punti
di alimentazione & consigliabile "uando sia richiesto un ripascimento rapido ed uni#orme su tutta la
spiaggia.
'l problema principale & "uello del reperimento del materiale idoneo al ripascimento$ che rientra
nellambito di una speci#ica ricerca di aree dove localizzare le possibili zone di prelievo$ con
lindividuazione delle caratteristiche stratigra#iche$ sedimentologiche e delle "uantit6 dei materiali$
la cui estrazione dovr6 risultare economicamente conveniente.
Dun"ue$ la riuscita di un versamento dipende dalla granulometria e dalla "ualit6 del materiale
disponibile. Per "uanto riguarda la granulometria$ ognuna delle particelle occupa una data posizione
nel pro#ilo e pi- vicina alla battigia emersa per il materiale grossolano.
Perci4 se si versa su di una spiaggia emersa del materiale granulometricamente assortito$ la #razione
pi- sottile andr6 ad assumere posizioni pro#onde$ mentre la pi- grossolana rimarr6 nella parte alta
del pro#ilo. Se invece il materiale sar6 costituito da sola sabbia #ine$ esso si depositer6 in pro#ondit6
senza alcun vantaggio immediato per la spiaggia emersa.
/on opportuni accorgimenti & possibile #ar assumere ai granuli posizioni del pro#ilo che
naturalmente loro non otterrebbero$ con notevoli vantaggi per la stabilit6 della spiaggia e per
leconomia del lavoro.
Prima di predisporre un versamento di materiale occorre condurre appropriate indagini sulla sua
composizione media$ soprattutto per laspetto negativo legato ad elementi di grandi dimensioni$ che
impediscono la distribuzione del restante materiale pi- idoneo$ e per la presenza di particele
minutissime$ che vanno a depositarsi in #ondali pro#ondi non arrecando al lido alcun bene#icio.
1!
Erande importanza riveste in#ine la composizione petrogra#ia delle rocce da cui traggono origine i
materiali detritici$ perch7 i granuli provenienti da rocce dure saranno vitali per un lungo periodo di
tempo$ "uelli teneri saranno rapidamente tras#ormati in particelle minutissime e "uindi andranno
presto perduti negli alti #ondali.
%e tecniche di valutazione delle "uantit6 di sabbia necessarie per ricostruire la parte sommersa delle
spiagge (berme) sono ancora oggetto di studio e tale circostanza condiziona notevolmente il calcolo
dei volumi necessari per raggiungere un determinato avanzamento del litorale. 'n e##etti nel primo
ciclo stagionale dopo il ripascimento si assiste ad un #orte trasporto trasversale dei sedimenti che
vanno a ricostruire le berme (secche) di cui le spiagge in crisi erosiva sono carenti. Tale e##etto
comporta repentini arretramenti della linea di battigia che devono essere stimati in #ase progettuale.
Tecniche di versamento
%e tecniche di versamento sono diverse a seconda della situazione da a##rontare e "uindi dei risultati
da conseguire ed anche a seconda del materiale disponibile. ' versamenti diretti sono "uelli e##ettuati
in corrispondenza della spiaggia e i versamenti indiretti sono "uelli e##ettuati sopra#lutto alla
spiaggia.
ersamenti diretti sulla battigia B Per situazioni di emergenza al mani#estarsi di una corrosione$ il
versamento verr6 e##ettuato semplicemente a mezzo di autocarri ribaltabili$ in cumuli pi- o meno
concentrati lungo la battigia. 'n tal caso sar6 opportuno che il materiale versato sia di granulometria
sensibilmente superiore a "uella dellarenile perch7 assuma e mantenga una posizione abbastanza
alta nel pro#ilo trasversale della spiaggia. Nel corpo del materiale non dovranno per4 trovarsi in
"uantit6 elementi di grandi dimensioni che potrebbero danneggiare le caratteristiche dellarenile.
ersamenti diretti a mezzo di pennelli ri#ornitori B Per ottenere un risultato meno immediato ma
con un e##etto pi- esteso in pro#ondit6$ per esempio per alimentare spiagge di recente boni#ica o
costruzione$ & buona norma ricorrere alla #ormazione di pennelli ri#ornitori e cio& a manu#atti di
detrito che si protendono in mare con una sezione esile e bassa.
Essi consentono di distribuire il materiale pi- al largo lungo il pro#ilo trasversale$ #acendo assumere
alle granulometrie pi- grossolane una giacitura pro#onda con conseguente innalzamento del #ondo e
"uindi addolcimento del pro#ilo. 'n#atti$ in occasione di mareggiate$ per e##etto della di##razione si
veri#ica una concentrazione di energia sul pennello che verr6 rapidamente demolito dalla azione
marina. Durante il processo di demolizione avviene la separazione delle diverse granulometrie.
'n#atti$ i materiali #inissimi vengono rapidamente posti in sospensione dallazione delle onde ed
asportati* "uelli sabbiosi medi e #ini assumono rapidamente la posizione che loro compete nel
pro#ilo* "uelli pi- grossolani$ non potendo essere trasportati dalle onde$ restano in sito e si
accumulano sul #ondale antistante la battigia contribuendo ad innalzarlo ed a stabilizzarlo e
1+
diminuendo pure la pendenza del pro#ilo. Tale tecnica consente di utilizzare materiali estremamente
scadenti per "ualit6 e pezzatura.
ersamenti diretti aderenti B Tale versamento viene e##ettuato in aderenza ad unopera litoranea
esistente e si realizza con una #ascia di materiale di cui il solo lato esterno viene immediatamente
investito dallazione del mare$ mentre il lato interno rimane protetto.
8uesto tipo di intervento mira ad ottenere la rapida costituzione di una striscia di arenile anche con
limpiego di una "uantit6 limitata di materiale e di "ualit6 scadente. 'n#atti sia nel versamento
diretto che in "uello a mezzo di pennelli ri#ornitori$ si ha lOimmediata perdita dei materiali molto
#ini ed anche i materiali grandi sono esposti allusura* al contrario con il versamento aderente si
#orma rapidamente al piede per selezione una coltre di materiale grossolano che protegge "uello
retrostante.
ersamenti indiretti B Sono necessari per provvedere alla normale alimentazione di una spiaggia$
naturale o arti#iciale$ ed assicurare allarenile un gettito abbastanza regolare proprio in occasione
delle mareggiate.
' versamenti indiretti si e##ettuano #ormando un cumulo di detrito sopra#lutto alla spiaggia$
possibilmente su un tratto di lido scarsamente utilizzabile o meglio oltre il limite di spiaggia$ in una
zona apertamente esposta allazione del mare. Sul promontorio arti#iciale che viene #ormato con il
versamento dei detriti$ per e##etto della di##razione dellonda si produce una concentrazione
dellenergia del moto ondoso che ne accelera lerosione.
>entre i materiali solubili vengono ridotti in sospensione e allontanati dalle correnti$ i detriti di una
certa granulometria sono sottoposti allusura del mare e nel contempo sospinti verso le spiagge
sopra#lutto.
' materiali molto grossolani restano invece al piede della discarica e "ualora siano in "uantit6
elevata ne costituiscono unautodi#esa$ opponendosi al procedere successivo dellerosione. 'n tal
caso & opportuno provvedere con una certa saltuariet6 al loro allontanamento.
' materiali medi vengono trasportati per un breve tratto immediatamente sotto#lutto al cumulo di
detrito andando a costituirvi una spiaggia di materiale grossolano o comun"ue di scarso valore.
Sar6 perci4 opportuno lasciare una #ascia di rispetto tra il cumulo detritico e la spiaggia da
alimentare ed eventualmente #rapporre un manu#atto con #unzione di #iltro$ capace di arrestare i
grossi ciottoli senza costituire un ostacolo sensibile al passaggio della sabbia.
1,
OPERE DI DIFESA DALLINUINAMENTO
CODOTT# DI 'CARICO A MAR#
'l mare rappresenta il naturale recapito #inale di tutte le ac"ue di pioggia e pertanto anche di tutte
"uelle degli scarichi urbani ed industriali$ comun"ue trattate.
'l principale problema progettuale & "uello di provvedere a che il preventivo trattamento di
depurazione delle ac"ue re#lue e le modalit6 del successivo loro scarico siano tali da assicurare alle
ac"ue del bacino ricevente gli standards di "ualit6 prescritti dalla legge$ con ri#erimento alla
speci#ica loro utilizzazione.
;ondamentale & il #atto che a##inch7 si possa #are a##idamento sul trasporto verso il largo dei
materiali scaricati da #ogne urbane$ occorre che gli scarichi s#ocino al di l6 della zona dei #rangenti.
%ubicazione degli scarichi dovr6 anche essere scelta in modo tale che$ nelle zone di scarico$ vi sia
prevalenza di correnti con direzione verso il largo$ s9 che la diluizione dei li"uami$ che & il #ine
ricercato$ sia e##ettivamente assicurata. %a diluizione dovuta al processo di trasporto al largo & in
genere prevalente su "uella che avviene attraverso i di##usori degli scarichi$ opportunamente
progettati come numero$ diametro e pro#ondit6 di posa.
:na maggiore pro#ondit6 del di##usore e una maggiore lunghezza della condotta assicureranno un
pi- elevato rapporto di diluizione e "uindi richiederanno trattamenti meno spinti a terra.
E conveniente ubicare un impianto di trattamento in aree ben lontane dalla citt6$ per evitare di
impegnare super#ici di alto valore economico e "uindi deprezzamento delle stesse e vincoli di
servit- nelle immediate vicinanze. 8uesto comporter6 costose opere di canalizzazioni e pompaggio
dei li"uami. 'noltre$ si dovranno costruire idonei s#ioratori di emergenza$ che scaricano a mare in
caso di eccezionali temporali.
'n#ine$ & opportuno prevedere un idoneo serbatoio di compensazione$ in testa alla condotta di
scarico sottomarina$ per assicurare una velocit6 costante alle luci del di##usore. E buona norma
a##iancare al serbatoio di compensazione una vasca per la clorazione da poter utilizzare in occasione
di possibili epidemie. Per velocit6 superiori ai + mKs & consigliabile installare$ insieme al serbatoio
di compensazione$ anche un separatore della sabbia$ per evitare gli e##etti dellabrasione sulle pareti
interne della condotta e delle luci del di##usore. Si devono prevedere anche #lange dispezione lungo
il tratto terminale della condotta. ' di##usori$ che sporgono al di sopra del #ondo marino$ devono
essere protetti da eventuali azioni di ancore di navi o reti da pesca.
%a tubazione va interrata$ ad evitare sia alterazioni delle spiagge per un diverso e"uilibrio di
correnti$ sia una pericolosa azione del mare sulla condotta (oggi sono usate macchine per lo scavo$
la posa e il ricoprimento simultanei della condotta).
1.
PIATTA(ORM# O(('3OR#
:na piatta#orma petroli#era o##shore consiste di una struttura in acciaio che pu4 essere #issa o
trasportabile (e autosollevante). Essa & #ormata da alcuni elementi particolari.
Nella parte superiore della piatta#orma sono alloggiate le attrezzature di per#orazione$ i materiali per
per#orare il pozzo e il modulo alloggi per il personale di bordo. Nella parte in#eriore si trovano le
gambe$ che possono essere in numero di tre o pi- e che possono essere a sezione "uadrangolare o
circolare (altrimenti vengono usati anche numerosi piloni in acciaio).
%a struttura viene rimorchiata$ in posizione di galleggiamento$ tramite rimorchiatori (supplP vessels)
sul luogo dove & prevista la per#orazione del pozzo. Poi$ nel caso di una piatta#orma autosollevante
vengono discese le gambe$ tramite guide a cremagliera$ in mare #ino ad appoggiarsi o con#iccarsi nel
#ondo marino* lo sca#o viene sollevato al di sopra della super#icie marina al #ine di evitare
interazioni col moto ondoso e gli e##etti di marea durante le #asi di per#orazione. 'nvece$ nel caso di
una piatta#orma #issa occorre eseguire le operazioni di montaggio della struttura sulla postazione in
mare aperto.
%a piatta#orma vera e propria svolge le #unzioni di piano di appoggio per limpianto e le attrezzature
di per#orazione$ per il sistema di sollevamento delle gambe mobili$ per il modulo alloggi e per le
altre strutture connesse alla piatta#orma stessa (eliporto$ gru$ ecc.).
Al suo interno trovano posto i motori e i gruppi elettrogeni per la produzione di energia elettrica$ i
locali di alloggio delle vasche per il #ango e delle pompe$ i magazzini per i materiali di
per#orazione$ i serbatoi della zavorra (ac"ua di mare)$ del gasolio e dellac"ua potabile$ i silos del
cemento e dei materiali utilizzati per con#ezionare il #ango di per#orazione$ i locali o##icina e i locali
dei servizi ausiliari (antincendio$ produzione ac"ua potabile$ trattamento li"uami civili$ ecc.).
'l modulo alloggi & composto da un blocco unico a pi- piani situato sul lato opposto della
piatta#orma rispetto la torre di per#orazione. 'l modulo alloggi comprende i locali utilizzati dal
personale a bordo ovvero: camere$ mensa$ cucina$ lavanderia$ spogliatoi servizi igienici$ u##ici$ sala
radio e sala di controllo.
%impianto di per#orazione comprende le attrezzature per lesecuzione del pozzo. %impianto &
caratterizzato da: impianto di sollevamento$ sistema rotativo$ circuito del #ango e apparecchiature di
sicurezza.
'l sistema di sollevamento sostiene il carico della batteria di aste di per#orazione (per per#orazioni
pro#onde il peso della batteria di per#orazione pu4 superare le +AA tonnellate) e permette le manovre
di sollevamento e discesa nel #oro. E costituito dalla torre di per#orazione$ dallargano$ dalla taglia
#issa$ dalla taglia mobile e dalla #une.
10
%a torre di per#orazione$ o derric5$ & la struttura metallica a traliccio che sostiene il sistema di
carrucole (taglia #issa e taglia mobile) che permettono di sorreggere e muovere verticalmente la
batteria di per#orazione. Alla base della torre di per#orazione vi & il piano di lavoro della s"uadra di
per#orazione (piano sonda).
%a torre appoggia sullo sca#o tramite un basamento movibile tramite cremagliere che ne permette lo
spostamento di lato e in avanti in modo da consentire la per#orazione di pi- pozzi vicini senza
spostare lintera piatta#orma. %altezza della torre & dimensionata per operare il sollevamento di una
lunghezza di tre aste. %argano & costituito da un tamburo attorno al "uale si avvolge o svolge la
#une di sollevamento della taglia mobile$ ed & dotato di un inversore di marcia$ di cambio di velocit6
e dispositivi di #renaggio.
'l sistema rotativo trasmette il moto di rotazione dalla super#icie #ino allo scalpello. E costituito
dalla testa di iniezione$ dal top drive$ dalla batteria di aste di per#orazione. 'l top drive & lelemento
che produce il moto di rotazione. /onsiste essenzialmente in un motore di elevata potenza al cui
rotore viene avvitata la batteria di aste* viene sospeso alla taglia mobile per mezzo di un apposito
gancio dotato di guide di scorrimento* incluso nel topo drive vi sono la testa di iniezione
(lelemento che permette il pompaggio del #ango allinterno della batteria di per#orazione mentre
"uesta & in rotazione)$ un sistema per lavvitamento e lo sviamento della batteria di per#orazione$ un
sistema di valvole per il controllo del #ango pompato in pozzo. Negli impianti moderni il top drive
sostituisce la tavola rotarP.
%e aste che compongono la batteria si distinguono in aste di per#orazione e aste pesanti (di diametro
e spessore maggiore). 8ueste ultime vengono montate$ in numero opportuno$ subito al di sopra
dello scalpello$ permettendo di #ar gravare un adeguato peso sullo scalpello. Tutte le aste sono
avvitate tra loro in modo da garantire la trasmissione della torsione allo scalpello e la tenuta
idraulica. 'l collegamento rigido viene ottenuto mediante giunti a #ilettatura conica.
'l circuito del #ango in un impianto di per#orazione & particolarmente complesso in "uanto deve
comprendere anche un sistema per la separazione dei detriti per#orati e per il trattamento del #ango
stesso.
'l #ango viene pompato tramite pompe ad alta pressione nelle aste di per#orazione$ esce$ tramite
appositi ori#izi$ dallo scalpello al #ondo pozzo$ ingloba i detriti per#orati e risale nel #oro #ino alla
super#icie. Alluscita dal pozzo passa attraverso un sistema di vagli e cicloni (sistema di trattamento
solidi) che lo separano dai detriti di per#orazione prima di essere ricondizionato in apposite vasche e
ripompato in pozzo. Eli elementi principali del circuito del #ango sono:
3 Pompe #ango: pompe volumetriche a pistone che #orniscono al #ango pompato in pozzo
lenergia necessaria a vincere le perdite di carico nel circuito.
11
3 /ondotte di super#icie B >ani#old B asche: le condotte di super#icie$ assieme ad un
complesso di valvole posto a valle delle pompe (mani#old di sonda)$ consentono di
convogliare il #ango per lesecuzione delle #unzioni richieste. Nel circuito sono inoltre
inserite diverse vasche di stoccaggio contenenti una riserva di #ango adeguata a #ronteggiare
improvvise necessit6 derivanti da perdite di circolazione o assorbimento del pozzo.
3 Sistema di trattamento solidi: apparecchiature (vibrovaglio$ desilter$ desander$ centri#ughe$
ecc.) disposte alluscita del #ango dal pozzo$ che separano il #ango stesso dai detriti di
per#orazione: "uesti ultimi vengono raccolti in appositi cassonetti e trasportati a terra
mediante supplP vessels.
1<
&I&LIO)RA(IA
!) AA.. B CAtlante delle opere di sistemazione dei versantiD. ANPA. Roma$ +AA!.
+) AA.. B C/oastal Engineering >anualD. :SA/E$ :.S. ArmP /orps Ed.$ +AA!.
,) AA.. B CEiornata di Studio sulla Di#esa delle /oste3+< ottobre +AAA. %inee Euida per il
Piano Eenerale di Di#esa delle /osteD. Assessorato per le Politiche dellAmbiente. Dip.
@pere Pubbliche e Servizi per il Territorio. Regione %azio. Roma$ +AAA.
.) AA.. B C>anuale di ingegneria naturalistica B Applicabile al settore idraulicoD. Reg.
%azio. Dipartimento Ambiente e Protezione /ivile. Roma$ +AA+.
0) AA.. B C>anuale per la di#esa del mare e della costaD. ;ondazione Eiovanni Agnelli Ed.
>ilano$ !??A.
1) AA.. B CRecuperation environnementale et entretien des littorauG en erosion avec
lutilisation des depots sablonneu marinsD. @sservatorio sul >are della Regione %azio.
Progetto HEA/F>ED. Prevenzione e Eestione dei Rischi Naturali. Regione %azio. Roma$
+AA!.
<) AA.. B CSalvaguardia di enezia e della lagunaD. >in. %%.PP. >agistrato alle Ac"ue di
enezia. 8uaderni Trimestrali /onsorzio enezia Nuova. Atlante delle @pere. enezia$
+AAA.
=) Herriolo E.$ Spirito E. B CSpiagge e Porti turisticiD. Foepli Ed. >ilano$ !?<+.
?) /astiglioni E.H. B CEeomor#ologiaD. :TET Ed. Torino$ !??!.
!A) /olombo T. B C>anuale dell'ngegnereD. ol. +. Foepli Ed. >ilano$ !??=.
!!) Panizza >. B CEeomor#ologiaD. Pitagora Ed. Hologna$ !??+.
!+) Silvester R.$ Fsu Q. R. /. B C/oastal stabilizationD. Prentice Fall Ed.. EngleRood /li##s$
!??,.
!,) Silvester R.$ Fsu Q. B C/oastal Stabilization$ innovative conceptsD. Prentice Fall Ed.. NeR
QerseP$ !??,.
!.) Tomasicchio :. B C>anuale di 'ngegneria Portuale e >arittimaD. Hios Ed. /osenza$ !??=.
1=

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