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La Teoria Tettonica delle placche (o Tettonica delle zolle), elaborata negli anni Sessanta del Novecento,

appare in grado di riunire e organizzare gli studi e le osservazioni precedenti (la teoria della deriva dei
continenti e la teoria dell’espansione dei fondali oceanici).

Secondo la Teoria della Tettonica delle placche, la litosfera (l’involucro rigido più esterno della crosta
terrestre) è suddivisa in 20 placche (o zolle) rigide.

Queste placche galleggiano sulla sottostante astenosfera.

Le placche, galleggiando, possono: allontanarsi l’una dall’altra; avvicinarsi e scontrarsi; avvicinarsi e scorrere
l’una accanto all’altra.

La Tettonica delle placche: quando le placche si allontanano l’una dall’altra

Quando due placche (o zolle) si allontanano l’una dall’altra si crea o si accentua la spaccatura da cui
fuoriesce il magma e possono verificarsi due fenomeni:

 Se l’allontanamento cessa dopo breve tempo tra le due placche (o zolle) resta solo una grande
frattura, detta fossa tettonica, una struttura caratterizzata da ripide pareti a gradinata.
È questo il caso del grande sistema di fratture dell’Africa orientale, detto Great Rift Valley, che dal
Mar Morto si estende fino ai grandi laghi dell’Africa orientale.

Quand
o l’allontanamento tra le placche cessa dopo breve tempo

 Se invece l’allontanamento continua per lungo tempo si determina la formazione di un nuovo mare
che può diventare un oceano, mentre le due zolle trascinate dai moti convettivi si allontanano
sempre più.
È questo il caso ad esempio della placca (o zolla) sudamericana e di quella africana che, lungo la
dorsale medio-atlantica, si stanno allontanando a una velocià di 2 cm all’anno.
Quand
o l’allontanamento tra le placche continua per lungo tempo

La Tettonica delle placche: quando due placche si avvicinano e si scontrano

Quando due placche si avvicinano e si scontrano possono verificarsi tre fenomeni:

 Se le placche che si scontrano sono due placche oceaniche, una si piega e si incunea sotto l’altra
trascinata dalle correnti del mantello.
Questa placca forma di fronte all’altra una fossa oceanica e, scendendo verso zone più profonde e
calde del mantello, fonde e diventa magma.

Scontr
o tra due placche oceaniche

Questo fenomeno, detto subduzione, fa sì che parte di questo magma ritorni nel mantello, mentre un’altra
parte può riemergere dando origine a dei vulcani che possono formare un arco vulcanico insulare.

 Se le placche che si scontrano sono una placca continentale e una placca oceanica, quest’ultima
sprofonda sotto l’altra; i materiali di cui è formata la placca oceanica ritornano nel mantello,
fondono e diventano magma.
Scontr
o tra una placca continentale e una placca oceanica

Per subduzione, si ha la formazione di fosse oceaniche o di archi vulcanici insulari, con il verificarsi


di terremoti e fenomeni vulcanici.
Il materiale sprofondato, infatti, fonde e in parte tende a risalire alimentando i fenomeni vulcanici.

LAGO
Un lago è una grande massa per lo più d'acqua dolce raccolta nelle cavità terrestri: laghi di grandi
dimensioni sono alle volte chiamati "mari interni".

I laghi raggiungono il loro equilibrio idrico attraverso l'alimentazione da parte


di fiumi (detti immissari), sorgenti, ghiacciai e precipitazioni, influendo questi
sulla salinità e acidità dell'acqua, e il deflusso tramite fiumi (detti emissari) e l'evaporazione. Rappresentano
una riserva di acqua dolce utilizzata dall'uomo per l'irrigazione dei campi, come fonte di acqua potabile e in
alcuni casi anche per produrre energia elettrica.

Una classificazione dei laghi si basa sul tipo di evento geologico responsabile della formazione.

 endoreici, ossia senza emissari, come il Mar Caspio o il Lago d'Aral;

 tettonici, dovuti allo sprofondamento di tratti della superficie terrestre, come il Tanganica,


il Malawi e il Vittoria;

 vulcanici

o craterici come il Lago Albano o il Lago di Nemi;

o di caldera come il Lago di Bolsena o il Lago di Bracciano;

 alluvionali, quando un corso d'acqua trova dei depositi alluvionali sul proprio corso; esempi ne sono
il Lago di Levico e il Lago di Caldonazzo;

 glaciali, in cui l'acqua si raccoglie all'interno di depressioni dovute alla erosione da parte di lingue
glaciali: esempi ne sono i laghi della zona prealpina;

 morenici, quando la contropendenza è dovuta al deposito morenico di un fronte glaciale, come


nel Canavese il Lago di Candia o quello di Viverone;
 carsici

o superficiali, in corrispondenza di doline e spesso molto piccoli;

o sotterranei, entro grotte, spesso collegate fra di loro da sifoni;

 di sbarramento naturale di un corso d'acqua, dentro una valle, ad opera di frane di grandi
dimensioni (es. Lago di Alleghe, Lago di Scanno);

 costieri, situati nelle estreme vicinanze della costa e spesso composti d'acqua salmastra (es. il lago
di Varano e il lago di Lesina);

 lacustri, ovvero specchi d'acqua o veri e propri laghi non molto grandi contenuti in un'isola a sua
volta inserita in un altro lago, come il lago Manitou, che è il più grande rappresentante di questo
genere;

 artificiali, dovuti alle opere costruite dall'uomo, spesso dighe per la produzione di energia elettrica,
come il Lago di Corbara; se ne rinviene un altro esempio a Conversano (Bari), dove si trovano grandi
pozzi, costruiti centinaia d'anni fa dall'uomo, al cui apice, soprattutto nei periodi di pioggia, si
formano gli undici laghetti di Conversano, ognuno con un proprio nome.

In regioni aride sottoposte a intense piogge stagionali, si parla in geomorfologia di laghi effimeri per


indicare depressioni poco profonde riempite dagli apporti meteorici durante la stagione piovosa e
sottoposti a rapido essiccamento per l'intensa evaporazione durante la stagione arida. L'evaporazione delle
acque meteoriche provoca la concentrazione e la deposizione progressiva dei sali
(nell'ordine: carbonati, solfati e cloruri), dando origine a depositi evaporitici in forma di croste superficiali e
noduli.

 laghi di superficie (comunemente chiamati soltanto laghi);

 laghi sotterranei;

 laghi stagionali, un esempio di lago stagionale è il lago Eyre in Australia che è riempito quando


le piogge stagionali sono abbondanti;

 laghi subglaciali, un esempio di lago subglaciale è il lago Vostok che si trova sotto


i ghiacci dell'Antartide;

 lago proglaciale;

 lago sottomarino, che sono laghi di salamoia sottomarini

La maggior parte dei laghi ha una vita relativamente breve (su scala geologica), in quanto vengono
cancellati da due fenomeni:

 l'interramento dovuto alla sedimentazione in corrispondenza degli immissari, dovuta all'improvviso


calo della velocità della corrente;

 l'erosione della soglia (punto più basso del bordo della conca lacustre) per opera dell'emissario.

A questi, per i laghi con sponde basse e clima adatto, si aggiunge l'interramento dovuto allo sviluppo
di canneti e altra vegetazione di riva. Un esempio di questo fenomeno è il Lago Trasimeno.

Le proprietà termiche di un lago sono il fattore fisico più importante del determinare il ciclo annuale e
giornaliero di un lago, queste influenzano le caratteristiche chimiche delle acque e in ultima analisi
l'ecologia degli organismi costituenti il suo ecosistema.
La principale fonte di calore di un lago è la radiazione solare che cede calore venendo assorbita dall'acqua.
Tuttavia, l'acqua ha una scarsa tendenza a cedere calore per diffusione molecolare, motivo per cui solo
l'epilimnio, lo strato superficiale (nell'ordine di alcuni metri), risulta influenzato dalla temperatura esterna.
Nello strato immediatamente sottostante all'epilimnio, chiamato metalimnio, la temperatura varia
rapidamente con la profondità. Se il lago è abbastanza profondo, può possedere anche l'ipolimnio, uno
strato in cui la temperatura si mantiene costante intorno ai 4 °C.

A differenza della maggior parte delle sostanze, la cui densità aumenta al diminuire della temperatura,
nell'acqua il massimo di densità si ha alla temperatura di 3,94 °C: lo stato solido dell'acqua, ovvero
il ghiaccio, galleggia. Per questo motivo l'acqua alla temperatura di 4 °C, essendo la più densa e pesante, si
trova nello strato più profondo.

Un tipico lago profondo della zona temperata in estate avrà nell'epilimnio una temperatura alta e acque
poco dense, che galleggiano sullo strato ipolimnico più denso e freddo, separate da un sottile strato
metalimnico. Questo profilo di densità, determinato dalla differente temperatura, impedisce alle acque dei
vari strati di mescolarsi fra loro (fenomeno detto stratificazione termica), limitando gli scambi di sostanze
disciolte e particellate. In inverno, se la temperatura delle acque superficiali scende al disotto dei 4 °C,
arrivando a formare ghiaccio, si avrà una stratificazione termica inversa, con l'epilimnio più freddo, ma
comunque più leggero per via dell'anomalia della curva di densità, che galleggia su un ipolimnio più caldo
ma più pesante. Tra le due situazioni sopra descritte intercorrono tipicamente due fasi dette di piena
circolazione (olomissi), in primavera e in autunno, in cui tutta la colonna d'acqua si trova a 4 °C, e nelle quali
scompare la stratificazione termica, in queste condizioni il vento può innescare un rimescolamento
completo delle acque.

Al variare delle condizioni climatiche e della profondità del corpo lacustre i cicli annuali e giornalieri di laghi
diversi differiscono notevolmente, si distinguono quindi:

 Laghi olomittici, presentano almeno una fase di piena circolazione;

 Laghi dimittici, presentano due fasi di piena circolazione (tipicamente i laghi delle zone temperate);

 Laghi monomittici, presenta una sola fase di piena circolazione (tipicamente i laghi sub-polari e i
laghi sub-tropicali);

 Laghi meromittici, privi di una fase di piena circolazione (con stratificazione perenne dovuta al
profilo della temperatura e/o all'eccesso di sali dissolti nelle acque, aumentandone così la densità,
sul fondo);

 Laghi oligomittici, con fasi di piena circolazione non regolari negli anni.

L'acqua nei laghi non è ferma: oltre alle correnti derivanti dalla presenza di immissari ed emissari (anche
sotterranei), possono formarsi dei gorghi o delle onde dovute a varie cause, tra le quali l'azione del vento
sulla superficie. Inoltre i laghi sono soggetti a una serie di movimenti, detti sesse, veri e propri spostamenti
periodici di acqua da una parte all'altra del bacino, osservabili come veri e propri dislivelli tra una parte e
l'altra della costa. Nel Lago di Bolsena sono state registrate sesse anche di 50 cm.

Nei laghi, oltre alla pesca, vengono praticate numerose attività sportive, tra le quali il canottaggio, la canoa,
la vela, il windsurf e le immersioni subacquee. Piuttosto diffusa la balneazione estiva, anche se i laghi
rappresentano un pericolo mediamente più alto rispetto alle coste marittime, per diversi motivi: l'acqua è
più fredda, possono essere presenti correnti o vortici inaspettati, e sono spesso privi di sorveglianza.

Con la locuzione "lago di vapore", traduzione imprecisa di boiling lake, si intende un lago in perenne
ebollizione a causa della presenza di sorgenti termali. Il più famoso di questi laghi termali, e secondo per
estensione, è il Boiling Lake in Dominica.
I laghi più estesi, raggruppati per continente di appartenenza, sono elencati di seguito.

 Asia-Europa: il Mar Caspio, che si trova sulla linea di demarcazione tra Europa ed Asia, è il lago più
esteso della Terra; è chiamato "mare" a causa della sua grande estensione e per il fatto che le sue
acque sono salate[1].

 Europa: dopo il Caspio, che l'Europa condivide con l'Asia, il lago europeo più esteso è il Ladoga,
nella Russia nord-occidentale.

 Asia: dopo il Caspio, che l'Asia condivide con l'Europa, il lago asiatico più esteso è il Bajkal,
in Siberia, che è anche il più profondo al mondo e quello che contiene il maggior volume d'acqua
dolce.

 Africa: il lago africano più esteso è il Vittoria, che è inoltre il secondo lago d'acqua dolce della Terra
per estensione. È uno dei Grandi Laghi africani.

 Antartide: il lago antartico più esteso è il Vostok, che è subglaciale, estendendosi al di sotto di uno
strato di ghiaccio di circa 4000 metri. Si trova nella parte orientale del continente.

 Oceania: il lago oceaniano più esteso è l'Eyre, caratterizzato da notevolissime variazioni di


superficie, dovute all'irregolarità della piovosità. Si trova in Australia.

 America: il lago americano più esteso è il Superiore, che è inoltre il primo lago d'acqua dolce della
Terra per estensione. È uno dei Grandi Laghi americani.

In America, il Titicaca è il lago navigabile che si trova a maggior quota sulla Terra, posto a 3 821 m sul livello
del mare.

Il Lago di Maracaibo potrebbe essere considerato il lago più esteso del Sud America, tuttavia, anche se le
sue acque sono dolci e salmastre, è piuttosto una baia o un estuario, dato che giace sul livello del mare, con
cui comunica con un'apertura relativamente estesa.

Il lago più profondo d'Europa è l'Hornindalsvatnet in Norvegia (contea di Vestland).

Il Canada ha circa 3 milioni di laghi.[2]

La Finlandia è conosciuta come la terra dei mille laghi (in realtà sono 187 888), mentre il Minnesota è
conosciuta come la terra dei diecimila laghi (in realtà circa 12 000). Si stima che in Alaska vi siano circa 3
milioni di laghi, senza considerare quelli più piccoli di un ettaro, la maggior parte dei quali ubicati nelle zone
pre-costiere occidentali.[3].

Il numero di laghi presenti sulla Terra era valutato, in base a calcoli statistici, in 304 milioni, ma, secondo
una ricerca pubblicata in settembre 2014 sulla rivista Geophysical Research Letters, i laghi nel mondo
sarebbero 117 milioni; tale numero è stato determinato analizzando con l'ausilio di computer le immagini
satellitari.[4][5].

Il lago di Ocrida è dal punto di vista geologico il lago più antico d'Europa [6].

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