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La terra ha avuto origini circa cinque miliardi di anni fa , era sfera incandescente , poi molto lentamente si
è raffreddata e si è formata la crosta superficiale per oltre due terzi che appunti e stata sommersa dagli
oceani , mentre il resto , le terre emerse , si e diviso in grandi continenti e piccole isole , sono state
continuamente modificate da immani forze naturali quelle endogene che agiscono all’interno della terra
quelle esogene come , l’acqua , vento le onde del mare , che agiscono all’esterno. La terra e l’atmosfera che
la circonda costituiscono un enorme serbatoio di risorse chiamato capitale naturale .
Risorse Naturali
Una risorsa è rinnovabile se si ricostituisce in un tempo che ne consente lo sfruttamento continuativo. Se
invece non si ricostituisce, o se lo fa in tempi troppo lunghi, si dice che è esauribile o non rinnovabile.
Le terre emerse
Le terre emerse costituiscono il 30% della superficie della Terra (circa 150 milioni di km?); la maggior parte di
esse si trova nell'emisfero settentrionale (o boreale) del pianeta; le aree polari formano circa il 10% della
Terra e sono ricoperte da grandi masse di ghiaccio . Le terre emerse cambiano continuamente il loro
aspetto, soprattutto per effetto dell'azione di potenti forze naturali:
● endogene, che provocano sia l'innalzamento dei rilievi (fenomeno detto orogenesi) sia le eruzioni
vulcaniche e i terremoti;
● esogene, che provocano una continua azione erosiva delle rocce. L'erosione rappresenta il più
potente fattore di modellamento del territorio e può essere suddivisa in tre fasi distinte: la
disgregazione delle rocce e del suolo, il trasporto dei materiali disgregati (ciottoli, sabbia) e il loro
deposito in altri luoghi.
● gli scudi e le piattaforme continentali, enormi regioni che risalgono a 3-4 miliardi di anni fa
(orogenesi huroniana, la più antica) e oggi in gran parte pianeggianti;
● i rilievi che si sono formati con le orogenesi successive (caledoniana, ercinica e alpina).
le forme di terre emerse : Gli scudi sono grandi regioni leggermente convesse al centro ; sono pianeggianti
perché nel corso dei millenni sono state spianate dai movimenti dei ghiacciai e dall'erosione.In Groenlandia
e dell'Antartide gli scudi sono coperti da enormi ghiacciai a calotta. Sono piattaforme continentali l'Arizona
e il Texas in America, il Sahara in Africa, alcune zone della Siberia in Asia e gran parte dell'Europa nord-
orientale.
Talvolta, i movimenti delle placche hanno suddiviso le piattaforme continentali in grandi blocchi, dove i
fiumi hanno scavato profonde gole, i canyon.
Tettonica a placche
I continenti si muovono e si spostano uno rispetto all'altro. Secondo la teoria della tettonica a placche, la
litosfera è suddivisa in una ventina di grandi placche rocciose che comprendono le aree continentali o
sono ricoperte dagli oceani. Le placche si muovono galleggiando sul materiale roccioso sottostante
(magma), che è vischioso
e incandescente. Nel loro moto le placche si spostano da 1 a 15 cm l'anno: possono divergere, cioè
allontanarsi reciprocamente, o convergere fino a scontrarsi, o scorrere l'una accanto all'altra in direzioni
opposte.
I movimenti delle placche hanno conseguenze importantissime:
● sulla crosta terrestre possono creare fratture (chiamate "faglie"), da cui fuoriesce il magma; negli
oceani, per esempio, il magma forma lunghissime catene di vulcani, chiamate dorsali oceaniche
quando sono molto alti questi vulcani emergono dalla superficie del mare e formano isole , come
l'islanda .
● possono crearsi profonde fosse sulle terre emerse se vengono poi occupate da fiumi o da laghi
come rift valley africana .
● possono innalzarsi i rilievi : ciò accade quando due placche continentali si scontrano e nei punti di
contatto i loro strati si sollevano e si ripiegano su se stessi, se una delle placche è oceanica questa
sprofonda e lungo il margine si forma una serie di vulcani che poi costituiscono catene montuose
come le ande.
● possono verificarsi terremoti : in particolare laddove le placche scorrono orizzontalmente l’una
accanto all’altra. es faglia di sant’andrea in california.
Oceano Pacifico;
Il Pacifico rappresenta la metà della superficie totale dei mari e un terzo dell'intera superficie terrestre: da
solo è più vasto di tutte le terre emerse messe insieme. L'Oceano Pacifico separa l'America dall'Asia e
dall'Australia e si estende dalle regioni artiche fino a quelle antartiche: l'Equatore lo divide in settentrionale
e meridionale.
Oceano Atlantico :
L'Atlantico è compreso tra le coste orientali dell'America e quelle occidentali dell'Europa e dell'Africa.
È il secondo oceano della Terra per estensione: occupa circa il 30% delle acque marine totali.
1. L'Equatore lo divide in due sezioni: settentrionale e meridionale. Nell'Atlantico settentrionale ci
sono molte isole: Azzorre, Madeira, Canarie e Capo Verde vicino alla costa dell'Africa; Grandi e
Piccole Antille nell'America centrale; Isole Britanniche e Islanda in Europa. Nella sezione
meridionale c'è un solo grande arcipelago, quello delle Falkland (o Malvine).
Oceano Indiano :
L'Oceano Indiano è il più "piccolo": occupa circa il 21% della superficie marina, Si estende fra l'Africa (
orientale, la Penisola Arabica, le coste occidentali dell'India e gli arcipelaghi dell'Asia sud-orien-tale. A
differenza del Pacifico e dell'Atlantico, non | presenta molti bacini collegati: i principali sono quello del Mar
Arabico e il Golfo del Bengala. Nelle sue acque ci sono molte isole: le maggiori sono Madagascar in Africa,
Sumatra e Sri Lanka in Asia.
Il paesaggio sottomarino assomiglia a quello delle terre emerse: infatti, anche sotto il pelo dell'acqua ci
sono pianure, montagne, colline e vulcani. Una ripida scarpata continentale talvolta incisa S da canyon
(gole lunghe anche decine di chilometri che raggiunge il fondale. Qui si incontrano le piane Abissali,
attraversate dalle dorsali medio-oceaniche: lunghe in complesso quasi 80.000 km , le dorsali sono costituite
da due catene parallele di rilievi vulcanici, tagliate da faglie da cui fuoriesce il magma. Per esempio,
l'Atlantico è attraversato da nord a sud per circa 28 000 km dalla dorsale medio-atlantica. Talvolta i rilievi
delle dorsali emergono e formano isole o arcipelaghi, come l'Islanda e le Azzorre nell'Atlantico.circa l'1% dei
fondali è occupato da profondissime fosse oceaniche che si formano quando una placca si piega e scorre
sotto un'altra movimento chiamato Subduzione.
L’antartide è un continente
L'Antartide (cioè "opposto all'Artide") è un continente che occupa l'area circostante il Polo Sud, nell'emisfero
australe. Il territorio (circa il 9% delle terre emerse) è costituito in gran parte da un tavolato di forma quasi
circolare, attraversato da catene montuose che si elevano oltre i 5000 m e con molti vulcani. Le coste sono
fronteggiate da numerose isole. L'Antartide è ricoperta quasi tutta da un'enorme calotta di ghiaccio detta
inlandsis, che costituisce la più importante riserva d'acqua dolce del pianeta. E l'area più inospitale della
Terra, con temperature che scendono a -80 °C. La popolazione umana è scarsissima: la maggior parte è
costituita da ricercatori e addetti delle basi scientifiche. Anche la fauna terrestre è ridotta, mentre quella
acquatica è molto ricca, così come gli uccelli (i più famosi sono i pinguini). L'Antartide non appartiene ad
alcuno Stato, anche se Argentina, Australia, Cile, Francia, Norvegia, Nuova Zelanda e Regno Unito
rivendicano la sovranità.
L’aria:
La Terra è circondata dall'atmosfera, un enorme involucro gassoso, cioè l'aria, che segue il pianeta nei suoi
movimenti grazie alla forza di gravità. L'aria protegge la Terra dalle radiazioni dannose e la mantiene
calda; è indispensabile alla vita e costituisce un'importante fonte di energia. L'aria è costituita da azoto
(78%), ossigeno (21%) e piccole quantità di altri gas, tra cui l'anidride carbonica (CO2); per tre quarti è
contenuta nello strato dell'atmosfera più vicino alla superficie terrestre, la troposfera (sotto i 12 km di
altezza), dove avvengono i fenomeni meteorologici, come la pioggia e i venti. L'aria non ha problemi di
scarsità, ma di degrado: il suo inquinamento.
Il suolo :
Il suolo è il sottile strato superficiale della crosta terrestre che deriva dalla degradazione e dalla
trasformazione fisica e chimica delle rocce e dei sedimenti. sfruttamento eccessivo dei pascoli,
deforestazione) che provocano:
● l'impermeabilizzazione, quando il terreno viene coperto con materiali che non lasciano passare
l'acqua, come il cemento o l'asfalto;
● l'accentuazione dell'erosione naturale dovuta a pioggia, vento e scorrimento delle acque; la
formazione di suoli sterili e la desertificazione delle aree aride, che diventano improduttive.
L'acqua dolce
La maggior parte dell'acqua presente sulla Terra è salata; quella dolce che scorre nei fiumi o che si
accumula nei laghi, nel sottosuolo e nei ghiacci è solo il 2,5% del totale. L'acqua dolce è presente sulla
superficie terrestre grazie al ripetersi di processi fisico-chimici come l'evaporazione, la condensazione e le
precipitazioni (ciclo dell'acqua). La presenza dell'acqua dolce dipende da diversi fattori, che possono
essere:
● naturali, come le caratteristiche del suolo e delle rocce, i venti, la latitudine e l'altitudine che
influiscono sulle precipitazioni, la vegetazione;
● antropici, come la costruzione di bacini artificiali, il diboscamento che riduce la quantità delle
precipitazioni.
anche per l’acqua un problema molto grave è quello dell’inquinamento.
La Vegetazione è una risorsa rinnovabile , ma può essere limitata perché è strettamente dipende dalle
condizioni climatiche che caratterizzano le diverse aree del pianeta .Le aree verdi coprono circa un terzo
delle terre emerse e custodiscono ben l'80% della biodiversità. Russia, Brasile, Canada, Stati Uniti e Cina
possiedono da soli circa la metà delle foreste e boschi costituiscono una risorsa ambientale a rischio a
causa della deforestazione effettuata per ricavare pascoli e terreni agricoli.L'eccessiva deforestazione
rappresenta un grave pericolo per la vita umana e del pianeta: la vegetazione, infatti, è al centro del
fondamentale ciclo carbonio-ossigeno, durante il quale le piante, sfruttando l'energia del sole e l'acqua
assorbita dalle radici, trasformano l'anidride carbonica in zuccheri, che immagazzinano nelle foglie, e
rilasciano ossigeno nell'aria. Per questo le foreste sono considerate l'insostituibile "polmone verde" della
Terra.
I biomi e i climi : dipendono da tante condizioni, come la latitudine, la vicinanza o lontananza dal mare, la
presenza di correnti marine calde o fredde, l'altitudine, la presenza e la disposizione dei rilievi che
condizionano l'esposizione ai venti. Si possono individuare quattro gruppi di climi : temperati , caldo umidi ,
aridi e freddi a ogni clima corrisponde una vegetazione caratteristica , la vegetazione di una zona che ci
vive compongono la il BIOMA specifico di quell’area.
Obiettivo 6
Assicurare a tutti la disponibilità di acqua
Disporre di acqua potabile facilmente accessibile, potersi lavare e poter utilizzare servizi igienici efficienti
condizioni indispensabili
*per condurre una vita dignitosa. Ma per larga parte dell'umanità questi” diritti” sono un obiettivo ancora
lontano da raggiungere. Una risorsa che scarseggia Per soddisfare le esigenze di base di una persona
servono circa 50 litri di acqua al giorno: la Terra possiede sufficiente acqua potabile per tutti, ma in alcune
regioni la scarsità o la pessima qualità dell'acqua e l'inadeguatezza dei servizi igienico-sanitari incidono
negativamente sulla vita di milioni di persone.
• Tra il 2000 e il 2017, la percentuale della popolazione mondiale che dispone di acqua potabile è aumentata
dal 61 al 90%.
I Flussi Commerciali
si è sempre determinato un intenso commercio fra le zone di estrazione e quelle dove vengono lavorati.
Oggi i minerali sono tra le principali commodities trattate sui mercati internazionali e ogni anno se ne
scambiano per un valore di circa 700 miliardi di dollari. Molti Paesi poveri o in via di sviluppo fondano la
propria economia sull'esportazione di minerali, ma non possiedono i capitali, le tecnologie e le
infrastrutture necessari per le attività di ricerca per cui dipendono da grandi compagnie multinazionali alle
quali va la maggior parte dei profitti . I paesi industrializzati importano grandi quantitativi di minerali
perché ne sono privi come il Giappone .
Il carbone
Il carbone è di gran lunga la fonte fossile più abbondante in natura. Giacimenti importanti sono presenti in
una trentina di Paesi. La Cina da sola produce quasi la metà del totale mondiale; insieme a India, USA,
Australia, Indonesia e Russia si arriva a oltre l'80%.Il carbone è la fonte fossile più inquinante e per questo
negli ultimi decenni si è cercato di ridurre l'utilizzo: in realtà il consumo è in crescita perché è una risorsa
indispensabile per molti Paesi (Cina e India in particolare) ed è tuttora la seconda fonte energetica più
usata nel mondo.
Il petrolio e il gas :
Il petrolio è la fonte di energia più utilizzata e il suo consumo è ancora in crescita, così come quello del gas
naturale, che aumenta di più perché ha un basso costo di estrazione ed è meno inquinante. Le riserve più
consistenti di idrocarburi sono concentrate in alcune aree: Medio Oriente (Arabia Saudita, Iran, Iraq, Qatar),
Russia (regione siberia-na), America (Stati Uniti, Venezuela, Brasile, Cana-da, Messico) e alcuni Paesi africani
(Nigeria, Libia, Algeria, Angola) Negli anni scorsi gli Stati Uniti hanno iniziato a estrarre petrolio e gas
naturale attraverso la frantumazione idraulica (fracking) di rocce del sottosuolo in cui sono intrappolati,
questa tecnica ha un rilevante impatto sull'ambiente, ma ha permesso agli USA di diventare il primo
produttore mondiale di gas e il terzo di petrolio.
Il nucleare
L'energia nucleare è ricavata dalla fissione (rottura)
dei nuclei di atomi di uranio. Attualmente copre circa il 2% del consumo totale mondiale di energia e circa il
10% della produzione di elettricità.
Oggi sono in funzione 450 reattori nucleari, distribuiti in una cinquantina di Paesi. Stati Uniti (4), Francia,
Cina, Russia e Corea del Sud sono i maggiori produttori di energia elettronucleare. Diversi Paesi europei,
però, come Germania, Svizzera e Belgio, hanno deciso di ridurre o smantellare gradualmente il proprio
settore nucleare, costituito perlopiù da impianti costruiti trenta-quarant'anni fa e quindi ritenuti poco
sicuri. Il nucleare è molto costoso per la costruzione e gestione delle centrali e ha alcuni seri limiti:
• gli incidenti, anche se rari, hanno spesso effetti devastanti, come nel 2011 a Fukushima, in Giappone;
• le centrali consumano uranio, una risorsa esauribile, e producono scorie che emettono radiazioni anche
per milioni di anni e possono danneggiare la salute umana e l'ambiente;
L'energia eolica
La forza del vento (eolica) non è sempre continua, ma è abbondante e inesauribile e anch'essa viene
utilizzata per generare energia elettrica.
Energia Solare
Il Sole è per definizione il fornitore di energia della Terra, ma dell'enorme flusso di radiazioni che arriva sul
pianeta, solo una parte può essere trasformata in energia utile; inoltre, ci sono forti variazioni nel tempo e
nello spazio data l'alternanza del di e della notte, delle stagioni, delle condizioni climatiche. L'utilizzo delle
radiazioni solari avviene con due metodi:
• fotovoltaico, con appositi dispositivi (pannel-li) che convertono direttamente le radiazioni in energia
elettrica;
• termico, con l'utilizzo delle radiazioni per produrre acqua calda e fredda; in alcuni impianti l'acqua viene
trasformata in vapore per azionare delle turbine e generare elettricità (solare termodinamico).
L'energia da biomassa
Le biomasse sono le sostanze di origine vegetale o animale usate come combustibili per l'elettricità, il
riscaldamento e il trasporto. Si suddividono in solide e liquide.
Le biomasse solide sono costituite da legno, residui legnosi, scarti e rifiuti di origine vegetale o animale
usati per la produzione di biogas o per la combustione diretta.
Le biomasse liquide sono combustibili di origine vegetale (biocarburanti): il bioetanolo, che si ricava dalla
fermentazione di canna da zucchero, mais. patate, frumento, e il biodiesel, ottenuto da oli vegetali (colza,
soia, girasole).
Inquinamento
L'inquinamento di fiumi e laghi dipende soprattutto dall'immissione di scarichi fognari e di sostanze
prodotte dall'industria (metalli, composti chimici, idrocarburi),
dall'agricoltura (pesticidi, diserbanti,
fertilizzanti, liquidi).
• Le acque dolci contaminate sono responsabili di oltre tre quarti dell'inquinamento marino; il resto
proviene dai trasporti marittimi e dalle perdite di petrolio.
• L'inquinamento delle acque causato da sostanze nutrienti, come azoto e fosforo (eutrofizzazione), provoca
la crescita di alghe e la morte di molti altri organismi viventi.
• Un gravissimo problema è quello della plastica dispersa in mare.
L'inquinamento atmosferico è provocato dall'immissione nell'aria di anidride solforosa (proveniente dalla
combustione di carboni fossili o dalla lavorazione di materie plastiche), ossidi di azoto (presenti nei gas di
scarico degli autoveicoli), anidride carbonica e ossido di carbonio (sono gli inquinanti gassosi più diffusi e
derivano dalla combustione di carbone e idrocarburi).
• Nelle città è diffuso l'inquinamento da "polveri sottili" sospese in aria, le cosiddette PM (dall'inglese
Particulate Matter). La composizione di queste polveri, che possono essere inalate, varia a seconda che
derivino dal funzionamento di autoveicoli.
Antropocene e sostenibilità
La maggior parte dei geologi ha riconosciuto ufficialmente che viviamo in una nuova era geologica,
definita Antropocene. Proprio a livello stratigrafico si evidenzia che all'incirca dalla metà del XX secolo in
poi l'impatto delle attività umane sull'ambiente naturale è paragonabile a quello delle grandi forze della
natura: inquinamento, consumo di risorse esauribili, deforestazione, alterazioni irreversibili degli equilibri
naturali, cambiamenti climatici… Come possibile soluzione è stato indicato lo sviluppo sostenibile, «capace
di soddisfare i bisogni dell'attuale generazione, senza compromettere la capacità delle generazioni future
di soddisfare i propri», basato su due principi:
• la velocità del consumo delle risorse dev'essere uguale alla loro velocità di rigenerazione;
•la velocità di produzione dei rifiuti dev'essere uguale alle capacità naturali di assorbimento
Si tratta di adottare un modello di economia circolare, cercando di migliorare l'efficienza nell'uso delle
risorse e di ridurre gli sprechi tipici del modello "produci-usa-getta'" ("economia lineare"). Elementi centrali
dell'economia circolare sono il riuso e il riciclaggio dei materiali e dei beni prodotti e la gestione corretta
dei rifiuti,
Che cos'è l'impronta ecologica?
Dal 1998 il Living Planet Report, edito in Italia dal WWF, calcola l'impronta ecologica (global footprint), un
indicatore del consumo delle risorse naturali: la misura è data da quanta superficie (in termini di terra e
acqua) è necessaria a una persona, un Paese o all'umanità intera per produrre le risorse che consuma e
per assorbire i rifiuti e le emissioni di CO, che produce Negli ultimi 50 anni l'impronta ecologica globale è
cresciuta del 190%: oggi, l'umanità consuma ogni anno molto più di quanto la Terra riesce a rigenerare.Ogni
anno il Global Footprint Network indica l'Earth Overshoot Day, cioè il giorno entro il quale l'umanità ha
consumato tutte le risorse che il pianeta produce nell'intero anno: nel 2019 era il 29 luglio!
Le iniziative internazionali
Lo sviluppo sostenibile non riguarda solo il consumo delle risorse. Oggi è sempre più rilevante il tema del
cambiamento climatico, strettamente collegato al tema delle emissioni di gas serra. L'ONU, insieme. a varie
agenzie specializzate (come il Programma per l'Ambiente, UNEP), altre organizzazioni (come il Comitato
Intergovernativo per i Cambiamenti Climatici, IPCC).Nel 1992, a Rio de Janeiro si è svolta una conferenza
mondiale sui temi dell'ambiente e dello sviluppo, al termine della quale furono varate due convenzioni
internazionali, una sul problema del riscaldamento globale, da cui poi scaturi il Protocollo di Kyoto, e una
sulla biodiversità.Sono state indicate diverse strategie, fino a definire nel 2015 i 17 obiettivi dell'Agenda 2030
e a raggiungere l'Accordo di Parigi sulla riduzione delle emissioni di gas serra.
Un tesoro di rifiuti!
Ogni anno nel mondo vengono prodotti circa 4 miliardi di tonnellate di rifiuti: metà dalle famiglie (rifiuti
urbani, circa 1 Kg al giorno pro capite. Gran parte del rifiuti viene smaltita nelle discariche controllate,
costruite in modo da evitare che i liquami contaminino il terreno e le falde acquifere. Altamente inquinanti
sono invece le discariche abusive, diffuse soprattutto nei Paesi più poveri dove oltre il 90% dei rifiuti viene
smaltito senza trattamento o bruciato direttamente.Gran parte del rifiuti viene smaltita nelle discariche
controllate, costruite in modo da evitare che i liquami contaminino il terreno e le falde acquifere. Altamente
inquinanti sono invece le discariche abusive, diffuse soprattutto nei Paesi più poveri dove oltre il 90% dei
rifiuti viene smaltito senza trattamento o bruciato direttamente.DiscarIche e termovalorizzatori
dovrebbero smaltire solo i rifiuti non riciclabili: una strategia per ridurre il consumo di risorse e il riciclaggio
di tutte le componenti che si possono riutilizzare , come il vetro, la plastica e molte materie prime.