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La collisione fra due placche continentali non dà luogo a subduzione, perché, a causa della bassa densità delle
rocce che costituiscono la litosfera continentale, nessuna delle due placche collidenti può inserirsi sotto all'altra; la
collisione porta a sovrascorrimenti delle due placche, al corrugamento della litosfera e determina, dunque, la
formazione di catene montuose, od orogenesi (dal greco orós, montagna, e génesis , origine). In seguito all'attrito
fra le due placche, si generano inoltre, nell'area interessata dalla collisione, forti tensioni che causano terremoti.
Esempi di catene montuose formatesi in questo modo sono la catena himalaiana (per collisione della placca
indiana contro quella eurasiatica) e quelle alpina e appenninica (per collisione della placca africana contro quella
eurasiatica).
La collisione fra un placca continentale e una oceanica, più densa, fa sì che quest'ultima vada in subduzione,
inserendosi sotto la placca continentale e immergendosi nell'astenosfera, secondo il piano di Benioff.
Le conseguenze di questo scontro sono in parte simili a quanto avviene in seguito alla collisione tra due placche
oceaniche: la subduzione della placca oceanica forma, infatti, delle profonde fosse oceaniche e sulla placca
continentale si origina un arco magmatico, costituito da una serie di vulcani con andamento parallelo alla fossa.
Proseguendo la subduzione, però, la placca continentale si corruga e, dietro all'arco magmatico, si forma una
catena montuosa, il cui sollevamento continua finché la subduzione è attiva.
Questa situazione si osserva lungo la costa sudorientale dell'Oceano Pacifico, in corrispondenza alla fossa del Perù-
Cile (originatasi per subduzione della placca di Nazca sotto alla placca sudamericana), parallelamente alla quale si
estende la catena montuosa delle Ande (formata da due cordigliere parallele, una occidentale e una orientale).