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Quarzo In bande di cristalli più o meno deformati o in aggregati di granuli a contorni quasi
rettilinei. Anche incluso nei peciloblasti di albite.
Muscovite Abbondante. In corrispondenza delle cerniere di pieghe può essere deformata (mica
precinematica con estinzione ondulata) o ricristallizzata (mica postcinematica, in
archi poligonali).
Biotite Meno abbondante della muscovite e associata ad essa, in lamelle di dimensioni un
po’ maggiori.
Clorite Strettamente associata alla biotite, dalla quale probabilmente deriva per
retrocessione; inoltre possibili lamelle orientate secondo piani assiali di pieghe.
Anche come prodotto di retrocessione del granato.
Granato Cristalli di dimensioni variabili, spesso smembrati e alterati in clorite o in biotite.
Albite Peciloblasti di dimensioni anche grosse, contenenti inclusioni di miche orientate e
quarzo poco deformato. Spesso avvolti dalla foliazione, a volte deformati. Tracce di
geminazione polisintetica.
4 PARAGNEISS a granato
Facies scisti verdi
L’esempio presentato è analogo al micascisto a granato, ma l’albite di solito è a grana minore e non
o poco pecilitica; il granato è spesso porfiroblastico e con inclusioni di quarzo; è generalmente
precinematico (ombre di pressione) o sincinematico (allineamenti ruotati di inclusioni di quarzo).
Facies anfiboliti (medio grado)
MICASCISTI, PARAGNEISS
Quarzo + muscovite + biotite + staurolite + granato + andalusite / cianite +
plagioclasio. La distinzione fra micascisti e paragneiss è basata sul contenuto di
miche (maggiore o minore di 50%). Di conseguenza i micascisti hanno
microstruttura foliata o scistosa, con letti continui di miche; i paragneiss hanno
microstruttura gneissica, caratterizzata da letti di miche meno continui e
maggiore spessore dei livelli a tessitura granoblastica poveri di miche. Granato,
staurolite, andalusite e cianite possono formare porfiroblasti o peciloblasti; i
rapporti fra questi cristalli e la foliazione danno indicazioni sulla successione
degli eventi di ricristallizzazione e deformazione. In alcuni casi anche il
plagioclasio forma dei peciloblasti; la composizione è di solito compresa fra An
30 e An 45.
Quarzo In bande di cristalli più o meno deformati (estinz. ondulata) o a volte in plaghe di
più cristalli a contorni quasi rettilinei.
Muscovite Abbondante, in aggregati deformati (estinzione ondulata) o ricristallizzata in archi
poligonali in corrispondenza delle cerniere di pieghe.
Biotite Di solito meno abbondante della muscovite, ma in lamelle di maggiori dimensioni, a
volte anche orientate diversamente rispetto alla foliazione, oppure in aggregati a
struttura tendenzialmente decussata. Può essere parzialmente alterata in clorite.
Granato Cristalli di varie dimensioni, spesso molto fratturati e cloritizzati. Nella maggior
parte dei casi precinematico (ombre di pressione) o sincinematico (visibile la
rotazione degli allineamenti di inclusioni).
Staurolite Cristalli di dimensioni variabili, a volte alterati in mica chiara. Spesso avvolta dalla
foliazione e a volte anche un po’ deformata o fratturata.
Plagioclasio Scarso; di solito associato alle plaghe o ai livelli di quarzo; generalmente in piccoli
granuli debolmente sericitizzati, con tracce di geminazione polisintetica.
Quarzo In bande di cristalli più o meno deformati (estinz. ondulata) o a volte in plaghe di
più cristalli a contorni quasi rettilinei.
Muscovite Abbondante, in aggregati deformati (estinzione ondulata) o ricristallizzata in archi
poligonali in corrispondenza delle cerniere di pieghe.
Biotite Associata a muscovite o in aggregati di lamelle decussate.
Staurolite Grossi porfiroblasti o peciloblasti (inclusioni di granato), a volte trasformati al bordo
in un feltro di miche a grana fine (sericite + clorite).
Cianite Porfiroblasti, a volte deformati e / o bordati da mica chiara a grana fine (pirofillite?).
Granato Dimensioni molto variabili.
Plagioclasio Spesso in peciloblasti, a volte deformati, più o meno sericitizzati; a volte visibile
ancora una geminazione polisintetica.
6: Pl pecilitico; le inclusioni definiscono pieghe preesistenti, sottolineate da grafite (polvere nera).
7: presenta avanzata retrocessione (staurolite e cianite trasformate in miche, plagioclasio
sericitizzato, granato e biotite un po’ cloritizzati).
8: staurolite con inclusioni di granato; granato “ad atollo”; cianite scarsa.
Alto grado
MICASCISTI, PARAGNEISS (KINZIGITI) (P H2O = Ptot)
GRANULITI LEUCOCRATE (P H2O << Ptot)
Nel primo caso sono presenti ancora minerali idrati (biotite), scarsissimi invece
nelle granuliti.
Quarzo Aggregati di granuli con limiti tendenzialmente rettilinei; a volte contengono aghetti
di fibrolite.
Biotite Associata a fibrolite nei vecchi piani di foliazione. Può avere colore rossiccio (alto
contenuto in Ti).
Sillimanite Fibrolite, strettamente associata a biotite, o aggregati colonnari a grana un po’
maggiore.
Cordierite Riconoscibile se alterata in una patina giallina o in pinite (scagliette disposte come
aghi di pino lungo le fratture). Altrimenti si confonde col plagioclasio.
K-feldspato Se presente, è in plaghe interstiziali; a volte visibili geminazioni tipo microclino e
sottili pertiti.
Granato Porfiroblasti, a volte anche con inclusioni di sillimanite.
Plagioclasio Quantità variabile; di solito visibile la geminazione polisintetica; può mostrare
mirmechiti al contatto col K-feldspato.
Muscovite Può riformarsi in piccola quantità, per reazione retrograda.
Cianite Eventualmente presente se la roccia ha subito una fase di alta pressione.
10 GRANULITE LEUCOCRATA
(Alto grado)
Grana grossa. Assenza di foliazione per la mancanza di miche e lo sviluppo di microstrutture
granoblastiche a tendenza poligonale. Quarzo + sillimanite + ortopirosseno + granato
+ biotite + cordierite + K-feldspato + plagioclasio. Nella definizione di
granulite è implicita la presenza dell’ortopirosseno; tuttavia, in alcune rocce in
facies granulitica molto ricche di alluminio, si forma ulteriore granato al posto
del pirosseno; la granulite presentata come esempio è di questo tipo.
Accessorio tipico il rutilo.
Quarzo Plaghe di grossi granuli con limiti frastagliati; estinzione ondulata con minima
variazione dell’orientazione ottica; a volte contengono aghetti di fibrolite.
Sillimanite Fasci di cristalli allungati o in sezione trasversale; associata al granato, o inclusa in
esso.
Granato Porfiroblasti di grosse dimensioni; a volte ha inclusioni di sillimanite e rara biotite.
Cordierite Riconoscibile se alterata in una patina giallina o in pinite (scagliette disposte come
aghi di pino lungo le fratture). Altrimenti si confonde col plagioclasio.
K-feldspato Se presente, è in plaghe interstiziali; a volte visibili geminazioni tipo microclino e
sottili pertiti.
Plagioclasio Quantità variabile; di solito visibile la geminazione polisintetica; può mostrare
mirmechiti al contatto col K-feldspato.
Biotite Molto scarsa, di colore rosso-bruno (alto contenuto in Ti), con opachi nelle
sfaldature.
Metamorfismo di contatto
Il metamorfismo di contatto spesso si sovrappone su un precedente
metamorfismo regionale; i minerali cristallizzati o ricristallizzati nel
metamorfismo di contatto non presentano orientazioni particolari, oppure
seguono in modo mimetico orientazioni preesistenti; di solito si ha una
ricristallizzazione totale delle miche in aggregati di lamelle senza orientazione
preferenziale, con conseguente diminuzione della scistosità della roccia.
Granato e staurolite possono essere sia residui del metamorfismo regionale, sia
ricristallizzati in quello di contatto. La cianite, se presente, essendo un minerale
di alta pressione, appartiene di solito all'associazione di minerali regionali.
Quarzo Aggregati di granuli con limiti tendenzialmente rettilinei, specialmente nelle ombre
di pressione attorno ai porfiroblasti di granato, e rara estinzione ondulata.
Muscovite Abbondante.
Biotite In parte associata alla muscovite nei piani di foliazione, in parte ricristallizzata in
piccole lamelle disorientate o piccoli aggregati decussati.
Andalusite Peciloblasti che includono la foliazione preesistente. Molto abbondanti.
Granato Porfiroblasti di solito precinematici (avvolti dalla foliazione e con ombre di
pressione). A volte pre-sincinematici (inclusioni ruotate).
Plagioclasio Scarso e di solito di piccole dimensioni, per lo più associato alle plaghe di quarzo.
Quarzo Aggregati di granuli con limiti tendenzialmente rettilinei; a volte contengono aghetti
di fibrolite.
Biotite In parte associata a fibrolite nei vecchi piani di foliazione, ma in maggior parte
ricristallizzata in lamelle disorientate o aggregati decussati.
Sillimanite Fibrolite, strettamente associata a biotite, o aggregati colonnari a grana un po’
maggiore; può sostituire al bordo o completamente l’andalusite pecilitica.
Andalusite Peciloblasti che includono la foliazione preesistente. Spesso sostituita da aggregati
colonnari di sillimanite.
Cordierite Riconoscibile se alterata in una patina giallina o in pinite (scagliette disposte come
aghi di pino lungo le fratture). Altrimenti si confonde col plagioclasio.
Granato Di solito porfiroblasti pre-sincinematici rispetto al metamorfismo regionale
precedente.
Muscovite Può riformarsi in piccola quantità, per reazione retrograda.
Plagioclasio Scarso e di solito di piccole dimensioni, per lo più associato alle plaghe di quarzo.
PROTOLITO MAFICO
Rocce derivate da rocce ignee mafiche (basalti, gabbri) o da tufi basaltici,
ricche di Ca, Mg e Fe. Contengono quindi minerali mafici e quasi sempre calcici.
Plagioclasio Aggregati di cristalli disposti fra le bande di orneblenda; spesso tendono alla
microstruttura poligonale. Contenuto anortitico variabile ma di solito > 40 %.
Orneblenda Prismi allungati. Abbondante.
Epidoto Aggregati di piccoli granuli. Poco abbondante.
Granato Sporadico, a volte solo in determinate bande con maggior contenuto di Al. Se
circondato da una corona di reazione con plagioclasio può indicare retrocessione
dalla facies eclogitica.
Biotite Sporadica. Indica una certa ricchezza in Al del protolito.
Clinopirosseno Solo ad alta temperatura, in prossimità del passaggio all’alto grado.
15 GRANULITE MELANOCRATA
(Alto grado)
Grana grossa. Assenza di foliazione per la mancanza di miche e lo sviluppo di microstrutture
granoblastiche a tendenza poligonale. Minerali della facies: clinopirosseno, ortopirosseno,
granato, plagioclasio. Sono possibili le seguenti associazioni: a pressione bassa e media a) cpx
+ opx + pl; b) grt + opx + pl; a pressione alta c) cpx + grt + pl; d) cpx + grt + opx. Dato che il
protolito è generalmente una roccia basaltica, l’ associazione b è poco frequente (occorre un
arricchimento in Al). L’associazione d è quella tipica delle granuliti a granato di alta pressione, che
rappresentano il termine di passaggio alle eclogiti (assenza di plagioclasio).
Nella definizione di granulite è implicita la presenza dell’ortopirosseno, quindi,
in senso stretto, una roccia con l’associazione c non dovrebbe essere definita
granulite.
Ortopirosseno Abbondante; a volte lievemente pleocroico sul verdino pallido / rosa salmone
pallido; possibili alterazioni in anfiboli verdini.
Clinopirosseno Quantità variabile.
Plagioclasio Piuttosto abbondante; di solito visibile la geminazione polisintetica, spesso con
lamelle “a punta di lancia”, dovute a deformazione. Anortite > 40 %.
Orneblenda bruna Poca; per lo più come orlo del clinopirosseno; debolmente pleocroica sul bruno.
Orneblenda Abbondante. Spesso orlata da aggregati di minerali a grana fine, fra i quali è visibile
bruna anfibolo verdino di bassa temperatura.
Plagioclasio Piuttosto abbondante; di solito visibile la geminazione polisintetica, spesso con
lamelle “a punta di lancia”, dovute a deformazione. Anortite > 40 %; valori inferiori
riscontrabili se dal plagioclasio si è formato epidoto.
Clinopirosseno Può essere più o meno trasformato in un feltro di anfiboli aciculari. A volte visibile
un bordo di orneblenda bruna.
Granato A contatto con clinopirosseno o orneblenda può sviluppare tipiche corone di reazione
simplectitiche, costituite da plagioclasio e ortopirosseno, a loro volta spesso
retrocessi a epidoto + anfiboli verdini (+ clorite).
Epidoto Come eventuale prodotto di retrocessione del plagioclasio.
PROTOLITO IGNEO ACIDO-INTERMEDIO
Il protolito può essere una roccia plutonica o vulcanica di composizione intermedio-acida. La
distinzione fra protolito plutonico e vulcanico si può fare solo se la grana originale della roccia è
conservata e la microstruttura porfirica è ancora riconoscibile (di solito per tutta la facies scisti
verdi). Nella facies anfiboliti generalmente la ricristallizzazione di una eventuale massa di fondo è
già tale da annullare la differenza di grana con i fenocristalli originari.
Quarzo Gli ex fenocristalli sono di solito subgranulati, con tendenza alla ricristallizzazione in
plaghe con limiti quasi rettilinei dei singoli individui. Nella massa di fondo presenti
sia aggregati di granuletti a contorni quasi poligonali, sia cristalli nastriformi
deformati.
K-feldspato Microclino in porfiroclasti deformati, a volte con smistamenti pertitici. Anche in
piccole plaghe nella massa di fondo. Quantità variabile.
Plagioclasio Può essere in cristalli di discrete dimensioni (fenocristalli relitti, di solito di
oligoclasio), oppure ricristallizzato in aggregati di piccoli granuli (albite).
Mica chiara Nella massa di fondo; definisce una debole foliazione, che spesso avvolge i
(sericite) porfiroclasti di microclino o le lenticelle di subgranuli di quarzo. Lievemente
pleocroica sul verdino molto chiaro.
Epidoto Presente in piccola quantità solo se il plagioclasio nel protolito aveva An > 30 %.
Clorite Associata alla mica chiara nei piani di foliazione.
Biotite Solo a T° > 420. Pleocroica sul bruno chiaro / verde bruno.
Quarzo Nastri di granuli appiattiti e deformati o piccole plaghe di granuli ricristallizzati con
tendenza a microstruttura poligonale.
K-feldspato Microclino con smistamenti pertitici. Se il protolito aveva megacristalli di ortoclasio,
il microclino è in porfiroclasti deformati, a volte subgranulati ai bordi. Se è poco,
può essere in plaghe allotriomorfe interstiziali, evidenziate con la linea di Becke o
per la presenza di sottili mirmechiti nel plagioclasio adiacente.
Plagioclasio Cristalli di dimensioni variabili. Quantità e composizione variabile, secondo il
protolito.
Biotite Di solito prevale sulla muscovite nei livelli lepidoblastici.
Orneblenda Presente se c’era nel protolito. Dimensioni e quantità variabili.
Muscovite Di solito scarsa, associata alla biotite. Può essere abbondante se il protolito era un
granitoide peralluminoso.
Epidoto Come accessorio, spesso con nucleo di allanite, pleocroico sul bruno.