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PROTOLITO PELITICO

Rocce derivate da sedimenti argillosi o argillosi-arenacei, ricche di Al e povere


di Ca. Contengono quindi sempre minerali ricchi di alluminio. Data l'origine
sedimentaria, possono essersi conservate differenze composizionali tra livelli
adiacenti, che si traducono in una non omogenea distribuzione di determinati
minerali.
Facies scisti verdi (basso grado)
FILLADI, MICASCISTI, PARAGNEISS
Quarzo + mica bianca + clorite + biotite (T° > 420°) + cloritoide + granato (+
stilpnomelano).
La più tipica metapelite in questa facies è la fillade, ma esistono anche
micascisti e paragneiss di basso grado.
FILLADE: La mica bianca è sericite, a grana molto fine; si ha una tipica alternanza
fra letti composti essenzialmente da miche e letti di quarzo; le miche
complessivamente costituiscono oltre il 50% della roccia. Spesso visibili pieghe a
kink o isoclinali. Possibile sviluppo di una foliazione di piano assiale.

1 FILLADE a cloritoide Facies scisti


verdi (basso grado)

Quarzo In bande o letti di granuli deformati, a estinzione ondulata. Quantità variabile.


Mica chiara Definisce la foliazione. In corrispondenza di cerniere di pieghe le lamelle possono
(sericite) essere piegate e deformate (estinz. ondulata) o ricristallizzate in archi poligonali.
Possono esserci lamelle di muscovite tardiva orientate secondo il piano assiale delle
pieghe. Molto abbondante.
Clorite Associata alla mica chiara nei piani di foliazione. Colori d’interferenza anomali, sul
grigio-blu quasi nero (termini più ricchi in ferro) o sul bruno verde scuro (più ricchi
in magnesio). Mediamente abbondante.
Biotite Presente solo oltre i 420°. Di solito si riconosce la trasformazione della clorite in
biotite perché aumenta il pleocroismo (bruno chiaro) e i colori d’interferenza
diventano normali. Quantità scarsa.
Granato Piccoli cristalli a volte quasi completamente sostituiti da materiali bruni, biotite o
clorite. Distribuito in bande.
Cloritoide Cristalli allungati, debolmente pleocroici, spesso alterati in materiali bruni lungo
fratture perpendicolari all’allungamento. A volte visibile una geminazione di tipo
polisintetico. Distribuito in bande, spesso distinte dalle bande a granato.

2 FILLADE Facies scisti verdi (basso


grado)

Quarzo In bande o letti di granuli deformati, a estinz. ondulata. A volte aggregati di


subgranuli. Quantità variabile.
Mica chiara Molto abbondante. Spesso deformata (estinzione ondulata). Possono esserci lamelle
(sericite) tardive a grana più grossa orientate diversamente rispetto alla foliazione.
Clorite Associata alla sericite o in aggregati a grana leggermente più grossa.
Albite Cristalli deformati, lievemente sericitizzati, di solito associati ai livelli o plaghe di
quarzo. Quantità variabile, ma mai molto abbondante.
Biotite Presente solo se la roccia ha superato 420°.
MICASCISTI E PARAGNEISS DI BASSO GRADO
Micascisti e paragneiss di basso grado hanno la stessa mineralogia delle filladi, ma miche a grana
più grossa; quantità totale di miche superiore a 50% nei micascisti, inferiore nei
paragneiss, nei quali prevale la componente quarzo + albite.

3 MICASCISTO a granato Facies scisti verdi


(per retrocessione)
Nell’esempio presentato la roccia è in facies scisti verdi per retrocessione: biotite e granato sono
cloritizzati e il plagioclasio è albite.

Quarzo In bande di cristalli più o meno deformati o in aggregati di granuli a contorni quasi
rettilinei. Anche incluso nei peciloblasti di albite.
Muscovite Abbondante. In corrispondenza delle cerniere di pieghe può essere deformata (mica
precinematica con estinzione ondulata) o ricristallizzata (mica postcinematica, in
archi poligonali).
Biotite Meno abbondante della muscovite e associata ad essa, in lamelle di dimensioni un
po’ maggiori.
Clorite Strettamente associata alla biotite, dalla quale probabilmente deriva per
retrocessione; inoltre possibili lamelle orientate secondo piani assiali di pieghe.
Anche come prodotto di retrocessione del granato.
Granato Cristalli di dimensioni variabili, spesso smembrati e alterati in clorite o in biotite.
Albite Peciloblasti di dimensioni anche grosse, contenenti inclusioni di miche orientate e
quarzo poco deformato. Spesso avvolti dalla foliazione, a volte deformati. Tracce di
geminazione polisintetica.

4 PARAGNEISS a granato
Facies scisti verdi
L’esempio presentato è analogo al micascisto a granato, ma l’albite di solito è a grana minore e non
o poco pecilitica; il granato è spesso porfiroblastico e con inclusioni di quarzo; è generalmente
precinematico (ombre di pressione) o sincinematico (allineamenti ruotati di inclusioni di quarzo).
Facies anfiboliti (medio grado)
MICASCISTI, PARAGNEISS
Quarzo + muscovite + biotite + staurolite + granato + andalusite / cianite +
plagioclasio. La distinzione fra micascisti e paragneiss è basata sul contenuto di
miche (maggiore o minore di 50%). Di conseguenza i micascisti hanno
microstruttura foliata o scistosa, con letti continui di miche; i paragneiss hanno
microstruttura gneissica, caratterizzata da letti di miche meno continui e
maggiore spessore dei livelli a tessitura granoblastica poveri di miche. Granato,
staurolite, andalusite e cianite possono formare porfiroblasti o peciloblasti; i
rapporti fra questi cristalli e la foliazione danno indicazioni sulla successione
degli eventi di ricristallizzazione e deformazione. In alcuni casi anche il
plagioclasio forma dei peciloblasti; la composizione è di solito compresa fra An
30 e An 45.

5 MICASCISTO a staurolite granato Facies anfiboliti


(medio grado)
Grana medio-grossa. Foliazione marcata, a volte piegata, con eventuale sviluppo di foliazione di
piano assiale.

Quarzo In bande di cristalli più o meno deformati (estinz. ondulata) o a volte in plaghe di
più cristalli a contorni quasi rettilinei.
Muscovite Abbondante, in aggregati deformati (estinzione ondulata) o ricristallizzata in archi
poligonali in corrispondenza delle cerniere di pieghe.
Biotite Di solito meno abbondante della muscovite, ma in lamelle di maggiori dimensioni, a
volte anche orientate diversamente rispetto alla foliazione, oppure in aggregati a
struttura tendenzialmente decussata. Può essere parzialmente alterata in clorite.
Granato Cristalli di varie dimensioni, spesso molto fratturati e cloritizzati. Nella maggior
parte dei casi precinematico (ombre di pressione) o sincinematico (visibile la
rotazione degli allineamenti di inclusioni).
Staurolite Cristalli di dimensioni variabili, a volte alterati in mica chiara. Spesso avvolta dalla
foliazione e a volte anche un po’ deformata o fratturata.
Plagioclasio Scarso; di solito associato alle plaghe o ai livelli di quarzo; generalmente in piccoli
granuli debolmente sericitizzati, con tracce di geminazione polisintetica.

6-7-8 MICASCISTO a staurolite cianite granato Facies anfiboliti


(medio grado)
Grana medio-grossa. Foliazione marcata, a volte piegata.

Quarzo In bande di cristalli più o meno deformati (estinz. ondulata) o a volte in plaghe di
più cristalli a contorni quasi rettilinei.
Muscovite Abbondante, in aggregati deformati (estinzione ondulata) o ricristallizzata in archi
poligonali in corrispondenza delle cerniere di pieghe.
Biotite Associata a muscovite o in aggregati di lamelle decussate.
Staurolite Grossi porfiroblasti o peciloblasti (inclusioni di granato), a volte trasformati al bordo
in un feltro di miche a grana fine (sericite + clorite).
Cianite Porfiroblasti, a volte deformati e / o bordati da mica chiara a grana fine (pirofillite?).
Granato Dimensioni molto variabili.
Plagioclasio Spesso in peciloblasti, a volte deformati, più o meno sericitizzati; a volte visibile
ancora una geminazione polisintetica.
6: Pl pecilitico; le inclusioni definiscono pieghe preesistenti, sottolineate da grafite (polvere nera).
7: presenta avanzata retrocessione (staurolite e cianite trasformate in miche, plagioclasio
sericitizzato, granato e biotite un po’ cloritizzati).
8: staurolite con inclusioni di granato; granato “ad atollo”; cianite scarsa.

Alto grado
MICASCISTI, PARAGNEISS (KINZIGITI) (P H2O = Ptot)
GRANULITI LEUCOCRATE (P H2O << Ptot)
Nel primo caso sono presenti ancora minerali idrati (biotite), scarsissimi invece
nelle granuliti.

9 KINZIGITE (PARAGNEISS a sillimanite)


(Alto grado)
Grana medio-grossa. Foliazione discontinua per la diminuzione della quantità totale di miche
(manca la muscovite). Quarzo + biotite + sillimanite + granato + cordierite + K-
feldspato + plagioclasio + muscovite + cianite.

Quarzo Aggregati di granuli con limiti tendenzialmente rettilinei; a volte contengono aghetti
di fibrolite.
Biotite Associata a fibrolite nei vecchi piani di foliazione. Può avere colore rossiccio (alto
contenuto in Ti).
Sillimanite Fibrolite, strettamente associata a biotite, o aggregati colonnari a grana un po’
maggiore.
Cordierite Riconoscibile se alterata in una patina giallina o in pinite (scagliette disposte come
aghi di pino lungo le fratture). Altrimenti si confonde col plagioclasio.
K-feldspato Se presente, è in plaghe interstiziali; a volte visibili geminazioni tipo microclino e
sottili pertiti.
Granato Porfiroblasti, a volte anche con inclusioni di sillimanite.
Plagioclasio Quantità variabile; di solito visibile la geminazione polisintetica; può mostrare
mirmechiti al contatto col K-feldspato.
Muscovite Può riformarsi in piccola quantità, per reazione retrograda.
Cianite Eventualmente presente se la roccia ha subito una fase di alta pressione.

10 GRANULITE LEUCOCRATA
(Alto grado)
Grana grossa. Assenza di foliazione per la mancanza di miche e lo sviluppo di microstrutture
granoblastiche a tendenza poligonale. Quarzo + sillimanite + ortopirosseno + granato
+ biotite + cordierite + K-feldspato + plagioclasio. Nella definizione di
granulite è implicita la presenza dell’ortopirosseno; tuttavia, in alcune rocce in
facies granulitica molto ricche di alluminio, si forma ulteriore granato al posto
del pirosseno; la granulite presentata come esempio è di questo tipo.
Accessorio tipico il rutilo.

Quarzo Plaghe di grossi granuli con limiti frastagliati; estinzione ondulata con minima
variazione dell’orientazione ottica; a volte contengono aghetti di fibrolite.
Sillimanite Fasci di cristalli allungati o in sezione trasversale; associata al granato, o inclusa in
esso.
Granato Porfiroblasti di grosse dimensioni; a volte ha inclusioni di sillimanite e rara biotite.
Cordierite Riconoscibile se alterata in una patina giallina o in pinite (scagliette disposte come
aghi di pino lungo le fratture). Altrimenti si confonde col plagioclasio.
K-feldspato Se presente, è in plaghe interstiziali; a volte visibili geminazioni tipo microclino e
sottili pertiti.
Plagioclasio Quantità variabile; di solito visibile la geminazione polisintetica; può mostrare
mirmechiti al contatto col K-feldspato.
Biotite Molto scarsa, di colore rosso-bruno (alto contenuto in Ti), con opachi nelle
sfaldature.

Metamorfismo di contatto
Il metamorfismo di contatto spesso si sovrappone su un precedente
metamorfismo regionale; i minerali cristallizzati o ricristallizzati nel
metamorfismo di contatto non presentano orientazioni particolari, oppure
seguono in modo mimetico orientazioni preesistenti; di solito si ha una
ricristallizzazione totale delle miche in aggregati di lamelle senza orientazione
preferenziale, con conseguente diminuzione della scistosità della roccia.
Granato e staurolite possono essere sia residui del metamorfismo regionale, sia
ricristallizzati in quello di contatto. La cianite, se presente, essendo un minerale
di alta pressione, appartiene di solito all'associazione di minerali regionali.

11 MICASCISTO ad andalusite (HORNFELS) Metamorfismo di


contatto (medio-basso)
Grana medio-grossa. Quarzo + andalusite + clorite (T°< 500°) + biotite (T°> 420°)
+ muscovite + granato + staurolite + cianite + plagioclasio. L'andalusite è di
solito in grossi peciloblasti, ricchi di inclusioni; se la roccia era già foliata, la
foliazione all'interno dell'andalusite è in continuità con quella esterna. Se la
roccia di partenza era di grado molto basso o anchimetamorfica, l'andalusite
può presentare caratteristiche inclusioni carboniose disposte a croce, visibili in
sezione trasversale.

Quarzo Aggregati di granuli con limiti tendenzialmente rettilinei, specialmente nelle ombre
di pressione attorno ai porfiroblasti di granato, e rara estinzione ondulata.
Muscovite Abbondante.
Biotite In parte associata alla muscovite nei piani di foliazione, in parte ricristallizzata in
piccole lamelle disorientate o piccoli aggregati decussati.
Andalusite Peciloblasti che includono la foliazione preesistente. Molto abbondanti.
Granato Porfiroblasti di solito precinematici (avvolti dalla foliazione e con ombre di
pressione). A volte pre-sincinematici (inclusioni ruotate).
Plagioclasio Scarso e di solito di piccole dimensioni, per lo più associato alle plaghe di quarzo.

12 HORNFELS a sillimanite Metamorfismo di contatto


(alto grado)
Quarzo + biotite + sillimanite + andalusite + cordierite + granato + muscovite
+ plagioclasio. Scompare la muscovite, con formazione di sillimanite e K-feldspato
(quest’ultimo di solito non riconoscibile). La prima sillimanite che si forma è fibrolite. La difficoltà
delle trasformazioni polimorfe consente a volte all’andalusite (di grado più basso) di conservarsi
accanto alla sillimanite; altre volte la sillimanite sostituisce pseudomorficamente l’andalusite,
formando aggregati di cristalli iso-orientati con l’abito esterno dell’andalusite. Possono conservarsi
minerali di un precedente metamorfismo regionale (granato, cianite).

Quarzo Aggregati di granuli con limiti tendenzialmente rettilinei; a volte contengono aghetti
di fibrolite.
Biotite In parte associata a fibrolite nei vecchi piani di foliazione, ma in maggior parte
ricristallizzata in lamelle disorientate o aggregati decussati.
Sillimanite Fibrolite, strettamente associata a biotite, o aggregati colonnari a grana un po’
maggiore; può sostituire al bordo o completamente l’andalusite pecilitica.
Andalusite Peciloblasti che includono la foliazione preesistente. Spesso sostituita da aggregati
colonnari di sillimanite.
Cordierite Riconoscibile se alterata in una patina giallina o in pinite (scagliette disposte come
aghi di pino lungo le fratture). Altrimenti si confonde col plagioclasio.
Granato Di solito porfiroblasti pre-sincinematici rispetto al metamorfismo regionale
precedente.
Muscovite Può riformarsi in piccola quantità, per reazione retrograda.
Plagioclasio Scarso e di solito di piccole dimensioni, per lo più associato alle plaghe di quarzo.

PROTOLITO MAFICO
Rocce derivate da rocce ignee mafiche (basalti, gabbri) o da tufi basaltici,
ricche di Ca, Mg e Fe. Contengono quindi minerali mafici e quasi sempre calcici.

13 PRASINITE Facies scisti


verdi (basso grado)
Albite + epidoto + clorite + tremolite / actinolite + sericite.
Grana molto fine. Foliazione debole. Microstruttura ocellare.

Albite In “ocelli”: peciloblasti ovali contenenti aghetti di tremolite e granuletti di epidoto.


Molto abbondante.
Epidoto Aggregati di granuli strettamente associati all’albite. Abbondante.
Clorite Aggregati di lamelle che spesso avvolgono e separano gli ocelli di albite. Colori
d’interferenza anomali, sul grigio-blu quasi nero (termini più ricchi in ferro) o sul
bruno verde scuro (più ricchi in magnesio). Quantità variabile.
Anfiboli di BT° Un termine della serie fra tremolite (incolore) e actinolite (lievemente pleocroica sul
verdino); di solito fasci o aggregati di prismi allungati (abito fibroso-aciculare)
disposti parallelamente alla foliazione; spesso piccoli “ciuffi” inclusi nell’albite.
Sericite Molto rara, probabilmente derivata dall’alterazione dell’albite.

14 ANFIBOLITE Facies anfiboliti


(medio grado)
Plagioclasio + orneblenda + epidoto + granato + biotite + clinopirosseno.
Grana fine o media. Foliazione debole. Microstruttura nematoblastica (prismi di orneblenda disposti
nel piano di foliazione).

Plagioclasio Aggregati di cristalli disposti fra le bande di orneblenda; spesso tendono alla
microstruttura poligonale. Contenuto anortitico variabile ma di solito > 40 %.
Orneblenda Prismi allungati. Abbondante.
Epidoto Aggregati di piccoli granuli. Poco abbondante.
Granato Sporadico, a volte solo in determinate bande con maggior contenuto di Al. Se
circondato da una corona di reazione con plagioclasio può indicare retrocessione
dalla facies eclogitica.
Biotite Sporadica. Indica una certa ricchezza in Al del protolito.
Clinopirosseno Solo ad alta temperatura, in prossimità del passaggio all’alto grado.
15 GRANULITE MELANOCRATA
(Alto grado)
Grana grossa. Assenza di foliazione per la mancanza di miche e lo sviluppo di microstrutture
granoblastiche a tendenza poligonale. Minerali della facies: clinopirosseno, ortopirosseno,
granato, plagioclasio. Sono possibili le seguenti associazioni: a pressione bassa e media a) cpx
+ opx + pl; b) grt + opx + pl; a pressione alta c) cpx + grt + pl; d) cpx + grt + opx. Dato che il
protolito è generalmente una roccia basaltica, l’ associazione b è poco frequente (occorre un
arricchimento in Al). L’associazione d è quella tipica delle granuliti a granato di alta pressione, che
rappresentano il termine di passaggio alle eclogiti (assenza di plagioclasio).
Nella definizione di granulite è implicita la presenza dell’ortopirosseno, quindi,
in senso stretto, una roccia con l’associazione c non dovrebbe essere definita
granulite.

Ortopirosseno Abbondante; a volte lievemente pleocroico sul verdino pallido / rosa salmone
pallido; possibili alterazioni in anfiboli verdini.
Clinopirosseno Quantità variabile.
Plagioclasio Piuttosto abbondante; di solito visibile la geminazione polisintetica, spesso con
lamelle “a punta di lancia”, dovute a deformazione. Anortite > 40 %.
Orneblenda bruna Poca; per lo più come orlo del clinopirosseno; debolmente pleocroica sul bruno.

16 ANFIBOLITE DI ALTO GRADO alto grado


(P H20 = Ptot)
Può trattarsi di metamorfismo di alto grado in condizioni idrate (o almeno non
completamente anidre), ma anche di un retrometamorfismo dalla facies
granuliti, con reintroduzione di fluidi. Lo studio delle microstrutture permette di
solito di distinguere fra i due casi. E’ caratteristica la presenza di orneblenda
bruna, generalmente accanto al clinopirosseno.
Grana grossa. Foliazione assente. Tutti i cristalli hanno contorni irregolari.
L’esempio presentato mostra una notevole retrocessione, che però non interessa omogeneamente
tutta la roccia, ma probabilmente solo le porzioni in cui si è avuta circolazione di fluidi.

Orneblenda Abbondante. Spesso orlata da aggregati di minerali a grana fine, fra i quali è visibile
bruna anfibolo verdino di bassa temperatura.
Plagioclasio Piuttosto abbondante; di solito visibile la geminazione polisintetica, spesso con
lamelle “a punta di lancia”, dovute a deformazione. Anortite > 40 %; valori inferiori
riscontrabili se dal plagioclasio si è formato epidoto.
Clinopirosseno Può essere più o meno trasformato in un feltro di anfiboli aciculari. A volte visibile
un bordo di orneblenda bruna.
Granato A contatto con clinopirosseno o orneblenda può sviluppare tipiche corone di reazione
simplectitiche, costituite da plagioclasio e ortopirosseno, a loro volta spesso
retrocessi a epidoto + anfiboli verdini (+ clorite).
Epidoto Come eventuale prodotto di retrocessione del plagioclasio.
PROTOLITO IGNEO ACIDO-INTERMEDIO
Il protolito può essere una roccia plutonica o vulcanica di composizione intermedio-acida. La
distinzione fra protolito plutonico e vulcanico si può fare solo se la grana originale della roccia è
conservata e la microstruttura porfirica è ancora riconoscibile (di solito per tutta la facies scisti
verdi). Nella facies anfiboliti generalmente la ricristallizzazione di una eventuale massa di fondo è
già tale da annullare la differenza di grana con i fenocristalli originari.

17 METARIOLITE Facies scisti


verdi (basso grado)
Microstruttura porfirica ben riconoscibile; a volte ancora visibili le strutture di devetrificazione
della massa di fondo, per lo più costituita da sericite, quarzo e feldspati; a volte visibile una debole
foliazione.

Quarzo Fenocristalli relitti, deformati (estinzione ondulata) e con anse di riassorbimento


tipiche delle vulcaniti. A volte subgranulato ai bordi, con tendenza alla
poligonalizzazione dei singoli subgranuli. Quantità variabile.
K-feldspato Microclino in porfiroclasti deformati, a volte con smistamenti pertitici con aspetto a
chiazze.
Plagioclasio Può essere in cristalli di discrete dimensioni (fenocristalli relitti, di solito di
oligoclasio), oppure ricristallizzato in aggregati di piccoli granuli (albite).
Epidoto Presente in piccola quantità solo se il plagioclasio nel protolito aveva An > 30 %.
Mica chiara Abbondante nella massa di fondo; definisce a volte una debole foliazione. Può essere
(sericite) debolmente pleocroica sul verdino, ma mantiene i colori d’interferenza tipici.
Clorite A volte associata in piccola quantità alla sericite, o in associazione con opachi a
costituire “fantasmi” dell’originaria biotite.
Biotite Solo a T° > 420° e in piccola quantità. E’ debolmente pleocroica sul bruno verdastro.

18 PORFIROIDE Facies scisti


verdi (basso grado)
Microstruttura porfiroclastica: cristalli di dimensioni maggiori di microclino e, più raramente, di
plagioclasio relitto, immersi in una matrice a grana un po’ più fine (ma più grossa rispetto
all’originaria massa di fondo), costituita da quarzo, feldspati e mica chiara.

Quarzo Gli ex fenocristalli sono di solito subgranulati, con tendenza alla ricristallizzazione in
plaghe con limiti quasi rettilinei dei singoli individui. Nella massa di fondo presenti
sia aggregati di granuletti a contorni quasi poligonali, sia cristalli nastriformi
deformati.
K-feldspato Microclino in porfiroclasti deformati, a volte con smistamenti pertitici. Anche in
piccole plaghe nella massa di fondo. Quantità variabile.
Plagioclasio Può essere in cristalli di discrete dimensioni (fenocristalli relitti, di solito di
oligoclasio), oppure ricristallizzato in aggregati di piccoli granuli (albite).
Mica chiara Nella massa di fondo; definisce una debole foliazione, che spesso avvolge i
(sericite) porfiroclasti di microclino o le lenticelle di subgranuli di quarzo. Lievemente
pleocroica sul verdino molto chiaro.
Epidoto Presente in piccola quantità solo se il plagioclasio nel protolito aveva An > 30 %.
Clorite Associata alla mica chiara nei piani di foliazione.
Biotite Solo a T° > 420. Pleocroica sul bruno chiaro / verde bruno.

19 ORTOGNEISS Facies scisti


verdi (basso grado)
Protolito plutonico, o vulcanico ma con avanzata ricristallizzazione della massa di fondo, tale
rendere praticamente irriconoscibile la microstruttura porfirica originaria. Microstruttura gneissica:
sottili bande arricchite in miche (lepidoblastiche) intercalate a bande più spesse quarzoso-
feldspatiche (granoblastiche). Frequenti i porfiroclasti di microclino (gneiss occhiadini) e a volte
anche di plagioclasio.

Quarzo Aggregati di cristalli nastriformi deformati, o plaghe di piccoli granuli ricristallizzati


con limiti quasi rettilinei. Abbondante.
K-feldspato Microclino in porfiroclasti deformati, a volte subgranulati ai bordi; spesso visibili
smistamenti pertitici. Anche cristalli allotriomorfi nelle bande quarzo-feldspatiche.
Quantità variabile.
Plagioclasio Può essere in cristalli di discrete dimensioni (relitti magmatici, di solito di
oligoclasio o andesina), oppure ricristallizzato in aggregati di piccoli granuli (albite).
Mica chiara Definisce una debole foliazione, che spesso avvolge i porfiroclasti di microclino o le
lenticelle di subgranuli di quarzo. Lievemente pleocroica sul verdino molto chiaro.
Epidoto Come prodotto della scissione del plagioclasio è presente solo se quello del protolito
aveva An > 30 %. Presente invece come accessorio, per lo più con nucleo di allanite,
bruno e pleocroico.
Clorite Associata alla mica chiara nei piani di foliazione.
Biotite Solo a T° > 420. Pleocroica sul bruno chiaro / verde bruno.
Anfibolo di BT° Un termine della serie fra tremolite (incolore) e actinolite (debolmente pleocroica sul
verdino), di solito in aggregati di cristalli aciculari. Presente solo se il protolito igneo
conteneva orneblenda.

20 ORTOGNEISS Facies anfiboliti


(medio grado)
Protolito per lo più plutonico, ma un’eventuale origine vulcanica non è più riconoscibile per
l’avanzato grado di ricristallizzazione. La composizione mineralogica è praticamente identica a
quella di graniti, granodioriti e tonaliti, ma la microstruttura è gneissica: sottili bande arricchite in
miche (lepidoblastiche) intercalate a bande più spesse quarzoso-feldspatiche (granoblastiche).
Frequenti i porfiroclasti di microclino, anche di grosse dimensioni (gneiss occhiadini).

Quarzo Nastri di granuli appiattiti e deformati o piccole plaghe di granuli ricristallizzati con
tendenza a microstruttura poligonale.
K-feldspato Microclino con smistamenti pertitici. Se il protolito aveva megacristalli di ortoclasio,
il microclino è in porfiroclasti deformati, a volte subgranulati ai bordi. Se è poco,
può essere in plaghe allotriomorfe interstiziali, evidenziate con la linea di Becke o
per la presenza di sottili mirmechiti nel plagioclasio adiacente.
Plagioclasio Cristalli di dimensioni variabili. Quantità e composizione variabile, secondo il
protolito.
Biotite Di solito prevale sulla muscovite nei livelli lepidoblastici.
Orneblenda Presente se c’era nel protolito. Dimensioni e quantità variabili.
Muscovite Di solito scarsa, associata alla biotite. Può essere abbondante se il protolito era un
granitoide peralluminoso.
Epidoto Come accessorio, spesso con nucleo di allanite, pleocroico sul bruno.

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