I vulcani vengono definiti come delle fratture della crosta terrestre dalle quali fuoriesce la lava.
Queste fratture possono essere di due tipi: frattura circolare o frattura lineare (ovvero quando manca
l’edificio vulcanico).
RICORDA: la lava è la componente liquida del magma (roccia fusa). Quest’ultimo può essere di due tipi,
ovvero magma basico (proviene dall’astenosfera, è molto caldo ed è fluido) e magma acido/anatettico
(proviene dalla crosta, è ricco di silice, è meno caldo ed è viscoso).
Abbiamo detto che il magma può essere di due tipi e a seconda di quale di essi si è accumulato nella
camera magmatica avremmo due tipi di eruzioni:
ERUZIONE EFFUSIVA→
Se il vulcano è solo una fessura, una volta fuoriuscito il magma si formano delle grandi colate di lava
che si allontanano di molti chilometri, che andranno a creare degli espandimenti basaltici chiamati
plateaux basaltici;
Se il vulcano è formato da tutto l’edificio, la lava fuoriesce da un cratere e in questo caso l’edificio
vulcanico viene chiamato “a scudo” (es. Hawaii)
RICORDA: i vulcani possono essere “a scudo”, se hanno una forma appiattita, o “strato” se hanno la forma
a cono.
ERUZIONE ESPLOSIVA→ il magma risale difficilmente formando un tappo (in questo caso parleremo di
vulcani quiescenti); intanto la pressione dei gas aumenta fino a quando supererà la pressione del tappo e
avverrà l’esplosione. Quest’ultima libera materiale piroclastico e gas e causa la distruzione dell’edificio
vulcanico.
Bombe
Lapilli
Ceneri
polveri
Oltre ai vari tipi di eruzione sopracitati, esistono anche vari tipi di attività vulcanica:
Attività di tipo peléeano, nelle quali la lava viene spinta fuori dal condotto già quasi solida a forma
di cupole mentre alla base nuvole di gas e vapori scendono a valanghe lungo le pendici del vulcano.
Attività di tipo idromagmatica, nelle quali il magma incontra grandi quantità di acqua formando un
miscuglio. Quest’ultimo viene fuoriesce dal cratere sottoforma di colonna di vapore con grande
violenza; il cratere in questo caso viene anche chiamato diatrema.
Sulla Terra ci sono più o meno 600 vulcani attivi, ma essi non sono distribuiti uniformemente. Possiamo
suddividerli in 3 zone principali:
IL VESUVIO→ ha circa 20000 anni e ogni 500 anni viene provoca un’eruzione esplosiva. Il Vesuvio è un
vulcano quiescente, infatti il suo camino è ostruito dal 1944, e oltre ad eruttare in
modo esplosivo può eruttare anche in modo sub-pliniano (ricordiamo l’eruzione del
1631).
In Campania, oltre il Vesuvio, troviamo l’area dei Campi Flegrei (nord-ovest di Napoli) che si estende per 65
k m2, formata da alcuni vulcani spenti e altri in fase di quiescenza. Quest’area comprende anche Ischia e
Procida.
Ciò che caratterizza questa zona sono i fenomeni di vulcanesimo secondario, ovvero eruzioni non
caratterizzate da fuoriuscita di magma ma sempre legate alla presenza di quest’ultimo nella camera
magmatica. Esempi di vulcanesimo secondario sono:
Le fumarole, ovvero emissioni di vapore acqueo misto a gas. In base al tipo di gas avremmo tre tipi
di fumarole diverse=
1. Se il gas è anidride carbonica, parleremo di Mofete
2. Se il gas è acido solfidrico, parleremo di Solfatare
3. Se il gas è acido borico, parleremo di Soffioni Boraciferi (non sono presenti in Campania ma
principalmente in Toscana e sono fruttati per produrre energia geotermica)
Il bradisismo, ovvero l’innalzamento (bradisismo negativo) o l’abbassamento (bradisismo positivo)
del suolo, dovuto allo spostamento del magma nella camera magmatica.
I geyser, ovvero getti intermittenti di acqua bollente.
Le terme, ovvero acqua/fanghi bollenti
Altri vulcani famosi in Italia si trovano in Sicilia:
RICORDA: se la lava solidifica in superfice, invece, si possono formare la Paoeue (magma basico
solidificato in strutture piane) o la Lava A-A (magma acido solidificato in strutture taglienti.