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Lezione 2

I vulcani

Cristina Cavazzuti, Daniela Damiano, Biologia, Zanichelli editore 2019 1


8 La struttura di un vulcano
I vulcani sono la manifestazione più evidente del calore interno della
Terra. Si tratta di aperture naturali della crosta terrestre da cui fuoriesce
il magma, una miscela di rocce fuse, gas e vapore acqueo.

Il magma è meno denso della roccia solida, tende quindi a risalire e


accumularsi all’interno della crosta terrestre in un serbatoio detto
camera magmatica.
Dalla camera magmatica, il magma si dirige verso l’alto lungo un
condotto, il camino, e fuoriesce attraverso una spaccatura della crosta
chiamata cratere.
Quando il magma fuoriesce all’esterno della crosta cede all’atmosfera
gas e vapore acqueo e prende il nome di lava, la quale si accumula
nella zona circostante il cratere formando l’edificio vulcanico.
La fuoriuscita di gas e materiali è detta eruzione vulcanica.

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8. La struttura di un vulcano

Astenosfera: parte superficiale del mantello


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I prodotti delle eruzioni
Le eruzioni vulcaniche trasferiscono materiale dall’interno
della Terra alla sua superficie:
- materiale fluido (magma → lava→ rocce

magmatiche effusive)
- materiali solidi (i piroclasti)

- gas e vapori: Vapore acqueo (70-95%), anidride

carbonica, azoto, zolfo e cloro

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Tipi di lava
Lave acide e viscose:
ricche di silice e povere di
magnesio, ferro e calcio.
Sono molto viscose e
hanno temperatura inferiore
a 1000°C. Formano colate brevi.

Lave basiche (o basaltiche) e


fluide: povere di silice e ricche di
ferro e magnesio. Sono fluide e
hanno temperatura superiore a
1000°C. Formano colate lunghe
o notevolmente estese in superficie.

Viscosità: resistenza allo scorrimento


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I Piroclasti
L’attività vulcanica
esplosiva emette diversi tipi
di materiali solidi; in genere
si tratta di frammenti di varie
dimensioni, chiamati
piroclasti.

Essi possono essere di dimensioni


ragguardevoli come le bombe vulcaniche,
avere le dimensioni di piccoli ciottoli, come
i lapilli, o essere piccolissimi e formare la
cenere vulcanica.
Un’eruzione esplosiva può produrre una
nube ardente.
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9. L’attività vulcanica: Eruzione effusiva o
effusiva-esplosiva

Le eruzioni vulcaniche si classificano in base al tipo di lava: una lava


basica e fluida è associata ad attività vulcanica effusiva, una lava
acida e viscosa (ricche di gas quali vapore e CO2) determina attività
vulcanica esplosiva.

Nel tempo in uno stesso vulcano possono succedersi diversi tipi di


eruzioni.

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9. L’attività vulcanica: Eruzione effusiva

Eruzioni di tipo hawaiiano


Durante un’eruzione effusiva la lava
risale facilmente dal camino, scorre
rapidamente lungo i fianchi del vulcano e
può percorrere anche distanze
considerevoli.

Kilawea sulle isole Hawaii

Una tipica
manifestazione di
una eruzione effusiva
è la fontana di lava
(alte anche più di
100m).
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9. L’attività vulcanica: Eruzioni effusive
Eruzioni di tipo islandese
Spesso i magmi basici escono da
una spaccatura lineare della crosta
(lunghe anche fino a molti Km). In
questo caso la lava si espande
lateralmente inondando vaste aree
dando origine a eruzioni lineari.

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9. L’attività vulcanica: Eruzioni effusive-esplosive
Quando il magma invece è molto viscoso dà luogo a eruzioni più esplosive e
molto più violente, che possono essere decisamente pericolose e distruttive.
Oltre a questo, un altro parametro che influenza i tipi di eruzione è la presenza
di sostanze volatili come l’acqua, in presenza dei quali aumenta la violenza
delle eruzioni.

La lava densa fuoriesce con difficoltà dal camino, in prossimità del cratere
solidifica, il gas che si accumula nella camera magmatica tenta di uscire
risalendo lungo il camino, la pressione fa esplodere in brandelli il tappo che si
era formato. Con queste esplosioni si formano le nubi ardenti: colonne alte
migliaia di metri dense nubi di rocce sbriciolate e lava polverizzata. questi
frammenti collassano lungo i fianchi del vulcano.

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9. L’attività vulcanica: Eruzioni effusive-esplosive
Eruzione di tipo stromboliano
Questo tipo di fenomeni prende il nome
dall’isola di Stromboli (arcipelago delle
Eolie), sulla quale avvengono fenomeni
eruttivi abbastanza particolari. Sebbene i
magmi stromboliani siano a viscosità
intermedia, sono molto ricchi di gas. La
lava ristagna periodicamente nel cratere
solidificando. Il gas che si sprigiona dal
magma provoca delle piccole esplosioni a
intervalli abbastanza regolari che
lanciano in aria brandelli di lava che poi si
accumulano costruendo il cono del
vulcano, ma si tratta comunque di
un’attività di tipo effusivo. Esaurita la
spinta dei gas, la lava torna a ristagnare
sul fondo del cratere e il fenomeno si
ripete. Anticamente l’isola di Stromboli
era nota come “faro del Mediterraneo”
perché i suoi sbuffi di lava erano visibili a
grande distanza e potevano essere usati
perCavazzuti,
Cristina orientarsi durante
Daniela Damiano, la navigazione.
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L’attività vulcanica: Eruzioni effusive-esplosive
Eruzione di tipo vulcaniano
Questa definzione prende origine
dall’isola di Vulcano, anch’essa
nell’arcipelago delle Eolie. Le
eruzioni di Vulcano sono simili a
quelle di Stromboli ma possono
produrre esplosioni più potenti a
causa della maggiore viscosità del
magma, i gas si liberano con più
difficoltà e la lava si solidifica
formando un tappo di maggiore
spessore. I gas raggiungono con
più difficoltà le pressioni sufficienti
per determinare l’eruzione ma
l’esplosione è potentissima.

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L’attività vulcanica: Eruzioni effusive-esplosive
Eruzione di tipo pliniano

I vulcani pliniani hanno questo nome in


onore di Plinio il Giovane che descrisse
nel dettaglio l’esplosione del Vesuvio
avvenuta nel 79 d.C., che distrusse
Pompei ed Ercolano. I vulcani pliniani
sono alimentati da lave molto viscose ma
con relativamente pochi gas che,
lentamente, si accumulano dentro la
camera magmatica e il camino del
vulcano. In questo modo la pressione
aumenta finché le rocce che ostruiscono il
camino non cedono.
L’esplosione scaglia verso l’alto grandi quantità
di polveri incandescenti che possono arrivare Eruzione del Pinatubo (Filippine), avvenuta nel 1991

ad alcuni chilometri di altezza. Dopo un certo


tempo le polveri ricadono per gravità lungo i Ercolano invece no: la città fu colpita da
fianchi del vulcano formando delle colate un lahar, cioè una valanga di fanghiglia
piroclastiche, che sono delle valanghe di rocce, formata da acqua e dalle ceneri
polveri e gas a circa 700°C che bruciano ogni dell’esplosione, che può seppellire intere
cosa che investono. Pompei fu distrutta da città. I lahar poi si induriscono in una
questo tipo di fenomeno. massa compatta e dura quasi quanto il
cemento.
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9. L’attività vulcanica
La forma dell’edificio vulcanico è diversa nel caso delle eruzioni
esplosive (a sinistra) ed effusive (a destra).

Vulcani a scudo

Alcuni vulcani, detti strato-vulcani,


Vulcani lineari
alternano attività esplosiva ed effusiva.

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11. Il vulcanesimo secondario
Quando un vulcano rallenta la propria attività e non si manifesta più alcun
fenomeno effusivo o esplosivo, si possono verificare in superficie fenomeni
vulcanici secondari o tardivi.
Molte sorgenti di acque termali, che escono dal terreno anche a 50-60 °C,
hanno questa origine. Ci sono anche i geyser, getti intermittenti di acqua
bollente, le fumarole, emissioni di vapore e altri gas, e le solfatare, in cui tra
i gas predomina la componente sulfurea.

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