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Vulcani e Terremoti

Proprietà dei Magmi

Il vulcanismo è dovuto alla risalita dall’interno della Terra dei magmi: materiali rocciosi allo
stato fuso. Queste masse tendono a salire e solificarsi per via del loro raffreddamento, cio
ha contribuito nel tempo con la formazione di crosta solida e inoltre con la formazione di
atmosfera e idrosfera (con la dispersione di gas e vapori).
I magmi si generano nella parte alta del mantello, il processo inizia con la lenta fusione di
piccole gocce dalla parte refrattaria della roccia che tendono ad espandersi creando piccole
cavità sulle pareti circostanti, che si collegano a fessure analoghe, e fanno unire le gocce nel
cosìdetto diapiro. Da qui inzia la risalita che dipende dalla viscosità, dalla tempratura e dal
volume. Si arriva alla formazione della camera magmatica, in questo caso l’eventuale
eeruzione dipende dalla resistenza delle rocce sovrastanti alla pressione magmatica.

Edifici Vulcanici

Gli edifici vulcanici si accrescono nel punto in cui il magma fuoriesce:


1)in un estermità aperta cilindrica detta cratere nei vulcani areali
2)lungo spaccature in profondità nei vulcani lineari
La forma di un edificio vulcanico dipende strettamente dai prodotti eruttati, che danno un’
informazione sulla natura stessa del vulcano
Si riconoscono:
-I vulcani-strato che assumono la forma di un cono per via delle ripetute alternanze tra fasi di
effusione e emissioni esplosive che si depositano attorno al cratere, dando origine ai
piroclastiti
-I vulcani a scudo hanno una forma pià appiattita, poiché la lava tende a consolidarsi solo
dopo diversi kilometri (dovuta alla basicità delle lave, poco viscose)

Eruzioni Vulcaniche

Le eruzioni dipendono dalla viscosità del magma, ne esistono di vari tipi:


-Eruzioni Hawaiiane caratterizate da effusioni di lave deravati da magmi caldi e con pochi
gas. Gli edifici vulcanici sono molto larghi e la sommità è occupata da una caldera formatasi
per collasso del tetto.
-Eruzioni islandesi, sono molto simile alle Hawaiiane ma la lava fuoriesce da lunghe
fessure anziché da un condotto centrale
-Eruzioni Stromboliane è caratterizzata da una modesta esplosività, dovuta al ristagno
periodico della lava che solidifica formando una crosta solida al di sotto della quale si
accumulano i gas liberati dal magma, la pressione dei gas tende a salire fino a far saltare la
crosta con modeste esplosioni.
-Eruzione Vulcaniana ha un meccanismo simile allo stromboliano ma la lava è molto più
viscosa e la lava solidifica nella parte alta del condotto, formando un tappo. I gas impiegano
tempi più lunghi per raggiungere una pressione sufficiente e quando avviene l’esplosione è
violentissima.
-Eruzione Peléeana è caratterizzata da lava a intensa viscosità e basse temperature perciò
il gas quando esce dal condotto è gia quasi solido che formano torri di centinaia di metri alla
cui sommità troviamo nuvole di gas e vapori che scendono come valanghe lungo le pendici
del vulcano.

Prodotti dell’attività vulcanica

-Materiali gassosi come vapore acqueo, anidride carbonica, azoto, zolfo e fluoro. Essi
hanno contribuito a formare parte dell’atmosfera e inoltre favoriscono l’innesco delle eruzioni
del magma.
-Materiali solidi che costituiscono gli edifici vulcanici sono le colate di lava e le piroclastiti,
espulsi dal vulcano durante l’attività.

Lo Studio dei Terremoti


Un terremoto è una vibrazione della Terra prodotta da una rapida liberazione di energia
meccanica nella crosta. Quando gli sfrozi tettonici che provocano la deformazione elastica
dei corpi rocciosi superano il limite di rottura, le rocce si fratturano e si genera una faglia. Il
terremoto si verifica quando le rocce deformate tornano bruscamente all’equilibrio con un
meccanismo di rimblazo elastico.

Propagazione e Registrazione delle onde Sismiche


Una parte dell’energia si libera sotto forma di onde sismiche. Esistono vari tipi di onde:
-le onde longitudinali: sono le onde più veloci (28.000 km/h), e comprimono e allungono
nella direzione di propagazione.
-le onde trasversali: al loro passaggio le particelle si muovene perpendicolarmente alla
direzione di propagazione. Non possono propagarsi nei fluidi.
-le onde superficiali: onde che si propagano lungo la superifice terrestre, mentre si smorzano
rapidamente con la profondità. Esistono le onde di Love e Rayleigh studiate dal matematico
Strutt.
La registrazione del movimento avviene grazie al sismografo. Analizzando i tempi di arrivo
delle onde P e S sui sismogrammi di almeno 3 stazioni è possibile localizzare l’epicentro di
un terremoto.

La Forza di un Terremoto
-L’intensità è la valutazione degli effetti prodotti da un sisma su persone e terriotorio, si
misura con la scala Mercalli MCS su 12 gradi.La valutazione avviene a partire dai dati
macrosismici e si riferiscono all’area nella quale il terremoto è stato percepito, dopo che
avviene la gradazione su una mappe le sono si dividono per intensità in ISOSISME, una
serie di curve chiuse.
-La magnitudo riguarda la forza di un terremoto a confronto con un terremoto standard di
riferimento. La scala Richter è logaritmica (in modo da non avere numeri troppo grandi) e si
calcola a partire dalle ampiezze massime delle onde misurate sui sismografi.
Esistono inoltre scale diverse: mb (onde di volume), MS (onde superficiali), mw(misura
l’energia liberata dal movimento)
-Un parametro fondamentale nella valutazione del terremoto è l’accelerazione orizzontale
del suolo espressa in frazioni di g.

Gli effetti del terremoto


Effetti Primari: dovuti ai meccanismi di generazione e propagazione delle onde sismiche, es.
fratture nel terreno e l'abbassamento o il sollevamento del suolo
Effetti di Sito: dovuti al terremoto e associati alle caratteristiche geologiche locali in
superifice, es.Liquefazione dei terreni

La difesa dai terremoti


Per la previsione dei terremoti esistono due diverse linee:
-Previsione deterministica che viene tentata attraverso l’esame di fenomeni precursori, una
serie di eventi che avvengono prima del terremoto. Alla base della ricerca dei fenomeni
precursori c’è il modello del rimbalzo elastico; quando la roccia è sottoposta a deformazione
e si dilata, le rocce hanno hanno alcune anomalie nel loro comportamento che portano a
eventi come l’aumento della quantità di gas radon nelle falde e il sollevamento di ampie
aree.
-Previsione statistica che si basa sulla “storia sismica” del terrotorio, poiché il rimbalzo
elastico prevde una periodicità nei movimenti delle placche tettoniche. Utili alla causa sono i
cataloghi sismici, che contegono i dati caratteristici su tutti i terremoti di cui si ha avuto
notizia.

La prevenzione è legata a vari aspetti:


-pericolosità sismica:
probabilità che si risentano gli effetti del terremoto in una certa area
-vulnerabilità:
valutazione della ”debolezza” di un territorio
-costi:
si riferiscono alle perdite di vite, interventi per la ricostruzione, danni agli edifici, danno alle
attività.
C’è perciò bisogno, soprattutto in aree maggiormente sismiche, di opportune tencniche
edilizie antisismiche ed inoltre piani di intervento ed evacuazione per l’organizzazione dei
soccorsi in caso di terremoto.
Oltre alla macrozonazione sismica troviamo una più dettagliata microzonazione sismica che
individua a livello locale le zone a diversa stabilità in caso di terremoto e studia e pianifica
interventi sul territorio con fini di difesa dai terremoti; si suddivide il territorio in 3 categorie:
zone stabili. zone stabili suscettibili di instabilità, zone suscettibili di instabilità.

Bradisismo
Il bradisismo è un fenomeno legato al vulcanismo consistente in un periodico abbassamento
(bradisismo positivo) o innalzamento (bradisismo negativo) del livello del suolo, relativamente
lento sulla scala dei tempi umani (normalmente è nell'ordine di 1 cm per anno) ma molto veloce
rispetto ai tempi geologici. Non è avvertibile in se stesso, ma riconoscibile visivamente lungo la
riva del mare, mostrando la progressiva emersione o sommersione di edifici, coste, territori.
Le cause del fenomeno non sono del tutto chiare, e le spiegazioni che vengono date non sono
univoche.
Una vecchia teoria parlava di onde magmatiche che al loro passaggio porterebbero prima ad un
innalzamento e poi ad un abbassamento della crosta terrestre nei punti dove questa risultasse
più sottile.
Più recentemente si sosteneva che tale fenomeno fosse dovuto a variazioni di volume di una
camera magmatica vicina alla superficie, la quale si riempirebbe e si svuoterebbe; ma questa
teoria oggi viene fortemente messa in discussione per il fatto stesso che, mentre si può
immaginare che una risalita di magma porti ad un sollevamento della crosta, è invece
impensabile ipotizzare una ridiscesa del magma: una risalita di magma o si solidifica, o porta ad
un'eruzione vulcanica.
La teoria più recente attualmente sostenuta ravvisa invece nelle variazioni di riscaldamento delle
falde freatiche interposte alla crosta superficiale la causa del fenomeno, là dove aumenti o
diminuzioni della temperatura causerebbero una maggiore o una minore pressione del vapore
acqueo imprigionato nel sottosuolo con conseguenti deformazioni della crosta superficiale
Le cause del fenomeno non sono del tutto chiare, e le spiegazioni che vengono date non sono
univoche.

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