Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
2009/10
1. CENNI DI SISMOLOGIA
- Pag. 1.1 -
Cenni di sismologia
1.1 Introduzione
Lingegneria sismica si occupa della valutazione degli effetti del sisma sulle strutture e della
definizione dei provvedimenti tecnici idonei a rendere le strutture capaci di assorbire il sisma
senza danni o con danni ritenuti accettabili nellambito di un prefissato bilancio costi - benefici.
- Pag. 1.2 -
Cenni di sismologia
www.eerc.berkeley.edu
www.protezionecivile.it
peer.berkeley.edu
www.ogs.trieste.it (osservatorio geofisico di Trieste)
www.ingv.it (istituto nazionale di geofisica e vulcanologia)
neic.usgs.gov (national earthquake information center)
- Pag. 1.3 -
Cenni di sismologia
- Pag. 1.4 -
Cenni di sismologia
La maggior parte dei terremoti di natura tettonica (rottura di una faglia). I terremoti di origine
tettonica, oltre ad essere i pi diffusi, sono anche i pi pericolosi (per frequenza, energia liberata,
ampiezza delle aree interessate). Tuttavia, non costituiscono lunica causa capace di indurre
vibrazioni nel terreno:
- Terremoti di origine tettonica,
- Terremoti di origine vulcanica, connessi al movimento del magma, precedono,
accompagnano o seguono eruzioni vulcaniche,
- Terremoti di assestamento, provocati da crolli di volte sotterranee,
- Violentissime esplosioni (es. nucleari), capaci di originare terremoti di natura tettonica
(caratterizzati per da rilascio di energia a frequenze pi elevate),
- Impatto sulla Terra di meteoriti.
- Pag. 1.5 -
Cenni di sismologia
- Pag. 1.6 -
Cenni di sismologia
Lunico meccanismo interno generatore di forze orizzontali necessarie per il movimento delle
placche quello della convezione termica nel guscio sottostante la litosfera (mantello), o una sua
parte.
Le zolle litosferiche galleggiano infatti sullastenosfera sottostante, pi densa, e si muovono a
causa dei moti convettivi (moti di materiale fluido attraverso i quali il calore si propaga
allinterno della Terra). Questi si dirigono dalla parte centrale del globo (pi calda) verso la
superficie (pi fredda), e fanno s che le zolle si muovano luna rispetto allaltra allontanandosi,
entrando in collisione, oppure incuneandosi luna al di sotto dellaltra (subduzione).
- Pag. 1.7 -
Cenni di sismologia
In corrispondenza di parte dei confini tra le varie zolle tettoniche, la crosta terrestre presenta
numerose spaccature (vulcani), che quando sono in attivit permettono la fuoriuscita del magma
e, se lo stato tensionale diventa eccessivo, provocano terremoti (di entit pi limitata rispetto a
quelli di origine tettonica).
La carta di sismicit costituisce una conferma della teoria della tettonica a placche. (2)
Corso di Ingegneria Sismica - a.a. 2009/10
- Pag. 1.8 -
Cenni di sismologia
Dal punto di vista fisico - matematico, una dislocazione pu essere rappresentata come una
doppia coppia di forze, tra loro ortogonali, giacenti una nel piano di faglia e laltra nel piano
ad esso ortogonale (piani coniugati). Le coppie di forze sono orientate a 45 rispetto agli
assi principali degli sforzi di compressione e distensione.
Corso di Ingegneria Sismica - a.a. 2009/10
- Pag. 1.9 -
Cenni di sismologia
Il punto da cui ha origine la scossa sismica detto fuoco, centro, ipofuoco o ipocentro del
sisma. Si tratta del punto, interno alla crosta terrestre, in cui localizzato lorigine della
frattura. Nel caso dei terremoti di origine tettonica, lipocentro appartiene ad una faglia.
Corso di Ingegneria Sismica - a.a. 2009/10
- Pag. 1.10 -
Cenni di sismologia
- Pag. 1.11 -
Cenni di sismologia
- Pag. 1.12 -
Cenni di sismologia
Come gi accennato, altri fenomeni possono dar luogo a terremoti, quali le attivit
vulcaniche, le esplosioni, i crolli di cavit, ecc. I fenomeni pi importanti da un punto di
vista ingegneristico sono per quelli di origine tettonica, cio associati a grandi
deformazioni della crosta terrestre.
- Pag. 1.13 -
Cenni di sismologia
1 Q
,
U 1 Q 1 2Q
dove:
E
U
Q
- Pag. 1.14 -
Cenni di sismologia
Onde S
Le onde S (o secondarie o trasversali o di taglio) imprimono alle rocce che vengono attraversate
sforzi trasversali, di taglio, perpendicolari alla direzione di propagazione dellonda, provocando
distorsioni, senza variazione di volume.
Il percorso delle onde di corpo generalmente piuttosto complesso, in quanto la loro velocit e
direzione variano al variare delle caratteristiche fisiche del mezzo attraversato, generando
fenomeni di riflessione e rifrazione. Di conseguenza, in superficie giungono sia le onde dirette
provenienti dallipocentro, sia le onde riflesse o rifratte che hanno compiuto un diverso percorso.
In un mezzo continuo elastico, omogeneo, isotropo ed illimitato possono propagarsi soltanto le
onde P e le onde S dirette.
- Pag. 1.15 -
Cenni di sismologia
vS
E
.
2 U 1 Q
Mentre le onde P si propagano nellintero corpo del pianeta, inoltre, le onde S non riescono ad
attraversare il nucleo terrestre, che ha consistenza fluida, propagandosi solo attraverso i solidi.
vP
Per qualsiasi materiale risulta, in media, v | 1.7 . In prossimit della superficie terrestre si stima
S
inoltre vP = 5 - 8 km/s e vS = 3 - 4 km/s. le onde S viaggiano infatti pi lentamente delle onde P,
vP
- Pag. 1.16 -
Cenni di sismologia
Ad una stazione di registrazione quindi le onde P arrivano prima delle onde S. Anche in un
accelerogramma si pu infatti osservare come, per un certo tempo, si registrino solo onde P.
Lintervallo di tempo fra larrivo delle onde S e quello delle onde P detto durata dei tremori
preliminari TSP.
Se il mezzo attraversato elastico, omogeneo e isotropo, dalla durata dei tremori preliminari,
note le costanti elastiche del mezzo, si ricava la distanza ' fra la stazione di registrazione ed il
fuoco.
Risulta infatti:
vP
'
t0
vS
'
t 0 TSP
TSP
1
1
vP vS
Ne segue che posizione dellepicentro e profondit del fuoco possono essere facilmente ricavate
sulla base delle registrazioni effettuate in almeno tre diverse stazioni.
- Pag. 1.17 -
Cenni di sismologia
le onde di Love (L) sono analoghe alle onde S (onde di taglio). Il moto delle
particelle avviene nel piano orizzontale ed trasversale rispetto alla direzione
di propagazione delle onde.
Corso di Ingegneria Sismica - a.a. 2009/10
- Pag. 1.18 -
Cenni di sismologia
Lampiezza delle onde superficiali diminuisce rapidamente allaumentare della distanza dalla
superficie.
- Pag. 1.19 -
Cenni di sismologia
- Pag. 1.20 -
Cenni di sismologia
a. Materiali e realizzazione di buona qualit; progetti ben studiati e case rinforzate soprattutto
lateralmente con catenature dacciaio e cemento armato, dimensionate per resistere ad
azioni laterali.
b. Materiali e realizzazione di buona qualit; case rinforzate senza essere dimensionate in
dettaglio per i carichi laterali.
c. Materiali e realizzazione ordinari; non presentano particolari debolezze, ma non sono n
rinforzate n dimensionate per resistere a forze laterali.
d. Materiali mediocri e realizzazione di bassa qualit; mal resistenti ad azioni laterali.
- Pag. 1.21 -
Cenni di sismologia
Grado
Scossa
I
II
III
Strumentale
Debole
Leggera
IV
V
VI
VII
VIII
IX
X
XI
XII
Descrizione
- Pag. 1.22 -
Cenni di sismologia
(1873)
De Rossi - Forel, RF
(1883)
Mercalli
(1897)
Mercalli
(1902)
(1930)
(1931)
(1964)
(1981)
(1992)
Lesistenza di diverse scale di intensit dimostra la complessit del problema di descrivere gli
effetti e lentit di un terremoto.
- Pag. 1.23 -
Cenni di sismologia
MM
RF
PGA [g]
I
I
II
II
III
IV
V
III
IV
V
0.01 0.025
VI
VI
VII
VII
VIII
VIII
IX
0.025 0.05
0.05 0.10
0.10 0.20
IX
X
XI
0.20 0.40
0.40 0.80
0.80 1.60
X
XII
Corso di Ingegneria Sismica - a.a. 2009/10
> 1.60
- Pag. 1.24 -
Cenni di sismologia
Osservazioni
1. Le scale di intensit sono basate sulla descrizione di effetti visibili e di percezioni umane,
pertanto non contengono alcuna specifica relazione quantitativa con laccelerazione
massima del suolo.
2. La correlazione fra scale di intensit diverse non sempre chiara. La necessit di poter
passare agevolmente da una scala di intensit ad unaltra ha portato alla formulazione delle
seguenti relazioni empiriche:
I MM |
5
I MCS ,
6
- Pag. 1.25 -
Cenni di sismologia
1.4.2. Magnitudo
La magnitudo una grandezza strumentale. Essa esprime infatti una caratteristica fisica del
terreno.
Per caratterizzare lenergia meccanica globale messa in gioco da un sisma
stata proposta da C.F. Richter nel 1935 la magnitudo, definita come il
logaritmo comune (in base 10) dellampiezza di traccia, in micron, di un
sismografo standard [sismografo a torsione Wood - Anderson con
ingrandimento 2800, T = 0.8 secondi e [ = 0.8], posto su terreno roccioso a
100 km dallepicentro.
Si tratta quindi della massima ampiezza della registrazione di uno strumento
campione posto ad una prefissata distanza dallepicentro del sisma.
- Pag. 1.26 -
Cenni di sismologia
LogA LogA0 .
dove:
A
D
- Pag. 1.27 -
Cenni di sismologia
- Pag. 1.28 -
Cenni di sismologia
- Pag. 1.29 -
Cenni di sismologia
delle onde sismiche dipende dalla struttura della crosta terrestre, dovendo tener conto di ci
nella relazione che esprime la magnitudo, chiaro che la formula pratica ricavata
originariamente per la California non pu essere applicata direttamente in altre regioni, ma
deve prima essere modificata. I coefficienti (3 e 2.92) che esprimono la legge di attenuazione
locale delle onde sismiche per la California, in particolare, devono essere adattati alla stazione
considerata.
Il fattore di proporzionalit da considerare per il calcolo della distanza epicentrale D (fattore
che vale 8, nel caso della California) o, pi in generale, la legge che lega D alla differenza, in
secondi, tra listante darrivo delle onde S e quello delle onde P (TS -TP), pu essere
determinata empiricamente registrando vari terremoti locali e riportando su un grafico eccetto che per i terremoti con un ipocentro profondo - in ascissa la quantit (TS -TP) fornita
dal sismogramma stesso, e in ordinata D, ovvero la distanza epicentrale corrispondente al
sisma ricavata dai dati Internet. La curva che interpola meglio i dati la legge cercata.
Soluzione
I tre problemi connessi alla determinazione della magnitudo Richter di un terremoto possono
essere superati raccogliendo, mediante una coppia di sismografi orizzontali, o tramite un unico
sismografo verticale, la registrazione di un numero elevato di terremoti e sviluppando, grazie ad
essi, un sistema calibrato di misurazione della magnitudo di un sisma adatto al proprio strumento
ed alla zona crostale su cui la stazione giace. Ancora una volta, il deus ex machina costituito da
Corso di Ingegneria Sismica - a.a. 2009/10
- Pag. 1.30 -
Cenni di sismologia
Internet, che permette di usare le magnitudo di sismi registrati da altri strumenti per calibrarne
uno nuovo. La formula che esprime la magnitudo di un terremoto locale
ML
dove:
A
f(D)
LogA f D costante ,
Poich lesperienza insegna che la dipendenza locale dalla distanza pu essere espressa con
buona approssimazione mediante una legge del tipo:
a LogD ,
LogA a LogD b .
- Pag. 1.31 -
Cenni di sismologia
IMCS
MAGNITUDO
VI
VII
VIII
IX
X
XI
- Pag. 1.32 -
Cenni di sismologia
Data
28/12/1857
28/12/1908
13/01/1915
06/05/1976
23/11/1980
26/09/1997
06/04/2009
Data
26/12/2004
28/03/2005
12/09/2007
15/08/2007
12/05/2008
15/07/2009
14/11/2007
Magnitudo
9.3
8.7
8.4
7.9
7.8
7.8
7.7
- Pag. 1.33 -
Cenni di sismologia
Osservazioni:
1. Terremoti con M < 5 non dovrebbero causare danni strutturali, mentre per M > 5 si possono
in genere riscontrare danni significativi. Tuttavia la magnitudo da sola non sufficiente ad
indicare se possono verificarsi o meno danni strutturali. Essa infatti una misura della
grandezza del sisma alla sorgente, ma la distanza della struttura dalla sorgente gioca un
ruolo fondamentale sullampiezza della risposta. La severit del moto del terreno diminuisce
inoltre allaumentare della distanza della struttura dalla sorgente, anche se sono frequenti
anomalie dovute a condizioni geologiche locali (effetti di sito).
2. Secondo la formula empirica proposta da Esteva - Rosenblueth (1964), si pu calcolare
I MM
- Pag. 1.34 -
Cenni di sismologia
4 .8 1 .5 M
[J ] .
- Pag. 1.35 -
Cenni di sismologia
- Pag. 1.36 -
Cenni di sismologia
- Pag. 1.37 -
Cenni di sismologia
- Pag. 1.38 -
Cenni di sismologia
Per misurare le tre componenti del moto sono necessari tre diversi trasduttori.
Soggetta al moto del supporto, la massa del trasduttore si muove rispetto al telaio e questo
spostamento relativo viene registrato.
Il moto da registrare generico e pu includere molte componenti armoniche che coprono un
ampio range di frequenze.
mug 0 sin Zt ,
- Pag. 1.39 -
Cenni di sismologia
ug 0 sin Zt .
m
1
ug 0 DE , [ sin Zt - ug 0 2 DE , [ sin Zt -
k
Z
1 E 2[E
2 2
Z
Z
- Pag. 1.40 -
Cenni di sismologia
- Pag. 1.41 -
Cenni di sismologia
- Pag. 1.42 -
Cenni di sismologia
- Pag. 1.43 -
Cenni di sismologia
- Pag. 1.44 -
Cenni di sismologia
- Pag. 1.45 -
Cenni di sismologia
I MM
0.5
3
>cm / s @,
2
- Pag. 1.46 -
Cenni di sismologia
oppure dalla magnitudo M, tenendo conto della distanza R (in km) del punto dal fuoco:
PGA
1230 e 0.8M
R 252
>cm / s @ .
2
I MCS
1.17
3
>cm / s @ .
2
- Pag. 1.47 -
Cenni di sismologia
- Pag. 1.48 -
Cenni di sismologia
La stima della pericolosit sismica pu essere effettuata con due diversi metodi, tra loro
complementari, noti come metodi deterministici o probabilistici.
I metodi deterministici calcolano i valori di scuotimento del suolo, a seguito di
un terremoto di riferimento. Per gli eventi futuri si cerca di immaginare uno
scenario che parta da ci che successo nel passato.
o La modellazione del moto del suolo realistica, in quanto effettuata
utilizzando i principi fisico-matematici che stanno alla base della
generazione e propagazione delle onde sismiche
o Si considerano gli effetti legati alle caratteristiche della sorgente
sismica, della propagazione delle onde e delle condizioni locali (effetti
di sito)
o La metodologia deterministica flessibile, ovvero capace di
incorporare le nuove informazioni teoriche o empiriche rese
disponibili dalle ricerche sismologiche e geologiche
o Semplici ed attendibili, i metodi deterministici sono stati ampiamente
applicati a scala regionale e locale (Europa, Asia, Africa, America
Latina)
- Pag. 1.49 -
Cenni di sismologia
- Pag. 1.50 -
Cenni di sismologia
Si definisce quindi:
pericolosit sismica
- Pag. 1.51 -
Cenni di sismologia
- Pag. 1.52 -
Cenni di sismologia
- Pag. 1.53 -