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Sismologia e struttura della terra Studio fondi oceanici sui fondi sono visibili grande varietà di strutture come

Studio fondi oceanici sui fondi sono visibili grande varietà di strutture come vulcani,catene
Grazie all’analisi di dati sismici, quindi studio della direzione, rifrazione e riflessione delle onde p ed s, montuose e vaste pianure. Deep Sea Drilling ha permesso di ricavare delle informazioni sulla
siamo riusciti a conoscere la struttura interna della Terra. Il nucleo esterno (2900 km) è fluido perché le composizione,dinamica e età dei bacini oceanici. Batimetria= tecnica che consente la misurazione delle
onde p rallentano e quelle s si fermano. A 5200 km le onde p accelerano, il nucleo interno è solido. La profondità oceaniche e la rappresentazione grafica della topografia dei fondi.
zona d’ombra è dove non viene registrata alcuna onda dato che le onde s si fermano e le p vengono rilevamento= Oggi per misurare la profondità si utilizzano i sonar ,dispositivi che utilizzano onde
deviate dal nucleo. sonore. L'ecoscandaglio emette un suono che viene riflesso sotto forma di eco dal quale è possibile
I gusci che compongono la Terra si suddividono per composizione e per comportamento meccanico. misurare la profondità. H=1\2 (v *t)conosciamo la velocità di transito e il tempo quindi è possibile
Suddivisione composizionale calcolare lo spazio(profondità). Sonar a scansione laterale= ha dato le prime immagini di tipo topografico
La suddivisione composizionale individua tre gusci: crosta, mantello e nucleo. dei fondi marini; sfrutta l’azione delle onde sonore emesse da entrambi i lati di una nave. Sonar
La crosta è il guscio più esterno, l’1% della massa della Terra. Composto da rocce magmatiche, multibeam=permette di ottenere rilievi batimetrici sia di mappare le caratteristiche del fondo.
metamorfiche e poche rocce sedimentarie. strutture principali= i fondali oceanici sono suddivisi in 3 zone principali:margini continentali,bacini
La crosta continentale è composta dagli elementi più leggeri espulsi dal mantello. Densità di 2,7 g/cm³, oceanici profondi e dorsali. Margini si suddividono in 2 parti: attivi e passivi .
spessore 10/50 km. passivi=presentano scarsa attività vulcanica e sismica,corrispondono alle zone in cui la crosta
La crosta oceanica ha una densità di 2,9g/cm³, spessore di 4/10km. continentale si raccorda a quella oceanica all’interno della stessa placca litosferica. I materiali erosi dalle
La discontinuità di Moho delimita la crosta dal mantello. Individuata dalla accelerazione delle onde P, terre emerse si accumulano in queste zone creando sedimenti indisturbati.
quindi dalla maggiore rigidità di materiali. attivi=coincidono con un margine di placca ,corrispondono alle zone dove sotto un margine si verifica la
Il mantello compone il 67% della massa della Terra. Presenta molte discontinuità. A 670 km di profondità subduzione di litosfera oceanica.Sono fasce strette formate da sedimenti raschiati via dalla placca
si divide il mantello superiore dal mantello inferiore, questa discontinuità è data dalla profondità massima litosferica.
dei terremoti e dall’aumento di viscosità di 30 volte. atolli corallini=sono strutture ad anello che si estendono per diverse migliaia di metri sotto il livello del
La discontinuità di Gutenberg marca il passaggio da mantello a nucleo. Forte rallentamento di onde P, mare. I coralli sono animali coloniali che si difendono dai predatori schernendo il loro scheletro
azzeramento di onde S (non si propagano nei liquidi). composto da carbonato di calcio. Quando i loro scheletri si fondono formano strutture come le barriere
Il nucleo è liquido nella sua parte esterna, solido nella parte interna. Composto principalmente da ferro e coralline. I coralli che costruiscono le barriere coralline dovrebbero crescere in acque con temperatura
nichel. Profondità di 5200 km. Densità doppia di quella del mantello. Temperatura media di 5500 media di 24°C , hanno bisogno di un supporto a cui fissarsi di acqua limpida. Come è possibile che si
La discontinuità di Lehmann distingue nucleo interno ed esterno. Aumento di velocità delle onde P che presentano strutture come gli atolli in acque profonde?
producono di nuovo onde S. teoria darwin=secondo lo scienziato i coralli continuavano a costruire barriere coralline durante il lento
Suddivisione meccanica sprofondamento di un’isola vulcanica. Infatti i coralli si depositano sul margine di un vulcano. Oggi con la
Si suddividono litosfera, astenosfera, mesosfera e nucleo teoria della tettonica delle placche è possibile spiegare lo sprofondamento delle isole vulcaniche=queste
La litosfera è composta da crosta e mantello superiore. Spessore da 30 a 250 km. Comportamento isole si formano in corrispondenza di un punto caldo del mantello la cui posizione risulta essere stabile.
elastico, non viscoso, fragile. Divisa in 13 placche maggiori. Quando le isole vulcaniche diventano inattive e sprofondano gradualmente ,la placca si muove con loro
LVZ (low velocity zone)= linea di discontinuità tra litosfera e astenosfera. Marcata da rallentamento portandole lontane dal punto caldo che le ha generate che rimane stabile. Gli atolli devono la loro
onde sismiche, superficie lungo la quale avviene la dinamica delle placche superficiali. esistenza al graduale sprofondamento delle isole vulcaniche coronate da barriere coralline.
Astenosfera ha un comportamento plastico viscoso, variabile a seconda della sollecitazione. Si Margini continentali attivi: soprattutto lungo i bordi del Pacifico, nelle zone dove la litosfera oceanica è
comporta come un liquido se sottoposta a sforzi per tempi lunghi, solido per tempi brevi. Profondità tra subdotta al di sotto del margine di placca continentale.
100 e 400 km. Mesosfera= mantello sottostante. Bacini oceanici profondi: si trovano tra margine continentale e dorsale oceanica. Occupano quasi
Calore interno della Terra 30% della superficie terrestre e comprendono piane abissali, vulcani sottomarini,oceaniche e fosse
Gradiente geotermico= aumento di temperatura all’aumento della profondità. Varia in base a tasso di oceaniche.
produzione di calore interno, conduttività delle rocce e dinamica del sistema. Piane abissali: regioni profonde e piatte. Grazie a profili sismici a riflessione si è scoperto che
Il calore interno della Terra è dato dal calore originario dovuto dalla formazione della Terra e dal morfologia è dovuta a spessi accumuli di sedimenti fini trasportati da correnti di torbida o depositati per
decadimento radioattivo di uranio, torio e potassio. decantazione. Si trovano in ogni oceano ma le più estese sono nell’Atlantico pk in questo oceano ci
Il decadimento è l’insieme dei processi attraverso alcuni nuclei atomici instabili trasmutano in un certo sono poche fosse oceaniche dove possono depositarsi sedimenti.
lasso di tempo. È la principale causa del gradiente geotermico. Monti sottomarini: fondo oceanico pieno di vulcani sottomarini chiamati seamounts-> possono elevarsi
per centinaia di metri. Si trovano perlopiù nel Pacifico e si dispongono spesso in catene allungate. Alcuni
I margini di placca: ogni placca litosferica si muove indipendentemente dall’altra, le deformazioni si formano in associazione con punti caldi (hawaii) altri con dorsali oceaniche. Se uno di questi vulcani
più importanti avvengono lungo i loro margini, esistono tre tipi di margine: raggiunge dimensioni abbastanza grandi prima che movimento placche lo sposti da sorgente
Margini costruttivi/divergenti: dove le placche si allontanano l’una dall’altra e si genera una risalita di magmatica, possono emergere come isole vulcaniche .
materiale del mantello che crea una nuova crosta oceanica. Fosse oceaniche: incisioni strette e allungate disposte soprattutto lungo i margini del Pacifico. Regioni
-Dorsali oceaniche:il sistema di dorsali si estende per circa 70 mila km, la cresta delle dorsali si eleva di più profonde degli oceani. Sono zone di convergenza delle placche dove litosfera oceanica è subdotta e
2-3km sopra agli adiacenti bacini; i solchi(faglie) che si trovano lungo l’asse di alcune dorsali si chiama sprofonda nel mantello.
rift valley. L’inarcamento verso l’alto delle dorsali è dovuto dal fatto che la nuova crosta oceanica è più Rift: profonde incisioni delimitate da faglie che si trovano lungo asse di alcuni segmenti della dorsale.
calda,quindi meno densa delle rocce attorno e occupa più volume;la continua creazione di crosta Topografia accidentata.
oceanica determina l’allontanamento delle rocce dai lati delle dorsali e quindi una maggiore profondità La maggior parte dei fondi oceanici è ricoperta da sedimenti. lo spessore è variabile. Sedimento più
dell’oceano. comune è fango argilloso e sedimenti possono essere classificati in base alla loro genesi in: clastici ,
-Rift continentali: i margini divergenti possono essere anche dentro i continenti, la frammentazione di organogeni e chimici.
esso inizia con la formazione di una depressione allungata chiamata rift continentale; l’assottigliamento Sedimenti clastici-> particelle minerali derivate da degradazione meteorica di rocce continentali e dal
della crosta determina una maggiore attività vulcanica in superficie. loro trasporto nell’oceano. Reazione tra ferro nelle particelle o nell'acqua e ossigeno disciolto crea
Margini distruttivi/convergenti: dove le placche si muovono una verso l’altra, ciò causa subduzione rivestimento di ossido di ferro (ruggine) che determina colore rosso o marrone dei sedimenti marini.
che porta alla collisione di due placche con formazione di catena montuosa. Sedimenti organogeni-> formati da gusci e scheletri di animali marini e alghe. Sedimento + comune è
Nei margini convergenti avviene la subduzione che fa creare la fossa oceanica in cui la litosfera (con fango calcareo. A profondità superiori a 4500 m le parti calcaree si dissolvono quindi calcari organogeni
densità maggiore)sprofonda nell’astenosfera. La subduzione interessa porzioni di litosfera con crosta non ci sono in profondità. Fanghi silicei fatti da gusci di alghe unicellulari.
oceanica. Sedimenti chimici-> fatti da minerali che si cristallizzano dall'acqua marina attraverso reazioni. si
–convergenza placca oceanica e continentale: subduzione a carico della litosfera oceanica,avviene una formano dove i tassi di evaporazione sono alti.
fusione parziale del mantello che causa una risalita di magmi basaltici. –convergenza tra placche
oceaniche: avviene la subduzione della litosfera oceanica con fusione parziale del mantello e intensa
attività vulcanica, con la risalita di magmi. –convergenza placche continentali: avviene la subduzione
della litosfera oceanica, generazione di una catena montuosa costruita .
Margini trasformi/conservativi:costituite da faglie trasformi nelle quali le placche scorrono parallele tra
loro. Fatti da faglie trasformi che collegano due parti di dorsale oceanica e appartengono a linee di
rottura di crosta oceanica chiamate zone di frattura; la zona attiva delle faglie trasformi è solo tra le due
parti di dorsali in cui si crea la nuova crosta oceanica. Queste faglie trasportano la crosta oceanica
creatasi lungo le creste delle dorsali oceaniche,verso il luogo in cui viene distrutta=fosse oceaniche.

Inversione del campo magnetico e espansione dei fondi oceanici: una roccia che si è
solidificata in un periodo di inversione della polarità ha una magnetizzazione con polarità opposta
rispetto a quella delle rocce che cristallizzano attualmente. Quando le rocce hanno magnetizzazione
corrispondente all’attuale campo magnetico. Hanno polarità normale, con magnetizzazione opposta
hanno polarità inversa. Prove dell’inversione magnetica sono state ottenute analizzando la
magnetizzazione delle lave e dei sedimenti di diverse età in vari punti del globo. Scala cronologica delle
inversioni di polarità= le divisioni principali sono le epoche, di durata 1 milione e intercalate da eventi più
brevi in cui la polarità è invertita. Studi sul magnetismo. Delle rocce oceaniche= a largo della costa
pacifica america sett.; viene scoperto l'esistenza di fasce ad alta intensità magnetica simmetriche
rispetto alla dorsale centrale.
Punti caldi: dovuti a pennacchi del mantello(colonna di materiale caldo); sono zone con diametro di
poche centinaia di km, caratterizzate da attività vulcanica, elevato flusso di calore e sollevamento
crostale. Essi dimostrano che le placche litosferiche sono in movimento e ci danno indicazioni sulla
direzione del loro spostamento.
Distribuzione dei vulcani: si raggruppano in 3 gruppi; la cintura di fuoco(stratovulcani che emettono
eruzioni esplosive); 2 gruppo(emettono lave basaltiche molto fluide); 3 gruppo(vulcani distribuiti
irregolarmente nei continenti). Nei margini di placca convergenti ci sono vulcani presenti negli archi
magmatici insulari e continentali; i margini Divergenti sono responsabili del vulcanismo basaltico e il
vulcanismo all’interno delle placche è collegato ai punti caldi.
Forze che determinano il movimento delle placche: sono collegate alla subduzione e
sono la trazione al margine convergente o slab pull (porzioni di crosta tirano la parte di placca
retrostante), la spinta al margine divergente o ridge push(la gravità determina lo scorrimento di porzioni
di litosfera lungo i fianchi del rilievo); risucchio al margine convergente o slab suction(trazione che una
porzione di litosfera in subduzione esercita sul mantello adiacente).
I modelli della convenzione del mantello: è il movimento orizzontale delle placche litosferiche che
causa i flussi convettivi nel mantello determinandone la risalita, e non viceversa.
Modelli convenzione nel mantello: il primo è “torta a strati” dove ci sono due livelli distinti in cui
avviene la convezione: uno più sottile sopra i 660 km di profondità e uno più spesso posto inferiormente.
Nel secondo la convezione interessa tutto il mantello: la litosfera oceanica fredda scende nella parte più
profonda del mantello, mentre pennacchi caldi del mantello trasportano il calore verso la superficie.
Tipi di sforzi
Sforzo differenziale o orientato-> sforzo non omogeneo lungo le varie direzioni La formazione delle montagne: L’orogenesi comprende tutti quei processi che determinano la
Sforzo di compressione-> sforzo differenziale che accorcia corpo roccioso (es. quello che agisce nel formazione di una catena montuosa. La crosta terrestre subisce enormi forze che la deformano
caso di collisione tra 2 placche) continuamente e la numerosa presenza di pieghe, sovrascorrimenti, metamorfismo e attività ignea ne
Sforzo tensionale o di trazione-> allunga o tira lateralmente un corpo roccioso (es. in corrispondenza sono la prova più concreta. Le catene montuose più recenti sono la Cordigliera americana, la catena
dei margini divergenti) alpino-himalayana e le aree montuose del Pacifico occidentale (tutte risalenti a non prima di 100 milioni
Sforzo di taglio-> 2 parti di un blocco roccioso vengono spinte lateralmente l'una rispetto all’altra (es. di anni fa) mentre quelle più antiche sono quelle degli Appalachi e degli Urali.
forze che agiscono su faglie). Quando lo sforzo è applicato gradualmente, la deformazione delle rocce è La formazione montuosa inizia con la subduzione della litosfera oceanica, la quale innesca la fusione
all'inizio di tipo elastico e quando lo sforzo cessa il corpo assume forma e dimensione iniziali. Quando il parziale delle rocce del mantello: il magma risale entro le rocce della crosta che costituiscono il margine
limite di elasticità o resistenza di roccia è superato, la roccia può presentare comportamento duttile della placca sovrastante. La collisione tra placche genera forze tettoniche: questi processi insieme
ovvero scorrere e deformarsi plasticamente oppure comportamento fragile, quindi si rompe senza subire determinano l’ispessimento e il raccorciamento della crosta continentale e il sollevamento fino a grandi
deformazioni plastiche. altezze di rocce che si sono formate sui fondi oceanici.
Comportamento di una roccia dipende da condizioni fisiche in cui si trova. In prossimità della Quando la litosfera oceanica viene subdotta al di sotto di una placca oceanica si forma un arco
superficie, dove temperatura e pressione di carico sono basse, le rocce tendono a comportarsi come magmatico insulare, altrimenti se subduce al di sotto di una placca continentale si forma un arco
solidi fragili. In profondità, dove temperatura e pressione di carico sono elevate, rocce possono magmatico continentale.
presentare comportamento duttile. Nel caso in cui rocce abbiano subito deformazione duttile, essa si è L'orogenesi legata alla collisione tra placche continentali: quando un frammento di litosfera
verificata di solito a grande profondità, e può manifestarsi in pieghe contorte. oceanica viene subdotto al di sotto di un margine continentale si forma una catena montuosa di tipo
andino. Se la placca in subduzione contiene anche un blocco di litosfera continentale, a causa della sua
densità relativamente bassa, questo non viene subdotto ma entra in collisione con il continente che
sovrascorre. Il risultato è un raccorciamento e un ispessimento della crosta che determinano la
formazione di una catena montuosa.
Le principali strutture prodotte dalle forze tettoniche sono pieghe, faglie e Oltre che in seguito alla collisione tra continenti, le catene montuose possono svilupparsi anche come
diaclasi. risultato della collisione di un blocco continentale con un arco magmatico insulare, o con piccoli
Pieghe-sono il risultato dell’azione di sforzi di compressione, che determinano la contrazione e frammenti di crosta: si parla in questo caso di accrescimento crostale.
l’ispessimento della crosta. Queste strutture si possono vedere nelle rocce sedimentarie (per il loro La collisione tra continenti determina fenomeni di orogenesi, cioè genera catene montuose
comportamento duttile), rocce ignee e metamorfiche. caratterizzate da raccorciamento e ispessimento della crosta. Negli orògeni, lo spessore della crosta è
2 tipi di pieghe principali: anticlinale-formata dal l'inarcamento degli strati di roccia (quindi strati più pari a 50/70 km. Nella zona di sutura tra i continenti, le rocce coinvolte nei piegamenti possono
antichi si trovano nel nucleo della piega); sinclinale- è concava, gli strati sono incurvati verso il basso e contenere sequenze particolari chiamate ofioliti, rocce della litosfera oceanica che non sono state
gli strati più giovani si trovano nel nucleo della piega. Piega dritta-quando il piano assiale è inclinato; coinvolte nella subduzione.
piega inclinata-il piano assiale è inclinato rispetto alla verticale; piega rovesciata-entrambi i fianchi sono Oltre a causare il sollevamento, l'ispessimento della crosta porta a profondità ancora maggiori gli strati
inclinati nella stessa direzione; piega coricata-il piano assiale è orizzontale (comune nelle regioni più interni, sottoponendoli a pressioni e temperature elevate, che ne causano il metamorfismo e la
montuose come le alpi). fusione parziale. È in un ambiente simile che viene generato il nucleo metamorfico. e igneo di una
Il piano assiale interseca ognuno degli strati della piega lungo una linea immaginaria chiamata asse. grande catena montuosa. Tra le rocce metamorfiche sono frequenti gli scisti blu, tipici di condizioni di
Faglie-fratture della crosta terrestre lungo le quali si verificano spostamenti relativi apprezzabili dei due temperatura relativamente bassa e pressioni medio-alte. Va osservato che nelle catene dovute alla
blocchi. collisione tra continenti mancano i grandi edifici vulcanici tipici delle catene di tipo andino.
Rigetto-entità dello spostamento. Faglie trascorrenti-il movimento avviene in senso orizzontale; Durante la storia della Terra si sono succedute varie orogenesi. A una delle più recenti, chiamata
Diaclasi-fratture lungo le quali non si ha alcun movimento. Faglie a rigetto verticale-faglie in cui il orogenesi alpino- himalayana, viene ricondotta la formazione dell'Himalaya: la stessa orogenesi è stata
movimento avviene in senso verticale lungo il piano di faglia. Tetto-blocco roccioso che si trova sopra il responsabile - in epoche diverse - del sollevamento delle Alpi, degli Appennini, dei Pirenei, dei Carpazi,
piano di faglia; dell'Atlante e della Cordigliera Betica. Altre catene montuose testimoniano orogenesi ancora più antiche:
Letto- blocco roccioso che si trova al di sotto del piano di faglia; ricordiamo l'orogenesi caledoniana, risalente a 550-400 milioni di anni fa, che ha portato alla formazione
Faglia normale o diretta-faglia a rigetto verticale(il tetto si sposta verso il basso rispetto al letto di rilievi in Inghilterra. e in Norvegia, e di parte degli Appalachi, e l'orogenesi ercinica, verificatasi tra 350
consentendo l’allungamento della crosta);Le faglie normali sono prevalenti in corrispondenza di centri di e 230 milioni di anni fa, cui si devono la formazione, tra gli altri, degli Urali, di alcune catene australiane,
espansione, dove si ha la divergenza tra due placche litosferiche. Si parla in questo caso di tettonica dei Vosgi e della Foresta Nera.
distensiva. L'Himalaya=La fase orogenetica che ha dato origine all'Himalaya è cominciata circa 45 milioni di anni
Faglia inversa- faglia a righetto verticale in cui il tetto si muove verso l’alto relativamente al letto. fa, con l'inizio della collisione tra l'India e l'Asia. Prima della frammentazione della Pangea, l'India faceva
Inclinazione piano di faglia è superiore a 45 °. Se l’inclinazione del piano di faglia è inferiore a 45 °, si parte, insieme all'Australia, di una terra emersa posta nell'emisfero meridionale. Dopo essersi separata
parla di sovrascorrimento. Dato che il tetto si sposta verso l’alto rispetto al letto, in corrispondenza di dall'Australia l'India si è spostata rapidamente, in termini geologici, di qualche migliaio di chilometri verso
queste faglie si verifica un raccorciamento della crosta. Si parla in questo caso di tettonica compressiva. nord.
Falde di ricoprimento- quando i sovrascorrimenti sono così estesi da interessare intere regioni. Le Alpi La zona di subduzione che ha consentito la migrazione verso nord dell'India era posta vicino al margine
e gli Appennini sono strutture formate dalla sovrapposizione di numerose falde trascorse una sull’altra meridionale dell'Asia. Le forze tettoniche di straordinaria intensità provocate dalla collisione hanno agito
su grandi distanze. sui materiali più deformabili presenti lungo i bordi di queste terre emerse, causando la formazione di
Faglie trascorrenti- le faglie in cui lo spostamento principale avviene in orizzontale e parallelamente grandi pieghe, sovrascorrimenti e faglie. Il raccorciamento e l'ispessimento della crosta hanno
alla direzione del piano di faglia. Un tipo particolare di faglie trascorrenti sono le faglie trasformi che determinato il sollevamento di grandi masse di materiale, portando alla nascita montagne himalayane.
interrompono la continuità delle dorsali oceaniche. L'accrescimento crostale: Il processo di collisione e di accrezione di frammenti di crosta a un margine
continentale ha dato origine a molte delle regioni montuose che orlano l'Oceano Pacifico.I geologi si
riferiscono a questi blocchi di crosta con il termine terranes. Un terranes è un frammento di crosta che
presenta una storia geologica distinta rispetto a quelli adiacenti, e può avere varie forme e dimensioni.
Prima di essere aggregati a un blocco continentale, alcuni di questi frammenti erano micro continenti;
molti altri erano archi magmatici insulari, altri ancora erano frammenti sommersi di crosta, come i
plateaux oceanici, creati dalla fuoriuscita di enormi volumi di lave basaltiche in corrispondenza di un
punto caldo.

Isostasia: Lo spessore della crosta non è omogeneo, al di sotto delle montagne il suo spessore è
molto maggiore che in altre aree. La crosta terrestre, meno densa, galleggia in equilibrio gravitazionale
sopra le rocce più dense e deformabili del mantello.
Crosta più spessa nelle montagne: George Airy afferma che sulla Terra le rocce della crosta più
leggere galleggiano sulla parte di mantello denso e facilmente deformabile. Egli constatò che la crosta
deve essere più spessa sotto le montagne e più sottile nelle adiacenti aree pianeggianti. Le zone
montuose sono sostenute da materiale crostale più leggero che si estende in profondità nel mantello più
denso sotto forma di "radici". Airy spiega dunque perché lo scostamento del filo a piombo della verticale
risulta maggiore mano a mano che ci si avvicina alla catena montuosa: il filo infatti viene attratto dalla
maggiore forza gravitazionale della catena montuosa. Lo spessore della crosta continentale sotto catene
montuose arriva anche a 70 km, mentre il suo valore medio è di solito pari a 35 km.

La storia geologica del territorio italiano: La storia geologica italiana inizia più di 500 mln di
anni fa. Nel paleozoico superiore, 300-250 mln di anni fa, il continente Gondwna si scontrò con il
Laurasia (si forma pangea) attivando l’orogenesi Ercinica, la presenza di rocce metamorfiche sono i
testimoni di questo evento. Nel giurassico,200 mln di anni fa, Pangea iniziò a frantumarsi e ne risenti
anche il territorio italiano. All’inizio dell’era Cenozoica, 60-30 mln di anni fa, la collisione tra la placca
africana ed europea innescò l’orogenesi alpina. 10 mln di anni fa si aprì il bacino del mar Tirreno che
entrò in collisione con il margine occidentale di Andria attivando l'orogenesi Appenninica. alcune fasi
dell’orogenesi vennero accompagnate da attività vulcanica, come in sardegna, toscana e campania.
Negli ultimi 2.5 mln di anni il territorio ha preso le morfologie che costituiscono il territorio italiano.

L’isola del Giglio: formata da un plutone granitico che ha raggiunto la superficie e innalzato il
terreno di sedimenti. L’erosione ha eliminato gran parte dei sedimenti, oggi ne rimane solo una piccola
parte, il resto del plutone granitico è quindi esposto in superfici

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