Sei sulla pagina 1di 139

Geografia

La geografia è la scienza che ha per oggetto lo studio, la descrizione e la rappresentazione della


Terra e dei fenomeni fisici, biologici, umani che la interessano.
La geografia si definisce regionale quando studia un territorio limitato, generale quando si occupa
di fenomeni di scala mondiale; si suddivide in diverse branche:
• la geografia fisica, che studia la distribuzione e gli effetti dei fenomeni fisici che
modificano le forme e gli aspetti della superficie terrestre e comprende idrografia (studio
delle acque), climatologia (studio del clima e dei fenomeni atmosferici), geomorfologia
(studio della forma della Terra) e oceanografia (studio dei mari);
• la geografia umana, che studia i rapporti tra l’uomo e la Terra, cioè l’influenza reciproca
dei gruppi umani e dell’ambiente, e comprende geografia della popolazione (distribuzione
dell’uomo sulla Terra), geografia politica (origine e sviluppo delle unità politico-
territoriali), sociale (rapporto tra le strutture sociali e le condizioni ambientali), culturale
(aspetti geografici dei fatti culturali) ed economica (distribuzione dei fenomeni economici e
loro rapporto con l’ambiente), geografia delle religioni (effetti geografici della
distribuzione delle religioni) e geografia del turismo (spostamenti temporanei della
popolazione);
• la geografia matematica, che comprende cartografia (realizzazione delle mappe),
geografia astronomica (rapporto tra la Terra e gli altri corpi del sistema solare) e
topografia (studio degli strumenti e dei metodi per la rappresentazione grafica della
superficie terrestre;
• la geografia biologica, che si occupa della distribuzione della vita vegetale e animale sulla
Terra.
La geografia usa termini propri che vengono anche usualmente impiegati nel linguaggio quotidiano,
spesso però con significati imprecisi o non del tutto chiari. Rimandando al Dizionario geografico
per una breve carrellata, di seguito trattiamo alcuni concetti fondamentali per la geografia generale.

I continenti
Un continente è un’estesa superficie di terre emerse non interrotta dal mare. Si suppone che
originariamente i continenti costituissero un corpo solo (Pangea) e che a seguito della deriva per
espansione tettonica, si siano staccati a formare quelli attuali, ossia Africa, America, Antartide, Asia,
Europa, Oceania.

Africa
L’Africa è una delle terre più vecchie del nostro pianeta, fa parte, insieme a Europa e Asia, del
continente antico. È divisa dall’equatore quasi a metà della sua lunghezza e i due terzi del suo
territorio sono compresi tra i due tropici. È bagnata dal Mediterraneo a nord, dall’Oceano Indiano e
dal Mar Rosso a est, dall’Oceano Atlantico a ovest; è separata dall’Eurasia tramite il canale di Suez
che fu aperto nel 1869. Si sviluppa su una superficie superiore a 30 milioni di km², pari a un quinto
delle terre emerse. Solo alla fine del XV sec. il portoghese Bartolomeo Diaz raggiunse il capo di
Buona Speranza e Vasco da Gama portò a compimento la circumnavigazione dell’Africa. L’interno
del continente fu perlustrato solo alla fine del XVIII sec., grazie alle spedizioni lungo il Niger dello
scozzese Park. I più famosi esploratori del continente africano furono Livingstone e Stanley che
esplorarono gran parte dell’Africa meridionale.
Morfologia e rilievo – La sua forma è compatta e allargata verso ovest, nella parte settentrionale, e
triangolare con apice rivolto a sud, nella parte meridionale. Su uno zoccolo di origine archeozoica si
sono depositati strati di rocce sedimentarie. Molto comuni sono perciò i bassi e gli altipiani (il più
particolare è l’Acrocoro etiopico). Presenti anche numerose fosse tettoniche, originarie dall’unica
Grande Rift Valley africana. Le principali sono le due grandi fosse tettoniche di sprofondamento:
quella centroafricana, che si sviluppa dalla baia di Sofala alla vallata del medio Nilo, e quella est-
africana che inizia a ovest del Kilimangiaro per protrarsi a nord nelle zone del Mar Rosso e del
Mar Morto. Sui tavolati si elevano, solitari, gli antichi massicci vulcanici sahariani dell’Ahaggar e
del Tibesti, e più a sud-est, quelli di formazione più nuova del Kilimangiaro e del Kenya. Vere
catene montuose si incontrano solo a nord, nella regione dell’Atlante e all’estremo sud, con le
catene sudafricane della regione del Capo. Il litorale è poco articolato, è piatto e basso a nord, alto
e scosceso a sud. Tra le isole che rientrano nel continente, il Madagascar, le Comore, le Seychelles
(anche Seicelle) e Socotra nell’Oceano Indiano; Madeira, le Canarie, Ascensione, Sant’Elena,
isole del Capo Verde, di Bioko, di São Tomé nell’Oceano Atlantico.
Africa fisica
Idrografia – Contrariamente a quanto si pensa, l’Africa è interessata dai bacini dei suoi fiumi per
circa la metà del suo territorio. Per la sua struttura, nel continente sono presenti ampi bacini
idrografici di cui sono collettori molti fiumi, tra cui il Nilo (che con il Kagera ha una lunghezza di
oltre 6.500 km), che riceve le acque che giungono dall’Africa orientale e sfocia nel Mediterraneo, il
Congo, o Zaire, nel quale confluiscono le acque equatoriali e che si getta nell’Oceano Atlantico, lo
Zambesi e il Limpopo che ricevono le acque dell’Africa centromeridionale e sfociano nell’Oceano
Indiano, il Niger  e l’Orange che accolgono l’uno le acque delle zone centroccidentali, l’altro
quelle delle zone meridionali e si riversano nell’Oceano Atlantico. Tipici delle zone aride sono gli
uidian, quasi sempre asciutti. Molto estesi sono i bacini che non hanno un deflusso al mare (bacini
dei laghi Ciad e Ngami) e le zone prive di corsi d’acqua (Sahara e Kalahari). I laghi in genere
sono localizzati in alcune zone delle fosse tettoniche (Niassa, Tanganica, Kivu, Edoardo, Alberto,
Turkana); solo il Vittoria, tra i più grandi del mondo, è un lago d’altopiano.
Clima – Il clima varia molto nelle diverse regioni. Si può distinguere una zona equatoriale, con un
clima caldo-umido, minime escursioni termiche stagionali. A nord e a sud di questa fascia vi sono
due zone tropicali, con temperature elevate, maggiore escursione termica annuale e una minore
piovosità rispetto alla zona equatoriale. Le zone del Sahara, del Kalahari e della Namibia presentano
un clima desertico con temperature che in estate raggiungono i 50 °C, consistenti escursioni annuali
e diurne, precipitazioni quasi inesistenti. Le estreme regioni settentrionali e australi hanno un clima
temperato con inverni miti, piogge invernali a nord, estive nella zona del Capo.
Flora e fauna – Nella zona settentrionale si ha la tipica vegetazione mediterranea; nelle zone più
calde, ma più alte, e perciò mitigate, si coltivano caffè e tabacco. Le zone desertiche presentano solo
vegetazione idonea a vivere in ambienti aridi, con l’eccezione di poche oasi, dove invece crescono
palme da dattero, cereali e ortaggi. Nel deserto sono caratteristici i cammelli e i dromedari. Nelle
aree subtropicali, vi sono steppe erbose e savane, con alberi come il baobab e il sicomoro. In esse
vivono gazzelle, antilopi, struzzi, elefanti, giraffe, gnu, zebre e molti altri erbivori che sono
spesso preda di leoni e leopardi. Nella zona equatoriale vi sono ricche foreste pluviali, dove
abbondano legni pregiati come il teak, il palissandro, l’ebano e il mogano. Nelle foreste vivono
scimmie (gorilla e scimpanzé inclusi), rettili vari, uccelli e insetti. Le coltivazioni tipiche delle
zone equatoriali e tropicali sono la canna da zucchero, il caucciù e il banano. La fauna delle zone
temperate consta di sciacalli, iene, coccodrilli, avvoltoi ecc.
Popolazione – L’Africa ha una popolazione che supera ormai il miliardo di unità, anche se la
densità non raggiunge i 40 ab./km2; la distribuzione è alquanto eterogenea: le zone desertiche e
quelle equatoriali sono praticamente disabitate, mentre zone come quella della valle del Nilo hanno
una densità assai elevata. La popolazione bianca, cioè i più antichi popoli del basso Nilo, i berberi
e gli arabi, è prevalente a nord; al sud del deserto prevalgono i neri (sudanesi, nilotici del medio e
alto Nilo, bantù); nelle zone di contatto vi sono popolazioni che derivano dall’antica mescolanza
tra bianchi e neri (i fellata nel Sudan, gli etiopici ecc.). Nelle aspre regioni della steppa dell’Africa
australe si ritrovano ottentotti e boscimani; minoranze europee sono nell’Africa mediterranea
(francesi, italiani) e nell’estremo sud (inglesi, boeri). Nel Madagascar orientale la popolazione è il
risultato dell’unione tra genti nere e malesi; nelle zone equatoriali sono presenti, anche se in numero
limitato, i negrilli, o pigmei.
Africa politica
Economia – Nelle zone in cui gli europei si sono stabiliti perché hanno trovato condizioni migliori
di clima e ambiente (Sudafrica, Zimbabwe, Kenya), l’agricoltura viene praticata in modo più
funzionale e vario, così come succede anche in Algeria e Tunisia, dove sono molto diffusi vite,
olivo, agrumi ecc. Le zone più colpite dal problema della fame sono quelle dell’Africa centrale e
occidentale; la fascia del Sahel è quella che risente maggiormente della siccità. L’allevamento,
soprattutto nelle zone della savana e della steppa predesertica, è basato sulla transumanza
stagionale, propria della pastorizia nomade; nei periodi di siccità questo trasferimento provoca
spesso la morte di migliaia di capi. Immense sono le risorse minerarie che servono però a rifornire i
Paesi industrializzati: bauxite (Guinea), ferro (Liberia, Mauritania, Repubblica sudafricana), rame
(Zambia, Repubblica Democratica del Congo). Il primato nel settore minerario è detenuto dalla
Repubblica sudafricana che è il maggior produttore mondiale di cromo (di cui è ricco anche lo
Zimbabwe) e di oro. Insieme alla Repubblica Democratica del Congo (ex Zaire), è tra i maggiori
produttori mondiali anche di diamanti; inoltre, è al secondo posto nel mondo per la produzione di
manganese (che si trova in grande quantità anche in Gabon), e di uranio (insieme a Niger e
Namibia, fornisce oltre un terzo della produzione mondiale). Marocco e Tunisia sono grandi
produttori di fosfati; Nigeria e Libia sono tra i produttori mondiali di petrolio, seguiti da Egitto e
Algeria. Accanto alle mediocri industrie di trasformazione dei prodotti agricoli e di raffinazione dei
minerali, hanno visto la luce le prime installazioni meccaniche, metallurgiche, chimiche e
petrolchimiche, gli oleodotti per il trasporto del petrolio dai pozzi dell’interno ai porti, i gasdotti e
numerose raffinerie costiere. Le industrie non sono ripartite in modo uniforme sul territorio: a parte
il Sudafrica, i quattro quinti sono concentrati in 10 Paesi.

America
America del Nord politicaL’America è un continente particolare perché tradizionalmente viene
suddiviso in tre parti, originate dal suo sviluppo verticale. Le due masse continentali (America
settentrionale e America meridionale) sono in comunicazione tra loro attraverso una regione
istmica piuttosto lunga che, con i festoni meridionali delle Antille, rappresenta l’America centrale.
A est è bagnata dall’Oceano Atlantico, a ovest dal Pacifico, a nord dal Mar Glaciale Artico e da
propaggini dell’Oceano Atlantico, la più grande delle quali è la baia di Hudson. Nella zona centrale
l’Oceano Atlantico è strutturato in modo da formare quello che è chiamato il Mediterraneo
americano (golfo del Messico e Mare Caraibico, o delle Antille). L’area complessiva dell’America è
di oltre 42 milioni di km2 (Nord e Centro America circa 24 milioni, il rimanente al Sudamerica); la
sua popolazione è di oltre un miliardo di abitanti, ma con una densità che supera di poco i 20
ab./km2.
La scoperta del Nuovo Mondo risale al 12 ottobre 1492; fu Cristoforo Colombo che, ai servigi del
re di Spagna per trovare nuove rotte d’accesso alle Indie orientali, sbarcò per primo nelle Bahamas,
poi a Cuba e quindi ad Haiti (che battezzò Española). Pochi anni dopo, Giovanni Caboto navigò
lungo le coste dell’isola di Terranova e della Nuova Scozia; Colombo si spinse poi fino alla foce
dell’Orinoco. Le coste sudamericane, da capo San Rocco al golfo di Maracaibo, furono perlustrate
da Alonso de Ojeda e Amerigo Vespucci (dal cui nome deriva quello del continente).
Quando l’America venne scoperta, la popolazione indigena era poca e insediata soprattutto nel
Messico, nella regione istmica e sulle alte terre andine. Le popolazioni amerindie del Nordamerica
si sono praticamente estinte in seguito alla colonizzazione del Paese; gli individui sopravvissuti si
sono mescolati con la restante popolazione o sono stati confinati in riserve. Nel sud e nella zona
istmica, invece, gli autoctoni sono presenti in numero consistente, in Bolivia costituiscono
addirittura la maggioranza della popolazione. Gli europei si insediarono gradualmente fino alla
metà del XIX sec., poi il flusso migratorio assunse caratteri più consistenti che si protrassero per
circa un secolo: agli americani di origine anglosassone e iberica, andarono ad aggiungersi italiani,
francesi, tedeschi e slavi. Grandi masse di persone di colore erano state trasferite dall’Africa, come
schiavi, sin dal XVIII sec.

America del Nord


 America settentrionale – L’America settentrionale si identifica praticamente con la successione
dei tre Stati che la compongono da nord a sud: Canada (con l’Alaska statunitense), Stati Uniti e
Messico. A nord-est del Canada si trova la grande isola di Groenlandia (appartenente al Regno di
Danimarca, quasi 2 milioni di km2 con meno di 60.000 abitanti). La calotta glaciale ricopre tutto
l’interno del Paese e arriva a uno spessore massimo di 3.000 metri. Da notare che l’estremo nord
della Groenlandia non è coperto da ghiacci, mancando, a causa dell’aria troppo secca, le
precipitazioni nevose, essenziali per creare e mantenere un manto di ghiaccio.
America del Nord politica
Convenzionalmente, la divisione con l’America centrale è fissata nell’istmo di Tehuantepec al
confine meridionale del Messico che praticamente lascia solo lo Yucatan messicano nell’America
centrale.
America centrale – L’America centrale funge da raccordo fra l’America settentrionale e quella
meridionale. Essa è attraversata senza sosta da rilievi montuosi, spesso di origine vulcanica.
L’America centrale insulare (le Antille, con Cuba e Haiti come isole principali) è formata da isole
che in parte si trovano sulla piattaforma continentale nordamericana (Bahamas), in parte su quella
sudamericana (Curaçao, Trinidad, Tobago); per lo più compongono un festone di isole montuose
che sono ciò che rimane di una terra che una volta era tutta emersa.
Dal punto di vista idrografico, degno di nota è solo il lago Nicaragua.
America Centrale
America meridionale – A differenza delle precedenti Americhe, quella meridionale ha tratti tipici
del continente, appartenendo a più Paesi (a differenza di quella settentrionale che si identifica con i
tre Paesi componenti) che si estendono per una superficie sufficiente a produrre diversificazioni (a
differenza di quella centrale, la cui superficie è talmente ridotta da non differire significativamente
dalla parte inferiore dell’America settentrionale).
L’America meridionale ha una struttura morfologica abbastanza semplice, di forma triangolare con
base diretta a nord, verso il Mare Caraibico e l’Oceano Atlantico, e il vertice a sud, verso le terre
antartiche. Le coste sono meno articolate, senza grandi penisole e senza insenature interessanti,
tranne quella del Río de la Plata. Le isole maggiori, poche, sono la Terra del Fuoco a sud, le isole
dell’arcipelago cileno e le Galapagos lungo la costa pacifica meridionale, Trinidad a nord.
A livello morfologico, nell’America meridionale si individuano pochi elementi fondamentali: la
Cordigliera delle Ande, le pianure centrali e gli altipiani orientali.
Le Ande in Bolivia sono rappresentate dalle due catene della Cordigliera orientale e della
Cordigliera occidentale che racchiudono un vasto altopiano (altitudine 3.700 metri) ricco di laghi
(Titicaca e Poopó i più grandi), spesso salati per il mancato deflusso al mare. In Perù le Ande si
articolano nella successione, in senso longitudinale, da est a ovest, di tre catene: la Cordigliera
orientale, la Cordigliera centrale e la Cordigliera occidentale. Infine, in Cile, le Ande occupano
una lunghissima fascia (4.300 km) larga mediamente soltanto 150 km; il territorio è
prevalentemente montuoso e comprende alcune delle massime cime dell’America Latina
(Aconcagua, Ojos del Salado, Cerro Tupungato), alte oltre 6.000 m.
Le alteterre orientali sono costituite dagli altipiani della Guyana e del Brasile, divisi dal bacino
del Rio delle Amazzoni. Le basseterre centrali si snodano nei tre grandi bacini dell’Orinoco,
situato tra le Ande settentrionali e il massiccio della Guyana, del Rio delle Amazzoni, compreso tra
Ande centrosettentrionali e altipiani del Brasile e della Guyana, e del Paraná-Uruguay, connesso a
sud con la Pampa e con le terre della Patagonia.
Nell’America meridionale il clima è determinato dalla posizione della regione che per due terzi è
inclusa nella fascia tropicale e per un terzo nella zona temperata australe. La fascia torrida è
caratterizzata da un clima caldo-umido, con abbondanti piogge lungo le coste caraibiche e
nell’Amazzonia; meno frequenti le piogge nel bacino dell’Orinoco e nelle regioni interne
dell’altopiano brasiliano. Nella zona delle Ande è l’altezza a definire le zone climatiche e anche a
livello dell’equatore consente l’insediamento umano. Al sud la temperatura diminuisce fino ad
assumere caratteri subpolari nella Terra del Fuoco.
Nell’America meridionale la presenza della Cordigliera delle Ande vicino alla costa del Pacifico
definisce alcune differenze nelle caratteristiche dei fiumi che si dirigono ai due versanti. Quelli che
scendono al Pacifico sono corti e di minima importanza; quelli che scorrono verso l’Atlantico,
invece, sono molto lunghi e di grande portata. Il fiume maggiore è il Rio delle Amazzoni che
attraversa la grande pianura alluvionale del Brasile con un corso lento per la debole pendenza e
sfocia nell’Oceano Atlantico con un grande estuario. Nasce invece dall’altopiano del Brasile il San
Francisco, navigabile per un lungo tratto, che si getta sulla costa orientale dell’Atlantico e che
rappresenta un’importante via di comunicazione; è il fiume più lungo che scorre interamente in
territorio brasiliano. Al nord fluiscono il Magdalena e l’Orinoco. L’Orinoco nasce presso il confine
meridionale del Venezuela e attraversa interamente il territorio di questo Paese disegnando un vasto
arco; riceve l’apporto di numerosi affluenti e sfocia nell’Atlantico. Il fiume Magdalena è il più
lungo fiume interamente andino dell’intero continente. Nel sud del continente scorrono l’Uruguay
e il Paraná. L’Uruguay traccia il confine fra Uruguay e Argentina; uno sbarramento a metà circa
del suo percorso ha dato origine a un notevole lago artificiale. Il Paraná insieme al suo affluente
Paraguay costituisce un’importante via di comunicazione verso l’interno dell’Argentina. Il grande
estuario del Río de la Plata è formato oltre che dal Paraná dai fiumi Pilcomayo e Uruguay. Ricchi
d’acqua (ma non adatti alla navigazione e all’irrigazione poiché scorrono in gole molto profonde e
strette) sono i fiumi patagonici. Pochissimi sono i bacini lacustri, i principali dei quali, il Titicaca e
il Poopó, sono situati nelle zone intermontane delle Ande.
America del Sud
La flora si presenta molto varia: la zona tropicale, equivalente al bassopiano amazzonico e a parte
della Guyana, è caratterizzata dalle selvas, che si estendono a ovest lungo la costa atlantica, tra le
foci dell’Orinoco e la zona del Rio delle Amazzoni, e lungo i lati orientali delle Ande, dalla
Colombia al Brasile. L’altopiano brasiliano presenta piogge meno abbondanti, mentre il bacino
dell’Orinoco è occupato dalla savana (llanos); le pampas (savane ad alte graminacee) sono invece
presenti in Argentina, Uruguay meridionale e parte del Chaco, e l’arida steppa della Patagonia
ospita le araucarie. Una zona più meridionale, in corrispondenza dello stretto di Magellano, presenta
foreste di faggi americani, mentre la zona meridionale estrema, collegata alla Terra del Fuoco,
ospita solo regioni desertiche a muschi, licheni e piante erbacee igrofile.
Nell’America centrale e meridionale vivono molte interessanti specie animali: scimmie Platirrine,
vampiri, Sdentati (armadillo, formichiere), Carnivori (puma, giaguaro), chinchilla e tapiri.
Sulle Ande sono comuni i Camelidi (lama, alpaca, vigogna). Tra i Rettili sono comuni talune
lucertole velenose; tra gli Uccelli i tucani, i colibrì e gli uccelli mosca. Di caimani e piranha sono
ricche le acque.
Nell’America meridionale l’agricoltura è basata su colture di piantagione, specialmente caffè e
cacao, seguiti da canna da zucchero, tabacco, cotone, banane. Anche qui le foreste sono
intensamente sfruttate. L’allevamento è molto diffuso e con un alto livello di specializzazione. In
alcune zone dell’America meridionale (Chaco, Pampa, Patagonia) l’allevamento costituisce la
principale fonte economica.
L’America meridionale possiede ingenti risorse minerarie: il Venezuela e il Brasile sono grandi
produttori di petrolio, il Perù di argento, rame, zinco, stagno, piombo e oro; a sua volta il Cile
possiede grandi giacimenti di rame e di argento, mentre il Brasile è ricco anche di ferro, bauxite e
stagno.
Nel Sudamerica l’industria è scarsamente sviluppata e in settori limitati (lavorazione dei metalli,
chimico, trasformazione dei prodotti agricoli e zootecnici).

Antartide
L’Antartide è un continente non abitato che si estende attorno al Polo Sud, quasi tutto incluso nel
Circolo Polare Antartico, formato da un numero di isole grandi e piccole poste intorno a una terra ad
altopiano; la sua superficie, comprese le isole e la banchisa di ghiaccio (ice-shelf), è di circa 14
milioni di km2.
Una prima sommaria conoscenza del continente deriva dalle spedizioni navali di Weddell e Biscoe,
avvenute nei primi decenni del XIX sec. Agli inizi del XX sec. le spedizioni verso l’interno
portarono il norvegese Amundsen fino al Polo Sud. Anche Scott, esploratore inglese, raggiunse il
Polo, ma morì insieme ai suoi compagni durante il ritorno.
È bagnato dalle acque meridionali degli oceani Atlantico, Pacifico e Indiano. La penisola antartica,
montuosa, è la più grande delle diramazioni continentali; si prolunga verso l’America meridionale
ed è l’estrema propaggine della catena Andina. Le maggiori rientranze sono quelle del Mare di
Ross e del Mare di Weddell; la linea che congiunge queste due insenature, divide l’Antartide in
orientale e occidentale. La parte orientale, che è la più consistente, è costituita da un enorme
altopiano di arenarie a strati orizzontali, poste su una base di gneiss di epoca archeozoica e
paleozoica. Sono presenti imponenti coni vulcanici, tra cui il monte Erebus. Anche l’Antartide
occidentale consta di un elevato altopiano che, nella zona della Terra di Marie Byrd, supera i
4.000 m.
Il clima è abbastanza omogeneo; le basse temperature (sottozero in estate, scendono anche a -80 °C
in inverno) sono responsabili del regime di alta pressione sulla massa continentale; al contrario, le
zone periferiche, per l’influenza mitigatrice dell’oceano, presentano temperature più alte e pressioni
più basse. Il continente è perennemente ricoperto da un mantello di ghiaccio, per cui la terraferma è
quasi completamente nascosta; questa calotta si prolunga fino ai mari vicini sotto forma di immense
lingue di ghiaccio; è qui che si staccano gli iceberg, che poi vengono spinti a nord dalle correnti.
L’Antartide è suddivisa in settori di differente influenza politica (Gran Bretagna, Nuova Zelanda,
Francia, Australia, Rep. Sudafricana, Usa, Norvegia, Cile, Argentina).
Il Trattato internazionale sull’Antartide ha bloccato la divisione territoriale permettendo solo attività
di ricerca e pacifiche; oggi sono attive molte stazioni scientifiche, tra cui una italiana; è anche in
vigore il divieto di estrazione di minerali dall’Antartide, a sud del sessantesimo parallelo.

Asia
L’Asia è il continente più grande, con una superficie di oltre 44 milioni di km2, corrispondente a
circa un terzo delle terre emerse; assieme all’Europa forma il continente euroasiatico. L’Asia, con
l’eccezione di qualche isola dell’Insulindia, è tutta compresa nell’emisfero settentrionale; confina a
nord con il Mar Glaciale Artico e con lo stretto di Bering che la divide dall’America, a sud con
l’Oceano Indiano, a est con l’Oceano Pacifico, a ovest è delimitata dal Mar Rosso, dal Mar
Mediterraneo, dal Mar Nero. La dividono dall’Europa il fiume Ural e i monti Urali e del Caucaso.
Inoltre, l’Asia è unita all’Africa dall’istmo di Suez.
Erodoto fu il primo che, nel periodo dell’espansione greca verso oriente (V-IV sec. a. C.), fornì
notizie sull’Asia. In epoca romana (V sec.), si ebbero scambi commerciali con i mercanti cinesi.
Nella seconda metà del XIII sec. i fratelli veneziani Niccolò e Matteo Polo effettuarono due
spedizioni: alla seconda, che durò ventiquattro anni, partecipò anche il figlio di Niccolò, Marco,
autore de Il Milione, resoconto dei viaggi della famiglia. Alla fine del XV sec. Vasco da Gama aprì
la strada marittima all’India dopo la circumnavigazione dell’Africa. Qualche decennio più tardi
Magellano sbarcò alle Molucche nel 1521. Solo nel XVIII sec. le esplorazioni assunsero un
carattere scientifico: Bering e Čeljuskin si spinsero verso nord. Durante la colonizzazione, nella
seconda metà del XIX sec., aumentò notevolmente la conoscenza delle zone interne.
Asia occidentale
Morfologia – Solo un quinto del territorio è costituito da isole e penisole, per un totale di 70.000
km di costa. Le coste del nord, dove il Mar Glaciale Artico è gelato per buona parte dell’anno, sono
basse e poco frastagliate. Le coste orientali presentano penisole allungate (Kamčatka, indocinese,
malese) e sono orlate da parecchie isole (Curili, arcipelago giapponese, Ryukyu, Taiwan,
Filippine, Borneo). A est di questa barriera di isole, l’oceano presenta i punti di massima
profondità. A sud-est le isole dell’Indonesia (Giava, Sumatra e isole minori) danno origine a mari
interni come il Mare di Sulu, di Celebes, della Sonda e di Banda. Le coste del sud si affacciano su
due vaste insenature, il golfo del Bengala e il Mar Arabico.
Asia sudorientale
Qui si sviluppano le più grandi penisole dell’Asia, quella anatolica, che si allunga dal Mediterraneo
all’Europa, quella arabica, attorniata dal Mar Rosso e dal Mar Arabico, quella indiana, di forma
triangolare e quella indocinese che delimita l’Oceano Indiano e l’Oceano Pacifico. Infine la costa
occidentale, poco articolata, si affaccia sul Mar Nero. Dal punto di vista della morfologia, il
territorio dell’Asia si può dividere in tre zone all’incirca omogenee: l’area settentrionale, quella
centrale e quella sudorientale. La prima zona coincide approssimativamente con il bassopiano
Siberiano, che prosegue a sud nel bassopiano Turanico. La zona centrale presenta le catene
montuose che sono la prosecuzione dell’arco alpino europeo, con i rilievi del Ponto, l’acrocoro
armeno (monte Ararat), lo Zagros, che delimita l’altopiano iraniano, l’Elburz e l’Hindu Kush.
Queste catene montuose si riuniscono nel nodo orografico del Pamir, da cui derivano altre due
ramificazioni di monti: l’una diretta verso nord-est giunge allo stretto di Bering, l’altra porta ai
sistemi di Kunlun e dell’Himalaya, che culmina nella vetta più alta del mondo, il monte Everest
(8.848 m). Questi due sistemi delimitano l’esteso altopiano del Tibet, dove l’altezza media
oltrepassa i 5.000 m, e il deserto del Gobi. Dal Tibet orientale partono altre catene montuose, che
costituiscono l’ossatura della penisola indocinese. La terza unità morfologica, quella sudorientale è
formata dai tavolati delle penisole dell’Arabia e del Deccan, alture di antichissima origine livellate
dall’erosione e più alte nelle zone periferiche.
Russia asiatica
Clima – Varia molto da zona a zona, essendo influenzato dalla dilatazione del continente in
latitudine, dall’altitudine, dall’azione dei mari, dai monsoni. Si individuano diverse fasce
climatiche; vige un clima equatoriale, con temperatura costante attorno ai 26 °C, caldo-umido e alte
precipitazioni, in Insulindia, Filippine, penisola malese, coste della Birmania. Il clima tropicale, con
escursione termica e forti piogge nel periodo del monsone estivo, investe penisola arabica, Indocina,
Deccan, Sri Lanka. Il clima subtropicale, con inverni più temperati ed estati con abbondanti piogge
monsoniche, riguarda la pianura indogangetica, il Giappone meridionale e la Cina centrorientale. Il
clima mediterraneo, caratterizzato da inverni piovosi e miti, estati calde e secche, è riscontrabile in
una limitata fascia costiera nell’Asia Minore e in Siria. Il clima continentale, con notevoli escursioni
termiche e piogge limitate, si ha in corrispondenza delle steppe e dei bacini montani di Mongolia,
Tibet, Iran e Anatolia. Il clima subartico, tipico di quasi tutta la Siberia, presenta lunghi e gelidi
inverni (si raggiungono temperature di -70 °C), estati corte, ma tiepide e precipitazioni distribuite in
modo regolare nel corso dell’anno.
Idrografia – L’Asia è il continente con il maggior numero di corsi d’acqua di grandi dimensioni. I
corsi dei fiumi sono divisi in tre versanti: indiano, pacifico e artico. Sono assenti nella sola zona
centrale, dal Mar Caspio al deserto di Gobi. Alcuni bacini interni (zone endoreiche) non hanno uno
sbocco al mare. I fiumi della Siberia (Ob, Jenisej, Lena) si riversano nel Mar Glaciale Artico.
Terminano nel Pacifico l’Amur, lo Yangtze Kiang (il Fiume Azzurro, il più lungo dell’Asia), lo
Huang He (il Fiume Giallo). Nell’Oceano Indiano confluiscono invece l’Indo, il Gange, il
Godavari, il Tigri, l’Eufrate e il Brahmaputra.
Il lago più esteso dell’Asia è il Mar Caspio, che è anche il lago più esteso del mondo. Come il lago
d’Aral, è quanto rimane di un arcaico mare interno. Vi sono anche alcuni laghi di origine tettonica,
come il Bajkal e il Mar Morto.

Cina, Giappone e Mongolia


Flora e fauna – Il tipo di vegetazione spontanea cresce in relazione al clima. Alla zona del Mar
Glaciale Artico corrisponde una striscia di tundra, con muschi, licheni e piccoli arbusti.
Procedendo verso sud si incontra la grande foresta boreale (taiga) che ospita conifere, betulle e
pioppi. Si hanno quindi la savana (nelle regioni a regime monsonico) e la macchia a sempreverdi
di boscaglie (in quelle subtropicali). La foresta tropicale è tipica delle regioni indiane e malesi
dove abbonda la pioggia. Nella zona equatoriale dominano il bambù, le palme, il teak e molti alberi
che forniscono legni pregiati, tra cui ebano e mogano.
Tra gli animali che vivono nella tundra, l’orso bianco, la renna, la volpe polare, la pernice, la
civetta delle nevi, la lepre bianca, il lemming. La taiga è popolata da orsi bruni, lupi, ermellini,
zibellini, volpi argentate, martore, lontre, puzzole, castori e cervi. Nella steppa e nei deserti si
trovano, variamente distribuiti, leoni (rari), tigri, struzzi, leopardi, iene, sciacalli, antilopi,
gazzelle, dromedari, cammelli e, solo nelle regioni montane, lo yak e il panda. Foreste tropicali e
savana accolgono elefanti, rinoceronti, tigri, pantere, ghepardi, oranghi, gibboni, macachi e
moltissime specie di Uccelli. Grande è l’abbondanza di Rettili, Pesci e Aracnidi.
Popolazione – I più antichi ritrovamenti fossili umani sono stati fatti in alcune regioni sudorientali
(Pitecantropo di Giava e Sinantropo di Choukoutien, vicino a Pechino) e risalgono al Quaternario
antico. In Palestina e a Giava sono stati invece rinvenuti resti fossili di paleantropi, simili alla razza
dei neandertaliani europei. Gli abitanti dell’Asia, con circa 4,5 miliardi di persone (più di un
miliardo i cinesi e più di un miliardo gli indiani), corrispondono a tre quinti della popolazione
mondiale. Vi è una grande disparità nella distribuzione delle genti; vi sono zone con un
addensamento spropositato, come le pianure alluvionali della Cina e dell’India, il Giappone, Giava,
Hong Kong (massima densità, oltre 5.000 ab./km2), e zone praticamente disabitate, come gli
altipiani iranico e tibetano, la tundra e la taiga in Siberia. I gruppi etnici dell’Asia sono molto
variegati, il risultato di secoli di migrazioni. Nella razza gialla si distinguono mongolidi, cinesi,
tungusi, parte dei malesi e tibetani. I bianchi sono presenti con arabi, armeni, indiani, caucasici,
persiani, singalesi e ainu. I neri sono in minoranza e sono rappresentati da dravida (Deccan),
negritos (Filippine) e vedda (Sri Lanka).
Molte le città con oltre un milione di abitanti. La maggioranza si trovano in Cina, Giappone e India;
tra esse ve ne sono alcune delle più grandi del mondo (Tokyo, Pechino, Osaka, Delhi, Mumbai,
Calcutta, Shanghai, Tientsin, Wuhan).
Economia – Economicamente il continente è ancora piuttosto arretrato, a causa anche della scarsa
disponibilità delle acque in alcune zone, anche se si stanno conducendo immani sforzi in alcuni
Paesi per passare da una cultura di sussistenza a una produzione moderna. Notevole impulso si è
avuto grazie ai miglioramenti apportati nei sistemi d’irrigazione, allo sfruttamento di nuove aree e
alla modernizzazione della tecnologia. L’Asia è al primo posto nel mondo per la produzione del riso
(Cina, India, Indonesia), del caucciù (Malesia, Indonesia), del cotone (Kazakistan, Kirghizistan,
Turkmenistan, Uzbekistan, Cina, India, Pakistan), dello zucchero (India, Cina, Thailandia) e del tè
(Cina, India e Sri Lanka). Le foreste di conifere della Siberia e quelle tropicali (sandalo, teak)
corrispondono a un terzo del patrimonio mondiale. Assai importante anche l’allevamento (suini,
bufali, caprini, asini, ovini, cavalli, bachi da seta).
I Paesi industrialmente più sviluppati sono Cina, Giappone, Taiwan e Corea del Sud. L’Asia è il
primo produttore mondiale di stagno (Cina, Malesia, Thailandia, Indonesia) e occupa una posizione
ragguardevole anche nella produzione di petrolio nel Golfo persico e in Siberia, Cina, Indonesia. Vi
sono inoltre giacimenti di argento, cromo, antimonio, magnesite, bauxite e rame.

Europa
L’Europa è un continente al centro dell’emisfero continentale; assieme ad Africa e Asia costituisce
il mondo antico. I suoi confini sono costituiti da mare: Mar Glaciale Artico, l’Oceano Atlantico e il
Mar Mediterraneo; a est va dal Mar d’Azov, lungo il solco lasciato dai fiumi Manyč e Kuma, lungo
il fiume Ural fino al Mare di Kara. Rappresenta meno del 10% delle terre emerse.
Morfologia – Il rilievo è prevalentemente costituito da due sistemi; il primo, a nord, è quello
costituito dai massicci dell’Irlanda e della Scozia e dal massiccio scandinavo, mentre il secondo va
da ovest a est fino all’Ucraina. Le pianure sono costituite da pianure di sprofondamento (Alsazia) o
da pianure originate da bacini di sedimentazione. A sud le catene montuose hanno altitudini
maggiori (Pirenei, Alpi, Appennini, Carpazi e Balcani). L’Europa è bagnata dall’Oceano
Atlantico, dal Mar Glaciale Artico e dal Mediterraneo, ognuno dei quali s’insinua nel continente,
facendolo diventare quello con il maggior rapporto fra lo sviluppo costiero e la superficie. Ne
consegue la presenza di numerose e importanti penisole (quella scandinava è la maggiore), nonché
di grandi isole (da sole le isole rappresentano un 8% della superficie totale) come la Gran
Bretagna, l’Islanda, la Sicilia, la Sardegna, la Corsica e Creta.
Idrografia – I fiumi non sono particolarmente lunghi, ma sono molto numerosi e con bacini molto
ricchi; i più importanti sono il Volga, il Danubio, il Reno, il Don, la Neva, l’Ural, la Dvina, il
Dnepr, il Dnestr, la Senna, il Tamigi, il Po, che con i loro bacini fanno dell’Europa un continente
ricco di acque, anche se scarsamente navigabile, specialmente al sud. I laghi sono numerosi
soprattutto nella zona intorno al Baltico e in quella alpina. Il Ladoga, l’Onega e il Vänern sono i
più estesi.
Europa fisica
Clima – I principali tipi di clima sono: quello atlantico, con inverni miti ed estati temperate; quello
di transizione, con inverni più freddi e un’escursione termica più ampia; il clima orientale con
inverni lunghi e freddi ed estati calde; il clima pontico con grandi escursioni termiche; il clima
mediterraneo, con inverni miti ed estati non troppo calde e secche; il clima artico con temperature
basse e piogge o neve.
Flora e fauna – La vegetazione varia al variare delle condizioni climatiche: al nord troviamo la
tundra, la taiga e la foresta boreale con betulle e conifere; scendendo s’incontra la foresta
temperata con alberi con foglie caduche e nelle zone più continentali la steppa; a sud prevale la
macchia mediterranea con alberi tipici come la quercia. Non esistono specie animali
caratteristiche europee, tranne l’alce e la renna, presenti al nord, e il bisonte polacco. Più
caratteristica è la fauna alpina (stambecco, camoscio e marmotta). Nei mari sono presenti i grossi
Cetacei (balene, delfini e balenottere).

Islanda e Nord Europa


Popolazione – Il continente ha vissuto molte fusioni etniche ed è spesso impossibile definire razze
strettamente europee. Ragionando per gruppi si possono riconoscere cinque razze principali, la
nordica (pelle bianca, capelli biondi e occhi azzurri), la baltica (capelli castani o biondo-scuri,
occhi chiari, statura medio-alta), la dinarica (statura alta, capelli castani o biondi, occhi variamente
colorati), l’alpina (media statura, capelli e occhi castani), la mediterranea (pelle bruna, capelli e
occhi scuri). Le lingue appartengono prevalentemente al ceppo indoeuropeo, con alcune eccezioni,
per esempio, in Ungheria e in Finlandia. La popolazione è di oltre 700 milioni di abitanti, più
concentrati al sud piuttosto che al nord. Attualmente l’incremento demografico è nullo e l’Europa si
è trasformata da terra d’emigrazione a terra d’immigrazione.

Gli Stati europei (1 Lussemburgo – 2 Andorra – 3 Città del Vaticano – 4 San Marino – 5
Liechtenstein – 6 Montenegro – 7 Kosovo – 8 Macedonia – 9 Principato di Monaco – Malta)
Le principali città europee
Economia – Frumento, mais, uva, olio e ortaggi sono i principali prodotti agricoli comuni a molte
nazioni. L’allevamento è particolarmente sviluppato in Irlanda e in Danimarca (bovini). Notevoli
sono le risorse minerarie (ferro, bauxite, gas e petrolio), nelle regioni orientali (Russia e Ucraina)
e in Germania. Dal punto di vista economico, le entrate maggiori derivano dall’attività industriale
sviluppata in ogni settore (elettronica, tessile, meccanica, alimentare ecc.) e operante con energia e
materie prime d’importazione. Attualmente l’occupazione nell’industria è passata da un 35% a un
25% a vantaggio del terziario che occupa ormai circa i due terzi della popolazione attiva.
Oceania
L’Oceania è un continente costituito da un insieme frammentato di terre nella parte occidentale
dell’Oceano Pacifico. Ha un’estensione di quasi 9 milioni di km2 rappresentata per il 99% da
Australia, Nuova Guinea e Nuova Zelanda. Analogamente all’America settentrionale, il continente
tende quindi a identificarsi con le caratteristiche di questi tre Paesi che principalmente lo
compongono.
Oltre ai tre Stati principali, l’Oceania comprende moltissime isole dell’Oceano Pacifico, spesso
raggruppate in arcipelaghi.
L’arcipelago più importante è sicuramente quello delle Hawaii, che costituisce uno Stato degli Stati
Uniti d’America. Altre isole e arcipelaghi costituiscono Stati indipendenti come Vanuatu, (Nuove
Ebridi), Tuvalu, Figi, Tonga, Samoa occidentali, Isole Salomone, Isole Marshall, Kiribati,
Nauru, Micronesia, Palau.
Altre isole appartengono ad altri Stati come la Nuova Caledonia (Francia), Samoa americane,
Tokelau (Nuova Zelanda), Polinesia francese (dove si trovano Tahiti e Bora Bora, celebri località
del turismo internazionale) ecc.

Oceania
I fiumi
Un fiume è un corso d’acqua perenne caratterizzato da un deflusso permanente, alimentato dalle
sorgenti, dai torrenti, dalle precipitazioni atmosferiche, dalle acque provenienti dallo scioglimento
delle nevi e dei ghiacciai.
La superficie fisicamente delimitata da spartiacque che raccoglie le acque del fiume è detta bacino
idrografico; il percorso del fiume con pendenza variabile è associato alla sua lunghezza, e termina
il suo corso in un mare (o in un oceano) con una foce (a delta o a estuario), oppure in un lago (e
allora il fiume è detto l’immissario del lago) o in un altro fiume (di cui è l’affluente).
La difficoltà di stilare una classifica dei fiumi per lunghezza dipende dal fatto che diversi fiumi
vengono considerati insieme a loro importanti affluenti; per esempio, se il fiume Y (lungo y km) è
affluente di X (lungo x km) in un punto in cui X ha già lunghezza z, se y+x-z è maggiore di x, il
fiume X-Y è più lungo di X; è il caso del Mississippi-Missouri-Jefferson che ha distanze
rispettivamente di 3.734, 5.620 e 6.270 km a seconda che si considerino anche gli altri due suoi
affluenti.

La lunghezza dei fiumi


Circa la determinazione della lunghezza, esistono poi anche delle discussioni sul luogo esatto della
sorgente, soprattutto per fiumi come il Rio delle Amazzoni che scorre inizialmente in luoghi
difficilmente accessibili.
Il fiume più lungo sarebbe il Rio delle Amazzoni-Ucayali-Apurimac (America del Sud) con una
lunghezza di 6.992 km (diventa secondo, in base a un’altra localizzazione della sorgente, circa
6.400 km), seguito dal Nilo-Kagera (Africa; da 6.650 a 6.853 km); altri fiumi sopra i 5.000 km
sono il Fiume Azzurro (Asia), il Mississippi-Missouri-Jefferson (America del Nord), lo Enisej
(anche Jenisei o Yenisei)–Angara–Selenga (Asia), il Fiume Giallo (Asia) e l’Ob’-Irtyš (Asia).
In Europa il fiume più lungo è il Volga (Russia) con oltre 3.500 km di lunghezza, seguito dal
Danubio, un fiume che attraversa una decina di nazioni.
In Italia il fiume più lungo è il Po (652 km), seguito da Adige, Tevere, Adda.
Un fiume è poi caratterizzato dal suo bacino idrografico (espresso in km2) e dalla portata
(espressa in m3/s); il Rio delle Amazzoni è di gran lunga il fiume che ha il maggior bacino
idrografico e la maggior portata (circa 5 volte quella del secondo per portata, il fiume Congo in
Africa).

Le montagne
Una montagna è un rilievo naturale della superficie terrestre di altezza superiore ai 600 metri sul
livello del mare.
In realtà, è necessario precisare che è più corretto parlare di massiccio montuoso cioè di un gruppo
montano su un’unica grande base, per esempio il massiccio del Monte Bianco.
Si deve poi notare che il concetto di montagna non corrisponde a quello di vetta. Per esempio, in
uno stesso massiccio montuoso possono esistere molte vette (per esempio nel massiccio del Monte
Bianco esistono 28 vette sopra i 4.000 m, il massiccio si estende dal Col de Miage al Colle del
monte Dolent). Analogamente il massiccio dell’Ortles comprende, oltre all’Ortles, un’altra trentina
di vette sopra i 3.300 m (fra cui il Cevedale e il Gran Zebrù).
Un massiccio montuoso è caratterizzato dalla sua altezza, che è quella della vetta più alta; l’altezza
può variare di qualche metro a seconda delle fonti e, nel caso per esempio dei vulcani, anche in
funzione della data di misurazione (a causa delle eruzioni).
In Italia le montagne più alte sono situate sulle Alpi occidentali e i soli massicci montuosi sopra i
4.000 m sono il Monte Bianco (4.809 m), il Monte Rosa, il Cervino e il Gran Paradiso.
L’attribuzione della montagna a uno Stato non è sempre facile perché alcune vette si trovano su
linee di confine non sempre ben definite (per esempio il Monte Bianco, quest’ultimo oggetto di
un’annosa disputa fra Francia e Italia).
Il Monte Bianco è anche la cima più alta d’Europa se si escludono alcune montagne del Caucaso
(come il monte Elbrus) che non è chiaro se vadano considerate in Europa o in Asia.
In America la più grande montagna è il monte McKinley (o monte Denali) che in Alaska supera i
6.000 m; analogamente, sempre sopra i 6.000 m, il monte più alto dell’America del Sud è
l’Aconcagua nelle Ande argentine. In Africa la vetta più alta è il Kilimangiaro (Tanzania) che
tocca quasi i 6.000 m.
Il monte Carstensz (Puncak Jaya) con i suoi quasi 5.000 m è la montagna più alta dell’Oceania (pur
trovandosi in uno Stato asiatico, l’Indonesia, è geograficamente nell’Oceania, essendo sull’isola
della Nuova Guinea); è anche la montagna insulare più alta al mondo.
Le cime più elevate del pianeta si trovano in Asia nella catena dell’Himalaya. Non è facile definire
sempre lo Stato di appartenenza, poiché si trovano in territori contesi tra Cina, India e Pakistan.
Nell’Himalaya ci sono ben 14 montagne che superano gli 8.000 m; le due più note sono anche le
due più alte della Terra: l’Everest (8.848 m, scalato per la prima volta negli anni ’50 del XX secolo)
e il K2.
I laghi
Un lago è una massa d’acqua che riempie una cavità senza una comunicazione diretta con il mare. Il
loro equilibrio idrico è raggiunto con l’alimentazione da parte di fiumi (gli immissari), sorgenti,
ghiacciai e precipitazioni, influendo questi sulla salinità e acidità dell’acqua, e il deflusso tramite
fiumi (gli emissari) e l’evaporazione.
Il lago più esteso è il Mar Caspio (quasi di un terzo più grande dell’Italia) in Asia; seguito dal Lago
Superiore (America settentrionale) e dal lago Vittoria (Africa).
In Europa i laghi di maggiori dimensioni sono al nord, il Ladoga e l’Onega in Russia e il Vänern
in Svezia.
Il lago italiano più grande è il lago di Garda (Lombardia, Veneto, Trentino-Alto Adige), seguito dal
Lago Maggiore (Piemonte, Lombardia), dal lago di Como (Lombardia) e dal lago Trasimeno
(Umbria).

Le isole
Un’isola è una porzione di terra emersa e completamente circondata dall’acqua di un fiume, di un
lago o di un mare. La parte del terreno che separa la terra emersa dall’acqua è detta costa o litorale.
Più isole vicine tra loro formano un arcipelago; in esso le isole possono essere disposte a corona o a
catena.

L’isola più grande del mondo è la Groenlandia (oltre 2 milioni di km2, nell’Oceano Atlantico),
poiché usualmente l’Australia è considerata un continente, seguita dalla Nuova Guinea (Oceano
Pacifico) e dal Borneo (Oceano Pacifico).
In Europa l’isola più grande è la Gran Bretagna, seguita dall’Islanda e dall’Irlanda.
Le isole italiane più grandi sono la Sicilia e la Sardegna e che costituiscono anche due regioni; fra
le isole minori, la maggiore è l’isola d’Elba.

I mari
Un mare è una massa di acqua salata idrograficamente connessa con un oceano, che bagna coste di
isole e terre continentali. Il termine può anche essere usato per indicare laghi particolarmente grandi
o salati (Mar Caspio, Mar Morto, Mar di Galilea); può indicare anche genericamente masse
d’acqua, oceani compresi, per esempio nella locuzione “mari tropicali” o nella valutazione della
superficie terrestre coperta dalle acque marine (circa il 70%).
Mari molto estesi sono il Mar Arabico (Oceano Indiano), il Mar Baltico (Oceano Atlantico), il Mar
Bianco (Oceano Atlantico).
L’Italia è lambita da un unico mare, il Mar Mediterraneo, che si divide in sei bacini: Mar Ligure,
Mar di Sardegna, Mar Tirreno, Mar di Sicilia, Mar Ionio, Mare Adriatico.
Oceano Pacifico
Un oceano è una massa d’acqua che circonda e separa i continenti.
Secondo la definizione dell’Ufficio idrografico internazionale, vi è un unico oceano diviso in tre
bacini, il Pacifico, l’Atlantico e l’Indiano.
Altre fonti considerano oceano anche il Mar Glaciale Artico (Oceano Artico); altre infine indicano
l’insieme dei mari che costeggiano l’Antartide con la locuzione di Oceano Antartico.

Oceano Pacifico
L’Oceano Pacifico è il maggiore degli oceani della Terra, con un’estensione pari alla metà circa
della superficie complessiva degli oceani e a più di un terzo della superficie terrestre. È compreso
fra i continenti Asia e Australia, Americhe e Antartide e comunica con il Mar Glaciale Artico a nord
attraverso lo stretto di Bering, a ovest e sud-ovest con l’Oceano Indiano in varie zone, a est con
l’Oceano Atlantico (sotto l’estremità meridionale del Sudamerica). La circolazione delle acque
superficiali è organizzata in due circuiti: quello settentrionale, in senso orario, detto corrente del
Giappone o della California, e quello meridionale, in senso antiorario, detto corrente di
Humboldt o del Perù.

Oceano Atlantico
L’Oceano Atlantico è il secondo oceano della Terra e si estende tra il nuovo e il vecchio mondo,
essendo compreso tra Europa e Africa a est e America settentrionale e meridionale a ovest; a sud è
in comunicazione con l’Oceano Pacifico mediante lo stretto di Drake (tra la Terra del Fuoco e le
Shetland), e con l’Oceano Indiano verso il quale si schiude sotto il capo delle Aguglie. La dorsale
atlantica è una catena montuosa sottomarina coincidente con un’imponente frattura della crosta
terrestre che divide le placche americana da una parte ed euroasiatica-africana dall’altra. In
Atlantico numerose correnti sono originate dalle notevoli differenze di temperatura tra strati
profondi e strati superficiali e dalla circolazione atmosferica, specie dai venti alisei (corrente del
Golfo, corrente del Labrador, corrente equatoriale).

Oceano Indiano
L’Oceano Indiano è il più piccolo dei tre oceani e bagna a nord e a nord-est l’Asia, a ovest
l’Africa, a sud l’Antartide e a est l’Australia. Comunica con l’Oceano Atlantico a sud-ovest e con
l’Oceano Pacifico a sud-est, tramite gli stretti di Malacca, di Sonda e di Torres, i mari di Timor e
degli Arafura e il golfo di Carpentaria. A nord forma il Mar Arabico e quindi il golfo di Aden e
il Mar Rosso, sua dipendenza. Comunica con il Mar Mediterraneo attraverso il canale di Suez e
forma i golfi di Oman e Persico tra Arabia e Asia e il golfo del Bengala tra India e Indocina. Le
correnti marine che lo interessano sono principalmente due, una, a nord, influenzata dalla
circolazione monsonica e l’altra, a sud, che è formata dall’interazione della corrente calda del Capo
e di quella fredda australiana.

La rappresentazione cartografica
La Terra ha una forma definita geoide, una sfera leggermente schiacciata ai poli e rigonfia
all’equatore. Essa viene raffigurata sul piano, nella sua interezza o per porzioni, dalle carte
geografiche, attraverso le tecniche di rilevamento e gli strumenti matematici messi a punto dalla
cartografia. Le tecniche di proiezione geometrica, infatti, permettono di trasferire sul piano una
superficie sferica come quella della Terra riducendo al minimo le inevitabili deformazioni, che
rendono la carta geografica sempre e comunque approssimata in un certo grado. Oltre che
approssimata, la rappresentazione della Terra sulle carte geografiche è ovviamente in scala, cioè
ridotta secondo il criterio di proporzionalità fornito da una scala numerica o grafica che indica il
rapporto tra la distanza fra due punti nella realtà e la distanza fra gli stessi sulla carta.
Le carte geografiche, infine, sono simboliche, perché per la rappresentazione utilizzano simboli
altimetrici come colori o tratteggi (per rappresentare i rilievi) e planimetrici come punti, linee e
nomi (per gli altri elementi naturali e artificiali del paesaggio).
In base alla scala prescelta, si distinguono carte a grande scala, utilizzate per rappresentare piccole
porzioni di territorio e quindi più dettagli (piante, mappe, carte topografiche), e carte a piccola
scala, usate per rappresentare regioni, Stati (carte corografiche), continenti o l’intero pianeta
(planisferi) e quindi molto poco dettagliate.
In base al contenuto, invece, le carte vengono differenziate in generali (fisiche o politiche), speciali
(con scopi specifici, per esempio le carte nautiche) e tematiche (rappresentanti la distribuzione di
specifici fenomeni su un dato territorio, per esempio le carte climatiche).
Le tecniche di proiezione utilizzate per costruire una carta geografica possono essere diverse:
• proiezione vera (proiezione del reticolato geografico su una superficie ausiliaria tramite i
principi geometrici);
• proiezione modificata (proiezione vera modificata per ridurre eventuali deformazioni);
• proiezione convenzionale (rappresentazione finalizzata a particolari risultati).
Affinché una carta geografica possa essere considerata valida, deve possedere una tra le
caratteristiche di isogonia (uguaglianza fra gli angoli esistenti tra le linee tracciate sulla superficie
terrestre e quelle sulla carta), equivalenza (proporzionalità fra le aree del reticolato tracciate sulla
carta e quelle nella realtà) o equidistanza (proporzionalità fra le distanze sulla carta e nella realtà),
in base agli scopi della carta stessa.
La prima fase della costruzione di una carta geografica è la triangolazione, cioè la suddivisione
della superficie territoriale in una rete di triangoli contigui (rete di triangolazione) scegliendo punti
topograficamente significativi del territorio (cime di montagne, sommità di campanili) come vertici
dei triangoli. Alla triangolazione segue la rilevazione topografica, cioè la definizione della
posizione e dell’altitudine dei punti individuati, delle caratteristiche del terreno e degli elementi
naturali e artificiali presenti, attraverso i dati forniti dai satelliti e dalle fotografie aeree.

Dizionario geografico
Acrocoro
Altopiano circondato da catene montuose. Esempi: l’altopiano del Pamir, del Tibet, dell’Armenia e
l’altopiano di Asiago in Italia.
Affluente
Torrente o fiume che si immette in fiume maggiore. Per esempio, Ticino, Adda e Oglio sono
affluenti del Po.

Altitudine
Altezza di un luogo rispetto al livello del mare (per esempio 1.248 m s.l.m.).

Altopiano
Regione pianeggiante situata a notevole altezza su un rilievo. Il Tibet è la regione ad altopiano più
elevata del mondo con un’altitudine media di quasi 5.000 m.

Alveo
Fondo naturale o artificiale in cui scorre un solco d’acqua.

Antipode
Luogo della superficie terrestre diametralmente opposto a un altro. Per esempio, la Nuova Zelanda
è agli antipodi dell’Italia.

Arcipelago
Gruppo di isole vicine tra loro. Fra quelli italiani da ricordare l’arcipelago toscano (isola d’Elba,
isola del Giglio, Capraia, isola di Montecristo, Pianosa, Gorgona, Giannutri ecc.) e quello campano
(Ischia, Capri, Procida, ecc.).

Atmosfera
Involucro gassoso che avvolge la Terra, il Sole, i pianeti e le stelle in genere. Gli strati
dell’atmosfera terrestre, partendo dal suolo, sono: troposfera, stratosfera (contenente
l’ozonosfera), mesosfera, termosfera, esosfera, mentre in buona parte della mesosfera e
termosfera è compresa la cosiddetta ionosfera. Il suo studio è oggetto della Fisica dell’atmosfera e
della Meteorologia.

Atollo
Isola di origine madreporica o corallina, a forma di anello, con una laguna centrale che comunica
con il mare circostante per mezzo di uno o più canali. Famosi quelli di Maldive, Tahiti, Bora Bora,
Bikini (negli anni ’50 sede di numerosi esperimenti nucleari; il nome dell’atollo andrebbe
pronunciato ponendo l’accento sulla prima sillaba).

Bacino idrografico
L’area delimitata da uno spartiacque (per esempio una catena montuosa) di raccolta delle acque che
scorrono sulla superficie del suolo e che confluiscono verso un determinato corpo idrico (fiume,
lago o mare interno) che dà il nome al bacino stesso. Il più grande bacino è quello del Rio delle
Amazzoni-Ucayali con oltre 7 milioni di km2.
Baia
Modesta insenatura della costa. Per esempio la baia di Hudson (in realtà molto estesa; ma il nome
deriva per influsso dell’inglese bay) nel Canada o la baia di Portofino in Italia.

Banchisa
Massa di ghiaccio galleggiante nei mari polari.

Bassopiano
Zona pianeggiante poco elevata sul livello del mare, circondata da rilievi montuosi. Esempio: il
bassopiano sarmatico in Russia.

Canyon
Valle stretta e profonda originata dall’erosione fluviale su rocce. Celebri quelli delle Montagne
Rocciose.

Cascata
Salto che fa un corso d’acqua per un gradino del suo letto. La cascata più alta del mondo è il Salto
Angel in Venezuela (979 m), mentre in Italia le più alte sono le cascate del Serio, in Lombardia
(oltre 300 m), le Marmore, in Umbria, e le cascate dell’Aniene, nel Lazio.

Capo
Pronunciata sporgenza della terraferma nel mare. Se il capo è montuoso è detto promontorio, se
invece è basso e pianeggiante è detto punta o lingua. Il capo di Buona Speranza è per esempio
considerato tradizionalmente il capo più a sud del continente africano (in realtà è il capo delle
Aguglie), mentre capo Horn è indicato convenzionalmente come il punto più meridionale del
Sudamerica.

Cateratta
Serie di gradini nel letto di un fiume, che provocano salti d’acqua.

Ciclone
Sistema rotatorio di venti, a volte violenti, che convergono in un punto di minima pressione
atmosferica.

Clima
Insieme delle condizioni atmosferiche di un ambiente.

Coordinate geografiche
Numeri (latitudine e longitudine) usati per individuare un punto sulla superficie terrestre.
Cordigliera
Nome di alcune grandi catene montuose dell’America centrale e meridionale. La più famosa è la
cordigliera delle Ande che con oltre 7.200 km di lunghezza (dall’istmo di Panama, a nord, fino a
capo Horn, a sud) è la catena montuosa più lunga del mondo.

Corrente
Movimento di massa liquida in una certa direzione. Notissima la corrente del Golfo, una corrente
oceanica calda dell’emisfero boreale, presente nell’Oceano Atlantico Settentrionale; nasce nel golfo
del Messico trasportando acqua calda tropicale verso l’Atlantico settentrionale.

Cratere
Orlo circolare che circonda il camino di un vulcano e dal quale escono i prodotti vulcanici.

Crepaccio
Profonda fenditura nel terreno o nei ghiacciai.

Crinale
Il profilo delle vette di un rilievo montuoso, che fa da linea di separazione tra un versante e l’altro.

Delta
Ramificazione triangolare di un fiume nel punto in cui sfocia nel mare. Si contrappone alla foce a
estuario. In Italia, esempi sono il delta del Po e del Tevere (un ramo è artificiale); in Europa famoso
è quello del Danubio, mentre il più grande al mondo è quello del Nilo.

Depressione
Area che si trova sotto al livello del mare o a un livello inferiore rispetto a quello delle regioni
circostanti. Il punto di massima depressione libera da ghiacci è la riva del Mar Morto, oltre 400 m
sotto il livello del mare; quella più estesa è vicino al Mar Caspio.

Dorsale
Rilievo o catena montuosa, sia su terre emerse sia su fondali oceanici.

Ecumene
Parte emersa della Terra abitata dall’uomo.

Emisfero
Ciascuna delle due parti in cui la Terra è divisa dall’equatore (emisfero boreale a nord, emisfero
australe a sud).

Emissario
Fiume o canale che raccoglie e scarica le acque di un lago. Il lago di Garda ha per esempio come
emissario il Mincio, mentre il Lago Maggiore (o Verbano) ha come emissario il Ticino.
Enclave
Territorio non particolarmente esteso completamente circondato da un territorio appartenente a uno
Stato diverso da quello che ha la sovranità su di esso (per esempio, Campione d’Italia è un’enclave
italiana che si trova in territorio svizzero).

Epicentro
Il centro superficiale di propagazione delle onde sismiche che si trova sulla verticale dell’ipocentro.

Equatore
Circonferenza massima della sfera terrestre, equidistante dai due poli, che divide la Terra negli
emisferi boreale e australe: è a latitudine nulla ed è lungo circa 40.000 km.

Estuario
Foce fluviale a forma di imbuto. Esempi sono quelli del Tamigi in Gran Bretagna, Congo in Africa,
del Rio delle Amazzoni nell’America del Sud.

Exclave
Territorio di piccole dimensioni totalmente isolato dallo Stato a cui appartiene politicamente e
situato geograficamente in territorio straniero (per esempio, Campione d’Italia è, per l’Italia,
un’exclave in territorio svizzero); designa la medesima situazione oggettiva di enclave, ma dal
punto di vista dello Stato sovrano, rispetto al quale essa risulta esterna.

Faglia
Frattura di un complesso roccioso accompagnata dallo spostamento reciproco delle due parti.

Falda (freatica)
Strato di roccia sotterranea poco profondo e imbevuto di acqua.

Falesia
Costa molto ripida a strapiombo sul mare. Notissime le bianche scogliere di Dover in Gran
Bretagna.

Fiordo
Braccio di mare che si insinua nella costa proprio delle regioni montuose sottoposte a glaciazione. I
fiordi più lunghi (oltre 300 km) sono in Groenlandia e in Norvegia.

Foce
Bocca di un corso d’acqua nel punto in cui termina nel mare, in un altro fiume o in un lago.
Esistono foci di tipo a delta e a estuario.

Fondale
Altezza di una superficie acquea rispetto al fondo in un punto determinato.
Fossa
Depressione del terreno. Particolare importanza hanno le fosse oceaniche, depressioni lineari del
fondo oceanico. La fossa più profonda è quella delle Marianne (Oceano Pacifico, oltre 11.022 km).

Ghiacciaio
Massa di ghiaccio e neve, tipica delle regioni di alta montagna o polari, che si forma tramite un
processo di raccoglimento, conservazione e trasformazione di precipitazioni nevose. 20.000 anni fa
i ghiacciai ricoprivano circa il 30% delle terre emerse (attualmente il 10%).

Iceberg
Gigantesco blocco di ghiaccio galleggiante nei mari polari, che va alla deriva emergendo per circa
un decimo della sua altezza. Nel 1912 il disastro del Titanic (oltre 1.500 vittime) fu causato dalla
collisione con un iceberg.

Immissario
Corso d’acqua che entra in un bacino e lo alimenta. In genere immissario ed emissario hanno lo
stesso nome, ma non sempre è così. Per esempio, l’immissario del lago di Garda è il Sarca (mentre
l’emissario è il Mincio).

Ipocentro
La zona interna alla crosta terrestre in cui ha origine un terremoto.

Istmo
Lingua di terra tra due mari. Per esempio, l’istmo di Panama.

Laguna
Specchio d’acqua litoraneo comunicante con il mare. In Italia, da ricordare la laguna di Venezia.

Latitudine
Distanza angolare di un punto dall’equatore. L’angolo viene misurato in gradi sessagesimali e può
assumere valori nell’intervallo da 0 a 90° N e da 0 a 90° S.

Letto
Solco in cui scorre un corso d’acqua.

Longitudine
Distanza angolare di un punto da un meridiano di riferimento, normalmente quello di Greenwich.
L’angolo può assumere valori nell’intervallo da 0 a 180° est e da 0 a 180° ovest.

Magra
Scarsezza di acque in un fiume.
Marea
Variazione del livello del mare dovuta al movimento di innalzamento e abbassamento per l’azione
gravitazionale combinata del Sole e della Luna. La variazione può essere anche di 10-15 m nella
baia di Mont Saint-Michel in Francia.

Meandro
Sinuosità del corso di un fiume. Il nome deriva da quello di un tortuosissimo fiume turco.

Meridiano
Linea convenzionale semicircolare che passa tra i poli terrestri. Quello di Greenwich è il
riferimento per la misurazione della longitudine.

Morena
Accumulo di frammenti di rocce e detriti trasportati dai ghiacciai.

Nevaio
Tratto di terreno coperto permanentemente di neve che rimane sul suolo senza sciogliersi e senza
trasformarsi in ghiaccio.

Onda
Oscillazione compiuta dall’acqua sotto l’azione del vento o di altri elementi. Le onde marine
possono raggiungere l’altezza di 6 m nel Mar Mediterraneo e di quasi 20 m nell’Oceano Atlantico e
nell’Oceano Pacifico, anche se onde anomale (cosiddette perché incerta è la causa) possono arrivare
persino a 30 m.

Orogenesi
Complesso dei processi di deformazione della crosta terrestre che portano alla formazione dei
rilievi.

Parallelo
Circolo immaginario parallelo all’equatore.

Penisola
Terra circondata dalle acque eccetto una parte che è unita al continente. La più grande penisola del
mondo è quella arabica, in Europa la più grande è quella scandinava.

Permafrost
Strato di terreno gelato, di origine glaciale, che si trova sotto la superficie terrestre.

Polo
Ciascuno dei due punti estremi (polo nord e polo sud) dell’asse di rotazione della Terra.
Prateria
Distesa di prati tipica delle regioni continentali. Da ricordare la prateria nordamericana, i llanos
sudamericani, la pampa argentina, il Veld del Sudafrica, la puszta ungherese (una delle steppe
europee), le Everglades della Florida (esempio di prateria umida).

Promontorio
Rilievo della costa che sporge nel mare.

Savana
Formazione vegetale caratteristica delle regioni tropicali, con un’alternanza di stagioni piovose e
asciutte e una prevalenza di strato erbaceo con isolati alberi d’alto fusto. Tipica dell’Africa centrale
si trova anche in Sudamerica, India, Indocina e Australia.

Spartiacque
Catena montuosa che separa i bacini idrografici situati su due versanti opposti.

Steppa
Formazione vegetale tipica delle zone continentali soggette a lunghi periodi di siccità e di zone a
clima subtropicale molto arido, caratterizzate da scarsità di vegetazione arborea. Da ricordare la
steppa eurasiatica, la prateria nordamericana e la Patagonia.

Stretto
Passaggio, braccio di mare tra due terre. I più conosciuti e importanti sono lo stretto dei Dardanelli
(tra il Mar Mediterraneo e il Mar Nero), lo stretto di Gibilterra (tra il Mar Mediterraneo e l’Oceano
Atlantico), lo stretto di Bering (tra gli oceani Pacifico e Artico), lo stretto di Malacca (tra l’Oceano
Indiano e il Mar Cinese meridionale) e lo stretto di Magellano (tra l’Oceano Atlantico e l’Oceano
Pacifico).

Taiga
Formazione vegetale rappresentata da foreste di betulle e conifere, tipica delle regioni del nord
Eurasia e dell’America settentrionale.

Tavolato
Terreno di elevazione intermedia tra il bassopiano e l’altopiano.

Torrente
Corso d’acqua di alta montagna caratterizzato da alternati periodi di piena (in occasione di piogge)
e di magra.

Tropico
Ognuno dei due paralleli geografici che delimitano una porzione climatica terrestre detta torrida o
equatoriale, comprendente l’equatore. Sono paralleli a una latitudine di circa 23° N (tropico del
Cancro) e S (tropico del Capricorno), corrispondenti all’angolo di inclinazione dell’asse terrestre
rispetto alla perpendicolare al piano dell’orbita. Rappresentano la massima latitudine, a nord e a sud
dell’equatore, alle quali il sole può raggiungere il suo zenit; ciò accade durante il solstizio d’estate,
intorno al 21 giugno per l’emisfero nord e al 21 dicembre per l’emisfero sud.

Tundra
Pianura tipica dei territori artici caratterizzata dalla presenza di muschi e licheni.

Italia
L’Italia è una repubblica dell’Europa meridionale e confina a ovest con la Francia, a nord con la
Svizzera e l’Austria, a est con la Slovenia; include nel proprio territorio la Repubblica di San
Marino e lo Stato della Città del Vaticano. Comprende anche un’exclave in territorio svizzero:
Campione d’Italia.
La parte peninsulare è bagnata a ovest dai mari Ligure, di Sardegna e Tirreno, a sud dal Mar di
Sicilia e dal Mar Ionio e a est dal Mare Adriatico.
L’Italia peninsulare si estende in direzione nord-ovest/sud-est con la caratteristica forma di stivale.
Il confine settentrionale è orlato dalle Alpi, che nella parte occidentale comprendono i gruppi
montuosi con le cime più alte d’Europa (Monte Bianco, Monte Rosa, Cervino, Gran Paradiso).
Le Alpi italiane si estendono per circa 1.200 km in lunghezza e vanno dal colle di Cadibona (punto
di divisione con la catena appenninica) fino al confine sloveno, con le città di Imperia e Gorizia che
possono essere considerati delimitatori principali.
Da ovest a est le Alpi possono essere suddivise in: Alpi Liguri, Alpi Marittime, Alpi Cozie, Alpi
Graie, Alpi Pennine, Alpi Lepontine, Alpi Retiche, Prealpi Lombarde e Alpi Orobie, Alpi Noriche e
Alpi Pusteresi, Dolomiti, Alpi Carniche, Alpi Giulie, Prealpi Trivenete.
Le rocce delle montagne alpine sono in prevalenza granitiche-cristalline (per esempio Monte
Bianco e Monte Rosa) e calcaree (Dolomiti e Prealpi).
Nella parte occidentale le montagne digradano bruscamente nella pianura piemontese, mentre verso
oriente le Alpi Lombarde e Venete sono unite alla pianura dalla fascia più gradualmente digradante
delle Prealpi. Ai piedi delle Prealpi si allungano i grandi laghi di origine glaciale, quali il Lago
Maggiore, il lago di Como e il lago di Garda (il più esteso d’Italia).
La pianura padana, la più vasta del Paese, è delimitata a nord dalle Alpi e a sud dagli Appennini. È
percorsa in direzione ovest-est dal fiume Po. Gli Appennini costituiscono l’ossatura della penisola e
si estendono verticalmente con forma arcuata per oltre 1.200 km. L’Appennino Ligure, scarsamente
elevato, separa nettamente la pianura padana dalla riviera ligure. L’Appennino Tosco-Emiliano ha
cime più elevate e valichi frequenti. L’Appennino Centrale comprende le cime più elevate della
parte peninsulare, con il Gran Sasso d’Italia e la Maiella. L’Appennino Meridionale, infine, presenta
dei territori tra i più aspri del Paese.
In Sicilia spicca tra i rilievi il cono vulcanico isolato del monte Etna. I monti della Sardegna,
insieme a quelli della Corsica, costituiscono un massiccio montuoso a sé stante, per la maggior
parte immerso.
Le coste, che corrono per più di 3.000 km, assumono aspetti assai variegati: sono basse, rettilinee e
sabbiose sul versante adriatico, mentre sul versante tirrenico presentano per lunghi tratti un aspetto
frastagliato e roccioso, con numerose baie e ampi golfi.
Le isole maggiori sono la Sicilia e la Sardegna; molte sono le isole minori, in gran parte raccolte in
arcipelaghi. Sono da ricordare l’arcipelago toscano (isola d’Elba, isola del Giglio, Capraia, isola di
Montecristo, Pianosa, Gorgona, Giannutri ecc.), quello campano (Ischia, Capri, Procida ecc.), le
isole Eolie (Lipari, Salina, Vulcano, Stromboli, Filicudi, Alicudi, Panarea), l’arcipelago di La
Maddalena (La Maddalena, Caprera, Santo Stefano, Budelli ecc.), le isole Egadi (Favignana,
Levanzo, Marettimo), le isole Ponziane (Ponza, Ventotene ecc.), le isole Pelagie (Lampedusa,
Linosa ecc.), le isole Tremiti.
I fiumi si versano per la maggior parte nell’Adriatico, il cui principale tributario è il Po, mentre i
principali tributari del Mar Tirreno sono l’Arno e il Tevere. In Italia il fiume più lungo è il Po (652
km), seguito da Adige, Tevere, Adda, Oglio, Tanaro, Ticino, Arno, Piave, Reno e Mincio (i soli
sopra i 200 km).
Italia fisica: i principali fiumi, monti e laghi
Oltre ai laghi già citati (Garda, Maggiore e di Como) vanno ricordati il lago Trasimeno (Umbria), il
lago di Bolsena (di origine vulcanica, Lazio), il lago d’Iseo (Lombardia), il lago di Varano (Puglia),
il lago di Bracciano (Lazio) e il lago di Lesina (Puglia).
Il clima, generalmente di tipo temperato, subisce notevolissime variazioni in funzione della
latitudine, data la forma allungata da nord a sud della penisola, dell’altitudine e della vicinanza al
mare. Si possono quindi distinguere le seguenti regioni climatiche: la regione alpina, con clima
montano, inverni rigidi e abbondanti precipitazioni; la regione padano-veneta, con clima
continentale di transizione (frequente il fenomeno della nebbia); la regione appenninica, con
caratteri continentali, più accentuati verso l’interno; la regione ligure-tirrenica, dal clima mite e
contenute escursioni termiche, grazie all’influsso del mare; la regione adriatica, con un clima quasi
continentale; infine la regione insulare-ionica con clima tipicamente mediterraneo.
La capitale è Roma, città di secolari tradizioni storiche, artistiche, politiche ed economiche. Situata
nell’Italia centrale, è sede delle istituzioni politiche nazionali e riveste un ruolo primario come
capitale politica e amministrativa, mentre è a Milano che spetta la fama di capitale economica.
Molte sono le città d’arte, come Venezia e Firenze che attirano turisti da tutto il mondo. Altre città
molto importanti sono Napoli, Torino, Palermo, Genova, Bologna e Bari.
Le città italiane sopra i 200.000 abitanti
Dal punto di vista economico, l’Italia è un Paese di vocazione originaria tipicamente agricola, ma
dal secondo dopoguerra è diventato uno dei Paesi più industrializzati del mondo, accentuando però
il divario tra il nord ricco e industrializzato e il sud, ancora fortemente agricolo. I prodotti maggiori
dell’agricoltura italiana sono il granoturco, il frumento, i pomodori, l’olio e l’uva da vino. Il riso è
una coltivazione molto importante concentrata soprattutto nella pianura padana. Il frutteto è
particolarmente diffuso in Trentino-Alto Adige e nel Veneto, notevole è la produzione di agrumi nel
sud.  
L’allevamento è intensivamente praticato nella pianura padana, in particolare bovini. La pesca è
un’attività complessivamente scarsa, in parte per la limitata pescosità dei mari italiani, in parte per
la mancanza di imprese moderne nel settore. Rimane viva la pesca tradizionale in alcune zone del
meridione.
Gran parte delle miniere (le zone più ricche erano la Catena Metallifera in Toscana e la Sardegna
sudoccidentale) sono ormai esaurite o abbandonate a vantaggio dell’importazione, che risulta più
economica. Particolarmente pregiata è invece l’industria del marmo e di altre pietre da taglio.
In Italia la produzione di energia elettrica avviene soprattutto grazie allo sfruttamento delle risorse
idriche. L’importazione di petrolio ha collateralmente alimentato il costituirsi di una forte industria
petrolchimica, anche se recentemente hanno sempre avuto più peso le energie rinnovabili
(idroelettrico, solare, eolico, biomasse, geotermico) che hanno superato la quota fornita dal fossile.
Buona parte della produzione metallurgica è legata all’industria automobilistica, principalmente
attiva a Torino, anche se la globalizzazione ha portato a un allontanamento della produzione
dall’Italia. Il panorama delle produzioni meccaniche, con settori tecnologicamente molto avanzati
come quello aeronautico, è estremamente vario.
Importante è poi l’industria tessile e molto sviluppati sono i settori cotoniero, laniero e della seta. Le
industrie dell’abbigliamento e delle calzature sono molto affermate e lavorano in buona proporzione
per l’estero, poiché sono rinomati ovunque il design e la moda italiani.
Le industrie alimentari e di trasformazione dei prodotti agricoli sono particolarmente diffuse nella
pianura padana e nel napoletano (pastifici, conservifici, oleifici, caseifici, birrifici, complessi
enologici ecc.). Numerose sono infine anche le manifatture tradizionali: la produzione di vetro e
ceramiche d’arte, l’intaglio del legno, la lavorazione del corallo, la produzione di pizzi e merletti.
L’Italia è una repubblica parlamentare, conta circa 60 milioni di abitanti; è stata fra i primi firmatari
del trattato CEE e ha un ruolo di primo piano nella politica dell’Unione Europea; ha come moneta
l’euro (che ha sostituito la vecchia lira) ed è un Paese di lingua italiana (ma sono presenti e
riconosciute numerose minoranze linguistiche) e la religione più diffusa è quella cattolica, anche se
solo un quarto della popolazione è praticante. La presenza dello Stato della Chiesa (il Vaticano) sul
territorio italiano determina stretti rapporti tra lo Stato italiano e la Chiesa cattolica.
L’Italia è suddivisa in 20 regioni di cui 5 a statuto speciale: Valle d’Aosta, Trentino-Alto Adige,
Friuli-Venezia Giulia, Sicilia, Sardegna.
Valle d'Aosta
Regione a statuto speciale dell’Italia nordoccidentale, confina a ovest e nord-ovest con la Francia, a
nord con la Svizzera e a sud e a est con il Piemonte.
La regione, la più piccola d’Italia, è compresa nella zona dell’alto corso della Dora Baltea. Dalla
valle di questo fiume si diramano numerose vallate secondarie: tra le principali la valle del Gran
San Bernardo, la Valtournenche, la Val d’Ayas, la valle del Lys, la valle di La Thuile, la
Valgrisenche, la Val di Rhêmes, la Valsavarenche e la valle di Cogne, prestigiose mete turistiche. La
regione ospita le cime più alte d’Italia: il Monte Bianco (il più alto d’Italia), il Cervino, il Monte
Rosa e il Gran Paradiso.

Posizione della Valle d’Aosta in Italia (fonte: wikipedia)


Il capoluogo è Aosta, l’unico grande centro della regione. Notevoli località turistiche sono
Courmayeur, Breuil-Cervinia, Cogne, Gressoney, Saint Vincent.

Piemonte
Regione dell’Italia settentrionale, confina a ovest con la Francia, a nord-ovest con la Valle d’Aosta,
a nord con la Svizzera, a est con la Lombardia e per un brevissimo tratto con l’Emilia-Romagna, a
sud con la Liguria.
Il territorio piemontese comprende il versante padano dell’Appennino Ligure e il versante italiano
delle Alpi occidentali e di parte di quelle centrali. In queste catene montuose si innalzano massicci
poderosi che superano i 4.000 m di altitudine (Monte Rosa, Gran Paradiso).  La zona montuosa si
apre verso la pianura padana attraverso un’ampia zona collinare (Langhe e Monferrato).
Il Piemonte ospita l’alto bacino del Po, i cui principali affluenti sono Sesia, Dora Baltea, Dora
Riparia, Tanaro, Maira, Scrivia, Bormida; fra i corsi d’acqua merita una menzione anche la Stura di
Demonte e l’Agogna. Tra i laghi, il maggiore interamente piemontese è il lago d’Orta, mentre il
Lago Maggiore appartiene al Piemonte solo per la sponda occidentale.

Posizione del Piemonte in Italia (fonte: Wikipedia)


Capoluogo della regione è Torino, già capitale del Regno d’Italia e sede della Fiat, la maggior
industria automobilistica italiana; gli altri centri importanti della regione sono Alessandria, Asti,
Cuneo, Novara, Vercelli, Biella, Verbania. Nelle zone di Novara e Vercelli è molto rinomata la
produzione di riso, mentre nelle zone collinari tipica è la coltivazione di uva da vino, che
garantisce la produzione di numerosi vini pregiati (Asti, Barbera, Barolo ecc.). Famosa è la
produzione di tartufi, che rappresenta una delle risorse più preziose della regione; notissimo è il
tartufo bianco di Alba (Cuneo). Importanti mete turistiche sono il Sestriere, in provincia di
Torino, rinomata sede di sport invernali, e Stresa e Verbania, sul Lago Maggiore.

Liguria
Regione costiera dell’Italia settentrionale costituita da una stretta fascia di terra disposta ad arco
intorno al golfo di Genova e confinante con il Piemonte a nord, l’Emilia-Romagna e la Toscana a
est e la Francia a ovest.
Il territorio è prevalentemente montuoso, occupato dal versante meridionale delle Alpi Marittime e
dell’Appennino Ligure. Le coste sono per lo più alte e rocciose, articolate in particolare nella
Riviera di Levante in profonde insenature (golfo di Rapallo e golfo di La Spezia), e basse e
sabbiose in corrispondenza della foce dei fiumi (Roia, Centa, Polcevera, Entella, Magra).

Posizione della Liguria in Italia (fonte: Wikipedia)


Il capoluogo della regione è Genova, uno dei principali porti italiani; gli altri centri importanti sono
Imperia, La Spezia e Savona. Grazie al porto di Genova, l’attività di importazione e quella
distribuzione in tutta Italia di materie prime e prodotti finiti costituiscono il perno dell’economia
ligure, insieme al turismo.
Molte sono le località turisticamente rilevanti, prime fra tutte Portofino (sulla riviera di Levante) e
Sanremo (sulla riviera di Ponente); altre mete turistiche molto note sono Alassio, Rapallo, Santa
Margherita Ligure e le Cinque Terre.

Lombardia
Regione dell’Italia settentrionale, confina a nord con la Svizzera, a est con il Veneto e il Trentino-
Alto Adige, a sud con l’Emilia-Romagna e a ovest con il Piemonte.
La Lombardia è occupata per la metà settentrionale dalla fascia alpina e prealpina e per l’altra metà
dalla pianura padana. La parte settentrionale è occupata dalle propaggini orientali delle Alpi
Lepontine, dalle Alpi Retiche sudoccidentali e dalle Alpi Orobie. I massicci più elevati sono quelli
del monte Disgrazia, dell’Ortles-Cevedale e dell’Adamello. A eccezione delle valli di Lei e di
Livigno, l’intero territorio convoglia le acque verso il Po (Sesia, Ticino, Lambro, Adda, Oglio e
Mincio); altri fiumi importanti sono il Serio e l’Olona. Numerosi e tra i più estesi d’Italia i laghi
prealpini: il Lago Maggiore, di Como, d’Iseo e di Garda, peraltro mete turistiche di rilievo.

Posizione della Lombardia in Italia (fonte: Wikipedia)


La Lombardia è la regione più popolosa d’Italia (oltre che la più ricca) anche grazie ai movimenti
migratori provenienti da altre regioni italiane, in particolare da quelle meridionali. Milano, il
capoluogo della regione, è ampiamente riconosciuta come capitale economica di tutto il Paese. Le
altre città importanti sono Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Mantova, Monza, Pavia, Sondrio,
Varese, Lecco e Lodi.
L’industria è fiorente in ogni settore, in particolare in quello metalmeccanico, e molto attivo è il
settore tessile, eredità di una tradizione di artigianato intraprendente. Avanzati sono anche i settori
grafico ed editoriale, calzaturiero e del mobile. Di un certo peso anche il turismo; fra le mete più
importanti si ricordano Bellagio, Sirmione e Livigno.

Trentino-Alto Adige
Regione a statuto speciale dell’Italia settentrionale, confina a nord con l’Austria, a nord-ovest con la
Svizzera, a sud-ovest con la Lombardia e a est e sud-est con il Veneto.
Il territorio della regione è il più settentrionale tra quelli italiani ed è interamente montuoso,
occupando il versante meridionale dell’arco alpino. Nella parte più settentrionale della regione si
sviluppa un ampio arco montuoso che dal gruppo dell’Ortles-Cevedale arriva fino alle Vedrette di
Ries attraverso le Alpi Venoste, Breonie e Aurine. La parte meridionale della regione è
prevalentemente composta di rilievi calcarei e dolomitici: la Marmolada, il Catinaccio e il gruppo
del Brenta sono tra i più famosi. La regione comprende il bacino alpino dell’Adige, l’intero bacino
del Sarca e i bacini superiori del Chiese e del Brenta. Fra i corsi d’acqua merita una menzione
anche il Noce, fiume che scorre interamente nella provincia di Trento. Appartiene infine alla regione
l’estremità settentrionale del lago di Garda.

Posizione del Trentino-Alto Adige in Italia (fonte: Wikipedia)


Capoluogo della regione è Trento e l’altro centro principale è Bolzano. Lo statuto regionale
riconosce parità di diritti e la salvaguardia delle caratteristiche etniche e culturali delle popolazioni
di lingua tedesca, che occupano in prevalenza la provincia di Bolzano. Mete turistiche di rilievo
sono Madonna di Campiglio, Merano, Bressanone, Canazei, Brunico, Ortisei, Selva di Val
Gardena, il Parco Nazionale dello Stelvio, ma molti altri centri sul lago di Garda e sulle Dolomiti
sviluppano una fiorente attività turistica.
Le colture specializzate intensive garantiscono alla regione prodotti rinomati, in particolare la vite,
dalla quale si producono vini piuttosto pregiati, e le colture frutticole (mele e pere).
Veneto
Regione dell’Italia nordorientale, confina a nord con l’Austria, a nord-est con il Friuli-Venezia
Giulia, a nord-ovest con il Trentino-Alto Adige, a ovest con la Lombardia, a sud con l’Emilia-
Romagna, e si affaccia a est sul Mare Adriatico, sul golfo di Venezia.
La parte più settentrionale della regione è montuosa, occupata dalle Alpi che presentano alcuni
massicci di altitudine notevole (Marmolada, Le Tofane, monte Cristallo). Procedendo verso sud, si
estende dal lago di Garda al confine con il Friuli la fascia prealpina, che include il monte Baldo, i
monti Lessini, l’altopiano di Asiago, il monte Grappa, le Alpi Bellunesi, le Prealpi dell’Alpago e le
Prealpi Clautane. La costa è bassa e sabbiosa, caratterizzata dalla presenza della grande laguna di
Venezia e dal delta del Po. Il secondo fiume per importanza è l’Adige e interamente veneto è il
Piave; degno di menzione è anche il fiume Bacchiglione, che scorre nelle province di Vicenza e
Padova.

Posizione del Veneto in Italia (fonte: Wikipedia)


Il capoluogo della regione è Venezia, articolata in calli e canali e fondamentale per il turismo; gli
altri centri rilevanti sono Belluno, Padova, Rovigo, Treviso, Verona e Vicenza. Oltre a Venezia,
mete turistiche importanti sono Cortina d’Ampezzo e Jesolo.
Il Veneto è fortemente industrializzato; di notevole importanza è l’industria degli occhiali e alcuni
settori fanno parte della tradizione, in particolare il settore tessile. Diffuse sono le lavorazioni
artigianali di vetri (Murano), merletti e mobili d’arte. Per quanto riguarda il settore agroalimentare,
è di fondamentale importanza l’industria vinicola.
Friuli-Venezia Giulia
Regione a statuto speciale dell’Italia nordorientale, confina a nord con l’Austria, a est con la
Slovenia, a ovest con il Veneto ed è bagnata a sud dal Mare Adriatico.
La regione è caratterizzata nella parte settentrionale da una zona montuosa, la Carnia, che
raggiunge l’altitudine massima nel monte Coglians e si protende a est nelle Alpi Giulie fino al
Carso. Nella parte meridionale si estende invece una vasta pianura, percorsa dai fiumi Livenza e
Tagliamento, nonché dal corso inferiore dell’Isonzo.

Posizione del Friuli-Venezia Giulia in Italia (fonte: Wikipedia)


Il capoluogo della regione è Trieste, porto di rilievo; gli altri centri importanti sono Pordenone,
Udine e Gorizia.
Importanti per l’economia della regione sono il settore dell’agroalimentare (prosciutti di San
Daniele e birrifici) e il turismo (fra le mete più conosciute si ricordano Grado, in provincia di
Gorizia nonché Lignano Sabbiadoro e Tarvisio, in provincia di Udine).
Emilia-Romagna
Regione dell’Italia settentrionale, confina a nord con la Lombardia e il Veneto, a sud-ovest e a sud
con la Liguria, la Toscana, le Marche e la repubblica di San Marino, a ovest per un brevissimo tratto
con il Piemonte, e si affaccia a est sul Mare Adriatico.
Il territorio si può distinguere nettamente in due parti: quella meridionale, caratterizzata dal versante
settentrionale dell’Appennino Tosco-Emiliano e quella settentrionale, delimitata a nord dal corso
del fiume Po, interamente pianeggiante. La costa adriatica è bassa, sabbiosa e rettilinea. La parte
nordorientale della regione è occupata dalle valli di Comacchio, zona depressa, un tempo paludosa
e ora ampiamente risanata. Fra i fiumi più importanti vanno menzionati il Reno, il Secchia, il
Panaro, il Savio, il Taro e il Trebbia; da notare che, in Emilia-Romagna, dal monte Fumaiolo, nasce
il Tevere.

Posizione dell’Emilia-Romagna in Italia (fonte: Wikipedia)


Capoluogo della regione è Bologna; altre città importanti sono Ferrara, Forlì, Cesena, Modena,
Parma, Piacenza, Ravenna, Reggio Emilia e Rimini.
L’agricoltura emiliana ha molte produzioni rinomate che la rendono tra le più produttive d’Italia:
vino, latte e derivati (celebre il Parmigiano Reggiano), pasta e carni (prosciutti di Parma). Ruoli
economicamente importanti sono svolti anche dal turismo, soprattutto da quello balneare (Rimini,
Riccione, Cattolica, Cesenatico) e dall’industria automobilistica (con marchi prestigiosi anche a
livello internazionale come Ferrari, Maserati e Lamborghini).
Toscana
Regione dell’Italia centrale, confina a nord-ovest con la Liguria, a nord con l’Emilia-Romagna, a
est con le Marche e l’Umbria e a sud-est con il Lazio; si affaccia sul Mar Tirreno a ovest e sud-ovest
e comprende le isole dell’arcipelago Toscano (che, a sua volta, comprende l’Isola d’Elba).
L’Appennino Tosco-Emiliano vero e proprio si può distinguere dal cosiddetto antiappennino o
subappennino, a cui appartengono le Alpi Apuane nella parte settentrionale e più a sud il Chianti e
le Colline Metallifere, nonché il gruppo del monte Amiata. I bacini intramontani più rilevanti sono
la Lunigiana, ai confini con la Liguria, la Garfagnana tra le Alpi Apuane e la catena spartiacque
appenninica, e il bacino di Firenze, il Mugello, il Valdarno Superiore, il Casentino, la Val di Chiana,
e il settore superiore della Val Tiberina. Le pianure più estese sono il Valdarno Inferiore, la Versilia
e le piane costiere della Maremma.
La costa è prevalentemente bassa, liscia e sabbiosa, interrotta soltanto dai promontori di Piombino,
di Punta Ala e del monte Argentario. Tra i fiumi principali si annoverano il Tevere, che tuttavia ha
in Toscana solo il suo alto corso, l’Arno, l’Ombrone e il Serchio.

Posizione della Toscana in Italia (fonte: Wikipedia)


Capoluogo della regione è Firenze, città d’arte nota in tutto il mondo; le altre città importanti sono
Arezzo, Grosseto, Livorno, Lucca, Massa, Carrara, Pisa, Pistoia, Siena e Prato.
L’agricoltura presenta alcune produzioni tipiche come funghi, castagne e zafferano; importante
anche la produzione ortovivaistica. Un peso di rilievo lo hanno le produzioni vinicole, alcune
delle quali sono note a livello mondiale (Chianti, Brunello di Montalcino e Nobile di
Montepulciano). Notevoli sono i giacimenti di ferro dell’isola d’Elba; giacimenti di mercurio si
trovano nella zona del monte Amiata. Famose sono le cave di marmo delle Alpi Apuane (marmo
di Carrara) e quelle di alabastro nei dintorni di Volterra. Turisticamente rilevanti sono località
balneari come Forte dei Marmi, Viareggio e le spiagge dell’Argentario e altre mete quali San
Gimignano, Greve in Chianti e Cortona.

Umbria
Regione dell’Italia centrale, l’unica dell’Italia peninsulare a non affacciarsi sul mare; confina a nord
e a est con le Marche, a sud con il Lazio e a ovest e nord-ovest con la Toscana.
Il territorio è interamente montuoso, appartenente al sistema appenninico. Lungo il confine
orientale, in particolare, la regione è orlata dagli Appennini Umbro-Marchigiani, che continuano a
sud nei Monti Sibillini. In prossimità del confine con la Toscana si estende il lago Trasimeno, tra i
maggiori della penisola. Infine la regione è percorsa da nord a sud dal corso medio del Tevere;
merita una menzione anche il suo principale affluente, il Nera, fiume che nasce nelle Marche e
scorre per quasi tutto il suo corso nella regione umbra.

Posizione dell’Umbria in Italia (fonte: Wikipedia)


Il capoluogo della regione è Perugia, l’altro centro urbano di rilievo è Terni, importante zona
industriale (industria idroelettrica, siderurgica, meccanica, chimica e tessile). Città di notevole
interesse turistico sono infine Assisi, Gubbio, Orvieto, Spoleto, Todi, Città di Castello e Norcia.
Marche
Regione dell’Italia centrale, confina a nord con l’Emilia-Romagna, a ovest con la Toscana,
l’Umbria, il Lazio, a sud con l’Abruzzo e si affaccia a est sul Mare Adriatico, con una costa
rettilinea e bassa, sostanzialmente uniforme, interrotta soltanto dal promontorio del monte Conero.
Il territorio è prevalentemente montuoso e comprende la parte settentrionale dell’Appennino
Centrale (Umbro-Marchigiano). I rilievi sono intervallati da altopiani e conche piuttosto fertili e
culminano a sud nei Monti Sibillini. La fascia montuosa occidentale digrada in una stretta pianura
adiacente la costa. I fiumi principali sono Foglia, Metauro, Esino, Potenza, Chienti e Tronto.

Posizione delle Marche in Italia (fonte: Wikipedia)


Il capoluogo della regione è Ancona e gli altri centri importanti sono Ascoli Piceno, Fermo,
Macerata, Pesaro e Urbino. Importanti mete turistiche sono Loreto, Sirolo, Jesi e Numana.
Nell’economia marchigiana un ruolo importante è giocato dalla pesca, che può contare su numerosi
e attrezzati porti (Pesaro, Fano, Senigallia, Ancona, Civitanova Marche e San Benedetto del
Tronto). Una produzione dalle tradizioni antiche è quella della carta (Fabriano).

Lazio
Regione dell’Italia centrale, confina con la Toscana a nord, con l’Umbria, l’Abruzzo e il Molise a
est e con la Campania a sud; si affaccia a ovest sul Mar Tirreno, con coste basse e sabbiose,
movimentate da alcuni promontori, in particolare il Circeo e il promontorio di Gaeta.
Il territorio è assai vario e comprende a nord-est una parte dell’Appennino Abruzzese, a est sorgono
i massicci calcarei dei monti Sabini, Simbruini, Ernici e Le Mainarde; a nord-ovest il Preappennino
laziale è separato dall’Appennino dalle valli del Tevere, del Sacco e del Liri ed è formato da una
serie di apparati vulcanici (Volsini, Cimini, Sabatini e della Tolfa); nella parte meridionale sorgono i
gruppi dei colli Albani, dei monti Lepini, Ausoni e Aurunci. Si distinguono infine le zone
pianeggianti costiere, da tempo bonificate (Campagna di Roma, Agro Romano e Agro Pontino). Tra
i bacini lacustri vanno ricordati il lago di Bolsena, di Vico, di Bracciano, di Albano e di Nemi che
occupano i crateri di vulcani spenti.

Posizione del Lazio in Italia (fonte: Wikipedia)


Il capoluogo regionale è Roma, capitale d’Italia, sede delle funzioni politiche e amministrative
oltre che meta di turismo internazionale (anche per la presenza, sul suo territorio, della Città del
Vaticano). Le altre città importanti sono Frosinone, Latina, Rieti e Viterbo. Fra le mete turistiche di
una certa rilevanza sono da ricordare Tivoli, Ostia, Terracina, Gaeta, Sperlonga e il Parco
Nazionale del Circeo.

Abruzzo
Regione dell’Italia centromeridionale, bagnata a est dall’Adriatico e confinante a nord con le
Marche, a nord-ovest con il Lazio e a sud con il Molise.
Il territorio è in gran parte montuoso, occupato dall’Appennino Abruzzese costituito da un
altopiano su cui si staccano tre catene, di cui quella orientale, più elevata, comprende il massiccio
del Gran Sasso (Corno Grande), del Morrone e della Maiella (Monte Amaro); le montagne
sfumano in una zona collinare costituita da valli dove scorrono i fiumi Tronto, Tordino, Vomano,
Aterno-Pescara, Sangro e Trigno. All’interno si aprono vaste conche come quelle dell’Aquila e di
Sulmona.

Posizione dell’Abruzzo in Italia (fonte: Wikipedia)


Il capoluogo è L’Aquila; altre città importanti sono Chieti, Pescara e Teramo. Sulla costa sorgono
numerosi centri pescherecci, fra cui Giulianova, Roseto degli Abruzzi, Francavilla al Mare, Ortona,
San Vito Chitino.
Le risorse economiche sono legate all’agricoltura: tipiche le produzioni di zafferano e liquirizia.
Tradizionale è l’allevamento del bestiame, in particolare ovino. Nella regione notevole importanza
naturalistica ha il Parco Nazionale. Fra le mete turistiche meritano una menzione Lanciano, Vasto,
Roccaraso, Sulmona e Scanno.

Molise
Regione dell’Italia meridionale, confina a nord con l’Abruzzo, a ovest con il Lazio, a sud con la
Campania e a est con la Puglia; si affaccia a nord-est sul Mare Adriatico.
Il territorio è prevalentemente montuoso, occupato dall’Appennino Sannita, che digrada verso una
stretta fascia costiera pianeggiante. La costa è interrotta dal promontorio di Termoli e dalla foce del
Biferno, il principale fiume della regione.
Posizione del Molise in Italia (fonte: Wikipedia)
Capoluogo della regione è Campobasso, mentre l’unico altro centro di rilievo è Isernia. Termoli,
invece, è nota soprattutto per uno dei pochi impianti industriali della regione, quello della Fiat.

Campania
Regione dell’Italia meridionale, confina con il Lazio a nord, con il Molise a nord-est, con Puglia e
Basilicata a est e sud-est, ed è affacciata per un lungo tratto sul Mar Tirreno.
L’Appennino Campano è rappresentato dai monti del Matese, dai Monti Picentini, dal monte
Alburno, dal Cilento e all’estremità sud dal monte Bulgheria. Verso il mare esistono formazioni
autonome, di origine vulcanica: i Campi Flegrei e il Vesuvio nei dintorni di Napoli e il massiccio
di Roccamonfina ai confini con il Lazio. Una formazione preappenninica è quella dei monti Lattari
nella penisola amalfitana. I principali fiumi sono il Volturno, il Sele e il Calore Irpino (o
Beneventano). La costa è molto irregolare e comprende i golfi di Gaeta, Napoli, Salerno e
Policastro.
Posizione della Campania in Italia (fonte: Wikipedia)
Capoluogo della regione è Napoli, il cui porto è sede di traffici marittimi fondamentali per
l’economia della regione, che può contare inoltre su numerosi prodotti agricoli e caseari rinomati
(agrumi, mozzarella di bufala). Altri centri di rilievo sono invece Avellino, Benevento, Caserta e
Salerno. Fondamentale per l’economia regionale è il turismo che può contare su mete importanti
quali la costiera amalfitana (fra le località più note si ricordano Amalfi, Maiori, Minori, Positano,
Ravello e Vietri sul Mare), l’isola di Capri, situata di fronte alla penisola sorrentina, e l’isola di
Ischia, nel golfo di Napoli.

Puglia
Regione dell’Italia meridionale che confina a nord-ovest con il Molise, a ovest con la Campania e la
Basilicata e si affaccia a nord-est sul Mare Adriatico e a sud sul Mar Ionio (golfo di Taranto).
La regione si articola in quattro aree geografiche distinte, il Gargano, il Tavoliere, le Murge e il
Salento o penisola salentina. Il Gargano è un tozzo promontorio dalla superficie collinare,
digradante verso il mare in pendii ripidi o terrazzate. Il Tavoliere è la più vasta pianura dell’Italia
meridionale. La regione delle Murge, invece, è formata da banchi calcarei che digradano in ampie
terrazze verso la costa adriatica. Non dissimile è il paesaggio della penisola Salentina. I fiumi
principali sono il Fortore, l’Ofanto e il Cervaro. I più ampi bacini lacustri sono i due laghi costieri di
Lesina e Varano sul versante nordoccidentale del Gargano.
Posizione della Puglia in Italia (fonte: Wikipedia)
Il capoluogo di regione è Bari e le altre città importanti sono Brindisi (importante città portuale),
Foggia, Lecce, Taranto (sede di grandi impianti industriali, ma anche importante zona di pesca),
Andria. Rinomate sono le colture di viti, olivi, mandorli della regione. Rilevante, per l’economia
della regione, l’apporto derivante da mete turistiche importanti quali il Gargano (Isole Tremiti,
Vieste), il Salento (Gallipoli, Otranto, Cavallino) e Alberobello.

Basilicata
Regione dell’Italia meridionale, detta anche Lucania, confina a nord e nord-est con la Puglia, a sud
con la Calabria, a ovest con la Campania e si affaccia sul Mar Tirreno (golfo di Policastro) a sud-
ovest e sul Mar Ionio (golfo di Taranto) a sud-est.
È una regione prevalentemente montuosa, occupata quasi interamente dall’Appennino Lucano; le
poche pianure si trovano presso la costa ionica. Le montagne sono più elevate a sud (monte
Pollino), mentre al nord troviamo il vasto massiccio vulcanico del Vulture. I fiumi più importanti
sono il Basento, il Bradano, l’Agri e il Sinni.
Posizione della Basilicata in Italia (fonte: Wikipedia)
Il capoluogo è Potenza e l’unica altra città di rilievo è Matera, importante centro culturale (Sassi
di Matera). Mete turistiche degne di menzione sono Maratea, Venosa, Policoro e Melfi.

Calabria
Regione dell’Italia meridionale, confina a nord con la Basilicata e si affaccia sugli altri tre lati sul
mare (Tirreno a ovest e Ionio a sud-est).
Il territorio è sostanzialmente montuoso e l’Appennino si differenzia in vari complessi montuosi: da
nord a sud troviamo il massiccio del Pollino, la Sila, la Catena Costiera, le Serre e il massiccio
dell’Aspromonte. I fiumi più lunghi sono il Crati e il Neto. I laghi principali sono quelli di
sbarramento artificiale di Cecita, Arvo, Ariamacina e Ampollino, sull’altopiano della Sila.
Posizione della Calabria in Italia (fonte: Wikipedia)
Il capoluogo di regione è Catanzaro, gli altri centri sono Cosenza, Crotone, Reggio di Calabria e
Vibo Valentia. Molto importanti sono tutti i centri costieri del turismo (per esempio Tropea),
risorsa fondamentale per la regione, tra le più povere d’Italia. Turisticamente parlando rivestono una
certa importanza anche i parchi nazionali della Sila e dell’Aspromonte.

Sicilia
Regione a statuto speciale, costituita dall’isola omonima, la più estesa del Mediterraneo, e da
numerose isole minori (Ustica, Pantelleria, Eolie, Egadi e Pelagie).
Di forma triangolare, è bagnata a nord dal Mar Tirreno, a est dal Mar Ionio e a sud dal Mar di
Sicilia. È separata dall’Italia peninsulare dallo stretto di Messina. Lungo la costa settentrionale si
succedono da est a ovest tre catene montuose, prolungamento degli Appennini, i Peloritani, i
Nebrodi e le Madonie. L’entroterra della costa meridionale è invece occupato dai monti Erei e dai
monti Iblei. Isolato, a ridosso della costa ionica, sorge il maestoso cono vulcanico del monte Etna,
massima cima dell’isola, che supera i 3.000 m. A sud dell’Etna, che è tuttora attivo e presenta
periodicamente notevoli fenomeni eruttivi, si estende la piana alluvionale di Catania, la più estesa
dell’isola. I corsi d’acqua principali sono il Simeto, l’Alcantara, l’Anapo, il Cassibile e il Tellaro,
sul versante ionico, il Torto e il San Leonardo che tributano al Tirreno e il Belice, il Platani e il
Salso che si gettano nel Mar di Sicilia.
Posizione della Sicilia in Italia (fonte: Wikipedia)
Il capoluogo della regione è Palermo e le altre città di rilievo sono Agrigento, Caltanissetta,
Catania, Enna, Messina, Ragusa, Siracusa e Trapani.
L’isola si caratterizza per molte produzioni agricole tradizionali come frumento, agrumi,
mandorle, nocciole, olive e uva. Considerevole è anche l’importanza della pesca (tonno, sardine,
pesce spada). Un posto di rilievo per l’economia della regione è quello occupato dal turismo; molte
sono infatti le mete turistiche importanti fra cui si ricordano Taormina, Cefalù, Noto e San Vito Lo
Capo.

Sardegna
Regione a statuto speciale, costituita dall’isola omonima situata nel Mar Mediterraneo occidentale,
bagnata dal Mar Tirreno a est e dal Mar di Sardegna a ovest.
Di forma rettangolare allungata da nord a sud, la Sardegna ha un territorio prevalentemente
montuoso, caratterizzato da una serie di raggruppamenti (Gennargentu al centro, Sarrabus a sud,
Limbara a nord), che hanno la cima più alta nella Punta La Marmora nel Gennargentu. A separare
il Gennargentu dalle alture sudoccidentali dell’Iglesiente si estende il Campidano, pianura
alluvionale. Le coste sono di solito alte e frastagliate, rocciose e ricche di insenature (golfo di
Cagliari, golfo di Orosei, golfo di Olbia, golfo dell’Asinara, di Oristano e di Palmas), fronteggiate
in vari tratti da numerose isole, tra cui vanno ricordate San Pietro, Sant’Antioco, Asinara, La
Maddalena, Caprera e Tavolara. I corsi d’acqua maggiori sono il Flumendosa, il Riu Mannu di
Berchidda-Coghinas e il Tirso.
Posizione della Sardegna in Italia (fonte: Wikipedia)
Il capoluogo della regione è Cagliari, situata nella parte meridionale dell’isola, mentre gli altri
centri maggiori sono Nuoro, Oristano e Sassari. Particolarmente nota è la zona della Costa
Smeralda, a nord, per il turismo di lusso.
L’attività tradizionale sarda è la pastorizia, in particolare di caprini e ovini; notevoli quindi sono
anche le produzioni collaterali di latte, formaggi, carni e lana.

Gli Stati del mondo


Gli Stati del mondo riconosciuti sovrani a livello internazionale sono 196.
Esistono varie forme di ordinamento politico, repubblica, repubblica presidenziale, repubblica
federale, monarchia ecc.
In Europa, l’Unione Europea (UE) affianca i rispettivi governi nazionali dei Paesi che vi
appartengono. L’Unione Europea è un’organizzazione internazionale politica ed economica a
carattere sovranazionale, che comprende una trentina di Paesi; nacque con il trattato di Maastricht
nei primi anni ’90; la UE garantisce la libera circolazione di persone, merci, servizi e capitali
all’interno del suo territorio attraverso un mercato europeo comune. Le politiche di unione
economica e monetaria dell’Unione Europea hanno portato nel 1999 all’introduzione di una moneta
unica, l’euro, attualmente adottato da buona parte degli Stati dell’Unione (eurozona), con una
politica monetaria comune regolata dalla Banca Centrale Europea (BCE).
Particolare forma di ordinamento è il Commonwealth (letteralmente benessere comune) delle
Nazioni, un’organizzazione di Stati che hanno fatto parte in passato dell’Impero britannico (fanno
eccezione due soli membri, il Mozambico e il Ruanda), sia repubbliche sia monarchie; a capo del
Commonwealth (designato, non ereditario) è la regina Elisabetta II, dotata però di poteri soltanto
formali sui Paesi membri, in cui è rappresentata da un Governatore generale che esercita i suoi
poteri in sintonia con il governo locale.

Afghanistan
Repubblica dell’Asia centroccidentale, confina con il Turkmenistan, l’Uzbekistan, il Tagikistan a
nord, con la Cina per un breve tratto a est, con il Pakistan a est e a sud-est e con l’Iran a ovest.
Il territorio si estende dal prolungamento dell’altopiano iraniano fino ai massicci del Pamir e del
Karakorum ed è attraversato nella parte settentrionale dalle catene del Paropamisus e dell’Hindu
Kush (con cime oltre i 5.000 m).
La capitale è Kabul, altre città sono Kandahar, Herat, Jalalabad. Buona parte della popolazione è
stanziale, ma il fenomeno del nomadismo assume proporzioni rilevanti ed è legato a una delle
principali risorse del Paese, l’allevamento di ovini, che, insieme alla coltivazione del cotone,
alimenta l’industria tessile. La produzione di gas naturale rappresenta, con il commercio di
tappeti, una delle principali voci dell’esportazione.
La moneta è il nuovo afgani; le lingue ufficiali sono il dari e il pashto. La religione è quella
islamica, in maggioranza (circa 4/5) sunniti, il rimanente sciiti.

Albania
Repubblica della regione balcanica sudoccidentale, confina a nord con il Montenegro e la Serbia, a
nord-est con la Macedonia, a sud-est con la Grecia e si affaccia sul Mare Adriatico per un lungo
tratto di costa.
Il più piccolo Stato balcanico è prevalentemente montuoso, dominato dalle Alpi Albanesi al nord e
il massiccio del Korab a est. Il paesaggio si apre in ampie valli al sud, presso il confine con la
Grecia.
La capitale è Tirana; altre città sono Scutari, Durazzo e Valona.
L’economia del Paese è una delle più arretrate d’Europa ed è basata sull’allevamento (ovini e
caprini in particolare) e sull’agricoltura.

Algeria
 Repubblica dell’Africa settentrionale, confina a est con la Tunisia e la Libia, a sud con il Niger, il
Mali e la Mauritania, a ovest con il Marocco e si affaccia a nord sul Mar Mediterraneo.
Il territorio si può distinguere in tre fasce: la più settentrionale è il Tell costiero, ricco d’acqua,
molto popolato, con clima mediterraneo; a sud di questa si trovano i territori montuosi dell’Atlante,
mentre la terza fascia, più meridionale, è l’immensa regione sahariana (circa 2 milioni di km²).
Questa regione è caratterizzata da due paesaggi, il deserto di sabbia (erg) e il deserto roccioso
(hammada).
Originariamente la popolazione era costituita da berberi, a cui si sono sostituiti quasi del tutto gli
arabi. Il Paese conta quasi 40 milioni di abitanti. La capitale è Algeri, massimo centro commerciale
e industriale del Paese. Altre città sono Orano, Costantina. Il Paese dispone di vaste riserve
petrolifere e di gas naturale.
La moneta è il dinaro algerino; le lingue ufficiali sono l’arabo e il tamazight (lingua berbera), ma si
parla anche il francese. La religione è quella islamica, per la quasi totalità di corrente sunnita.

Andorra
 Principato indipendente che sorge sui Pirenei, sul confine tra Francia e Spagna, retto con una
sovranità congiunta dalla Francia e dal Vescovado di Urgell (Spagna).
Il Paese ha un’altitudine elevata ed è attraversato dal fiume Valira. La capitale è Andorra la Vella.
Gli andorrani rappresentano una minoranza, circa un terzo della popolazione: la metà è
rappresentata da spagnoli, il resto sono francesi e portoghesi.

Angola
Repubblica situata nel continente africano, si affaccia sull’Oceano Atlantico, con una fascia costiera
che si estende tra le foci del Congo a nord e del Cunene a sud. Confina inoltre a nord con la
Repubblica Democratica del Congo, a est con lo Zambia e a sud con la Namibia.
La parte centrale del Paese è occupata dall’altopiano del Bié, delimitato da alcune formazioni
montuose e caratterizzato da savana, foresta e pascoli. Lungo la costa atlantica scorre una pianura
che si restringe andando da nord a sud. L’interno è ricco di corsi d’acqua come il Cuanza e il
Cunene.
La capitale e città più importante è Luanda, antico porto sulla costa atlantica. Il Paese è ricco di
risorse naturali (diamanti, minerali di ferro, fosfati, rame, oro e soprattutto petrolio).
La moneta è il kwanza; la lingua ufficiale è il portoghese, ma la maggioranza della popolazione
parla anche il bantu. La religione più diffusa è quella cattolica, le altre sono minoritarie.

Antigua e Barbuda
 Monarchia costituzionale, membro del Commonwealth, facente parte delle Isole Sottovento
britanniche (America centrale caraibica) e costituita dalle isole di Antigua, Barbuda e dalla
disabitata Redonda. Antigua è piuttosto arida, mentre Barbuda è ricca di vegetazione e di corsi
d’acqua. La capitale è Saint John’s, in Antigua. La lingua ufficiale è l’inglese e il capo dello Stato è
il sovrano del Regno Unito.

Arabia Saudita
Monarchia assoluta che occupa la maggior parte della penisola arabica, nell’Asia sudoccidentale.
Confina a nord con la Giordania e l’Iraq, a nord-est con il Kuwait, a est con il Qatar e gli Emirati
Arabi Uniti, a sud con l’Oman e lo Yemen. Si affaccia a est sul golfo Persico e a ovest sul Mar
Rosso.
A ridosso del litorale del Mar Rosso si innalza ripidamente una zona montuosa che digrada
lentamente verso est in vasti altopiani desertici, deserto sabbioso a nord (Nafud) e pietroso a sud
(Neged). L’altopiano scende ulteriormente verso il golfo Persico. A sud-est si estende una delle
regioni più aride della terra, il deserto sabbioso Rub’al-Khali.
Il clima è caratterizzato da temperature elevate e da una forte aridità. Non esistono fiumi, sostituiti
dagli uidian, letti fluviali quasi sempre secchi.
L’Arabia Saudita è una monarchia assoluta di circa 30 milioni di abitanti. La capitale è Riyadh,
collocata in una fertile oasi dei monti Towaiq. Medina e La Mecca sono invece le città più antiche
e i principali centri religiosi del culto musulmano, religione di Stato.
L’economia è quasi interamente legata all’estrazione del petrolio, di cui l’Arabia Saudita è il più
grande esportatore mondiale.
La moneta è il riyal saudita; la lingua è l’arabo. La religione è quella islamica, perlopiù di corrente
sunnita.

Argentina
Repubblica che occupa la parte meridionale dell’America Latina, confina a ovest con il Cile, a nord
con la Bolivia, a nord-est con il Paraguay e il Brasile e a est con l’Uruguay. Si affaccia per un lungo
tratto sull’Oceano Atlantico.
Dai rilievi montuosi andini, lungo il confine con il Cile, il territorio digrada verso est nella grande
pianura che conduce all’Atlantico. Nella parte settentrionale del Paese le montagne racchiudono un
grande altopiano desertico (Puna de Atacama). Nelle Ande centrali le montagne raggiungono le
massime altezze (Aconcagua, Tupungato e Mercedario, tutte oltre i 6.000 m). La punta meridionale
è più bassa, ma è ricca di nevi perenni. La parte del Paese a est della Cordigliera delle Ande
presenta zone diverse: nel nord il Gran Chaco, una vastissima prateria, a sud la pampa,
un’immensa pianura. La Mesopotamia Argentina, compresa tra i fiumi Paraná e Uruguay, è una
regione quasi piatta e paludosa. Infine, la regione patagonica, a sud del Rio Colorado, è stepposa e
poco popolata. Il maggior fiume è il Paraná. Ricchi d’acqua sono i fiumi patagonici, Rio Colorado
e Rio Negro. Le vaste distese pianeggianti forniscono i pascoli per un’intensa attività di
allevamento (bovini e ovini) a cui si collega una fiorente industria della carne e dei latticini.
Data l’ampia estensione del Paese, il clima è molto vario: desertico secco nella Puna, rigido e arido
sui rilievi andini, rigido e desertico in Patagonia, tropicale nel Chaco, subtropicale nella
Mesopotamia, temperato nella pampa.
L’Argentina è una repubblica presidenziale di circa 40 milioni di abitanti. Capitale dell’Argentina è
Buenos Aires, altre città importanti sono Cordoba, centro industriale, e Rosario, porto fluviale sul
Paraná.
L’agricoltura rappresenta la voce principale dell’economia, in particolare frumento e altri cereali,
rilevanti anche le colture di semi di lino e di girasole, cotone e canna da zucchero. Le vaste distese
pianeggianti forniscono i pascoli per un’intensa attività di allevamento (bovini e ovini) e fiorente è
l’industria della carne e dei latticini a essa collegata.
La moneta è il peso argentino; la lingua ufficiale è lo spagnolo. La religione principale è quella
cattolica (3/4 circa), le altre sono minoritarie.
Armenia
Repubblica asiatica del Caucaso meridionale, confina a nord con la Georgia, a est e a sud con
l’Azerbaigian e per un breve tratto con l’Iran, a ovest con la Turchia.
Il territorio prevalentemente montuoso fa parte del Piccolo Caucaso. In una grande fossa di
sprofondamento è contenuto il lago Sevan, molto importante per la rete di irrigazione del Paese. Il
paesaggio armeno è rappresentato tipicamente dalla steppa.
La capitale è Erevan, principale centro industriale del Paese.

Australia
Stato federale dell’Oceania, interamente circondato dal mare, si affaccia a nord e a est sull’Oceano
Pacifico (che assume la denominazione di Mare degli Arafura, Mar dei Coralli e Mar di Tasman) e a
sud e a ovest sull’Oceano Indiano. Le coste si estendono per oltre 19.000 km e presentano forme
variegate, rettilinee e a falesia come nella Gran baia australiana a sud o frastagliate, ricche di isole
come nella costa settentrionale; la costa orientale si affaccia sulla Gran barriera corallina
(costituita dallo scheletro calcareo dei madreporari), che la separa per 2.500 km dall’oceano aperto.
A ridosso della costa orientale si sviluppa da nord a sud la Gran Catena Divisoria, costituita da
una serie di catene montuose (per un totale di oltre 3.000 km) che raggiungono l’altezza massima
nel monte Kosciuszko nelle Alpi Australiane. Al centro del continente troviamo il gruppo dei
monti Macdonnell e dei monti Musgrave che sovrastano le sconfinate regioni che a est
comprendono il bacino del fiume Murray e il Grande Bacino Artesiano.
L’Australia è estremamente povera di acque e i fiumi sono per la maggior parte più simili a torrenti.
Il fiume principale è il Murray-Darling (circa 2.500 km) nell’area sudorientale. Il principale lago è
l’Eyre che raggiunge la quota di massima depressione con i suoi 12 m sotto il livello del mare.  Il
sottosuolo è invece molto ricco d’acqua (Gran Bacino Artesiano) e l’acqua salina che viene
estratta è utilizzata con profitto nell’allevamento.
Verso ovest invece si estendono vastissime aree desertiche, (Gran deserto sabbioso, deserto
Gibson, Gran deserto Vittoria, Nullarbor Plain) che si estendono fino ai rilievi a ridosso della
costa occidentale. Infine a nord gli altipiani di Kimberley e di Arnhem chiudono verso l’interno
altre vaste zone depresse.
A sud dell’Australia, la Tasmania è un’isola prevalentemente costituita da un altopiano ricco di
laghi e di fiumi (Derwent e Tamar).
Il clima è prevalentemente desertico, ma diventa oceanico e temperato lungo le coste.

L’Australia ha una densità bassissima, di circa 2 abitanti per km2, a causa delle vastissime zone
desertiche del Paese; quasi tutta la popolazione è di origine anglosassone e vive nelle zone urbane,
gli aborigeni invece occupano le zone più interne.
L’Australia è una monarchia parlamentare federale e uno Stato indipendente all’interno del
Commonwealth, con circa 24 milioni di abitanti, di lingua inglese. Capitale della Confederazione
Australiana è Canberra, centro politico e amministrativo del Paese. Le due città più popolose sono
Sydney, massimo centro economico e culturale del Paese e Melbourne, importante porto. Altre
città sono Brisbane nel Queensland, Adelaide nell’Australia meridionale, Perth nell’Australia
occidentale e Hobart, capoluogo della Tasmania.
L’agricoltura (cereali, orticoltura, frutticoltura e canna da zucchero) e la zootecnia sono praticate in
maniera intensiva. L’allevamento è infatti una delle risorse principali dell’economia australiana, in
particolare quello tradizionale ovino (l’Australia è il principale produttore di lana nel mondo). Il
sottosuolo è ricco di risorse minerarie e l’Australia è fra i maggiori produttori mondiali di alcuni
minerali (uranio, oro, diamanti, rame, ferro). L’industria è ben sviluppata in diversi settori.
La moneta è il dollaro australiano; la lingua ufficiale è l’inglese. Le religioni principali sono quella
cattolica (circa ¼) e quella anglicana.

Austria
Repubblica situata nel cuore dell’Europa continentale, confina a nord con la Repubblica Ceca, a est
con la Repubblica Slovacca e l’Ungheria, a sud con la Slovenia e l’Italia, a ovest con la Svizzera e a
nord-ovest con la Germania.
È un Paese prevalentemente montuoso, occupato per più dei due terzi dal versante nordorientale
delle Alpi e per il rimanente dal prolungamento della pianura ungherese e dal bacino del Danubio.
A nord troviamo, da ovest verso est, il Rätikon, le Alpi Bavaresi, quelle di Salisburgo e le Prealpi
Austriache propriamente dette. La parte del Paese confinante con l’Italia è attraversata dalle Alpi
dell’Otz, dalle Alpi Aurine, da quelle Carniche e dagli Alti e Bassi Tauri. Il principale fiume è il
Danubio, ma sono importanti anche l’Inn e la Drava.
Capitale dell’Austria è Vienna, già capitale dell’Impero austroungarico, città ricca di storia e d’arte,
ma anche capitale economica e amministrativa. Altre città importanti sono Linz nella valle del
Danubio, Salisburgo, Innsbruck e Graz.
L’economia è basata sulle attività industriali, in particolare dei settori siderurgico, metallurgico e
meccanico, grazie alla ricchezza delle risorse idroelettriche. Attività tipiche sono inoltre la
produzione di strumenti musicali, del vetro e della birra. Interessante l’artigianato (pizzi nel
Vorarlberg e ferro battuto in Stiria).
L’Austria fa parte dell’Unione Europea; la moneta è l’euro; la lingua ufficiale è il tedesco. La
religione principale è quella cattolica (circa 2/3).

Azerbaigian
Repubblica che occupa la regione asiatica transcaucasica e confina a nord con la Georgia e la
Russia, a ovest con l’Armenia e a sud con l’Iran. Si affaccia a est sul Mar Caspio.
Il territorio può essere diviso in tre zone: il nord con il Grande Caucaso, il centro con le pianure
della Kura e il sud con il Piccolo Caucaso.
La capitale è Baku, che sorge sulle rive del Mar Caspio, area in cui si trovano ricchi giacimenti di
petrolio, principale ricchezza del Paese.
La moneta è il manat; la lingua ufficiale è l’azero, ma si parla anche il russo. La religione è quella
islamica, in maggioranza (circa 2/3) sciiti, il rimanente sunniti.
Bahamas
Arcipelago corallino dell’Oceano Atlantico situato tra la Florida e le isole di Cuba e di Hispaniola,
costituito da una trentina di isole maggiori e numerosi isolotti, caratterizzato da un clima mite tutto
l’anno e da una vegetazione tropicale; non sono rari i cicloni.
A causa della natura corallina delle isole non esistono rilievi e assenti sono i corsi d’acqua. Risorsa
di gran lunga principale è ovviamente il turismo. Le Bahamas sono anche un centro finanziario
internazionale con numerose banche. La capitale è Nassau sull’isola di New Providence.

Bahrein
Monarchia dell’Asia sudoccidentale costituito da una trentina di isole del golfo Persico al largo
della costa della Penisola Arabica, tra la regione di al-Hasa e la penisola del Qatar.
Le isole dell’arcipelago sono costituite da banchi sabbiosi e da formazioni coralline. La più vasta è
Bahrein che dà il nome all’arcipelago. La scarsa vegetazione è rappresentata dalla palma da
dattero.
La capitale è Manama, unita da un ponte ad al-Muharraq, il secondo insediamento urbano dello
Stato. Di primaria importanza è l’industria di estrazione e raffinazione del petrolio, principale fonte
di reddito per il Paese.

Bangladesh
Repubblica dell’Asia meridionale nel sud del continente indiano, confina a ovest, nord e nord-est
con l’India e a sud-est con la Birmania; si affaccia a sud sul golfo del Bengala.
Il territorio è interamente occupato dalla pianura alluvionale formata dai fiumi Gange,
Brahmaputra-Jamuna e altri corsi d’acqua. La pianura meridionale è spesso al di sotto del livello
del mare ed è occupata da paludi. Nella parte nordorientale troviamo l’altopiano di Shillong. La
popolazione conta quasi 160 milioni di abitanti. La capitale è Dhaka (o Dacca).
Il Bangladesh è uno degli Stati a più alta densità abitativa del mondo, con una popolazione
poverissima. La manodopera a basso costo ha fatto sì che in Bangladesh crescesse un’industria
dell’abbigliamento che copre gran parte delle esportazioni del Paese.
La moneta è il taka; la lingua ufficiale è il bengali, ma si parla anche l’inglese. La religione
principale è quella islamica.

Barbados
Isola dell’America Centrale e Stato indipendente del Commonwealth (la forma di governo è la
monarchia costituzionale), nel sud delle Piccole Antille, formata da rocce e ceneri vulcaniche
(dovute all’eruzione del vulcano La Soufrière nella vicina isola di Saint Vincent) con alcuni rilievi
(monte Hillaby).
La capitale è Bridgetown, sulla costa sudoccidentale. La principale risorsa economica è il turismo,
favorito dalla mitezza del clima. Le Barbados sono inoltre un paradiso fiscale.
Belgio
Monarchia dell’Europa occidentale, confina a nord con i Paesi Bassi, a est con la Germania e il
Lussemburgo, a sud e a ovest con la Francia, mentre si affaccia a nord-ovest sul Mare del Nord.
La costa è lineare, bassa e sabbiosa, l’interno è costituito da una vasta pianura (Fiandra) con alcune
formazioni collinari (Brabante e Limburgo) e si estende fino al mare. Nel sud-est del Paese
troviamo il massiccio delle Ardenne, vasto altopiano con profonde vallate. Principali fiumi sono la
Mosa e la Schelda, ma importante per la navigazione è anche l’Yser.
La principale fonte di ricchezza è l’industria che si basa sui grandi giacimenti carboniferi (regioni
della Sambre e della Mosa) e che, con la vicinanza degli sbocchi marittimi, ha costituito un
elemento fortemente propulsivo per l’industria; molto sviluppate l’industria estrattiva e quelle
siderurgica, chimica, metallurgica, dello zinco e del piombo, del rame e dei minerali uraniferi. Ben
rappresentati tutti i settori industriali, dal meccanico al chimico, all’alimentare; un’importanza
particolare hanno il settore tessile e quello dell’abbigliamento, discendenti diretti dell’artigianato
belga medioevale (tessuti delle Fiandre). Questo artigianato continua a essere fiorente nella
produzione di pizzi e merletti (Bruges e Bruxelles), vetri e cristalli. L’agricoltura è di scarsa
rilevanza, a causa dell’indisponibilità di zone agricole; una certa importanza hanno le colture in
serra e la produzione del lino. Il terziario ha un ruolo fondamentale e produce circa i due terzi del
prodotto lordo del Paese. Da ricordare infine l’importanza dei porti (Anversa, Gand, Bruges).
Anversa è uno dei maggiori centri mondiali per la lavorazione dei diamanti.
Il Belgio è una monarchia parlamentare di circa 11 milioni di abitanti, di lingua fiamminga, francese
e tedesca. Nel Paese vivono due gruppi etnici ben distinti: i fiamminghi nel nord (attualmente più
numerosi) e i valloni a sud. La capitale è Bruxelles, grande area metropolitana, sede della
Commissione europea. Altre città importanti, oltre a quelle citate in precedenza, sono Liegi e
Lovanio.
Il Belgio fa parte dell’Unione Europea; la moneta è l’euro; le lingue ufficiali sono il francese,
l’olandese e il tedesco. La religione principale è quella cattolica (poco meno di 2/3).

Belize
Monarchia costituzionale dell’America centrale e Stato indipendente del Commonwealth, confina a
nord con il Messico, a ovest e a sud con il Guatemala e si affaccia a est sul Mare Caraibico.
Il Paese occupa la parte sudorientale della penisola dello Yucatan; la costa è bassa, sabbiosa, ricca
di lagune e zone paludose, e davanti a essa una barriera corallina (la seconda del mondo per
dimensioni) scorre fra isole e isolotti. Nell’interno a sud si eleva la zona collinare dei monti Maya.
La pianura è percorsa da numerosi fiumi.
La capitale è Belmopan, nell’interno, sulla costa sorge invece la città più popolosa, Belize City,
importante centro commerciale e capitale fino al 1970.

Benin
 Repubblica dell’Africa occidentale, confina a nord con il Burkina Faso e il Niger, a est con la
Nigeria e a ovest con il Togo, si affaccia a sud sul golfo di Guinea nell’Oceano Atlantico.
Il Paese si affaccia al mare con un breve tratto di costa con molte lagune; procedendo verso
l’interno il territorio si innalza gradualmente con il massiccio dell’Atakora. Il fiume principale è
l’Ouémé. Il fiume Niger invece traccia il confine con l’omonimo Stato.
Capitale è Porto-Novo, ma il centro più importante è Cotonou, porto molto attivo e rilevante centro
commerciale.

Bhutan
Monarchia dell’Asia, confina a sud con l’India e a nord con la Cina (Tibet).
Il territorio, esclusivamente montano, è occupato dalla catena dell’Himalaya e si innalza
progressivamente da sud verso nord, passando da una zona collinare ricchissima di vegetazione a
una zona di alta montagna le cui vette superano i 7.000 m.
Due sono le capitali: quella estiva Thimphu e quella invernale Punakha. Vige ancora il
feudalesimo e i centri più importanti sono punti focali di culto buddista o induista piuttosto che di
vita amministrativa.

Bielorussia
Repubblica dell’Europa orientale, confina a ovest con la Polonia, a nord-ovest con la Lituania e la
Lettonia, a est e a nord-est con la Russia e a sud con l’Ucraina; è nota anche con la denominazione
di Russia Bianca.
La Bielorussia si estende su un territorio pianeggiante, ricco di acque, soprattutto di laghi e di
paludi. I fiumi più importanti sono la Dvina occidentale a nord, il Dnepr a est e il Pryp’jat’ a sud.
Minsk è la capitale e sede delle principali industrie.

Bolivia
Repubblica dell’America meridionale, confina a nord e a est con il Brasile, a sud con il Paraguay e
l’Argentina, a ovest con il Cile e il Perù.
Il Paese è sostanzialmente diviso in tre zone morfologiche: la regione andina, la parte centrale
occupata da un vasto altopiano, e una vasta pianura alluvionale formata dal Río Beni e dal Río
Mamoré. Le Ande racchiudono un vasto altopiano ricco di laghi (Titicaca e Poopó i più grandi). Gli
altopiani sono le zone più intensamente coltivate (il prodotto agricolo più redditizio è la coca, il cui
impiego non è sempre controllato). La Cordigliera Occidentale andina è formata per lo più da
vulcani spenti, mentre la Cordigliera Orientale comprende le cime più alte, l’Illimani e l’Illampú.
I rilievi scendono poi verso le pianure orientali con la Cordigliera di Cochabamba, solcata da
profonde valli.
Capitale è La Paz, la città più popolosa e sede del governo, mentre Sucre è la capitale
costituzionale. Il principale centro della pianura è invece Santa Cruz della Sierra, notevole
mercato agricolo e nodo di comunicazioni, oltre che zona di ricchi giacimenti petroliferi.
La moneta è il boliviano; le lingue ufficiali sono lo spagnolo e tutti gli idiomi indigeni. La religione
principale è quella cattolica (4/5 circa).
Bosnia ed Erzegovina
Repubblica federale dell’Europa orientale, confina a est con la Serbia e il Montenegro, a nord e a
ovest con la Croazia. Ha dichiarato l’indipendenza dalla Iugoslavia nel 1992.
Il territorio è prevalentemente montuoso ed è compreso fra il fiume Sava a nord, la Dina a est,
l’altopiano del Montenegro a sud e le Alpi Dinariche a ovest. Nella regione meridionale
(Erzegovina) il rilievo è costituito da altipiani carsici.
La popolazione (drasticamente ridotta dalla guerra civile) è composta, in ordine decrescente, da
bosniaci (musulmani), serbi (cattolici) e croati (ortodossi). Sarajevo è la capitale del Paese.

Botswana
Repubblica dell’Africa meridionale, confina a nord-est con lo Zimbabwe, a sud e a sud-est con la
repubblica Sudafricana e a ovest e a nord con la Namibia.
Il territorio è interamente occupato da un altopiano con qualche rilievo nel settore orientale, ed è
attraversato da fiumi in prevalenza a carattere temporaneo (Molopo e Limpopo). La capitale è
Gaborone. Importanti sono le zone di estrazione dei diamanti che rendono l’economia di questo
Paese una delle più sviluppate d’Africa.

Brasile
Repubblica federale dell’America del Sud, confina con tutti gli altri Paesi dell’America Latina
tranne l’Equador e il Cile e si affaccia a est sull’Oceano Atlantico.
Il Brasile è il quinto Paese al mondo come estensione; è costituito nella parte centrale da un vasto
altopiano, che digrada verso nord nella regione amazzonica e verso ovest nelle pianure alluvionali
del Paraguay e del Paraná. L’Altopiano del Brasile, nella zona orientale, è costituito da una serie di
tavolati (chapadas) che scendono verso la costa. Il fiume maggiore è il Rio delle Amazzoni (il più
vasto della terra, con un’estensione che supera i 7 milioni di km², e il secondo più lungo dopo il
Nilo) che attraversa la grande pianura alluvionale e sfocia nell’Oceano Atlantico con un grande
delta.
Il Brasile conta circa 205 milioni di abitanti. La principale metropoli costiera è Rio de Janeiro, ex
capitale, importante porto, sostituita oggi per le funzioni amministrative da Brasilia, la nuova
capitale. Altre città rilevanti sono San Paolo (la città più grande), Fortaleza, Porto Alegre, Belo
Horizonte, Salvador (la prima capitale del Brasile), Manaus (importante centro industriale).
L’agricoltura occupa un quarto della popolazione e ha subito un forte processo di rinnovamento
orientandosi alla monocultura: manioca, canna da zucchero (primo produttore mondiale), cacao,
soia, patate, fagioli, frutta tropicale e cereali. Molto rilevante è la produzione del caffè del quale
il Brasile è il maggiore esportatore mondiale, insidiato negli anni più recenti dal caffè prodotto in
alcuni Paesi africani, il cui trasporto verso l’Europa risulta assai meno costoso. In via di
affermazione anche la produzione del cotone (che alimenta una fiorente industria tessile) e quella
del tabacco, di qualità assai pregiata. L’allevamento, nettamente disgiunto dalle altre attività
agricole, è praticato intensivamente nei vasti spazi dell’interno; il patrimonio bovino è il secondo al
mondo (dopo l’India). La foresta, che ricopre il 60% del territorio, costituisce una risorsa di
legname pregiato e di caucciù. Il maggiore impulso all’industria brasiliana è venuto dalle notevoli
risorse minerarie di cui dispone il Paese; è infatti il secondo produttore al mondo di ferro, ma si
pone ai primi posti nelle graduatorie mondiali anche per altri minerali, per esempio il cristallo di
rocca, la cromite, la mica, lo zirconio.
Il Paese ha conosciuto negli ultimi decenni un rapido sviluppo dei vari settori industriali senza però
risultati eclatanti, se si eccettua il settore automobilistico.
La moneta è il real; la lingua ufficiale è il portoghese. Le principali religioni sono quella cattolica
(2/3 circa) e quella protestante (1/5 circa).

Brunei
Sultanato islamico indipendente costituito da due piccoli territori lungo la costa settentrionale
dell’isola del Borneo, divisi dal territorio di Sarawak; i due territori si affacciano a nord sul Mar
Cinese meridionale. La costa è spesso paludosa mentre il retroterra è montuoso con una zona
coltivata ai piedi della Crocker Range.
La popolazione è composta in prevalenza da malesi, cinesi ed europei, ma all’interno sono presenti
alcune tribù autoctone fra cui i famosi “tagliatori di teste”, i daiacchi.
Notevoli i giacimenti di petrolio che hanno reso il sultano del Brunei uno degli uomini più ricchi
del mondo.
La capitale è Bandar Seri Begawan.

Bulgaria
Repubblica parlamentare dell’Europa sudorientale, confina a nord con la Romania, a ovest con la
Serbia e la Macedonia, a sud con la Grecia e la Turchia e si affaccia a est sul Mar Nero.
Il confine settentrionale è tracciato per quasi tutta la sua lunghezza dal corso del Danubio,
costeggiato fino ai Balcani da una fascia pianeggiante. A sud di questa pianura il Paese è
attraversato dai Balcani, il cui versante meridionale delimita un’altra ampia zona pianeggiante dove
scorre il fiume Marica.
Sofia, la capitale, è l’unica metropoli della Bulgaria, situata al centro delle vie di comunicazione dei
Balcani. Da segnalare inoltre Varna, principale porto del Mar Nero.
La Bulgaria è tradizionalmente un Paese agricolo; una coltura tipica è quella delle rose, che
alimenta l’attività di distillazione e delle confetture, delle fragole e delle primizie orticole.
Nonostante la forte tradizione agricola il Paese ha fortemente incrementato il proprio potenziale
industriale e i manufatti rappresentano ormai il 70% delle esportazioni bulgare.
La Bulgaria fa parte dell’Unione Europea; la moneta è il lev bulgaro; la lingua ufficiale è il bulgaro.
La religione principale è quella cristiana ortodossa (3/4 circa).

Burkina Faso
Repubblica dell’Africa occidentale, confina a ovest e a nord con il Mali, a est con il Niger e il
Benin, a sud con il Togo, il Ghana e la Costa d’Avorio.
Il territorio è occupato quasi interamente da un vasto altopiano, chiuso a est da rilievi modesti e a
sud-ovest dalla presenza di alture isolate per lo più granitiche. Gli abitanti vivono in grossi villaggi
prettamente rurali. La capitale è Ouagadougou.

Burundi
Repubblica dell’Africa centrorientale, confina a nord con il Ruanda, a est con la Tanzania, a ovest
con la Repubblica Democratica del Congo.
Il territorio è occupato da un vasto altopiano digradante verso il confine orientale. Buona parte del
confine orientale si affaccia sulle rive del lago Tanganica.

La capitale, Bujumbura, è un notevole porto sul lago Tanganica.

Cambogia
 Regno dell’Asia sudorientale, confina a nord con il Laos, a ovest con il Vietnam, a nord e a nord-
ovest con la Thailandia, si affaccia a sud-ovest sul golfo del Siam (Mar Cinese meridionale).
Il territorio della Cambogia occupa una vasta depressione che interessa il basso bacino del Mekong,
area di coltivazione del riso, principale prodotto del Paese. La Cambogia è abitata dai khmer; la
maggior parte della popolazione vive in villaggi su palafitte per difendersi dalle inondazioni
stagionali.
L’unica grande città è la capitale Phnom Penh. Una certa importanza riveste il centro risicolo di
Battambang; infatti la principale risorsa è l’agricoltura, in particolare per la produzione del riso, che
occupa quasi la metà del territorio coltivabile.
La moneta è il riel; la lingua ufficiale è il khmer. La religione principale è quella buddista.

Camerun
 Repubblica dell’Africa centroccidentale, confina a nord con la Nigeria e il Ciad, a est con la
repubblica Centrafricana e la repubblica del Congo, a sud con il Gabon e la Guinea Equatoriale e a
ovest si affaccia sull’Oceano Atlantico (golfo di Guinea).
Lungo la costa una fascia pianeggiante è dominata a sud-ovest dal monte Camerun, il resto del
territorio è quasi interamente occupato da un altopiano attraversato dal fiume Sanaga. L’estrema
parte settentrionale è occupata da una pianura alluvionale.
La capitale è Yaoundé; la seconda città dopo la capitale è Douala, importante porto sul golfo di
Guinea.
Il Camerun è tra i Paesi dell’Africa tropicale quello con reddito pro-capite più alto, grazie
all’esportazione di molti prodotti agricoli e al petrolio.
La moneta è il franco CFA; le lingue ufficiali sono il francese e l’inglese. Le religioni praticate sono
diverse, quasi ugualmente suddivise fra cattolici, animisti, protestanti e islamici.
Canada
Stato federale dell’America settentrionale, è delimitato a nord dal Mar Glaciale Artico, a ovest
confina con l’Alaska e si affaccia sull’Oceano Pacifico, a est è bagnato dall’Oceano Atlantico e a
sud confina interamente con gli Stati Uniti.
Il territorio canadese è occupato per metà dal cosiddetto Scudo canadese, una vastissima zona
pianeggiante di antichissima origine glaciale, delimitata a sud dal fiume San Lorenzo a ovest dalle
Montagne Rocciose e che si estende dalla regione dei laghi a sud fino al Mar Glaciale Artico a nord.
Il Canada è un Paese ricco di acque; le grandi conche moreniche costituiscono il bacino di
numerosissimi laghi; i maggiori laghi nella fascia che precede l’innalzarsi delle Montagne Rocciose
sono il Gran Lago degli Orsi, il Gran Lago degli Schiavi, il lago Athabasca e il lago Winnipeg.
Molti laghi si trovano anche lungo il confine con gli Stati Uniti: Lago Superiore, Huron, Erie,
Ontario.
Numerosi anche i fiumi tributari del Pacifico: lo Yukon, il Fraser e il Columbia; il Saskatchewan
è immissario del lago Winnipeg, tributari della baia Hudson sono il Churchill e il Nelson. Il San
Lorenzo, emissario del lago Ontario, si getta nell’Oceano Atlantico in un grande estuario.
A sud della valle del San Lorenzo si estendono il New Brunswick, la penisola della Nuova Scozia
e l’isola di Terranova. A ovest della zona pianeggiante si innalza una vasta regione montuosa nella
quale si possono distinguere due catene principali, quella delle Montagne Rocciose e quella dei
monti Mackenzie. A occidente si innalza la Catena costiera, in parte sommersa, e questo
determina l’aspetto frastagliato e impervio della costa, assai ricca di fiordi e fronteggiata da
numerose isole.
Le regioni interne hanno un clima di tipo continentale, con escursioni termiche stagionali
considerevoli. Le regioni all’estremo nord hanno invece un clima polare.
Per quanto riguarda la flora spontanea, la zona del Circolo polare è coperta dalla tundra, con la
caratteristica presenza di muschi, licheni, erbacee e suffrutici nani; più a sud, particolarmente verso
il Pacifico, vi sono ampie distese di conifere (pini e abeti), mescolate spesso a latifoglie (betulle,
pioppi, faggi americani). Per la fauna, animali tipici sono il bue muschiato e il castoro canadese.
Il Canada è una monarchia costituzionale di circa 36 milioni di abitanti, la cui capitale è Ottawa.
Altre metropoli sono Montréal, Toronto e, sulla costa del Pacifico, Vancouver.
Il Canada è un Paese molto ricco e autosufficiente per la maggior parte delle risorse naturali e
agricole. Grazie all’estensione del territorio sono molte le coltivazioni (cereali, patate,
barbabietole da zucchero, lino, colza, soia, tabacco, frutta, in particolare mele). L’allevamento è
fiorente e comprende anche gli animali da pelliccia (visoni, castori, volpi ecc.) e gli animali da
cortile. Una certa importanza conserva anche la pesca sia lungo le coste atlantiche, che nelle acque
interne (salmoni, trote, storioni ecc.). Indiscussa ricchezza del Canada sono le foreste di conifere
che coprono un terzo dell’intero territorio e forniscono grandi quantitativi di legname esportati in
tutto il mondo. Il Canada è ricco anche di minerali metalliferi, spesso poco sfruttati per le difficoltà
climatiche.
Importanti sono i giacimenti petroliferi dell’Alberta e la massiccia produzione di gas naturale. Ma
la ricchezza principale è quella di origine idrica. Infatti il corso dei fiumi e il bacino dei laghi
costituiscono un’enorme riserva di energia idroelettrica. La disponibilità di materie prime ed
energetiche hanno permesso al Canada di sviluppare un possente apparato industriale, sia di
lavorazione delle materie prime che manifatturiero.
La moneta è il dollaro canadese; le lingue ufficiali sono l’inglese e il francese. La principale
religione è quella cattolica (poco più di 1/3), le altre sono minoritarie.

Capo Verde
Arcipelago africano nell’Oceano Atlantico al largo del Capo Verde. Costituito da una decina di isole
principali.
Le isole sono di origine vulcanica e a causa del disboscamento il paesaggio ora è stepposo. La
capitale è Praia.

Ciad
 Repubblica dell’Africa centrosettentrionale, confina a nord con la Libia, a est con il Sudan, a sud
con la Repubblica Centrafricana, a ovest con il Camerun, la Nigeria e il Niger.
Allungato in direzione nord-sud, il Paese presenta regioni molto diverse per aspetto e clima: deserto
al nord, montagne a nord-ovest, aride pianure al centro e pianure tropicali a sud. Il territorio
comprende una parte del lago Ciad. La capitale è N’Djamena, sede di una raffineria di petrolio,
una delle poche risorse consistenti del Paese.
La moneta è il franco CFA; le lingue ufficiali sono l’arabo e il francese. La religione principale è
quella islamica; le minoranze più significative sono quella cattolica e quella protestante.

Cile
 Repubblica dell’America meridionale, confina a nord con il Perù, a nord-est con la Bolivia, a est
con l’Argentina mentre a ovest, per un lunghissimo fronte costiero, si affaccia sull’Oceano Pacifico.
Il Cile è formato da una fascia lunga e stretta compresa tra le Ande e l’Oceano Pacifico. Fa parte
del suo territorio l’Isola di Pasqua, celebre per la presenza di gigantesche statue in pietra. Il
territorio è prevalentemente montuoso e comprende alcune delle massime cime dell’America
Latina. Le zone pianeggianti si trovano nella parte centrale del Paese. La costa più meridionale è
caratterizzata da una struttura estremamente frastagliata ricca di isole, fiordi, penisole e insenature.
La capitale è Santiago, nel Cile centrale. Altro centro importante è Valparaíso.
Mentre l’agricoltura non è particolarmente fiorente, penalizzata dalla struttura del territorio,
l’allevamento è piuttosto sviluppato, in prevalenza bovini e ovini (pecore merinos, che producono
lana molto pregiata); attiva la pesca che alimenta una discreta industria di trasformazione e
conservazione. La ricchezza principale del Paese è rappresentata dall’estrazione e dall’esportazione
del rame di cui il Cile è il primo produttore nel mondo (Chuquicamata è la miniera di rame a cielo
aperto più grande del mondo); è inoltre secondo produttore mondiale di molibdeno. L’attività
industriale appare ancora inadeguata al potenziale e alla disponibilità di materie prime.
La moneta è il peso cileno; la lingua ufficiale è lo spagnolo. La religione principale è quella
cattolica.
Cina
Repubblica popolare dell’Asia orientale, confina a nord con la Russia e la Mongolia, a nord-est con
la Corea del Nord, a sud con il Vietnam, il Pakistan, l’Afghanistan, a nord-ovest con il Kazakistan,
il Kirghizistan e il Tagikistan. A est e a sud-est si affaccia sul Mar Giallo, sul Mar Cinese orientale e
sul Mar Cinese meridionale.
Il territorio cinese è per la maggior parte montuoso: le principali catene (Himalaya, Kunlun, Tien
Shan, Altaj) comprendono le cime più alte del mondo (Everest, 8.872 m), collocate nella regione
dell’altopiano del Tibet (detto per questo “tetto del mondo”). I principali fiumi cinesi sono lo
Huang He (Fiume Giallo) e lo Yangtze Kiang (Fiume Azzurro), nelle cui valli vengono prodotte le
colture principali del Paese, il riso e il tè. Va inoltre ricordato il Grande Canale, o Canale
Imperiale, che collega Pechino a Hangzhou. Le coste sono nella parte settentrionale
prevalentemente basse e sabbiose, nella parte sudorientale invece alte e rocciose, fittamente
articolate in golfi e insenature, fronteggiate da numerosissime isole e isolotti (tra cui Taiwan).
La capitale della Cina è Pechino. Shanghai, la città più popolosa del mondo (circa 14 milioni di
abitanti) è invece il centro economico del Paese, che in totale conta più di 1 miliardo di abitanti (è il
Paese più popoloso del mondo).
L’economia della Cina è sostanzialmente un’economia di mercato che si sta espandendo in tutti i
settori, attualmente ha superato gli Stati Uniti come prodotto interno lordo, anche se resta ancora in
posizione secondaria come prodotto interno lordo pro-capite.
L’agricoltura, che occupa ancora circa due terzi della popolazione e si estende per oltre 100 milioni
di ettari, produce un sesto dell’intera produzione agricola mondiale. La gamma dei prodotti, data la
varietà del territorio, è pressoché completa e raggiunge spesso quantitativi ingenti. Le regioni
tradizionalmente agricole sono quelle della Cina orientale e meridionale; in queste ultime
predomina la risicoltura (circa il 45% della produzione cerealicola), in alcune zone con due raccolti
annui. Numerose sono le colture tropicali, quali canna da zucchero, ananas e agrumi. La
Manciuria, oltre a produrre cereali, è specializzata nella coltura della soia e della barbabietola da
zucchero. La Cina è il terzo produttore mondiale di soia (soprattutto nel nord-est), consumata anche
come legume, ma si producono anche arachidi (Shandong), sesamo (vallata dello Yangtze Kiang),
colza, girasole, ricino ecc. Primo produttore mondiale di tabacco, è al secondo posto per la
produzione di tè, la bevanda nazionale più diffusa. In espansione è la frutticoltura e la produzione di
prodotti orticoli e di legumi. Non trascurabili sono anche le piante tessili; notevole infatti è la
produzione di cotone a nord dello Yangtze Kiang. Si coltivano inoltre la iuta, il ramiè, la canapa e
il lino. Lo sfruttamento agricolo ha praticamente esaurito le risorse forestali. L’attività zootecnica
pone nuovamente la Cina tra i primi posti della graduatoria mondiale. I distretti agricoli non si
prestano all’allevamento di bovini, ma numerosi sono tuttora i bufali allevati per essere adibiti ai
lavori dei campi. Più frequente è l’allevamento di suini e degli animali da cortile. Nelle regioni più
aride si effettua un allevamento estensivo di ovini e caprini; numerosi i cammelli, mentre nelle
zone montuose ancora largamente impiegato è lo yak. Nelle zone agricole dove ancora intensa è la
gelsicoltura si alleva il baco da seta, antichissima e pregiata attività cinese; la Cina vanta il primato
mondiale per produzione di seta.
La Cina è particolarmente ricca di minerali, anche se lo sfruttamento delle risorse minerarie è
tuttora parziale. Si stima che la produzione di energia elettrica sia per il 75% di origine termica,
nonostante l’enorme potenziale idroelettrico, in particolare della regione del Tibet. L’industria
occupa solo il 15% della popolazione, ma concorre per circa la metà al reddito nazionale
(metallurgia e siderurgia, chimica, petrolchimica, tessile, alimentare; notevoli anche l’industria
cartaria, della produzione di biciclette e delle macchine per cucire).
La moneta è lo yuan renminbi; la lingua ufficiale è il cinese standard. Quasi metà della popolazione
non segue un credo religioso; fra i culti più diffusi nella popolazione praticante vi sono quelli delle
religioni popolari cinesi, il buddismo e il cristianesimo.

Cipro
Isola del Mediterraneo orientale a sud della Turchia, abitata da popolazioni di origine greca e turca.
Il suo territorio è diviso in due dalla linea verde, che separa i territori governati dalla Repubblica di
Cipro da quelli sotto il potere della Repubblica Turca di Cipro Nord.
L’isola presenta due catene montuose che la attraversano da est a ovest, separate da una vasta
pianura, la Messaria. Il punto più alto dell’isola si raggiunge nei monti dell’Olimpo. Le coste
rettilinee e uniformi a nord sono per il resto più articolate in baie e golfi (baia di Famagosta, baia di
Larnaca, golfo di Morfou), in cui è molto attiva la pesca delle spugne.
La capitale Nicosia è suddivisa in due settori separati, quello greco a sud e quello turco a nord. Altri
centri tutti costieri sono Famagosta nella parte turco-cipriota, Limassol e Larnaca in quella greca.
Cipro fa parte dell’Unione Europea; la moneta è l’euro; le lingue ufficiali sono il greco e il turco. La
religione principale è quella ortodossa.

Colombia
Repubblica dell’America meridionale, confina a est con il Venezuela e il Brasile, a sud con il Perù e
l’Equador, a ovest con Panama; si affaccia a ovest sull’Oceano Pacifico e a nord sul Mare
Caraibico.
La Colombia è attraversata in direzione nord-sud dalla parte più settentrionale della Cordigliera
delle Ande che si articola in tre catene: la catena costiera pacifica (Cordigliera Occidentale),
scarsamente elevata, la Cordigliera Centrale, sensibilmente più elevata, la Cordigliera Orientale,
con vari altipiani. Nel nord del Paese si trova la Sierra Nevada de Santa Marta, imponente
massiccio granitico che supera i 5000 m. La parte più orientale è invece occupata da una zona
pianeggiante. Il Magdalena è il più lungo fiume interamente andino non solo del Paese, ma
dell’intero continente, e nella sua valle si trovano ricchi giacimenti petroliferi.
La popolazione della Colombia è di circa 48 milioni di abitanti. Gli altipiani sono le zone più
popolate e vi sorgono la capitale Santa Fe de Bogotá, Medellín e Cali. Barranquilla sorge alla
foce del Magdalena e rappresenta il principale porto del Paese.
La Colombia è tra i primi produttori mondiali di caffè, ma il narcotraffico (cocaina) è un settore
particolare e illegale delle attività agricole che produce proventi che superano il valore complessivo
delle esportazioni legali del Paese.
La moneta è il peso colombiano; la lingua ufficiale è lo spagnolo. La religione principale è quella
cattolica.
Comore
Arcipelago africano dell’Oceano Indiano all’imboccatura settentrionale del canale di Mozambico,
comprende quattro isole principali fra cui Mayotte, una collettività territoriale della Francia, da cui
ha rifiutato l’indipendenza dopo la fine del protettorato.
Sono isole di origine vulcanica quasi interamente ricoperte da foreste. Il Paese è quasi totalmente
privo di infrastrutture e di risorse naturali e costante è l’emigrazione della popolazione verso i Paesi
arabi. Unico centro è la capitale Moroni.

Repubblica del Congo


Repubblica dell’Africa centrale, confina a nord con il Camerun e la repubblica Centrafricana, a est e
a sud con la Repubblica democratica del Congo, a sud-ovest con l’Angola e per un tratto costiero si
affaccia sull’Oceano Atlantico, a ovest infine confina con il Gabon.
Si distinguono morfologicamente tre regioni naturali: una fascia costiera bassa e sabbiosa, una serie
di rilievi a pieghe parallele e gli altopiani. Il bacino del Congo traccia il confine orientale.
La capitale è Brazzaville.

Repubblica Democratica del Congo


Repubblica dell’Africa centrale (ex Congo belga o Zaire), confina a nord con il Sudan e la
repubblica Centrafricana, a ovest con la repubblica del Congo e l’Angola, affacciandosi per un
brevissimo tratto sull’Oceano Atlantico, a sud con l’Angola e lo Zambia, a est con la Tanzania, il
Burundi, il Ruanda e l’Uganda.
Il territorio è essenzialmente costituito dal bacino del fiume Congo (o Zaire), un vastissimo
bassopiano circondato da altopiani e rilievi più marcati. Lungo tutto il confine orientale si snoda la
profonda fossa tettonica africana, con una serie di grandi laghi: il lago Alberto e il lago Edoardo, il
lago Kivu, il lago Tanganica. Tutta la grande conca centroccidentale è percorsa dal grande Congo
(Zaire) ed è separata dall’Atlantico dai monti del Cristallo.
La popolazione è di circa 86 milioni di abitanti. La capitale è Kinshasa, la città più popolosa
dell’Africa nera, nonché il principale porto fluviale del bacino del Congo. L’area dello Shaba è
molto importante per la grande concentrazione di minerali pregiati (cobalto, rame, diamanti, oro).
La moneta è il franco congolese; la lingua ufficiale è il francese. La principale religione è quella
cattolica; fra le minoranze, significativa quella protestante (circa 1/5).

Corea del Nord


Repubblica popolare democratica dell’Asia orientale, confina a nord con la Cina e per un breve
tratto con la Russia, a sud con la Corea del Sud lungo una linea di demarcazione stabilita nel 1953.
Il Paese è prevalentemente montuoso: nella parte settentrionale cime impervie si collegano a nord-
ovest alle catene della Manciuria, mentre a nord-est scendono fino sul Mar del Giappone. Il
versante occidentale è invece più regolare nella superficie e le coste sono pianeggianti.
La capitale è Pyongyang e il Paese è retto da una dittatura di stampo stalinista.
Il Paese è molto ricco di risorse dal punto di vista minerario e ciò, associato a un’abbondanza di
energia idroelettrica, ha permesso lo sviluppo industriale. Decisamente povera l’attività agricola che
comunque permette al Paese di raggiungere l’autosufficienza alimentare.
La moneta è il won nordcoreano; la lingua ufficiale è il coreano. Più dei due terzi della popolazione
ha un credo religioso; la minoranza più significativa è quella animista.

Corea del Sud


Repubblica presidenziale dell’Asia orientale, confina a nord con la Corea del Nord lungo la linea di
demarcazione del 1953, occupando la punta della penisola coreana, bagnata a est dal Mar del
Giappone, a sud dal Mar Cinese orientale e a ovest dal Mar Giallo.
La parte orientale è occupata da una zona montuosa che rappresenta il prolungamento del sistema di
rilievi della Corea del Nord. La costa orientale è pressoché rettilinea e alta mentre più frastagliate
sono la costa meridionale e quella occidentale.
La capitale è Seul, una delle città più popolate del mondo (circa 10 milioni di abitanti sui circa 50
del Paese).
Tradizionalmente agricolo, la Corea del Sud ha subito un forte processo di industrializzazione
avviato negli anni ’60. Il principale prodotto agricolo è il riso (nelle regioni occidentali le
condizioni climatiche consentono due raccolti annui). Coltivazione tipica quella del ginseng, dalla
cui radice essiccata si ricavano medicinali. Le foreste sono molto estese e forniscono notevoli
quantità di legname, alimentando numerose cartiere. Trascurabile l’allevamento, mentre la pesca
riveste un ruolo rilevante, consentendo una fiorente industria di trasformazione del pescato. Il
sottosuolo offre diverse risorse tra cui soprattutto tungsteno di cui la Corea del Sud è uno dei
massimi produttori mondiali. Notevoli anche i giacimenti di carbone e molto rilevanti le risorse
idroelettriche.
Tradizionali settori industriali sono quello tessile, quello alimentare e della manifattura del
tabacco, ma un notevolissimo sviluppo hanno avuto i settori chimico e petrolchimico, siderurgico,
metallurgico e meccanico.
Il Paese è ai primi posti nel mondo nei settori automobilistico ed elettronico (Samsung, LG,
Hyundai).
La moneta è il won sudcoreano; la lingua ufficiale è il coreano. Le religioni praticate sono diverse
quasi equamente suddivise (protestanti, cristiani, animisti, buddisti ecc.).

Costa d’Avorio
Repubblica di tipo presidenziale dell’Africa occidentale, confina a est con la Liberia e la Guinea, a
nord con il Mali e il Burkina Faso, a est con il Ghana, mentre si affaccia a sud sul golfo di Guinea.
Il Paese è occupato da un altopiano caratterizzato da vegetazione di savana. La fascia costiera è
bassa e sabbiosa, fittamente coperta di foreste ricche di legnami pregiati; al largo si trovano
importanti giacimenti petroliferi.
La vecchia capitale è Abidjan, situata nel golfo di Guinea, principale porto di esportazione (il Paese
è il principale produttore ed esportatore mondiale di cacao), mentre la nuova capitale è
Yamoussoukro.
La moneta è il franco CFA; la lingua ufficiale è il francese. Le principali religioni sono quella
islamica e quella cristiana.

Costa Rica
Repubblica di tipo presidenziale dell’America centrale, confina a nord con il Nicaragua e a sud con
Panama, si affaccia a ovest e sud-ovest sull’Oceano Pacifico e a nord-est sul Mare Caraibico.
Il territorio è percorso da due catene di rilievi, molti dei quali di origine vulcanica. Tra le due catene
troviamo un altopiano, la cosiddetta Meseta Central. Lungo la costa orientale si estende una
pianura relativamente vasta, di tipo alluvionale.
La capitale San José sorge sulla Meseta Central.
Il Paese è il principale produttore di ananas del mondo.

Croazia
Repubblica dell’Europa balcanica, confina a nord con la Slovenia e l’Ungheria, a est con la Serbia,
a sud con la Bosnia ed Erzegovina e il Montenegro ed è bagnata a ovest dal Mare Adriatico.
Il territorio è piuttosto vario: a est troviamo le propaggini terminali del bassopiano Pannonico, a
ovest si innalzano i rilievi delle Alpi Dinariche, che presentano vasti altopiani carsici, più
all’interno la pianura di Zagabria. Appartengono alla Croazia l’Istria e quasi tutta la Dalmazia.
La capitale è Zagabria; altre città importanti sono Fiume, Pola, Zara, e Spalato sulla costa.
L’economia è tipica dei Paesi europei avanzati con sbocco sul mare con la cura dei vari settori senza
comunque particolari acuti: agricoltura, allevamento, pesca, discreto il processo di
industrializzazione. Rilevanti nelle zone montuose sono le risorse forestali; in grande espansione il
turismo.
La Croazia fa parte dell’Unione Europea; la moneta è la kuna; la lingua ufficiale è il croato. La
religione principale è quella cattolica.

Cuba
Isola e repubblica socialista delle Grandi Antille, si trova tra l’Oceano Atlantico, il Mare Caraibico e
il golfo del Messico.
L’isola principale è di forma allungata ed è prevalentemente occupata da una pianura di natura
calcarea, con qualche rilievo alle estremità. La capitale è L’Avana. Altre città sono Santiago de
Cuba e, all’interno, Santa Clara e Guantanámo.
Il reddito agricolo è costituito per un terzo dalla coltivazione della canna da zucchero; grande
importanza ha la pesca che alimenta l’industria conserviera: rilevante anche lo sfruttamento
forestale. Importante il turismo.
La moneta è il peso cubano; la lingua ufficiale è lo spagnolo. La religione principale è quella
cattolica.

Danimarca
Monarchia costituzionale ereditaria dell’Europa centrosettentrionale, formata dalla penisola dello
Jutland (Jylland) e da circa 500 isole, per un totale di circa 5 milioni di abitanti; è limitata a nord e a
ovest dal Mare del Nord, a est dal Mar Baltico mentre confina a sud con la Germania.
La penisola dello Jylland può considerarsi la continuazione del bassopiano germanico che si
protende verso la Svezia. Il tratto di mare intermedio è occupato da tre grandi isole (Fionia,
Sjælland e Lolland). Le coste occidentali sono piatte e uniformi, orlate da lagune e con fondali
bassi. La costa orientale e quella delle isole sono invece molto frastagliate, ricchissime di insenature
e porti naturali dalla tipica conformazione (fiordi). Il Mare del Nord è ricco di petrolio e gas
naturale.
La capitale è Copenaghen, sulla costa orientale di Sjælland, importante cantiere navale e sede di
famose fabbriche di birra (Carlsberg, Tuborg); la seconda città per importanza è Århus.
La Danimarca è uno dei Paesi più ricchi e tecnologicamente più avanzati d’Europa; basa ancora la
sua economia sull’agricoltura (ortaggi, patate, barbabietole da zucchero). Il patrimonio
zootecnico è ingente e fiorente è la produzione casearia (il burro in particolare, tradizionalmente
esportato in Gran Bretagna) e l’industria di trasformazione della carne suina (gli insaccati
tradizionalmente esportati in Germania). La pesca nel Mare del Nord è molto attiva e alimenta
l’industria di trasformazione, rappresentando una voce importante dell’esportazione.
Oltre all’industria di trasformazione alimentare, fiorenti sono anche altri settori come il tessile, il
cartario, il siderurgico e il chimico. L’industria metalmeccanica è sostanzialmente di natura navale,
con i grandi cantieri di Copenaghen, Helsingør, Svendborg, ma produce anche macchinari e veicoli.
Tipiche sono la produzione di biciclette, le manifatture di tabacco e le celebri porcellane. Nota in
tutto il mondo è anche la birra di produzione danese.
La Danimarca fa parte dell’Unione Europea; la moneta è la corona danese; la lingua ufficiale è il
danese. La religione principale è quella protestante.

Dominica
Isola delle Piccole Antille nelle isole Windward (Sopravento) tra la Guadalupa e la Martinica. Fa
parte degli Stati indipendenti del Commonwealth.
L’isola, di origine vulcanica, è in gran parte montuosa. Nel sud si trova il Boiling Lake (lago
bollente), le cui acque calde sono riscaldate da correnti vulcaniche sotterranee. La capitale è
Roseau.

Ecuador
Repubblica dell’America meridionale, confina a nord con la Colombia, a est e a sud con il Perù, a
ovest si affaccia sull’Oceano Pacifico.
La sezione centrale del Paese, la Sierra, si articola su due catene andine parallele: la Cordigliera
Occidentale e la Cordigliera Orientale o Reale, tra le quali si interpone una zona depressa. A
ovest della Cordigliera Occidentale, fino all’Oceano Pacifico, si estende una regione pianeggiante,
zona di coltivazione di qualità di cacao rinomate in tutto il mondo. A est della Cordigliera Orientale
si estende Oriente, la più vasta regione morfologica del Paese, in molte zone ancora sconosciuta e
quasi interamente spopolata, ma sede di importanti giacimenti petroliferi.
La capitale dell’Ecuador è Quito; il principale porto e centro commerciale è Guayaquil.
L’economia si fonda sull’agricoltura, in particolare sulle colture tropicali e subtropicali della
regione costiera: cacao, banane e caffè.
La moneta è il dollaro USA; la lingua ufficiale è lo spagnolo. La religione principale è quella
cattolica.

Egitto
Repubblica presidenziale dell’Africa nordorientale; confina a nord-est con Israele, a sud con il
Sudan, a ovest con la Libia ed è bagnato a est dal Mar Rosso e a nord dal Mar Mediterraneo.
La valle del Nilo divide il territorio egiziano in due parti: a ovest il deserto libico e a est il deserto
arabico. L’estremo lembo orientale del Paese è costituito dalla penisola del Sinai, tra i golfi di Suez
e di Aqaba. Il fiume per eccellenza dell’Egitto è il Nilo, che percorre in territorio egiziano oltre
1.500 km; il suo regime è determinato da quelli dei suoi due rami sorgentiferi: il Nilo Azzurro, da
cui dipendono le piene estive, e il Nilo Bianco, che mitiga le secche autunnali. Le dighe oggi
controllano totalmente il fiume, le cui acque in passato inondavano il terreno, fertilizzandolo
naturalmente. La diga più importante è quella di Assuan. Lo sfruttamento delle acque del Nilo è la
principale risorsa per l’economia agricola del Paese.
La capitale è Il Cairo, una metropoli di oltre 10 milioni di abitanti, sui circa 87 milioni del Paese.
Alessandria, sul Mediterraneo, è una tipica città portuale (primo porto del Paese). Città portuali
sono anche Porto Said e Suez, valorizzate dalla loro posizione sul canale di Suez, dal 1975 riaperto
alla navigazione.
L’Egitto è un Paese povero, con un’attività industriale modesta e un’economia basata
sull’agricoltura che vive sullo sfruttamento delle acque del Nilo. La principale coltura è il cotone,
largamente diffusa è anche la canna da zucchero. Notevole incremento ha avuto l’agrumicoltura,
mentre per i datteri l’Egitto si colloca al primo posto nel mondo insieme con l’Arabia Saudita.
La moneta è la lira egiziana; la lingua ufficiale è l’arabo. La religione principale è quella islamica di
corrente sunnita.

El Salvador
Repubblica dell’America centrale, confina a est e a nord-est con l’Honduras, a nord-ovest con il
Guatemala e si affaccia a sud all’Oceano Pacifico.
El Salvador occupa una sezione del versante Pacifico dell’America centrale. Il suo territorio è
occupato in prevalenza da un vasto altopiano centrale, percorso da due catene vulcaniche. Il fiume
più importante è il Lempa; alcuni laghi occupano i crateri spenti nelle catene vulcaniche.
La capitale è San Salvador, posta sull’altopiano alle pendici del vulcano omonimo.

Emirati Arabi Uniti


Stato sovrano di circa 5 milioni di abitanti, costituito da una federazione di monarchie assolute
islamiche, indipendente dal 1971, comprendente 7 emirati della Costa dei Pirati, di cui i più
importanti sono Abu Dhabi e Dubai. Il Paese confina a nord-ovest con il Qatar, a sud con l’Arabia
Saudita e a est con l’Oman. Si affaccia sul golfo Persico al nord e sul golfo di Oman a nord-est.
Morfologicamente, il territorio è costituito da un vasto bassopiano sabbioso, con le coste ricche di
scogliere coralline. Il territorio è a cavallo del tropico del Cancro e ha un clima molto arido, perciò
Paese è privo di una rete idrografica.
Le principali città sono Abu Dhabi e Dubai, poste entrambe sul golfo Persico. Gli Emirati Arabi
Uniti sono i principali produttori di petrolio al mondo insieme al Kuwait.

Eritrea
Repubblica dell’Africa orientale dichiaratasi autonoma dall’Etiopia agli inizi degli anni ’90; confina
a sud con il Gibuti e l’Etiopia, a ovest con l’Etiopia e il Sudan, mentre è bagnato a est dal Mar
Rosso.
Il Paese è prettamente montuoso, comprendente la parte più settentrionale dell’altopiano etiopico,
che digrada verso ovest nell’altopiano sudanese e verso est nella costa. La parte sudorientale è
occupata dal deserto della Dancalia. I fiumi principali sono il Baraka e il Tacazzè.
Principale città e capitale è Asmara; Massaua è un importante porto. Per il resto sono ancora molto
diffusi i villaggi e il nomadismo.

Estonia
Repubblica dell’Europa nordorientale, confina a est con la Russia, a sud con la Lettonia, a nord con
il golfo di Finlandia, mentre a ovest si affaccia sul Mar Baltico.
Il territorio comprende una vasta pianura, solcata da rilievi, di natura morenica; un gran numero di
isole affiancano la costa frastagliata. Idrograficamente ricca, l’Estonia ha numerosi laghi di cui i
maggiori sono il lago dei Ciudi e il lago Wirz.
La capitale è Tallinn.
Le foreste ricoprono circa un terzo del territorio e costituiscono la principale risorsa economica del
Paese, a cui si è aggiunto lo sviluppo del settore delle telecomunicazioni (in Estonia è nato Skype).
L’Estonia fa parte dell’Unione Europea; la moneta è l’euro; la lingua ufficiale è l’estone. Più della
metà della popolazione non segue un culto religioso; la minoranza religiosa più significativa è
quella ortodossa.

Etiopia
Repubblica dell’Africa orientale. Confina a nord e a ovest con il Sudan, a sud con il Kenya, a sud-
est con la Somalia, a est col Gibuti e con il Mar Rosso.
Il territorio è costituito da due altopiani (l’Acrocoro Etiopico a nord-ovest e l’Altopiano Galla-
somalo, a sud-est) separati dalla Fossa Galla. Nella parte centrosettentrionale del Paese si estende il
deserto della Dancalia. L’Etiopia è molto ricca di fiumi e di laghi, tra i più importanti dell’Africa
orientale. Il principale fiume dell’altopiano etiopico è il Nilo Azzurro (o Abay). Il maggiore lago è
il Tana, nel cuore dell’acrocoro. Il clima è di tipo tropicale e nelle zone più calde si raggiungono
anche i 50 °C, fattore che crea gravi problemi per l’agricoltura (di cui il caffè è il prodotto
principale).
Addis Abeba è il centro politico ed economico del Paese e ospita un terzo della popolazione
dell’Etiopia che è di circa 90 milioni.
La moneta è il birr; la lingua ufficiale è l’amarico, ma sono molte altre le lingue utilizzate nel Paese.
Le principali religioni sono quella cristiana ortodossa e quella islamica.

Figi
Repubblica dell’Oceano Pacifico sudoccidentale nella Melanesia. È un arcipelago formato da isole
di origine prevalentemente vulcanica, disposte a forma di ferro di cavallo attorno al Mare di Koro.
Le isole maggiori sono prevalentemente montuose. Solo l’isola principale di Viti Levu è percorsa
da fiumi di un certo rilievo. Il massimo centro è la capitale Suva.

Filippine
Repubblica dell’Asia sudorientale formata dall’omonimo arcipelago (oltre 7.000 isole) tra l’Oceano
Pacifico, il Mar Cinese meridionale e il Mare di Celebes.
Le isole maggiori sono Luzon e Mindanao, situate all’estremità settentrionale e meridionale
dell’arcipelago. Esse si estendono su una delle fosse oceaniche più profonde del mondo (fossa delle
Filippine). Il territorio è interessato da forti fenomeni sismici. Tutte le isole sono montuose. Le
coste sono frastagliate, ma spesso orlate da scogliere coralline che ostacolano la navigazione. I
fiumi maggiori sono nell’isola di Luzon.
Le Filippine contano circa 100 milioni di abitanti. La capitale è Manila, grande porto e centro
commerciale. Quezon City è la seconda città del Paese.
Le Filippine hanno un’economia in netto sviluppo, se confrontata con quella della maggior parte dei
Paesi del terzo mondo. L’agricoltura è molto diversificata con la risicoltura in primo piano e la
coltivazione della canna da zucchero che consente lo sviluppo dell’industria di trasformazione.
Importanti anche il caffè, seguito dal tabacco e dal cacao, e la palma da cocco (isola di Luzon). Si
coltivano varie piante tessili: la canapa di Manila, le agavi e il ramiè. Anche le attività forestali
hanno un ruolo economico di grande rilievo. Le risorse del sottosuolo sono varie e per certi minerali
non trascurabili, in particolare cromo e rame.
La moneta è il peso filippino; le lingue ufficiali sono il filippino e l’inglese. La religione principale
è quella cattolica.
Finlandia
Repubblica dell’Europa settentrionale che confina a nord con la Norvegia, a nord-ovest con la
Svezia e a est e sud-est con la Russia. Si affaccia sul golfo di Botnia a ovest e a sud sul golfo di
Finlandia, entrambi settori del Mar Baltico.
L’intero territorio finlandese si presenta come una vastissima piana priva di veri e propri rilievi, di
marcata impronta glaciale. La Lapponia, nel nord del Paese, è la zona più elevata; è la regione del
tradizionale allevamento delle renne. La zona sudorientale invece è detta piattaforma lacustre, in
quanto il territorio è occupato da più di 50.000 laghi, di cui il più esteso è il Saimaa. Caratteristico è
il fenomeno delle cosiddette notti bianche (sole di mezzanotte), le notti estive che nell’estremo nord
si protraggono per due mesi, durante i quali il sole non tramonta mai.
La Finlandia è uno dei Paesi europei meno densamente abitati (circa 5 milioni di abitanti). Capitale
è Helsinki.
Le foreste rappresentano una delle risorse più rilevanti del Paese, il cui sfruttamento alimenta una
fiorentissima industria di trasformazione. Di particolare importanza in Lapponia è l’allevamento
delle renne, nonostante il grave incidente nucleare di Chernobyl del 1986 abbia decimato le
mandrie. Praticato è l’allevamento degli animali da pelliccia. La pesca (aringhe, trote e salmone) è
un’altra risorsa fondamentale.
La Finlandia fa parte dell’Unione Europea; la moneta è l’euro; le lingue ufficiali sono il finnico e lo
svedese. La religione principale è quella protestante.

Francia
Repubblica presidenziale dell’Europa Occidentale, confina con Belgio, Lussemburgo e Germania a
nord-est, con Germania, Svizzera e Italia a est, con la Spagna a sud e si affaccia a ovest sull’Oceano
Atlantico, a nord-ovest sulla Manica e a sud sul Mar Mediterraneo.
Nel territorio francese si possono distinguere le regioni settentrionali e occidentali pianeggianti,
digradanti verso l’Atlantico, e una regione occidentale e meridionale montuosa. Il bacino parigino è
un’area pianeggiante sedimentaria che si affaccia sull’Atlantico e sull’Europa centrale. La
circoscrivono a est le colline dello Champagne, che culminano nei rilievi dei Vosgi in Alsazia. La
regione sudorientale è caratterizzata dalla valle del Rodano. A sud il versante alpino culmina nel
Monte Bianco, uno dei monti più alti d’Europa. Il confine con la Spagna è montuoso (versante
francese dei Pirenei). Alla Francia appartiene anche la Corsica, isola del Mediterraneo
settentrionale, a nord della Sardegna, da cui è divisa dalle bocche di Bonifacio. Quattro sono i fiumi
principali: la Senna, la Loira, la Garonna, il Rodano. Il clima è tipicamente oceanico in
Normandia e Bretagna a nord-ovest, piovoso e con basse temperature, continentale nelle zone
centrorientali, mediterraneo sulla costa meridionale.
La capitale è Parigi, che sorge alla confluenza tra la Senna e la Marna e ospita circa un quinto della
popolazione francese, che è di circa 65 milioni in totale. Altri centri rilevanti sono Lione,
Grenoble, Marsiglia, Nizza, Tolosa, Nantes, Rouen, Strasburgo (sede del Parlamento europeo),
Bordeaux, Lilla, Le Havre, Montpellier, Reims.
La Francia è uno dei Paesi economicamente più avanzati del mondo. Favorita anche dalla struttura
territoriale (ben il 34,6% del territorio è destinato alle coltivazioni), il Paese è il massimo produttore
agricolo europeo, dopo la Russia. Il principale prodotto cerealicolo è il frumento seguito dall’orzo,
ampiamente impiegato nell’industria della birra. La tradizione viticola e frutticola è molto antica.
Rinomata e prestigiosa, infatti, è l’industria dei liquori e dei vini; basti ricordare la produzione
dello Champagne. Significativa la produzione di oleaginose e nel sud delle colture frutticole e
orticole. La Costa azzurra è rinomata, oltre che per l’attività turistica, anche per la floricoltura, che
alimenta la rinomata industria dei profumi francesi. Il patrimonio zootecnico è notevolissimo in
particolare quello bovino, che alimenta una fiorente industria delle carni e lattiero-casearia (i
formaggi francesi sono conosciuti in tutto il mondo). La pesca riveste un ruolo secondario nel
panorama economico francese, ma rappresenta pur sempre un’attività di antica tradizione, ora
modernamente attrezzata con una notevole flotta e con numerosi porti in particolare sulla costa
atlantica e della Manica, dove oltre alle attrezzature portuali hanno sede le principali industrie
conserviere. Le risorse minerarie non sono particolarmente cospicue; buone le produzioni di
bauxite e di uranio (di cui la Francia è tra i maggiori produttori mondiali).
L’energia elettrica viene prodotta per un quinto dai fiumi alpini, pirenaici e del Massiccio Centrale e
per un altro 60% è invece di origine nucleare; numerose infatti sono le centrali di questo tipo sul
territorio francese. Il rimanente 20% è rappresentato dalle tradizionali centrali termiche.
Ormai ampiamente consolidate sono le industrie siderurgiche e metallurgiche. L’attività industriale
copre ogni settore, ma l’industria automobilistica è contraddistinta dalla presenza di grandi gruppi
societari (Renault e Peugeot). Molto importante anche il settore navale in cui è il massimo
costruttore europeo e temibile concorrente del Giappone e degli Stati Uniti. Tecnologicamente
avanzata anche l’industria aeronautica, sia per l’aviazione civile sia militare. Rinomanza
internazionale hanno inoltre alcuni settori particolari: l’abbigliamento, in particolare l’alta moda, i
profumi e le porcellane artistiche.
La Francia fa parte dell’Unione Europea; la moneta è l’euro; la lingua ufficiale è il francese. La
principale religione è quella cattolica, ma quasi la metà della popolazione non professa credi
religiosi.

Gabon
Repubblica dell’Africa equatoriale, confina a nord con la Guinea equatoriale e con il Camerun e a
est e a sud con la repubblica del Congo; si affaccia inoltre a ovest sull’Oceano Atlantico.
Il territorio, che comprende quasi interamente il bacino del fiume Ogooué, è pianeggiante lungo la
costa, più elevato all’interno. La capitale è Libreville.

Gambia
Repubblica dell’Africa occidentale, si affaccia sull’Oceano Atlantico per un breve tratto e confina
esclusivamente con il Senegal; il territorio è costituito da una stretta striscia di terra che si incunea
per circa 350 km nel territorio senegalese.
Il territorio è attraversato in tutta la sua lunghezza dal fiume Gambia ed è prevalentemente
pianeggiante. La capitale Banjul, sul delta del fiume Gambia, è il principale porto.
Georgia
Repubblica situata nella Transcaucasia, confina a nord con la Russia, a sud-est con l’Azerbaijan, a
sud con l’Armenia e la Turchia, mentre si affaccia a ovest sul Mar Nero.
Il territorio è solcato da due catene, il Grande Caucaso a nord e il Piccolo Caucaso a sud. Tra le
due catene di monti si distende a ovest la pianura del fiume Rioni (l’antica Colchide) e a est quella
del fiume Kura, sul quale sorge la capitale Tbilisi. Il Paese è attraversato da un gasdotto e da un
oleodotto, indispensabili per la fornitura di energia all’occidente e quindi importanti fonti di entrate
per le casse dello Stato.

Germania
Repubblica parlamentare federale dell’Europa centrale, confina a nord con la Danimarca, a est con
la Polonia e la Repubblica Ceca, a sud-est con l’Austria (non considerando la frontiera interna al
lago di Costanza), a sud-ovest con la Svizzera, a ovest con la Francia, a nord-ovest con
Lussemburgo e Belgio e con i Paesi Bassi. Si affaccia a nord sul Mare del Nord e sul Mar Baltico.
La Germania è attraversata dalla parte settentrionale della catena montuosa delle Alpi. Salendo
verso nord le montagne fanno spazio all’altopiano svevo-bavarese, solcato dai fiumi Iller, Lech,
Inn e Isar, tutti affluenti di destra del Danubio. A nord del Danubio, il bacino svevo-francone,
percorso dai fiumi Neckar e Meno, è delimitato da una serie di massicci disposti a corona (Selva
Nera, Giura Svevo, Giura Francone, Selva di Turingia). La Selva Nera è separata dai Vosgi francesi
dalla Fossa Renana, ampia valle dove scorre il Reno. Proseguendo verso est si estende il bacino
della Turingia e lungo il confine con la Repubblica Ceca si estende la Sassonia, delimitata a sud-
est dai Monti Metalliferi. Nella zona nordorientale la pianura è attraversata da una fitta rete di corsi
d’acqua, formata dall’Elba e dai suoi affluenti.
Il Paese conta circa 82 milioni di abitanti. La capitale è Berlino, altre città importanti sono:
Amburgo, Brema, Dortmund, Colonia, Düsseldorf, Hannover, Bonn (la vecchia capitale prima
della riunificazione), Francoforte sul Meno, Dresda, Lipsia, Stoccarda e Monaco.
In Germania l’agricoltura ha un’importanza secondaria nel quadro economico globale, penalizzata
storicamente dalla suddivisione in microfondi. Interessante la produzione di frutta, in particolare
della vite che permette la produzione di vini pregiati (nelle vallate della Mosella, del Meno e del
Neckar, oltre a quella del Reno). Lo sfruttamento delle foreste è razionalizzato da un accurato piano
di rimboschimento che ne impedisce il depauperamento. L’agricoltura è largamente al servizio
dell’allevamento del bestiame, tradizionalmente molto qualificato e remunerativo. Si allevano
prevalentemente bovini e suini e una discreta quantità di animali da cortile. Fiorente è l’industria
collaterale di conservazione della carne e l’industria casearia. Importante la pesca d’alto mare
fuori dalle acque territoriali, in particolare di aringhe e merluzzi.
L’economia della Germania può contare su una larga disponibilità di materie prime come il
carbone, la lignite, l’uranio, lo zinco e i minerali di ferro. Il principale bacino estrattivo è quello
della Ruhr da cui si estraggono antracite e lignite.
Di conseguenza, solidissime sono le industrie siderurgica, metallurgica e meccanica; quest’ultima
copre una vastissima gamma di prodotti, a cominciare dalla prestigiosa industria automobilistica
(Volkswagen e Mercedes-Benz). Molto attive sono anche le industrie per la produzione di
macchine utensili, di materiale ferroviario, di macchine agricole, cicli e motocicli, navi. Molto
qualificata è anche la meccanica di precisione, l’industria ottica e delle apparecchiature
fotografiche, del materiale elettrico ed elettronico. La gamma di prodotti chimici è vastissima,
dai coloranti ai prodotti farmaceutici, dagli esplosivi ai fertilizzanti, dalle materie plastiche alle fibre
artificiali, alle resine sintetiche. Molto attiva l’industria della raffinazione del petrolio, che conta
sui porti settentrionali e su un’adeguata rete di oleodotti. Fiorentissima l’industria tessile, cotoniera
e laniera, anche se totalmente dipendente dall’estero per la fornitura della materia prima.
Numerose sono le industrie alimentari, zuccherifici, birrifici, in particolare in Baviera, per i quali
la Germania è secondo produttore mondiale dopo gli Stati Uniti. Attività tradizionali sono la
produzione di vetro e ceramica e di oggetti artigianali: celebre è Norimberga per i giocattoli, le
località della Selva Nera per gli orologi a muro o in legno e Mittenwald (Baviera) e Trossingen
(Baden-Württemberg) per gli strumenti musicali. La Germania fa parte dell’Unione Europea; la
moneta è l’euro; la lingua ufficiale è il tedesco. Le principali religioni sono quella cattolica e quella
protestante.

Ghana
Repubblica dell’Africa occidentale, un tempo denominata Costa d’Oro, confina a ovest con la Costa
d’Avorio, a nord e nord-ovest con il Burkina Faso, a est col Togo e a sud con l’Oceano Atlantico.
Il territorio del Ghana corrisponde sostanzialmente al bacino del fiume Volta ed è caratterizzato da
distese pianeggianti. I rilievi, di modesta entità, sono paralleli alla costa e al confine orientale. Il
fiume principale, il Volta è caratterizzato da una portata molto irregolare con piene spesso rovinose
nelle stagioni delle piogge, ed è in parte regolato dalla diga di Akosombo che ha dato origine al
lago Volta, il lago artificiale più esteso del mondo (più di 8.000 km²).
La capitale è Accra (una delle più popolose città africane); altre sono Sekondi-Takoradi
(principale porto) e Tema. La regione dell’Ashanti è nota per la produzione di cacao, per cui il
Ghana è ai primi posti nel mondo (così come per l’estrazione di oro).
La moneta è il Ghana cedi; la lingua ufficiale è l’inglese. Le religioni più importanti sono,
nell’ordine, quella pentecostale, quella protestante e quella musulmana.

Giamaica
Monarchia costituzionale dell’America centrale costituita dall’isola omonima e da altre isole molto
piccole.
Si trova nel Mare Caraibico, a sud dell’isola di Cuba e a ovest dell’isola di Hispaniola; appartiene
geograficamente alle Grandi Antille e politicamente è ora uno Stato indipendente del
Commonwealth. Il territorio dell’isola principale è montuoso, la costa si affaccia sulla fossa delle
Cayman. La vegetazione è ovunque tipica della foresta equatoriale.
La capitale è Kingston, unica metropoli dell’isola. Il Paese è noto come uno dei maggiori produttori
mondiali di bauxite, ma anche per la produzione di rum pregiato.
Giappone
Monarchia costituzionale dell’Asia orientale, il Giappone è costituito da quattro isole principali,
Hokkaido, Honshū, Kyushu e Shikoku, circondate a loro volta da un migliaio di isole minori. Le
isole sono disposte ad arco, tra il Mar del Giappone e l’Oceano Pacifico, a sud dell’isola di Sachalin
e delle isole Curili.
Il territorio, ad alta attività sismica, è prevalentemente montuoso, attraversato da catene disposte
longitudinalmente lungo l’intero arco insulare, e dalle Alpi Giapponesi. L’arcipelago presenta
quattro fasce vulcaniche, con numerosi coni attivi. La pianura più ampia è la depressione centrale
dell’isola Honshū, sul versante del Pacifico. Data la disposizione longitudinale dell’arcipelago, il
clima presenta caratteristiche assai varie: il versante del Pacifico è più caldo, riparato dalle correnti
fredde continentali dalla presenza delle montagne, l’isola di Hokkaido presenta inverni molto rigidi
(a causa dei venti siberiani) mentre l’isola di Kyushu, la più meridionale, ha un clima tropicale.
L’isola di Honshū possiede le maggiori risorse idrografiche del Paese, con il fiume più lungo, lo
Shinano, e il lago Biwa.
Tokyo è la capitale e la seconda città più popolosa del mondo: ospita 13 milioni di abitanti dei quasi
128 milioni del Giappone. La seconda area urbana è costituita da Kyoto. Altri centri importanti
sono Yokohama, Osaka, Nagoya, Sapporo, Kobe, Fukuoka e Hiroshima.
L’agricoltura, già fulcro dell’economia, partecipa ora solo marginalmente alla produzione del
reddito nazionale; il riso occupa più di metà del terreno coltivabile e riesce a coprire il fabbisogno
interno, pur essendone una cospicua parte destinata alla produzione di sakè, il liquore nazionale.
Ingente è il patrimonio forestale che alimenta una notevole produzione di legname, utilizzato come
materiale da costruzione e per la produzione della carta. Un’attentissima politica di tutela
dell’ambiente ha impedito il depauperamento di questa risorsa.
La pesca, sia costiera sia d’alto mare, riveste tuttora un ruolo molto importante nell’economia
generale del Paese e pone il Giappone al primo posto per pescato annuo (aringhe, salmoni,
merluzzi, tonno e balene). Le coste, in particolare quelle sul Pacifico, sono ben attrezzate sia dal
punto di vista portuale che degli insediamenti delle industrie conserviere. Lo sfruttamento del mare
si esplica anche nella raccolta delle perle, sia naturali che coltivate, e nella raccolta delle alghe,
componente base dell’alimentazione giapponese.
Il ruolo della pesca può essere sintetizzato dal seguente dato: più del 50% delle proteine animali
della dieta della popolazione giapponese provengono da prodotti del mare.
Paese povero di materie prime, in particolare di prodotti minerari, la disponibilità di manodopera a
basso costo, la stabilità politica e un clima generale di pace sociale hanno permesso al Giappone di
diventare uno dei Paesi più industrializzati del mondo. Il perno dell’economia è l’attività
manifatturiera che importa le materie prime ed esporta il prodotto finito.
Il Giappone è tra i maggiori produttori di acciaio; potentissimo è il settore cantieristico, che mette
il Giappone al primo posto per la produzione di navi da trasporto e di petroliere giganti. In forte
espansione negli ultimi decenni è stata l’industria automobilistica. Si producono strumenti ottici,
prodotti per l’industria radiotecnica e orologi. Molto affermata l’industria elettronica. In
espansione sono l’industria chimica e l’industria della gomma, in particolare per la produzione di
pneumatici, della carta, di tessuti (fibre naturali e sintetiche), delle ceramiche e del vetro.
La moneta è lo yen; la lingua ufficiale è il giapponese. Le religioni più importanti sono quella
shintoista e quella buddista.

Gibuti
Repubblica dell’Africa orientale, confina con l’Etiopia a ovest e a sud, con la Somalia per un breve
tratto orientale e si affaccia a est sul golfo di Aden.
Il territorio ha una notevole importanza strategica, in quanto accede, tramite lo stretto di Bāb el-
Mandeb, alla parte meridionale al Mar Rosso. Il Paese è prevalentemente desertico e steppico; si
innalza gradualmente sulle pianure della Dancalia e affonda nella depressione del lago Assal.
La capitale è Gibuti sulla costa, porto franco.

Giordania
Monarchia costituzionale dell’Asia occidentale. Confina a nord con la Siria, a nord-est con l’Iraq, a
sud e sud-est con l’Arabia Saudita, a ovest con Israele mentre a sud-ovest si affaccia sul Mar Rosso.
Il territorio del Paese si può distinguere in due parti: la Transgiordania a est, tavolato quasi
desertico, e la Cisgiordania (più fertile) a ovest, comprendente la Samaria e parte della Giudea.
Le due zone sono divise dal fiume Giordano e dal Mar Morto (il nome di questo mare deriva dal
fatto che, data l’alta salinità delle acque, è privo di forme di vita vegetale e animale). La
vegetazione è prevalentemente quella della steppa, anche se sono presenti zone desertiche e la
macchia mediterranea nelle aree più piovose.
La capitale è Amman, città antichissima. Sito archeologico noto in tutto il mondo è Petra.

Grecia
Repubblica dell’Europa sudorientale, si estende nella penisola balcanica e confina a nord con la
Macedonia e la Bulgaria, a nord-ovest con l’Albania e a nord-est con la Turchia; è bagnata a ovest
dal Mar Ionio, a sud dal Mediterraneo e a est dall’Egeo.
Il territorio è prevalentemente montuoso, di natura carsica. Nella catena settentrionale svetta il
monte degli antichi dei greci, l’Olimpo (quasi 3.000 m, la vetta più alta della Grecia), quella
meridionale culmina nel monte Eta. La penisola del Peloponneso è anch’essa solcata da rilievi.
L’area a ovest del Pindo assume un aspetto nettamente differenziato, digradante verso il mare in
altopiani calcarei. La costa ionica è articolata in due grandi golfi, il golfo di Arta e il golfo di
Patrasso. La costa meridionale del Peloponneso è caratterizzata da quattro formazioni peninsulari
che danno origine ai golfi di Messegna, di Laconia e di Nauplia. Le coste dell’Egeo sono rocciose
e alte, fronteggiate per un lungo tratto dall’isola Eubea, a sua volta interrotta da numerosi profondi
golfi (golfo di Egina, golfo di Volo, golfo di Salonicco e golfi della penisola Calcidica). Le isole
principali sono le Ionie (Corfù, Leucade, Cefalonia, Zante, Itaca e altre minori) nel Mar Ionio.
Nell’Egeo sorgono Eubea, le Cicladi, le Sporadi Settentrionali e le Sporadi Meridionali. La più
estesa e la più importante è però Creta, che delimita l’Egeo dal Mar Mediterraneo vero e proprio.
La capitale è Atene, città dell’Attica di antichissima tradizione storica e culturale, che comprende
l’importante porto del Pireo. Altre città importanti sono Salonicco, Patrasso, Corfù, Rodi
(sull’isola omonima), Candia (la città più popolosa di Creta) e Corinto.
Rilevanti ai fini commerciali sono alcune colture di tipo arboreo quali l’olivo (la Grecia è il terzo
produttore d’olio d’oliva del mondo), la vite e gli agrumi. Dall’uva si ricavano notevoli quantità di
vino e di uva passa. Paese tradizionalmente agricolo, ha compiuto dagli anni ’60 un notevole sforzo
di industrializzazione che le ha permesso di essere ammessa alla Comunità economica europea.
L’industria ha subito un forte sviluppo in particolare nel settore tessile, nel settore alimentare e nella
manifattura del tabacco.
Importante e in continua crescita è il contributo del turismo.
La Grecia fa parte dell’Unione Europea; la moneta è l’euro; la lingua ufficiale è il greco. La
religione principale è quella greco-ortodossa.

Grenada
Monarchia costituzionale dell’America centrale (indipendente nell’ambito del Commonwealth)
costituita dall’isola omonima, situata tra il Mare Caraibico e l’Oceano Atlantico. Lo Stato
comprende anche le Grenadine meridionali nelle Piccole Antille. Capitale e maggior centro è Saint
George’s.

Guatemala
Repubblica dell’America centrale, confina a nord e a ovest con il Messico, a nord-est con il Belize,
a est con l’Honduras, a sud-est con Salvador. È bagnato a est dal Mare Caraibico e a sud-ovest
dall’Oceano Pacifico.
A ovest il territorio è in gran parte occupato da rilievi vulcanici che scendono ripidi sulla costa e
sono in parte attivi, procurando frequenti fenomeni sismici. A nord si estende invece una regione
bassa e uniforme, il tavolato calcareo del Petén; la costa sul Pacifico è di natura alluvionale e
spesso orlata da lagune. Verso est invece il territorio è pianeggiante fino alla costa caraibica.
Numerosi i laghi di origine vulcanica nella parte montuosa.
La capitale è Guatemala. Il Paese è il massimo produttore di caffè dell’America latina.

Guinea
Repubblica dell’Africa occidentale, si affaccia sull’Oceano Atlantico a ovest e confina con la
Guinea Bissau a nord-ovest, col Senegal a nord, con il Mali a nord e a nord-est, con la Costa
d’Avorio a sud-est, con la Liberia e la Sierra Leone a sud.
Il territorio della Guinea è per lo più montuoso e collinare. Nella parte a sud-est del Paese si innalza
il massiccio dei monti Nimba, mentre a nord si trova il massiccio del Fouta-Djalon. I fiumi
principali sono il Gambia e il Niger.
L’unica vera città è la capitale Conakry, sulla costa, nodo di comunicazione e centro industriale.
Guinea Bissau
Repubblica dell’Africa occidentale, è affacciata a ovest sull’Oceano Atlantico, confina a nord con il
Senegal, a sud e a est con la Guinea. Il Paese comprende anche l’arcipelago delle Bijagòs e l’isola
di Bolama.
Il territorio, prevalentemente pianeggiante e di origine alluvionale, si estende tra il Fouta-Djalon e
l’Oceano Atlantico. La capitale è Bissau, alla foce del fiume Geba.

Guinea Equatoriale
Repubblica dell’Africa occidentale, comprende una zona continentale (Rio Muni) e diverse isole.
Confina con il Camerun a nord, con il Gabon a est e a sud e si affaccia a ovest sul golfo di Guinea.
Il territorio è montuoso, con le cime più alte nella catena dei monti Cristallo. Bioko è caratterizzata
dalla presenza di numerosi coni vulcanici, tra cui l’imponente monte St. Isabel. Ricche ed estese
foreste ricoprono più della metà del territorio del Paese e forniscono materiali pregiati come
palissandro, ebano e okoumè, ma la ricchezza principale del Paese è rappresentata da petrolio e
gas naturale.
La capitale è Malabo, sulla costa settentrionale dell’isola Bioko.

Guyana
 Repubblica dell’America meridionale, confina a nord-ovest con il Venezuela, a sud-ovest e a sud
con il Brasile e a est con il Suriname. La sua costa si affaccia a nord-est sull’Oceano Atlantico.
Il territorio, in gran parte pianeggiante, scende verso una costa bassa e paludosa, mentre nelle zone
occidentali e meridionali si innalzano rilievi del massiccio del Guyana e la Serra Acaraì. Fiume
principale è l’Essequibo; da ricordare anche le cascate sul fiume Potaro. La capitale è
Georgetown.

Haiti
Repubblica dell’America centrale, nelle Grandi Antille, nella parte occidentale dell’isola Hispaniola
confina a est con la repubblica Dominicana.
Il territorio è montuoso e i rilievi più elevati si trovano a sud. Il sistema culmina sull’elevato
massiccio de la Hotte.
La capitale è Port-au-Prince situata nella parte più interna del golfo della Gonâve. A nord si
trovano i due centri portuali di Port-de-Paix e di Cap-Haïtien.

Honduras
Repubblica dell’America centrale; a nord e a est si affaccia sul Mare Caraibico, a sud confina con il
Nicaragua e l’Oceano Pacifico (golfo di Fonseca), a ovest confina col El Salvador e il Guatemala.
Il territorio dell’Honduras è occupato da un vasto altopiano, esteso da una costa all’altra dell’istmo
e percorso da catene montuose. Da tale nucleo di alte terre si dipartono verso nord alcune dorsali
che raggiungono la costa caraibica, ripida e rocciosa. Sulla costa atlantica si affacciano le vaste
pianure honduregne.
La capitale è Tegucigalpa, secondo centro è San Pedro Sula.
Il Paese è il più povero dell’America centrale: l’economia si basa sull’agricoltura, che impiega più
della metà della popolazione.

India
Repubblica federale dell’Asia meridionale, il cui territorio occupa tutta la penisola del Deccan, tra il
Mar Arabico a ovest e il golfo del Bengala a est, e buona parte dell’Hindustan o bassopiano
Indogangetico. Confina col Pakistan a ovest, con Cina, Nepal e Bhutan a nord, Birmania e col
Bangladesh a nord-est.
Domina il Paese la catena himalayana, nella quale si possono identificare tre fasce: una collinare,
pre-himalayana, il Piccolo Himalaya, e la fascia centrale dei possenti massicci (il Grande
Himalaya). Il versante meridionale dell’Himalaya-Karakorum è attraversato da valli profonde,
culminanti nei grandi massicci del sistema, tutti superiori a 7.000 m di altezza. La zona nord-ovest è
detta Kashmir; il versante interno dei rilievi dà sulla grande valle dell’Indo superiore, nella quale
svettano le cime del Karakorum e del Ladakh. La zona a sud è costituita dalla pianura gangetica,
una delle più grandi pianure alluvionali della terra. A sud è delimitata dai cosiddetti Altopiani
centrali che a loro volta si sviluppano nella parte propriamente peninsulare dell’altopiano del
Deccan, che è orlato da due allineamenti montuosi periferici, Ghati orientali e occidentali. Il fiume
principale è il Gange. Il Brahmaputra, che nasce dalla zona tibetana, si riversa nel Gange. Nel
territorio indiano rientra anche l’alto corso dell’Indo. Il clima è caratterizzato dal monsone che
inverte la sua direzione ogni sei mesi circa, generando una stagione secca e una umida.
La capitale è Delhi o, più propriamente la parte nuova, a sud della città storica, denominata Nuova
Delhi, sorta in funzione del suo ruolo amministrativo e con circa 20 milioni di abitanti (l’India ne
conta circa un miliardo e 300 milioni, annoverandosi tra i Paesi più popolosi del mondo). Calcutta
è la capitale del Bengala occidentale, mentre la pianura del Gange ospita Varanasi (nota anche
come Benares), massimo centro religioso dell’induismo e Allahabad, città santa buddhista. Altri
centri importanti sono la popolatissima Mumbai (una volta, Bombay; oggi conta circa 13 milioni di
abitanti), Bangalore, Hyderabad e Madras.
L’agricoltura resta la principale fonte di reddito del Paese, anche se la produttività rimane bassa
per la persistenza di tecniche arcaiche e la scarsità di mezzi. L’India è al primo posto per la
produzione di tè, al secondo posto per le arachidi, il sesamo, la iuta e per i semi di cotone, e al
terzo posto per i semi di lino e per il tabacco. Il caffè è coltivato in varie zone montuose del
Deccan meridionale. Altro prodotto è la canna da zucchero, in parte avviata agli zuccherifici e in
parte impiegata nella produzione di una particolare bevanda, il gur. Il cereale più largamente
coltivato è il riso. Presente la coltivazione di bambù (importante per la produzione della carta) e
ingente quella del caucciù. Le foreste forniscono materie pregiate (mogano, teak, sandalo)
esportate in tutto il mondo.
Si allevano bufali, ovini e caprini. I bovini sono utilizzati solo per la produzione di latte, essendone
vietato dalla religione induista il consumo di carne.
L’India è un Paese ricco dal punto di vista minerario e tuttora solo parzialmente sfruttato. Le ingenti
riserve di carbone e la presenza di ricchi giacimenti di ferro favoriscono il sorgere della potente
industria siderurgica della valle del Damodar, la cosiddetta Ruhr indiana.
Il settore metalmeccanico si articola nella produzione di materiale ferroviario, macchine agricole,
autoveicoli, biciclette, motori, materiale elettrico e radio-elettronico. In espansione l’industria
chimica e quella petrolchimica. L’industria di più antica tradizione è quella tessile, cotoniera e dei
lanifici, ma numerosi sono anche gli iutifici e i setifici (famosi sono gli scialli e i tessuti ricamati
indiani). L’industria cinematografica è particolarmente proficua a Mumbai (è conosciuta come
Bollywood, fusione dei termini Bombay e Hollywood), sede di produzione di film di qualità
internazionale.
L’India è grande esportatore di software, ricerca e servizi tecnologici, che hanno i loro centri nella
regione compresa tra Hyderabad e Bangalore, la “Silicon Valley” indiana.
La moneta è la rupia indiana; le lingue ufficiali sono l’hindi e l’inglese. La religione più diffusa è
quella induista.

Indonesia
Repubblica dell’Asia sudorientale, il cui territorio comprende le isole di Sumatra, Giava, le Piccole
Isole della Sonda, le Molucche, Sulawesi, la maggior parte dell’isola del Borneo (Kalimantan), la
parte occidentale della Nuova Guinea e altre centinaia di isole minori. Ha in amministrazione
fiduciaria il settore portoghese dell’isola di Timor.
Le isole sono tutte essenzialmente montuose. Particolarmente importante è il sistema montuoso di
Sumatra, con i monti Barisan di natura vulcanica. L’isola di Giava è interamente percorsa da
catene montuose, di natura calcarea, che arrivano fino alla costa. Anche l’isola di Celebes è
sovrastata da cime imponenti e apparati vulcanici. A est di Giava l’arcipelago indonesiano si
frantuma nelle piccole isole della Sonda (Timor, la maggiore, Bali, Lombok, Sumba, le Molucche).
Numerosi i fiumi, utilissimi per le comunicazioni con le regioni interne ancora in parte coperte da
foreste: a Giava il fiume principale è il Solo.
L’Indonesia conta circa 255 milioni di abitanti. La capitale è Giacarta, sulla costa dell’isola di
Giava, la più produttiva per l’agricoltura intensiva; a Sumatra le città maggiori sono Medan e
Palembang. Nel Borneo centro principale è Banjarmasin dove si possono ancora incontrare le
tradizionali case galleggianti o su palafitte,
L’economia indonesiana è ancora basata sull’agricoltura (riso, caffè); nel Borneo si trovano anche
importanti giacimenti petroliferi e ricchissime foreste (nelle quali abbonda l’Hevea brasiliensis, il
cosiddetto albero della gomma dal quale si ottiene la gomma naturale di cui l’Indonesia è il
secondo produttore mondiale), minacciate dal disboscamento selvaggio. Diffusa è la pesca che
viene praticata non solo nelle zone costiere, ma anche nelle acque interne. Oltre al petrolio, dal
punto di vista minerario importante l’estrazione di stagno. Le uniche industrie rilevanti sono le
raffinerie di petrolio.
La moneta è la rupia indonesiana. La lingua ufficiale è l’indonesiano (Bahasa Indonesia). La
religione più diffusa è quella islamica.
Iran
Repubblica islamica dell’Asia occidentale, si affaccia a nord sul Mar Caspio, a sud sul golfo Persico
e sul golfo di Oman; confina a ovest con l’Iraq e la Turchia, a nord con l’Armenia, l’Azerbaigian e
il Turkmenistan, a est con l’Afghanistan e il Pakistan.
L’Iran occupa la parte occidentale dell’altopiano iranico. A sud si estende la catena dei monti
Zagros soggetta frequentemente a moti sismici. A nord l’Iran è separato dal Mar Caspio dai monti
Elburz. All’esterno degli archi montuosi si estendono delle pianure, a nord quelle caspiche del
Gilan e del Mazandaran, a sud-ovest la pianura del Khūzestān. L’altopiano interno presenta zone
rocciose, inframmezzate da paludi e da distese aride, come il deserto Dasht-e-Kavir a sud-est di
Teheran. I laghi salati occupano le depressioni interne, e tipici sono i qanāt, canali sotterranei che
raccolgono le acque delle falde. Il lago più vasto è quello di Urmia, molto salato e a superficie
variabile.
L’Iran ha circa 78 milioni di abitanti. La capitale è Teheran; altre città di una certa importanza sono
Tabriz, Esfahan (sede di industrie tessili, rinomate per la tradizionale produzione di tappeti),
Rafsanjān (zona di coltivazione dei pistacchi, di cui l’Iran è il maggiore produttore mondiale) e
inoltre Abadan, sede della più importante raffineria di petrolio.
Quasi la metà delle coltivazioni è occupata dal frumento, coltivato anche nei terreni stepposi.
L’allevamento, condotto da popolazioni nomadi, ha grande importanza e riguarda soprattutto ovini
e caprini. Tradizionale la bachicoltura. Il petrolio continua a costituire la principale risorsa del
Paese, uno dei maggiori produttori al mondo di questa risorsa, che genera una florida attività
petrolchimica.
La moneta è il rial iraniana; la lingua ufficiale è il fārsi (persiano). La religione è quella islamica.

Iraq, Irlanda
Iraq
Repubblica federale parlamentare del Vicino Oriente, confina a nord con la Turchia, a est con l’Iran,
a sud-est con il Kuwait, a sud-ovest con l’Arabia Saudita, a ovest con la Giordania e con la Siria. Si
affaccia sul golfo Persico.
Il territorio dell’Iraq coincide con la zona geografica della Mesopotamia, cioè con la regione
compresa tra il Tigri e l’Eufrate. Al suo territorio appartengono una parte dei monti Zagros, una
frazione dell’altopiano curdo verso la Turchia e del deserto dell’Arabia. La Mesopotamia è una
zona depressionaria molto vasta che occupa più della metà del Paese. I fiumi sono soggetti a piene
eccezionali, specialmente il Tigri, e i loro corsi d’acqua sono costeggiati da regioni paludose. La
parte meridionale del Paese ha clima desertico, con temperature molto elevate (la zona attorno al
golfo Persico è tra le più calde della terra).
La capitale è Baghdad; altri importanti centri sono Mosul, Kirkuk, Erbil, Falluja e Bassora.
L’Iraq è tra i primi produttori di petrolio fra i Paesi del Medio Oriente.
L’agricoltura è destinata al consumo interno; particolarmente importanti sono i datteri che crescono
soprattutto nella cosiddetta bassa Mesopotamia e di cui l’Iraq è anche esportatore. La principale
ricchezza dell’Iraq è il petrolio, di cui è il terzo produttore fra i Paesi del Medio Oriente. I
giacimenti sono nella zona di Kirkuk e in quella di Bassora, mentre le raffinerie sono presso le città
di Baghdad, Kirkuk, Mosul, Haditha. Parte del greggio viene trasportata a Tripoli, a Banias e al
litorale turco (Dörtyol).
La moneta è il dinaro iracheno; la lingua ufficiale è l’arabo, ma si parla anche il curdo. La religione
è quella islamica, in maggioranza (circa 2/3) sciiti, il rimanente sunniti.

Irlanda
Repubblica dell’Europa nordoccidentale, occupa l’isola d’Irlanda per 5/6 del territorio. L’isola
appartiene all’arcipelago delle isole britanniche ed è separata dalla Gran Bretagna dal Mare
d’Irlanda, dal Canale del Nord e dal Canale di San Giorgio. Si affaccia inoltre a nord e a ovest
sull’Oceano Atlantico e a sud sul Mare Celtico.
Nella parte settentrionale corre il confine con l’Irlanda del nord, appartenente al Regno Unito. Il
territorio dell’Irlanda è costituito da una vasta pianura centrale ricca di corsi d’acqua che verso la
costa si innalza in massicci montuosi isolati, quali i monti di Kerry a sud-ovest, i monti Wichlow a
est e i monti Donegal a nord. Le acque della regione centrale si raccolgono per la maggior parte nel
fiume Shannon. Tra i numerosi laghi il più esteso è il Neagh. La vastissima estensione del pascolo
garantisce allevamenti che producono carne rinomata, soprattutto bovina.
La capitale è Dublino, importante centro dell’industria elettronica e informatica. Le altre città
rilevanti sono i porti, Cork sulla costa meridionale e Limerick su quella occidentale.
L’agricoltura (cereali, barbabietole da zucchero e patate) è la tradizionale attività dell’isola.
Rilevante è l’attività zootecnica, grandemente favorita dalla vastissima estensione del pascolo.
L’industria occupa una posizione rilevante nell’economia del Paese; in particolare si sono
sviluppate le industrie chimiche, petrolchimiche ed elettroniche (il Paese è tra i principali
esportatori mondiali di software).
L’Irlanda fa parte dell’Unione Europea; la moneta è l’euro; le lingue ufficiali sono l’irlandese e
l’inglese. La religione è quella cattolica.

Islanda
 Repubblica dell’Europa nordoccidentale, occupa l’isola omonima. È bagnata dall’Oceano Atlantico
Settentrionale e situata a 1.000 km dalla Norvegia.
Buona parte del territorio è ricoperta da ghiacci permanenti e sono presenti innumerevoli vulcani,
con una serie di fenomeni vulcanici secondari (geyser). Le coste sono prevalentemente alte e
rocciose, incise da fiordi simili a quelli norvegesi. Numerose sono le isole che fronteggiano quella
principale.
La capitale è Reykjavík, che raccoglie più di un terzo della scarsa popolazione dell’intero Paese. È
sede di un importante porto, libero dai ghiacci tutto l’anno e fondamentale per la pesca (soprattutto
merluzzi e aringhe), perno dell’economia e dell’alimentazione islandese. I frequenti fenomeni
pseudo-vulcanici (acque termali e geyser) permettono il riscaldamento di serre per la coltivazione.
Isole Marshall
Arcipelago dell’Oceano Pacifico nella Micronesia. È una repubblica presidenziale.
L’arcipelago è costituito da due fasce di isole coralline, quella orientale (anche denominata Isole
dell’Aurora) e quella occidentale (Isole del Tramonto). La capitale è Dalap-Uliga-Darrit,
sull’atollo di Majuro. Le isole sono state di frequente utilizzate come luogo di test nucleari.

Isole Salomone
Stato insulare dell’Oceania, a est della Nuova Guinea. È una monarchia parlamentare membro
indipendente del Commonwealth.
È costituito dall’arcipelago omonimo (escluse Buka e Bougainville, che appartengono politicamente
alla Nuova Guinea), al quale si aggiungono le vicine isole. Le isole (circa un migliaio) sono
prevalentemente di origine vulcanica e tutte montuose. Il centro più importante è la capitale
Honiara, nell’isola di Guadalcanal.

Israele
Repubblica dell’Asia occidentale, confina a nord con il Libano, a est con la Siria e la Giordania e a
sud-ovest con l’Egitto. Si affaccia sul Mar Mediterraneo e sul golfo di Aqaba.
La zona costiera è pianeggiante e interrotta solo dal massiccio isolato del monte Carmelo. La
pianura si estende verso l’interno per un breve tratto (piane di Sharon e Giudea). Procedendo, il
territorio si eleva verso gli altipiani di Galilea, Samaria e Idumea, inoltre è inciso dal solco
percorso dal fiume Giordano, in parte occupato dal Mar Morto. Nel suo alto corso, il Giordano
forma il lago di Tiberiade (detto anche Mar di Galilea). La parte meridionale del Paese è occupata
dal vasto deserto del Negev.
La composizione etnica è attualmente a favore della componente ebraica, che prevale su quella
araba per la forte immigrazione. La capitale è Gerusalemme, mentre Tel Aviv-Giaffa è il maggior
centro economico, città moderna e di stampo occidentale; Haifa è il principale porto e zona di
produzione degli agrumi, prodotto di punta dell’agricoltura israeliana, praticata con la tipica
conduzione collettivistica delle singole unità (kibbutz).
Il Paese si caratterizza anche per la ricerca e le industrie dell’alta tecnologia, oltre che per il
petrolio.
La moneta è il nuovo siclo israeliano; le lingue ufficiali sono l’arabo e l’ebraico. La religione
principale è l’ebraismo; poco meno di un quinto della popolazione segue il credo islamico.

Kazakistan
Repubblica dell’Asia centroccidentale, confina a nord e nord-ovest con la Russia, a sud-ovest con il
Turkmenistan, a sud con l’Uzbekistan e il Kirghizistan, a est con la Cina e si affaccia a ovest sul
Mar Caspio.
Si estende per 3.000 km in direzione est-ovest, dalle propaggini dei monti Altaj al basso corso del
fiume Volga e per 1.500 km da nord a sud, dalla Siberia sudoccidentale al Tien Shan. Il territorio è
piuttosto vario, con una prevalenza di aree pianeggianti nella parte occidentale e settentrionale e di
terre alte nella parte orientale e meridionale. Da ovest verso est si sviluppa il bassopiano turanico,
che comunica con il bassopiano siberiano occidentale attraverso un’area depressa (Porta di
Turgaj). I fiumi principali sono l’Irtyš e l’Išim. Numerosi sono i bacini interni, il principale è il
Mar Caspio; da ricordare anche il settore settentrionale del lago d’Aral.
La maggior parte del vastissimo territorio è disabitato. Capitale è Astana, ma la città principale è
Alma Ata (l’ex capitale). Il sottosuolo del Kazakistan è ricchissimo di risorse energetiche
(carbone, petrolio, gas naturale e uranio, di cui il Paese è il primo produttore mondiale).
La moneta è il tenge; le lingue ufficiali sono il kazaco e il russo. Le religioni principali sono quella
islamica (più di 2/3 circa) quella cristiana.

Kenya
Repubblica dell’Africa orientale, confina a est con la Somalia, a nord con l’Etiopia e il Sudan, a
ovest con l’Uganda, a sud con la Tanzania e si affaccia a sud-est sull’Oceano Indiano.
Il territorio si affaccia sul mare con una fascia costiera bassa e fertile che, procedendo verso
l’interno, si fa steppica e desertica. Nella zona compresa tra il confine somalo e il lago Turkana si
eleva verso occidente un altopiano, attraversato nell’area settentrionale da una grande frattura di
origine tettonica, la Rift Valley, costellata da numerosi laghi (Baringo, Hannington, Nakuru).
L’altopiano centroccidentale è interrotto da catene montuose e da massicci isolati, tra cui la cima
più elevata del Paese, il Kenya (oltre 5.000 m).
Il Kenya conta quasi 45 milioni di abitanti. La capitale è Nairobi, che sorge sul fiume omonimo;
altre città sono Mombasa e Malindi sulla costa. Il Paese ospita molti parchi nazionali
naturalistici famosi a livello internazionale.
L’agricoltura continua a costituire il perno dell’economia del Kenya; essa presenta il tipico
dualismo di origine coloniale: da un lato l’agricoltura di sussistenza, che produce beni per il
consumo locale ed è scarsamente redditizia, e dall’altro l’agricoltura di piantagione, di impostazione
commerciale (caffè, tè, cotone, canna da zucchero, agave, sisal, lana, palma da cocco), ad alta
produttività e reddittività, spesso sostenuta dal capitale straniero. L’allevamento costituisce una
risorsa significativa; esistono infatti numerosi allevamenti, tecnicamente molto avanzati, soprattutto
di bovini; caprini e ovini assumono spesso un carattere più estensivo e nomade. Nelle zone
settentrionali è diffuso anche l’allevamento del dromedario. Molto importante il turismo.
La moneta è lo scellino del Kenya; le lingue ufficiali sono lo swahili e l’inglese. Le religioni più
importanti sono quella protestante (2/4 circa) e quella cattolica (1/4 circa).

Kirghizistan
Repubblica dell’Asia centrale che confina a est e sud-est con la Cina, a nord con il Kazakistan, a
ovest con l’Uzbekistan, e a sud-ovest con il Tagikistan.
Il territorio è prevalentemente montuoso e comprende quasi interamente le catene del Tien Shan e
dei monti Ala Tau, con cime oltre i 7.000 m. Nella parte nordorientale si apre il lago più vasto,
l’Ysykköl. La capitale è Biškek e l’economia sfrutta soprattutto le risorse estrattive, ma
caratteristico è l’allevamento dello yak e dei cavalli kirghisi.
Kiribati
Repubblica indipendente dell’Oceania, nel Pacifico nordoccidentale, Stato membro del
Commonwealth. Comprende le isole Gilbert, l’isola Ocean (o Banaba), le isole della Fenice e le
Line Islands (Sporadi equatoriali). Gli atolli sono di origine madreporica, quindi circondati da una
scogliera corallina, al cui interno si estendono strette spiagge sabbiose dalla vegetazione rigogliosa.
La popolazione è concentrata per più di un terzo nell’isola Tarawa, dove sorge la capitale Bairiki.

Kosovo
Repubblica parlamentare dell’Europa sudorientale facente parte della penisola balcanica; confina a
nord e a est con la Serbia, a ovest con il Montenegro, a sud-ovest con l’Albania e a Sud con la
Macedonia. Non ha sbocchi sul mare.
Il territorio del Paese, non particolarmente esteso, è occupato per la gran parte da rilievi. Le
principali pianure sono il bacino della Metochia a ovest e la piana del Kosovo a est.
Il clima del Paese è perlopiù continentale, con estati calde e inverni freddi.
Le città principali sono Pristina, la capitale, e Prizren, importante meta turistica.
Il Kosovo è un Paese molto povero, caratterizzato da un alto tasso di disoccupazione. Modeste le
risorse agricole e l’allevamento degli ovini. Il settore industriale è particolarmente debole. Sono
fondamentali gli aiuti internazionali e i contributi che giungono dai kosovari emigrati.

Kuwait
Stato monarchico costituzionale dell’Asia sudoccidentale nella penisola arabica, affacciato a est sul
golfo Persico e confinante a nord e nord-ovest con l’Iraq e a sud con l’Arabia Saudita.
Il territorio è prevalentemente desertico e sabbioso; la costa è fronteggiata dall’isola Būbiyān ed è
segnata al centro dalla profonda baia di Kuwait. L’idrografia è pressoché completamente
sotterranea. Nonostante l’inospitalità del territorio, il Kuwait registra una densità di popolazione
altissima, la più alta della penisola arabica, fenomeno legato allo sfruttamento dei giacimenti
petroliferi, che rappresentano la quasi totalità delle entrate dello Stato. La capitale è Kuwait
(Madīnat al-Kuwait).

Laos
Repubblica dell’Asia sudorientale, nella penisola Indocinese; confina a nord con la Cina, a est con il
Vietnam, a sud con la Cambogia, a ovest con la Thailandia e la Birmania.
Il Laos settentrionale è prevalentemente montuoso, in corrispondenza del versante occidentale della
catena annamitica, con cime separate da valli profonde. Nel Laos meridionale la catena montuosa
dell’Annam scende verso ovest prima in una fascia collinare, poi verso la valle del Mekong, il
principale fiume del Paese. La capitale è Vientiane.
Il Laos ha un reddito pro-capite bassissimo, che ne fa il Paese più arretrato dell’area indocinese.
L’economia, mai fiorente, subì un durissimo colpo dalla guerra vietnamita; l’agricoltura rimane
prevalentemente di sostentamento, la produzione principale è il riso.
Lesotho
Monarchia costituzionale indipendente nell’ambito del Commonwealth, situata nell’Africa
meridionale; confina esclusivamente con la repubblica Sudafricana, da cui è circondata e di cui
rappresenta un’enclave.
Il territorio è costituito sostanzialmente da un altopiano arido, appartenente alla catena dei monti
dei Draghi. Il Paese è attraversato dall’alto corso del fiume Orange ed è delimitato a ovest dal
fiume Caledon. La capitale è Maseru.

Lettonia
Repubblica dell’Europa orientale, confina a nord-est con l’Estonia, a est con la Russia, a sud-est con
la Bielorussia e a sud con la Lituania; si affaccia a ovest sul Mar Baltico (golfo di Riga).
La parte centrale del territorio è occupata da una regione pianeggiante, la fertile pianura di Riga-
Jelgava, mentre si fa collinosa a ovest e a est. La Lettonia comprende il bacino inferiore della
Dvina occidentale, che sfocia nel golfo di Riga. La capitale è Riga, uno dei più attivi porti del
Baltico, insieme a Ventspils, importanti per gli scambi commerciali tra i Paesi baltici. Dal punto di
vista economico, l’agricoltura resta il settore più importante, essendo più della metà del territorio è
occupato da aree coltivate.
La Lettonia fa parte dell’Unione Europea; la moneta è l’euro; la lingua ufficiale è il lettone. La
religione principale è quella ortodossa, ma una buona parte della popolazione non segue un credo
religioso.

Libano
Repubblica dell’Asia occidentale, nel Vicino Oriente; confina a nord e a est con la Siria, a sud con
Israele e si affaccia a ovest sul Mar Mediterraneo.
Il territorio presenta una fascia costiera interrotta da promontori rocciosi. All’interno si trovano la
catena del Libano e la valle della Beqaa, prosecuzione della depressione occupata dal Mar Rosso.
Infine si rileva la catena dell’Anti-Libano, circa parallela a quella del Libano, lungo il confine
siriano.
Nella zona costiera sorgono le principali città del Paese, Beirut (la capitale), Tripoli, Saida
(Sidone), Tiro.

Liberia
Repubblica dell’Africa occidentale, confina a nord-ovest con la Sierra Leone, a nord con la Guinea,
a est con la Costa d’Avorio e si affaccia a sud-ovest sull’Oceano Atlantico.
Sull’esterno del territorio si estende una fascia pianeggiante, che si eleva verso l’interno con una
serie di ripiani tabulari solcati dalle valli dei fiumi (Mano, St. Paul e Lofa, quest’ultimo sede di
ricchi giacimenti di diamanti).
Il nome deriva dal latino liber (libero) perché venne colonizzata da schiavi afroamericani liberati.
La capitale è Monrovia, unica città e principale sbocco marittimo del Paese.
Libia
Stato dell’Africa settentrionale, si affaccia a nord sul Mar Mediterraneo e confina a nord-ovest con
la Tunisia, a ovest con l’Algeria, a sud con il Niger e il Ciad, a sud-est col Sudan e a est con
l’Egitto.
La costa è bassa e pianeggiante, spalleggiata da una fascia piuttosto stretta dove si estende un’ampia
zona di alte terre con pendii anche ripidi. Nell’interno, a ovest, si estende un ampio tavolato che
culmina nel monte Tassili-n-Ajjer e nel monte Tibesti; alla zona elevata della penisola Cirenaica
segue l’ampio bassopiano di Calanscio. La parte sudorientale del Paese è infine occupata dal
deserto libico. Sulla costa sorgono le città: Tripoli (la capitale), Sirte, Bengasi. Numerosi sono i
giacimenti petroliferi di cui dispone il Paese.

Liechtenstein
Monarchia costituzionale dell’Europa centrale, è situato sul confine tra Svizzera e Austria.
Il territorio è montuoso e digrada in direzione ovest verso la valle del Reno. La capitale è Vaduz,
abitata da quasi l’intera esigua popolazione del piccolo Paese. L’economia è molto florida grazie
alle attività finanziarie e bancarie.

Lituania
Repubblica dell’Europa orientale, confina a nord con la Lettonia, a est e sud-est con la Bielorussia,
a sud-ovest con la Polonia e la Russia e si affaccia a nord-ovest sul Mar Baltico.
Il territorio è pianeggiante nella sezione centrale, mentre a sud-est e a ovest (Samogizia) si presenta
ondulato da colline di origine morenica. Il fiume principale è il Nemunas. Nelle regioni collinari
numerosi sono i laghi intermorenici. La capitale è Vilnius.
L’agricoltura può contare su circa la metà del territorio nazionale; notevoli sono anche stati gli
interventi di bonifica che hanno recuperato all’agricoltura vaste zone paludose. Molto ricco è il
patrimonio forestale.
La Lituania fa parte dell’Unione Europea; la moneta è l’euro; la lingua ufficiale è il lituano. La
religione principale è quella cattolica.

Lussemburgo
Monarchia costituzionale dell’Europa occidentale, confina a nord e a ovest con il Belgio, a est con
la Germania e a sud con la Francia.
Il territorio è occupato quasi interamente dalle alture che formano lo spartiacque tra la Mosa e la
Mosella. Si possono distinguere due regioni: quella settentrionale, propaggine orientale
dell’altopiano delle Ardenne, e quella meridionale, pianeggiante, il cui sottosuolo è ricco di
minerali. Il fiume principale è il Sauer. La capitale è Lussemburgo, fortezza naturale. L’economia
del Paese è basata sul settore bancario e sulla produzione dell’acciaio.
Il Lussemburgo fa parte dell’Unione Europea; la moneta è l’euro; le lingue ufficiali sono il
lussemburghese, il tedesco e il francese. La religione principale è quella cattolica.
Macedonia
Repubblica dell’Europa balcanica, confina a nord con la Serbia, a est con la Bulgaria, a sud con la
Grecia, a ovest con l’Albania, e a nord-ovest con il Kosovo.
Il Paese è prevalentemente montuoso, si abbassa al centro della valle del fiume Vardar e verso il
confine sudoccidentale si affaccia sulle acque dei laghi Ocrida e Prespa. La capitale è Skopje.

Madagascar
Repubblica democratica che occupa l’isola omonima al largo delle coste dell’Africa sudorientale, è
bagnata dall’Oceano Indiano ed è separata dall’Africa dal canale del Mozambico.
È la quarta isola per estensione nel mondo ed è occupata per tutta la sua lunghezza da un altopiano
centrale. La costa si snoda per oltre 5.000 km. L’immediato entroterra è occupato da una fascia
pianeggiante. La capitale è Antananarivo, che sorge al centro dell’isola. Il Paese è il primo
produttore mondiale di vaniglia.
La moneta è l’ariary malgascio; le lingue ufficiali sono il malgascio e il francese. Le religioni
seguite sono diverse, le più importanti sono, nell’ordine, quella animista, quella protestante e quella
cattolica.

Malawi
Repubblica dell’Africa centromeridionale, confina a nord con la Tanzania, a est e a sud con il
Mozambico, a ovest con lo Zambia.
Il territorio è generalmente montuoso e culmina nell’imponente gruppo del Mulanje. Il lago
Malawi o Niassa, di origine tettonica, è il terzo lago più grande dell’Africa. La maggior parte della
popolazione continua a vivere nei villaggi e le città vere e proprie sono soltanto Lilongwe (la
capitale) e Blantyre.
La moneta è il kwacha malawiano, le lingue ufficiali sono il chicheŵa e l’inglese. La religione
principale è quella cristiana.

Maldive
Stato insulare dell’Oceano Indiano; è una repubblica presidenziale. L’arcipelago si compone di 12
atolli principali, al largo della costa sudoccidentale dell’India.
Le Maldive, di natura corallina, sono pianeggianti e ricoperte da una fitta vegetazione. Buona parte
degli abitanti risiede nella capitale Malè, mentre il resto della popolazione vive in piccoli villaggi ai
margini della foresta.
Importante risorsa è il turismo.

Malesia
Stato federale dell’Asia sudorientale formato da una parte continentale, che occupa la sezione più
meridionale della penisola di Malacca, e da una parte insulare, che occupa la fascia settentrionale
dell’isola del Borneo con i territori di Sarawak e di Sabah.
La penisola di Malacca confina a nord con la Thailandia ed è bagnata a ovest dallo stretto di
Malacca e a est dal Mar Cinese meridionale; i territori di Sarawak e di Sabah confinano con la
regione del Kalimantan (Indonesia) e sono bagnati dal Mar Cinese meridionale a ovest, dal Mare di
Sulu a nord e dal Mare di Celebes a est.
La Malesia occidentale è occupata da un sistema di rilievi che si snodano in direzione nord-sud
verso una fascia costiera pianeggiante di origine alluvionale. I territori di Sarawak e Sabah sono a
loro volta in prevalenza montuosi. La vita si svolge prevalentemente nei piccoli villaggi.
La popolazione conta circa 31 milioni di abitanti. Capitale della federazione è Kuala Lumpur,
importante nodo di vie di comunicazione. La zona peninsulare è importante per la coltivazione del
caucciù, di cui il Paese è uno dei massimi produttori mondiali.
La moneta è il ringgit; la lingua ufficiale è quella islamica. La religione più diffusa è quella
islamica; fra quelle minoritarie la più significativa è quella buddista.

Mali
Repubblica dell’Africa nordoccidentale, confina a nord con l’Algeria, a ovest con la Mauritania e il
Senegal, a sud con la Guinea, la Costa d’Avorio e il Burkina Faso, a est con il Niger.
La parte meridionale del territorio è occupata dalle estreme propaggini dell’altopiano guineano,
mentre a nord presenta altopiani di tipo sahariano. La zona centrale è una vasta area depressionaria
costituita dal bacino del Niger.
La maggior parte della popolazione si concentra nella parte meridionale del Paese, più piovosa e
adatta quindi alle coltivazioni; il nord è quasi del tutto disabitato. La vita si svolge quasi
essenzialmente in villaggi e l’unica città notevole è la capitale, Bamako.
La moneta è il franco CFA; la lingua ufficiale è il francese. La religione è quella islamica.

Malta
Repubblica insulare dell’Europa meridionale, che si compone delle isole di Malta, Gozo, Comino.
L’arcipelago maltese è situato nel Mar Mediterraneo centromeridionale, tra la costa della Sicilia e
quella tunisina. Il territorio è collinare e le coste sono per lo più alte e rocciose. Capitale e principale
porto è La Valletta.
Malta fa parte dell’Unione Europea; la moneta è l’euro; le lingue ufficiali sono l’inglese e il
maltese. La religione è quella cattolica.

Marocco
Monarchia costituzionale dell’Africa nordoccidentale, confina a sud-ovest con la Mauritania, a sud-
est e a est con l’Algeria, si affaccia a nord sul Mar Mediterraneo e a ovest sull’Oceano Atlantico.
Il territorio è assai diversificato: la parte settentrionale è occupata dalle grandi catene montuose del
Rif, verso sud sorgono i rilievi del Medio Atlante, dell’Alto Atlante e dell’Anti Atlante, che
digrada a sud-est verso il deserto.
La popolazione conta circa 33 milioni di abitanti. Rabat è l’odierna capitale amministrativa, altre
città importanti sono Fès, Marrakech (antiche città islamiche) e Casablanca (capitale economica e
sede di importanti industrie automobilistiche); antichissima è Tangeri, sullo stretto di Gibilterra. Il
Marocco è tra i primi produttori mondiali di fosfati ed è noto anche per i suoi pregiati tappeti.
La moneta è il dirham; la lingua ufficiale è l’arabo. La religione è quella islamica, per la quasi
totalità di corrente sunnita.

Mauritania
Repubblica islamica dell’Africa occidentale, confina a nord con il Marocco, a nord-est con
l’Algeria, a est e a sud con il Mali, a sud con il Senegal, mentre a ovest si affaccia sull’Oceano
Atlantico.
Il territorio è prevalentemente pianeggiante, solo verso l’interno si eleva in un tavolato. Se si
eccettua il fiume Senegal, il Paese presenta la tipica idrografia sahariana, priva di fiumi veri e
propri, ma con corsi d’acqua brevi e temporanei. La capitale è Nouakchott, il massimo centro
economico del Paese.

Mauritius
Mauritius è una repubblica insulare situata nell’Oceano Indiano sud-occidentale, a est del
Madagascar. Comprende, oltre all’isola principale, le isole di Saint Brandon e Rodrigues e le isole
Agalega, fa parte delle Isole Mascarene, un arcipelago di origine vulcanica, ed è circondato dalla
barriera corallina. La capitale è Port Luis.
L’economia è fortemente specializzata nella produzione di un solo prodotto: lo zucchero.
Importante il turismo.

Messico
Repubblica federale dell’America settentrionale, confina con gli Stati Uniti a nord, con il
Guatemala e con il Belize a sud-est; si affaccia a ovest sull’Oceano Pacifico e a est sul Mare
Caraibico (golfo del Messico e Mare Caraibico).
Lungo la costa del Pacifico si eleva la Sierra Madre Occidentale, a est della quale si estende
un’ampia regione arida, racchiusa ad est dalla Sierra Madre Orientale. L’altopiano messicano è
infine chiuso a sud da una serie di coni vulcanici, di cui alcuni tuttora attivi. La valle del Río Balsas
separa la Sierra Madre Central dalla parte più meridionale del Paese, dove i rilievi si alternano a
regioni pianeggianti e che si protende tra il golfo del Messico e il Mare Caraibico con la penisola
dello Yucatan. Isolata dal nucleo centrale è la penisola di California, separata dalla parte
continentale del Paese dal golfo di California. Il fiume maggiore è il Río Bravo. Dall’Altopiano
Centrale, dove ci sono numerosi laghi, scendono alle coste del Pacifico il Río Grande di Santiago
e il Río Balsas.
Il clima del Messico è in prevalenza caldo e umido con caratteristiche tipicamente marittime nelle
zone costiere, sempre più arido verso il settentrione dove diventa continentale.
L’agricoltura è sicuramente uno dei settori più floridi. Si tratta di un’agricoltura di sussistenza,
particolarmente attiva grazie ai piccoli contadini (un quarto di tutta la popolazione), contribuendo a
al 10% del PIL. Le aziende maggiori producono produttore di cotone, frumento, canna da zucchero,
cacao, mais. Nonostante numerose riforme è ancora notevole il dislivello economico fra le proprietà
agricole. Anche l’allevamento è importante.
A differenza del passato, il settore industriale si basa sulle grandi imprese. Molto importanti sono le
famose maquiladoras (industrie di montaggio) che dal 1965 si occupano specialmente del settore
tessile ed elettronico in collaborazione con il Nord America. Tra le altre industrie da citare quella
siderurgica e quella metallurgica di stagno, alluminio, piombo e rame. In espansione sono
l’industria chimica e quella petrolchimica soprattutto per il recente sfruttamento delle risorse di
idrocarburi nazionali.
Da un punto di vista minerario, oltre al petrolio, la ricchezza tradizionale del Messico è l’argento.
Importante il turismo, visto che il Messico è una delle mete più ambite per le vacanze di europei e
statunitensi.
La capitale è Città del Messico, uno dei più grandi agglomerati urbani del mondo (circa 9 milioni
di abitanti, sui quasi 120 del Paese distribuiti su quasi 2 milioni di km2). Altre città rilevanti sono
Guadalajara, Chihuahua, Monterrey, Acapulco.
La moneta è il peso messicano; la lingua ufficiale è lo spagnolo. La religione più diffusa è quella
cattolica.

Micronesia
Stato insulare dell’Oceania, comprendente le isole Caroline orientali e le isole Yap. Gli Stati della
repubblica federale sono autonomi dal 1986, ma legati tuttavia agli Stati Uniti da accordi
commerciali e di difesa.

Moldavia
Repubblica dell’Europa orientale, confina a ovest con la Romania e a nord, a est e a sud con
l’Ucraina.
La Moldavia occupa la parte sudoccidentale del Bassopiano Sarmatico e il suo territorio è
delimitato a ovest dal fiume Prut, a nord-est dal fiume Dnestr e si estende verso est fino ai piedi
del Rialto Podolico. La capitale è Chişinău.

Monaco
Principato dell’Europa meridionale, sulla costa francese, si affaccia sul Mediterraneo in prossimità
del confine italiano ed è circondato dal dipartimento francese delle Alpi Marittime. Il principato è
essenzialmente costituito da un agglomerato urbano che si può distinguere in tre nuclei distinti:
Monaco, il centro storico, che sorge su un promontorio roccioso e ospita la residenza dei principi;
La Condamine, zona residenziale e degli affari e, infine, Montecarlo, dove sono situati il celebre
casinò e i grandi alberghi.
Mongolia
Repubblica dell’Asia centrale, confina a nord con la Russia e sud con la Cina.
Il Paese è costituito da un insieme di altopiani stepposi che a nord e a ovest si innalzano in catene
montuose e digradano a sud-ovest nel vastissimo deserto del Gobi. Le catene del Tannu-Ola, dei
Saiani orientali e degli Hentey tracciano il confine da ovest a est con la Russia. I fiumi principali
sono il Selenga, il Kerulen, l’Onon. La capitale è Ulan Bator, che raccoglie circa un quarto della
popolazione del Paese.

Montenegro
Repubblica parlamentare dell’Europa balcanica, confina con la Bosnia ed Erzegovina a nord, con la
Serbia a est, con l’Albania a sud-ovest e si affaccia sull’Adriatico. Il territorio prevalentemente
montuoso è costituito dai bacini della Drina, del Lim e della Morača e da un breve tratto di costa
Adriatica (dalle bocche di Cattaro al confine con l’Albania). La capitale è Podgorica (già Titograd).

Mozambico
Repubblica dell’Africa meridionale, confina a nord con la Tanzania, a ovest con il Malawi, lo
Zambia e lo Zimbabwe, a sud-ovest e a sud con la Repubblica Sudafricana e lo Swaziland, a est si
affaccia sull’Oceano Indiano (Canale del Mozambico).
Le coste sono molto estese, mentre l’entroterra è costituito da una fascia pianeggiante, di origine
alluvionale, che si innalza verso l’interno in un altopiano. Il Mozambico centrale è dominato
dall’ampia e profonda incisione della valle dello Zambesi, il quarto fiume africano per lunghezza.
Altri numerosi fiumi solcano il territorio scendendo dalle terre alte del continente: il Rovuma, il
Save, il Limpopo. Al Mozambico appartiene inoltre una parte del lago Niassa.
Centro principale è la capitale, Maputo, sede di impianti di lavorazione della bauxite (alluminio),
prima risorsa del Paese.
Base dell’economia del Paese è l’agricoltura di sussistenza che interessa oltre l’80% della
popolazione attiva.
La moneta è il nuovo metical; la lingua ufficiale è il portoghese. Le religioni praticate sono diverse;
quelle più significative sono la cattolica e l’islamica.

Myanmar (Birmania)
Repubblica dell’Asia sudorientale, confina a ovest con il Bangladesh e l’India, a nord-est con la
Cina, a est con il Laos e la Thailandia e si affaccia per un lungo tratto costiero sul golfo del Bengala
e sul Mare delle Andamane.
Il territorio è costituito sostanzialmente da quattro zone: quella himalayana a nord e a ovest,
l’altopiano di Shan nella parte centrorientale, la pianura dell’Irrawaddy nella zona centrale del
Paese e il Tenasserim a sud, la stretta regione birmana della penisola di Malacca. Il fiume più
lungo è il Salween. Circa metà del territorio è coperta da fitte foreste tuttora vergini.
La popolazione conta circa 51 milioni di abitanti. La capitale è Naypyidaw, che ha sostituito
Yangon nel 2005.
Economicamente il Myanmar è ancora oggi uno dei Paesi più poveri e meno sviluppati del
pianeta, anche se sta registrando un forte incremento produttivo; è tra i maggiori produttori
mondiali di riso, ma la coltura più redditizia è quella dell’oppio, usato per produrre illegalmente
droghe, nel cosiddetto Triangolo d’oro, ai confini con Thailandia e Laos.
La moneta è il kyat; la lingua ufficiale è il birmano. La religione principale è quella buddista.

Namibia
Repubblica dell’Africa meridionale, confina a nord con l’Angola, a nord-est con lo Zambia e lo
Zimbabwe, a est con il Botswana, a sud-est e a sud con la repubblica Sudafricana, mentre a ovest si
affaccia sull’Oceano Atlantico.
Il territorio si può distinguere in tre regioni: la fascia litoranea, occupata dal deserto del Namib, si
estende dal Cunene a nord all’Orange a sud, la seconda fascia si eleva in terre alte, la terza fascia è
una successione di tabulati, gradualmente digradanti verso la depressione dell’Etosha Pan a nord e
verso il deserto del Kalahari a est.
La capitale è Windhoek. L’economia namibiana è tra le più ricche dell’Africa grazie alle ingenti
risorse minerarie (uranio, diamanti).

Nauru
Repubblica presidenziale dell’Oceano Pacifico, costituita da una sola isola a ovest delle isole
Gilbert. Nauru è di forma circolare, circondata da una scogliera corallina; verso l’interno si trova
una stretta fascia pianeggiante e fertile, dove si raccoglie la maggior parte della popolazione. La
parte centrale dell’isola è occupata da un altopiano costituito da depositi fosfatici fondamentali per
l’economia del Paese. Non c’è una capitale ufficiale, ma il centro principale è Yaren.

Nepal
Il Nepal è una piccola monarchia costituzionale dell’Asia centromeridionale (con superficie
inferiore a metà di quella italiana); confina a nord con la Cina, a ovest, a est e a sud con l’India.
Il Paese occupa la sezione centrale dell’ampio versante meridionale dell’Himalaya e comprende nel
suo territorio alcune delle cime più elevate del mondo: l’Everest (8.848 m, la vetta più alta della
Terra), il Kanghenjunga, il Makalu, il Dhaulagiri e l’Annapurna.
La capitale è Katmandu, centro religioso, politico, culturale ed economico, famosa per i
monumenti e i santuari.
Paese prevalentemente agricolo, caratteristico è l’allevamento degli yak che nelle zone più elevate
costituiscono anche l’unico mezzo di trasporto.
La moneta è la rupia nepalese; la lingua ufficiale è il nepalese. La religione principale è quella
buddista.
Nicaragua
Repubblica dell’America centrale, confina a nord con l’Honduras, a sud con la Costa Rica, ed è
bagnata a est dal Mare Caraibico, e a ovest dall’Oceano Pacifico.
Il tratto più distintivo del territorio è la grande depressione centrale, in parte invasa delle acque dei
laghi Managua e Nicaragua, che occupa circa i due terzi del territorio, e che costituisce l’elemento
di separazione delle due Americhe. Verso ovest si stende un’esigua fascia pianeggiante, molto
fertile e densamente popolata, che si affaccia sul Pacifico. Due catene montuose separano la
depressione del Nicaragua dalla Costa del Los Mosquitos, ampia pianura orientale affacciata al
Mare Caraibico, per lo più malsana e paludosa.
Unico grande centro economico, politico e amministrativo è la capitale Managua.

Niger
Repubblica dell’Africa centrosettentrionale, confina a nord con la Libia e l’Algeria, a ovest con il
Mali e il Burkina Faso, a sud con il Benin e la Nigeria, a est con il Ciad.
Il Paese è costituito da un vasto altopiano, interrotto dai rilievi dell’Aïr, al centro del Paese, e dal
Tavolato del Djado, nel nord. Il Niger meridionale è tutto pianeggiante e si abbassa ulteriormente in
corrispondenza del lago Ciad e della valle del fiume Niger. In prossimità del fiume Niger la
vegetazione si sviluppa in savana e in foresta. La capitale è Niamey, la città più popolosa.
I ricchi giacimenti di uranio del Paese sono sfruttati da compagnie internazionali. Tradizionale
attività estrattiva locale è invece quella del sale, commerciato dai tuaregh.
La moneta è il franco CFA; la lingua ufficiale è il francese. La religione è quella islamica.

Nigeria
Repubblica dell’Africa centroccidentale, confina col Niger e il Ciad a nord, col Benin a ovest e il
Camerun a est, mentre a sud si affaccia sul golfo di Guinea.
Il territorio è caratterizzato dalla presenza di un grande altopiano, che digrada a nord-est verso il
lago Ciad e a ovest e a sud verso la valle del Niger. La parte meridionale è pianeggiante. Il massimo
rilievo, il Chappal Waddi, si trova nelle dorsali orientali.
La Nigeria conta circa 178 milioni di abitanti. La capitale è Abuja, ma la città più importante è
Lagos, metropoli dall’aspetto occidentale; altre città degne di menzione sono Kano e Ibadan.
L’area del golfo di Guinea è fondamentale per i giacimenti petroliferi che sono la principale
ricchezza del Paese. Economicamente, oltre al petrolio, notevole è anche l’estrazione di gas
naturale; rilevante è l’estrazione di columbite (da cui si ricava il niobio, metallo raro utilizzato per
leghe speciali). L’agricoltura ripropone la tipica dualità africana tra coltivazioni di sostentamento e
l’agricoltura commerciale (cacao, caffè, tè, arachidi e altre oleaginose, cotone, derivati dalla palma
da olio e da cocco e caucciù). Ricco è il patrimonio forestale, da cui si ricavano essenze pregiate
come il mogano, l’obeche e l’abura. Anche l’allevamento costituisce una notevole fonte di
ricchezza.
La moneta è la naira nigeriana; la lingua ufficiale è l’inglese. La religione più diffusa è quella
islamica.
Norvegia
Monarchia costituzionale dell’Europa settentrionale, si affaccia a nord sul Mar Glaciale Artico e sul
Mare di Barents, a ovest sull’Oceano Atlantico (Mare di Norvegia), a sud sul Mare del Nord, a est
confina con la Svezia, la Finlandia e la Russia.
Il territorio norvegese occupa il bordo orientale della penisola scandinava, con una striscia di
territorio piuttosto stretta e quasi del tutto montuosa. L’aspetto delle montagne è alpino, da cui il
nome di Alpi Scandinave. Un elemento caratteristico del territorio è la presenza di vasti ghiacciai.
La costa risulta estremamente frastagliata e solcata da innumerevoli fiordi, insenature strette e
profonde, vere e proprie valli inondate dal mare. I laghi sono numerosi, di origine glaciale, simili
spesso a fiordi interni. Parte del territorio norvegese si estende a nord del Circolo Polare Artico,
fattore questo che determina il caratteristico fenomeno del sole di mezzanotte estivo, ovvero la
prolungata insolazione diurna estiva e viceversa la prolungata oscurità notturna invernale.
La capitale è Oslo, metropoli industriale, finanziaria e amministrativa, l’unica vera grande città
della Norvegia.
La Norvegia è uno dei Paesi più ricchi al mondo, soprattutto grazie ai giacimenti petroliferi e di
gas naturale del Mare del Nord che è molto importante anche per la pesca. Le risorse forestali
vengono oggi oculatamente sfruttate, per evitarne il depauperamento. Molto fiorente è
l’allevamento del bestiame e degli animali da pelliccia, soprattutto di volpi e visoni e diffuso anche
quello di trote e salmoni. L’industria norvegese non è molto diversificata, e grazie alla disponibilità
di energia idroelettrica, si è specializzata in settori ad alta richiesta energetica, come la siderurgia, la
metallurgia e la chimica, oltre che, naturalmente, nella lavorazione di prodotti ittici e forestali.
Rilevanti sono anche l’industria chimica e petrolchimica.
La moneta è la corona norvegese; la lingua ufficiale è il norvegese (nelle varianti bokmål e
nynorsk). La religione più diffusa è quella protestante.

Nuova Zelanda
Monarchia costituzionale facente parte dell’Oceania, occupa l’omonimo arcipelago nell’Oceano
Pacifico meridionale.
Il territorio è formato dalle due isole principali (Isola del Nord e Isola del Sud), divise dallo
stretto di Cook, e da molte isole minori. L’Isola del Nord è prevalentemente montuosa, con coste
frastagliate, e al centro di essa, tutt’attorno al bacino del lago Taupo, si allarga un altopiano da cui
si elevano numerosi coni vulcanici. Diffusissime sono le manifestazioni di vulcanismo secondario
(fumarole, solfatare, geyser e sorgenti termali). L’Isola del Sud ha forma rettangolare ed è percorsa
dalle Alpi Neozelandesi Meridionali, particolarmente elevate nella sezione centrale (monte Cook).
Il versante occidentale scende a picco sul mare, determinando l’aspetto roccioso e impervio della
costa, tuttora selvaggia e generalmente disabitata; il versante orientale digrada dolcemente verso le
pianure di Canterbury e del Southland.
Il clima è in generale temperato oceanico, più freddo nel sud; i venti occidentali apportano
consistenti precipitazioni durante tutto l’anno, soprattutto sui versanti esposti a ovest.
La capitale è Wellington; Auckland è invece il più popoloso agglomerato urbano, scalo marittimo
e sede delle principali industrie e attività economiche, che riguardano soprattutto l’allevamento del
bestiame e le connesse attività industriali (per gli ovini la Nuova Zelanda è ai primi posti nel
mondo).
La moneta è il dollaro neozelandese; le lingue ufficiali sono l’inglese e il māori. Le religioni seguite
sono diverse; quelle più diffuse sono i vari culti cristiani; da segnalare il fatto che più di un terzo
della popolazione non segue alcun credo religioso.

Oman
Sultanato indipendente dell’Asia, nella penisola arabica, affacciato sul golfo di Oman e sul Mar
Arabico (Oceano Indiano); confina a nord-ovest con gli Emirati Arabi Uniti, a ovest con l’Arabia
Saudita, a sud-ovest con lo Yemen.
A nord si trova il Mascate, stretta fascia per lo più montuosa fronteggiante il golfo di Oman.
L’Oman propriamente detto occupa la sezione centrale del Paese, in prevalenza pianeggiante, fino
alla depressione desertica del Rub’ al-Khālī. L’estremità meridionale è infine occupata dal Dhofar,
regione montuosa affacciata al Mar Arabico.
La capitale è Mascate, che domina l’accesso al golfo Persico, ed è il principale centro
amministrativo ed economico-commerciale del Paese, che dipende sostanzialmente dall’estrazione
del petrolio.

Paesi Bassi
Monarchia costituzionale dell’Europa occidentale, confina a est con la Germania, a sud col Belgio e
si affaccia a nord e a ovest sul Mare del Nord.
Il territorio si presenta quasi interamente pianeggiante, lievemente mosso solo nella parte
meridionale, dove le propaggini delle Ardenne si elevano in colline. Il territorio è per circa due
quinti al di sotto del livello del mare, la terra è infatti stata strappata alle acque e costantemente
difesa da un imponente sistema di dighe, argini, canali. I Paesi Bassi sono attraversati dal basso
corso di alcuni tra i maggiori fiumi d’Europa, in particolare dalla Mosa e dal Reno.
Il termine Olanda per indicare i Paesi Bassi è improprio perché l’Olanda è l’area geografica dei
Paesi Bassi che corrisponde approssimativamente al territorio appartenuto all’antica Contea
d’Olanda, cioè alle due attuali province dell’Olanda Settentrionale e dell’Olanda Meridionale.
La capitale è Amsterdam, la Venezia del Nord, un attivissimo centro portuale e industriale, ma
anche città d’arte e di cultura e rinomata per il taglio dei diamanti; altre città sono Rotterdam,
importante centro industriale e commerciale (più grande porto d’Europa), L’Aia, sede del governo,
Utrecht, centro culturale e nodo di comunicazioni, e Maastricht.
Anche se l’agricoltura ha perso terreno rispetto all’industria, il settore agricolo resta pur sempre tra i
più progrediti del mondo quanto a tecniche impiegate e a produttività. I cereali rappresentano una
voce primaria, diffusa ovunque è la coltivazione della patata, ingente è la produzione di
barbabietola da zucchero e di oleaginose, in particolare colza e lino. Un tratto peculiare
dell’agricoltura dei Paesi Bassi è il ricorso a serre riscaldate per la coltivazione di fiori e di primizie
ortofrutticole. Particolarmente rinomata è la produzione di bulbi. Allevamento e pesca
rappresentano settori altamente redditizi.
Per quanto riguarda le risorse minerarie, i Paesi Bassi sono tra i maggiori produttori del mondo di
gas naturale.
Le industrie sono frutto di una solida tradizione manifatturiera (tra i maggiori produttori mondiali di
sigari e sigarette), sorta per la trasformazione dei prodotti agricoli e zootecnici, sia locali che
importati. Amsterdam è il massimo centro mondiale per il chinino e il centro più celebre per il
taglio dei diamanti. Importanti anche i settori elettrotecnico ed elettronico (Philips), oltre che
chimico.
I Paesi Bassi fanno parte dell’Unione Europea; la moneta è l’euro; la lingua ufficiale è l’olandese.
Le religioni più diffuse sono, nell’ordine, quella cattolica e quella protestante; da segnalare che
circa la metà della popolazione non segue alcun culto religioso.

Pakistan
Repubblica dell’Asia meridionale, confina con la Cina a nord-est, con l’India a est e a sud-est, con
l’Iran a sud-ovest, con l’Afghanistan a nord-ovest, e si affaccia a sud al Mar Arabico.
Aperta a sud sul Mar Arabico, la parte meridionale del Paese è occupata dalla fertile pianura
alluvionale del Sind, attraversata dall’Indo e orlata a est dalle modeste alture del Thar. A nord-est
si elevano le grandiose catene del Karakorum, che culmina nel K2 (8.611 m, la seconda vetta più
alta del mondo), dell’Himalaya, e dell’Hindu Kush. La valle dell’Indo è infine chiusa a ovest dai
fasci di rilievi che costituiscono il bordo orientale dell’altopiano iraniano e delle terre alte afghane,
costituiti dai monti Sulaiman e dalle catene del Belucistan. L’Indo attraversa interamente il Paese
da nord a sud.
La popolazione è di circa 185 milioni di abitanti. La città più popolata (è la seconda al mondo dopo
Shanghai) è Karachi, la vecchia capitale e ancora il centro economico più importante; nell’alto
Punjab sorge Rawalpindi, antica città e importante centro industriale; vicino a essa è sorta
Islamabad, progettata espressamente per la funzione di capitale (lo è da circa 50 anni). Lahore è la
seconda metropoli del Paese, capoluogo del Punjab, antica capitale dei regni musulmani. Altro
centro importante è Peshawar.
Grazie alle acque dell’Indo, l’agricoltura produce soprattutto frumento e riso. Notevoli sono anche
le colture industriali (cotone, per il quale il Pakistan è al terzo posto mondiale, dopo la Cina e
l’India; canapa, tabacco, canna da zucchero e oleaginose). Il patrimonio zootecnico è
considerevole (soprattutto ovini e caprini) e la pesca è in forte espansione. L’industria pakistana è
tradizionalmente legata alla lavorazione dei prodotti agricoli locali; anche se l’industria più
importante rimane comunque quella cotoniera.
La moneta è la rupia pakistana; le lingue ufficiali sono l’urdu e l’inglese. La religione è quella
islamica, perlopiù di corrente sunnita.

Palau
Repubblica formata dall’arcipelago omonimo e da altre poche isole. Fino al 1993 era sotto tutela
dell’ONU con amministrazione fiduciaria degli USA, a cui sono rimasti la difesa, le relazioni estere
e il sostegno economico. L’arcipelago principale comprende circa 350 isole. La capitale è
Ngerulmud.
Palestina
Stato del Vicino Oriente, affacciato in parte sul Mar Mediterraneo, comprendente la striscia di Gaza
e parte della Cisgiordania (territorio di Gerico). I confini sono tuttora contesi. Nonostante il
riconoscimento da parte della maggioranza delle nazioni del mondo, lo Stato di Palestina è tuttora
privo di un’organizzazione statale tipica e la capitale rivendicata, Gerusalemme Est, è sotto il
controllo israeliano.

Panama
Repubblica dell’America centrale, confina a ovest con la Costa Rica, a est con la Colombia, si
affaccia a nord col Mare Caraibico e a sud con l’Oceano Pacifico.
Il territorio panamense è occupato da una serie di catene di origine vulcanica. La Cordigliera
Centrale digrada dolcemente a terrazze verso sud in una pianura costiera piuttosto ampia; poi
continua ad abbassarsi gradatamente fino alla depressione dove è stato costruito il Canale di
Panama, che collega Atlantico e Pacifico. La sezione orientale del Paese è molto meno elevata.
La capitale Panama, che sorge sullo sbocco del canale al Pacifico, è un vivacissimo centro
commerciale e industriale. I proventi derivanti dalla gestione del Canale di Panama garantiscono al
Paese un notevole apporto di risorse finanziarie.

Papua Nuova Guinea


Monarchia costituzionale insulare dell’Oceano Pacifico che occupa la parte orientale dell’isola di
Nuova Guinea; confina a ovest con l’Indonesia. Comprende inoltre diversi arcipelaghi.
Il territorio è attraversato da sud-ovest a nord-est da un’imponente successione di catene montuose.
La parte meridionale è occupata da ampi altopiani calcarei e da una vastissima pianura alluvionale
coperta di foreste. I fiumi principali sono fondamentali come vie di comunicazione verso l’interno.
Port Moresby è la capitale e si trova sulla costa meridionale.

Paraguay
Repubblica dell’America meridionale, confina a nord con la Bolivia, a est col Brasile, a sud e a
ovest con l’Argentina.
Il Paese prende il nome dal suo principale fiume, il Paraguay, che lo attraversa da nord a sud per
un migliaio di chilometri e che, insieme al Paraná, rappresenta la principale via di comunicazione.
Il corso del Paraguay divide il Paese in due regioni: la parte orientale è caratterizzata da una serie di
colline e altopiani, propaggini del Mato Grosso brasiliano, la parte occidentale (Chaco) è invece
occupata da un grande tavolato stepposo.
L’unica grande città è Asunción, che sorge sulla riva sinistra del Paraguay, in prossimità del confine
argentino. È il centro di smistamento dell’intero traffico fluviale del Paese, oltre che capitale
amministrativa, culturale ed economica. Il Paese è tra i maggiori produttori mondiali di soia e carne
bovina, oltre ad essere noto per coltivazioni tipiche come la yerba mate (pianta per infusi).
Perù
Repubblica dell’America meridionale, confina a nord con la Colombia e l’Ecuador, a est con il
Brasile e la Bolivia, a sud col Cile, a ovest è bagnato dall’Oceano Pacifico.
Il territorio peruviano è dominato dalla presenza delle Ande, che si articolano in tre catene: la
Cordigliera Orientale, la Cordigliera Centrale e la Cordigliera Occidentale. La Cordigliera
Occidentale è la più imponente, e costituisce un notevole ostacolo alle comunicazioni tra la costa e
l’interno, anche i passi sono infatti situati a quote elevatissime. Tra le Cordigliere si alternano
frequenti e numerose le valli e gli altopiani che rappresentano le zone tradizionalmente più abitate
del Paese. Sul versante orientale le Ande digradano gradualmente verso i bassopiani amazzonici. Al
confine con la Bolivia si trova il lago Titicaca, il secondo più vasto dell’America meridionale.
La popolazione conta circa 31 milioni di abitanti. La capitale è Lima, una metropoli vivacissima
per le sue attività economiche e industriali; Callao costituisce il porto della capitale. Sulle Ande il
centro maggiore è Cuzco, la capitale incaica.
Il Perù è uno dei massimi produttori mondiali di rame, ma conta anche su rilevanti quantità di
petrolio e gas naturale. L’allevamento, specie degli alpaca (lana finissima) e dei lama, è una delle
attività più tradizionali delle popolazioni andine.
La moneta è il nuovo sol peruviano; le lingue ufficiali sono lo spagnolo, il quechua e l’aymara. La
religione più diffusa è quella cattolica.

Polonia
Repubblica dell’Europa orientale, confina a nord-est con la Russia e la Lituania, a est con la
Bielorussia e l’Ucraina, a sud con la Repubblica Slovacca e la Repubblica Ceca, a ovest con la
Germania e a nord si affaccia sul Mar Baltico.
L’entroterra è costituito da un’ampia pianura che si configura come una successione di piane
alluvionali e di lievi ondulazioni di origine morenica, che solo a sud si innalzano fino a incontrare le
catene dei Sudeti (massicci della Boemia) e dei Beschidi (Carpazi). Il maggior fiume polacco è la
Vistola. Molti fiumi sono navigabili e collegati tra loro da canali artificiali.
La Polonia La capitale della Polonia è Varsavia; Cracovia, l’antica capitale d’origine medioevale,
è una città d’arte, di storia, di cultura, oggi sede di fiorenti attività economiche; Stettino e Danzica
sono grandi porti industriali.
L’agricoltura ha raggiunto elevatissimi livelli produttivi. Oltre a cereali, ortaggi e frutta, si coltiva
la patata, di cui la Polonia è il massimo produttore mondiale. Tra le colture industriali spiccano la
barbabietola da zucchero, il lino, la colza, il tabacco. Piuttosto consistente è il patrimonio
zootecnico; in fase di espansione è anche la pesca. La risorsa del sottosuolo più rilevante è il
carbone, presente in quantità ingenti in Slesia, uno dei più ricchi bacini in Europa.
L’attività industriale è solida e molto diversificata, anche se non si hanno settori particolarmente
significativi.
La Polonia fa parte dell’Unione Europea; la moneta è lo zloty polacco; la lingua ufficiale è il
polacco. La religione più diffusa è quella cattolica.
Portogallo
Repubblica dell’Europa sudoccidentale, nella penisola iberica, confina a nord e a est con la Spagna
ed è bagnata a sud e a ovest dall’Oceano Atlantico.
Il fiume Tago separa le regioni settentrionali montuose da quelle centrali e meridionali,
essenzialmente pianeggianti; la parte settentrionale presenta notevoli rilievi, prolungamento della
Cordigliera Centrale Iberica, che culminano nella Serra da Estrela, ed è tagliata longitudinalmente
dalla profonda valle del fiume Duero. A sud del Duero fino all’estuario del Tago si susseguono
dorsali e tavolati, che digradano nelle regioni meridionali in ampie pianure alluvionali, l’Alentejo,
la più estesa, e l’Algarve, la più meridionale. Appartengono al Portogallo gli arcipelaghi delle
Azzorre e di Madeira.
La capitale è Lisbona, il maggiore centro politico e culturale, commerciale e industriale del Paese.
Sul Duero sorge Porto, il cui nome è legato all’importanza del suo porto, centro commerciale e
industriale, ma nota anche per l’ottima produzione vinicola del suo retroterra, che fornisce vini di
fama internazionale. Piuttosto nota anche Coimbra, sede di una prestigiosa università
internazionale.
L’agricoltura portoghese presenta una netta arretratezza tecnica rispetto agli altri Paesi europei che,
associata a un clima spesso eccessivamente asciutto e a una distribuzione non ottimale della
proprietà (diffuso il latifondo), determina una bassa produttività e il ricorso a massicce
importazioni. L’allevamento non è particolarmente diffuso. La pesca rappresenta, con le attività di
conservazione collegate, una delle maggiori risorse dell’economia portoghese, pur cominciando a
risentire della crescente concorrenza straniera e della diminuita pescosità delle coste.
Il Portogallo fa parte dell’Unione Europea; la moneta è l’euro. La lingua ufficiale è il portoghese.
La religione più diffusa è quella cattolica.

Qatar
Emirato dell’Asia sudoccidentale, situato nella parte orientale della Penisola Arabica; confina a sud
con l’Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti, e si affaccia sul golfo Persico.
Il territorio occupa l’omonima penisola, protesa nel golfo Persico, occupata da una pianura desertica
sabbiosa e uniforme. Non esistono corsi d’acqua e le precipitazioni sono minime. Più di due terzi
degli abitanti sono concentrati a Doha, la capitale, situata sulla costa orientale del Paese. Il Qatar è
essenzialmente produttore di petrolio, di cui dispone di ricchi giacimenti, anche sottomarini.

Regno Unito
Stato insulare dell’Europa nordoccidentale, bagnato a nord e a sud-ovest dall’Oceano Atlantico, a
ovest dal Mare d’Irlanda e dal Mare Celtico, a sud dalla Manica e a est dal Mare del Nord.
La denominazione Regno Unito è ufficiale dal 1923 e definisce il regno costituito dalla Gran
Bretagna e dall’Irlanda del Nord. Non ne fanno parte l’isola di Man e le isole del Canale che
dipendono direttamente dalla corona britannica. Il Regno Unito è uno Stato unitario, attualmente
composto da quattro nazioni costitutive (Home Nations): Inghilterra, Scozia, Galles e Irlanda del
Nord. La forma di governo è una monarchia parlamentare.
Il profilo costiero è molto articolato e la formazione tipica è rappresentata dalle insenature strette e
allungate, dette firth; a sud il Solway Firth separa la Scozia dall’Inghilterra. Nella parte
meridionale il canale di Bristol determina la forma delle due penisole del Galles e della
Cornovaglia. Il territorio, sostanzialmente pianeggiante nella parte sudorientale, diventa collinare o
montuoso verso ovest e verso nord, con numerosi gruppi e massicci separati, ridotti oggi a modesta
altezza dalla corrosione dei ghiacciai: Northwest Highlands, i monti Cheviot o Uplands
meridionali, i monti Pennini e i monti del Cumberland. I fiumi principali sono il Tamigi, nella
parte meridionale, il Severn, Il Trent e il Tyne. Numerosi i laghi in territorio scozzese, che
assumono il nome di loch (per esempio il celebre Loch Ness), tipicamente stretti e allungati,
incassati in profonde valli.
Il Paese conta circa 65 milioni di abitanti e la capitale è Londra, grande metropoli sul Tamigi e
centro economico e amministrativo del Paese. Londra è un grande centro finanziario, settore
centrale nell’economia inglese insieme alle industrie. Altri centri importanti sono in Galles Cardiff,
nell’Irlanda del Nord Belfast, in Scozia Glasgow ed Edimburgo e in Inghilterra Manchester (che si
sviluppò come centro manifatturiero e minerario dell’Inghilterra del nord), Birmingham (cuore del
distretto industriale delle Midlands) Leeds, Sheffield, Brighton and Hove, Newcastle e i porti di
Liverpool e Bristol. Famosi sedi di università sono Cambridge e Oxford.
La Gran Bretagna è il Paese di più antica industrializzazione (la prima rivoluzione industriale
risale alla fine del ‘700). Questo fatto, associato ai vastissimi possedimenti coloniali, fece della
Gran Bretagna una delle massime potenze economiche mondiali. Lo smantellamento dell’Impero
dagli anni Cinquanta ha certamente modificato l’assetto economico e finanziario del Paese, che
resta tuttavia uno dei principali operatori a livello mondiale. L’agricoltura occupa tradizionalmente
una porzione piccolissima della popolazione (attualmente solo il 2%), anche se copre più della metà
del fabbisogno interno.
Importante l’allevamento che copre pressoché l’intera domanda di carne, formaggio, uova e latte.
Prevalgono l’allevamento bovino e quello ovino (rinomata è la produzione di lana, particolarmente
in Scozia). La pesca dà un contributo rilevante all’economia nazionale.
Il carbone è stato storicamente alla base dello sviluppo economico britannico, fornendo ancora oggi
una cospicua parte del fabbisogno energetico. Tuttavia la grande risorsa emergente è il petrolio, di
cui si sono scoperti vari giacimenti nel Mare del Nord.
Fra le attività industriali, notevole impulso ha registrato l’industria petrolchimica. Importanti le
industrie chimiche, i settori delle costruzioni aeronautiche, dell’elettromeccanica, della meccanica
di alta precisione e dell’elettronica. Nell’industria alimentare prevalgono i birrifici, le distillerie di
whisky (soprattutto quello scozzese) e di gin.
La moneta è la lira sterlina; la lingua ufficiale è l’inglese. Le religioni più diffuse sono i vari culti
cristiani.

Repubblica Ceca
Repubblica dell’Europa centrale sorta dalla scissione della Cecoslovacchia in Repubblica Ceca
(Boemia e Moravia) e Repubblica Slovacca (Slovacchia), confina a nord-est con la Polonia, a nord-
ovest e a ovest con la Germania, a sud con l’Austria e a est con la Repubblica Slovacca.
Il territorio comprende due regioni distinte: la Boemia e la Moravia-Slesia. La prima occupa il
territorio interessato dal bacino superiore del fiume Elba, delimitato dai Monti Metalliferi, dalla
Selva Boema, dai Sudeti e dalle Alture Morave. La parte orientale del Paese è occupata dalla
Moravia, che prende il nome dal fiume che la attraversa ed è delimitata dal versante orientale delle
Alture Morave e dai Carpazi. La Boemia è attraversata da est a ovest dal fiume Elba e da sud a
nord dal suo affluente Moldava che bagna Praga.
La capitale è Praga, città ricca di storia e arte, metropoli politica ed economica, sede di numerose
industrie, che costituiscono il cuore dell’economia ceca, soprattutto grazie alle notevoli risorse
minerarie (carbone, uranio, piombo). Le industrie più sviluppate sono quelle meccaniche e
automobilistiche (Škoda), ma il Paese è noto anche per i cristalli e le porcellane di Boemia e per
la pregiata produzione di luppolo, da cui si ricavano birre di fama mondiale.
La repubblica Ceca fa parte dell’Unione Europea; la moneta è la corona ceca; la lingua ufficiale è il
ceco. Buona parte della popolazione non segue alcun credo religioso; fra quelle presenti, la
religione cattolica è la più diffusa.

Repubblica Centrafricana
Repubblica dell’Africa equatoriale, confina a nord con il Ciad, a est con il Sudan e il Sudan del Sud,
a sud con la Repubblica Democratica del Congo e con la Repubblica del Congo; a ovest confina con
il Camerun.
Il territorio è occupato prevalentemente da un altopiano che digrada a nord verso il Ciad e a sud
verso il Congo, mentre a est si eleva con qualche massiccio isolato. I due fiumi principali ne
tracciano i confini, per lunghi tratti, l’Oubangui a sud e il Chari a nord. L’unica vera città è
Bangui, la capitale, grazie alla sua posizione sul fiume Oubangui.

Repubblica Dominicana
Stato dell’America centrale, occupa la parte orientale dell’isola d’Hispaniola e confina a ovest con
Haiti.
Il territorio è caratterizzato dalla Cordigliera Centrale, una catena elevata fronteggiata a nord, oltre
la fertile valle del Cibao, dalla Cordigliera Settentrionale. A sud della Cordigliera Centrale si
innalza la Sierra de Neiba, fronteggiata a sua volta dalla Sierra de Bahoruco. Tra le due sierre si
apre una profonda depressione che si protende in territorio haitiano ed è in parte occupata dal lago
salato Enriquillo. La parte orientale del Paese è una penisola prevalentemente pianeggiante
attraversata dalla Cordigliera Orientale. Le acque territoriali sono ricche di formazioni coralline;
da ricordare l’isola Beata, il punto più meridionale del territorio dominicano.
La capitale è Santo Domingo de Guzmán, importante porto commerciale e centro del turismo. A
parte la coltivazione della canna da zucchero (e la produzione di rhum), il turismo è l’attività più
redditizia.
La moneta è il peso dominicano; la lingua ufficiale è lo spagnolo. La religione più diffusa è quella
cattolica.
Repubblica Sudafricana
Repubblica all’estremità meridionale dell’Africa australe, confina a nord con la Namibia, il
Botswana e lo Zimbabwe, a nord-est col Mozambico, mentre per gli altri lati è bagnata dagli Oceani
Atlantico e Indiano; nel suo territorio sono inglobati il Lesotho e lo Swaziland.
Il territorio è occupato per la massima parte da altopiani, rialzati verso le coste (monti dei Draghi)
e che formano un’imponente scarpata, ai piedi della quale si estende una pianura costiera. Nella
parte sudoccidentale del Paese si può distinguere quel che resta dall’erosione di antiche catene
montuose, le Capidi. L’Orange è il principale fiume del Paese, seguito dal Limpopo; il Tugela è
celebre per le omonime cascate, seconde del mondo per altezza.
La popolazione conta circa 55 milioni di abitanti. La capitale amministrativa è Pretoria (nota anche
per i giacimenti di diamanti), la capitale legislativa è Città del Capo, importante centro industriale
e portuale, mentre la capitale giudiziaria è Bloemfontein. Johannesburg è la città principale del
Paese, nonché massimo centro aurifero a livello mondiale.
La repubblica Sudafricana ha una solida e ben diversificata economia, nettamente la più avanzata a
livello continentale. L’agricoltura è fiorente, soprattutto grazie a interventi governativi sul sistema
idrico. Il Paese è il massimo produttore continentale di mais. Importantissima è la frutticoltura; la
vite dà elevati quantitativi di vino molto pregiato. L’allevamento del bestiame è fiorente e alimenta
una tradizionale esportazione di lana. Anche la pesca riveste notevole importanza, essendo un
settore modernamente attrezzato e organizzato. La repubblica Sudafricana è il Paese dei diamanti e
dell’oro, di cui dispone di ingentissime risorse e di cui è massimo produttore mondiale. Grandiose
saline si trovano a Port Elizabeth e a Brantford.
Il settore in maggiore espansione è quello industriale (industria siderurgica, chimica e
petrolchimica, tessile).
La moneta è il rand sudafricano; le lingue ufficiali sono numerose, la più parlata è lo zulu, seguita
dallo xhosa e dall’afrikaans. Le religioni più diffuse sono i culti cristiani.

Romania
Repubblica dell’Europa centrorientale, confina a nord con l’Ucraina, a est con la Moldavia, a sud
con la Bulgaria, a ovest con la Serbia e l’Ungheria ed è bagnata a sud-est dal Mar Nero.
Il tratto dominante della conformazione fisica del Paese è la presenza della catena dei Carpazi, che
ne occupa la parte centrale. La catena delle Alpi Transilvaniche si distingue dai Carpazi per una
struttura più aspra e compatta, mediamente più elevata, e costituisce un elemento di raccordo tra i
Carpazi e i Balcani. All’interno del circolo montano si estende il vasto e fertile bacino alluvionale
della Transilvania. A sud si trova la pianura della Valacchia, la più estesa e piuttosto arida,
formatasi dai depositi alluvionali del Danubio, a est la Moldavia, separata dal fiume Prut dalla
repubblica omonima; la regione pianeggiante prospiciente la costa è la Dobrugia. Il fiume
principale è il Danubio.
La capitale è Bucarest, che sorge al centro della pianura Valacca ed è il massimo centro industriale
e commerciale del Paese oltre che amministrativo e culturale.
Il settore agricolo interessa ancora circa un quinto della popolazione attiva (cereali, patate, vite);
dalle prugne si ricava per distillazione la ţuică, il liquore nazionale. Importanza sempre maggiore
vanno assumendo le colture industriali: barbabietola da zucchero, tabacco, lino e canapa, oleaginose
(il girasole, la soia e il ricino). Buono lo sfruttamento forestale. L’allevamento del bestiame è
particolarmente significativo nel settore ovino. Attiva è anche la pesca, praticata sul Danubio e nelle
numerose lagune che orlano le coste della Dobrugia.
L’industria ha un’importanza fondamentale, partecipando per circa il 65% alla formazione del
prodotto nazionale lordo (industrie siderurgica, metalmeccanica, chimica e alimentare).
La Romania fa parte dell’Unione Europea; la moneta è il nuovo leu romeno; la lingua ufficiale è il
romeno. La religione più diffusa è quella ortodossa.

Ruanda
Repubblica dell’Africa centrale, confina a nord con l’Uganda, a ovest con la Repubblica
Democratica del Congo, a sud col Burundi e a est con la Tanzania.
Il Ruanda è occupato da un altopiano che scende dolcemente a est verso il lago Vittoria, ed è
limitato a ovest da una catena di rilievi, estremità della fossa tettonica Rift Valley. Il solco vallivo ai
piedi del rialzo montuoso è in parte occupato dalle acque del fiume Kivu. Nel settore settentrionale
del Paese si eleva la formazione vulcanica dei monti Virunga, cui appartengono le massime cime
del Paese. L’estrema regione occidentale interessa il bacino del Congo.
L’unico centro urbano è la cittadina di Kigali, capitale e sede delle principali attività commerciali
del Paese.
La moneta è il franco ruandese; le lingue ufficiali sono il kinyarwanda, il francese e l’inglese. Le
principali religioni sono quella cattolica e quella protestante.

Russia
Repubblica federale di quasi 150 milioni di abitanti, estesa nell’Europa nordorientale e su tutta
l’Asia settentrionale. La parte settentrionale si affaccia sui mari di Barents, di Kara, di Laptev, della
Siberia orientale e dei Ciukci; superato lo stretto di Bering, le coste orientali si affacciano al Mare di
Bering, all’Oceano Pacifico, al Mare di Ochotsk e al Mar del Giappone; a sud la Russia confina con
la Cina, il Kazakistan, l’Azerbaigian, la Georgia e si affaccia sul Mar Caspio; a ovest confina con
l’Ucraina, la Bielorussia, la Lettonia, l’Estonia, la Finlandia e si affaccia per un breve tratto al golfo
di Finlandia, sul Baltico. Un’enclave russa (la provincia di Kaliningrad) si colloca sul Mar Baltico,
tra Lituania e Polonia. La Russia possiede inoltre nel Mar Glaciale Artico le isole di Kolguev, della
Novaja Zemlja, della Severnaja Zemlja e di Wrangel, gli arcipelaghi di Francesco Giuseppe e della
Nuova Siberia; nell’Oceano Pacifico possiede le isole di Sachalin e i gruppi delle Curili e del
Commodoro.
Il territorio della Russia risulta molto articolato, data la sua enorme estensione; gli Urali delimitano
a ovest la sezione europea e a est la Siberia occidentale e orientale. La parte europea è
sostanzialmente formata da un’unica grande pianura (pianura russa o sarmatica) lievemente
movimentata al centro dal Rialto del Valdaj, dal Rialto Centrale Russo e dalle alture del Volga.
La regione scende a sud verso il Mar Nero e il Mar Caspio, attraversata dai fiumi Don, Volga, e
Ural. Le conche del Mar Caspio e del Mar Nero sono sovrastate dalla catena del Caucaso. La
Russia asiatica è occupata dalla regione siberiana: la Siberia Occidentale (o bassopiano siberiano),
l’altopiano della Siberia Centrale (montagnosa e quasi disabitata, ma ricchissima di risorse
minerarie) e la sezione più orientale o Estremo Oriente russo (penisola del Ciukci e di Kamčatka,
costellata di vulcani). Il lago più esteso è il Bajkal, non lontano dal confine mongolo a sud, mentre i
laghi Ladoga e Onega sono i più estesi d’Europa.
La città principale, capitale della Russia, è Mosca, che con circa 12 milioni di abitanti è anche una
delle grandi metropoli del mondo. Seconda città della Russia è San Pietroburgo, l’ex capitale
zarista, principale porto del Paese. Nel bacino del Volga sorgono grosse città industriali, come
Novgorod, Kazan, Samara. Verso est le grandi città sorgono lungo la ferrovia transiberiana, tra
queste Omsk e Novosibirsk, la capitale della Siberia e importante centro minerario, fino a
Vladivostok, capolinea della linea ferroviaria e attivo porto sul Pacifico.
La Russia è uno degli Stati potenzialmente più ricchi del mondo per ampiezza di territorio e
abbondanza di materie prime e risorse naturali. Le coltivazioni più diffuse sono quelle cerealicole,
la produzione delle patate, di alcuni ortaggi e del lino. Fondamentali sono le coltivazioni industriali,
quali la barbabietola da zucchero, le piante oleaginose e il cotone. L’allevamento è in buona parte di
tipo brado e utilizza gli estesissimi, ma non sempre ricchi, pascoli naturali. Nella regione siberiana
hanno tuttora rilievo l’allevamento delle renne e degli animali da pelliccia (volpi, visoni e
soprattutto gli zibellini, di cui la Russia è l’unico produttore mondiale).
Il Paese possiede il più vasto patrimonio forestale del mondo, da cui trae un’ingente produzione
annua di legname. Assai redditizia la pesca, sia marittima, che lacustre e fluviale (merluzzi,
acciughe e aringhe nei mari nordici, storione, da cui si trae il famoso caviale russo, nel basso
Volga).
Un cospicuo sviluppo ha registrato tutta l’attività industriale, soprattutto nel settore siderurgico e in
quello minerario. Grazie all’abbondanza di minerali di ferro e carbon fossile, la Russia figura tra i
maggiori produttori mondiali di ghisa, ferro e leghe di acciaio. Alla tradizionale fonte di energia
rappresentata dal carbone, si sono aggiunti il petrolio e il gas naturale, estratti in quantità
crescenti. La Russia dispone inoltre di notevoli riserve di minerali radioattivi. La produzione di
uranio ha favorito l’installazione di numerose centrali nucleari. Molto rilevante è il settore
meccanico, particolarmente del comparto pesante e di quello relativo alla produzione di mezzi di
trasporto; avanzata è pure l’industria aeronautica. I comparti più attivi del settore chimico sono
quelli dei fertilizzanti, della gomma sintetica e del settore petrolchimico. Attivo è il settore tessile,
sia cotoniero, sia laniero; ben avviata la produzione delle fibre artificiali.
La moneta è il rublo russo; la lingua ufficiale è il russo. La religione più diffusa è quella ortodossa.

Saint Kitts e Nevis


Monarchia costituzionale membro del Commonwealth; è uno Stato insulare costituito dalle isole di
Saint Christoper (Saint Kitts) e di Nevis, nelle Piccole Antille. Saint Kitts, di origine vulcanica e di
forma ovale, è prevalentemente montuosa e coperta da vaste foreste. L’isola Nevis è costituita dai
residui di tre rilievi vulcanici. La capitale è Basseterre, il maggiore centro portuale, sull’isola di
Saint Kitts.
Saint Vincent e Grenadine
Monarchia costituzionale insulare dell’America centrale (membro indipendente del
Commonwealth). Situato nelle Piccole Antille, il Paese è costituito dall’isola omonima e dalle isole
Grenadine settentrionali, tutte di origine vulcanica. Saint Vincent è percorsa da nord a sud da una
catena montuosa culminante nel La Soufrière, vulcano tuttora attivo. L’isola è percorsa da vari
corsi d’acqua, che danno luogo a piccole pianure lungo il litorale. La capitale è Kingstown.

Samoa
Monarchia indipendente dell’Oceania, è costituita dalla sezione occidentale dell’arcipelago della
Samoa, che comprende le isole di Savai’i e Upolu e alcune isole minori, situate nel Pacifico
centromeridionale. Le isole sono di origine vulcanica e si presentano piuttosto rilevate.
La popolazione si concentra maggiormente nell’isola di Upolu, sulla quale si colloca la capitale,
Apia, maggiore porto dell’arcipelago.

San Marino
Repubblica dell’Europa meridionale, enclave della penisola italiana, tra l’Emilia-Romagna e le
Marche.
Il piccolo territorio è costituito dal caratteristico monte Titano, irto e roccioso, e dalle colline
circostanti. Sulle pendici del monte Titano sorge la capitale, San Marino, cittadina medioevale
ricca di monumenti.

Santa Lucia
Monarchia costituzionale insulare (membro indipendente del Commonwealth) dell’America
Centrale, tra il Mare Caraibico orientale e l’Oceano Atlantico; si trova nelle Piccole Antille, a nord
di Saint Vincent e Grenadine e a sud della Martinica. L’isola è montuosa e di origine vulcanica e la
capitale è Castries, dove vive circa un terzo della popolazione complessiva del Paese.

São Tomé e Príncipe


Repubblica insulare dell’Oceano Atlantico, al largo della costa guineana; è costituita dalle due isole
omonime e da alcuni isolotti minori; il territorio è di origine vulcanica, prevalentemente montuoso;
vaste aree dell’interno sono ancora occupate dalla rigogliosa foresta fluviale che in origine lo
copriva interamente. La capitale, São Tomé, sull’isola omonima, testimonia con i suoi edifici e
l’antica fortezza la lunga presenza portoghese.

Senegal
Repubblica presidenziale dell’Africa occidentale, confina a nord con la Mauritania, a est con il
Mali, a sud con la Guinea Bissau e la repubblica di Guinea, a ovest è bagnato dall’Oceano Atlantico
e circonda con il proprio territorio il Gambia.
Il territorio è prevalentemente pianeggiante, formazioni vulcaniche di un certo rilievo si trovano in
corrispondenza della penisola del Capo Verde, il punto più occidentale di tutta l’Africa. Il grande
fiume Senegal scorre a nord, altro fiume importante è il Casamance.
La capitale è Dakar, grande centro portuale, il più importante dell’Africa occidentale e tra i
maggiori in Africa per la pesca del tonno, importante risorsa per l’economia del Senegal che
inoltre, per tradizione coloniale, è tra i massimi produttori di arachidi.
La moneta è il franco CFA; la lingua ufficiale è il francese. La religione è quella islamica, per la
quasi totalità di corrente sunnita.

Serbia
Repubblica federale della penisola balcanica, confina a nord con l’Ungheria e la Romania, a est con
la Bulgaria, a sud con la Macedonia e il Kosovo, a ovest con il Montenegro e la Bosnia ed
Erzegovina e a nord-ovest con la Croazia.
Il territorio è prevalentemente montuoso, il fiume principale è il Danubio e al confine con la
Romania e l’Ungheria si estende la vasta pianura della Vojvodina (parte meridionale del
Bassopiano pannonico).
La capitale è Belgrado; altra città importante è Novi Sad.
L’economia è prevalentemente agricola (frumento, avena, barbabietola, canapa, lino, tabacco); da
citare l’allevamento di bestiame e lo sfruttamento dei giacimenti di carbone. È in atto un processo di
industrializzazione (industrie chimiche, tessili e alimentari); molte aziende multinazionali hanno
aperto le loro filiali in Serbia, attratte prevalentemente dalla manodopera a basso costo.
La moneta è il dinaro serbo; la lingua ufficiale è il serbo. La religione principale è quella ortodossa.

Seychelles
Le Seychelles sono una Repubblica presidenziale insulare il cui territorio è costituito da un
arcipelago di 115 isole, localizzato nell’Oceano Indiano a nord-est della punta settentrionale del
Madagascar. L’arcipelago delle Seychelles fa parte del pianoro delle Isole Mascarene: la maggior
parte delle isole ha origine granitica e molto antica, derivate dall’allontanamento del Madagascar
dalla placca indiana circa 90 milioni di anni fa. La capitale è Victoria, situata sull’isola Mahé.

Sierra Leone
Repubblica indipendente dell’Africa occidentale, confina a nord e a est con la Guinea, a sud-est con
la Liberia, mentre a ovest e a sud-ovest si affaccia all’Oceano Atlantico.
La pianura occupa circa i due terzi del territorio, mentre alle spalle di essa si innalza un modesto
altopiano. Numerosi i fiumi che si gettano nell’Atlantico.
Freetown è la capitale, dotata di un importante porto.
La Sierra Leone è uno dei più poveri Paesi dell’Africa, anche se non mancano numerose risorse
minerarie (diamanti, minerali di ferro, bauxite), sfruttate però da società straniere.
Singapore
Città-Stato dell’Asia meridionale, repubblica indipendente, membro del Commonwealth, costituito
dall’omonima isola e da altre minori.
L’isola principale è separata dalla punta meridionale della penisola di Malacca tramite lo Stretto di
Johor. Il territorio è prevalentemente pianeggiante. Le coste sono basse e sabbiose: l’unica
eccezione è rappresentata, a sud, dal breve tratto roccioso di Pasir Panjang, ottimo porto naturale e
primo nucleo della città di Singapore, la capitale, che si colloca all’incrocio di tutte le vie marittime
dell’Estremo Oriente da e per l’Africa e l’Europa: questo contribuisce a farne uno degli Stati più
avanzati dell’Asia dal punto di vista economico. Nell’isola di Palau Bukom inoltre si trova una
delle più grandi raffinerie di petrolio del mondo e numerose multinazionali hanno installato a
Singapore parte dei loro impianti, soprattutto quelli destinati a produzioni altamente qualificate.

Siria
Repubblica dell’Asia occidentale, confina a nord con la Turchia, a est con l’Iraq, a sud con la
Giordania, a sud-ovest con Libano e Israele. A ovest, per un tratto limitato, si affaccia sul
Mediterraneo.
Il territorio è costituito prevalentemente da una serie di tavolati desertici. All’estremità meridionale
si innalza il gruppo vulcanico del Jabal al-Druze. Il settore sudoccidentale del Paese è occupato dai
rilievi del Jebel ech Cheikh e dell’Anti-Libano. Una profonda depressione originata da movimenti
tettonici, la fossa del Ghab, separa questi ultimi da un’altra catena minore. Gli unici fiumi di rilievo
sono l’Oronte, nella zona nordoccidentale del Paese, e l’Eufrate.
Damasco è la capitale; un altro centro importante è Aleppo, nella Siria settentrionale.
L’agricoltura costituisce la base dell’economia (cotone nella fascia mediterranea e coltivazioni
tipiche della vite e dell’ulivo), anche se appare poco modernizzata e presenta una serie di problemi,
a cominciare dall’insufficienza della rete di irrigazione. L’instabilità politica e la guerra civile hanno
messo in ginocchio un’economia già molto debole.
La moneta è la lira siriana; la lingua ufficiale è l’arabo. La religione è quella islamica, soprattutto di
corrente sunnita.

Slovacchia
Repubblica indipendente dell’Europa centrale, confina a nord con la Polonia, a est con l’Ucraina, a
sud con l’Ungheria, a ovest con l’Austria e la Repubblica Ceca.
Il territorio è costituito dai Carpazi occidentali, con il gruppo degli Alti Tatra e dei Bassi Tatra, al
quale si ricollegano catene minori, come i Monti Metalliferi Slovacchi. I settori sudoccidentale e
sudorientale del Paese sono invece occupati da fertili pianure, in primo luogo quella di Bratislava. I
principali fiumi sono il Danubio, che segna un tratto del confine con l’Ungheria, e i suoi tributari.
La capitale è Bratislava, altri centri importanti sono Košice, Nitra e Zilina, centri industriali in cui
molte multinazionali straniere hanno posto i loro stabilimenti nell’ambito dei settori automobilistico
ed elettronico (Volkswagen-Audi, Hyundai, Sony).
L’agricoltura resta ancora oggi un settore economico molto importante (cereali e patate in primis).
Notevole è il patrimonio forestale che alimenta le industrie cartiere e del mobile. L’allevamento è
praticato in modo intensivo e riguarda principalmente i bovini, con una produzione abbondante di
latte e carne, e i suini. Nel territorio slovacco si trovano giacimenti di carbone. Ben sviluppata è
l’industria, specie quella metalmeccanica, quella tessile, del cuoio (a Bratislava). Tipica la
produzione di birra.
La Slovacchia fa parte dell’Unione Europea; la moneta è l’euro; la lingua ufficiale è lo slovacco. La
religione più diffusa è quella cattolica.

Slovenia
Repubblica indipendente dell’Europa centrale, confina a nord con l’Austria, a est con l’Ungheria, a
sud-est e a sud con la Croazia, a ovest con l’Italia. Per un brevissimo tratto, inoltre, è bagnata dal
Mare Adriatico.
Il territorio è prevalentemente montuoso: a ovest si estendono le Alpi Giulie, che partono dal monte
Tricorno, il più alto del Paese, e continuano nelle Dinaridi; a nord, invece, si estendono lungo il
confine austriaco i rilievi della Caravanche, delle Alpi di Kamnik e del Pohorje. Il settore
sudoccidentale del Paese occupa una parte della penisola dell’Istria.
Le principali città sono: Lubiana, la capitale, Maribor, e Capodistria, con un porto importante. La
città di Postumia è nota per le sue grotte, un complesso carsico che attira molti turisti.
L’economia si basa sull’agricoltura (cereali, patate, ortaggi, barbabietole da zucchero, frutta) e
sull’allevamento dei bovini, dei suini e del pollame. Sfruttate per il legname sono le foreste che
occupano gran parte del territorio; il sottosuolo è ricco di giacimenti di ferro, carbone, lignite, zinco,
piombo, rame, petrolio e metano. L’industria si sviluppa nel settore siderurgico, metalmeccanico,
tessile, del legno e della carta, alimentare; gli stabilimenti si concentrano nella capitale e nelle
principali città. Una voce importante per l’economia slovena è il turismo, che si sviluppa
soprattutto nel litorale, nelle stazioni di sport invernali, nel parco naturale di Triglav.
La Slovenia fa parte dell’Unione Europea; la moneta è l’euro; la lingua ufficiale è lo sloveno. La
religione più diffusa è quella cattolica.

Somalia
Repubblica democratica dell’Africa orientale, si affaccia a nord al golfo di Aden e, per tutto il tratto
orientale, all’Oceano Indiano; confina con il Gibuti a nord-ovest e con l’Etiopia e il Kenya a ovest.
Il territorio si presenta piuttosto uniforme e montuoso, con altopiani che digradano verso estese
pianure, costituite da depositi alluvionali. I fiumi perenni sono il grande Uebi Scebeli, il maggiore
dell’Africa orientale, e il Giuba.
La capitale del Paese è Mogadiscio, massimo porto e sede delle pochissime industrie, oltre che
delle saline di Gezira, molto sfruttate.
La moneta è lo scellino somalo; le lingue ufficiali sono il somalo e l’arabo. La religione è quella
islamica di corrente sunnita.
Spagna
Monarchia costituzionale dell’Europa occidentale, nella penisola iberica (al Paese appartengono
anche i gruppi delle Isole Baleari, nel Mediterraneo, e delle Isole Canarie nell’Atlantico); confina a
nord-est con la Francia e Andorra e a ovest col Portogallo; a sud è separata dal Marocco dallo stretto
di Gibilterra; è bagnata a nord dall’Oceano Atlantico (golfo di Biscaglia) e a est dal Mediterraneo.
Il Paese è costituito prevalentemente da un vasto altopiano, la Meseta, delimitata da varie catene
montuose: a nord la Cordigliera Cantabrica e gli imponenti Pirenei e a sud la Sierra Morena.
L’interno dell’altopiano è interrotto da numerose catene montuose: a nord-est il Sistema Iberico, al
centro il Sistema Centrale, a sud la Sierra Morena, a ridosso della costa mediterranea il Sistema
Betico, che raggiunge nella Sierra Nevada le vette più alte di tutta la penisola. L’unica grande
pianura spagnola corrisponde alla depressione andalusa. I principali fiumi sono: il Tago, il Duero, il
Guadalquivir, il Guadiana e l’Ebro. Tutta la zona della Meseta, circondata com’è da catene
montuose, presenta un clima nettamente continentale; il litorale orientale è soggetto invece a un
clima mediterraneo.
La popolazione conta circa 46 milioni di abitanti. Capitale della Spagna è Madrid; la seconda
metropoli spagnola è Barcellona, grande porto e attivo centro industriale. Tra gli altri centri di
maggior rilievo Valencia, Siviglia, Malaga, Granada, ricca di esempi mirabili di architettura
araba, Córdoba e Salamanca, antica città universitaria. Le mete turistiche più frequentate sono
Palma di Maiorca, Toledo, Las Palmas, e Santa Cruz de Tenerife.
Una delle fondamentali caratteristiche dell’economia spagnola è la sostanziale arretratezza del
settore agricolo, in parte dovuta all’aridità del territorio e del clima, in parte all’eccessivo
frazionamento della proprietà. Una grande importanza rivestono le coltivazioni della vite e
dell’ulivo: la Spagna si colloca al terzo posto su scala mondiale per la produzione di vino, mentre
contende il primato all’Italia per la produzione di olio d’oliva. Nelle zone dell’altopiano dove sono
state realizzate imponenti opere irrigue e nelle pianure costiere del Mediterraneo, diffuse sono le
colture ortofrutticole e industriali; la coltivazione degli agrumi, in particolare, consente alla Spagna
una brillante collocazione su scala mondiale.
Notevole è il patrimonio forestale, soprattutto nella zona settentrionale (Sistema Cantabrico,
Pirenei), che fornisce discrete quantità di legname (sughero). L’allevamento è assai praticato e,
nella Meseta in particolare, diffusissimo è quello ovino (la ricordare la specie merinos per la lana),
per il quale la Spagna si colloca al secondo posto su scala europea.
Molto attivo è il settore della pesca, che alimenta notevoli industrie conserviere. Rilevanti sono le
risorse minerarie, in particolare minerali di ferro, piombo, zinco, piriti, mercurio; cospicua è la
produzione di salgemma e sale marino.
L’industria costituisce una voce fondamentale nell’economia del Paese, e copre praticamente tutti i
settori produttivi. La siderurgia si concentra nelle Province Basche, in Catalogna (acciai speciali),
nelle Asturie, mentre la metallurgia è più variamente diffusa e comincia a lavorare, oltre ai minerali
locali, anche prodotti di importazione. Varie sono le raffinerie di petrolio, ubicate nei centri costieri;
uno sviluppo notevolissimo ha avuto il settore meccanico, rivolto soprattutto alla costruzione di
autoveicoli, aerei, costruzioni navali e ferroviarie. Grande espansione ha avuto il settore chimico,
quello tessile, quello dell’abbigliamento, quello alimentare. Una risorsa fondamentale è costituita
dal turismo.
La Spagna fa parte dell’Unione Europea; la moneta è l’euro; la lingua ufficiale è lo spagnolo. La
religione più diffusa è quella cattolica.

Sri Lanka
Repubblica semipresidenziale dell’Asia meridionale (membro indipendente del Commonwealth)
conosciuta fino agli anni ’70 con il nome di Ceylon; è costituito dall’isola omonima dell’Oceano
Indiano e da alcune isole minori, a sud-est della penisola del Deccan.
L’isola è formata a nord da una fascia pianeggiante, in parte coperta da savane, a sud da un
altopiano, che digrada verso il mare con una serie di terrazze. Dal massiccio centrale scendono vari
fiumi, dei quali il più lungo è il Mahaweli, in parte navigabile. La maggior parte della popolazione
si raccoglie oggi nella parte sudoccidentale, mentre il centro dell’isola è spopolato e malsano.
La capitale è Sri (in realtà, il nome completo è quasi impronunciabile per un occidentale), un
distretto della vecchia capitale Colombo, che resta la città più importante, centro amministrativo e
culturale, nonché attivo porto commerciale e sede di numerose industrie tessili e
dell’abbigliamento, settori principali dell’economia del Paese.
La moneta è la rupia dello Sri Lanka; le lingue ufficiali sono il singalese e il tamil. La religione più
diffusa è quella buddista; fra quelle minoritarie la più significativa è quella induista.

Stati Uniti d'America


Repubblica federale dell’America Settentrionale, confina a nord col Canada, a sud col Messico; le
coste sono bagnate a est dall’Oceano Atlantico, a sud dal golfo del Messico e a ovest dall’Oceano
Pacifico.
Il territorio statunitense include, procedendo da est a ovest, i monti Appalachi, le pianure interne,
le Montagne Rocciose, le catene costiere prospicienti l’Oceano Pacifico. La costa è più articolata a
nord, incisa profondamente dagli estuari di numerosi fiumi e si fa più bassa nella parte meridionale,
in particolare quella che si affaccia sul golfo del Messico, dominata dal delta del Mississippi. Le
Montagne Rocciose verso nord si aprono in uno dei più vasti altopiani, quello del Wyoming. I tre
principali altopiani sono quelli del Columbia, del Colorado, dal nome dei fiumi che li solcano, e il
Gran Bacino, che si caratterizza per le profonde depressioni (Valle della Morte) e per la presenza
dei laghi salati (Gran Lago Salato, lago Utah, lago Lahontan).
I fiumi principali si snodano nella zona delle grandi pianure: il bacino più rilevante è costituito dal
sistema Mississippi-Missouri. All’Oceano Pacifico scendono il Columbia, il Sacramento e infine
il Colorado, che scorre nel Grand Canyon, spettacolare solco scavato dal fiume. I fiumi del
versante atlantico hanno sviluppo assai inferiore (Hudson, Potomac, Savannah), ma assumono
tuttavia grande importanza economica, sia per la produzione di energia elettrica, che per la
navigazione.
I laghi sono numerosi, i più estesi sono il Michigan (interamente statunitense) e al confine canadese
lo Huron, l’Erie, l’Ontario e il Lago Superiore. Per la grande estensione del territorio, le
condizioni climatiche sono estremamente varie. La costa atlantica settentrionale ha un clima di tipo
marittimo, ma verso sud risente dell’influsso della Corrente del Golfo, e si riscontrano, come in
Florida, caratteristiche sub tropicali; le regioni montuose hanno un clima continentale, mentre la
costa del Pacifico, per l’influenza della corrente calda della California, ha un clima di tipo
mediterraneo.
La flora dell’America settentrionale ha subito notevoli modificazioni in seguito all’intervento
umano. Al centro, dove la piovosità è minore, si trovano ampie praterie e steppe in cui sono
presenti piante cespugliose e spinose. Nelle zone desertiche, come nelle vicinanze del Lago Salato,
la vegetazione è misera. La sponda atlantica è ricca di foreste di aghifoglie (anche sequoie) e
latifoglie che cessano negli altipiani intermontani; i canyon sono praticamente privi di vegetazione.
Verso il Golfo del Messico la vegetazione diventa tropicale e subtropicale.
Nella fauna si trovano bisonti, cervi, alci, orsi e altre specie che vivono anche in Europa, Asia
settentrionale e Africa settentrionale. Fra gli Anfibi e i Pesci tipici degli Stati Uniti si devono
ricordare la salamandra-tigre, l’amia e il lepisosteus.
I prodotti agricoli principali del centro-nord sono costituiti da cereali, cotone e tabacco, coltivati
soprattutto nel bacino inferiore del Mississippi, barbabietole, canna da zucchero, agrumi, mele,
pesche e uva. Importante anche la produzione di legname. Anche le estese foreste vengono
sfruttate, ma per consumo interno.
L’industria statunitense si colloca tra i più alti livelli mondiali ed è difficile trovare un settore in cui
è carente. Il settore delle costruzioni aeree e quello del trasporto aereo sono particolarmente floridi;
l’industria automobilistica, pur attraversando una fase di regressione, continua a mantenere un
ruolo preponderante nell’economia americana (30% della produzione mondiale). L’industria
metalmeccanica si concentra a sud dei Grandi Laghi; quella alimentare prospera nel bacino del
Mississippi; nelle cordigliere occidentali, la ricchezza del sottosuolo ha determinato lo sviluppo
dell’industria metallurgica; sul versante del Pacifico prevale invece l’industria legnaria.

Gli Stati Uniti (USA, United States of America) hanno un’estensione che supera i 9 milioni di km2 e
una popolazione di circa 320 milioni di abitanti. La capitale della confederazione è Washington,
principale centro politico e amministrativo, dove è ubicata la Casa Bianca, sede del presidente
degli Stati Uniti. New York (nell’omonimo Stato) è la più notevole tra le megalopoli della costa
atlantica, centro industriale (emblema dell’avanzamento industriale del Paese), commerciale e
soprattutto finanziario, quella di New York infatti è la più grande borsa mondiale. Tra le altre
numerose grandi città vi sono Filadelfia (Pennsylvania), Boston (Massachusetts), porto attivissimo,
Baltimora (Maryland), Pittsburgh (Pennsylvania), uno dei massimi centri siderurgici del mondo,
grazie all’enorme disponibilità di risorse minerarie e fonti energetiche del Paese (terzo produttore
mondiale di petrolio); Detroit (Michigan), capitale mondiale dell’automobile, Chicago (Illinois),
Memphis (Tennessee), Nashville (Tennessee), Atlanta (Georgia), New Orleans (Louisiana),
Miami (Florida), Dallas (Texas), Houston (Texas), San Antonio (Texas), Phoenix (Arizona), Las
Vegas (Nevada), San Francisco (California), San Diego (California) e Los Angeles (California),
Portland (Oregon) Seattle (Washington), Denver (Colorado). Hollywood (California) è infine la
famosa sede dell’industria cinematografica. Nelle Hawaii da ricordare Honolulu.
La moneta è il dollaro USA; la lingua ufficiale è l’inglese; la religione più diffusa è quella
protestante; fra quelle minoritarie, la più significativa è quella cattolica.
USA: i 50 Stati
La caratteristica bandiera americana è costituita da 13 strisce che rappresentano le 13 colonie
originarie da cui nacque il Paese e da 50 stelle che rappresentano gli attuali 50 Stati.
Gli Stati federati sono delle entità amministrative (46 Stati e 4 Commonwealth) che, insieme con il
District of Columbia e gli altri territori, compongono la federazione. Si noti che il termine
Commonwealth è un termine con cui quattro stati federati (Kentucky, Massachusetts, Pennsylvania
e Virginia) designano ufficialmente sé stessi, non per indicare una particolare differenza rispetto agli
altri Stati dell’Unione, ma solo per sottolineare che essi hanno un “governo basato sul consenso del
popolo” in opposizione al precedente status di Colonia reale.
Gli Stati del West (occidentali) sono: Alaska, Arizona, California, Colorado, Hawaii, Idaho,
Montana, Nevada, Nuovo Messico, Oregon, Utah, Washington, Wyoming.
Quelli del Midwest (medio-occidentali) sono: Illinois, Indiana, Iowa, Michigan, Minnesota,
Missouri, Ohio, Wisconsin, Dakota del Sud, Dakota del Nord, Kansas, Nebraska.
Quelli del South (meridionali) sono: Alabama, Arkansas, Delaware, Distretto di Columbia, Florida,
Georgia, Kentucky, Louisiana, Maryland, Mississippi, Carolina del Nord, Oklahoma, Carolina del
Sud, Tennessee, Texas, Virginia, Virginia Occidentale.
Quelli del North East (nord-orientali) sono: Connecticut, Maine, Massachusetts, New Hampshire,
Rhode Island, Vermont, New Jersey, New York, Pennsylvania.

USA: i 50 Stati
Sudan
Repubblica federale dell’Africa centrorientale, confina a nord con l’Egitto, a nord-ovest con la
Libia, a ovest con il Ciad e la Repubblica Centrafricana, a sud con il Sudan del Sud, a est con
Etiopia ed Eritrea mentre a nord-est si affaccia sul Mar Rosso.
Comprende nel nord una vasta zona desertica sahariana, il deserto Nubiano, e subsahariana, che
lascia poi il posto alle steppe del Sahel e infine alle savane. È racchiuso a nord-est dai rilievi
montuosi del Jabal Oda. Sul lato occidentale e centroccidentale si elevano le alture del Darfur e
del Kordofan. Il fiume principale è il Nilo, che nel Sudan svolge una notevole parte del suo corso.
La popolazione è di circa 38 milioni di abitanti. La capitale Khartoum ospita tutte le attività
principali. Il principale porto è Port Sudan.
Il Sudan è uno degli Stati meno economicamente avanzati del continente, penalizzato dalla vastità e
dall’aridità del suo territorio. La maggiore ricchezza del Paese rimane il cotone, che rappresenta la
principale voce d’esportazione. Altro prodotto ampiamente esportato è la gomma arabica. Di
discreta importanza l’allevamento di ovini, bovini e cammelli.
La moneta è la sterlina sudanese; le lingue ufficiali sono l’arabo e l’inglese. La religione principale
è quella islamica di corrente sunnita.

Sudan del Sud


Il Sudan del Sud è una repubblica (indipendente dal 2011) nel centro-est dell’Africa, senza sbocco
sul mare, confina a est con l’Etiopia, a sud-est con il Kenya, a sud con l’Uganda e la Repubblica
Democratica del Congo, a ovest con la Repubblica Centrafricana e a nord con il Sudan.
La maggior parte del territorio è coperta da foreste tropicali, paludi e prati. Ci sono molte riserve
naturali che ospitano specie migratorie in gran quantità, come il Parco nazionale di Bandingilo. Il
fiume principale è il Nilo Bianco; la cima più elevata è il monte Kinyeti. Il territorio comprende
inoltre la vasta regione paludosa del Sudd. La capitale è Giuba.
La moneta è la sterlina del Sudan del Sud; la lingua ufficiale è l’inglese. La religione più diffusa è
quella cristiana.

Suriname
Repubblica dell’America meridionale, confina a ovest con la Guyana, a sud col Brasile, a est con la
Guyana Francese mentre a nord si affaccia sull’Oceano Atlantico.
Il territorio nella parte meridionale è prevalentemente montuoso, mentre verso la costa atlantica si
aprono ampie zone pianeggianti di origine alluvionale. I fiumi principali sono il Coppename e il
Suriname.
Unica città vera e propria è la capitale Paramaribo, sorta sul fiume Suriname.
Il sottosuolo è ricchissimo di bauxite.
Svezia
Monarchia costituzionale dell’Europa settentrionale. Occupa il versante orientale della Penisola
Scandinava e confina a ovest e a nord-ovest con la Norvegia, a nord-est con la Finlandia, si affaccia
a est al golfo di Botnia ed è bagnata dal Mar Baltico a sud-est e dal Kattegat a sud.
La parte occidentale della Svezia è occupata dalle Alpi Scandinave, nella cui parte meridionale, il
Götaland, si aprono una vastissima pianura e il bassopiano della Scania. L’aspetto attuale del
paesaggio denota una chiara origine morenica, notevolmente accidentato, con rapide e cascate nei
corsi d’acqua; numerosissimi sono i laghi, come il Vänern, (il terzo d’Europa) e il Mälaren, sulle
cui rive è edificata Stoccolma. I fiumi costituiscono un’enorme ricchezza di energia idroelettrica. Le
coste sono caratterizzate da profonde insenature (fiordi), barriere di scogli, frammentazioni di
isolette (golfo di Stoccolma). Alla Svezia appartengono anche due tra le maggiori isole del Baltico:
Gotland e Öland. Nelle estreme regioni del nord si verifica il fenomeno del cosiddetto sole di
mezzanotte: da fine marzo a metà luglio, il sole resta 24 ore all’orizzonte (con notti peraltro di 24
ore in inverno).
Le due più importanti città del Paese (che ha circa 9 milioni di abitanti) sono Stoccolma, la capitale,
e Göteborg; nella Scania, all’estremità meridionale, è invece situata la terza città svedese, Malmö.
La Svezia ha raggiunto un grado di sviluppo tra i più elevati del mondo. L’agricoltura, malgrado sia
sfavorita dalle condizioni ambientali e praticata in aree assai limitate, ottiene notevoli rendimenti,
grazie al continuo perfezionamento e alla specializzazione delle colture (cerealicoltura, coltivazione
della patata, ortofrutticoltura). Una delle principali risorse svedesi è lo sfruttamento forestale; oltre
il 60% del territorio è coperto da fitte foreste che forniscono ingenti quantità di legname utilizzato
da segherie e industrie cartarie.
Ottime sono le risorse minerarie: la Svezia è il massimo produttore europeo di ferro. Mancano
invece i materiali combustibili, insufficienza in parte compensata dall’utilizzazione dell’ingente
potenziale idroelettrico.
La Svezia è fra i Paesi più industrializzati, grazie al grado elevato di specializzazione; sono infatti
presenti industrie del legno, siderurgica, metallurgica e soprattutto industria meccanica, ampiamente
diversificata, che produce materiale elettronico, industriale, apparecchiature d’ufficio, locomotive,
autovetture, aerei, impianti per la refrigerazione. Notevole è infine l’industria vetraria, con i cristalli
e la vetreria artistica.
La Svezia parte dell’Unione Europea; la moneta è la corona svedese; la lingua ufficiale è lo svedese.
La religione è quella protestante.

Svizzera
Confederazione di 26 Stati dell’Europa centromeridionale; confina a nord con la Germania, a est
con il Liechtenstein e l’Austria, a sud con l’Italia e a ovest con la Francia.
Nel territorio svizzero si possono distinguere tre zone: la regione alpina, a sud, la zona del
cosiddetto Altopiano Svizzero al centro, la regione del Giura, a nord-ovest. Si è soliti distinguere
le Alpi Svizzere in Settentrionali e Meridionali, separate tra loro dal corso del Rodano. Le Alpi
Meridionali includono i massicci del Cervino, del Monte Rosa e del Bernina, che superano i 4.000
m. Le Alpi Settentrionali comprendono invece le Alpi Bernesi, con il ghiacciaio maggiore
dell’Europa continentale. Punto fondamentale delle Alpi Svizzere è il valico San Gottardo, dove si
incontrano le valli del Reno, dell’Aare, della Reuss, del Rodano e del Ticino. A nord delle Alpi
Settentrionali si estendono le Prealpi, dalle quali si trapassa alla regione del Mittelland, o Altopiano
Svizzero, tra i laghi di Ginevra e di Costanza, i maggiori del Paese. Altri laghi importanti sono, nel
Mittelland, il lago di Zurigo, e nel Canton Ticino il lago di Lugano.
Berna è la capitale della confederazione, altre città importanti sono Ginevra, Basilea, Zurigo,
Losanna, Lucerna.
La stabilità del governo svizzero, insieme a una politica estera di neutralità e di non allineamento,
ha determinato l’affluenza nelle banche svizzere di ingenti quantità di denaro estero, oltre che una
generale solidità dell’economia, che vanta, per esempio, un’industria casearia assai prospera
(formaggi, latte condensato, farine lattee), una rinomata industria dolciaria (famosa per il
cioccolato), una notevole industria meccanica, soprattutto di precisione, e una fama mondiale per
gli orologi, il prodotto svizzero per eccellenza.
La moneta è il franco svizzero; le lingue ufficiali sono il francese, l’italiano, il tedesco e il reto-
romancio. Le religioni più diffuse sono, nell’ordine, quella cattolica e quella protestante.

Swaziland
Monarchia costituzionale dell’Africa meridionale (Stato indipendente nell’ambito del
Commonwealth), inserita nel territorio della Repubblica Sudafricana e confinante appunto con
quest’ultima e col Mozambico.
Il territorio si estende su un breve tratto della scarpata orientale dei Drakensberg, nell’Altopiano
Sudafricano. La zona occidentale è prevalentemente coperta da foreste, quella centrale corrisponde
a una zona collinare, quella orientale, infine, è ricoperta da savane e da terreni piuttosto fertili. La
popolazione vive soprattutto in villaggi, mentre le città ospitano prevalentemente popolazione non
africana. Mbabane è la capitale.

Tagikistan
Repubblica indipendente dell’Asia centrale, confina a nord con il Kirghizistan, a est con la Cina, a
sud con l’Afghanistan, a ovest con l’Uzbekistan.
Tutta la parte orientale del territorio è occupata dal complesso del Pamir, mentre al centro del Paese
si eleva il Picco del Comunismo (oltre i 7.000 m); il settore occidentale è occupato invece da tre
catene parallele: i monti del Turkestan, i monti Zeravšan e i monti Gissar. Dušanbe è la capitale.

Taiwan
Repubblica presidenziale dell’Asia sudorientale; il suo territorio è costituito principalmente
dall’isola di Formosa, nell’Oceano Pacifico, e dalle due isole di Quemoy e di Matsu, che
fronteggiano la costa cinese.
L’isola principale è attraversata da fasce montuose talvolta notevolmente elevate.
Taipei, la capitale, si trova nel nord dell’isola ed è la sede di grandi imprese informatiche come
Asus e Acer.
L’agricoltura, ancora ampiamente praticata, fornisce soprattutto riso, base dell’alimentazione locale,
e, fra le colture industriali, canna da zucchero (il prodotto principale), tè e tabacco. Notevole è il
patrimonio forestale (oltre la metà del territorio) che fornisce essenze tipiche come l’albero della
canfora, il bambù, il cipresso.
Rilevante è il settore della pesca, con un prodotto abbondante in parte esportato fresco, in parte
lavorato in moderne strutture conserviere.
Base fondamentale dell’economia di Taiwan è tuttavia l’industria; legata originariamente alla
trasformazione dei prodotti locali, essa si è estesa ai settori chimico e petrolchimico, elettronico,
meccanico, tessile, cantieristico, del cemento e della carta. In forte incremento è anche il turismo,
soprattutto giapponese.
La moneta è il nuovo dollaro taiwanese; la lingua ufficiale è il cinese. Le religioni più praticate sono
il buddismo e il taoismo.

Tanzania
Repubblica presidenziale (nell’ambito del Commonwealth) dell’Africa orientale, confina a nord con
l’Uganda e il Kenya, a sud con lo Zambia, il Malawi e il Mozambico, a ovest con la Repubblica
Democratica del Congo, il Burundi e il Ruanda, mentre a est è bagnata dall’Oceano Indiano. Il
territorio dello Stato comprende numerose isole, tra le quali Zanzibar, Pemba e Mafia.
Il territorio continentale è costituito da una notevole sezione dell’Altopiano est-africano,
caratterizzato dalla presenza di imponenti complessi vulcanici, come il Ngorongoro (il cratere più
grande al mondo) e il Kilimangiaro, massima vetta del continente africano. La Tanzania
comprende, almeno in parte, le acque dei tre maggiori laghi africani: il lago Vittoria, il lago
Tanganica e il lago Niassa.
La popolazione conta quasi 48 milioni di abitanti. Dodoma, piccolo centro nel cuore della Tanzania,
è la capitale; centri maggiori sono Dar es Salaam, sede di industrie e attività commerciali, massimo
porto e aeroporto del Paese nonché ex capitale, e Zanzibar, nell’isola omonima.
L’economia è prevalentemente agricola, con una netta ripartizione tra il settore commerciale e
quello di sussistenza. Tra le colture industriali prevalgono caffè, cotone, sisal, varie oleaginose, tè,
cacao, chiodi di garofano (80% del raccolto mondiale nelle isole di Zanzibar e Pemba).
Buone sono le risorse forestali (oltre il 40% del territorio è ricoperto da foreste), da cui si traggono
essenze pregiate come l’ebano, il cedro, il bambù, quest’ultimo largamente utilizzato come
materiale da costruzione. Per alcune popolazioni come i masai, l’allevamento costituisce la
principale risorsa economica. Dal punto di vista minerario, importanti i giacimenti di oro, non
ancora interamente sfruttati. Notevoli, per quanto non ancora completamente valorizzate, sono le
potenzialità del turismo che si avvale delle numerosissime riserve naturali protette e dei parchi
nazionali.
La moneta è lo scellino della Tanzania; le lingue ufficiali sono lo swahili e l’inglese. Le religioni
principali religioni sono i culti cristiani (1/3 circa), islamici (1/3 circa) e animisti (1/3).
Thailandia
Monarchia costituzionale dell’Asia sudorientale, nella penisola indocinese; si affaccia sul golfo di
Siam e sul Mare delle Andamane nella parte meridionale e confina a ovest e a nord-ovest con la
Birmania, a nord-est e a est con il Laos, a sud-est con la Cambogia e a sud con la Malesia.
La parte occidentale e nordoccidentale del territorio è costituita da una serie di terre alte e di
allineamenti montuosi, che verso est si abbassano con gradualità verso la pianura alluvionale del
Menam. Quest’ultimo è il fiume più importante del Paese, che garantisce la fertilità della pianura e
l’abbondante produzione di riso, fondamentale per le esportazioni thailandesi.
La popolazione conta circa 67 milioni di abitanti. La capitale e unica metropoli della Thailandia è
Bangkok, il fulcro commerciale e culturale del Paese.
Il prodotto fondamentale per l’economia thailandese è, come ricordato, il riso, coltivato su circa la
metà dell’intero arativo. Tra le colture industriali spicca quella fondamentale del caucciù,
largamente esportato. Coltivato sempre più estesamente il cotone, nonché altre piante tessili, quali
la iuta e il kenaf. Assai ingente è lo sfruttamento delle foreste, nonostante la distruzione in passato
di vaste aree di boschi: teak, sandalo, ebano e yang, particolarmente duro. Rilevante è il
patrimonio zootecnico del Paese: allevati sono soprattutto i bovini e i bufali (impiegati come
animali da lavoro), nonché gli animali da cortile. Pescosissime sono le acque del golfo del Siam.
Tra le produzioni minerarie si deve ricordare quella dello stagno, del quale il Paese è il quarto
produttore mondiale. Il basso costo della manodopera ha attratto nel Paese investimenti stranieri
(USA e Giappone) per lavorazioni a basso contenuto tecnologico, soprattutto nel settore tessile.
La moneta è il baht; la lingua ufficiale è il thai. La religione è quella buddista.

Timor Est
Repubblica del sud-est asiatico, composta dalla metà orientale dell’isola di Timor, dall’exclave di
Oecusse sulla costa nord della parte occidentale di Timor, dall’isola di Atauro (la più grande), a
nord, e dall’isolotto di Jaco, al largo della punta orientale dell’isola. Confina a ovest con
l’Indonesia, a nord è bagnato dagli stretti di Ombai e Wetar e a sud dal Mar di Timor, che la separa
dall’Australia. La capitale è Dili.

Togo
Repubblica presidenziale dell’Africa centroccidentale, si affaccia a sud sul golfo di Guinea e
confina a nord con il Burkina Faso, a ovest con il Ghana, a est con il Benin.
Il Togo si presenta come una stretta fascia che si affaccia per un tratto molto breve sul golfo di
Guinea e per il resto si prolunga verso l’interno. La prima fascia costiera pianeggiante è seguita da
un altopiano, una fascia di massicci montuosi e infine un bassopiano. Due sono i fiumi principali:
l’Oti e il Mono, pressoché asciutti nelle stagioni secche.
La capitale è Lomé, zona di produzione di pregiato cacao, maggior centro commerciale del Paese e
porto rilevante.
Tonga
Monarchia costituzionale della Polinesia, nell’Oceano Pacifico Meridionale; è costituita da circa
180 isole e isolette.
L’allineamento più occidentale è costituito da isole di origine vulcanica, montuose, mentre
l’allineamento orientale è di origine corallina e comprende i tre gruppi principali dell’arcipelago: le
Tongatapu, le Ha’apai e le Vava’u.
La popolazione si concentra sull’isola di Tongatapu e in particolare nella capitale, Nuku’alofa.

Trinidad e Tobago
Repubblica insulare (indipendente nell’ambito del Commonwealth) dell’Oceano Atlantico,
nell’America meridionale, costituita dalle isole omonime, situate a breve distanza dalle coste del
Venezuela.
L’isola più vasta è quella di Trinidad, prevalentemente pianeggiante e ricca di petrolio, la principale
risorsa del Paese. Maggiormente elevata è la vicina Tobago. La capitale è Port of Spain, su
Trinidad.

Tunisia
Repubblica dell’Africa settentrionale, confina a ovest con l’Algeria, a sud-est con la Libia, e si
affaccia a nord e a nord-est sul Mediterraneo.
La regione settentrionale è essenzialmente montuosa, con le due catene parallele dell’Atlante
Telliano e dell’Atlante Sahariano, separate tra loro dal corso del fiume Mejerda. Tali catene
digradano a est in una zona pianeggiante (il Sahel); a sud invece, lasciano gradatamente il posto a
un’area depressionaria con laghi salati, da cui poi ha inizio il settore sahariano della Tunisia con
l’Altopiano del Dahar i monti di Ksour. A est di questi ultimi si estende un’altra zona
pianeggiante e semiarida, la Gefara. Le coste orientali sono interrotte dai golfi di Hammamet e di
Gabès.
La capitale è Tunisi; altre città sono Hammamet, Susa e Kairouan, all’interno del Paese, la più
antica città araba di tutto il Maghreb, la capitale religiosa.
L’agricoltura e l’allevamento sono tipicamente di sussistenza; si distinguono la produzione di olio
d’oliva, di cui la Tunisia è uno dei maggiori produttori mondiali, e alcune colture come il sughero,
che proviene dai monti della Krumiria, e l’alfa, una graminacea che cresce spontaneamente e viene
utilizzata per la fabbricazione della carta. Attivo è il settore della pesca che alimenta varie industrie
conserviere.
Le vere ricchezze della Tunisia sono però le risorse minerarie: fosfati, gas naturale e petrolio.
Notevole è la produzione artigianale di tappeti, stoffe, oggetti in argento. Sempre maggior
importanza va assumendo il turismo, uno dei più rilevanti settori economici del Paese.
La moneta è il dinaro tunisino; la lingua ufficiale è l’arabo. La religione è quella islamica.
Turchia
Repubblica presidenziale dell’Asia centrale e in piccola parte dell’Europa meridionale, con circa 80
milioni di abitanti. Il settore europeo confina con la Bulgaria a nord-ovest e con la Grecia, a ovest;
la parte asiatica si affaccia sul Mar Nero a nord, sul Mar Egeo a ovest, sul Mediterraneo a sud-
ovest, e confina con la Georgia e l’Armenia a nord-est, l’Iran a est, l’Iraq e la Siria a sud-est.
L’area europea della Turchia, a ovest degli stretti dei Dardanelli e del Bosforo, si estende sul
territorio della Tracia, l’estremità sudorientale della penisola balcanica, ed è per lo più collinare. La
Turchia asiatica corrisponde al territorio dell’Anatolia, un vastissimo altopiano delimitato da due
importanti catene: quella del Ponto (a nord) e quella del Tauro (a sud). La catena del Ponto si
congiunge con la catena del Tauro dando origine a una zona elevata, l’Acrocoro Armeno.
Quest’ultimo è percorso da una serie di alte catene, valli, ampie depressioni, in prossimità delle
quali sorgono imponenti vulcani come il Süphan Dağı e il monte Ararat, massima cima della
Turchia. Sono presenti molti bacini tettonici salati (laghi di Beyşehir, di Eğirdir, di Van).
La città più importante è Istanbul, la ex Costantinopoli, situata nel Bosforo, da sempre mediatrice
tra Turchia europea e asiatica e massimo porto del Paese. Dal 1923 capitale è però Ankara, nel
cuore dell’Anatolia; altra città notevole è Smirne, importante porto dell’Egeo.
L’agricoltura ha un certo peso solo nelle zone costiere a clima più favorevole con produzioni
tipicamente mediterranee (vite, ulivo, agrumi, fichi) oltre a lino e canapa; a nord, sul Mar Nero, è
diffusa la coltivazione del tabacco e delle nocciole, di cui il Paese è il primo produttore mondiale.
Importante l’allevamento degli ovini e dei caprini, in particolare quello delle capre d’Angora, che
forniscono il mohair. Praticata è anche la pesca, soprattutto nel Bosforo e nel Mar di Marmara
(sardine e tonni). L’industria è in larga parte destinata alla trasformazione dei prodotti agricoli e
zootecnici e si concentra pertanto nei settori alimentare e tessile.
La moneta è la lira turca; la lingua ufficiale è il turco. La religione è quella islamica.

Turkmenistan
 Repubblica indipendente dell’Asia centrale, confina a nord-ovest con il Kazakistan, a nord-est con
l’Uzbekistan, a sud-est con l’Afghanistan, a sud-ovest con l’Iran, mentre a ovest si affaccia sul Mar
Caspio.
Il territorio, in gran parte pianeggiante, è occupato nella zona centrale dal deserto del Karakum.
Solo il settore meridionale del Paese chiude la zona desertica con i rilievi dei Kopet Dag. I
principali corsi d’acqua sono l’Amu Darya (lungo oltre 2.600 km) e il Tejen.
La capitale è Ašgabat. L’area del Mar Caspio è molto importante per il Paese per i ricchi
giacimenti di petrolio e gas naturale.

Tuvalu
Monarchia costituzionale indipendente nell’ambito del Commonwealth. È un arcipelago situato
nella Micronesia, tra le isole Gilbert e Samoa, costituito da vari atolli. La capitale è Vaiaku.
Ucraina
Repubblica dell’Europa orientale, confina a nord con la Bielorussia, a nord-est e a est con la Russia,
a ovest con la Polonia, la Repubblica Slovacca, l’Ungheria, la Romania e la Moldavia, a sud, per un
breve tratto, ancora con la Romania ed è bagnata dal Mar Nero.
Il territorio è costituito da un’ampia zona del bassopiano sarmatico, che si interrompe, a ovest, con
il Ripiano Podolico e a sud-est, con le Alture del Donec. All’estremità sudoccidentale si innalzano
le catene dei Carpazi e all’estremità meridionale i monti della Crimea (la più grande penisola
affacciata sul Mar Nero, collegata alla terraferma solo da un istmo che la unisce alle regioni
sudorientali dell’Ucraina). I fiumi importanti sono il Danubio, il Dnestr, il Dnepr e il Donec.
La popolazione conta quasi 43 milioni di abitanti. La capitale è Kiev; un altro centro importante è
Odessa, un notevole porto sul Mar Nero. La Crimea si è unilateralmente dichiarata indipendente nel
2014 e la Russia ne ha dichiarato l’annessione, ma l’operazione non è riconosciuta né dal governo
ucraino né dalla comunità internazionale.
Una delle principali risorse del Paese è l’agricoltura (cereali, barbabietole da zucchero, patate,
semi di girasole, prodotti ortofrutticoli, tabacco), favorita dalla caratteristica terra nera, assai fertile.
Notevole è anche il patrimonio zootecnico, bovini e suini in particolare. Ingenti sono le risorse
minerarie, soprattutto carbone, lungo il bacino del Donec, minerali di ferro, gas naturale,
petrolio, manganese. L’industria è particolarmente attiva nei settori siderurgico, metallurgico
(acciai), meccanico (locomotive), chimico, del legno e della carta (vaste foreste si stendono nella
parte settentrionale del Paese), conciario e alimentare.
La moneta è la grivnia ucraina; la lingua ufficiale è l’ucraino, ma si parla anche il russo. La
religione più diffusa è quella cristiana ortodossa.

Uganda
Repubblica dell’Africa centrorientale, confina a nord con il Sudan del Sud, a est con il Kenya, a sud
con la Tanzania e il Ruanda, a ovest con la Repubblica Democratica del Congo.
Il territorio si spinge dalle terre alte, che sovrastano la depressione del Nilo a nord, sino al lago
Vittoria a sud. Oltre alla parte settentrionale del lago Vittoria e a quella orientale dei laghi Alberto
ed Edoardo, appartiene interamente all’Uganda il lago Kyoga. Il fiume principale è il Nilo, di cui
l’Uganda comprende quasi l’intero bacino superiore.
La popolazione sfiora i 35 milioni di abitanti. La capitale è Kampala, nei pressi della quale si trova
un vasto giacimento aurifero importante per lo sviluppo dell’economia, fortemente legata anche alle
esportazioni di caffè e tè, di cui il Paese è tra i maggiori produttori.
La moneta è lo scellino ugandese; le lingue ufficiali sono lo swahili e l’inglese. Le religioni più
diffuse sono i culti cristiani, in particolare quello cattolico e quello anglicano.

Ungheria
Repubblica dell’Europa centrale, confina a nord con la Repubblica Slovacca, a nord-est con
l’Ucraina, a est con la Romania, a sud con la Serbia, a sud-ovest con la Croazia e la Slovenia e a
ovest con l’Austria.
Il territorio è prevalentemente costituito da un’area depressionaria: la pianura pannonica. A nord
di quest’ultima si estende la zona più elevata del Paese, il Felföld, le cui alture costituiscono le
propaggini meridionali dei Carpazi. La zona transdanubiana è una vasta pianura, attraversata dalle
alture della Selva Baconia e dei monti Vértes. Il territorio è attraversato, da nord a sud, dai grandi
fiumi Danubio e Tibisco. Il lago Balaton è il più vasto dell’Europa centrale.
I più importanti centri sono Budapest, la capitale, grande metropoli, Debrecen, Pécs, ricca di storia
e cultura, Győr, grande centro industriale
L’Ungheria trova ancora nell’agricoltura una delle principali risorse (cereali, patate, ortaggi e
frutta); notevole è la viticoltura, nelle zone collinari settentrionali e occidentali, che fornisce vini di
grande qualità (tokai). Tra le colture industriali la principale è quella della barbabietola da
zucchero. Notevolissimo è il patrimonio zootecnico (bovini, suini, pollame) che rappresenta una
voce fondamentale nelle esportazioni. Assai efficiente è il settore industriale, che opera in quasi tutti
i rami. L’industria ungherese ha conosciuto un particolare sviluppo nei settori automobilistico ed
elettronico grazie agli investimenti di molte società straniere (Audi, Opel, Philips).
L’Ungheria fa parte dell’Unione Europea; la moneta è il fiorino ungherese: la lingua ufficiale è
l’ungherese. La religione più diffusa è quella cattolica.

Uruguay
Repubblica dell’America Meridionale, confina a nord con il Brasile, a ovest con l’Argentina, si
affaccia a est sull’Oceano Atlantico e a sud sul Río de la Plata.
Il territorio è costituito da una vasta area pianeggiante, appena ondulata da alture allungate, come la
Cuchilla Grande. Principale corso d’acqua è invece il fiume Uruguay, che traccia il confine con
l’Argentina.
La popolazione si concentra quasi per metà nella capitale, Montevideo, porto importantissimo e
sede delle principali attività.
La fondamentale risorsa del Paese è costituita dall’allevamento del bestiame (oltre i tre quarti del
territorio sono costituiti da pascoli); prevalgono gli ovini e i bovini, quindi un discreto numero di
cavalli e suini. L’Uruguay è del tutto privo di materie prime, in particolare energetiche, anche se
notevoli sono le risorse idroelettriche. L’industria opera principalmente nei settori conciario, tessile
e alimentare. Un ruolo importantissimo nell’economia del Paese è sostenuto dal turismo.
La moneta è il peso uruguaiano; la lingua ufficiale è lo spagnolo. La religione più diffusa è quella
cattolica.

Uzbekistan
Repubblica dell’Asia centrale, confina a nord e a ovest con il Kazakistan, a est con Kirghizistan e
Tagikistan, a sud-est con l’Afghanistan, a sud con il Turkmenistan.
Il territorio è costituito da una vasta zona pianeggiante, prevalentemente arida e a tratti desertica.
Nella parte orientale del Paese si trova il versante occidentale delle catene del Tien Shan. Il Paese è
attraversato dall’Amu Darya, che si dirige verso il lago d’Aral, un vasto bacino lacustre salato in
via di restringimento a causa dei prelievi d’acqua irrigua, effettuati soprattutto per la coltivazione
del cotone, prodotto di spicco dell’economia uzbeka, insieme a quelli derivanti dai pregiati ovini
karakul (per esempio la pelliccia di astrakan). L’Uzbekistan è all’ottavo posto nel mondo per la
produzione di oro. La miniera di Muruntau nel deserto del Kizilkum è ritenuta la più grande
miniera d’oro a cielo aperto del mondo. L’industria è sviluppata nei settori metallurgico,
petrolchimico, tessile, alimentare.
La popolazione sfiora i 32 milioni di abitanti. Fra i maggiori centri vi sono Taškent, la capitale, e
Samarcanda.
La moneta è il sum (o som) uzbeko; la lingua ufficiale è l’uzbeko. La religione è quella islamica.

Vanuatu
Repubblica indipendente dell’Oceania (nell’ambito del Commonwealth), nella Melanesia, composta
di una quarantina di isole. Tali isole sono distribuite lungo due festoni e sono in parte coralline, in
parte vulcaniche. La capitale è Port-Vila.

Città del Vaticano


Stato sovrano posto all’interno della città di Roma, alla destra del Tevere. Si estende sul colle
Vaticano, ed è delimitato dalle Mura Leonine e dal colonnato del Bernini della Piazza San Pietro.
Con una superficie di 0,44 km², è il più piccolo Stato sovrano del mondo. La basilica di San Pietro
e gli annessi palazzi occupano più di un terzo dell’intera area.
Lo Stato della Città del Vaticano nacque nel 1929, in seguito al concordato e ai Patti Lateranensi fra
Italia e papato. Il Vaticano è una monarchia assoluta il cui sovrano, il pontefice, esercita poteri
legislativi ed esecutivi tramite una commissione di cardinali da lui nominati per cinque anni (il
Sacro Collegio dei cardinali).

Venezuela
Repubblica presidenziale dell’America Meridionale, confina a ovest con la Colombia, a sud con il
Brasile, a est con la Guyana, e si affaccia a nord-est sull’Atlantico e a nord sul Mare Caraibico.
Il settore settentrionale del territorio è costituito dalle estreme propaggini del sistema andino, la
Sierra de Sierra de Perijá e la Cordigliera di Mérida. Tra le due catene si estende una vasta area
depressionaria, occupata in buona parte dalla laguna di Maracaibo. Il settore centrale del Venezuela
è costituito dalla grande pianura alluvionale dei Llanos. Tutto il settore meridionale del Paese
consiste in una serie di tavolati, costituenti la parte occidentale dell’Altopiano della Guyana. L’asse
idrografico del Paese è il fiume Orinoco.
La popolazione conta circa 30 milioni di abitanti. Capitale del Venezuela è Caracas, gigantesca e
ricca metropoli (più di 3 milioni di abitanti) circondata da una periferia di bidonvilles. Altra città di
grande importanza è Maracaibo, divenuta un grande centro grazie ai vicini giacimenti di petrolio.
La fondamentale risorsa venezuelana è costituita dal petrolio, di cui il Paese è fra i massimi
produttori del mondo. Ingente è anche la disponibilità di gas naturale e di minerali di ferro, buona
parte dei quali sono esportati, mentre la parte rimanente alimenta notevoli impianti siderurgici. Fino
all’ultimo conflitto mondiale, l’economia del Paese si fondava sull’agricoltura che oggi produce
soprattutto mais, riso, sorgo, frutta; tra le colture industriali spiccano quelle della canna da
zucchero, della palma da cocco, del caffè, del cacao. Notevole è il patrimonio forestale, che offre
essenze pregiate come mogano e cedro, piante medicinali e gomma. Rilevante per l’economia
venezuelana è la pesca; praticata, soprattutto nell’isola di Margarita, è la raccolta delle perle.
La moneta è il bolívar venezuelano forte; la lingua ufficiale è lo spagnolo. La religione più diffusa è
quella cattolica.

Vietnam
Repubblica socialista dell’Asia sudorientale, nella penisola indocinese; confina a nord con la Cina,
a ovest con il Laos e la Cambogia, ed è bagnata a sud e a est dal Mar Cinese meridionale.
Nel territorio si possono distinguere tre regioni fondamentali: il Tonchino, l’Annam e la
Cocincina. Il Tonchino occupa la parte settentrionale del Paese, comprende le estreme propaggini
dello Yunnan cinese e la vasta e fertilissima pianura attraversata dal Fiume Rosso. L’Annam è la
stretta sezione centrale del Paese, percorsa dalla Cordigliera di Annam. Tali rilievi vanno
digradando verso l’estremità meridionale del Vietnam, la Cocincina, una vastissima pianura
occupata dal delta del Mekong.
La popolazione è di circa 90 milioni di abitanti. Capitale del Paese è Hanoi, sede delle antiche
dinastie che dominarono sul Tonchino, quasi congiunta ad Haiphong, importante porto situato al
centro del golfo del Tonchino.
Il Vietnam è un Paese principalmente agricolo; le grandi pianure del Tonchino e della Cocincina
sono particolarmente adatte alla coltivazione del riso, elemento base dell’alimentazione. Nelle zone
asciutte sono praticate le coltivazioni della manioca, della patata e di vari prodotti ortofrutticoli.
Diffuse sono le colture industriali della canna da zucchero, del caffè, del tè, di varie oleaginose, del
tabacco e di piante tessili come il cotone e la iuta. Buono è il patrimonio forestale, che fornisce, tra
le altre essenze, il bambù, largamente utilizzato nell’industria del mobile e nell’edilizia. Grande
ruolo nell’economia vietnamita è svolto dalla pesca che offre lavoro spesso a interi villaggi ed entra
in maniera considerevole nell’alimentazione locale. Le industrie più importanti sono quelle tessili e
le acciaierie.
La moneta è il đồng vietnamita; la lingua ufficiale è il vietnamita. La religione più diffusa è quella
buddista.

Yemen
Repubblica della penisola arabica; confina a nord con l’Arabia Saudita, a est con l’Oman e si
affaccia a sud sul golfo di Aden e a ovest sul Mar Rosso. Vi appartengono anche le isole Socotra,
Perim e Kamaran.
Gran parte del territorio è costituito da un vasto altopiano, che nel versante orientale si presenta
solcato da alcune valli e scende piuttosto scosceso verso la costa. Più ampia è la fascia costiera
occidentale, la Tihamah, pianeggiante. La carenza di precipitazioni è all’origine della mancanza di
un’idrografia permanente.
La capitale dello Yemen è San’a, all’interno del Paese; Ta’izz, sempre sull’altopiano, è invece un
notevole centro commerciale. Aden, sul golfo omonimo, è il maggior centro industriale e
commerciale del Paese.
Solo una minima parte del territorio del Paese è coltivabile, ma circa la metà della popolazione è
dedita all’agricoltura (cereali, canna da zucchero, caffè) e all’allevamento (ovini e caprini).
Sviluppata è anche la pesca, i cui prodotti, salati o essiccati, vengono esportati in notevoli quantità.
Il sottosuolo fornisce buone quantità di petrolio nelle regioni settentrionali.
La moneta è il riyal yemenita; la lingua ufficiale è l’arabo. La religione è quella islamica (correnti
sunnita e scita, con prevalenza della prima).

Zambia
Repubblica dell’Africa centrale; confina a nord con la Repubblica Democratica del Congo e la
Tanzania, a est con il Malawi e il Mozambico, a sud con lo Zimbabwe e la Namibia, a ovest con
l’Angola.
Il territorio è costituito essenzialmente da un vasto altopiano sul quale spicca, nella zona orientale
del Paese, la catena dei monti Muchinga. Il settore settentrionale è invece occupato da un’area
paludosa e depressionaria, e comprende il lago Bangweulu, parte del lago Mweru e l’estremità
meridionale del lago Tanganica. L’altopiano va digradando verso sud-ovest in un’altra area
depressionaria costituita dal bacino dello Zambesi, il massimo fiume dell’Africa australe, che dà
origine alle cascate Vittoria.
Il centro maggiore è Lusaka, la capitale, città tipicamente europea.
Nonostante la superficie coltivata sia notevolmente ridotta, una grande parte della popolazione si
dedica all’agricoltura (miglio, sorgo, manioca). Prodotti commerciali diffusi sono cotone, arachidi,
canna da zucchero, tabacco. Le foreste forniscono buoni quantitativi di legname pregiato (teak,
mogano). Poco praticato è l’allevamento mentre diffusa è l’attività peschereccia d’acqua dolce. La
principale risorsa dello Zambia viene dal sottosuolo e dal rame in particolare, estratto nella
Copperbelt (prosecuzione geografica dello Shaba).
L’industria è particolarmente sviluppata nel settore metallurgico.
La moneta è il kwacha zambiano; la lingua ufficiale è l’inglese. La principale religione è quella
protestante.

Zimbabwe
Repubblica (membro del Commonwealth) dell’Africa centromeridionale, confina a nord con lo
Zambia e il Mozambico, a est col Mozambico, a sud con la Repubblica Sudafricana, a ovest col
Botswana.
Il territorio è costituito da una serie di terre alte sulle quali si eleva, nella sezione centrale, la catena
dei monti Matopo. L’altopiano va digradando a sud-est verso la valle del fiume Limpopo e le
pianure del Mozambico, a nord-ovest verso il bacino dello Zambesi e il deserto del Kalahari, e a
ovest verso il bacino salato del Makgadikgadi.
La capitale è Harare, nel settore nordorientale del Paese, una città moderna, grosso centro
commerciale. Importante centro industriale è Bulawayo, nel sud-ovest del Paese, una delle
principali sedi di estrazione dell’oro.
La maggioranza della popolazione si dedica all’attività agricola, importante soprattutto per le grandi
piantagioni, quella del tabacco in particolare, di qualità molto pregiata, del quale lo Zimbabwe è il
principale esportatore africano. Rilevanti sono anche le colture del cotone, delle arachidi, della
canna da zucchero. All’agricoltura di sussistenza si dedica però l’assoluta maggioranza della
popolazione rurale. Ottime sono le risorse forestali (teak, mogano). Largamente praticato è
l’allevamento.
Le principali risorse dello Zimbabwe sono quelle minerarie, l’oro, soprattutto, che costituì la
ragione principale della massiccia invasione europea. Metà delle industrie si occupano della
trasformazione dei prodotti agricoli.
La moneta ufficiale è il dollaro USA, ma sono in uso anche altre valute. Le lingue ufficiali sono
diverse fra cui inglese, shona e ndebele del nord.

Potrebbero piacerti anche