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STORICO-CULTURALI
Ogni continente della Terra ha una sua individualità non solo per caratteristiche fisiche, ma
anche per ragioni storiche e culturali, per le civiltà che vi hanno vissuto e per i popoli che
vi abitano.
Tenendo conto di questi aspetti, possiamo distinguere sette continenti:
Europa, Asia, Africa, America settentrionale e centrale, America meridionale, Oceania,
Antartide.
Studieremo l’Europa (e l’Italia che ne è parte) dal punto di vista geografico, per capire le
ragioni che hanno favorito l’insediamento umano e per conoscere i paesaggi che nei secoli
gli uomini hanno creato modificando i diversi ambienti naturali.
Continente
I continenti sono vaste porzioni di terre emerse delimitate dagli oceani.
EUROPA O EURASIA?
L’Europa si trova interamente nell’emisfero boreale, quindi a nord dell’Equatore. Per
dimensione è il sesto continente (supera i 10 milioni di km2) ed è il terzo come popolazione.
CONTINENTI A CONFRONTO CONTINENTESUPERFICIE (IN KM2) POPOLAZIONE
Europa 10 365 470 717 583 695
Asia 44 804 194 4 284 024 496
Africa 30 147 296 1 072 661 417
America settentrionale e centrale 24 391 134 555 530 228
America meridionale 17 818 022 407 325 030
Oceania 8 530 577 39 197 237
Antartide 14 000 000 4000 persone circa in estate - 1000 persone circa in inverno
L'Unione europea
L'Unione europea è un gruppo di 27 Paesi europei.
Questi Paesi si sono riuniti per rendere la vita delle persone migliore, più semplice e più
sicura.
Questi Paesi hanno deciso di lavorare insieme e di aiutarsi.
Come è nata l'Unione europea
L'idea di creare l'Unione europea è nata dopo due grandi guerre in Europa.
I Paesi europei hanno capito che è meglio collaborare che fare la guerra.
All'inizio solo 6 Paesi europei hanno deciso di lavorare insieme:
o Belgio o
Francia o
Germania o
Italia o
Lussemburgo o
Paesi Bassi
Ben presto altri Paesi europei hanno voluto fare lo stesso e così è nata l'Unione europea.
Oggi, i Paesi che fanno parte dell'Unione europea sono 27 Questi Paesi sono:
o Austria o
Belgio o
Bulgaria o
Cipro o
Croazia o
Cechia o
Danimarca o
Estonia o
Finlandia o
Francia o
Germania o
Grecia o
Irlanda o
Italia o
Lettonia o
Lituania o
Lussemburgo o
Malta
o Paesi Bassi
o Polonia o
Portogallo o
Romania
o Slovacchia o
Slovenia o
Spagna o
Svezia o
Ungheria
Nel giugno del 2016 il Regno Unito ha deciso di uscire dall'Unione europea.
Così, dal 31 gennaio 2020 il Regno Unito non fa più parte dell'Unione europea.
Gli obiettivi e i valori dell’Unione europea
Tutti i Paesi che fanno parte dell'Unione europea lavorano insieme per fare in modo che:
● Ci sia la pace in Europa
● Le persone possano vivere bene
● Tutti siano trattati con giustizia e nessuno sia escluso
● Le lingue e le culture di tutti siano rispettate
● L'economia europea sia forte e i Paesi usino la stessa moneta nel commercio fra un
Paese e l'altro.
I Paesi dell'Unione europea condividono dei valori importanti.
Ad esempio, si impegnano a fare in modo che tutti siano trattati in modo uguale e che i loro
diritti siano rispettati.
La pace in Europa
Da quando l'Unione europea è stata creata non ci sono più state guerre fra i Paesi che la
costituiscono.
Grazie all'Unione europea tutti i Paesi in Europa possono lavorare insieme in pace.
Nel 2012 l'Unione europea ha vinto un premio importante, il "premio Nobel per la pace".
Lo ha vinto per tutto quello che fa per mantenere la pace in Europa.
Muoversi liberamente
Grazie all'Unione europea le persone possono andare liberamente da un Paese all'altro.
Possono vivere, studiare o lavorare in qualsiasi Paese dell'Unione europea.
Ad esempio, un francese può decidere di andare a lavorare in Italia.
Oppure uno studente del Belgio può andare all'università in Grecia.
Anche i prodotti, i servizi e i soldi possono circolare liberamente da
un Paese dell'Unione europea all'altro.
L'Unione europea nel mondo
L'Unione europea svolge un ruolo importante nel mondo in molti modi diversi.
Ad esempio:
● Vende molti prodotti e servizi ad altri Paesi e compra anche prodotti da altri Paesi, in
questo modo aiuta l'economia mondiale.
● Aiuta milioni di persone che vivono in Paesi poveri al di fuori dell'Unione europea.
● Cerca di fare del mondo un posto più sicuro in cui tutti siano trattati con giustizia e le
leggi siano rispettate.
Entrare a far parte dell'Unione europea
Per poter entrare a far parte dell'Unione europea, un Paese deve:
● Accettare tutte le leggi e i valori dell'Unione europea
● Impegnarsi a fare in modo che queste leggi e questi valori siano rispettati.
Può essere necessario molto tempo per arrivare a questa situazione.
Ora alcuni Paesi stanno lavorando per entrare a far parte dell'Unione europea.
Questi Paesi sono:
● Albania
● Macedonia del Nord
●
●
●
Montenegro
Serbia
Turchia
Per poter entrare a far parte dell'Unione europea, questi Paesi devono si affinché le leggi e i
valori dell’Unione europea siano rispettati.
Lo spazio Schengen
L'Unione europea ha creato to "spazio Schengen".
Lo spazio Schengen è un'area senza frontiere.
In quest'area le persone possono spostarsi da un Paese all'altro liberamente e facilmente.
Non ci sono controlli alla frontiera quando passano da un Paese all'altro.
Grazie allo spazio Schengen, ora è più facile viaggiare per lavoro o per turismo.
Lo spazio Schengen è stato creato nel 1985.
Oggi 22 dei 27 Paesi dell'Unione europea fanno parte dello spazio Schengen.
Questi Paesi sono:
● Austria
● Belgio
● Cechia
● Danimarca
● Estonia
● Finlandia
● Francia
● Germania
● Grecia
● Italia
● Lettonia
● Lituania
● Lussemburgo
● Malta
● Paesi Bassi
● Polonia
● Portogallo
● Slovacchia
● Slovenia
● Spagna
● Svezia
● Ungheria
Anche altri 4 Paesi al di fuori dell'Unione europea fanno parte dello spazio Schengen:
● Islanda
● Liechtenstein
● Norvegia
● Svizzera
Ciò significa che le persone possono viaggiare liberamente e facilmente fra questi Paesi.
●
●
●
In questo modo è più facile andare in uno di questi Paesi per turismo o per lavoro.
Le lingue dell'Unione europea
In ogni Paese dell'Unione europea le persone parlano la loro lingua.
L'Unione europea protegge il diritto delle persone di comunicare nella loro lingua. È per
questo che l'Unione europea mette a disposizione tutti i documenti e le informazioni
importanti in tutte le lingue parlate nei vari Paesi:
bulgaro
ceco
croato
● danese
● estone
● finlandese
● francese
● greco
● inglese
● irlandese
● italiano
● lettone
● lituano
● maltese
● olandese
● polacco
● portoghese
● rumeno
● slovacco
● sloveno
● spagnolo
● svedese
● tedesco
● ungherese
In questo modo tutti nell'Unione europea possono trovare le informazioni importanti
nellaloro lingua e capirle.
La moneta dell'Unione europea
Quasi tutti i Paesi che fanno parte dell'Unione europea usano la stessa moneta.
Questa moneta si chiama "euro".
Usare la stessa moneta aiuta i Paesi dell'Unione europea a commerciare fra di loro. Ad
esempio, uno spagnolo può comprare qualcosa dal Belgio senza problemi e senza costi
aggiuntivi.
Usare la stessa moneta aiuta la gente a viaggiare, a comprare prodotti da altri Paesi e ad
avere più scelta.
Oggi 19 dei 27 paesi dell'Unione europea utilizzano l'euro. Questi Paesi sono:
● Austria
●
●
●
● Belgio
● Cipro
● Estonia
● Finlandia
● Francia
● Germania
● Grecia
● Irlanda
● Italia
● Lettonia
● Lituania
● Lussemburgo
Malta
Paesi Bassi
Portogallo
● Slovacchia
● Slovenia
● Spagna
La bandiera europea
Questa è la bandiera dell’Unione europea:
La bandiera dell'Unione europea è blu con un cerchio di stelle dorate.
È un simbolo che mostra che i Paesi dell'Unione europea sono uniti e si aiutano a vicenda.
L’inno europeo
Ogni Paese ha un brano musicale che simboleggia i suoi valori e la sua cultura.
Questo brano musicale si chiama "inno".
Anche l'Unione europea ha il suo inno.
Nel 1985, i politici che prendono le decisioni nell'Unione europea hanno scelto un brano di
un compositore molto importante come inno dell’Unione europea.
Il compositore è Ludwig van Beethoven.
Questa musica mostra quanto è importante che tutti siano liberi, che vivano in pace e che si
aiutino a vicenda.
L'Unione europea crede in questi valori ed è per questo che ha scelto questa musica
come inno.
Uniti nella diversità
L'Unione europea usa la frase "uniti nella diversità" per mostrare quali sono i suoi valori.
Essere uniti nella diversità significa che:
Le persone nell'Unione europea possono avere culture e lingue diversema si aiutano a
vicenda e lavorano insieme in pace.
Non c'è nulla di male ad avere lingue e culture diverse.
Al contrario. Le persone di culture diverse possono imparare molto le une dalle altre e
lavorare bene insieme.
Come funziona l'Unione europea
L'Unione europea ha 3 istituzioni principali:
●
●
●
● La Commissione europea: Le persone della Commissione europea propongono le
leggi per l'Unione europea.
● Il Parlamento europeo: Le persone del Parlamento europeo sono elette da tutti i
cittadini europei per proteggere i loro diritti.
● Il Consiglio dell'Unione europea: I politici che prendono le decisioni In ogni Paese
dell'Unione europea si riuniscono e formano il Consiglio dell'Unione europea.
Queste 3 istituzioni sono molto importanti per l'Unione europea. Lavorano insieme
per migliorare la vita in Europa:
● La Commissione europea propone le leggi.
● Il Parlamento europeo e il Consiglio dell'Unione europea discutono di queste leggi e
decidono se vogliono applicarle in Europa.
● Se decidono che una legge deve essere applicata in Europa, tutti i Paesi dell'Unione
europea devono lavorare per adottarla in ogni Paese.
Altre istituzioni importanti dell'Unione europea sono:
● La Corte di giustizia dell'Unione europea che fa in modo che tutte le leggi siano
rispettate nell'Unione europea.
●
La Corte dei conti che controlla che i soldi dell’Unione europea siano spesi nel modo
giusto.
Ci sono anche altre istituzioni dell'Unione europea
che fanno un lavoro importante.
Ad esempio:
● Controllano che l'Unione europea funzioni nel modo giusto e rispetti i diritti di tutti.
● Pubblicano informazioni utili sull'Unione europea.
● Scelgono le persone con le capacità giuste per lavorare per l'Unione europea.
● Proteggono i diritti di tutti gli europei, ad esempio le persone con disabilità e i
lavoratori.
Tutte queste istituzioni lavorano insieme per fare in modo che l'Unione europea funzioni
bene a vantaggio di tutti.
L’Italia si trova nel Sud dell’Europa ed è una lunga penisola nel mar Mediterraneo. A nord il
suo territorio è delimitato dalla catena montuosa delle Alpi. Le colline occupano circa il 40%
del territorio italiano, mentre un terzo è occupato da montagne e il 23% da pianure. L’Italia è
un Paese marittimo poiché il Mar Mediterraneo circonda il suo territorio dividendosi in molti
mari: Ligure, Tirreno, Ionio, Tirreno. Nei mari italiani ci sono due grandi isole: la Sicilia e la
Sardegna, e altre isole minori raggruppate in arcipelaghi.
Le Alpi
Le Alpi sono la catena più alta d’Europa. Molte cime in Italia superano i 4000 m: il Monte
Bianco (4807 m), il Gran Paradiso, il Cervino, il Monte Rosa, il Bernina. Le cime più alte si
trovano nella parte occidentale, in Piemonte e Valle d’Aosta; le altezze decrescono man
mano che si va verso est. Il paesaggio alpino è stato in gran parte determinato dall'azione
erosiva dei ghiacciai durante le epoche glaciali. Le Alpi sono un’importantissima riserva
idrica; i ghiacciai, i nevai e le piogge frequenti danno origine a un gran numero di corsi
d’acqua e di laghi. I 2/3 dei laghi italiani si trovano nella regione alpina. I maggiori laghi
italiani sono quelli prealpini: il Lago di Garda (370 km2 ), il Lago Maggiore, il Lago di Como.
Nascono sulle Alpi il Po (652 km), il maggiore fiume italiano, i suoi affluenti di sinistra (come
il Ticino, l’Adda, l'Oglio, il Mincio) e alcuni di quelli di destra, come il Tanaro. L’Adige
(secondo fiume italiano per lunghezza, 410 km), il Brenta, il Piave e il Tagliamento sono
importanti fiumi alpini che non sfociano nel Po, ma vanno a gettarsi direttamente
nell'Adriatico.
Gli Appennini
Il nome Appennino deriva da Penn, una divinità venerata dai Celti, popolo che abitò l’Italia
peninsulare prima della dominazione dei Romani. La catena degli Appennini è lunga circa
1200 km, poco più delle Alpi; la sua larghezza varia dai 60 ai 140 km, ed è massima nella
parte centrale. Gli Appennini coprono circa il 18% del territorio nazionale. Sono montagne
giovani, ma più basse delle Alpi: la cima più alta, il Gran Sasso d’Italia, arriva a 2912 m. Ciò
è dovuto al fatto che la maggior parte degli Appennini è costituita da rocce facilmente
erodibili, come l’argilla, l’arenaria e il calcare; perciò sono stati erosi velocemente e hanno
acquisito l’aspetto arrotondato di montagne più vecchie. La regione appenninica è
caratterizzata da una grande varietà di paesaggi, legata alla notevole estensione nord-sud
della catena (quasi 800 km in linea d’aria) ma anche ai diversi tipi di rocce che formano le
varie zone.
L’Appennino centrale è formato da un insieme di catene parallele, fra le quali si trovano
spesso vaste conche e pianure. In Abruzzo, Campania e Basilicata le montagne non
formano una vera e propria catena: sono massicci o gruppi isolati, tra i quali corrono valli in
direzioni diverse. In Calabria e in Sicilia, gli Appennini tornano a formare una catena
compatta. Negli Appennini, l’estensione dei ghiacciai durante le epoche glaciali era assai più
ridotta che sulle Alpi; quindi la loro azione sul paesaggio è stata molto meno importante. Gli
Appennini, diversamente dalle Alpi, sono poveri di nevai; è presente un unico piccolo
ghiacciaio, sul Gran Sasso. I fiumi appenninici sono, in generale, inferiori a quelli alpini per
lunghezza e portata. Sono alimentati prevalentemente dalle piogge, perciò hanno una
portata maggiore in inverno e minore in estate, quando le precipitazioni scarseggiano. I fiumi
appenninici che si gettano nell'Adriatico hanno un corso breve, perché nascono vicino al
mare. Hanno una portata scarsa e irregolare; sono in piena per un periodo o due all'anno
(tra inverno e primavera), mentre d’estate tendono a prosciugarsi. Tra i pochi fiumi di una
certa lunghezza, il Reno (211 km), l’Aterno Pescara e il Tronto. Nascono dall'Appennino
anche la maggior parte degli affluenti di destra del Po, come il Trebbia, il Taro, il Secchia e il
Panaro. I fiumi appenninici che si gettano nel Tirreno hanno solitamente un percorso
complicato e irregolare, per la presenza di catene parallele all'Appennino che impediscono
loro un immediato sbocco al mare. Il Tevere (405 km) e il Serchio, per esempio, scorrono a
lungo parallelamente alla costa prima di trovare un varco per sfociare nel Tirreno. Si gettano
nel Tirreno anche l’Arno e il Sele. I fiumi appenninici che si gettano nel Mar Ionio sono tutti
brevi (Bradano, Basento). Gran parte di essi sono fiumare, torrenti temporanei che si
formano d’inverno dopo lunghe piogge e che trascinano grandi masse di detriti, spesso in
modo improvviso e quindi pericoloso. Finita la pioggia, il loro letto si secca, e si trasforma in
un’arida distesa sassosa.
La Pianura padana
La Pianura padana occupa il 14% del territorio italiano (circa 45000 km2 ) e quasi i due terzi
di tutte le aree pianeggianti. Si tratta di una pianura alluvionale: i terreni che la ricoprono
sono formati da alluvioni, cioè da materiali trasportati e depositati dai corsi d’acqua. Il più
importante tra questi fiumi, il Po, era chiamato dai latini Padus, e dà il nome alla Pianura
padana. Quest’area ha assunto l’aspetto attuale in tempi relativamente recenti (circa 600000
anni fa), mentre prima era occupata dal mare. La Pianura padana non è del tutto
pianeggiante, ma è in leggera pendenza: scende dai bordi della pianura verso il letto del Po
e da ovest a est, avvicinandosi al mare. Essa viene infatti suddivisa in alta pianura e bassa
pianura. In realtà, la differenza ha a che fare non tanto con l’altitudine, quanto con la
composizione dei terreni. Infatti, il Po e i suoi afluenti scendono dalle montagne trascinando
materiali che poi depositano a valle via via che la corrente si fa meno rapida e impetuosa. I
primi a cadere sul fondo sono i materiali più grossi e pesanti (ciottoli, ghiaie), mentre le
particelle più fini e leggere (sabbie, limo, argilla) sono trasportate più avanti, verso il mare.
La zona in cui si accumulano i sedimenti più grossolani, cioè la fascia rialzata ai bordi della
pianura, è detta alta pianura; la zona dove si depositano le sabbie più fini è detta bassa
pianura. Il terreno dell’alta pianura, avendo più spazi vuoti tra una pietra e l’altra, è più
facilmente attraversato dall’acqua, perciò risulta più arido. Il terreno della bassa pianura è
invece più compatto e rimane a lungo impregnato d’acqua, pertanto ospita una ricca
agricoltura.
Le altre pianure d’Italia
Le altre pianure italiane sono costiere, generalmente formate da sedimenti portati dai fiumi e
dal mare, spesso bonificate dopo essere state coperte da paludi per secoli. Alcuni esempi
sono la Maremma (tra Toscana e Lazio), l’Agro Pontino (a sud di Roma), la Piana del Sele
(Campania), la Piana del Fucino (Abruzzo), la Piana di Metaponto (Basilicata), il Tavoliere
(Puglia), il Campidano (Sardegna), la Piana di Catania (Sicilia). Le zone bonificate
presentano un paesaggio tipico, dove la distribuzione del territorio non è il risultato di
vicende secolari, ma dall’azione dell’uomo.
Clima e ambiente
L’Italia è attraversata dal 45° parallelo Nord, alla stessa distanza dal Polo Nord e
dall’Equatore; perciò si trova nella regione climatica temperata. La sua estensione da nord a
sud nel Mar Mediterraneo tuttavia influisce sul clima, così possiamo distinguere sei fasce
climatiche:
● la fascia alpina con clima continentale freddo di alta montagna caratterizzato dal
bioma della foresta boreale.
● la fascia padana con clima continentale temperato caratterizzato dal bioma della
foresta di latifoglie, ormai scomparsa per lasciare posto alle terre coltivate.
● la fascia appenninica con clima continentale freddo all’interno, più temperato verso le
coste
● la fascia mediterranea vera e propria a sud e nelle isole con la vegetazione tipica
della macchia mediterranea e le coltivazioni introdotte dagli esseri umani
● la fascia tirrenica con clima mediterraneo ma più piovoso
● la fascia adriatica più fredda a causa dei venti freddi che arrivano dall’Europa nord
orientale.
Lezione 4: L'Italia fisica [II] In questa lezione parleremo delle fonti idriche dell’Italia
L’Italia è bagnata dal mar Mediterraneo, il mare chiuso più grande del mondo e proprio per
questo motivo le sue acque sono più calde. Esso assume nomi diversi a seconda delle
coste che tocca, su quelle italiane troviamo: il mar Ligure compreso tra il golfo di Genova e
la Corsica (isola appartenente alla Francia), è un mare profondo dove troviamo il Santuario
dei Cetacei perché una volta l’anno si avvistano delfini e balene di passaggio. Il mar Tirreno
va dall'Italia Centrale la Sicilia e la Sardegna, è il più profondo dei mari e il suo fondale è
molto particolare perché caratterizzato da vere e proprie montagne. Il mar Ionio unito al mar
Tirreno dallo Stretto di Messina e al mar Adriatico dal Canale d’ Otranto, ha punti
profondissimi come Capo Passero. Il mar Adriatico è lungo stretto e poco profondo e ci
divide dalla penisola Balcanica.
L’Italia è una terra ricca di fiumi che si distinguono per lunghezza e portata e vengono
alimentati dalle piogge e dall’acqua che si scioglie dai ghiacciai o nevai. Ci sono i fiumi alpini
che hanno una maggior portata di acqua perché alimentati non sono dalle piogge ma anche
dai ghiacciai e sono: Po, Dora Riparia, Dora Baltea, Sesia, Ticino, Adda, Mincio, Adige,
Piave e Tagliamento. Ci sono i fiumi appenninici che hanno un corso breve e sono alimentati
dalle piogge, hanno una portata d’ acqua irregolare a carattere torrentizio e sono Tanaro,
Trebbia, Taro, Secchia, Panaro, Reno, Arno, Metauro, Ombrone, Chienti, Tevere, Nera,
Tronto, Velino, Pescara, Sangro, Garigliano, Biferno, Volturno, Calore, Carapelle, Ofanto,
Sele, Agri, Bradano, Basento, Crati.
Il Po
Il Po è il fiume più lungo d’ Italia (652 km), nasce dai ghiacciai del Monviso in Piemonte
attraversa la pianura Padana e sfocia a delta sul mare Adriatico. Lungo il suo percorso
riceve l’acqua da altri fiumi chiamati affluenti: ci sono gli affluenti di sinistra, che sono quelli
alpini e i più importanti sono la Dora Baltea, il Ticino, l’Adda e il Mincio. Gli affluenti di destra
sono i fiumi appenninici e i più importanti sono: il Tanaro, il Trebbia, il Secchia e il Panaro.
I laghi italiani sono di origine diversa: Glaciale (nelle Prealpi) come il lago di Garda, lago
Maggiore, lago di Como e lago di Iseo. Vulcanica (nell'Italia centrale) come lago di Bolsena,
lago di Bracciano e lago di Vico. Costiero come il lago di Varano. L’ unico lago di origine
Tettonica è il lago Trasimeno.
Le coste italiane sono di diverso tipo: ci sono quelle alte e rocciose nella parte Meridionale
della zona del Mar Tirreno e del Mar Ligure, quelle basse e sabbiose nella zona
dell’Adriatico, nella Toscana, Lazio e nel Mar Ionio, le coste paludose e lagunari sono nel
golfo di Venezia, alla foce del Po, nel lago di Varano e nel golfo di Oristano. Grazie alla
conformazione di alcune coste si sono formati golfi e arcipelaghi, i più importanti sono: golfo
di Venezia, Genova e Taranto. Gli arcipelaghi quello Toscano dove si trova l’isola d’ Elba e
quello Campano dove si trovano le isole di Capri e Ischia
L’Italia è uno Stato con 20 regioni e 103 province L’Italia è uno Stato. È un tipo di Stato che
si chiama Repubblica, perché non ha un re o una regina, ma un Presidente della Repubblica
(che è eletto ogni 7 anni). Lo Stato italiano ha un territorio (come tutti gli Stati). Il territorio
dello Stato italiano è diviso in 20 regioni e 103 province.
La superficie complessiva del territorio nazionale, esclusa la Repubblica di San Marino e lo
Stato della Città del Vaticano, ammonta a 302.073 Kmq. Il territorio è costituito per il 35,2%
da 'montagna', per il 41,6% da 'collina' e per il 23,2% da 'pianura'. Il 49% della popolazione
vive nelle zone di pianura, il 38,8% risiede nelle zone collinari, mentre solo il 12,2% vive
nelle zone di montagna.
L’Italia è molto popolata:
Al 1° gennaio 2019, la popolazione residente in Italia risulta pari a 60.359.546 unità
(29.384.766 maschi e 30.974.780 femmine). Circa 124.000 in meno rispetto all’anno
preceente. Nel 2018 continua il calo delle nascite (-18.404 nati), che si attestano a 439.747.
Al 1° gennaio 2019 la popolazione straniera residente ammonta a 5.255.503 persone, l’8,7
per cento del totale dei residenti, con un incremento, rispetto all’anno precedente, del 2,2%
(111.000 persone). La maggioranza degli stranieri proviene dai Paesi dell'UE (30,1%),
mentre fra i paesi extra-europei, il numero maggiore di ingressi si ha dall’Europa centro-
orientale (19,9%) e dall’Africa settentrionale (12,7%).
Al 1° gennaio 2019, l’indice di vecchiaia, cioè il rapporto percentuale tra la popolazione di 65
anni e oltre e la popolazione tra 0 e 14 anni, era pari al 173,1% con un costante aumento
rispetto agli anni precedenti. Il processo di invecchiamento riguarda tutto il territorio
nazionale, ma l'indice di vecchiaia è maggiore nelle regioni del centro e del nord, mentre è
più basso al sud con la punta minima in Campania (129,8%), che risulta essere la Regione
‘meno vecchia’ del paese.
L’aspettativa di vita alla nascita è 80,8 per i maschi e 85,2 per le femmine.
L’Italia è molto abitata in pianura, sulle coste e anche in collina. Solo in montagna è poco
abitata. Le regioni più popolate sono quattro: 1) la Lombardia, che ha 9 milioni di abitanti 2)
la Campania, che ha 5,7 milioni di abitanti 3) il Lazio, che ha 5,1 milioni di abitanti 4) la
Sicilia, che ha 4,9 milioni di abitanti Le due regioni meno abitate sono le più piccole e
montuose: la Valle d’Aosta e il Molise
Tra il 1955 e il 1970 tanti italiani del sud sono andati a lavorare e a vivere nelle grandi città
del nord, soprattutto a Milano e Torino, dove c’erano più industrie (questo si chiama
migrazione interna).
Tanti italiani, fra il 1861 e il 1970 sono anche andati a lavorare e vivere in altri Paesi
dell’America (soprattutto negli Stati Uniti e in Argentina) e dell’Europa (soprattutto in
Germania, in Francia, in Belgio e in Svizzera) e in Australia. (Questo si chiama
emmigrazione. Gli italiani erano emigranti).
Oggi, invece, tante persone vengono a lavorare in Italia dall’Africa, dalla Cina, dalle Filippine
e dall’Europa dell’Est. Oggi ci sono quindi tanti immigrati.
Prima l’Italia aveva tanti emigranti, adesso ha tanti immigrati.
Dove lavorano gli italiani
In Italia ci sono circa 24 milioni di persone che lavorano o cercano un lavoro (la popolazione
totale è di 57 milioni).
Più della metà degli italiani lavora nel settore terziario (o settore dei servizi). Quasi il 30%
degli italiani lavora nell’industria (settore secondario).
Il 5% lavora nell’agricoltura (settore primario) e il 10% cerca lavoro.
In Italia, come negli altri Paesi europei, ci sono ormai pochissime persone che lavorano
nell’agricoltura, perché in campagna tanti lavori sono fatti dalle macchine.
Nell’industria lavora ancora tanta gente, ma sempre più persone lavorano nel settore
terziario o dei servizi, che è grandissimo.
Però ci sono grandi differenze fra una regione e l’altra: in Lombardia, una regione ricca, c’è
solo il 4% di persone che cerca un lavoro. In Calabria, una regione povera, il 26% delle
persone cerca lavoro e il 9% lavora nell’agricoltura (ci sono anche poche industrie).
Gli italiani del nord sono più ricchi di quelli del sud
In media, gli italiani delle regioni settentrionali sono un po’ più ricchi di quelli delle regioni del
centro e più ricchi di quelli delle regioni meridionali.
Attenzione però! Il reddito per persona non vuol dire che ogni persona guadagna quei soldi.
Quella cifra si ottiene dividendo tutto quello che si produce (il Prodotto interno lordo) in una
regione per il numero di abitanti. Così si può avere una media della ricchezza degli abitanti
delle diverse regioni.
Tabella 1 - Distribuzione della popolazione per età
Occupazione Disoccupazione