Sei sulla pagina 1di 20

L’Africa Ha una superficie di

oltre 30 milioni di
kmq. Da Nord a
Sud il continente si
allunga per 8000
km.
Le coste hanno uno
sviluppo di 30500
km e presentano un
profilo compatto,
quasi ovunque sono
basse e sabbiose.
Il continente non
presenta isole
estese, ad eccezione
del Madagascar.
Il territorio
Il continente africano è costituito da un altopiano di
antichissima origine. Parte dell’altopiano africano e
alcune zone costiere pianeggianti sono formate da deserti
caldi. Il Sahara è il più vasto deserto della Terra e occupa
8 milioni di kmq. Include massici di origine vulcanica
(Hoggar e Tibesti, antichi vulcani spenti).
Il Kalahari è il più vasto deserto dell’Africa meridionale,
è molto arido e ha le caratteristiche della steppa più che
del deserto vero e proprio.
Tra il Kalahari e la costa atlantica si trova il deserto del
Namib.
Dalla regione dei Grandi Laghi fino all’Acrocoro
etiopico si apre la Rift Valley, una spaccatura della crosta
terrestre lunga 5000 km: qui, il magma è risalito
dall’interno della Terra e si è esteso sul fondo della valle
o si è solidificato fino a formare alte montagne
(Kilimangiaro e Monte Kenya, Catena del Ruwenzori e
Monti Virunga).
Due sistemi montuosi importanti
L’Africa ha solo due grandi sistemi montuosi:
• I rilievi del Maghreb: catena dell’Atlante
• I Monti dei Draghi, affacciati sull’Oceano Indiano, che sfiorano i
3500 metri di altezza
Ci sono poi numerosi rilievi isolati: i più elevati si trovano ai bordi
della Rift Valley (Kilimangiaro, Kenya e Ruwenzori) e hanno
un’altezza compresa tra 5000 e 6000 metri.
L’Acrocoro Etiopico si trova nella parte orientale del continente,
caratterizzato dalle ambe: rilievi alti oltre 4000 metri con cime piatte e
fianchi ripidi.
Fiumi, laghi e cascate
In Africa si trovano molti dei maggiori fiumi del pianeta:
• Nel Mediterraneo sfocia il Nilo che ha origine nella regione dei Grandi Laghi
• Nell’Oceano Atlantico sfociano il Niger (bacino esteso, sfocia nel Golfo di Guinea), il
Congo (che raccoglie il 60% delle piogge che cadono in Africa) e l’Orange
• Nell’Oceano Indiano sfocia lo Zambesi (spettacolari rapide e cascate)
• In Africa sono presenti imponenti cascate: Vittoria tra Zambia e Zimbabwe e Tugela in
Sudafrica.
Tra i laghi ricordiamo Malawi e Ciad (destinato a estinguersi a causa della forte evaporazione e
dell’irregolarità delle acque).
Nella Rift Valley ci sono laghi estesi: Vittoria (terzo al mondo per dimensioni), Turkana,
Tanganica e Malawi, mentre a sud del Sahara c’è il lago Ciad, destinato a estinguersi a causa
dell’evaporazione delle acque.
Il clima e gli ambienti naturali
• L’Africa è divisa in due parti dall’Equatore e possiamo distinguere
due fasce climatiche:
FASCIA INTERTROPICALE FASCIA TEMPERATA

CLIMA EQUATORIALE: FORESTA PLUVIALE CLIMA MEDITERRANEO: MACCHIA


(vegetazione a piani a seconda del bisogno di luce, SEMPREVERDE E PIANTE SCLEROFILLE, CAPACI
foresta «delle nuvole» dovuta alla nebbia (strati di DI RESISTERE ALLE PIOGGE INVERNALI E ALLA
muschio e felci), nella regione dei Grandi Laghi, alberi SICCITÀ ESTIVA (ulivi, viti, agrumi).
alti, fauna arboricola (serpenti, scimmie, insetti),
precipitazioni abbondanti.

CLIMA SUBTROPICALE: FORESTE E SAVANE (due


stagioni: una arida e una piovosa), erbe alte e radi alberi,
grandi erbivori (elefanti, giraffe, zebre e gazzelle) e
carnivori (leoni e leopardi).

CLIMA ARIDO CALDO: DESERTI (forte escursione


termica diurna, precipitazioni irregolari e scarse), sabbia
(erg), serir (pietre) e hammada (rocce erose dal vento),
oasi e palme da datteri nelle zone in cui emerge acqua. Ai
margini del deserto troviamo la steppa (erbe basse e
cespugli).
La storia
• Africa «culla dell’umanità», luogo di nascita dell’Homo sapiens
• Continente più popolato nella Preistoria
• Durante la Storia Antica nascono in Africa importanti civiltà
(egiziana)
• I Romani conquistarono l’Africa e la chiamarono così
• Gli Arabi nel VII secolo rafforzarono il commercio di sale, oro e
spezie
• Le civiltà africane (imperi del Mali e del Ghana) raggiunsero il
massimo splendore nel XII-XV secolo, grazie al commercio e
all’allevamento
• Il Nordafrica era in collegamento con il Mediterraneo e l’Europa,
l'Africa subsahariana fu scoperta alla fine del XV secolo dai
portoghesi e la circumnavigazione dell’Africa (Magellano) permise
di entrare in commercio con le Indie
• Nei secolo XVI, XVII, XVIII gli europei proseguirono il commercio
degli schiavi, catturavano uomini nelle zone interne e li vendevano
come schiavi agli europei per lavorare nelle piantagioni americane
• Spartizione dell’Africa tra le potenze coloniali europee alla fine
dell’Ottocento, in particolare Francia e Inghilterra
• Conquista dell’indipendenza degli Stati Africani a partire dal 1960
LA POPOLAZIONE
• Gli africani sono più di un
miliardo, distribuiti in modo
irregolare
• La densità media è molto bassa
• La maggior parte della
popolazione vive nei villaggi ma
il fenomeno dell’urbanesimo è
in rapido aumento, le città più
importanti sono le capitali
collocate spesso al centro del
Paese
• La popolazione cresce in fretta:
i tassi di fertilità sono i più alti
del mondo, ma la povertà, le
malattie e le disuguaglianze
sociali e di genere determinano
un’elevata mortalità
• La popolazione è composta da
giovani e pochi anziani con una
vita media di 60 anni
La popolazione
La parte settentrionale dell'Africa, comprendente il Sahara, è abitata da berberi e arabi, che
costituiscono circa il 25% degli abitanti del continente.
A sud del Sahara vivono popolazioni bantu, nilotiche e sudanesi che rappresentano circa il
70% della popolazione africana. I pigmei, anch'essi discendenti da antichissime popolazioni,
sono concentrati nel bacino del Congo, nella foresta pluviale e i boscimani nella savana
dell’Africa meridionale.
Originariamente insediati nelle regioni meridionali, oggi vivono in Africa cinque milioni di
discendenti degli europei tra cui gli afrikaneers in Sudafrica, discendenti dei coloni olandesi.
L’Africa è la «culla dell’umanità»: sono stati ritrovati resti di ominidi risalenti a 7 milioni di
anni fa. Qui è comparso l'Homo sapiens, progenitore della nostra specie.
Lingue e religioni
• Nell’Africa bianca predominano
lingue come l’arabo, il berbero e
l’etiopico.
• Nell’Africa nera le lingue sono
numerose e si possono raggruppare
in tre famiglie: bantu e sudanesi.
• In Africa orientale si parla lo
swahili, misto di arabo e bantu.
• Sono diffusi il francese, l’inglese e
il portoghese perché l’Africa è stata
colonizzata dagli europei.
• In Africa sono praticati culti
animisti. Diffusi anche il
Cristianesimo e l’Islàm.
L’economia
L’Africa è un continente dove la produzione alimentare è spesso insufficiente.
Si pratica soprattutto l’agricoltura di sussistenza (soprattutto cereali), anche se un problema
considerevole è la scarsità d’acqua che limita lo sviluppo dell’agricoltura.
È diffusa l’agricoltura di piantagione (banane, caffè, canna da zucchero, cacao, cotone,
datteri, olive e agrumi, ananas) destinata al mercato internazionale.
L’allevamento è allo stato brado e non ha grande rilievo economico (capre, pecore, asini e
cammelli).
Nei laghi della Rift Valley si pratica la pesca, soprattutto sulle coste atlantiche.
Le foreste forniscono legname pregiato ma sono minacciate dallo sfruttamento intensivo
(deforestazione) dannoso per l’ambiente.
Il commercio (settore terziario si basa sull’esportazione di materie prime e prodotti agricoli
verso i Paesi sviluppati) è ostacolato da reti di comunicazione e mezzi di trasporto non
adeguati, i trasporti sono poco sviluppati, il turismo è importante in Egitto, Marocco,
Tunisia, Sudafrica.
Il continente meno industrializzato
L’Africa possiede tante risorse minerarie ma resta il continente meno industrializzato,
perché le attività principali si limitano all’estrazione dei minerali gestita dalle
multinazionali straniere.
Prendono la via dei mercati esteri anche il petrolio, e il metano, i diamanti, l’oro e l’uranio.
L’industria africana si concentra in Sudafrica (oro e diamanti), Namibia (diamanti e
uranio), Algeria (petrolio, gas e ferro), Nigeria (petrolio, carbone e gas), Ghana (oro,
bauxite e diamante).
L’industria stenta a decollare per la carenza di capitali e manodopera specializzata, a causa
dei conflitti armati e della corruzione e perché le vie di comunicazione sono insufficienti;
inoltre, il processo di decolonizzazione in molti casi è stato lungo e difficile.
I problemi dell’Africa
Il problema principale è quello alimentare: carestie
ricorrenti provocano fame e denutrizione.
Sono diffuse anche molte malattie infettive
(malaria, causata dalla zanzara anòfele nelle zone
paludose, tifo, colera, ebola, trasmessa dagli
animali selvatici) e la mortalità infantile è molto
elevata. Le strutture sanitarie non sono adeguate ad
affrontare le emergenze.

L’AIDS (provocata dal virus HIV distrugge il


sistema immunitario) è la principale causa di morte
nei Paesi Subsahariani e l’Africa non dispone di
mezzi sufficienti per prevenire il contagio e ridurre
i rischi di infezione.

L’instabilità politica ha spinto molti Paesi africani


ad affrontare pesanti spese militari per il riarmo
dell’esercito e i confini politici tra gli Stati sono
alla base di numerosi conflitti.
L’analfabetismo tocca le punte più alte del mondo.
Africa Mediterranea o Africa del
Nord
• Il territorio comprende: una sottile e fertile fascia costiera, il deserto del
Sahara, le catene montuose dell'Atlante.
• La scarsità di acqua spinge la popolazione a concentrarsi nelle zone
costiere o nelle aree interne a maggiore disponibilità idrica, nella parte
interna si estende il deserto del Sahara che occupa Algeria, Libia, Marocco
e Tunisia.
• La crescita demografica ha determinato una forte emigrazione, soprattutto
dei giovani verso l’Europa mediterranea o nei paesi arabi produttori di
petrolio.
• I principali elementi culturali della regione sono la lingua araba e l'islam.
• Lo sviluppo economico dell'Africa mediterranea può contare su ingenti
risorse, ma è ostacolato da instabilità politica e squilibri sociali.
• L’agricoltura produce cereali nelle fertili valli del Nilo, nelle zone aride si
pratica l’allevamento nomade di ovini e caprini. Il sottosuolo è ricco di
risorse, in particolare petrolio che ha favorito le industrie.
Africa occidentale
• Nonostante la siccità della fascia semidesertica del
Sahel (zona tra il Sahara a nord e la savana a sud) , è
la regione più popolosa del continente; le più alte
densità demografiche si registrano lungo le coste,
attorno ai centri portuali e industriali.
• Il fiume più importante della regione è il Niger,
navigabile e importante via di comunicazione.
• Le città più importanti erano tutte sede di porti
coloniali, dove venivano imbarcate le merci africane
dirette in Europa.
• I confini arbitrari, originati dalla conquista del
territorio da parte delle potenze coloniali, hanno
provocato conflitti etnici.
• Sono diffuse forme di schiavitù infantile e nelle zone
ad alta conflittualità sono reclutati bambini soldato.
• Dal punto di vista culturale l'Africa occidentale
presenta un mosaico di lingue (francese, inglese,
dialetti sudanesi, arabo) e di religioni (islam,
cristianesimo, animismo) che spesso faticano a
convivere.
• Gli Stati hanno diversi livelli di sviluppo economico:
i Paesi sulla costa hanno migliori opportunità
commerciali e maggiori risorse.

Africa centrale
Il territorio è costituito in gran parte dal bacino
del fiume Congo-Zaire; il rilievo più elevato è il
monte Camerun.
• L'Africa centrale è poco popolata, a causa delle
condizioni climatiche ostili e dell'estensione
della foresta equatoriale che favorisce la
diffusione di malattie (febbre gialla e malaria).
• È abitata da popolazioni bantu e pigmei (nella
foresta), la lingua ufficiale è il francese, parlato
insieme ai dialetti bantu. Diffuse le religioni
islamica e cristianesimo, insieme ai culti
animisti.
• A seconda delle condizioni dei suoli si ha
un'agricoltura di sussistenza o di piantagione,
con diversi livelli di sviluppo economico.
• Gli interessi legati alle risorse (legnami pregiati,
giacimenti petroliferi), uniti all'instabilità
politica, sono causa di sanguinose guerre.
• In Cameroon e in Gabon sono diffuse colture
tropicali, negli altri Stati prevale un’agricoltura
di sussistenza.
Africa orientale
• Il territorio dell'Africa orientale è attraversato dalla
Rift Valley e coperto in gran parte dalla savana.
• La maggior parte della popolazione si concentra
sugli altipiani dove si possono praticare agricoltura
e allevamento.
• Regno Unito, Francia e Italia sono state le potenze
coloniali che hanno colonizzato la regione.
• La lingua più parlata è lo Swahili (Tanzania,
Uganda, Kenya e Burundi), nato dall’unione di
arabo e lingue africane.
• Le religioni più praticate sono quelle animiste
mescolate con l’islam e il cristianesimo.
• Lo sviluppo economico è ostacolato dall'economia
di tipo feudale, che determina divari socio-
economici, e dai frequenti conflitti etnici.
• In Somalia il potere è nelle mani dei «signori della
guerra», capi politici e militari di una tribù che
assumono il controllo armato di un territorio.
Africa meridionale o australe
• Ultimo lembo della fascia equatoriale del
continente fino all’estremo sud. Territorio
occupato da tavolati e altopiani e catene montuose
ai bordi (Monti dei Draghi); sono presenti il
deserto del Namib e il Kalahari, al centro della
regione.
• L'Africa meridionale è la regione in cui
storicamente gli europei (a partire dagli olandesi)
si sono insediati in modo stabile.
• La storia dell'Africa meridionale è stata
condizionata dal Sudafrica, potenza economica e
militare della regione, in cui fino agli anni
Novanta del Novecento è stato in vigore
l’Apartheid, un regime di segregazione razziale
che discriminava le etnie di colore.
• Il controllo del potere politico da parte dei bianchi
è durato fino a tempi recenti.
• L'economia della regione, basata sullo
sfruttamento delle ingenti risorse minerarie e
naturali (diamanti, petrolio, uranio, rame e oro), è
minacciata da due gravi problemi:
• 1. l'elevata disoccupazione,
• 2. la diffusione dell'AIDS, causa principale di
mortalità.

Potrebbero piacerti anche