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L’ AFRICA

CARATTERISTICHE GEOLOGICHE
È suddivisa in 54 Stati indipendenti in cui vive più di 1 miliardo di persone. È
attraversata dall’Equatore e dai tropici del Cancro e del Capricorno.
È caratterizzata da un’incredibile varietà di ambienti, dai deserti alle savane,
dalle foreste pluviali alla macchia mediterranea. Oltre un terzo dell’Africa è
occupata da deserti. Le sue risorse naturali hanno un potenziale turistico enorme
che è scarsamente sfruttato. L’Africa ha origini geologiche molto antiche, è
formata soprattutto da ampi altopiani, che racchiudono pianure interne bagnate
dai principali fiumi africani, come il Nilo, il Congo e il Niger.

POPOLAZIONE AFRICANA
L’Africa è al secondo posto tra i continenti più abitati del pianeta, Le maggiori
densità si trovano nelle aree più fertili, come la Valle del Nilo, la regione dei
laghi e le coste del golfo di Guinea. L’Africa ha quindi la popolazione più
giovane del mondo (il 55% ha meno di 20 anni). Le continue guerre, la
denutrizione, epidemie, etc., mantengono la speranza di vita molto bassa
(media di 59 anni di vita). Per sfuggire a questi problemi molti africani
emigrano verso l’Europa e i Paesi petroliferi del Medio Oriente.
E’ divisa in Africa Settentrionale, Africa centrale, e Africa meridionale.
La maggioranza della popolazione vive in condizioni di estrema povertà, Sono
inoltre governati da regimi anti-democratici e brutali dittature.

STORIA DELL’ AFRICA


Luogo in cui ha avuto origine l’Homo sapiens
Durante l’ antichità: gli Africani erano divisi in tante piccole tribù, vi era
quindi una grande varietà di gruppi etnici, con le proprie identità culturali ed
insediamenti territoriali.

Alto Medioevo: l’Africa settentrionale fu conquistata dei Vandali e dai


Bizantini. La svolta importante per il Nord Africa fu la conquista degli Arabi
musulmani

Arabi: La dominazione araba del Nord Africa non andò oltre il fiume Niger.

Centro meridionale: Nella parte centro-meridionale ebbero un ruolo


dominante le tribù Bantu, che formarono i regni del Congo e di Monomotapa.
NECESSITA’ DI SCHIAVI
La penetrazione degli Europei, e in primo luogo dei Portoghesi. Gli europei
avevano sempre più bisogni di manodopera per lavorare nelle terre americane
e asiatiche da loro colonizzate e l’Africa divenne il centro della tratta degli
schiavi.
Il traffico degli schiavi causò disastri demografici e sociali in vaste regioni del
continente. Molti milioni di africani furono deportati, comprati e venduti, e in
gran numero morirono nei viaggi di trasferimento.

SPARTIZIONE DELL’ AFRICA


L'Africa, divenuta oggetto di conquista delle potenze europee. Il
processo continuò ininterrottamente, tanto che nel 1914 il continente era
interamente organizzato in colonie o protettorati europei, con le sole
eccezioni della Liberia e dell'Etiopia, che divenne colonia italiana nel 1936. Il
processo di colonizzazione portò solo in piccolissima parte alla
modernizzazione economica e sociale nei maggiori centri urbani e in certe zone
agricole; le potenze coloniali invece indebolirono le società locali, sfruttando
sistematicamente le colonie in base ai propri interessi.
Alla fine dell’Ottocento i principali Stati europei si riunirono, spinti da
interessi economici, per la spartizione dell’Africa, considerata «terra di
nessuno». Questa spartizione non rispettò le identità e le tradizioni locali degli
africani; si trattava di confini artificiali che non rispettavano le caratteristiche
multietniche degli abitanti autoctoni, la creazione artificiale dei confini portò a
dei conflitti.

LA DECOLONIZZAZIONE AFRICANA
Dalla fine della Seconda guerra mondiale iniziò il processo di decolonizzazione
(a causa dell'indebolimento delle potenze coloniali europee, e al fatto che le due
maggiori potenze mondiali, Stati Uniti e Unione Sovietica, erano contrarie al
perdurare del colonialismo). Inglesi, Francesi e i Portoghesi si opposero
(ricorrendo in molti casi all'uso della forza), ma infine cedettero.
L'Africa portò a termine il processo di decolonizzazione, la delineazione delle
frontiere dei nuovi Stati in molti casi fu artificiale. Conflitti etnici, culturali e
politici hanno assunto sovente un carattere tragicamente dirompente; lo
sviluppo economico è risultato nel complesso gravemente inferiore ai bisogni
anche solo elementari delle popolazioni; lo sfruttamento delle risorse da parte
dei paesi più sviluppati è continuato comunque in misura assai rilevante.
IL COLONIALISMO IN AFRICANA
La colonizzazione dell’ Africa da parte degli Europei raggiunse il suo apice
nella seconda metà del XIX secolo. I principali protagonisti furono Francia e
Gran Bretagna, interessati alle grandi risorse economiche dell’ Africa.
Colonialismo Commerciale: prevalentemente sulle coste e per prelevare
prodotti tipici africani (olio, pelli, avorio), molto diffuso il commercio di
schiavi.
Colonialismo Moderno: volto allo sfruttamento delle risorse dei paesi
colonizzati, le potenze europee iniziarono una “corsa alle colonie” .
Il colonialismo ha quindi portato ad un impoverimento dei popoli, sia in
termini economici e culturali.

CAUSE DELLA DECOLONIZZAZIONE


-Debolezza dell’ Europa per via della seconda guerra mondiale;
-emergenze mondo bipolare, controllate dalle potenza che hanno vinto la
guerra: USA e URSS;
-principio anticolonialista degli USA;
-sostegno dell ONU.
Finita la guerra il mondo era diviso in due blocchi, se ne aggiunse un altro,
detto terzo mondo, quello della povertà.

POPOLAZIONE
L’Africa è il 2˚ continente più abitato del mondo. Ha una forte crescita
demografica, Anche la mortalità è molto alta, per la denutrizione, le malattie
e le numerose guerre. Molte aree non sono adatte all’insediamento, perciò il
popolamento non è omogeneo. Le zone più popolate sono quelle lungo il Nilo,
gli altopiani orientali, la regione dei grandi laghi, la Nuova Guinea e l’Africa
del Sud.
Parte settentrionale: è abitata da popolazioni di cultura islamica. Le minoranze
di Berberi.
A sud del Sahara: c’è una grande varietà di gruppi etnici. Sudanesi e Bantu
sono presenti in Africa centrale, i Khoisan in Africa meridionale, etiopi, somali,
bantu, arabi e indiani in africa orientale.
Le lingue africane sono oltre 2000 e tutti gli Stati sono multilingue: Inglese,
francese, portoghese e spagnolo.
Le religioni: sono legate alle vicenda coloniale degli arabi e poi degli europei,
tranne le religioni tradizionali,diffuse specialmente in Africa centrale.

TERRITORIO
Si divide in due aree principali: la fascia costiera affacciata sul Mediterraneo,
densamente popolata, e la vasta regione occupata dal deserto del Sahara, I
principali rilievi si estendono a ovest: sono le catene del RIF e le diverse catene
in cui si suddivide l’Atlante, A sud c’è il massiccio vulcanico dell’Ahaggar.
Il Nilo scorre nella parte più orientale in ambiente desertico e crea una fertile
striscia di terra fittamente abitata.
Il deserto: non è tutto uguale si differenziano a seconda del tipo di
roccia: Erg ; Serir; Hammada.

CLIMA E AMBIENTE
Lungo le coste settentrionali e atlantiche il clima è mediterraneo con
vegetazione a macchia mediterranea.
All’interno e verso sud est il clima diventa sempre più desertico passando dalla
steppa al deserto vero e proprio.

STORIA E CULTURA
In Egitto nacque una delle più importanti civiltà dell’antichità. Con l‘eccezione
del Marocco, dove le popolazioni berbere sono riuscite a conservare le proprie
tradizioni, Prima i Fenici poi i Greci fondarono diverse colonie nelle zone
costiere, come la fenicia Cartagine. I Romani conquistarono poi tutta l’area,
ma i Berberi, con numerose rivolte ne limitarono il controllo a poche zone, la
conquista araba trasformò radicalmente la cultura e l’organizzazione
territoriale della regione. Ci fu infatti l’islamizzazione delle popolazioni
berbere. Nella seconda metà del XX secolo questi Paesi riuscirono a
conquistare l’indipendenza quasi sempre pacificamente.

LA CITTA’ ARABA
La medina è la città vecchia. La città della penisola arabica dove si rifugiò
Maometto. In genere è formata da un labirinto di vicoli.
La kasbah è la cittadella fortificata, costruita un tempo per ragioni difensive.
La moschea è il tempio della religione musulmana, forse l’edificio più
importante di ogni città araba.
La medersa o madrasa è la scuola dove si studia il Corano.
Il suk è il mercato.

RISORSE TURISTICHE NATURALI


Il Nord Africa dispone di una notevole varietà di attrattive turistiche , sia
naturali, sia culturali, grazie alla presenza di un ricco patrimonio archeologico
e di tradizioni dell’Egitto, Marocco, Tunisia, Libia e Algeria.
Risorse naturali: Una grande risorsa ambientale dei Paesi dell’Africa
mediterranea è il deserto. Uno degli itinerari del deserto algerino arriva a
Ghardaia, grande centro commerciale sorto oltre 1000 anni fa all’interno di
un’oasi. Tamanrasset è invece un centro abitato.
Algeria, Tunisia, Libia hanno istituito diversi parchi nazionali per tutelare il
territorio e conservare la fauna a rischio di estinzione. L’Algeria ha istituito
11 parchi nazionali, tra cui il parco Tassili N’Ajjer.

RISORSE CULTURALI
I principali centri urbani vedono la presenza di elementi architettonici sia
arabi che europei, ereditati dal periodo coloniale. È ricca di terme, ninfei,
basiliche, teatri ed anfiteatri, tutti costruiti dagli antichi romani. Questi siti
archeologici sono stati rinvenuti nel secolo scorso e sono stati protetti per
secolo dalla sabbia. Tutta l’area archeologica di Cirene è stata dichiarata
Patrimonio dell’Umanità (UNESCO). Anche l’Algeria presenta numerosi siti
archeologici, soprattutto di costruzione berbera.

I BERBERI
I Berberi sono le popolazioni autoctone dell’Africa Mediterranea. Questa
denominazione venne loro attribuita in seguito alla conquista araba. È
probabile che gli stessi Arabi abbiano mutuato dalla Grecia il termine Barbaro.
In realtà essi si definiscono i Mazighen, che significa «uomini liberi». Dopo la
conquista araba la maggior parte di queste popolazioni si mescolò con gli
invasori arabi e aderì alla religione islamica. La maggior parte della
popolazione algerina, marocchina, tunisina, è di origine berbera. Una
particolare popolazione berbera è quella dei Tuareg, un popolo nomade che per
secoli praticava il commercio attraverso il Sahara. Attualmente i Tuareg vivono
in villaggi di tende, allevano capre e dromedari, sono conosciuti come «uomini
blu» per i copricapi e i veli di questo colore.

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