Sei sulla pagina 1di 3

Il nome africa

l termine Africa, o anche Affrica, nella tradizione letteraria toscana e italiana,[2] significherebbe "terra degli Afri", il nome latino dato ad alcune genti
che abitavano nel Nord Africa. A sua volta, questa radice potrebbe trarre origine, secondo gli scritti Suida del X secolo, dal punico Afrigah,
altro nome di Cartagine (dopo Puni), intesa come colonia, distretto, dal semitico faraqa, = dividere[3].

Tuttavia, altre ipotesi possono essere avanzate:

visti i rapporti commerciali delle sue spezie, il nome a sua volta potrebbe derivare dalla radice latina afer-asper, ovvero sapori e odori piccanti, acri.

altre ipotesi lo ricondurrebbero all'etimo fenicio afar, ovvero "polvere", anche se, una recente teoria lo collega alla parola berbera ifran (es. ifri n
Qya), che significa "grotta"

Meno probabile potrebbe essere l'ipotesi del greco Αφρική, Afrikè, da αφρός, afròs - spuma delle onde -,

similmente all'etimologia di "Afrodite".per il gammatico latino Servio Matrio Onorato (IV secolo), il nome deriverebbe dal greco ἀφαρίχη, ovvero
senza freddo.

per lo storico Flavio Giuseppe (Ant. 1.15) deriva da Epher, nipote di Abramo, i cui discendenti avrebbero invaso la Li

potrebbe derivare dalla parola latina apricum (ovvero "luogo assolato") di cui fa menzione Isidoro di Siviglia nelle Etymologiae .

I confini

L'Africa è un continente del pianeta Terra, il terzo per superficie, attraversata dall'equatore e dai
Tropici del Cancro e del Capricorno
Il continente è completamente circondato dal mare ad eccezione di una piccola zona in
corrispondenza dell'istmo di Suez, a nord è bagnato dal Mar Mediterraneo, a est dal mar
Rosso e dall'Oceano Indiano, a ovest dall'Oceano Atlantico. Gli unici collegamenti con gli altri
continenti sono rappresentati dalla penisola del Sinai che lo lega all'Eurasia. Lo stretto di
Gibilterra lo separa dall'Europa.

Vasco da gama
ntorno al 1460 nasce a Sines, in Portogallo, Vasco da Gama, primo navigatore a raggiungere l'India partendo dalle coste del Vecchio
continente. Da Gama inizia a navigare presto. Nel 1497 la Corona affida a Vasco, ormai esperto navigatore, un incarico
importantissimo: aprire una nuova via che dal Portogallo conduca ai mercati delle spezie in India. La Via della Seta e le altre rotte
commerciali, infatti, sono già presidiate da arabi, veneziani e persiani.

L'idea di Vasco da Gama è circumnavigare l'Africa. L'8 luglio 1497 Vasco da Gama salpa da Lisbona con 4 caravelle e un equipaggio
di circa 160 uomini. Dopo 4 mesi da Gama è all'altezza del Capo di Buona Speranza, l'estremo sud-ovest dell'Africa. Le correnti che
congiungono l'Oceano atlantico e l'Oceano indiano sono fortissime. Per evitarle è necessario navigare in mare aperto.

Da qui in poi per da Gama e i suoi uomini si apre un mondo sconosciuto: nessun europeo ha mai solcato l'oceano indiano. Le navi
portoghesi approdano nel porto di Calicut, sulla costa occidentale della penisola indiana dopo altri 6 mesi di viaggio. Il rientro a
Lisbona, nel settembre 1499, è trionfale. Ben presto, però le basi portoghesi a Calicut finiscono in mano agli arabi.

Nel 1502 da Gama viene mandato nuovamente in India, questa volta con una flotta di 20 navi da guerra: bombarda il porto di
Calicut e impone un trattato che garantisce al Portogallo l'egemonia commerciale nell'Oceano indiano. Per ricompensa da Gama
viene nominato Conte di Vidigueira. Resta lontano dai mari più di 20 anni, fino al 1524, quando il re lo nomina vicerè dell'India e lo
invia a governare i possedimenti coloniali dell'Oceano Indiano. Giunto in India, però, da Gama si ammala di malaria e muore.

La popolazione
L'Africa è il secondo continente più popoloso della Terra, dopo l'Asia, con circa 1,1
miliardi di persone. La popolazione africana sta crescendo più velocemente di
quella asiatica, e si pensa che entro il 2050 l'Africa avrà 2,3 miliardi di abitanti.
Nove dei dieci più alti tassi di fecondità totale sulla Terra sono di paesi africani,
con il Niger in cima alla lista (7,1 nascite per donna nel 2012). La Nigeria è il
paese più popoloso dell'Africa, con circa 145 milioni di abitanti (e ben 370 tribù)

La poverta’
La povertà è una condizione diffusa in parte dell'Africa moderna: circa il 40% dei
Paesi africani si colloca infatti negli ultimi posti di tutte le principali classifiche di
ricchezza nazionale, come quelle basate sul reddito pro capite o sul PIL pro
capite, pur disponendo spesso di ingenti risorse naturali, mentre nell'elenco
delle 50 nazioni meno sviluppate del mondo stilata dall'ONU nel 2006, 23
opposizioni erano occupate da paesi africani[1].

Il problema dei bibmbi soldato


Una barbarie nella barbarie, la guerra combattuta dai minori. Bambine e bambini coinvolti lavorano
anche come spie, messaggeri, cuochi, assistenti di campo e per fini sessuali. Il 40% dei minori
arruolati sono bambine, spesso vittime di violenza di genere. Sono 18 i Paesi nei quali, dal 2016 ad
oggi, è stato documentato l’impiego di bambini-soldato in conflitti armati: Afghanistan, Camerun,
Colombia, Repubblica Centrafricana, Repubblica Democratica del Congo, India, Iraq, Mali,
Myanmar, Nigeria, Libia, Filippine, Pakistan, Somalia, Sudan, Sud Sudan, Siria e Yemen...Quasi
8.000 bambini reclutati nel 2019.Povertà, insicurezza e rapimenti. I bambini diventano parte di
una forza armata o di un gruppo per vari motivi. Alcuni vengono rapiti, minacciati, manipolati
psicologicamente. Altri sono spinti dalla povertà e dal bisogno di sopravvivenza.

Econimia E SETTORI
L’economia dell'Africa, o l'insieme delle attività economiche e delle risorse naturali
del continente, è difficile da descrivere. Il continente è, per certi versi, ricco di
risorse naturali. Queste sono mal distribuite sull'intero territorio oppure non
coinvolgono la popolazione locale nel ricavo economico dell'indotto (l'insieme di
sotto industrie).Delle 54 nazioni che formano il continente, 25 appaiono tra i
paesi più poveri della Terra:

Settore primario

L'agricoltura è il settore che impiega il 60% dei lavoratori africani, soprattutto le donne. Tre
quinti degli agricoltori sono impegnati in coltivazioni familiari, con produzioni limitate
di poco superiori al bisogno del nucleo famigliare. Questo tipo di agricoltura si basa su
tecniche obsolete e poco efficaci, e non provvede un capitale per il reinvestimento.
Fattorie più estese, normalmente molto vaste, investono in prodotti per l'esportazione
– caffè, cotone, cacao, tè e gomma. La produzione di fiori è in ascesa. Raramente
queste fattorie producono per il mercato interno. Negli anni scorsi si è assistito al
paradosso di paesi in preda alla fame che contemporaneamente esportavano prodotti
agricoli verso l'occidente.
Settore secondario
'Africa è il continente meno industrializzato. Sudafrica, Egitto e i paesi magrebini in genere presentano una
struttura industriale adatta sia alla produzione per i mercati locali che alla esportazione.
In Sud Africa ci sono varie aziende che hanno assunto una rilevanza mondiale. Tra queste la South African
Brewery (SAB) che con una continua politica di acquisizioni in tutto il mondo è attualmente il primo
produttore mondiale di birra.

Un'altra grande realtà industriale Sudafricana è il gruppo Mondi, tra i più importanti produttori mondiali di
cellulosa, carta patinata per riviste e imballaggi in carta.

Tra gli altri paesi, Kenya e Nigeria hanno una produzione a livello regionale. Tutti gli altri paesi hanno parchi
industriali generalmente vecchi e adatti per lo più alla produzione locale.

Il settore occupa circa il 15% della forza lavoro a livello continentale.

Settore terziario
il settore terziario è in crescita in tutti i paesi che godono di risorse naturali
accessibili e di buona stabilità politica, specie nelle grandi città .

Le religioni
La distribuzione delle religioni in Africa è molto complessa ed in gran parte
riconducibile all'influenza del colonialismo, prima arabo (nel Nordafrica e in
Africa orientale) e poi europeo. Le due fedi predominanti sono infatti il
cristianesimo e l'islam, anche se spesso, soprattutto nell'Africa subsahariana,
questi culti vengono combinati in maniera sincretica con quelli tradizionali delle
religioni africane e dell'animismo

Potrebbero piacerti anche